Solfeggio e teoria musicale: perché non si usa più!

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  • เผยแพร่เมื่อ 18 ม.ค. 2025

ความคิดเห็น • 152

  • @locasax
    @locasax 11 หลายเดือนก่อน +22

    Dissocio in gran parte sulla sua teoria. Certo se il solfeggio viene fatto x mesi senza approccio allo strumento è pesante e fa perdere la voglia, ma se condotto in simultanea con lo strumento la cosa è molto stimolante e proficua. L'importante che il solfeggio viaggi sempre avanti a quello che si suona ed in poco tempo si apprendono entrambe le cose con estrema facilità. Buona regola, quello che si suona lo si deve saper solfeggiare. Lei non lo ritiene importante vedendo amici che suonano benissimo lo stesso. Certo, dipende cosa si fa, pensi ad una situazione di un orchestra classica, di una banda o di una big band jazz in cui le sezioni viaggiano all'unisono in perfetta sincronia, se non conosce e sa eseguire alla perfezione le divisioni come potrebbe suonare in certe realtà. Quando alla base si ha una buona conoscenza del solfeggio puoi progredire il qualsiasi genere musicale tu voglia approdare e non dovrai in seguito andare a colmare lacune del passato. Certo un chitarrista che fa rock ha meno problemi è molto meno impattante il non leggere la musica, ma nel momento in cui vorrebbe avvicinarsi alla musica classica o jazz la non conoscenza del solfeggio diventa un problema. Quello che dico l'ho provato sulla mia pelle essendo passato dalla banda alla musica classica, alla musica leggera, rock e jazz.

    • @LUCKYSTRIKEX
      @LUCKYSTRIKEX 9 หลายเดือนก่อน +1

      Il Jazz lo terrei da parte. Ho visto big band suonare con approccio estremamente scolastico, senza anima, proprio perché legate fortemente alla lettura dello spartito (che poi, in jazz dovrebbe essere solo una traccia e, se lo sai suonare veramente, di quello che c'è scritto non ci metti una nota...). Dare troppa importanza al solfeggio impigrisce la mente e l'orecchio: è più facile leggere che cercare di capire cosa si sta e si deve suonare. Io invece insisterei molto sullo studio dell'armonia, disciplina in cui difettano in maniera imbarazzante anche molti diplomati al conservatorio.

    • @locasax
      @locasax 9 หลายเดือนก่อน +2

      @@LUCKYSTRIKEX Io invece ho sentito suonare chitarristi ignari del solfeggio e quindi non influenzati da esso, era un piacere ascoltarli, eppure lì arrivavano è lì finivano, chiusi nella loro gabbia di mediocrità.
      Il suonare scolasticamente e senza anima non dipende dal conoscere o meno il solfeggio, ma dall'essere limitati. Il solfeggio è una conoscenza che ti permette di leggere una partitura, suonare in un insieme di persone (orchestra, banda, big band...) e di imparare un brano facilmente leggendolo. Stop. Questo è solo un elemento di conoscenza che deve avere un musicista. Poi vi sono moltissimi altri aspetti, tecnica strumentale, armonia, senso ritmico, memorizzazione dei brani, empatia, senso artistico, orecchio, linguaggio musicale diverso dal genere che si intraprendere, capacità di improvvisare e tanti altri aspetti. Il solfeggio è solo un elemento e la non conoscenza ti pone dei limiti, importante è sapete che cosa un allievo vuole fare e dove vuole arrivare nella sua esperienza musicale ed un'insegnante deve saper fornire gli strumenti necessari per soddisfare tali aspettative.

    • @LUCKYSTRIKEX
      @LUCKYSTRIKEX 9 หลายเดือนก่อน

      @@locasax Confermo tutto. Ci mancherebbe che un musicista non sappia leggere uno spartito. Volevo solo dire che alcuni sedicenti musicisti (pure diplomati, eh) credono che la musica consista nel mettersi uno spartito davanti e suonarlo(poi però non sono capaci nemmeno di suonare una canzonetta di San Remo a orecchio). Tornando al jazz, ho visto gente “leggere” un solo durante l’esibizione con la big band (mica la GRP, ci mancherebbe, erano big band di provincia…). Ecco perché dicevo che affidarsi troppo alla lettura impigrisce. Forse sarebbe meglio, come approccio, iniziare ad imparare la musica senza il solfeggio, come per gioco, proprio per stuzzicare la curiosità e solo dopo inserire l’insegnamento del solfeggio.

    • @locasax
      @locasax 9 หลายเดือนก่อน

      @@LUCKYSTRIKEX Vero! La musica classica richiede perfezione nell'esecuzione sotto ogni aspetto e in orchestra un direttore detta la linea, ed essere perfetti esecutori comporta un lavoro estenuante, che spesso non lascia spazio ad altri aspetti musicali più popolari, più diretti e spontanei. Perdoniamo a volte la poca apertura di questi grandi musicisti classici che passano la vita a cercare la perfezione, in cambio con il loro grande impegno ci restituiscono una musica di altissimo valore.

    • @echori
      @echori 9 หลายเดือนก่อน +1

      E' un approccio assolutamente da professionista il suo, per nulla discutibile, ma per la maggior parte dei comuni mortali come me che probabilmente non suoneranno mai con Pat Metheny o altri mostri sacri della musica può essere di grande conforto sapere che è possibile coltivare la propria passione anche senza sapere a menadito le scale, i modi, i ritmi e quant'altro sia necessario per essere padroni della materia.

  • @MarcoBrizi
    @MarcoBrizi 9 หลายเดือนก่อน +5

    Grazie maestra. Suono il pianoforte da un anno e fatico molto con il solfeggio. Ho visto tutto il video, forse molti che commentano hanno visto solo l'inizio. Mi iscrivo al canale.

    • @unamaestradimusica
      @unamaestradimusica  9 หลายเดือนก่อน +1

      Buongiorno Marco e benvenuto 🙏🏻🙏🏻

  • @AndreaBarducci
    @AndreaBarducci 9 หลายเดือนก่อน

    Marta hai una chiarezza espositiva e logica unica e assolutamente ineccepibile applicabile in qualsiasi disciplina arte anche tecnologia complementi

  • @alexd7933
    @alexd7933 9 หลายเดือนก่อน +4

    L’autrice del video colleziona una serie di omissioni e speculazioni furbette, magari solo a scopo (si scopre scorrendo il video) autompromozionale.
    Vado con ordine
    Già il titolo è disonesto, non è assolutamente vero che il solfeggio non si usa più, anzi, forse si studia più di prima, se all’autrice non garba è un altro paio di maniche. Se a me non piacciono gli asparagi non faccio un video intitolato “perché nessuno mangia gli asparagi”
    Nell’approcciarsi allo studio della musica, c’è una componente molto importante, tra le tante, che è quella della lettura della musica. Ovvio che si può fare musica senza approfondire quest’aspetto. Però hai delle limitazioni nei tuoi “campi d’azione”, e tu, se sei insegnante onesto e non l’amico che insegna la canzoncina, questo lo devi sapere.
    L’autrice si sofferma a lungo sulla mancanza di significato rapportato al significante (cioè le note che leggiamo a voce). E’ una speculazione. Leggere le note serve semplicemente ad imparare ad identificarle sul pentagramma, è un esercizio di decodifica di un sistema moto complesso (quello della notazione musicale). Farle accompagnandosi al gesto della mano significa, inoltre, saperle collocare in una dimensione spazio/temporale che passa attraverso un proprio schema motorio. La cosa potenzia notevolmente la lettura e la consapevolezza di come è scandito ritmicamente quello che stiamo leggendo. Possiamo anche scegliere di non servircene, e magari imparare il tutto direttamente allo strumento, ma avremmo un’arma in meno.
    Quello che viene detto intorno al minuto 2:20 è davvero una roba grottesca. Cioè, se io insegno al mio alunno a leggere bene la musica, a leggere AUTONOMAMENTE spartiti come e quanto più gli garba …è perché io insegnante voglio fare meno fatica?? Gesù, è la prima volta che leggo una cosa del genere. Forse gli interessi beceri sono di quegli insegnanti che fanno il contrario, che hanno bisogno di mantenersi “a vita” alunni ignoranti che non sanno capire e suonare neanche una battuta al di fuori di quello che sono costretti a imparare per imitazione dai loro “onesti” insegnanti (che magari si fanno anche pagare profumatamente).
    Ovvio che il discorso cambia molto se si parla dei diversi generi musicali. Sono il primo a sapere che ci sono stati geni della musica leggera che non sapevano leggere le note. Leggere la musica è un mezzo, non un fine. E comunque oggi il discorso è un po’ cambiato, la preparazione tecnico/teorica è sempre più richiesta anche in ambiti “leggeri”, chi vive i diversi contesti professionali e le scuole musicali lo sa perfettamente.
    Alla fine l’autrice riduce il campo d’azione ai bambini, ok. Se parliamo di bimbi piccoli, di nidi musicali e quant’altro, lì si può condividere senz’altro l’approccio didattico basato su ascolto, imitazione ecc. Sono cose ovvie e arcinote . Ma si sta parlando di una fase specifica e non c’azzecca niente una condanna del solfeggio tout court. Questo significa semplicemente decontestualizzare e buttarla in caciara.

  • @echori
    @echori 9 หลายเดือนก่อน

    Sei molto brava. Io ho appunto smesso di studiare musica proprio a causa del solfeggio ma poi ho cambiato strumento, dalla fisarmonica sono passato alla chitarra e mi sono messo "in proprio" andandomi a leggere e studiare quello che mi appassionava. Ho imparato molto di più in questo modo che non pagando un insegnante. C'è un'analogia tra quello che dici riguardo alla piramide dell'apprendimento e il modo in cui io (moooooooolto modestamente!) invento alcune piccole musichette, cioè parto dall'armonia e sopra ci canticchio una melodia in modo improvvisato. Ecco, fare il processo inverso per me (cioè comporre una melodia e trovare la sua armonizzazione) è la cosa più difficile del mondo, se non addirittura impossibile. Grazie, ti seguirò

  • @gioiafrancesco
    @gioiafrancesco 3 หลายเดือนก่อน +3

    Ma poi il titolo è davvero fuorviante. "Perché non si usa più!" E invece si usa eccome😂😂

  • @ettorebelli5041
    @ettorebelli5041 9 หลายเดือนก่อน +6

    Trovo il titolo del video, anche in considerazione di come lo termina assolutamente fuorviante ed utilizzato per attirare l'attenzione, complimenti per questo.
    I contenuti espressi possono anche essere condivisibili ma troppo generici.
    Cosa intende per studiare la musica? A quale livello, e soprattutto da quale età e con quali fini? Hobby, Professionali, Dilettantistici, formazione educativa della persona?
    Quindi è chiaro il metodo che si può usare con un bambino in età prescolare sarà assolutamente diverso da un adolescente, giovane adulto, adulti ecc.
    Chiaramente se lei sostiene che imparare a leggere la musica non serve per suonare le dò assolutamente ragione ma è indispensabile per poter lavorare con la musica.
    Io sono un musicista professionista e sfido chiunque non sappia leggere la musica a suonare in una orchestra classica o pop, dove si deve suonare quello che ha scritto l'autore, altrimenti ti cacciano! E come si fa' se non si sa leggere la musica?
    Quindi, se vuol dare un'informazione corretta e non fare solamente del marketing le consiglierei di modificare il titolo del video e soprattutto quello che dice su cosa sia il solfeggio ( il male assoluto).
    A disposizione per qualsiasi confronto, saluti Ettore Belli

    • @alexd7933
      @alexd7933 9 หลายเดือนก่อน

      Ottima risposta. Curioso notare come i musicisti si esprimano praticamente all'unanimità contro le mistificazioni e il pressapochismo interessato di questo video

  • @laurasecci3239
    @laurasecci3239 9 หลายเดือนก่อน +1

    Ho letto i numerosi commenti indignati, e per questo ti ringrazio ancora di più. Il mondo ha un grande bisogno di insegnanti rivoluzionari come te! Da piccola, ho abbandonato lo studio del pianoforte a causa del solfeggio. Tuttavia, l'anno scorso ho deciso di iniziare a studiare canto e quest'anno mi sono iscritta a un corso di teoria musicale, così ho realizzato che da piccola ho dovuto abbandonare perché per me era ed è impossibile imparare in modo così innaturale. Ma mi sono chiesta se ci fosse qualcuno che offriva un metodo più naturale. Così ho cercato online utilizzando la parola 'intuito' e fortunatamente ti ho trovato! Ti stavo cercando, ho letto tutto il tuo sito e ora so che non sarà impossibile. GRAZIE GRAZIE GRAZIE."

  • @gioiafrancesco
    @gioiafrancesco 6 หลายเดือนก่อน +2

    Il video l'ho visto e ascoltato tutto. Sono un pianista e direttore d'orchestra. Insegno musica (pianoforte, teoria, musica d'assieme e altro) da 22 anni.
    Dissento dal 90% di questo video.
    L'unica cosa vera è che iniziare ad insegnare lo strumento ai bambini iniziando dal solfeggio è assurdo. Deve arrivare dopo che c'è stato un buon approccio giocoso con lo strumento, che dura più o meno a seconda delle caratteristiche del ragazzo.
    Detto ciò il resto del contenuto è da cattivi amatori. Il solfeggio parlato HA UNA GRANDE UTILITÀ: serve a capire la suddivisione di ritmi complessi (che nel cantato si fanno molto più di rado) che nella musica si trovano spesso.
    La musica si impara CON IMPEGNO E FATICA CRESCENTE, man mano che si avanza! Basta inculcare nella testa dei ragazzi che si impara tutto scherzando e cantando canzoncine: ciò è totalmente FALSO! Così si imparano 4 cosette in croce (male!) senza capire il senso di ciò che si fa.
    Poi intendiamoci: se l'obiettivo è imparare a fare plin plin pressappoco, allora non serve fare nulla, tantomeno teoria e solfeggio.
    Ci sono musicisti che non sanno leggere o scrivere le note? Si, certo.
    Quei musicisti possono affrontare certa musica che presenta determinate difficoltà ritmiche e di costruzione? Assolutamente no! Se lo fanno il risultato è approssimativo, a "spanne".
    Aggiungo che la teoria (importantissima!) non è solo solfeggio: il dettato sviluppa l'orecchio in modo eccezionale, ed il canto da solo non basta. Il setticlavio (roba vecchia e inutile, da matusa!!!) sviluppa la velocità di lettura e la prontezza mentale come niente altro, senza contare che permette ad una persona di saper leggere cose che altrimenti non saprebbe come affrontare. E la teoria delle scale? Per chi vuole improvvisare sullo strumento è vitale! E sapere dei suoni armonici? Serve a sapere come è fatto davvero il suono e perché le note basse hanno bisogno di più tempo di quelle alte! E l'armonia serve?...
    Se si vuole imparare davvero cosa sia la musica bisogna studiare molto, e FATICARE!!
    Se si vuole strimpellare a tempo perso, basta un tutorial su youtube.
    Certamente a un bambino di 6-7-8 anni che inizia, io faccio suonare lo strumento da subito, senza solfeggio. Ma se poi vorrà davvero imparare, il solfeggio andrà fatto e seriamente.

    • @MaurizioSciabola-hg4qi
      @MaurizioSciabola-hg4qi 3 หลายเดือนก่อน

      Quello che lei dice è inoppugnabile ma semplicemente perché lei si pone secondo la visione eurocentrica della musica e crede che questa sia la visione superiore e inarrivabile. E' ovvio che per un musicista classico sia fondamentale la lettura dello spartito, perché la concezione musicale occidentale è fondata esclusivamente sulla conservazione della forma creata, almeno per quanto riguarda la concezione di fondo. Non è un caso che la scuola di musica per eccellenza si chiami conservatorio. La partitura è quella che il vero artista, il creatore, produce affinche operai musicali rendano eseguibile la propria creazione. La scrittura musicale è di fatto una traduzione di un linguaggio musicale in un linguaggio grafico o verbale. Questo passaggio si rende necessario perché l'occidente ha soppresso la concezione dell'improvvisazione relegandola all'ambito folclorico, per cui emerge la figura dell'individuo creatore che deve trasporre la sua precisa e immodficabile idea musicale in un linguaggio che non è quello della musica, affinché esecutori specializzati possano riprodurre la creazione musicale concepita dall'artista o dal "genio". Ma questo non ha a che vedere con la musica in se ma con la pratica invalsa in occidente. Ne sia esempio la musica classica indiana, che è si, fondata sulla conservazione di precise forme e regole, ma si apprende da maestro ad allievo con la pratica dell'ascolto e dell'imitazione. Inoltre è lasciato il giusto spazio all'improvvisazione, cosa impossibile nella concezione "classica" cioè moderna della musica occidentale. Non a caso il jazz ha reintrodotto l'improvvisazione partendo dal basso, dall'assenza di "cultura" musicale. Non c'era altra via. Col tempo il "bianco" ha recepito il jazz e lo ha riproposto contaminandolo e ponendo la necessità di scrittura per orchestre volte ad un pubblico che non era certo l'originario del jazz. Per inciso, che la conoscenza delle scale sia indispensabile per l'improvvisazione non ha nessuna relazione con la scrittura musicale e il video tratta del solfeggio. Del resto è anche vero che un fenomeno come quello jazzistico non poteva rimanere cosa da "negri" e la concezione armonica si è sviluppata e articolata a contatto con le necessità tipicamente occidentali di insegnamento ed organizzazione esecutiva. Ora pullulano conservatori che insegnano tutta la teoria possibile e abbiamo ottimo musicisti da conservatorio jazz che non dicono nulla ma sono tecnicamente ineccepibili. Direi però che il video in questione non si rivolge al musicista classico o formato in conservatorio ma a chi potrebbe con profitto riuscire in tanti ambiti musiciali diversi da quello classico e da quello orchestrale in genere. Abbiamo tanti musicisti analiticamente "ignoranti"e tanti diplomati sterili e insignificanti. I secondi aiutano a volte i primi a fare arrangiamenti e ad arricchire la propria concezione musicale ma sono collaborazioni mediate di solito. Nel video si fa rifermento alla musica leggera dove pratica della scrittura e conoscenze armoniche complesse non hanno spazio. E' banale dire che chi non sa leggere partiture complesse, cioè chi non ha sudato, non potrà mai lavorare in un orchestra ne comporre per un'orchestra ma è anche superfluo ricordare che musicisti occidentali non classici, ma di generi altri ( Jazz, blues, composizioni libere, elettronica, pop, rock, metal, funk, disco... ) hanno creato opere che se per scrittura e armonia potevano essere semplici, hanno emozionato molto più di tante composizioni contemporane di musica "colta" . Insomma lo snobismo del musicista "studiato" è cosa comprensibile ma non giustificabile, specie oggi dove troviamo compositori di musica da film che si fanno scrivere le partiture da terzi. E intanto il mediocre professore di musica e direttore d'orchestra si può limitare a masturbarsi con la gioia dell'interpretazione di cose altrui. A ciascuno il suo. Ci sono temperamenti che verrebbero soffocati con troppo studio e quale sarebbe il criterio oggettivo per stabilire cos'è vera musica e ancora, cos'è vera arte? Un musicista formato in conservatorio è un professionista completo? Quasi, perché impara l'analisi e la consapevolezza di ciò che fa ed è un processo importantissimo per svolgere in futuro compiti ma non indispensabile alla creazione musicale.

    • @gioiafrancesco
      @gioiafrancesco 3 หลายเดือนก่อน +1

      @@MaurizioSciabola-hg4qi Premesso che l'idea che essere esecutori sia essere meramente dei "copiatori" di cose altrui è del tutto errata (ma non starò qui a spiegare perché), io concordo sul fatto che l'improvvisazione sia un elemento che la cultura occidentale degli ultimi 2 secoli ha progressivamente dimenticato. Ma vorrei ricordare che Bach, Mozart, Beethoven, Liszt, Chopin...e molti altri meno noti erano improvvisatori eccezionali (provare a improvvisare una fuga a 3-4 voci per credere)! Dopodiché la cosa si è persa. Vero. Andrebbe recuperata. Sono d'accordo. Ma rimane il fatto che se uno vuole approcciarsi solo ad un determinato repertorio, può scegliere ciò che preferisce. Anche tirare ad indovinare le note va benissimo. Ma quella persona, se vorrà affrontare certo repertorio, senza le giuste basi semplicemente non potrà farlo, gli sarà totalmente precluso. Mentre uno che avesse studiato tante cose, può sempre decidere di fare improvvisazione, jazz, pop, classica, o... trap. Si tratta di avere più porte aperte, se vogliamo, una visione più generale. Quando io suono pop non sto certamente lì a dissertare sulle note di volta o sulla settima che deve scendere... penso ad altro in quel momento. Però io ho tutti gli elementi lì "pronti all'uso". Altri no.
      Infine: ovvio che ci sono stati genii del jazz, del pop, del rock che non avevano grandi basi teoriche; quelli semplicemente sarebbero stati genii in ogni caso e contesto.

    • @MaurizioSciabola-hg4qi
      @MaurizioSciabola-hg4qi 3 หลายเดือนก่อน

      @@gioiafrancesco Non è in discussione il fatto che la mancanza di educazione musicale di un certo livello impedisca di "comprendere" e realizzare i repertori classici e precluda l'esperienza orchestrale ma non possiamo neanche concepire ancora la musica come una piramide dove al vertice c'è quella classica occidentale solo perché l'occidente domina il mondo e vuole proporsi come il giardino curato e civile contro la selvaggia giungla circostante. Le creazioni sono di fatto improvvisazioni, e quindi i creatori improvvisavano sia componendo che in pubblico. La musica non viene dall’analisi. L’analisi arricchisce e prepara professionisti specializzati. La musica viene da “altrove”. Che alcuni genii abbiano curato entrambe le cose non significa molto. Bach o Chopin fin che improvvisano loro in quanto individui tutto fila ma è quando vogliono articolare opere orchestrali che sono costretti nel paradigma occidentale che secondo me non è solo pratico ma ideologico. Il Jazz come la musica etnica o classica di vari popoli non occidentali implica l’improvvisazione in esecuzione collettiva, è questo il punto. E’ una concezione totalmente diversa del “manifestarsi” della musica. Ma la concezione occidentale che ha prevalso, pone il creatore come ego unico. l'individuo da una parte e l'orchestra come la sua estensione, un'estensione "tecnica" che gli permette ogni ardire compositivo in quando composta da operai specializzati. E il nostro mondo, quello della tecnica, predilige il suo ragionamento. Più conoscenze più possibilità. Peccato però che la vita e la musica stessa, che è una forma della vita, non funzioni esattamente così. Peccato che per creare il blues devi essere un africano, sfruttato, picchiato e portato in un paese diverso, con tradizioni memorizzate. Devi avere una radice e un vissuto. Peccato che molti musicisti “incolti” hanno una confidenza con le “muse” maggiore che tanti operai specializzati del conservatorio. Qualcuno diceva che: “lo Spirito soffia dove vuole” e questo vale, fatte le dovute proporzioni, anche con lo spiro che soffia, quello che fa “l’ispirato”. Che la musica classica non sia mera copia ne mera filologia è altrettanto vero, ma anche l'interpretazione, che è il necessario complemento della "conservazione" si svolge entro la figura del direttore d'orchestra. Ossia è sempre un individuo che decide le sfumature che intende proporre ad un esercito di api operaie. Ovviamente con le piccole libertà concesse a membri orchestrali d'eccellenza gerarchica. Però la musica, anche solo occidentale, non è fatta solo di repertorio idealizzato da conservare e il resto immondizia o roba per il "popolino". Quanta musica classica era popolare per certi gusti puristi? Non glielo devo ricordare. E' musica quella popolare, è musica quella leggera, è musica il jazz, il pop, il rock e chi più ne a più ne metta e non è degna questa musica solo perché ci sono stati "genii", ma perché soddisfa necessità musicali che la musica colta non riesce a ricoprire ed è fatta di musicisti, non necessariamente genii. Resto dell'idea che la sua è pura teoria, che sembra ragionevole, anzi la è, ma non ha a che fare con la verità della musica, il luogo dove essa nasce e dove essa vive. Quel luogo non è lo studio inteso come spazio di ritiro, non è il conservatorio, non è l'analisi nonostante questi luoghi e queste pratiche arricchiscano e formino quando deformino. La musica è sintesi e la sintesi non è la mera somma delle parti. Lo studio si applica sul passato, qualcosa di realizzato, un opera data. La si analizza, la si smonta e ricostruisce. La si ammira in tutte le sue parti, ma non si è afferrata la musica ma il simulacro. Si potrà dire : ecco! Vedete? Lui ha messo questo accanto a questo! Ma questa analisi è posteriore al sorgere della musica e quindi a chi l’ha fatta sorgere. Per un musicista classico il simulacro è il 90% del materiale con cui lavorare, ma poi occorre far vivere quel golem. Bisogna soffiargli la vita e questa è l'interpretazione, o meglio l'immedesimazione nell'opera altrui che deve avvenire affinché quell'opera continui a vivere. E solo se vi sono musicisti formati si ma che amano far vivere, anziché creare la propria musica, che quel repertorio classico sopravvive a se stesso. E' un atto d'amore( Anche se il paradigma della tecnica entro il quale siamo porterà al realizzare automi esecutori sostitutivi di quelli reali). Questo però esclude che vi sia un grande interprete di classica in grado di essere un grande creatore in o di un altro genere musicale, o anche di crearlo entro l'ambito della musica "colta". Sono investimenti differenziati. Che ci siano persone eclettiche ed elastiche e ben formate, non fa di esse delle grandi personalità creative.
      Chi si prende cura del repertorio da conservare non riesce di fatto a prendersi cura di quello che ha da dire musicalmente e l’urgenza del creatore, non necessariamente “genio”, è diversa dal diplomato laureato in conservatorio. Il diplomato laureato in conservatorio può anche essere un genio e poi proporre la propria di musica ma non è lo studio compiuto che lo rende genio. L’amore e la passione invece del creatore prevale e a volte induce questo creatore a saltare passaggi di studio raccomandati o ad ignorali del tutto. Satie era disprezzato al conservatorio e ritenuto privo di talento. Debussy è stato influenzato dall’amico Satie e Debussy pianisticamente era superiore a Satie. Ma quello che Satie aveva da dire era un’urgenza che lo ha portato a mandare al diavolo le istituzioni. Non importa sapere che Satie non sarebbe mai stato in grado di realizzare composizionie partiture orchestrali quando Debussy. Ha messo al mondo la propria musica e questo conta. Povera? Meno colta? Irriverente? Le avanguardie insegnano molto sulle menzogne della “pedagogia ragionevole”. Van Gogh sapeva a malapena disegnare. In un’accademia dell’ottocento lo avrebbero scartato o comunque rovinato e soffocato con “metodi” inadatti a lui. Però noi ammiriamo i suoi quadri, la luce accecante che emanano e la potenza che esprimono e ignoriamo “eccellenti” pittori usciti dalle accademie italiane o francese di allora, che popolano oscure pinacoteche di servizio. Rimbaud non aveva la cultura letteraria fine di un laureato della metà dell’ottocento francese. Aveva a malapena il baccalaureato e ha poetato dai 17 ai 19 anni. Le sue poesie però sono fresche perché libere da ogni ingessatura scolastica e manieristica. Può un insegnante di conservatorio o di Lettere selezionare gli artisti e modellare l’insegnamento a seconda del temperamento di questi ultimi? Non credo riesca, la scuola si sfalda. Ma la realtà di queste verità resta, anche se non ci piace o non riusciamo a istituzionalizzarla. Dunque pletore di allievi “studiati” che hanno mille porte davanti a loro ma l’arte è intanto morta, in loro come forse nell’occidente e nella sua idea che si sta sfaldando. Tante opportunità ma una competizione spietata e soprattutto niente da dire. L’arte è sporca di vita, di gioia e sofferenza reali, non virtuali, di traumi e passioni incontenibili. Stanno venendo meno anche queste cose però...

    • @gioiafrancesco
      @gioiafrancesco 3 หลายเดือนก่อน +1

      @@MaurizioSciabola-hg4qi Lo stream of consciousness da lei qui riportato, interessante, non sposta per me di una virgola la questione. L'arte è vita, è sporca, è vissuta da ciascuno a suo modo... ma certo! Il creatore mette sempre se stesso, il suo vissuto. Così anche il "mero" esecutore, perché ogni volta deve RICREARE. Se non lo facesse, sarebbe una copia e sarebbe morta e priva di interesse. Ma anche questo è ovvio, per me. Forse non per tutti. Le avanguardie del '900 invece hanno mostrato, al contrario, quanto poco si sappia di musica. Fabbricare sensazioni, ammassate una dietro l'altra senza nessi (o con nessi meramente intellettuali interni al compositore, e dunque non coglibili ed esperibili da altri) non sono musica. Attenzione! Possono essere bellissimi momenti sonori, affascinanti, coinvolgenti, persino sconvolgenti. Ma non danno vita al fenomeno musicale, che richiede nessi di causalità tra i vari eventi sonori per arrivare ad una unità e dunque vivibile e recepibile dall'uomo (noi uomini recepiamo unità, riducendo dalla molteplicità degli aspetti di un fenomeno. Altrimenti recepiamo tanti elementi (magari belli!) distinti, non coesi). Ma tutto questo ci ha fatto allontanare troppo dal tema del video. Io contesto che un video generico di stampo occidentalissimo (non rivolto alla musica indiana o... maori) faccia passare il messaggio che per fare musica il solfeggio sia un vecchiume che non serve a nulla. Questo è semplicemente falso. Se si voleva dire che per certo tipo di esperienza musicale il solfeggio non è indispensabile, si poteva esplicitare. Qui invece si vuole solamente vendere un metodo accattivante "fast n' quick" di fare qualche lezione. E questo lo contesto con tutto me stesso, nel pieno rispetto di ogni forma musicale fresca e spontanea (qualità opposte a buona parte della musica avanguardista).

    • @MaurizioSciabola-hg4qi
      @MaurizioSciabola-hg4qi 3 หลายเดือนก่อน

      @@gioiafrancesco Se non vogliamo parlare dei fondamenti perché sarebbe un dibattito noioso e improprio in questo contesto, è pur vero che attenendoci alle intenzioni di questo video, non possiamo non cogliere come esso sia rivolto a chi potrebbe fare musica proprio in quegli ambiti che non riguardano il suo in qualità di pianista e direttore d’orchestra. Che lei si senta di dover difendere strenuamente la sua formazione, la sua educazione e la sua vocazione è comprensibile e legittimo, ma il contesto di questo video mi ha suggerito le argomentazioni in risposta alle sue, proprio perché lei dimostra di anteporre ossessivamente il suo bagaglio formativo alla stessa questione proposta. La signorina del video non parla a lei e a musicisti orchestrali, a persone che hanno intrapreso un preciso percorso formativo indispensabile, ma a chi sente vocazione o attrazione sperimentale per la musica e che potrebbe occuparsi di musica sebbene questa in un’accezione che lei forse ritiene “inferiore” ma che resta legittima e reale. Ci sono tanti musicisti che gravitano intorno al mondo della musica pop, leggera e dintorni, che hanno formazione sperimentale della musica e non sono come dice lei, persone che vanno a spanne, ma hanno sviluppato quello che grossolanamente si intende “orecchio” ma che è una cosa molto complessa, che permette loro sia di eseguire che di creare con adeguati profitti. Questo approccio è anti-accademico ma esiste da sempre e nel video è implicitamente chiamato in causa. Produce lavoro, creatività e supporto per altri creativi. Un musicista senza formazione accademica sicuramente suonerà a spanne patetiche trovandosi a confrontarsi con una partitura. E infatti non lo farà perché non è il suo ambito. E’ la musica occidentale che è ossessionata dal cadavere. Un cadavere squisito, ma pur sempre cadavere. Sia esso quello di Mozart che quello di un Schönberg. La sua preoccupazione sul “messaggio che non dovrebbe passare” non ha senso di esistere perché chi ha disposizione per intraprendere la carriera di musicista classico o “colto” per estensione sul contemporaneo, farà il liceo musicale e poi il conservatorio per poi perfezionarsi ulteriormente e nel caso del classico, specializzarsi. A quel punto poi il medico ha dieci anni di base poi però se fa la specializzazione come gastroenterologo non fa il cardiologo e via di questo passo. Tendenzialmente non curerà con le erbe e non farà il mago o l’alchimista ( un tempo invece era tutto mescolato) ma non è che il mondo non possa esistere senza la medicina moderna. E’ esistito e può esistere. Insisto sul fatto che la musica “popolare” “non colta” ha cercato di sopperire al castello creato con l’ideologia occidentale della conservazione del cadavere sublime. La musica colta contemporanea è una conseguenza inevitabile di certi presupposti ideologici tipici dell’occidente.

  • @marione108
    @marione108 10 หลายเดือนก่อน +11

    Come imbonitrice e venditore dei tuoi prodotti sei un top, non altrettanto come musicista. Io ho faticato col solfeggio finché ho avuto insegnanti idioti, poi ho incontrato Quinto Curzi ed il solfeggio mi ha rapito. In rete si trovano sue opere, lui fu docente di solfeggio a potenza e pesaro. Al piano e alla fisa era in grado di suonare a prima vista il siglato con trasporto in qualunque tonalità.
    Tu ne saresti capace?

    • @micheleurban8783
      @micheleurban8783 9 หลายเดือนก่อน

      ma tu chi sei Morricone? Rispetta chi ci mette anima nel suo lavoro e non lodarti sulla torre d avorio

    • @marione108
      @marione108 9 หลายเดือนก่อน +2

      @@micheleurban8783 in primo luogo sarebbe interessante sapere chi sei tu, e sulla base di quale esperienza, capacità o interesse parli, quando poi tu non sia il solito trolletto di turno.
      Mettere anima nel proprio fare non è garanzia di far bene, esempio ne sia la quantità di proposte che si ottengono sul web ogni giorno a far questo o quello, oltre al fatto che se leggi bene non sono il solo ad aver criticato il video.
      Per di più, nel nostro paese esiste ancora la libertà di pensiero e di critica, specie se argomentata; al contempo però esistono anche i troll ed i cialtroni che senza argomentazione alcuna, senza alcun confronto, cercano di imporre le proprie idee per interesse od esibizionismo...... davvero brutta gente, il marcio del web !!!

  • @antoniomamone4674
    @antoniomamone4674 9 หลายเดือนก่อน +8

    Quando ho letto il titolo mi è venuto un colpo.
    Ma poi ho visto invece che il concetto espresso è che viene insegnato al momento sbagliato del percorso di studio.
    Su questo concordiamo.

    • @joerossi7501
      @joerossi7501 9 หลายเดือนก่อน +2

      Sul momento giusto a mio avviso non ci sono dubbi.Un minuto dopo l'iscrizione alla scuola di musica.

  • @carlofarneti5115
    @carlofarneti5115 9 หลายเดือนก่อน +1

    Io a suo tempo studiavo violino, il percorso accademico prevedeva 3 anni di solfeggio parlato e cantato...e pianoforte complementare, presi la licenza al conservatorio. Fu difficile, ma estremamente formativo per me. Dopo tanti anni non suono più lo strumento, ma la formazione musicale mi ha permesso di leggere a prima vista parti corali o di comporre musica polifonica su spartito e condividere le mie idee musicali. È impensabile essere dei musicisti senza saper leggere un brano o essere in grado di riproporre le proprie idee musicali ad altri. Il solfeggio permette di leggere la musica ed è fondamentale come alle scuole elementari è fondamentale imparare subito a leggere e scrivere per affrontare tutto il percorso di studi università compresa... È proprio il primo step, non un punto di arrivo

  • @antonioflore1542
    @antonioflore1542 10 หลายเดือนก่อน +6

    io ho suonato per 30 anni senza solfeggiare e senza leggere sulla batteria… ho iniziato a studiare solfeggio ritmico quest’anno ed è una delle cose più belle e divertenti che ho mai studiato sul mio pad

    • @bartolomeocamoglio
      @bartolomeocamoglio 9 หลายเดือนก่อน +1

      Usi un'app?

    • @antonioflore1542
      @antonioflore1542 9 หลายเดือนก่อน

      @@bartolomeocamoglio no no vado a lezione alla civica

  • @eg_vocal_mentoring
    @eg_vocal_mentoring 2 ปีที่แล้ว +11

    Non so se sia la mia personalità o la mia testa abbastanza arzigogolata, ma solfeggio mi è sempre piaciuto e mi ha sempre divertito, era un po’ come un rebus della settimana enigmistica, era un gioco che doveva rimanere nei limiti del tempo.
    Ma sicuramente potei essere l’eccezione alla regola 😅

    • @unamaestradimusica
      @unamaestradimusica  2 ปีที่แล้ว +4

      Ma super fantastico! Significa che quando ti è stato proposto era il momento adatto perché il tuo cervello lo comprendesse e anche che ti è stato spiegato in modo che tu lo potessi capire e usare nella pratica 💙

  • @algorix8420
    @algorix8420 10 หลายเดือนก่อน +3

    1:48 l'esempio è fuorviante, sarebbe più giusto dire "parlare senza saper leggere", che come vedi è un grosso problema. Se si vuole avere più padronanza, velocità di apprendimento e analisi della musica, il solfeggio è fondamentale. Per un musicista di musica classica soprattutto, che senza leggere lo spartito non può suonare un brano complesso scritto da compositori del passato, per altri tipi di musica servono altre abilità come l'improvvisazione e la musicalità, ma quella è un'altra storia (e non impedisce al solfeggio di far bene alle proprie capacità).
    Nella mia esperienza, un punto a sfavore della rigorosità del solfeggio che si inculca nelle scuole di musica è che la musica NON è quella scritta su un pezzo di carta, ma quella che viene percepita dalle tue orecchie. Questo include anche suonare come essere umani: è importante andare a tempo, ma essere dei robot senza musicalità è un rischio che nel mio caso molte volte ha posto dei limiti nella mia visione della musica.

  • @benedettobocchiola8714
    @benedettobocchiola8714 ปีที่แล้ว +4

    Conosco una infinita' di musici che suonano strumenti vari, anche bene magari, ma a confronto di chi ha compiuto un percorso, (un po lungo e scocciante, questo e' vero ) le differenze sono evidentissime.

  • @maggio8191
    @maggio8191 10 หลายเดือนก่อน +3

    Scusa, ma tu esattamente quale strumento insegni?

  • @joerossi7501
    @joerossi7501 ปีที่แล้ว +23

    Spiacente prof.Sono un ex musicista professionista diplomato al conservatorio V.O.quando era una cosa seria,non concordo sul 90% delle cose dette.

    • @hendrix7842
      @hendrix7842 11 หลายเดือนก่อน +3

      Il solfeggio, nell’ambito della musica moderna serve più che altro per sviluppare il tema. Per il resto nell’improvvisazione è importante avere il senso dello swing e conoscere bene il linguaggio.
      Nell’ambito classico invece è fondamentale perchè è necessario leggere un simbolo e tradurlo sullo strumento.
      Sono due approcci diversi e mi fa specie che un musicista non sappia distinguere i due mondi…

    • @joerossi7501
      @joerossi7501 11 หลายเดือนก่อน

      @@hendrix7842 ti rendi minimamente conto delle eresie che stai pronunciando? La scrittura musicale è e sarà sempre e solo una poi l'interpretazione ovviamente varia in base al genere e al gusto musicale ,ho suonato musica classica,jazz,pop,folk a livello professionistico ,e le puttanate che divulghi sono l'antitesi di ogni forma musicale,spiacente!

    • @joerossi7501
      @joerossi7501 11 หลายเดือนก่อน +6

      @@hendrix7842 Stai pronunciando eresie .Ho suonato musica classica,jazz,pop e pure folk a livello professionale.La scrittura musicale è e sarà sempre solo una ,poi l'interpretazione è un'altra cosa che varia da genere a genere, pure nel jazz il solfeggio è fondamentale,la parte di improvvisazione che tu citi poi ha una scrittura fatta di battute vuote dove tu crei a tuo piacimento in base al gusto personale e capacità il tema o i temi ,più o meno liberamente nell'ambito tonale o atonale,spiacente di contraddirti.

    • @rosamariazamparelli9056
      @rosamariazamparelli9056 11 หลายเดือนก่อน +4

      Quante sciocchezze in questo video, mamma mia😢😅

    • @jhonnygladstone4631
      @jhonnygladstone4631 11 หลายเดือนก่อน +4

      ⁠@@joerossi7501hai (scusami il tu) perfettamente ragione senza solfeggio dettato ritmico e melodico non si va da nessuna parte. Purtroppo oggi deve passare l’idea che si possano utilizzare scorciatoie per tutto. Non è così. Qui si raccontano balle stratosferiche che possono danneggiare aspiranti musicisti che si presentano alle audizioni. Bravissimo. Non ho fatto conservatorio perché non mi sono trovato col metodo di insegnamento però il solfeggio lo utilizzo ancora adesso e quando vado in giro a suonare si sente la differenza. Bravissimo

  • @giginigro
    @giginigro 10 หลายเดือนก่อน +15

    Video fuorviante anzi dannoso, mi dispiace ma la via da percorrere per far musica come si deve è una ed una sola, non ci sono scorciatoie e non ci sono sconti per nessuno. Poi quello che fai con i bimbi non è musica ma propedeutica, per far musica si parte con il metodo tradizionale non c'è altra strada: Teoria, Solfeggio, canto e paginate e paginate di battute!

  • @albertoc4252
    @albertoc4252 9 หลายเดือนก่อน +1

    Il solfeggio parlato è bellissimo. È come la musica

  • @cicomelina1122
    @cicomelina1122 9 หลายเดือนก่อน +2

    io suono da sempre... e sono molto istintivo... ma conosco anche molto bene il solfeggio e l'armonia. Il solfeggio è l'ossatura di un bravo musicista professionale. E quando dico Bravo musicista professionale non parlo di "personaggetti pop". Se Vasco Rossi, Jimi Hendrix e tanti altri personaggi non hanno mai saputo leggere una sola nota di musica non c'entra niente, dato che, quel tipo di "personaggi di musica" sono ovviamente e totalmente monocorde... Per diventare un vero professionista c'è bisogno di aver studiato solfeggio e armonia, anche se poi non si legge mai, ma il punto è che studiare il solfeggio a fondo ti fa capire cosa vuol dire dividere il tempo delle note. Altrimenti si rimarrà sempre dei Celentano e simili... semplici personaggi che, anche se scimmiottano musica e vendono musica, non hanno niente a che vedere con l'essere un vero musicista professionale!

    • @joerossi7501
      @joerossi7501 8 วันที่ผ่านมา

      @@cicomelina1122 sublime, concordo in pieno!🙏

  • @alexdelceppo380
    @alexdelceppo380 9 หลายเดือนก่อน +1

    Non la penso così ma condivido la sua teoria.
    Un musicista che non conosce il solfeggio può essere bravissimo a suonare ad orecchio, ma sarà un pessimo compositore, può suonare approssimativamente i brani ma non ne capisce in pieno il sens.
    Poi ognuno pensi come vuole

  • @rhamphorhynchusmetal2038
    @rhamphorhynchusmetal2038 9 หลายเดือนก่อน +1

    La lettura ritmica è fondamentale.

  • @alessandroukulele2
    @alessandroukulele2 2 ปีที่แล้ว +3

    Buongiorno Maestra, grazie mille il video è molto interessante ed utile. Grazie di nuovo. Buona giornata

  • @angelaindellicati
    @angelaindellicati 9 หลายเดือนก่อน

    credi che i programmi ministeriali di musica delle scuole elementari siano da modificare?

  • @claudpiro6469
    @claudpiro6469 9 หลายเดือนก่อน +2

    Dire che ci sono musicisti che non sanno leggere la musica, e sono musicisti pazzeschi... È come dire che un grande scrittore compone opere letterarie eccelse senza saper scrivere. Ma questa chi l'ha slegata??
    A meno che la signorina non intenda per musicisti pazzeschi dei puri saltimbanco...

  • @aldovalori9217
    @aldovalori9217 9 หลายเดือนก่อน +1

    h : 13:28, 18/4/2024, :…perché in Musica, come in altri Campi, vale più la Pratica della Grammatica…( Aldo da Verona, Italia ).-💚🤍❤️.-

  • @Dani-tq8og
    @Dani-tq8og 11 หลายเดือนก่อน +6

    Io non ho inteso nel video che il solfeggio è inutile, anzi. Ho inteso invece che il metodo di insegnamento della musica può partire da un approccio che parte dall'ascolto anziché dal solfeggio. Il solfeggio è uno step obbligato per un apprendimento consapevole della musica ma non deve essere necessariamente il primo step che un allievo incontra nel suo percorso di apprendimento o che un Maestro insegna. Diciamo che il solfeggio non dovrebbe essere insegnato o appreso on top a tutto ma essere naturalmente appreso e ompreso nel percorso di studio

    • @unamaestradimusica
      @unamaestradimusica  11 หลายเดือนก่อน +2

      Esattamente 🤍

    • @danielelunardi8014
      @danielelunardi8014 9 หลายเดือนก่อน

      Stop con gli step. Dici passi, in italiano, ce la puoi fare.

  • @scuolamusica
    @scuolamusica ปีที่แล้ว

    Ciao, che differenza c'è tra solfeggio e TAC?

  • @dariorocco8704
    @dariorocco8704 วันที่ผ่านมา

    Assolutamente d'accordo riguardo le prime fasi dell'insegnamento. La piramide è perfetta e la stessa dovrebbe valere, ad esempio, anche per l'insegnamento delle lingue straniere rispetto al predominio iniziale della grammatica a discapito dell'apprendimento naturale. La piramide anche in questo caso permetterebbe di poterle padroneggiare maniera funzionale prima di approfondirne le strutture formali come accade con un bambino prima di andare a scuola. Il titolo, però, non rispecchia fedelmente il suo pensiero, perché, giustamente, lei non ha escluso il solfeggio in una fase avanzata della formazione, sebbene preferisca il cantato. Quest'approccio, purtroppo ha dei limiti poiché è vincolato alla capacità di saper intonare correttamente anche a livello semitonale, all'estensione, al cambiamento della fonazione durante la crescita. Sicuramente sa che è molto più complicato che dare semplicemente un nome alle note, soprattutto a quelle estremamente fuori estensione vocale, eseguibili con strumenti ma non con la voce, ma che comunque necessitano di essere correttamente lette. Questo non esclude che continuo a concordare con lei che in fase di prima formazione non ha senso questo approccio non essendoci alcuna corrispondenza tra significante e significato. Questa mancata corrispondenza però è molto meno evidente con le importantissime strutture ritmiche la cui lettura, dopo l'esperienza "naturale" potrebbe essere sollecitata in una fase molto precoce dell'insegnamento senza alcuna contraddizione. Un unico appunto. Lei critica l'approccio al solfeggio nell'età dell'infanzia o alla notazione (con i colori, con giochi, con notazione intuitiva via via orientata)? Nel primo caso sono d'accordo con lei, nel secondo caso no, perché insegnare a scrivere o decodificare la musica non è solo un fine ma anche un mezzo per sollecitare processi cognitivi, sensibilità. Creare un codice proprio per poi insegnare il funzionamento del codice tradizionale, sollecitare le abilità necessarie a padroneggiarne essenziali logiche in maniera divertente e non necessariamente finalizzata, ha una sua dimensione formativa collaterale, anche indipendente dalle finalità con cui quel codice è stato creato. Se questo approccio un giorno può rendere più agevole anche la lettura della musica scritta in notazione tradizionale, qual è il problema? Buon lavoro, continui per questa strada.

  • @70bodyguard
    @70bodyguard 10 หลายเดือนก่อน +7

    quindi sarebbe un falso mito, "se non sai il solfeggio, non puoi suonare". Mi spieghi come faccio a dare un valore alle note se non conosco il solfeggio; e di conseguenza premere i tasti, dando la giusta durata.......Non date fumo negli occhi....Sono un'insegnante e come tale ritengo il solfeggio, la base per chi vuole suonare....

  • @fulviopepe5190
    @fulviopepe5190 9 หลายเดือนก่อน +1

    Buongiorno
    Il solfeggio e la base fondamentale per suonare qualsiasi spartito.
    Allora perché è nato il solfeggio???
    Sicuramente è importante individuare per ogni allievo la metologia giusta.
    Perché poi ovviamente diventa una palla di piombo.
    A distanza di anni ancora adesso quando suono uno spartito nuovo lo canto subito a voce ...e quindi do cosa suonare.
    È come il Beyer..oppure il hannon......basta è una palla veramente allucinante.
    Hanno fatto la loro storia....
    Ci sono altri testi simpatici dove l'allievo ha voglia di suonare e solfeggiare.
    Dipende sempre dal vero maestro individuare la metologia giusta perché deve essere anche un psicologo....
    Oggi sono tutti maestri, magister magari dopo aver seguito poche lezioni...
    Insegnare è una vera arte ricca di tanta passione e tanto Amore per la musica altrimenti per molti è meglio andare a zappare la terra.

  • @robertomucciorganista
    @robertomucciorganista 11 หลายเดือนก่อน +2

    Dunque... Ti dico il mio pensiero, anzi prima Ti dico cos'è successo a me: io ho iniziato a suonare la fisarmonica a 4/5 anni, a orecchio. Da solo, io in ginocchio, la fisarmonica sul divano della sala (era troppo pesante). Mano destra e mano sinistra. E LÌ ho imparato cose... poi ho scoperto che il mio strumento era l'organo, ho DIVORATO libri interi, anche di solfeggio, con GUSTO. Io credo che il discorso che esponi sulla "diastemazia" delle competenze sia del tutto corretto, anzi mi complimento sinceramente per l'intuizione della "traslazione" tra il linguaggio parlato e la musica. È vero, c'è poco da fare. A me è andata STRABENE!! Però, da vecchio quale mi appresto ad essere, ritengo che, quando arriva il "momento buono".... solfeggio A CANNONE e senza sconti. COME UNA VOLTA! Anche parlato, per le figure ritmiche difficili (nella musica contemporanea serviranno), e poi... c'è un godimento nel farlo, forse un po' malato😂😂 ma c'è... Perché chi dice nei commenti che oggi si cercano un po' sempre le scorciatoie non ha torto. Non che Tu stia dicendo questo, ho capito benissimo quello che intendi, l'ho vissuto sulla mia pelle (ma per grazia di Dio, perché passo i 50😂). E anzi sono convinto che i commenti negativi derivino dal... "contesto didattico" in cui ci troviamo (mi riferisco OVVIAMENTE al N.O., e lo rimarco pure! E non aggiungo altro, sennò mi viene addosso il nervoso...), perché dal punto di vista del pensiero, molto "kodalyano" devo dire, il Tuo video è davvero eccellente! E sicuramente anche il Tuo metodo. Quindi... buon lavoro e buona musica!

  • @claudiobergamini478
    @claudiobergamini478 9 หลายเดือนก่อน +3

    Trova il video molto negativo soprattutto per quelle persone che stanno studiando il solfeggio con fatica ma determinati ad avere una preparazione musicale eccellente. Per chi comincia come per i bambini credo che sia l'insegnante a decidere caso per caso, perché ci sono bambini che imparano le note e il solfeggio divertendosi altri invece no. Errore grave nell'insegnamento è generalizzare.

  • @LOSCOCONAD
    @LOSCOCONAD ปีที่แล้ว +1

    Cominciato a suonare nel dicembre 1992, sempre odiato ma contento d averlo imparato

  • @orlandinabellini395
    @orlandinabellini395 9 หลายเดือนก่อน

    Molto brava

  • @marcellosalva4832
    @marcellosalva4832 ปีที่แล้ว +1

    Grande Marta 😊👍🏻

  • @gliuto
    @gliuto 10 หลายเดือนก่อน +6

    Io invece se trovo una maestra di musica che mi dice che non mi insegnerà il solfeggio, scappo via a gambe levate.
    Credo, come altri, che il video sia impostato male o che non sia chiaro il messaggio sin dall'inizio. Non è assolutamente vero che il solfeggio cantato e quello parlato siano inutili, e difatti verso la fine del video si capisce che non è quello che lei sta dicendo, ma il rischio (e il potenziale danno per i giovani che guardano il video) è che sembra che il solfeggio sia il demonio da cui nascondersi, il che non solo sarebbe un'enorme sciocchezza da dire, ma è anche esattamente l'opposto: il solfeggio è la chiave maestra che apre tutte le porte della Musica.
    Poi ci sono discorsi paralleli a questo, per esempio il solito "il musicista classico non riesce a staccarsi da uno spartito e quindi ha poca abilità alla improvvisazione" vs "il musicista bravo a improvvisare ma che non sa leggere uno spartito è una palla al piede e rende le prove molto molto complicate e lunghe", ecc.
    Sono tendenzialmente d'accordo sull'ordine in cui dovrebbe essere insegnato il solfeggio, ma vs insegnato sì o sì.
    E non credo ci sia un modo "facile" per studiare la musica, bisogna sgobbare tanto se si vuole essere uno scalino sopra la media.
    Saluti

    • @antoniomamone4674
      @antoniomamone4674 9 หลายเดือนก่อน

      Si chiama titolo"clickbait" cioè talmente scioccante da attirare l'attenzione e indurti a guardare il video, dopodiché il contenuto potrebbe essere l' opposto

  • @OnoratiStefano
    @OnoratiStefano 10 หลายเดือนก่อน +2

    Cara collega, condivido in pieno e sono allibito a leggere certi commenti da parte di musicisti che non hanno compreso minimamente il senso del discorso. Il solfeggio è senza dubbio utilissimo, se si affronta al momento giusto del percorso di apprendimento. Così come è utilissimo insegnare a leggere e a scrivere ai bambini, ma va fatto all'età giusta, non all'asilo nido e non prima che imparino a parlare.

    • @joerossi7501
      @joerossi7501 10 หลายเดือนก่อน

      Caro spero non collega e mi auguro pure non geometra ,immagino che lei le case inizi a costruirle dal tetto piuttosto che dai piani superiori per poi fare le fondamenta quando magari si sceglie la tinteggiatura esterna,rabbrividisco , la realtà tanto cara ai nuovi ordinamenti dove viene tutto ridotto e semplificato e produce musicisti tecnicamente e' musicalmente impreparati è allucinante!! Se parliamo di amatori e hobbisti della musica o strimpellatori può starci tutto,ma se la musica la si vuole fare come si deve va studiata in ogni sua parte pratica e teorica,ed il solfeggio ne è un pilastro .Studiare, studiare studiare ,non bypassare!!!

    • @alexd7933
      @alexd7933 9 หลายเดือนก่อน +1

      Il senso del discorso non l'ha capito l'autrice stessa, visto che ha titolato il video con una frase che cozza apertamente con quanto asserisci. Un clickbailt penoso. Come un altro video di 23 (VENTITRÉ! ) minuti in cui la nostra eroina titola "come insegno a leggere il pentagramma" e in quei 23 minuti non c'è neanche un secondo in cui ci spiega veramente come lo fa... Ci propina la solita frittatina detta anche qui e nulla più. Io credo che bisognerebbe avere più rispetto per gli utenti quando si pubblica qualcosa. Siamo alla totale mancanza di senso logico che lega titolo e argomenti effettivamente esposti. Imbarazzante

  • @ufrenna
    @ufrenna 10 หลายเดือนก่อน

    ciao! Marta come va?

  • @jeep_2020
    @jeep_2020 2 หลายเดือนก่อน

    Non facciamoci sconti.
    Il solfeggio è la base ed il fondamento della musica.
    Se parliamo ovviamente di studiare seriamente.
    L'alternativa è accontentarsi di una bella schitarrata sulla spiaggia con La, Re, e Mi.
    Ma davvero c'è qualcuno che crede che di possa imparare una lingua senza aver studiato la grammatica, i verbi, la sintassi ecc?
    Dai su.....
    Facciamo prima a far fare pure questo ad un computer e noi non facciamo piu niente.
    Statemi bene tutti.

  • @FilippoDeVecchi
    @FilippoDeVecchi 9 หลายเดือนก่อน

    ecco finalmente un'insegnante che la pensa come me! ho fatto anch'io quest'approccio ma per molti che sono aggancianti al vecchio sistema non vogliono cambiare l'approccio.

  • @UDG2000
    @UDG2000 10 หลายเดือนก่อน +11

    All'inizio del video si sostiene la totale inutilità del solfeggio. Poi, andando avanti, se ne recupera in parte l'utilità. Video fatto davvero maluccio per questa ragione.
    Comunque il solfeggio serve eccome, per chi voglia frequentare il conservatorio, come saper leggere serve per chi voglia frequentare la facoltà di Lettere.
    Sbaglio, gentile collega?

  • @paolocimmino5648
    @paolocimmino5648 11 หลายเดือนก่อน +2

    Dai commenti che leggo, non mi pare si sia colto il senso della teoria esposta.
    Non dice che il solfeggio non serve; sostiene (e non mi sembra affatto un'idea stupida) che all'inizio sia più utile concentrare gli sforzi sul suonare/cantare e solo successivamente imparare a leggere, magari applicando la lettura allo strumento (che poi è l'obbiettivo stesso della lettura).
    Come del resto si fa con il linguaggio: imparo a parlare e POI a codificare con la scrittura/lettura ciò di cui già conosco il significato.

    • @unamaestradimusica
      @unamaestradimusica  11 หลายเดือนก่อน

      Grazie Paolo, hai centrato il punto 🙏🏻

    • @bennydaniele
      @bennydaniele 10 หลายเดือนก่อน

      Condivido ogni parola del Tuo messaggio 🙌

    • @maggio8191
      @maggio8191 10 หลายเดือนก่อน +2

      Beh il titolo un pò fuorviante lo è: "Perchè non si usa più" cosa sta a significare?
      Non mi piacciono gli opportunisiti, unamaestradimusica sta solamente cercando di
      vendere i suoi prodotti e non di certo fare opera di divulgazione musicale.

    • @alexd7933
      @alexd7933 9 หลายเดือนก่อน

      @@maggio8191 esatto

  • @antoniodambrogio5667
    @antoniodambrogio5667 10 หลายเดือนก่อน

    Io ho iniziato come batterista a 5 anni tutto a orecchio ho lasciato la batteria nel ¹986 faccio qualsiasi ritmo anche se devo prendere la batteria domani mattina

    • @maggio8191
      @maggio8191 10 หลายเดือนก่อน

      Non importa ciò che fai ma come lo fai... In questo canale ci fosse uno umile, solo geni.

    • @antoniodambrogio5667
      @antoniodambrogio5667 10 หลายเดือนก่อน

      @@maggio8191 io sono modesto ho semplicemente scritto che ho iniziato a 5 anni ore e ore sulla batteria lo lasciato nel 1986 se suono domani mattina i ritmi li so fare perché tutto il lavoro che ho fatto rimane non ho detto che sono Phil Collins sai leggere

    • @maggio8191
      @maggio8191 10 หลายเดือนก่อน

      @@antoniodambrogio5667 il problema è come leggo? Forse sei tu che ti esprimi male, sai, dire "faccio qualsiasi ritmo" non suonando da 40 anni e manco saper leggere la musica è un pò più difficile di quanto dici tu e sicuramente è un atteggiamento presuntuoso. Se vuoi fare una prova fai pure, ma dubito che i risultati sarebbero decenti, d'altronde non sei Phil Collins.... giusto?

  • @alessandrorubichi8998
    @alessandrorubichi8998 8 หลายเดือนก่อน +1

    Questo video racconta un sacco di falsità incredibili.
    Innanzitutto,come arriviamo a fare una lezione didattica,se non sappiamo solfeggiare?
    Cioè,il Maestro dovrebbe conoscere il solfeggio e l' allievo può farne a meno,facendo il pappagallo?
    Quindi,tra 20 anni,cosa faremo?🤣
    Cosa cambia tra solfeggio parlato e cantato?
    Sono la stessa cosa,ma il solfeggio cantato è ancora più difficile,perché oltre a conoscere la figurazione del solfeggio parlato,allo stesso tempo,devi anche conoscere come funziona il diaframma e tante altre cosette sulla voce.
    Potrei continuare ancora,ma prerisco chiudere qui.
    Io non sono per un mondo pieno di analfabeti musicali.
    Se hai odiato il solfeggio,è perché hai solo avuto la sfortuna di aver trovato un pessimo insegnante..e me ne dispiace.
    Ma,credimi,usa il TEMPO per capire quel bellissimo mondo che c'è dentro al TEMPO musicale,anziché trovare scorciatoie e proporre metodi assurdi.
    P.s.in tutti i libri di solfeggio,se i solfeggi cantati vengono dopo i solfeggi parlati ci sarà un perché!

  • @lindabrabantpolidori
    @lindabrabantpolidori 10 หลายเดือนก่อน +3

    Dillo a Mozart, Beethoven, Puccini, Ravel, Ugo Wolf, Strauss, , solfeggio anche oggi

  • @Fabio-wm7vb
    @Fabio-wm7vb 10 หลายเดือนก่อน

    Credo che molto dipenda dal genere musicale ,suonare Chopin a memoria o impararlo nota dopo nota credo sia quasi impossibile.Se suoni il piano classico devi studiare e per molti anni poi se hai buona memoria puoi eseguire i brani dopo averli impressi nel cervello.Ii ho suonato chitarra blues per anni e non avevo bisogno di supporti,ossia ascoltavo ed improvvisavo molto, ogni sera suonavo i brani in modo diverso e credo fosse giusto suonare in tal modo.Oggi ho cambiato strumenti piano digitale e tastiere e ho dovuto apprendere le basi della dizione musicale poi mi aiuto sempre con esperienza ed ascolto ma faccio musica diciamo pop, leggera nn sono purtroppo in grado di fare pezzi complessi, se solo avessi iniziato prima....

  • @cristiancorti7843
    @cristiancorti7843 ปีที่แล้ว +4

    Non posso condividere. Saper solfeggiare è saper dare una corretta lettura e divisione.il resto è approssimazione

  • @valentinamedici8046
    @valentinamedici8046 9 หลายเดือนก่อน +2

    Scusi, ma c'è un problema: quella specie di irritante parodia che lei fa del solfeggio 'classico' non corrisponde per nulla a quello che il solfeggio dovrebbe essere. Innanzitutto il suo gesto è (intenzionalmente, suppongo, essendo una parodia) antimusicale, quando invece proprio il gesto del solfeggio, che riproduce quello del direttore d'orchestra, e rende visibile l'impalcatura metrica del brano, deve essere curato in modo particolare. Poi il tono della voce... Ok che non si sentono le altezze perché sta PARLANDO, ma dal parlato dovrebbe evincersi il tactus e la ritmica in primis, e magari anche quel minimo di 'direzione' della frase musicale.
    Se fatto così, sono d'accordo che il solfeggio sia non solo inutile ma dannoso. Diversamente, se fatto bene e modulandolo con un approccio kodályano, allora diventa indispensabile.
    Lei si è mai chiesta perché il vetusto metodo Bona, pur essendo un metodo di solfeggio PARLATO, è scritto in modo tonale e può anche essere suonato/cantato? Idem il Pozzoli... Mumble mumble... 😂

  • @pasaico
    @pasaico 9 หลายเดือนก่อน +1

    Ah, anche poeta?
    Senza solfeggio prova a suonare la ballata n 4 di Chopin.
    Poi se vogliamo strimpellare musica leggera a orecchio. Va bene.
    Senza solfeggio non c'è percorso didattico.

  • @TIMETOTIME80
    @TIMETOTIME80 10 หลายเดือนก่อน

    BRAVA COMPLIMENI MOLTO SEMPLICE CHIARA

  • @sophyabaccini9077
    @sophyabaccini9077 10 หลายเดือนก่อน +3

    Il solfeggio che lei definisce parlato é il solfeggio ritmico, ti insegna la divisione e la durata dei suoni. Con il solfeggio cantato aggiungi l'altezza dei suoni. Non é così difficile.. 😂

  • @indeterminatosound
    @indeterminatosound 9 หลายเดือนก่อน +1

    Lascia stare.

  • @giomusic71
    @giomusic71 ปีที่แล้ว +2

    Concordo ho suonato per anni senza sapere leggere !

    • @leonardospada6481
      @leonardospada6481 11 หลายเดือนก่อน

      a livello non professionale peró

    • @giomusic71
      @giomusic71 11 หลายเดือนก่อน +1

      @@leonardospada6481 dipende dal genere ci sono musicisti professionisti che non sanno leggere

    • @jhonnygladstone4631
      @jhonnygladstone4631 11 หลายเดือนก่อน

      @@giomusic71non sono professionisti sono dei ciucci. Non dipende dal genere proprio per niente

  • @filippodb114
    @filippodb114 9 หลายเดือนก่อน +1

    Non sono per niente d'accordo.
    Da quando ho studiato solfeggio e ho imparato a leggere il pentagramma è diventato tutto più facile!!!!
    Mi sono pentito di non averlo fatto prima!!!!

  • @carlacardoni456
    @carlacardoni456 ปีที่แล้ว +1

    Grazie, adesso ho capito perché faccio fatica a leggere lo spartito parlando, invece se lo stesso spartito lo suono non ho difficoltà....

  • @moleot2557
    @moleot2557 10 หลายเดือนก่อน

    Che bella la stratocaster bianca e sinuosa

  • @Matthew-ec2qu
    @Matthew-ec2qu ปีที่แล้ว +1

    Suono la Chitarra.Per circa 4 anni ho preso lezioni da un privato e mi faceva solfeggiare ma suonando..ora vado in una scuola e me lo fanno fare a voce e mi crea confusione!a suonare era piu' semplice!ora devo dire:Ta aa,Ta aa aa ecc ecc😢

    • @locasax
      @locasax 11 หลายเดือนก่อน

      Dipende cosa fai, se devi suonare un brano leggendolo dallo spartito, per suonare intendo eseguire le note scritte, se non le sai dividere solo con la voce immagina quando devi sommare anche la difficoltà dell'esecuzione con lo strumento. Certo se accompagni con la chitarra, se eseguì una semplice melodia che puoi facilmente imparare a orecchio e se improvvisi il solfeggio in queste singole situazioni non ti serve.

    • @maggio8191
      @maggio8191 10 หลายเดือนก่อน +1

      Non si capisce se il problema sei tu che non riesci o se hai incontrato gente che non sa insegnare. Certo che Ta aa, Ta aa aa ecc. non è solfeggio. Nel solfeggio devi dire le note. A volte l'approccio alla musica sembra o è duro e se è veramente difficile uno può tranquillamente strimpellare a casa sua come e quanto vuole. Anche se non sa leggere la musica.

  • @remopequini6060
    @remopequini6060 9 หลายเดือนก่อน

    Finalmente qualcuno se ne è accorto che è stato opresso per secoli emisfero destro, occorre integrare anzi è dominante soprattutto alle belle arti 🎭!

  • @TUBEaaaNNNdd
    @TUBEaaaNNNdd 9 หลายเดือนก่อน +2

    Purtroppo questa Maestra ha ragione: il solfeggio deve essere cantato per essere veramente utile; anche se l'allievo alla fine canterà bene solo 2 ottave. Grazie per questo video. Ciao. Andrea-Roma

  • @ufrenna
    @ufrenna ปีที่แล้ว

    speriamo...!

  • @nicolabrn4666
    @nicolabrn4666 ปีที่แล้ว +2

    Maestra, lei dovrebbe insegnare in conservatorio! Potrebbe spiegarmi che senso ha che io, studente di tecnico del suono (tra l'altro autistico, e con quindi molte difficolta in questa materia) debba studiare solfeggio? Vorrei proprio saperlo perche'. a quanto pare. per quelli che sono i miei scopi nella vita, servira' praticamente a nulla!

    • @maggio8191
      @maggio8191 10 หลายเดือนก่อน +1

      Lo studio del solfeggio è indispensabile per capire la musica dal punto di vista dell'interprete. Se non si sa solfeggiare come si può pretendere di suonare anche la più semplice sonata? La comunicazione tra compositore e interprete avviene attraverso la scrittura. Il solfeggio non è vero che sia una materia così difficile e ostica, se diventa uno scoglio insormontabile vuol dire che di base le qualità musicali sono scarse. In conservatorio la classe di teoria e solfeggio comprende allievi di tutte le età, quindi ti puoi ritrovare con un cantante di 25 anni e un pianista di 6, la cosa divertente è che i più giovani sono molto più bravi degli adulti e a volte si crea un certo imbarazzo.

    • @gioiafrancesco
      @gioiafrancesco 6 หลายเดือนก่อน +1

      Servono tecnici del suono che siano in grado di capire la musica veramente! Vuoi essere un grande tecnico del suono? Impara a suonare davvero bene uno strumento! Sennò sarai un passacavi. Allargate la mente, gente!

  • @djki2565
    @djki2565 10 หลายเดือนก่อน +1

    Solfeggio è come un linguaggio....basta esercitarsi ed impararlo. Tranne che l'ascolto è la base dell'apprendimento e le cose note sui bambini...il resto tutto errato.
    Ah, sono un produttore multiplatino, genere hiphop, ma ho un diploma, diversi album da contrabbassista e si, so solfeggiare. Pensa, in setticlavio.😅

  • @marinatimpu4386
    @marinatimpu4386 ปีที่แล้ว +6

    Se volete diventare professionisti dovete saper solfeggiare, fine della storia

  • @salvatoreprisco6857
    @salvatoreprisco6857 9 หลายเดือนก่อน

    Una libreria puoi capirla solo se puoi leggerla

  • @videogiocando1
    @videogiocando1 ปีที่แล้ว +2

    non ci crede.....
    siamo tutti musicisti allora....

    • @joerossi7501
      @joerossi7501 ปีที่แล้ว +2

      😂 sì sì giusto,non capisco tutti i professori d'orchestra che stupidi,per suonare Wagner, Mozart,Chopin , Verdi ecc.... hanno passato ore e ore a solfeggiare....bastava scoltare questo video😂

    • @maggio8191
      @maggio8191 10 หลายเดือนก่อน

      @@joerossi7501 più che citare Wagner e gli altri vorrei vedere con Stravinsky o Richard Strauss passando dalle chiavi di tenore, basso o contralto. Giusto per non farsi mancare un pò di setticlavio.

  • @paolomanetti820
    @paolomanetti820 9 หลายเดือนก่อน

    Poi sono arrivati il rap ed il trap ed allora la musica vera è finita.

  • @Bordone16
    @Bordone16 3 หลายเดือนก่อน

    Io guardo la realtà, la musica di oggi è uno schifo, nessuna fantasia e creatività, parte melodica assente, solo ripetitivi e assillanti rumori e percussioni. Sarà un caso?

  • @enricospano2452
    @enricospano2452 5 หลายเดือนก่อน

    Ma basta con questo solfeggio non si usa più come 40 anni fa il solfeggio si studia suonando punto e bastaaaa

  • @sergiopierobon7057
    @sergiopierobon7057 ปีที่แล้ว

    Vorrei aver avuto una insegnante come lei😂

  • @kurtzilcolonnello
    @kurtzilcolonnello 9 หลายเดือนก่อน +1

    Questa meravigliosa insegnante ha un solo problema: è troppo avanti con i tempi.

  • @francesco_veronese
    @francesco_veronese 9 หลายเดือนก่อน

    Bah! Sapete tutto voi moderni