Discorso perfetto, Domine Magister, ed evoca in noi l'immagine dei nuovi teologi perfettamente all'unisono, ordinati e intenti a spiegare questo libro terribile che è la Bibbia. Chi mai potrà anche soltanto sollevare la minima obiezione? Eppure le obiezioni ci sarebbero e tante, ma ormai non c'è più dibattito, perché tutto si riduce ad avere dei titoli che sono comunque concessi non a chi propone soluzioni, ma soltanto a chi si piega "a corpo morto" all'infallibile gerarchia. Come avveniva un tempo, quando i nobili si sfidavano a singolar tenzone fra di loro, ma rifiutavano di incrociare la spada con i "sine nobilitate" che preferivano affidare ai bastoni dei servi. E, così andando, la Chiesa Cattolica dell'XI secolo riformò il Credo con l'introduzione del "filioque" mentre 1000 anni dopo la Chiesa degli Specialisti ha riformato il Padre Nostro! C'è qualcosa che non va'! Voglio fare un unico esempio nel quale i "nuovi nobili" hanno alzato bandiera bianca da un pezzo, tanto ciò che conta è la nobiltà e non la sostanza: si ricorda nel Credo che Cristo "il terzo giorno risuscitò, secondo le Scritture". Ma se chiediamo a un nobile specialista come mai questo passo importante manca del tutto nell'Antico Testamento e gli si offre una soluzione, questi si limita ad arrabbiarsi, dice sdegnato che insegna in Seminario da 44 anni ma, da allora in poi, quando recita il Credo durante la Messa, incespica nel momento cruciale del " ... secondo le Scritture ... " e, per non essere costretto a salutarmi poco prima della celebrazione, adesso non esce più dalla sacrestia e non saluta più nessuno (fatto che realmente mi accade). Ma l'atteggiamento corretto non doveva essere di ascoltare la soluzione proposta dal parrocchiano "sine nobilitate" prima di rifugiarsi in un atteggiamento fra il codardo e l'odioso, indegno persino di un ateo e anche alquanto cattivello? Questo mi è successo personalmente e non solo in questo caso, ma molte altre volte anche con Teologi Vaticani! E' ormai una malattia della Chiesa il fatto di non sdegnarsi in difesa della Dottrina ma per questioni di presunta "lesa maestà" senza neanche valutare la tesi proposta ... anzi ... non proposta. E allora giro a Lei, Domine Magister, la questione, anche se so che, avendo ricevuto il "bollino blu" della gerarchia, non vorrà di certo incrociare la sue nobile spada con le mie nude mani che reggono il Sacro Libro. E' suonata la campanella!
Il problema della "Parola di Dio" non si risolve con "l'ispirazione", anzi credo che la peggiora: 1. la parola di dio non è presentata come _avvertita_ , suggerita o _sognata_ , connotazione più coerente ad un'ispirazione, ma è presentata come parola *diretta* e imperativa : dio comanda, afferma, esegue ecc. 2. non ha senso affidare il destino dell'Umanità alle interpretazioni umane, sarebbe inaffidabile *e priva di autorità* , perché l'autore finale sarebbe un uomo, sarebbe un'opinione personale e non più una verità assoluta 3. che senso avrebbe suggerire in modo *confuso* verità fondamentali per l'Umanità invece che dettarli con estrema chiarezza? Sarebbe come un padre che parla in modo vago ai figli, o come *un docente che si spiega in modo criptico* e oscuro.. non credo che tu Prof fai cosi con i tuoi studenti! A maggior ragione non dovrebbe farlo dio! 4. il problema non è che sia ispirata o meno, è il contenuto stesso ad essere *inaccettabile* : stupri, massacri e quant'altro non sono ammissibili solo perché _ispirati_ .. è l'immoralità della bibbia che la rende *non credibile* 5. come fai a dimostrare, a sapere con certezza, che un autore di 2 o 3mila anni fa scriveva sotto un'ispirazione soprannaturale ma non ne era consapevole? Solo per gli autori biblici poi.. e Omero (o chi per lui)? Infine, leggere un testo (in questo caso il VT) alla "luce" ideologica di un altro (in questo caso l'NT), come hai detto anche tu nel video non si fa, perché produce una lettura viziata e pregiudiziale. Il tentativo di virare sul concetto di _ispirazione_ della parola di dio, tradisce la consapevolezza che così coom'è *la parola di dio non funziona* e non è più accettabile nel mondo moderno. Ma se non è più accettabile allora, va abbandonata, va lasciata andare, evitando ogni accanimento terapeutico (anche se per la maggior parte delle persone va bene qualunque cosa gli venga detta, te ne sarai ca). Anche perché questa parola di dio ha fatto piu danni della grandine.. cioè ad un certo punto dobbiamo pure chiederci: qual'è l'obiettivo, che ci dobbiamo fare con la bibbia *oggi* ? La bibbia per fare che, dopo che ogni progresso umano è stato compiuto per tutt'altre vie? sbaglio?
@@billybluesapologetadiletta2234 "amare il prossimo" fa parte di un'etica greca molto antica, che c'entra con l'argomento dell'ispirazione bliblica (e con le mie osservazioni)?
Sul problema della traduzione credo che valga quanto disse Umberto Eco che vide in essa un'operazione complessa, che richiede tanto la conoscenza delle strutture che sottendono la lingua di partenza quanto la successiva riproposizione di un doppione della stessa nella lingua d'arrivo, non solo al mero livello semantico e sintattico, ma anche metrico (nel caso di testi poetici), stilistico, fonosimbolico e, ultimo ma non meno importante, l'impatto emotivo che ne consegue. Lo stesso Leopardi affermò che tradurre fosse più un'attività da vecchi che da giovani, per via della mole di studio che essa presuppone
Caro Prof, la Bibbia è molto complessa perché non conosciamo gli autori ( che sono tanti) non sappiamo quante correzioni sono state fatte nelle trascrizioni e malgrado le decine di studi fatti ancora oggi ci sono varie interpretazioni dei passaggi più “difficili “ dei testi.
Comunque conviene comprare una Bibbia in lingua corrente , abbastanza semplificata nel linguaggio e di facile assimilazione , almeno per quanto riguarda la lettura , poi ovviamente l' interpretazione è un discorso a parte .
Perfetto! E quindi che differenza c'è tra un "testo ispirato" e un qualunque altro testo storico? Anche la divina commedia richiede uno sforzo per inquadrare correttamente il messaggio dell'autore, perché senza un inquadramento storico, sociale e culturale non si può leggere correttamente alcun testo antico. Ora, mi scuserà, ma io faccio sempre molta fatica a capire come mai un essere onnipresente, onnisciente ed eterno focalizzi la sua attenzione su una sola area geografica, un solo popolo e, per giunta, ispiri un testo chiaro solo in un determinato periodo storico. Incredibilmente, se penso ad un testo scritto da un popolo per sé stesso, tutte queste inconsistenze svaniscono. Va beh, mi pare che in questi casi si usi la formula magica "mistero della fede" e passa la paura.
In pratica puoi trovare ispirazione in qualsiasi testo, basta dargli l'accento che preferisci. Oggi la Bibbia si interpreta, ieri era letterale, oggi la Genesi è la nascita dell'agricoltura, ieri era la VERA nascita dell'universo e dell'uomo. Domani? Boh...
@@Bellaprof grazie della risposta prof, resta però innegabile che il cristianesimo si basa su alcuni passi che devono essere visti come letterali nonostante siano (per così dire) improbabili come la resurrezione o il peccato originale. Se non ricordo male "humani generis" stabilsc che Adamo ed Eva siano persone realmente esistite e abbiano materialmente commesso il peccato originale...che poi venga interpretato e non sia un frutto effettivamente mangiato... grazie!
@@dcastrog80 per il credente non è necessario che alcuni brani, come quelli in questione, siano interpretati letteralmente, ma che in tali passaggi sia interpretato come REALE il mistero (cioè l'evento-rivelazione) cui questi testi si riferiscono. In altre parole è sufficiente che sia avvenuto un qualcosa che noi (i credenti e/o i teologi) definiamo "peccato originale". Purtroppo anche molti testi teologici, oltre che il linguaggio comune, confondono spesso "storico" con "reale". Stessa cosa per la Resurrezione: Cristo è veramente Risorto, anche se la forma e il dettaglio del racconto è molto vario e probabilmente non ricostruibile storicamente.
Grazie per questa esemplicazione, molto utile.
Che meraviglia. Grazie Prof.
❤️grazie ❤️
Grazie Prof.
Una serie meravigliosa di quadri immagini . Grazie. È già questa una ispirazione.
Sempre interessante e chiaro❤
Cher meraviglia! Bellissimo sapere tutte queste cose. Se ci fosse un modo per averle per iscritto sarebbe il ToP!
Discorso perfetto, Domine Magister, ed evoca in noi l'immagine dei nuovi teologi perfettamente all'unisono, ordinati e intenti a spiegare questo libro terribile che è la Bibbia. Chi mai potrà anche soltanto sollevare la minima obiezione?
Eppure le obiezioni ci sarebbero e tante, ma ormai non c'è più dibattito, perché tutto si riduce ad avere dei titoli che sono comunque concessi non a chi propone soluzioni, ma soltanto a chi si piega "a corpo morto" all'infallibile gerarchia. Come avveniva un tempo, quando i nobili si sfidavano a singolar tenzone fra di loro, ma rifiutavano di incrociare la spada con i "sine nobilitate" che preferivano affidare ai bastoni dei servi.
E, così andando, la Chiesa Cattolica dell'XI secolo riformò il Credo con l'introduzione del "filioque" mentre 1000 anni dopo la Chiesa degli Specialisti ha riformato il Padre Nostro!
C'è qualcosa che non va'!
Voglio fare un unico esempio nel quale i "nuovi nobili" hanno alzato bandiera bianca da un pezzo, tanto ciò che conta è la nobiltà e non la sostanza: si ricorda nel Credo che Cristo "il terzo giorno risuscitò, secondo le Scritture". Ma se chiediamo a un nobile specialista come mai questo passo importante manca del tutto nell'Antico Testamento e gli si offre una soluzione, questi si limita ad arrabbiarsi, dice sdegnato che insegna in Seminario da 44 anni ma, da allora in poi, quando recita il Credo durante la Messa, incespica nel momento cruciale del " ... secondo le Scritture ... " e, per non essere costretto a salutarmi poco prima della celebrazione, adesso non esce più dalla sacrestia e non saluta più nessuno (fatto che realmente mi accade).
Ma l'atteggiamento corretto non doveva essere di ascoltare la soluzione proposta dal parrocchiano "sine nobilitate" prima di rifugiarsi in un atteggiamento fra il codardo e l'odioso, indegno persino di un ateo e anche alquanto cattivello?
Questo mi è successo personalmente e non solo in questo caso, ma molte altre volte anche con Teologi Vaticani! E' ormai una malattia della Chiesa il fatto di non sdegnarsi in difesa della Dottrina ma per questioni di presunta "lesa maestà" senza neanche valutare la tesi proposta ... anzi ... non proposta.
E allora giro a Lei, Domine Magister, la questione, anche se so che, avendo ricevuto il "bollino blu" della gerarchia, non vorrà di certo incrociare la sue nobile spada con le mie nude mani che reggono il Sacro Libro.
E' suonata la campanella!
Si , come no.... Parole sull' aria fritta.😂😂😂😂
Il problema della "Parola di Dio" non si risolve con "l'ispirazione", anzi credo che la peggiora:
1. la parola di dio non è presentata come _avvertita_ , suggerita o _sognata_ , connotazione più coerente ad un'ispirazione, ma è presentata come parola *diretta* e imperativa : dio comanda, afferma, esegue ecc.
2. non ha senso affidare il destino dell'Umanità alle interpretazioni umane, sarebbe inaffidabile *e priva di autorità* , perché l'autore finale sarebbe un uomo, sarebbe un'opinione personale e non più una verità assoluta
3. che senso avrebbe suggerire in modo *confuso* verità fondamentali per l'Umanità invece che dettarli con estrema chiarezza? Sarebbe come un padre che parla in modo vago ai figli, o come *un docente che si spiega in modo criptico* e oscuro.. non credo che tu Prof fai cosi con i tuoi studenti! A maggior ragione non dovrebbe farlo dio!
4. il problema non è che sia ispirata o meno, è il contenuto stesso ad essere *inaccettabile* : stupri, massacri e quant'altro non sono ammissibili solo perché _ispirati_ .. è l'immoralità della bibbia che la rende *non credibile*
5. come fai a dimostrare, a sapere con certezza, che un autore di 2 o 3mila anni fa scriveva sotto un'ispirazione soprannaturale ma non ne era consapevole? Solo per gli autori biblici poi.. e Omero (o chi per lui)?
Infine, leggere un testo (in questo caso il VT) alla "luce" ideologica di un altro (in questo caso l'NT), come hai detto anche tu nel video non si fa, perché produce una lettura viziata e pregiudiziale.
Il tentativo di virare sul concetto di _ispirazione_ della parola di dio, tradisce la consapevolezza che così coom'è *la parola di dio non funziona* e non è più accettabile nel mondo moderno.
Ma se non è più accettabile allora, va abbandonata, va lasciata andare, evitando ogni accanimento terapeutico (anche se per la maggior parte delle persone va bene qualunque cosa gli venga detta, te ne sarai ca).
Anche perché questa parola di dio ha fatto piu danni della grandine.. cioè ad un certo punto dobbiamo pure chiederci: qual'è l'obiettivo, che ci dobbiamo fare con la bibbia *oggi* ? La bibbia per fare che, dopo che ogni progresso umano è stato compiuto per tutt'altre vie?
sbaglio?
Come sempre 😃
@@Bellaprof !! azz.. ma col tempo migliorerò!
Amare il prossimo come sé stessi andrebbe rigettato dall'uomo moderno? Secondo me hai le idee confuse...
@@billybluesapologetadiletta2234 "amare il prossimo" fa parte di un'etica greca molto antica, che c'entra con l'argomento dell'ispirazione bliblica (e con le mie osservazioni)?
Sul problema della traduzione credo che valga quanto disse Umberto Eco che vide in essa un'operazione complessa, che richiede tanto la conoscenza delle strutture che sottendono la lingua di partenza quanto la successiva riproposizione di un doppione della stessa nella lingua d'arrivo, non solo al mero livello semantico e sintattico, ma anche metrico (nel caso di testi poetici), stilistico, fonosimbolico e, ultimo ma non meno importante, l'impatto emotivo che ne consegue. Lo stesso Leopardi affermò che tradurre fosse più un'attività da vecchi che da giovani, per via della mole di studio che essa presuppone
Caro Prof, la Bibbia è molto complessa perché non conosciamo gli autori ( che sono tanti) non sappiamo quante correzioni sono state fatte nelle trascrizioni e malgrado le decine di studi fatti ancora oggi ci sono varie interpretazioni dei passaggi più “difficili “ dei testi.
Matteo 11: 25,30 se volete comprendere meglio la bibbia Valerio 1985 èmeglio di chi si intitola prof
Comunque conviene comprare una Bibbia in lingua corrente , abbastanza semplificata nel linguaggio e di facile assimilazione , almeno per quanto riguarda la lettura , poi ovviamente l' interpretazione è un discorso a parte .
Perfetto! E quindi che differenza c'è tra un "testo ispirato" e un qualunque altro testo storico? Anche la divina commedia richiede uno sforzo per inquadrare correttamente il messaggio dell'autore, perché senza un inquadramento storico, sociale e culturale non si può leggere correttamente alcun testo antico. Ora, mi scuserà, ma io faccio sempre molta fatica a capire come mai un essere onnipresente, onnisciente ed eterno focalizzi la sua attenzione su una sola area geografica, un solo popolo e, per giunta, ispiri un testo chiaro solo in un determinato periodo storico. Incredibilmente, se penso ad un testo scritto da un popolo per sé stesso, tutte queste inconsistenze svaniscono. Va beh, mi pare che in questi casi si usi la formula magica "mistero della fede" e passa la paura.
Non ho capito perché l'ispirazione c'è
Cambio titolo?
In pratica puoi trovare ispirazione in qualsiasi testo, basta dargli l'accento che preferisci. Oggi la Bibbia si interpreta, ieri era letterale, oggi la Genesi è la nascita dell'agricoltura, ieri era la VERA nascita dell'universo e dell'uomo. Domani? Boh...
@@dcastrog80 la Bibbia si è sempre interpretata. Anche quella “letterale” (parola equivocata) è una interpretazione, per giunta moderna.
@@Bellaprof grazie della risposta prof, resta però innegabile che il cristianesimo si basa su alcuni passi che devono essere visti come letterali nonostante siano (per così dire) improbabili come la resurrezione o il peccato originale. Se non ricordo male "humani generis" stabilsc che Adamo ed Eva siano persone realmente esistite e abbiano materialmente commesso il peccato originale...che poi venga interpretato e non sia un frutto effettivamente mangiato... grazie!
@@dcastrog80 per il credente non è necessario che alcuni brani, come quelli in questione, siano interpretati letteralmente, ma che in tali passaggi sia interpretato come REALE il mistero (cioè l'evento-rivelazione) cui questi testi si riferiscono. In altre parole è sufficiente che sia avvenuto un qualcosa che noi (i credenti e/o i teologi) definiamo "peccato originale". Purtroppo anche molti testi teologici, oltre che il linguaggio comune, confondono spesso "storico" con "reale". Stessa cosa per la Resurrezione: Cristo è veramente Risorto, anche se la forma e il dettaglio del racconto è molto vario e probabilmente non ricostruibile storicamente.
Non si capisce nulla sembrano tutti giochi di parole a prendere un po di qua e un pó di là