Ciao Fabrizio, concordo pienamente con ciò che hai asserito. Io suonavo (sax alto) con il Drake e ora sono passato (consiglio del mio maestro) al Meyer e mi trovo benissimo.
Ciao Fabrizio, grazie per le tue testimonianze - la penso esattamente come te in merito alle imboccature! Tutte le volte che compro un nuovo becco (spesso usato) non mi aspetto chissà quale sorpresa ma piuttosto quanto sarà più fluido, facile e comodo da suonare, certamente vi è sempre tanta curiosità ma tutte le volte la mia attenzione cade sempre sulla fluidità del becco ed in base poi a tale nuova realtà diventa più o meno anche più interessante improvvisare e tirare fuori un suono più performante. A volte succede che il nuovo arrivato viene immediatamente rivenduto a causa della situazione peggiorativa rispetto al becco ordinario in uso ma possiamo dire che oggi le imboccature in generale hanno raggiunto un livello di perfezione dove risulta difficile incontrare cattive sorprese (specie sui becchi di un certo valore). Continua a pubblicare perché i tuoi video sono ottime pillole di saggezza oltre ad essere ottimi spunti culturali
Ciao, la fluidità e l'articolazione e la reattività alla dinamica sono fondamentali. Il timbro è dato in grandissima parte dal sassofonista. Più hai tecnica ed esperienza, più riesci a plasmare il timbro. L'importante è capire che nessun becco potrà darti le ore di studio che non hai fatto.
I love this so much!!!!!Your sound is so beautiful and so is your playing. ❤️❤️🎷🎷 I’ve always loved your baritone playing, and I hope to hear more of you on alto. BEAUTIFUL!!!!
Ciao Fabrizio, ciò che dici è oggettivamente innegabile che un becco facilmente controllabile e che ti da la giusta intonazione che cerchi ti da la possibilità di di esprimenti al meglio. L'unica cosa che comunque personalmente mi colpisce quando scelgo un bocchino è anche il fattore della dinamica, infatti ci sono becchi che fanno diventare il suono ovattato con poca dinamica e per quanto si spossa spingere il sax rimane sempre li intonato anche con il giusto suono che cerchi, come se guidassi con il freno a mano tirato. Inoltre ho notato un'altra cosa sperimentando e facendo anche prove con lo stesso bocchino suonato da altri musicisti miei amici abbiamo ottenuto risultati sonori assolutamente diversi per cui entra in gioco il fattore "umano" e qui il discorso si complica in modo esponenziale i tuoi video sono sempre molto interessanti (complimenti per la tua cattedra!)
Hai ragione Cristian nel dire che oggettivamente esistano becchi più reattivi ed altri meno. Il concetto di suono scuro o ovattato è sempre relativo al musicista ed alla sua emissione. Inoltre un aspetto molto sottovalutato è l'accoppiata del becco con l'ancia. A volte un'ancia di diversa marca o durezza può cambiare drasticamente il suono e la risposta del becco.
grazie per la risposta a proposito prima o poi dovresti fare un video che tratti della scelta dell'ancia confrontando magari ancie naturali con ancie sintetiche
@@pontiactransam75 Ciao, una comparazione di ance potrebbe essere interessante, ma non uso ance sintetiche. Per evitare pregiudizi ne ho provate diverse, ma nessuna mi ha soddisfatto.
Ciao Fabrizio. Ottimo suono ben bilanciato, corposo e fluido, tipico dei grandi jazzisti. Vista la mia esperienza parlando di contralto, mi ritrovo in buona parte con quello che affermi in termini di ricerca della facilità e meno al suono che diventa conseguenza. Sull'alto io suono da 30 anni un Selmer SA 80 con un vecchio becco Ottoline tone edge 7*. Trovo altri becchi più immediati e di facile emissione, ma il suono dell' Ottoline mi affascina e pur di gustarmi quel suono caldo e corposo accetto qualche sacrificio. Grazie Fabrizio x le tue pubblicazioni.
Ciao. Sono appena passato dal Contralto al Tenore e sto un po "litigando" con il setup, evidentemente perché ho impostato male la ricerca in quanto sto alternando 2 becchi (OttoLink STM 7 di metallo - Marmaduke 7* in ebanite) e diverse ance. Sicuramente con l'OL mi trovo meglio ma vorrei passare ad un'imboccatura in ebanite. Ho pensato di cambiare metodo di ricerca e procedere così: 1) fisso l'ancia con l' OttoLink STM 7 (con il Contralto mi trovavo ben con le RIgotti Gold M 2.5); 2) andrò in un negozio e, con quell'ancia, proverò diversi becchi fino a trovare quello per me "più facile / spontaneo"; 3) vedo se ri-modificare l'ancia (più morbida o più dura) in base al nuovo becco. Che ne pensi? Grazie per le tue riflessioni e le "mie" (quelle che faccio grazie alle tue...). Ti seguo ormai da anni (sono sul saxforum) e sto pensando di ri-trasferirmi a Genova da quando ho saputo che ci sei tu al Conservatorio...
Ciao, grazie dei complimenti. Generalmente con ance 3 o 2,5 puoi suonare molte imboccature diverse. Poi una volta capito quale fa al caso tuo puoi intraprendere la ricerca dell'ancia perfetta. A parità di durezza marche diverse possono reagire in modo diverso; certe imboccature funzionano meglio con alcune ance e peggio con altre. Dal mio punto di vista, nonostante ci siano decine di ance in commercio le tipologie sono 3, Rico, Vandoren e Rigotti. Molte marche sono delle varianti di queste tre tipologie.
Le imboccature sono magiche, perché portai il mio super action da Maurizio Cherubini per una revisione, ove lo provò lui con la sua imboccatura aveva un suono ben lontano dal mio timbro poi con una facilità d'esecuzione sembrava non vi faticasse per nulla, il segreto secondo me è di recarsi in un negozio ove provarne tanti per poi trovare quello più confacente alla nostra idea di timbro , perché ho sentito pure persone che hanno imboccature dove non faticano per niente ad emettere il suono, buona serata
Ciao Oreste, bisogna tener presente che l'imboccatura è solamente un anello della catena tra te e lo strumento. La cosa più importante è l'emissione del sassofonista. Ovviamente trovare un'imboccatura che ti aiuta e che ti fa suonare rilassato è importante, percui può avere senso provarne diverse.
Con il contralto, nonostante possegga un Colletto Sonor 5 e un Berg Larsen 90 in ebanite, finisco sempre sempre sempre per usare il Meyer 6 Medium Chamber, magico! Mi chiedo però che differenze ci sia tra quelli in vendita a 100€ e quelli per cui ne chiedono 2200 (sic)
Cioi Ferruccio, il Meyer per alto e l'OttoLink per tenore sono fra le imboccature migliori in assoluto. Tra i becchi attuali e quelli vintage le differenze sono sia a livello di lavorazione che di materiale. 2 esemplari di stesso modello ed apertura possono essere molto diversi.
@@fabriziodalisera Per il tenore dispongo di un OL Tone Edge 6, un Colletto Super 3, un Selmer Soloist E e un Riffault-Dolnet di apertura indefinita (ma piuttosto chiuso) ma alla fine uso sempre un Berg Larsen 115 in metallo comprato nel 1984 da un amico che voleva passare all'OL STM 8*.
Ciao sono Maurizio, suono il tenore da un paio d'anni in una banda . Non ho mai capito nulla sulla scelta deli'imboccatura. Ho sentito tanti pareri uno diverso dagli altri. Mio sax yamha yts 62, becco selleria S90 170, ancia vandoren 2,5. Un tuo parere Grazie
Ciao Maurizio, posso solamente dirti che l'attrezzatura che utilizzi è di livello professionale. Non avendoti mai ascoltato non conosco le tue capacità tecniche, che sono essenziali per poter valutare un'imboccatura. Mi spiego meglio, se hai un buon controllo strumentale puoi renderti conto delle differenze tra le varie imboccature, se suoni solamente da due anni ti consiglio di arrivare prima ad un buon livello tecnico, altrimenti, spesso si rischia di investire cifre considerevoli in un becco, senza avere chissà quali miglioramenti.
Io mi sono trovato molto bene con un ottolink tone Edge 6* per sax tenore, facilità di emissione in tutti i livelli, sono molto soddisfatto del suo acquisto
Io fondamentalmente ho 3 sax. Un soprano e 2 tenori e per ogni sax ho un becco diverso. 2 in ebanite e 1 in metallo. Buna diversita' timbri a pero' la denoto tra metallo ed ebanite. Sn 2 Meyer e l ottolink per il metallo
Ciao Fabrizio, concordo pienamente con ciò che hai asserito. Io suonavo (sax alto) con il Drake e ora sono passato (consiglio del mio maestro) al Meyer e mi trovo benissimo.
Ciao Fabrizio, grazie per le tue testimonianze - la penso esattamente come te in merito alle imboccature! Tutte le volte che compro un nuovo becco (spesso usato) non mi aspetto chissà quale sorpresa ma piuttosto quanto sarà più fluido, facile e comodo da suonare, certamente vi è sempre tanta curiosità ma tutte le volte la mia attenzione cade sempre sulla fluidità del becco ed in base poi a tale nuova realtà diventa più o meno anche più interessante improvvisare e tirare fuori un suono più performante. A volte succede che il nuovo arrivato viene immediatamente rivenduto a causa della situazione peggiorativa rispetto al becco ordinario in uso ma possiamo dire che oggi le imboccature in generale hanno raggiunto un livello di perfezione dove risulta difficile incontrare cattive sorprese (specie sui becchi di un certo valore). Continua a pubblicare perché i tuoi video sono ottime pillole di saggezza oltre ad essere ottimi spunti culturali
Ciao, la fluidità e l'articolazione e la reattività alla dinamica sono fondamentali. Il timbro è dato in grandissima parte dal sassofonista. Più hai tecnica ed esperienza, più riesci a plasmare il timbro. L'importante è capire che nessun becco potrà darti le ore di studio che non hai fatto.
I love this so much!!!!!Your sound is so beautiful and so is your playing. ❤️❤️🎷🎷
I’ve always loved your baritone playing, and I hope to hear more of you on alto.
BEAUTIFUL!!!!
Thanks Mark I am amazed by the easiness of playing. This mouthpiece is really comfortable, and I am NOT an altoist!
Ciao Fabrizio, ciò che dici è oggettivamente innegabile che un becco facilmente controllabile e che ti da la giusta intonazione che cerchi ti da la possibilità di di esprimenti al meglio. L'unica cosa che comunque personalmente mi colpisce quando scelgo un bocchino è anche il fattore della dinamica, infatti ci sono becchi che fanno diventare il suono ovattato con poca dinamica e per quanto si spossa spingere il sax rimane sempre li intonato anche con il giusto suono che cerchi, come se guidassi con il freno a mano tirato. Inoltre ho notato un'altra cosa sperimentando e facendo anche prove con lo stesso bocchino suonato da altri musicisti miei amici abbiamo ottenuto risultati sonori assolutamente diversi per cui entra in gioco il fattore "umano" e qui il discorso si complica in modo esponenziale i tuoi video sono sempre molto interessanti (complimenti per la tua cattedra!)
Hai ragione Cristian nel dire che oggettivamente esistano becchi più reattivi ed altri meno. Il concetto di suono scuro o ovattato è sempre relativo al musicista ed alla sua emissione. Inoltre un aspetto molto sottovalutato è l'accoppiata del becco con l'ancia. A volte un'ancia di diversa marca o durezza può cambiare drasticamente il suono e la risposta del becco.
grazie per la risposta a proposito prima o poi dovresti fare un video che tratti della scelta dell'ancia confrontando magari ancie naturali con ancie sintetiche
@@pontiactransam75 Ciao, una comparazione di ance potrebbe essere interessante, ma non uso ance sintetiche. Per evitare pregiudizi ne ho provate diverse, ma nessuna mi ha soddisfatto.
Ciao Fabrizio. Ottimo suono ben bilanciato, corposo e fluido, tipico dei grandi jazzisti. Vista la mia esperienza parlando di contralto, mi ritrovo in buona parte con quello che affermi in termini di ricerca della facilità e meno al suono che diventa conseguenza. Sull'alto io suono da 30 anni un Selmer SA 80 con un vecchio becco Ottoline tone edge 7*. Trovo altri becchi più immediati e di facile emissione, ma il suono dell' Ottoline mi affascina e pur di gustarmi quel suono caldo e corposo accetto qualche sacrificio. Grazie Fabrizio x le tue pubblicazioni.
Grazie.
Ciao. Sono appena passato dal Contralto al Tenore e sto un po "litigando" con il setup, evidentemente perché ho impostato male la ricerca in quanto sto alternando 2 becchi (OttoLink STM 7 di metallo - Marmaduke 7* in ebanite) e diverse ance.
Sicuramente con l'OL mi trovo meglio ma vorrei passare ad un'imboccatura in ebanite.
Ho pensato di cambiare metodo di ricerca e procedere così:
1) fisso l'ancia con l' OttoLink STM 7 (con il Contralto mi trovavo ben con le RIgotti Gold M 2.5);
2) andrò in un negozio e, con quell'ancia, proverò diversi becchi fino a trovare quello per me "più facile / spontaneo";
3) vedo se ri-modificare l'ancia (più morbida o più dura) in base al nuovo becco.
Che ne pensi?
Grazie per le tue riflessioni e le "mie" (quelle che faccio grazie alle tue...).
Ti seguo ormai da anni (sono sul saxforum) e sto pensando di ri-trasferirmi a Genova da quando ho saputo che ci sei tu al Conservatorio...
Ciao, grazie dei complimenti. Generalmente con ance 3 o 2,5 puoi suonare molte imboccature diverse. Poi una volta capito quale fa al caso tuo puoi intraprendere la ricerca dell'ancia perfetta. A parità di durezza marche diverse possono reagire in modo diverso; certe imboccature funzionano meglio con alcune ance e peggio con altre. Dal mio punto di vista, nonostante ci siano decine di ance in commercio le tipologie sono 3, Rico, Vandoren e Rigotti. Molte marche sono delle varianti di queste tre tipologie.
@@fabriziodalisera Però già solo Vandoren ne fa di sette tipi diversi e francamente non sono mai riuscito a capire più di tanto le differenze
Le imboccature sono magiche, perché portai il mio super action da Maurizio Cherubini per una revisione, ove lo provò lui con la sua imboccatura aveva un suono ben lontano dal mio timbro poi con una facilità d'esecuzione sembrava non vi faticasse per nulla, il segreto secondo me è di recarsi in un negozio ove provarne tanti per poi trovare quello più confacente alla nostra idea di timbro , perché ho sentito pure persone che hanno imboccature dove non faticano per niente ad emettere il suono, buona serata
Ciao Oreste, bisogna tener presente che l'imboccatura è solamente un anello della catena tra te e lo strumento.
La cosa più importante è l'emissione del sassofonista.
Ovviamente trovare un'imboccatura che ti aiuta e che ti fa suonare rilassato è importante, percui può avere senso provarne diverse.
Con il contralto, nonostante possegga un Colletto Sonor 5 e un Berg Larsen 90 in ebanite, finisco sempre sempre sempre per usare il Meyer 6 Medium Chamber, magico! Mi chiedo però che differenze ci sia tra quelli in vendita a 100€ e quelli per cui ne chiedono 2200 (sic)
Cioi Ferruccio, il Meyer per alto e l'OttoLink per tenore sono fra le imboccature migliori in assoluto. Tra i becchi attuali e quelli vintage le differenze sono sia a livello di lavorazione che di materiale. 2 esemplari di stesso modello ed apertura possono essere molto diversi.
@@fabriziodalisera Per il tenore dispongo di un OL Tone Edge 6, un Colletto Super 3, un Selmer Soloist E e un Riffault-Dolnet di apertura indefinita (ma piuttosto chiuso) ma alla fine uso sempre un Berg Larsen 115 in metallo comprato nel 1984 da un amico che voleva passare all'OL STM 8*.
Ciao sono Maurizio, suono il tenore da un paio d'anni in una banda .
Non ho mai capito nulla sulla scelta deli'imboccatura. Ho sentito tanti pareri uno diverso dagli altri.
Mio sax yamha yts 62, becco selleria S90 170, ancia vandoren 2,5.
Un tuo parere
Grazie
Ciao Maurizio, posso solamente dirti che l'attrezzatura che utilizzi è di livello professionale.
Non avendoti mai ascoltato non conosco le tue capacità tecniche, che sono essenziali per poter valutare un'imboccatura.
Mi spiego meglio, se hai un buon controllo strumentale puoi renderti conto delle differenze tra le varie imboccature, se suoni solamente da due anni ti consiglio di arrivare prima ad un buon livello tecnico, altrimenti, spesso si rischia di investire cifre considerevoli in un becco, senza avere chissà quali miglioramenti.
Io mi sono trovato molto bene con un ottolink tone Edge 6* per sax tenore, facilità di emissione in tutti i livelli, sono molto soddisfatto del suo acquisto
Ciao, ognuno di noi deve suonare con il setup che trova più confortevole.
Io fondamentalmente ho 3 sax. Un soprano e 2 tenori e per ogni sax ho un becco diverso. 2 in ebanite e 1 in metallo. Buna diversita' timbri a pero' la denoto tra metallo ed ebanite. Sn 2 Meyer e l ottolink per il metallo