ROCK 150 - IL RISVEGLIO DI UNA VECCHIA LEGGENDA
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- เผยแพร่เมื่อ 16 ต.ค. 2024
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Accensione e qualche movimento di un vecchio Rock 150 del 1991. Una vecchia gloria che fa parte della storia industriale di Torino. E' sempre un gran piacere vederli all'opera! Ti piace il lavoro svolto da questo escavatore? Lascia un commento e un mi piace! Grazie per la visione e iscriviti al canale per rimanere aggiornato sui nuovi video!
Turning on and moving an old Rock 150 from 1991. An old glory that is part of Turin's industrial history. It's always a pleasure to see them at work! Do you like the work done by this excavator? Leave a comment and a like! Thanks for watching and subscribe to the channel to stay updated on new videos!
Un ringraziamento a Franco Mellano per avermi ospitato e al mio caro amico Alessandro Tarasco per avermi accompagnato!
The filming and making of the video was done by MovimentoTerra.
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Venivano assemblati a Saint Vincent in Valle d'Aosta mi ricordo ancora quando uscivano dal piazzale
Bellissimi escavatori peccato non esista più questo bellissimo marchio 😢😢😢
Esatto Umberto, venivano assemblati a Saint Vincent!
Qua in valle ce n'è ancora qualche esemplare ma sono fermi in cava per caricare pietre oramai sono stati sostituiti da quel marchio C....😅
@@umbertojotaz1349 è un vero peccato. Però mi piace pensare che per il lavoro sporco vengano ancora impiegati questi mezzi. Laddove serve fatica, loro rispondono presente!!
Più che assemblati raffazzonati, ricordo che mi invitarono a visitare lo stabilimento e mi accorsi che montavano le torrette sulla ralla sollevandole con due escavatori già assemblati perchè non c'era un carroponte sufficiente nel capannone. Era un Simit a cui avevano cambiato motore e colori, progetto innovativo quando era uscito in Simit ma superato quando divenne Rock. Mi fa sentire vecchio, ho imparato a usare l' S15 durante l'estate della mia seconda liceo e sono già nonno
Non dimenticate i Bat Cosmoter, romagnoli se non sbaglio, avevano un'attrezzatura massiccia è vero, però se l'operatore non si metteva paura, potevano affrontare qualsiasi tipo di impiego gravoso senza nessun problema. Mio padre, buonanima, a metà anni'70, lavorava nelle montagne calabresi delle Serre, su un 166, con pendenze da "cardiopalma". E mi parlava bene anche del Benfra C 8. Entrambi gli escavatori erano con i comandi a leve e il proprietario aveva il "vizio" di togliere proprio lo sportello laterale.. Chissà perché!..
Grandissima leggenda il Cosmoter 166! Non pensavo fossero arrivati fino a Serra San Bruno. Che spettacolo!
Grande macchina, noi avevamo il 135 gira ancora adesso, peccato che tutti i nostri marchi
siano spariti, un ricordo per Antonio Napoli ultimo proprietario. della ROCK.
Un vero peccato!
Hai detto bene, un ricordo per il sig. Napoli!
Bella macchina, mi fai ricordare il primo escatore che gli ho fotto la gavetta il pmi 921 che gran macchina, gli assomiglia. Molto bella 👍💪💯
Entrambe delle bellissime macchine e ricche di ricordi
io ricordo i laltesi e i pmi pmi ottime macchine x gli anni 80 , ci sono esemplari in giro funzionanti?
Ciao Jean. Non ti saprei dire, purtroppo sono mezzi sempre più rari. So che nelle cave di Brescia c'è ancora qualche PMI funzionante. Mentre qui dalle mie parti, mi sembra ci sia qualche Laltesi ancora in utilizzo all'interno delle cave di Luserna
@@movimentoterra se ti capitano mezzi vecchi mitologici, ti invito a realizzare qualche video nostalgico, grazie saluti.
@@jean-lucmiduri7502 Senz'altro. Sarà fatto!☺
@@movimentoterra grazie x la disponibilità, i simit i benati i benfra ormai si saranno estinti sotto la fiamma dello sfasciacarrozze, ne hai notizia?
Ma questi escavatori se si rompono si trovano i ricambi?
Non è facilissimo, però sì
@@movimentoterra per quanto riguarda il motore uno potrebbe fare un swap con un motore Cummins o Iveco ?
Dico l'ultima delle mie,la mente dell'escavatore è stato Bruneri mi sembra sempre di Torino si parla di tantissimi anni fa,noi qua in ditta abbiamo un Liebherr 914 a 1800 si è scromato un pistone di alzata ed era appena scaduta la garanzia e non ci sono venuti incontro e poi rimasto fermo per problemi di elettronica,il Laltesi 341 che abbiamo del 1987 i pistoni sono ancora i suoi mai tirati giù x le cromature,abbiamo tirato giù il pistone centrale x fare il pacco 3 anni fa,e due nostri colleghi uno con il Caterpillar 323,e l'altro con il Volvo 380 macchine nuove li anno dovuti riportare a maggiorare il contrappeso perché quando sbracciavano saltavano la i grandi marchi macchine consegnate nuove,e di tutto questo che vi ho raccontato ve lo giuro sulla mia famiglia,perché ti senti dire Caterpillar e Liebherr impossibile che fanno delle cose così saluti buona serata.
Le fanno, le hanno sempre fatte con gli escavatori. A me sono partiti gli orecchioni del braccio di 2 219 negli anni 90 dopo 2.000 ore. Gli operatori mi chiamavano per dirmelo e li insultavo accusandoli di aver fatto chissà cosa. Poi è venuto fuori che nello stabilimento belga sbagliavano le saldature. Le macchine indistruttibili di Caterpillar erano le prime serie dei greder e l dozer dal 5 al 9 a cingolo basso, le pale gommate dalla 950 A degli anni 60 e le pale cingolate dalla 955 alla 977 meccaniche con le 3 marce. Dopo sono diventate equivalenti alle altre. Per robustezza e affidabilità , sino ai primi anni 2000 preferivo Komatsu, ricordo un dozer D 155 negli anni 90" che a 10.000 ore aveva ancora i taglienti originali di quando l'avevano consegnato.
E' vero, inventò il Jumbo, mio nonno ne aveva alcuni quando tutti usavano solo escavatori a corde ed era una macchina di una modernità inarrivabile
Macchine semplici che andranno sempre ma già hai loro anni erano indietro macchina lentissima infatti non sono mai andati
Noi italiani abbiamo insegnato a fare gli escavatori a tutto il mondo, i più bei marchi li abbiamo avuti noi Italiani, LALTESI PMI BENFRA BENATI ROK HIDROMAC FAI e li abbiamo persi tutti, noi in ditta abbiamo ancora un Laltesi 341 HD del 1987 un orologi Svizzero, complimenti per il suo escavatore Rok.
Ciao Marco. Hai detto bene. A volte ci si dimentica dov'è nato tutto. A Torino negli anni '50 è nata la concezione e il primo esemplare al mondo di escavatore idraulico. Il braccio a triplice articolazione è nato sempre a Torino. A catena tanti altri produttori di escavatori si sono diffusi in Italia. Ogni nicchia di mercato poteva contare diverse soluzioni e tutte made in italy. Un marchio più bello dell'altro. Nonostante la partnership con Hitachi, mi piace pensare che Fiat-Hitachi sia stato il punto più alto della storia italiana riguardo le macchine movimento terra. Oggi con nostro grande rammarico viviamo di ricordi. Però non bisogna mai dimenticare che -come dico sempre- quando i progettisti italiani mettevano le palle sopra il tecnigrafo, ancor prima della matita, non ce n'era per nessuno.
Parole Sante saluti buona serata.
@@movimentoterra E' vero ciò che dici ma il nemico della creatività italiana lo abbiamo sempre avuto in casa. Fiat non ha mai fatto innovazione nel campo del movimento terra preferendo acquistare aziende innovative e sfruttarne le innovazioni sino a che non diventano obsolete. Prima hanno seguito questa politica in Italia ma hanno attuato la stessa strategia dappertutto, Allis era più all'avanguardia di Cat ma assorbita da Fiat morì di inedia, Simit subì la stessa sorte. Se guardi le macchine attuali sono sempre un passo indietro rispetto all'innovazione e vivacchiano su ciò che avevano fatto i marchi che hanno assorbito compresa Case in cui sono confluite un mucchio di vecchie glorie. Hitachi fu una scelta obbligata, i giapponesi in quel momento erano un passo avanti rispetto a tutti i produttori di idraulica di potenza europei.
@@gordonpasha3126 è una bella considerazione quella che hai fatto, anche se mi trovi parzialmente d'accordo con te. Io penso che in fiat abbiano speso davvero molte risorse per arrivare a un ottimo grado di affidabilità e innovazione. Basti pensare a cos'han fatto in Iveco durante gli anni '80, e con le macchine MMT e agricole fino ai primi anni '90.
Quello che secondo me è stato il motivo per il quale in fiat si sono scavati la fossa da soli, è quell'ostinata volontà di far prevalere fiat a discapito della giusta meritocrazia che avrebbero dovuto riservare ai loro marchi di riferimento con il quale hanno stipulato le varie collaborazioni. Non bisogna dimenticare che da un certo punto in poi, per quanto riguarda Fiat-Hitachi, è stata Hitachi a mandare avanti la baracca con i suoi prodotti e soprattutto i suoi ingegneri.
In effetti... si è poi visto il "fiasco" di Fiat-Kobelco e soprattutto con New Holland. Delle ottime macchine, senza ombra di dubbio, ma neanche lontane parenti dei Fiat-Hitachi. Non hanno avuto lo strapotere anche e soprattutto per un'errata visione aziendale, che da 30 anni, è la vera spina nel fianco del gruppo Fiat.