La vita non è lotta. La definiamo così per giustificare la condotta umana; la nostra condotta. È una nostra proiezione soggettiva, dal nostro punto di vista; dal punto di vista della nostra civiltà guerrafondaia, cioè basata sulla guerra al servizio di ambizioni soggettive, personali, egoistiche. Cristallizzare la sofferenza come peculiarità ontologica dell'uomo, significa invertire il senso delle cose. Purtroppo, fa parte della rappresentazione, o visione del mondo, propria del cristianesimo imperialista (un ossimoro, un ibrido mostruoso di concezioni in rapporto dicotomico, totalmente opposte). La sofferenza è come un allarme che ci avverte che qualcosa si è rotto, l'integrità fisica si è fratturata, è occorre ripararla. Invece, noi per preservare una rappresentazione sociale innaturale, ci siamo convinti che la sofferenza definisca la specie umana. Non è affatto vero. Perpetuare la sofferenza è contro natura.
Halt...✋ferma qui ...! Hai interpretato al tuo modo la volontà del filosofo Schopenhauer,hai fatto un errore grave.La volontà ha uno scopo sia nel settore materialista che affettivo sentimentale che preme come l' essenziale scopo di vita sia che fa l' alchimia con la tristezza,il pessimismo nel contrasto della gioia e l' ottimissimo che danno l' impulso scintillare di vivere con il scopo di raggiungere l' obiettivo e il suo plurale pluralismo nel contesto della volontà di agire e di azione in applicazione.In finale per non scrivere una tesi di filosofia e saggezza con la fisica, chimica e metafisica nel quadro complesso e completo incompleto delle cose voglio dire e specificare che non esiste una vita senza uno scopo che introduce la volontà capitolo psicologico e del carattere personale del individuo di diventare coraggioso e non codardo della volontà essenziale il suo scopo della vita essenziale nel caso del non coraggio azione di inserisce il pessimo del azione che è conducibilità alla vigliaccheria e lo stop diretto per raggiungere lo scopo della sua volontà di vivere con azioni dei subdolo modi per raggiungere lo scopo della sua volontà desiderio che non portera alla tristezza e lo pessimismo ma all' ansia d' aspettativa per vedere raggiunto lo scopo finale,e se non si raggiunge sarà un danno introverso volontà della sofferenza in Sé del suo Se incorporato dentro il suo corpo.Di quale bellezza artistica parla Schopenhauer...!?? Descriverlo ..!
Anche tu hai interpretato a tuo modo Schopenhauer distorcendolo completamente. Schopenhauer diceva che tutto è illusione e l'unico modo per annientare il desiderio è raggiungere il nirvana tramite la noluntas. Questo è il vero Schopenhauer. I filosofi, specie quelli pessimisti, non vanno interpretati secondo il proprio mondo interiore altrimenti si diventa degli egocentrici. Schopenhauer fraternizzava con i suicidi perché la vita è un pendolo che oscilla tra dolore e noia. NON SI DEVE INTERPRETARE E TU L'HAI FATTO.
ciao @CARAMELLINA142 Ti ringrazio davvero per il tuo punto di vista. È un’occasione preziosa per crescere e imparare insieme, esplorando le idee con nuove sfumature e comprensioni. . Schopenhauer, nel trattare la "volontà di vivere", non intendeva negare ogni scopo e senso nelle azioni umane. Il suo concetto di volontà è certamente complesso e può essere visto, come giustamente suggerisci, come una forza che spinge sia nel campo materialista che in quello emotivo e spirituale. Questa volontà ha una finalità: essa è una spinta essenziale che guida ogni forma di vita e che si esprime nelle aspirazioni, nei desideri e negli impulsi. Secondo Schopenhauer, la volontà non è guidata da una consapevolezza o da un'intenzione predeterminata, ma si manifesta come un impulso istintivo, una forza cieca che vive nelle nostre azioni quotidiane e anche nelle emozioni più profonde, come la gioia, il dolore, l’amore e il desiderio di miglioramento. La bellezza artistica, per Schopenhauer, diventa allora un mezzo per elevarsi temporaneamente al di sopra della volontà cieca, per contemplare la realtà da una prospettiva distaccata, più pura e quasi metafisica. L’arte, secondo lui, ci permette di superare, anche se solo per un momento, la schiavitù di questa volontà incessante. La bellezza artistica, nella sua concezione, è quindi una sorta di rifugio, un luogo in cui l’essere umano può osservare l’essenza del mondo senza necessariamente voler agire, desiderare o soffrire, e in cui può trovare una forma di pace, anche solo temporanea, dalla lotta della vita. Per Schopenhauer, questa bellezza ha il potere di farci riflettere su noi stessi, risvegliando in noi un sentimento che può assomigliare alla saggezza, alla comprensione delle nostre motivazioni più profonde. Ma, come giustamente noti, non si tratta di negare il valore della volontà o di spogliarla di uno scopo. Piuttosto, è un tentativo di comprendere la natura stessa di questa spinta, che è essenziale per dare significato e direzione alla vita.
@@Powermind_consapevolezza La vera bellezza artistica di Schumacher non è altro che caratteristica della bellezza interiore che se non è corretto il primo comportamento non si diventa mai una bellezza.La bellezza artistica e dato dagli creatori con talenti artistico che sono realmente di una bellezza straordinaria interiore,con discernimento che non si sbilancia però sono coloro che sono sbilanciati dagli altri che sono invidiosi ,egoisti, narcisisti,manipolatori,cronici gelosi in patogenesi che difforme la realtà con maestria per inserire dentro gli creatori delle bellezze artistica la tristezza,la sofferenza,l' odio,rabbia ,il dolore ,la mancanza dell' amore per amare capaci di uccidere anche l' amore e l' affetto per essersi sentiti felici e soddisfatti senza pensare minimamente che nell' altro si è già installato il pessimismo che senza l' amore e l' affetto non troverà mai la guarigione ed il rimedio per diventare l' ottimista,di vedere le cose con la luce diversa di quel buio che luce non ne ha la speranza di diventare luce bianca ma una luce grigia che per l' ansia e tristezza si può suicidarsi.Alcuni compositori,poeti,grandi maestri,grandi pittori ed architetti hanno subito delle sofferenze di natura * MORTE* proprio per la bellezza artistica che dimostravano tangibili.
La vita non è lotta. La definiamo così per giustificare la condotta umana; la nostra condotta. È una nostra proiezione soggettiva, dal nostro punto di vista; dal punto di vista della nostra civiltà guerrafondaia, cioè basata sulla guerra al servizio di ambizioni soggettive, personali, egoistiche.
Cristallizzare la sofferenza come peculiarità ontologica dell'uomo, significa invertire il senso delle cose. Purtroppo, fa parte della rappresentazione, o visione del mondo, propria del cristianesimo imperialista (un ossimoro, un ibrido mostruoso di concezioni in rapporto dicotomico, totalmente opposte). La sofferenza è come un allarme che ci avverte che qualcosa si è rotto, l'integrità fisica si è fratturata, è occorre ripararla. Invece, noi per preservare una rappresentazione sociale innaturale, ci siamo convinti che la sofferenza definisca la specie umana. Non è affatto vero. Perpetuare la sofferenza è contro natura.
Halt...✋ferma qui ...! Hai interpretato al tuo modo la volontà del filosofo Schopenhauer,hai fatto un errore grave.La volontà ha uno scopo sia nel settore materialista che affettivo sentimentale che preme come l' essenziale scopo di vita sia che fa l' alchimia con la tristezza,il pessimismo nel contrasto della gioia e l' ottimissimo che danno l' impulso scintillare di vivere con il scopo di raggiungere l' obiettivo e il suo plurale pluralismo nel contesto della volontà di agire e di azione in applicazione.In finale per non scrivere una tesi di filosofia e saggezza con la fisica, chimica e metafisica nel quadro complesso e completo incompleto delle cose voglio dire e specificare che non esiste una vita senza uno scopo che introduce la volontà capitolo psicologico e del carattere personale del individuo di diventare coraggioso e non codardo della volontà essenziale il suo scopo della vita essenziale nel caso del non coraggio azione di inserisce il pessimo del azione che è conducibilità alla vigliaccheria e lo stop diretto per raggiungere lo scopo della sua volontà di vivere con azioni dei subdolo modi per raggiungere lo scopo della sua volontà desiderio che non portera alla tristezza e lo pessimismo ma all' ansia d' aspettativa per vedere raggiunto lo scopo finale,e se non si raggiunge sarà un danno introverso volontà della sofferenza in Sé del suo Se incorporato dentro il suo corpo.Di quale bellezza artistica parla Schopenhauer...!?? Descriverlo ..!
Anche tu hai interpretato a tuo modo Schopenhauer distorcendolo completamente. Schopenhauer diceva che tutto è illusione e l'unico modo per annientare il desiderio è raggiungere il nirvana tramite la noluntas. Questo è il vero Schopenhauer. I filosofi, specie quelli pessimisti, non vanno interpretati secondo il proprio mondo interiore altrimenti si diventa degli egocentrici. Schopenhauer fraternizzava con i suicidi perché la vita è un pendolo che oscilla tra dolore e noia. NON SI DEVE INTERPRETARE E TU L'HAI FATTO.
Anche l'attività sessuale era un inganno per Schopenhauer e lo dice nei suoi libri
ciao @CARAMELLINA142 Ti ringrazio davvero per il tuo punto di vista. È un’occasione preziosa per crescere e imparare insieme, esplorando le idee con nuove sfumature e comprensioni. . Schopenhauer, nel trattare la "volontà di vivere", non intendeva negare ogni scopo e senso nelle azioni umane. Il suo concetto di volontà è certamente complesso e può essere visto, come giustamente suggerisci, come una forza che spinge sia nel campo materialista che in quello emotivo e spirituale. Questa volontà ha una finalità: essa è una spinta essenziale che guida ogni forma di vita e che si esprime nelle aspirazioni, nei desideri e negli impulsi.
Secondo Schopenhauer, la volontà non è guidata da una consapevolezza o da un'intenzione predeterminata, ma si manifesta come un impulso istintivo, una forza cieca che vive nelle nostre azioni quotidiane e anche nelle emozioni più profonde, come la gioia, il dolore, l’amore e il desiderio di miglioramento. La bellezza artistica, per Schopenhauer, diventa allora un mezzo per elevarsi temporaneamente al di sopra della volontà cieca, per contemplare la realtà da una prospettiva distaccata, più pura e quasi metafisica.
L’arte, secondo lui, ci permette di superare, anche se solo per un momento, la schiavitù di questa volontà incessante. La bellezza artistica, nella sua concezione, è quindi una sorta di rifugio, un luogo in cui l’essere umano può osservare l’essenza del mondo senza necessariamente voler agire, desiderare o soffrire, e in cui può trovare una forma di pace, anche solo temporanea, dalla lotta della vita.
Per Schopenhauer, questa bellezza ha il potere di farci riflettere su noi stessi, risvegliando in noi un sentimento che può assomigliare alla saggezza, alla comprensione delle nostre motivazioni più profonde. Ma, come giustamente noti, non si tratta di negare il valore della volontà o di spogliarla di uno scopo. Piuttosto, è un tentativo di comprendere la natura stessa di questa spinta, che è essenziale per dare significato e direzione alla vita.
@@Powermind_consapevolezza La vera bellezza artistica di Schumacher non è altro che caratteristica della bellezza interiore che se non è corretto il primo comportamento non si diventa mai una bellezza.La bellezza artistica e dato dagli creatori con talenti artistico che sono realmente di una bellezza straordinaria interiore,con discernimento che non si sbilancia però sono coloro che sono sbilanciati dagli altri che sono invidiosi ,egoisti, narcisisti,manipolatori,cronici gelosi in patogenesi che difforme la realtà con maestria per inserire dentro gli creatori delle bellezze artistica la tristezza,la sofferenza,l' odio,rabbia ,il dolore ,la mancanza dell' amore per amare capaci di uccidere anche l' amore e l' affetto per essersi sentiti felici e soddisfatti senza pensare minimamente che nell' altro si è già installato il pessimismo che senza l' amore e l' affetto non troverà mai la guarigione ed il rimedio per diventare l' ottimista,di vedere le cose con la luce diversa di quel buio che luce non ne ha la speranza di diventare luce bianca ma una luce grigia che per l' ansia e tristezza si può suicidarsi.Alcuni compositori,poeti,grandi maestri,grandi pittori ed architetti hanno subito delle sofferenze di natura * MORTE* proprio per la bellezza artistica che dimostravano tangibili.