E lo dico qui io come primo commento al video non avendolo detto in fase di registrazione, 0 trattamenti è una strada consigliata da pochi, difficile da percorrere sul piano tecnico e con un rischio di rimanere senza alveari veramente molto elevato...
Infatti io da un po' seguo i video del sign stracci lui dice che all inizio quando ha iniziato a provare le perdite sono state tante però ad oggi lui sostiene di essere riuscito a crearsi un apiario che non tratta da 17 anni un apiario giustamente in una zona come dice lui povera di fonti nettarifere così da tenere lontano tutti gli altri apicoltori quindi lui può sempre sperimentare
@@salvatoregiaquinta3174 Per come la vedo io alcune cose sono credibile ( apiari non trattati da anni) altre del tipo regine che resistono a tutte le malattie e che non fanno celle reali nei primi due anni francamente proprio no ...
@@NeslerRomano lui penso cerca di vendere il proprio prodotto magari sarà ad solo qualche regina ad avere tutte queste caratteristiche ma secondo te come fa lui in caso un dottore veterinario va nel suo apiario che dice di non trattare da 17 anni
Sono perfettamente d'accordo con lei! Ed è anche o soprattutto per coloro che i trattamenti non li vogliono fare che ci ritroviamo con famiglie cariche di varroa un mese dopo aver fatto il blocco di covata
Grazie per condividere questa lezioni di apicoltura in modo gratuito. Sono molto chiare e precise, ad ogni lezione viene ancora piû voglia di prendere il suo libro, che penso mi faró regalare a breve! 🐝
Buongiorno Romano, volevo chiederle quali trattamenti contro la varroa o eventuali tecniche apistiche consiglia su nuclei primaverili che andranno a svernare rimanendo su polistirolo. Grazie e complimenti. Il libro lo sto "divorando"
Io ai nuclei primaverile facci gli stessi trattamenti che faccio alle arnie che hanno svernato, soprattutto se sono nello stesso apiario. Tratto sempre tutte le arnie dell'apiario allo stesso modo e nello stesso momento.
(trovo sempre molto istruttivi ed esaustivi i suoi video, non so come fa ad avere tanta pazienza, grazie!) ..Tra poco acquisterò uno sciame e mi sto informando qua e la sul da farsi; ho visto che il timolo è utilizzato per contrastare la varroa, mi chiedevo se potesse avere una valenza coltivare del timo nei pressi dell'arnia, unitamente alla tecnica del telaino trappola per i fuchi e udite udite alla porticina spazzola-varroa acquistabile online, e che sarebbe efficace nell'eradicazione della varroa foretica perlopiù dal dorso delle api.. Riesco ad evitare acido ossalico e blocco di covata?
Coltivare il timo nelle vicinanze purtroppo non ha nessun effetto sulla varroasi, il telaio trappola per i fuchi ha un effetto molto blando del tutto insufficiente da solo,. Anche la spazzola non mi convince di certo perché gli acari non stanno sulle raccoglitrici, sono sulle nutrici. Io credo che il blocco della covata e i due trattamenti con acido ossalico vadano fatti se si vogliono tenere le famiglie vive e in salute. Consideri che l'acido ossalico è un acido organico presente in natura e quando mangiamo verdura ne mangiamo quantitativi rilevanti, non è una molecola di sintesi...
😅 me ne sto facendo una ragione.. è che pubblicano video intorno a nutrimenti, in genere al gusto limone, che assicurano la salvezza dalla varroa e dall'utilizzo di altre molecole farmacologiche
.. probabilmente proverò (anche) a trattare con l'ipertermia i telaini con covata tanto più che ho già preso il nécessaire minimal per praticare riscaldamento e aereazione in qualche momento critico dell'inverno, con un'arnia sola, dovrebbe essere abbastanza semplice
Grazie per la chiara spiegazione. Quindi applicare le tecniche e proseguire con i 2 trattamenti, il primo estivo, il secondo autunno-inizio inverno, ambedue in assenza di covata.
Grazie. Sempre molto esaustivo .mi potresti parlare un po’ del trattamento con glicerolo ( tratt. estivo dopo blocco covata)al posto di ossalico e zucchero. Grazie in anticipo🐝
Ciao Romano, io da apicoltore stanziale a 1300mslm perdo un sacco di api autunnali e invernali con il blocco artificiale estivo. Non vorrei usare strisce acaricide. Che tecniche alternative mi consigli?
Forse è anche possibile ottenere una selezione tale che le api sviluppino una buona resistenza alla varroa,ma poi bisognerebbe poterle isolare in un territorio sconfinato in cui non ci sia traccia di altre api:praticamente impossibile.
Non voglio fare nessuna critica ma io sono uno dei pochi ( penso) che non tratta e ha risultati,capisco che la nostra ( io e i mi babbo) tecnica sia un po dispendiosa economicamente e consiste in telaio da nido smontabile in 8 parti ( tipo il miele in favo)e fogli da fuco da eliminare quando sono opercolati ...in 8 parti perche a volte può capitare che una parte sia opercolata e una no ...devo aggiungere che io ho lo stampo x fogli cerei da fuco/operaia autocostruito e la cera uso la mia sterilizzata ecc ecc ogni anno "riproduco" circa 2000 fogli cerei da fuco ...abbiamo un apicoltura da 63 anni e non ho mai avuto problemi di sorta forse il lavoro piu grosso del cambio favi è quando x nomadismo dalle mie parti mi ritrovo 2000 casse per il castagno di altri apicoltori avendo un apicoltura stanziale riesco a fare acacia -tiglio-melata- castagno- cardomariano sempre se la stagione lo permette .... ultimamente abbiamo seminato grano saraceno ( 40gg dalla semina alla fioritura) x le scorte invernali/farina bio .... sicuramente il mio è un lavoro di "NICCHIA" ma con risultati soddisfacenti ...mi scuso per la prolissita ma volevo portare una testimonianza
Sicuramente avete ottime tecniche per riuscire a ottenere questi risultati, io mi trovo abbastanza d’accordo con il professore. Quest’anno sto mettendo in campo molte tecniche e trattamenti mirati al momento giusto. Vedo che le api sono in buona salute, spero con questo di non avere tante perdite come l’anno scorso. Postate qualche video per condividere le vostre tecniche, potrebbero aiutare tanti altri apicoltori. Saluti
@@PMimmo007 mi limito a descrivere la tecnica usata .... sicuramente se non si ha la possibilità di farsi i fogli cerei in casa ( sterilizzazione ecc ecc )non è conveniente e molto oneroso e di dubbia efficacia visto che di cera da api nei fogli commerciali c'è ne meno del 50% poi paraffine varie e olio minerale ecc ecc quindi immagino le api a che prodotti vanno a contatto e da lì cosa nasce ....chissà perché la cera da opercolo costa quasi il doppio della cera di api "normale"
E lo dico qui io come primo commento al video non avendolo detto in fase di registrazione, 0 trattamenti è una strada consigliata da pochi, difficile da percorrere sul piano tecnico e con un rischio di rimanere senza alveari veramente molto elevato...
Infatti io da un po' seguo i video del sign stracci lui dice che all inizio quando ha iniziato a provare le perdite sono state tante però ad oggi lui sostiene di essere riuscito a crearsi un apiario che non tratta da 17 anni un apiario giustamente in una zona come dice lui povera di fonti nettarifere così da tenere lontano tutti gli altri apicoltori quindi lui può sempre sperimentare
@@salvatoregiaquinta3174 Per come la vedo io alcune cose sono credibile ( apiari non trattati da anni) altre del tipo regine che resistono a tutte le malattie e che non fanno celle reali nei primi due anni francamente proprio no ...
@@NeslerRomano lui penso cerca di vendere il proprio prodotto magari sarà ad solo qualche regina ad avere tutte queste caratteristiche ma secondo te come fa lui in caso un dottore veterinario va nel suo apiario che dice di non trattare da 17 anni
@@salvatoregiaquinta3174 Guarda caso fa formazione che costa un sacco di soldi e vende di tutto e tutte cose eccezionali ...
Se fosse tutto vero avrebbe già risolto tutti i problemi dell'apicoltura ...
Sono perfettamente d'accordo con lei!
Ed è anche o soprattutto per coloro che i trattamenti non li vogliono fare che ci ritroviamo con famiglie cariche di varroa un mese dopo aver fatto il blocco di covata
Grazie per condividere questa lezioni di apicoltura in modo gratuito. Sono molto chiare e precise, ad ogni lezione viene ancora piû voglia di prendere il suo libro, che penso mi faró regalare a breve! 🐝
Complimenti sempre preciso nelle spiegazioni
siete veramente bravo,
Buongiorno Romano, volevo chiederle quali trattamenti contro la varroa o eventuali tecniche apistiche consiglia su nuclei primaverili che andranno a svernare rimanendo su polistirolo.
Grazie e complimenti. Il libro lo sto "divorando"
Io ai nuclei primaverile facci gli stessi trattamenti che faccio alle arnie che hanno svernato, soprattutto se sono nello stesso apiario. Tratto sempre tutte le arnie dell'apiario allo stesso modo e nello stesso momento.
(trovo sempre molto istruttivi ed esaustivi i suoi video, non so come fa ad avere tanta pazienza, grazie!)
..Tra poco acquisterò uno sciame e mi sto informando qua e la sul da farsi; ho visto che il timolo è utilizzato per contrastare la varroa, mi chiedevo se potesse avere una valenza coltivare del timo nei pressi dell'arnia, unitamente alla tecnica del telaino trappola per i fuchi e udite udite alla porticina spazzola-varroa acquistabile online, e che sarebbe efficace nell'eradicazione della varroa foretica perlopiù dal dorso delle api..
Riesco ad evitare acido ossalico e blocco di covata?
Coltivare il timo nelle vicinanze purtroppo non ha nessun effetto sulla varroasi, il telaio trappola per i fuchi ha un effetto molto blando del tutto insufficiente da solo,. Anche la spazzola non mi convince di certo perché gli acari non stanno sulle raccoglitrici, sono sulle nutrici. Io credo che il blocco della covata e i due trattamenti con acido ossalico vadano fatti se si vogliono tenere le famiglie vive e in salute. Consideri che l'acido ossalico è un acido organico presente in natura e quando mangiamo verdura ne mangiamo quantitativi rilevanti, non è una molecola di sintesi...
😅 me ne sto facendo una ragione.. è che pubblicano video intorno a nutrimenti, in genere al gusto limone, che assicurano la salvezza dalla varroa e dall'utilizzo di altre molecole farmacologiche
.. probabilmente proverò (anche) a trattare con l'ipertermia i telaini con covata tanto più che ho già preso il nécessaire minimal per praticare riscaldamento e aereazione in qualche momento critico dell'inverno, con un'arnia sola, dovrebbe essere abbastanza semplice
Grazie per la chiara spiegazione. Quindi applicare le tecniche e proseguire con i 2 trattamenti, il primo estivo, il secondo autunno-inizio inverno, ambedue in assenza di covata.
Sì per chi non fa nomadismo è sufficiente rispettando però una tempistica ragionevole. Fare il blocco della covata tardi significa rischiare molto ...
Grazie. Sempre molto esaustivo .mi potresti parlare un po’ del trattamento con glicerolo ( tratt. estivo dopo blocco covata)al posto di ossalico e zucchero. Grazie in anticipo🐝
Ciao Romano,
io da apicoltore stanziale a 1300mslm perdo un sacco di api autunnali e invernali con il blocco artificiale estivo. Non vorrei usare strisce acaricide. Che tecniche alternative mi consigli?
Le tecniche alternative sono blocchi parziali (più brevi) ma sono tutte tecniche anche meno efficaci.
Forse è anche possibile ottenere una selezione tale che le api sviluppino una buona resistenza alla varroa,ma poi bisognerebbe poterle isolare in un territorio sconfinato in cui non ci sia traccia di altre api:praticamente impossibile.
Non voglio fare nessuna critica ma io sono uno dei pochi ( penso) che non tratta e ha risultati,capisco che la nostra ( io e i mi babbo) tecnica sia un po dispendiosa economicamente e consiste in telaio da nido smontabile in 8 parti ( tipo il miele in favo)e fogli da fuco da eliminare quando sono opercolati ...in 8 parti perche a volte può capitare che una parte sia opercolata e una no ...devo aggiungere che io ho lo stampo x fogli cerei da fuco/operaia autocostruito e la cera uso la mia sterilizzata ecc ecc ogni anno "riproduco" circa 2000 fogli cerei da fuco ...abbiamo un apicoltura da 63 anni e non ho mai avuto problemi di sorta forse il lavoro piu grosso del cambio favi è quando x nomadismo dalle mie parti mi ritrovo 2000 casse per il castagno di altri apicoltori avendo un apicoltura stanziale riesco a fare acacia -tiglio-melata- castagno- cardomariano sempre se la stagione lo permette .... ultimamente abbiamo seminato grano saraceno ( 40gg dalla semina alla fioritura) x le scorte invernali/farina bio .... sicuramente il mio è un lavoro di "NICCHIA" ma con risultati soddisfacenti ...mi scuso per la prolissita ma volevo portare una testimonianza
Il canale è aperto e tutte le testimonianze e considerazioni sono ben accette.
Sicuramente avete ottime tecniche per riuscire a ottenere questi risultati, io mi trovo abbastanza d’accordo con il professore. Quest’anno sto mettendo in campo molte tecniche e trattamenti mirati al momento giusto. Vedo che le api sono in buona salute, spero con questo di non avere tante perdite come l’anno scorso. Postate qualche video per condividere le vostre tecniche, potrebbero aiutare tanti altri apicoltori. Saluti
@@PMimmo007 mi limito a descrivere la tecnica usata .... sicuramente se non si ha la possibilità di farsi i fogli cerei in casa ( sterilizzazione ecc ecc )non è conveniente e molto oneroso e di dubbia efficacia visto che di cera da api nei fogli commerciali c'è ne meno del 50% poi paraffine varie e olio minerale ecc ecc quindi immagino le api a che prodotti vanno a contatto e da lì cosa nasce ....chissà perché la cera da opercolo costa quasi il doppio della cera di api "normale"