Quella sul dietista è una scemenza. Il dietista non “valida e corregge le diete che il medico fa”. Il profilo professionale del dietista (del 94, quindi da riformare perché precedente al 99 momento nel quale è diventata professione sanitaria con laurea e non ausiliaria) prevede ambito di autonomi privi di prescrizione e ambito in cui viene richiesta. Basta cercare “competenze del dietista” e l’ordine ha pubblicato la sua posizione. Cos’è la “prescrizione” che richiedono i dietisti? Dipende. Dipende dal medico prescrittore. Se il medico è dietologo, ovviamente, potrà scrivere confrontandosi e collaborando con il dietista (come avviene negli ospedali) quello che ritiene opportuno. Se non è specialista la prescrizione è una diagnosi nosologica. Tradotto? “Si richiede dieta per diabete”. Perché la chiedono i dietisti? Perché l’unica figura che può fare diagnosi in Italia è il medico e ne consegue che senza una diagnosi si sta sul riferito del paziente. L’idea del dietista che “sta con il medico” è di 30 anni fa, basta aggiornarsi. Negli ospedali ci sono i dietisti, non i biologi. Il dietista fa 3 anni di formazione CLINICA con ore e ore di tirocinio in OSPEDALE e con 104 CFU su diete e patologie. Il biologo può aver fatto 0 esami di nutrizione ahimè. Un biologo Marino iscritto all’albo A può fare diete e non aver MAI visto un paziente. Diciamo le cose come stanno
Ecco perché il dietista chiede una prescrizione. Perché come dice lMordine “la prescrizione/diagnosi nosologica è il documento fondamentale per capire quale sia la dieta adatta”. Come è possibile fare una dieta senza avere un certificato delle condizioni di salute o meno del paziente? E questa cosa può farla SOLO un medico. Dopo aver spiegato il significato di “prescrizione” mi soffermerei su un altro concetto. Nelle competenze del dietista scritte dall’ordine dei dietisti (documento ufficiale) troviamo scritto che “valutazione dello stato nutrizionale e determinazione dei fabbisogni sono autonomi e privi di prescrizione”. Cosa significa? Che al dietista non serve il medico per valutare quei due aspetti (l’esame abilitante è un caso clinico nel quale va individuata la dieta corretta per una persona con pluripatologie, cosa che non mi pare venga richiesta dall’esame del biologo) ma serve una DIAGNOSI. Perché? Perché la diagnosi influenza la valutazione dei fabbisogni e di conseguenza l’elaborazione della dieta. Basta andare a lavorare negli ospedali dove i dietisti fanno consulenze in autonomie per le nutrizioni enterali, tengono ambulatori in completa autonomia e l’impegnativa che arriva è “si richiede visita dietistica per X patologia”. Usciamo dall’idea di farsi la guerra tra professioni sanitarie parlando a sproposito delle altre categorie senza conoscerne minimamente la legislazione ma parlando per “sentito dire”. P.S. Il dietista può avere triennale in dietistica e magistrale in scienze della nutrizione umana (la stessa che fanno i biologi) e avere quindi 5 anni di laurea. P.P.S. Il biologo nutrizionista è una roba Italiana, all’estero esiste solo il dietitian (dietista). Se si parla delle altre professioni andrebbe quindi anche detto quali sono i limiti del percorso formativo della propria (almeno per onestà).
Complimenti dottoressa, è un'intervista molto interessante
Quella sul dietista è una scemenza.
Il dietista non “valida e corregge le diete che il medico fa”.
Il profilo professionale del dietista (del 94, quindi da riformare perché precedente al 99 momento nel quale è diventata professione sanitaria con laurea e non ausiliaria) prevede ambito di autonomi privi di prescrizione e ambito in cui viene richiesta.
Basta cercare “competenze del dietista” e l’ordine ha pubblicato la sua posizione.
Cos’è la “prescrizione” che richiedono i dietisti? Dipende.
Dipende dal medico prescrittore. Se il medico è dietologo, ovviamente, potrà scrivere confrontandosi e collaborando con il dietista (come avviene negli ospedali) quello che ritiene opportuno.
Se non è specialista la prescrizione è una diagnosi nosologica.
Tradotto? “Si richiede dieta per diabete”.
Perché la chiedono i dietisti? Perché l’unica figura che può fare diagnosi in Italia è il medico e ne consegue che senza una diagnosi si sta sul riferito del paziente.
L’idea del dietista che “sta con il medico” è di 30 anni fa, basta aggiornarsi.
Negli ospedali ci sono i dietisti, non i biologi.
Il dietista fa 3 anni di formazione CLINICA con ore e ore di tirocinio in OSPEDALE e con 104 CFU su diete e patologie.
Il biologo può aver fatto 0 esami di nutrizione ahimè.
Un biologo Marino iscritto all’albo A può fare diete e non aver MAI visto un paziente.
Diciamo le cose come stanno
Ecco perché il dietista chiede una prescrizione.
Perché come dice lMordine “la prescrizione/diagnosi nosologica è il documento fondamentale per capire quale sia la dieta adatta”.
Come è possibile fare una dieta senza avere un certificato delle condizioni di salute o meno del paziente? E questa cosa può farla SOLO un medico.
Dopo aver spiegato il significato di “prescrizione” mi soffermerei su un altro concetto.
Nelle competenze del dietista scritte dall’ordine dei dietisti (documento ufficiale) troviamo scritto che “valutazione dello stato nutrizionale e determinazione dei fabbisogni sono autonomi e privi di prescrizione”.
Cosa significa? Che al dietista non serve il medico per valutare quei due aspetti (l’esame abilitante è un caso clinico nel quale va individuata la dieta corretta per una persona con pluripatologie, cosa che non mi pare venga richiesta dall’esame del biologo) ma serve una DIAGNOSI.
Perché? Perché la diagnosi influenza la valutazione dei fabbisogni e di conseguenza l’elaborazione della dieta.
Basta andare a lavorare negli ospedali dove i dietisti fanno consulenze in autonomie per le nutrizioni enterali, tengono ambulatori in completa autonomia e l’impegnativa che arriva è “si richiede visita dietistica per X patologia”.
Usciamo dall’idea di farsi la guerra tra professioni sanitarie parlando a sproposito delle altre categorie senza conoscerne minimamente la legislazione ma parlando per “sentito dire”.
P.S. Il dietista può avere triennale in dietistica e magistrale in scienze della nutrizione umana (la stessa che fanno i biologi) e avere quindi 5 anni di laurea.
P.P.S. Il biologo nutrizionista è una roba Italiana, all’estero esiste solo il dietitian (dietista).
Se si parla delle altre professioni andrebbe quindi anche detto quali sono i limiti del percorso formativo della propria (almeno per onestà).
Sta un po' n'cazzat la signor