Flashback : apertura pista ciclabile Imperia - San Lorenzo
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- เผยแพร่เมื่อ 15 ก.ย. 2024
- Alla presenza del bicampione del mondo di ciclismo Gianni Bugno, del sindaco di Imperia Claudio Scajola, del vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana, degli assessori regionali Gianni Berrino e Marco Scajola, e del deputato Flavio Di Muro si è tenuta nella mattinata di Sabato 2 Luglio, alle ore 10, l'inaugurazione della nuova pista ciclopedonale nel tratto da Imperia Porto Maurizio quartiere Borgo Prino a San Lorenzo al Mare, realizzata su quella che fu la sede della ottocentesca ferrovia litoranea a binario semplice dell'estremo ponente ligure.
L'antica ferrovia ligure della riviera di ponente, linea frontaliera con la Francia e percorsa nel corso dei decenni passati dai più prestigiosi treni internazionali e dai più eleganti treni italiani, era celebre ed abbondantemente fotografata grazie al suo sinuoso snodarsi attraverso suggestivi scenari a picco sul mare e tra le case dei fascinosi borghi costieri delle province di Savona e Imperia.
Smantellata segmento per segmento e sostituita con varianti a monte a doppio binario prevalentemente in galleria (nel 1977 la sezione Savona - Finale Ligure, nel 2001 la tratta San Lorenzo - Ospedaletti, nel 2016 il segmento Andora - San Lorenzo) ne resta ancora attivo solamente il tratto tra Finale Ligure e Andora, seppur coi lavori di spostamento e raddoppio già all'orizzonte.
Il destino di ciascuna porzione di ferrovia dismessa è stato molto diverso, anche per via della differenza di epoca in cui tale soppressione è avvenuta. La sezione Savona - Finale Ligure ha visto infatti larga parte dell'ex sedime ferroviario venire assorbito dal tessuto urbano nel corso degli anni '80. Destino diverso invece per la San Lorenzo - Ospedaletti, dismessa nel 2001 e prontamente riconvertita in ciclovia. Una simile riconversione è attesa anche per la Andora - San Lorenzo, la tratta più recente ad aver assistito alla scomparsa dei treni, ma che ad oggi ancora vede alternarsi porzioni in abbandono (Andora, Cervo, San Bartolomeo al Mare), altre trasformate in parcheggi (Diano Marina), altre ancora (Imperia) interessate appunto dai lavori di riconversione in pista ciclopedonale.
In video alcuni scorci dei primissimi chilometri a raggiungere il tanto atteso completamento dei lavori e l'apertura al pubblico, mentre gli interventi di riqualificazione proseguono negli altri quartieri del capoluogo imperiese un tempo attraversati dalla ferrovia, con l'obiettivo di rendere operativa tutta la ciclovia nel territorio comunale di Imperia entro la primavera 2023. Subito evidente il fascino che caratterizzava questa linea ferroviaria, la cui soppressione ha diviso le opinioni, tra chi la ritenesse ormai obsoleta e poco sicura e chi ne esaltava le vedute panoramiche e la comodità del trovare le stazioni site nel cuore dei centri abitati. Che la si pensi in un modo o nell'altro, è sicuramente apprezzabile il fatto che ora una simile infrastruttura non versi in condizioni di abbandono e degrado, bensì venga restituita alla pubblica fruizione, e che si possa oggi tornare ad ammirare simili scorci comodamente a piedi o in sella ad un bicicletta.
Bella la nuova ciclabile!!!!!
che tristezza. la maggior parte dei liguri (le nuove generazioni) che non hanno mai ammirato il fascino della ferrovia di un tempo che fù e chi invece l'ha deciso o chi non l'ha più voluta si stanno perdendo il fascino della ferrovia marittima che offriva.
Video molto curato, bravo. Che tristezza pensare che prima transitavano regionali e intercity, ora bici e pedoni. Però come nella tua dettagliata descrizione, è meglio così che vedere tutti quei bei scorci in degrado... Grazie di tutto
Perchè tristezza? la ferrovia esiste sempre ma è stata spostata all'interno, e non devasta più la riviera. Allegria altrochè tristezza
@@Alby_Torino Che è stata spostata lo so però a me piaceva di più vedere i treni li sul mare. Comunque ognuno ha i suoi gusti. Ciaoo
@@Simone_E464Certo, un amante dei treni egoisticamente poteva apprezzare una locomotiva che passa a 20 metri dal mare e a 5 metri dalle case, il resto del mondo ha gusti diversi e preferisce una ciclabile al rumore assordante dei treni merci. Ciaoo
@@Alby_Torino Il "resto del mondo" si è rapidamente reso conto della scomodità di avere stazioni lontane dal mare e dai centri urbani, specialmente nella stagione turistica. Una ferrovia così spostata a monte obbliga i passeggeri a fare ricorso a bus, taxi o auto private per raggiungere le stazioni, azzoppando il concetto green della ferrovia ed aumentando il traffico stradale. Inoltre il raddoppio non ha risolto i ritardi, non ha significativamente velocizzato i tempi di percorrenza nè ha aumentato il numero di treni circolanti, che anzi è molto minore rispetto a 20 o 30 anni fa, per non parlare del moderno concetto di "treni" che sembrano più dei tram con conseguente capienza molto ridotta e relativo effetto "carro bestiame". Per quanto riguarda il rumore, a parte che i treni merci ormai sono davvero pochi qua a ponente, ma in generale comunque la ferrovia stava lì dell'ottocento, ben prima di larga parte delle case che oggi vediamo costruite intorno, dunque se a qualcuno dava fastidio il rumore del treno aveva solo da non comprare casa vicino alla ferrovia! E non parliamo poi della sicurezza, che al giorno d'oggi disponiamo di ogni tecnologia necessaria a mettere in sicurezza una simile linea (mica esistono solo da noi le ferrovie costiere!), e se oggi tale infrastruttura è giudicata abbastanza sicura da farci passare pedoni e ciclisti, sicuramente poteva essere messa nelle condizioni di continuare a farci passare i treni.
Ma lo squallore di un sindaco (minuscolo intenzionale) che partecipa ad una cerimonia pubblica in maniche di camicia e con la camicia di fuori manco sia appena uscito dai bagni "Marietta"? Mah...