Buongiorno. Avrei una domanda: se la datazione di quest'opera fosse anteriore ai vangeli, verrebbe a cadere un argomento forte dei credenti cristiani, ovvero: che la divinità di Gesù non poteva essere costruita a tavolino dagli evangelisti, perché essa non poteva essere tratta dai passi messianici veterotestamentari, almeno non da quelli considerati messianici dagli ebrei (a parte il Figlio dell'Uomo del libro di Daniele, che comunque era letto come un riferimento a Israele, non a un essere umano concreto). Con i libri di Enoch, però, abbiamo un materiale appena precedente ai vangeli, che esprime l'atmosfera culturale del tempo in cui sono stati scritti, che la primitiva comunità cristiana conosceva (il libro viene citato in alcune lettere neotestamentarie), e in cui il Figlio dell'Uomo viene esplicitamente definito Messia ed elevato a rango divino, in termini quasi giovannei (Egli esiste da sempre, da prima della creazione del mondo, diremmo quasi "generato non creato"). Questo getta una nuova luce sulla possibilità concreta che la composizione dei vangeli abbia potuto attingere da questo materiale per costruire la divinizzazione di Gesù, soprattutto per quanto riguarda le assonanze con il Cristo Giudice dei sinottici, intriso di millenarismo apocalittico e stranamente ossessionato da un concetto punitivo di "inferno" non presente nel canone ebraico dell'Antico Testamento, ma presente invece nel Libro delle Parabole (e peraltro contraddittorio con la predicazione misericordiosa di Gesù). Mi piacerebbe sapere un tuo parere e soprattutto sapere come ne esce un credente da questo bel garbuglio.
Caro Emanuele: a dire il vero non c'è nessuna sorpresa né garbuglio. Indipendentemente dalle Parabole di Enoch, al tempo di Gesù senza dubbio il Libro di Daniele veniva letto in senso messianico da diversi gruppi giudaici, e sicuramente anche dallo stesso Gesù. Il fatto che alcuni temi legati alla letteratura enochica poi siano rilevante per la teologia cristiana delle origini è cosa accettata scientificamente ormai da chiunque. Rispetto alle tue affermazioni sull'inferno, a dire il vero nel Nuovo Testamento non compare alcun concetto di inferno, ma se mai esistono le categorie di perdizione, giudizio di condanna e di Geenna del fuoco. Quindi semplicemente oggi si accetta che il giudaismo gesuano aveva una fondamentale matrice apocalittica, ma ciò non significa che sia da sovrapporre perfettamente alla teologia della letteratura enochica: il clima culturale giudaico in età ellenistica è molto più complesso di come normalmente si tende a pensare. Tutto qui. Un caro saluto!
@@vittoriosecco si ma voglio dire... Certamente il libro di Daniele veniva letto in senso messianico, ma non certo come Dio che si incarna in un uomo. Il Messia atteso era per lo più una figura "patriottica" e mai divina, e i passi in cui si parla di un Figlio erano intesi come rivolti al Figlio prediletto Israele. Mentre il servo del signore di Isaia, ad esempio, solo dopo è stato riletto dai cristiani sotto una luce messianica. Voglio dire: quando si ipotizza che i vangeli abbiano artificialmemte divinizzato Gesù, un argomento forte dei credenti è sempre stato che nella cultura giudaica era scandalo inconcepibile la divinizzazione di un uomo. E che dunque i primi cristiani (ebrei) non avrebbero potuto farlo. E che non avrebbero potuto inventare un mito per armonizzarlo con le scritture, perché le scritture NON prevedevano un Messia divino. Ma se invece consideriamo la cultura enochica, più che quella "ufficiale", come humus intellettuale dei primi cristiani, abbiamo una spiegazione plausibile di una creazione "a tavolino" di un mito messianico intorno a un Uomo-Dio.
Non c'era una teoria che sostiene che inizialmente c'era un libro dei Giganti , di cui sono stati ritrivati frammenti a Qumran, che poi fu sostituito fuori da Qumram dal Libro delle Parabole? Il libro dei Giganti parlava del pentimento di alcuni Angeli Vigilananti . Forse quest'aspetto non è stato recepito dalla corrente di pensiero ( essenica ?)?
C'è un libro dei Giganti e ne ho anche fatto un video. Sulle teorie francamente non mi esprimo perché la realtà è che sappiamo molto poco di cosa fossero realmente gli esseni. Grazie per il commento ad ogni modo!
@@vittoriosecco grazie a te , ho iniziato a seguire alcuni tuoi video pochi giorni fa , guarderò anche quello sui Giganti. Grazie a te , hai un modo molto chiaro di parlare .
Buongiorno. Avrei una domanda: se la datazione di quest'opera fosse anteriore ai vangeli, verrebbe a cadere un argomento forte dei credenti cristiani, ovvero: che la divinità di Gesù non poteva essere costruita a tavolino dagli evangelisti, perché essa non poteva essere tratta dai passi messianici veterotestamentari, almeno non da quelli considerati messianici dagli ebrei (a parte il Figlio dell'Uomo del libro di Daniele, che comunque era letto come un riferimento a Israele, non a un essere umano concreto).
Con i libri di Enoch, però, abbiamo un materiale appena precedente ai vangeli, che esprime l'atmosfera culturale del tempo in cui sono stati scritti, che la primitiva comunità cristiana conosceva (il libro viene citato in alcune lettere neotestamentarie), e in cui il Figlio dell'Uomo viene esplicitamente definito Messia ed elevato a rango divino, in termini quasi giovannei (Egli esiste da sempre, da prima della creazione del mondo, diremmo quasi "generato non creato").
Questo getta una nuova luce sulla possibilità concreta che la composizione dei vangeli abbia potuto attingere da questo materiale per costruire la divinizzazione di Gesù, soprattutto per quanto riguarda le assonanze con il Cristo Giudice dei sinottici, intriso di millenarismo apocalittico e stranamente ossessionato da un concetto punitivo di "inferno" non presente nel canone ebraico dell'Antico Testamento, ma presente invece nel Libro delle Parabole (e peraltro contraddittorio con la predicazione misericordiosa di Gesù).
Mi piacerebbe sapere un tuo parere e soprattutto sapere come ne esce un credente da questo bel garbuglio.
Caro Emanuele: a dire il vero non c'è nessuna sorpresa né garbuglio. Indipendentemente dalle Parabole di Enoch, al tempo di Gesù senza dubbio il Libro di Daniele veniva letto in senso messianico da diversi gruppi giudaici, e sicuramente anche dallo stesso Gesù. Il fatto che alcuni temi legati alla letteratura enochica poi siano rilevante per la teologia cristiana delle origini è cosa accettata scientificamente ormai da chiunque. Rispetto alle tue affermazioni sull'inferno, a dire il vero nel Nuovo Testamento non compare alcun concetto di inferno, ma se mai esistono le categorie di perdizione, giudizio di condanna e di Geenna del fuoco. Quindi semplicemente oggi si accetta che il giudaismo gesuano aveva una fondamentale matrice apocalittica, ma ciò non significa che sia da sovrapporre perfettamente alla teologia della letteratura enochica: il clima culturale giudaico in età ellenistica è molto più complesso di come normalmente si tende a pensare. Tutto qui. Un caro saluto!
@@vittoriosecco si ma voglio dire... Certamente il libro di Daniele veniva letto in senso messianico, ma non certo come Dio che si incarna in un uomo. Il Messia atteso era per lo più una figura "patriottica" e mai divina, e i passi in cui si parla di un Figlio erano intesi come rivolti al Figlio prediletto Israele. Mentre il servo del signore di Isaia, ad esempio, solo dopo è stato riletto dai cristiani sotto una luce messianica. Voglio dire: quando si ipotizza che i vangeli abbiano artificialmemte divinizzato Gesù, un argomento forte dei credenti è sempre stato che nella cultura giudaica era scandalo inconcepibile la divinizzazione di un uomo. E che dunque i primi cristiani (ebrei) non avrebbero potuto farlo. E che non avrebbero potuto inventare un mito per armonizzarlo con le scritture, perché le scritture NON prevedevano un Messia divino. Ma se invece consideriamo la cultura enochica, più che quella "ufficiale", come humus intellettuale dei primi cristiani, abbiamo una spiegazione plausibile di una creazione "a tavolino" di un mito messianico intorno a un Uomo-Dio.
Ma nel Libro delle Parabole "il signore degli spiriti" non è Yhwh? Non pensavo che fosse applicato al Figlio dell'Uomo come dici a 3:05
Bel canale e tu mi sembri molto preparato, grazie
Grazie mille!
Non c'era una teoria che sostiene che inizialmente c'era un libro dei Giganti , di cui sono stati ritrivati frammenti a Qumran, che poi fu sostituito fuori da Qumram dal Libro delle Parabole? Il libro dei Giganti parlava del pentimento di alcuni Angeli Vigilananti . Forse quest'aspetto non è stato recepito dalla corrente di pensiero ( essenica ?)?
C'è un libro dei Giganti e ne ho anche fatto un video. Sulle teorie francamente non mi esprimo perché la realtà è che sappiamo molto poco di cosa fossero realmente gli esseni. Grazie per il commento ad ogni modo!
@@vittoriosecco grazie a te , ho iniziato a seguire alcuni tuoi video pochi giorni fa , guarderò anche quello sui Giganti. Grazie a te , hai un modo molto chiaro di parlare .