Se vuoi che tuo figlio ti ascolti, impara la sua lingua.
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- เผยแพร่เมื่อ 16 ก.ย. 2024
- Al supermercato mi capita spesso di vedere questo tipo di situazioni:
- Mamma mi compri quel gioco?
- No, abbiamo già comprato un gioco.
- Mamma ti prego me lo compri?!?
- No.
…pianti, urla, strilli…
- Ok, te lo compro.
Succede anche a te?
Pur di non vivere questo caos terribile accontento mio figlio. Sono permissivo perché sono indeciso sul cosa fare e come. Il mio obiettivo è farlo calmare, rasserenarlo, ma siccome non so come fare l’unico strumento che ho è assecondarlo.
Se faccio questo, sto insegnando a mio figlio a piangere ancora di più e più forte, perché tutte le volte che piangerà, si lagnerà, farà un capriccio sa che la mamma lo accontenterà. Ho rafforzato con il mio comportamento proprio quella cosa che volevo allontanare, l’opposto di quello che volevo ottenere.
Tuo figlio ha bisogno di genitori decisi, sicuri, non arrabbiati, non dittatori, ma fermi sulle loro decisioni, che sanno dargli le regole e che sanno mantenerle, perché le regole poste in un certo modo (e vedremo come), infondono sicurezza e il bambino ha bisogno di sentirsi sicuro.
Ecco cosa è successo a me. L’altra sera mia figlia giocava con un amichetta e stavano litigando. Io e la mamma di questa amichetta avevamo deciso di non intervenire, stavamo permettendo alle due bambine di vivere il loro processo perché riteniamo questa cosa molto utile. Ad un certo punto l’altra bambina ha preso violentemente il giocattolo che si stavano contendendo e lo ha sbattuto sulla faccia di mia figlia, proprio qui sul naso per cui gli ha fatto piuttosto male. È chiaro che la bambina si è spaventata, ha iniziato a piangere e sono partite quelle scene di caos che conosciamo tutti alla perfezione.
Cosa ha fatto il papà della bambina che ha tirato il gioco su mia figlia? L’ha presa in braccio e ha detto: “ma che fai!” e l’ha allontanata. Stop, nient’altro. Secondo voi cosa ha capito quella bambina?
Nulla, niente di niente, perché è mancata la comprensione di quello che aveva fatto, cioè “volevo quel gioco”, ma è mancata anche la guida da leader di un genitore che in quel caso avrebbe dovuto dire: “amore, chiediamo scusa? Che ne pensi?”, senza arrabbiarsi, senza urla, senza stress, senza caos, in quel momento (non dopo due giorni, dopo due settimane, dopo tre anni) quando i bambini non ricordano più neanche che il litigio sia mai avvenuto.
Se invece io genitore posso trattare male, chiuderti in una stanza, posso dirti: “non ti porto più, è l’ultima volta che vieni a giocare”, tutto questo non servirà, perché crea nel bambino solo confusione e caos emotivi.
La comunicazione dei bambini non è una comunicazione razionale come quella di noi adulti, ma è una comunicazione emotiva ed è lì che possiamo cambiare le cose. Iniziando a lavorare su quel tipo di comunicazione, parleremo il linguaggio dei nostri figli, l’unico modo per far sì che ci ascoltino.
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Grazie Grazie Grazie Grazie
È molto utile questo argomento
Ma nel momento in qui gli chiedo se vuole chiedere scusa alla bambina e lei dice no cosa faccio.
Bel quesito.
Spero che ci arrivi la risposta.
Ciao mi sono appena iscritta dopo aver visto il tuo video volevo chiederti mia figlia ha 13 mesi x fargli capire che non si fa grazie
Non sarebbe meglio far capire alla bambina perché bisogna chiedere scusa, o non percepisce ancora il valore della motivazione? Ma quanti anni aveva l'amichetta all'epoca?
Cara Cristina! Cosa succede se io diciamo sono deciso la mia moglie é decisa ma abbiamo delle regole complettamente diverse perché siamo cresciuti in due famiglie complettamente diverse. Per me mangiare insieme dalla tavola è una cosa "santa", mentre lei non lo conosce neanche.mangire sano, stare fuori in area aperta fare dello sport ect. Come influenza i figli. Perche questo per loro é una cosa che non da sicurezza o mi sbaglio?
Non si deve essere necessariamente uguali per educare in modo sano, anche la diversità può essere una risorsa importante se ben gestita. Gestire bene la diversità significa rispettare l'altro, le sue idee diverse e stabilire degli accordi o delle regole: a volte si mangia a tavola, altre all'aperto, oppure si può stabilire quando mangiare a tavola tutti insieme e quando no... i bambini si arricchiscono nella diversità purchè sia offerta loro come risorsa e non come problema. Quello che danneggia i bambini è quando un genitore offende l'altro per le sue diversità o quando queste diventano motivo di scontro o litigio, questo è dannoso, non la diversità stessa, fonte eterna di ricchezza e crescita se ben gestita. In questo senso entriamo nel campo della gestione delle emozioni dei genitori, a tal proposito diverso materiale lo trovi sul mio gruppo facebook Metodo Incima: facebook.com/groups/metodoincima e se hai voglia di studiare e allenare la gestione delle emozioni leggi il mio libro MENTE POTENTE, lo trovi su Amazon. Grazie, felice giornata.
@@EducareFacile Grazie tanto!!! Faró cosí come consigli! Buona Giornata anhe a TE!
Ma perché la sottotitolano?
Si può essere delinquenti anche se i genitori educano urlando