Mi piacerebbe vedere lo staff marketing e pubblicitario di Saratoga giusto per capire a che livello di disperazione si trovino in questo momento al pensiero di un nuovo, ipotetico, spot. Mi sa che, in questi tempi bui, continuare a mandare a nastro quello di "Brava Giovanna, bravah" rientrerebbe tra le manovre che definirei "azzardate"😅
Io sinceramente ho apprezzato molto la pubblicità e, nonostante sia d'accordo sul fatto che spesse volte il femminismo viene estremizzato al punto da diventare sessista nei confronti degli uomini, non ho visto questo in quella pubblicità. Non ho visto donne fare la morale a uomini, donne affermare come tutti siano uguali. Ho visto ALCUNI uomini combattere dei comportamenti che ALCUNI uomini praticano. Il messaggio non è "tutti gli uomini sono malvagi, non c'è scampo", ma "esiste una cultura che vede la virilità come necessariamente aggressiva, ma non è la cultura in cui crediamo. Crediamo negli uomini che rigettano questa cultura e li incoraggiamo a farsi valere". A mio parere il tema è stato trattato bene. Cioè, si potrebbe fare un parallelo con uno spot che invita a riciclare e a non buttare rifiuti per terra, presentando il modello di una persona noncurante dell'ambiente e una che invece ricicla. Lo spot vorrebbe dire che tutti buttano cartacce per terra e la gente del futuro deve riciclare? No, rappresenterebbe semplicemente dei fenomeni che accadono e che, come società, dovremmo combattere. E secondo me si potrebbe fare anche uno spot simile per combattere i comportamenti tipicamente femminili che come società consideriamo ormai sbagliati, come deridere un uomo se non corrispondente all'ideale di virilità che abbiamo, pretendere che gli uomini debbano pagare e mantere le donne, insultare e giudicare altre donne per la loro sessualità. Sono comportamenti che purtroppo ALCUNE donne hanno e un aiuto in più per promuovere comportamenti positivi da parte dei grandi marchi non credo guasti. Poi certo, è una pubblicità, ma ogni piccola cosa si somma con il resto e influenza la nostra cultura.
@@7Katran Lo sappiamo che è una donna. Ma fino ad adesso quasi tutte le pubblicità che riguardano le donne sono state fatte da uomini. Un uomo si può occupare di qualcosa che riguarda le donne così come una donna si può occupare di qualcosa che riguarda gli uomini. Non dovrebbe essere un problema.
@@Tiziano75775 ragazzi non mi fate fare il cacaspilli: vanno bene sia abbia che hai, ma abbia suona meglio perché il "pare" indica un'ipotesi e non una certezza, ma a livello grammaticale sono giuste entrambe.
Ho visto la pubblicità di Gillette e non ho trovato che avesse un messaggio "femminista", anzi, secondo me il video elogia il genere maschile per essersi "evoluto" e discostato dagli stereotipi di decenni fa: a sottolineare che certi comportamenti sono sbagliati, non esclusivamente verso le donne, ma in generale verso il prossimo, non sono "femministe che bacchettano gli uomini", ma sono altri uomini, padri, che danno così l'esempio ai propri figli. E' così disgustoso ambire a una società in cui i padri mostrano ai figli come essere persone migliori? E il messaggio si può interpretare come universale, perchè si riesce a vedere anche uno spezzone in cui un padre insegna alla propria figlia che è "strong": è così scandaloso ed offensivo, quindi? EDIT: come mi è stato fatto notare sono stata poco chiara nel commento: dicendo che non è femminista questa pubblicità intendo nel senso distorto che le è stato dato, ovvero come annullamento della mascolinità eccetera... Ritengo invece, ovviamente, che sia una pubblicità femminista nel significato puro del termine.
Personalmente non mi sento in nessun modo offeso da questa pubblicità, anzi, sono d'accordo con tutti i messaggi che porta... sarà che essendo in pace con la mia mascolinità e sessualità non ho bisogno di dimostrare nulla triggerandomi perché questo spot in qualche modo mette (edit: potrebbe mettere) in pericolo la figura del maschio alpha. Assolutamente d'accordo con te.
@@Dyer90 onestamente trovo difficile capire il nesso della tua risposta con il mio commento. Io non ritengo che la pubblicità di Gillette avesse come obiettivo quello di insegnare agli uomini ad essere migliori di quello che è uno stereotipo, anzi ritengo che possa benissimo essere interpretato come messaggio universale, che uomini e donne possano essere un esempio per i propri figli per porre le basi per una società migliore. Il fatto che i protagonisti principali siano uomini è data dall'esigenza di porre un confronto fra la vecchia pubblicità stereotipata, distaccandosene, e il nuovo mondo di oggi. Tra l'altro si vede anche una scena di una madre che conforta il figlio bullizzato, come a mostrare che anche una madre può essere un riferimento e un sostegno forte per i propri figli, tanto quanto un padre. Io trovo che la pubblicità parlasse anche a me, in quanto persona, non ci vedo un messaggio univoco verso un solo genere.
Ma hanno mandato quel messaggio politicizzandolo. Avrebbero potuto evitare i riferimenti alla cronaca e fare qualcosa di più universale, ad esempio, e nessuno se la sarebbe presa. Poi non capisco la mania femminista dell'essere forte. Sembra che le femministe vogliano imporre alle donne di essere forti (perché altrimenti sono meno donne?), applicando di fatto gli stessi stereotipi che sono stati applicati agli uomini fino a poco tempo fa. Infatti "forte" nell'immaginario comune significa non mostrare i propri sentimenti, comportarsi in un certo modo, non avere mai paura, fare tutto da soli...non mi sembra siano cose così positive né in una donna, né in un uomo però per le femministe se le si insegna agli uomini è patriarcato mentre se lo si insegna alle donne è parità. Insegnare la gentilezza alle bambine adesso è una cosa negativa e sessista, quando in realtà sarebbe mille volte più utile.
@@UtentePassatoMaNonTrapassato io personalmente non ci vedo nessun messaggio politicizzato, dato che il voler vivere in una società migliore dovrebbe essere un'ambizione senza colore politico. Il riferimento alla cronaca è sensato secondo me, è un riferimento all'attualità, un'altra dimostrazione di come la società stia cambiando e si sia evoluta rispetto agli anni in cui vigeva lo stereotipo! Per quanto riguarda l'essere "forte" secondo me tu sbagli, nel senso che dai al dire alle donne di essere forti la stessa connotazione che aveva dire agli uomini di essere forti, ovvero annullare i propri sentimenti e via dicendo come tu hai detto: quando il movimento femminista dice alle donne di essere forti, vuol dire che le donne hanno una voce e possono avere il potere e la forza di far sentire la propria voce nella società, in questo senso le donne sono spronate ad essere "forti".
Questo commento si perderà nella marea di... robe. Ma pazienza. A proposito della TAV: come si può discutere se completare il valico Italia-Francia, quando sono già stati spesi miliardi di euro sia dall’Italia sia soprattutto dalla Francia e quando metà dei costi di costruzione vengono finanziati dalla UE? Senza dimenticare che un’eventuale chiusura della linea, oltre che un immane spreco di miliardi di soldi pubblici, sarebbe più costosa del completamento, per via della necessità di mettere in sicurezza le gallerie già scavate. La TAV non è l’ennesima ferrovia ad alta velocità italiana, come il nome porterebbe a pensare. È un valico strategico di importanza europea, specie per quanto riguarda il trasporto merci. È un’opera voluta e già pagata da Francia ed Unione. Chiuderla, soprattutto ora che i lavori sono a buon punto, sarebbe folle. Per inciso, un referendum non sarebbe possibile (se non consultivo, ma a che pro? Se non politico ovviamente) perché dietro alla ferrovia ci sono accordi internazionali. E niente, queste erano le mie due parole in merito. Avrò fatto mille errori di battitura e di grammatica, è molto tardi e sono ancora qui a guardare Shy.
@@ivanelectro4383 No, ha assolutamente ragione. La UE stanzia il 50% delle risorse per finire l'opera... poi che i giornali non lo dicano è un altro discorso.
è un concetto simile al vietnam, come ci si può ritirare dal pantano se ci sono stati spesi un sacco di soldi e mandati a morire molti giovani americani? È giusto spendere altri soldi e risorse per un'opera che continua a rimanere ferma, molto contestata, per un servizio di trasporto merci che in europa sempre meno viene fatto via treno e molto di più via camion?
Che sia un'opera voluta è una mezza bugia, sin dall'inizio buona parte dei piemontesi era contraria (anche se adesso è diventata un'arma contro i grillini allora si cambia tutti idea). Che sia strategica invece è un'opinione e ve ne sono altrettante, anche di esperti, che sostengono il contrario.
A mio parere il problema dello spot è essenzialmente il tono paternalistico e moralista. In particolare infastidisce molto l'ipocrisia del 'woke branding' da parte delle aziende e di come utilizzino (e sviliscano) problemi etici e sociali per apparire più moralmente virtuosi. Lo trovo retorico e ideologico - penso sia inappropriato che un'azienda cerchi di promuovere i propri prodotti ai suoi consumatori attraverso una concezione morale e politica, invece delle caratteristiche del prodotto stesso. Non c'è nulla di male o inusuale ad avere un ad che sia 'inspirational' o suggestivo di uno stile di vita - ma qui la dinamica mi pare: 'siamo d'accordo politicamente e moralmente con te, siamo virtuosi e 'avanti' - compra il nostro prodotto'. Un po' una ruffianata insomma. Non trovate anche voi? Inoltre penso sia fatto un po' male - è troppo 'telefonato'. Se avessero semplicemente mostrato i comportamenti virtuosi, senza crearne una narrativa politica esplicita nella quale citano 'me too' e 'toxic masculinity' e creando una visione di noi (quelli buoni, Gilette e 'some men') contro gli altri uomini (quelli violenti retrogradi e sessisti), a mio parere sarebbe stato molto più carino. E soprattutto più efficace nel promuovere davvero un'immagine positiva di quei comportamenti - invece del solito ennesimo pallosissimo dibattito a suon di hashtag tra loro e gli altri, destra e sinistra, sjw e alt-right.
Oramai siamo abituati a questo ed altro. Curioso poi che venga sempre usato il termine "paternalistico" (come se il padre avesse qualcosa di intrinsecamente negativo), quando poi la pubblicità è stata scritta e ideata da una donna. Poi però ci raccontano che viviamo in società maschilista nella stessa frase. Fantastico.
No no tu non hai capito proprio niente amico questo spot era un chiaro messaggio di voler estirpare la mascolinità infatti è ritratta come qualcosa di malsano e tossico si sta diffondendo questa cosa della mascolinità tossica per condannare l'intera mascolinità e il nostro essere vogliono diffondere l'idea che essere virile significa tossico sopratutto alle nuove generazioni vogliono condizionarli basti guardare il cambiamento dei film un tempo film come cuck norris steven senegal ecc. Oggi invece i personaggi maschili sono deviati e spostati solo sulla bellezza e privati di tutto vengono ridicolizzati gli unici virili sono i nemici facci caso vogliono tenere lontani i maschi per mostrare le donne questi stanno complottando contro di noi
D'accordo con (quasi) tutto. Secondo me però il discorso che fai su un'ipotetica pubblicità fatta al contrario, basata sugli stereotipi di genere femminile, non funziona per come è fatta la nostra società. È una società storicamente maschilista che sta procedendo verso l'equilibrio maschio-femmina (con tutte le eccezioni e gli intoppi, ovviamente), non il contrario. Cioè, se si fosse fatta una pubblicità con donne pettegole, gold digger che pensano solo al gossip e al trucco, sarebbe stata come una nostra pubblicità degli anni '50/'60 (per essere buona), ed è una cosa che è già esistita nella nostra società. Quelle pubblicità le abbiamo già viste, già criticate negli anni. Invece questa pubblicità di Gillette mette l'uomo in una posizione in cui non è mai stato messo. Sta lì la provocazione.
Credo che il punto sia proprio quello, in una società che cerca di superare il disequilibrio uno spot che invece fa proprio quello che si vorrebbe eliminare. È lo stesso concetto del public shaming di un bullo da parte di personaggi in vista, per colpire il bullo eserciti in prima persona una forma di bullismo. È un tipo di comunicazione aggressiva ineducativa, che oltre a mandare il messaggio che intende mandare, ne invia uno parallelo secondo cui ci sono modi giusti e modi sbagliati di usare l'azione criticata. Non è educativo, ma fa parlare e quindi per una pubblicità il risultato è raggiunto. Ma secondo me è un risultato raggiunto in maniera non ottimale perché continua a perpetuare un comportamento che come società abbiamo stabilito scorretto. Riguardo alle pubblicità anni 50/60, forse appunto all'epoca era accettato e quindi non avrebbe avuto una reazione, oggi la società è cambiata e quindi un'ipotetica pubblicità sugli stereotipi femminili verrebbe aspramente criticata, oggi. Il fatto che è stata già vista, già criticata secondo me non regge, perché lascerebbe intendere che non susciterebbe reazioni. Invece è il contrario, proprio perché già vista, già criticata, oggi non verrebbe riproposta perché sarebbe vista come incredibilmente scorretta e abominevole, da qui il discorso del doppio standard (o doppiopisismo). Perché la problematica della parità è incredibilmente di attualità ed il discorso e gli esempi fatti vanno contestualizzati in tale attualità. Ecco perché è allarmante che in tale contesto di grande sensibilizzazione vengano passate certe cose. Il sessismo è sessismo e l'unico modo di liberarcene è combatterlo, tutti e di ogni tipo. "Comprenderlo" come "provocazione" ha lo stesso significato de comportamenti denunciati dallo spot in questione "violenza? Nah, so ragazzi!". Ci trovo un preoccupante e avvilente parallelismo. Chiedo scusa per gli errori, non ho tempo per rileggere. Buona serata!
Stai dando per scontata una cosa che scontata non è, scambiando una legittima interpretazione (non solo relativa a scienze epistemologicamente deboli, ma con anche dei critici all'interno delle stesse) per verità assoluta. Non stiamo parlando di fisica o biologia, è bene ricordarlo. Comunque rispetto il tuo parere, ma non lo condivido (per le motivazioni, c'è un commento che ho scritto nella discussione sotto al mio principale, quello relativo a perché non parlo di patriarcato, pur essendo anche un'attivista per i diritti femminili). Ma ci sta, son solo punti di vista. :) Tanto più di questi non possiamo fornire.
Esatto. Il massimo di critica che si farebbe a una pubblicità simile è il classico "nel 2019 c'è ancora da dimostrare che bla bla bla..." La grande differenza è che le donne combattono contro gli stereotipi di genere da molto più tempo degli uomini. Poi boh, io vedo i movimenti femministi che si incazzano di continuo contro le pubblicità maschiliste rivolte alle donne, però ehi, non hanno fatto lo scalpore di quello della Gilette. E questo perché discriminare le donne è ancora visto come "normale". Mentre mostrare agli uomini che alcuni comportamenti tossici (che non sono superati), imposti da una mentalità machista, è una cosa che fa scalpore. Perché si parla di uomini cresciuti in una società patriarcale. E infatti vedi come questi hanno reagito: incazzati e spaventati, si son sentiti "attaccati". Il "doppio standard" esisterebbe se tra uomo e donna ci fosse la parità (che invece non c'è).
@@paoloscatolini1532 sarei curiosa anch'io di sapere da dov'è uscito sto stereotipo. Credo nasca dal concetto che la donna debba essere attraente, ma che questo le porti via tempo. Da qui il ragionamento: "Si trucca? Ahaha, allora è un'oca perché passa tanto tempo allo specchio al posto di fare altro!" (Leggere, studiare, qualsiasi cosa) Spesso a questo ragionamento è anche associato il sempreverde: "Guardala che cessa! Scommetto che è pure secchiona!" -> perché, appunto, non si trucca. È una mentalità tossica che costringe le donne a seguire uno standard basato solo sull'apparenza. Insomma, è oggettificazione. Perché una donna non vale più di quanto appare.
Quando ho visto la pubblicità mi ha dato una sensazione di cringe proprio per il motivo di cui hai parlato inizialmente. Mostra degli stereotipi sessisti che, oltretutto, non esistono nemmeno tanto nel mondo moderno. Ma nemmeno mio padre o mio nonno avevano bisogno di denigrare le donne per sentirsi machi. Quelli si chiamano e si sono sempre chiamati idioti, non sessisti. E vedere gli uomini, o la vecchia versione degli uomini, rappresentata così, mi ha dato una brutta sensazione. Di sessismo appunto. Credo che molte persone abbiamo provato la stessa sensazione senza saperla spiegare. Poi i cretini della femminilizzazione ecc... sono cretini. Ma io ho proprio pensato: e se la pubblicità avesse rappresentato le donne come tutte maligne le une con le altre, pronte a svalutare le altre donne e ad insultarle per qualche chilo in più... non sarebbe stato ingiusto e stereotipato? Eppure ci sono stati un sacco di episodi ultimamente, dagli insulti ad Annalisa minetti per avere avuto un figlio, alle amiche della ferragni per non essere perfette, alla pubblicità con donne con corpi normali della Calvin Klein chiamate ciccione soorattutto da altre donne.. Se ci fosse stata una pubblicità di una marca di calze che avesse rappresentato tutte le donne così e avesse detto : ma da oggi le cose devono cambiare! Comportati come una persona decente e non come una donna... Un po' bhe... ci sarei rimasta... avrei detto: signori che vendete le calze, essere una donna non è quella cosa lì. Quello è essere una persona idiota. Stessa cosa per la pubblicità della gilette. Essere un uomo non è e non è mai stato quella roba lì. Toppare hanno toppato. E da donna io vedi tanto odio e sessismo verso gli uomini quanto ne vedo verso le donne. Ma non da donne vs uomini e da uomini vs donne C'è sessismo verso donne fatto da donne e sessismo verso uomini fatto da uomini. Ormai non si tratta più di sessismo, ma di essere idioti vs uomini e idioti vs donne. Spesso semplicemente frustrati vs tutti.
Il commento migliore che abbia letto in sto marasma, esattamente il mio pensiero. La cosa triste é che una pubblicità opposta con donne come protagoniste é stata girata (da un canale satirico composto sia da uomini che da donne) ma TH-cam ha demonetizzato il video in tempo record. In Italia c'è parecchia ignoranza sulle questioni socili internazionali ma chi segue il panorama americano o britannico sa benissimo che la situazione é davvero pesante, gli uomini (bianchi etero soprattutto) sono stufi di vedersi addossare la colpa di tutti i mali del mondo e venire costantemente demonizzati dai media per il semplice fatto di appartenere ad un dato gruppo demografico. Se poi hai la sfortuna di essere maschio, bianco, etero e pure gamer hai vinto alla lotteria: sei ufficialmente Satana.
Oddio !! Non ci posso credere !! Un commento non politically correct e obbiettivo, da parte di una donna poi!!! Grazie di esistere! Le donne come te oltre a dover essere di più, dovrebbero farsi sentire di più. Grazie carissima un bacione anche se non ti conosco
No, vi prego basta referendum su questioni tecniche posti a persone che al 99,99% non hanno modo di prendere decisioni informate. Non si parla di questioni etiche di attualità, come potevano essere l'aborto o il divorzio; si tratta di una decisione tecnica, da prendere basandosi su dati riguardo all'impatto ambientale e le ricadute socio-economiche. Tra l'altro Salvini potrebbe benissimo decidere di non sostenere più il TAV inserendolo nella narrazione anti-europea, se decidesse che gli conviene di più rispetto al sostegno della classe media settentrionale.
Luca Ironfist è una modernizzazione, ci vuole prima o poi Tra l’altro potrà capitare a molto di diversi spostare nell’Europa ovest senza per forza andare in macchina o metterci 3 giorni
@@tripleh98marco Grazie per aver dato prova di non sapere niente dell'opera, mi hai risparmiato un sacco di fatica. Il TAV è un treno progettato per le merci e per le merci soltanto, per quanto riguarda le persone il traforo del frejus fa già un egregio lavoro, ed è anche ampiamente sottoutilizzato per quanto riguarda le merci, il cui traffico è in calo sia su gomma che su rotaia da più di 20 anni. La "modernizzazione" di cui parli è così futuristica che i vagoni una volta arrivati in francia dovrebbero comunque cambiare locomotrice per imcompatibilità tecniche tra le linee ferroviarie nazionali. Se pensi di essere una mozzarella, allora sicuramente risparmiare 40 min (non 3 giorni) per andare a lione in un vagone merci ti cambierà la vita, peccato che i contribuenti ne pagheranno il costo per i prossimi 40 anni, ammesso che sto buco nell'amianto a forma di progresso veda mai la luce, dato che l'UE ha già bloccato gran parte dei fondi, la francia si è tirata saggiamente indietro e noi di quà stiamo solo facendo un tunnel geognostico peraltro senza finanziamenti perchè abbiamo sforato di diversi anni coi tempi di realizzazione (causa mancanza dei soldi che avrebbe dovuto mettere il nostro bel paese). Modernizzare sarebbe potenziare la linea già esistente, su cui già circolno treni ad alta velocità, ma sarebbe inutile in quanto il traffico è quanto mai lontano dall'essere saturo e, come già detto, in inesorabile calo.
È incredibile vedere centinaia di migliaia di persone fraintendere il messaggio di quel video, eppure è così chiaro. Lo spot NON sta dicendo che gli uomini sono tutti bulli, sessisti e barbarici, promuove anzi un'idea opposta di mascolinità. Che ci piaccia o no, uomini che si comportano in quel modo, seppur sono una minoranza e si tratti effettivamente di uno stereotipo, esistono, ed è un modo di pensare che va combattuto. Non capisco perché tutta sta gente pensi che secondo Gillette gli uomini siano così, lo spot non sta dicendo quello. EDIT: Orrendo errore di battitura.
Quell'idea opposta di "mascolinità" la Gillette e i vari "cuckold" femministi se la possono pure infilare dove meglio vogliono. Al pari delle misandriche femministe che si beano di questi video sessisti e poi, superati gli anta, stanno a fare selfie con i gatti in mano... :)
Referendum nazionale sulla TAV? Ma che cazz?? E chi vota per la TAV (pro o contro non cambia) è lo stesso che non sa fare un'addizione? Non interpelliamo i cittadini su questioni di cui non sanno nulla e che li riguardano pochissimo (per intenderci ci sta chiedere su privatizzazione acqua o nucleare, ma ci sta meno su accordi internazionali [brexit] e infrastutture).
Quando i politici non si vogliono assumere responsabilità (che gli sono state specificamente date con le elezioni politiche), quale miglior modo se non lanciare un bel referendum?
Tralasciando che c'è sempre la storia che i referendum non si possono fare per questioni di ambito internazionale, io avrei davvero paura che il quorum non sia raggiungibile, e se da un lato questa cosa potrebbe intaccare la figura di futuro Premier Supremo di Salvini perché sarebbe una discreta sconfitta per lui, non voglio neanche che il paese perda una importante infrastruttura costruita sfruttando anche fondi europei solo per uno smacco contro salvini
@@lukemoonwalker8444 Se non erro i fondi europei alla fine sono stati ritirati, o almeno così dice wikipedia. La tav è pagata interamente da italia e francia e, sempre secondo wikipedia, l'analisi del traffico merci in quella tratta è risultata nettamente inferiore alle aspettative, dato che era stata realizzata pre-crisi.
SHY, potresti parlare del concerto NEONAZI a Verona con il PATROCINIO del comune? In pratica questo weekend ci sarà un concerto di gruppi rock neofascista per ricordare Palach, un fautore della resistenza contro i comunisti che con la violenza volevano il controllo del suo paese
Giacomo Gennari Penso sarebbe interessante parlarne, più che altro per notare la grande quantità di facce da culo che governano la mia città e ti dicono “non è affatto un concerto per fascisti” ed invita gente che ti canta canzoni sulle rivoluzioni fasciste
Sisì tutto bello finché non sei una donna veronese. Ad ottobre è stata votata una mozione che indirizza tutti i fondi ai consultori cattolici mentre per fortuna non è stata approvata la sepoltura dei feti mai nati senza consenso delle madri.
Vedete una ragazza che vi piace e decidete di farvi coraggio e provare a conoscerla meglio? Pensateci due volte, potreste venire affrontati e giudicati da qualcuno di più moderno e moralmente più evoluto di voi che vi punta il ditino addosso (o puntarlo verso l'alto, o entrambe le cose, perché no). E sicuramente, come subdolamente suggerisce la pubblicità, costui non sarà un maledetto bianco, che a quanto pare di capire è sempre il bullo o il molestatore della situazione e che quindi merita di estinguersi, cosa che sta di fatto lentamente accadendo.
Ciao SHY, avevo scritto un commento molto piu dettagliato che però non ho potuto mandare (si è ricaricata la pagina e NON sono tiltatissimo perché avevo scritto solo 50 righe, per niente) comunque questa volta sarò molto più breve. Credo che la critica del doppio standard sia valida, e che forse la pubblicità potrebbe far pensare che questi problemi siano un difetto esclusivo degli uomini, e che solo gli uomini debbano impegnarsi a risolverli, infine penso che gli Italiani non possono davvero capire perché ci sia stata una reazione cosi intensa, perché non vivono il clima politico e sociale che c'è in America. Le dinamiche tra i sessi sono discusse MOLTO più frequentemente in America, inevitabilmente sono aumentati quindi casi di estremi, che rimangono impressi nelle persone e servono a rafforzare le opinioni che hanno sugli argomenti, visto che ora invece di avere un caso che sostiene la loro opinione, possono ricordarne dieci, o cento. Ci sono state cosi tante discussioni riguardanti l'argomento che molti ormai hanno opinioni fisse, non mettono dislike al video per quello che effettivamente è dentro al video, ma per quello a cui allude, almeno nella loro mente, e questa ultima parte si collega al secondo punto, che credo sia il "vero problema". Come hai accennato, c'entra la politica. Però a causa della polarizzazione che si è verificata in America negli ultimi anni (sostenuta e incoraggiata da partiti politici e dalla stampa) l'idea del "middle ground" è ormai irrealizzabile nella mente degli americani, la percezione che hanno è "se sei con me lo sei in tutto e per tutto, altrimenti sei contro di me", la politica è filtrata ormai in praticamente ogni strato della vita degli americani, e in ogni campo la scelta diventa assoluta e inflessibile, tanto che scelte del genere sembrano ormai quasi naturali (non ricordo dove ma ho letto che circa 30% degli americani era convinto che una guerra civile sia inevitabile, e quindi che queste divergenze politiche e culturali siano irriconciliabili).
Il problema è che siamo in una fase di transizione. La pubblicità è stata considerata retrograda e piena di stereotipi da uomini che hanno già fatto un percorso di crescita ed evoluzione personale, eccessivamente progressista e devirilizzante da quelli fermi agli anni '50.
Ottimo commento. Personalmente trovo quegli stereotipi patetici e credo appartengano a tre generazioni fa. La pubblicità in ogni caso mi infastidisce perché viene da un contesto in cui non si parla d'altro e non capisco quale utilità possa avere mettere continuamente in guardia persone già educate sull'argomento se non quella di esasperarle.
@@theitalianexpat322 Capisco la sensazione di essere accusati ingiustamente per atteggiamenti che non si sono mai assunti, tra l'altro con una generalizzazione odiosa che vi vorrebbe tutti maschi alpha che devono redimersi. Ma c'è una forte disparità tra chi determinate consapevolezze le ha da sempre e chi (cito da commenti veramente letti) parla di ruoli "naturali" di uomo e donna accusando la società di produrre maschi "senza palle" e femmine "creature infelici senza che nessuno se ne prenda cura".Quindi boh, non mi sento di dire che 'sti spot siano così inutili, se c'è gente che ancora reagisce così.
Ero solito pensare al mio fido shavette come a un comodo, pratico e insospettabile strumento per assalire le mie ignare vittime, rigorosamente di sesso femminile, nei bui vicoli delle periferie. Una volta assalite spiegavo loro, tra un rutto odoroso di alcol e l'altro, come parcheggiare, il tutto rigorosamente allargando le mie gambe in un ampio e arrogante man spreading. Credevo che tutto ciò fosse parte della mia natura maschile, ma grazie a Gillette ho scoperto che con i rasoi posso radermi. Grazie Gillette.
Per quel che mi riguarda, i grandi brand propongono attualmente quasi tutti qualcosa che poggia il fianco a critiche morali, persone indignate e rivoltosi, per esempio le pubblicità di intimissimi, che mostrano donne che nel 99% dei casi a intimissimi non entreranno mai. O vogliamo parlare di quel bellissimo spot del profumo invictus, dove il ragazzo fisicato con la coppa in mano entra nel tempio pieno di fanciulle che lo aspettano, come a dare ad intendere che il profumo abbia potere sessuale e che la donna ne venga affascinata. La verità è che viviamo in una società fatta di convenevoli e pregiudizi, ci piace pensare che l’uomo abbia le palle, che sia cazzuto e duro col mascellone e il petto villoso e che la donna sia poco adatta all’impreditoria, ai mestieri di concetto e che sia pettegola, con le unghie smaltate e l’acetone e lo struccante, gli spot enfatizzano qualcosa di già presente.
commento sull'ultimo blocco: un referendum sulla TAV a questo punto mi sembra una barzelletta, dato che si è arrivati addirittura ad una valutazione costi/benefici. Come potrà mai essere consapevole il popolo dell'utilità e dei (veri) pro e contro di questo progetto? Perché se è vero che su internet siamo tutti economisti e ingegneri, nella realtà pochi hanno le competenze tecniche per arrivare ad una giusta conclusione di questo siparietto. Questa a mio parere è una decisione di cui deve farsi carico il governo anche perché oltre che tecnica è una decisione puramente politica: qualsiasi decisione a riguardo avrà dei risultati sia positivi che negativi e si spera che quelli positivi siano qualitativamente maggiori. Per la cornaca, sono pro tav.
3 cose: 1)ma quanto è brutto il termine "cringiare"? 2)se ogni volta in cui si voglia fare un'opera pubblica di interesse nazionale (o quasi) bisognasse passare per l'opinione di quelle poche centinaia di persone presso cui bisognerebbe realizzarla, non si farebbe MAI nulla (sindrome NIMBY). 3)e basta con 'sti referendum. Tutte le forze politiche alle ultime elezioni hanno espresso il loro parere su questioni come TAV, TAP e via dicendo. Non sono problematiche uscite fuori negli ultimi 3 mesi. Hanno dato la loro posizione, sono stati votati, la mettessero in pratica, senza tornare sempre alle urne perché ciò si tradurrebbe in a)inutile spesa di soldi pubblici per le elezioni b)manifestazione (ennesima) di incompetenza e scaricabarile. Chi ha votato una certa forza politica lo ha fatto anche per le posizioni che ha preso in merito a certi argomenti, la smettessero di fare campagna elettorale e facessero il governo/opposizione.
Per quanto riguarda il referendum al momento non saprei come votare. Abito in una zona troppo distante da Torino per poter pensare di prendere l'alta velocità in quella zona una volta ultimata, ma non so quanto possa essere utile per chi abita in Piemonte, Liguria o Valle d'Aosta (sempre che l'alta velocità si diffonda anche in queste regioni, che finora ne sono state quasi totalmente escluse). La mia preoccupazione è che si voti in modo ideologico, come è accaduto per la Brexit, senza analizzare attentamente tutte le possibili conseguenze. Per di più, dato che l'opera è in collaborazione con la Francia e con anche fondi proveniente dall' Unione Europea, il referendum risulterebbe incostituzionale, poiché non è possibile una consulta popolare per un trattato internazionale, se non ricordo male, anche se su quest'ultimo aspetto non sono del tutto sicuro: qualcuno può approfondire questa ultima questione?
Bravo Ale, anche qui mi sei piaciuto. Un altro video da impacchettare e portare a casa! Anche perchè tra qualche giorno non sappiamo cosa accadrà a TH-cam... Evviva Gilette, evviva le ONG! Abbasso quel astagRDO di Zuccaro, abbasso i 'maschioni' ed il loro omofobico stile di vita (probabilmente perchè omosessuali repressi) che ostentano comportamenti violenti e maschilisti per paura! NB: La cosa strana (non è vero; in italia è tipico) è che ho avuto davvero difficoltà a trovare la notizia della sospensione delle accuse nei confronti dell'Acquarius. Ciao
ti devo fare un appunto: tutti i rappresentanti istituzionali, quando vanno a incontrare un contingente militare italiano in missione all'estero, indossano la mimetica. Tra l'altro c'e' una differenza importante: un conto e' indossare la mimetica di fronte a militari in contesto militare, un altro e' indossare la divisa di una forza dell'ordine in qualsiasi contesto. Oggi Roberto Saviano ha scritto un bel post a riguardo.
@@eloisapics Same, l'esposizione a 5 secondi di questa pubblicità è stata tremendamente più efficace dell'HRT e ora ho la quinta di seno quando finirà mai questo controllo da parte dei poteri forti?
Per me, è una brutta pubblicità. Ovviamente non per l'accusa (demenziale, retrograda, complottista, dannosa) di "femminilizzazione". Io non critico il messaggio di lotto al machismo, che anzi reputo giustissimo; credo però che quei toni e quella retorica rappresentino una comunicazione poco efficace. Persino per molti progressisti sembrano colpevolizzare gli uomini, quasi facendo publicshaming e quasi (quasi!) suggerendo che da ri-educare siano gli uomini in quanto tali perché generalmente aggressivi. Insomma, quella pubblicità vuole combattere il machismo, ma per molti risulta offensiva, ad esempio quando parla di bullismo (che viene dipinto come qualcosa di primariamente o totalmente maschile). A tal proposito, si parla tanto di mascolinità tossica, ma molto di rado di femminilità tossica; ovviamente non è una questione riguardante una pubblicità di rasoi da uomo. In entrambi i casi, comunque, credo che il termine sia sbagliato: una mascolinità virile va bene tanto quanto una sensibile, ciò che bisogna combattere sono alcune specifiche evoluzioni pratiche e negative, quelle machiste del "fai l'uomo". E quelle evoluzioni non sono legate alla mascolinità di per sé, o alla femminilità, ma agli stereotipi. Stereotipi che, appunto, riguardano anche le donne, che alimentano il sistema sessista; eppure sembra che la colpa sia sempre di metà della mela, così come sembra che solo le donne vengano danneggiate dal sistema. A me e non solo pare però che gli stereotipi (maschili o femminili che siano) sono alimentati e confermati da tutti, anche dalle donne. Non si combatte uno stereotipo con un altro stereotipo, né lo si combatte colpevolizzando (o dando l'impressione di farlo, ma se il "misunderstanding" è così diffuso, c'è un problema nello spot stesso). Tra l'altro, siamo proprio sicuri che uno spot commerciale di rasoi possa essere funzionale per lanciare messaggi su questioni così complesse? A maggior ragione degli USA, dove ultimamente c'è già un pesante martellamendo mediatico su questi temi, probabilmente in risposta a Trump? Benissimo, quanto meno, che si stia finanziando un'associazione contro la dispersione scolastica. EDIT: posto che uno spot commerciale non è il massimo per certe tematiche, secondo me usare toni maggiormente propositivi e meno giudicanti e semi-paternalistici. Qualche esempio: un uomo che si rade per poi andare a cambiare il pannolino al figlio, un altro che si rade per potersi truccare da drag queen, un altro che discute alla pari con delle colleghe durante una riunione in ufficio, un altro che lavora in un asilo. Niente prediche percepite, niente "non fare questo" rivolti agli uomini in generale. Gli idioti dell'alt-right avrebbero frignato lo stesso, ma gli altri no in quanto non ci sarebbero stati doppi standard. A tal proposito, SHY ha ragione: secondo voi una pubblicità simile a quella che stiamo commentando, ma a sessi invertiti, sarebbe stata anche solo girata? P.S. tutto questo lo dico pur essendo omosessuale e, sebbene non femminile, di sicuro caratterialmente molto sensibile.
Viviamo in una società patriarcale, creata dagli uomini. Se le donne portano avanti una visione patriarcale non è certo perché un giorno si sono inventate queste cose.
Ma è uno spot il cui target sono uomini, che parla di "mascolinità tossica"... non un documentario sugli stereotipi di genere a 360°... È ovvio che è parziale, parla di fenomeni di machismo nella popolazione maschile. Dire "e le donne allora?" non ha molto senso in questo caso. È ovvio che anche le donne possono essere sessite, come i neri possono essere razzisti etc...
@@omopirata3789 neanche gli uomini si sono alzati un giorno e hanno fatto una riunione mondiale per decidere queste cose... È stata la società tutta che si è evoluta in quella direzione, uomini e donne insieme
@@belsa1989 Certo, le donne anni fa passavano dalla proprietà del padre a quella del marito, ma lo facevano perché volevano, mica perché altrimenti le ammazzavano
Ciao Shy, il problema di quella pubblicità è molto legato anche al background culturale dal quale viene. Ne abbiamo parlato recentemente su una live di youtube in un altro canale. Questo sessismo al contrario e questa polarizzazione in America sopratuttto ma anche in UK (io vivo a Londra) stanno diventando asfissianti e non se ne può francamente più. Tra le altre cose il tam tam mediatico sull'argomento è talmente nevrotico che a mio parere sta producendo e sempre di più produrrà gli effetti opposti. Capisco benissimo perché in Italia la gente si sia indignata meno, il contesto è molto diverso, ma credimi negli Stati Uniti ora si sta esagerando. Questo, fra l'altro, è il modo migliore per regalare il paese nuovamente a Trump nel 2020, cosa che decisamente non auspico. Un saluto
Ma la gente che non ci vede nulla di male nello spot della Gillette è soltanto cieca o c'è altro dietro?? Lo spot non ha fatto altro che far vedere una serie di stereotipi sugli uomini, in cui io personalmente, non mi rivedo affatto. Ma d'altronde si sa... fare pubblicità, articoli giornalistici, ecc. contro gli uomini è diventato un passatempo per tante testate giornalistiche misandriche.
@@heisenberg4977 dei bambini che se le danno è normale fa parte della crescita, così si impara i limiti. Ovviamente i responsabili devono insegnare la via giusta. Poi.. Quando si tratta di bullismo certe ragazze sanno essere più spietate e di solito scrivono commenti negativi. Il video è fin troppo ipocrita
Chiaramente la gente che commenta in modo positivo non capisce cosa la pubblicità trasmette veramente, è un insulto per chiunque sia un uomo con rispetto per se stesso.
Personalmente non mi sento offeso dalla pubblicità. So di non essere quel genere di persona e anch'io non approvo quel tipo di comportamento. Capisco che non parla a me che l'intento era lanciare un messaggio a chi dovrebbe sentirsi chiamato in causa dal quel tipo di stereotipo. Anzi, vi diro, mi è piaciuta
Vi sono due tipi di persone che si lamentano della nuova pubblicità di Gillette: le persone contrarie agli stereotipi sugli uomini, e le persone tradizionaliste-conservatrici che sono contrarie alla “femminilizzazione dell’uomo”. Io appartengo al primo tipo e non al secondo, e spiegherò adesso perchè. La condizione dell’uomo e della donna, sin dall’alba dei tempi, ha implicato che alcuni ruoli ad essi assegnati fossero vantaggiosi e altri svantaggiosi rispetto a quelli dell’altro sesso e in determinati ambiti (in ambiti diversi spesso i ruoli che prima risultavano vantaggiosi diventavano svantaggiosi e viceversa). Questo significa che necessariamente le donne che vogliono liberarsi dai loro svantaggi devono “mascolinizzarsi”, e che necessariamente gli uomini che vogliono liberarsi dai loro svantaggi devono “femminilizzarsi”. L’unico modo infatti per liberarsi da una restrizione assegnata tramite un ruolo è liberarsi da quel ruolo, e in un sistema binario (maschile/femminile), se rifiuti un ruolo necessariamente scivoli nell’altro. Questo significa che ogni volta che le donne si sono liberate dai propri ostacoli sociali si sono mascolinizzate e ogni volta che gli uomini si sono liberati dai propri ostacoli sociali si sono femminilizzati. Chiarito questo aspetto, dunque, lamentarsi che uno spot femminilizzi gli uomini è insensato: equivale al lamentarsi, per un animale da circo, che qualcuno gli abbia aperto la gabbia. Qual è allora il motivo valido per cui lamentarsi dello spot di Gillette e in generale del concetto di mascolinità tossica? Uno dei motivi è che la pubblicità è piena di stereotipi, visto che generalizza su tutti gli uomini, facendo credere che la maggioranza degli uomini sia coinvolta in simili comportamenti. Ma soprattutto il motivo principale per cui lamentarsi è che genderizza la violenza. Far vedere la mascolinità associata al bullismo equivale al dire “le donne non bullizzano mai, solo gli uomini bullizzano”; far vedere la mascolinità associata alle molestie sessuali equivale al dire “le donne non molestano sessualmente, solo gli uomini molestano”; far vedere la mascolinità associata all’atteggiamento paternalistico nei confronti delle donne sul lavoro equivale al dire “gli uomini non sono mai discriminati sul lavoro, solo le donne lo sono” (il che esclude tutti i lavori associati alla cura dei bambini, o tradizionalmente “femminili”, dove sono gli uomini a essere in svantaggio numerico); far vedere la mascolinità associata al togliere la parola agli altri equivale al dire “le donne non interrompono mai, solo gli uomini interrompono”; far vedere la mascolinità associata al giustificare la violenza (boys will be boys, in italiano “sono ragazzi”, viene usata come giustificazione all’iperattività o a dispettucci di poco conto, e *mai* per attacchi fisici seri, salvo in caso di famiglie disfunzionali - che ovviamente possono capitare sia a ragazze che a ragazzi) equivale al dire “la violenza degli uomini viene giustificata mentre quella delle donne no” (quando in realtà gli studi mostrano il contrario, ovvero che a parità di reato, crimine, violenza e circostanze relative a questi atti, gli uomini vengono puniti più severamente delle donne); far vedere la mascolinità associata allo stupro equivale al dire “le donne non stuprano mai, solo gli uomini stuprano”. Far seguire il tutto da “ma noi crediamo nel meglio degli uomini, che gli uomini possano essere meglio di così” vuol dire credere che attualmente tutti gli uomini siano psicopatici ma possano cambiare. Equivale al dire “sì, gli immigrati sono tutti criminali, ma noi crediamo nel meglio degli immigrati, che gli immigrati possano essere meglio di così”. Leggendo una simile frase non penseremmo forse che si tratti di un’espressione razzista? Dire “some are not enough” (alcuni non sono abbastanza) vuol dire “solo alcuni si salvano”. Non è forse una generalizzazione? Immaginiamo un secondo a parti invertite, la femminilità associata a false accuse, a infanticidi, a stupri da parte di professoresse nei confronti di bambini, e così via, seguito il tutto da una frase del tipo “ma noi crediamo nel meglio delle donne, che le donne possano essere meglio di così” ma che solo “alcune (donne) non sono abbastanza”. Pensiamo un attimo a quale potrebbe essere la reazione. La pubblicità afferma, poi, che “fortunatamente le cose stanno cambiando”. Ma dire che “fortunatamente le cose stanno cambiando” vuol dire pensare che prima gli uomini fossero dei bruti assassini e che adesso invece si stiano civilizzando. Proviamo a invertire i ruoli: “fortunatamente le cose stanno cambiando” per le donne. Che vuol dire? Vuol dire che prima le donne erano infanticide e stupratrici di alunni ma adesso stanno diventando più civili. Come la vediamo, da questa prospettiva? Ci piace? Non penso. Non accetteremmo mai, infatti, l’idea che le donne fossero delle brute che con i secoli si sono civilizzate (accetteremmo al massimo l’idea che l’umanità tutta, uomini e donne, l’abbia fatto, ma non solo le donne): perchè quindi accettiamo invece questa cosa per gli uomini? In sintesi, dunque, la pubblicità sembra suggerire che gli uomini siano da ri-educare in quanto tali perché generalmente aggressivi, e che la mascolinità virile porti gli uomini a diventare aggressivi. In realtà una mascolinità virile va bene tanto quanto una sensibile, ciò che bisogna combattere sono alcuni specifici comportamenti negativi, che però sono presenti sia in alcuni uomini (anche non virili) sia in alcune donne (anche molto femminili, pensiamo agli atteggiamenti da bullette di certe cheerleader o ragazze popolari in molte scuole). Se vogliamo chiamare quindi questi aspetti negativi nell’uomo “mascolinità tossica”, per coerenza dobbiamo anche chiamare i corrispettivi nella donna “femminilità tossica”. Meglio ancora, chiamiamoli comportamenti tossici senza genderizzare, perchè la violenza non è di genere. Quello che è di genere è lo stereotipo, ciò che è di genere è l’idea che solo gli uomini siano violenti e questo porta a invisibilizzare la violenza agita dalle donne, colpevolizzando invece solo gli uomini. In realtà non esistono né la mascolinità tossica né la femminilità tossica. Sebbene esistano comportamenti aggressivi e quindi tossici, non credo sia corretto e sano chiamarli in relazione al genere di chi li agisce. Ma se si vuole forzare la mano scambiando l’aggressività degli uomini per mascolinità tossica, allora ci sono i presupposti per considerare certi comportamenti femminili stereotipati negativi per sé e per gli altri come femminilità tossica. Ad esempio, quelli delle false accusatrici, delle gold digger che si percepiscono come deboli e vogliono solo accasarsi con uomo ricco, oppure al contrario quelli di certe bullette alla Mean Girls. Probabilmente è comunque poco sensato parlare di femminilità tossica tanto quanto di mascolinità tossica, ma se vogliamo parlare di una in maniera genderizzata, parliamo in maniera genderizzata da entrambi i lati.
Sono troppo naive se penso che la polemica alla pubblicità della Gillette sia solo l'espressione di un timore verso il cambiamento? Tutto per altro molto normale :/
Isabella Cacciabaudo purtroppo non è così semplice e logico cambiare qualcosa, sfruttandone i difetti senza mostrare qualcosa che ne completi il senso. Ciò che intendo è che se fossi l’ideatore della pubblicità avrei innanzitutto evitato di mostrare situazioni fuori luogo e fuori argomento. E se proprio avrei anche mostrate immagini leggere, di persone che vadano d’accordo, per dare anche un messaggio positivo di speranza
@@kataruz3534 sì sono d'accordo con te sulla necessaria progressività del cambiamento. Ma non sarei in grado di esprimermi come fai tu su cosa sarebbe stato meglio fare nella pubblicità, semplicemente perché penso che in questo momento si stia procedendo per tentativi.
Isabella Cacciabaudo più che per tentativi, penso che si cerchi di mostrare (consciamente o no) i difetti di tutti i punti di vista sull’argomento, fino a quando non si troverà un “compromesso”
Emanuele676 capisco il tuo punto di vista e ti do ragione: io anche se di sesso maschile, mai mi sognerei di “allargarmi” troppo con una ragazza non interessata, quindi non mi sento particolarmente preso in causa dal video. Dico solo che fa vedere unicamente il lato “oscuro” dell’uomo sempliciotto e immaturo
Shy, conosci la youtuber americana Contrapoints? Si occupa in varie forme del "dibattito" tra alt right e SJW e di tutti gli argomenti ad essi in un modo o nell'altro collegati. Ti consiglio di guardare qualcuno dei suoi video (in particolare ha avuto molto successo quello che ha fatto sul fenomeno degli incels, se non sai da dove cominciare): muovendosi tra infotainment ed "propatainment", riesce a spiegare molto bene come anche posizioni che ad un primo sguardo liquideresti come cazzate da SJW in realtà siano più sensate di quanto possa sembrare. In aggiunta a questo, i suoi video meriterebbero di essere guardati anche solo per la quantità incredibile di lavoro e sbatta che c'è dietro ogni suo singolo video, nonchè per il coraggio con cui mostra nei video nel corso degli anni la sua transizione MtF. Mica come certi youtuber di mia conoscenza che si lamentano di essere inguardabili nei loro video vecchi di nemmeno un anno nonostante siano sempre assolutamente uguali con gli stessi baffetti e pizzetto, mmmmm?
Secondo me rimane radicale per il contesto in cui opera. La propaganda del Terzo Reich faceva vedere ebrei che pregavano e risparmiavano. Mentre è quasi impossibile che il femminismo inizi un olocausto, è invece già a buon passo nell'attuare un totalitarismo in democrazie in quanto il femminismo, postmodernismo e marxismo siano fini democratici che giustificano mezzi non-democratici. Non c'è istituzione che dica che ci sia bisogno di uomini e di maschilità. Le istituzioni (scuole, politica fino ai bambini prevalentemente divisi dai padri a un'età importante per la crescita) e i media inglesi (i telegiornali , i/le cabarettiste/i e i film femministi come Wonder Woman e tanti altri) mostrano solo il bisogno dell'affetto della donna come madre o moglie, la sua superiorità perché non aggressiva o tanto sessuale. Hanno solo in comune che chiedono solo di più per la donna, nonostante diritti legali maggiori a quelli dell'uomo. Se criticano le donne, gli omosessuali o gente di colore vengono disprezzati e censurati; la critica invece contro gli uomini, gli eterosessuali e bianchi di pelle viene rafforzata. Finché c'è l'unilaterale censura degli uni in aspetti legittimi e meno, non pretendete il rafforzamento degli ideali opposti. Non si sente mai che sia un bene che gli uomini abbiano successo, che i bambini soprattutto maschi abbiano bisogno di sfogarsi anche in risse finché moderate, e la disciplina è importante se non vuoi diventare uno svogliato disoccupato in età adulta. Gli uomini ed i padri sono essenziali ad una società funzionante quanto, se non più, delle donne e madri.
"Non c'è istituzione che dica che ci sia bisogno di uomini e di maschilità" L'intera pubblicità in questione è una chiamata agli uomini e a una mascolinità meno tossica. Come Shy ha ben notato, l'aggancio emotivo è dato dall'Uomo Nuovo posto in contrapposizione all'Uomo Vecchio, quindi non capisco come puoi sostenere il contrario.
@@novecentodb No, non è un uomo nuovo. È l'immagine specchio che il femminismo e le donne attribuiscono agli uomini come aggressori che discriminano donne quando gli uomini hanno successo, come uomini che non possono fare il cabaret sulle donne (mebntre il contrario è addirittura necessario). Perciò no, è un 'immagine che stereotipa la masculinità senza entrarne in discorso, la demonizza.
@@1234oni1234 Come entra nella tua interpretazione l'uomo che ferma i bambini e insegna loro che picchiarsi è sbagliato? Anche quella è una demonizzazione della mascolinità?
@@novecentodb Come lo prendi? Qui c'è una sequenza di luoghi comuni del femminsimo: uomini che fischiettano alle donne, un marito che tocca il sedere alla moglie a casa e ne fanno cabaret, dall'altro lato un capo che apparentemente azzitta la donna, e più apparentemente lo fa perché lei è una donna, data la sequenza univoca del video. Dato che la pubblicità parla esplicitamente di uomini in generale, quello è il prototipo di immagine dell'uomo che propongono. PROBLEMI: Le accuse vengono retoricamente poste assieme: dal lavoro tra impiegata e boss, alla casa tra marito e moglie, al cabaret. Convenientemente non viene distinto tra "sexual harassment" (che può essere dire "sei carina"), "sexual assault" (contatto fisico, anche qui non è chiaro se in discoteca, o come qui ad una festa, tra marito e moglie o invece a lavoro) e "rape" (che è il vero e proprio stupro). Tutte messe assieme in un brodo di baggianate unico, che il femminismo estremizza e pesci come te ci cascano. Bambini maschi hanno bisogno di azzuffarsi un po' come lo si fa anche tra fratelli. Non farsi del male, ma confrontarsi fisicamente per capire le proprie capacità, i propri limiti e sfogarsi in attività fisica. È chiaro che non fai ferire i tuoi figli, ma un minimo rapporto di scontro fisico è natural e addirittura benefico. psychcentral.com/lib/6-benefits-of-roughhousing-for-kids/ Sentiamo la tua di opinione sul video, sull'idea del "sexual harassment" che propone e sui bambini che si azzuffano, sia messo da sé, sia nel contesto stereotipato. (edit: ho sostituito una parolaccia con "baggianate")
@@1234oni1234 "Le accuse vengono retoricamente poste assieme: dal lavoro tra impiegata e boss, alla casa tra marito e moglie, al cabaret. Convenientemente non viene distinto tra "sexual harassment" (che può essere dire "sei carina"), "sexual assault" (contatto fisico, anche qui non è chiaro se in discoteca, o come qui ad una festa, tra marito e moglie o invece a lavoro) e "rape" (che è il vero e proprio stupro). Tutte messe assieme in un brodo di baggianate unico, che il femminismo estremizza e pesci come te ci cascano." Tralasciando il modo in cui fai assunzioni sul sottoscritto, che ha espresso esattamente zero opinioni a riguardo (ma apparentemente ha detto abbastanza per classificarlo come "pesce che ci casca" sulla base di criteri non molto chiari), la pubblicità non fa nulla di quello che dici. Gillette elenca una serie di immagini associate alla mascolinità tossica, che vanno dalle più innocenti (paternalismo sul lavoro, stand-up comedy sulle molestie) alle più gravi (bullismo, repressione emotiva, effettive molestie sul lavoro). In nessun modo viene implicato che esse siano gravi uguali, o secondo i tuoi termini "messe assieme in un brodo di baggianate unico". Sono accomunate dal fatto che, nella società attuale, sono con vari gradi di gravità associate al genere maschile dagli uomini stessi, talvolta come aspetto inevitabile ("boys will be boys"), talvolta persino come valori ("che cosa piangi, non fare la fighetta"). Puoi anche definirli "luoghi comuni del femminismo" finché non cerchi di negare che (a) sono atteggiamenti che avvengono nella società odierna, (b) sono atteggiamenti tendenzialmente protetti o attutiti dall'egida di una falsa idea di mascolinità, e (c) sono atteggiamenti riprovevoli. "Bambini maschi hanno bisogno di azzuffarsi un po' come lo si fa anche tra fratelli. Non farsi del male, ma confrontarsi fisicamente per capire le proprie capacità, i propri limiti e sfogarsi in attività fisica. È chiaro che non fai ferire i tuoi figli, ma un minimo rapporto di scontro fisico è natural e addirittura benefico. psychcentral.com/lib/6-benefits-of-roughhousing-for-kids/" Il libro sembra una lettura molto interessante (ancorché una panderata mica da ridere), ma non ha a che fare con ciò di cui parla la pubblicità. La pubblicità non condanna il confronto fisico come parte del gioco, condanna il trattare la violenza come metodo per risolvere le questioni, che studi su studi (più di un solo libro) confermano avere impatti negativi nell'età adulta. Inoltre, ma qui si va su una tangente, la scienza dell'educazione ha per definizione come obiettivo uno sviluppo ottimale all'interno della società attuale, senza considerare l'ipotesi di modificare la società stessa, che è invece ciò che viene paventato nella pubblicità. L'articolo stesso da te elencato fornisce un esempio: l'attività fisica è un ottimo modo per sviluppare rapporti tra bambini disabituati a dire "mi piace giocare con te"; la chiamata alle armi nella pubblicità è proprio sull'eliminare questo problema, puntando a far crescere bambini che non hanno difficoltà a esprimere le proprie emozioni in quanto non sarebbe più una "cosa da femmine". Il gioco fisico troverebbe comunque spazio in una tale società, perché non è che i bambini smettono di giocare a calcio, ma avrebbe un ruolo pedagogico più sano.
Referendum popolari su certi temi come le grandi opere, le infrastrutture, l’energia, le politiche sanitarie non devono assolutamente essere fatti, perchè siamo un popolo non competente su queste materie e inoltre vota di pancia basando la scelta sulle opinioni dei politici e non dei tecnici. Ancora ci si magna le dita per il referendum sul nucleare... E a che minchia serve il consultivo se poi il governo di turno fa come gli pare?
Non penso che un'opera che riguarda principalmente il Piemonte/(nord italia) debba essere deciso anche da coloro che ne beneficiano o ne subiscono i disagi in maniera molto minore (es i siciliani o i sardi)...
Beh creerebbe un precedente importante, quindi alla fine riguarda tutti. Piuttosto non ha senso che un cittadino comune prenda decisioni su qualcosa di cui non ha competenze tecniche, un po' come una mamma che decide se i vaccini servano o meno perché "ho letto su internet che fanno male"
Referendum no, ma "grazie per il pensiero". Penso che il 99.9% della popolazione non sia in possesso delle informazioni relative all'opera nè delle conoscenze necessarie per comprenderle, e che la stragrande maggioranza di queste non abbia nemmeno la volontà di informarsi a fondo su questo tema. La campagna che precederebbe il referendum sarebbe condotta a colpi di (e dominata da) slogan di ambo le parti, e questo mi farebbe male perchè è una tematica che mi sta molto a cuore in quanto abito e sono cresciuto in valsusa, e mi sono sempre informato attivamente pur rendendomi conto di non avere la totalità delle compentenze per comprendere da solo ogni singolo aspetto del progetto e della miriade di varianti che ne sono state prodotte negli anni (a livello locale si sono svolte molte assemblee, conferenze con esperti, geologhi, ingegneri e via discorrendo, ma non è altrettanto vero per il resto del paese dove infatti il dibattito è rimasto ancorato agli slogan di chi "vuole lo sviluppo con buona pace di quei vaccari dei valusini ottusi" e di chi grida al "gomblotto e gli appalti truccati come i motorini e le donne", senza un pensiero concreto sulla reale utilità, sull'impatto che avrebbe su una valle e sulla popolazione che la abita, sul modello di sviluppo che promuove, e soprattutto sul costo). Fugo ogni dubbio dicendo ancora che ero sospettoso verso il m5s quando è nato cavalcando la questione TAV, e lo sono ancora di più adesso.
Tav: argomento troppo tecnico perché ci si possa fare un referendum. Abito qua vicino e la gente è totalmente disinformata. Un referendum del genere, secondo me, porterebbe ad un risultato simile a dicembre 2016, quando poi effettivamente non si parlava di costituzione ma di Renzi. Uno sulla TAV diventerebbe per la lega molto vantaggioso, meno per i 5S. Personalmente non ho ancora preso una decisione sulla tav.
Ciao Shy, grazie innanzitutto dei contenuti di qualità che ci porti sulla piattaforma. In merito alla Tav, secondo me, tralasciando la mia personale idea. Credo che per Salvini, il referendum, non sia solamente l'occasione di mettere in scacco i M5S, ma sia soprattutto un banco per sondare e fare valere il peso del suo partito nell'attuale governo. Ricordando il peso che ebbe, per il vecchio governo, il referendum sulla modifica costituzionale di Renzi e anche un banco di prova per le prossime europee ovviamente. Ti ringrazio nuovamente per il tuo lavoro, continua così.
Caro shy, penso che il punto della pubblicità fosse il target e l’idea a cui associare il prodotto nella testa dei compratori. Onestamente non ci vedo nulla di male nel messaggio che tenta di mandare di un uomo più socialmente responsabile ecc ma chiaramente non riesco a fare finta che non sia ,almeno in parte, studiata per associare appunto il prodotto a quell’idea. Non ci vedo nulla di male anche in questa cosa (semplice marketing) ma penso anzi che fermarsi ogni volta a fare polveroni sul nulla a chi si schiera nella posizione più estrema renda alla fine la questione un po’ gne. Un po’ di cinismo e una quantità minima di analisi dei fatti basterebbe per capire il punto della questione però a sentirsi chiamati in causa si perde questa capacità ahah. Menomale che ci sei tu shy, mi fa piacere sentire uno che prova a mettersi nei panni di qualcun altro, che prova ad analizzare un pelo le questioni senza fermarsi al “Mamma mia è successo questo”. Resta il fatto che i pubblicitari della Gillette possono stappare lo champagne visto che ora che hanno raggiunto Breaking Italy si che avranno visibilità!
No, nella forma TAV sì o no, decisamente no. Si tratterebbe di consultare i cittadini per una questione che, almeno in principio, di politico dovrebbe avere poco e niente. Parliamo di un tunnel per l'alta velocità, frutto di accordi internazionali, di progetti sulla viabilità e la logistica nel nord Italia , di studi ambientali, di studi di fattibilità e convenienza economica, relazioni tecniche insomma, queste già elaborate e concluse da personale competente, o comunque, decisamente più dotato della media del cittadino che voterà al referendum. Questo non deve essere inteso come una sorta di delegittimazione della democrazia diretta, ma piuttosto come un monito sul quesito, o meglio, sulla questione referendaria stessa, che nella forma in cui è proposta, pone un notevole accento politico ad una questione che è quasi interamente tecnica. Personalmente sono molto favorevole all'idea di referendum ove il popolo indica direttamente la direzione politica in un certo ambito (banalmente, sì suicidio assistito, piuttosto che no trivelle), mentre invece sono fortemente contrario alla tipologia, purtroppo sovente frequente, di referendum in cui è chiesto al cittadino un parere su una questione che non avrà mai modo di spulciare e studiare così approfonditamente, come richiederebbe il compito "consultivo" a cui è chiamato. Il popolo dovrebbe avere un ruolo soltanto nella direzione generale di una decisione (ad esempio sarei favorevole ad un referendum del tipo "ampliamento dell'infrastruttura dell'alta velocità, sì o no", piuttosto che "legittima difesa da potenziare, sì o no"), mentre ai tecnicismi ci debbono pensare esclusivamente i tecnici, altrimenti la conseguenza è un dibattito tossico ed inadeguato, in cui chiunque si deve elevare ingegnere per sentirsi adeguato alla questione in esame. Concludo dicendo che i referendum possono e devono essere un importante strumento di democrazia data la loro capacità, ora più che mai, di avvicinare il cittadino alla politica molto di più di quanto una campagna elettorale possa fare.
Ho ascoltato l'intervista per Open. Sono davvero contento che finalmente esista un giornale in cui si iniziano a trattare argomenti che il resto della "carta stampata" evita da ormai quasi un decennio. Mi sembra che ciò doa una ventata di novità; magari necessiterebbe un miglioramento, la qualità non mi sembra elevatissima per quanto io ne possa capire, potrebbe essere considerato troppo schierato politicamente, ma dall'intervista la sensazione che mi è rimasta è stata quella di aver trovato qualcosa che aspettavo da tempo. Mi farebbe piacere se quasi nascesse una collaborazione tra Open e Shy. Ciao e buone cose :)
Per me questa pubblicità è geniale perchè raccoglie in due minuti tutti i problemi sociali che viviamo tutti i giorni. Il messaggio poi per me è semplice: sii un esempio per tuo figlio perchè in futuro sarà quello che sei stato tu. Fa capire che un uomo può essere leader attraverso l'equilibrio ed il buonsenso e non in cerca di approvazione attraverso atteggiamenti da macho. O almeno, io ho colto tutto questo.
Da uomo questa pubblicità mi è piaciuta tantissimo. Le donne hanno ottenuto molti diritti per l'eguaglianza in una lotta dura e difficile, ma anche bellissima, che ha creato nuove aspirazioni e ruoli. Molti uomini sembrano spaesati, visto che il ruolo di unico "breadwinner" che rappresentava l'aspirazione principale viene superato (giustamente direi!). Questa pubblicità cerca di evocare un'immagine di uomo moderno che nel suo complesso spesso fatica a nascere
Peccato che compaia Ana Kasparian, conosciuta in america per essere una femminista radicale e razzista verso i bianchi. Oh e i rasoi Gillette per donne costano più di quelli per gli uomini :)
GRAZIE. ❤️ Tutti gli uomini che se la prendono sanno di sapere dalla parte sbagliata e cattiva secondo me, ed è ancora piú brutto non voler ammettere di aver sbagliato e prendersela con un’azienda... Io avevo le lacrime agli occhi alla fine :’)
@@alessandrinchen Aspettiamo con ansia una pubblicità che metta in risalto gli aspetti tossici femminili, con slogan simili a questa, del tipo "non scegliete l'uomo in base alla dimensione del portafogli, siete meglio di così"
Il pensiero della pubblicità parte dal presupposto che c'è un problema di uomini in generale: - gli uomini hanno la tendenza di fare i bulli (bambino che picchia un altro bambino) - gli uomini superiori toccano le donne subalterne che questo non lo vogliono - gli uomini hanno una grandissima voglia di palpeggiare le natiche delle donne Secondo questa pubblicità Gillette, il problema non sono solo gli uomini che si comportano in questa maniera ma automaticamente tutti gli uomini. Capovolgiamo la situazione. Prendiamo una donna che ruba in un negozio o una donna contabilie che sottrae i soldi di una ditta. "Il problema non sono solo queste donne ma automaticamente tutto il sesso debole. Hanno la propensione di rubare. C'è una tendenza nel mondo femminile di prendere le cose altrui." Scoppierebbe il finimondo, e anche giustamente! Il femminismo non è nient'altro che la versione femminile di Norman Bates nel film Psycho di Hitchcock. Invece di usare il coltello utilizzano la propaganda per colpevolizzare tutti gli uomini. La maggior parte della sinistra sta con questo movimento. Boicottiamli, assieme a Gillette che vendono i loro prodotti a prezzi esagerati.
Non ho bene capito perché è una pubblicità che fa arrabbiare così tanto. Gli stereotipi antipatici sono solo il punto di partenza, non mi sembra che voglia dire che tutti gli uomini sono così. Invece i vari uomini che agiscono nelle situazioni che non approvano (fermare bambini che si menano, rimproverare l' amico che fa cat calling etc) hanno un'aria quasi eroica. A me sembra che il messaggio sia: se anche tu sei un uomo che non si ritrova in questi comportamenti non sei solo, agisci e darai l'esempio ad altri perché è lì che la società sta andando. Poi vabbè è sempre la pubblicità di un rasoio e magari sono un'ingenuotta ma non vedo perché un uomo dovrebbe preferire rispecchiarsi nello stereotipo piuttosto che nel cambiamento.
Shy personalmente sono d'accordo con te quando dici che il messaggio è nobile e anche io giudico stupidi certi comportamenti che non ho mai messo in atto e mai metterò, ma è innegabile che ci sia un diverso modo di relazionarsi con gli stereotipi maschili rispetto a quelli femminili. Ripeto: il messaggio posso pure condividerlo ma è assurdo che questa cosa non si possa fare a parti invertite (come tra l'altro hai detto anche te). C'è quanto meno da riflettere su questo. Sinceramente non so se Gillette abbia fatto tutto questo solo per far parlare un po' di se (e in questo caso complimenti a chi ci ha pensato) o se sia del tutto involontario, sinceramente opterei per la prima opzione anche se ciò non cambia assolutamente nulla sul discorso degli stereotipi femminili diventati praticamente taboo.
La questione della pubblicità di Gillette è piuttosto semplice. Non si tratta di una pubblicità femminista o contro i maschi, ovviamente. E' una pubblicità che critica comportamenti scorretti, proponendo un modello "migliore" di maschio. Io la condivido in pieno. Però, molti uomini sono maschilisti ed idioti. Non dico che sia la maggioranza degli uomini (a dire il vero, io non conosco personalmente praticamente nessun maschio adulto che faccia catcalling, inciti alla violenza i propri figli o mortifichi le donne). E' però una minoranza rumorosa. E fa danni. La pubblicità di Gillette è coraggiosa.
Condivido molti punti esposti nella pubblicità Gillette: molestie,catcalling, mobbing machista,etc sono tutte cose da combattersi. Eppure lo spot di Gillette mi ha infastidito. Credo sia per via della fonte. Se un simile messaggio fosse stato una pubblicità progresso del Ministero Per le pari opportunità,ad esempio, non mi avrebbe dato fastidio. Ma quando una multinazionale si mette a fare la paternale al 50% della popolazione nascondendo tralatro i propri interessi economici, allora la storia cambia eccome. Qui Gillette ha imparato dalla Nike ( si veda la pubblicità di C. Kapernik con Black lives matter): i pubblicitari hanno capito che sfruttare un movimento per la giustizia sociale aumenta la risonanza dello spot. La gente ne parla sia che sia pro o contro. Agli AD di Gillette non importa nulla della causa in questione, a loro interessa solo il denaro. Sono gli sciacalli dell'indignazione
Non si fanno i referendum su questioni così tecniche! Li paghiamo e li eleggiamo proprio per fare queste decisioni complesse e che necessitano la consultazione di periti ed esperti, Cristo! Io non so un cazzo di alta velocità, di falde acquifere, di economia o trasporti, posso solo affidarmi a qualche esperto che ne parla a favore o meno... Probabilmente come me sono nella stessa condizione milioni e milioni di italiani.
Trovo che il “POLITICAMENTE CORRETTO” sia giusto in certi casi ma trovo che dopo un po’ diventi pesante...basta guardare TH-cam che apparentemente vuole diventare un sito per bambini.
Questa pubblicità mi ha toccato profondamente da maschio, in quanto da maschio biologico ho sempre sofferto alcuni atteggiamenti considerati tipicamente maschili. Quando vivi questa emotività in adolescenza è tremendo, ti senti solo, hai paura di essere preso in giro, non sai chi possa capirti e fatichi a sentirti accolto nel gruppo di pari, suffragati da molti adulti in questo. Va bene che come tutte le pubblicità è strumentale ma tocca temi importanti e delicati che meritano e di cui non si parla o meglio di cui si ha paura di parlare dicendo che "lo sappiamo già" e che in fondo che male c'è ad essere uomini ... . Se gli uomini tendono a sfogare le loro emotività distorte (rabbia, dolore) per lo più con l'aggressività fisica tra di loro (come facevano da bambini sostenuti nel far così dallo sguardo fiero del padre), socialmente rischiano di più certe situazioni estreme nella vita sociale dopo da adulti! Le donne vivono più queste dinamiche invece dentro le mura domestiche perchè socialmente per loro sono comportamenti ancor meno accettabili. La mascolinità tossica insomma fa parimenti male ad entrambi (sia agli uomini che alle donne)! Gli uomini eterosessuali machi sono apparenti vincitori in questo gioco, ma solo apparenti ... perchè non maturano una capacità sociale di manifestare con trasparenza (col pianto per esempio!) il loro dolore; gli uomini etero o omo miti di carattere iniziano a soffrirne in adolescenza (sono i primi a viverne la conseguenze nefaste!) e le donne dipende .... alcune possono anche accontentarsi di questo ruolo accettandone le regole, altre combattono per acquistare più autonomia. Il patriarcato, mentre calca il piede sulla testa della donna e dell'uomo non abbastanza virile sin da adolescente, colpisce l’uomo alle spalle da adulto quando non riesce a sostenere i suoi compiti di padre di famiglia o il suo ruolo di uomo forte (quanti si annullano finendo per strada per questi motivi?). Chiudo con questa citazione tratto dalla canzone di Niccolò Agliardi "Perfetti" : "Siamo stati mangiati dal freddo / E dal senso comune. / Che due uomini possono ridere, ma non piangere insieme."
Se fosse vero quello che dici tu il video non ci sarebbe problema peccato che. 1) Il video generalizza maschi come bulli e basta mostrando il texting...cosa che tecnicamente le ragazze fanno perché quando si tratta di bullismo e cyberbullismo le ragazze scrivono di peggio e possono essere più cattive. 2)Il video si è dimenticato che molta gente che commettono suicidio è maschile almeno l 80 %. Avresti detto le stesse parole se avesse aggiunto gli stereotipi delle donne? Vedere 2 bambini che se le danno non è tossico fa parte della crescita. Ovviamente tocca ai genitori o fratelli di insegnargli dei modi giusti, ma fa parte dello sviluppo soprattutto in un età in cui sono pieni di energia. Inoltre in un momento del video un ragazzo vede una ragazza carina e prova ad avvicinarsi per poi essere interrotto.. Perché? Qual è il messaggio? Che l'avrebbe aggredita? .
@@wrestlinganime4life288 non mi pare che il video generalizzi i maschi come bulli, perché sono altri maschi che bloccano i maschi che agiscono atti tipi di uno stereotipo di mascolinità. Circa i suicidi maschili, se davvero sono l'80%, questo conferma il pericolo della mascolinità tossica ed è il rischio estremo di chi vive schiacciato dalle aspettative sociali, privandosi del diritto di esprimere le proprie peculiarità che lo fanno sentire essere unico e speciale, comprese quelle emotive considerate impropriamente fragili (spesso dagli uomini schiacciate per l'obbligo di apparire forti). Ecco perché questa lotta dovrebbe essere condivisa da uomini e donne, per salvarsi a vicenda. Sarebbe da abolire il senso corporativo maschile (che si agita appena vede queste pubblicità), come quello femminile beninteso e valorizzare il pluralismo interno ad ogni categoria. Qui si parla di alcuni uomini, non di tutti gli uomini. E sull'aggressività delle donne sono perfettamente d'accordo con te (è solo declinata per lo più all'interno delle mura domestiche, anche se i soial stanno cambiando alcuni paradigmi). Il valore dell'ascolto e della gentilezza (diverso dal concetto di smollatezza) dovrebbero essere promossi sempre e dovunque =) Io propongo che chi anche legittimamente critica questa pubblicità, lavori per produrne un'altra ancora più efficace, perché questa mission non deve essere abolita, ma solo migliorata!
Ogni volta si fa sempre la solita affermazione: "siamo uguali quindi dobbiamo essere trattati ugualmente". Questa, signori miei, è una grandissima cazzata. Una donna fisicamente, a pari allenamento di un uomo, è più debole fisicamente. Quindi se devo sollevare un tavolo, a meno che una donna non abbia due bicipiti come le mie coscie, chiedo a un uomo di aiutarmi. Questo perché non è vero che siamo tutti uguali. Io sono più bravo in matematica, c'è chi lo è di più in geografia, chi in barca a vela. Quindi se dobbiamo fare i conti non serve a nulla dire "facciamo tutti una parte così siamo uguali", se io posso farlo meglio lo farò io, tu magari ci porterai in barca a vela senza farci annegare. Davvero, non ne posso più di questa teoria del "a una donna non si possono fare queste battute, ma se le si fa a un uomo nessuno si lamenta". Ma OVVIAMENTE! La storia insegna che le donne hanno sempre avuto meno diritti, quindi ora dovrebbero avere una cura maggiore su alcuni aspetti per ottenere gli stessi diritti sociali. Regole diverse per persone diverse. Altrimenti la meritocrazia non esiste
Penso che nel video di Gillette più che di femminismo si parli di machismo che è una piaga tutt'ora presente nella società ed è una delle conseguenze del maschilismo ma non mi addentro nella questione. Io vedo sempre pubblicità stereotipate di mamme che lavano e cucinano e papà che lavorano, pubblicità che condizionano e riflettono la società e non posso che essere felice nel vedere che alcune marche invece decidano di cambiare rotta e promuovere un modello migliore si persona. Non credo proprio che si volesse far passare il messaggio de "tutti gli uomini sono così" che è una cosa un po' vittimistica da dire poi, ma che diversi sono ancora così ed è una questione di statistiche e ricerche oltre che di percezione personale. Inoltre non la ritengo sessista, ma appunto volta a sensibilizzare su un tema necessario.
Visto che questo canale è seguito da (relativamente) poche donne, mi butto a fare il commento cagacazzo sulla pubblicità della Gilette. PREMESSO che, come hai detto tu Shy, le compagnie buttano certe cose nei loro spot per motivo non sempre nobili (leggasi: vendere di più) e premesso che, la cosa di per sé non mi piace, sono però contenta se vedo una pubblicità che tenta di spiegare uno dei problemi della mascolinità tossica. PREMESSO questo, credo sia interessante notare come le persone che si triggerano in queste situazioni siano spesso in maggioranza, proprio gli uomini. Molti dicono "non ha senso colpevolizzare gli uomini". Scusate, e chi si dovrebbe colpevolizzare? Gli alieni? Possiamo smettere di tenere gli uomini (o anche gli etero, i bianchi, qualunque categoria privilegiata) sotto una teca di vetro? Perché non si può mai dire ad alta voce che si, certe cose che molti uomini fanno e giustificano sono SBAGLIATE. Il punto è proprio questo, puntare il dito e dire "questa cosa non và bene". Poi, che ci siano uomini che si triggerano ed urlano al complotto ormai è scontato. Come ha detto qualcun'altra nei commenti prima del mio, se un uomo sa di non essere così, non si triggera davanti a questo spot. Se ti triggeri è perché sai di essere così. E' come uno sfottò, funziona se ti tocco un nervo scoperto, se ti prendo in giro per cose non vere non te ne frega una mazza. EDIT: le vignette su Salvini sono stupende! EDIT dell'EDIT: dal Regno Unito, l'idea di chiedere opinioni alla gente (che è scema) tramite referendum, ormai mi fa vomitare. Ma ascolterò a mente aperta la tua opinione
non è affatto questo il messaggio, semplicemente finché gli stereotipi sono "innocui" (tanto per sparare una sciocchezza) agli uomini piacciono i motori e bevono la birra non sorge alcun problema, questo è uno stereotipo e sicuramente non vale per tutti gli uomini. Il punto è che se uno stereotipo porta un uomo a stuprare, a commettere catcalling, a molestare o a commettere azioni di bullismo solo perché "sono maschi, è normale che si comportino così" beh questo è un grosso problema. Alcuni, e sottolineo alcuni uomini hanno questo comportamento e si sentono in potere di fare queste cose, o meglio, vengono giustificati, perché sono maschi. La pubblicità non vuole dire che tutti gli uomini fano schifo, anzi moltissimi uomini sono corretti educati ecc, lo scopo della pubblicità è far notare questi atteggiamenti sbagliati che alcuni uomini compiono per evitare che capitino di nuovo, ed è una responsabilità nostra (sia di uomini che di donne) punire e correggere questi atteggiamenti al fine di rendere la civiltà un po' più civile
Allora perché gli stereotipi negativi degli uomini li giustificano nel commettere violenze, stupri e via dicendo mentre gli stereotipi femminili rendono le donne ancora più sottomesse ? Forse sarebbe meglio aprire un libro di storia in più...
@@ferny2000gc Certo che, sentire dire di studiare, da una che va ripetendo apoditticamente frasi propagandistiche di persone del calibro di Asia Argento, è proprio ciò che ci si aspetta da una femminista. Complimenti per la totale mancaza del senso del ridicolo.
Lo spot della Gilette contiene un messaggio condivisibile ma fa indignare in quanto sembra dipingere come caratteristiche della 'mascolinità odierna' solo aspetti come il bullismo o il comportamento prevaricatore sulle donne e fa credere che un domani il 'nuovo uomo inclusive' cambierà tutto ciò. Nella realtà reale la mascolinità 'non tossica' è sempre esistita ma è sempre stata di 'secondo piano' e lo è certamente anche oggi, visto che nella cultura di massa così come nel quotidiano non pare che essa sia considerata 'ciò a cui aspirare'(a parte nelle apparenze s'intende). Poi, se c'è una mascolinità tossica esiste anche una 'femminilità tossica' e una 'società tossica' o si vuole credere che i comportamenti da mascolinità tossica(a partire dal bullismo) siano insiti in ogni maschio di default(genetico o culturale dato dal patriarcato, ma anche in Svezia e nelle società matriarcali pre-moderne prosperano questi atteggiamenti) o non nascano anche da questioni sociali-ambientali oltre che biologiche ? .... Tenendo conto di ciò, si arriverebbe al famoso e trito e ritrito discorso dei 'bad boys'(una delle espressioni della mascolinità tossica) e dei 'good boys'(non 'nice' che è un termine più controverso) e com'è noto nella società( a partire dalle questioni legate all'attrattività e alla sessualità, condizioni fondamentali per la conservazione della società) chi è va per la maggiore al di là delle apparenze ?
L'idiozia non ha sesso, ci sono gli idioti e le idiote... Se qualche sfigato fa il maschilista non c'è bisogno di farne una tragedia del genere... Così come quando 4 "nazi"femministe formulano teorie astruse sul perché le donne abbiano una corporatura più debole rispetto agli uomini o spiegano perché quest'ultimi allarghino le gambe sui mezzi di trasporto pubblici... Maschilismo e femminismo sono concetti che VANNO superati, a guidare il mondo non ci devono essere preconcetti e fanatismi ideologici, bensì IL BUONSENSO. La Gillette non mi fa né caldo né freddo. Semplicemente ha fatto una pubblicità, a parer mio, stupida e amorfa, riempiendola di frasi fatte.
@Too Beautiful To Handle Vedo che di commenti intelligenti se ne sprecano da parte tua. La scemenza dogmatica che hai detto, equivale a dire che senza razzismo non si può affermare che ogni etnia abbia pari dignità. Dato che l'equazione femminsmo=parità è totalmente arbitraria, nonchè falsa. #Cortocircuito
Gli uomini non sono animali selvatici che le donne addomesticano. Sono esseri umani e valgono, e molto. Le donne non hanno alcun diritto di dirci come comportarci o come pensare e soprattutto non sono superiori a noi. Se dire questo fa di me uno sfigato o un morto di figa, ebbene sia. Preferisco avere la stima di me stesso difendendo la mia dignità ed il mio orgoglio, piuttosto che essere l'animaletto domestico di una stronzetta viziata che pensa di avere il diritto di comandarmi.
Sul referendum condivido un'opinione che mi è capitato di leggere qualche giorno fa: abbiamo incaricato una squadra di tecnici di stilare una lista di costi/benefici per valutare l'effettiva utilità dell'opera (dei tecnici però si conosceva già in partenza l'opinione a riguardo dell'opera, e vabè, proprio non si riesce a fare le cose come si deve in questo Paese), una volta che queste persone competenti hanno parlato espressamente di un'opera non utile, il referendum a cosa serve? A dimostrare per l'ennesima volta che questo è il governo che se ne frega di ciò che dice chi ne capisce qualcosa e lascia tutto in mano a gente che probabilmente ha al massimo letto un paio di articoli di giornale? Ok la democrazia diretta, ma comunque la si giri, si sta ponendo una questione che il pubblico NON PUO' VALUTARE (perchè non importa quanto abbiate letto a riguardo, se non avete accesso a tutte le carte e non avete studiato prima la materia la vostra opinione è solo parziale) e, consultivo o meno, si va a gettare un po' di soldi dalla finestra per una votazione che fondamentalmente non serve e farebbe danni in ogni caso
Sono sempre sorpreso di come Shy abbia il 99% delle volte il mio stesso pensiero sulle cose, e comunque mi ci faccia riflettere sopra così tanto GRAZIE MILLE SHY!
Non c'è nulla di cui sorprendersi: è la magia dell'indottrinamento politicamente corretto. Possiamo esternare tutti le stesse, identiche, insipide parodie di idee inculcateci dall'istruzione pubblica statalista e dal circolo politico-mediatico, e rimpallarcele l'un l'altro acriticamente fingendo pure che si tratti di un impegnato esercizio di riflessione critico-razionale, e non di un deprimente gioco di echi. Che bello, eh?
A voi che giustificate lo spot. Quando un brand di assorbenti proporrà una bella pubblicità strappalacrime sull'invitare le donne a non commettere infanticidi, a non fare violenza sui minori, disabili e anziani, a non abusare della legge per accusare gli uomini di violenze che non hanno commesso e tante belle cose, allora capirete perché agli uomini lo spot non piace. Quando colpiscono gli uomini vi va bene, ma quando toccano voi vi indignate. Ma tranquille ragazze, prima o poi assaporerete la medicina.
Trovo che le "accuse" che stai ponendo siano leggermente più pesanti rispetto a quelle mostrate nello spot Gillette; non mi pare di aver visto allusioni a femminicidio o temi così delicati. E con questo non ti sto dando torto, proprio perché appunto i temi di cui parli tu sono seri e sono quelli su cui realmente si dovrebbe sensibilizzare, però in questo paragone le cose sono davvero troppo distanti tra loro.
In ogni caso io da donna non mi indignerei mai per uno spot sulle tematiche che hai nominato, ma effettivamente non siamo fatte tutte allo stesso modo. Vorrei solo chiederti un chiarimento: a parte l'abuso della legge e le false accuse nei confronti degli uomini, quelle che i hai scritto ti sembrano davvero azioni commesse prettamente da donne in quanto tali?
@@ariannatomasiello4313 L'infanticidio e la violenza psicologica e fisica sui minori sono gravi come ogni fenomeno di violenza domestica... e purtroppo dovete riconoscere che nella stragrande maggioranza dei casi è una donna (più specificamente la madre) a commetterli. Basta vedere che cosa succede talvolta negli asili o nei centri privati per bambini disabili. Immagina se un'azienda che produce prodotti femminili avesse fatto uno spot invitando le donne a non picchiare i bambini. Sarebbe scoppiato il putiferio, perché l'infanticidio da parte della madre è ancora oggi un tabù e nessuno può tollerare l'idea che una donna sia in grado di sfogare la propria aggressività sui propri figli. Ma anche perché ci sono dietro questioni economiche, le donne guardano di più la tv e quindi la pubblicità deve compiacerle in qualche maniera. Vuoi con complimenti gratuiti, vuoi con slogan spiccatamente femministi che ritraggono l'immagine di una donna forte e indipendente... ma di certo non con lezioni che fanno il predicozzo, altrimenti si bruciano la clientela come ha fatto Gillette. Io non dico che le donne compiono violenza sui minori, ma le statistiche su questo fenomeno mostrano una percentuale maggiore di donne responsabili... ed è necessario che la gente lo riconosca per debellarlo.
Completamente in disaccordo per un referendum: spendere milioni di euro ed attivare tutta una sequenza di enti, organi e servizi democratici solo per far sapere se il popolo italiano vuole o meno un tunnel ferroviario? Ormai a parte quelle 3-4 persone che ancora sono genuinamente interessate alla TAV perchè direttamente interessate (magari perchè gli passa di fianco a casa o cose così), tutti gli altri abbracciano una o l'altra fazione per esprimere una posizione politica. Seguendo questa logica dovremo fare un referendum anche per la ricostruzione del ponte Morandi o per il ponte sullo Stretto di Messina... sarebbe imbarazzante nella storia politica del nostro paese secondo me
Nella pubblicità della gillette vengo rappresentati comportamenti sbagliati, stereotipamente connessi al sesso maschile. Il motivo per cui la gente ha accusato della femminizzazione dell'uomo la pubblicità, è il fatto che viene impostata come se sbagliati non fossero i comportamenti in se, ma la mascolinità che ci sta dietro. Mi spiego meglio. Nella pubblicità si vedono 2 bambini che litigano, ma non è il tipo di contatto fisico che 2 bambini hanno quando giocano, è stato esagerato e rappresentato come eccesso di violenza e conseguente menefreghismo dei padri. I comportamenti rappresentati, sono un'esagerazione dei difetti della mascolinità. Alcuni comportamenti rappresentati, sono riconducibili a stupratori e molestatori, nonostante questo gillette bombarda a tappeto un intero genere, dicendo anche che ogni uomo è responsabile del comportamento di ogni uomo. Ovviamente nelle situazioni rappresentate ha senso, ma non perché lo dice gillette! Infatti non penso che avere un pene di rende responsabile di ogni supro e stupratore, e come alcuni fanno notare, sarebbe come dire che ogni singolo mussulmano è responsabile di ogni attacco terroristico a sfondo religioso, il che è assurdo: ogni persona và giudicata in base a ciò che fà, non ciò che è. Secondo una mia opinione inoltre, non esiste un "uomo moderno", mascolinità e feminilità sono rimasti invariati, ma è cambiata la cultura che ci stà intorno. Questo si nota dal fatto che hanno dovuto ricreare versioni stereotipate dei programmi anni 50 (stiamo parlando di circa 70 anni fa!). Tutti sono d'accordo che i comportamenti visti nella pubblicità siano sbagliati (esageratamente sbagliati), sarebbe come fare una pubblicità che ci mostra quanto sia sbagliato cannibalizzare bambini: non puoi dire che hanno torto, ma il fatto che lo abbiano fatto per dimostrare al mondo quanto progressisti siano, può solo farmi infuriare.
Personalmente ritengo che non dovrebbe essere fatto un referendum su una questione così tecnica come la TAV. Quante persone comprendono appieno i benefici e i problemi che porterà la TAV? Chi sa quanto serve all'economia italiana? Chi sa valutare che impatto avrà nelle zone dove passerà? Tenendo conto che pochi hanno o sanno reperire queste informazioni e che la gente che non sa vota di pancia e, soprattutto, si fa influenzare più facilmente da "slogan" che emozionano, più che da argomentazioni che fanno ragionare, non metterei la continuazione di un'opera così importante non solo a livello nazionale, ma anche europeo, a referendum. Perché c'è anche da dire questo, il cantiere della TAV è già al lavoro, quindi un'eventuale stop avrebbe grossi riverberi anche nella politica comunitaria, riducendo ancora la fiducia degli altri stati nell'Italia come partner di opere europee. Non voglio che la TAV sia la nostra Brexit. È vero che il potere mediatico di Salvini è grande ed, essendo lui a favore, sicuramente farebbe una grossa campagna dalla sua parte, ma ho paura che non basterebbe a soverchiare la tipica "paura" italiana delle grandi opere ( vedi pure TAP per esempio).
Ecco cos'altro succede nella pubblicità Gillette, Shy non ne parla perchè è un buonista col paraocchi: - 43 uomini mostrano un comportamento indesiderabile - 42 di questi uomini cattivi sono bianchi, 1 solo è di colore - 7 uomini mostrano un comportamento "corretto e desiderabile" - 5 di questi bravi uomini sono neri e solo 2 bianchi Davvero nessuno nota l'ipocrisia? Gillette cerca di fare appello ai "buoni sentimenti di parità" della gente, ma non fa che scagliarsi contro la realtà dei fatti, come dimostra il disprezzo quasi universale per questo tipo di propaganda, che si riflette nel rumore mediatico, e nelle reazioni su youtube. La realtà è che gli uomini bianchi ed eterosessuali non sono malvagi, e ogni tentativo di dipingerli come tali è destinato a riversarsi contro gli stessi moralisti.
Vuoi fare la brava persona e ti senti attaccato quando qualcuno minaccia lo spazio sicuro per i "bravi ragazzi" che questa pubblicità vuole alimentare a creare. Proteggi quanto vuoi la tua bolla, ma prima o poi scoppierà. Nel frattempo goditi i cantanti giapponesi dalle fattezze femminili finchè puoi.
Ma porca miseria scrivi cose sacrosante e poi mi cadi con un insulto a quelli cha potrebbero essere i suoi gusti culturali e/o musicali? Avrà il diritto di godersi ciò che gli pare fintanto che non rompe l'anima agli altri, no? Scusa la digressione ma quando vedo "anti SJW" che mi fanno sti scivoloni mi cadono le palle, bisogna essere meglio di loro. Combattere l'idiozia con la ragione ed i fatti, gli attacchi più o meno personali sono inutili e dannosi.
@Too Beautiful To Handle Avete fracassato i coglioni con "non tutti i musulmani sono terroristi" e cose varie e adesso la generalizzazione va bene ? Famo un a pubblicità dove i gay fanno i pedofili, e poi diciamo "non fate i pedofili". Se non sei un pedofilo non hai che di lamentarti.
Sì però signor youtube io vivo in italia e non ho la connessione veloce abbastanza per caricare il 720 a 50 frames, potrebbe caricare anche le altre risoluzioni? Capisco che il lavoro di algoritmo che butta giù i video a caso è duro, ma almeno i video di shy caricarli
A riguardo della Gillette. Per me è triste. Sembra quasi che vogliano far credere che solo gli uomini siano problematici. Dico ciò perché ci sono altre pubblicità che trattano un argomento simile, molto spesso mostrando donne "oppresse" dal sistema patriarcale, che si devono ribellare. Penso che molti uomini si siano stufati di essere rappresentati così. La pubblicità della Gillette, per quanto relativamente innocua rispetto alle altre, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
@Too Beautiful To Handle Si ma per come lo presentano sembra che non si siano MAI stati fatti progressi nella società. E penso sia ancora più offensivo nei confronti delle donne che vengono trattate da molti media come bambini indifesi. C'è modo e modo per trasmettere un messaggio, questo diciamo che non è riuscito nell'intento.
@Too Beautiful To Handle a parte che si teorizza che le prime società fossero molto probabilmente Matriarcali (perché ci sono anche prove)quindi sempre cosi no (poi chissà, le donne per via che creavano la vita, non escludo che non siano impazzite e siano andate al altro estremo, mah non lo sapremo mai) (ah e si pensava che solo la donna creasse la vita al inizio poi siamo andati al altro estremo)
@@eleemaeli1830 è vero però solo fino a un certo punto. Ad esempio in Giappone le prime società erano sì matriarcali, ma a quanto si sa non veniva comunque oppresso il sesso opposto. Semplicemente la donna, o meglio la sciamana, era colei che aveva il potere di dare la vita come la morte grazie al suo corpo (utero) e tramite esso, con rituali, riusciva a mettersi in contatto o addirittura a ospitare nel suo corpo le divinità. Tramite sé stessa permetteva quindi agli dei di parlare al popolo. Era una figura molto potente e per questo era a capo dei villaggi. Ma si pensa che è proprio questa paura verso questo corpo, questo "potere", che le parti si sono invertite, che il matriarcato è stato scavalcato da un patriarcato in cui si opprimeva il sesso opposto per porre un controllo su di esso, su questo potere che era tanto grande quanto spesso incontrollabile. L'oppressione della donna, come anche del suo corpo, potrebbe nascere proprio da questa antica paura dell'uomo nei confronti di un suo simile che è in grado di dare e ospitare la vita e che nell'antichità dava perciò alla donna potenti poteri mistici e divini, e quindi anche politici. Sarebbe super interessante vedere altre società matriarcali come funzionavano, io purtroppo conosco solo la sfera del Giappone.
@@--Asahi-- interessante non cambio idea per via della legge dei numeri pero magari facessimo come loro, poi noi avevamo le streghe loro avevano gli yokai per dirti (kitsune più che altro)
@@eleemaeli1830 è vero, non avevo pensato ai kitsune, in effetti il fenomeno strega da loro era presente così, chissà quante donne sono state uccise perchè accusate di essere dei kitsune.. sarebbe interessante approfondire!
Riguardo la pubblicità di Gilette, un paio di cose da un punto di vista femminile. Sono d'accordo con la tua ultima affermazione, trovo sensato mostrare uomini marcatamente maschili nell'aspetto, fare azioni in modo maschile, che però cambiano e modernizzano l'immagine dell'uomo. In una pubblicità, che ha una durata breve e deve essere compresa da moltissime persone diverse, ciò viene enfatizzato, esagerato per mandare il messaggio in modo chiaro. Quindi non vedo in che altro modo avrebbero potuto veicolare la necessità di un cambiamento negli atteggiamenti maschili. Secondo, a riguardo della disparità con il genere femminile: restando sui rasoi, le donne sono spesso rappresentate pronte a uscire, con abiti corti per mostrare le gambe... Tuttavia, credo che le pubblicità non siano in grado di rappresentarci in maniera efficace, proprio per la loro natura stessa. A nessuna donna piace vedersi enfatizzate, nei difetti e nei pregi, perché non ci riconosciamo. Preferiremo venire apprezzate per i risultati che otteniamo con il lavoro duro, con l'impegno, con i sacrifici, ma questi sono temi difficile da rappresentare o da abbinare un prodotto, infatti sono temi che ogni tanto vediamo negli spot che parlano di eventi sportivi o sull'istruzione. Questo è il mio punto di vista femminile e femminista moderata, Complimenti Shy, sempre un ottimo lavoro, continua così.
L'associazione sesso maschile = stupro è la stessa dell'immigrante = delinquente. Sinceramente è una retorica che ovviamente non può rendere allegri gli esponenti del sesso maschile. La pubblicità non è neanche troppo grave in se, alla fine il messaggio, del "puoi essere uomo anche senza essere "uomo"" è anche apprezzabile. Il punto è il modo aggressivo e totalizzante in cui viene posta. L'attenzione data allo spot sul "sexual harassment" è parecchio marcata e discriminatoria. Inquadra il sesso maschile in un gruppo. In quello dei cattivi. E il fatto di lasciare andare gli stereotipi passa purtroppo molto in secondo piano. E' questo che non è piaciuto alle persone, e neppure a me se devo essere sincero. Per fare il paragone : E' come una pubblicità che descrivesse tutte le persone di colore come potenziali stupratori seriali e dicesse "Bhè finalmente avete capito che stuprare non è una cosa bella, le cose stanno cambiando!". Sinceramente la troverei ugualmente di cattivo gusto.
I believe it's a good moment to wonder, it's Gillette a monopoly? Since I can remember I can't get another alternative to this trademark in my country (I'm from mx) is this legal?
shy, lo sapevi che lo spot è stato diretto da una donna? io l'ho notato subito. da quanto ho capito, il discorso che hai fatto pone lo stereotipo di donna come l'hai descritto dicendo che esso non corrisponde peró alla maggior parte delle donne; la stessa cosa per l'uomo. hai detto anche che se i ruoli fossero invertiti, le femministe si sarebbero attivate in qualche modo. ora, in quanto donna, personalmente ti ritengo in torto: lo "stereotipo" (perchè tanto stereotipo non è) di uomo presentato nello spot lo incontro tutti i giorni: un uomo che non ha rispetto per le donne, che non sente la sua virilità appagata senza violenza. esempio pratico: solo ieri in due mi hanno fischiato dietro mentre camminavo, un padre l'altro giorno che definiva il figlio "femminuccia" perchè non fa lotta greco-romana coi compagni in classe. "non tutti gli uomini sono cosí, mi sento offeso" siamo sicuri?? non è che l'offesa è data dal fatto che diversi uomini si sentono presi in causa? perchè non tutti sono cosí, ma tanti li sento tutti i giorni, tutti i minuti giustificare azioni anche bruttissime, o essere giustificati anche da donne, perchè sono "maschi". e magari non si rendono nemmeno conto di star sbagliando e non comprendono il punto di vista di una donna (come appunto quella che ha diretto lo spot). per me non si puó paragonare l'esempio di qualche donna che cerca di attrarre con il suo corpo in contesti lavorativi con comportamenti quotidiani. e sí, le femministe si sarebbero attivate perchè nonostante il mio discorso, il fatto che non ci sia mai stato un tipo di spot del genere sulle donne non ha mai impedito che gli uomini ci criticassero in continuazione, ci riempissero di stereotipi come quello della donna capricciosa e falsa, seduttrice ecc
un conto sono i comportamenti estremi o pericolosi, un conto e' il gioco delle parti dai Berilio.. non farla tanto lunga.. di donne che ''non sono'' come dici tu ne incontro tutti i giorni.. quindi anche lo stereotipo della donna tanto stereotipo non e'.. e quando la smetteranno di fischiarti ci rimarrai molto male ricordati ;)
@@michaelciancetta6397 dovevi fermarti prima dell'ultima frase, e poteva (forse) avere un senso. "e quando la smetteranno di fischiarti ci rimarrai molto male ricordati ;) " questa frase dimostra esattamente perché c'è bisogno di spot come quello. No, non ci rimarremo male. Non vediamo l'ora che smettano di fischiarci. Mi dispiace, ma non hai idea del mix di emozioni sgradevoli che ci provoca l'essere fischiate per strada e non puoi permetterti commenti del genere. Hanno iniziato a fischiarmi a 12 anni e da allora non posso mettere una gonna serenamente o camminare con aria felice senza essere importunata, e come me molte altre. Dirci "quando smetteranno ci rimarrai molto male" è offensivo.
Ridicolo che anche solo si pensi di indire un referendum su un tema simile. La costruzione di una grande opera non è materia di opinione o di dibattito politico, "il popolo" non ha le competenze per capire se la TAV è essenziale per l'economia o un disastro ambientale e non si può fare di un'opera pubblica una battaglia politica senza sapere veramente se è necessaria o no. I referendum sono utili quando bisogna sondare aspetti etici o morali che non hanno modo di essere analizzati in maniera oggettiva. La costruzione di una grande opera si può e si deve avviare in seguito di un'alasi costi-benefici fatta da esperti e non in seguito di un referendum in cui il voto sarà dato di pancia. Detto questo ricordo a tutti che i due trafori che abbiamo verso la Francia (Frejus e Bianco) non possono essere percorsi dai grandi autotreni perché all'epoca della costruzione non furono progettati per il traffico commerciale, e, a meno di passare per comodi passi alpini con tir giganti, bisogna fare tappa forzata in Liguria, terra che a parte un ponte crollato non offre una rete autostradale esattamente comoda. Aggiungete che avremo dei francesi incazzati che chiederanno un risarcimento per gli accordi che infrangeremmo e vedete voi cosa ci conviene fare.
Nemmeno Gillette sta dicendo che tutti gli uomini sono così. Si riferisce solo agli uomini che sono davvero così. Per quanto riguarda la possibilità di fare uno spot speculare con le donne... Io non mi sentirei presa in causa se facessero uno spot su donne arriviste che usano il loro aspetto fisico (perché so che non lo faccio), e mi rendo conto che non è affatto un comportamento corretto e che nel suo piccolo rovina il tessuto sociale, ma le donne che agiscono così non sono la maggioranza, e nel complesso fanno molto meno danno di un uomo che lascia che i bambini si picchino. La donna stereotipata cerca di ritagliarsi una nicchia in cui vivere parassitando, l'uomo stereotipato cerca di dominare gli altri.
Perché impongono una visione ideologica stereotipata dell'uomo attribuendo ai comportamenti maschili "sbagliati" (fare BATTUTE sporche, azzuffarsi tra bambini, abbordare ragazze) i problemi della società: bullismo, discriminazione, abusi verso le donne. Loro sono una multinazionale miliardaria e il loro scopo è guadagnare, infatti quando si mettono a fare lezioni di morale, come in questo caso, fanno solo una casino osceno.
Comunque io penso che se ci fosse stata una pubblicità simile sulle donne, poniamo, siffatta: [all'inizio vedi una serie di donne sparlare alle spalle di un'altra, o di un altro, per qualche suo difetto, poi una serie di atti di bullismo tra ragazze, cattiverie varie compiute da donne, insegnamenti sbagliati dalle famiglie alle bambine femmine] e poi viene lanciato il messaggio [Come possiamo essere delle donne migliori?] e ne segue un'altra serie di immagini [donne che si distanziano dal gruppo delle bulle, e dicono "smettetela di dire queste cose", prendono le difese delle vittime, aiutano anziché fare cattiverie, educano le bambine a rispettarsi l'un l'altro] - ecco, penso che onestamente avrei apprezzato molto il messaggio di base e non mi sarei soffermata sul presunto stereotipo, perché la pubblicità non sta dicendo che le donne sono tutte in quel modo, ma che tutte dovremmo essere donne migliori. Ma non in quanto donne, bensì in quanto esseri umani, come nello spot di Gillette, dove in effetti i valori propugnati alla fine sono valori umani e non semplicemente virili, e lo trovo molto bello.
@Too Beautiful To Handle Veramente mi sono guardato molto intorno, ed infatti le femministe storiche non si riconoscono nel movimento attuale, infatti io mi riferisco alla terza (o quarta, dipende dalle opinioni) "onda" (se così si può tradurre) del femminismo, quello violento, razzista, intollerante che non vuole la libertà di opinione e di parola, personalmente ho sempre difeso il movimento femminista storico (prima e seconda "onda") vatti a vedere un po di video, non lontano, qui su youtube :D tu poi puoi dire quello che vuoi, ma anche questo è femminismo (deviato, malato) ma resta femminismo (e sta influenzando pesantemente la società attuale, vedi disney ecc.)
Il tuo discorso fa acqua da tutte le parti. Ti stai schierando contro gli anti-SJW per questioni che, quali che siano, non hanno nulla a che vedere con il merito dello spot in questione. Nel momento in cui ammetti il doppio standard, ogni altro argomento cessa di esistere, almeno se ritieni di credere nell'uguaglianza tra uomo e donna. Un doppio standard di questo tipo è SEMPRE inammissibile, sia dal mio punto di vista, che dal punto di vista dei valori di questo e di molti altri Paesi (in Italia l'uguaglianza formale e SOSTANZIALE tra uomo è donna è sancita dall'art.3 della Costituzione, ovvero in quella prima parte inalterabile per definizione perché introduce i valori fondanti della nostra società). Se ammetti che "sarebbe sessista se si facesse la stessa cosa con le donne" e "ci sarebbe un'insurrezione", non puoi assolutamente dare contro agli UOMINI che insorgono GIUSTAMENTE contro questo spot. Nessun argomento, inclusi l'"essere superiore", l'"essere virile abbastanza da tollerarlo" etc. sono ammissibili. Per quanto mi riguarda, vale la stessa reazione che ebbero i cinesi con D&G: quando qualuno usa la pubblicità per deridere la tua cultura o attaccare la tua identità (ivi incluso quindi il genere, che ne è parte), il marchio e i suoi prodotti sono BANDITI A VITA, e fine della polemica.
Dove sono le mie Skin di Fortnite **BREAKING**!!?
@@Restaan ok
Si sono distrutte nel cizzorz deathrun 😓😓😓
Mi piacerebbe vedere lo staff marketing e pubblicitario di Saratoga giusto per capire a che livello di disperazione si trovino in questo momento al pensiero di un nuovo, ipotetico, spot. Mi sa che, in questi tempi bui, continuare a mandare a nastro quello di "Brava Giovanna, bravah" rientrerebbe tra le manovre che definirei "azzardate"😅
Il prossimo spot lo faranno con malgioglio
Che rimandassero lo spot con Megan Gale.
Io sinceramente ho apprezzato molto la pubblicità e, nonostante sia d'accordo sul fatto che spesse volte il femminismo viene estremizzato al punto da diventare sessista nei confronti degli uomini, non ho visto questo in quella pubblicità. Non ho visto donne fare la morale a uomini, donne affermare come tutti siano uguali. Ho visto ALCUNI uomini combattere dei comportamenti che ALCUNI uomini praticano. Il messaggio non è "tutti gli uomini sono malvagi, non c'è scampo", ma "esiste una cultura che vede la virilità come necessariamente aggressiva, ma non è la cultura in cui crediamo. Crediamo negli uomini che rigettano questa cultura e li incoraggiamo a farsi valere". A mio parere il tema è stato trattato bene. Cioè, si potrebbe fare un parallelo con uno spot che invita a riciclare e a non buttare rifiuti per terra, presentando il modello di una persona noncurante dell'ambiente e una che invece ricicla. Lo spot vorrebbe dire che tutti buttano cartacce per terra e la gente del futuro deve riciclare? No, rappresenterebbe semplicemente dei fenomeni che accadono e che, come società, dovremmo combattere. E secondo me si potrebbe fare anche uno spot simile per combattere i comportamenti tipicamente femminili che come società consideriamo ormai sbagliati, come deridere un uomo se non corrispondente all'ideale di virilità che abbiamo, pretendere che gli uomini debbano pagare e mantere le donne, insultare e giudicare altre donne per la loro sessualità. Sono comportamenti che purtroppo ALCUNE donne hanno e un aiuto in più per promuovere comportamenti positivi da parte dei grandi marchi non credo guasti. Poi certo, è una pubblicità, ma ogni piccola cosa si somma con il resto e influenza la nostra cultura.
Amen! Quoto in toto.
Non avrei saputo dirlo meglio di così
questo perchè non sapete chi c'è dietro la direzione e la produzione dello spot pubblicitario
@@7Katran Lo sappiamo che è una donna. Ma fino ad adesso quasi tutte le pubblicità che riguardano le donne sono state fatte da uomini. Un uomo si può occupare di qualcosa che riguarda le donne così come una donna si può occupare di qualcosa che riguarda gli uomini. Non dovrebbe essere un problema.
@@serenalanzo4077 e infatti il problema non è il fatto che è donna :)
Con quei microfoni dietro pare che hai le treccine afro.
Abbia*
@@wurzum. ma pure "hai".
No, "sembra che tu abbia"
@@Tiziano75775 ragazzi non mi fate fare il cacaspilli: vanno bene sia abbia che hai, ma abbia suona meglio perché il "pare" indica un'ipotesi e non una certezza, ma a livello grammaticale sono giuste entrambe.
@@diegohp93 beh ma anche no; utilizzando il connettivo "pare che" introduci un'ipotesi, e all'ipotesi corrisponde il congiuntivo.
Ho visto la pubblicità di Gillette e non ho trovato che avesse un messaggio "femminista", anzi, secondo me il video elogia il genere maschile per essersi "evoluto" e discostato dagli stereotipi di decenni fa: a sottolineare che certi comportamenti sono sbagliati, non esclusivamente verso le donne, ma in generale verso il prossimo, non sono "femministe che bacchettano gli uomini", ma sono altri uomini, padri, che danno così l'esempio ai propri figli. E' così disgustoso ambire a una società in cui i padri mostrano ai figli come essere persone migliori? E il messaggio si può interpretare come universale, perchè si riesce a vedere anche uno spezzone in cui un padre insegna alla propria figlia che è "strong": è così scandaloso ed offensivo, quindi?
EDIT: come mi è stato fatto notare sono stata poco chiara nel commento: dicendo che non è femminista questa pubblicità intendo nel senso distorto che le è stato dato, ovvero come annullamento della mascolinità eccetera...
Ritengo invece, ovviamente, che sia una pubblicità femminista nel significato puro del termine.
Personalmente non mi sento in nessun modo offeso da questa pubblicità, anzi, sono d'accordo con tutti i messaggi che porta... sarà che essendo in pace con la mia mascolinità e sessualità non ho bisogno di dimostrare nulla triggerandomi perché questo spot in qualche modo mette (edit: potrebbe mettere) in pericolo la figura del maschio alpha. Assolutamente d'accordo con te.
Che bel commento! D'accordissimo (da uomo). Non so perché molti ci vedono un'accusa
@@Dyer90 onestamente trovo difficile capire il nesso della tua risposta con il mio commento.
Io non ritengo che la pubblicità di Gillette avesse come obiettivo quello di insegnare agli uomini ad essere migliori di quello che è uno stereotipo, anzi ritengo che possa benissimo essere interpretato come messaggio universale, che uomini e donne possano essere un esempio per i propri figli per porre le basi per una società migliore.
Il fatto che i protagonisti principali siano uomini è data dall'esigenza di porre un confronto fra la vecchia pubblicità stereotipata, distaccandosene, e il nuovo mondo di oggi.
Tra l'altro si vede anche una scena di una madre che conforta il figlio bullizzato, come a mostrare che anche una madre può essere un riferimento e un sostegno forte per i propri figli, tanto quanto un padre.
Io trovo che la pubblicità parlasse anche a me, in quanto persona, non ci vedo un messaggio univoco verso un solo genere.
Ma hanno mandato quel messaggio politicizzandolo. Avrebbero potuto evitare i riferimenti alla cronaca e fare qualcosa di più universale, ad esempio, e nessuno se la sarebbe presa. Poi non capisco la mania femminista dell'essere forte. Sembra che le femministe vogliano imporre alle donne di essere forti (perché altrimenti sono meno donne?), applicando di fatto gli stessi stereotipi che sono stati applicati agli uomini fino a poco tempo fa. Infatti "forte" nell'immaginario comune significa non mostrare i propri sentimenti, comportarsi in un certo modo, non avere mai paura, fare tutto da soli...non mi sembra siano cose così positive né in una donna, né in un uomo però per le femministe se le si insegna agli uomini è patriarcato mentre se lo si insegna alle donne è parità. Insegnare la gentilezza alle bambine adesso è una cosa negativa e sessista, quando in realtà sarebbe mille volte più utile.
@@UtentePassatoMaNonTrapassato io personalmente non ci vedo nessun messaggio politicizzato, dato che il voler vivere in una società migliore dovrebbe essere un'ambizione senza colore politico.
Il riferimento alla cronaca è sensato secondo me, è un riferimento all'attualità, un'altra dimostrazione di come la società stia cambiando e si sia evoluta rispetto agli anni in cui vigeva lo stereotipo!
Per quanto riguarda l'essere "forte" secondo me tu sbagli, nel senso che dai al dire alle donne di essere forti la stessa connotazione che aveva dire agli uomini di essere forti, ovvero annullare i propri sentimenti e via dicendo come tu hai detto: quando il movimento femminista dice alle donne di essere forti, vuol dire che le donne hanno una voce e possono avere il potere e la forza di far sentire la propria voce nella società, in questo senso le donne sono spronate ad essere "forti".
Questo commento si perderà nella marea di... robe. Ma pazienza.
A proposito della TAV: come si può discutere se completare il valico Italia-Francia, quando sono già stati spesi miliardi di euro sia dall’Italia sia soprattutto dalla Francia e quando metà dei costi di costruzione vengono finanziati dalla UE? Senza dimenticare che un’eventuale chiusura della linea, oltre che un immane spreco di miliardi di soldi pubblici, sarebbe più costosa del completamento, per via della necessità di mettere in sicurezza le gallerie già scavate. La TAV non è l’ennesima ferrovia ad alta velocità italiana, come il nome porterebbe a pensare. È un valico strategico di importanza europea, specie per quanto riguarda il trasporto merci. È un’opera voluta e già pagata da Francia ed Unione. Chiuderla, soprattutto ora che i lavori sono a buon punto, sarebbe folle. Per inciso, un referendum non sarebbe possibile (se non consultivo, ma a che pro? Se non politico ovviamente) perché dietro alla ferrovia ci sono accordi internazionali. E niente, queste erano le mie due parole in merito. Avrò fatto mille errori di battitura e di grammatica, è molto tardi e sono ancora qui a guardare Shy.
Ma i lavori che sono a buon punto dove l'hai sentita?
Da quando la metà dell'opera sarebbe finanziata dalla comunità Europea?
Sei troppo disinformata.
@@ivanelectro4383 No, ha assolutamente ragione. La UE stanzia il 50% delle risorse per finire l'opera... poi che i giornali non lo dicano è un altro discorso.
è un concetto simile al vietnam, come ci si può ritirare dal pantano se ci sono stati spesi un sacco di soldi e mandati a morire molti giovani americani? È giusto spendere altri soldi e risorse per un'opera che continua a rimanere ferma, molto contestata, per un servizio di trasporto merci che in europa sempre meno viene fatto via treno e molto di più via camion?
Che sia un'opera voluta è una mezza bugia, sin dall'inizio buona parte dei piemontesi era contraria (anche se adesso è diventata un'arma contro i grillini allora si cambia tutti idea). Che sia strategica invece è un'opinione e ve ne sono altrettante, anche di esperti, che sostengono il contrario.
A mio parere il problema dello spot è essenzialmente il tono paternalistico e moralista. In particolare infastidisce molto l'ipocrisia del 'woke branding' da parte delle aziende e di come utilizzino (e sviliscano) problemi etici e sociali per apparire più moralmente virtuosi. Lo trovo retorico e ideologico - penso sia inappropriato che un'azienda cerchi di promuovere i propri prodotti ai suoi consumatori attraverso una concezione morale e politica, invece delle caratteristiche del prodotto stesso. Non c'è nulla di male o inusuale ad avere un ad che sia 'inspirational' o suggestivo di uno stile di vita - ma qui la dinamica mi pare: 'siamo d'accordo politicamente e moralmente con te, siamo virtuosi e 'avanti' - compra il nostro prodotto'. Un po' una ruffianata insomma. Non trovate anche voi?
Inoltre penso sia fatto un po' male - è troppo 'telefonato'. Se avessero semplicemente mostrato i comportamenti virtuosi, senza crearne una narrativa politica esplicita nella quale citano 'me too' e 'toxic masculinity' e creando una visione di noi (quelli buoni, Gilette e 'some men') contro gli altri uomini (quelli violenti retrogradi e sessisti), a mio parere sarebbe stato molto più carino. E soprattutto più efficace nel promuovere davvero un'immagine positiva di quei comportamenti - invece del solito ennesimo pallosissimo dibattito a suon di hashtag tra loro e gli altri, destra e sinistra, sjw e alt-right.
Oramai siamo abituati a questo ed altro. Curioso poi che venga sempre usato il termine "paternalistico" (come se il padre avesse qualcosa di intrinsecamente negativo), quando poi la pubblicità è stata scritta e ideata da una donna. Poi però ci raccontano che viviamo in società maschilista nella stessa frase. Fantastico.
No no tu non hai capito proprio niente amico questo spot era un chiaro messaggio di voler estirpare la mascolinità infatti è ritratta come qualcosa di malsano e tossico si sta diffondendo questa cosa della mascolinità tossica per condannare l'intera mascolinità e il nostro essere vogliono diffondere l'idea che essere virile significa tossico sopratutto alle nuove generazioni vogliono condizionarli basti guardare il cambiamento dei film un tempo film come cuck norris steven senegal ecc. Oggi invece i personaggi maschili sono deviati e spostati solo sulla bellezza e privati di tutto vengono ridicolizzati gli unici virili sono i nemici facci caso vogliono tenere lontani i maschi per mostrare le donne questi stanno complottando contro di noi
D'accordo con (quasi) tutto. Secondo me però il discorso che fai su un'ipotetica pubblicità fatta al contrario, basata sugli stereotipi di genere femminile, non funziona per come è fatta la nostra società. È una società storicamente maschilista che sta procedendo verso l'equilibrio maschio-femmina (con tutte le eccezioni e gli intoppi, ovviamente), non il contrario. Cioè, se si fosse fatta una pubblicità con donne pettegole, gold digger che pensano solo al gossip e al trucco, sarebbe stata come una nostra pubblicità degli anni '50/'60 (per essere buona), ed è una cosa che è già esistita nella nostra società. Quelle pubblicità le abbiamo già viste, già criticate negli anni. Invece questa pubblicità di Gillette mette l'uomo in una posizione in cui non è mai stato messo. Sta lì la provocazione.
Credo che il punto sia proprio quello, in una società che cerca di superare il disequilibrio uno spot che invece fa proprio quello che si vorrebbe eliminare. È lo stesso concetto del public shaming di un bullo da parte di personaggi in vista, per colpire il bullo eserciti in prima persona una forma di bullismo. È un tipo di comunicazione aggressiva ineducativa, che oltre a mandare il messaggio che intende mandare, ne invia uno parallelo secondo cui ci sono modi giusti e modi sbagliati di usare l'azione criticata. Non è educativo, ma fa parlare e quindi per una pubblicità il risultato è raggiunto. Ma secondo me è un risultato raggiunto in maniera non ottimale perché continua a perpetuare un comportamento che come società abbiamo stabilito scorretto. Riguardo alle pubblicità anni 50/60, forse appunto all'epoca era accettato e quindi non avrebbe avuto una reazione, oggi la società è cambiata e quindi un'ipotetica pubblicità sugli stereotipi femminili verrebbe aspramente criticata, oggi. Il fatto che è stata già vista, già criticata secondo me non regge, perché lascerebbe intendere che non susciterebbe reazioni. Invece è il contrario, proprio perché già vista, già criticata, oggi non verrebbe riproposta perché sarebbe vista come incredibilmente scorretta e abominevole, da qui il discorso del doppio standard (o doppiopisismo). Perché la problematica della parità è incredibilmente di attualità ed il discorso e gli esempi fatti vanno contestualizzati in tale attualità. Ecco perché è allarmante che in tale contesto di grande sensibilizzazione vengano passate certe cose. Il sessismo è sessismo e l'unico modo di liberarcene è combatterlo, tutti e di ogni tipo. "Comprenderlo" come "provocazione" ha lo stesso significato de comportamenti denunciati dallo spot in questione "violenza? Nah, so ragazzi!". Ci trovo un preoccupante e avvilente parallelismo. Chiedo scusa per gli errori, non ho tempo per rileggere. Buona serata!
Stai dando per scontata una cosa che scontata non è, scambiando una legittima interpretazione (non solo relativa a scienze epistemologicamente deboli, ma con anche dei critici all'interno delle stesse) per verità assoluta. Non stiamo parlando di fisica o biologia, è bene ricordarlo.
Comunque rispetto il tuo parere, ma non lo condivido (per le motivazioni, c'è un commento che ho scritto nella discussione sotto al mio principale, quello relativo a perché non parlo di patriarcato, pur essendo anche un'attivista per i diritti femminili). Ma ci sta, son solo punti di vista. :) Tanto più di questi non possiamo fornire.
ma poi perchè una donna che si trucca o si occupa di make up dovrebbe essere per forza stupida?
Esatto. Il massimo di critica che si farebbe a una pubblicità simile è il classico "nel 2019 c'è ancora da dimostrare che bla bla bla..."
La grande differenza è che le donne combattono contro gli stereotipi di genere da molto più tempo degli uomini. Poi boh, io vedo i movimenti femministi che si incazzano di continuo contro le pubblicità maschiliste rivolte alle donne, però ehi, non hanno fatto lo scalpore di quello della Gilette. E questo perché discriminare le donne è ancora visto come "normale". Mentre mostrare agli uomini che alcuni comportamenti tossici (che non sono superati), imposti da una mentalità machista, è una cosa che fa scalpore. Perché si parla di uomini cresciuti in una società patriarcale. E infatti vedi come questi hanno reagito: incazzati e spaventati, si son sentiti "attaccati".
Il "doppio standard" esisterebbe se tra uomo e donna ci fosse la parità (che invece non c'è).
@@paoloscatolini1532 sarei curiosa anch'io di sapere da dov'è uscito sto stereotipo. Credo nasca dal concetto che la donna debba essere attraente, ma che questo le porti via tempo. Da qui il ragionamento: "Si trucca? Ahaha, allora è un'oca perché passa tanto tempo allo specchio al posto di fare altro!" (Leggere, studiare, qualsiasi cosa)
Spesso a questo ragionamento è anche associato il sempreverde: "Guardala che cessa! Scommetto che è pure secchiona!" -> perché, appunto, non si trucca.
È una mentalità tossica che costringe le donne a seguire uno standard basato solo sull'apparenza. Insomma, è oggettificazione. Perché una donna non vale più di quanto appare.
Manco a dirlo, mi hanno tolto un commento, probabilmente segnalato. Manco a dirlo eh! ;)
Io lo riposto.
Quando ho visto la pubblicità mi ha dato una sensazione di cringe proprio per il motivo di cui hai parlato inizialmente. Mostra degli stereotipi sessisti che, oltretutto, non esistono nemmeno tanto nel mondo moderno.
Ma nemmeno mio padre o mio nonno avevano bisogno di denigrare le donne per sentirsi machi.
Quelli si chiamano e si sono sempre chiamati idioti, non sessisti.
E vedere gli uomini, o la vecchia versione degli uomini, rappresentata così, mi ha dato una brutta sensazione.
Di sessismo appunto.
Credo che molte persone abbiamo provato la stessa sensazione senza saperla spiegare.
Poi i cretini della femminilizzazione ecc... sono cretini.
Ma io ho proprio pensato: e se la pubblicità avesse rappresentato le donne come tutte maligne le une con le altre, pronte a svalutare le altre donne e ad insultarle per qualche chilo in più... non sarebbe stato ingiusto e stereotipato?
Eppure ci sono stati un sacco di episodi ultimamente, dagli insulti ad Annalisa minetti per avere avuto un figlio, alle amiche della ferragni per non essere perfette, alla pubblicità con donne con corpi normali della Calvin Klein chiamate ciccione soorattutto da altre donne..
Se ci fosse stata una pubblicità di una marca di calze che avesse rappresentato tutte le donne così e avesse detto : ma da oggi le cose devono cambiare! Comportati come una persona decente e non come una donna...
Un po' bhe... ci sarei rimasta... avrei detto: signori che vendete le calze, essere una donna non è quella cosa lì. Quello è essere una persona idiota.
Stessa cosa per la pubblicità della gilette. Essere un uomo non è e non è mai stato quella roba lì.
Toppare hanno toppato. E da donna io vedi tanto odio e sessismo verso gli uomini quanto ne vedo verso le donne.
Ma non da donne vs uomini e da uomini vs donne
C'è sessismo verso donne fatto da donne e sessismo verso uomini fatto da uomini.
Ormai non si tratta più di sessismo, ma di essere idioti vs uomini e idioti vs donne.
Spesso semplicemente frustrati vs tutti.
Il commento migliore che abbia letto in sto marasma, esattamente il mio pensiero. La cosa triste é che una pubblicità opposta con donne come protagoniste é stata girata (da un canale satirico composto sia da uomini che da donne) ma TH-cam ha demonetizzato il video in tempo record. In Italia c'è parecchia ignoranza sulle questioni socili internazionali ma chi segue il panorama americano o britannico sa benissimo che la situazione é davvero pesante, gli uomini (bianchi etero soprattutto) sono stufi di vedersi addossare la colpa di tutti i mali del mondo e venire costantemente demonizzati dai media per il semplice fatto di appartenere ad un dato gruppo demografico. Se poi hai la sfortuna di essere maschio, bianco, etero e pure gamer hai vinto alla lotteria: sei ufficialmente Satana.
th-cam.com/video/x_HL0wiK4Zc/w-d-xo.html
Uno dei pochi commenti di buon senso, cosa rara nelle persone che seguono shy.
Oddio !! Non ci posso credere !! Un commento non politically correct e obbiettivo, da parte di una donna poi!!! Grazie di esistere! Le donne come te oltre a dover essere di più, dovrebbero farsi sentire di più. Grazie carissima un bacione anche se non ti conosco
Hai una marcia in più!
No, vi prego basta referendum su questioni tecniche posti a persone che al 99,99% non hanno modo di prendere decisioni informate. Non si parla di questioni etiche di attualità, come potevano essere l'aborto o il divorzio; si tratta di una decisione tecnica, da prendere basandosi su dati riguardo all'impatto ambientale e le ricadute socio-economiche. Tra l'altro Salvini potrebbe benissimo decidere di non sostenere più il TAV inserendolo nella narrazione anti-europea, se decidesse che gli conviene di più rispetto al sostegno della classe media settentrionale.
Come no, basta chiedere a Google!
paolo panizzon non che i vari partiti votino perché informati, voteranno a seconda di ciò che per loro “ fa campagna elettorale “
Vorrei solo aggiungere, per essere chiaro, che il TAV non aiuterebbe nessuno, ancor meno la "classe media"
Luca Ironfist è una modernizzazione, ci vuole prima o poi
Tra l’altro potrà capitare a molto di diversi spostare nell’Europa ovest senza per forza andare in macchina o metterci 3 giorni
@@tripleh98marco Grazie per aver dato prova di non sapere niente dell'opera, mi hai risparmiato un sacco di fatica. Il TAV è un treno progettato per le merci e per le merci soltanto, per quanto riguarda le persone il traforo del frejus fa già un egregio lavoro, ed è anche ampiamente sottoutilizzato per quanto riguarda le merci, il cui traffico è in calo sia su gomma che su rotaia da più di 20 anni. La "modernizzazione" di cui parli è così futuristica che i vagoni una volta arrivati in francia dovrebbero comunque cambiare locomotrice per imcompatibilità tecniche tra le linee ferroviarie nazionali.
Se pensi di essere una mozzarella, allora sicuramente risparmiare 40 min (non 3 giorni) per andare a lione in un vagone merci ti cambierà la vita, peccato che i contribuenti ne pagheranno il costo per i prossimi 40 anni, ammesso che sto buco nell'amianto a forma di progresso veda mai la luce, dato che l'UE ha già bloccato gran parte dei fondi, la francia si è tirata saggiamente indietro e noi di quà stiamo solo facendo un tunnel geognostico peraltro senza finanziamenti perchè abbiamo sforato di diversi anni coi tempi di realizzazione (causa mancanza dei soldi che avrebbe dovuto mettere il nostro bel paese).
Modernizzare sarebbe potenziare la linea già esistente, su cui già circolno treni ad alta velocità, ma sarebbe inutile in quanto il traffico è quanto mai lontano dall'essere saturo e, come già detto, in inesorabile calo.
È incredibile vedere centinaia di migliaia di persone fraintendere il messaggio di quel video, eppure è così chiaro. Lo spot NON sta dicendo che gli uomini sono tutti bulli, sessisti e barbarici, promuove anzi un'idea opposta di mascolinità. Che ci piaccia o no, uomini che si comportano in quel modo, seppur sono una minoranza e si tratti effettivamente di uno stereotipo, esistono, ed è un modo di pensare che va combattuto. Non capisco perché tutta sta gente pensi che secondo Gillette gli uomini siano così, lo spot non sta dicendo quello.
EDIT: Orrendo errore di battitura.
👍
Quell'idea opposta di "mascolinità" la Gillette e i vari "cuckold" femministi se la possono pure infilare dove meglio vogliono. Al pari delle misandriche femministe che si beano di questi video sessisti e poi, superati gli anta, stanno a fare selfie con i gatti in mano... :)
@majk wasd Hai ragione, però ogni tanto mi diverte vedere come "ragionano" questi soggetti che non sanno neanche di che genere sono. ;)
Like per "minorità". Mi ricorda la Grande Banca Dawes di Credito Risparmio e Sicurtà.
Referendum nazionale sulla TAV? Ma che cazz??
E chi vota per la TAV (pro o contro non cambia) è lo stesso che non sa fare un'addizione? Non interpelliamo i cittadini su questioni di cui non sanno nulla e che li riguardano pochissimo (per intenderci ci sta chiedere su privatizzazione acqua o nucleare, ma ci sta meno su accordi internazionali [brexit] e infrastutture).
Alessandro Olivieri concordo,il referendum tav sarebbe una cazzata
Quando i politici non si vogliono assumere responsabilità (che gli sono state specificamente date con le elezioni politiche), quale miglior modo se non lanciare un bel referendum?
Sitav
Tralasciando che c'è sempre la storia che i referendum non si possono fare per questioni di ambito internazionale, io avrei davvero paura che il quorum non sia raggiungibile, e se da un lato questa cosa potrebbe intaccare la figura di futuro Premier Supremo di Salvini perché sarebbe una discreta sconfitta per lui, non voglio neanche che il paese perda una importante infrastruttura costruita sfruttando anche fondi europei solo per uno smacco contro salvini
@@lukemoonwalker8444 Se non erro i fondi europei alla fine sono stati ritirati, o almeno così dice wikipedia. La tav è pagata interamente da italia e francia e, sempre secondo wikipedia, l'analisi del traffico merci in quella tratta è risultata nettamente inferiore alle aspettative, dato che era stata realizzata pre-crisi.
SHY, potresti parlare del concerto NEONAZI a Verona con il PATROCINIO del comune? In pratica questo weekend ci sarà un concerto di gruppi rock neofascista per ricordare Palach, un fautore della resistenza contro i comunisti che con la violenza volevano il controllo del suo paese
E quante storie per un concerto...
Giacomo Gennari Penso sarebbe interessante parlarne, più che altro per notare la grande quantità di facce da culo che governano la mia città e ti dicono “non è affatto un concerto per fascisti” ed invita gente che ti canta canzoni sulle rivoluzioni fasciste
Verona regala sempre emozioni.. purtroppo
Sono stato qualche mese fa a Verona e mi è sembrata una città molto bella e pulita,l'importante è che sia ben amministrata,non importa da chi.
Sisì tutto bello finché non sei una donna veronese. Ad ottobre è stata votata una mozione che indirizza tutti i fondi ai consultori cattolici mentre per fortuna non è stata approvata la sepoltura dei feti mai nati senza consenso delle madri.
Vedete una ragazza che vi piace e decidete di farvi coraggio e provare a conoscerla meglio? Pensateci due volte, potreste venire affrontati e giudicati da qualcuno di più moderno e moralmente più evoluto di voi che vi punta il ditino addosso (o puntarlo verso l'alto, o entrambe le cose, perché no). E sicuramente, come subdolamente suggerisce la pubblicità, costui non sarà un maledetto bianco, che a quanto pare di capire è sempre il bullo o il molestatore della situazione e che quindi merita di estinguersi, cosa che sta di fatto lentamente accadendo.
Ciao SHY, avevo scritto un commento molto piu dettagliato che però non ho potuto mandare (si è ricaricata la pagina e NON sono tiltatissimo perché avevo scritto solo 50 righe, per niente) comunque questa volta sarò molto più breve.
Credo che la critica del doppio standard sia valida, e che forse la pubblicità potrebbe far pensare che questi problemi siano un difetto esclusivo degli uomini, e che solo gli uomini debbano impegnarsi a risolverli, infine penso che gli Italiani non possono davvero capire perché ci sia stata una reazione cosi intensa, perché non vivono il clima politico e sociale che c'è in America.
Le dinamiche tra i sessi sono discusse MOLTO più frequentemente in America, inevitabilmente sono aumentati quindi casi di estremi, che rimangono impressi nelle persone e servono a rafforzare le opinioni che hanno sugli argomenti, visto che ora invece di avere un caso che sostiene la loro opinione, possono ricordarne dieci, o cento. Ci sono state cosi tante discussioni riguardanti l'argomento che molti ormai hanno opinioni fisse, non mettono dislike al video per quello che effettivamente è dentro al video, ma per quello a cui allude, almeno nella loro mente, e questa ultima parte si collega al secondo punto, che credo sia il "vero problema".
Come hai accennato, c'entra la politica. Però a causa della polarizzazione che si è verificata in America negli ultimi anni (sostenuta e incoraggiata da partiti politici e dalla stampa) l'idea del "middle ground" è ormai irrealizzabile nella mente degli americani, la percezione che hanno è "se sei con me lo sei in tutto e per tutto, altrimenti sei contro di me", la politica è filtrata ormai in praticamente ogni strato della vita degli americani, e in ogni campo la scelta diventa assoluta e inflessibile, tanto che scelte del genere sembrano ormai quasi naturali (non ricordo dove ma ho letto che circa 30% degli americani era convinto che una guerra civile sia inevitabile, e quindi che queste divergenze politiche e culturali siano irriconciliabili).
-230...
Let's see what a crash out looks like :D
Sei ancora vivo? E i video?
un grande che commenta un video di un grande, che cos' è un episodio crossover?
@@cosimotancredi5568 be' ora non ci allarghiamo. Sono su due livelli ben differenti
@@cosimotancredi5568 cos'è, una citazione a Bojack Horseman
@@YOSEPHALLEN92 non si possono confrontare, trattano argomenti e video molto differenti
Il problema è che siamo in una fase di transizione. La pubblicità è stata considerata retrograda e piena di stereotipi da uomini che hanno già fatto un percorso di crescita ed evoluzione personale, eccessivamente progressista e devirilizzante da quelli fermi agli anni '50.
Ottimo commento. Personalmente trovo quegli stereotipi patetici e credo appartengano a tre generazioni fa. La pubblicità in ogni caso mi infastidisce perché viene da un contesto in cui non si parla d'altro e non capisco quale utilità possa avere mettere continuamente in guardia persone già educate sull'argomento se non quella di esasperarle.
Ho l'impressione che il tuo commento sia interessante ma non l'ho capito
Falso! Gli uomini non hanno ancora capito niente
La trovo sia anacronistica che devirilizzante
@@theitalianexpat322 Capisco la sensazione di essere accusati ingiustamente per atteggiamenti che non si sono mai assunti, tra l'altro con una generalizzazione odiosa che vi vorrebbe tutti maschi alpha che devono redimersi. Ma c'è una forte disparità tra chi determinate consapevolezze le ha da sempre e chi (cito da commenti veramente letti) parla di ruoli "naturali" di uomo e donna accusando la società di produrre maschi "senza palle" e femmine "creature infelici senza che nessuno se ne prenda cura".Quindi boh, non mi sento di dire che 'sti spot siano così inutili, se c'è gente che ancora reagisce così.
Ero solito pensare al mio fido shavette come a un comodo, pratico e insospettabile strumento per assalire le mie ignare vittime, rigorosamente di sesso femminile, nei bui vicoli delle periferie. Una volta assalite spiegavo loro, tra un rutto odoroso di alcol e l'altro, come parcheggiare, il tutto rigorosamente allargando le mie gambe in un ampio e arrogante man spreading. Credevo che tutto ciò fosse parte della mia natura maschile, ma grazie a Gillette ho scoperto che con i rasoi posso radermi.
Grazie Gillette.
Steso.
Commento underrated.
𝓔𝓹𝓲𝓬 𝓥𝓲𝓬𝓽𝓸𝓻𝔂 𝓡𝓸𝔂𝓪𝓵𝓮
geniale
ahahahaha, top commento !
Per quel che mi riguarda, i grandi brand propongono attualmente quasi tutti qualcosa che poggia il fianco a critiche morali, persone indignate e rivoltosi, per esempio le pubblicità di intimissimi, che mostrano donne che nel 99% dei casi a intimissimi non entreranno mai. O vogliamo parlare di quel bellissimo spot del profumo invictus, dove il ragazzo fisicato con la coppa in mano entra nel tempio pieno di fanciulle che lo aspettano, come a dare ad intendere che il profumo abbia potere sessuale e che la donna ne venga affascinata. La verità è che viviamo in una società fatta di convenevoli e pregiudizi, ci piace pensare che l’uomo abbia le palle, che sia cazzuto e duro col mascellone e il petto villoso e che la donna sia poco adatta all’impreditoria, ai mestieri di concetto e che sia pettegola, con le unghie smaltate e l’acetone e lo struccante, gli spot enfatizzano qualcosa di già presente.
Mezz'ora di video sul Brexit > 5 minuti su pubblicità Gillette :P
priorità
commento sull'ultimo blocco:
un referendum sulla TAV a questo punto mi sembra una barzelletta, dato che si è arrivati addirittura ad una valutazione costi/benefici.
Come potrà mai essere consapevole il popolo dell'utilità e dei (veri) pro e contro di questo progetto?
Perché se è vero che su internet siamo tutti economisti e ingegneri, nella realtà pochi hanno le competenze tecniche per arrivare ad una giusta conclusione di questo siparietto.
Questa a mio parere è una decisione di cui deve farsi carico il governo anche perché oltre che tecnica è una decisione puramente politica: qualsiasi decisione a riguardo avrà dei risultati sia positivi che negativi e si spera che quelli positivi siano qualitativamente maggiori.
Per la cornaca, sono pro tav.
3 cose:
1)ma quanto è brutto il termine "cringiare"?
2)se ogni volta in cui si voglia fare un'opera pubblica di interesse nazionale (o quasi) bisognasse passare per l'opinione di quelle poche centinaia di persone presso cui bisognerebbe realizzarla, non si farebbe MAI nulla (sindrome NIMBY).
3)e basta con 'sti referendum. Tutte le forze politiche alle ultime elezioni hanno espresso il loro parere su questioni come TAV, TAP e via dicendo. Non sono problematiche uscite fuori negli ultimi 3 mesi. Hanno dato la loro posizione, sono stati votati, la mettessero in pratica, senza tornare sempre alle urne perché ciò si tradurrebbe in a)inutile spesa di soldi pubblici per le elezioni b)manifestazione (ennesima) di incompetenza e scaricabarile. Chi ha votato una certa forza politica lo ha fatto anche per le posizioni che ha preso in merito a certi argomenti, la smettessero di fare campagna elettorale e facessero il governo/opposizione.
Per quanto riguarda il referendum al momento non saprei come votare. Abito in una zona troppo distante da Torino per poter pensare di prendere l'alta velocità in quella zona una volta ultimata, ma non so quanto possa essere utile per chi abita in Piemonte, Liguria o Valle d'Aosta (sempre che l'alta velocità si diffonda anche in queste regioni, che finora ne sono state quasi totalmente escluse). La mia preoccupazione è che si voti in modo ideologico, come è accaduto per la Brexit, senza analizzare attentamente tutte le possibili conseguenze. Per di più, dato che l'opera è in collaborazione con la Francia e con anche fondi proveniente dall' Unione Europea, il referendum risulterebbe incostituzionale, poiché non è possibile una consulta popolare per un trattato internazionale, se non ricordo male, anche se su quest'ultimo aspetto non sono del tutto sicuro: qualcuno può approfondire questa ultima questione?
Il TAV serve per trasportare merci, non persone
@@rikicostalunga io sapevo entrambi, anche perché l'alta velocità con le merci mi sembra un po' improbabile
Masala, grazie per quest'intro. Grazie davvero.
È proprio il punto cerntrale che cerco di trasmettere ogni volta che si discute di questi temi.
Bravo Ale, anche qui mi sei piaciuto. Un altro video da impacchettare e portare a casa! Anche perchè tra qualche giorno non sappiamo cosa accadrà a TH-cam...
Evviva Gilette, evviva le ONG!
Abbasso quel astagRDO di Zuccaro, abbasso i 'maschioni' ed il loro omofobico stile di vita (probabilmente perchè omosessuali repressi) che ostentano comportamenti violenti e maschilisti per paura!
NB: La cosa strana (non è vero; in italia è tipico) è che ho avuto davvero difficoltà a trovare la notizia della sospensione delle accuse nei confronti dell'Acquarius.
Ciao
Mio dio due giorni di seguito, cosa è successo?
3 con domani.
4 dopodomani
Ha segregato il figlio in cantina 😂
Lo vedo bello carico!
Durerà poco 😅
Bella qualla sugli edifici ecclesiastici. Per il modo in cui l'hai detta: serio e di passaggio, fingendo non sia una battuta. Bravo, stai crescendo.
ti devo fare un appunto: tutti i rappresentanti istituzionali, quando vanno a incontrare un contingente militare italiano in missione all'estero, indossano la mimetica. Tra l'altro c'e' una differenza importante: un conto e' indossare la mimetica di fronte a militari in contesto militare, un altro e' indossare la divisa di una forza dell'ordine in qualsiasi contesto. Oggi Roberto Saviano ha scritto un bel post a riguardo.
Hai aumentato a dismisura la qualità video! Sembri saltare fuori dal mio iPhone! Complimenti!
Sono una ragazza transgender per via della propaganda di Gillette #brainwashed
Aiutone hahahahaha
@@kurutakurapika1096 femminilizzata e felice
@@eloisapics Same, l'esposizione a 5 secondi di questa pubblicità è stata tremendamente più efficace dell'HRT e ora ho la quinta di seno quando finirà mai questo controllo da parte dei poteri forti?
Elolaisa?
@@unlucky46th E ora ki ci paka i reggiseni nuovi? Class action contro Gillette
Vabbé, Shy, mani in alto. Dici sempre tutto quello che c'è da dire. Complimenti.
Per me, è una brutta pubblicità. Ovviamente non per l'accusa (demenziale, retrograda, complottista, dannosa) di "femminilizzazione". Io non critico il messaggio di lotto al machismo, che anzi reputo giustissimo; credo però che quei toni e quella retorica rappresentino una comunicazione poco efficace. Persino per molti progressisti sembrano colpevolizzare gli uomini, quasi facendo publicshaming e quasi (quasi!) suggerendo che da ri-educare siano gli uomini in quanto tali perché generalmente aggressivi. Insomma, quella pubblicità vuole combattere il machismo, ma per molti risulta offensiva, ad esempio quando parla di bullismo (che viene dipinto come qualcosa di primariamente o totalmente maschile).
A tal proposito, si parla tanto di mascolinità tossica, ma molto di rado di femminilità tossica; ovviamente non è una questione riguardante una pubblicità di rasoi da uomo. In entrambi i casi, comunque, credo che il termine sia sbagliato: una mascolinità virile va bene tanto quanto una sensibile, ciò che bisogna combattere sono alcune specifiche evoluzioni pratiche e negative, quelle machiste del "fai l'uomo". E quelle evoluzioni non sono legate alla mascolinità di per sé, o alla femminilità, ma agli stereotipi. Stereotipi che, appunto, riguardano anche le donne, che alimentano il sistema sessista; eppure sembra che la colpa sia sempre di metà della mela, così come sembra che solo le donne vengano danneggiate dal sistema. A me e non solo pare però che gli stereotipi (maschili o femminili che siano) sono alimentati e confermati da tutti, anche dalle donne.
Non si combatte uno stereotipo con un altro stereotipo, né lo si combatte colpevolizzando (o dando l'impressione di farlo, ma se il "misunderstanding" è così diffuso, c'è un problema nello spot stesso). Tra l'altro, siamo proprio sicuri che uno spot commerciale di rasoi possa essere funzionale per lanciare messaggi su questioni così complesse? A maggior ragione degli USA, dove ultimamente c'è già un pesante martellamendo mediatico su questi temi, probabilmente in risposta a Trump?
Benissimo, quanto meno, che si stia finanziando un'associazione contro la dispersione scolastica.
EDIT: posto che uno spot commerciale non è il massimo per certe tematiche, secondo me usare toni maggiormente propositivi e meno giudicanti e semi-paternalistici. Qualche esempio: un uomo che si rade per poi andare a cambiare il pannolino al figlio, un altro che si rade per potersi truccare da drag queen, un altro che discute alla pari con delle colleghe durante una riunione in ufficio, un altro che lavora in un asilo. Niente prediche percepite, niente "non fare questo" rivolti agli uomini in generale.
Gli idioti dell'alt-right avrebbero frignato lo stesso, ma gli altri no in quanto non ci sarebbero stati doppi standard. A tal proposito, SHY ha ragione: secondo voi una pubblicità simile a quella che stiamo commentando, ma a sessi invertiti, sarebbe stata anche solo girata?
P.S. tutto questo lo dico pur essendo omosessuale e, sebbene non femminile, di sicuro caratterialmente molto sensibile.
Viviamo in una società patriarcale, creata dagli uomini. Se le donne portano avanti una visione patriarcale non è certo perché un giorno si sono inventate queste cose.
Ma è uno spot il cui target sono uomini, che parla di "mascolinità tossica"... non un documentario sugli stereotipi di genere a 360°... È ovvio che è parziale, parla di fenomeni di machismo nella popolazione maschile. Dire "e le donne allora?" non ha molto senso in questo caso. È ovvio che anche le donne possono essere sessite, come i neri possono essere razzisti etc...
@@omopirata3789 neanche gli uomini si sono alzati un giorno e hanno fatto una riunione mondiale per decidere queste cose... È stata la società tutta che si è evoluta in quella direzione, uomini e donne insieme
@@belsa1989 Certo, le donne anni fa passavano dalla proprietà del padre a quella del marito, ma lo facevano perché volevano, mica perché altrimenti le ammazzavano
@UCu265EkxJ9g3tpTropZwSkw Sembra strano ma in realtà si, lo facevano perché volevano/ritenevano che fosse giusto così. Per fortuna siamo migliorati
Ciao Shy, il problema di quella pubblicità è molto legato anche al background culturale dal quale viene. Ne abbiamo parlato recentemente su una live di youtube in un altro canale. Questo sessismo al contrario e questa polarizzazione in America sopratuttto ma anche in UK (io vivo a Londra) stanno diventando asfissianti e non se ne può francamente più. Tra le altre cose il tam tam mediatico sull'argomento è talmente nevrotico che a mio parere sta producendo e sempre di più produrrà gli effetti opposti. Capisco benissimo perché in Italia la gente si sia indignata meno, il contesto è molto diverso, ma credimi negli Stati Uniti ora si sta esagerando. Questo, fra l'altro, è il modo migliore per regalare il paese nuovamente a Trump nel 2020, cosa che decisamente non auspico. Un saluto
Quoto.
In che senso così pesante?
Sono d'accordo, ok far passare dei messaggi giusti ma stanno diventando asfissianti
@The Italian Expat
Ma allora lei sta dicendo che per far rieleggre Trump devo mettermi a comprare rasoi!?
Alla faccia della quantistica!
Giulio! C'ho preso?
Ma la gente che non ci vede nulla di male nello spot della Gillette è soltanto cieca o c'è altro dietro??
Lo spot non ha fatto altro che far vedere una serie di stereotipi sugli uomini, in cui io personalmente, non mi rivedo affatto. Ma d'altronde si sa... fare pubblicità, articoli giornalistici, ecc. contro gli uomini è diventato un passatempo per tante testate giornalistiche misandriche.
Esatto!!
@@wrestlinganime4life288 👍🏻👍🏻
@@heisenberg4977 dei bambini che se le danno è normale fa parte della crescita, così si impara i limiti. Ovviamente i responsabili devono insegnare la via giusta.
Poi.. Quando si tratta di bullismo certe ragazze sanno essere più spietate e di solito scrivono commenti negativi.
Il video è fin troppo ipocrita
Il fatto che sono due giorni di fila che ci sono video mi ha fatto uscire una lacrimuccia
Chiaramente la gente che commenta in modo positivo non capisce cosa la pubblicità trasmette veramente, è un insulto per chiunque sia un uomo con rispetto per se stesso.
Personalmente non mi sento offeso dalla pubblicità. So di non essere quel genere di persona e anch'io non approvo quel tipo di comportamento. Capisco che non parla a me che l'intento era lanciare un messaggio a chi dovrebbe sentirsi chiamato in causa dal quel tipo di stereotipo. Anzi, vi diro, mi è piaciuta
Vi sono due tipi di persone che si lamentano della nuova pubblicità di Gillette: le persone contrarie agli stereotipi sugli uomini, e le persone tradizionaliste-conservatrici che sono contrarie alla “femminilizzazione dell’uomo”. Io appartengo al primo tipo e non al secondo, e spiegherò adesso perchè.
La condizione dell’uomo e della donna, sin dall’alba dei tempi, ha implicato che alcuni ruoli ad essi assegnati fossero vantaggiosi e altri svantaggiosi rispetto a quelli dell’altro sesso e in determinati ambiti (in ambiti diversi spesso i ruoli che prima risultavano vantaggiosi diventavano svantaggiosi e viceversa).
Questo significa che necessariamente le donne che vogliono liberarsi dai loro svantaggi devono “mascolinizzarsi”, e che necessariamente gli uomini che vogliono liberarsi dai loro svantaggi devono “femminilizzarsi”.
L’unico modo infatti per liberarsi da una restrizione assegnata tramite un ruolo è liberarsi da quel ruolo, e in un sistema binario (maschile/femminile), se rifiuti un ruolo necessariamente scivoli nell’altro.
Questo significa che ogni volta che le donne si sono liberate dai propri ostacoli sociali si sono mascolinizzate e ogni volta che gli uomini si sono liberati dai propri ostacoli sociali si sono femminilizzati.
Chiarito questo aspetto, dunque, lamentarsi che uno spot femminilizzi gli uomini è insensato: equivale al lamentarsi, per un animale da circo, che qualcuno gli abbia aperto la gabbia.
Qual è allora il motivo valido per cui lamentarsi dello spot di Gillette e in generale del concetto di mascolinità tossica? Uno dei motivi è che la pubblicità è piena di stereotipi, visto che generalizza su tutti gli uomini, facendo credere che la maggioranza degli uomini sia coinvolta in simili comportamenti.
Ma soprattutto il motivo principale per cui lamentarsi è che genderizza la violenza.
Far vedere la mascolinità associata al bullismo equivale al dire “le donne non bullizzano mai, solo gli uomini bullizzano”; far vedere la mascolinità associata alle molestie sessuali equivale al dire “le donne non molestano sessualmente, solo gli uomini molestano”; far vedere la mascolinità associata all’atteggiamento paternalistico nei confronti delle donne sul lavoro equivale al dire “gli uomini non sono mai discriminati sul lavoro, solo le donne lo sono” (il che esclude tutti i lavori associati alla cura dei bambini, o tradizionalmente “femminili”, dove sono gli uomini a essere in svantaggio numerico); far vedere la mascolinità associata al togliere la parola agli altri equivale al dire “le donne non interrompono mai, solo gli uomini interrompono”; far vedere la mascolinità associata al giustificare la violenza (boys will be boys, in italiano “sono ragazzi”, viene usata come giustificazione all’iperattività o a dispettucci di poco conto, e *mai* per attacchi fisici seri, salvo in caso di famiglie disfunzionali - che ovviamente possono capitare sia a ragazze che a ragazzi) equivale al dire “la violenza degli uomini viene giustificata mentre quella delle donne no” (quando in realtà gli studi mostrano il contrario, ovvero che a parità di reato, crimine, violenza e circostanze relative a questi atti, gli uomini vengono puniti più severamente delle donne); far vedere la mascolinità associata allo stupro equivale al dire “le donne non stuprano mai, solo gli uomini stuprano”.
Far seguire il tutto da “ma noi crediamo nel meglio degli uomini, che gli uomini possano essere meglio di così” vuol dire credere che attualmente tutti gli uomini siano psicopatici ma possano cambiare.
Equivale al dire “sì, gli immigrati sono tutti criminali, ma noi crediamo nel meglio degli immigrati, che gli immigrati possano essere meglio di così”. Leggendo una simile frase non penseremmo forse che si tratti di un’espressione razzista?
Dire “some are not enough” (alcuni non sono abbastanza) vuol dire “solo alcuni si salvano”. Non è forse una generalizzazione?
Immaginiamo un secondo a parti invertite, la femminilità associata a false accuse, a infanticidi, a stupri da parte di professoresse nei confronti di bambini, e così via, seguito il tutto da una frase del tipo “ma noi crediamo nel meglio delle donne, che le donne possano essere meglio di così” ma che solo “alcune (donne) non sono abbastanza”.
Pensiamo un attimo a quale potrebbe essere la reazione.
La pubblicità afferma, poi, che “fortunatamente le cose stanno cambiando”. Ma dire che “fortunatamente le cose stanno cambiando” vuol dire pensare che prima gli uomini fossero dei bruti assassini e che adesso invece si stiano civilizzando.
Proviamo a invertire i ruoli: “fortunatamente le cose stanno cambiando” per le donne. Che vuol dire? Vuol dire che prima le donne erano infanticide e stupratrici di alunni ma adesso stanno diventando più civili.
Come la vediamo, da questa prospettiva? Ci piace? Non penso. Non accetteremmo mai, infatti, l’idea che le donne fossero delle brute che con i secoli si sono civilizzate (accetteremmo al massimo l’idea che l’umanità tutta, uomini e donne, l’abbia fatto, ma non solo le donne): perchè quindi accettiamo invece questa cosa per gli uomini?
In sintesi, dunque, la pubblicità sembra suggerire che gli uomini siano da ri-educare in quanto tali perché generalmente aggressivi, e che la mascolinità virile porti gli uomini a diventare aggressivi.
In realtà una mascolinità virile va bene tanto quanto una sensibile, ciò che bisogna combattere sono alcuni specifici comportamenti negativi, che però sono presenti sia in alcuni uomini (anche non virili) sia in alcune donne (anche molto femminili, pensiamo agli atteggiamenti da bullette di certe cheerleader o ragazze popolari in molte scuole).
Se vogliamo chiamare quindi questi aspetti negativi nell’uomo “mascolinità tossica”, per coerenza dobbiamo anche chiamare i corrispettivi nella donna “femminilità tossica”.
Meglio ancora, chiamiamoli comportamenti tossici senza genderizzare, perchè la violenza non è di genere. Quello che è di genere è lo stereotipo, ciò che è di genere è l’idea che solo gli uomini siano violenti e questo porta a invisibilizzare la violenza agita dalle donne, colpevolizzando invece solo gli uomini.
In realtà non esistono né la mascolinità tossica né la femminilità tossica. Sebbene esistano comportamenti aggressivi e quindi tossici, non credo sia corretto e sano chiamarli in relazione al genere di chi li agisce. Ma se si vuole forzare la mano scambiando l’aggressività degli uomini per mascolinità tossica, allora ci sono i presupposti per considerare certi comportamenti femminili stereotipati negativi per sé e per gli altri come femminilità tossica. Ad esempio, quelli delle false accusatrici, delle gold digger che si percepiscono come deboli e vogliono solo accasarsi con uomo ricco, oppure al contrario quelli di certe bullette alla Mean Girls. Probabilmente è comunque poco sensato parlare di femminilità tossica tanto quanto di mascolinità tossica, ma se vogliamo parlare di una in maniera genderizzata, parliamo in maniera genderizzata da entrambi i lati.
"the bets a man can get" credo si traduco in "Il meglio che un uomo può ottenere"
Sono troppo naive se penso che la polemica alla pubblicità della Gillette sia solo l'espressione di un timore verso il cambiamento?
Tutto per altro molto normale :/
Isabella Cacciabaudo purtroppo non è così semplice e logico cambiare qualcosa, sfruttandone i difetti senza mostrare qualcosa che ne completi il senso. Ciò che intendo è che se fossi l’ideatore della pubblicità avrei innanzitutto evitato di mostrare situazioni fuori luogo e fuori argomento. E se proprio avrei anche mostrate immagini leggere, di persone che vadano d’accordo, per dare anche un messaggio positivo di speranza
@@kataruz3534 sì sono d'accordo con te sulla necessaria progressività del cambiamento.
Ma non sarei in grado di esprimermi come fai tu su cosa sarebbe stato meglio fare nella pubblicità, semplicemente perché penso che in questo momento si stia procedendo per tentativi.
Isabella Cacciabaudo più che per tentativi, penso che si cerchi di mostrare (consciamente o no) i difetti di tutti i punti di vista sull’argomento, fino a quando non si troverà un “compromesso”
Il cambiamento è già avvenuto, la gente è solo stufa di essere dipinta come era prima.
Emanuele676 capisco il tuo punto di vista e ti do ragione: io anche se di sesso maschile, mai mi sognerei di “allargarmi” troppo con una ragazza non interessata, quindi non mi sento particolarmente preso in causa dal video. Dico solo che fa vedere unicamente il lato “oscuro” dell’uomo sempliciotto e immaturo
Shy, conosci la youtuber americana Contrapoints? Si occupa in varie forme del "dibattito" tra alt right e SJW e di tutti gli argomenti ad essi in un modo o nell'altro collegati. Ti consiglio di guardare qualcuno dei suoi video (in particolare ha avuto molto successo quello che ha fatto sul fenomeno degli incels, se non sai da dove cominciare): muovendosi tra infotainment ed "propatainment", riesce a spiegare molto bene come anche posizioni che ad un primo sguardo liquideresti come cazzate da SJW in realtà siano più sensate di quanto possa sembrare.
In aggiunta a questo, i suoi video meriterebbero di essere guardati anche solo per la quantità incredibile di lavoro e sbatta che c'è dietro ogni suo singolo video, nonchè per il coraggio con cui mostra nei video nel corso degli anni la sua transizione MtF.
Mica come certi youtuber di mia conoscenza che si lamentano di essere inguardabili nei loro video vecchi di nemmeno un anno nonostante siano sempre assolutamente uguali con gli stessi baffetti e pizzetto, mmmmm?
Secondo me rimane radicale per il contesto in cui opera. La propaganda del Terzo Reich faceva vedere ebrei che pregavano e risparmiavano. Mentre è quasi impossibile che il femminismo inizi un olocausto, è invece già a buon passo nell'attuare un totalitarismo in democrazie in quanto il femminismo, postmodernismo e marxismo siano fini democratici che giustificano mezzi non-democratici. Non c'è istituzione che dica che ci sia bisogno di uomini e di maschilità. Le istituzioni (scuole, politica fino ai bambini prevalentemente divisi dai padri a un'età importante per la crescita) e i media inglesi (i telegiornali , i/le cabarettiste/i e i film femministi come Wonder Woman e tanti altri) mostrano solo il bisogno dell'affetto della donna come madre o moglie, la sua superiorità perché non aggressiva o tanto sessuale. Hanno solo in comune che chiedono solo di più per la donna, nonostante diritti legali maggiori a quelli dell'uomo. Se criticano le donne, gli omosessuali o gente di colore vengono disprezzati e censurati; la critica invece contro gli uomini, gli eterosessuali e bianchi di pelle viene rafforzata. Finché c'è l'unilaterale censura degli uni in aspetti legittimi e meno, non pretendete il rafforzamento degli ideali opposti. Non si sente mai che sia un bene che gli uomini abbiano successo, che i bambini soprattutto maschi abbiano bisogno di sfogarsi anche in risse finché moderate, e la disciplina è importante se non vuoi diventare uno svogliato disoccupato in età adulta. Gli uomini ed i padri sono essenziali ad una società funzionante quanto, se non più, delle donne e madri.
"Non c'è istituzione che dica che ci sia bisogno di uomini e di maschilità"
L'intera pubblicità in questione è una chiamata agli uomini e a una mascolinità meno tossica. Come Shy ha ben notato, l'aggancio emotivo è dato dall'Uomo Nuovo posto in contrapposizione all'Uomo Vecchio, quindi non capisco come puoi sostenere il contrario.
@@novecentodb No, non è un uomo nuovo. È l'immagine specchio che il femminismo e le donne attribuiscono agli uomini come aggressori che discriminano donne quando gli uomini hanno successo, come uomini che non possono fare il cabaret sulle donne (mebntre il contrario è addirittura necessario). Perciò no, è un 'immagine che stereotipa la masculinità senza entrarne in discorso, la demonizza.
@@1234oni1234 Come entra nella tua interpretazione l'uomo che ferma i bambini e insegna loro che picchiarsi è sbagliato? Anche quella è una demonizzazione della mascolinità?
@@novecentodb Come lo prendi? Qui c'è una sequenza di luoghi comuni del femminsimo: uomini che fischiettano alle donne, un marito che tocca il sedere alla moglie a casa e ne fanno cabaret, dall'altro lato un capo che apparentemente azzitta la donna, e più apparentemente lo fa perché lei è una donna, data la sequenza univoca del video. Dato che la pubblicità parla esplicitamente di uomini in generale, quello è il prototipo di immagine dell'uomo che propongono.
PROBLEMI:
Le accuse vengono retoricamente poste assieme: dal lavoro tra impiegata e boss, alla casa tra marito e moglie, al cabaret.
Convenientemente non viene distinto tra "sexual harassment" (che può essere dire "sei carina"), "sexual assault" (contatto fisico, anche qui non è chiaro se in discoteca, o come qui ad una festa, tra marito e moglie o invece a lavoro) e "rape" (che è il vero e proprio stupro). Tutte messe assieme in un brodo di baggianate unico, che il femminismo estremizza e pesci come te ci cascano.
Bambini maschi hanno bisogno di azzuffarsi un po' come lo si fa anche tra fratelli. Non farsi del male, ma confrontarsi fisicamente per capire le proprie capacità, i propri limiti e sfogarsi in attività fisica. È chiaro che non fai ferire i tuoi figli, ma un minimo rapporto di scontro fisico è natural e addirittura benefico.
psychcentral.com/lib/6-benefits-of-roughhousing-for-kids/
Sentiamo la tua di opinione sul video, sull'idea del "sexual harassment" che propone e sui bambini che si azzuffano, sia messo da sé, sia nel contesto stereotipato.
(edit: ho sostituito una parolaccia con "baggianate")
@@1234oni1234
"Le accuse vengono retoricamente poste assieme: dal lavoro tra impiegata e boss, alla casa tra marito e moglie, al cabaret. Convenientemente non viene distinto tra "sexual harassment" (che può essere dire "sei carina"), "sexual assault" (contatto fisico, anche qui non è chiaro se in discoteca, o come qui ad una festa, tra marito e moglie o invece a lavoro) e "rape" (che è il vero e proprio stupro). Tutte messe assieme in un brodo di baggianate unico, che il femminismo estremizza e pesci come te ci cascano."
Tralasciando il modo in cui fai assunzioni sul sottoscritto, che ha espresso esattamente zero opinioni a riguardo (ma apparentemente ha detto abbastanza per classificarlo come "pesce che ci casca" sulla base di criteri non molto chiari), la pubblicità non fa nulla di quello che dici. Gillette elenca una serie di immagini associate alla mascolinità tossica, che vanno dalle più innocenti (paternalismo sul lavoro, stand-up comedy sulle molestie) alle più gravi (bullismo, repressione emotiva, effettive molestie sul lavoro). In nessun modo viene implicato che esse siano gravi uguali, o secondo i tuoi termini "messe assieme in un brodo di baggianate unico". Sono accomunate dal fatto che, nella società attuale, sono con vari gradi di gravità associate al genere maschile dagli uomini stessi, talvolta come aspetto inevitabile ("boys will be boys"), talvolta persino come valori ("che cosa piangi, non fare la fighetta"). Puoi anche definirli "luoghi comuni del femminismo" finché non cerchi di negare che (a) sono atteggiamenti che avvengono nella società odierna, (b) sono atteggiamenti tendenzialmente protetti o attutiti dall'egida di una falsa idea di mascolinità, e (c) sono atteggiamenti riprovevoli.
"Bambini maschi hanno bisogno di azzuffarsi un po' come lo si fa anche tra fratelli. Non farsi del male, ma confrontarsi fisicamente per capire le proprie capacità, i propri limiti e sfogarsi in attività fisica. È chiaro che non fai ferire i tuoi figli, ma un minimo rapporto di scontro fisico è natural e addirittura benefico. psychcentral.com/lib/6-benefits-of-roughhousing-for-kids/"
Il libro sembra una lettura molto interessante (ancorché una panderata mica da ridere), ma non ha a che fare con ciò di cui parla la pubblicità. La pubblicità non condanna il confronto fisico come parte del gioco, condanna il trattare la violenza come metodo per risolvere le questioni, che studi su studi (più di un solo libro) confermano avere impatti negativi nell'età adulta. Inoltre, ma qui si va su una tangente, la scienza dell'educazione ha per definizione come obiettivo uno sviluppo ottimale all'interno della società attuale, senza considerare l'ipotesi di modificare la società stessa, che è invece ciò che viene paventato nella pubblicità. L'articolo stesso da te elencato fornisce un esempio: l'attività fisica è un ottimo modo per sviluppare rapporti tra bambini disabituati a dire "mi piace giocare con te"; la chiamata alle armi nella pubblicità è proprio sull'eliminare questo problema, puntando a far crescere bambini che non hanno difficoltà a esprimere le proprie emozioni in quanto non sarebbe più una "cosa da femmine". Il gioco fisico troverebbe comunque spazio in una tale società, perché non è che i bambini smettono di giocare a calcio, ma avrebbe un ruolo pedagogico più sano.
Referendum popolari su certi temi come le grandi opere, le infrastrutture, l’energia, le politiche sanitarie non devono assolutamente essere fatti, perchè siamo un popolo non competente su queste materie e inoltre vota di pancia basando la scelta sulle opinioni dei politici e non dei tecnici. Ancora ci si magna le dita per il referendum sul nucleare... E a che minchia serve il consultivo se poi il governo di turno fa come gli pare?
Non penso che un'opera che riguarda principalmente il Piemonte/(nord italia) debba essere deciso anche da coloro che ne beneficiano o ne subiscono i disagi in maniera molto minore (es i siciliani o i sardi)...
Beh creerebbe un precedente importante, quindi alla fine riguarda tutti. Piuttosto non ha senso che un cittadino comune prenda decisioni su qualcosa di cui non ha competenze tecniche, un po' come una mamma che decide se i vaccini servano o meno perché "ho letto su internet che fanno male"
"Referendum? Anche solo consultivo? Sì, No?" facciamo un referendum sul referendum.
Referendum no, ma "grazie per il pensiero". Penso che il 99.9% della popolazione non sia in possesso delle informazioni relative all'opera nè delle conoscenze necessarie per comprenderle, e che la stragrande maggioranza di queste non abbia nemmeno la volontà di informarsi a fondo su questo tema. La campagna che precederebbe il referendum sarebbe condotta a colpi di (e dominata da) slogan di ambo le parti, e questo mi farebbe male perchè è una tematica che mi sta molto a cuore in quanto abito e sono cresciuto in valsusa, e mi sono sempre informato attivamente pur rendendomi conto di non avere la totalità delle compentenze per comprendere da solo ogni singolo aspetto del progetto e della miriade di varianti che ne sono state prodotte negli anni (a livello locale si sono svolte molte assemblee, conferenze con esperti, geologhi, ingegneri e via discorrendo, ma non è altrettanto vero per il resto del paese dove infatti il dibattito è rimasto ancorato agli slogan di chi "vuole lo sviluppo con buona pace di quei vaccari dei valusini ottusi" e di chi grida al "gomblotto e gli appalti truccati come i motorini e le donne", senza un pensiero concreto sulla reale utilità, sull'impatto che avrebbe su una valle e sulla popolazione che la abita, sul modello di sviluppo che promuove, e soprattutto sul costo). Fugo ogni dubbio dicendo ancora che ero sospettoso verso il m5s quando è nato cavalcando la questione TAV, e lo sono ancora di più adesso.
per chi volesse approfondire:
th-cam.com/video/pOmfarrcR7A/w-d-xo.html
Tav: argomento troppo tecnico perché ci si possa fare un referendum. Abito qua vicino e la gente è totalmente disinformata. Un referendum del genere, secondo me, porterebbe ad un risultato simile a dicembre 2016, quando poi effettivamente non si parlava di costituzione ma di Renzi. Uno sulla TAV diventerebbe per la lega molto vantaggioso, meno per i 5S. Personalmente non ho ancora preso una decisione sulla tav.
"""Opinionisti, personaggi, intellettuali"" ... tipo Shy.
Almeno Shy è bello e sexy.
si ma shy è professionale e lewd
Ciao Shy, grazie innanzitutto dei contenuti di qualità che ci porti sulla piattaforma.
In merito alla Tav, secondo me, tralasciando la mia personale idea. Credo che per Salvini, il referendum, non sia solamente l'occasione di mettere in scacco i M5S, ma sia soprattutto un banco per sondare e fare valere il peso del suo partito nell'attuale governo. Ricordando il peso che ebbe, per il vecchio governo, il referendum sulla modifica costituzionale di Renzi e anche un banco di prova per le prossime europee ovviamente. Ti ringrazio nuovamente per il tuo lavoro, continua così.
che cosa è questo outfit giovanile e poco impegnativo?!?!
Vado a seguire Yotobi
Chi?
Caro shy, penso che il punto della pubblicità fosse il target e l’idea a cui associare il prodotto nella testa dei compratori.
Onestamente non ci vedo nulla di male nel messaggio che tenta di mandare di un uomo più socialmente responsabile ecc ma chiaramente non riesco a fare finta che non sia ,almeno in parte, studiata per associare appunto il prodotto a quell’idea. Non ci vedo nulla di male anche in questa cosa (semplice marketing) ma penso anzi che fermarsi ogni volta a fare polveroni sul nulla a chi si schiera nella posizione più estrema renda alla fine la questione un po’ gne. Un po’ di cinismo e una quantità minima di analisi dei fatti basterebbe per capire il punto della questione però a sentirsi chiamati in causa si perde questa capacità ahah. Menomale che ci sei tu shy, mi fa piacere sentire uno che prova a mettersi nei panni di qualcun altro, che prova ad analizzare un pelo le questioni senza fermarsi al “Mamma mia è successo questo”.
Resta il fatto che i pubblicitari della Gillette possono stappare lo champagne visto che ora che hanno raggiunto Breaking Italy si che avranno visibilità!
No, nella forma TAV sì o no, decisamente no.
Si tratterebbe di consultare i cittadini per una questione che, almeno in principio, di politico dovrebbe avere poco e niente. Parliamo di un tunnel per l'alta velocità, frutto di accordi internazionali, di progetti sulla viabilità e la logistica nel nord Italia , di studi ambientali, di studi di fattibilità e convenienza economica, relazioni tecniche insomma, queste già elaborate e concluse da personale competente, o comunque, decisamente più dotato della media del cittadino che voterà al referendum. Questo non deve essere inteso come una sorta di delegittimazione della democrazia diretta, ma piuttosto come un monito sul quesito, o meglio, sulla questione referendaria stessa, che nella forma in cui è proposta, pone un notevole accento politico ad una questione che è quasi interamente tecnica. Personalmente sono molto favorevole all'idea di referendum ove il popolo indica direttamente la direzione politica in un certo ambito (banalmente, sì suicidio assistito, piuttosto che no trivelle), mentre invece sono fortemente contrario alla tipologia, purtroppo sovente frequente, di referendum in cui è chiesto al cittadino un parere su una questione che non avrà mai modo di spulciare e studiare così approfonditamente, come richiederebbe il compito "consultivo" a cui è chiamato. Il popolo dovrebbe avere un ruolo soltanto nella direzione generale di una decisione (ad esempio sarei favorevole ad un referendum del tipo "ampliamento dell'infrastruttura dell'alta velocità, sì o no", piuttosto che "legittima difesa da potenziare, sì o no"), mentre ai tecnicismi ci debbono pensare esclusivamente i tecnici, altrimenti la conseguenza è un dibattito tossico ed inadeguato, in cui chiunque si deve elevare ingegnere per sentirsi adeguato alla questione in esame.
Concludo dicendo che i referendum possono e devono essere un importante strumento di democrazia data la loro capacità, ora più che mai, di avvicinare il cittadino alla politica molto di più di quanto una campagna elettorale possa fare.
Ho ascoltato l'intervista per Open. Sono davvero contento che finalmente esista un giornale in cui si iniziano a trattare argomenti che il resto della "carta stampata" evita da ormai quasi un decennio. Mi sembra che ciò doa una ventata di novità; magari necessiterebbe un miglioramento, la qualità non mi sembra elevatissima per quanto io ne possa capire, potrebbe essere considerato troppo schierato politicamente, ma dall'intervista la sensazione che mi è rimasta è stata quella di aver trovato qualcosa che aspettavo da tempo. Mi farebbe piacere se quasi nascesse una collaborazione tra Open e Shy.
Ciao e buone cose :)
Per me questa pubblicità è geniale perchè raccoglie in due minuti tutti i problemi sociali che viviamo tutti i giorni. Il messaggio poi per me è semplice: sii un esempio per tuo figlio perchè in futuro sarà quello che sei stato tu. Fa capire che un uomo può essere leader attraverso l'equilibrio ed il buonsenso e non in cerca di approvazione attraverso atteggiamenti da macho. O almeno, io ho colto tutto questo.
Anche io sono contenta che tu sia tornato ♥️
Da uomo questa pubblicità mi è piaciuta tantissimo. Le donne hanno ottenuto molti diritti per l'eguaglianza in una lotta dura e difficile, ma anche bellissima, che ha creato nuove aspirazioni e ruoli. Molti uomini sembrano spaesati, visto che il ruolo di unico "breadwinner" che rappresentava l'aspirazione principale viene superato (giustamente direi!). Questa pubblicità cerca di evocare un'immagine di uomo moderno che nel suo complesso spesso fatica a nascere
👏
ahah! seriously??? @@magicbruno100
Peccato che compaia Ana Kasparian, conosciuta in america per essere una femminista radicale e razzista verso i bianchi. Oh e i rasoi Gillette per donne costano più di quelli per gli uomini :)
GRAZIE. ❤️ Tutti gli uomini che se la prendono sanno di sapere dalla parte sbagliata e cattiva secondo me, ed è ancora piú brutto non voler ammettere di aver sbagliato e prendersela con un’azienda... Io avevo le lacrime agli occhi alla fine :’)
@@alessandrinchen Aspettiamo con ansia una pubblicità che metta in risalto gli aspetti tossici femminili, con slogan simili a questa, del tipo "non scegliete l'uomo in base alla dimensione del portafogli, siete meglio di così"
Che bello trovare le pubblicità nei tuoi video
Il pensiero della pubblicità parte dal presupposto che c'è un problema di uomini in generale:
- gli uomini hanno la tendenza di fare i bulli (bambino che picchia un altro bambino)
- gli uomini superiori toccano le donne subalterne che questo non lo vogliono
- gli uomini hanno una grandissima voglia di palpeggiare le natiche delle donne
Secondo questa pubblicità Gillette, il problema non sono solo gli uomini che si comportano in questa maniera ma automaticamente tutti gli uomini.
Capovolgiamo la situazione.
Prendiamo una donna che ruba in un negozio o una donna contabilie che sottrae i soldi di una ditta.
"Il problema non sono solo queste donne ma automaticamente tutto il sesso debole. Hanno la propensione di rubare. C'è una tendenza nel mondo femminile di prendere le cose altrui."
Scoppierebbe il finimondo, e anche giustamente!
Il femminismo non è nient'altro che la versione femminile di Norman Bates nel film Psycho di Hitchcock. Invece di usare il coltello utilizzano la propaganda per colpevolizzare tutti gli uomini. La maggior parte della sinistra sta con questo movimento. Boicottiamli, assieme a Gillette che vendono i loro prodotti a prezzi esagerati.
Ste puntate che si avvicinano sempre di piu ai 20 minuti sono graditissime
Non ho bene capito perché è una pubblicità che fa arrabbiare così tanto.
Gli stereotipi antipatici sono solo il punto di partenza, non mi sembra che voglia dire che tutti gli uomini sono così. Invece i vari uomini che agiscono nelle situazioni che non approvano (fermare bambini che si menano, rimproverare l' amico che fa cat calling etc) hanno un'aria quasi eroica. A me sembra che il messaggio sia: se anche tu sei un uomo che non si ritrova in questi comportamenti non sei solo, agisci e darai l'esempio ad altri perché è lì che la società sta andando.
Poi vabbè è sempre la pubblicità di un rasoio e magari sono un'ingenuotta
ma non vedo perché un uomo dovrebbe preferire rispecchiarsi nello stereotipo piuttosto che nel cambiamento.
Semplice, chi non capisce è o perché non può o perché non vuole. In ogni caso comunque, resta il fatto che non capisci.
Shy personalmente sono d'accordo con te quando dici che il messaggio è nobile e anche io giudico stupidi certi comportamenti che non ho mai messo in atto e mai metterò, ma è innegabile che ci sia un diverso modo di relazionarsi con gli stereotipi maschili rispetto a quelli femminili. Ripeto: il messaggio posso pure condividerlo ma è assurdo che questa cosa non si possa fare a parti invertite (come tra l'altro hai detto anche te). C'è quanto meno da riflettere su questo. Sinceramente non so se Gillette abbia fatto tutto questo solo per far parlare un po' di se (e in questo caso complimenti a chi ci ha pensato) o se sia del tutto involontario, sinceramente opterei per la prima opzione anche se ciò non cambia assolutamente nulla sul discorso degli stereotipi femminili diventati praticamente taboo.
Pubblicità stupenda. Bel messaggio. Nulla da aggiungere.
La questione della pubblicità di Gillette è piuttosto semplice.
Non si tratta di una pubblicità femminista o contro i maschi, ovviamente. E' una pubblicità che critica comportamenti scorretti, proponendo un modello "migliore" di maschio. Io la condivido in pieno.
Però, molti uomini sono maschilisti ed idioti. Non dico che sia la maggioranza degli uomini (a dire il vero, io non conosco personalmente praticamente nessun maschio adulto che faccia catcalling, inciti alla violenza i propri figli o mortifichi le donne). E' però una minoranza rumorosa. E fa danni.
La pubblicità di Gillette è coraggiosa.
Condivido molti punti esposti nella pubblicità Gillette: molestie,catcalling, mobbing machista,etc sono tutte cose da combattersi. Eppure lo spot di Gillette mi ha infastidito. Credo sia per via della fonte. Se un simile messaggio fosse stato una pubblicità progresso del Ministero Per le pari opportunità,ad esempio, non mi avrebbe dato fastidio. Ma quando una multinazionale si mette a fare la paternale al 50% della popolazione nascondendo tralatro i propri interessi economici, allora la storia cambia eccome. Qui Gillette ha imparato dalla Nike ( si veda la pubblicità di C. Kapernik con Black lives matter): i pubblicitari hanno capito che sfruttare un movimento per la giustizia sociale aumenta la risonanza dello spot. La gente ne parla sia che sia pro o contro. Agli AD di Gillette non importa nulla della causa in questione, a loro interessa solo il denaro. Sono gli sciacalli dell'indignazione
Non si fanno i referendum su questioni così tecniche! Li paghiamo e li eleggiamo proprio per fare queste decisioni complesse e che necessitano la consultazione di periti ed esperti, Cristo! Io non so un cazzo di alta velocità, di falde acquifere, di economia o trasporti, posso solo affidarmi a qualche esperto che ne parla a favore o meno... Probabilmente come me sono nella stessa condizione milioni e milioni di italiani.
Trovo che il “POLITICAMENTE CORRETTO” sia giusto in certi casi ma trovo che dopo un po’ diventi pesante...basta guardare TH-cam che apparentemente vuole diventare un sito per bambini.
Questa pubblicità mi ha toccato profondamente da maschio, in quanto da maschio biologico ho sempre sofferto alcuni atteggiamenti considerati tipicamente maschili. Quando vivi questa emotività in adolescenza è tremendo, ti senti solo, hai paura di essere preso in giro, non sai chi possa capirti e fatichi a sentirti accolto nel gruppo di pari, suffragati da molti adulti in questo. Va bene che come tutte le pubblicità è strumentale ma tocca temi importanti e delicati che meritano e di cui non si parla o meglio di cui si ha paura di parlare dicendo che "lo sappiamo già" e che in fondo che male c'è ad essere uomini ... . Se gli uomini tendono a sfogare le loro emotività distorte (rabbia, dolore) per lo più con l'aggressività fisica tra di loro (come facevano da bambini sostenuti nel far così dallo sguardo fiero del padre), socialmente rischiano di più certe situazioni estreme nella vita sociale dopo da adulti! Le donne vivono più queste dinamiche invece dentro le mura domestiche perchè socialmente per loro sono comportamenti ancor meno accettabili. La mascolinità tossica insomma fa parimenti male ad entrambi (sia agli uomini che alle donne)! Gli uomini eterosessuali machi sono apparenti vincitori in questo gioco, ma solo apparenti ... perchè non maturano una capacità sociale di manifestare con trasparenza (col pianto per esempio!) il loro dolore; gli uomini etero o omo miti di carattere iniziano a soffrirne in adolescenza (sono i primi a viverne la conseguenze nefaste!) e le donne dipende .... alcune possono anche accontentarsi di questo ruolo accettandone le regole, altre combattono per acquistare più autonomia. Il patriarcato, mentre calca il piede sulla testa della donna e dell'uomo non abbastanza virile sin da adolescente, colpisce l’uomo alle spalle da adulto quando non riesce a sostenere i suoi compiti di padre di famiglia o il suo ruolo di uomo forte (quanti si annullano finendo per strada per questi motivi?). Chiudo con questa citazione tratto dalla canzone di Niccolò Agliardi "Perfetti" : "Siamo stati mangiati dal freddo
/ E dal senso comune. / Che due uomini possono ridere, ma non piangere insieme."
Se fosse vero quello che dici tu il video non ci sarebbe problema peccato che.
1) Il video generalizza maschi come bulli e basta mostrando il texting...cosa che tecnicamente le ragazze fanno perché quando si tratta di bullismo e cyberbullismo le ragazze scrivono di peggio e possono essere più cattive.
2)Il video si è dimenticato che molta gente che commettono suicidio è maschile almeno l 80 %.
Avresti detto le stesse parole se avesse aggiunto gli stereotipi delle donne?
Vedere 2 bambini che se le danno non è tossico fa parte della crescita.
Ovviamente tocca ai genitori o fratelli di insegnargli dei modi giusti, ma fa parte dello sviluppo soprattutto in un età in cui sono pieni di energia.
Inoltre in un momento del video un ragazzo vede una ragazza carina e prova ad avvicinarsi per poi essere interrotto.. Perché? Qual è il messaggio? Che l'avrebbe aggredita?
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@@wrestlinganime4life288 non mi pare che il video generalizzi i maschi come bulli, perché sono altri maschi che bloccano i maschi che agiscono atti tipi di uno stereotipo di mascolinità. Circa i suicidi maschili, se davvero sono l'80%, questo conferma il pericolo della mascolinità tossica ed è il rischio estremo di chi vive schiacciato dalle aspettative sociali, privandosi del diritto di esprimere le proprie peculiarità che lo fanno sentire essere unico e speciale, comprese quelle emotive considerate impropriamente fragili (spesso dagli uomini schiacciate per l'obbligo di apparire forti). Ecco perché questa lotta dovrebbe essere condivisa da uomini e donne, per salvarsi a vicenda. Sarebbe da abolire il senso corporativo maschile (che si agita appena vede queste pubblicità), come quello femminile beninteso e valorizzare il pluralismo interno ad ogni categoria. Qui si parla di alcuni uomini, non di tutti gli uomini. E sull'aggressività delle donne sono perfettamente d'accordo con te (è solo declinata per lo più all'interno delle mura domestiche, anche se i soial stanno cambiando alcuni paradigmi). Il valore dell'ascolto e della gentilezza (diverso dal concetto di smollatezza) dovrebbero essere promossi sempre e dovunque =) Io propongo che chi anche legittimamente critica questa pubblicità, lavori per produrne un'altra ancora più efficace, perché questa mission non deve essere abolita, ma solo migliorata!
Ogni volta si fa sempre la solita affermazione: "siamo uguali quindi dobbiamo essere trattati ugualmente". Questa, signori miei, è una grandissima cazzata. Una donna fisicamente, a pari allenamento di un uomo, è più debole fisicamente. Quindi se devo sollevare un tavolo, a meno che una donna non abbia due bicipiti come le mie coscie, chiedo a un uomo di aiutarmi. Questo perché non è vero che siamo tutti uguali. Io sono più bravo in matematica, c'è chi lo è di più in geografia, chi in barca a vela. Quindi se dobbiamo fare i conti non serve a nulla dire "facciamo tutti una parte così siamo uguali", se io posso farlo meglio lo farò io, tu magari ci porterai in barca a vela senza farci annegare.
Davvero, non ne posso più di questa teoria del "a una donna non si possono fare queste battute, ma se le si fa a un uomo nessuno si lamenta". Ma OVVIAMENTE! La storia insegna che le donne hanno sempre avuto meno diritti, quindi ora dovrebbero avere una cura maggiore su alcuni aspetti per ottenere gli stessi diritti sociali. Regole diverse per persone diverse. Altrimenti la meritocrazia non esiste
Penso che nel video di Gillette più che di femminismo si parli di machismo che è una piaga tutt'ora presente nella società ed è una delle conseguenze del maschilismo ma non mi addentro nella questione. Io vedo sempre pubblicità stereotipate di mamme che lavano e cucinano e papà che lavorano, pubblicità che condizionano e riflettono la società e non posso che essere felice nel vedere che alcune marche invece decidano di cambiare rotta e promuovere un modello migliore si persona.
Non credo proprio che si volesse far passare il messaggio de "tutti gli uomini sono così" che è una cosa un po' vittimistica da dire poi, ma che diversi sono ancora così ed è una questione di statistiche e ricerche oltre che di percezione personale. Inoltre non la ritengo sessista, ma appunto volta a sensibilizzare su un tema necessario.
Visto che questo canale è seguito da (relativamente) poche donne, mi butto a fare il commento cagacazzo sulla pubblicità della Gilette. PREMESSO che, come hai detto tu Shy, le compagnie buttano certe cose nei loro spot per motivo non sempre nobili (leggasi: vendere di più) e premesso che, la cosa di per sé non mi piace, sono però contenta se vedo una pubblicità che tenta di spiegare uno dei problemi della mascolinità tossica. PREMESSO questo, credo sia interessante notare come le persone che si triggerano in queste situazioni siano spesso in maggioranza, proprio gli uomini. Molti dicono "non ha senso colpevolizzare gli uomini". Scusate, e chi si dovrebbe colpevolizzare? Gli alieni? Possiamo smettere di tenere gli uomini (o anche gli etero, i bianchi, qualunque categoria privilegiata) sotto una teca di vetro? Perché non si può mai dire ad alta voce che si, certe cose che molti uomini fanno e giustificano sono SBAGLIATE.
Il punto è proprio questo, puntare il dito e dire "questa cosa non và bene". Poi, che ci siano uomini che si triggerano ed urlano al complotto ormai è scontato. Come ha detto qualcun'altra nei commenti prima del mio, se un uomo sa di non essere così, non si triggera davanti a questo spot. Se ti triggeri è perché sai di essere così. E' come uno sfottò, funziona se ti tocco un nervo scoperto, se ti prendo in giro per cose non vere non te ne frega una mazza.
EDIT: le vignette su Salvini sono stupende!
EDIT dell'EDIT: dal Regno Unito, l'idea di chiedere opinioni alla gente (che è scema) tramite referendum, ormai mi fa vomitare. Ma ascolterò a mente aperta la tua opinione
Ora voglio una pubblicità maschilista della Lines.
riassunto :
le donne si lamentano degli stereotipi, però se vengono fatti sui maschi è tutto ok.
E il tutto mentre si dice che il femminismo porta l'uguaglianza, nella stessa frase. Fantastico.
non è affatto questo il messaggio, semplicemente finché gli stereotipi sono "innocui" (tanto per sparare una sciocchezza) agli uomini piacciono i motori e bevono la birra non sorge alcun problema, questo è uno stereotipo e sicuramente non vale per tutti gli uomini. Il punto è che se uno stereotipo porta un uomo a stuprare, a commettere catcalling, a molestare o a commettere azioni di bullismo solo perché "sono maschi, è normale che si comportino così" beh questo è un grosso problema. Alcuni, e sottolineo alcuni uomini hanno questo comportamento e si sentono in potere di fare queste cose, o meglio, vengono giustificati, perché sono maschi. La pubblicità non vuole dire che tutti gli uomini fano schifo, anzi moltissimi uomini sono corretti educati ecc, lo scopo della pubblicità è far notare questi atteggiamenti sbagliati che alcuni uomini compiono per evitare che capitino di nuovo, ed è una responsabilità nostra (sia di uomini che di donne) punire e correggere questi atteggiamenti al fine di rendere la civiltà un po' più civile
Allora perché gli stereotipi negativi degli uomini li giustificano nel commettere violenze, stupri e via dicendo mentre gli stereotipi femminili rendono le donne ancora più sottomesse ? Forse sarebbe meglio aprire un libro di storia in più...
@@ferny2000gc Certo che, sentire dire di studiare, da una che va ripetendo apoditticamente frasi propagandistiche di persone del calibro di Asia Argento, è proprio ciò che ci si aspetta da una femminista. Complimenti per la totale mancaza del senso del ridicolo.
Fortuna che qual vino lo capisce
Lo spot della Gilette contiene un messaggio condivisibile ma fa indignare in quanto sembra dipingere come caratteristiche della 'mascolinità odierna' solo aspetti come il bullismo o il comportamento prevaricatore sulle donne e fa credere che un domani il 'nuovo uomo inclusive' cambierà tutto ciò. Nella realtà reale la mascolinità 'non tossica' è sempre esistita ma è sempre stata di 'secondo piano' e lo è certamente anche oggi, visto che nella cultura di massa così come nel quotidiano non pare che essa sia considerata 'ciò a cui aspirare'(a parte nelle apparenze s'intende). Poi, se c'è una mascolinità tossica esiste anche una 'femminilità tossica' e una 'società tossica' o si vuole credere che i comportamenti da mascolinità tossica(a partire dal bullismo) siano insiti in ogni maschio di default(genetico o culturale dato dal patriarcato, ma anche in Svezia e nelle società matriarcali pre-moderne prosperano questi atteggiamenti) o non nascano anche da questioni sociali-ambientali oltre che biologiche ? .... Tenendo conto di ciò, si arriverebbe al famoso e trito e ritrito discorso dei 'bad boys'(una delle espressioni della mascolinità tossica) e dei 'good boys'(non 'nice' che è un termine più controverso) e com'è noto nella società( a partire dalle questioni legate all'attrattività e alla sessualità, condizioni fondamentali per la conservazione della società) chi è va per la maggiore al di là delle apparenze ?
L'idiozia non ha sesso, ci sono gli idioti e le idiote... Se qualche sfigato fa il maschilista non c'è bisogno di farne una tragedia del genere... Così come quando 4 "nazi"femministe formulano teorie astruse sul perché le donne abbiano una corporatura più debole rispetto agli uomini o spiegano perché quest'ultimi allarghino le gambe sui mezzi di trasporto pubblici... Maschilismo e femminismo sono concetti che VANNO superati, a guidare il mondo non ci devono essere preconcetti e fanatismi ideologici, bensì IL BUONSENSO. La Gillette non mi fa né caldo né freddo. Semplicemente ha fatto una pubblicità, a parer mio, stupida e amorfa, riempiendola di frasi fatte.
Buggo ITA concordo totalmente.
@Too Beautiful To Handle Vedo che di commenti intelligenti se ne sprecano da parte tua.
La scemenza dogmatica che hai detto, equivale a dire che senza razzismo non si può affermare che ogni etnia abbia pari dignità. Dato che l'equazione femminsmo=parità è totalmente arbitraria, nonchè falsa. #Cortocircuito
Gli uomini non sono animali selvatici che le donne addomesticano. Sono esseri umani e valgono, e molto. Le donne non hanno alcun diritto di dirci come comportarci o come pensare e soprattutto non sono superiori a noi. Se dire questo fa di me uno sfigato o un morto di figa, ebbene sia. Preferisco avere la stima di me stesso difendendo la mia dignità ed il mio orgoglio, piuttosto che essere l'animaletto domestico di una stronzetta viziata che pensa di avere il diritto di comandarmi.
Sono una femminuccia se guardando quello spot mi sono quasi commosso?
Personalmente, la ritengo una bellissima pubblicità.
Allora non hai capito.
Il messaggio in sé non è male, ma è la realizzazione e lo scopo il problema.
La risposta è sì.
Sul referendum condivido un'opinione che mi è capitato di leggere qualche giorno fa: abbiamo incaricato una squadra di tecnici di stilare una lista di costi/benefici per valutare l'effettiva utilità dell'opera (dei tecnici però si conosceva già in partenza l'opinione a riguardo dell'opera, e vabè, proprio non si riesce a fare le cose come si deve in questo Paese), una volta che queste persone competenti hanno parlato espressamente di un'opera non utile, il referendum a cosa serve? A dimostrare per l'ennesima volta che questo è il governo che se ne frega di ciò che dice chi ne capisce qualcosa e lascia tutto in mano a gente che probabilmente ha al massimo letto un paio di articoli di giornale?
Ok la democrazia diretta, ma comunque la si giri, si sta ponendo una questione che il pubblico NON PUO' VALUTARE (perchè non importa quanto abbiate letto a riguardo, se non avete accesso a tutte le carte e non avete studiato prima la materia la vostra opinione è solo parziale) e, consultivo o meno, si va a gettare un po' di soldi dalla finestra per una votazione che fondamentalmente non serve e farebbe danni in ogni caso
Sono sempre sorpreso di come Shy abbia il 99% delle volte il mio stesso pensiero sulle cose, e comunque mi ci faccia riflettere sopra così tanto
GRAZIE MILLE SHY!
Non c'è nulla di cui sorprendersi: è la magia dell'indottrinamento politicamente corretto. Possiamo esternare tutti le stesse, identiche, insipide parodie di idee inculcateci dall'istruzione pubblica statalista e dal circolo politico-mediatico, e rimpallarcele l'un l'altro acriticamente fingendo pure che si tratti di un impegnato esercizio di riflessione critico-razionale, e non di un deprimente gioco di echi. Che bello, eh?
@@PClaud Grande osservazione
Ciao era un pò che non guardavo shy, ma questo ora è u nuovo breaking italy o un format diverso?
A voi che giustificate lo spot.
Quando un brand di assorbenti proporrà una bella pubblicità strappalacrime sull'invitare le donne a non commettere infanticidi, a non fare violenza sui minori, disabili e anziani, a non abusare della legge per accusare gli uomini di violenze che non hanno commesso e tante belle cose, allora capirete perché agli uomini lo spot non piace. Quando colpiscono gli uomini vi va bene, ma quando toccano voi vi indignate.
Ma tranquille ragazze, prima o poi assaporerete la medicina.
Trovo che le "accuse" che stai ponendo siano leggermente più pesanti rispetto a quelle mostrate nello spot Gillette; non mi pare di aver visto allusioni a femminicidio o temi così delicati.
E con questo non ti sto dando torto, proprio perché appunto i temi di cui parli tu sono seri e sono quelli su cui realmente si dovrebbe sensibilizzare, però in questo paragone le cose sono davvero troppo distanti tra loro.
In ogni caso io da donna non mi indignerei mai per uno spot sulle tematiche che hai nominato, ma effettivamente non siamo fatte tutte allo stesso modo.
Vorrei solo chiederti un chiarimento: a parte l'abuso della legge e le false accuse nei confronti degli uomini, quelle che i hai scritto ti sembrano davvero azioni commesse prettamente da donne in quanto tali?
@@ariannatomasiello4313 L'infanticidio e la violenza psicologica e fisica sui minori sono gravi come ogni fenomeno di violenza domestica... e purtroppo dovete riconoscere che nella stragrande maggioranza dei casi è una donna (più specificamente la madre) a commetterli. Basta vedere che cosa succede talvolta negli asili o nei centri privati per bambini disabili.
Immagina se un'azienda che produce prodotti femminili avesse fatto uno spot invitando le donne a non picchiare i bambini. Sarebbe scoppiato il putiferio, perché l'infanticidio da parte della madre è ancora oggi un tabù e nessuno può tollerare l'idea che una donna sia in grado di sfogare la propria aggressività sui propri figli. Ma anche perché ci sono dietro questioni economiche, le donne guardano di più la tv e quindi la pubblicità deve compiacerle in qualche maniera. Vuoi con complimenti gratuiti, vuoi con slogan spiccatamente femministi che ritraggono l'immagine di una donna forte e indipendente... ma di certo non con lezioni che fanno il predicozzo, altrimenti si bruciano la clientela come ha fatto Gillette.
Io non dico che le donne compiono violenza sui minori, ma le statistiche su questo fenomeno mostrano una percentuale maggiore di donne responsabili... ed è necessario che la gente lo riconosca per debellarlo.
@@DarkF444 Ti ringrazio per il chiarimento
Uno spot "opposto" é stato girato da un canale satirico: video demonetizzato da TH-cam dopo un petosecondo. Quando si dice doppio standard...
Completamente in disaccordo per un referendum: spendere milioni di euro ed attivare tutta una sequenza di enti, organi e servizi democratici solo per far sapere se il popolo italiano vuole o meno un tunnel ferroviario?
Ormai a parte quelle 3-4 persone che ancora sono genuinamente interessate alla TAV perchè direttamente interessate (magari perchè gli passa di fianco a casa o cose così), tutti gli altri abbracciano una o l'altra fazione per esprimere una posizione politica.
Seguendo questa logica dovremo fare un referendum anche per la ricostruzione del ponte Morandi o per il ponte sullo Stretto di Messina... sarebbe imbarazzante nella storia politica del nostro paese secondo me
Nella pubblicità della gillette vengo rappresentati comportamenti sbagliati, stereotipamente connessi al sesso maschile.
Il motivo per cui la gente ha accusato della femminizzazione dell'uomo la pubblicità, è il fatto che viene impostata come se sbagliati non fossero i comportamenti in se, ma la mascolinità che ci sta dietro.
Mi spiego meglio. Nella pubblicità si vedono 2 bambini che litigano, ma non è il tipo di contatto fisico che 2 bambini hanno quando giocano, è stato esagerato e rappresentato come eccesso di violenza e conseguente menefreghismo dei padri.
I comportamenti rappresentati, sono un'esagerazione dei difetti della mascolinità. Alcuni comportamenti rappresentati, sono riconducibili a stupratori e molestatori, nonostante questo gillette bombarda a tappeto un intero genere, dicendo anche che ogni uomo è responsabile del comportamento di ogni uomo. Ovviamente nelle situazioni rappresentate ha senso, ma non perché lo dice gillette! Infatti non penso che avere un pene di rende responsabile di ogni supro e stupratore, e come alcuni fanno notare, sarebbe come dire che ogni singolo mussulmano è responsabile di ogni attacco terroristico a sfondo religioso, il che è assurdo: ogni persona và giudicata in base a ciò che fà, non ciò che è.
Secondo una mia opinione inoltre, non esiste un "uomo moderno", mascolinità e feminilità sono rimasti invariati, ma è cambiata la cultura che ci stà intorno. Questo si nota dal fatto che hanno dovuto ricreare versioni stereotipate dei programmi anni 50 (stiamo parlando di circa 70 anni fa!).
Tutti sono d'accordo che i comportamenti visti nella pubblicità siano sbagliati (esageratamente sbagliati), sarebbe come fare una pubblicità che ci mostra quanto sia sbagliato cannibalizzare bambini: non puoi dire che hanno torto, ma il fatto che lo abbiano fatto per dimostrare al mondo quanto progressisti siano, può solo farmi infuriare.
Personalmente ritengo che non dovrebbe essere fatto un referendum su una questione così tecnica come la TAV. Quante persone comprendono appieno i benefici e i problemi che porterà la TAV? Chi sa quanto serve all'economia italiana? Chi sa valutare che impatto avrà nelle zone dove passerà? Tenendo conto che pochi hanno o sanno reperire queste informazioni e che la gente che non sa vota di pancia e, soprattutto, si fa influenzare più facilmente da "slogan" che emozionano, più che da argomentazioni che fanno ragionare, non metterei la continuazione di un'opera così importante non solo a livello nazionale, ma anche europeo, a referendum. Perché c'è anche da dire questo, il cantiere della TAV è già al lavoro, quindi un'eventuale stop avrebbe grossi riverberi anche nella politica comunitaria, riducendo ancora la fiducia degli altri stati nell'Italia come partner di opere europee. Non voglio che la TAV sia la nostra Brexit.
È vero che il potere mediatico di Salvini è grande ed, essendo lui a favore, sicuramente farebbe una grossa campagna dalla sua parte, ma ho paura che non basterebbe a soverchiare la tipica "paura" italiana delle grandi opere ( vedi pure TAP per esempio).
Ecco cos'altro succede nella pubblicità Gillette, Shy non ne parla perchè è un buonista col paraocchi:
- 43 uomini mostrano un comportamento indesiderabile
- 42 di questi uomini cattivi sono bianchi, 1 solo è di colore
- 7 uomini mostrano un comportamento "corretto e desiderabile"
- 5 di questi bravi uomini sono neri e solo 2 bianchi
Davvero nessuno nota l'ipocrisia? Gillette cerca di fare appello ai "buoni sentimenti di parità" della gente, ma non fa che scagliarsi contro la realtà dei fatti, come dimostra il disprezzo quasi universale per questo tipo di propaganda, che si riflette nel rumore mediatico, e nelle reazioni su youtube.
La realtà è che gli uomini bianchi ed eterosessuali non sono malvagi, e ogni tentativo di dipingerli come tali è destinato a riversarsi contro gli stessi moralisti.
Vuoi fare la brava persona e ti senti attaccato quando qualcuno minaccia lo spazio sicuro per i "bravi ragazzi" che questa pubblicità vuole alimentare a creare. Proteggi quanto vuoi la tua bolla, ma prima o poi scoppierà. Nel frattempo goditi i cantanti giapponesi dalle fattezze femminili finchè puoi.
“La realtà è che gli uomini bianchi ed eterosessuali non sono malvagi...” grazie capitan ovvio.
Spiegalo a Gillette e a Breaking Italy.
Ma porca miseria scrivi cose sacrosante e poi mi cadi con un insulto a quelli cha potrebbero essere i suoi gusti culturali e/o musicali? Avrà il diritto di godersi ciò che gli pare fintanto che non rompe l'anima agli altri, no? Scusa la digressione ma quando vedo "anti SJW" che mi fanno sti scivoloni mi cadono le palle, bisogna essere meglio di loro. Combattere l'idiozia con la ragione ed i fatti, gli attacchi più o meno personali sono inutili e dannosi.
@Too Beautiful To Handle Avete fracassato i coglioni con "non tutti i musulmani sono terroristi" e cose varie e adesso la generalizzazione va bene ?
Famo un a pubblicità dove i gay fanno i pedofili, e poi diciamo "non fate i pedofili".
Se non sei un pedofilo non hai che di lamentarti.
Sì però signor youtube io vivo in italia e non ho la connessione veloce abbastanza per caricare il 720 a 50 frames, potrebbe caricare anche le altre risoluzioni? Capisco che il lavoro di algoritmo che butta giù i video a caso è duro, ma almeno i video di shy caricarli
A riguardo della Gillette. Per me è triste. Sembra quasi che vogliano far credere che solo gli uomini siano problematici. Dico ciò perché ci sono altre pubblicità che trattano un argomento simile, molto spesso mostrando donne "oppresse" dal sistema patriarcale, che si devono ribellare. Penso che molti uomini si siano stufati di essere rappresentati così. La pubblicità della Gillette, per quanto relativamente innocua rispetto alle altre, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
@Too Beautiful To Handle Si ma per come lo presentano sembra che non si siano MAI stati fatti progressi nella società. E penso sia ancora più offensivo nei confronti delle donne che vengono trattate da molti media come bambini indifesi. C'è modo e modo per trasmettere un messaggio, questo diciamo che non è riuscito nell'intento.
@Too Beautiful To Handle a parte che si teorizza che le prime società fossero molto probabilmente Matriarcali (perché ci sono anche prove)quindi sempre cosi no (poi chissà, le donne per via che creavano la vita, non escludo che non siano impazzite e siano andate al altro estremo, mah non lo sapremo mai) (ah e si pensava che solo la donna creasse la vita al inizio poi siamo andati al altro estremo)
@@eleemaeli1830 è vero però solo fino a un certo punto. Ad esempio in Giappone le prime società erano sì matriarcali, ma a quanto si sa non veniva comunque oppresso il sesso opposto. Semplicemente la donna, o meglio la sciamana, era colei che aveva il potere di dare la vita come la morte grazie al suo corpo (utero) e tramite esso, con rituali, riusciva a mettersi in contatto o addirittura a ospitare nel suo corpo le divinità. Tramite sé stessa permetteva quindi agli dei di parlare al popolo. Era una figura molto potente e per questo era a capo dei villaggi. Ma si pensa che è proprio questa paura verso questo corpo, questo "potere", che le parti si sono invertite, che il matriarcato è stato scavalcato da un patriarcato in cui si opprimeva il sesso opposto per porre un controllo su di esso, su questo potere che era tanto grande quanto spesso incontrollabile. L'oppressione della donna, come anche del suo corpo, potrebbe nascere proprio da questa antica paura dell'uomo nei confronti di un suo simile che è in grado di dare e ospitare la vita e che nell'antichità dava perciò alla donna potenti poteri mistici e divini, e quindi anche politici.
Sarebbe super interessante vedere altre società matriarcali come funzionavano, io purtroppo conosco solo la sfera del Giappone.
@@--Asahi-- interessante non cambio idea per via della legge dei numeri pero magari facessimo come loro, poi noi avevamo le streghe loro avevano gli yokai per dirti (kitsune più che altro)
@@eleemaeli1830 è vero, non avevo pensato ai kitsune, in effetti il fenomeno strega da loro era presente così, chissà quante donne sono state uccise perchè accusate di essere dei kitsune.. sarebbe interessante approfondire!
Riguardo la pubblicità di Gilette, un paio di cose da un punto di vista femminile.
Sono d'accordo con la tua ultima affermazione, trovo sensato mostrare uomini marcatamente maschili nell'aspetto, fare azioni in modo maschile, che però cambiano e modernizzano l'immagine dell'uomo. In una pubblicità, che ha una durata breve e deve essere compresa da moltissime persone diverse, ciò viene enfatizzato, esagerato per mandare il messaggio in modo chiaro. Quindi non vedo in che altro modo avrebbero potuto veicolare la necessità di un cambiamento negli atteggiamenti maschili.
Secondo, a riguardo della disparità con il genere femminile: restando sui rasoi, le donne sono spesso rappresentate pronte a uscire, con abiti corti per mostrare le gambe... Tuttavia, credo che le pubblicità non siano in grado di rappresentarci in maniera efficace, proprio per la loro natura stessa. A nessuna donna piace vedersi enfatizzate, nei difetti e nei pregi, perché non ci riconosciamo. Preferiremo venire apprezzate per i risultati che otteniamo con il lavoro duro, con l'impegno, con i sacrifici, ma questi sono temi difficile da rappresentare o da abbinare un prodotto, infatti sono temi che ogni tanto vediamo negli spot che parlano di eventi sportivi o sull'istruzione.
Questo è il mio punto di vista femminile e femminista moderata,
Complimenti Shy, sempre un ottimo lavoro, continua così.
L'associazione sesso maschile = stupro è la stessa dell'immigrante = delinquente. Sinceramente è una retorica che ovviamente non può rendere allegri gli esponenti del sesso maschile. La pubblicità non è neanche troppo grave in se, alla fine il messaggio, del "puoi essere uomo anche senza essere "uomo"" è anche apprezzabile. Il punto è il modo aggressivo e totalizzante in cui viene posta. L'attenzione data allo spot sul "sexual harassment" è parecchio marcata e discriminatoria. Inquadra il sesso maschile in un gruppo. In quello dei cattivi. E il fatto di lasciare andare gli stereotipi passa purtroppo molto in secondo piano.
E' questo che non è piaciuto alle persone, e neppure a me se devo essere sincero. Per fare il paragone : E' come una pubblicità che descrivesse tutte le persone di colore come potenziali stupratori seriali e dicesse "Bhè finalmente avete capito che stuprare non è una cosa bella, le cose stanno cambiando!". Sinceramente la troverei ugualmente di cattivo gusto.
I believe it's a good moment to wonder, it's Gillette a monopoly? Since I can remember I can't get another alternative to this trademark in my country (I'm from mx) is this legal?
shy, lo sapevi che lo spot è stato diretto da una donna? io l'ho notato subito.
da quanto ho capito, il discorso che hai fatto pone lo stereotipo di donna come l'hai descritto dicendo che esso non corrisponde peró alla maggior parte delle donne; la stessa cosa per l'uomo. hai detto anche che se i ruoli fossero invertiti, le femministe si sarebbero attivate in qualche modo.
ora, in quanto donna, personalmente ti ritengo in torto: lo "stereotipo" (perchè tanto stereotipo non è) di uomo presentato nello spot lo incontro tutti i giorni: un uomo che non ha rispetto per le donne, che non sente la sua virilità appagata senza violenza. esempio pratico: solo ieri in due mi hanno fischiato dietro mentre camminavo, un padre l'altro giorno che definiva il figlio "femminuccia" perchè non fa lotta greco-romana coi compagni in classe. "non tutti gli uomini sono cosí, mi sento offeso" siamo sicuri?? non è che l'offesa è data dal fatto che diversi uomini si sentono presi in causa? perchè non tutti sono cosí, ma tanti li sento tutti i giorni, tutti i minuti giustificare azioni anche bruttissime, o essere giustificati anche da donne, perchè sono "maschi". e magari non si rendono nemmeno conto di star sbagliando e non comprendono il punto di vista di una donna (come appunto quella che ha diretto lo spot). per me non si puó paragonare l'esempio di qualche donna che cerca di attrarre con il suo corpo in contesti lavorativi con comportamenti quotidiani. e sí, le femministe si sarebbero attivate perchè nonostante il mio discorso, il fatto che non ci sia mai stato un tipo di spot del genere sulle donne non ha mai impedito che gli uomini ci criticassero in continuazione, ci riempissero di stereotipi come quello della donna capricciosa e falsa, seduttrice ecc
UN'ORA DI STANDING OVATION CLAPCLAPCLAPCLAPCLAP
un conto sono i comportamenti estremi o pericolosi, un conto e' il gioco delle parti dai Berilio.. non farla tanto lunga.. di donne che ''non sono'' come dici tu ne incontro tutti i giorni.. quindi anche lo stereotipo della donna tanto stereotipo non e'.. e quando la smetteranno di fischiarti ci rimarrai molto male ricordati ;)
@@michaelciancetta6397 dovevi fermarti prima dell'ultima frase, e poteva (forse) avere un senso.
"e quando la smetteranno di fischiarti ci rimarrai molto male ricordati ;)
" questa frase dimostra esattamente perché c'è bisogno di spot come quello. No, non ci rimarremo male. Non vediamo l'ora che smettano di fischiarci. Mi dispiace, ma non hai idea del mix di emozioni sgradevoli che ci provoca l'essere fischiate per strada e non puoi permetterti commenti del genere. Hanno iniziato a fischiarmi a 12 anni e da allora non posso mettere una gonna serenamente o camminare con aria felice senza essere importunata, e come me molte altre. Dirci "quando smetteranno ci rimarrai molto male" è offensivo.
@@cristinapaupini6927 dai e' una battuta su... mamma mia ragazzi... state male eh? allegeriamoci un po' su' ;)
@@cristinapaupini6927 e poi scusa eh? ma dove cazzo vivete che vi fischiano dappertutto? :)))
Ridicolo che anche solo si pensi di indire un referendum su un tema simile. La costruzione di una grande opera non è materia di opinione o di dibattito politico, "il popolo" non ha le competenze per capire se la TAV è essenziale per l'economia o un disastro ambientale e non si può fare di un'opera pubblica una battaglia politica senza sapere veramente se è necessaria o no. I referendum sono utili quando bisogna sondare aspetti etici o morali che non hanno modo di essere analizzati in maniera oggettiva. La costruzione di una grande opera si può e si deve avviare in seguito di un'alasi costi-benefici fatta da esperti e non in seguito di un referendum in cui il voto sarà dato di pancia. Detto questo ricordo a tutti che i due trafori che abbiamo verso la Francia (Frejus e Bianco) non possono essere percorsi dai grandi autotreni perché all'epoca della costruzione non furono progettati per il traffico commerciale, e, a meno di passare per comodi passi alpini con tir giganti, bisogna fare tappa forzata in Liguria, terra che a parte un ponte crollato non offre una rete autostradale esattamente comoda. Aggiungete che avremo dei francesi incazzati che chiederanno un risarcimento per gli accordi che infrangeremmo e vedete voi cosa ci conviene fare.
Nemmeno Gillette sta dicendo che tutti gli uomini sono così. Si riferisce solo agli uomini che sono davvero così.
Per quanto riguarda la possibilità di fare uno spot speculare con le donne... Io non mi sentirei presa in causa se facessero uno spot su donne arriviste che usano il loro aspetto fisico (perché so che non lo faccio), e mi rendo conto che non è affatto un comportamento corretto e che nel suo piccolo rovina il tessuto sociale, ma le donne che agiscono così non sono la maggioranza, e nel complesso fanno molto meno danno di un uomo che lascia che i bambini si picchino. La donna stereotipata cerca di ritagliarsi una nicchia in cui vivere parassitando, l'uomo stereotipato cerca di dominare gli altri.
mancavano queste seratine con breaking italy
Non capisco perché ce l'hanno con Gilette con questa pubblicità
Neanche io sinceramente. Non ho la minima idea e sono in difficoltà perché ho guardato i primi 5 minuti di video per 3 voltr
Perché impongono una visione ideologica stereotipata dell'uomo attribuendo ai comportamenti maschili "sbagliati" (fare BATTUTE sporche, azzuffarsi tra bambini, abbordare ragazze) i problemi della società: bullismo, discriminazione, abusi verso le donne. Loro sono una multinazionale miliardaria e il loro scopo è guadagnare, infatti quando si mettono a fare lezioni di morale, come in questo caso, fanno solo una casino osceno.
È divertente perché ti immagino guardare la pubblicità di Gillette dopo il video di shy con la stessa espressione di fray che hai nell' Avatar
@@mattiacammarota7606 Magari, magari... Se fossi così espressivo farei l'attore. Però ho rischiato la frattura del setto nasale con il facepalm.
Rappresenta la maggioranza di uomini come la minoranza
Comunque io penso che se ci fosse stata una pubblicità simile sulle donne, poniamo, siffatta: [all'inizio vedi una serie di donne sparlare alle spalle di un'altra, o di un altro, per qualche suo difetto, poi una serie di atti di bullismo tra ragazze, cattiverie varie compiute da donne, insegnamenti sbagliati dalle famiglie alle bambine femmine] e poi viene lanciato il messaggio [Come possiamo essere delle donne migliori?] e ne segue un'altra serie di immagini [donne che si distanziano dal gruppo delle bulle, e dicono "smettetela di dire queste cose", prendono le difese delle vittime, aiutano anziché fare cattiverie, educano le bambine a rispettarsi l'un l'altro] - ecco, penso che onestamente avrei apprezzato molto il messaggio di base e non mi sarei soffermata sul presunto stereotipo, perché la pubblicità non sta dicendo che le donne sono tutte in quel modo, ma che tutte dovremmo essere donne migliori. Ma non in quanto donne, bensì in quanto esseri umani, come nello spot di Gillette, dove in effetti i valori propugnati alla fine sono valori umani e non semplicemente virili, e lo trovo molto bello.
Il problema non credo che si ponga, ormai le femministe sono uguali o peggio degli uomini, guardatevi un po intorno, dopo venite a commentare :D
@Too Beautiful To Handle Veramente mi sono guardato molto intorno, ed infatti le femministe storiche non si riconoscono nel movimento attuale, infatti io mi riferisco alla terza (o quarta, dipende dalle opinioni) "onda" (se così si può tradurre) del femminismo, quello violento, razzista, intollerante che non vuole la libertà di opinione e di parola, personalmente ho sempre difeso il movimento femminista storico (prima e seconda "onda") vatti a vedere un po di video, non lontano, qui su youtube :D tu poi puoi dire quello che vuoi, ma anche questo è femminismo (deviato, malato) ma resta femminismo (e sta influenzando pesantemente la società attuale, vedi disney ecc.)
Stavo leggendo l'articolo di Gillette quando improvvisamente arriva la notifica di Breaking Italy, pazzescooo
Il tuo discorso fa acqua da tutte le parti.
Ti stai schierando contro gli anti-SJW per questioni che, quali che siano, non hanno nulla a che vedere con il merito dello spot in questione.
Nel momento in cui ammetti il doppio standard, ogni altro argomento cessa di esistere, almeno se ritieni di credere nell'uguaglianza tra uomo e donna. Un doppio standard di questo tipo è SEMPRE inammissibile, sia dal mio punto di vista, che dal punto di vista dei valori di questo e di molti altri Paesi (in Italia l'uguaglianza formale e SOSTANZIALE tra uomo è donna è sancita dall'art.3 della Costituzione, ovvero in quella prima parte inalterabile per definizione perché introduce i valori fondanti della nostra società).
Se ammetti che "sarebbe sessista se si facesse la stessa cosa con le donne" e "ci sarebbe un'insurrezione", non puoi assolutamente dare contro agli UOMINI che insorgono GIUSTAMENTE contro questo spot.
Nessun argomento, inclusi l'"essere superiore", l'"essere virile abbastanza da tollerarlo" etc. sono ammissibili.
Per quanto mi riguarda, vale la stessa reazione che ebbero i cinesi con D&G: quando qualuno usa la pubblicità per deridere la tua cultura o attaccare la tua identità (ivi incluso quindi il genere, che ne è parte), il marchio e i suoi prodotti sono BANDITI A VITA, e fine della polemica.
Io continuerò ad usare il rasoio elettrico