Marta Una Maestra di Musica
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ความคิดเห็น

  • @luigiconti8594
    @luigiconti8594 13 วันที่ผ่านมา

    Come dici tu c'è la tendenza di associare i modi a diverse scale musicali ma la tua spiegazione è, per un neofita come me, una chiara esposizione del concetto dei modi. Quello che spieghi non è filosofia come potrebbe apparire ma entra nel merito dell'armonia/melodia. Grazie

  • @linoceschi3839
    @linoceschi3839 หลายเดือนก่อน

    Buongiorno Avrei il desiderio di sentire il ritmo della salsa e bachata per ballare Come si può fare? Grazie Saluti

  • @alessandrocotogno4372
    @alessandrocotogno4372 หลายเดือนก่อน

    Bravissima! Considerazioni e indicazioni molto stimolanti: grazie!

  • @lothartarons3228
    @lothartarons3228 หลายเดือนก่อน

    Questa è disinformazione pura. Prima di insegnare bisognerebbe avere conoscenza ed esperienza.

  • @maracampobasso6296
    @maracampobasso6296 หลายเดือนก่อน

    Ciao, Marta! Mi chiamo Mara Campobasso. Sono una cantante e "strimpello" l'arpa celtica. Da un po' di tempo stavo facendo un pensierino riguardo l'autoharp. Mi piacerebbe acquistarne una e allora mi sono messa alla ricerca di tutorial sullo strumento su TH-cam e ho trovato i tuoi. Innanzitutto vorrei farti i complimenti per il modo semplice e preciso che hai di spiegare le cose: è così che dovrebbero essere tutti gli insegnanti! Brava! E poi ti volevo chiedere se puoi darmi delle dritte su come e dove eventualmente potrei acquistare un'autoharp. Spero che tu potrai rispondermi. Molte grazie!

  • @jeep_2020
    @jeep_2020 2 หลายเดือนก่อน

    Non facciamoci sconti. Il solfeggio è la base ed il fondamento della musica. Se parliamo ovviamente di studiare seriamente. L'alternativa è accontentarsi di una bella schitarrata sulla spiaggia con La, Re, e Mi. Ma davvero c'è qualcuno che crede che di possa imparare una lingua senza aver studiato la grammatica, i verbi, la sintassi ecc? Dai su..... Facciamo prima a far fare pure questo ad un computer e noi non facciamo piu niente. Statemi bene tutti.

  • @ADC.Guitar
    @ADC.Guitar 2 หลายเดือนก่อน

    la colpa è sempre degli insegnanti...incompetenti demotivanti incapaci!

  • @saraemaggie63
    @saraemaggie63 2 หลายเดือนก่อน

    Grazie, come insegni questo: il repertorio. Grazie mille ancora

  • @Bordone16
    @Bordone16 3 หลายเดือนก่อน

    Io guardo la realtà, la musica di oggi è uno schifo, nessuna fantasia e creatività, parte melodica assente, solo ripetitivi e assillanti rumori e percussioni. Sarà un caso?

  • @gioiafrancesco
    @gioiafrancesco 3 หลายเดือนก่อน

    Ma poi il titolo è davvero fuorviante. "Perché non si usa più!" E invece si usa eccome😂😂

  • @ftworks
    @ftworks 4 หลายเดือนก่อน

    Bravissima. Consigli molto utili! Grazie!

  • @ftworks
    @ftworks 4 หลายเดือนก่อน

    Concordo! Creare musica è molto stimolante e motivante! Questo brano lo hanno creato gli allievi: th-cam.com/video/_bWR4n8wKmQ/w-d-xo.html.

  • @ftworks
    @ftworks 4 หลายเดือนก่อน

    Molto interessante! Complimenti per la chiarezza con cui esponi le idee di Edwin Gordon con le quali mi sono accorto di essere stato sempre affine nella mia pratica musicale di autodidatta (iniziata da teenager, ora ne ho 50) pur non conoscendolo (conosco il lavoro di Gordon dal 2019). E' naturale, anche nella musica, come per tutti i linguaggi, praticare subito l'improvvisazione. Ma chissà perché la didattica tradizionale spesso non dà molta importanza a questo o almeno considera l'improvvisazione una fase successiva e avanzata del percorso musicale. Secondo me è invece una parte fondamentale dall'inizio del percorso.

  • @federicotubaro
    @federicotubaro 4 หลายเดือนก่อน

    Sono completamente d'accordo con la tua visione dell'apprendimento musicale che hai esposto in questo video. E hai colto il punto fondamentale: tutto ciò che sappiamo cantare possiamo anche suonarlo, non è vero il contrario.

  • @andsalomoni
    @andsalomoni 4 หลายเดือนก่อน

    A mio parere l'orecchio assoluto andrebbe semplicemente ignorato. E' una facoltà "uditiva" (e non "musicale") inutile per la musica in quanto la musica è fatta di relazioni tra suoni, non di frequenze assolute.

  • @enricospano2452
    @enricospano2452 4 หลายเดือนก่อน

    Ma basta con questo solfeggio non si usa più come 40 anni fa il solfeggio si studia suonando punto e bastaaaa

  • @musicrevolution7617
    @musicrevolution7617 5 หลายเดือนก่อน

    Ma non tutti nascono con l'orecchio in generale...😂

  • @gioiafrancesco
    @gioiafrancesco 6 หลายเดือนก่อน

    Il video l'ho visto e ascoltato tutto. Sono un pianista e direttore d'orchestra. Insegno musica (pianoforte, teoria, musica d'assieme e altro) da 22 anni. Dissento dal 90% di questo video. L'unica cosa vera è che iniziare ad insegnare lo strumento ai bambini iniziando dal solfeggio è assurdo. Deve arrivare dopo che c'è stato un buon approccio giocoso con lo strumento, che dura più o meno a seconda delle caratteristiche del ragazzo. Detto ciò il resto del contenuto è da cattivi amatori. Il solfeggio parlato HA UNA GRANDE UTILITÀ: serve a capire la suddivisione di ritmi complessi (che nel cantato si fanno molto più di rado) che nella musica si trovano spesso. La musica si impara CON IMPEGNO E FATICA CRESCENTE, man mano che si avanza! Basta inculcare nella testa dei ragazzi che si impara tutto scherzando e cantando canzoncine: ciò è totalmente FALSO! Così si imparano 4 cosette in croce (male!) senza capire il senso di ciò che si fa. Poi intendiamoci: se l'obiettivo è imparare a fare plin plin pressappoco, allora non serve fare nulla, tantomeno teoria e solfeggio. Ci sono musicisti che non sanno leggere o scrivere le note? Si, certo. Quei musicisti possono affrontare certa musica che presenta determinate difficoltà ritmiche e di costruzione? Assolutamente no! Se lo fanno il risultato è approssimativo, a "spanne". Aggiungo che la teoria (importantissima!) non è solo solfeggio: il dettato sviluppa l'orecchio in modo eccezionale, ed il canto da solo non basta. Il setticlavio (roba vecchia e inutile, da matusa!!!) sviluppa la velocità di lettura e la prontezza mentale come niente altro, senza contare che permette ad una persona di saper leggere cose che altrimenti non saprebbe come affrontare. E la teoria delle scale? Per chi vuole improvvisare sullo strumento è vitale! E sapere dei suoni armonici? Serve a sapere come è fatto davvero il suono e perché le note basse hanno bisogno di più tempo di quelle alte! E l'armonia serve?... Se si vuole imparare davvero cosa sia la musica bisogna studiare molto, e FATICARE!! Se si vuole strimpellare a tempo perso, basta un tutorial su youtube. Certamente a un bambino di 6-7-8 anni che inizia, io faccio suonare lo strumento da subito, senza solfeggio. Ma se poi vorrà davvero imparare, il solfeggio andrà fatto e seriamente.

    • @MaurizioSciabola-hg4qi
      @MaurizioSciabola-hg4qi 3 หลายเดือนก่อน

      Quello che lei dice è inoppugnabile ma semplicemente perché lei si pone secondo la visione eurocentrica della musica e crede che questa sia la visione superiore e inarrivabile. E' ovvio che per un musicista classico sia fondamentale la lettura dello spartito, perché la concezione musicale occidentale è fondata esclusivamente sulla conservazione della forma creata, almeno per quanto riguarda la concezione di fondo. Non è un caso che la scuola di musica per eccellenza si chiami conservatorio. La partitura è quella che il vero artista, il creatore, produce affinche operai musicali rendano eseguibile la propria creazione. La scrittura musicale è di fatto una traduzione di un linguaggio musicale in un linguaggio grafico o verbale. Questo passaggio si rende necessario perché l'occidente ha soppresso la concezione dell'improvvisazione relegandola all'ambito folclorico, per cui emerge la figura dell'individuo creatore che deve trasporre la sua precisa e immodficabile idea musicale in un linguaggio che non è quello della musica, affinché esecutori specializzati possano riprodurre la creazione musicale concepita dall'artista o dal "genio". Ma questo non ha a che vedere con la musica in se ma con la pratica invalsa in occidente. Ne sia esempio la musica classica indiana, che è si, fondata sulla conservazione di precise forme e regole, ma si apprende da maestro ad allievo con la pratica dell'ascolto e dell'imitazione. Inoltre è lasciato il giusto spazio all'improvvisazione, cosa impossibile nella concezione "classica" cioè moderna della musica occidentale. Non a caso il jazz ha reintrodotto l'improvvisazione partendo dal basso, dall'assenza di "cultura" musicale. Non c'era altra via. Col tempo il "bianco" ha recepito il jazz e lo ha riproposto contaminandolo e ponendo la necessità di scrittura per orchestre volte ad un pubblico che non era certo l'originario del jazz. Per inciso, che la conoscenza delle scale sia indispensabile per l'improvvisazione non ha nessuna relazione con la scrittura musicale e il video tratta del solfeggio. Del resto è anche vero che un fenomeno come quello jazzistico non poteva rimanere cosa da "negri" e la concezione armonica si è sviluppata e articolata a contatto con le necessità tipicamente occidentali di insegnamento ed organizzazione esecutiva. Ora pullulano conservatori che insegnano tutta la teoria possibile e abbiamo ottimo musicisti da conservatorio jazz che non dicono nulla ma sono tecnicamente ineccepibili. Direi però che il video in questione non si rivolge al musicista classico o formato in conservatorio ma a chi potrebbe con profitto riuscire in tanti ambiti musiciali diversi da quello classico e da quello orchestrale in genere. Abbiamo tanti musicisti analiticamente "ignoranti"e tanti diplomati sterili e insignificanti. I secondi aiutano a volte i primi a fare arrangiamenti e ad arricchire la propria concezione musicale ma sono collaborazioni mediate di solito. Nel video si fa rifermento alla musica leggera dove pratica della scrittura e conoscenze armoniche complesse non hanno spazio. E' banale dire che chi non sa leggere partiture complesse, cioè chi non ha sudato, non potrà mai lavorare in un orchestra ne comporre per un'orchestra ma è anche superfluo ricordare che musicisti occidentali non classici, ma di generi altri ( Jazz, blues, composizioni libere, elettronica, pop, rock, metal, funk, disco... ) hanno creato opere che se per scrittura e armonia potevano essere semplici, hanno emozionato molto più di tante composizioni contemporane di musica "colta" . Insomma lo snobismo del musicista "studiato" è cosa comprensibile ma non giustificabile, specie oggi dove troviamo compositori di musica da film che si fanno scrivere le partiture da terzi. E intanto il mediocre professore di musica e direttore d'orchestra si può limitare a masturbarsi con la gioia dell'interpretazione di cose altrui. A ciascuno il suo. Ci sono temperamenti che verrebbero soffocati con troppo studio e quale sarebbe il criterio oggettivo per stabilire cos'è vera musica e ancora, cos'è vera arte? Un musicista formato in conservatorio è un professionista completo? Quasi, perché impara l'analisi e la consapevolezza di ciò che fa ed è un processo importantissimo per svolgere in futuro compiti ma non indispensabile alla creazione musicale.

    • @gioiafrancesco
      @gioiafrancesco 3 หลายเดือนก่อน

      @@MaurizioSciabola-hg4qi Premesso che l'idea che essere esecutori sia essere meramente dei "copiatori" di cose altrui è del tutto errata (ma non starò qui a spiegare perché), io concordo sul fatto che l'improvvisazione sia un elemento che la cultura occidentale degli ultimi 2 secoli ha progressivamente dimenticato. Ma vorrei ricordare che Bach, Mozart, Beethoven, Liszt, Chopin...e molti altri meno noti erano improvvisatori eccezionali (provare a improvvisare una fuga a 3-4 voci per credere)! Dopodiché la cosa si è persa. Vero. Andrebbe recuperata. Sono d'accordo. Ma rimane il fatto che se uno vuole approcciarsi solo ad un determinato repertorio, può scegliere ciò che preferisce. Anche tirare ad indovinare le note va benissimo. Ma quella persona, se vorrà affrontare certo repertorio, senza le giuste basi semplicemente non potrà farlo, gli sarà totalmente precluso. Mentre uno che avesse studiato tante cose, può sempre decidere di fare improvvisazione, jazz, pop, classica, o... trap. Si tratta di avere più porte aperte, se vogliamo, una visione più generale. Quando io suono pop non sto certamente lì a dissertare sulle note di volta o sulla settima che deve scendere... penso ad altro in quel momento. Però io ho tutti gli elementi lì "pronti all'uso". Altri no. Infine: ovvio che ci sono stati genii del jazz, del pop, del rock che non avevano grandi basi teoriche; quelli semplicemente sarebbero stati genii in ogni caso e contesto.

    • @MaurizioSciabola-hg4qi
      @MaurizioSciabola-hg4qi 3 หลายเดือนก่อน

      @@gioiafrancesco Non è in discussione il fatto che la mancanza di educazione musicale di un certo livello impedisca di "comprendere" e realizzare i repertori classici e precluda l'esperienza orchestrale ma non possiamo neanche concepire ancora la musica come una piramide dove al vertice c'è quella classica occidentale solo perché l'occidente domina il mondo e vuole proporsi come il giardino curato e civile contro la selvaggia giungla circostante. Le creazioni sono di fatto improvvisazioni, e quindi i creatori improvvisavano sia componendo che in pubblico. La musica non viene dall’analisi. L’analisi arricchisce e prepara professionisti specializzati. La musica viene da “altrove”. Che alcuni genii abbiano curato entrambe le cose non significa molto. Bach o Chopin fin che improvvisano loro in quanto individui tutto fila ma è quando vogliono articolare opere orchestrali che sono costretti nel paradigma occidentale che secondo me non è solo pratico ma ideologico. Il Jazz come la musica etnica o classica di vari popoli non occidentali implica l’improvvisazione in esecuzione collettiva, è questo il punto. E’ una concezione totalmente diversa del “manifestarsi” della musica. Ma la concezione occidentale che ha prevalso, pone il creatore come ego unico. l'individuo da una parte e l'orchestra come la sua estensione, un'estensione "tecnica" che gli permette ogni ardire compositivo in quando composta da operai specializzati. E il nostro mondo, quello della tecnica, predilige il suo ragionamento. Più conoscenze più possibilità. Peccato però che la vita e la musica stessa, che è una forma della vita, non funzioni esattamente così. Peccato che per creare il blues devi essere un africano, sfruttato, picchiato e portato in un paese diverso, con tradizioni memorizzate. Devi avere una radice e un vissuto. Peccato che molti musicisti “incolti” hanno una confidenza con le “muse” maggiore che tanti operai specializzati del conservatorio. Qualcuno diceva che: “lo Spirito soffia dove vuole” e questo vale, fatte le dovute proporzioni, anche con lo spiro che soffia, quello che fa “l’ispirato”. Che la musica classica non sia mera copia ne mera filologia è altrettanto vero, ma anche l'interpretazione, che è il necessario complemento della "conservazione" si svolge entro la figura del direttore d'orchestra. Ossia è sempre un individuo che decide le sfumature che intende proporre ad un esercito di api operaie. Ovviamente con le piccole libertà concesse a membri orchestrali d'eccellenza gerarchica. Però la musica, anche solo occidentale, non è fatta solo di repertorio idealizzato da conservare e il resto immondizia o roba per il "popolino". Quanta musica classica era popolare per certi gusti puristi? Non glielo devo ricordare. E' musica quella popolare, è musica quella leggera, è musica il jazz, il pop, il rock e chi più ne a più ne metta e non è degna questa musica solo perché ci sono stati "genii", ma perché soddisfa necessità musicali che la musica colta non riesce a ricoprire ed è fatta di musicisti, non necessariamente genii. Resto dell'idea che la sua è pura teoria, che sembra ragionevole, anzi la è, ma non ha a che fare con la verità della musica, il luogo dove essa nasce e dove essa vive. Quel luogo non è lo studio inteso come spazio di ritiro, non è il conservatorio, non è l'analisi nonostante questi luoghi e queste pratiche arricchiscano e formino quando deformino. La musica è sintesi e la sintesi non è la mera somma delle parti. Lo studio si applica sul passato, qualcosa di realizzato, un opera data. La si analizza, la si smonta e ricostruisce. La si ammira in tutte le sue parti, ma non si è afferrata la musica ma il simulacro. Si potrà dire : ecco! Vedete? Lui ha messo questo accanto a questo! Ma questa analisi è posteriore al sorgere della musica e quindi a chi l’ha fatta sorgere. Per un musicista classico il simulacro è il 90% del materiale con cui lavorare, ma poi occorre far vivere quel golem. Bisogna soffiargli la vita e questa è l'interpretazione, o meglio l'immedesimazione nell'opera altrui che deve avvenire affinché quell'opera continui a vivere. E solo se vi sono musicisti formati si ma che amano far vivere, anziché creare la propria musica, che quel repertorio classico sopravvive a se stesso. E' un atto d'amore( Anche se il paradigma della tecnica entro il quale siamo porterà al realizzare automi esecutori sostitutivi di quelli reali). Questo però esclude che vi sia un grande interprete di classica in grado di essere un grande creatore in o di un altro genere musicale, o anche di crearlo entro l'ambito della musica "colta". Sono investimenti differenziati. Che ci siano persone eclettiche ed elastiche e ben formate, non fa di esse delle grandi personalità creative. Chi si prende cura del repertorio da conservare non riesce di fatto a prendersi cura di quello che ha da dire musicalmente e l’urgenza del creatore, non necessariamente “genio”, è diversa dal diplomato laureato in conservatorio. Il diplomato laureato in conservatorio può anche essere un genio e poi proporre la propria di musica ma non è lo studio compiuto che lo rende genio. L’amore e la passione invece del creatore prevale e a volte induce questo creatore a saltare passaggi di studio raccomandati o ad ignorali del tutto. Satie era disprezzato al conservatorio e ritenuto privo di talento. Debussy è stato influenzato dall’amico Satie e Debussy pianisticamente era superiore a Satie. Ma quello che Satie aveva da dire era un’urgenza che lo ha portato a mandare al diavolo le istituzioni. Non importa sapere che Satie non sarebbe mai stato in grado di realizzare composizionie partiture orchestrali quando Debussy. Ha messo al mondo la propria musica e questo conta. Povera? Meno colta? Irriverente? Le avanguardie insegnano molto sulle menzogne della “pedagogia ragionevole”. Van Gogh sapeva a malapena disegnare. In un’accademia dell’ottocento lo avrebbero scartato o comunque rovinato e soffocato con “metodi” inadatti a lui. Però noi ammiriamo i suoi quadri, la luce accecante che emanano e la potenza che esprimono e ignoriamo “eccellenti” pittori usciti dalle accademie italiane o francese di allora, che popolano oscure pinacoteche di servizio. Rimbaud non aveva la cultura letteraria fine di un laureato della metà dell’ottocento francese. Aveva a malapena il baccalaureato e ha poetato dai 17 ai 19 anni. Le sue poesie però sono fresche perché libere da ogni ingessatura scolastica e manieristica. Può un insegnante di conservatorio o di Lettere selezionare gli artisti e modellare l’insegnamento a seconda del temperamento di questi ultimi? Non credo riesca, la scuola si sfalda. Ma la realtà di queste verità resta, anche se non ci piace o non riusciamo a istituzionalizzarla. Dunque pletore di allievi “studiati” che hanno mille porte davanti a loro ma l’arte è intanto morta, in loro come forse nell’occidente e nella sua idea che si sta sfaldando. Tante opportunità ma una competizione spietata e soprattutto niente da dire. L’arte è sporca di vita, di gioia e sofferenza reali, non virtuali, di traumi e passioni incontenibili. Stanno venendo meno anche queste cose però...

    • @gioiafrancesco
      @gioiafrancesco 3 หลายเดือนก่อน

      @@MaurizioSciabola-hg4qi Lo stream of consciousness da lei qui riportato, interessante, non sposta per me di una virgola la questione. L'arte è vita, è sporca, è vissuta da ciascuno a suo modo... ma certo! Il creatore mette sempre se stesso, il suo vissuto. Così anche il "mero" esecutore, perché ogni volta deve RICREARE. Se non lo facesse, sarebbe una copia e sarebbe morta e priva di interesse. Ma anche questo è ovvio, per me. Forse non per tutti. Le avanguardie del '900 invece hanno mostrato, al contrario, quanto poco si sappia di musica. Fabbricare sensazioni, ammassate una dietro l'altra senza nessi (o con nessi meramente intellettuali interni al compositore, e dunque non coglibili ed esperibili da altri) non sono musica. Attenzione! Possono essere bellissimi momenti sonori, affascinanti, coinvolgenti, persino sconvolgenti. Ma non danno vita al fenomeno musicale, che richiede nessi di causalità tra i vari eventi sonori per arrivare ad una unità e dunque vivibile e recepibile dall'uomo (noi uomini recepiamo unità, riducendo dalla molteplicità degli aspetti di un fenomeno. Altrimenti recepiamo tanti elementi (magari belli!) distinti, non coesi). Ma tutto questo ci ha fatto allontanare troppo dal tema del video. Io contesto che un video generico di stampo occidentalissimo (non rivolto alla musica indiana o... maori) faccia passare il messaggio che per fare musica il solfeggio sia un vecchiume che non serve a nulla. Questo è semplicemente falso. Se si voleva dire che per certo tipo di esperienza musicale il solfeggio non è indispensabile, si poteva esplicitare. Qui invece si vuole solamente vendere un metodo accattivante "fast n' quick" di fare qualche lezione. E questo lo contesto con tutto me stesso, nel pieno rispetto di ogni forma musicale fresca e spontanea (qualità opposte a buona parte della musica avanguardista).

    • @MaurizioSciabola-hg4qi
      @MaurizioSciabola-hg4qi 3 หลายเดือนก่อน

      @@gioiafrancesco Se non vogliamo parlare dei fondamenti perché sarebbe un dibattito noioso e improprio in questo contesto, è pur vero che attenendoci alle intenzioni di questo video, non possiamo non cogliere come esso sia rivolto a chi potrebbe fare musica proprio in quegli ambiti che non riguardano il suo in qualità di pianista e direttore d’orchestra. Che lei si senta di dover difendere strenuamente la sua formazione, la sua educazione e la sua vocazione è comprensibile e legittimo, ma il contesto di questo video mi ha suggerito le argomentazioni in risposta alle sue, proprio perché lei dimostra di anteporre ossessivamente il suo bagaglio formativo alla stessa questione proposta. La signorina del video non parla a lei e a musicisti orchestrali, a persone che hanno intrapreso un preciso percorso formativo indispensabile, ma a chi sente vocazione o attrazione sperimentale per la musica e che potrebbe occuparsi di musica sebbene questa in un’accezione che lei forse ritiene “inferiore” ma che resta legittima e reale. Ci sono tanti musicisti che gravitano intorno al mondo della musica pop, leggera e dintorni, che hanno formazione sperimentale della musica e non sono come dice lei, persone che vanno a spanne, ma hanno sviluppato quello che grossolanamente si intende “orecchio” ma che è una cosa molto complessa, che permette loro sia di eseguire che di creare con adeguati profitti. Questo approccio è anti-accademico ma esiste da sempre e nel video è implicitamente chiamato in causa. Produce lavoro, creatività e supporto per altri creativi. Un musicista senza formazione accademica sicuramente suonerà a spanne patetiche trovandosi a confrontarsi con una partitura. E infatti non lo farà perché non è il suo ambito. E’ la musica occidentale che è ossessionata dal cadavere. Un cadavere squisito, ma pur sempre cadavere. Sia esso quello di Mozart che quello di un Schönberg. La sua preoccupazione sul “messaggio che non dovrebbe passare” non ha senso di esistere perché chi ha disposizione per intraprendere la carriera di musicista classico o “colto” per estensione sul contemporaneo, farà il liceo musicale e poi il conservatorio per poi perfezionarsi ulteriormente e nel caso del classico, specializzarsi. A quel punto poi il medico ha dieci anni di base poi però se fa la specializzazione come gastroenterologo non fa il cardiologo e via di questo passo. Tendenzialmente non curerà con le erbe e non farà il mago o l’alchimista ( un tempo invece era tutto mescolato) ma non è che il mondo non possa esistere senza la medicina moderna. E’ esistito e può esistere. Insisto sul fatto che la musica “popolare” “non colta” ha cercato di sopperire al castello creato con l’ideologia occidentale della conservazione del cadavere sublime. La musica colta contemporanea è una conseguenza inevitabile di certi presupposti ideologici tipici dell’occidente.

  • @eziosanci
    @eziosanci 6 หลายเดือนก่อน

    Ho 65 anni e non ho mai suonato uno strumento. In realtà mi sarebbe piaciuto suonare la chitarra classica ma temo di essere troppo in là con l'età per partire da zero. L'ukulele è uno strumento più semplice da imparare per cui da un anno suono soprattutto melodie seguendo una canale TH-cam con materiale di brani anche di musica classica e faccio progressi sia nel suonare che nella conoscenza della teoria musicale. Ma la voglia di regalarmi una chitarra classica aumenta sempre di più...

  • @eziosanci
    @eziosanci 6 หลายเดือนก่อน

    Ho 65 anni e non ho mai suonato uno strumento. In realtà mi sarebbe piaciuto suonare la chitarra classica ma temo di essere troppo in là con l'età per partire da zero. L'ukulele è uno strumento più semplice da imparare per cui da un anno suono soprattutto melodie seguendo una canale TH-cam con materiale di brani anche di musica classica e faccio progressi sia nel suonare che nella conoscenza della teoria musicale. Ma la voglia di regalarmi una chitarra classica aumenta sempre di più...

  • @GianpieroOk
    @GianpieroOk 6 หลายเดือนก่อน

    Sei unica bellissima ☘️

  • @giacomolafauci
    @giacomolafauci 7 หลายเดือนก่อน

    Dovrebbe essere misolidio

  • @alessandrorubichi8998
    @alessandrorubichi8998 7 หลายเดือนก่อน

    Questo video racconta un sacco di falsità incredibili. Innanzitutto,come arriviamo a fare una lezione didattica,se non sappiamo solfeggiare? Cioè,il Maestro dovrebbe conoscere il solfeggio e l' allievo può farne a meno,facendo il pappagallo? Quindi,tra 20 anni,cosa faremo?🤣 Cosa cambia tra solfeggio parlato e cantato? Sono la stessa cosa,ma il solfeggio cantato è ancora più difficile,perché oltre a conoscere la figurazione del solfeggio parlato,allo stesso tempo,devi anche conoscere come funziona il diaframma e tante altre cosette sulla voce. Potrei continuare ancora,ma prerisco chiudere qui. Io non sono per un mondo pieno di analfabeti musicali. Se hai odiato il solfeggio,è perché hai solo avuto la sfortuna di aver trovato un pessimo insegnante..e me ne dispiace. Ma,credimi,usa il TEMPO per capire quel bellissimo mondo che c'è dentro al TEMPO musicale,anziché trovare scorciatoie e proporre metodi assurdi. P.s.in tutti i libri di solfeggio,se i solfeggi cantati vengono dopo i solfeggi parlati ci sarà un perché!

  • @mariaritadigiuseppe4649
    @mariaritadigiuseppe4649 8 หลายเดือนก่อน

    Come so chiama l' applicazione

  • @aldovalori9217
    @aldovalori9217 8 หลายเดือนก่อน

    h : 00:40, 19/4/2024, : Per trovare il Modo ( la tonalità ), partivo dall’accompagnamento del Basso.-Poi prendevo Lezioni da un Maestro di Musica.- A 500 lire alla Lezione, apprendevo un accordo alla volta.- Ero studente e non potevo permettermi quella costosa frequenza ragion per cui, salutando e ringraziando il Maestro, mi congedavo da lui e, recandomi in un negozio di Articoli musicali, acquistai un Fascicolo che di Accordi me ne forniva “a centinaia”.- Avevo una chitarra classica : la elettrificai per ascoltarla con un Amplificatore a valvole autocostruito, e mi esercitavo ad accompagnare i 45 giri commerciali, abbassando di un’ottava le corde in acciaio lisce ( non sopporto lo sfrigolio delle altre sia pur più armoniose ), non potendo permettermi l’acquisto di un Basso 4 corde.- Mi scuso con lei Marta, per esser stato prolisso in questo mio intervento.- Mi perdoni anche per l’altro mio scritto, ma mi comprenda ( come ha già fatto ) se torno a dire che la Pratica spesso può fare a meno della Teoria, mentre quest’ultima senza la Pratica è “orfana”.- La ringrazio pertanto per la lettura delle mie righe, e le auguro una buona Fortuna.- ( Aldo da Verona ).- p.s. : Sia clemente nel giudicarmi, se per caso ha ascoltato su TH-cam le mie composizioni di Hobbista Musicale.- 💚🤍❤️.-

  • @AndreaBarducci
    @AndreaBarducci 8 หลายเดือนก่อน

    Marta hai una chiarezza espositiva e logica unica e assolutamente ineccepibile applicabile in qualsiasi disciplina arte anche tecnologia complementi

  • @aldovalori9217
    @aldovalori9217 8 หลายเดือนก่อน

    h : 13:28, 18/4/2024, :…perché in Musica, come in altri Campi, vale più la Pratica della Grammatica…( Aldo da Verona, Italia ).-💚🤍❤️.-

  • @ferdinandogarelli3263
    @ferdinandogarelli3263 8 หลายเดือนก่อน

    Cara maestra, se non sai leggere (gli spartiti o se sei analfabeta) non puoi neanche suonare il campanello di un condominio perché non riesci a capire a chi stai citofonando. Se conosci la musica vai avanti, diversamente, ti devi accontentare di produrre suoni ,magari anche piacevoli, ma senza sapere cosa stai facendo. buona musica!

  • @alexd7933
    @alexd7933 8 หลายเดือนก่อน

    L’autrice del video colleziona una serie di omissioni e speculazioni furbette, magari solo a scopo (si scopre scorrendo il video) autompromozionale. Vado con ordine Già il titolo è disonesto, non è assolutamente vero che il solfeggio non si usa più, anzi, forse si studia più di prima, se all’autrice non garba è un altro paio di maniche. Se a me non piacciono gli asparagi non faccio un video intitolato “perché nessuno mangia gli asparagi” Nell’approcciarsi allo studio della musica, c’è una componente molto importante, tra le tante, che è quella della lettura della musica. Ovvio che si può fare musica senza approfondire quest’aspetto. Però hai delle limitazioni nei tuoi “campi d’azione”, e tu, se sei insegnante onesto e non l’amico che insegna la canzoncina, questo lo devi sapere. L’autrice si sofferma a lungo sulla mancanza di significato rapportato al significante (cioè le note che leggiamo a voce). E’ una speculazione. Leggere le note serve semplicemente ad imparare ad identificarle sul pentagramma, è un esercizio di decodifica di un sistema moto complesso (quello della notazione musicale). Farle accompagnandosi al gesto della mano significa, inoltre, saperle collocare in una dimensione spazio/temporale che passa attraverso un proprio schema motorio. La cosa potenzia notevolmente la lettura e la consapevolezza di come è scandito ritmicamente quello che stiamo leggendo. Possiamo anche scegliere di non servircene, e magari imparare il tutto direttamente allo strumento, ma avremmo un’arma in meno. Quello che viene detto intorno al minuto 2:20 è davvero una roba grottesca. Cioè, se io insegno al mio alunno a leggere bene la musica, a leggere AUTONOMAMENTE spartiti come e quanto più gli garba …è perché io insegnante voglio fare meno fatica?? Gesù, è la prima volta che leggo una cosa del genere. Forse gli interessi beceri sono di quegli insegnanti che fanno il contrario, che hanno bisogno di mantenersi “a vita” alunni ignoranti che non sanno capire e suonare neanche una battuta al di fuori di quello che sono costretti a imparare per imitazione dai loro “onesti” insegnanti (che magari si fanno anche pagare profumatamente). Ovvio che il discorso cambia molto se si parla dei diversi generi musicali. Sono il primo a sapere che ci sono stati geni della musica leggera che non sapevano leggere le note. Leggere la musica è un mezzo, non un fine. E comunque oggi il discorso è un po’ cambiato, la preparazione tecnico/teorica è sempre più richiesta anche in ambiti “leggeri”, chi vive i diversi contesti professionali e le scuole musicali lo sa perfettamente. Alla fine l’autrice riduce il campo d’azione ai bambini, ok. Se parliamo di bimbi piccoli, di nidi musicali e quant’altro, lì si può condividere senz’altro l’approccio didattico basato su ascolto, imitazione ecc. Sono cose ovvie e arcinote . Ma si sta parlando di una fase specifica e non c’azzecca niente una condanna del solfeggio tout court. Questo significa semplicemente decontestualizzare e buttarla in caciara.

  • @laurasecci3239
    @laurasecci3239 8 หลายเดือนก่อน

    Grazie

  • @laurasecci3239
    @laurasecci3239 8 หลายเดือนก่อน

    Ho letto i numerosi commenti indignati, e per questo ti ringrazio ancora di più. Il mondo ha un grande bisogno di insegnanti rivoluzionari come te! Da piccola, ho abbandonato lo studio del pianoforte a causa del solfeggio. Tuttavia, l'anno scorso ho deciso di iniziare a studiare canto e quest'anno mi sono iscritta a un corso di teoria musicale, così ho realizzato che da piccola ho dovuto abbandonare perché per me era ed è impossibile imparare in modo così innaturale. Ma mi sono chiesta se ci fosse qualcuno che offriva un metodo più naturale. Così ho cercato online utilizzando la parola 'intuito' e fortunatamente ti ho trovato! Ti stavo cercando, ho letto tutto il tuo sito e ora so che non sarà impossibile. GRAZIE GRAZIE GRAZIE."

  • @FilippoDeVecchi
    @FilippoDeVecchi 8 หลายเดือนก่อน

    ecco finalmente un'insegnante che la pensa come me! ho fatto anch'io quest'approccio ma per molti che sono aggancianti al vecchio sistema non vogliono cambiare l'approccio.

  • @orlandinabellini395
    @orlandinabellini395 8 หลายเดือนก่อน

    Molto brava

  • @albertoc4252
    @albertoc4252 8 หลายเดือนก่อน

    Il solfeggio parlato è bellissimo. È come la musica

  • @claudpiro6469
    @claudpiro6469 8 หลายเดือนก่อน

    Dire che ci sono musicisti che non sanno leggere la musica, e sono musicisti pazzeschi... È come dire che un grande scrittore compone opere letterarie eccelse senza saper scrivere. Ma questa chi l'ha slegata?? A meno che la signorina non intenda per musicisti pazzeschi dei puri saltimbanco...

  • @LuigiSuardiMusic
    @LuigiSuardiMusic 8 หลายเดือนก่อน

    Re Misolidio

  • @remopequini6060
    @remopequini6060 9 หลายเดือนก่อน

    Finalmente qualcuno se ne è accorto che è stato opresso per secoli emisfero destro, occorre integrare anzi è dominante soprattutto alle belle arti 🎭!

  • @alexdelceppo380
    @alexdelceppo380 9 หลายเดือนก่อน

    Non la penso così ma condivido la sua teoria. Un musicista che non conosce il solfeggio può essere bravissimo a suonare ad orecchio, ma sarà un pessimo compositore, può suonare approssimativamente i brani ma non ne capisce in pieno il sens. Poi ognuno pensi come vuole

  • @floragiliberti4200
    @floragiliberti4200 9 หลายเดือนก่อน

    Lei crede che chi non sa identificare la nota con il proprio nome abbia un orecchio relativo .non è vero io sento tutte le note perché so cantare inoltre so innalzare o abbassare di tono qualsiasi frase musicale o melodia ciò mi consente di cantare e suonare infiniti trasporti melodici e di improvvisare in qualsiasi tonalità pertanto il mio orecchio non è relativo ma perfetto se qualcuno mi volesse dimostrare il contrario dovrebbe imparare tutta la musica in tutti i toni mi chiamo Gaetano Marotti sono un polistrumentista autodidatta

  • @cicomelina1122
    @cicomelina1122 9 หลายเดือนก่อน

    io suono da sempre... e sono molto istintivo... ma conosco anche molto bene il solfeggio e l'armonia. Il solfeggio è l'ossatura di un bravo musicista professionale. E quando dico Bravo musicista professionale non parlo di "personaggetti pop". Se Vasco Rossi, Jimi Hendrix e tanti altri personaggi non hanno mai saputo leggere una sola nota di musica non c'entra niente, dato che, quel tipo di "personaggi di musica" sono ovviamente e totalmente monocorde... Per diventare un vero professionista c'è bisogno di aver studiato solfeggio e armonia, anche se poi non si legge mai, ma il punto è che studiare il solfeggio a fondo ti fa capire cosa vuol dire dividere il tempo delle note. Altrimenti si rimarrà sempre dei Celentano e simili... semplici personaggi che, anche se scimmiottano musica e vendono musica, non hanno niente a che vedere con l'essere un vero musicista professionale!

  • @echori
    @echori 9 หลายเดือนก่อน

    Sei molto brava. Io ho appunto smesso di studiare musica proprio a causa del solfeggio ma poi ho cambiato strumento, dalla fisarmonica sono passato alla chitarra e mi sono messo "in proprio" andandomi a leggere e studiare quello che mi appassionava. Ho imparato molto di più in questo modo che non pagando un insegnante. C'è un'analogia tra quello che dici riguardo alla piramide dell'apprendimento e il modo in cui io (moooooooolto modestamente!) invento alcune piccole musichette, cioè parto dall'armonia e sopra ci canticchio una melodia in modo improvvisato. Ecco, fare il processo inverso per me (cioè comporre una melodia e trovare la sua armonizzazione) è la cosa più difficile del mondo, se non addirittura impossibile. Grazie, ti seguirò

  • @claudiobergamini478
    @claudiobergamini478 9 หลายเดือนก่อน

    Trova il video molto negativo soprattutto per quelle persone che stanno studiando il solfeggio con fatica ma determinati ad avere una preparazione musicale eccellente. Per chi comincia come per i bambini credo che sia l'insegnante a decidere caso per caso, perché ci sono bambini che imparano le note e il solfeggio divertendosi altri invece no. Errore grave nell'insegnamento è generalizzare.

  • @brizzzio8790
    @brizzzio8790 9 หลายเดือนก่อน

    Il solfeggio non si usa più perché ormai sono tutti ciucci , anche i musicisti

  • @carlofarneti5115
    @carlofarneti5115 9 หลายเดือนก่อน

    Io a suo tempo studiavo violino, il percorso accademico prevedeva 3 anni di solfeggio parlato e cantato...e pianoforte complementare, presi la licenza al conservatorio. Fu difficile, ma estremamente formativo per me. Dopo tanti anni non suono più lo strumento, ma la formazione musicale mi ha permesso di leggere a prima vista parti corali o di comporre musica polifonica su spartito e condividere le mie idee musicali. È impensabile essere dei musicisti senza saper leggere un brano o essere in grado di riproporre le proprie idee musicali ad altri. Il solfeggio permette di leggere la musica ed è fondamentale come alle scuole elementari è fondamentale imparare subito a leggere e scrivere per affrontare tutto il percorso di studi università compresa... È proprio il primo step, non un punto di arrivo

  • @artesuonoelectroniccenter578
    @artesuonoelectroniccenter578 9 หลายเดือนก่อน

    bravissima molto utile !!!

  • @artesuonoelectroniccenter578
    @artesuonoelectroniccenter578 9 หลายเดือนก่อน

    ottimo video didattico !!

  • @francesco_veronese
    @francesco_veronese 9 หลายเดือนก่อน

    Bah! Sapete tutto voi moderni

  • @fulviopepe5190
    @fulviopepe5190 9 หลายเดือนก่อน

    Buongiorno Il solfeggio e la base fondamentale per suonare qualsiasi spartito. Allora perché è nato il solfeggio??? Sicuramente è importante individuare per ogni allievo la metologia giusta. Perché poi ovviamente diventa una palla di piombo. A distanza di anni ancora adesso quando suono uno spartito nuovo lo canto subito a voce ...e quindi do cosa suonare. È come il Beyer..oppure il hannon......basta è una palla veramente allucinante. Hanno fatto la loro storia.... Ci sono altri testi simpatici dove l'allievo ha voglia di suonare e solfeggiare. Dipende sempre dal vero maestro individuare la metologia giusta perché deve essere anche un psicologo.... Oggi sono tutti maestri, magister magari dopo aver seguito poche lezioni... Insegnare è una vera arte ricca di tanta passione e tanto Amore per la musica altrimenti per molti è meglio andare a zappare la terra.

  • @paolomanetti820
    @paolomanetti820 9 หลายเดือนก่อน

    Poi sono arrivati il rap ed il trap ed allora la musica vera è finita.

  • @MarcoBrizi
    @MarcoBrizi 9 หลายเดือนก่อน

    Grazie maestra. Suono il pianoforte da un anno e fatico molto con il solfeggio. Ho visto tutto il video, forse molti che commentano hanno visto solo l'inizio. Mi iscrivo al canale.

    • @unamaestradimusica
      @unamaestradimusica 9 หลายเดือนก่อน

      Buongiorno Marco e benvenuto 🙏🏻🙏🏻