Gran bella reaction! Avete (hai) toccato un sacco di punti interessanti. L'assunto che metto subito in chiaro è questo: non ha senso per il risparmiatore od il retail pensare o non pensare alla validità dell'EMH - la deve prendere per buona, per il suo bene. Non ha senso per me interrogarmi della direzione dello spin di un elettrone se studio la gravità facendo cadere una piuma dalla torre di Pisa. Ovviamente l'investitore è inconsciamente prono a credere di essere , , di esser diverso dagli altri e quindi a lui/lei non si applicano le leggi della statistica. È la condizione umana, il creder di essere in qualche modo migliori di quel che siamo, che ci vuoi fare. Ci sono però dei problemi (puramente concettuali, ai nostri fini) che rimangono di sfondo. Uno: che l'EMH sia una specie di campo di gravità uniformemente distribuito tra i vari mercati. Non è così: ci sono decine di migliaia di analisti che ogni giorno pubblicano stime sul mercato americano, molti di meno per gli Emerging Markets, ad esempio. Ogni tanto ci sono micro-bolle che sfuggono (che comunque vengono velocemente fatte scoppiare, eh, a riconferma che alla lunga la cinematica classica è un modello affidabile nel macroscopico). Due: che gli attori in gioco siano sempre razionali - non lo sono. Il che si aggancia anche a quanto detto a th-cam.com/video/Ir_PDwJ1T00/w-d-xo.html. Le informazioni sul valore interno di un'azienda sono 'na roba, ma c'è il contesto geopolitico e globale su cui si applica la notizia (una quantità di variabili incalcolabile, su cui si spende parte delle risorse anche dei fondi che fanno value investing) e la percezione che comunque il mercato avrà della stessa e che può differire dalla percezione dell'insider trader. Una bella frase di Taleb: "If you gave an investor the next day′s news 24 hours in advance, he would go bust in less than a year". Tre: che tutti gli investitori ottimizzino (o debbano ottimizzare) soltanto per i returns. Quattro: che i fondi attivi chiudano (solo) perché non riescono a battere i mercati a riprova della validità dell'EMH (se non tutti gli investitori ottimizzano solo per i returns, e mi scuso per definirlo qui come assioma, non può essere l'unica ragione). Chiudo su questo argomento con un bellissimo paper di Victor Haghani (la cui lettura / reazione potrebbe esser idea per un video o una live, magari): papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=2856963 . Il gioco è semplice. Ti viene data l'opportunità di scommettere sul lancio di una moneta per 30 minuti, sapendo in anticipo che Testa esce il 60% delle volte. Il tuo capitale di partenza è di 25$ e puoi scegliere sia quanto allocare ad ogni lancio che, ovviamente, su quale faccia della moneta scommettere. Quale sarà il tuo capitale dopo 30 minuti (o, per dire, dopo 100 lanci)? Come si sono comportate le cavie, tutte con background quantitativo, in questo esperimento? Pagherebbero (e quanto?) per partecipare al gioco se fosse fatto con soldi reali? I risultati sono affascinanti.
È ovvio che io la pensi diversamente da voi. Cioè, un “investitore retail”; ma dentro il segmento c è l’idiota e il genio. Che vuol dire “investitore retail”? Se uno è bravo non può investire perché nello stesso segmento c è anche un pirla? Poi, la teoria di EMH è MOOOOOLTO controversa, e altri premi Nobel come Shiller ritengono che Fama sia una specie di ritardato mentale (spoiler anche io). Io sono ingegnere, come Giorgio. Poi però ho fatto anche un MBA. L’economia non funziona come l’ingegneria. Nell’ingegneria ci sono delle certezze. Nell’economia no. La teoria di Fama ha dietro una serie di ipotesi che sono ben lontane dall’essere un assioma matematico. Poi, l’esempio della roulette sembra logico, ma non lo è. Non è assolutamente vero che il prezzo di un’azione ha la stessa probabilità di salire o scendere. Solo perché posso rappresentare i ritorni e i prezzi su un grafico non vuol dire che dietro ci sia una funziona matematica. È pia illusione. Il fatto che Giorgio sia convinto che l’MSCI world farà l’8% all’anno se lo tieni per 20 anni è una scommessa UGUALE a me che dico che Palantir scende del 30% nei prossimi 6 mesi. Solo che lui scommette che ci saranno più azioni che salgono rispetto a quelle che scendono. Io scommetto che un pool ristretto sale. Il mercato è solo comportamento e al più sistema di riferimento (quindi quanto vale una valuta etc). Se fosse statistica pura non ci sarebbe il famoso “bias positivo” che ci fa investire. Avremmo ritorno 0 (un giorno va su e l’altro va giù) o magari pari all’inflazione. Invece non è così. Mi dispiace ma se fossi in voi mi fermerei un attimo, e farei un elenco di ipotesi che non sono assolutamente scontate e che sono alla base delle vostre tesi.
> Cioè, un “investitore retail”; ma dentro il segmento c è l’idiota e il genio. Mi sembra di capire - ti prego di *non* correggermi se sbaglio! - che tu, come praticamente qualunque altro retail "trader" sin dall'alba dei tempi, credi di non essere l'idiota, ma, ovviamente, il genio. Per me è Dunning-Kruger da manuale, però occhio ché io non c'ho mica le , non sono che un mero analfabeta (neanche tanto) funzionale: magari mi sbaglio. Sul serio, non voglio essere caustico ma so già che il resto del mio commento avrà un retrogusto paternalistico... ma è inevitabile, dato ciò che hai scritto. Per dire, la frase (ed il suo seguito, ancor più raccapricciante, che qui non riporto) > Il fatto che Giorgio sia convinto che l’MSCI world farà l’8% all’anno se lo tieni per 20 anni è una scommessa UGUALE a me che dico che Palantir scende del 30% nei prossimi 6 mesi. mi fa incazzare perché allora fanno bene aziende a fare quarantordici round di interview prima di assumere, se un ingegnere (con MBA!) scrive una cosa del genere. Letta questa frase ad alta voce, ho i libri di statistica che fanno a gara per accaparrarsi l'ossigeno necessario ad andare in autocombustione. Ti invito, se per te è una passione, a provare a lavorare nel settore: è un'esperienza che può mettere tutto in prospettiva ("humbling", dicono). E soprattutto: track record. Vai, investi, divertiti, sfogati, e registra tutto. Se dimostrerai di essere un genio dello stock picking... buon per te. P.S.: io non credo neanche alla EMH tout court, speravo di averlo fatto trapelare. P.S.2: definire Fama così, dai. Non lo fa nessuno.
@@kairosplayer5955non credo sia pura arroganza pensare di essere superiore alla media retail vista la mia esperienza. Studi superiori alla media, esperienza diretta nei settori in cui investo e conoscenza profonda, esperienza di investimento con annesse perdite ed errori…perché dovrei pensare di non essere sopra la media? Lo so che sembra arrogante ma è evidente che sono in un percentile superiore alla media. Dopo di che, se analizzi i numeri di Palantir (ma è solo un esempio) o di Tesla scoprirai che le ipotesi alla base della valutazione sono completamente irrealistiche. Allo stesso modo, le valutazioni del mercato azionario tout court sono comunque molto elevate rispetto a praticamente qualsiasi metrica. Quindi si, ti confermo che la probabilità è maggiore di “indovinare” quelle specifiche aziende che il mercato azionario (nel breve termine…). Nel lungo termine saremo tutti morti quindi a me di aspettare 20 anni per vedere qualche ritorno, dopo sacrifici e rinunce non va.
@@_deant probabilmente si. Io per esempio sono assolutamente certo che Palantir e Tesla faranno un rosso incredibile da qui ad un certo punto dell’anno. Poi magari mi sbaglio.
si ma i prezzi degli asset non sono numeri casuali e i mercati non sono perfetti per tutti, c'e' anche l' "insider trading" legittimo, di quelli che scavano nei dati pubblici.
Non capisco nulla di finanza ma ascoltando Mr Rip capisco che a molti (me compreso) manca la capacitè di fare ragionamenti logici e ben per questo continuerò a seguire questo canale.
Uno dei video più belli fino adesso, educativo e comprensibile a chiunque abbia voglia di ascoltarlo con attenzione e con il cervello acceso. Ci ricorda l'importanza dell'essere sempre più razionali possibile, del fare la propria parte di ricerca per prendere consapevolezza e non credere ciecamente nemmeno al Rip o al Coletti di turno, senza aver vagliato noi stessi le informazioni. Del fare attenzione all'emotivita' e all'impulsivita'. Mi viene in mente una frase del film L'ultimo Samurai: pensi che possiamo cambiare il destino? Penso che possiamo fare del nostro meglio finché il destino non si rivela. Negli investimenti, da piccoli camerettari qualunque, facciamo sempre la cosa probabilisticamente più sensata. Se poi ci capita quel fatto avverso che ricade nel 1%, la nostra percezione umana lo chiamerà sfiga, ma è un bias, è solo statistica
Sarebbe divertente se la verità fosse "il 90% dei trader perde soldi sui mercati, il 9,9% è a break even quando gli va bene e non si muove da lì e stai certo che quel 0,1% che guadagna milioni non sei tu"
19:56 RIP ti sbagli. A presindere dal discorso che fa sto tizio che pensa che se spendi 10h al giorno a studiare i mercati puoi batterli (good luck), che è una cazzata, secondo me non ti è chiarissimo il concetto di EMH. L'EMH dice che tutte le informazioni sono già prezzate (in foma debole, forte o semi-forte), il che non implica che gli investitori siano razionali, il prezzo può riflettere tutte (o una parte se è efficiente in senso debole o semi-forte) le informazioni ma comunque non riflettere il valore reale, questo già spiega perchè anche se i mercati sono efficienti, gli asset non sono tutti sulla frontiera efficiente. Ma soprattutto, la frontiera efficiente è un concetto di portfolio non di asset, questo significa che la frontiera è composta da combinazioni di asset che sono efficienti nel senso che sono bilanciati in modo da aver il miglior rapporto rischio rendimento, ma gli asset stessi non sono sulla frontiera. Il concetto di frontiera efficiente dimostra proprio il contrario di quello che hai detto. Se un asset fosse sulla frontiera efficiente significherebbe che esiste un portafoglio fatto al 100% da quell'asset, che è efficiente, ma questo non è possibile per definizione, perchè in questo modo non staresti eliminando il rischio di mercato (diversificabile), quindi c'è sempre una combinaizone di 2 o più asset che con quel rendimento offre un rischio minore, ed è quindi un portafoglio più efficiente, il che è proprio la spiegazione del perchè è importante diversificare. Per amore della verità, puoi avere singoli asset sulla frontiera se il mercato è composto da un singolo asset o se tutti gli asset sono identici.
@@mr_rip Credo che @UTOPYofficial intendesse dire che non è vero che ogni asset ha lo stesso risk-adjusted return. E in effetti tutta la modern portfolio theory si basa su quest'assunto. Che poi questo voglia dire che i mercati in realtà non sono efficienti, non saprei rispondere.
Infatti il VERO mercato da battere non è l’S&P500 o il Ftse-All-World. Il VERO mercato da battere è l’All-Weather tarato per market cap di ogni singolo asset.
@@a.carnevale4910 non esiste un vero mercato, esistono vari mercati di riferimento che prendi come benchmark. All-wheater non è un mercato è un portfolio, ed è diverso dal market portfolio.
@@a.carnevale4910 Non esiste un "VERO mercato", l’All-Weather non è un mercato, è un portfolio, ed è diverso dal market portfolio. Non capisco il tuo commento.
@@MarmorinoGMW eh ma se "puoi essere estremamente fortunato anche per 20 anni", allora anche i resoconti sono insignificanti. Quindi, quali sono i parametri di valutazione?
@@sosathegreat se hai 20 anni di fortuna mi sembra un po' strano... Come dire che Warren Buffett ha avuto fortuna. Che poi buffet in realtà si è arricchito sulle commissioni/trattenute delle plusvalenze che fa fare ai suoi clienti
@@sosathegreat è facilissimo provarlo e tappare la bocca a chiunque dubiti, vai da pwc/deloitte/kpg ecc., ti fai fare un audit delle tue operazioni degli ultimi 20 anni, mostri che gli asset che hai tradato sono appropriati per lindice che usi come benchmark, mostri che lo batti in modo consistente, e quel punto con 20 anni di alfa certificato, ti assicuro che nessuno dubiterà delle tue capacità ed anzi avrai la fila di investitori istituzionali che fanno carte false per darti centinaia di milioni di dollari in gestione. ez
Secondo me confonde una teoria universale , come può essere una legge fisica, con una teoria contingente come quella economica. Di fatti la teoria dei mercati efficienti non dice che non si possa battere il mercato, dice che devi avere un edge informativo. Però gli investitori normalmente non ce l'hanno e soprattutto è in realtà anche difficile definire cosa sia edge informativo e cosa no. Ad esempio prendendo la domanda : "C'è qualcosa che puoi fare che l'hedge fund non fa ?" Magari c'è ,ma c'è modo di sapere cosa?Sai per caso cosa stanno facendo all'interno di quelle stanze?
Ha ragione lui su Warren Buffett perchè si stava riferendo alla teoria dei mercati efficienti e in generale alle "modern portfolio theory", e Buffett (e Munger) hanno da sempre detto che è "nonsense" e in general sono estremamente scettici riguardo alla finanza accademica. Lo stesso si applica al "value factor", che in finanza accademica è spesso semplicemente una ratio tipo price to book, che ha poco a che fare col value investing, e sicuramente non è ciò che guarda Buffett quando investe.
Comunque chi ha scritto in chat che l'italiano medio manco prende il rendimento del mercato, perché dovrebbe puntare a batterlo ha perfettamente riassunto questo video
fin che si valuta solo l'andamento degli indici a capitalizzazione più famosi sui dati passati e non si entra nei dettagli della metodologia che porta a capire cosa c'è dentro oggi e perchè, si riduce il tutto a testa e croce ecc. avvicinandosi all'idea di gambling e di giocare in borsa piuttosto che al fatto di diventare soci di attività che creano sviluppo, posti di lavoro e maggior benessere (o almeno così dovrebbe essere) - alla base invece ci sono le dinamiche politiche, sociali ed economiche del mondo e anche in parte le scelte metodologiche di chi ha creato gli indici e ogni tanto decide di modificare i criteri su cui sono costruiti - "battere il mercato" (nel lungo termine) è una pippa mentale che si fanno alcuni ma non è lo scopo della maggior parte degli investitori e deriva anche dalla necessità per chi deve raccogliere negli ETF e fondi passivi di creare una ampia letteratura che "giustifica" la scelta passiva - le analisi SPIVA sono condotte su un ampio campione di fondi comuni gestiti che include anche fondi gestiti (male) solo per spillare commissioni e altri che subiscono le scelte commerciali delle case madri oltre alle dinamiche dei flussi e gli obblighi legislativi, tutti fattori negativi sulle perfomances in aggiunta a costi elevati per retribuire chi li gestisce e chi li vende, in sintesi per vari motivi è normale che la maggior parte dei fondi attivi non batta i propri benchmark, che poi sono i benchmark corretti poer confronti omogenei?? chi 50 anni fa ha comprato azioni Berkshire è diventato cliente della gestione del Sig.Warren Buffett in modo molto semplice entrando nel suo "fondo" hedge che in realtà è giuridicamente una holding finanziaria: i risultati di Berkshire hanno sempre aggiunto valore agli indici classici come S&P500 ma le sue performance vengono incluse nelle classifiche SPIVA sui fondi? no perchè non è giuridicamente un fondo - Warrenn Buffett ha fatto molto e detto abbastanza, peccato che in molti prendano delle sue parole solo ciò che fa comodo al loro discorso: su 1.000 persone che citano Warren Buffett solo 1 al massimo conosce davvero ciò che ha fatto e sta facendo - il Value Investing vero (che non è fatto con un ETF Value che è un tentativo mal riuscito di attuare il Value Investing) è una filosofia che porterà forse maggiori risultati in futuro a chi lo pratica grazie alla crescita delle startegie passive che stanno portando il mondo degli investitori ad agire come un branco di pecoroni tutti in fila a seguire lo stesso sentiero - i Value investor spesso non sono fondi comuni obbligati a pubblicare i track record o rendere pubblici i loro risultati, sono organizzazioni o persone fisiche che fanno soldi e non devono dimostrare niente a nessuno o rivelare formule magiche perchè stanno bene così, non si preoccupano di "battere i mercati" perchè a loro interessa investire in modo intelligente
Grazie, infatti proprio al riguardo a dimostrare niente a nessuno non ho neanche avuto voglia di scrivere tutta la pappardella che hai scritto tu, ma grazie davvero per averne fatto già una succosa parte al posto mio. LIKE!!
A mio parere c'è una sola tesi per la quale lo stock picking è meglio di seguire l'indice, ma credo sia una tesi determinante: fare stock picking significa poter indirizzare, nel piccolo, la direzione del mondo. Se investo in aziende "green" (passatemi la generalizzazione, non è il punto) sto dando fiducia ad una certa parte di mondo, e credo dovrebbe essere questo il senso intrinseco dei mercati finanziari. Se torniamo alla radice stessa del finanziamento, questa è proprio la fiducia. Avere invece come proprio obiettivo solamente l'aumento di capitale, sposta l'obiettivo (o ne decurta la metà del senso) e crea una frizione rispetto al valore politico e fiduciario dell'investimento.
Miiii, che ingenuo il ragazzo! Non so perché ma la comprensione dei grandi numeri è davvero ostica per la maggior parte delle persone: percentuali, probabilità... povere incomprese! Comunque, non si può battere il mercato ma certi addetti ai lavori sanno sempre "in anticipo" dove spostare i danari... 🙂 Chiaramente, sto parlando davvero di poche elìte che sono effettivamente "dentro", quindi il discorso non ci riguarda. Ah, lo dici anche tu....👍
Per battere il mercato con il proprio portafoglio ci vuole un po’ di culo ma neanche così tanto. Esempio se prendiamo come benchmark S&P, hai 99% di S&P e 1% su un asset a caso che nel primo anno che investi sovraperforma l’indice, il tuo portafoglio batterà per sempre il mercato, ovvio non lo batti ogni anno. Chi aveva 99% di s&p a fine 2022 e 1 azione nvidia, batterà per sempre il mercato (a meno che Nvidia non fallisca) con il suo portafoglio, perché ora che il TER dell’etf si mangi tutte le performance di Nvidia (300%) ce ne vuole… ecco il portafoglio che batte il mercato, non ogni anno ovviamente
4:47 tra l'altro se più azioni vanno meglio del mercato vuol dire che andranno meno meglio del mercato. Visto che non si tratta di una competizione winner takes all, dobbiamo tenerne conto, perché lo scopo è guadagnare di più, non vantarci con gli amici al bar di aver fatto un epsilon più del mercato.
@MrRip posso chiederti un parere su Marco Casario? So che avete approcci differenti, ma ritieni che la sua divulgazione sia utile o trovi delle falle nel suo approccio? Lungi da voler alimentare dissing.
Bel video. Concordo con i tuoi punti principali: (1) il value investing, inteso come valutazione dei fondamentali non PE, PB o roba del genere, puo' funzionare ma ci vuole preparazione e molto tempo, (2) non si puo' battere il mercato nel lungo periodo sistematicamente, ossia con 1 solo sistema, (3) Warren Buffett, e non solo in realta', e' riuscito a battere il mercato quando, a suo dire, gestiva meno capitale e uno dei fattori di Fama sono le small cap.
Mr Rip hai mai letto la serie di libri Market Wizards di Schwager? Ha molti esempi di traders che hanno battuto il mercato regolarmente con ritorni spesso molto grandi per tempi lunghi.
Io credo semplicemente che la gente "comune" non può battere il mercato, perchè come hai chiaramente detto non è sufficientemente skillata per poterlo fare. La stragrande maggioranza non conosce gli strumenti di finanza avanzata che, se usati con criterio, ti fanno fare il salto di qualità. In due parole: se io lavoro solo su posizioni long non posso attendermi di overperformare alcunchè, a meno di casi isolati e difficilmente repiicabili. Devo usare entrambi i lati, long e short I mercati finanziari sono una guerra senza quartiere e se si vuole combatterla a dovere non si può farlo all'arma bianca, servono i carri armati.
Ripeto, leonardo giuliano (e non ci guadagno nulla a dirlo) è un trader che secondo me può darti tutti gli storici di cui hai bisogno (Storici profittevoli da anni)
Io non so nulla. Quindi non dovrei investire e basta che è come giocare alla lotteria (anche se voglio farlo a lungo termine)? Vorrei sapere se è meglio lasciar perdere e basta. Mi chiedo perchè le persone investano se tanto alla fine perdi quasi sempre. L'interesse composto è una cosa che ha senso? Questa non è una critica, ma domande serie, non ne ho idea, ho provato a vedere qualcosina ma mi chiedo se abbia senso investire o lasciar perdere completamente.
Domanda riguardo il discorso al minuto 5:00. L’EV di investire su un azione a caso non dovrebbe essere il valore del mercato equally weighted e non del mercato e basta? Se investi la stessa cifra su qualsiasi azione randomica ti capiti, il ritorno delle altre andrebbe calcolato sul capitale investito nella prima stock investito possibilmente su tutte le altre, quindi in una sorta di equally weighted.
spoiler: l'EV del mercato EW è lo stesso del CW (ipotizzando tutte aziende a stesso beta), la varianza è molto maggiore nel EW (rendendo di fatto inferiore il suo risk adjusted return)
Mr.rip una domanda da ignorante: assumendo un mercato che cresce del 8-9% (si lo so è una media di lunghissimo termine), un'inflazione del 2-3%, se ottenessi il 7% -> quindi non batto il mercato ma batto l'inflazione - ovviamente su base decennale - non sarebbe comunque una vittoria?
Ogni volta che mi decido a comprare azioni singole vengo qui da te e riguarderò questo video. Grazie Giorgio, spero un giorno di poterti stringere la mano e ringraziarti di persona. L'unica azione che ho comprato e' la berkshire in modo tale che vendendo un domani compenso la minusvalenza data dalla vendita di etf (ho scoperto che directa ti da la minusvalenza anche per quanto riguarda il costo di transazione dell'etf stesso e quindi un domani vendo berkshire e recupero quella spesa)
Battere il mercato è possibile. Ovviamente tutto sta nel quanto l’approccio vincente sia replicabile. Tralasciando l’ambito della speculazione a breve termine (che richiede sicuramente competenze e strumenti spesso non alla portata di un investitore domestico) l’ipotesi di un approccio semi passivo replicabile che batte il mercato non dovrebbe essere tecnicamente impossibile? Non diventerebbe questo approccio vincente il nuovo benchmark di riferimento? Ovviamente mi riferisco ad un indice di azioni selezionate seguendo una logica replicabile.
@mr_rip perché non fai un video in cui spieghi cosa significa di preciso che il mercato cresce? Non capisco come in un sistema chiuso (è così?) ci possa essere un trend medio positivo. È solo che tendiamo ad attribuire sempre più valore alle "cose", tipo un'inflazione ,oppure ci sono dei meccanismi più concreti?
Per battere il mercato inteso come SPY basta prendere etf come SSO (SPY leva 2) a riguardo ci ha fatto un video coletti con backtest degli ultimi 30-40 anni oppure prendere etf sp500 GARP come SPGP
Oltre allo studio secondo me è questione anche di carattere...io ad esempio faccio un Pac in etf..poi ogni tanto vedo ad esempio qualche giorno fa moncler...il petrolio...adesso nestlè...nova nordisk...qualche azione carina sulla quale posso speculare....però ho talmente paura di rovinare il rendimento degli etf che su quelle aziende ci metto o ci metterei talmente poco che neanche vale la pena stare a combatterci....e per quanto tempo poi avere questo pensiero?Dipende molto dal tipo di persona
Bisogna fare attenzione, spesso succede che la gente si annoia accumulando un pac su un etf, inizia a comprare qualche azione, riesce a fare molto più profitto rispetto al noioso pac. Con il tempo inizia a investire sempre più su azioni singole finché non prendo un treno in faccia ed ecco che si ritrova con un buco enorme.
ma scusami chi dice che l'indice msci world sia il vero mercato, potrebbe esistere un altro indice con criteri migliori di quest'ultimo. Ed esistono in realtà jreg(questo che probabilmente è miglioramento dei criteri del msci world), world quality(abbiamo pure dati di 20 anni), world momentum e il rischio varia di poco in più per avere un rendimento che sulla lunga ti premia, che poi non stiamo manco parlando di una differenza esorbitante con msci world. Ed è possibile poichè grandi value investor nella storia hanno fatto ben oltre i rendimenti medi di un indice, semplicemente perchè hanno criteri migliori di un indice che ora fa riferimento.
Non esiste il concetto di "vero mercato", il mercato in senso ampio è composto da ogni asset esistente, poi tu puoi selezionare dei sotto-mercati come mercati di riferimento es. il mercato americano, poi ulteriormente es. mercato delle azioni americane ecc., fino ad arrivato al mercato ristoranti che stanno sotto casa tua composto da un solo asset. msci world è un mercato di azioni globali quotate in alcuni paesi, non è ne migliore ne peggiore di un'altra porzione del mercato o del mercato totale stesso. prendere ad esempio msci world "momentum" è un tilt fattoriale, cioè non stai cambiando mercato, ti stai espondendo ad una parte di quel mercato che rispetta un filtro che tu hai messo. Questo filtro ti da prestazioni migliori? In teoria no, al massimo sta in un punto diverso della frontiera efficiente. Ovviamente puoi avere sovraperformance se il tilt fattoriale non è noto (come ha fatto warren buffet), ma difficilmente trovi un paper che dimostra che un fattore ha dato alfa (rendimento in eccesso oltre al rendimeto atteso per quel livello di rischio), negli ultimi 30 anni, e poi lo continua a dare per i successivi 30 anni. Sicuramente non dei factor puoi ottenere di più rischiando di più, e di meno rischiando di meno, nessun mistero in questo, ma non c'entra col il conetto di mercato.
@@UTOPYofficial mi è più chiaro il concetto di mercato grazie. Però msci world essendo anche lui un filtro del mercato ed essendo molto semplice, esiste spazio di miglioramento. Però ad esempio il msci world momentum esiste un suo factsheet di msci con dati che risalgono dal 1994. Più filtri più guadagni praticamente ed è quello che fanno i value investor usando poi dei loro criteri che possono essere più complicati di questi indici. Poi filtri troppo devi adottare strategie per un rischio più grande
@@carlobipes Intanto Marco Casario non faceva il motivatore, ma l'imprenditore di un'azienda di informatica prima di diventare un trader a tempo pieno; ne ha parlato diverse volte sul suo canale. Nè battere il mercato significa fare ricavi infiniti (ma dove hai studiato economia? Per corrispondenza?) Ciò dimostra che non conosci neanche quello che vuoi criticare. Cosa c'è di male a vendere corsi? Se un personal trainer che ha avuto risultati vende dei corsi per migliorare la propria prestanza fisica nessuno fa una piega, ma se uno vende corsi per investire meglio e magari fare trading allora apriti cielo. Non è altro che l'odio religioso del popolino per il denaro, per i ricchi e per chi vende. Ma sicuramente voi siete nel ristretto club dei pochi grandi intellettuali disincantati che la sanno lunga, che "sanno veramente cosa c'è dietro le cose", mentre gli altri sono tutti sciocchi creduloni.
Questo è un argomento che interessa a chi crede che si può diventare ricchi gestendo i propri soldi in borsa. Questo è il presupposto per prendere delle grandi legnate. Chi investe deve avere spirito critico, competenze, umiltà e non pretendere la luna. Ritorni discreti ma non stellari sono garanzia di un buon lavoro. Puoi essere più che soddisfatto se dopo una decina d'anni avrai un ritorno medio tra il 15 e il 20%
@@stefanogualtieri8614che annuo? Quello è il ritorno TOTALE, a casa mia, in dieci anni. Da home banking, non da piattaforma di trading, con commissioni assassine e tutto.
Il market timing è spesso sottovalutato, ma con lo studio approfondito di un mercato è possibile sviluppare strategie solide e replicabili. Ci sono logiche che non cambiano nel tempo: trend direzionali, l'influenza delle value area, stagionalità o come l'andamento di un giorno può prevedere il successivo. Analizzare i grandi ordini degli istituzionali e capire quando entrare/uscire da una posizione sono strumenti chiave per migliorare i rendimenti con un costo basso anche per un retail 150€ al mese e con azienda che forniscono capitali ai trader che dimostrano di avere risultati costanti e replicabili. Con un approccio disciplinato e dati alla mano, non è questione di fortuna, ma di logica, money management e strategia replicabile.
Perfetta descrizione: I nomi noti che lo battono sono Buffett, Dalio, Cohen, Ackman, Simons, quelli di 2sigma e pochi altri. I primi hanno accesso a dati macro mostruosi, gli ultimi 2 hanno potenze di analisi e calcolo da centro di ricerca. Credo che forse, l unico modo per alzare lo sharpe rispetto al mercato, sia una strategia long short a leva ( un market neutral, in sostanza). Che non ha costi bassi, ovviamente.
I prezzi degli asset sono funzioni del tempo insieme a molte altre serie temporali (la temperatura per ogni posizione geografica, l'illuminazione solare, le spese militari, cioe' tutto il misurabile) Teorema: Se la cross-correlazione fra le serie (una funzione del ritardo fra le due) e' diversa da zero per un qualsiasi valore del ritardo il prezzo di un asset , la prima serie, puo' essere predetto con una probabilita' finita. Fatto su un numero sufficiente di serie e transazioni, con commissioni adeguatamente basse, porta a una probabilita' di guadagno positiva e finita. Non ho nessuna competenza o esperienza finanziaria, faccio solo supposizioni statistiche generiche, la mia e' quindi una domanda per gli esperti di finanza. Intuisco sia alla base dell'high frequency trading, per quel che ne so dai quotidiani, e alla ragione per tassarlo abbastanza da ucciderlo in quanto i dati ad alta frequenza non sono disponibili a tutti ed e' un mercato a somma zero, cioe' che conviene solo a speculatori privilegiati a fronte di perdite sicure per gli altri. Penso sia il metodo che ha permesso a Simons di essere l'individuo che s'e' favolosamente arricchito piu' velocemente di qualsiasi altro investitore al mondo. C'e' qualcuno che ha letto "the man who solved the market", un best seller del NYT? E' un interessante lettura da un pto di vista del metodo?
il RIP complottaro che è in me è convinto che sia pieno di fondi attivi lì fuori che sono il 1% di superstiti di investimenti azzardati nel primo anno che si sono messi a fare closet indexing per un decennio per poter "battere il mercato" a lungo :D
Io una volta giravo col furgone per lavoro in centro, c' è una piazzetta strettissima con le bancarelle e per girare ho stretto troppo la curva e ho toccato una tenda. Quel giorno si che ho abbattuto il mercato.
Per me con una buona narrazione, ma manco troppo, anche un "grattaevincer" riuscirebbe a vendere un corso de sti tempi. Anyway che si possa battere il mercato sistematicamente è dimostrato dal factor investing: anche sostenendo che i migliori risultati siano raggiunti semplicemente assumendosi un rischio maggiore (cosa assunta non dimostrata) resta il fatto che ci siano strategie più efficienti degli indici a capitalizzazione... ora dove vogliamo mettere il confine fra passive e non passive?
Se prendi un factor che ha un EV più alto a fronte di rischio maggiore, non stai battendo sistematicamente il mercato, non stai facendo alfa, ed in teoria il mercato coincide col portafolio tangente per cui ha il massimo sharpe, quindi non è più effiente un til fattoriale. Quello che ti dici è un po' come: "è dimostrato che si possa battere un portfolio 100% bond, con un portfolio 100% stock", no è solo più rischioso e quindi con più EV. I factor ha performato meglio del mercato quando non erano ancora noti.
@@UTOPYofficial "I factor ha performato meglio del mercato quando non erano ancora noti" In questa affermazione leggo la prova di quanto da me asserito. Non è che i factor siano archetipi derivanti dall'inconscio collettivo, qualcuno se li è inventati ed hanno funzionato. Ci si potrà inventare o basare su qualcos'altro che funzioni?
Riguardo al fatto che in quanto riconosciuti oggi siano prezzati, dipende! Per me funzionano eccome. Magari non sono replicabili da un etf perché difficilmente li hitti tutti insieme e uno da solo non funziona (o meglio funziona a corrente alternata) quindi è necessaria della discrezionalità nella scelta del titolo adeguato. Small cap + value sembra funzionare ancora per dire. Infine il paragone 100% bond vs 100% azioni non mi sembra calzante neanche come iperbole. L'asset class è quella, parliamo di equities. Se per battere il mercato devo replicare perfettamente anche il rischio stai mettendo delle regole un po' stringenti non trovi? E' normale che che lo sharpe di un portafoglio di singoli titoli non possa esser uguale a quello di un indice, ma forse ho capito male quello che intendevi. Comunque ripeto, tutto dipende da dove poni il confine tra passive e non passive, perché per me se ottieni il risultato dell'sp500 stai già sovraperformando il mercato con una scelta attiva: quella di puntare esclusivamente sulle large cap americane
@@lorenzosonzogni9822 Provo a spiegarmi meglio, io adesso scopro che se compro solo le aziende che iniziano per A batto tutte le altre, sempre e comunque su qualsiasi time-frame, questo lo chiamo "A-Factor". Nel momento in cui questa cosa diventa nota e qualcuno prova a sfruttarla questa informazione viene prezzata e quindi non ti da più nessun vantaggio. Citami un factor che si è scoperto portasse sovra-performance negli ultimi 30 anni, e dopo che è stato scoperto ha portato sovra-performance per i successivi 30 anni. Ovviamente puoi ettenere un alfa se hai un edge informativo, warren buffet lo ha fatto per una vita, il punto è che probabilmente non lo hai. Quindi se parliamo di factor noti, sono prezzati, questo significa che al massimo con una esposione ai factor puoi muoverti sulla frontiera efficiente, avendo un sharpe minore del mercato. Il mio esempio è calzante, lo rispiego. Se aumenti il rischio è ovvio che aumenti l'EV, altrimenti il tuo portafoglio non è efficiente. Aumentare il rischio non è battere il mercato. Passare da un portafoglio 100% bond a 100% aumenta l'EV ma aumenta anche il rischio, non stai battendo niente. Passare dal portafoglio di mercato al portafoglio di mercato in leva 2x aumenta l'EV ma aumenta anche il rischio. Passare da azioni large cap a small cap aumenta l'EV ma aumenta anche il rischio. Passare da azioni a crypto aumenta l'EV ma aumenta anche il rischio. Passare da azioni tedesche ad azioni USA aumenta l'EV ma aumenta anche il rischio. Non è che li invento io i criteri, se vuoi vare alfa, quindi battere il benchmark, devi generare rendimento extra rispetto al benchmark A PARITÀ DI RISCHIO. Vuoi battere il mercato? fai un ritorno più alto del mercato con lo stesso rischio. i conetti di investimento passivo e attivo riguardano appunto il livello di attività sul mercato, non c'entrano nulla.
Mando un commento vocale con tutti gli errori grammaticali del caso perché come minimo per due mi dovreste pagare per quello che leggerete ve lo spiego per l'ultima volta i mercati sono inefficienti perché chi ci mette i soldi veri come i grandi fondi di investimento pensano alle performance solo nel breve termine sei 12 mesi perché devono far vedere le loro prestazioni agli investitori che mettono i denari e quindi vanno ad investire solamente in aziende che nel breve termine hanno bilanci ultra positivi e di conseguenza vanno a sottopesare le aziende che nel breve termine non vanno bene ma che hanno prospettive di futuro comunque tranquille e positive quindi questo va a beneficio di coloro che investono nel medio lungo termine in aziende solide e profittevoli nel lungo termine che invece nel breve termine vengono sottovalutate in maniera troppo aggressiva dal mercato chiedere un pagamento per questa lezione che vi ho fatto cordiali saluti
Non mi ritengo un genio ma alcune mosse mi sono parse goal a porta vuota. (ovviamente dopo che sono andate a buon fine) Meta ed Amzn nel 2022 mi sembravano estremamente sottovalutata e il mercato le ha rivalutate in fretta. Al momento pypl sta avendo una rivalutazione come Baba entrambi titoli fermi con una piccola perdita da circa un anno se non più. 3m colosso, una volta assodato il valore dell'azione legale è stato rivalutato. Le mie idee attuali stanno in una rivalutazione in Nke, LVMH e Campari. Vediamo se il tempo mi darà ragione. Ovviamente le single stock vanno acquistate con cautela e devono essere una parte non estremamente rilevante del proprio portafoglio. Diciamo un 30% al massimo. Non mi pare sia un gioco d'azzardo c'è un vantaggio nell'acquisire colossi di un settore quando questo viene evitato dal mercato.
È vero che è molto difficile o quasi impossibile trovare aziende sottovalutate, però si può intuire in che direzione andrà il mondo e scommettere in una crescita di fatturato maggiore di determinati settori rispetto ad altri, ad esempio 10 anni fa si sarebbe potuto intuire che il settore smartphone sarebbe andato forte, prendere le top 5 aziende produttrici di smartphone avrebbe battuto il mercato, adesso pare di intuire che si andrà verso auto elettriche a guida autonoma, energie rinnovabili, energia nucleare e intelligenza artificiale (esistono anche etf dedicati). Non trovo corretto rinunciare a prescindere perché tanto il mercato è imbattibile su lungo periodo, gli esempi che ho fatto mi sembrano abbastanza banali, negli indici ci sono aziende che trattano tecnologie gia consolidate e che potrebbero rallentare la crescita dell indice. Trattandosi di intuizioni si potrebbe mettere una frazione del proprio capitale per non esporsi troppo e lasciare la maggior fetta in un etf world
non devi indovinare quale settore crescerà di più, devi indovinare quale settore screscerà di più di quanto si aspettano le menti che fanno questo lavoro dalla mattina alla sera
ci sono diverse strategie che continuano a fare meglio del mercato come quella adottata dall'indice MSCI World Quality, o quelle applicate dagli ETF come JREG, JREU. Vedremo se anche il nuovissimo JUSE farà lo stesso. Unico neo (sicuramente importante): purtroppo non hanno uno storico di 50 anni.
nell'attuale metagame Quality e Momentum stanno overperformando da "un bel po'". Nel metagame precedente, size e value hanno overperformato per "un bel po'". Quanto durerà l'attuale metagame? Cosa overperformerà dopo? Stiamo solo dicendo che i mercati cambiano, e siamo tutti d'accordo. E' alla base dell'adaptive market hypothesis di Andrew Lo. Ma sai dirmi quando e come cambierà il metagame?
@@mr_rip no ma infatti sto dicendo che servirebbe più storico per capire se queste strategie come il quality possano avere un vantaggio anche a lungo termine o meno.
@@minefox6071 però con gli investimenti nel mercato azionario tutti ci auguriamo che i rendimenti futuri siano simili a quelli passati. Perché non possiamo farlo anche per una strategia in particolare?
@@iMieiInvestimenti perché è una strategia con un rischio maggiore, così come lo ha il mercato azionario (anche se minore). Si prende come riferimento uno scenario realistico ma ciò non (si dovrebbe) esclude gli altri scenari meno probabili, una strategia nota a tutti che overperforma non è realistica se non comporta un rischio o un effetto negativo. Il problema è che gli effetti negativi non si vedono chiaramente a priori ma solo a posteriori
Buongiorno Più sento voci diverse negli ultimi 15 anni più rafforzo la vendita put con scambio sottostante senza usare marginazione,con correzioni a-50% c è sempre la vendita call
In realtà ci sono strategie “reliable” per annientare i mercati per decenni, solo che le probabilità di essere Jim Simons sono MINORI di diventare un calciatore di Serie A. Quindi, se le probabilità sono così drammaticamente basse, e ce la fa solo chi è iper-strutturato, possiamo dire approssimativamente che è ‘impossibile’ farcela. In pratica per un retail, da casa, battere i mercati per decenni con una strategia reliable è sostanzialmente impossibile. Non può essere così semplice fare il 66% all’anno (rendimento medio del Medallion), con una percentuale del genere la capitalizzazione composta sarebbe così straordinaria da permettere a Giorgio di diventare PIÙ RICCO DI BERLUSCONI nell’arco di 15/20’anni È surreale.
Guardando il video (bello, complimenti!) mi sono venute in mente tante cose da dire ad entrambi. Evito di scrivere un pippone e mi concentro su una sola che, mi sembra, non è stata affrontata nel video: l’aspetto emotivo. Warren Buffett, Peter Lynch e altri hanno più volte spiegato che il successo negli investimenti dipende più dal fegato che dal cervello. Battere il mercato non passa necessariamente da avere un team di analisti bravi o avere informazioni che gli altri non hanno. Queste sono armi da trader più che da investitori a lungo termine. Si può battere il mercato dalla propria cameretta, senza analisti, a patto di avere fegato e pazienza. Oltre a un’intelligenza nella media e una conoscenza adeguata della materia. Il problema è che questo non costituisce un metodo. È più un’arte che una scienza. E la stra-maggioranza di chi ci proverà fallirà perché la natura umana mal si concilia con una prospettiva di investimento stoico a lungo termine.
Ma parlate di battere il mercato da parte di chi? il pinco pallino è dura. Se parliamo di professionisti si potrebbe parlare del leggendario Medallion Fund gestito dalla Renaissance capital basato su algoritmi ideati da matematici. Peccato sia riservato ai dipendenti del fondo stesso. Starting finance ci ha fatto un bel video.
Il ragazzo ovviamente ha torto in quanto pecca di una comprensione approssimativa. Tuttavia il ragionamento che fai tu, e che reiteri da anni, è anch'esso approssimativo in quanto si ferma sull'aspetto accademico e non cerca di andare oltre. Dal punto di vista puramente matematico i mercati sono infatti una gigantesca martingala con ritorno atteso nullo, provato e riprovato da mille paper... Però quello che molti falliscono nel comprendere è che questo risultato è frutto di un "bilanciamento" di molti che perdono e pochi che vincono, quasi come la distribuzione del lancio di una moneta però shiftato verso destra, ossia la maggior parte perde. E quindi perché se il ritorno atteso è nullo la maggior parte perde? I mercati, seppur sempre più efficienti per via di motivi già ampiamente discussi, sono e saranno sempre una manifestazione della psicologia umana e come tali manifesteranno sempre alcuni pattern. Anche i governi e le civiltà sono una manifestazione della psicologia umana e come tali hanno tutti un pattern comune, ad esempio che sono tutte destinate a fallire. I fenomeni generati dalla nostra psicologia sono frattali, nel grande ci sono fallimenti di civiltà ed imperi, nel piccolo ci sono dibattiti politici, guerre, conflitti interni e così via. Anche se più si va in profondità più i mercati sono mean reverting e viceversa, ciò non toglie che i mercati sono frattali. Essere profittevoli è possibile, soprattutto anche senza un edge di tipo informativo. Non ci sono solo hedge funds, ci sono anche numerosissimi trader privati o fondi non pubblicizzati che battono il mercato ma di cui non sentirete mai parlare perché non hanno alcun interesse a farsi conoscere. Molti perdono perché peccano di una comprensione approfondita, molti accademici perdono (o neanche ci provano) perché pensano di sapere tutto e danno per scontato non ci sia nulla oltre alle mere dimostrazioni matematiche.
"Dal punto di vista puramente matematico i mercati sono infatti una gigantesca martingala con ritorno atteso nullo, provato e riprovato da mille paper" AHAHAHAHAHAH
Non capisco quale sia il goal…. Cioè perché uno dovrebbe battere il mercato quando iil mercato overperforma (da sempre) l’inflazione? Boh nn capisco… la sua teoria è che speculare è meglio che lavorare? Boh forse…..
Se sai quello che fai, Jim Simons lo puoi scimmiottare pure dalla cameretta. Un secolo di dati finanziari e di tutti gli altri dati che ti possono servire (meteo, ecc) probabilmente li fai stare su una penna usb, certamente su un hdd, inoltre sono serie storiche, dati strutturati, quindi non ti serve nemmeno una potenza di calcolo di classe enterprise. Il vero discrimine è sapere quello che fai, e con quello in effetti credo che finiamo più o meno nel percentile che hai detto.
probabilmente se un esame di econometria o statistica fosse il prerequisito per fare un video su yt finance, parlerebbero in 5 ed il mondo sarebbe un posto più felice. RIP sempre molto professionale anche davanti ad affermazioni deliranti, complimenti
ll ragazzo commentato è davvero ingenuo. C'è una famosa scommessa al riguardo di Buffett di inizio anni 2000: posta in palio 1 milione di dollari. Persero tutti. La difficoltà dell'investire bene è che la gente ha comunque il prosciutto sugli occhi, pur se tutti conoscono la realtà e la possono vedere....... Il ragazzo dovrebbe almeno leggere le ultime venti pagine dell'Investitore intelligente ultima edizione con prefazione e soprattutto epilogo di W. Buffett. Allora vedrebbe chi ha battuto il mercato, e quanti sono! Ragazzo, leggilo!
so che lo conosci come divulgatore , ma è il problema che io riscontro con Marco Casario, fa contenuti interessanti, anche lui dice che il mercato non si batte, e poi.... tutte le volte che mostra tutti i suoi portafogli batte sistematicamente e di molto il mercato... li mi decadono i suoi discorsi, penso che se davvero fosse cosi sarebbe conosciuto a livello mondiale... ma mi sembra che cosi non sia...
8:25 beh aspe, ad Alberto Angela è capitato di dare anche un importante contributo ad una pubblicazione perché mentre giravano un documentario su Pompei si è accorto di un reperto in un deposito che non aveva ricevuto la dovuta attenzione...però sì, non è la normalità 😆
Mi dispiace ma il ragazzo ha ragione. Il paragone con la scommessa sulle squadre di calcio è corretta se voglio avere buone possibilità di vincere su juve Frosinone so che staticamente la juve ha più possibilità di vittoria e punto su quella. Lo sanno tutti? E chi se ne frega è del tutto irrilevante! Lo stesso vale per Microsoft lo sanno tutti che è un ottima azienda. La teoria per cui solo Buffett e pochi altri possa battere il mercato è assurda. Per prima cosa pure lui ci sono anni che fa peggio ma mediamente ha sempre fatto meglio. Quindi se ti fidi al 100% di lui punti su Berkshire. Se poi vedi le azioni che ha in portafoglio non sono delle azioni di nicchia sconosciute sono Apple e Coca cola e alcune altre super note che chiunque può comprare senza fare studi da scienziato. Tornando al paragone con la Juventus vuoi dire che non sei in grado su 500 aziende di individuarne 10 o 20 che stanno andando meglio del mercato negli ultimi 10 o 20 anni? Certo non è garantito che faranno meglio anche per i prossimi ma è meglio che puntare sul Frosinone. Sp500 ha dentro la Juventus ma anche il Frosinone. Se scommetto su chi vincerà il campionato e punto su juve Milan e Inter ho buone possibilità di vincere. Poi certo 1 anno perdo perché vince il Napoli. Per le azioni è lo stesso punto su quelle 20 top e ho più possibilità di fare meglio del mercato. 1 potrebbe anche andare a zero ma se ne ho altre che fanno molto bene quella perdita si compensa visto che il rialzo può essere più del 100% mentre una perdita al massimo è del 100% Quello che frega la maggior parte degli investitori è che vendono quando sono in perdita presi dal panico piuttosto che vendono in guadagno perdendo i guadagni futuri.
Non credo che tutti gli assets siano sulla frontiera efficiente in tutti i momenti, tanto per fare un esempio, l'anno scorso il mercato US era pieno di REITS che quotavano il 60% del loro valore book. Quindi boh, per molti sono stati soldi gratis eppure i dati li avevano tutti.
Chissà perché sta gente quando arriva il momento di dimostrare il modo in cui battono il mercato scappano perché "nono guarda ti giuro te lo vorrei spiegare ma oddio scusami amiocugggino adesso ha bisogno di me perché la zia deve farsi cambiare la dentiera del cane che mi ha mangiato i compiti ciao"
Grande cazzata, in primo luogo ci sono i miei video e anche il portafoglio; in secondo luogo anche se io non battessi il mercato non vuol dire che non si possa fare. Il mio video non era "IO BATTO IL MERCATO E TI VENDO UN CORSO"; corso che non ho e non vendo; il mio video era: la statistica dimostra che il mercato si può battere; poi sta a te capire se sei uno in grado di poterlo battere.
In Frosolone - Giuventus sapevo che Glahovic aveva mal di stomaco, lo sapevo solo io e quindi, grazie a questa informazione, avevo un rendimento atteso POSITIVO nello scommettere sul Frosolone 😂 Solo così si battono i mercati: *_CON INFORMAZIONI ANCORA NON PREZZATE_* Questa è la VERA skill.
Quindi Buffet, avendo investito nel fattore “Value” ancora sconosciuto ai più, *e non prezzato*, ha battuto i mercati. Appena l’informazione è stata prezzata… Addio Value.
Tutti i soggetti che se la tirano per aver battuto un anno il mercato, mi ricordano molto gli "esperti di calcio" che considrano migliori i giocatori che fanno due gol al loro debutto in campionato, rispetto a un giocatore che ha fatto 210 gol in 215 partite
Tra l'altro la tesi: "Se hai battuto il mercato nel lungo periodo è solo grazie alla randomness" è completamente infalsificabile. Cosa dovrei portarti per dimostrare che NON E' così?
Per battere il mercato bisogna sapere il futuro, famo prima a fare insider trading dentro ogni azienda dell'indice e poi una volta guadagnato scappa che la galera non te la toglie nessuno! XD
Ciao mr Rip, riguardo al "nessuno ti vende il corso sul vincere ai gratta e vinci", ti ricordo che per giochi come il Lotto e Superenalotto esistono i "Sistemi", con gente che li vende e gente che li compra...
Ciao RIP, confesso che dopo aver visto il video mi sono un po’ perso. Il problema è che qui nessuno definisce cosa sia … il “mercato”. Quindi, sia ben chiaro, NON è colpa mia se il proseguo del mio post potrebbe essere errato o fuori fuoco 😜 Ora, se il mercato corrisponde a un dato indice, ad es. S&P500, è un dato di fatto che questo indice include anche società con pessimi fondamentali e che quindi una selezione qualitativa può battere l’indice ripetutamente e costantemente per decenni. Gli ETF quality, alcuni a gestione passiva, altri a gestione attiva ma a bassissimi costi (ad es., 0,23%), sono fatti appunto per questo e, di fatto, battono S&P500 da anni. Si tratta di ETF estremamente grandi, per decine di miliardi, quindi tutti i loro possessori battono il mercato, incluso RIP che li ha comprati :) Evidentemente non ho capito i termini della questione ma, vi confesso, se non se ne chiariscono i termini diventa poi difficile capire e commentare :)
La variazione di prezzo di un asset non ha un granché a che fare con "pessimi fondamentali" ma solo con la variazione di aspettative. Se tutti pensano che domani vai su saturno, se arrivi solo su marte le tue stocks perderanno valore (Tesla). Se tutti pensano che fallisci domani, se non lo fai le tue stocks andranno su. Se Messi ed io andiamo a giocare al Frosolone e a fine stagione messi fa 30 goal ed io 1, l'acquisto di messi sarà stato un fallimento ed il mio un successo.
@@mr_rip innanzitutto grazie per la risposta. Per me nel timeframe di lunghissimo periodo i fondamentali sono determinanti, ma non è questo il mio punto, che invece è il seguente: quando tu e il ragazzo a cui fai la reaction parlate di “mercato” a cosa state facendo riferimento in concreto? L’S&P 500 o qualcosa di diverso. In quest’ultimo caso, a cosa? Ragazzi, io sono un povero cristo, e se non capisco quale è il mostro da battere davvero non capisco più nulla 🤦♂
@@mr_rip così inteso il “mercato” pare anche a me che per definizione sia pressoché impossibile batterlo nel lungo periodo. A questo punto credo che il tizio stesse facendo riferimento a un “mercato” inteso in buona sostanza come dato indice di riferimento e che allora il suo video iniziale sia semplicemente basato su un misunderstanding di fondo :)
La mia personale opinione è che i mercati non sono quasi mai efficienti. Se lo fossero non ci sarebbero bolle e crolli. Da qui a saperne approfittare c'è di mezzo il mare.
22:30 io una volta al casino' ho calcolato il prossimo numero uscente alla roulette moltiplicando la mia eta' per la temperatura della stanza fratto le persone presenti E' stata un'intuizione, sono un fantasista io
Come detto, i prezzi dei titoli finanziari incorporano tutte le informazioni disponibili in ogni momento, e quindi riflettono il loro valore “vero” in base a quelle informazioni. Di conseguenza, è impossibile ottenere sistematicamente rendimenti superiori a quelli del mercato, perché qualsiasi nuova informazione rilevante è rapidamente incorporata nei prezzi. Il ruolo dei prezzi è cruciale in questo contesto sia come segnale che come incentivo: 1. I prezzi dei titoli agiscono come segnali informativi per tutti gli operatori di mercato. Poiché i prezzi riflettono le informazioni e le aspettative collettive degli investitori, qualsiasi cambiamento nelle informazioni pubblicamente disponibili, come nuove notizie economiche o finanziarie, si traduce immediatamente in un aggiustamento dei prezzi. Per esempio, se una società annuncia profitti superiori alle attese, il prezzo delle sue azioni aumenterà velocemente, poiché gli investitori aggiustano le loro aspettative. Di conseguenza, cercare di ottenere un vantaggio utilizzando informazioni pubblicamente disponibili risulta inutile, perché i prezzi si sono già mossi per riflettere quella stessa informazione. 2. I prezzi incentivano gli investitori a mettere a frutto le proprie informazioni. Quando un investitore ottiene nuove informazioni (pubbliche o, in casi illegali, privilegiate), tenterà di approfittarne per trarre profitto acquistando o vendendo il titolo corrispondente. Tuttavia, poiché molti investitori competono per sfruttare le informazioni disponibili, il prezzo si aggiusta rapidamente. Questo meccanismo competitivo garantisce che il mercato rifletta velocemente le informazioni nuove, eliminando ogni possibilità di ottenere profitti superiori al normale in modo costante. In altre parole, l’incentivo ad agire rapidamente per sfruttare le informazioni porta a un’inefficienza temporanea che si corregge velocemente, rendendo impossibile battere sistematicamente il mercato.
Gran bella reaction! Avete (hai) toccato un sacco di punti interessanti. L'assunto che metto subito in chiaro è questo: non ha senso per il risparmiatore od il retail pensare o non pensare alla validità dell'EMH - la deve prendere per buona, per il suo bene. Non ha senso per me interrogarmi della direzione dello spin di un elettrone se studio la gravità facendo cadere una piuma dalla torre di Pisa. Ovviamente l'investitore è inconsciamente prono a credere di essere , , di esser diverso dagli altri e quindi a lui/lei non si applicano le leggi della statistica. È la condizione umana, il creder di essere in qualche modo migliori di quel che siamo, che ci vuoi fare.
Ci sono però dei problemi (puramente concettuali, ai nostri fini) che rimangono di sfondo. Uno: che l'EMH sia una specie di campo di gravità uniformemente distribuito tra i vari mercati. Non è così: ci sono decine di migliaia di analisti che ogni giorno pubblicano stime sul mercato americano, molti di meno per gli Emerging Markets, ad esempio. Ogni tanto ci sono micro-bolle che sfuggono (che comunque vengono velocemente fatte scoppiare, eh, a riconferma che alla lunga la cinematica classica è un modello affidabile nel macroscopico). Due: che gli attori in gioco siano sempre razionali - non lo sono. Il che si aggancia anche a quanto detto a th-cam.com/video/Ir_PDwJ1T00/w-d-xo.html. Le informazioni sul valore interno di un'azienda sono 'na roba, ma c'è il contesto geopolitico e globale su cui si applica la notizia (una quantità di variabili incalcolabile, su cui si spende parte delle risorse anche dei fondi che fanno value investing) e la percezione che comunque il mercato avrà della stessa e che può differire dalla percezione dell'insider trader. Una bella frase di Taleb: "If you gave an investor the next day′s news 24 hours in advance, he would go bust in less than a year". Tre: che tutti gli investitori ottimizzino (o debbano ottimizzare) soltanto per i returns. Quattro: che i fondi attivi chiudano (solo) perché non riescono a battere i mercati a riprova della validità dell'EMH (se non tutti gli investitori ottimizzano solo per i returns, e mi scuso per definirlo qui come assioma, non può essere l'unica ragione).
Chiudo su questo argomento con un bellissimo paper di Victor Haghani (la cui lettura / reazione potrebbe esser idea per un video o una live, magari): papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=2856963 . Il gioco è semplice. Ti viene data l'opportunità di scommettere sul lancio di una moneta per 30 minuti, sapendo in anticipo che Testa esce il 60% delle volte. Il tuo capitale di partenza è di 25$ e puoi scegliere sia quanto allocare ad ogni lancio che, ovviamente, su quale faccia della moneta scommettere. Quale sarà il tuo capitale dopo 30 minuti (o, per dire, dopo 100 lanci)? Come si sono comportate le cavie, tutte con background quantitativo, in questo esperimento? Pagherebbero (e quanto?) per partecipare al gioco se fosse fatto con soldi reali? I risultati sono affascinanti.
credo di aver fatto quel gioco in una live :)
@@mr_rip Ah cacchio, mi sto perdendo pezzi, nun te se sta dietro
È ovvio che io la pensi diversamente da voi. Cioè, un “investitore retail”; ma dentro il segmento c è l’idiota e il genio. Che vuol dire “investitore retail”? Se uno è bravo non può investire perché nello stesso segmento c è anche un pirla? Poi, la teoria di EMH è MOOOOOLTO controversa, e altri premi Nobel come Shiller ritengono che Fama sia una specie di ritardato mentale (spoiler anche io). Io sono ingegnere, come Giorgio. Poi però ho fatto anche un MBA. L’economia non funziona come l’ingegneria. Nell’ingegneria ci sono delle certezze. Nell’economia no. La teoria di Fama ha dietro una serie di ipotesi che sono ben lontane dall’essere un assioma matematico. Poi, l’esempio della roulette sembra logico, ma non lo è. Non è assolutamente vero che il prezzo di un’azione ha la stessa probabilità di salire o scendere. Solo perché posso rappresentare i ritorni e i prezzi su un grafico non vuol dire che dietro ci sia una funziona matematica. È pia illusione. Il fatto che Giorgio sia convinto che l’MSCI world farà l’8% all’anno se lo tieni per 20 anni è una scommessa UGUALE a me che dico che Palantir scende del 30% nei prossimi 6 mesi. Solo che lui scommette che ci saranno più azioni che salgono rispetto a quelle che scendono. Io scommetto che un pool ristretto sale. Il mercato è solo comportamento e al più sistema di riferimento (quindi quanto vale una valuta etc). Se fosse statistica pura non ci sarebbe il famoso “bias positivo” che ci fa investire. Avremmo ritorno 0 (un giorno va su e l’altro va giù) o magari pari all’inflazione. Invece non è così. Mi dispiace ma se fossi in voi mi fermerei un attimo, e farei un elenco di ipotesi che non sono assolutamente scontate e che sono alla base delle vostre tesi.
> Cioè, un “investitore retail”; ma dentro il segmento c è l’idiota e il genio.
Mi sembra di capire - ti prego di *non* correggermi se sbaglio! - che tu, come praticamente qualunque altro retail "trader" sin dall'alba dei tempi, credi di non essere l'idiota, ma, ovviamente, il genio. Per me è Dunning-Kruger da manuale, però occhio ché io non c'ho mica le , non sono che un mero analfabeta (neanche tanto) funzionale: magari mi sbaglio. Sul serio, non voglio essere caustico ma so già che il resto del mio commento avrà un retrogusto paternalistico... ma è inevitabile, dato ciò che hai scritto.
Per dire, la frase (ed il suo seguito, ancor più raccapricciante, che qui non riporto)
> Il fatto che Giorgio sia convinto che l’MSCI world farà l’8% all’anno se lo tieni per 20 anni è una scommessa UGUALE a me che dico che Palantir scende del 30% nei prossimi 6 mesi.
mi fa incazzare perché allora fanno bene aziende a fare quarantordici round di interview prima di assumere, se un ingegnere (con MBA!) scrive una cosa del genere. Letta questa frase ad alta voce, ho i libri di statistica che fanno a gara per accaparrarsi l'ossigeno necessario ad andare in autocombustione.
Ti invito, se per te è una passione, a provare a lavorare nel settore: è un'esperienza che può mettere tutto in prospettiva ("humbling", dicono). E soprattutto: track record. Vai, investi, divertiti, sfogati, e registra tutto. Se dimostrerai di essere un genio dello stock picking... buon per te.
P.S.: io non credo neanche alla EMH tout court, speravo di averlo fatto trapelare.
P.S.2: definire Fama così, dai. Non lo fa nessuno.
@@kairosplayer5955non credo sia pura arroganza pensare di essere superiore alla media retail vista la mia esperienza. Studi superiori alla media, esperienza diretta nei settori in cui investo e conoscenza profonda, esperienza di investimento con annesse perdite ed errori…perché dovrei pensare di non essere sopra la media? Lo so che sembra arrogante ma è evidente che sono in un percentile superiore alla media. Dopo di che, se analizzi i numeri di Palantir (ma è solo un esempio) o di Tesla scoprirai che le ipotesi alla base della valutazione sono completamente irrealistiche. Allo stesso modo, le valutazioni del mercato azionario tout court sono comunque molto elevate rispetto a praticamente qualsiasi metrica. Quindi si, ti confermo che la probabilità è maggiore di “indovinare” quelle specifiche aziende che il mercato azionario (nel breve termine…). Nel lungo termine saremo tutti morti quindi a me di aspettare 20 anni per vedere qualche ritorno, dopo sacrifici e rinunce non va.
Se avessi un metodo per escludere solo 84 numeri su novanta sarei milionario
Citazione dello stesso Rip
@@_deant probabilmente si. Io per esempio sono assolutamente certo che Palantir e Tesla faranno un rosso incredibile da qui ad un certo punto dell’anno. Poi magari mi sbaglio.
si ma i prezzi degli asset non sono numeri casuali e i mercati non sono perfetti per tutti, c'e' anche l' "insider trading" legittimo, di quelli che scavano nei dati pubblici.
Non capisco nulla di finanza ma ascoltando Mr Rip capisco che a molti (me compreso) manca la capacitè di fare ragionamenti logici e ben per questo continuerò a seguire questo canale.
Uno dei video più belli fino adesso, educativo e comprensibile a chiunque abbia voglia di ascoltarlo con attenzione e con il cervello acceso. Ci ricorda l'importanza dell'essere sempre più razionali possibile, del fare la propria parte di ricerca per prendere consapevolezza e non credere ciecamente nemmeno al Rip o al Coletti di turno, senza aver vagliato noi stessi le informazioni. Del fare attenzione all'emotivita' e all'impulsivita'. Mi viene in mente una frase del film L'ultimo Samurai: pensi che possiamo cambiare il destino? Penso che possiamo fare del nostro meglio finché il destino non si rivela.
Negli investimenti, da piccoli camerettari qualunque, facciamo sempre la cosa probabilisticamente più sensata. Se poi ci capita quel fatto avverso che ricade nel 1%, la nostra percezione umana lo chiamerà sfiga, ma è un bias, è solo statistica
Sta confondendo il “90% dei trader perde soldi sul mercato” con “il 10% batte il mercato” 😅
Sarebbe divertente se la verità fosse "il 90% dei trader perde soldi sui mercati, il 9,9% è a break even quando gli va bene e non si muove da lì e stai certo che quel 0,1% che guadagna milioni non sei tu"
@@joefalchetto94 🤣🤣🤣
@@joefalchetto94 🤣🤣🤣🤣
19:56 RIP ti sbagli.
A presindere dal discorso che fa sto tizio che pensa che se spendi 10h al giorno a studiare i mercati puoi batterli (good luck), che è una cazzata, secondo me non ti è chiarissimo il concetto di EMH.
L'EMH dice che tutte le informazioni sono già prezzate (in foma debole, forte o semi-forte), il che non implica che gli investitori siano razionali, il prezzo può riflettere tutte (o una parte se è efficiente in senso debole o semi-forte) le informazioni ma comunque non riflettere il valore reale, questo già spiega perchè anche se i mercati sono efficienti, gli asset non sono tutti sulla frontiera efficiente.
Ma soprattutto, la frontiera efficiente è un concetto di portfolio non di asset, questo significa che la frontiera è composta da combinazioni di asset che sono efficienti nel senso che sono bilanciati in modo da aver il miglior rapporto rischio rendimento, ma gli asset stessi non sono sulla frontiera.
Il concetto di frontiera efficiente dimostra proprio il contrario di quello che hai detto. Se un asset fosse sulla frontiera efficiente significherebbe che esiste un portafoglio fatto al 100% da quell'asset, che è efficiente, ma questo non è possibile per definizione, perchè in questo modo non staresti eliminando il rischio di mercato (diversificabile), quindi c'è sempre una combinaizone di 2 o più asset che con quel rendimento offre un rischio minore, ed è quindi un portafoglio più efficiente, il che è proprio la spiegazione del perchè è importante diversificare.
Per amore della verità, puoi avere singoli asset sulla frontiera se il mercato è composto da un singolo asset o se tutti gli asset sono identici.
Hai ragione, ho detto una cavolata!
@@mr_rip Credo che @UTOPYofficial intendesse dire che non è vero che ogni asset ha lo stesso risk-adjusted return. E in effetti tutta la modern portfolio theory si basa su quest'assunto. Che poi questo voglia dire che i mercati in realtà non sono efficienti, non saprei rispondere.
Infatti il VERO mercato da battere non è l’S&P500 o il Ftse-All-World.
Il VERO mercato da battere è l’All-Weather tarato per market cap di ogni singolo asset.
@@a.carnevale4910 non esiste un vero mercato, esistono vari mercati di riferimento che prendi come benchmark. All-wheater non è un mercato è un portfolio, ed è diverso dal market portfolio.
@@a.carnevale4910 Non esiste un "VERO mercato", l’All-Weather non è un mercato, è un portfolio, ed è diverso dal market portfolio. Non capisco il tuo commento.
Smonto in 2 secondi:
-scusi lei, batte il mercato?
-No!
-Ok, arrivederci !
Però se arriva qualcuno che dice sì, la risposta è sempre "non ci credo", o "sarai stato fortunato". Facile smontare così
@@sosathegreat mi dai resoconti easy. Dimostri che batti il mercato su un lungo periodo e poi ti posso comprare il corso a 7'777,77 €
@@MarmorinoGMW eh ma se "puoi essere estremamente fortunato anche per 20 anni", allora anche i resoconti sono insignificanti.
Quindi, quali sono i parametri di valutazione?
@@sosathegreat se hai 20 anni di fortuna mi sembra un po' strano... Come dire che Warren Buffett ha avuto fortuna.
Che poi buffet in realtà si è arricchito sulle commissioni/trattenute delle plusvalenze che fa fare ai suoi clienti
@@sosathegreat è facilissimo provarlo e tappare la bocca a chiunque dubiti, vai da pwc/deloitte/kpg ecc., ti fai fare un audit delle tue operazioni degli ultimi 20 anni, mostri che gli asset che hai tradato sono appropriati per lindice che usi come benchmark, mostri che lo batti in modo consistente, e quel punto con 20 anni di alfa certificato, ti assicuro che nessuno dubiterà delle tue capacità ed anzi avrai la fila di investitori istituzionali che fanno carte false per darti centinaia di milioni di dollari in gestione. ez
Secondo me confonde una teoria universale , come può essere una legge fisica, con una teoria contingente come quella economica.
Di fatti la teoria dei mercati efficienti non dice che non si possa battere il mercato, dice che devi avere un edge informativo. Però gli investitori normalmente non ce l'hanno e soprattutto è in realtà anche difficile definire cosa sia edge informativo e cosa no. Ad esempio prendendo la domanda : "C'è qualcosa che puoi fare che l'hedge fund non fa ?" Magari c'è ,ma c'è modo di sapere cosa?Sai per caso cosa stanno facendo all'interno di quelle stanze?
Ha ragione lui su Warren Buffett perchè si stava riferendo alla teoria dei mercati efficienti e in generale alle "modern portfolio theory", e Buffett (e Munger) hanno da sempre detto che è "nonsense" e in general sono estremamente scettici riguardo alla finanza accademica.
Lo stesso si applica al "value factor", che in finanza accademica è spesso semplicemente una ratio tipo price to book, che ha poco a che fare col value investing, e sicuramente non è ciò che guarda Buffett quando investe.
Comunque chi ha scritto in chat che l'italiano medio manco prende il rendimento del mercato, perché dovrebbe puntare a batterlo ha perfettamente riassunto questo video
che dovrebbe essere il manifesto del movimento dell'investimento passivo
Eh ma gli italiani si affidano agli esperimenti
fin che si valuta solo l'andamento degli indici a capitalizzazione più famosi sui dati passati e non si entra nei dettagli della metodologia che porta a capire cosa c'è dentro oggi e perchè, si riduce il tutto a testa e croce ecc. avvicinandosi all'idea di gambling e di giocare in borsa piuttosto che al fatto di diventare soci di attività che creano sviluppo, posti di lavoro e maggior benessere (o almeno così dovrebbe essere) - alla base invece ci sono le dinamiche politiche, sociali ed economiche del mondo e anche in parte le scelte metodologiche di chi ha creato gli indici e ogni tanto decide di modificare i criteri su cui sono costruiti - "battere il mercato" (nel lungo termine) è una pippa mentale che si fanno alcuni ma non è lo scopo della maggior parte degli investitori e deriva anche dalla necessità per chi deve raccogliere negli ETF e fondi passivi di creare una ampia letteratura che "giustifica" la scelta passiva - le analisi SPIVA sono condotte su un ampio campione di fondi comuni gestiti che include anche fondi gestiti (male) solo per spillare commissioni e altri che subiscono le scelte commerciali delle case madri oltre alle dinamiche dei flussi e gli obblighi legislativi, tutti fattori negativi sulle perfomances in aggiunta a costi elevati per retribuire chi li gestisce e chi li vende, in sintesi per vari motivi è normale che la maggior parte dei fondi attivi non batta i propri benchmark, che poi sono i benchmark corretti poer confronti omogenei?? chi 50 anni fa ha comprato azioni Berkshire è diventato cliente della gestione del Sig.Warren Buffett in modo molto semplice entrando nel suo "fondo" hedge che in realtà è giuridicamente una holding finanziaria: i risultati di Berkshire hanno sempre aggiunto valore agli indici classici come S&P500 ma le sue performance vengono incluse nelle classifiche SPIVA sui fondi? no perchè non è giuridicamente un fondo - Warrenn Buffett ha fatto molto e detto abbastanza, peccato che in molti prendano delle sue parole solo ciò che fa comodo al loro discorso: su 1.000 persone che citano Warren Buffett solo 1 al massimo conosce davvero ciò che ha fatto e sta facendo - il Value Investing vero (che non è fatto con un ETF Value che è un tentativo mal riuscito di attuare il Value Investing) è una filosofia che porterà forse maggiori risultati in futuro a chi lo pratica grazie alla crescita delle startegie passive che stanno portando il mondo degli investitori ad agire come un branco di pecoroni tutti in fila a seguire lo stesso sentiero - i Value investor spesso non sono fondi comuni obbligati a pubblicare i track record o rendere pubblici i loro risultati, sono organizzazioni o persone fisiche che fanno soldi e non devono dimostrare niente a nessuno o rivelare formule magiche perchè stanno bene così, non si preoccupano di "battere i mercati" perchè a loro interessa investire in modo intelligente
Grazie, infatti proprio al riguardo a dimostrare niente a nessuno non ho neanche avuto voglia di scrivere tutta la pappardella che hai scritto tu, ma grazie davvero per averne fatto già una succosa parte al posto mio. LIKE!!
A mio parere c'è una sola tesi per la quale lo stock picking è meglio di seguire l'indice, ma credo sia una tesi determinante: fare stock picking significa poter indirizzare, nel piccolo, la direzione del mondo. Se investo in aziende "green" (passatemi la generalizzazione, non è il punto) sto dando fiducia ad una certa parte di mondo, e credo dovrebbe essere questo il senso intrinseco dei mercati finanziari. Se torniamo alla radice stessa del finanziamento, questa è proprio la fiducia. Avere invece come proprio obiettivo solamente l'aumento di capitale, sposta l'obiettivo (o ne decurta la metà del senso) e crea una frizione rispetto al valore politico e fiduciario dell'investimento.
Sbagliato come ragionamento se penso di aver capito quello che hai scritto
Buffon? Quello che ogni volta che apre bocca mi prende fuoco un libro in biblioteca?😅
Miiii, che ingenuo il ragazzo! Non so perché ma la comprensione dei grandi numeri è davvero ostica per la maggior parte delle persone: percentuali, probabilità... povere incomprese!
Comunque, non si può battere il mercato ma certi addetti ai lavori sanno sempre "in anticipo" dove spostare i danari... 🙂
Chiaramente, sto parlando davvero di poche elìte che sono effettivamente "dentro", quindi il discorso non ci riguarda. Ah, lo dici anche tu....👍
Per battere il mercato con il proprio portafoglio ci vuole un po’ di culo ma neanche così tanto. Esempio se prendiamo come benchmark S&P, hai 99% di S&P e 1% su un asset a caso che nel primo anno che investi sovraperforma l’indice, il tuo portafoglio batterà per sempre il mercato, ovvio non lo batti ogni anno. Chi aveva 99% di s&p a fine 2022 e 1 azione nvidia, batterà per sempre il mercato (a meno che Nvidia non fallisca) con il suo portafoglio, perché ora che il TER dell’etf si mangi tutte le performance di Nvidia (300%) ce ne vuole… ecco il portafoglio che batte il mercato, non ogni anno ovviamente
6:05 per citare la famosa risposta di un re di Sparta: “Se.”
Ottima spiegazione Rip della differenza fra chi studia o fa ricerca e chi divulga
4:47 tra l'altro se più azioni vanno meglio del mercato vuol dire che andranno meno meglio del mercato. Visto che non si tratta di una competizione winner takes all, dobbiamo tenerne conto, perché lo scopo è guadagnare di più, non vantarci con gli amici al bar di aver fatto un epsilon più del mercato.
@MrRip posso chiederti un parere su Marco Casario?
So che avete approcci differenti, ma ritieni che la sua divulgazione sia utile o trovi delle falle nel suo approccio?
Lungi da voler alimentare dissing.
Casario è un bravo analista macro, come trader forse riesce appena appena a battere il mercato ma ha preso anche grosse cantonate.
Bel video. Concordo con i tuoi punti principali: (1) il value investing, inteso come valutazione dei fondamentali non PE, PB o roba del genere, puo' funzionare ma ci vuole preparazione e molto tempo, (2) non si puo' battere il mercato nel lungo periodo sistematicamente, ossia con 1 solo sistema, (3) Warren Buffett, e non solo in realta', e' riuscito a battere il mercato quando, a suo dire, gestiva meno capitale e uno dei fattori di Fama sono le small cap.
Mr Rip hai mai letto la serie di libri Market Wizards di Schwager? Ha molti esempi di traders che hanno battuto il mercato regolarmente con ritorni spesso molto grandi per tempi lunghi.
Io credo semplicemente che la gente "comune" non può battere il mercato, perchè come hai chiaramente detto non è sufficientemente skillata per poterlo fare. La stragrande maggioranza non conosce gli strumenti di finanza avanzata che, se usati con criterio, ti fanno fare il salto di qualità. In due parole: se io lavoro solo su posizioni long non posso attendermi di overperformare alcunchè, a meno di casi isolati e difficilmente repiicabili. Devo usare entrambi i lati, long e short I mercati finanziari sono una guerra senza quartiere e se si vuole combatterla a dovere non si può farlo all'arma bianca, servono i carri armati.
Ripeto, leonardo giuliano (e non ci guadagno nulla a dirlo) è un trader che secondo me può darti tutti gli storici di cui hai bisogno
(Storici profittevoli da anni)
Io non so nulla. Quindi non dovrei investire e basta che è come giocare alla lotteria (anche se voglio farlo a lungo termine)? Vorrei sapere se è meglio lasciar perdere e basta. Mi chiedo perchè le persone investano se tanto alla fine perdi quasi sempre. L'interesse composto è una cosa che ha senso?
Questa non è una critica, ma domande serie, non ne ho idea, ho provato a vedere qualcosina ma mi chiedo se abbia senso investire o lasciar perdere completamente.
“Poiché L evento si spiega da se una volta verificatosi , ci illudiamo che potesse essere previsto.”
Kahneman, Rumore
Wow video super interessate. Siamo sempre lì possibilità vs probabilità
Domanda riguardo il discorso al minuto 5:00. L’EV di investire su un azione a caso non dovrebbe essere il valore del mercato equally weighted e non del mercato e basta? Se investi la stessa cifra su qualsiasi azione randomica ti capiti, il ritorno delle altre andrebbe calcolato sul capitale investito nella prima stock investito possibilmente su tutte le altre, quindi in una sorta di equally weighted.
spoiler: l'EV del mercato EW è lo stesso del CW (ipotizzando tutte aziende a stesso beta), la varianza è molto maggiore nel EW (rendendo di fatto inferiore il suo risk adjusted return)
@@mr_ripchiedo venia, il mio cervello a collegato mercato = S&P500 e di conseguenza ha tradotto “se S&P fa più 25% l’EV sarà +25%”
Mr.rip una domanda da ignorante: assumendo un mercato che cresce del 8-9% (si lo so è una media di lunghissimo termine), un'inflazione del 2-3%, se ottenessi il 7% -> quindi non batto il mercato ma batto l'inflazione - ovviamente su base decennale - non sarebbe comunque una vittoria?
32:51 la fantastica regola del senno del poi.
27:20 punto essenziale. Anche in psicologia si possono spiegare determinati comportamenti in base a questo aspetto.
Ogni volta che mi decido a comprare azioni singole vengo qui da te e riguarderò questo video. Grazie Giorgio, spero un giorno di poterti stringere la mano e ringraziarti di persona. L'unica azione che ho comprato e' la berkshire in modo tale che vendendo un domani compenso la minusvalenza data dalla vendita di etf (ho scoperto che directa ti da la minusvalenza anche per quanto riguarda il costo di transazione dell'etf stesso e quindi un domani vendo berkshire e recupero quella spesa)
"One up on wall street" potrebbe cambiare la tua prospettiva sul vantaggio informativo degli Hedge fund Manager
Fuffa guru da cameretta 0, mr Rip 2😂😂
Battere il mercato è possibile. Ovviamente tutto sta nel quanto l’approccio vincente sia replicabile. Tralasciando l’ambito della speculazione a breve termine (che richiede sicuramente competenze e strumenti spesso non alla portata di un investitore domestico) l’ipotesi di un approccio semi passivo replicabile che batte il mercato non dovrebbe essere tecnicamente impossibile? Non diventerebbe questo approccio vincente il nuovo benchmark di riferimento? Ovviamente mi riferisco ad un indice di azioni selezionate seguendo una logica replicabile.
comunque complimenti per conoscere la squadra di eccellenza molisana del Frosolone ❤
@mr_rip perché non fai un video in cui spieghi cosa significa di preciso che il mercato cresce? Non capisco come in un sistema chiuso (è così?) ci possa essere un trend medio positivo. È solo che tendiamo ad attribuire sempre più valore alle "cose", tipo un'inflazione ,oppure ci sono dei meccanismi più concreti?
10:01 questa è un’ottima osservazione.
Per battere il mercato inteso come SPY basta prendere etf come SSO (SPY leva 2) a riguardo ci ha fatto un video coletti con backtest degli ultimi 30-40 anni oppure prendere etf sp500 GARP come SPGP
Che figo, ogni volta che mi verrà voglia di comprare un'azienda singola basta che vengo a rivedermi questo video.... "Tanto poi te i ridò" 😂😂😂😂
Oltre allo studio secondo me è questione anche di carattere...io ad esempio faccio un Pac in etf..poi ogni tanto vedo ad esempio qualche giorno fa moncler...il petrolio...adesso nestlè...nova nordisk...qualche azione carina sulla quale posso speculare....però ho talmente paura di rovinare il rendimento degli etf che su quelle aziende ci metto o ci metterei talmente poco che neanche vale la pena stare a combatterci....e per quanto tempo poi avere questo pensiero?Dipende molto dal tipo di persona
Ma quelli son fun money, non son manco investimenti veri e propri. Anche io lo faccio (stock picking) ma con quote del mio pf davvero risibili
Bisogna fare attenzione, spesso succede che la gente si annoia accumulando un pac su un etf, inizia a comprare qualche azione, riesce a fare molto più profitto rispetto al noioso pac. Con il tempo inizia a investire sempre più su azioni singole finché non prendo un treno in faccia ed ecco che si ritrova con un buco enorme.
Ti sei beccato il like al video su "m'hai detto c...o!" 🤣🤣🤣
Grande Mr RIp, consigliamo al ragazzo la lettura "A spasso per Wall Street".
ma scusami chi dice che l'indice msci world sia il vero mercato, potrebbe esistere un altro indice con criteri migliori di quest'ultimo. Ed esistono in realtà jreg(questo che probabilmente è miglioramento dei criteri del msci world), world quality(abbiamo pure dati di 20 anni), world momentum e il rischio varia di poco in più per avere un rendimento che sulla lunga ti premia, che poi non stiamo manco parlando di una differenza esorbitante con msci world. Ed è possibile poichè grandi value investor nella storia hanno fatto ben oltre i rendimenti medi di un indice, semplicemente perchè hanno criteri migliori di un indice che ora fa riferimento.
Non esiste il concetto di "vero mercato", il mercato in senso ampio è composto da ogni asset esistente, poi tu puoi selezionare dei sotto-mercati come mercati di riferimento es. il mercato americano, poi ulteriormente es. mercato delle azioni americane ecc., fino ad arrivato al mercato ristoranti che stanno sotto casa tua composto da un solo asset.
msci world è un mercato di azioni globali quotate in alcuni paesi, non è ne migliore ne peggiore di un'altra porzione del mercato o del mercato totale stesso. prendere ad esempio msci world "momentum" è un tilt fattoriale, cioè non stai cambiando mercato, ti stai espondendo ad una parte di quel mercato che rispetta un filtro che tu hai messo. Questo filtro ti da prestazioni migliori? In teoria no, al massimo sta in un punto diverso della frontiera efficiente. Ovviamente puoi avere sovraperformance se il tilt fattoriale non è noto (come ha fatto warren buffet), ma difficilmente trovi un paper che dimostra che un fattore ha dato alfa (rendimento in eccesso oltre al rendimeto atteso per quel livello di rischio), negli ultimi 30 anni, e poi lo continua a dare per i successivi 30 anni.
Sicuramente non dei factor puoi ottenere di più rischiando di più, e di meno rischiando di meno, nessun mistero in questo, ma non c'entra col il conetto di mercato.
@@UTOPYofficial mi è più chiaro il concetto di mercato grazie. Però msci world essendo anche lui un filtro del mercato ed essendo molto semplice, esiste spazio di miglioramento. Però ad esempio il msci world momentum esiste un suo factsheet di msci con dati che risalgono dal 1994. Più filtri più guadagni praticamente ed è quello che fanno i value investor usando poi dei loro criteri che possono essere più complicati di questi indici. Poi filtri troppo devi adottare strategie per un rischio più grande
Marco Casario batte sistematicamente il mercato da anni, per esempio. Mostra i ritorni pubblicamente sul suo canale.
ahahahah
@@mr_rip Ok....
@@carlobipes Intanto Marco Casario non faceva il motivatore, ma l'imprenditore di un'azienda di informatica prima di diventare un trader a tempo pieno; ne ha parlato diverse volte sul suo canale.
Nè battere il mercato significa fare ricavi infiniti (ma dove hai studiato economia? Per corrispondenza?) Ciò dimostra che non conosci neanche quello che vuoi criticare.
Cosa c'è di male a vendere corsi? Se un personal trainer che ha avuto risultati vende dei corsi per migliorare la propria prestanza fisica nessuno fa una piega, ma se uno vende corsi per investire meglio e magari fare trading allora apriti cielo.
Non è altro che l'odio religioso del popolino per il denaro, per i ricchi e per chi vende. Ma sicuramente voi siete nel ristretto club dei pochi grandi intellettuali disincantati che la sanno lunga, che "sanno veramente cosa c'è dietro le cose", mentre gli altri sono tutti sciocchi creduloni.
Condivido quasi tutto ciò che hai detto mr Rip ma comunque non bisogna per forza conoscere ogni singola azienda del mercato per battere il mercato.
Questo è un argomento che interessa a chi crede che si può diventare ricchi gestendo i propri soldi in borsa. Questo è il presupposto per prendere delle grandi legnate. Chi investe deve avere spirito critico, competenze, umiltà e non pretendere la luna.
Ritorni discreti ma non stellari sono garanzia di un buon lavoro.
Puoi essere più che soddisfatto se dopo una decina d'anni avrai un ritorno medio tra il 15 e il 20%
Annuo, ben inteso.
mr.rip/glauco
@@stefanogualtieri8614che annuo? Quello è il ritorno TOTALE, a casa mia, in dieci anni. Da home banking, non da piattaforma di trading, con commissioni assassine e tutto.
Il market timing è spesso sottovalutato, ma con lo studio approfondito di un mercato è possibile sviluppare strategie solide e replicabili. Ci sono logiche che non cambiano nel tempo: trend direzionali, l'influenza delle value area, stagionalità o come l'andamento di un giorno può prevedere il successivo. Analizzare i grandi ordini degli istituzionali e capire quando entrare/uscire da una posizione sono strumenti chiave per migliorare i rendimenti con un costo basso anche per un retail 150€ al mese e con azienda che forniscono capitali ai trader che dimostrano di avere risultati costanti e replicabili. Con un approccio disciplinato e dati alla mano, non è questione di fortuna, ma di logica, money management e strategia replicabile.
Grandeee hai già pubblicato questa tua teoria su qualche rivista scientifica?
@@mr_rip le pubblica già il CME, non cè bisogno che le faccio ripubblicare
Perfetta descrizione: I nomi noti che lo battono sono Buffett, Dalio, Cohen, Ackman, Simons, quelli di 2sigma e pochi altri. I primi hanno accesso a dati macro mostruosi, gli ultimi 2 hanno potenze di analisi e calcolo da centro di ricerca. Credo che forse, l unico modo per alzare lo sharpe rispetto al mercato, sia una strategia long short a leva ( un market neutral, in sostanza). Che non ha costi bassi, ovviamente.
Protasoni team reporting in, sir
Ciao mr.rip ma sul fondo pensione viac global 100 perché dici troppa svizzera ,performa di meno, perché se è così io seguo la tua strategia, grazie
I prezzi degli asset sono funzioni del tempo insieme a molte altre serie temporali (la temperatura per ogni posizione geografica, l'illuminazione solare, le spese militari, cioe' tutto il misurabile)
Teorema:
Se la cross-correlazione fra le serie (una funzione del ritardo fra le due) e' diversa da zero per un qualsiasi valore del ritardo il prezzo di un asset , la prima serie, puo' essere predetto con una probabilita' finita.
Fatto su un numero sufficiente di serie e transazioni, con commissioni adeguatamente basse, porta a una probabilita' di guadagno positiva e finita.
Non ho nessuna competenza o esperienza finanziaria, faccio solo supposizioni statistiche generiche, la mia e' quindi una domanda per gli esperti di finanza.
Intuisco sia alla base dell'high frequency trading, per quel che ne so dai quotidiani, e alla ragione per tassarlo abbastanza da ucciderlo in quanto i dati ad alta frequenza non sono disponibili a tutti ed e' un mercato a somma zero, cioe' che conviene solo a speculatori privilegiati a fronte di perdite sicure per gli altri.
Penso sia il metodo che ha permesso a Simons di essere l'individuo che s'e' favolosamente arricchito piu' velocemente di qualsiasi altro investitore al mondo. C'e' qualcuno che ha letto "the man who solved the market", un best seller del NYT? E' un interessante lettura da un pto di vista del metodo?
Che poi se io faccio il 500% il primo anno e per i 20 successivi faccio un pelino peggio dell’indice di riferimento sto comunque sovra performando ?
il RIP complottaro che è in me è convinto che sia pieno di fondi attivi lì fuori che sono il 1% di superstiti di investimenti azzardati nel primo anno che si sono messi a fare closet indexing per un decennio per poter "battere il mercato" a lungo :D
Sarebbe interessante una discussione con marco casario visto che lui lo straccia con regolarità
ahahahah
Lo straccia con così tanta regolarità ed ha così tanti milioni che vende corsi su youtube
Ci sono due ore di di intervista sul canale di Andrea cimi che parla proprio di questo, uscito poche ore fa
@@carlobipes quanto meno un po' superficiale
Io una volta giravo col furgone per lavoro in centro, c' è una piazzetta strettissima con le bancarelle e per girare ho stretto troppo la curva e ho toccato una tenda.
Quel giorno si che ho abbattuto il mercato.
Per me con una buona narrazione, ma manco troppo, anche un "grattaevincer" riuscirebbe a vendere un corso de sti tempi.
Anyway che si possa battere il mercato sistematicamente è dimostrato dal factor investing: anche sostenendo che i migliori risultati siano raggiunti semplicemente assumendosi un rischio maggiore (cosa assunta non dimostrata) resta il fatto che ci siano strategie più efficienti degli indici a capitalizzazione... ora dove vogliamo mettere il confine fra passive e non passive?
Se prendi un factor che ha un EV più alto a fronte di rischio maggiore, non stai battendo sistematicamente il mercato, non stai facendo alfa, ed in teoria il mercato coincide col portafolio tangente per cui ha il massimo sharpe, quindi non è più effiente un til fattoriale. Quello che ti dici è un po' come: "è dimostrato che si possa battere un portfolio 100% bond, con un portfolio 100% stock", no è solo più rischioso e quindi con più EV.
I factor ha performato meglio del mercato quando non erano ancora noti.
@@UTOPYofficial
"I factor ha performato meglio del mercato quando non erano ancora noti"
In questa affermazione leggo la prova di quanto da me asserito. Non è che i factor siano archetipi derivanti dall'inconscio collettivo, qualcuno se li è inventati ed hanno funzionato. Ci si potrà inventare o basare su qualcos'altro che funzioni?
Riguardo al fatto che in quanto riconosciuti oggi siano prezzati, dipende! Per me funzionano eccome. Magari non sono replicabili da un etf perché difficilmente li hitti tutti insieme e uno da solo non funziona (o meglio funziona a corrente alternata) quindi è necessaria della discrezionalità nella scelta del titolo adeguato.
Small cap + value sembra funzionare ancora per dire.
Infine il paragone 100% bond vs 100% azioni non mi sembra calzante neanche come iperbole. L'asset class è quella, parliamo di equities.
Se per battere il mercato devo replicare perfettamente anche il rischio stai mettendo delle regole un po' stringenti non trovi?
E' normale che che lo sharpe di un portafoglio di singoli titoli non possa esser uguale a quello di un indice, ma forse ho capito male quello che intendevi.
Comunque ripeto, tutto dipende da dove poni il confine tra passive e non passive, perché per me se ottieni il risultato dell'sp500 stai già sovraperformando il mercato con una scelta attiva: quella di puntare esclusivamente sulle large cap americane
@@lorenzosonzogni9822 Provo a spiegarmi meglio, io adesso scopro che se compro solo le aziende che iniziano per A batto tutte le altre, sempre e comunque su qualsiasi time-frame, questo lo chiamo "A-Factor". Nel momento in cui questa cosa diventa nota e qualcuno prova a sfruttarla questa informazione viene prezzata e quindi non ti da più nessun vantaggio.
Citami un factor che si è scoperto portasse sovra-performance negli ultimi 30 anni, e dopo che è stato scoperto ha portato sovra-performance per i successivi 30 anni.
Ovviamente puoi ettenere un alfa se hai un edge informativo, warren buffet lo ha fatto per una vita, il punto è che probabilmente non lo hai.
Quindi se parliamo di factor noti, sono prezzati, questo significa che al massimo con una esposione ai factor puoi muoverti sulla frontiera efficiente, avendo un sharpe minore del mercato.
Il mio esempio è calzante, lo rispiego.
Se aumenti il rischio è ovvio che aumenti l'EV, altrimenti il tuo portafoglio non è efficiente. Aumentare il rischio non è battere il mercato. Passare da un portafoglio 100% bond a 100% aumenta l'EV ma aumenta anche il rischio, non stai battendo niente.
Passare dal portafoglio di mercato al portafoglio di mercato in leva 2x aumenta l'EV ma aumenta anche il rischio.
Passare da azioni large cap a small cap aumenta l'EV ma aumenta anche il rischio.
Passare da azioni a crypto aumenta l'EV ma aumenta anche il rischio.
Passare da azioni tedesche ad azioni USA aumenta l'EV ma aumenta anche il rischio.
Non è che li invento io i criteri, se vuoi vare alfa, quindi battere il benchmark, devi generare rendimento extra rispetto al benchmark A PARITÀ DI RISCHIO.
Vuoi battere il mercato? fai un ritorno più alto del mercato con lo stesso rischio.
i conetti di investimento passivo e attivo riguardano appunto il livello di attività sul mercato, non c'entrano nulla.
Mando un commento vocale con tutti gli errori grammaticali del caso perché come minimo per due mi dovreste pagare per quello che leggerete ve lo spiego per l'ultima volta i mercati sono inefficienti perché chi ci mette i soldi veri come i grandi fondi di investimento pensano alle performance solo nel breve termine sei 12 mesi perché devono far vedere le loro prestazioni agli investitori che mettono i denari e quindi vanno ad investire solamente in aziende che nel breve termine hanno bilanci ultra positivi e di conseguenza vanno a sottopesare le aziende che nel breve termine non vanno bene ma che hanno prospettive di futuro comunque tranquille e positive quindi questo va a beneficio di coloro che investono nel medio lungo termine in aziende solide e profittevoli nel lungo termine che invece nel breve termine vengono sottovalutate in maniera troppo aggressiva dal mercato chiedere un pagamento per questa lezione che vi ho fatto cordiali saluti
nel 2021 ci fu il caso Gamestop che fece tremare gli smartmoney, dovresti farci un video RIP
mr.rip/gme
la locuzione e le metafore di oggi sono più brillanti del solito (woody allen scansati)! è tutto freestyle o c'è un po' di preparazione dietro?
Ricordo, che divertente!
Non mi ritengo un genio ma alcune mosse mi sono parse goal a porta vuota. (ovviamente dopo che sono andate a buon fine) Meta ed Amzn nel 2022 mi sembravano estremamente sottovalutata e il mercato le ha rivalutate in fretta. Al momento pypl sta avendo una rivalutazione come Baba entrambi titoli fermi con una piccola perdita da circa un anno se non più. 3m colosso, una volta assodato il valore dell'azione legale è stato rivalutato. Le mie idee attuali stanno in una rivalutazione in Nke, LVMH e Campari. Vediamo se il tempo mi darà ragione. Ovviamente le single stock vanno acquistate con cautela e devono essere una parte non estremamente rilevante del proprio portafoglio. Diciamo un 30% al massimo. Non mi pare sia un gioco d'azzardo c'è un vantaggio nell'acquisire colossi di un settore quando questo viene evitato dal mercato.
È vero che è molto difficile o quasi impossibile trovare aziende sottovalutate, però si può intuire in che direzione andrà il mondo e scommettere in una crescita di fatturato maggiore di determinati settori rispetto ad altri, ad esempio 10 anni fa si sarebbe potuto intuire che il settore smartphone sarebbe andato forte, prendere le top 5 aziende produttrici di smartphone avrebbe battuto il mercato, adesso pare di intuire che si andrà verso auto elettriche a guida autonoma, energie rinnovabili, energia nucleare e intelligenza artificiale (esistono anche etf dedicati).
Non trovo corretto rinunciare a prescindere perché tanto il mercato è imbattibile su lungo periodo, gli esempi che ho fatto mi sembrano abbastanza banali, negli indici ci sono aziende che trattano tecnologie gia consolidate e che potrebbero rallentare la crescita dell indice.
Trattandosi di intuizioni si potrebbe mettere una frazione del proprio capitale per non esporsi troppo e lasciare la maggior fetta in un etf world
non devi indovinare quale settore crescerà di più, devi indovinare quale settore screscerà di più di quanto si aspettano le menti che fanno questo lavoro dalla mattina alla sera
Bella analisi
ci sono diverse strategie che continuano a fare meglio del mercato come quella adottata dall'indice MSCI World Quality, o quelle applicate dagli ETF come JREG, JREU. Vedremo se anche il nuovissimo JUSE farà lo stesso.
Unico neo (sicuramente importante): purtroppo non hanno uno storico di 50 anni.
nell'attuale metagame Quality e Momentum stanno overperformando da "un bel po'". Nel metagame precedente, size e value hanno overperformato per "un bel po'".
Quanto durerà l'attuale metagame? Cosa overperformerà dopo?
Stiamo solo dicendo che i mercati cambiano, e siamo tutti d'accordo. E' alla base dell'adaptive market hypothesis di Andrew Lo. Ma sai dirmi quando e come cambierà il metagame?
@@mr_rip no ma infatti sto dicendo che servirebbe più storico per capire se queste strategie come il quality possano avere un vantaggio anche a lungo termine o meno.
@@iMieiInvestimentinon puoi dedurre il futuro dal passato, a meno che tu non sia un tacchino induttivista
@@minefox6071 però con gli investimenti nel mercato azionario tutti ci auguriamo che i rendimenti futuri siano simili a quelli passati. Perché non possiamo farlo anche per una strategia in particolare?
@@iMieiInvestimenti perché è una strategia con un rischio maggiore, così come lo ha il mercato azionario (anche se minore). Si prende come riferimento uno scenario realistico ma ciò non (si dovrebbe) esclude gli altri scenari meno probabili, una strategia nota a tutti che overperforma non è realistica se non comporta un rischio o un effetto negativo. Il problema è che gli effetti negativi non si vedono chiaramente a priori ma solo a posteriori
Grande Mr.....vai al drin drin....GRANDI ! VAI VAI VAU VAI VAI....! SIIIIIIIIII
Buongiorno
Più sento voci diverse negli ultimi 15 anni più rafforzo la vendita put con scambio sottostante senza usare marginazione,con correzioni a-50% c è sempre la vendita call
Se il sottostante fa - 50% hai voglia a recuperare con le covered call...
Dipende come gestisci le minusvalenze e come sei posizionato
E come gestisci il cash out
Che pazienza Giorgio!
In realtà ci sono strategie “reliable” per annientare i mercati per decenni, solo che le probabilità di essere Jim Simons sono MINORI di diventare un calciatore di Serie A.
Quindi, se le probabilità sono così drammaticamente basse, e ce la fa solo chi è iper-strutturato, possiamo dire approssimativamente che è ‘impossibile’ farcela.
In pratica per un retail, da casa, battere i mercati per decenni con una strategia reliable è sostanzialmente impossibile.
Non può essere così semplice fare il 66% all’anno (rendimento medio del Medallion), con una percentuale del genere la capitalizzazione composta sarebbe così straordinaria da permettere a Giorgio di diventare PIÙ RICCO DI BERLUSCONI nell’arco di 15/20’anni
È surreale.
Ragionamento perfetto - il punto cruciale è che il mondo è casuale e la gente si lascia ammaliare dalla legge dei piccoli numeri
Bellissima la legge dei piccoli numeri!!
Guardando il video (bello, complimenti!) mi sono venute in mente tante cose da dire ad entrambi. Evito di scrivere un pippone e mi concentro su una sola che, mi sembra, non è stata affrontata nel video: l’aspetto emotivo.
Warren Buffett, Peter Lynch e altri hanno più volte spiegato che il successo negli investimenti dipende più dal fegato che dal cervello. Battere il mercato non passa necessariamente da avere un team di analisti bravi o avere informazioni che gli altri non hanno. Queste sono armi da trader più che da investitori a lungo termine.
Si può battere il mercato dalla propria cameretta, senza analisti, a patto di avere fegato e pazienza. Oltre a un’intelligenza nella media e una conoscenza adeguata della materia.
Il problema è che questo non costituisce un metodo. È più un’arte che una scienza. E la stra-maggioranza di chi ci proverà fallirà perché la natura umana mal si concilia con una prospettiva di investimento stoico a lungo termine.
Ma parlate di battere il mercato da parte di chi? il pinco pallino è dura. Se parliamo di professionisti si potrebbe parlare del leggendario Medallion Fund gestito dalla Renaissance capital basato su algoritmi ideati da matematici. Peccato sia riservato ai dipendenti del fondo stesso. Starting finance ci ha fatto un bel video.
Il ragazzo ovviamente ha torto in quanto pecca di una comprensione approssimativa. Tuttavia il ragionamento che fai tu, e che reiteri da anni, è anch'esso approssimativo in quanto si ferma sull'aspetto accademico e non cerca di andare oltre. Dal punto di vista puramente matematico i mercati sono infatti una gigantesca martingala con ritorno atteso nullo, provato e riprovato da mille paper... Però quello che molti falliscono nel comprendere è che questo risultato è frutto di un "bilanciamento" di molti che perdono e pochi che vincono, quasi come la distribuzione del lancio di una moneta però shiftato verso destra, ossia la maggior parte perde. E quindi perché se il ritorno atteso è nullo la maggior parte perde?
I mercati, seppur sempre più efficienti per via di motivi già ampiamente discussi, sono e saranno sempre una manifestazione della psicologia umana e come tali manifesteranno sempre alcuni pattern. Anche i governi e le civiltà sono una manifestazione della psicologia umana e come tali hanno tutti un pattern comune, ad esempio che sono tutte destinate a fallire.
I fenomeni generati dalla nostra psicologia sono frattali, nel grande ci sono fallimenti di civiltà ed imperi, nel piccolo ci sono dibattiti politici, guerre, conflitti interni e così via. Anche se più si va in profondità più i mercati sono mean reverting e viceversa, ciò non toglie che i mercati sono frattali. Essere profittevoli è possibile, soprattutto anche senza un edge di tipo informativo.
Non ci sono solo hedge funds, ci sono anche numerosissimi trader privati o fondi non pubblicizzati che battono il mercato ma di cui non sentirete mai parlare perché non hanno alcun interesse a farsi conoscere. Molti perdono perché peccano di una comprensione approfondita, molti accademici perdono (o neanche ci provano) perché pensano di sapere tutto e danno per scontato non ci sia nulla oltre alle mere dimostrazioni matematiche.
"Dal punto di vista puramente matematico i mercati sono infatti una gigantesca martingala con ritorno atteso nullo, provato e riprovato da mille paper"
AHAHAHAHAHAH
Scusa ma cosa c'è di divertente? Se ho detto una cosa sbagliata argomenta
Non capisco quale sia il goal…. Cioè perché uno dovrebbe battere il mercato quando iil mercato overperforma (da sempre) l’inflazione? Boh nn capisco… la sua teoria è che speculare è meglio che lavorare? Boh forse…..
💪🏻💪🏻
Se sai quello che fai, Jim Simons lo puoi scimmiottare pure dalla cameretta. Un secolo di dati finanziari e di tutti gli altri dati che ti possono servire (meteo, ecc) probabilmente li fai stare su una penna usb, certamente su un hdd, inoltre sono serie storiche, dati strutturati, quindi non ti serve nemmeno una potenza di calcolo di classe enterprise. Il vero discrimine è sapere quello che fai, e con quello in effetti credo che finiamo più o meno nel percentile che hai detto.
probabilmente se un esame di econometria o statistica fosse il prerequisito per fare un video su yt finance, parlerebbero in 5 ed il mondo sarebbe un posto più felice.
RIP sempre molto professionale anche davanti ad affermazioni deliranti, complimenti
in realtà credo che mike sia un ingegnere, quindi ha fatto statistica come rip
@@lucamonegaglia8579 potrebbe averlo copiato ahahah
ll ragazzo commentato è davvero ingenuo. C'è una famosa scommessa al riguardo di Buffett di inizio anni 2000: posta in palio 1 milione di dollari. Persero tutti. La difficoltà dell'investire bene è che la gente ha comunque il prosciutto sugli occhi, pur se tutti conoscono la realtà e la possono vedere.......
Il ragazzo dovrebbe almeno leggere le ultime venti pagine dell'Investitore intelligente ultima edizione con prefazione e soprattutto epilogo di W. Buffett. Allora vedrebbe chi ha battuto il mercato, e quanti sono! Ragazzo, leggilo!
so che lo conosci come divulgatore , ma è il problema che io riscontro con Marco Casario, fa contenuti interessanti, anche lui dice che il mercato non si batte, e poi.... tutte le volte che mostra tutti i suoi portafogli batte sistematicamente e di molto il mercato... li mi decadono i suoi discorsi, penso che se davvero fosse cosi sarebbe conosciuto a livello mondiale... ma mi sembra che cosi non sia...
Marco Casario batte il mercato da piu' di 20anni
Nel senso che fisicamente va al mercato da 20+ anni a fare la spesa?
con un DCA fatto in determinati periodi dell'anno quel 10% lo porti al 15/20. Con il classico DCA fai anche acquisti al top, ma perché?
in quale università della vita hai studiato?
@@mr_rip aahahahs
8:25 beh aspe, ad Alberto Angela è capitato di dare anche un importante contributo ad una pubblicazione perché mentre giravano un documentario su Pompei si è accorto di un reperto in un deposito che non aveva ricevuto la dovuta attenzione...però sì, non è la normalità 😆
Consiglio "Il cigno nero. Come l'improbabile governa la nostra vita" di Nassim Nicholas Taleb
Sei un genio!!. Mi fido di te mr.Rip . Ciao cciciao 😅
Non ti devi fidare.
@@mr_rip Ok grazie, ma ti seguo volentieri. Ciao
Mi dispiace ma il ragazzo ha ragione. Il paragone con la scommessa sulle squadre di calcio è corretta se voglio avere buone possibilità di vincere su juve Frosinone so che staticamente la juve ha più possibilità di vittoria e punto su quella. Lo sanno tutti? E chi se ne frega è del tutto irrilevante! Lo stesso vale per Microsoft lo sanno tutti che è un ottima azienda. La teoria per cui solo Buffett e pochi altri possa battere il mercato è assurda. Per prima cosa pure lui ci sono anni che fa peggio ma mediamente ha sempre fatto meglio. Quindi se ti fidi al 100% di lui punti su Berkshire. Se poi vedi le azioni che ha in portafoglio non sono delle azioni di nicchia sconosciute sono Apple e Coca cola e alcune altre super note che chiunque può comprare senza fare studi da scienziato. Tornando al paragone con la Juventus vuoi dire che non sei in grado su 500 aziende di individuarne 10 o 20 che stanno andando meglio del mercato negli ultimi 10 o 20 anni? Certo non è garantito che faranno meglio anche per i prossimi ma è meglio che puntare sul Frosinone. Sp500 ha dentro la Juventus ma anche il Frosinone. Se scommetto su chi vincerà il campionato e punto su juve Milan e Inter ho buone possibilità di vincere. Poi certo 1 anno perdo perché vince il Napoli. Per le azioni è lo stesso punto su quelle 20 top e ho più possibilità di fare meglio del mercato. 1 potrebbe anche andare a zero ma se ne ho altre che fanno molto bene quella perdita si compensa visto che il rialzo può essere più del 100% mentre una perdita al massimo è del 100% Quello che frega la maggior parte degli investitori è che vendono quando sono in perdita presi dal panico piuttosto che vendono in guadagno perdendo i guadagni futuri.
Cosa mi sono perso a non aver frequentato anche io l'università della vita!
Non credo che tutti gli assets siano sulla frontiera efficiente in tutti i momenti, tanto per fare un esempio, l'anno scorso il mercato US era pieno di REITS che quotavano il 60% del loro valore book. Quindi boh, per molti sono stati soldi gratis eppure i dati li avevano tutti.
Sulla frontiera efficiente ho detto una cavolata in live.
Chissà perché sta gente quando arriva il momento di dimostrare il modo in cui battono il mercato scappano perché "nono guarda ti giuro te lo vorrei spiegare ma oddio scusami amiocugggino adesso ha bisogno di me perché la zia deve farsi cambiare la dentiera del cane che mi ha mangiato i compiti ciao"
Grande cazzata, in primo luogo ci sono i miei video e anche il portafoglio; in secondo luogo anche se io non battessi il mercato non vuol dire che non si possa fare. Il mio video non era "IO BATTO IL MERCATO E TI VENDO UN CORSO"; corso che non ho e non vendo; il mio video era: la statistica dimostra che il mercato si può battere; poi sta a te capire se sei uno in grado di poterlo battere.
avevano judo!
Sono tifoso del Frosolone e mi sento molto offeso da questo video
In Frosolone - Giuventus sapevo che Glahovic aveva mal di stomaco, lo sapevo solo io e quindi, grazie a questa informazione, avevo un rendimento atteso POSITIVO nello scommettere sul Frosolone 😂
Solo così si battono i mercati: *_CON INFORMAZIONI ANCORA NON PREZZATE_*
Questa è la VERA skill.
Quindi Buffet, avendo investito nel fattore “Value” ancora sconosciuto ai più, *e non prezzato*, ha battuto i mercati.
Appena l’informazione è stata prezzata… Addio Value.
Tutti i soggetti che se la tirano per aver battuto un anno il mercato, mi ricordano molto gli "esperti di calcio" che considrano migliori i giocatori che fanno due gol al loro debutto in campionato, rispetto a un giocatore che ha fatto 210 gol in 215 partite
Tra l'altro la tesi: "Se hai battuto il mercato nel lungo periodo è solo grazie alla randomness" è completamente infalsificabile. Cosa dovrei portarti per dimostrare che NON E' così?
comunque diteglielo che il 10% non perde soldi non che batte il mercato al massimo
Molto bene 👍
Unica correzione: Warren buffet batte l’indice negli ultimi 20,15,10 e 5 anni
Infatti di warren buffet ce n’è uno solo
non negli ultimi 15 anni!
Il tictocker che ti spiega come grattare meglio hahhaah
La libertà di parola è sopravvalutata
Per battere il mercato bisogna sapere il futuro, famo prima a fare insider trading dentro ogni azienda dell'indice e poi una volta guadagnato scappa che la galera non te la toglie nessuno! XD
Il regno del senno di poi
Ciao mr Rip, riguardo al "nessuno ti vende il corso sul vincere ai gratta e vinci", ti ricordo che per giochi come il Lotto e Superenalotto esistono i "Sistemi", con gente che li vende e gente che li compra...
ahah si ovviamente hai ragione, intendevo dire "a persone intelligenti"
anche se becchi (per culo) l'azienda o il settore giusto del futuro bisogna vedere se reggi la volatilità. Se prima di esplodere fa un -70%?
medallion fund?
È quello che dice Rip più volte nel video… solo che lui dice Jim Simons, il fondatore
Ho postato il commento letteralmente 8 secondi prima che lo citasse 😂 che pirla
ci sono decine di TH-camr che battono costantemente il mercato; ad esempio Joseph Carlson o Chip Stock Investors. Sono semplici investitori retail.
Ciao RIP, confesso che dopo aver visto il video mi sono un po’ perso. Il problema è che qui nessuno definisce cosa sia … il “mercato”. Quindi, sia ben chiaro, NON è colpa mia se il proseguo del mio post potrebbe essere errato o fuori fuoco 😜 Ora, se il mercato corrisponde a un dato indice, ad es. S&P500, è un dato di fatto che questo indice include anche società con pessimi fondamentali e che quindi una selezione qualitativa può battere l’indice ripetutamente e costantemente per decenni. Gli ETF quality, alcuni a gestione passiva, altri a gestione attiva ma a bassissimi costi (ad es., 0,23%), sono fatti appunto per questo e, di fatto, battono S&P500 da anni. Si tratta di ETF estremamente grandi, per decine di miliardi, quindi tutti i loro possessori battono il mercato, incluso RIP che li ha comprati :) Evidentemente non ho capito i termini della questione ma, vi confesso, se non se ne chiariscono i termini diventa poi difficile capire e commentare :)
La variazione di prezzo di un asset non ha un granché a che fare con "pessimi fondamentali" ma solo con la variazione di aspettative. Se tutti pensano che domani vai su saturno, se arrivi solo su marte le tue stocks perderanno valore (Tesla). Se tutti pensano che fallisci domani, se non lo fai le tue stocks andranno su.
Se Messi ed io andiamo a giocare al Frosolone e a fine stagione messi fa 30 goal ed io 1, l'acquisto di messi sarà stato un fallimento ed il mio un successo.
@@mr_rip innanzitutto grazie per la risposta. Per me nel timeframe di lunghissimo periodo i fondamentali sono determinanti, ma non è questo il mio punto, che invece è il seguente: quando tu e il ragazzo a cui fai la reaction parlate di “mercato” a cosa state facendo riferimento in concreto? L’S&P 500 o qualcosa di diverso. In quest’ultimo caso, a cosa? Ragazzi, io sono un povero cristo, e se non capisco quale è il mostro da battere davvero non capisco più nulla 🤦♂
@@derekwillstard3613 il mercato di riferimento è irrilevante, il discorso sul battere il mercato va sempre fatto a parità di rischio
@@mr_rip così inteso il “mercato” pare anche a me che per definizione sia pressoché impossibile batterlo nel lungo periodo. A questo punto credo che il tizio stesse facendo riferimento a un “mercato” inteso in buona sostanza come dato indice di riferimento e che allora il suo video iniziale sia semplicemente basato su un misunderstanding di fondo :)
La mia personale opinione è che i mercati non sono quasi mai efficienti. Se lo fossero non ci sarebbero bolle e crolli. Da qui a saperne approfittare c'è di mezzo il mare.
22:30 io una volta al casino' ho calcolato il prossimo numero uscente alla roulette moltiplicando la mia eta' per la temperatura della stanza fratto le persone presenti
E' stata un'intuizione, sono un fantasista io
Fondamentalmente non capiscono come funzionano i prezzi. Basterebbe un corso base di economia
Come detto, i prezzi dei titoli finanziari incorporano tutte le informazioni disponibili in ogni momento, e quindi riflettono il loro valore “vero” in base a quelle informazioni. Di conseguenza, è impossibile ottenere sistematicamente rendimenti superiori a quelli del mercato, perché qualsiasi nuova informazione rilevante è rapidamente incorporata nei prezzi.
Il ruolo dei prezzi è cruciale in questo contesto sia come segnale che come incentivo:
1. I prezzi dei titoli agiscono come segnali informativi per tutti gli operatori di mercato. Poiché i prezzi riflettono le informazioni e le aspettative collettive degli investitori, qualsiasi cambiamento nelle informazioni pubblicamente disponibili, come nuove notizie economiche o finanziarie, si traduce immediatamente in un aggiustamento dei prezzi. Per esempio, se una società annuncia profitti superiori alle attese, il prezzo delle sue azioni aumenterà velocemente, poiché gli investitori aggiustano le loro aspettative. Di conseguenza, cercare di ottenere un vantaggio utilizzando informazioni pubblicamente disponibili risulta inutile, perché i prezzi si sono già mossi per riflettere quella stessa informazione.
2. I prezzi incentivano gli investitori a mettere a frutto le proprie informazioni. Quando un investitore ottiene nuove informazioni (pubbliche o, in casi illegali, privilegiate), tenterà di approfittarne per trarre profitto acquistando o vendendo il titolo corrispondente. Tuttavia, poiché molti investitori competono per sfruttare le informazioni disponibili, il prezzo si aggiusta rapidamente. Questo meccanismo competitivo garantisce che il mercato rifletta velocemente le informazioni nuove, eliminando ogni possibilità di ottenere profitti superiori al normale in modo costante. In altre parole, l’incentivo ad agire rapidamente per sfruttare le informazioni porta a un’inefficienza temporanea che si corregge velocemente, rendendo impossibile battere sistematicamente il mercato.