14:02 ma Spearman lo usiamo anche oggi!! In contesti Big Data per trovare correlazione in tabelle di dati non normalizzati. È comodissimo proprio per questa possibilità e penso che sia proprio per questo che sia riuscito a trovare correlazioni tra i risultati di diversi test, che non essendo normalizzati non sarebbero comparabili così su due piedi.
La misura dell'intelligenza è un argomento molto controverso e su cui ci sono molti fraintendimenti, dovuti a informazioni fuorvianti che spesso si leggono in giro su internet. Non so quanto questo libro riesca a entrare nel merito della questione ma, se aiuta a fare chiarezza, ben venga. Secondo me la pretesa stessa di voler assegnare un singolo numero ad una cosa sfaccettata come l'intelligenza è sbagliata, bisognerebbe specificare di quale aspetto dell'intelligenza stiamo parlando: se si parla di intelligenza logico-spaziale, verbale o numerica, esistono dei test più o meno ben collaudati che possono fornire una stima, in termini di QI (ma non nel senso di un rapporto tra età mentale e età anagrafica, bensì sulla base di calcoli statistici). Se si parla di altre facoltà intellettive, come la creatività per esempio, credo sia molto più difficile fornire una misura quantitativa.
Innanzitutto grazie perché è davvero un argomento interessante e il taglio della quantificabilità è qualcosa che mi interessa parecchio avendo a che fare con bambini con difficoltà di apprendimento. Alcuni dubbi, note, cose a caso in ordine cronologico per come mi vengono in mente: 1. Prima che possa usare la chicchetta sul QI volevo chiarire sta cosa: ma scusa.. il rapporto (età mentale)/(età anagrafica) va bene per i bambini con un rapporto 10/7 o attesta una difficoltà se il rapporto è 6/9, ma per un adulto avere un rapporto 30/43 sarebbe molto meglio che un rapporto 54/43, o no? Chiarito questo mi scarico Tinder. 2. I test particolari per un "tipo specifico di intelligenza" hanno senso? Dico a prescindere dal fatto che poi culturalmente può esserci una gerarchia delle intelligenze. 3. Ma l'induzione di causalità dalla correlazione è davvero l'unico metodo di creazione di ipotesi? (di sta cosa ne hai già parlato, lo so, ma è un tarlo) 4. Nell'era della data visualization e dell'elaborazione in generale di dati multidimensionali, che senso ha cercare ancora una grandezza unidimensionale per misurare l'intelligenza? 5. Per il Signor M (cugino del Signor S, cattivissimo dei Me contro Te?): acquisto effettuato.
Ahahahaha ma grazie a te! 💘 Rispondo subito alla domanda 1, in cui hai colto un punto fondamentale, così approfitto per chiarirlo a tutti! Quella è proprio una delle critiche che vengono fatte al Q.I. di Stern e che porta a una revisione dei test: in particolare Wechsler crea il WAIS (Wechsler Adult Intelligence Scale) e il WISC (Wechsler Intelligence Scale for Children) e fa diventare il test "una stima delle prestazioni cognitive dell'individuo _in relazione al suo gruppo d'età_". (Ora vai con tinder) 2. Beh, dipende da cosa intendi per "avere senso"! Abbiamo visto quanto la storia dei test abbia un approccio estremamente pratico, quindi paradossalmente può avere "più senso" parcellizzare che tentare una quantificazione unica; 3. No no, assolutamente! Ma poi anche restando nella causalità lo stesso scegliere il verso della linea causale non è affatto banale! Comunque nel libro ci sono vari esempi, quindi andando diretti al puntooo -> 5. te li godrai! GRAZIE GRAZIE INFINITE 😍💙💙 (Guarda signor M!!!)
Come definire l' intelligenza è un argomento stra interessante. Non so se si possa trovare una via di mezzo tra Spearman e Thurstone ad esempio. Con diversi test si potrebbero calcolare più QI. Per poi creare uno spazio di n dimensioni pari al numero di QI. Così facendo il risultato nei diversi test di una persona porterebbe ad avere un punto in quello spazio. Così si potrebbe definire intelligenza il modulo del segmento origine-punto, come la radice della somma dei QI^2. In questo modo una persona che prende tanto in un test e poco in un altro, e una persona che ha fatto viceversa, sarebbero uguali tra di loro in intelligenza. Carino ma ovviamente si perderebbero molti dettagli eh. Altro punto critico è l' atomicità nella categorizzazione delle intelligenze. Thurstone ne avrebbe "definite" 7, ma non è detto che ce ne siano molte di più. Sia nel caso si usi una soluzione come questa sia in generale, la grande criticità secondo me è che più ci sono intelligenze più è difficile risolvere il problema usando delle categorie, intendendo ogni categoria come l'unità fondamentale, atomica. Un po' come i generi per i film, ad esempio horror ha varie sottocategorie come jumpscare o splutter, se volessimo essere precisi non useremmo la categoria horror come QI ma useremmo le due sottocategorie separate come due QI distinti. Cercando quindi di fare test che stimolino in maniera ben isolata solo alcune intelligenze, cosa molto difficile/impossibile credo. Che forse ci sia una soluzione più diluita, che non richieda di separare così le varie intelligenze?
Sei molto brava, carismatica e coinvolgente, il video tutto sommato è piacevole. Ma ora la nota dolente: tutti i tuoi video (questo incluso) sono sovraesposti, sono troppo luminosi! Sembri Giovanna d'Arco nei suoi anni d'oro
Una piacevole scoperta di questo nuovo anno! Brava continua!
Difficile resistere ad un libro recensito in tal modo. Bravissima. (Forse l'intelligenza è continuare a cercare l'intelligenza)
come sempre i tuoi video portano a riflessioni interessanti!
Adoro i tuoi videooooo!!! Bravissima Gaia!!!!
È stato un onore conoscerti a Strambino 2022👍
La recensione più bella dell'internet! Brava Gaia, l'influencer che non ci meritiamo ma di cui c'era assolutamente bisogno! Daje
Sempre troppo gentiliii 💘
14:02 ma Spearman lo usiamo anche oggi!! In contesti Big Data per trovare correlazione in tabelle di dati non normalizzati. È comodissimo proprio per questa possibilità e penso che sia proprio per questo che sia riuscito a trovare correlazioni tra i risultati di diversi test, che non essendo normalizzati non sarebbero comparabili così su due piedi.
io sono sempre più innamorato di questa donna
ordinato (mi raccomando usa saggiamente e con parsimonia il centesimo di Amazon) ;-)
Madonna quanto ti amo
1:06 Hai imitato tè stessa un po' a naso hahahah
noi siamo lo spirito immortale, intelligenza dell'Universo
La misura dell'intelligenza è un argomento molto controverso e su cui ci sono molti fraintendimenti, dovuti a informazioni fuorvianti che spesso si leggono in giro su internet. Non so quanto questo libro riesca a entrare nel merito della questione ma, se aiuta a fare chiarezza, ben venga. Secondo me la pretesa stessa di voler assegnare un singolo numero ad una cosa sfaccettata come l'intelligenza è sbagliata, bisognerebbe specificare di quale aspetto dell'intelligenza stiamo parlando: se si parla di intelligenza logico-spaziale, verbale o numerica, esistono dei test più o meno ben collaudati che possono fornire una stima, in termini di QI (ma non nel senso di un rapporto tra età mentale e età anagrafica, bensì sulla base di calcoli statistici). Se si parla di altre facoltà intellettive, come la creatività per esempio, credo sia molto più difficile fornire una misura quantitativa.
Innanzitutto grazie perché è davvero un argomento interessante e il taglio della quantificabilità è qualcosa che mi interessa parecchio avendo a che fare con bambini con difficoltà di apprendimento. Alcuni dubbi, note, cose a caso in ordine cronologico per come mi vengono in mente:
1. Prima che possa usare la chicchetta sul QI volevo chiarire sta cosa: ma scusa.. il rapporto (età mentale)/(età anagrafica) va bene per i bambini con un rapporto 10/7 o attesta una difficoltà se il rapporto è 6/9, ma per un adulto avere un rapporto 30/43 sarebbe molto meglio che un rapporto 54/43, o no? Chiarito questo mi scarico Tinder.
2. I test particolari per un "tipo specifico di intelligenza" hanno senso? Dico a prescindere dal fatto che poi culturalmente può esserci una gerarchia delle intelligenze.
3. Ma l'induzione di causalità dalla correlazione è davvero l'unico metodo di creazione di ipotesi? (di sta cosa ne hai già parlato, lo so, ma è un tarlo)
4. Nell'era della data visualization e dell'elaborazione in generale di dati multidimensionali, che senso ha cercare ancora una grandezza unidimensionale per misurare l'intelligenza?
5. Per il Signor M (cugino del Signor S, cattivissimo dei Me contro Te?): acquisto effettuato.
Ahahahaha ma grazie a te! 💘
Rispondo subito alla domanda 1, in cui hai colto un punto fondamentale, così approfitto per chiarirlo a tutti! Quella è proprio una delle critiche che vengono fatte al Q.I. di Stern e che porta a una revisione dei test: in particolare Wechsler crea il WAIS (Wechsler Adult Intelligence Scale) e il WISC (Wechsler Intelligence Scale for Children) e fa diventare il test "una stima delle prestazioni cognitive dell'individuo _in relazione al suo gruppo d'età_". (Ora vai con tinder)
2. Beh, dipende da cosa intendi per "avere senso"! Abbiamo visto quanto la storia dei test abbia un approccio estremamente pratico, quindi paradossalmente può avere "più senso" parcellizzare che tentare una quantificazione unica;
3. No no, assolutamente! Ma poi anche restando nella causalità lo stesso scegliere il verso della linea causale non è affatto banale! Comunque nel libro ci sono vari esempi, quindi andando diretti al puntooo ->
5. te li godrai! GRAZIE GRAZIE INFINITE 😍💙💙 (Guarda signor M!!!)
Hai ragione, funziona dire che ci dobbiamo iscrivere... ISCRITTO ;)
Grazie milleeeee 😍🥰
Come definire l' intelligenza è un argomento stra interessante.
Non so se si possa trovare una via di mezzo tra Spearman e Thurstone ad esempio.
Con diversi test si potrebbero calcolare più QI. Per poi creare uno spazio di n dimensioni pari al numero di QI. Così facendo il risultato nei diversi test di una persona porterebbe ad avere un punto in quello spazio.
Così si potrebbe definire intelligenza il modulo del segmento origine-punto, come la radice della somma dei QI^2.
In questo modo una persona che prende tanto in un test e poco in un altro, e una persona che ha fatto viceversa, sarebbero uguali tra di loro in intelligenza.
Carino ma ovviamente si perderebbero molti dettagli eh.
Altro punto critico è l' atomicità nella categorizzazione delle intelligenze.
Thurstone ne avrebbe "definite" 7, ma non è detto che ce ne siano molte di più.
Sia nel caso si usi una soluzione come questa sia in generale, la grande criticità secondo me è che più ci sono intelligenze più è difficile risolvere il problema usando delle categorie, intendendo ogni categoria come l'unità fondamentale, atomica.
Un po' come i generi per i film, ad esempio horror ha varie sottocategorie come jumpscare o splutter, se volessimo essere precisi non useremmo la categoria horror come QI ma useremmo le due sottocategorie separate come due QI distinti. Cercando quindi di fare test che stimolino in maniera ben isolata solo alcune intelligenze, cosa molto difficile/impossibile credo.
Che forse ci sia una soluzione più diluita, che non richieda di separare così le varie intelligenze?
Io ti consiglio di leggere: superintelligenza di Nick Bostrom
Secondo me il top dell'intelligenza è far credere a tutti di essere scemi
Sei molto brava, carismatica e coinvolgente, il video tutto sommato è piacevole. Ma ora la nota dolente: tutti i tuoi video (questo incluso) sono sovraesposti, sono troppo luminosi! Sembri Giovanna d'Arco nei suoi anni d'oro
Ma cazzo dici
Intendi troppo luminosa perchè le hanno dato fuoco?
@@samuele_6627 sì era una battuta, comunque lo noti soprattutto quando mostra il libro
Ahahahahhaha muoio, dici? Sarà una roba della macchinetta o sono le luci?
CONSIGLIO: non guardare tante volte a destra(pensierosa) appari insicura al pubblico ;)
Ma vafangulo va