Io ho un cervello globale-intuitivo e non analitico-sequenziale. Inoltre mi sono laureata in giapponese nei primi anni '90, e ricordo che studiavamo tra le altre cose questa differenza di percezione dei giappi rispetto a noi, e analizzavamo cartelloni pubblicitari e programmi televisivi. Sono quindi molto emozionata nel vedere con quanta meraviglia voi giovani accogliete questi concetti, con quanta emozione li trovate interessanti. All'epoca mi sfottevano se li raccontavo. Grazie per questa sorta di rivincita.
per quanto mi riguarda secondo me è colpa nel posto in cui vivono, le città giapponesi sono piene di stimoli, insegne, colori, luci, e quindi hanno bisogno di riportare questo mondo "familiare" anche sui social, perché sono talmente tanto bombardati tutti i giorni da colori, stimoli, luci ecc che gli da fastidio vedere icone web minimal come le nostre occidentali, un pò come il silenzio per noi occidentali che diventa assordante, in più noi occidentali quando andiamo a visitare città coreane o Giapponesi rimaniamo a volte anche storditi da questo bombardone di luci, informazioni e colori che ci arrivano, ma ci piace, io inviterei a riflettere anche su quello, noi occidentali abbiamo bisogno di simboli minimal per cultura, e per modo in cui le città e la società è sviluppata, fateci caso, da noi anche il vestiario spesso è minimal, nonostante ci siano vestiti pieni di colori la gente sceglie spesso bianco o nero, colori minimal senza scritte o senza simboli particolari, in giappone o in cina invece vengono scelti spesso (apparte in casi dove serve per forza una divisa come lavoro o scuola) dei vestiti anche con temi Anime o per esempio dei vestiti con disegni, motivetti ecc, secondo me è anche proprio un bisogno della società
Lunedi partirò per il Giappone. Durante l'organizzazione del viaggio ho consultato parecchi siti nipponici delle varie società di trasporti che userò per visitare posti un po' più di nicchia. Spesso facevo questo lavoro la sera, dopo essere tornato a casa. Non vi dico con che mal di testa ogni volta andavo a dormire, pieni zeppi di pubblicità delle cose più random e pieni zeppi di immagini stra colorate in tutti gli angoli della pagina
Non so. Sono stato 10 giorni in Giappone un mese fa e continuo a pensare che molta gente confonda Tokyo/Osaka per tutto il Giappone (che è ricco di luoghi diametralmente opposti). Per me la spiegazione è la seguente: - conservatori lato software: i Giapponesi cambiano lentamente. Lato software hanno sempre avuto interfacce iper-complesse, che se nei videogiochi diventano un pro (JRPG, sale giochi assurde, etc), nei prodotti di uso comune (camere sony, telefoni, siti web) sono tutto tranne che comode. - Hardware: il contrario del software. Invece di design pacchiani (vedo robe di Gucci e altri famosi brand occidentali assurde), il Giappone si focalizza sulla semplicità: le case iper minimaliste, catene come Uniqlo che, anche se commercialone, puntano su design minimal e qualità buona. Le auto, che negli anni 80/90 hanno spopolato per il pragmatismo. Le console da gioco, emblema della "simpatia" e del divertimento (Nintendo su tutte). _ Insomma, è una cultura molto rigida, che come ha imboccato il "minimalismo" nell'hardware, fa ancora troppa fatica ad abbandonare la complessità nel software. Ed il futuro, purtroppo, "sarà sempre più software".
Oddio, sì e no. Nella moda ti posso dare ragione (diciamo non c’è la presenza della “logo-mania”), vedi Nigo, Issay Miake etc, dall’altro nelle automobili, specialmente con il tuning, non sono propriamente d’accordo.
comunque questo canale è davvero fatto molto bene. penso che negli anni raccoglierai tutto quello che stai seminando creando questi video. prevedo che questo diventerà uno dei canali più seguiti di youtube italia
stai diventando uno dei miei youtuber preferiti, mi chiedevo che fine avessi fatto queste settimane, comunque continua così mi piace molto il modo con cui racconti le storie, riesce ad affascinarmi e a tenermi concentrata
Veramente bellissimo questo contenuto. Sono appena tornato dal Giappone e mi chiedevo la stessa cosa, anche ad esempio nei volantini e anche nei menù di alcuni ristoranti.
Secondo me, oltre a quello che hai descritto, è anche questione di conservatorismo sempre più crescente negli ultimi anni in Giappone. "questo tipo di design funzionava dieci/venti anni fa? allora funzionerà anche adesso". È lo stesso motivo per cui continuando ad utilizzare il fax e svilupparne di nuovi.
Ha detto anche questo, con parole differenti... Ovvero che non cedono alla pressione della globalizzazione..o almeno non su tutti i fronti... E non hanno tutti i torti. Almeno loro ci ragionano sui cambiamenti... "Ha senso passare da questo a quello?" loro se lo chiedono, noi no...passiamo da questo a quello e basta...manco noi sappiamo perché... Siamo passati dai cd a spotify, dal cinema a netflix, dai cellulari agli smartphone... Ecc..ecc.. Per poi ripeterci "bei tempi quelli" ...scemi noi che abbiamo accettato tutti i cambiamenti. Nulla ci impediva di tenerci i cd e i cellulari e il cinema e anzi che ricordare il passato con nostalgia, sarebbe stato anche il nostro presente. La cosa interessante poi è che, potremmo ancora comprare i cd, andare al cinema e utilizzare un cellulare da 20 euro... Ma nessuno lo fa, ci limitiamo a pensare che era figo quando lo facevamo... Stiamo veramente inguaiati 🤣
@@AgrumeAcid Personalmente, ritengo che non sia una questione di non pensarci, ma di voler trovare un modo per migliorare determinate procedure che riguardano la nostra quotidianità lavorativa e personale. L'innovazione fatta bene porta più benefici che vantaggi rispetto al rimanere ancorati agli strumenti del passato. Prendendo d'esempio Spotify, è molto più comodo ed economicamente conviene ascoltare la musica rispetto all'utilizzo dei CD. In un mese paghi 10 euro al mese e puoi ascoltare tutta la musica che vuoi. Invece con i CD sei obbligato a comprarti gli album, che non costano poi così meno rispetto ad un abbonamento ed hai una scelta infinitamente più piccola rispetto a quella che ti può dare Spotify. Poi, io non sto qui a giudicare singolarmente come uno preferisce utilizzare i propri strumenti, ognuno è libero di fare ciò che vuole. Però, dal punto di vista sociale e professionale, si fa quello che è più conviene, e la tecnologia, se usata e fatta bene, aiuta molto da questo punto di vista.
@@xmattias27x bello pagare meno per ascoltare della musica, talmente bello che ha ucciso il mercato musicale. Rendendo impossibile agli artisti e alle medie e basse case discografiche sopravvivere. Rendendo il mercato molto più pieno di contenuti, ma di qualità molto minore. E succede in tutti gli altri settori come ad esempio il cinema o l'abbigliamento. Il capitalismo ha appiattito la qualità aumentando l'offerta dei prodotti e diminuendo il prezzo. Peccato che la durata di tali prodotti si sia ridotta incredibilmente (questo concetto si può adattare anche alle canzoni e film, dopo averle ascoltate si possono già buttare via dato che ce ne sono altre mille). Portando così un vero e proprio vuoto in tutti i settori. Evviva il progresso sfrenato che aiuta poche multinazionali in tutto il mondo a diventare sempre più ricche. Forza capitalismo, forza inquinamento, forza sprechi di ogni genere in funzione di una vita sempre più monotona e standardizzata.
@@enricodelia22 A parte che qui PROPRIO nessuno si è messo a fare un elogio al capitalismo e soprattutto all'inquinamento, ma a quanto pare qualcuno qui ha la coda di paglia. Ma partiamo poi da quest'ultimo fattore, cioè l'inquinamento. Tu pensi realmente che i dischi e i vinili si producano dal nulla o sai effettivamente che per essere prodotti viene utilizzata una grande quantità di energia plastica? Quasi nulla è gratis dal punto di vista ecologico e sicuramente non lo sono né i CD né i telefoni. Poi, ritornando al mercato musicale, gli artisti si sono sempre lamentati di quanto poco guadagnano, sia adesso dagli stream, sia una volta quando si vendevano i dischi/vinili. Adesso non so se sia peggio o meglio adesso da questo punto di vista, ma se si vuole migliorare questa cosa la soluzione non è eliminare Spotify, ma creare delle leggi che possano favorire i guadagni degli artisti. Poi, parliamo della qualità della musica. A parte che si tratta di una questione di gusti, ma di legare un presunto peggioramento della qualità musicale solo a Spotify, o all'avanzamento tecnologico, mi sembra superficiale. Tra l'altro, si possono trovare una marea di artisti validi anche al giorno d'oggi se sei in grado di saperli cercare. Poi se ti limiti solo a quello che passa in radio... beh auguri. Oh poi, se ti manca così tanto vivere nel passato puoi anche tornare a vivere con le torce a fiamma invece che con luci, oppure puoi provare a lavarti in una botte invece che sotto la doccia, a me non me me frega nulla. Però questa generalizzazioni del tipo "prima tutto era bello e adesso fa tutto schifo" mi stanno sul cazzo. Non dico che adesso sia tutto migliore, ma bisogna saper valutare vantaggi e svantaggio e trovare il modo di eliminare gli svantaggi.
@@enricodelia22 A parte che qui PROPRIO nessuno si è messo a fare un elogio al capitalismo e soprattutto all'inquinamento, ma a quanto pare qui qualcuno ha la coda di paglia. Però, partiamo quest'ultimo fattore, cioè l'inquinamento. Ma tu credi che i CD si producano dal nulla o lo sai che per essere prodotti viene utilizzata una grande quantità di energia plastica, senza trascurare il fatto che molti CD non sono riciclabili? Quasi nulla è gratis dal punto di vista ambientale e sicuramente non lo sono né i cd né i telefoni. Successivamente, gli artisti si sono sempre lamentati dei loro guadagni, sia quando c'erano i CD sia adesso con gli stream. Io non so se sia meglio o peggio adesso rispetto una volta, ma la soluzione non è di certo eliminare Spotify, ma creare delle leggi che possano favorire i guadagni degli artisti. E infine, parliamo del presunto peggioramento della qualità della musica, che detto sinceramente, legarlo solamente alla diffusione di Spotify lo trovo abbastanza superficiale. Se sei capace di cercare, puoi trovare anche al giorno d'oggi una marea di artisti validi, ma se ti limiti solamente a quello che ascolti in radio... beh auguri. Oh poi, se ti manca così tanto vivere nel passato puoi anche tornare a vivere con le torce a fiamma invece che con le lampadine oppure tornare ad utilizzare una botte per lavarti invece che farti la doccia, a me non me ne frega nulla. Mi da solo fastidio questi ragionamenti del tipo "una volta si stava meglio e adesso fa tutto più schifo" perché non è così. Non dico che sia tutto meglio adesso, anzi, però bisogna saper analizzare vantaggi e svantaggi per cercare di eliminare gli svantaggi.
compro spesso dal Giappone dato che sono una fan sfegatata di musica (visual kei) anime, manga e altra roba nerd ed ogni volta devo tirare giù tutto il calendario perchè non solo i siti fanno cagare, ma sono anche difficili da navigare. Mannaggia a loro, almeno sanno impacchettare in modo dignitoso dai.
Anch'io compro spesso da siti orientali, mi piacciono le tue stesse cose e la mia passione mi ha portato anche ad imparare il giapponese. Adesso mi ritrovo a visitare quasi piu siti orientali che non, e secondo me non sono difficili da navigare, bisogna solo farci l'abitudine..
@@astra6994 esatto!! Io dopo anni di visite su cd japan finalmente riesco a navigarlo senza problemi (non é in giappo, ma é gestito da giapponesi e se vede) . Io se non fosse che sto già nei casini con cinese lo riprenderei anche il giappo, dato che ascolto band che l'inglese manco sanno cosa sia.
sto messo come te, la musica giapponese mi ha completamente preso da un bel po di tempo e negli ultimi anni ho comprato (anche da cd japan) cd e non solo che veramente mi viene da piangere per quanti soldi ho speso (0 lettori dischi in casa, manco in macchina grazie).. Li ricomprerei? Si, tutti.
@@astra6994 guarda, ho appena speso 130 denari per l'edizione limitata dell'ultimo live dei The GazettE e un plettro, ovviamente cd japan è stra cara con la spedizione. Lo rifarei? Ovvio Con quali soldi? Non saprei
ci sta, dei gazzette ho sentito solo qualche canzone però niente male.. recentemente comunque ho notato che qualcosa è anche comprabile direttamente da amazon, il prezzo base è un po' più alto ma la spedizione è gratis e relativamente più veloce.. la settimana scorsa ci ho preso Timely di Anri e Infinite Synthesis 1-3 dei fripSide. 100 euro ben spesi, niente da dire
Io sono autistica penso che se mi dovessi trasferire in giappone morirei dopo 2 giorni! Anche gli anime so che oggettivamente sono opere d’arte ma mi sovraccaricano in una maniera impressionante, con tutti quegli urli, espressioni accentuatissime. Non so come facciano le persone autistiche asiatiche a questo punto 😅
Ciao, sono alleat* 🥰 c'è un video interessante, lo trovi di sicuro cercando, su com'è la vita dell'unico psichiatra italiano in Giappone, e ha menzionato per qualche minuto la situazione neurodivergenze. A me era comparso nella home, circa un'oretta di durata ma godibile, almeno per me 😉
😮mamma mia io non sono diagnosticata ma quando guardo un episodio di un anime impazzisco per gli stimoli sonori e visivi persistenti. Diodelcielo😢 mi ammazza….
ma più che altro la domanda è: perchè nella tv giapponese, per le strade e OVUNQUE sono presenti i manga o comunque disegni di cartoni animati in ogni dove? per esempio: vai a comprare una lavatrice? ecco...nella vetrina ci saranno delle immagini contenenti personaggi manga
la lingua giapponese ha anche una particolarità: dato che i singoli ideogrammi devono rappresentare diversi concetti è sempre necessario aggiungere contesto per distinguerli
Prova a vedere anche i siti governativi del Giappone. Anche lì e un casino. Vorrei aggiungere che anche solo creare account o inserire password e problematico in Giappone. Esistono i diversi caratteri in diverse dimensioni(anche i numeri) e molto spesso viene impedito di creare l'account perché l'indirizzo mail e scritto con la misura errata nella scrittura. E tutto più complicato e sarebbe interessante analizzare questi siti
Molti dei grandi spot televisivi occidentali, quelli più fantasiosi e che ti restano/restavano impressi più efficacemente nelle corteccia cerebrale, si basavano su una creatività cmq veicolata da approccio analitico. Penso allo spot del Branca Menta: mani che scolpiscono il ghiaccio in dettaglio, da esso con calma si forma un bicchiere di ghiaccio, poi la bevanda versata all'interno per "dodici mesi d'estate". Perfetto.
Grazie per questo spunto di riflessione bellissimo… ho trovato una parziale risposta al perché quando sono circondata da mille stimoli, sia sul web, sia in persona, mi sento sopraffatta perché mi sembra di perdermi i dettagli e di non cogliere l’essenza di niente. Dovrei forse avere un approccio più olistico e godermi l’insieme, come fanno loro…
10:05 ora ho capito i siti fatti in modo strano e senza senso dove se guardo il codice capisco nulla. Semplicemente usano il font giapponese per crearli in questo modo , L
è una di quelle cose che mi fanno adorare l'asia, quando ad esempio compro su mandarake, che ha la classica interfaccia di 15-20 anni fa, mi sento a casa, anzi, a volte vorrei avere un 4:3 per gustarmi meglio l'esperienza. idem la tv giapponese che è un esperienza stranissima (consiglio) così come le insegne giganti DVD affisse sui palazzi, tutte cose che non abbiamo introitato e abbandonato...
Ciao Andy, è una questione di scrittura e culturale. Perché per loro la scrittura è composta da ideogrammi che esprimono un concetto piuttosto che dà tante lettere che se messe in maniera sequenziale formano una parola che esprime un concetto. Anche nello scrivere loro sono più creativi mentre noi siamo più logici. Un esempio? Per i cinesi La parola casa è composta dal ideogramma di una famiglia e un maiale. Per noi casa è composta dalle lettere c a s a.
io personalmente preferisco i siti web vecchio stile. li trovo molto più chiari e avevi una visuale di insieme più completa. Sui siti odierni faccio sempre una gran fatica a trovare quello che cerco dato che è tutto nascosto in vari sotto menù accompagnato da effetti grafici di sta min...a non richiesti e inutili. per non parlare del quantitativo di pubblicità aggressiva. detto ciò credo che sui siti asiatici non dovrei avere tante difficoltà ad ambientarmi
il design dei siti web cambia da paese e paese, il significato dei colori cambia, il gusto estetico cambia, vengono letti da destra a sinistra e via dicendo. Ci sono moltissime variabili, di natura culturale che portano a quella forma di comunicazione. PS: smettetela di accumunare UI e UX è da cavernicoli
“Ux e Ui designer (che lavorano assieme alla realizzazione di un sito) competono tra loro (con altri Ux e Ui designer) per creare siti sempre più…” non vedo nulla di sbagliato. L’hai voluta leggere a tuo piacimento solo per usar la parola cavernicolo, oltretutto il tuo commento è esattamente l’ultimo punto del video che si chiama appunto: cultura. Una grande abbraccio
Essendo un art director di un'azienda e avendo ricoperto ruoli come UX e UI designer, posso confermare che non sai di cosa stai parlare, perché queste due figure, presentandole insieme e allo stesso tempo distinguendole, si fa presente che le due professioni sono strettamente interconnesse, infatti, per lavorare in uno di questi campi in modo professionale è essenziale avere una conoscenza approfondita di entrambi. Inoltre, commentare senza fornire spiegazioni o conoscenze adeguate è un comportamento arcaico e non costruttivo. Come citato in molti testi di fisica delle scuole elementare, giudicare senza comprensione è paragonabile a pratiche medioevali.
Mi ricordo nel 2001 aveco conosciuto una ragazza Giapponese che tramite la NTT Docomo utilizzava i cellulari quasi in stile smartphone... (NTT Docomo che provò a portare in Italia poi la Wind)
Se scrivessimo sul web tutto in maiuscolo sembrerebbe che stiamo gridando e saremmo dei gran maleducati. Le lingue prive di maiuscolo e minuscolo non possono fae questa differenza
Risposta in 2 secondi…i giapponesi generalmente se imparano un software ed esce un nuovo software che fa le cose meglio ed è più veloce non lo apprendono…peggio se un impresa deve aggiornasi con un nuovo software
Forse la risposta non è perché i loro siti sono così, ma perché sono cambiati i nostri, i loro modelli non si sono evoluti e sono fatti per un paese solo, un Cinese non credo possa aprire un sito Giapponese visto che seppur simili gli ideogrammi dei paesi orientali sono davvero lingue diverse, mentre per noi occidentali un sito viene costruito per essere visto in tutto il mondo e da persone che parlano molte lingue diverse, è un po' come sentir parlare un madrelingua che parla rapidamente e naturalmente e non si capisce nulla o parlare una lingua molto più lentamente e semplicemente come farebbero due studenti di inglese di due paesi differenti. Forse oer questo i nostri siti si sono semplificati e cercano più di attrarre graficamente e visivamente piuttosto che sovraccaricare di informazioni testuali.
Molto interessante, sarebbe da approfondire ulteriormente. Cioè ok che noi siamo abituati al minimalismo e ci perdiamo in tutto quel caos, ma vediamolo dal loro punto di vista, hanno le loro ragioni per pensare che il loro caos è migliore del nostro minimalismo. Sono belle queste cose che ci mandano fuori di testa e ci fanno aprire la nostra mente a modi diversi di vedere le cose
Nel piccolo anche le case automobilistiche giapponesi hanno questo problema. Arrivate prestissimo sull'ibrido, faticano tantissimo a fare auto elettriche decenti. Toyota soprattutto
Interessante analisi, ma hai tenuto conto che la cultura Giapponese e Cinese sono parecchio differenti ?? Il Giappone e' stato totalmente isolato dal resto del mondo fino all '800 e dal 1945 e' stato molto influenzato dalla cultura americana avendo avuto per anni, la presenza delle forze americane sul territorio a seguito della seconda guerra mondiale. Mentre invece la Cina ha avuto uno sviluppo e interazioni molto diverse.
Il video è strutturato e argomentato da dio e questa cosa mi piace molto di questo canale però andando a stringere davvero tanto su questo video si riassume in 4 secondi....i siti sono per cultura (non prendete questo commento per insulto non lo è per niente è più una riflessione che mi ha portato a storcere fortemente il naso)
Quanto mi stanno sul cazzo i siti minimali con 20 pagine inutili e dati che starebbero in un paragrafo. Hanno molto più senso quelli giapponesi per me, quello che è importante per me lo decido io che lo uso non tu che l’hai fatto. Io vedo i siti molto più come un programma, se Photoshop avesse la gui di una landing page sarebbe inutile, ci deve essere tanta roba e tutta sottomano. È una gui non una locandina cristo
Avevo solo USB ed MP3, hai l'mp4, dagli usa, non rompere per il bluetooth, non sono il lampeggiante giallo del nonno, dava già fastidio a me, è che mi danno fastidio le lenti, non la Erre. Namastè.
Io ho un cervello globale-intuitivo e non analitico-sequenziale. Inoltre mi sono laureata in giapponese nei primi anni '90, e ricordo che studiavamo tra le altre cose questa differenza di percezione dei giappi rispetto a noi, e analizzavamo cartelloni pubblicitari e programmi televisivi. Sono quindi molto emozionata nel vedere con quanta meraviglia voi giovani accogliete questi concetti, con quanta emozione li trovate interessanti. All'epoca mi sfottevano se li raccontavo. Grazie per questa sorta di rivincita.
Figata!!!! Grande Andy, lo aspettavo da quando me ne parlasti.
Anche narrativamente lo hai strutturato alla grande.
Da UX designer, mi rifiuto di aprire siti asiatici perchè rischierei una sincope
I siti nostri sono il cancro, è tutto spazio vuoto ed è pieno di slide che fanno perdere tempo e non si capisce niente
Devi aprire siti per giovani e non per vecchi.
@@darthwater999 abbastanza daccordo
@@darthwater999 Sono fatti così perché l'attenzione media si è abbassata.
Se li facciamo pieni di cose ti passa la voglia di guardarlo
Confermo, le mie webapp con html cerco di farle più minimaliste e belle da vedere possibile
per quanto mi riguarda secondo me è colpa nel posto in cui vivono, le città giapponesi sono piene di stimoli, insegne, colori, luci, e quindi hanno bisogno di riportare questo mondo "familiare" anche sui social, perché sono talmente tanto bombardati tutti i giorni da colori, stimoli, luci ecc che gli da fastidio vedere icone web minimal come le nostre occidentali, un pò come il silenzio per noi occidentali che diventa assordante, in più noi occidentali quando andiamo a visitare città coreane o Giapponesi rimaniamo a volte anche storditi da questo bombardone di luci, informazioni e colori che ci arrivano, ma ci piace, io inviterei a riflettere anche su quello, noi occidentali abbiamo bisogno di simboli minimal per cultura, e per modo in cui le città e la società è sviluppata, fateci caso, da noi anche il vestiario spesso è minimal, nonostante ci siano vestiti pieni di colori la gente sceglie spesso bianco o nero, colori minimal senza scritte o senza simboli particolari, in giappone o in cina invece vengono scelti spesso (apparte in casi dove serve per forza una divisa come lavoro o scuola) dei vestiti anche con temi Anime o per esempio dei vestiti con disegni, motivetti ecc, secondo me è anche proprio un bisogno della società
Guardo questo video dal Giappone e quando mi appaiono gli ads in giapponese diventano un tutt'uno col tuo video 🤯
Lunedi partirò per il Giappone. Durante l'organizzazione del viaggio ho consultato parecchi siti nipponici delle varie società di trasporti che userò per visitare posti un po' più di nicchia. Spesso facevo questo lavoro la sera, dopo essere tornato a casa. Non vi dico con che mal di testa ogni volta andavo a dormire, pieni zeppi di pubblicità delle cose più random e pieni zeppi di immagini stra colorate in tutti gli angoli della pagina
Non so.
Sono stato 10 giorni in Giappone un mese fa e continuo a pensare che molta gente confonda Tokyo/Osaka per tutto il Giappone (che è ricco di luoghi diametralmente opposti).
Per me la spiegazione è la seguente:
- conservatori lato software: i Giapponesi cambiano lentamente. Lato software hanno sempre avuto interfacce iper-complesse, che se nei videogiochi diventano un pro (JRPG, sale giochi assurde, etc), nei prodotti di uso comune (camere sony, telefoni, siti web) sono tutto tranne che comode.
- Hardware: il contrario del software. Invece di design pacchiani (vedo robe di Gucci e altri famosi brand occidentali assurde), il Giappone si focalizza sulla semplicità: le case iper minimaliste, catene come Uniqlo che, anche se commercialone, puntano su design minimal e qualità buona.
Le auto, che negli anni 80/90 hanno spopolato per il pragmatismo.
Le console da gioco, emblema della "simpatia" e del divertimento (Nintendo su tutte).
_
Insomma, è una cultura molto rigida, che come ha imboccato il "minimalismo" nell'hardware, fa ancora troppa fatica ad abbandonare la complessità nel software.
Ed il futuro, purtroppo, "sarà sempre più software".
Oddio, sì e no. Nella moda ti posso dare ragione (diciamo non c’è la presenza della “logo-mania”), vedi Nigo, Issay Miake etc, dall’altro nelle automobili, specialmente con il tuning, non sono propriamente d’accordo.
comunque questo canale è davvero fatto molto bene.
penso che negli anni raccoglierai tutto quello che stai seminando creando questi video.
prevedo che questo diventerà uno dei canali più seguiti di youtube italia
stai diventando uno dei miei youtuber preferiti, mi chiedevo che fine avessi fatto queste settimane, comunque continua così mi piace molto il modo con cui racconti le storie, riesce ad affascinarmi e a tenermi concentrata
Da ux ti faccio i miei più sinceri complimenti, sei riuscito a cogliere aspetti non banali, veramente. Grazie per il contenuto
molto interessante grande Andy! ti seguo con piacere sempre temi curiosi!
Veramente bellissimo questo contenuto. Sono appena tornato dal Giappone e mi chiedevo la stessa cosa, anche ad esempio nei volantini e anche nei menù di alcuni ristoranti.
Complimenti. Mi piace molto il flusso dei tuoi ragionamenti e pareri sulle cose. 👍😊🙏
Video intenso. Concetti e spiegazione a mio avviso totalmente adatti. Fantastico
Questo video è spaziale!! Complimenti Andy 😃🤙
Secondo me, oltre a quello che hai descritto, è anche questione di conservatorismo sempre più crescente negli ultimi anni in Giappone. "questo tipo di design funzionava dieci/venti anni fa? allora funzionerà anche adesso".
È lo stesso motivo per cui continuando ad utilizzare il fax e svilupparne di nuovi.
Ha detto anche questo, con parole differenti... Ovvero che non cedono alla pressione della globalizzazione..o almeno non su tutti i fronti...
E non hanno tutti i torti.
Almeno loro ci ragionano sui cambiamenti... "Ha senso passare da questo a quello?" loro se lo chiedono, noi no...passiamo da questo a quello e basta...manco noi sappiamo perché...
Siamo passati dai cd a spotify, dal cinema a netflix, dai cellulari agli smartphone... Ecc..ecc..
Per poi ripeterci "bei tempi quelli" ...scemi noi che abbiamo accettato tutti i cambiamenti. Nulla ci impediva di tenerci i cd e i cellulari e il cinema e anzi che ricordare il passato con nostalgia, sarebbe stato anche il nostro presente.
La cosa interessante poi è che, potremmo ancora comprare i cd, andare al cinema e utilizzare un cellulare da 20 euro... Ma nessuno lo fa, ci limitiamo a pensare che era figo quando lo facevamo...
Stiamo veramente inguaiati 🤣
@@AgrumeAcid Personalmente, ritengo che non sia una questione di non pensarci, ma di voler trovare un modo per migliorare determinate procedure che riguardano la nostra quotidianità lavorativa e personale. L'innovazione fatta bene porta più benefici che vantaggi rispetto al rimanere ancorati agli strumenti del passato.
Prendendo d'esempio Spotify, è molto più comodo ed economicamente conviene ascoltare la musica rispetto all'utilizzo dei CD. In un mese paghi 10 euro al mese e puoi ascoltare tutta la musica che vuoi. Invece con i CD sei obbligato a comprarti gli album, che non costano poi così meno rispetto ad un abbonamento ed hai una scelta infinitamente più piccola rispetto a quella che ti può dare Spotify.
Poi, io non sto qui a giudicare singolarmente come uno preferisce utilizzare i propri strumenti, ognuno è libero di fare ciò che vuole. Però, dal punto di vista sociale e professionale, si fa quello che è più conviene, e la tecnologia, se usata e fatta bene, aiuta molto da questo punto di vista.
@@xmattias27x bello pagare meno per ascoltare della musica, talmente bello che ha ucciso il mercato musicale. Rendendo impossibile agli artisti e alle medie e basse case discografiche sopravvivere. Rendendo il mercato molto più pieno di contenuti, ma di qualità molto minore. E succede in tutti gli altri settori come ad esempio il cinema o l'abbigliamento. Il capitalismo ha appiattito la qualità aumentando l'offerta dei prodotti e diminuendo il prezzo. Peccato che la durata di tali prodotti si sia ridotta incredibilmente (questo concetto si può adattare anche alle canzoni e film, dopo averle ascoltate si possono già buttare via dato che ce ne sono altre mille). Portando così un vero e proprio vuoto in tutti i settori. Evviva il progresso sfrenato che aiuta poche multinazionali in tutto il mondo a diventare sempre più ricche. Forza capitalismo, forza inquinamento, forza sprechi di ogni genere in funzione di una vita sempre più monotona e standardizzata.
@@enricodelia22 A parte che qui PROPRIO nessuno si è messo a fare un elogio al capitalismo e soprattutto all'inquinamento, ma a quanto pare qualcuno qui ha la coda di paglia.
Ma partiamo poi da quest'ultimo fattore, cioè l'inquinamento. Tu pensi realmente che i dischi e i vinili si producano dal nulla o sai effettivamente che per essere prodotti viene utilizzata una grande quantità di energia plastica? Quasi nulla è gratis dal punto di vista ecologico e sicuramente non lo sono né i CD né i telefoni.
Poi, ritornando al mercato musicale, gli artisti si sono sempre lamentati di quanto poco guadagnano, sia adesso dagli stream, sia una volta quando si vendevano i dischi/vinili. Adesso non so se sia peggio o meglio adesso da questo punto di vista, ma se si vuole migliorare questa cosa la soluzione non è eliminare Spotify, ma creare delle leggi che possano favorire i guadagni degli artisti.
Poi, parliamo della qualità della musica. A parte che si tratta di una questione di gusti, ma di legare un presunto peggioramento della qualità musicale solo a Spotify, o all'avanzamento tecnologico, mi sembra superficiale. Tra l'altro, si possono trovare una marea di artisti validi anche al giorno d'oggi se sei in grado di saperli cercare. Poi se ti limiti solo a quello che passa in radio... beh auguri.
Oh poi, se ti manca così tanto vivere nel passato puoi anche tornare a vivere con le torce a fiamma invece che con luci, oppure puoi provare a lavarti in una botte invece che sotto la doccia, a me non me me frega nulla. Però questa generalizzazioni del tipo "prima tutto era bello e adesso fa tutto schifo" mi stanno sul cazzo. Non dico che adesso sia tutto migliore, ma bisogna saper valutare vantaggi e svantaggio e trovare il modo di eliminare gli svantaggi.
@@enricodelia22 A parte che qui PROPRIO nessuno si è messo a fare un elogio al capitalismo e soprattutto all'inquinamento, ma a quanto pare qui qualcuno ha la coda di paglia.
Però, partiamo quest'ultimo fattore, cioè l'inquinamento. Ma tu credi che i CD si producano dal nulla o lo sai che per essere prodotti viene utilizzata una grande quantità di energia plastica, senza trascurare il fatto che molti CD non sono riciclabili? Quasi nulla è gratis dal punto di vista ambientale e sicuramente non lo sono né i cd né i telefoni.
Successivamente, gli artisti si sono sempre lamentati dei loro guadagni, sia quando c'erano i CD sia adesso con gli stream. Io non so se sia meglio o peggio adesso rispetto una volta, ma la soluzione non è di certo eliminare Spotify, ma creare delle leggi che possano favorire i guadagni degli artisti.
E infine, parliamo del presunto peggioramento della qualità della musica, che detto sinceramente, legarlo solamente alla diffusione di Spotify lo trovo abbastanza superficiale. Se sei capace di cercare, puoi trovare anche al giorno d'oggi una marea di artisti validi, ma se ti limiti solamente a quello che ascolti in radio... beh auguri.
Oh poi, se ti manca così tanto vivere nel passato puoi anche tornare a vivere con le torce a fiamma invece che con le lampadine oppure tornare ad utilizzare una botte per lavarti invece che farti la doccia, a me non me ne frega nulla. Mi da solo fastidio questi ragionamenti del tipo "una volta si stava meglio e adesso fa tutto più schifo" perché non è così. Non dico che sia tutto meglio adesso, anzi, però bisogna saper analizzare vantaggi e svantaggi per cercare di eliminare gli svantaggi.
compro spesso dal Giappone dato che sono una fan sfegatata di musica (visual kei) anime, manga e altra roba nerd ed ogni volta devo tirare giù tutto il calendario perchè non solo i siti fanno cagare, ma sono anche difficili da navigare. Mannaggia a loro, almeno sanno impacchettare in modo dignitoso dai.
Anch'io compro spesso da siti orientali, mi piacciono le tue stesse cose e la mia passione mi ha portato anche ad imparare il giapponese. Adesso mi ritrovo a visitare quasi piu siti orientali che non, e secondo me non sono difficili da navigare, bisogna solo farci l'abitudine..
@@astra6994 esatto!! Io dopo anni di visite su cd japan finalmente riesco a navigarlo senza problemi (non é in giappo, ma é gestito da giapponesi e se vede) . Io se non fosse che sto già nei casini con cinese lo riprenderei anche il giappo, dato che ascolto band che l'inglese manco sanno cosa sia.
sto messo come te, la musica giapponese mi ha completamente preso da un bel po di tempo e negli ultimi anni ho comprato (anche da cd japan) cd e non solo che veramente mi viene da piangere per quanti soldi ho speso (0 lettori dischi in casa, manco in macchina grazie).. Li ricomprerei? Si, tutti.
@@astra6994 guarda, ho appena speso 130 denari per l'edizione limitata dell'ultimo live dei The GazettE e un plettro, ovviamente cd japan è stra cara con la spedizione. Lo rifarei? Ovvio
Con quali soldi? Non saprei
ci sta, dei gazzette ho sentito solo qualche canzone però niente male.. recentemente comunque ho notato che qualcosa è anche comprabile direttamente da amazon, il prezzo base è un po' più alto ma la spedizione è gratis e relativamente più veloce.. la settimana scorsa ci ho preso Timely di Anri e Infinite Synthesis 1-3 dei fripSide. 100 euro ben spesi, niente da dire
Io sono autistica penso che se mi dovessi trasferire in giappone morirei dopo 2 giorni!
Anche gli anime so che oggettivamente sono opere d’arte ma mi sovraccaricano in una maniera impressionante, con tutti quegli urli, espressioni accentuatissime.
Non so come facciano le persone autistiche asiatiche a questo punto 😅
Ciao collega 👋 autistica anch’io!
Il giappone è stra pieno di posti talmente tranquilli da essere quasi considerati morti
Ciao, sono alleat* 🥰 c'è un video interessante, lo trovi di sicuro cercando, su com'è la vita dell'unico psichiatra italiano in Giappone, e ha menzionato per qualche minuto la situazione neurodivergenze. A me era comparso nella home, circa un'oretta di durata ma godibile, almeno per me 😉
@@thundergoat_1 graziee lo guarderò
😮mamma mia io non sono diagnosticata ma quando guardo un episodio di un anime impazzisco per gli stimoli sonori e visivi persistenti. Diodelcielo😢 mi ammazza….
ma più che altro la domanda è: perchè nella tv giapponese, per le strade e OVUNQUE sono presenti i manga o comunque disegni di cartoni animati in ogni dove? per esempio: vai a comprare una lavatrice? ecco...nella vetrina ci saranno delle immagini contenenti personaggi manga
Davvero davvero un video interessante! Bravo!
Che video interessante! Complimenti 😊
la lingua giapponese ha anche una particolarità: dato che i singoli ideogrammi devono rappresentare diversi concetti è sempre necessario aggiungere contesto per distinguerli
Per i ritmi e contenuti, forse il migliore in Italia, complimenti
molto bella questa analisi e differenziazione tra analitico ed olistico. molto interessante, complimenti
Prova a vedere anche i siti governativi del Giappone. Anche lì e un casino. Vorrei aggiungere che anche solo creare account o inserire password e problematico in Giappone. Esistono i diversi caratteri in diverse dimensioni(anche i numeri) e molto spesso viene impedito di creare l'account perché l'indirizzo mail e scritto con la misura errata nella scrittura. E tutto più complicato e sarebbe interessante analizzare questi siti
Beh c’è da ricordare che in Giappone usano ancora tantissimo il fax nonostante ci siano mille diverse alternative anche più funzionali.
Beh...sei veramente bravo . Esaustivo, logico, approfondito e con ritmo . I tuoi video mi piacciono un sacco!!!
Bellissimo video molto interessante!!
E' dal 2001 che sono così e non hanno mai sentito il bisogno di cambiare. (Sì, visitavo siti giapponesi prima che fosse "cool")
Molti dei grandi spot televisivi occidentali, quelli più fantasiosi e che ti restano/restavano impressi più efficacemente nelle corteccia cerebrale, si basavano su una creatività cmq veicolata da approccio analitico. Penso allo spot del Branca Menta: mani che scolpiscono il ghiaccio in dettaglio, da esso con calma si forma un bicchiere di ghiaccio, poi la bevanda versata all'interno per "dodici mesi d'estate". Perfetto.
Contenuti sempre davvero interessantissimi 👏👏👏👏
Da programmatore adoro la storia dello sviluppo web quando i layout si facevano con le tabelle, prima dell'avvento di CSS ovviamente.
Bellissimo lavoro❤
Ci sei mancato!
Analisi impeccabile
Grazie
Video estremamente interessante, grazie Andy!
Era ora ci sei mancato 😅
Complimenti per la riflessione chiara ed elegante
Buon immersione a tutti
complimenti, bel servizio
Grazie per questo spunto di riflessione bellissimo… ho trovato una parziale risposta al perché quando sono circondata da mille stimoli, sia sul web, sia in persona, mi sento sopraffatta perché mi sembra di perdermi i dettagli e di non cogliere l’essenza di niente. Dovrei forse avere un approccio più olistico e godermi l’insieme, come fanno loro…
Hahah hai ragione, non ho mai aperto un sito giapponese ma la grafica mi ricorda tanto il Giappone.. Adesso sono curiosa 😂
10:05 ora ho capito i siti fatti in modo strano e senza senso dove se guardo il codice capisco nulla. Semplicemente usano il font giapponese per crearli in questo modo , L
Video molto bello, complimenti. Avevo un po' smesso di seguirti, mi ha fatto piacere rivederti.
è una di quelle cose che mi fanno adorare l'asia, quando ad esempio compro su mandarake, che ha la classica interfaccia di 15-20 anni fa, mi sento a casa, anzi, a volte vorrei avere un 4:3 per gustarmi meglio l'esperienza. idem la tv giapponese che è un esperienza stranissima (consiglio) così come le insegne giganti DVD affisse sui palazzi, tutte cose che non abbiamo introitato e abbandonato...
Ciao Andy, è una questione di scrittura e culturale. Perché per loro la scrittura è composta da ideogrammi che esprimono un concetto piuttosto che dà tante lettere che se messe in maniera sequenziale formano una parola che esprime un concetto. Anche nello scrivere loro sono più creativi mentre noi siamo più logici. Un esempio? Per i cinesi La parola casa è composta dal ideogramma di una famiglia e un maiale. Per noi casa è composta dalle lettere c a s a.
io personalmente preferisco i siti web vecchio stile. li trovo molto più chiari e avevi una visuale di insieme più completa.
Sui siti odierni faccio sempre una gran fatica a trovare quello che cerco dato che è tutto nascosto in vari sotto menù accompagnato da effetti grafici di sta min...a non richiesti e inutili. per non parlare del quantitativo di pubblicità aggressiva.
detto ciò credo che sui siti asiatici non dovrei avere tante difficoltà ad ambientarmi
In pratica: Fanno “cagare” perché ancora hanno anima e personalità anziché essersi convertiti al minimalismo
Verissimo e vale per tantissime cose che fanno a volte persino in modo analogo.
Sicuramente è più scomodo ma in qualche moso ha anche un’anima diversa
Ottima analisi 🫰🏼
Bravo mi piacciono i contenuti che porti
I siti assomigliano alle strade dei centri città
Io basta che apro un sito giapponese, mi viene sempre in mente le pubblicità fatte in Giappone!!!
Provate ad andare al Mega Donquijotte in Giappone (o qualsiasi altro store), uscirete con il mal di testa
bel canale,mi sono iscritto
il design dei siti web cambia da paese e paese, il significato dei colori cambia, il gusto estetico cambia, vengono letti da destra a sinistra e via dicendo. Ci sono moltissime variabili, di natura culturale che portano a quella forma di comunicazione. PS: smettetela di accumunare UI e UX è da cavernicoli
“Ux e Ui designer (che lavorano assieme alla realizzazione di un sito) competono tra loro (con altri Ux e Ui designer) per creare siti sempre più…” non vedo nulla di sbagliato. L’hai voluta leggere a tuo piacimento solo per usar la parola cavernicolo, oltretutto il tuo commento è esattamente l’ultimo punto del video che si chiama appunto: cultura. Una grande abbraccio
Essendo un art director di un'azienda e avendo ricoperto ruoli come UX e UI designer, posso confermare che non sai di cosa stai parlare, perché queste due figure, presentandole insieme e allo stesso tempo distinguendole, si fa presente che le due professioni sono strettamente interconnesse, infatti, per lavorare in uno di questi campi in modo professionale è essenziale avere una conoscenza approfondita di entrambi.
Inoltre, commentare senza fornire spiegazioni o conoscenze adeguate è un comportamento arcaico e non costruttivo. Come citato in molti testi di fisica delle scuole elementare, giudicare senza comprensione è paragonabile a pratiche medioevali.
1:01 che ci fa il gabbibo in una pubblicità nipponese?
Qualcuno mi consiglia un libro che parli di progettazione degli spazi grafici?
Cavolo non ci avevo mai pensato!!!
metti un po di link di questi siti
Mi ricordo nel 2001 aveco conosciuto una ragazza Giapponese che tramite la NTT Docomo utilizzava i cellulari quasi in stile smartphone...
(NTT Docomo che provò a portare in Italia poi la Wind)
Interessante contenuto. Me lo sono sempre chiesto pure io perchè STU BURDELLU 😁🫣
bellissima analisi
Interessantissimo 🥹🥹🥹
Riassumendo* da UX e UI Designer, non esistono asiatici dislessici analitici 😂
Se scrivessimo sul web tutto in maiuscolo sembrerebbe che stiamo gridando e saremmo dei gran maleducati.
Le lingue prive di maiuscolo e minuscolo non possono fae questa differenza
sono andato a vedere siti asiatici per controllare, chi come me? 👇
Risposta in 2 secondi…i giapponesi generalmente se imparano un software ed esce un nuovo software che fa le cose meglio ed è più veloce non lo apprendono…peggio se un impresa deve aggiornasi con un nuovo software
tematica del video interessantissima
con olismo mi è venuto subito in mente dirk gently, best libro ever
12:30 ecco per quale cazzo di motivo osu per i giapponesi sono più veloci di me nel multiplayer
in realtà su osu i giapponesi non sono neanche tanto forti XD
Non ci credo 😮.proprio oggi ho cercato della roba in giapponese su dark souls e ho fatto caso a questa cosa, sembravano dei siti del 2006
bel video mr, anche io ho un canale e porto video in stile anni 2000❤
Forse la risposta non è perché i loro siti sono così, ma perché sono cambiati i nostri, i loro modelli non si sono evoluti e sono fatti per un paese solo, un Cinese non credo possa aprire un sito Giapponese visto che seppur simili gli ideogrammi dei paesi orientali sono davvero lingue diverse, mentre per noi occidentali un sito viene costruito per essere visto in tutto il mondo e da persone che parlano molte lingue diverse, è un po' come sentir parlare un madrelingua che parla rapidamente e naturalmente e non si capisce nulla o parlare una lingua molto più lentamente e semplicemente come farebbero due studenti di inglese di due paesi differenti. Forse oer questo i nostri siti si sono semplificati e cercano più di attrarre graficamente e visivamente piuttosto che sovraccaricare di informazioni testuali.
Molto interessante, sarebbe da approfondire ulteriormente. Cioè ok che noi siamo abituati al minimalismo e ci perdiamo in tutto quel caos, ma vediamolo dal loro punto di vista, hanno le loro ragioni per pensare che il loro caos è migliore del nostro minimalismo. Sono belle queste cose che ci mandano fuori di testa e ci fanno aprire la nostra mente a modi diversi di vedere le cose
Bel video
Almeno se cerchi qualcosa lo trovi e lo raggiungi velocemente, i nostri siti sono praticamente inutili con tutto nascosto
Nel piccolo anche le case automobilistiche giapponesi hanno questo problema. Arrivate prestissimo sull'ibrido, faticano tantissimo a fare auto elettriche decenti. Toyota soprattutto
Anche nei porno giapponesi è sempre stato un casino capire cosa scegliere
Si vede che a loro piacciono e che hanno gusti diversi da noi.
Interessante analisi, ma hai tenuto conto che la cultura Giapponese e Cinese sono parecchio differenti ?? Il Giappone e' stato totalmente isolato dal resto del mondo fino all '800 e dal 1945 e' stato molto influenzato dalla cultura americana avendo avuto per anni, la presenza delle forze americane sul territorio a seguito della seconda guerra mondiale. Mentre invece la Cina ha avuto uno sviluppo e interazioni molto diverse.
Il video è strutturato e argomentato da dio e questa cosa mi piace molto di questo canale però andando a stringere davvero tanto su questo video si riassume in 4 secondi....i siti sono per cultura (non prendete questo commento per insulto non lo è per niente è più una riflessione che mi ha portato a storcere fortemente il naso)
Bellissimo e super interessante
Video super interessante
SONO LETTERALMENTE ANNI CHE MI CHIEDO QUESTA COSA.
...ora mi spiego le schede di SHINGEKI NO KYOJIIN
Quanto mi stanno sul cazzo i siti minimali con 20 pagine inutili e dati che starebbero in un paragrafo. Hanno molto più senso quelli giapponesi per me, quello che è importante per me lo decido io che lo uso non tu che l’hai fatto. Io vedo i siti molto più come un programma, se Photoshop avesse la gui di una landing page sarebbe inutile, ci deve essere tanta roba e tutta sottomano. È una gui non una locandina cristo
In Corea il motore di ricerca di riferimento è Naver
...e speriamo che resistano sempre così! (anche giornali e riviste)
io scommetto che le immagini dei video le hai fatte con le ia
Semplicemente badano alla sostanza e non all’ estetica, siti leggerissimi, velocissimi da caricare…
sei molto bravo
Tutto finirà… una decade e le persone perderanno interesse per internet e la televisione
basta solo vedere il sito di sony anche edizione italiana
La versione italiana a me sembra normale
Semplicemente noi siamo i migliori 🥇🥇🥇
ottimo argomento, credevo di essere il solo a non raccapezzarmi nei siti asiatici
secondo questo tutto il mondo deve essree omologato, appiattito su uno standard. Quelli fanno come piace a loro e a me non crea alcun problema.
super interessante
bel video ma sarebbe stato interessante avere un po' più di informazioni su pensiero analitico e olistico
Si sono super sconvolgenti ... Ma come fanno a distruggere il cervello degli utenti così 🤣 too much
Avevo solo USB ed MP3, hai l'mp4, dagli usa, non rompere per il bluetooth, non sono il lampeggiante giallo del nonno, dava già fastidio a me, è che mi danno fastidio le lenti, non la Erre. Namastè.