Il cambiamento: funzione spontanea della mente "qualunque"

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  • เผยแพร่เมื่อ 29 ธ.ค. 2024

ความคิดเห็น • 15

  • @paoladifolco2775
    @paoladifolco2775 7 ปีที่แล้ว

    Straordinaria condivido appieno. Un piacere per la mente e una speranza per lo sviluppo umano. Grazie.

  • @loredanapetrone2838
    @loredanapetrone2838 11 ปีที่แล้ว +1

    Davvero molto interessante! sicuramente acquisterò il suo libro, grazie

  • @shotokandrea
    @shotokandrea 11 ปีที่แล้ว

    Grazie mille!!! Ottimi spunti!

  • @emanuelarial1319
    @emanuelarial1319 11 ปีที่แล้ว +2

    E' utile tener presente che cambiare punto di vista ci fa vivere emozioni diverse ed è utile sapere che le persone che guardano la nostra stessa realtà la vedono in modo diverso dal nostro e che quindi hanno emozioni diverse riguardo alla stessa realtà.

  • @gloriacorradi717
    @gloriacorradi717 6 ปีที่แล้ว

    l'intelligenza che assembla molte parti tra tecniche ed intuizioni ... lei è una persona che trasmette passione, preparazione, apertura ... guardare da molte parti ed essere aperti all'unicità del paziente, molti psicologi insieme ... sarebbero un boom di crescita mondiale ... ponti per unirsi nella diversità ed alzare il livello di vitalità per nuovi esseri umani

  • @elettrapaolini9164
    @elettrapaolini9164 7 ปีที่แล้ว

    L'intervista è stata molto interessante...ho provato tuttavia ad immaginare come sarebbe potuto proseguire il compito preso in esempio dall'autrice ed effettivamente potrebbe accadere che un paziente, nonostante la conferma di non avere risposte dal genitore, avrebbe comunque potuto interpretare l'esperienza sulla sua linea percettiva precedente. Mi spiego: la catena dovrebbe essere (a quanto ho capito) : percezione, emozione, cognizione, cambiamento, nuova percezione.. Però non è detto che la prescrizione perturbativa crei esattamente quello che ci aspettiamo, ovvero una presa di coscienza della relatività della percezione anziché una sua lettura univoca..non so se mi sono spiegata. Potrei compilare la tabella e, sulla base del mio riscontro (in contrasto con ciò che pensavo) interpretare comunque l'accaduto in base alla mia visione delle cose e continuare a dire che il genitore non mi chiama perché sta talmente male senza di me che non sa come affrontare la cosa (per esempio). Forse dico una marea di fandonie. In caso, mi scuso.

  • @ViolaNicolucci
    @ViolaNicolucci 11 ปีที่แล้ว +2

    bella l'idea di promuovere ponti, noi psicologi dovremmo farlo anche con gli altri professinisti della cura!

  • @susannapremate5653
    @susannapremate5653 6 ปีที่แล้ว +1

    É stata colpita dalla stessa cosa che ha colpito la Ugazio: la scelta della paziente di mantenere un peso basso per ricordare alla madre del problema!

  • @francescogelmini347
    @francescogelmini347 6 ปีที่แล้ว

    come sostiene Umberto Galimberti la razionalità è una macchina per dare un ordine al reale e per poter comunicare in maniera limpida con gli altri, se prendo in mano un bicchiere e lo alzo nessuno si preoccupa perché la gente già presuppone che io usi il bicchiere per bere, questo perché tutti condividiamo il principio di identità e di non contraddizione per cui a è a e non è non a ( b,c,d,e,f ecc ecc ) quindi tutti condiviamo il fatto che il bicchiere è un bicchiere quindi si usa per bere e non è un' arma da scagliare addosso al primo che passa . Ora per un bambino che non ha ancora interiorizzato il principio di identità e non contraddizione una cosa può essere una cosa ma contemporaneamente anche un' altra cosa per questo per un bambino il water può essere un posto in cui si lasciano andare gli escrementi ma anche una piscina, un laghetto dove pescare, un posto dove lavare il proprio orsetto . I bambini poi crescendo interiorizzano il principio di identità e di non contraddizione che da ordine e prevedibilità al mondo umano riducendo la sua imprevedibilità e la sua non intelligibilità quindi l angoscia ed il caos, una volta interiorizzato questo principio per il bambino il water sarà sempre e solo il water e mai più anche un ' altra cosa . Per questo i bambino sono imprevedibili perché abitano quello spazio pre razionale in cui ogni cosa è se stessa ma anche tutte le altre, in cui un manico di scopa è un manico di scopa ma anche un cavallo, un cuscino è un cuscino ma anche il muro di una casa, ecc ecc . Questa dimensione è abitata anche dagli artisti per cui Duchamp può dire che un orinatoio non è solo un orinatoio ma può essere anche una fontana, in questo modo lo sguardo bambino che nega il principio di identità e di non contraddizione viene ripreso e proiettato nel mondo della creazione artistica che consiste ora nella capacità dell' artista di risemantizzare oggetti della vita quotidiana estratti dal loro contesto usuale e spostati in un altro mondo : come un semplice rastrello che diventa il braccio del gigante . Francesco Gelmini

  • @AlessandroCecchi
    @AlessandroCecchi 11 ปีที่แล้ว +3

    A proposito di questo argomento Cosa ne pensate dei vari Guru del cambiamento e del benessere fisico e finanziario? Sono solo fumo negli occhi a caro prezzo?

    • @psicologomilano
      @psicologomilano  11 ปีที่แล้ว

      Bella domanda.... non credo sia possibile generalizzare, in linea di massima vedo che ognuno ha le proprie chiavi per cambiare, chi riesce semplicemente iniziando a leggere un libro, chi deve invece iniziare un percorso psicoterapeutico. Si tratta anche di capire che tipo di cambiamento si vuole raggiungere... ci sono delle "soft skills" che possono essere benissumo apprese sui libri, o in seminari di una giornata, poi per altre capacità forse è necessario un "allenamento" maggiore...

    • @AlessandroCecchi
      @AlessandroCecchi 11 ปีที่แล้ว

      Io vivo un'esperienza traumatica Mio fratello è stato investito da un auto in Cile dove era ed è missionario riportando quello che viene definito danno assonale diffuso. Era il 2005 e quando è arrivato in clinica hanno definito il suo stato incompatibile con la vita umana. E' sopravvissuto rimanendo invalido al 100% ma sei è sposato e ha avuto una figlia. Ora è di nuovo solo. Dopo l'incidente sembravano aver più bisogno i miei genitori di supporto psicologico, non lui. Mia madre dice ancora che uno psicologo parla e basta ed in certi casi non conta nulla. E' davvero così?

    • @psicologomilano
      @psicologomilano  11 ปีที่แล้ว +1

      Alessandro Cecchi Credo che non sempre possiamo aiutare le persone, non siamo "onnipotenti" insomma... ma tuo fratello mostra che anche da soli talvolta (spesso?) è possibile trovare una via d'uscita. d'altra parte lo psicologo stesso non fa nientaltro che mobilitare risorse già presenti nella persona con cui parla...

    • @AlessandroCecchi
      @AlessandroCecchi 11 ปีที่แล้ว +1

      E' queso il punto Molti sperano si accenda la luce davanti a loro senza fare nulla che non sia spendere dei soldi. A volte basta poco... A volte no Credo sia come quando ci facciamo un taglio e dobbiamo decidere se è il caso di andare da un medico o meno.

  • @TrifanIon70
    @TrifanIon70 10 ปีที่แล้ว

    Tutto parte dal l'intelletto della persona. Chi e' nato imbecille, quindi non per colpa sua, potrà andare da quanti psicologi vuole. Si ! Verissimo. La mente si può aprire, attraverso una domanda che ci poniamo, leggendo un libro, ecc. Leggere un libro, per esempio di Schopenhauer, non e' da tutti. Anche la sofferenza può aprire la mente. Visto il percentuale delle persone che soffrono nel mondo, se fosse a portata di tutti, oggi come oggi eravamo quasi tutti saggi. Ci sono tantissime persone che parlano, ma poche che pensano [...]