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- เผยแพร่เมื่อ 27 ส.ค. 2024
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Il circuito di protezione da corto circuito viene usato per proteggere un amplificatore, un convertitore di potenza od in generale un sistema, quando si verifica una condizione di extra corrente o corto circuito in uscita. Questo circuito tipicamente si compone di una parte di sensing di corrente ed una parte di intervento. Per sperimentare questi concetti in maniera semplice, realizzo un piccolo circuito di protezione basato su una resistenza di shunt, un transistor BJT di tipo NPN ed un relè. Il mio convertitore da proteggere è semplicemente realizzato con un trasformatore, ponte e raddrizzatore. Scelgo i valori dei componenti in modo che si abbia un carico resistivo con una corrente nominale in uscita di circa 1 ampere ed una tensione di uscita a 12 V continui. Dimensiono un carico aggiuntivo per richiamare una extracorrente e faccio in modo di tarare l'intervento della protezione a transistor a circa 2A, semplicemente aggiungendo una resistenza ulteriore in parallelo. Dal primo test vedo che ovviamente la protezione interviene molto velocemente, ma appena il relè stacca l'alimentazione, la protezione si inibisce e si riattacca l'alimentazione, innescando una oscillazione sul relè piuttosto veloce a frequenza di circa 100 Hz. Per aumentare il tempo di intervento del relè e quindi abbassare il valore medio della corrente in uscita durante l'intervento della protezione, introduco un condensatore in parallelo alla bobina del relè. Provo diversi valori e trovo tempi di memoria della protezione fino a 200ms.
#tutorial #elettronica #progetti
Pier Aisa 👍🏻. Sempre informazioni utili!
grazie gentilissimo
Schema molto semplice e funzionale, basterebbe utilizzare il contatto di scambio del relè per polarizzare in conduzione il TR tramite un tastino normalmente chiuso ed adeguato valore di resistore.
usando un relè a doppio scambio si potrebbe fare un'autoritenuta giusto? quindi in caso di intervento del relè, questo si autoalimenta finche un pulsante NC non viene premuto per togliere corrente al relè e ripristinare corrente al carico.
esatto, con il relè sarebbe la soluzione più elegante.
Buonasera pier. Secondo me potresti risolvere il problema con un SCR.. quando si supera la corrente stabilita l'SCR va in conduzione ed il rele' collegato sull'anodo dell'SCR apre il circuito in uscita. con un interruttore a pulsante N.C. in serie al catodo dell' SCR pigiandolo resetti il sistema. Io ho risolto il problema ponendo anche un buzzer che suona finche l'operatore non interviene a togliere il cortocircuito. buon video
Wow molto interessante! Per aumentare la capacità risulta utile il circuito di moltiplicazione capacitiva con BJT/Mosfet che hai mostrato in un altro video
ciao Pier, ma questo sistema può funzionare anche in alternata (tipo 24 volt al secondario del trasf) o solo in continua? Mi spiego meglio: se volessi proteggere il secondario da un corto, si può usare un sistema del genere o bisogno inventari altro? grazie
per lavorare in alternata bisognerebbe avere un ramo per una semi onda positiva e uno per la negativa. Magari lo possiamo approfondire in un prossimo episodio
Ciao video molto interessante, perdonami probabilmente la mia domanda sarà stupida, ma è buono anche per carichi come circuiti con circuiti integrati?
Mi spiego meglio, inizialmente volevo un limitatore di corrente, per il mio convertitore step up che dava in uscita 24-50V. I circuiti che ho trovato però erano alimentati da 5-12V fissi, il che non andava bene… cosi pensavo di metterne uno a relè prorpio come hai fatto tu (avendo inoltre la vbe bassa non influiva molto sull’uscita, invece della vce che ho visto in altri circuiti)
Ma in tutti questi circuiti a relè e non, avendo sempre un componente in serie al carico, ho paura che aumentando la tensione in uscita, non ci siano 12V o quelli che imposto. Soprattutto in un circuito costituito da circuiti integrati o altro e non da carichi come lampade o resistenze
la soluzione a relè puo' andare bene anche per gli integrati e come dici bisogna analizzare cosa succede se le tensioni si elevano. Probabilmente un controllo con comparatore puo' essere sufficiente
@@PierAisa grazie della risposta, per il controllo col comparatore come si può fare se va alimentato a meno della tensione in uscita dove si trova il carico?
@@Mattia-os2qzla. tensione di uscita si può prendere in ingresso al comparatore come partitore di tensione di quella di uscita con due resistenze
@@PierAisarazie ancora, ho appena scoperto che il TL494 che sto usando per pilotare il mosfet può fare da limitatore di corrente con una resistenza di shunt
Al momento sto usando il tuo circuito in un video passato dove spiegavi il funzionamento dell’integrato, lo sto usando però in modalità singola.
Vedo se riesco con qualche modifica a braccio se funziona 😅
Il circuito che usa quello da cui ho visto il video, è ben diverso però, e per variare l’uscita utilizza un partitore in uscita con un potenziometro collegato al pin 1 mentre il pin 16 è collegato alla resistenza di shunt, la corrente regolabile dal pin 15 con un potenziometro che termina a massa
Il resto dei collegamenti è uguale al tuo come il pin 15 collegato al 14 e al 2 con delle resistenze
L’ultima domanda era se appunto, dovessi seguire lo schema di quello o basta che tengo il tuo schema aggiungendo lo shunt al 16 e un potenziometro al 15 lasciando il pin 1 a massa
Ciao pier! Sto costruendo un’alimentatore da 13,5v a 20A si potrebbe usare una protezione cosi o hai altri video/consigli?? Grazie
Una corrente di 20A, non è piccola.... probabilmente converrebbe studiare una protezione a mosfet, cosa che non ho ancora portato nei video ma che accadrà in futuro.
Mitico...presente...
Ciao bel video, vorrei inserire questa protezione nel mio alimentatore, ma in modo fisso cioè al posto del relè a impulso vorrei mettere quello a scatto cosi facendo non avrei bisogno del condensatore (memoria), ma l'ho riattiverò io dall'esterno rialimentando con un pulsante... potrebbe andare bene?
Si ti consiglio di sperimentare il circuito prima a parte per vederne i limiti di funzionamento e magari con la simulazione LTpice
come andrebbe modificato il circuito affinchè quando interviene il transistor che interrompe il corto, il carico rimane scollegato fino ad un ripristino manuale tramite un pulsante? se possibile evitando l'uso del relè e magari anche impedendo il tentativo di ripristino se il corto è ancora presente. e se volessi segnalare tramite un led che c'è un corto in uscita ed è intervenuta la protezione? grazie
La prima cosa che bisogna fare è mettere un elemento di memoria. Lo si puo' fare in mille modi. Per farlo in modo semplice si potrebbe caricare un condensatore e mettere una retroazione che lo tenga carico. Quando questa condizione è soddisfatta si puo' accendere un led ed inibire il circuito di ripristino. Si potrebbe realizzare a transistor. Oppure si potrebbe usare un flip flop come elemento di memoria. Me lo metto in lista, magari in un prossimo viudeo posso completare il circuito.
Si potrebbe usare un scr per la potezione e un mosfet di potenza al posto del relè, un pulsante nc in serie all'scr per disinnescarlo e ripristinare il carico.
Ciao Pier, ho costruito un alimentatore e ho aggiunto una protezione corto circuiti e limitatore corrente sfruttando il principio che hai descritto, per evitare oscillazioni del relè ho fatto in modo che andasse in autoritenuta con la presenza del corto e ho aggiunto un trimmer per la regolazione massima corrente regolando la tensione di caduta della resistenza di shunt, ciao e grazie
Wow ! Grazie per il feedback .... ottima idea ... infatti il video descrive il principio, ma manca di alcune funzioni carine ... così vi potete divertire anche voi :-)
Una domanda tecnica, ma aumentando la capacità del condensatore l'azione del relè si rallenta, però in caso di overcurrent questo attacca/stacca del relè anche se espresso in millisecondi non potrebbe danneggiare lo stesso il finale di potenza? Io nella mia mente mi immagino un finale che va in protezione con LED rosso per intenderci ma in quel caso la tensione non viene tolta definitivamente o perlomeno finché i valori non rientrano in zona nominale? Grazie
Di sicuro è bene inserire una costante di tempo e anche della isteresi per evitare delle commutazioni ravvicinate e sbloccare la protezione solo quando le condizioni di innesco overcurrent siano assenti
@@PierAisa ok grazie per la delucidazione
Se la tensione sul carico è resa variabile mediante un lm338 che pilota dei transistor di potenza in parallelo, come si può far sentire il cortocircuito al circuito di protezione anche se la tensione in uscita è quasi al minimo ?
si può lavorare in corrente con uno shunt in serie, oppure con un sensore di hall
@@PierAisa grazie del consiglio ho risolto
Col contatto N.A. del rele' puoi pilotare la base del transistor con una resistenza in serie , per resettare la protezzione un pulsante che colleghi la base a massa e fa ripartire l'alimentazione al circuito utilizzatore
Corrwtto
Se volessi mantenere il circuito aperto dopo ever effettuato il corto come si dovrebbe fare? Con il condensatore ritardi soltanto la chiusura a causa delle polarizzazioni delle armature... Come si può mantenere il carico staccato, in modo da dover internvenire manualmente, ad esempio in un circuito con collegamento di sicurezza?
Puoi usare un relè bistabile
Pier Aisa grazie mille per l'immediata risposta, i tuoi video sono estremamente utili!
Figurati, grazie
ciao Pier video molto interessante,
se si volesse una protezione piú veloce useresti un Mosfet o un SCR? non so qualcos'altro? invece del relé intendo?
esattamente, entrambi i semiconduttori che hai citato garantirebbe un tempo di intervento, sufficiente a salvare l'apparecchiatura
Non ho capito il calcolo della R attaccata in serie al transistor
ciao pier. innanzitutto complimenti per la vincita del concorso di elettronica. ottima spiegazione del circuito di protezione. volevo chiederti ,essendo io un fermodellista a quanto ammonta la max corrente che puo assorbire una classica loco tipo la e 656.ti ringrazio e ti auguro una buona giornata ciao.
Ciao, in teoria se seguiamo le specifiche potremmo dire che la 656 ha 12 motori da 400Kw per un totale di 4.8 Megawatt massimi. Se ipotizziamo una catenaria, anch'essa nominale a 3KV DC otterremmo una corrente di trazione di 1600 A. Questa condizione credo che non si verifichi praticamente mai. Come altro fattore di aumento della corrente potremmo considerare che la tensione di catenaria scenda sotto i 3KV per cadute\guasti e la corrente salirebbe proporzionalmente. Per mia esperienza personale, a terra sul ritorno TE difficilmente ho misurato correnti superiori a 1000 A per questo tipo di loco, ma forse mi sono sempre trovato in condizioni nominali...
Grazie mille pier .
Un effetto di latching, memorizzazione dello stato.
Ho una domanda, come faccio invece a proteggere il mio circuito da un fulmine?
Da quello che ho potuto constatare non vi è rimedio.
Forse con un fusibile lungo 2 metri? Nodo toroidale?
Ps: Non fare col cacciavite sul display è fastidioso :)
Contro il fulmine, per prima cosa bisogna creare una via alternativa per la corrente che lo porti immediatamente a terra, senza che possa passare attraverso i conduttori della rete elettrica, tramite un'asta di captazione (il classico parafulmine) che abbia un circuito verso terra con la più bassa impedenza possibile. Puoi guardare questo video dove faccio la messa a terra perla bobina di tesla, ma sarebbe la stessa cosa per il fulmine. th-cam.com/video/DY-9E9wtxDY/w-d-xo.html Poi si puo' cercare di mitigare gli effetti del fulmine, accoppiato alla propria rete elettrica cercando di catturarne l'energia. Tipicamente tramite l'uso di scaricatori a gas. Un tentativo potrebbe essere anche quello di avere un circuito che intercetta la sovratensione e cerca di sezionare il circuito di casa, sul principio esposto in questo video th-cam.com/video/7rTfKqlvBKs/w-d-xo.html
Ogni tanto ho la necessità di indicare componenti nel circuito. Cosa consigli per puntarli invece del cacciavite ?
@@PierAisa laserino a bacchetta
Ciao, se ti può essere utile uso da più di venti anni una protezione che si basa (dopo aver fatto un infinità di prove)su un circuito pubblicato su nuova elettronica del 1996 n187, che utilizza un mosfet ,io lo ho adattato per una protezione da 10ma a10a da 1,2v a 25v, ti posso assicurare che l'intervento è immediato e non ho avuto più problemi.
Ti saluto e complimenti per i video.
Grazie ! Nuova Elettronica da sempre contiene i circuiti furbi e facili da realizzare !!
grazie e un bel video
e complimenti per la vincita
In parallelo alla bobina del relè non andrebbe un diodo per cortocircuitarne le extratensioni di cui è capace? il 3055 è sopravvissuto solo grazie alla sua proverbiale robustezza?
Corretto. Il diodo si freewheeling sulle bobine ci vuole sempre.!! Qua si vuole sfidare la robustezza delle giunzioni del bjt. :-)
oytima spiegazione del prototipo , sarebbe interessante un progettino per protezione da sovraccarichi , sovratemperatura e corto circuiti per ampli audio e magari anche da correnti continue però mi rendo conto che diventa molto più complicato
Ciao . I transistor(in generale) possono alzare la tensione giusto ? Ma in nessun caso si puo assistere ad un aumento di potenza giusto ?
I transistor bjt amplificano la corrente tramite il loro guadagno BETA, poi se li colleghi a tensioni più elevate ottieni segnali con maggiore escursione di tensione. Aumentando corrente e tensione aumentano la potenza del segnale in ingresso, cioè amplificano.
Se nel transistor entrano 200 wat come è possibile che ne possano uscire 300 wat vuoi dire che si caricano come una sorta di batteria?
@@lelearmi6186 devi vedere il transistor come una porta che è alimentata da una altra sorgente di energia
ok ma se riesce ad aumentare in watt da qualche parte li deve prendere giusto ? non hai un video sul funzionamento del transistor sul incremento di potenza che se ne trae ?
@@PierAisa ho capito possono fornire un aumento di potenza perche prendono energia dalla sorgente di energia che li alimenta
Ciao e grazie ancora,per tutto!!
è possibile che il mio alimentatore TTi ha il circuito di sicurezza guasto?? Come posso fare per farti arrivare a te il mio alimentatore per vedere di fare qualcosa , dato che non so come ripararlo!!😔
Ho provato a sostituire tutti i condensatori e i due transistor ma nulla!! Pure il diodo anti inversione! 😫😫
Ciao in questo periodo sono molto pieno. Se non hai fretta, magari scrivimi una email fra un mese. Ciao
@@PierAisa ok!!
Scusami, ma come mai non hai messo nessuna resistenza sulla base? Supponiamo che il picco da cortocircuito sia tale da avere 1v sullo shunt, quindi sulla base, si avrà una corrente alta
Si meglio aggiungerla anche se il tempo di intervento del relè dovrebbe essere limitato, ma per non rischiare di rompere la giunzione, meglio limitarla con una Rb
Grazie. Sei davvero bravo in ciò che fai. Sto guardando tutti i tuoi video iniziando dal primo
@@MrAndrypilot grazie se non la conosci già ecco la lista completa dei miei video dove puoi fare ricerca testuale www.pieraisa.it/videolist
Bellissimo, lo voglio provare pure io questo circuito! Le spiegazioni coadiuvate con l'oscilloscopio sono strepitose!!!!. Qua c'è davvero da imparare!!! Insegnare è una dote che hanno in pochi in maniera così chiara e semplice, oltre a te conosco solo 1 altra persona, è un mio collega ingegnere pure lui, ma purtroppo è sempre molto impegnato e i pochi momenti che riusciamo a "catturarlo" ne approffitto sempre!! :-))) Ho un Hantek (DSO5102P) pure io ma non ricordo nel menù come si fa a "frizzare" l'immagine, potresti spiegarmelo? Grazie 1000
Grazie Ti allego un posto sul mio forum dove trovi tutti i link ai video recensione di tutti gli oscilloscopi hanno detto molto simile al tuo mylothehack.altervista.org/forum/viewtopic.php?p=10191#p10191
pier ciao sono sempre Emil , volevo chiederti una cosa su un mio stereo Piooner , come posso contattarti
Ciao, apri un post sul mio forum. Link on descrizione, devi registrarti.
@@PierAisa niente , mi dice che il format di registrazione è sbagliato perchè pensa che sbaglio il codice di anti-iscrizione automatica
@@Seminal_ che nome utente hai usato?
@@PierAisa Emil98
Come si calcola la R di sensing??
Secondo la prima legge di ohm:
R = V/I
Quindi se la corrente a cui il circuito in questione deve agire è 2A sapendo che la tensione necessitata dal bjt per funzionare è 0.6V inseriamo semplicemente i dati nell'equazione:
R = 0.6/2 = 0.3 ohm
Hai un video dove parli di rele.e uno di resistenze (più nello specifico?)questa la adottero sul alimentatore estratto dal monitor.grazie..
Per la resistenza qui faccio una piccola digressione sulla tecnologia delle resistenze per alta tensione. Per i video basics non ho molto. th-cam.com/video/Q4AOSFvZsb8/w-d-xo.html
al posto del amp potrebbe esserci anche 1 autoradio?
si per la parte di amplificatore e vanno verificate le caratteristiche nominali e di intervento
@@PierAisa ciao pier il mio problema e' questo...ho cambiato batteria auto da 1 a 12v 45a ad una 12v 50a e...puff l autoradio e' andata (avevo l autoradio accesa (e il fusibile dell autoradio (10a) sai aiutarmi a capire cosa e' successo? notare che il fusbile dell autoradio e' intatto nn si e' fuso (scuso il gioco di parole) e neppure quello della scatola fusibile
@@matthewmatthew5123 l'autoradio non ha gradito la commutazione HOT ... a caldo, forse nell'attacca stacca le è arrivata una botta di corrente \ tensione. Il fusibile è risultato lento rispetto ad una rottura interna. dello schema. Non monterei comunque una protezione come quella del video in ambito auto. Necessario sostituire il relè con un MOSFET o un transistor e modificare la logica
E se ci metto un semplice vavo con fusibile piu' potente tipo 20A?
@@PierAisa che tu sappia esiste un circuito che permette di regolare dalla batteria l uscita di amperaggio?
Complimenti Pier,seguo tutti i tuoi video,puoi darmi un aiuto?A pulsante premuto,mi occorrerebbe un ritardo di 2 secondi sull eccitazione del rele'alimentato a 12 volt☺️
In ritardo puoi creare in maniera semplice con una costante di tempo RC In pratica quando spingi il bottone fai in modo di caricare un grosso condensatore elettrolitico ti calcolo della costante di tempo e poi connettore a sua volta pilota un relè. th-cam.com/video/ZwzEVre7A20/w-d-xo.html
sapresti dirmi se con un pwm per controllo velocità motori lo posso usare come potenziometro per una puntatrice? e se no perchè praticamente metto in corto c'è modo di proteggerlo e usarlo cmq oppure è proprio impossibile usarlo per quello scopo?
questo è il pwm it.aliexpress.com/item/DC10-DC-10-60-V-Regolatore-di-Velocit-del-Motore-di-Controllo-PWM-Regolatore-di-Velocit/32843955706.html?spm=a2g0s.13010208.99999999.259.27cc3c00rG36Oi
Il pwm che hai indicato parla di 20A massimi, ma essendo per controllo motore presuppone un carico tipicamente induttivo, ma comunque con una certa impedenza. Viceversa nella puntatrice il carico praticamente come hai detto è un corto circuito per cui la corrente richiesta per lavorare immagino che sia molto più elevata, ance se per poco tempo non credo che quell'azionamento PWM possa reggere quei picchi di energia. Concettualmente potrebbe funzionare, ma credo che dovrebbero essere usati ad esempio dei moduli IGBT con taglio di corrente di almento 100-200 A.
@@PierAisa prima del pwm io metterei un trasformatore per lampade al led che fa da 220v a 11.5 con scritto 35-105w e poi metterei un ponte raddrizzatore da 50A.. dici che brucio tutto o potrebbe andare? perchè ho visto uno che usa un pwm simile per alimentare una resistenza per tagliare polistirolo.. grazie mille della disponibilità cmq..
35-105 w è segnato a fianco del secondario a 11.5v cmq io pensavo che limitando gli A in entrata magari lui fa corto ma poi lo gestisce? che ne pensi?
@@PierAisa al massimo se puoi e hai voglia puoi indicarmi su aliexpress quale sarebbe ilk modulo di taglio da prendere così mi faccio un idea? mio fratello è ing elettronico ma non mi aiuta mai si limita a dirmi che non si può--- sto s....o
@@marco-me1uh Mi sembrano pochi 105 w per pilotare la puntatrice, male che vada fai saltare il ponte e dai una bella scaldata al trafo
Scusa, non è troppo lento il relè?
Dipende da che requisiti hai per la protezione. Mi spiego, se devi proteggere un transistor bjt di potenza ad esempio e questo è stato dimensionato per operare nella sua SOA (safe operation area), il tempo di volo di un relè di qualche decina di millisecondi potrebbe essere compatibile per fargli reggere il sovraccarico momentaneo, senza che la temperatura di giunzione venga raggiunta o senza creare fenomeni distruttivi all'interno della giunzione. Se invece parliamo di un dimensionamento poco marginato allora sono d'accordo con te che invece di un relè serve un semiconduttore veloce, come ad esempio un MOSFET
Grazie, se io volessi farlo con il MOSFET lo collegerei in serie al Bjt? Oppure lo collegherei direttamente alla chant ?
Si potrebbe collegare il mosfet in configurazione pass transistor e agire con il bjt sulla sua VGS di comando.
Potresti gentilmente spiegarmi meglio, sai non sono espertissimo, grazie
AstaRoth0086 disegno lo schema. Però non potrò farlo in questi giorni. Aggiorniamoci più avanti.
mi regaleresti il vecchio oscilloscopio ?
Ci sono troppo affezionato, non ha prezzo
@@PierAisa ahahaha immaginavo sai ? ovviamente scherzavo :") perchè so che comunque ha fatto la storia delle onde , volevo chiederti .. stavo guardando il video dove smonti VHS e DVD danneggiato , c'è anche una seconda parte ?
@@Seminal_ ci sarà ma non subito perché ho ancora qualche progetto da finire e poi è un guasto abbastanza complesso
È possibile avere piu ampere in auto con un circuito??
TONY COMITA in auto la corrente disponibile è prelevata da batteria + alternatore. Vedi.video. th-cam.com/video/TjdQvTZyY2s/w-d-xo.html. Quanto corrente in più vorresti tirare?
Pier Aisa, grazie x la risposta, come sempre molto gentile e disponibile!! Per la macchina mi basterebbe anche 1 ampere in più perché va in saturazione l'ampli ma per pochi millisecondi e solo se collego anche il sub di 250watt. Grazie per i tuoi preziosi consigli!!!
TONY COMITA mi. viene il sospetto che sia l' ampli che si siede, perché in genere di corrente prelevabile le auto ne danno tanta. Come contro prova tieni la macchina su di giri di modo che siamo sicuri che l'alternatore possa fornire piu corrente e vedi se te lo fa ugualmente.
Si potrebbe utilizzare questo circuito alla massima frequenza di commutazione come driver per uno spinterogeno collegandolo in serie al suo primario
Bisognerebbe curare la parte dei contatti
Potrei scriverti in privato?
lebyan a ok
Pier Aisa come si fa
lebyan a la mia mail dovrebbe essere nel canale. pier. aisa@gmail.com
Pier Aisa grazie
Mi piace quel condensatore da "10" uF 16 V :-)
Hai visto che stafilotto ?? Pensa che questo week end voglio realizzare un alimentatore 12V 20 A ... Sto andando a caccia di tanti microfarad .......
Beh dai, però poi ti sei ripreso, hai corretto il tiro sui 10.000! Restando sui copiosi uF, deduco che l'alimentatore sarà di tipo classico (o analogico, come preferisci). Mi piacerebbe sapere il perchè di questa tua decisione.
Ultimamente ho ricevuto molte domande in ambito analogico e poi pensavo di realizzare uno schema semplice alla portata di tutti con un po' di birra, per cuocere le salsicce sulle alette dei dissipatori. Inoltre ho nel cassetto dei bei transistor che sono li a fare niente :-)
E figurati se non impreziosiva il contenuto con un tocco di gastronomia! Buon cibo non mente :-)
Non ha senso un circuito del genere,il relè in caso di cortocircuito permanente si eccita e si diseccita continuamente facendo sfiammare i suoi contatti e rovinandosi in poco tempo oltre al fatto che sono le resistenze e Limitare la corrente di cortocircuito e a lungo andare si surriscaldano
Questo è lo schema di partenza, da completare con la ritenuta e isteresi. Sarebbe interessante oltre che dire che "non ha senso", proponessi la modifica. Questo è lo spirito del canale
Certo, le modifiche si possono fare ma sinceramente io avrei optato,dato il tipo di transistor che hai usato,di utilizzare il transitor abbinato a uno Zener che lo tiene in saturazione per alimentare il carico,non appena avviene il cortocircuito viene a mancare la corrente di base del transistor che va in interdizione e interrompe il circuito,sistema che ho usato per i miei alimentatori
@@andreapaltrinieri3727 ok, poi pero' appena stacchi la corrente, il transistor esce dalla saturazione e il ciclo ricomincia, fino a che non viene risolto il corto in uscita. Sarebbe interessante inserire un elemento di memoria, che mantenga attiva la protezione per un tempo configurabile,. Si potrebbe affidare ad una costante di tempo RC, che mantiene la protezione attiva per un certo tempo. Questo è il tipo di contributi che ritengo interessanti nei commenti, grazie.
Pier Aisa assolutamente no,a tenere in saturazione il transistor e la tensione dell'alimentatore,finché il cortocircuito persiste la base si trova a potenziale zero quindi il transistor rimane in interdizione fin tanto che il cortocircuito permane non appena viene rimosso ritorna la tensione che mette in saturazione il trasistor,ma comunque anche se così fosse il trasistor non si danneggia nei passaggi di stato,il relè si perché è un componente meccanico soggetto a usura meccanica
@@andreapaltrinieri3727 scusa ma senza uno schema sotto, si fa fatica a ragionare. Se ti va di proseguire la discussione possiamo interagire sul forum, altrimenti fa lo stesso.