Ciao ragazzi, concordo con voi su tutta la linea. Avete affrontato molti temi interessanti e allo stesso tempo spinosi per noi giocatori/collezionisti di giochi da tavolo. Io ho una discreta collezione di giochi molto variegata e, nonostante apprezzi di più intavolare i giochi con gli amici, mi trovo costretto molto spesso a giocare i miei giochi in modalità solitario causa lunghe trasferte di lavoro (si me li porto dietro quando posso 😂) che mi tengono lontano da Roma anche per mesi interi. Concordo che la modalità in solo si avvicina molto all'esperienza di un videogioco o di un libro-game ma per chi come me è fisicamente lontano dal suo gruppo di gioco e vuole sfruttare i tanti € spesi per le nostre collezioni è l'unico modo per sfruttare l'investimento. Per quanto riguarda il costo dei giochi da tavolo secondo me è figlio dei tempi odierni che se un gioco non presenta numerose miniature non è bello. Io amo le miniature, sono giocatore e pittore di vecchia data di Warhammer e tendo a preferire le versioni dei giochi con le miniature rispetto agli standee, purchè il gioco stesso però sia divertente, con un regolamento intrigante e dalle dinamiche appassionanti e/o innovative. Stiamo pur sempre parlando di un "gioco" da tavolo e non di una collezione di soprammobili, voglio che il gioco sia divertente. Come mio metro di valutazione sull'acquisto di un gioco da tavolo ormai faccio un raffronto tra costo e quante volte riuscirei ad intavolarlo (con amici o da solo) andando di fatto a ripartire il suo costo sul numero di partite fatte (e mi sono fatto un piccolo file excel che mi mostra un po' di statistica sull'utilizzo dei miei giochi e quanto mi "costa" una partita). Invece non prendo mai in considerazione le ore dichiarate dalle case produttrici perchè è una misura che non è veritiera, è solo un'indicazione che però non significa nulla: ho per esempio seguito la campagna di Descent Seconda Edizione e già solo la serata di scelta dei personaggi è durata più di 3 ore, le missioni ce le siamo giocate con calma in modo strategico, ed anche io come signore oscuro mi sono preso i miei tempi per rendere più divertente possibile la sessione di gioco. Infine sul tema App companion: che paura le app nei giochi da tavolo. Sono sicuramente uno strumento che aiuta le partite in solo mode e anche quei giochi estremamente narrativi ma ho il vostro stesso timore sullo sfruttare questo strumento negli anni quando le versioni obsolete non potranno più girare sui nostri dispositivi moderni. E l'esempio che avete fatto con "Atmosfear" (che aveva la VHS per giocare) è davvero calzante, io ce l'ho a casa dei miei ormai inutilizzabile da anni. Sarebbe interessante proporre un lavoro di community per portare in libretto tutti quei giochi che sono App dipendenti per non lasciarli morire ma questa è un'altra storia. Anche oggi mi sono dilungato un po' ma mi piace contribuire a questa bella community ed al vostro lavoro. Continuate così, a presto Mirko
Ciao Mirko e grazie mille per il commentone! Vedo che sei molto allineato col nostro modo di vedere e fare le cose (il file excel con rapporto costo/ore giocate è davvero top! 🤣🤣) il concetto "se non ha le mini non è bello" è stato oramai assimilato da tutti noi (anche se a rivedere quei giochi anni 80/90 con standee di cartone "a strappo" viene la lacrimuccia e si scalda il cuore) però questo a volte è spinto ben oltre il ragionevole (tipo i german rivisitati di puerto rico o castle of burgundy, o alcuni elementi di gioco che possono benissimo restare bidimensionali come le porte di nemesis) e portano a far lievitare il costo del prodotto all'acquirente o a risparmiare altrove per risparmiare (vedi i cartoni di Massive Darkness 2). Grazie per il titolo corretto di "Atmosfear", erano giorni che Davide si stava impazzendo per ricordarlo!
Bella puntata e belle riflessioni. Il mondo dei gdt è cambiato molto postcovid e anch'io mi ritrovo spezzato in due tra il solitario e il multi, ovviamente preferisco il multigiocatore, ma un pò per mancanza di tempo di tutti un pò per problema di gusti mi è capitato di giocare in solo. Apprezzo la possibilità del solitario perchè mi permette di giocare ad un gioco che magari a me piace ma alla mia compagnia no (anche se il divertimento è compromesso nell'80% dei casi). Per quanto riguarda i giochi a campagna mi ritrovo come voi a non poterli giocare, ma nel mio caso un pò per "mentalità". Mi spiego meglio, nel mio gruppo giochiamo spesso a d&d per mesi e mesi di campagne, ma per qualche astruso motivo il gioco da tavolo non è percepito dai miei compagni come una possibilità di essere giocato in questa modalità, come se andasse giocato necessariamente a partite singole. Poi vabbè, non parliamo del fatto che spesso siamo 6 , 7 o 8 e mi ritrovo crollare le aspettative della serata gdt organizzata con una settimana di anticipo (dove sto spesso penso a cosa potremmo giocare) per poi ritrovarmi in una bella partita al divertentissimo nome in codice 😂 (non insultatemi amanti del genere).
Il gruppo di amici necessariamente si ritaglia addosso la tipologia di giochi che predilige e questo è il risultato della "media" dei gusti personali. Purtroppo trovare un gruppo che sia al 100% in sintonia è pressochè impossibile. Anche noi abbiamo le nostre differenze. Per questo e per evitare discussioni infinite (come ci capitava in passato, una intera settimana a bisticciare su whatsapp se giocare a questo o a quello) abbiamo introdotto il sistema del tiranno. A giro sceglie uno di noi e gli altri accettano senza discussioni. Non sarà il sistema perfetto ma evitiamo di litigare. Questo però elimina la possibilità di accedere a giochi "multi-sessione".
Il nuovo sword and sorcer è stato annunciato con un sistema di tessere che riconosce il posizionamento del personaggio e lo riporta sull'app, questo aprirà le porte a partite con amici da remoto
Le nuove tecnologie consentono cose incredibilmente fiche tipo questa. Però c'è da chiedersi se questa continua ibridizzazione tra giochi da tavolo e computer sia davvero auspicabile o "tolga" invece parte del gusto di un gioco "classico".
@@beersdragons Ti dico la mia, Attualmente sto sviluppando una companion App che permette di sostituire il Dungeon Master nei giochi più classici azzerando quasi del tutto l'utilizzo delle carte per generare mostri ed altro, ma sto ben lontano dall'eccedere con l'automizzazione del gioco, questo perchè ho riscontrato con vari giocatori che quando l'app è troppo invasiva, (tiro di dadi, movimento dei mostri e loro fase di combattimento ad esempio) si tende a giocare sull'app e non sul gioco da tavolo. questo è per me un vero e proprio errore di concept delle companion app
@@beersdragons Abbiamo orari totalmente differenti avendo anche una figlia non [ semplice gestire il tutto, quindi ogni 2&3 settimane riesco a ricavarmi uno spazietto per qualche partitella in solitaria!
Considera che Davide nonostante ami moltissimo Magic the Gathering (comincio a giocarci 20 anni fa o più ) ha smesso di giocarci perché non ha nessuno amico con cui farlo. Piccola storia triste…
Ciao ragazzi, sono d'accordo con moltissime delle vostre riflessioni però attenzione ad una cosa; avete preso la classifica sbagliata per fare valutazione a 360 gradi su tutto il mercato. I ricavi totali di una campagna dipendono principalmente dal costo dei pledge e le caratteristiche che fanno alzare questi costi sono: i materiali di pregio, le miniature, le illustrazioni e la narrativa (quando presente in gran quantità). Per cui è normale che i giochi in top X a questa classifica abbiamo tutti una dose abbondante di questi elementi. Ciò esclude intere categorie, fra cui i german (salvo nel caso di riedizioni iper pompate o della mindclash che punta tantissimo sui materiali e l'ambientazione). Per avere una visione migliore (anche se ancora non esaustiva) avreste dovuto analizzare la classifica del numero di backer. Detto questo, per alcuni generi di giochi, quello del retail è ancora il mercato di riferimento. Un abbraccio.
Aggiungo sola una nota in riferimento alle campagne, con il mio gruppo (stabile composto da 4 persone) giochiamo praticamente solo a quelle. Ne abbiamo giocate parecchie negli ultimi anni: Gloomhaven, Middara, Etherfields (in 3), Kingdom Death Monster, Oathsworn, The Isofarian Guard (in 2), Betrayal Legacy, Mech vs Minions, Pandemic Legacy, Sword & Sorcery, Folklore, Primal, Chronicles of Drunagor, OrcQuest e altre...oltre all'attuale Agemonia che ci sta piacendo parecchio. E' un modo per avere tempi di setup e spiegamento regole ridotti al minimo e massimizzare il tempo di gioco effettivo. Diciamo che a livello di esperienza, alcuni giochi tendono comunque ad annoiare alla lunga e quindi può succedere di droppare/sospendere la campagna ma altri ce li siamo goduti pienamente dall'inizio alla fine senza alcuno "sforzo". Del resto, esistono campagne di alta qualità ed altre in cui si capisce che è solo un modo per allungare un po' il brodo. Tendenzialmente le migliori sono quelle in cui il gameplay è studiato per evolversi costantemente ed in cui ci sono effettivi elementi di scoperta che ti "incollano" all'esperienza. Fra le migliori in assoluto citerei senza dubbio Oathsworn, Middara e Primal con Agemonia pronto ad insidiarsi fra le posizioni di testa. Di norma, giochiamo una volta alla settimana come "appuntamento fisso" e poi, se capita di vedersi anche nel week end, intervalliamo con altri titoli. Se voleste provare ad approcciare un titolo a campagna, io partire con uno che ha una campagna breve; 10-12 partite, ad esempio Primal che tra l'altro è fortemente rigiocabile e può essere approcciato anche a partita singola. L'unico aspetto negativo è che la componente narrativa non è eccezionale.
Ciao Davide grazie per il commento! Per fare un discorso generale esistono molti modi di interpretare dei dati, non abbiamo certamente la presunzione di dire che il nostro sia stato il migliore in assoluto e sappiamo che molti giochi sono stati tagliati da questa nostra analisi, che però crediamo non sia da buttare. Se si parte dai soldi raccolti è chiaro che i titoli più costosi ne raccolgono di più con meno backers. ma è anche vero che se un titolo nonostante il costo raccoglie oltre 8-10 milioni di dollari vuol dire che molte persone sono state ben disposte a spendere quei soldi. Da qui si deduce che una buona fetta (non tutta per carità) di giocatori ha determinati gusti e il mercato li sta seguendo (o plasmando? difficile a dirsi...) Ma anche i german se tu vedi sono rappresentati da due pezzi da 90 come Castle of Burgundy e Puerto Rico, anche essi revampati con materiali di iper lusso, miniature, modalità storia o solitario... Roba inconcepibile fino a pochi anni fa per questa categoria. Il mondo dei giochi da tavola sta innegabilmente cambiando. Se in meglio o in peggio lo vedremo col tempo...
Eh... i giochi a campagna... ti diciamo che Davide li vorrebbe assaggiare, Alessandro non è affatto interessato; il resto del gruppo non è tanto per la quale ma sopratutto visti i gusti molto diversi ognuno vuole portare qualcosa dii suo che ama. Per questo una campagna, per breve che sia, è poco fattibile nel nostro gruppo. Ma non perdiamo la speranza, magari un giorno...
Bel video anche se su alcune considerazioni la penso all'apposto rispetto a voi. Però una cortesia... Per favore diminuite le pubblicità ... capisco che volete monetizzare un po' però ogni 5 minuti una pubblicità è troppo!!!
Gianpiero ti chiediamo scusa. Hai perfettamente ragione, ci siamo dimenticati di “editare” le inserzioni. E purtroppo questo è quello che imposta TH-cam di default. Errore nostro, solitamente ne eliminiamo molte proprio per diminuire le interruzioni 😵💫
Purtroppo é il default di TH-cam. Adesso dovrebbe essere apposto. Non é stata avidità ma banale dimenticanza 😅😅 Ma adesso però ci hai incuriosito sul tuo punto di vista…
Ciao ragazzi, concordo con voi su tutta la linea. Avete affrontato molti temi interessanti e allo stesso tempo spinosi per noi giocatori/collezionisti di giochi da tavolo.
Io ho una discreta collezione di giochi molto variegata e, nonostante apprezzi di più intavolare i giochi con gli amici, mi trovo costretto molto spesso a giocare i miei giochi in modalità solitario causa lunghe trasferte di lavoro (si me li porto dietro quando posso 😂) che mi tengono lontano da Roma anche per mesi interi. Concordo che la modalità in solo si avvicina molto all'esperienza di un videogioco o di un libro-game ma per chi come me è fisicamente lontano dal suo gruppo di gioco e vuole sfruttare i tanti € spesi per le nostre collezioni è l'unico modo per sfruttare l'investimento.
Per quanto riguarda il costo dei giochi da tavolo secondo me è figlio dei tempi odierni che se un gioco non presenta numerose miniature non è bello. Io amo le miniature, sono giocatore e pittore di vecchia data di Warhammer e tendo a preferire le versioni dei giochi con le miniature rispetto agli standee, purchè il gioco stesso però sia divertente, con un regolamento intrigante e dalle dinamiche appassionanti e/o innovative. Stiamo pur sempre parlando di un "gioco" da tavolo e non di una collezione di soprammobili, voglio che il gioco sia divertente.
Come mio metro di valutazione sull'acquisto di un gioco da tavolo ormai faccio un raffronto tra costo e quante volte riuscirei ad intavolarlo (con amici o da solo) andando di fatto a ripartire il suo costo sul numero di partite fatte (e mi sono fatto un piccolo file excel che mi mostra un po' di statistica sull'utilizzo dei miei giochi e quanto mi "costa" una partita).
Invece non prendo mai in considerazione le ore dichiarate dalle case produttrici perchè è una misura che non è veritiera, è solo un'indicazione che però non significa nulla: ho per esempio seguito la campagna di Descent Seconda Edizione e già solo la serata di scelta dei personaggi è durata più di 3 ore, le missioni ce le siamo giocate con calma in modo strategico, ed anche io come signore oscuro mi sono preso i miei tempi per rendere più divertente possibile la sessione di gioco.
Infine sul tema App companion: che paura le app nei giochi da tavolo. Sono sicuramente uno strumento che aiuta le partite in solo mode e anche quei giochi estremamente narrativi ma ho il vostro stesso timore sullo sfruttare questo strumento negli anni quando le versioni obsolete non potranno più girare sui nostri dispositivi moderni. E l'esempio che avete fatto con "Atmosfear" (che aveva la VHS per giocare) è davvero calzante, io ce l'ho a casa dei miei ormai inutilizzabile da anni. Sarebbe interessante proporre un lavoro di community per portare in libretto tutti quei giochi che sono App dipendenti per non lasciarli morire ma questa è un'altra storia.
Anche oggi mi sono dilungato un po' ma mi piace contribuire a questa bella community ed al vostro lavoro. Continuate così, a presto
Mirko
Ciao Mirko e grazie mille per il commentone! Vedo che sei molto allineato col nostro modo di vedere e fare le cose (il file excel con rapporto costo/ore giocate è davvero top! 🤣🤣)
il concetto "se non ha le mini non è bello" è stato oramai assimilato da tutti noi (anche se a rivedere quei giochi anni 80/90 con standee di cartone "a strappo" viene la lacrimuccia e si scalda il cuore) però questo a volte è spinto ben oltre il ragionevole (tipo i german rivisitati di puerto rico o castle of burgundy, o alcuni elementi di gioco che possono benissimo restare bidimensionali come le porte di nemesis) e portano a far lievitare il costo del prodotto all'acquirente o a risparmiare altrove per risparmiare (vedi i cartoni di Massive Darkness 2).
Grazie per il titolo corretto di "Atmosfear", erano giorni che Davide si stava impazzendo per ricordarlo!
Bella puntata e belle riflessioni. Il mondo dei gdt è cambiato molto postcovid e anch'io mi ritrovo spezzato in due tra il solitario e il multi, ovviamente preferisco il multigiocatore, ma un pò per mancanza di tempo di tutti un pò per problema di gusti mi è capitato di giocare in solo. Apprezzo la possibilità del solitario perchè mi permette di giocare ad un gioco che magari a me piace ma alla mia compagnia no (anche se il divertimento è compromesso nell'80% dei casi). Per quanto riguarda i giochi a campagna mi ritrovo come voi a non poterli giocare, ma nel mio caso un pò per "mentalità". Mi spiego meglio, nel mio gruppo giochiamo spesso a d&d per mesi e mesi di campagne, ma per qualche astruso motivo il gioco da tavolo non è percepito dai miei compagni come una possibilità di essere giocato in questa modalità, come se andasse giocato necessariamente a partite singole. Poi vabbè, non parliamo del fatto che spesso siamo 6 , 7 o 8 e mi ritrovo crollare le aspettative della serata gdt organizzata con una settimana di anticipo (dove sto spesso penso a cosa potremmo giocare) per poi ritrovarmi in una bella partita al divertentissimo nome in codice 😂 (non insultatemi amanti del genere).
Il gruppo di amici necessariamente si ritaglia addosso la tipologia di giochi che predilige e questo è il risultato della "media" dei gusti personali. Purtroppo trovare un gruppo che sia al 100% in sintonia è pressochè impossibile. Anche noi abbiamo le nostre differenze. Per questo e per evitare discussioni infinite (come ci capitava in passato, una intera settimana a bisticciare su whatsapp se giocare a questo o a quello) abbiamo introdotto il sistema del tiranno. A giro sceglie uno di noi e gli altri accettano senza discussioni. Non sarà il sistema perfetto ma evitiamo di litigare. Questo però elimina la possibilità di accedere a giochi "multi-sessione".
Il nuovo sword and sorcer è stato annunciato con un sistema di tessere che riconosce il posizionamento del personaggio e lo riporta sull'app, questo aprirà le porte a partite con amici da remoto
Le nuove tecnologie consentono cose incredibilmente fiche tipo questa. Però c'è da chiedersi se questa continua ibridizzazione tra giochi da tavolo e computer sia davvero auspicabile o "tolga" invece parte del gusto di un gioco "classico".
@@beersdragons Ti dico la mia, Attualmente sto sviluppando una companion App che permette di sostituire il Dungeon Master nei giochi più classici azzerando quasi del tutto l'utilizzo delle carte per generare mostri ed altro, ma sto ben lontano dall'eccedere con l'automizzazione del gioco, questo perchè ho riscontrato con vari giocatori che quando l'app è troppo invasiva, (tiro di dadi, movimento dei mostri e loro fase di combattimento ad esempio) si tende a giocare sull'app e non sul gioco da tavolo. questo è per me un vero e proprio errore di concept delle companion app
Ma dai!! Beh allora siamo curiosissimi di vederla quando sarà pronta!
Io gioco da solo, perchè vivo all'estero
E non hai nessun amico/collega con cui giocare?
@@beersdragons Abbiamo orari totalmente differenti avendo anche una figlia non [ semplice gestire il tutto, quindi ogni 2&3 settimane riesco a ricavarmi uno spazietto per qualche partitella in solitaria!
Considera che Davide nonostante ami moltissimo Magic the Gathering (comincio a giocarci 20 anni fa o più ) ha smesso di giocarci perché non ha nessuno amico con cui farlo. Piccola storia triste…
Ciao ragazzi, sono d'accordo con moltissime delle vostre riflessioni però attenzione ad una cosa; avete preso la classifica sbagliata per fare valutazione a 360 gradi su tutto il mercato. I ricavi totali di una campagna dipendono principalmente dal costo dei pledge e le caratteristiche che fanno alzare questi costi sono: i materiali di pregio, le miniature, le illustrazioni e la narrativa (quando presente in gran quantità). Per cui è normale che i giochi in top X a questa classifica abbiamo tutti una dose abbondante di questi elementi. Ciò esclude intere categorie, fra cui i german (salvo nel caso di riedizioni iper pompate o della mindclash che punta tantissimo sui materiali e l'ambientazione). Per avere una visione migliore (anche se ancora non esaustiva) avreste dovuto analizzare la classifica del numero di backer. Detto questo, per alcuni generi di giochi, quello del retail è ancora il mercato di riferimento. Un abbraccio.
Aggiungo sola una nota in riferimento alle campagne, con il mio gruppo (stabile composto da 4 persone) giochiamo praticamente solo a quelle. Ne abbiamo giocate parecchie negli ultimi anni: Gloomhaven, Middara, Etherfields (in 3), Kingdom Death Monster, Oathsworn, The Isofarian Guard (in 2), Betrayal Legacy, Mech vs Minions, Pandemic Legacy, Sword & Sorcery, Folklore, Primal, Chronicles of Drunagor, OrcQuest e altre...oltre all'attuale Agemonia che ci sta piacendo parecchio. E' un modo per avere tempi di setup e spiegamento regole ridotti al minimo e massimizzare il tempo di gioco effettivo. Diciamo che a livello di esperienza, alcuni giochi tendono comunque ad annoiare alla lunga e quindi può succedere di droppare/sospendere la campagna ma altri ce li siamo goduti pienamente dall'inizio alla fine senza alcuno "sforzo". Del resto, esistono campagne di alta qualità ed altre in cui si capisce che è solo un modo per allungare un po' il brodo. Tendenzialmente le migliori sono quelle in cui il gameplay è studiato per evolversi costantemente ed in cui ci sono effettivi elementi di scoperta che ti "incollano" all'esperienza. Fra le migliori in assoluto citerei senza dubbio Oathsworn, Middara e Primal con Agemonia pronto ad insidiarsi fra le posizioni di testa. Di norma, giochiamo una volta alla settimana come "appuntamento fisso" e poi, se capita di vedersi anche nel week end, intervalliamo con altri titoli. Se voleste provare ad approcciare un titolo a campagna, io partire con uno che ha una campagna breve; 10-12 partite, ad esempio Primal che tra l'altro è fortemente rigiocabile e può essere approcciato anche a partita singola. L'unico aspetto negativo è che la componente narrativa non è eccezionale.
Ciao Davide grazie per il commento! Per fare un discorso generale esistono molti modi di interpretare dei dati, non abbiamo certamente la presunzione di dire che il nostro sia stato il migliore in assoluto e sappiamo che molti giochi sono stati tagliati da questa nostra analisi, che però crediamo non sia da buttare. Se si parte dai soldi raccolti è chiaro che i titoli più costosi ne raccolgono di più con meno backers. ma è anche vero che se un titolo nonostante il costo raccoglie oltre 8-10 milioni di dollari vuol dire che molte persone sono state ben disposte a spendere quei soldi. Da qui si deduce che una buona fetta (non tutta per carità) di giocatori ha determinati gusti e il mercato li sta seguendo (o plasmando? difficile a dirsi...)
Ma anche i german se tu vedi sono rappresentati da due pezzi da 90 come Castle of Burgundy e Puerto Rico, anche essi revampati con materiali di iper lusso, miniature, modalità storia o solitario... Roba inconcepibile fino a pochi anni fa per questa categoria.
Il mondo dei giochi da tavola sta innegabilmente cambiando. Se in meglio o in peggio lo vedremo col tempo...
Eh... i giochi a campagna... ti diciamo che Davide li vorrebbe assaggiare, Alessandro non è affatto interessato; il resto del gruppo non è tanto per la quale ma sopratutto visti i gusti molto diversi ognuno vuole portare qualcosa dii suo che ama. Per questo una campagna, per breve che sia, è poco fattibile nel nostro gruppo. Ma non perdiamo la speranza, magari un giorno...
Bel video anche se su alcune considerazioni la penso all'apposto rispetto a voi. Però una cortesia... Per favore diminuite le pubblicità ... capisco che volete monetizzare un po' però ogni 5 minuti una pubblicità è troppo!!!
Gianpiero ti chiediamo scusa. Hai perfettamente ragione, ci siamo dimenticati di “editare” le inserzioni.
E purtroppo questo è quello che imposta TH-cam di default.
Errore nostro, solitamente ne eliminiamo molte proprio per diminuire le interruzioni 😵💫
Purtroppo é il default di TH-cam. Adesso dovrebbe essere apposto. Non é stata avidità ma banale dimenticanza 😅😅
Ma adesso però ci hai incuriosito sul tuo punto di vista…