Complimenti finalmente qualcuno che non fa vedere le solite cose, come la pizza. La scoperta di queste piccole realtà è importante per non andare nella massificazione. Anche io ho scoperto un posto seminascosto a Napoli. Si trova in un vicoletto di lato al monastero di Santa Chiara e si chiama appunto Taverna a santa Chiara. Poco visibile e senza insegne luminose. Da provare la Parmigiana di baccalà (filetto di baccalà!), oppure uno dei classici napoletane La Genovese Classica o la varietà Genovese con Polpo. Hanno il Pane di San Sebastiano lavorazione a mano e cotto a legna. Ultimamente lo chef Potito ha presentato la sua versione di Tonnarelli Cacio Nobile e Pepe. Quest'ultima fatta provare ai romani (Roma è la patria del Cacio e pepe) e sono rimasti sbalorditi. Fanno anche il Ragù il cui sugo è cotto come da antica ricetta, per ore ed il pomodoro è quello coltivazione alle falde del Vesuvio. Anche la pasta patate e provola è da sballo.
Complimenti finalmente qualcuno che non fa vedere le solite cose, come la pizza. La scoperta di queste piccole realtà è importante per non andare nella massificazione. Anche io ho scoperto un posto seminascosto a Napoli. Si trova in un vicoletto di lato al monastero di Santa Chiara e si chiama appunto Taverna a santa Chiara. Poco visibile e senza insegne luminose. Da provare la Parmigiana di baccalà (filetto di baccalà!), oppure uno dei classici napoletane La Genovese Classica o la varietà Genovese con Polpo. Hanno il Pane di San Sebastiano lavorazione a mano e cotto a legna. Ultimamente lo chef Potito ha presentato la sua versione di Tonnarelli Cacio Nobile e Pepe. Quest'ultima fatta provare ai romani (Roma è la patria del Cacio e pepe) e sono rimasti sbalorditi. Fanno anche il Ragù il cui sugo è cotto come da antica ricetta, per ore ed il pomodoro è quello coltivazione alle falde del Vesuvio. Anche la pasta patate e provola è da sballo.