bel video, molto interessante. Ti seguo da anni e mi piacerebbe conoscerti; credo che saresti la persona giusta per aiutarmi, quando sarà il momento, ad avvicinarmi allo stile di vita del tuo amico....grazie.
Credo che sia il miglior video in circolazione che analizza da vicino i cat. Complimenti per la spiegazione e la professionalità. Sono barche molto spaziose e vivibili che stanno riscuotendo meritatamente un certo successo. La cosa che si nota negli ultimissimi multiscafi è la tendenza di appoppare sempre di più l'albero ed alzare l'altezza del boma, naturale conseguenza di postazioni di comando elevate fly ecc. con il risultato di alzare il centro velico della randa. Nell'ultimo salone di Genova si è vista qualche barca con proporzioni imbarazzanti. La cosa non mi piace un gran che e sinceramente preferisco l'impostazione degli scafi un po' più datati. Nella tua analisi, molto imparziale, giustamente evidenzi qualche criticità dell'albero se le vele non vengono gestite correttamente. Come per i mono si ricorre esclusivamente ai frulloni per le vele di prua, non è il caso di rinunciare a qualche comodità e sgravare un po' l'albero optando per qualche vela ingarrocciata? Su questi catamarani c'è lo spazio per tutto ma per uno strallo mobile da utilizzare per una tormentina? Comunque se il tempo dovesse mettersi a fare sul serio, magari con +60Kn e una costa sottovento preferirei essere sulla tua Aluaka che hai diligentemente armato in modo molto razionale.
Bel video. Molte volte, vedendo i catamarani più recenti con quei boma molto corti, mi domando come possano andare a vela… Sarebbe bello avere delle valutazioni anche su un modello più performante (Outremer o Catana), per avere maggiori parametri di valutazione nel mondo dei catamarani.
Se dovessi scegliere opterei per un TS42, bisogna però saperlo condurre, Catana e Outremer si muovono molto di più sull’acqua, ma hanno anche interni più spartani. Personalmente preferisco il Catana.
@@davidezerbinati-c.n.valles5100 Sono d’accordo, gli scafi sono decisamente più stretti, soprattutto alle estremità, anche se rimangono ottimi gli spazi. Ma le qualità marine sono decisamente superiori. Per esempio, quanto incidono le derive mobili nel contrastare lo scarroccio? Fanno davvero la differenza rispetto alle classiche derive orizzontali? I problemi di beccheggio, tipiche dei catamarani, diminuiscono? Il TS42 è abbastanza estremo e impegnativo nella conduzione (rischio di ingavonate). Anche gli Schionning G-Force e i GunBoat sono super.
@@stefanojosia4753 con le derive mobili viri di prua più sereno, spiaggi meglio ( ma poi danni allo scafo), beccheggio e accelerazioni, mai notato grosse differenze, bisognerebbe vedere con onda formata in Oceano. Per il resto manico…
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Molto interessante, non sapevo della forte tendenza orziera di queste nuove versioni e mi è piaciuta la tua spiegazione.
Ottimo e grazie
Thk
grazie del video
bravissimo
molto interessante, ispettore Suarez
bel video, molto interessante. Ti seguo da anni e mi piacerebbe conoscerti; credo che saresti la persona giusta per aiutarmi, quando sarà il momento, ad avvicinarmi allo stile di vita del tuo amico....grazie.
Quando voi, è un percorso da organizzare quanto prima
Credo che sia il miglior video in circolazione che analizza da vicino i cat. Complimenti per la spiegazione e la professionalità. Sono barche molto spaziose e vivibili che stanno riscuotendo meritatamente un certo successo.
La cosa che si nota negli ultimissimi multiscafi è la tendenza di appoppare sempre di più l'albero ed alzare l'altezza del boma, naturale conseguenza di postazioni di comando elevate fly ecc. con il risultato di alzare il centro velico della randa. Nell'ultimo salone di Genova si è vista qualche barca con proporzioni imbarazzanti. La cosa non mi piace un gran che e sinceramente preferisco l'impostazione degli scafi un po' più datati. Nella tua analisi, molto imparziale, giustamente evidenzi qualche criticità dell'albero se le vele non vengono gestite correttamente.
Come per i mono si ricorre esclusivamente ai frulloni per le vele di prua, non è il caso di rinunciare a qualche comodità e sgravare un po' l'albero optando per qualche vela ingarrocciata?
Su questi catamarani c'è lo spazio per tutto ma per uno strallo mobile da utilizzare per una tormentina?
Comunque se il tempo dovesse mettersi a fare sul serio, magari con +60Kn e una costa sottovento preferirei essere sulla tua Aluaka che hai diligentemente armato in modo molto razionale.
Grazie, fatto apposta perché ero stufo di dire le stesse cose
Bel video. Molte volte, vedendo i catamarani più recenti con quei boma molto corti, mi domando come possano andare a vela… Sarebbe bello avere delle valutazioni anche su un modello più performante (Outremer o Catana), per avere maggiori parametri di valutazione nel mondo dei catamarani.
Se dovessi scegliere opterei per un TS42, bisogna però saperlo condurre, Catana e Outremer si muovono molto di più sull’acqua, ma hanno anche interni più spartani. Personalmente preferisco il Catana.
@@davidezerbinati-c.n.valles5100 Sono d’accordo, gli scafi sono decisamente più stretti, soprattutto alle estremità, anche se rimangono ottimi gli spazi. Ma le qualità marine sono decisamente superiori. Per esempio, quanto incidono le derive mobili nel contrastare lo scarroccio? Fanno davvero la differenza rispetto alle classiche derive orizzontali? I problemi di beccheggio, tipiche dei catamarani, diminuiscono? Il TS42 è abbastanza estremo e impegnativo nella conduzione (rischio di ingavonate). Anche gli Schionning G-Force e i GunBoat sono super.
@@stefanojosia4753 con le derive mobili viri di prua più sereno, spiaggi meglio ( ma poi danni allo scafo), beccheggio e accelerazioni, mai notato grosse differenze, bisognerebbe vedere con onda formata in Oceano. Per il resto manico…
Video molto interessante. Ci racconti meglio la modifica alla base randa?
Eliminato il golfare e fatto loop dynema che fissa la bugna al boma. Niente di speciale. Manca il tesabase!