Entusiasmante. Trovo che il dialogo tra l'Organo e il Modello D sia entusiasmante. Da un lato abbiamo le sonorità piene e classiche, e gli accordi a 10 dita; dall'altro abbiamo una timbrica "aliena", figlia di uno strumento dalle capacità infinite e dalle limitazioni pazzesche. Non può che nascere qualcosa di entusiasmante. La composizione è ricca, piene di idee: vi sono compositori classici che, con molto meno materiale, avrebbero sfornato lunghe sinfonie. Mi piacerebbe molto avere lo spartito di questo concerto, perché proverei ad orchestrarlo con i miei MIDI. In ogni caso un'opera e un'esecuzione entusiasmante. Grazie, Maestro Lui.
Non so come sia arrivato nel mio feed di TH-cam: sono contento di questa scoperta. Per uno che ha sempre usato tastiere digitali e VST questa è poesia! Non capisco come è l'amplificazione del moog. Era collegato alle casse della chiesa e hai fatto un mix con l'acustica naturale dell'organo?
@@emiliano344 L'idea era che l'unione di questi due suoni rappresentasse anche due secoli diversi che si incontrano, quindi era necessario che il Moog "cantasse" insieme all'organo senza che ci fosse distacco dal punto di vista sonoro. In un Abbazia millenaria i passaggi impervi per arrivare all'organo e il contesto avrebbero reso per me inopportuno l'Impiego di casse più impegnative e sicuramente meno discrete. Ho scelto di usare un'unica cassa mono, un semplice monitor Krk con delle basse ragionevoli, oltre a un buon riverbero Strymon che ha conferito al Moog il comportamento acustico che volevo, distanziando il suono dalla sua natura immediata ed elettrica per librarsi come l'aria dalle canne dell'organo. Il resto lo ha fatto la straordinaria acustica dell'Abbazia.
connubio moog organo forse un po’ azzardato in un contesto di quel tipo, però trovo complessivamente molto gradevole la performance.. avrei preferito sentire l’accompagnamento di un organo hammond anziché questo a canne. Però mi piace!
@@marcobelletti91 La ringrazio per il suo commento. È vero che un organo Hammond sarebbe un partner più classico per il Moog, tuttavia quest'ultimo è uno strumento che io ritengo addirittura orchestrale, e ho pensato che sarebbe stato un buon esperimento accostare una voce elettronica che sembra viva come uno strumento acustico ad uno strumento classico che, di fatto, con i suoi registri e le sue canne è il primo vero sintetizzatore. Vede, per me il Moog è qualcosa di più di uno strumento elettronico: basta suonarlo per capire l'arte di cui è fatto, e questo lo rende versatile in ogni contesto, anche quello improvvisativo. Ci sono compositori progressive che hanno fatto accostamenti simili al mio, tuttavia l'organo a canne era già contemplato nel mio percorso: lo abbiamo suonato in concerto insieme all'orchestra in Duomo a Massa Carrara, dove il suo suono antico spiccava tra le venature elettroniche ed i Vocoder. Secondo me molti compositori classici avrebbero apprezzato ed utilizzato il Moog. Quello che non posso trovare già fatto nei miei continui studi, cerco di sperimentarlo da me e devo dire che è stato molto bello. Poi quell'organo è a dir poco meraviglioso.
@@FilippoLui graZie della spiegazione, colgo occasione per chiederle se lei utilizza anche tipologie di tastiere a synth “digitali” o è più avvezzo al mondo analogico (ho fatto un po’ di zapping tra i suoi video e vedo spesso cose analogiche)
@@marcobelletti91 assolutamente sì, anche digitali. Ho una predilezione per gli analogici per la consistenza del suono che hanno (parlo di strumenti specifici), ma su altre cose il digitale fa meraviglie come nel caso del Triton, dello Z1, del Dx7 e dei campionatori. Mi riferisco comunque a tutte macchine che hanno timbriche specifiche, analogiche o digitali che siano. Per cui scelgo gli strumenti in base alla loro voce e alle finalità del progetto che ho in mente. Preferisco non usare dei surrogati quando possibile: un Rhodes di può praticamente eguagliare, ma quello vero è sempre un'altra cosa.
Om Shanti Om 🎶
Mi sono iscritto al tuo canale👍
@@mauromarelli5721 grazie di cuore
Entusiasmante.
Trovo che il dialogo tra l'Organo e il Modello D sia entusiasmante. Da un lato abbiamo le sonorità piene e classiche, e gli accordi a 10 dita; dall'altro abbiamo una timbrica "aliena", figlia di uno strumento dalle capacità infinite e dalle limitazioni pazzesche.
Non può che nascere qualcosa di entusiasmante.
La composizione è ricca, piene di idee: vi sono compositori classici che, con molto meno materiale, avrebbero sfornato lunghe sinfonie. Mi piacerebbe molto avere lo spartito di questo concerto, perché proverei ad orchestrarlo con i miei MIDI.
In ogni caso un'opera e un'esecuzione entusiasmante.
Grazie, Maestro Lui.
Dovrei trascriverlo, è un' improvvisazione con accenno ad alcuni temi, sempre di mia composizione. La Sua proposta è interessante!
Non so come sia arrivato nel mio feed di TH-cam: sono contento di questa scoperta. Per uno che ha sempre usato tastiere digitali e VST questa è poesia! Non capisco come è l'amplificazione del moog. Era collegato alle casse della chiesa e hai fatto un mix con l'acustica naturale dell'organo?
@@emiliano344 L'idea era che l'unione di questi due suoni rappresentasse anche due secoli diversi che si incontrano, quindi era necessario che il Moog "cantasse" insieme all'organo senza che ci fosse distacco dal punto di vista sonoro.
In un Abbazia millenaria i passaggi impervi per arrivare all'organo e il contesto avrebbero reso per me inopportuno l'Impiego di casse più impegnative e sicuramente meno discrete.
Ho scelto di usare un'unica cassa mono, un semplice monitor Krk con delle basse ragionevoli, oltre a un buon riverbero Strymon che ha conferito al Moog il comportamento acustico che volevo, distanziando il suono dalla sua natura immediata ed elettrica per librarsi come l'aria dalle canne dell'organo.
Il resto lo ha fatto la straordinaria acustica dell'Abbazia.
@@FilippoLui grazie mille per l’accurata spiegazione. Dove hai posizionato la cassa mono?
@@emiliano344 Era alla mia destra a circa un metro di altezza...non si vede nel video mi pare.
@@FilippoLui grazie e complimenti ancora
connubio moog organo forse un po’ azzardato in un contesto di quel tipo, però trovo complessivamente molto gradevole la performance.. avrei preferito sentire l’accompagnamento di un organo hammond anziché questo a canne. Però mi piace!
@@marcobelletti91 La ringrazio per il suo commento. È vero che un organo Hammond sarebbe un partner più classico per il Moog, tuttavia quest'ultimo è uno strumento che io ritengo addirittura orchestrale, e ho pensato che sarebbe stato un buon esperimento accostare una voce elettronica che sembra viva come uno strumento acustico ad uno strumento classico che, di fatto, con i suoi registri e le sue canne è il primo vero sintetizzatore. Vede, per me il Moog è qualcosa di più di uno strumento elettronico: basta suonarlo per capire l'arte di cui è fatto, e questo lo rende versatile in ogni contesto, anche quello improvvisativo. Ci sono compositori progressive che hanno fatto accostamenti simili al mio, tuttavia l'organo a canne era già contemplato nel mio percorso: lo abbiamo suonato in concerto insieme all'orchestra in Duomo a Massa Carrara, dove il suo suono antico spiccava tra le venature elettroniche ed i Vocoder.
Secondo me molti compositori classici avrebbero apprezzato ed utilizzato il Moog. Quello che non posso trovare già fatto nei miei continui studi, cerco di sperimentarlo da me e devo dire che è stato molto bello. Poi quell'organo è a dir poco meraviglioso.
@@FilippoLui graZie della spiegazione, colgo occasione per chiederle se lei utilizza anche tipologie di tastiere a synth “digitali” o è più avvezzo al mondo analogico (ho fatto un po’ di zapping tra i suoi video e vedo spesso cose analogiche)
@@marcobelletti91 assolutamente sì, anche digitali. Ho una predilezione per gli analogici per la consistenza del suono che hanno (parlo di strumenti specifici), ma su altre cose il digitale fa meraviglie come nel caso del Triton, dello Z1, del Dx7 e dei campionatori. Mi riferisco comunque a tutte macchine che hanno timbriche specifiche, analogiche o digitali che siano. Per cui scelgo gli strumenti in base alla loro voce e alle finalità del progetto che ho in mente. Preferisco non usare dei surrogati quando possibile: un Rhodes di può praticamente eguagliare, ma quello vero è sempre un'altra cosa.
@@FilippoLui molto interessante il suo modo di approcciare il suono, il wurlitzer invece?
suona sporco tutto in confusione ma poi che brano è ?
Beh non si può piacere a tutti.
Però se a te suona così sporco e in confusione dovresti verificare la tua connessione.
@@FilippoLui forse sei tu che devi rivedere qualcosa, se posso il mio suggerimento magari cambiare gusti musicali
@@FrancescoMontini-g1f Oh, io ascolto volentieri il parere di tutti.
Certo devo prima capire cosa proponi e soprattutto chi sei.
Forse la sua é una critica un po’ fine a se stessa
O forse non capisce niente di suono, che comunque non è un difetto, basta avere l'umiltà di ammetterlo@@marcobelletti91