La farsa del tonno rosso .
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- เผยแพร่เมื่อ 30 ก.ย. 2024
- Si riapre la pesca al tonno rosso con le consuete quote ridicole assegnate ai pescatori sportivi. Hanno realmente senso quando tutti sappiamo che gran parte non rilascia nulla, pochissimi dichiarano la cattura e la legge è aggirata nel 95% dei casi? IL rischio è che pagheremo questa situazione ipocrita in cui ci lamentiamo per essere a volte noi stessi, la causa del nostro male.
Il punto è Alzare le quote della pesca sportiva e non dare delle quantità ridicole che spingono tutti ad essere nell’illegalità a volte per un solo esemplare pescato a stagione e iniziamo a controllare di più palangari circuizione e compagnia bella che fanno delle carneficine quotidianamente con km e km di reti e di travi che coprono miglia e miglia di mare non facendo selezione di taglia e specie sono d’accordo nel monitoraggio della pesca ricreativa e dell’ inasprimento delle sanzioni ma non si può guardare un dito quando dietro c’è la luna….
sono d'accordo su tutto.
Ma cosa dici... Io professionista non posso prendere un pesce nemmeno per mangiare, tu si! Quindi ti sembra normale???
Ovviamente sono d'accordo su tutto al 100%.........
Detto questo voglio solo mettere una variabile in campo.......così tanto per offrire un altro punto di vista.
questi dati che ora descrivo sono facilmente visionabili da chiunque su i relativi siti di statistica sulla popolazione mondiale:
Anno 1804 - popolazione mondiale stimata intorno a 1 miliardo di persone
1950 - 2,5 miliardi circa
2010 - 4 miliardi circa
oggi - 7,5 miliardi
Io credo che per quanto si possa fare bene (e in Italia molto poco, ma va beh questa è un'altra storia), non esiste un sistema di leggi, regole, norme o limiti che riescano a contenere i danni, i problemi, i guai di 8.000.000.000 di persone.
Basta pensare alle feste dei bambini.......
Mettete 10 bambini in un parco a divertirsi.......molto probabilmente tutto andrà come deve andare e tutti si divertiranno......ora mettine 100.000. -----> caos totale, impossibilità di controllo, difficoltà nel mantenere la sicurezza.
Tutto qui...... un concetto molto ovvio e banale lo so.........ma a me un pò preoccupa 😅
manca proprio la cultura del rispetto.
nessuna lungimiranza.
tutto e subito.
e poi?
...
La cosa ridicola è che chi ne paga le conseguenze siamo noi pescatori dilettanti della domenica. Non prendiamoci in giro mancano controlli veri ai professionisti che con sistemi sofisticati distruggono il mare a pochi metri dalla costa e sotto gli occhi di chi dovrebbe controllare. A volte si esce una volta al mese a causa delle condizioni del mare ma che danno mai possiamo fare noipiccolipescatori della domenica se non quello di rilassarci e far girare l'economia.
Se non cambia la mentalita di noi pescatori ,ha rispettare il mare e il pesce . Il mare non e una giungla dove chiunque se ne frega delle regole ,ma è la nostra passione e tale deve essere salvaguardata ,perché come dice giustamente Roberto:e gia stato impoverito dalla pesca eccessiva. (Prendiamo coscienza di rispettare la legge e prendere solo quello che puoi mangiare il resto lasciamolo in mare .)
Discorso eccezionale... Tutto ciò si può riassumere dicendo semplicemente che il pescatore sportivo specialmente al mare in Italia non ha una morale, non ha un etica e sopratutto non ha lungimiranza nel capire in che stato si ritroveranno le nostre acque a breve.... A tutto ciò si aggiunge la figura dello stato completamente incompetente in determinati ambiti e assente in altri...
Molto probabilmente a questa situazione non c'è rimedio se non con il vero esaurimento degli stock ittici a finché la gente (stato compreso) capisca le reali condizioni del nostro mare, come avvene col tonno anni fa d'altronde.
tutto giusto , io sono uno di quelli che 2 3 tonni all anno li porta a casa , conosco quelli che vanno tutti i giorni per venderlo , ecc , comunque ricordo anche i tempi circa 20 anni fa che nel tirreno arrivavano le navi con le reti di circuizione 4 5 km e prendevano tutti i tonni disponibili in zona . Quindi tutto questo danno fatto dai pescatori canna e mulinello io non lo vedo , è vero che siamo tanti, ma il mare è di tutti , non solo dell industria ittica e degli stati , qui si dovrebbe intervenire , il pesce selvatico non dovrebbe semplicemente essere alla portata di tutti , come un altro alimento , o trattato come merce .
Roby hai spiegato davvero in maniera chiara cosa gira attorno alla pesca del tonno rosso. Complimenti!
Buongiorno Roberto, il tonno è un pesce meraviglioso, un vero peccato sia vittima, come al solito dell'ingordigia umana. Su certe specie ci vorrebbe il reato penale punito con il carcere e multe da migliaia di euro.
Credo che lo sfruttamento delle risorse naturali e la sua razionalizzazione sia u grosso problema soprattutto perché spesso si tratta di giri commerciali molto articolati. Certamente ci fosse qualche controllo fatto bene aiuterebbe. Devono fare il mazzo a tutti quelli che non rispettano le norme. Sia sportivi che professionisti. Sarebbe anche utile avere una norma più semplice ed aderente alle varie realtà ed attenta alle esigenze di tutti. Ma siamo pur sempre in Italia…
Comandante, lei è come sempre preciso nell'individuare le storture di sistema che risulta approssimativo per le solite ragioni, chi legifera non ha gli strumenti conoscitivi necessari a regolamentare, mi permetto un aneddoto sul tema, la settimana scorsa un Angler che seguo su TH-cam e che ammiro per le sue imprese, ha editato un video di una cattura da terra di un tonno rosso, nei commenti qualcuno si è apertamente dichiarato menefreghista delle regole, confermando ciò che ha detto in questo video, ed io ingenuamente ho evidenziato che dalle normative, non si prevede nemmeno nei periodi di apertura, un eventuale trattenuta del pescato se si dovesse fare la cattura da terra, ricevendo di tutta risposta che la penso diversamente, mentre non facevo altro che indicare la legge, che è praticamente esclusivizzante, in pratica senza natante non si può essere autorizzati alla quota di tonno rosso. Eppure quel video dimostra tutt'altra realtà.
Buongiorno Roberto concordo con le parole dette nel video e confermo che nella maggior parte delle volte si tratta di puro bracconaggio che sia al tonno rosso come per altre specie, testimone di catture di spigolette sotto misura e in quantità elevata😢....
Per non parlare delle reti messe ovunque e di qualsiasi dimensione (fare un giro sulle coste calabre a questo proposito)....
La continua e selvaggia cattura di novellame vietatissima ma i continui sequestri ne confermano la cattiva abitudine....
Questo è un quadro tristemente noto ma mia opinione personalissima è che, come in altri ambiti (e io ne ho contezza), in Italia il vero male è la completa assenza di pene esemplari...
Complimenti Maestro meglio di cosi' non si poteva spiegare questa " barzelletta" sulla pesca al tonno rosso.Un abbraccio.
Il problema è nel essere umano che sia sportiva o professionale mare o acque interne ogni giorno vengono fatti dei danni .
In un pesca sportivo devo dire che le volte che si eccede con le quantità si ricordano nella vita mentre nella professionale ogni giorno ..
Per il tonno guardando le volte che si esce nel periodo che è aperta per poterlo trattenere quasi impensabile riuscire,basterebbe dare 1 pesce dichiarato a pescatore sportivo
resto del tempo si va in rilascio..
Caro Roberto tanto chi ha ristoranti per gabbare la legge si organizzerà abbattendolo e tenendolo a casa e solo al momento che gli serve rischieranno portando qualche pezzo al ristorante, fatta la legge...
Come le quote "rosa" direi...caro Roberto
La gente non ha rispetto e basta
Roberto il problema che non ci sono controlli
Ma non c è quote a sufficienza le diamo tutte in giro a noi non rimane nulla ma di cosa parli che arrivano le navi giapponesi che li prendono tutti ma perfavore
Informati, studia poi ne riparliamo se ne ho voglia.
Carissimo comandante,ormai l'ipocrisia regna ovunque e di gente che vende il pescato,con le motivazioni più assurde e fantasiose,ce n'è sempre di più.
Conosco decine di persone alle quali vieterei di mettere piede in mare anche solo per fare il bagno.
Vorrei che facessi un video anche sulla nuova moda del dronecasting,dove alcuni fanno video direttamente dalle pescherie,dove portano il pescato,con 30/40/50 kg di orate.
Saluti,con affetto.
Lo faro senza dubbio. Sto studiando i regolamenti.Grazie!
Ciao Roberto,
come al solito hai fatto un'ottima analisi, complimenti anche per il tuo racconto sul tuo incidente con l' F104, lo hai fatto sembrare un gioco da ragazzi !
Matteo
Complimenti per la chiarezza e la coerenza Roberto
buongiorno Roberto, devo dire che il ragionamento che hai fatto è molto corretto e anch’io la penso allo stesso modo, tant’è vero che all’anno prendo solamente 1 tonno x “ casa Mia “ e tutti gli altri tonni che sono (tanti) , oramai da molti anni li rilascio tranquillamente senza nessuna remora, anzi mi inorgoglisce molto , la mia zona di pesca è la Toscana , e in quella zona ma anche nelle altre zone i “pescatori” così almeno si credono ,si comportano come hai ben spiegato … per non parlare del sud sud Italia che x loro non sanno nemmeno che ci sono periodi di chiusura del tonno rosso . Cordiali saluti Cpt. Rudy
Domanda semplice a Ripamomti: ma esiste la pesca subacquea professionale? Cioè il pescatore subacqueo professionista che lo fà per lavoro?
una licenza di pesca onerosa? non la auspico ma sarebbe il minore dei mali.Qui da me in liguria in ambienti molto vicini ad ambientalisti ed animalisti si parla addirittura di uno stop a periodi della pesca sportiva,come già accade per quella professionale.E credimi che davanti a certi scempi che vedo fatti da noi"sportivi" non è molto distante dal mio pensare.
Purtroppo è cosi ed è colpa nostra.
Ma magari la facessero veramente la licenza di pesca in mare; purché i soldi ricavati siano destinati alla Guardia Costiera per controllare il pescato e non alla pesca professionale, come paventato in precedenza.
Esattamente. CP e Reef artificiali
Ma non collabori più con Trabucco?
Si certo…! Quelli che metto a copertura sono filmati di repertorio.
La seguo sempre con molta attenzione e stima ma le voglio far notare che la mattanza di Favignana avveniva addirittura in aprile-maggio, da questo ne deduco che i tonni sono già entrati. Se poi si considera anche il surriscaldamento del mare, è ancora più probabile. Chiaramente sono deduzioni empiriche perché non vivo in Sicilia e non sono un biologo marino. Ciò non toglie la mia stima ne suoi confronti come pescatore e divulgatore.
Grazie Luca ma a aprile e maggio i tonni sono ancora nel mediterraneo . Ora ad esempio non ce ne sono e li stiamo li aspettando. Storicamente li si ricomincia a trovare nelle acque del Centro Tirreno tra giugno e luglio.
@@cpt.robertoripamonti mi scusi ma per me anche Tirreno ed Adriatico sono mar Mediterraneneo. Anche Ischia e Capri sono considerate isole del Mediterraneneo.
È tutto sbagliato, anche i limiti giornalieri non hanno senso. Bisogna mettere un limite alle uscite mensili con libretto stile caccia, c'è gente che fa più di 100 uscite all' anno, cosa c'è di ricreativo in ciò? Come il tonno quando è aperta ci sono alcuni che vanno tutti i giorni e prendono svariati tonni, tutti in modo legale. Mentre persone normali che gli tocca un tonno ogni 10 anni. Per quanto riguarda le guide lasciamo perdere...
Sono totalmente d’accordo. Limite di uscite, limite di tonni catturabili in una stagione. Il punto è; chi controlla?
@@cpt.robertoripamonti libretto come la caccia, segni la data dell' uscita e i capi trattenuti dopo la cattura (come la trota). Al controllo se mancano una delle due sei in difetto, già la metà si eliminano. Il controllo è banale anche alla macchina al rientro.
I maggiori danni li creano i pescatori professionisti e non certamente i pescatori amatoriali
Non è questo il senso del mio discorso. È ovvio cio che dici ma bisogna guardare in casa propria.
Dovrebbero aumentare le quote i tonni sono i cinghiali del mare
Complimenti Roberto come al solito mai banale e costruttivo, ascoltando questo video non sono d’accordo su una cosa sola “ quando si dichiara un semplice cittadino, non credo lei lo sia,anzi avrebbe tutti i requisiti per provare a cambiare o far partecipare chi ancora non vuol sapere che le regole ci sono e vanno. Sempre contento di poterla ascoltare un abbraccio
Grazie per la fiducia! Faccio un esempio; tra qualche mese ci saranno le elezioni in fipsas, pensi che qualcuno abbia intenzione di mettersi in casa uno con il mio seguito e trascorso? Non ci pensano proprio…😂
@@cpt.robertoripamonti ma chi partecipa a queste elezioni?
@@robertorossi2734 i soliti che da 40 anni la fanno da padroni Se venisse rieletto l'ottimo Matteoli arriverebbe a oltre 80 anni. salute!!
E quelli che trattengono (facendo finta di nn sapere che è un tonno rosso) decine di esemplari da mezzo kilo? Comunque il pescatore sportivo dovrebbe liberare il pesce che pesca. Buona giornata comandante.
Discorso poco logico prima dici che le quote sono piccolissime poi passi a parlare di altre specie e di riduzione degli stock parlanidei superamenti delle quote procapite do 5 kg sfiorando il discorso sulla pesca professionale ( che fa danni enormi ) senza parlare delle cenciole che pescano dove gli e' vietato facendo stragi senza limiti ad esempio. Ribadisco un discorso senza né capo né coda e SPT poco condivisibile
Verifico che sei l’unico a non averne capito il senso. Colpa mia…La logica è stringente e chiara. Le quote tonno assegnate ai ricreativi all’interno del volume totale assegnato alla pesca Italiana è ridicolo. 22.3 tonnellate sono meno del 4% . Questa è n un na grave discriminazione che causa anche la grande illegalità. Altro discorso sono gli stock ittici non protetti ( il tonno rosso è gestito dall’ICAAT) che sono ultra pescati e sono in chiara difficoltà ( cernie, dentici, ricciole..) a causa di una pesca sfrenata e e senza misure minime. Aggiungo che ho ribadito che non dobbiamo scaricare su altre categorie le responsabilità di comportamenti illegali che facciamo noi pescatori ricreativi. Intanto risolviamo le magangne in casa nostra poi eventualmente ci possiamo confrontare con chi è molto più forte e strutturato di noi...Ascoltare, capire e poi parlare.