Se ti piacciono i miei contenuti, contribuisci al mio progetto: - Sostienimi con PayPal: bit.ly/3x6E4Na - Offrimi un caffè: www.buymeacoffee.com/giannini - Codice sconto Tennis-Point: ACPIT_FG02261
passato dalla Prince, per poi andare sulla Babolat Z-Drive lite 17 anni fa e ora son passato sulla Babolat Pure Drive. Il primo passaggio è stato epocale, nonostante la classe della Prince, il secondo mi ha reso estremamente il gioco molto più semplice
Ciao Riccardo e grazie per il commento. Comprendo l'epocalità (aggettivo appropriato) del passaggio da Prince a una Z-Drive con 20 anni di differenza... e condivido come sempre affermo l'aiuto estremo che i telai più moderni danno al gioco. La domanda è: quella semplicità apportata dai nuovi telai, a livello amatoriale, migliora o no il tennis? Non parlo di tennis PRO, che vive preparazioni atletiche e tattiche diverse, oltre che corde ormai evolute ancor più dei telai... parlo di tennis amatoriale o comunque di terza categoria. Quanto i telai moderni ci stanno davvero aiutando? Grazie ancora per il commento / testimonianza. 😀
@@tenniscoffeegrazie a te per il riscontro. Ti rispondo dicendoti che io sono dovuto andare nuovamente a lezione dopo molti anni sia per ripristinare qualche difetto apportato negli anni nel mio modo di giocare, ma anche perché i maestri (quelli storici) si sono evoluti assieme alle racchette insegnando a sfruttarne al meglio il potenziale. Mentre ricordo ancora le mie prime lezioni di quasi 40 anni fa dove oltre la tecnica c’era fortemente il concetto di forza (anche per maneggiare quelle racchette), oggi il mio stesso e identico maestro che ancora insegna si concentra maggiormente sul movimento in quanto le racchette ormai con questa tecnologia fanno tutto il resto con meno sforzo. Quando sono in una posizione corretta e con la giusta scioltezza grazie anche ai nuovi overgrip infatti con la nuova racchetta non sento quasi l’impatto e la pallina va a velocità che in passato non mi sognavo senza un grosso sforzo e con una vibrazione non da poco sul braccio. Quindi per me: sì, aiutano moltissimo a giocare con meno fatica, MA è necessario affinare maggiormente la tecnica per sfruttarne al meglio il potenziale. Ho risposto alla tua domanda?
ho scritto in modo forse fraintendibile: intendo che in passato picchiando duro con quelle racchette sentivo molto le vibrazioni, mentre con le nuove racchette le vibrazioni si sentono molto meno soprattutto se si ha una buona impostazione e tecnica.
@@RiccardoSolimena non c'è alcuna parola sbagliata in quel che dici. Concordo: il tennis è così cambiato... basti pensare semplicemente all'impugnatura di un semplice dritto, ora sempre meno classica, per sfruttare al meglio il potenziale di spin dei telai. Hai toccato un punto che raramente si discute: OVERGRIP, ovvero quanto la presa oggi risulti migliore... pare un punto che non conti niente, ma è un errore fatale... ogni pezzo nel telaio finito e incordato ha un suo perché. In merito alla tua visione, penso proprio tu abbia dato una spiegazione corretta e coerente. Se 30 anni fa un atleta esprimendo il 100% del potenziale, otteneva un risultato "X", con telai moderni ne basta meno... non voglio quantificare, ma almeno un buon 10% l'abbiamo recuperato in termini tecnologici. Quindi oggi lo stesso atleta ha 2 scelte: o cresce ancora e arriva al 100% dei nuovi telai, o si ferma e comunque resta UGUALE a 30 anni fa, stancandosi meno 😀
@@RiccardoSolimena i sistemi di smorzamento oggi sono molto più forti di un tempo. Su questo non si transige. Anche le corde e le tecniche di incordatura di sono evolute nello stesso senso, e non per questo togliendo qualità al gioco o al telaio. 😀
Ciao Davide... la serie Prince cui ti riferisci ha fatto storia, nelle mani di Gabriela Sabatini, Andre Agassi, Jennifer Capriati e molti altri. Personalmente credo tu dica bene: siano molto "allenanti". Non nascondo che porterò con me sempre un telaio vintage, per occasioni in cui posso sfoggiarlo e allenarmi, appunto, sui colpi. Però non ci giocherei se dovessi ricercare la performance. Forse è una questione di livello: non ho ancora quelle capacità, ma attualmente trovo i telai moderni superiori a quelli di 30 anni fa. Ciò non toglie che il tuo è un pezzo di arte tra le mani... io ne possiedo una, e la ammiro ogni tanto.
Come al solito argomento interessante a cui provo a dare il mio modesto contributo. Rientro al tennis dopo svariati anni. Inizialmente utilizzavo la mia Wilson Pro Staff Classic 95 6.1 18x20 del 1995 usata poco, per poi passare a una Head Boom Pro 2022, nel mezzo ho provato altre racchette tra cui la Pro Staff 97 v13. Dopo un 2/3 di mesi ho iniziato a cercare qualche alternativa più maneggevole dei 370gr della PSC per migliorare i miei colpi da fondo campo in ottica moderna. Differenze ... il peso. PSC ... il peso per un comune mortale è fattore importante, sono un bell'omone e riesco ancora a giocare con la PSC senza grossi problemi ma alla lunga le braccia cadono, il piatto piccolo perdona poco ed è per me complicato lavorare sullo spin, a rete e al servizio è ancora una racchetta che da la paga a tanti telai moderni, il bilanciamento incordata a 31cm la rendono maneggevole. Posso ancora giocarci senza problemi, esprimo un ottimo tennis ma se non sono in giornata mi ricorda di quanto sono tecnicamente arretrato. Se la uso gioco molto in anticipo sul colpo e scendo con molta frequenza a rete, cerco di non rimanere troppo a fondo. PS97 v13 se la vedi e la metti al fianco di una qualsiasi vecchia Pro Staff 95 6.1 è uguale ... leggermente diversi gli steli (più lunghi nella versione moderna). Il mold della PS 6.1 è uno dei più longevi della storia un motivo ci sarà. Molto bella da giocare, coi suoi 315gr ha maggior maneggevolezza, si comporta come tutte le PS 6.1 ma perdona abbastanza e genera maggior rotazione, diciamo che ci vedo quel miglioramento in ottica moderna ma con le caratteristiche della PS 95 6.1. Un plauso a Wilson che permette di ritrovare le sensazioni solite su un telaio dopo 35anni ... in questo caso un appassionato del modello e che si trova bene può a fine vita della sua racchetta comprarne l'ultimo o penultimo modello sapendo che troverà più o meno le stesse sensazioni. Boom Pro, indeciso tra questa è la PS97 alla fine per cambiare ho scelto la Head. All fine è una racchetta classica dalle misure simili a una Pro Staff ma con un piatto stile yonex che la rende molto perdonante e permette di generare ottimo spin con una tecnica adeguata e maggiore potenza rispetto a una classica. Quello che perdo a rete come precisione e stabilità (rispetto a una PS) lo recuperi in leggerezza, colpo da fondo, maggior perdono. Per me alla fine, pur dovendomi ricredere, i telai moderni sono generalmente più facili e non troppo distanti dai loro antenati. Sebbene non costruiti come negli anni 90 (anche se yonex è l'eccezione che conferma la regola) sono comunque prodotti di ottima qualità tecnologica, comunque sembra basati su progetti ben delineati nei decenni. Se passo dalla PSC a boom o altra racchetta moderna mi rendo subito conto che aumenta la consistenza a fondo campo ma a parte il peso la gestione del colpo non è che cambi molto. Sicuramente un telaio può essere usato per anni se integro, ma per uno che deve comprare oggi una racchetta gli direi vai nell'usato recente o nuovo fine serie le differenze tra telai di simile concezione e talmente labile in confronto alle capacità tecniche che non vale la pena andare sul vintage, ci sono comunque stati dei salti tecnologici e culturali che hanno portato a diminuzione dei pesi con pari performance a prezzi da "usato fighetto". Sono però dell'idea che trovato il telaio non si cambia fino a che non è più integro o testo qualcosa di enormemente migliorativo.
Intanto, Daniele... GRAZIE, perché questo commento è una miniera di spunti. Io mi permetto di COPIARE e cambiare la punteggiatura a una tua frase, che secondo me andrebbe incornciata: "I telai moderni sono generalmente più facili e non troppo distanti dai loro antenati, sebbene non costruiti come negli anni 90!"... e questa secondo me vale tanto. Concordo con la tua chiusura: usare i telai finché reggono, salvo stravolgimenti tecnici migliorativi. Alla fine un telaio, se abbondantemente usato, 3/4 anni di vita li regge, poi - vuoi le botte, vuoi lo stress - cede. Grazie davvero per l'impegno nel tuo commento. Mi onora.
Ciao Francesco. Volevo far notare alla comunity che le racchette di 10/15 anni fa avevano un controllo qualità decisamente migliore. Adesso il made in china ha abbassato drasticamente la qualità media dei prodotti. Quasi sempre è necessario metchare i telai. Diverse prostock, non sono altro che vecchie racchette pittate come racchette odierne. Poi le tecnologie e le caratteristiche ritornano spesso. L'ultima pure aero è molto simile alla APD 2013. Le prime blade (ncode) erano una goduria, quelle di oggi un po meno, ecc ecc.. Argomento lunghissimo e molto affascinante. Grazie
Assolutamente concordo. Hai toccato una parte di "risposta" alla domanda del video, che in effetti non ho trattato. Il cambio di "fabbrica" medio, che ha spostato in effetti verso il basso il controllo qualità. E il mercato insegue l'acquisto del telaio "ultimo modello" senza badare al concreto della qualità. Anche questo punto meriterebbe attenzione. Grazie per la nota.
Ciao Alberto. Brutta domanda, e la risposta non ti piacerà: NON si può fare. Dovresti riverniciarla. Un lavoro di qualità purtroppo costa. Ho pubblicato un video in cui svernicio e rivernicio una racchetta da tennis: è sul mio canale. NON ti consiglio di passare spray lucidi o altro... l'unica cosa che puoi fare è pulirla bene bene bene, togliendo tutto (grip, passacorde... TUTTO), usando magari anche polish e una spugna montata su Dremel o (nel caso) trapano a bassissimi giri. MOLTO bassi... ma se parli di ripristinare vernice, l'unica soluzione perfetta è rivolgersi a un verniciatore professionista. Se opti per un monocolore, con meno di 100 euro potresti cavartela. Il problema non è la grafite: il problema è letteralmente la vernice.
Ciao, sono un nuovo iscritto e mi congratulo per i contenuti di nicchia che proponi. In merito all'argomento del video anche io come Luccio avevo inteso il riferimento alla durata fisica di un telaio. Su questo immagino si apra un mondo nel quale bisogna considerare N variabili, come ad esempio la frequenza di utilizzo, il livello e caratteristiche del tennista, le ore di gioco, la frequenza di incordatura e corde utilizzate, le condizioni in cui il telaio viene conservato e tanto altro. Ad ogni modo sicuramente un limite strutturale c'è pertanto sarebbe interessante dedicarci un contenuto a sé. Personalmente amo provare telai e grazie al compra/vendi dei mercatini online dell'usato a volte li cambio alla ricerca delle sensazioni che amo in telai sempre più permissivi ed efficaci per il mio livello e caratteristiche di gioco. In merito all’utilizzo dei telai moderni piuttosto che tecnologicamente datati, è evidente come nel corso degli anni tutti noi o quasi abbiamo rinnovato le nostre scelte, andando su qualcosa di più moderno. A dire il vero ci sono tecnologie che a volte non si rivelano migliorative o che sono dettate solo dalla necessità di farci spendere soldi, ma in linea di massima i lati positivi derivanti dall’evoluzione sono innegabili. La domanda che mi pongo, sapendo molti player top 100, pur essendone testimonial non utilizzano i telai in commercio, è se questa regola valga anche per loro. Sappiamo che alcune sezioni di Head, Wilson, Babolat ed altri, producono delle serie inedite anche e soprattutto per i giocatori tra i più forti al mondo, i quali spesse volte nonostante l’aggiornamento dei paintjob per ovvi motivi commerciali, continuano a giocare con lo stesso telaio da anni e si parla anche di 10 o più. Ecco, questa più che altro è una realtà che sembra rinnegare la tesi sostenuta nel video e che in linea di massima condivido. Un saluto
Ciao Ric... e GRAZIE di cuore per il commento. Quando trovo commenti così lunghi e approfonditi, una parte di me veramente è felice, perché mi accorgo di essere stato ASCOLTATO. Ormai non posso esimermi da creare un contenuto in merito alla DURATA FISICA di un telaio 😀 E se permetti, mi hai dato spunto anche per un video sul perché molti PRO usino telai diversi, talora anche più datati di altri. In definitiva? Non ti rispondo, ma produrrò 2 video-risposte... e quindi ancor più GRAZIE per il tuo commento 😀
Ma figurati, sono felice di averti dato qualche spunto. A proposito nel 2012 giocavo con soddisfazione con le prestige S youtek. Comprai una Head TGT pro stock ..non ricordo bene la sigla, ma in sostanza i telai che utilizzava Bolelli da customizzare. Mi son detto, racchetta simile per piatto corde, profilo più sottile, peso simile, materiali di qualità, sarà perfetta per me. Invece non ho trovato alcun vantaggio, anzi mi penalizzava nella potenza gratuita nella pesantezza di palla, ricerca della profondità e nella tolleranza dello sweet spot. Insomma non per noi comuni mortali, probabilmente la avrei dovuta portare ad un peso maggiore per renderla più solida e stabile, ma poi non sarei stato in grado di gestire l'inerzia che mi avrebbe rallentato il braccio e quindi attivare la potenza del telaio.. Andiamo sul commerciale noi amatori che è meglio!
@@MrPacianka concordo: il commerciale per gli amatori, alla fine, mi pare la soluzione più giusta. Ma con un pizzico di personalizzazione e coscienza 🙂 sempre!
Sembra nuova quella Prince, ancora la vernice lucida, direi che è stata molto poco usata, specie rispetto alla mia Rossignol F250 Graphite, un martello.
Ciao e grazie per il commento. Credimi, condizioni perfette. Forse non è stata usata tantissimo, perché i "graffi" da gioco mancano in effetti. Ma io ne sono felice, perché resterà mia.
Francesco, ti vorrei dare un suggerimento. Perché non parli dell’abbigliamento e delle scarpe ? Non dei brands ma il tipo da indossare e il tipo di scarpa da calzare . Grazie
@@tenniscoffee Bg Francesco, si, in effetti l’avevo scritto prima che tu ne parlassi Comunque ritengo che, come le corde, anche le scarpe hanno delle peculiarità diverse l’una dall’altra e anche esse vanno cambiate dopo un certo periodo di uso, pur sembrando ancora nuove. E pure l’abbigliamento potrebbe essere motivo di recensione , sempre se lo ritieni. Ciao
Ciao Maurizio e grazie per il commento. E concordo: il mercato dell'usato si sviluppava alla fine solo tra amici / club o sui giornali che pubblicavano annunci di usato. Quindi parliamo di... niente. Forse l'1% rispetto a oggi! Bella riflessione.
Io da principiante, gioco con la racchetta di mio padre che mi ha regalato, visto che lui non gioca più a tennis, una head radical Andre Agassi del 93 nonostante l’età la trovo bellissima, ma sicuramente non a livello delle nuove racchette
Ciao Federico, splendida racchetta, da molti ancora usata e ricercata sul mercato. In realtà è una racchetta molto difficile per un principiante... lo sarebbe pure per un amatore a dire il vero. A livello di "divertimento", ti direi di cambiarla... ma se ti ci trovi bene per tutta una serie di ragioni, inclusa la soddisfazione di usarla... beh, non c'è cosa più bella di un tennista felice. 🙂 Grazie per il commento!
@@tenniscoffee esattamente sarà anche la soddisfazione nell’usarla che me la fa apprezzare ancora di più, probabilmente in futuro prenderò una racchetta più per il mio livello, ma quella la terrò sicuramente appesa al muro, e grazie ai suoi video sto iniziando a capire meglio le dinamiche di questo bellissimo sport, grazie per la risposta, buona giornata!
Sto giocando attualmente con una coppia di Blade 98s del 2013, avrei anche una Blade v7 ma preferisco la sensazione delle vecchie, molto piu reattive e polarizzate(la 98s è bilanciata a 33 senza corde). Comunque ci sono varie serie fortunate delle vecchie come le Head Graphene Touch(comprate le Touch che sono tutte racchette della madonna), le Liquidmetal, le Wilson Amplifeel, o la discontinuata colpevolmente Pro Staff 97s che sono attualissime per me, costano poco e hai pure racchette abbastanza caratteristiche tra le mani
Ciao Fabio. Concordo pienamente sul tuo discorso: alcune serie di telai, che pure hanno ormai 10 anni più o meno, si adattano perfettamente a certi player! Mi capitano spesso player con 3/4 telai uguali, perché ci si sono trovati così bene da averne appunti acquistati multipli. Personalmente la Liquidmetal la trovo un ottimo, ottimo telaio ancora oggi.
@@tenniscoffee che poi molte pro stock dei giocatori Blade sono proprio la amplifeel con vari schemi corde, tipo Tsitsipas gioca con quella, il fatto é che sono proprio belle racchette. Oppure la steam sempre della Amplifeel, 100 e 99.
Buongiorno gioco da sessant'anni e ho cambiato tutti i tipi di racchette poi come cristo mi sono fermato ad eboli:head flex point radical mid plus liquid metal
Un piccolo contributo. Cambiata molto la tecnica di gioco. Io gioco da 50 anni e riesco tranquillamente a scambiare con la jack Kramer autograph di legno, con la mia head pro lite anni 90 (praticamente la versione leggera e 660 della Prestige) o con la triste 330... Però, anche se prendo in mano una pure drive, non sono in grado di dare la "complessità" di colpo al mio diritto, come va di moda ora. Mio nipote che gioca benino ed arrota tutto, con la vecchia pro lite non tira un colpo di là. Voglio dire l. Gli attrezzi attuali vanno di pari passo alla tecnica attuale. Ho giocato recentemente con un'élite master del 92 e, a parte che pesa con le corde 380 grammi, ti assicuro, non ho sfigurato. E non sono andato così peggio che con la nuova radical S. Che però mi fa giocare senza che il giorno dopo sia stanco. Ho trovato molto facili da questo punto di vista delle yonex dr di 5 anni fa ed il gomito rimane perfettamente a posto. Complimenti, sempre. Il tuo canale fa un'opera meritoria tralasciando (in parte) le racchette. Ci voleva. Grande il video sulle scarpe!!!
Ciao Michele e grazie per il tuo punto di vista, che in effetti non ho citato. Però hai ragione da vendere: provate a fare un top spin con una racchetta in legno! Ho incrociato talora dei player anziani che con le Babolat Pure Aero giocano... piatto e classico, da manuale anni '60! In effetti è cambiato molto il modo di giocare, e i telai si sono evoluti in tal senso, condizionando però al tempo stesso il gioco. Bellissima riflessione la tua.
Ciao Nicola e grazie per il commento. Riverniciare non è facile, se intendiamo farlo bene. Bisogna prima SVERNICIARE, ovviamente dopo aver smontato il telaio, poi ovviamente serve una buona strumentazione per verniciare, senza intaccare le proprietà del telaio. Se l'obiettivo fosse ottenere una qualità PARI al prodotto di fabbrica, credo che il prezzo su singolo telaio sarebbe elevato. Ipotizzo - senza sbagliare troppo - tra manodopera e materiali, non meno di 100 euro, oltre poi eventuali adesivi ad acqua e trasparenti da mettere in conto. Si suol dire che "dove c'è gusto, non c'è perdenza", pertanto se a qualcuno andasse di farlo, perché no? Però magari approfondirò con un futuro video l'argomento.
@@tenniscoffee sarebbe molto interessante l'argomento, tieni conto anche che praticamente nessuno ne parla sul web. grazie per quello che fai e auguri per il canale
15:29 veramente credevo che dicevi in quanti anni una racchetta dura per essere ancora valida. La stessa racchetta dopo dieci non può essere la stessa racchetta che non è mai stata usata
Ciao Giovanni e grazie per il commento. Credo di aver capito cosa intendi, ovvero che un telaio, dopo 10 anni ha comunque perso delle caratteristiche meccaniche per via dello stress da uso, e questo è assolutamente vero. Sicuramente in futuro dedicherò un video alla durata "fisica" dei telai. Non era l'argomento di questo video in particolare, ma merita di certo un serio approfondimento. 😀 Grazie per la precisazione.
Ciao Francesco Sai che ho già evidenziato la passione che nutro per alcuni telai seconda metà '80 e devo simpaticamente dissentire dalla tua valutazione Ribadisco ho 51 anni ex C3 fermo 27 anni ora a breve 3.5 ma la qualità e le performance di quelle prince (io uso la graphite 110 da un anno di.nuovo dopo aver ripreso a giocare a 48 anni suonati)...... Non trovo paragone con nessuna delle racchette moderne, seppur provate tutte ma proprio tutte Oltre ai disagi fisici che mi hanno procurato, i materiali e le soluzioni tecnologiche odierne le paragonerei a delle cinesate in confronto alla tecnologia e ai materiali "svizzeri" ed estremamente costosi che usava prince in quegli anni Racchette che costavano 500000 lire allora ora con tutta la graphite pura che contengono costerebbero 1000 euro È, a mio avviso solo una questione di mercato, ma la precisione e la potenza di un telaio spesso 19 mm costanti, bilanciato neutro, piatto 107 peso 340 nudo con una inerzia tutto sommato modesta ed una ra bassa, non sono replicabili in alcuna racchetta moderna Il maestro dei maestri ci aiuta in questa valutazione, perché continua a giocare con un reperto di antiquariato di fine anni 90 basato su una tecnologia ancora più retro' E forse lui più di noi poteva ammodernarsi.....questo mi fa molto pensare....insomma forse questi non sono i tempi migliori, questi telai sembrano servire solo a depauperare la tecnica per picchiare la palla in un modo abbastanza ignorante Anche in altri sport si sono viste fasi devolutive partite da discutibili soluzioni tecnologiche, su tutte ricordo la vela con l'introduzione dei catamarani al posto dei classici 12 metri Bah.... è come giocare a pallone con palloni leggeri, correre in macchina con guide assistite Sarò vecchio ma giocare con la prince mi ha tolto ogni problema al braccio che dalla babolat alla head, pure varie, Extreme, dalle yonex ezone alle finte prostaff mi avevano procurato Ma sprt mi ha riportato in contatto con la palla
Scommetto che hai giocato con la Pro Staff nera con la banda rossa ahahah Comunque prova la Gravity Pro se reggi un inerzia sui 334 punti andanti(poi dipende dal quality control), è una racchetta veramente della madonna per qualità e feeling che nulla ha a che fare con molte racchette moderne.
Ciao Kardakes e grazie per la risposta bella corposa. Premetto: sei un 3.5, quindi a tennis tu ci sai giocare bene. Mi hai già detto di come ti stia trovando bene con la Graphite Prince, che - come dico nel video - negli anni '80 / primi '90, ha sfornato secondo me telai che non ammettevano critiche. Ne ho molti nel mio shop, e mi riservo di dedicare un video SOLO ai telai Prince! Concordo sui prezzi, un tempo altissimi, dei telai... però è anche vero che le bordate e le cannonate moderne sono frutto fondamentalmente dell'accoppiata telaio/corda. Penso che un professionista come Alcaraz, che ogni volta che scende in campo si gioca comunque decine di migliaia di euro di premio, se ritenesse una racchetta in grafite più performante, la userebbe. La vera bella questione che tu poni egregiamente è: il tennis è in fase involutiva tecnologicamente o no? La mia opinione purtroppo è quella di un NC o 4.5... insomma, della "massa" dei tennisti. Personalmente ho molte difficoltà in più nel giocare con telai Prince di 25/30 anni fa, e penso sia anche colpa dell'abitudine. Una cosa è certa: ha senso approfondire una parte di quel che dici, ovvero del "mercato". Un telaio Prince del 1988, oggi è ancora perfetto. Un telaio Babolat 2007, o equivalente Head, oggi è parecchio devastato. E credo che anche le caratteristiche meccaniche di telai più moderni, decadano ben prima rispetto a una Prince CTS Precision o Graphite o Response dei '90. Cercherò un esperto da coinvolgere in queste domande. Ripeto: hai aperto una bella questione da affrontare. Grazie per il commento.
Sicuramente proverò la Gravity che ho già in mente di provare da tempo, purtroppo non ne ho ancora trovate disponibili nei pochi store presenti a Cagliari e dintorni Francesco non ti credere fino a 3.4 secondo me siamo tutti nella massa dei vecchi n.c del millennio scorso La differenza la fanno ore e qualità di allenamento....e riuscire a non infortunarsi.... Un abbraccio Sei sempre particolarmente capace di trovare spunti particolari ed interessanti
Se ti piacciono i miei contenuti, contribuisci al mio progetto:
- Sostienimi con PayPal: bit.ly/3x6E4Na
- Offrimi un caffè: www.buymeacoffee.com/giannini
- Codice sconto Tennis-Point: ACPIT_FG02261
meriti un nuovo follower anche solo semplicemente per l'Astropitch sullo sfondo! :D
Oh, grazie immensamente, Dawidh! Perché diciamocelo senza paura: Astropitch originale e miniature RIGOROSAMENTE in HW! 😀 Grazie!
Congratulazioni per i contenuti del canale e un sentito ringraziamento!
Grazie di cuore, Lorenzo.
passato dalla Prince, per poi andare sulla Babolat Z-Drive lite 17 anni fa e ora son passato sulla Babolat Pure Drive. Il primo passaggio è stato epocale, nonostante la classe della Prince, il secondo mi ha reso estremamente il gioco molto più semplice
Ciao Riccardo e grazie per il commento. Comprendo l'epocalità (aggettivo appropriato) del passaggio da Prince a una Z-Drive con 20 anni di differenza... e condivido come sempre affermo l'aiuto estremo che i telai più moderni danno al gioco. La domanda è: quella semplicità apportata dai nuovi telai, a livello amatoriale, migliora o no il tennis? Non parlo di tennis PRO, che vive preparazioni atletiche e tattiche diverse, oltre che corde ormai evolute ancor più dei telai... parlo di tennis amatoriale o comunque di terza categoria. Quanto i telai moderni ci stanno davvero aiutando? Grazie ancora per il commento / testimonianza. 😀
@@tenniscoffeegrazie a te per il riscontro. Ti rispondo dicendoti che io sono dovuto andare nuovamente a lezione dopo molti anni sia per ripristinare qualche difetto apportato negli anni nel mio modo di giocare, ma anche perché i maestri (quelli storici) si sono evoluti assieme alle racchette insegnando a sfruttarne al meglio il potenziale. Mentre ricordo ancora le mie prime lezioni di quasi 40 anni fa dove oltre la tecnica c’era fortemente il concetto di forza (anche per maneggiare quelle racchette), oggi il mio stesso e identico maestro che ancora insegna si concentra maggiormente sul movimento in quanto le racchette ormai con questa tecnologia fanno tutto il resto con meno sforzo. Quando sono in una posizione corretta e con la giusta scioltezza grazie anche ai nuovi overgrip infatti con la nuova racchetta non sento quasi l’impatto e la pallina va a velocità che in passato non mi sognavo senza un grosso sforzo e con una vibrazione non da poco sul braccio. Quindi per me: sì, aiutano moltissimo a giocare con meno fatica, MA è necessario affinare maggiormente la tecnica per sfruttarne al meglio il potenziale. Ho risposto alla tua domanda?
ho scritto in modo forse fraintendibile: intendo che in passato picchiando duro con quelle racchette sentivo molto le vibrazioni, mentre con le nuove racchette le vibrazioni si sentono molto meno soprattutto se si ha una buona impostazione e tecnica.
@@RiccardoSolimena non c'è alcuna parola sbagliata in quel che dici. Concordo: il tennis è così cambiato... basti pensare semplicemente all'impugnatura di un semplice dritto, ora sempre meno classica, per sfruttare al meglio il potenziale di spin dei telai. Hai toccato un punto che raramente si discute: OVERGRIP, ovvero quanto la presa oggi risulti migliore... pare un punto che non conti niente, ma è un errore fatale... ogni pezzo nel telaio finito e incordato ha un suo perché. In merito alla tua visione, penso proprio tu abbia dato una spiegazione corretta e coerente. Se 30 anni fa un atleta esprimendo il 100% del potenziale, otteneva un risultato "X", con telai moderni ne basta meno... non voglio quantificare, ma almeno un buon 10% l'abbiamo recuperato in termini tecnologici. Quindi oggi lo stesso atleta ha 2 scelte: o cresce ancora e arriva al 100% dei nuovi telai, o si ferma e comunque resta UGUALE a 30 anni fa, stancandosi meno 😀
@@RiccardoSolimena i sistemi di smorzamento oggi sono molto più forti di un tempo. Su questo non si transige. Anche le corde e le tecniche di incordatura di sono evolute nello stesso senso, e non per questo togliendo qualità al gioco o al telaio. 😀
Io uso attivamente una Prince graphite oversize del 1987 , con 4 righe verdi sul telaio. La trovo molto allenante, racchetta eterna.
❤
Ciao Davide... la serie Prince cui ti riferisci ha fatto storia, nelle mani di Gabriela Sabatini, Andre Agassi, Jennifer Capriati e molti altri. Personalmente credo tu dica bene: siano molto "allenanti". Non nascondo che porterò con me sempre un telaio vintage, per occasioni in cui posso sfoggiarlo e allenarmi, appunto, sui colpi. Però non ci giocherei se dovessi ricercare la performance. Forse è una questione di livello: non ho ancora quelle capacità, ma attualmente trovo i telai moderni superiori a quelli di 30 anni fa.
Ciò non toglie che il tuo è un pezzo di arte tra le mani... io ne possiedo una, e la ammiro ogni tanto.
Come al solito argomento interessante a cui provo a dare il mio modesto contributo. Rientro al tennis dopo svariati anni. Inizialmente utilizzavo la mia Wilson Pro Staff Classic 95 6.1 18x20 del 1995 usata poco, per poi passare a una Head Boom Pro 2022, nel mezzo ho provato altre racchette tra cui la Pro Staff 97 v13. Dopo un 2/3 di mesi ho iniziato a cercare qualche alternativa più maneggevole dei 370gr della PSC per migliorare i miei colpi da fondo campo in ottica moderna.
Differenze ... il peso.
PSC ... il peso per un comune mortale è fattore importante, sono un bell'omone e riesco ancora a giocare con la PSC senza grossi problemi ma alla lunga le braccia cadono, il piatto piccolo perdona poco ed è per me complicato lavorare sullo spin, a rete e al servizio è ancora una racchetta che da la paga a tanti telai moderni, il bilanciamento incordata a 31cm la rendono maneggevole. Posso ancora giocarci senza problemi, esprimo un ottimo tennis ma se non sono in giornata mi ricorda di quanto sono tecnicamente arretrato. Se la uso gioco molto in anticipo sul colpo e scendo con molta frequenza a rete, cerco di non rimanere troppo a fondo.
PS97 v13 se la vedi e la metti al fianco di una qualsiasi vecchia Pro Staff 95 6.1 è uguale ... leggermente diversi gli steli (più lunghi nella versione moderna). Il mold della PS 6.1 è uno dei più longevi della storia un motivo ci sarà. Molto bella da giocare, coi suoi 315gr ha maggior maneggevolezza, si comporta come tutte le PS 6.1 ma perdona abbastanza e genera maggior rotazione, diciamo che ci vedo quel miglioramento in ottica moderna ma con le caratteristiche della PS 95 6.1. Un plauso a Wilson che permette di ritrovare le sensazioni solite su un telaio dopo 35anni ... in questo caso un appassionato del modello e che si trova bene può a fine vita della sua racchetta comprarne l'ultimo o penultimo modello sapendo che troverà più o meno le stesse sensazioni.
Boom Pro, indeciso tra questa è la PS97 alla fine per cambiare ho scelto la Head. All fine è una racchetta classica dalle misure simili a una Pro Staff ma con un piatto stile yonex che la rende molto perdonante e permette di generare ottimo spin con una tecnica adeguata e maggiore potenza rispetto a una classica. Quello che perdo a rete come precisione e stabilità (rispetto a una PS) lo recuperi in leggerezza, colpo da fondo, maggior perdono.
Per me alla fine, pur dovendomi ricredere, i telai moderni sono generalmente più facili e non troppo distanti dai loro antenati. Sebbene non costruiti come negli anni 90 (anche se yonex è l'eccezione che conferma la regola) sono comunque prodotti di ottima qualità tecnologica, comunque sembra basati su progetti ben delineati nei decenni. Se passo dalla PSC a boom o altra racchetta moderna mi rendo subito conto che aumenta la consistenza a fondo campo ma a parte il peso la gestione del colpo non è che cambi molto. Sicuramente un telaio può essere usato per anni se integro, ma per uno che deve comprare oggi una racchetta gli direi vai nell'usato recente o nuovo fine serie le differenze tra telai di simile concezione e talmente labile in confronto alle capacità tecniche che non vale la pena andare sul vintage, ci sono comunque stati dei salti tecnologici e culturali che hanno portato a diminuzione dei pesi con pari performance a prezzi da "usato fighetto". Sono però dell'idea che trovato il telaio non si cambia fino a che non è più integro o testo qualcosa di enormemente migliorativo.
Intanto, Daniele... GRAZIE, perché questo commento è una miniera di spunti. Io mi permetto di COPIARE e cambiare la punteggiatura a una tua frase, che secondo me andrebbe incornciata: "I telai moderni sono generalmente più facili e non troppo distanti dai loro antenati, sebbene non costruiti come negli anni 90!"... e questa secondo me vale tanto. Concordo con la tua chiusura: usare i telai finché reggono, salvo stravolgimenti tecnici migliorativi. Alla fine un telaio, se abbondantemente usato, 3/4 anni di vita li regge, poi - vuoi le botte, vuoi lo stress - cede. Grazie davvero per l'impegno nel tuo commento. Mi onora.
Ciao Francesco. Volevo far notare alla comunity che le racchette di 10/15 anni fa avevano un controllo qualità decisamente migliore. Adesso il made in china ha abbassato drasticamente la qualità media dei prodotti. Quasi sempre è necessario metchare i telai.
Diverse prostock, non sono altro che vecchie racchette pittate come racchette odierne. Poi le tecnologie e le caratteristiche ritornano spesso. L'ultima pure aero è molto simile alla APD 2013. Le prime blade (ncode) erano una goduria, quelle di oggi un po meno, ecc ecc..
Argomento lunghissimo e molto affascinante. Grazie
Assolutamente concordo. Hai toccato una parte di "risposta" alla domanda del video, che in effetti non ho trattato. Il cambio di "fabbrica" medio, che ha spostato in effetti verso il basso il controllo qualità. E il mercato insegue l'acquisto del telaio "ultimo modello" senza badare al concreto della qualità. Anche questo punto meriterebbe attenzione. Grazie per la nota.
Ciao Francesco, potresti suggerirmi come fare per ravvivare la vernice di un vecchio telaio in grafite? Grazie!!
Ciao Alberto. Brutta domanda, e la risposta non ti piacerà: NON si può fare. Dovresti riverniciarla. Un lavoro di qualità purtroppo costa. Ho pubblicato un video in cui svernicio e rivernicio una racchetta da tennis: è sul mio canale. NON ti consiglio di passare spray lucidi o altro... l'unica cosa che puoi fare è pulirla bene bene bene, togliendo tutto (grip, passacorde... TUTTO), usando magari anche polish e una spugna montata su Dremel o (nel caso) trapano a bassissimi giri. MOLTO bassi... ma se parli di ripristinare vernice, l'unica soluzione perfetta è rivolgersi a un verniciatore professionista. Se opti per un monocolore, con meno di 100 euro potresti cavartela. Il problema non è la grafite: il problema è letteralmente la vernice.
Ciao, sono un nuovo iscritto e mi congratulo per i contenuti di nicchia che proponi. In merito all'argomento del video anche io come Luccio avevo inteso il riferimento alla durata fisica di un telaio. Su questo immagino si apra un mondo nel quale bisogna considerare N variabili, come ad esempio la frequenza di utilizzo, il livello e caratteristiche del tennista, le ore di gioco, la frequenza di incordatura e corde utilizzate, le condizioni in cui il telaio viene conservato e tanto altro. Ad ogni modo sicuramente un limite strutturale c'è pertanto sarebbe interessante dedicarci un contenuto a sé.
Personalmente amo provare telai e grazie al compra/vendi dei mercatini online dell'usato a volte li cambio alla ricerca delle sensazioni che amo in telai sempre più permissivi ed efficaci per il mio livello e caratteristiche di gioco.
In merito all’utilizzo dei telai moderni piuttosto che tecnologicamente datati, è evidente come nel corso degli anni tutti noi o quasi abbiamo rinnovato le nostre scelte, andando su qualcosa di più moderno. A dire il vero ci sono tecnologie che a volte non si rivelano migliorative o che sono dettate solo dalla necessità di farci spendere soldi, ma in linea di massima i lati positivi derivanti dall’evoluzione sono innegabili.
La domanda che mi pongo, sapendo molti player top 100, pur essendone testimonial non utilizzano i telai in commercio, è se questa regola valga anche per loro.
Sappiamo che alcune sezioni di Head, Wilson, Babolat ed altri, producono delle serie inedite anche e soprattutto per i giocatori tra i più forti al mondo, i quali spesse volte nonostante l’aggiornamento dei paintjob per ovvi motivi commerciali, continuano a giocare con lo stesso telaio da anni e si parla anche di 10 o più.
Ecco, questa più che altro è una realtà che sembra rinnegare la tesi sostenuta nel video e che in linea di massima condivido.
Un saluto
Ciao Ric... e GRAZIE di cuore per il commento. Quando trovo commenti così lunghi e approfonditi, una parte di me veramente è felice, perché mi accorgo di essere stato ASCOLTATO. Ormai non posso esimermi da creare un contenuto in merito alla DURATA FISICA di un telaio 😀 E se permetti, mi hai dato spunto anche per un video sul perché molti PRO usino telai diversi, talora anche più datati di altri. In definitiva? Non ti rispondo, ma produrrò 2 video-risposte... e quindi ancor più GRAZIE per il tuo commento 😀
Ma figurati, sono felice di averti dato qualche spunto.
A proposito nel 2012 giocavo con soddisfazione con le prestige S youtek. Comprai una Head TGT pro stock ..non ricordo bene la sigla, ma in sostanza i telai che utilizzava Bolelli da customizzare. Mi son detto, racchetta simile per piatto corde, profilo più sottile, peso simile, materiali di qualità, sarà perfetta per me. Invece non ho trovato alcun vantaggio, anzi mi penalizzava nella potenza gratuita nella pesantezza di palla, ricerca della profondità e nella tolleranza dello sweet spot. Insomma non per noi comuni mortali, probabilmente la avrei dovuta portare ad un peso maggiore per renderla più solida e stabile, ma poi non sarei stato in grado di gestire l'inerzia che mi avrebbe rallentato il braccio e quindi attivare la potenza del telaio.. Andiamo sul commerciale noi amatori che è meglio!
@@MrPacianka concordo: il commerciale per gli amatori, alla fine, mi pare la soluzione più giusta. Ma con un pizzico di personalizzazione e coscienza 🙂 sempre!
Sembra nuova quella Prince, ancora la vernice lucida, direi che è stata molto poco usata, specie rispetto alla mia Rossignol F250 Graphite, un martello.
Ciao e grazie per il commento. Credimi, condizioni perfette. Forse non è stata usata tantissimo, perché i "graffi" da gioco mancano in effetti. Ma io ne sono felice, perché resterà mia.
Francesco, ti vorrei dare un suggerimento. Perché non parli dell’abbigliamento e delle scarpe ? Non dei brands ma il tipo da indossare e il tipo di scarpa da calzare . Grazie
Grazie 🙂 ho parlato di scarpe, ma giustamente sarebbe il caso di parlarne genericamente, e non come recensione. Grazie del suggerimento.
@@tenniscoffee
Bg Francesco, si, in effetti l’avevo scritto prima che tu ne parlassi
Comunque ritengo che, come le corde, anche le scarpe hanno delle peculiarità diverse l’una dall’altra e anche esse vanno cambiate dopo un certo periodo di uso, pur sembrando ancora nuove. E pure l’abbigliamento potrebbe essere motivo di recensione , sempre se lo ritieni. Ciao
min 10.00: Mamma mia...mi ricordo la differenza di prezzo....e teniamo conto che il mercato dell'usato era praticamente inesistente!
Ciao Maurizio e grazie per il commento. E concordo: il mercato dell'usato si sviluppava alla fine solo tra amici / club o sui giornali che pubblicavano annunci di usato. Quindi parliamo di... niente. Forse l'1% rispetto a oggi! Bella riflessione.
Io da principiante, gioco con la racchetta di mio padre che mi ha regalato, visto che lui non gioca più a tennis, una head radical Andre Agassi del 93 nonostante l’età la trovo bellissima, ma sicuramente non a livello delle nuove racchette
Ciao Federico, splendida racchetta, da molti ancora usata e ricercata sul mercato. In realtà è una racchetta molto difficile per un principiante... lo sarebbe pure per un amatore a dire il vero. A livello di "divertimento", ti direi di cambiarla... ma se ti ci trovi bene per tutta una serie di ragioni, inclusa la soddisfazione di usarla... beh, non c'è cosa più bella di un tennista felice. 🙂 Grazie per il commento!
@@tenniscoffee esattamente sarà anche la soddisfazione nell’usarla che me la fa apprezzare ancora di più, probabilmente in futuro prenderò una racchetta più per il mio livello, ma quella la terrò sicuramente appesa al muro, e grazie ai suoi video sto iniziando a capire meglio le dinamiche di questo bellissimo sport, grazie per la risposta, buona giornata!
@@federicoboracchia ma grazie a te per quello che hai scritto!
Sto giocando attualmente con una coppia di Blade 98s del 2013, avrei anche una Blade v7 ma preferisco la sensazione delle vecchie, molto piu reattive e polarizzate(la 98s è bilanciata a 33 senza corde).
Comunque ci sono varie serie fortunate delle vecchie come le Head Graphene Touch(comprate le Touch che sono tutte racchette della madonna), le Liquidmetal, le Wilson Amplifeel, o la discontinuata colpevolmente Pro Staff 97s che sono attualissime per me, costano poco e hai pure racchette abbastanza caratteristiche tra le mani
Ciao Fabio. Concordo pienamente sul tuo discorso: alcune serie di telai, che pure hanno ormai 10 anni più o meno, si adattano perfettamente a certi player! Mi capitano spesso player con 3/4 telai uguali, perché ci si sono trovati così bene da averne appunti acquistati multipli. Personalmente la Liquidmetal la trovo un ottimo, ottimo telaio ancora oggi.
@@tenniscoffee che poi molte pro stock dei giocatori Blade sono proprio la amplifeel con vari schemi corde, tipo Tsitsipas gioca con quella, il fatto é che sono proprio belle racchette.
Oppure la steam sempre della Amplifeel, 100 e 99.
Buongiorno gioco da sessant'anni e ho cambiato tutti i tipi di racchette poi come cristo mi sono fermato ad eboli:head flex point radical mid plus liquid metal
Una signora racchetta, che già qualcuno ha nominato in questi commenti. Grazie per il contributo, Pietro.
Un piccolo contributo. Cambiata molto la tecnica di gioco. Io gioco da 50 anni e riesco tranquillamente a scambiare con la jack Kramer autograph di legno, con la mia head pro lite anni 90 (praticamente la versione leggera e 660 della Prestige) o con la triste 330... Però, anche se prendo in mano una pure drive, non sono in grado di dare la "complessità" di colpo al mio diritto, come va di moda ora. Mio nipote che gioca benino ed arrota tutto, con la vecchia pro lite non tira un colpo di là. Voglio dire l. Gli attrezzi attuali vanno di pari passo alla tecnica attuale. Ho giocato recentemente con un'élite master del 92 e, a parte che pesa con le corde 380 grammi, ti assicuro, non ho sfigurato. E non sono andato così peggio che con la nuova radical S. Che però mi fa giocare senza che il giorno dopo sia stanco. Ho trovato molto facili da questo punto di vista delle yonex dr di 5 anni fa ed il gomito rimane perfettamente a posto. Complimenti, sempre. Il tuo canale fa un'opera meritoria tralasciando (in parte) le racchette. Ci voleva. Grande il video sulle scarpe!!!
Ciao Michele e grazie per il tuo punto di vista, che in effetti non ho citato. Però hai ragione da vendere: provate a fare un top spin con una racchetta in legno! Ho incrociato talora dei player anziani che con le Babolat Pure Aero giocano... piatto e classico, da manuale anni '60! In effetti è cambiato molto il modo di giocare, e i telai si sono evoluti in tal senso, condizionando però al tempo stesso il gioco. Bellissima riflessione la tua.
Ciao Francesco! cosa prevederebbe la riverniciatura di un telaio? è un'operazione difficile da farsi?
Ciao Nicola e grazie per il commento. Riverniciare non è facile, se intendiamo farlo bene. Bisogna prima SVERNICIARE, ovviamente dopo aver smontato il telaio, poi ovviamente serve una buona strumentazione per verniciare, senza intaccare le proprietà del telaio. Se l'obiettivo fosse ottenere una qualità PARI al prodotto di fabbrica, credo che il prezzo su singolo telaio sarebbe elevato. Ipotizzo - senza sbagliare troppo - tra manodopera e materiali, non meno di 100 euro, oltre poi eventuali adesivi ad acqua e trasparenti da mettere in conto. Si suol dire che "dove c'è gusto, non c'è perdenza", pertanto se a qualcuno andasse di farlo, perché no? Però magari approfondirò con un futuro video l'argomento.
@@tenniscoffee sarebbe molto interessante l'argomento, tieni conto anche che praticamente nessuno ne parla sul web. grazie per quello che fai e auguri per il canale
@@nicolamazzini1799 grazie.
15:29 veramente credevo che dicevi in quanti anni una racchetta dura per essere ancora valida. La stessa racchetta dopo dieci non può essere la stessa racchetta che non è mai stata usata
Ciao Giovanni e grazie per il commento. Credo di aver capito cosa intendi, ovvero che un telaio, dopo 10 anni ha comunque perso delle caratteristiche meccaniche per via dello stress da uso, e questo è assolutamente vero. Sicuramente in futuro dedicherò un video alla durata "fisica" dei telai. Non era l'argomento di questo video in particolare, ma merita di certo un serio approfondimento. 😀 Grazie per la precisazione.
Leggendo il titolo del video anch'io ho pensato a questo, però anche l'argomento realmente trattato è super interessante.
@@luciodipumpo3823 ormai sono obbligato a fare un video bis sulla vetustà dei telai 😀
Ciao Francesco
Sai che ho già evidenziato la passione che nutro per alcuni telai seconda metà '80 e devo simpaticamente dissentire dalla tua valutazione
Ribadisco ho 51 anni ex C3 fermo 27 anni ora a breve 3.5 ma la qualità e le performance di quelle prince (io uso la graphite 110 da un anno di.nuovo dopo aver ripreso a giocare a 48 anni suonati)......
Non trovo paragone con nessuna delle racchette moderne, seppur provate tutte ma proprio tutte
Oltre ai disagi fisici che mi hanno procurato, i materiali e le soluzioni tecnologiche odierne le paragonerei a delle cinesate in confronto alla tecnologia e ai materiali "svizzeri" ed estremamente costosi che usava prince in quegli anni
Racchette che costavano 500000 lire allora ora con tutta la graphite pura che contengono costerebbero 1000 euro
È, a mio avviso solo una questione di mercato, ma la precisione e la potenza di un telaio spesso 19 mm costanti, bilanciato neutro, piatto 107 peso 340 nudo con una inerzia tutto sommato modesta ed una ra bassa, non sono replicabili in alcuna racchetta moderna
Il maestro dei maestri ci aiuta in questa valutazione, perché continua a giocare con un reperto di antiquariato di fine anni 90 basato su una tecnologia ancora più retro'
E forse lui più di noi poteva ammodernarsi.....questo mi fa molto pensare....insomma forse questi non sono i tempi migliori, questi telai sembrano servire solo a depauperare la tecnica per picchiare la palla in un modo abbastanza ignorante
Anche in altri sport si sono viste fasi devolutive partite da discutibili soluzioni tecnologiche, su tutte ricordo la vela con l'introduzione dei catamarani al posto dei classici 12 metri
Bah.... è come giocare a pallone con palloni leggeri, correre in macchina con guide assistite
Sarò vecchio ma giocare con la prince mi ha tolto ogni problema al braccio che dalla babolat alla head, pure varie, Extreme, dalle yonex ezone alle finte prostaff mi avevano procurato
Ma sprt mi ha riportato in contatto con la palla
Scommetto che hai giocato con la Pro Staff nera con la banda rossa ahahah
Comunque prova la Gravity Pro se reggi un inerzia sui 334 punti andanti(poi dipende dal quality control), è una racchetta veramente della madonna per qualità e feeling che nulla ha a che fare con molte racchette moderne.
Ciao Kardakes e grazie per la risposta bella corposa. Premetto: sei un 3.5, quindi a tennis tu ci sai giocare bene. Mi hai già detto di come ti stia trovando bene con la Graphite Prince, che - come dico nel video - negli anni '80 / primi '90, ha sfornato secondo me telai che non ammettevano critiche.
Ne ho molti nel mio shop, e mi riservo di dedicare un video SOLO ai telai Prince!
Concordo sui prezzi, un tempo altissimi, dei telai... però è anche vero che le bordate e le cannonate moderne sono frutto fondamentalmente dell'accoppiata telaio/corda. Penso che un professionista come Alcaraz, che ogni volta che scende in campo si gioca comunque decine di migliaia di euro di premio, se ritenesse una racchetta in grafite più performante, la userebbe.
La vera bella questione che tu poni egregiamente è: il tennis è in fase involutiva tecnologicamente o no?
La mia opinione purtroppo è quella di un NC o 4.5... insomma, della "massa" dei tennisti. Personalmente ho molte difficoltà in più nel giocare con telai Prince di 25/30 anni fa, e penso sia anche colpa dell'abitudine. Una cosa è certa: ha senso approfondire una parte di quel che dici, ovvero del "mercato". Un telaio Prince del 1988, oggi è ancora perfetto. Un telaio Babolat 2007, o equivalente Head, oggi è parecchio devastato. E credo che anche le caratteristiche meccaniche di telai più moderni, decadano ben prima rispetto a una Prince CTS Precision o Graphite o Response dei '90.
Cercherò un esperto da coinvolgere in queste domande. Ripeto: hai aperto una bella questione da affrontare.
Grazie per il commento.
Sicuramente proverò la Gravity che ho già in mente di provare da tempo, purtroppo non ne ho ancora trovate disponibili nei pochi store presenti a Cagliari e dintorni
Francesco non ti credere fino a 3.4 secondo me siamo tutti nella massa dei vecchi n.c del millennio scorso
La differenza la fanno ore e qualità di allenamento....e riuscire a non infortunarsi....
Un abbraccio
Sei sempre particolarmente capace di trovare spunti particolari ed interessanti
@@kardakes Mi piace da morire il "siamo tutti n.c. del millennio scorso".