Sono d’accordo che l’America si stia riducendo sempre di più al buonismo perché sì. Non ho ancora sentito parlare bene di questa cosa quindi mi chiedo se funziona sul piano marketing. Basta fare un confronto con i colori scelti per questa edizione rispetto alla precedente dove sembra di passare da un dungeon alla selva fatata.
Ho anche io l'impressione che D&D sia più pensato come prodotto per abbracciare una fetta di mercato più ampia a costo di risultare piatto e di "non osare" in nulla. Non mi piacciono le immagini che rappresentano gli orchi come dei peones del far west, nulla hanno a che vedere con i fieri guerrieri barbari che abbiamo visto sino ad ora. Altra cosa che non mi piace è vedere i drow seduti a chiacchierare amabilmente con altri elfi o ad intrattenerli strimpellando la lira, per carità non pretendo che debbano sempre esser alle prese con piani malvagi, ma avrei preferito vederli nell'Underdark almeno. Plauso per i tiefling, mi è piaciuto vederli seduti ad un tavolo a giocare a carte e fare aperitivo, oltretutto loro e i dragonidi sono gli unici con un minimo di equipaggiamento da avventurieri.
Da appassionato di dark fantasy questo nuovo D&D gioioso, un misto tra Marvel e The Sims mi fa venire l'orticaria. (Opinione Personale). Ho paura che questo nuovo D&D farà un buco nell'acqua perché comunque le modifiche apportate non sono poi tante. Staremo a vedere...
non so che pensare, ci sono delle cose che mi piacciono, altre un po' meno, ma sono disposto a dargli delle possibilità, sicuramente come uscirà l'italiano una campagna ci gioco
@@telodoioildungeon Non capisco a cosa serva pompare tanto i pg che già erano troppo forti. Ci sono anche delle buone idee: ad esempio lo smite come azione bonus, ma, a mio avviso, sono poche le modifiche essenziali per giustificare la stampa di 3 nuovi manuali.
@@alessandrovisintin2910 il calo di vendite, per me è questa la spiegazione principale e forse il desiderio di fare una sorta di reset per ripartire con nuovi prodotti.
Credo che sto per fare una domanda molto stupida, tuttavia non posso esimermi dal farla: Cioè, quando andrò a comprare il nuovo manuale del giocatore, saranno esattamente quelle mostrate in questo video le immagini di presentazione per le razze giocabili? Gli orchi felici e l'aasimar zappaterra? Sarà davvero questa "felicità immotivata" a spingere gli avventurieri ad andare in guerra contro Tiamat? Se è così, caro Lorenzo, allora anch'io sono colto da un certo brivido... Per spiegarne la natura, di siffatto brivido, mi occorrerebbero però molto più tempo e spazio. Anche perché penso che tutte queste "novità" siano inestricabilmente legate ad alcuni mutamenti di ordine ontologico in corso nel nostro mondo. Mi prendo un po' di tempo per organizzare bene le idee.
Ciao, le immagini che ho mostrato sono prese da dal nuovo manuale 2024 presente su D&D Beyond e sono in effetti le immagini delle specie. Il manuale fisico ancora non ce l'ho, quindi non posso confermarti al 100%, ma è probabile che lo siano (il manuale l'ho preso in preordine e non mi è ancora arrivato e sono parecchio incazzato). Detto ciò, le immagini del manuale (on line) non sono tutte così, ogni tanto si trovano delle immagini di persone felici, ma in genere sono più action. Ciò non pregiudica la qualità o meno delle meccaniche della nuova edizione, ma tuttavia ho espresso con un po' di ironia una mia sensazione ;)
Il motivo per cui prenderò il nuovo manuale è per le meccaniche. E perché mi piace avere i manuali. E anche se il resto delle immagini è più come un giocatore si immagina il mondo di D&D, la tua ironia per quelle cha hai mostrato ci sta tutta. So che questo non è il luogo migliore per parlarne, ma poiché hai trattato degli argomenti che mi stanno molto a cuore, correrò il rischio di apparire fuori luogo e ti dirò più nello specifico quello che penso. Quelle che sto per esprimere sono mie personalissime idee che non hanno alcuna pretesa di veridicità: è solo il modo in cui vedo le cose che mi passano sotto gli occhi in questo frastornante momento storico. Comincio dalla questione delle “specie”, dando per scontato (per amor di discussione) che la Wizard sia in perfetta buona fede. Quello che vedo è che, volendo essere “inclusivi” a tutti i costi, spesso si finisce con l’ottenere un risultato contrario, almeno nella sostanza. La Wizard ritiene che il termine “specie” sia preferibile rispetto a “razze” e per tale ragione scava un solco incolmabile fra gli aasimar e gli elfi, appartenenti ormai a mondi lontani fra loro. Mi spiego: i membri di una stessa specie possono accoppiarsi per generare prole, quelle di specie differenti no. A mio avviso, però, la questione è ancora più sottile. Pensiamo a due specie differenti come quella umana e quella canina. È ovvio che uomini e cani non possono generare prole, tuttavia possono comunicare fra loro e stabilire un rapporto di coesistenza pacifica e perfino gratificante per entrambi. Ora invece pensiamo alla specie umana e a quella dei maiali. La coesistenza è pacifica e gratificante per entrambi? Con questo voglio dire che, se cominciamo a parlare di “specie”, non possiamo fare a meno di ricordare che quella dominante - nel nostro caso l’umana - determinerà il proprio rapporto con tutte le altre sulla base del suo esclusivo punto di vista, che è appunto quello di chi si ritiene superiore. Ce lo vedete un uomo del Minnesota chiedere a una sequoia della California di uscire con lui la sera? E non è solo una questione di trovare un letto adatto per la signorina… Tutto questo, proiettato nell’universo di D&D, determina a mio avviso un mondo di assoluta “incomunicabilità” fra le molteplici creature che lo abitano, poiché ogni “specie”, essendo perfettamente senziente, riterrà tutte le altre come qualcosa di diverso da sé stessa. La conseguenza più immediata di ciò è che ciascuna, ritenendosi inevitabilmente la migliore, tenderà a essere razzista verso le altre. Cosa che invece non accadrebbe - parlo a livello filosofico - se si mantenesse il termine “razza”, dato che l’appartenenza a una razza implica di necessità che l’altro, pur essendo diverso da me nell’aspetto, condivide con me un’origine comune. In fondo apparteniamo alla stessa specie, e perciò ci risulta molto più semplice stabilire fra noi un rapporto pacifico e gratificante per entrambi, se lo vogliamo. Mezzelfi e mezzorchi erano lì a testimoniarlo. In sostanza, secondo il mio punto di vista, la Wizard ha maldestramente incentivato l’odio fra le creature proprio nel momento in cui democraticamente professa a parole il rispetto universale reciproco. E questo ci porta dritto dritto alla seconda questione, quella degli orchi felicioni e degli elfi festaioli. Voglio porre una domanda come premessa: il mondo in cui viviamo è un mondo violento oppure no? Beh… E se è violento, è corretto dire che è violento perché la nostra specie umana ha, fra le sue caratteristiche, quella del ricorso alla violenza? Rispondendo sì, dobbiamo allora ammettere che la violenza è qualcosa che ci portiamo tutti quanti dentro, chi più, chi meno. Essa è qualcosa che ciascuno di noi può manifestare in varie forme sulla base di molteplici variabili. Anche per questo motivo il mondo in cui viviamo è pervaso di violenza a un livello assai profondo e sottile. Pensiamo ad esempio all’attuale sistema economico, quello del cosiddetto neoliberismo tecno-finanziario. Esso si fonda sull’idea di un profitto infinito per rincorrere il quale si è disposti a usare violenza contro l’ambiente, contro le altre specie e contro la nostra stessa specie. All’interno di questo sistema, però, ci viene costantemente ripetuto che la violenza è sbagliata e ci viene fatto credere che quando sono i “nostri” a fare violenza è solo a fin di bene e perché, in fondo, abbiamo ragione noi. La contraddizione che vedo in tutto questo è la seguente: noi viviamo in un mondo intrinsecamente violento e dove la violenza si manifesta in forme più distruttive man mano che si sale di livello nelle gerarchie sociali, eppure ci viene costantemente ripetuto che la violenza è una cosa sbagliata e che dobbiamo inclusivamente rinunciare a essa. Ora nel mondo di D&D si ammazza la gente. Il fatto di farlo con un orco felicione o con un nano paninaro non muta per nulla l’essenza dei Forgotten Realms, che è quella di un mondo violento. E tuttavia ammazzare la gente con un aasimar zappaterra o con un umano beone potrebbe infondermi la sensazione che in fondo la violenza è solo quando non accetto un tiefling nel mio gruppo perché puzza di zolfo, oppure quando dico a un halfling che non potrà mai competere nei 100 metri contro gli elfi eladrin. Quando ammazzo qualcuno con un’ascia o con una palla di fuoco, beh, non lo sto ammazzando davvero perché quella che gli sto usando non è violenza, è solo la “normalità”. La stessa normalità del sistema neoliberista o delle guerre intraprese dai “buoni” contro i “cattivi”. Insomma, mi pare che volendo perseguire il nobile intento di renderci delle creature migliori, anche quelli della Wizard si siano lasciati fuorviare dalle insidiose contraddizioni di questo tempo. E nonostante si prefiggano l’obiettivo di non proiettare il nostro mondo nei Forgotten Realms, stanno a mio avviso riuscendo nell’esatto contrario.
@@francescogemo ciao Francesco, ti prego, se non sai cogliere l'ironia del mio video e gli approfondimenti tecnici che realizzo su D&D anche 2024, non seguire il mio canale 😉 qui non c'è "nessun partito preso" ne ideologia, ma solo leggerezza e passione per D&D.
Senza preordine ieri avevo il libro in mano, a parte la battuta devo dire xhe il libro è impaginato bene, un deciso passo avanti rispetto alla 2014 ma le illustrazioni mi hanno deluso parecchio. L impostazione è prevalentemente da selva fatata mentre avrei preferito.qualcosa di più old stile o quanto meno un po più dark. Es invece no, tutto molto fanciullesco. Ecco fanciullesco è il termine giusto. Per nulla attraente da questo punto, e la copertina già lo lasciava intendere.
grazie per il tuo feedback, l'hai preso con preordine? a me non è ancora arrivato quello fisico, ho solo l'accesso su beyond. Ti chiedo anche, il salto continuo avanti ed indietro al glossario è comodo, evidenziato bene o è una rottura di scatole?
@@telodoioildungeon sono andato nel mio negozio di fiducia per prendere un manuale d avventura e c'era il manuale 2024 li sullo scaffale in bella vista. Se e quando posso preferisco premiare i negozi fisici. Il glossario secondo me è molto comodo. In generale tutto il manuale è meglio strutturato e l impaginazione molto più chiara. Peccato che il contenuto regolistico sia lontano dalla mia idea di Dnd.
Trovo sinceramente insensato che si giudichi un libro di 500 pagine su poche illustrazioni che vogliono solo rappresentare tutte le specie in ambienti di vita quotidiana; di immagini dove gli eroi sono cazzuti è pieno il manuale
@@MultiOmega1911 ciao, è vero infatti l'ho ammesso a fine video, tuttavia posso esprimere ĺa mia opinione sui disegni oppure siamo in dittatura? Se a te sono piaciuti mi sta benissimo, viva la pluralità di opinioni 😉
@@telodoioildungeon Esprimere un giudizio su una piattaforma pubblica implica anche ci ci possa essere qualcuno disposto a criticarlo o a controbatterlo e se ne accetta il rischio
@@MultiOmega1911ma certo, tuttavia io non ho giudicato l'intero prodotto ma i disegni delle specie che non mi ispirano. Invece il mio parere viene travisato e ciò non va bene
Sono d’accordo che l’America si stia riducendo sempre di più al buonismo perché sì. Non ho ancora sentito parlare bene di questa cosa quindi mi chiedo se funziona sul piano marketing. Basta fare un confronto con i colori scelti per questa edizione rispetto alla precedente dove sembra di passare da un dungeon alla selva fatata.
Prima il satanic panic, ora il racist-homophobic panic.
Onestamente mi manca il primo.
Condivido pienamente il tuo pensiero
Ho anche io l'impressione che D&D sia più pensato come prodotto per abbracciare una fetta di mercato più ampia a costo di risultare piatto e di "non osare" in nulla.
Non mi piacciono le immagini che rappresentano gli orchi come dei peones del far west, nulla hanno a che vedere con i fieri guerrieri barbari che abbiamo visto sino ad ora.
Altra cosa che non mi piace è vedere i drow seduti a chiacchierare amabilmente con altri elfi o ad intrattenerli strimpellando la lira, per carità non pretendo che debbano sempre esser alle prese con piani malvagi, ma avrei preferito vederli nell'Underdark almeno.
Plauso per i tiefling, mi è piaciuto vederli seduti ad un tavolo a giocare a carte e fare aperitivo, oltretutto loro e i dragonidi sono gli unici con un minimo di equipaggiamento da avventurieri.
Diciamo che le vibes di dnd 2024 sembrano molto più spostate verso un fantasy molto
Rilassato rispetto al fantasy epico
Resto basito 😵💫
Tristezza infinita
Da appassionato di dark fantasy questo nuovo D&D gioioso, un misto tra Marvel e The Sims mi fa venire l'orticaria. (Opinione Personale). Ho paura che questo nuovo D&D farà un buco nell'acqua perché comunque le modifiche apportate non sono poi tante. Staremo a vedere...
non so che pensare, ci sono delle cose che mi piacciono, altre un po' meno, ma sono disposto a dargli delle possibilità, sicuramente come uscirà l'italiano una campagna ci gioco
@@telodoioildungeon Non capisco a cosa serva pompare tanto i pg che già erano troppo forti. Ci sono anche delle buone idee: ad esempio lo smite come azione bonus, ma, a mio avviso, sono poche le modifiche essenziali per giustificare la stampa di 3 nuovi manuali.
@@alessandrovisintin2910 il calo di vendite, per me è questa la spiegazione principale e forse il desiderio di fare una sorta di reset per ripartire con nuovi prodotti.
Credo che sto per fare una domanda molto stupida, tuttavia non posso esimermi dal farla:
Cioè, quando andrò a comprare il nuovo manuale del giocatore, saranno esattamente quelle mostrate in questo video le immagini di presentazione per le razze giocabili? Gli orchi felici e l'aasimar zappaterra?
Sarà davvero questa "felicità immotivata" a spingere gli avventurieri ad andare in guerra contro Tiamat?
Se è così, caro Lorenzo, allora anch'io sono colto da un certo brivido...
Per spiegarne la natura, di siffatto brivido, mi occorrerebbero però molto più tempo e spazio. Anche perché penso che tutte queste "novità" siano inestricabilmente legate ad alcuni mutamenti di ordine ontologico in corso nel nostro mondo.
Mi prendo un po' di tempo per organizzare bene le idee.
Ciao, le immagini che ho mostrato sono prese da dal nuovo manuale 2024 presente su D&D Beyond e sono in effetti le immagini delle specie.
Il manuale fisico ancora non ce l'ho, quindi non posso confermarti al 100%, ma è probabile che lo siano (il manuale l'ho preso in preordine e non mi è ancora arrivato e sono parecchio incazzato).
Detto ciò, le immagini del manuale (on line) non sono tutte così, ogni tanto si trovano delle immagini di persone felici, ma in genere sono più action.
Ciò non pregiudica la qualità o meno delle meccaniche della nuova edizione, ma tuttavia ho espresso con un po' di ironia una mia sensazione ;)
Il motivo per cui prenderò il nuovo manuale è per le meccaniche. E perché mi piace avere i manuali.
E anche se il resto delle immagini è più come un giocatore si immagina il mondo di D&D, la tua ironia per quelle cha hai mostrato ci sta tutta.
So che questo non è il luogo migliore per parlarne, ma poiché hai trattato degli argomenti che mi stanno molto a cuore, correrò il rischio di apparire fuori luogo e ti dirò più nello specifico quello che penso.
Quelle che sto per esprimere sono mie personalissime idee che non hanno alcuna pretesa di veridicità: è solo il modo in cui vedo le cose che mi passano sotto gli occhi in questo frastornante momento storico.
Comincio dalla questione delle “specie”, dando per scontato (per amor di discussione) che la Wizard sia in perfetta buona fede.
Quello che vedo è che, volendo essere “inclusivi” a tutti i costi, spesso si finisce con l’ottenere un risultato contrario, almeno nella sostanza.
La Wizard ritiene che il termine “specie” sia preferibile rispetto a “razze” e per tale ragione scava un solco incolmabile fra gli aasimar e gli elfi, appartenenti ormai a mondi lontani fra loro.
Mi spiego: i membri di una stessa specie possono accoppiarsi per generare prole, quelle di specie differenti no. A mio avviso, però, la questione è ancora più sottile.
Pensiamo a due specie differenti come quella umana e quella canina. È ovvio che uomini e cani non possono generare prole, tuttavia possono comunicare fra loro e stabilire un rapporto di coesistenza pacifica e perfino gratificante per entrambi.
Ora invece pensiamo alla specie umana e a quella dei maiali. La coesistenza è pacifica e gratificante per entrambi?
Con questo voglio dire che, se cominciamo a parlare di “specie”, non possiamo fare a meno di ricordare che quella dominante - nel nostro caso l’umana - determinerà il proprio rapporto con tutte le altre sulla base del suo esclusivo punto di vista, che è appunto quello di chi si ritiene superiore.
Ce lo vedete un uomo del Minnesota chiedere a una sequoia della California di uscire con lui la sera? E non è solo una questione di trovare un letto adatto per la signorina…
Tutto questo, proiettato nell’universo di D&D, determina a mio avviso un mondo di assoluta “incomunicabilità” fra le molteplici creature che lo abitano, poiché ogni “specie”, essendo perfettamente senziente, riterrà tutte le altre come qualcosa di diverso da sé stessa. La conseguenza più immediata di ciò è che ciascuna, ritenendosi inevitabilmente la migliore, tenderà a essere razzista verso le altre.
Cosa che invece non accadrebbe - parlo a livello filosofico - se si mantenesse il termine “razza”, dato che l’appartenenza a una razza implica di necessità che l’altro, pur essendo diverso da me nell’aspetto, condivide con me un’origine comune. In fondo apparteniamo alla stessa specie, e perciò ci risulta molto più semplice stabilire fra noi un rapporto pacifico e gratificante per entrambi, se lo vogliamo.
Mezzelfi e mezzorchi erano lì a testimoniarlo.
In sostanza, secondo il mio punto di vista, la Wizard ha maldestramente incentivato l’odio fra le creature proprio nel momento in cui democraticamente professa a parole il rispetto universale reciproco.
E questo ci porta dritto dritto alla seconda questione, quella degli orchi felicioni e degli elfi festaioli.
Voglio porre una domanda come premessa: il mondo in cui viviamo è un mondo violento oppure no? Beh…
E se è violento, è corretto dire che è violento perché la nostra specie umana ha, fra le sue caratteristiche, quella del ricorso alla violenza?
Rispondendo sì, dobbiamo allora ammettere che la violenza è qualcosa che ci portiamo tutti quanti dentro, chi più, chi meno. Essa è qualcosa che ciascuno di noi può manifestare in varie forme sulla base di molteplici variabili.
Anche per questo motivo il mondo in cui viviamo è pervaso di violenza a un livello assai profondo e sottile. Pensiamo ad esempio all’attuale sistema economico, quello del cosiddetto neoliberismo tecno-finanziario.
Esso si fonda sull’idea di un profitto infinito per rincorrere il quale si è disposti a usare violenza contro l’ambiente, contro le altre specie e contro la nostra stessa specie. All’interno di questo sistema, però, ci viene costantemente ripetuto che la violenza è sbagliata e ci viene fatto credere che quando sono i “nostri” a fare violenza è solo a fin di bene e perché, in fondo, abbiamo ragione noi.
La contraddizione che vedo in tutto questo è la seguente: noi viviamo in un mondo intrinsecamente violento e dove la violenza si manifesta in forme più distruttive man mano che si sale di livello nelle gerarchie sociali, eppure ci viene costantemente ripetuto che la violenza è una cosa sbagliata e che dobbiamo inclusivamente rinunciare a essa.
Ora nel mondo di D&D si ammazza la gente.
Il fatto di farlo con un orco felicione o con un nano paninaro non muta per nulla l’essenza dei Forgotten Realms, che è quella di un mondo violento. E tuttavia ammazzare la gente con un aasimar zappaterra o con un umano beone potrebbe infondermi la sensazione che in fondo la violenza è solo quando non accetto un tiefling nel mio gruppo perché puzza di zolfo, oppure quando dico a un halfling che non potrà mai competere nei 100 metri contro gli elfi eladrin.
Quando ammazzo qualcuno con un’ascia o con una palla di fuoco, beh, non lo sto ammazzando davvero perché quella che gli sto usando non è violenza, è solo la “normalità”. La stessa normalità del sistema neoliberista o delle guerre intraprese dai “buoni” contro i “cattivi”.
Insomma, mi pare che volendo perseguire il nobile intento di renderci delle creature migliori, anche quelli della Wizard si siano lasciati fuorviare dalle insidiose contraddizioni di questo tempo.
E nonostante si prefiggano l’obiettivo di non proiettare il nostro mondo nei Forgotten Realms, stanno a mio avviso riuscendo nell’esatto contrario.
ma sfogliare le altre pagine del manuale no?
@@francescogemo ciao Francesco, ti prego, se non sai cogliere l'ironia del mio video e gli approfondimenti tecnici che realizzo su D&D anche 2024, non seguire il mio canale 😉 qui non c'è "nessun partito preso" ne ideologia, ma solo leggerezza e passione per D&D.
Senza preordine ieri avevo il libro in mano, a parte la battuta devo dire xhe il libro è impaginato bene, un deciso passo avanti rispetto alla 2014 ma le illustrazioni mi hanno deluso parecchio. L impostazione è prevalentemente da selva fatata mentre avrei preferito.qualcosa di più old stile o quanto meno un po più dark. Es invece no, tutto molto fanciullesco. Ecco fanciullesco è il termine giusto. Per nulla attraente da questo punto, e la copertina già lo lasciava intendere.
grazie per il tuo feedback, l'hai preso con preordine? a me non è ancora arrivato quello fisico, ho solo l'accesso su beyond.
Ti chiedo anche, il salto continuo avanti ed indietro al glossario è comodo, evidenziato bene o è una rottura di scatole?
@@telodoioildungeon sono andato nel mio negozio di fiducia per prendere un manuale d avventura e c'era il manuale 2024 li sullo scaffale in bella vista. Se e quando posso preferisco premiare i negozi fisici. Il glossario secondo me è molto comodo. In generale tutto il manuale è meglio strutturato e l impaginazione molto più chiara. Peccato che il contenuto regolistico sia lontano dalla mia idea di Dnd.
@@angelogiglia4740 grazie!
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Trovo sinceramente insensato che si giudichi un libro di 500 pagine su poche illustrazioni che vogliono solo rappresentare tutte le specie in ambienti di vita quotidiana; di immagini dove gli eroi sono cazzuti è pieno il manuale
@@MultiOmega1911 ciao, è vero infatti l'ho ammesso a fine video, tuttavia posso esprimere ĺa mia opinione sui disegni oppure siamo in dittatura?
Se a te sono piaciuti mi sta benissimo, viva la pluralità di opinioni 😉
@@telodoioildungeon Esprimere un giudizio su una piattaforma pubblica implica anche ci ci possa essere qualcuno disposto a criticarlo o a controbatterlo e se ne accetta il rischio
@@MultiOmega1911ma certo, tuttavia io non ho giudicato l'intero prodotto ma i disegni delle specie che non mi ispirano. Invece il mio parere viene travisato e ciò non va bene
La nuova linea scelta era già ben nota da tempo