Pastelli (soft pastels). Esercitazione tecnica n°8

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  • เผยแพร่เมื่อ 16 ธ.ค. 2024

ความคิดเห็น • 85

  • @benedettamiccoli8739
    @benedettamiccoli8739 9 หลายเดือนก่อน

    Eccezionale!!!!
    Rimango letteralmente affascinata e rapita da tutto ciò che disegni...
    Complimenti...e....Bravissimo!!!!!!

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  9 หลายเดือนก่อน

      Grazie, troppo buona!

  • @legge.di.attrazione
    @legge.di.attrazione ปีที่แล้ว

    Straordinario.Grazie Alberto.

  • @paolodimartino435
    @paolodimartino435 10 หลายเดือนก่อน

    Grande, spettacolo

  • @paolodimartino435
    @paolodimartino435 10 หลายเดือนก่อน

    Grazie mille prof

  • @matteovecchio3885
    @matteovecchio3885 ปีที่แล้ว

    Ogni volta che vedo i tuoi tutorial,mi innamoro.grande maestro peccato la distanza

  • @luisagoglio1271
    @luisagoglio1271 3 ปีที่แล้ว +1

    Wow!😮😮😮😮😮

  • @Silvia-me1un
    @Silvia-me1un 2 ปีที่แล้ว

    Bellissimo

  • @fgm62
    @fgm62 2 ปีที่แล้ว +3

    Buongiorno Alberto, innanzitutto rinnovo i miei complimenti per la qualità dei tuoi video. Mi piacerebbe farti un paio di domande: molti artisti qua e là su youtube , nel momento in cui si accingono a dipingere un ritratto mostrano come riportare il disegno del soggetto sul supporto (ad esempio con lo spolvero o altre tecniche), adducendo il fatto che in tale occasione fare il disegno manualmente è poco rilevante, anzi, dicono, meglio non compiere errori nel riportare i vari elementi del volto. Pertanto vorrei sapere se, secondo te, non si perda in originalità e personalità durante la pittura il dover seguire un segno che non proviene direttamente dalla tua mano e mente. La seconda cosa è la seguente: sempre secondo molti artisti sembra che il neofita debba iniziare l'arte del pastello con dei pastelli semimorbidi in quanto per quelli morbidi è necessario prima accumulare abbastanza esperienza, tu cosa ne pensi? Grazie della tua gentilezza e disponibilità.

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  2 ปีที่แล้ว +4

      Grazie per i complimenti. la prima domanda è abbastanza complessa. Lo spolvero o le altre tecniche di riporto di un disegno, sono nate per delle precise ragioni. Per prima cosa per rispondere alla necessità di disegnare ad una grande dimensione (per esempio per la realizzazione di un dipinto murale) e su superfici su cui era difficile o addirittura impossibile cancellare. Sempre per fare un esempio, l'affresco, essendo realizzato su un intonaco fresco, non dà alcuna possibilità di avere ripensamenti. Lo spolvero o il ricalco erano spesso associati all'uso della riquadratura, per poter ingrandire facilmente il disegno originale. Tutto quindi veniva generato da un disegno iniziale che, per citare la tua domanda, aveva "originalità e personalità. Il riporto era solo un procedimento tecnico, al pari della preparazione del supporto. L'artista doveva essere in grado di dipingere sul disegno preparatorio mantenendo l'originalità iniziale. Tieni presente che un tempo il disegno non aveva lo status di opera d'arte che può avere adesso, era più che altro parte del processo che portava alla realizzazione dell'opera. Oggi le cose sono diverse. Se il disegno è il nostro fine e non più un mezzo per arrivare all'opera dipinta, il riporto meccanico dell'immagine ha poco senso. Si può usare, per carità. Capita anche a me, soprattutto se il supporto, come dicevo prima, non consente la cancellatura, oppure se faccio pittura murale. In una delle esercitazioni ho usato un proiettore, per esempio. Ma il disegno è la nostra calligrafia e, oltretutto, oggi ha il problema di differenziarsi dalla fotografia. Quindi, per me, niente scorciatoie. Per i pastelli, non ne farei una regola. La scelta è innanzi tutto subordinata al soggetto. Io nel video ho usato entrambi.

  • @SusyS2369
    @SusyS2369 ปีที่แล้ว

    Incantata! Sto pensando di comprarli, i pastelli morbidi, per provare, io... autodidatta ed alle prime armi, chissà... 😊

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  ปีที่แล้ว +1

      Grazie! E' una tecnica molto bella, forse un po' difficile se, come dici, sei alle prime armi. Però se ti piace, puoi provare senz'altro. Ci vuole un po' di pratica ma, se entri in sintonia con la tecnica, ti darà delle soddisfazioni.

  • @simoneventura2932
    @simoneventura2932 2 ปีที่แล้ว

    Scusami per la domanda, mi ricollego al discorso di fine video. Che tipo di fissanti e che marche consigli su per giù per i pastelli a olio?

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  2 ปีที่แล้ว +1

      Ciao, devo ammettere che non uso spesso i pastelli ad olio. Prova con il fissativo spray "d'Artigny" della Sennelier

  • @marymilitao4187
    @marymilitao4187 ปีที่แล้ว

    Lindo. Mais por favor

  • @maliclavelli-it
    @maliclavelli-it 2 ปีที่แล้ว +1

    é l'apparente, e sottolineo apparente, facilità con la quale lei lavora ed ottiene i risultati che tutti vediamo, che fa capire quanto lavoro e studio ci sia stato negli anni per affinare cosi bene la tecnica. Io non sono mai riuscito ad entrare in sintonia con i pastelli o gessi colorati.

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  2 ปีที่แล้ว +1

      Grazie. Ci possono essere tecniche più o meno affini al nostro temperamento. Da insegnante, ho imparato a dissimulare la mancanza di simpatia per questa o quella tecnica.

  • @PaoloGruppuso
    @PaoloGruppuso 2 ปีที่แล้ว

    Complimenti Alberto,sei altamente contagioso, con questo meraviglioso pastello soft, ti sei superato.Volevo chiedere cosa mi consigli ,in merito ai pastelli ,una buona marca, naturalmente , e il numero di una eventuale scatola per iniziare ad esercitarmi,mi pare pastello secco. Grazie infinite.

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  2 ปีที่แล้ว

      Ciao Paolo, grazie! Mah, Schmincke su tutti, Sennelier è una marca molto buona. Dodici è proprio il minimo, alcune marche fanno la scatola da diciotto. Con ventiquattro si inizia a ragionare. Se cerchi nei commenti dovrebbe esserci qualche consiglio anche sul fissativo, che è sempre un problema.

  • @annaritapantaleone8524
    @annaritapantaleone8524 ปีที่แล้ว

    Vorrei sapere se quando passa il taglierino l'olio di lino è asciutto. Grazie mille

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  ปีที่แล้ว +1

      Buongiorno. Credo di capire che si riferisca al video del carboncino e olio di lino sullo stucco. L'olio di lino deve essere assolutamente fresco, una volta essiccato indurisce molto la superficie e lavorare con il taglierino è quasi impossibile

    • @annaritapantaleone8524
      @annaritapantaleone8524 ปีที่แล้ว

      Buongiorno grazie infinite, proverò questa tecnica e spero di riuscire bene

    • @annaritapantaleone8524
      @annaritapantaleone8524 ปีที่แล้ว

      Ho sbagliato a fare la domanda su un video diverso

  • @matteovecchio3885
    @matteovecchio3885 ปีที่แล้ว

    Sarebbe bello poterti seguire da vicino,come raggiunerti?

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  ปีที่แล้ว

      Mah, abitualmente tengo dei corsi a Brescia da settembre a maggio. Se ci sono degli appuntamenti particolari di solito lo comunico sul canale.

  • @mauramartino5488
    @mauramartino5488 3 ปีที่แล้ว +2

    È sempre un piacere assistere ad una sua lezione professore, il pastello mi affascina molto, in casa ho soltanto quelli della Lidl, comprati tempo fa perché li ho visti, non possedendo la carta giusta non ho mai fatto prove, lei che tipo di carta ha usato?

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  3 ปีที่แล้ว +2

      Grazie per i complimenti. Ho usato un cartoncino colorato Canson 160 grammi. Questi fogli hanno una parte più liscia ed una più ruvida, la scelta di quale lato usare dipende dal tipo di disegno: il lato liscio consente più precisione, quello ruvido accoglie meglio il colore.

    • @mauramartino5488
      @mauramartino5488 3 ปีที่แล้ว +1

      @@AlbertoGoglio grazie mille, io in casa ho cartoncini da 200 grammi, potrei fare una prova.

  • @fabriziogarzi9892
    @fabriziogarzi9892 3 ปีที่แล้ว

    Bravo, grande tecnica e grande sensibilità. Che tipo di pastello usa? Quale marca?

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  3 ปีที่แล้ว

      Grazie! Per i disegni del video ho usato i pastelli morbidi Gallery, insieme ad alcune crete Cretacolor.

    • @fabriziogarzi9892
      @fabriziogarzi9892 3 ปีที่แล้ว

      @@AlbertoGoglio , ok, grazie. Ma i Cretacolor non sono un po' troppo duri?

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  3 ปีที่แล้ว +1

      Si, sono molto più duri dei pastelli. L'ho usati molto poco, solo per le parti dove volevo un segno più preciso, soprattutto nel disegno dell'uomo più vecchio, liberamente ispirato ad un ritratto di Rodin, eseguito da Singer Sargent.

    • @fabriziogarzi9892
      @fabriziogarzi9892 3 ปีที่แล้ว

      @@AlbertoGoglio, certamente. L'arte del pastello e' meravigliosa...se pensiamo ai settecenteschi per arrivare a Degas e Toulouse Lautrec...per non parlare delle nature morte e i fiori fosforescenti di Odile Redon.

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  3 ปีที่แล้ว +1

      Sì molto bella, quanto instabile...Nonostante io prediliga il gesto, uno dei miei pastelli preferiti è La bella cioccolataia di J.E. Liotard.

  • @cyberfrog1650
    @cyberfrog1650 3 ปีที่แล้ว

    Grazie ai suoi video ho ritrovato la motivazione ed il piacere di disegnare, tuttavia ho un problema, non so dove, né quale "materiale" comprare, se per esempio andassi in cartolibreria non saprei quali fogli o acrilico scegliere o quali pennelli o matite prendere per un principiante alle prime armi come me, inoltre non sono neanche tanto sicuro che il materiale che lei usa sia acquistabile in un negozio fisico (magari compra tutto su amazon?), lei ha in programma di fare un video sull'argomento? Intendo sul materiale che un principiante dovrebbe possedere (oltre ad un foglio e ad una matita) per potersi dedicare al disegno con diversi tipi di approccio. In alternativa mi basterebbero anche poche sue righe per chiarire i miei dubbi sull'argomento, la ringrazio ancora per il suo lavoro e le auguro una buona giornata.

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  3 ปีที่แล้ว +3

      Grazie, mi fa molto piacere. Per quanto riguarda il materiale, non compro mai su amazon. In ogni città di una certa dimensione esiste un negozi di belle Arti (a volte più di uno). Spesso sono associati ad un colorificio, altre volte "resistono" in autonomia. Le consiglio vivamente di cercarne uno. E' probabile che il materiale costi un po' di più ( non è detto in realtà) ma questo è compensato dal rapporto che si instaura con il negoziante, che di solito è appassionato e competente. E' una figura simile a quella del libraio. Se ne trova uno che è anche simpatico, il gioco è fatto. Per fare un esempio, alcune delle cose fondamentali che conosco dal punto di vista tecnico le ho imparate da Beppe. Avevo pensato di fare dei piccoli video su materiali e argomenti specifici legati al disegno e alla pittura ma per ora non ho ancora trovato il tempo!

    • @cyberfrog1650
      @cyberfrog1650 3 ปีที่แล้ว +1

      @@AlbertoGoglio grazie molte per la spiegazione, effettivamente vivendo in una piccola città non ci sono negozi di belle arti, ma solo alcuni colorifici a cui andrò sicuramente a fare una visita, grazie ancora e buona giornata.

  • @tinaalbano4730
    @tinaalbano4730 2 ปีที่แล้ว

    Complimenti, è un piacere osservare le sue lezioni, molto pittorico questo ritratto, spero di riuscire in una piccola parte ,Grazie

  • @AtOm010
    @AtOm010 3 ปีที่แล้ว

    Veramente bello! Quali consigli daresti a chi cerca di imparare questo metodo di lavoro da “autodidatta” Mi permetto se possibile di suggerire esercitazioni con il guazzo ,con le matite pastello e poi ho visto alcuni artisti utilizzare le bic a 4 colori ottenendo risultati sorprendenti cosa ne pensi? Grazie per questi video

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  3 ปีที่แล้ว +4

      Grazie! Dopo trent'anni di insegnamento mi sono convinto che in fondo siamo tutti autodidatti... il consiglio è di cercare un confronto con chi percorre la tua stessa strada, se poi trovi un "maestro" tanto meglio, ma sono rari! Il prossimo video sarà sull'olio ma ci sarà spazio in futuro per altre tecniche. Anch'io ho usato biro a più colori in passato, tecnica molto interessante.

  • @annapagano5428
    @annapagano5428 ปีที่แล้ว

    Davvero un bel risultato. Sono pastelli ad olio? E se comunque puoi dirmi la marca grazie mille

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  ปีที่แล้ว

      Grazie. No, sono pastelli secchi, o morbidi. Per intendersi, quelli che vengono impropriamente chiamati gessetti. La marca è Gallery.

  • @ALEXIUSWOLF
    @ALEXIUSWOLF 2 ปีที่แล้ว

    Ciao. Quali colori usi?

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  2 ปีที่แล้ว

      Ciao. Per i disegni del video ho usato i pastelli morbidi Gallery, insieme ad alcune crete Cretacolor.

    • @ALEXIUSWOLF
      @ALEXIUSWOLF 2 ปีที่แล้ว

      @@AlbertoGoglio Intendevo la tinta dei colori.

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  2 ปีที่แล้ว

      Ah scusa, non avevo capito. I colori del video sono abbastanza fedeli alla realtà. Rispetto al dipinto originale di Velasquez la gamma cromatica è più ristretta perché volutamente ho usato una confezione di pastelli da dodici colori, il minimo in commercio.

    • @ALEXIUSWOLF
      @ALEXIUSWOLF 2 ปีที่แล้ว

      @@AlbertoGoglio Ok, grazie.

  • @domenicabianco
    @domenicabianco 3 ปีที่แล้ว

    Salve prof. Amo l'arte e mi piacerebbe se ci scambiassimo le iscrizioni. Tengo molto alla qualità più che alla quantità degli scritti. Merita un grande like 38 per la bravura.

  • @manuelferrari6988
    @manuelferrari6988 ปีที่แล้ว

    Che pastelli usa e come lo sfuma

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  ปีที่แล้ว

      Per i disegni del video ho usato i pastelli morbidi Gallery, insieme ad alcune crete Cretacolor. Le sfumature sono fatte con il dito, oppure con un cotton fioc per le parti più piccole. Quando ho abbozzato il disegno ho usato il fazzoletto ma consiglio di usarlo solo con i pastelli più duri.

  • @massimopamparana7332
    @massimopamparana7332 2 ปีที่แล้ว

    Buonasera ...ho provato a usare i pastelli e ogni volta ho sempre rovinato il lavoro col fissativo spray...mi potrebbe dare un ulteriore consiglio per fissare ...vorrei riprovare ...GRAZIE

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  2 ปีที่แล้ว

      Eh...è proprio un bel problema. Tanto che molti artisti evitano di usare fissativi, semplicemente incorniciano sotto vetro il loro pastello. Ti consiglio di fare così, se possibile. Se vuoi fissare, può essere d'aiuto usare dei pastelli semi-hard perché resistono meglio al fissaggio. Tuttavia, se non vuoi provare lo sgomento e la frustrazione di perdere il tuo pastello morbido, non devi badare a spese sui materiali: carta, pastelli e fissativo devono essere di ottima qualità. Prova con il fissativo "pastel revolution" della Clairefontaine, che fa anche fogli specifici per pastello molto apprezzati dagli specialisti. Sembra che il prodotto sia veramente molto buono, anche se i colori si alterano comunque un pochino.

  • @emanuelelamacchia7079
    @emanuelelamacchia7079 3 ปีที่แล้ว

    Ma il grigio è un pastello duro tipo faber Castel o Conte a Paris?

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  3 ปีที่แล้ว

      Ciao. Esattamente. Alcune parti in cui volevo essere più preciso le ho lavorate con dei pastelli più duri o delle crete.

    • @emanuelelamacchia7079
      @emanuelelamacchia7079 3 ปีที่แล้ว

      @@AlbertoGoglio posso chiedere una delucidazione? Mi solo interessato all‘argomento leggendo in tedesco perché vivo in Germania e sono un po‘ confuso perché alcuni termini sono utilizzati diversamente nelle diverse lingue. Che differenza c‘é tra crete, pastelli duri e pastelli convenzionali? I Conte colorati sono crete o pastelli duri? La seppia, la sanguigna e la creta bianca sono pastelli duri o crete? Non capisco se la differenza tra i pastelli a forma di regolo della faber Castel e i Conte sia strutturale (con conseguente differenti tecniche di utilizzo come sviene tra matite colorate acquarellabili e ad olio) o sono tipiche differenze che intercorrono tra diversi prodotti di diverse aziende, che non cambiano i metodi di utilizzo. Lo chiedo anche per capire quali fissativi comprare (tema a se per cui vorrei vedere volentieri uno dei suoi video scientifico-artistici come quelli sul colore)

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  3 ปีที่แล้ว +1

      Buongiorno Emanuele. la confusione non è solo linguistica ma anche commerciale. Per semplificare, dal mio punto di vista, crete e pastelli duri sono sostanzialmente sinonimi. Conté è una marca, tuttavia il signor Conté, artista e chimico francese è di fatto l'inventore dei carré, e quindi spesso vengono chiamati Conté per estensione. Dal punto di vista chimico (per il fissaggio) non c'è praticamente differenza tra tutti questi prodotti e, con qualche cautela, si possono usare insieme, come si vede dal video. La differenza sta nella durezza, ottenuta attraverso una maggiore quantità di legante, oppure una diversa lavorazione termica. I fissativi per le crete, carboncini e pastelli duri non danno problemi, vanno bene di qualsiasi marca. Purtroppo i pastelli morbidi sono molto difficili da fissare, tanto che alcuni artisti e restauratori evitano semplicemente di farlo. Il colore dei pastelli morbidi è intensissimo grazie alla scarsa presenza del legante. Per questo sono così labili. Il fissativo, di fatto, aggiunge legante in un secondo tempo. Se ha provato la tragica esperienza di vedere sparire il suo disegno mentre lo fissa sa cosa intendo dire. C'è chi fa delle sovrapposizioni continue tra un fissaggio e l'altro, rifacendo o quasi il disegno per più volte. Usando i pastelli semi-duri, le cose si semplificano un po'. E' un compromesso più che accettabile. Parlando di marche, il fissativo spray della Conté è un buon prodotto, abbastanza rispettoso dei colori ma suppongo che ce ne siano altrettanto validi. Per fissaggi più artigianali, le consiglio di consultare i manuali di Gino Piva della Hoepli. Sono molto vecchi ma, proprio per questo, sono eredi di una tradizione che di fatto si è ormai persa.

    • @emanuelelamacchia7079
      @emanuelelamacchia7079 3 ปีที่แล้ว

      @@AlbertoGoglio per pastelli „semiduri“ intende quelli del tipo degli jaxell, Rembrandt, KOH-i-noor, Sennelier e per morbidi gli Schminke e i vari artigianali? Non vorrei farla „abbassare“ a parlare di dettagli commerciali e di mercato, ma per chi sperimenta da autodidatta, con acquisti fatti via internet, senza la minima supervisione di un esperto, è difficile capire a quali prodotti si riferiscano i termini accademici generalisti utilissimi a una lezione teorica per chi poi vi affianca la pratica in un laboratorio con tutor.

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  3 ปีที่แล้ว +1

      Buongiorno Emanuele. Nessun problema a parlare di marche, la mia ritrosia è dovuta più che altro al fatto che non ne ho una conoscenza enciclopedica. Non me lo posso permettere economicamente! Per esempio non ho mai provato i pastelli Shmincke, anche se la considero la migliore ditta produttrice di articoli per Belle Arti. Arrivando alla sua domanda, alcune marche commercializzano pastelli con diverse durezze, in relazione alla quantità di legante (comunque minima) con cui sono impastati i pigmenti. Per esempio nel video, oltre ai carrè cretacolor, ho usato i pastelli Gallery, di due durezze diverse. Le potrà sembrare strano, ma mi considero un autodidatta anch'io, nonostante abbia frequentato liceo artistico e accademia di belle arti. Il 90 per cento di ciò che metto nei video l'ho imparato da solo.

  • @Ron-wf1tt
    @Ron-wf1tt 3 ปีที่แล้ว +1

    so you moved to colors, just like that. from 0 to 100. hope you'll do a red chalk drawing soon (sanguine) or maybe a trois crayon. with the first one i find it very difficult to render it smooth as pencil or charcoal so maybe you have some solution for that. i've tried almost everything. and with the trois crayon i see that their values change from painter to painter. maybe you have answers for that too. wait for your Patreon page.

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  3 ปีที่แล้ว +1

      Hi, thank you! It's still a bit early for the Patreon, maybe one day....
      By the way, I am planning to feature the red chalk technique in my next exercise. I hope that will solve your doubts, stay tuned!

    • @Ron-wf1tt
      @Ron-wf1tt 3 ปีที่แล้ว +1

      @@AlbertoGoglioHoping it will b old masters style. appreciate

  • @cirovallone889
    @cirovallone889 ปีที่แล้ว

    Carta Pastelmat?

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  ปีที่แล้ว +1

      No. È una carta normale, sempre della Clairefontaine. La pastelmat non mi convince fino in fondo.

    • @cirovallone889
      @cirovallone889 ปีที่แล้ว

      @@AlbertoGoglio Scusa Alberto, quale?
      La Clairefontaine ne fa parecchie.
      Grazie e complimenti per le tue bellissime tecniche innovative.

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  ปีที่แล้ว

      Scusa, mi sono confuso con altri disegni, in realtà ho usato un cartoncino 160 grammi della Canson. Grazie per i complimenti!

  • @annaritapantaleone8524
    @annaritapantaleone8524 ปีที่แล้ว

    Buongiorno

  • @matteovecchio3885
    @matteovecchio3885 ปีที่แล้ว

    Sono nella pagina di mio figlio Matteo Vecchio ma sono Antonietta Gobatto

  • @alessandrovaccari782
    @alessandrovaccari782 11 หลายเดือนก่อน

    Ciao buonasera, vorrei porti un quesito che esula dalle questioni della tecnica, ma è necessario per giustificarne il pieno appropriamento, così come è il vero senso per non annichilire tutto nell'altra. L'arte è il fine o un pretesto per dire altro? A mio parere è il secondo, perché altrimenti chiunque non sia artista o l'uomo comune non avrebbe voce in capitolo nella Storia. Ma l'artista moderno ha un compito inedito: superare l'arte e la storia come categorie dell'universale. Ciò significherebbe inoltre abbandonare il simbolico in ragione dell'informale, ma proprio lo spirito dei tempi esaspera la necessità di un'arte significativa che solo gli ingenui credono di bypassare con l'astrattismo o la denuncia sociale (angoscia accumulata, orrorex2). Quindi tanto dilettantismo che trova plauso perché si butta nel mercato è il vero superamento in sé dell'arte e della storia di cui dico, o rimane uno scandalo a cui bisogna assolutamente porre un freno ricominciando a credere nei capolavori e a rivendicarli? Ma essere capolavori, come disse Nietzsche, essere unici, come ci insegnò Max Stirner. Mi auguro di concederti una boccata d'aria fresca sotto questa cappa di asfissiante tecnocrazismo. I complimenti sono sottintesi data la tua evidente abilità e l'interesse per il realismo storico.

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  11 หลายเดือนก่อน +1

      Ciao. E' difficile rispondere compiutamente alle questioni che poni. A partire dai termini che usiamo con una certa disinvoltura ma che, a ben vedere, sono assai ambigui. Persino "Arte" o "Storia" sono termini dai contorni sfocati. Non parliamo poi dell'aggettivo "moderno" che tu associ ad "artista" ed ho quasi la certezza che per identificare "l'artista moderno" tutti abbiamo criteri abbastanza dissimili. Personalmente, ho maturato la convinzione che l'arte contemporanea, erede delle contraddizioni e dei valori dell'arte moderna (a cui attribuisco un significato storicizzato che coincide con il periodo delle avanguardie), per trovare un senso storico debba accettare la sua condizione di "normalità", ovvero di essere un tassello tra i tanti che compongono la vicenda dell'arte nei secoli. Già Riegl affermò con chiarezza che non esistono periodi alti e bassi nella storia dell'arte e tutti a parole sono d'accordo, salvo poi proclamare una diversità che nei fatti non esiste. Ne deriva che, a mio parere, l'artista contemporaneo non ha compiti inediti, particolarmente diversi da quelli di un artista barocco o ellenistico, solo per fare due esempi a casaccio. Per dirla in altri termini, non credo che l'arte moderna rappresenti una frattura nella storia dell'arte, questo vale anche per l'arte contemporanea. Riconoscere questo semplice fatto, ci libera da ogni condizionamento ideologico e fa emergere con evidenza l'unico vero criterio che conta ovvero la qualità, che non è però un problema tecnico ma di profondità (anche se la tecnica, come linguaggio, ha una sua profondità intrinseca). Ma la profondità la capiscono in pochi, anche tra gli addetti ai lavori.

    • @alessandrovaccari782
      @alessandrovaccari782 11 หลายเดือนก่อน

      @@AlbertoGoglio Grazie. E' difficile non replicare per condividere quanto da te ben detto, come è difficile farlo per precisare semplicemente che ho scritto scorrettamente il termine "artista moderno", perché sarebbe stato più corretto "attuale". Premetto che un artista se ha capito l'arte, nella sua ineludibile sfocatura di categoria, proprio appunto per questo non si prefigge nessun compito perché la trascende nel gioco e con questo perviene già al capolavoro, se possiamo tenere in piedi il mio personale convincimento per cui ciò che è libero dal lavoro e dal pensiero sia già di una qualità superiore alla sgobbata e al sacro. Essi sono "fuor di sé", il godimento dell'impulso creativo appartiene solo al soggetto. E' utilissima la citazione che fai di Riegl, perché fa appunto capire per quale io mi sia messo nella testa che viviamo il tempo dell'Apocalisse: sentendolo vivere da molti (quasi tutti, a mezzo stampa e chiacchiere da bar) il culmine tecnocratico dello sviluppo storico dei processi ci fa dire che il mondo sia finito. E l'uomo comune vuole, nella condivisione con l'artista di questo tempo attuale, godere di sé stesso e del mondo in modo libero. Tutti proclamano una diversità che non esiste, perché tutti restano nel "si stava meglio quando si stava peggio", ossia non è mai cambiato niente, l'astrazione dell'io, la categoria dell'universale. E' evidente però che alla fine non abbia vinto l'Uomo, sennò la gente non continuerebbe a lagnarsi del fatto che non ci siano più valori, o che l'arte faccia schifo, perché l'esubero della popolazione mondiale ci affossa tutti in un realismo angosciante, che annulla la prospettiva del futuro e perciò è più che mai difficile avanzare senza un dubbio più lancinante di ogni precedente, per questo siamo già nell'inedito. Ma è il futuro dell'"ideale", dell'immaginario, non della corporeità biologica. Quindi la vita andrà avanti e ci sapremo organizzare con nuove categorie di pensiero, al di là che la nostra concezione dell'arte e della storia trovi nuova linfa in una rimpolpata tradizione continuativa, o si spezzi sulle rovine dell'incongruo e dell'effimero. A me personalmente non dispiacerebbe, perché la febbre è scoppiata col pensiero, al quale dobbiamo essere grati per le pitture rupestri di Altamira, i quadri di Raffaello o le rappresentazioni di Francis Bacon, ma tale culmine del pensiero (la tecnica) ha reso evidente che ci dobbiamo sbarazzare di esso e buttarci alle spalle la nostra plurimillenaria tradizione del pensiero, perché è bella l'arte, ma ancora di più salvare la pelle... Poi vediamo... Tutto concorre a lasciare un segno, a fare semiotica, ma tra l'unghia di Turner che graffiava la tela e i fumetti realizzati con l'intelligenza artificiale sentiamo proprio di dire che un cambiamento così significativo del mezzo espressivo comporta necessariamente uno stravolgimento nella sostanza dell'arte, che solo per retaggio della tradizione culturale ci emoziona e fa ben sperare solo se essa è Arte, ovvero gode dei requisiti che ci sono stati inculcati dalla tradizione e senza stare troppo a pensarci infiliamo subito nel casellario del "sacro". Restiamo uomini morali e quindi religiosi, ma chi di noi è disposto a prostrarsi all'altare dei mercati e dell'intelligenza artificiale perché scorge in essi la trasfigurazione del sacro nella sua metamorfosi attuale? Nessuno, anzi addirittura ci guardiamo bene dal divenire disumani... Vacilla un'idea, la concezione del sacro, che abbraccia l'arte, la storia e noi stessi che abbisogniamo di un'anima per andare avanti. Ecco perché l'arte si dice sia in crisi, ma ciò fa invero tutt'uno con il caro vita e quando al tempo del corona virus girava su Facebook l'aforisma "Art is Work" per sostenere la causa della categoria degli artisti che non lavoravano, a me è parso chiaro che fosse un'evidente distorsione del principio egualitario della democrazia. Non art is work, si sarebbe dovuto dire, ma work is art, in modo tale che qualunque lavoratore, qualunque operaio di Bristol o di Taranto fosse innalzato nell'autocoscienza al primato di artista e non l'artista venisse squalificato al ruolo sociale di lavoratore, perché la denigrazione dello status intellettuale è funzionale ad un certo potere (d'acquisto o di dominio). A noi non sta bene che in tempi attuali qualcuno si dichiari superiore ad un altro, ma non cediamo comunque all'abbandono delle gerarchie intellettuali, poiché un poeta od un filosofo sapranno sempre consolarci in tempi di magra spirituale (il dominio della gerarchia è dello Spirito, delle leggi del cuore e della ragione, e quindi di Dio che è noùs e Amore) e pensiamo che parlino per noi. Io dico che varrebbe bene correre il rischio di liberarci di tutti queste ruoli e di queste categorie, ma se sentiamo poi che la nuova arte non goda di tutte le sublimità dello spirito so di spingermi troppo in là se chiedo alla gente comune di abbandonare infine anche l'anima, "ma questa profondità la capiscono in pochi, anche tra gli addetti ai lavori". Ciao, grazie nuovamente.

  • @inestroiano7532
    @inestroiano7532 2 ปีที่แล้ว

    Strepitosoooooo

  • @mariella7104
    @mariella7104 ปีที่แล้ว

    Quando uno è bravo, è bravo e basta.

  • @massimopamparana7332
    @massimopamparana7332 ปีที่แล้ว

    Ho abbandonato la tecnica perché alla fine rovinato SEMPRE tutto con il fissativo

    • @AlbertoGoglio
      @AlbertoGoglio  ปีที่แล้ว

      Eh sì, capisco perfettamente...