Bel video. Allora la scelta della LM-91 (nel nostro caso mixa AI con l'informatica, i dati e la programmazione) potrebbe essere davvero una grande scelta 🤔👏🏻
Ermanno il problema l'intelligenza aritificiale è che non ha creatività, non ha intuizione, non ha etica, non ha morale. Ma non che ha un'etica diversa... Non ce l'ha proprio e non ce l'avra mai. Non mi sembrano proprio dettagli.....
Penso che i problemi di fondo siano sostanzialmente due: chi controlla il controllore e chi stabilisce quale sia il modello etico di riferimento. Non mi piace essere pessimista, ma tutta questa storia limiterà la libertà dei singoli soggetti perché metterà un controllo capillare senza precedenti nelle mani di pochi potenti.
Oltre al problema delle fake news fotografiche mi pare ancor più grave la delegittimazione delle fonti fotografiche vere, nel momento in cui la propagazione delle fake sarà tale da mettere un forte sospetto su ogni fonte in modo indiscriminato perchè di fatto indiscernibili.
Proprio mentre le stavo per obiettare l'argomentazione, ne ha parlato: le IA. non sono "programmate" dall'uomo (in realtà, le vere I.A. sono costruite dall'uomo ed hanno qualcosa che può essere avvicinato più ad un comportamento che non ad una programmazione....ovviamente, in base ad una impronta costruttiva iniziale, che può spaziare dalla semplice complessità (livello di "intelligenza") delle I.A. ad un vero e proprio indirizzo comportamentale (o impronta in base all'ambito di utilizzo predestinato di una certa I.A.) .In base a tutto questo e alla stessa natura delle I.A., non mi sentirei di dire che si stanno disumanizzando.....quella che percepivamo come umanità della I.A. (a disposizione del pubblico - Alexa e compagnia) non era altro che un simulacro utile ad ingraziarsi l'homo erectus medio ed a far accettare il più rapidamente possibile l'ingresso delle I.A. in ogni ambito della nostra vita. Per quanto anche io non ritenga plausibile una rivalsa delle I.A. sull'uomo, cosa per cui avranno messo dei freni da tempo, credo che le I.A. abbiano come scopo costruttivo quello di aiutare semplicemente CERTI esseri "umani" a fare quello che gli stessi hanno fatto fin ora: tenere sotto controllo ed al proprio servizio il 95-99% del resto dell'umanità, facendo calcoli, monitorando internet, controllando le nostre attività tramite le varie telecamere e microfoni (anche e, credo soprattutto quelli che abbiamo "scelto", gli smartphones - di per sé, una concessione tecnologica volta alla distrazione, visto l'uso medio che se ne fa... ), al fine di trovare sempre e sempre più velocemente sedativi delle parventi coscienze e mantenere il suddetto controllo ................ ma credo che la cosa gli stia sfuggendo di mano: penso che, per quanti calcoli e previsioni abbiano fatto, non possano averle fatte tutte ....e l'acqua troverà una fessura dalla quale uscire ... SPERIAMO...!!....
Mi sembra che anche l'intelligenza umana stia virando verso un confronto di dati anziché a fa una modalità logico deduttiva che constatato essere piuttosto rara.
Mi scusi professore, lei, almeno fino al minuto 12:54 a cui mi fermo un momento per scrivere questo commento e rivolgerle il quesito che è da anni ormai che mi arrovella il cervello, lei dicevo, come molti altri, afferma che la differenza di base tra l'intelligenza artificiale (che riterrei più opportuno chiamare intelligenza meccanica) e l'intelligenza umana si trova nel modo in cui esse si sviluppano. L'umana su base logica, quella meccanica su base analitica. Ma l'intelligenza, il pensiero, il costrutto mentale, la logica dell'essere umano non è il frutto di millenni e più di analisi di dati come ora avviene per quella meccanica? Un altra cosa che mi colpisce è come ogni persona che analizza la questione (e noti la parola analizza, perchè è ciò che ogni persona che ne parla fa...) dimentica un aspetto importante e cioè che per il genere umano si può parlare di razza umana, cioè un insieme di individui che attraverso il confronto delle proprie conoscenze e dei propri ragionamenti crea un argomentazione, un analisi (di nuovo), un pensiero individuale che può o meno incontrare diffusione e quindi diventare un modello di pensiero comune, mentre nel caso delle macchine non si può parlare di razza non semplicemente perché non si tratta di un essere vivente (piccola digressione, mi si trovi chi sa spiegare completamente cos'è la vita e poi potremo dire se questa affermazione è fondata o meno) ma perchè si tratta sempre più di un unico "individuo" planetariamente connesso. O mi sbaglio? Tutti guardano al proprio strumento digitale, alla propria app come ad un "individuo" a sè stante, dimenticando che non c'è solo l'hardware ma anche il software... ed il software è sempre più un insieme unico che collega tutti gli hardware. Io ho l'impressione che noi umani ormai stiamo imparando a dialogare con le macchine per capirle e non più per istruirle. Lei cosa ne pensa?
sei bravissimo maestro complimenti.. faccio vedere i tuoi ideo a scuola...senti , ma quando li fai dei video sugli orrori del comunismo e della sua ideologia ?? grazie
a causa della crescente individualizzazione, dell'isolamento digitale o delle disconnessioni sociali. In questa lettura, le IA sono viste come una "soluzione" a questa solitudine o alienazione, con la promessa di colmare il vuoto sociale e relazionale, anche se a livello artificiale. Un'altra interpretazione potrebbe suggerire che, nel processo di evoluzione tecnologica, l'uomo ha progressivamente delegato compiti cognitivi e decisionali alle macchine. In questo caso, l'IA rappresenta un risultato inevitabile di questa "distanza" crescente tra ciò che è umano e ciò che può essere eseguito da una macchina. La frase potrebbe anche far riflettere su come l'umanità abbia, in qualche modo, perso la connessione con la propria essenza più autentica (intuizione, emozione, spiritualità) in favore di uno sviluppo tecnologico che crea entità "non umane", come le IA, che agiscono e pensano in modo diverso dall'essere umano ma sono sempre più presenti nella vita quotidiana. La frase potrebbe anche suggerire che l'evoluzione delle intelligenze artificiali segua un percorso che distacca l'uomo dal suo ruolo centrale nel mondo, creando una realtà in cui le macchine (e non più gli esseri umani) determinano la direzione del progresso. In ogni caso, la frase invita a una riflessione sulla natura dell'evoluzione umana, sul ruolo che la tecnologia gioca nella nostra vita e sulle implicazioni etiche e filosofiche che l'intelligenza artificiale porta con sé. È una riflessione sulla tensione tra il progresso tecnologico e la perdita di un certo tipo di connessione umana.
L’idea che l’IA risolva la solitudine è ridicola. Le macchine non possono sostituire le vere connessioni umane. La tecnologia può isolare, ma può anche connettere se usata correttamente. Il problema non è la macchina, ma come la usiamo. Delegare ai computer non significa perdere la nostra umanità. Le IA ci liberano da compiti stupidi, permettendoci di concentrarci su cose più importanti. Se non lo capiamo, il problema non è la tecnologia, ma come la sfruttiamo. Le IA non minacciano la nostra essenza. Non devono pensare come noi, devono solo aiutarci a fare meglio ciò che sappiamo fare. Non siamo in competizione con le macchine, ma dobbiamo imparare a usarle a nostro favore. Le macchine non prendono il controllo. Se qualcosa va storto, è colpa di chi le programma. Le IA sono solo strumenti, non entità autonome. Il futuro lo decidiamo noi, non le macchine. La tecnologia non ci allontana dalla nostra umanità. La potenzia. Non stiamo perdendo la nostra essenza, stiamo ampliando le possibilità. Se temiamo il progresso, perdiamo un’opportunità enorme. L’IA non è il nemico. Se non impariamo a controllarla, è colpa nostra. È ora di capire come usarla a nostro vantaggio
Non sono d’accordo sulla poca logica attribuita all’IA. Con le sue reti neuronali essa (essa o lei?) è in grado, ad esempio, di imparare autonomamente le regole di alcune giochi e, successivamente, inventare nuove mosse e procedimenti logici.
Sai, c' è un tema ancora più pericoloso, anzi due. Uno e' che questa intelligenza artificiale sarà la futura guerra nel mondo. Anzi , secondo me è già iniziata. L' altra e' che col tempo i dati , soprattutto quelli " parziali" le fake e tutto quello che sarà immagazzinato, la macchina non lo riconosce, per cui domani saranno dati che mangeranno gli altri dati, tutto sarà errato e purtroppo creduto, il reale verrà spazzato definitivamente. Sono molto pessimista in merito, credo che stiamo valutando un limite dal quale non c' è ritorno. Ci siamo spinti troppo oltre , stiamo creando l' estensione umana senza rendercene conto. E non ha senso nemmeno parlare di controllo della macchina da parte dell' uomo poiché il mondo è pieno di pazzi che non hanno scrupoli e la storia ce lo insegna. Il progresso e la tecnologia già hanno creato dei buchi e della falle enormi nella società. Non esistono più i mestieri, stanno chiudendo fabbriche, negozi. Le differenze sociali sono sempre più forti. L' uomo non sa più aggiustare una serranda. Siamo tutti tecnologici e non sappiamo più fare nulla manualmente. Forse in alcuni campi come la medicina può servire, ma come dicevi anche tu il confine tra il meglio e il peggio è molto labile. C' è un solo modo per salvarsi e salvare la nostra privacy ed è fermare tutto questo prima che sia troppo tardi. Anzi, e' già troppo tardi perché gli interessi che ci sono dietro sono troppo forti. Prepariamoci a una guerra tecnologica che finirà per annientare l' umanità. Troppo drastica? No, guardo oltre.
In tal senso consiglio la visione del film E NOI COME STRONZI RIMANEMMO A GUARDARE! (lo vidi, una sera, del tutto ignara, pescando un titolo a caso...titolo che francamente non è che attiri tanto! E sono rimasta davvero colpita dalla tematica e dallo svolgimento!)
Bel video as usual ed UTOPISTICO as usual... ILLUDERSI che Etica possa imbrigliare High Tech AI con Etica + Leggi è come ILLUDERSI che Onu porti la pace nel mondo
Etica Globale ? Ma stai scherzando ? Ma ci credi davvero a quello che dici ? Lo dici pure ai tuoi raga in classe e magari in educazione civica ? PUTIN: CHI DOMINERÀ AI DOMINERÀ IL MONDO. È cinico ? Sì. Ha ragione ? Sì andrà così.
Secondo me l’impatto sociale per i posti di lavoro non è proprio così. Nel senso che alcuni lavori scompariranno e se ne creeranno altri di migliore qualità che inducono l’uomo ad aumentare il proprio livello di abilità e sfruttare meglio le proprie intelligenze. Moriranno i commercialisti probabilmente (intesi come posti di lavoro) ma con i salti generazionali i futuri commercialisti verranno intercettati anche già alle medie e non essendoci più quel corso di laurea saranno studenti di altre materie. Quindi lavori (spreco intelligenza) come le casse del supermercato, daranno (obbligando di fatto) le “non cassiere” a fare altro, magari di più alto livello
Grazie lezione attualissima e importantissima
Grazie, video molto interessante e utile. Complimenti per il canale!
Ho letto il libro e apprezzo molto il tuo video. Complimenti per il lavoro di divulgazione da te fatto!
Molto interessante e esauriente del tema e problema proposto. GRAZIE!
Il tuo lavoro merito solo stima e ammirazione. E tante visualizzazioni in più...un abbraccio
Bel video. Allora la scelta della LM-91 (nel nostro caso mixa AI con l'informatica, i dati e la programmazione) potrebbe essere davvero una grande scelta 🤔👏🏻
Confermo infatti...
Ermanno il problema l'intelligenza aritificiale è che non ha creatività, non ha intuizione, non ha etica, non ha morale. Ma non che ha un'etica diversa... Non ce l'ha proprio e non ce l'avra mai. Non mi sembrano proprio dettagli.....
29:00 interessantissimo. Bravo
E STI GRANDISSIMI CAVOLETTI ARTIFICIALI
Bellissimo video Prof!❤ Conoscendo la natura lupesca dell'uomo, e viste queste premesse, si profila un futuro distopico.... 🤔🤨😑😔
Ciao è il primo video che vedo complimenti.
Grazie per le sue dissertazioni chiare e precise
Grazie molto interessante
prego
Penso che i problemi di fondo siano sostanzialmente due: chi controlla il controllore e chi stabilisce quale sia il modello etico di riferimento. Non mi piace essere pessimista, ma tutta questa storia limiterà la libertà dei singoli soggetti perché metterà un controllo capillare senza precedenti nelle mani di pochi potenti.
Grazie per questa lezione.
prego
E COMUNQUE CAMBIA NOME CHE LUCIANALE NON SE PO SENTì
Oltre al problema delle fake news fotografiche mi pare ancor più grave la delegittimazione delle fonti fotografiche vere, nel momento in cui la propagazione delle fake sarà tale da mettere un forte sospetto su ogni fonte in modo indiscriminato perchè di fatto indiscernibili.
Proprio mentre le stavo per obiettare l'argomentazione, ne ha parlato: le IA. non sono "programmate" dall'uomo (in realtà, le vere I.A. sono costruite dall'uomo ed hanno qualcosa che può essere avvicinato più ad un comportamento che non ad una programmazione....ovviamente, in base ad una impronta costruttiva iniziale, che può spaziare dalla semplice complessità (livello di "intelligenza") delle I.A. ad un vero e proprio indirizzo comportamentale (o impronta in base all'ambito di utilizzo predestinato di una certa I.A.) .In base a tutto questo e alla stessa natura delle I.A., non mi sentirei di dire che si stanno disumanizzando.....quella che percepivamo come umanità della I.A. (a disposizione del pubblico - Alexa e compagnia) non era altro che un simulacro utile ad ingraziarsi l'homo erectus medio ed a far accettare il più rapidamente possibile l'ingresso delle I.A. in ogni ambito della nostra vita. Per quanto anche io non ritenga plausibile una rivalsa delle I.A. sull'uomo, cosa per cui avranno messo dei freni da tempo, credo che le I.A. abbiano come scopo costruttivo quello di aiutare semplicemente CERTI esseri "umani" a fare quello che gli stessi hanno fatto fin ora: tenere sotto controllo ed al proprio servizio il 95-99% del resto dell'umanità, facendo calcoli, monitorando internet, controllando le nostre attività tramite le varie telecamere e microfoni (anche e, credo soprattutto quelli che abbiamo "scelto", gli smartphones - di per sé, una concessione tecnologica volta alla distrazione, visto l'uso medio che se ne fa... ), al fine di trovare sempre e sempre più velocemente sedativi delle parventi coscienze e mantenere il suddetto controllo ................ ma credo che la cosa gli stia sfuggendo di mano: penso che, per quanti calcoli e previsioni abbiano fatto, non possano averle fatte tutte ....e l'acqua troverà una fessura dalla quale uscire ... SPERIAMO...!!....
Mi sembra che anche l'intelligenza umana stia virando verso un confronto di dati anziché a fa una modalità logico deduttiva che constatato essere piuttosto rara.
Comparato il libro del prof. Floridi un manuale fondamentale
Mi scusi professore, lei, almeno fino al minuto 12:54 a cui mi fermo un momento per scrivere questo commento e rivolgerle il quesito che è da anni ormai che mi arrovella il cervello, lei dicevo, come molti altri, afferma che la differenza di base tra l'intelligenza artificiale (che riterrei più opportuno chiamare intelligenza meccanica) e l'intelligenza umana si trova nel modo in cui esse si sviluppano. L'umana su base logica, quella meccanica su base analitica. Ma l'intelligenza, il pensiero, il costrutto mentale, la logica dell'essere umano non è il frutto di millenni e più di analisi di dati come ora avviene per quella meccanica?
Un altra cosa che mi colpisce è come ogni persona che analizza la questione (e noti la parola analizza, perchè è ciò che ogni persona che ne parla fa...) dimentica un aspetto importante e cioè che per il genere umano si può parlare di razza umana, cioè un insieme di individui che attraverso il confronto delle proprie conoscenze e dei propri ragionamenti crea un argomentazione, un analisi (di nuovo), un pensiero individuale che può o meno incontrare diffusione e quindi diventare un modello di pensiero comune, mentre nel caso delle macchine non si può parlare di razza non semplicemente perché non si tratta di un essere vivente (piccola digressione, mi si trovi chi sa spiegare completamente cos'è la vita e poi potremo dire se questa affermazione è fondata o meno) ma perchè si tratta sempre più di un unico "individuo" planetariamente connesso.
O mi sbaglio?
Tutti guardano al proprio strumento digitale, alla propria app come ad un "individuo" a sè stante, dimenticando che non c'è solo l'hardware ma anche il software... ed il software è sempre più un insieme unico che collega tutti gli hardware.
Io ho l'impressione che noi umani ormai stiamo imparando a dialogare con le macchine per capirle e non più per istruirle.
Lei cosa ne pensa?
...siamo alla distruzione del genere umano...
potevi chiedere a chatgpt di riassumere un po' di più, MARRANO.
E se l'IA prima o poi sviluppasse una propria coscienza?
Mi fai morire col mostro peloso 😅
il mio di mostro peloso lo vuoi?
sei bravissimo maestro complimenti.. faccio vedere i tuoi ideo a scuola...senti , ma quando li fai dei video sugli orrori del comunismo e della sua ideologia ?? grazie
L uomo si è allontanato dall uomo, le ia sono il risultato
Infatti è quello che penso anch'io, il progresso dicevano...ma chi troppo vuole...
a causa della crescente individualizzazione, dell'isolamento digitale o delle disconnessioni sociali. In questa lettura, le IA sono viste come una "soluzione" a questa solitudine o alienazione, con la promessa di colmare il vuoto sociale e relazionale, anche se a livello artificiale.
Un'altra interpretazione potrebbe suggerire che, nel processo di evoluzione tecnologica, l'uomo ha progressivamente delegato compiti cognitivi e decisionali alle macchine. In questo caso, l'IA rappresenta un risultato inevitabile di questa "distanza" crescente tra ciò che è umano e ciò che può essere eseguito da una macchina.
La frase potrebbe anche far riflettere su come l'umanità abbia, in qualche modo, perso la connessione con la propria essenza più autentica (intuizione, emozione, spiritualità) in favore di uno sviluppo tecnologico che crea entità "non umane", come le IA, che agiscono e pensano in modo diverso dall'essere umano ma sono sempre più presenti nella vita quotidiana.
La frase potrebbe anche suggerire che l'evoluzione delle intelligenze artificiali segua un percorso che distacca l'uomo dal suo ruolo centrale nel mondo, creando una realtà in cui le macchine (e non più gli esseri umani) determinano la direzione del progresso.
In ogni caso, la frase invita a una riflessione sulla natura dell'evoluzione umana, sul ruolo che la tecnologia gioca nella nostra vita e sulle implicazioni etiche e filosofiche che l'intelligenza artificiale porta con sé. È una riflessione sulla tensione tra il progresso tecnologico e la perdita di un certo tipo di connessione umana.
L’idea che l’IA risolva la solitudine è ridicola. Le macchine non possono sostituire le vere connessioni umane. La tecnologia può isolare, ma può anche connettere se usata correttamente. Il problema non è la macchina, ma come la usiamo.
Delegare ai computer non significa perdere la nostra umanità. Le IA ci liberano da compiti stupidi, permettendoci di concentrarci su cose più importanti. Se non lo capiamo, il problema non è la tecnologia, ma come la sfruttiamo.
Le IA non minacciano la nostra essenza. Non devono pensare come noi, devono solo aiutarci a fare meglio ciò che sappiamo fare. Non siamo in competizione con le macchine, ma dobbiamo imparare a usarle a nostro favore.
Le macchine non prendono il controllo. Se qualcosa va storto, è colpa di chi le programma. Le IA sono solo strumenti, non entità autonome. Il futuro lo decidiamo noi, non le macchine.
La tecnologia non ci allontana dalla nostra umanità. La potenzia. Non stiamo perdendo la nostra essenza, stiamo ampliando le possibilità. Se temiamo il progresso, perdiamo un’opportunità enorme.
L’IA non è il nemico. Se non impariamo a controllarla, è colpa nostra. È ora di capire come usarla a nostro vantaggio
Non sono d’accordo sulla poca logica attribuita all’IA. Con le sue reti neuronali essa (essa o lei?) è in grado, ad esempio, di imparare autonomamente le regole di alcune giochi e, successivamente, inventare nuove mosse e procedimenti logici.
Complimenti professore lei è il migliore
grazie
Devo rispettare una macchina? O devo rispettare solo gli interessati?
Sai, c' è un tema ancora più pericoloso, anzi due. Uno e' che questa intelligenza artificiale sarà la futura guerra nel mondo. Anzi , secondo me è già iniziata. L' altra e' che col tempo i dati , soprattutto quelli " parziali" le fake e tutto quello che sarà immagazzinato, la macchina non lo riconosce, per cui domani saranno dati che mangeranno gli altri dati, tutto sarà errato e purtroppo creduto, il reale verrà spazzato definitivamente. Sono molto pessimista in merito, credo che stiamo valutando un limite dal quale non c' è ritorno. Ci siamo spinti troppo oltre , stiamo creando l' estensione umana senza rendercene conto. E non ha senso nemmeno parlare di controllo della macchina da parte dell' uomo poiché il mondo è pieno di pazzi che non hanno scrupoli e la storia ce lo insegna. Il progresso e la tecnologia già hanno creato dei buchi e della falle enormi nella società. Non esistono più i mestieri, stanno chiudendo fabbriche, negozi. Le differenze sociali sono sempre più forti. L' uomo non sa più aggiustare una serranda. Siamo tutti tecnologici e non sappiamo più fare nulla manualmente. Forse in alcuni campi come la medicina può servire, ma come dicevi anche tu il confine tra il meglio e il peggio è molto labile. C' è un solo modo per salvarsi e salvare la nostra privacy ed è fermare tutto questo prima che sia troppo tardi. Anzi, e' già troppo tardi perché gli interessi che ci sono dietro sono troppo forti. Prepariamoci a una guerra tecnologica che finirà per annientare l' umanità. Troppo drastica? No, guardo oltre.
MA LA GUERRA CE L'HAI NEL CERVELLO
In tal senso consiglio la visione del film E NOI COME STRONZI RIMANEMMO A GUARDARE! (lo vidi, una sera, del tutto ignara, pescando un titolo a caso...titolo che francamente non è che attiri tanto! E sono rimasta davvero colpita dalla tematica e dallo svolgimento!)
Bel video as usual ed UTOPISTICO as usual... ILLUDERSI che Etica possa imbrigliare High Tech AI con Etica + Leggi è come ILLUDERSI che Onu porti la pace nel mondo
IDF says it’s using AI to quickly identify and strike new Hamas targets
By EMANUEL FABIAN
Etica Globale ? Ma stai scherzando ? Ma ci credi davvero a quello che dici ? Lo dici pure ai tuoi raga in classe e magari in educazione civica ? PUTIN: CHI DOMINERÀ AI DOMINERÀ IL MONDO. È cinico ? Sì. Ha ragione ? Sì andrà così.
Secondo me l’impatto sociale per i posti di lavoro non è proprio così. Nel senso che alcuni lavori scompariranno e se ne creeranno altri di migliore qualità che inducono l’uomo ad aumentare il proprio livello di abilità e sfruttare meglio le proprie intelligenze. Moriranno i commercialisti probabilmente (intesi come posti di lavoro) ma con i salti generazionali i futuri commercialisti verranno intercettati anche già alle medie e non essendoci più quel corso di laurea saranno studenti di altre materie. Quindi lavori (spreco intelligenza) come le casse del supermercato, daranno (obbligando di fatto) le “non cassiere” a fare altro, magari di più alto livello
per me invece è esattamente così mannaggia a te e alla libertà di opinione che ti lascia parlare
@ se questa è la tua risposta al mio discorso, posso solo non replicarti nulla dato il grado di argomentazione che hai avuto
Se posso esprimere un opinione parli del passato.....
Oltre l etica c'è la coscienza,..
hai ragione
L ia è lo specchio degli uomini, perché nell umanità oggi lei vede umanita'. ?
si