Il video è orientato per creare sdegno ma non bisogna dimenticare due concetti che trovo fondamentali: 1) Se una persona ha scarsa cultura del lavoro e danneggia il proprio datore, non credo abbia una vita serena. Lavorativa e personale che sia. Sì, percepirà la naspi purtroppo, ma si ritroverà in stato di disoccupazione in un mondo in cui è difficile trovare lavoro e avrà sempre mutui o altre spese fisse da sostenere, per esempio. Altro aspetto non marginale è che molte aziende, presi i CV, contattano i precedenti datori di lavoro chiedendo referenze (anche registrando le chiamate, da quel che so io) e in caso di fatti gravi possono riportarli, di fatto compromettendo l'assunzione. Nel complesso è una cosa "ingiusta" dare la naspi a queste persone ma bisogna anche riconoscere che è molto difficile che esistano "licenziati in tronco percettori seriali di naspi" in circolazione, per i vari motivi menzionati sopra. Il trucco può funzionare una volta, diciamo due al massimo, ma poi? C'è gente che vive così? E che vita è? 2) Se ci fosse un criterio tale da differenziare l'erogazione della naspi, avremmo da un lato giustizia ma dall'altro profonde ingiustizie. Sì, ci sono i ladri che prendono la naspi... ma immaginate chi è vittima di mobbing o altro e si ritrova senza lavoro ingiustamente, anche se licenziato in tronco "per giusta causa". Valla a fare una causa legale per farti riconoscere lo stato di disoccupato con diritto alla naspi... passano gli anni, e senza certezze. Anche questa è ingiustizia.
Non sono d'accordo. Esistono circostanze differenti da quelle che lei ha narrato signor avvocato e non è detto che si tratti sempre di fannulloni. La mia fortuna (o sfortuna) è stata quella di lavorare per una famosa catena di fast food per anni. È chiaro che se ci ho lavorato per anni significa che 1 ho versato contributi, 2 lavoravo sodo per guadagnarmi lo stipendio, altrimenti mi avrebbero lasciato a casa prima. D'un tratto hanno cambiato direttore/personale e non mi sono più trovato a svolgere il mio lavoro con la serenità che prima avevo. L'azienda o meglio, alcuni superiori, il direttore incluso, hanno iniziato a mancarmi di rispetto e viceversa. Successo questo, sono iniziate delle vere punizioni nei miei confronti: rifiutarmi la pianificazione delle ferie, mettermi dei turni pesanti, togliermi la pausa sigaretta ecc ecc mi spiace dirlo ma il certificato di malattia è l'unica arma che un lavoratore ha per difendersi da queste "persecuzioni" e nel mio caso mi sono sentito di usarla, insieme a ritardi e altre stronzate che alla fine grazie al cielo mi hanno portato al licenziamento per giusta causa, permettendomi cosi di usufruire della naspi finché non ho trovato un nuovo impiego. Sicuramente molta gente se ne approfitta come ha detto lei ma ci sono casi come il mio in cui avvenimenti di cause maggiori rovinano il rapporto di lavoro tra datore e dipendente spingendo l'uno a licenziare e l'altro alle dimissioni forzate. Ma nel secondo caso, uno poi di cosa dovrebbe campare? Perché io avrei anche continuato a svolgere il mio lavoro regolarmente se questi comportamenti minatori da parte del mio nuovo direttore non sarebbero accaduti, quindi non merito la disoccupazione per questo?
Non son d'accordo, gli italiani si comportano secondo me spesso di conseguenza, per adattarsi a molte delle incoerenze e ipocrisie di questo stato. Io credo che una modifica intelligente del nostro sistema di leggi possa dare i suoi frutti. D'altronde l'avvocato Angelo in questo video ha dimostrato che le nostre leggi possano consentire di "fregare" lo stato, ergo se le leggi fossero diverse ciò non potrebbe accadere
@@lucario7327 le leggi sono lo specchio dei politici che abbiamo votato per farle. Come diceva Aristotele, ogni popolo ha i politici che merita e la storia della Repubblica ce lo insegna bene. Siamo (non io e te, parlo degli italiani in generale) un popolo di evasori fiscali e di menefreghisti, sempre i primi a guardare al nostro orto e gli ultimi a guardare la collettività e di questo non si può dare la colpa alla politica
Che poi in un paese dove se resti senza lavoro lo stato non ti tutela e una banca ti porta via la casa, e poi l'articolo della costituzione dice che "è una repubblica fondata sul lavoro" mi sa tanto di barzelletta di pessimo gusto, a cavallo tra ridicolo e il grottesco. Disgustoso e Vomitevole. Vorrei che mi diano una ragione per non dire che si è un paese di M, Che non sia, una minaccia di denuncia per vilipendio.... il vilipendio lo commette lo stato sui cittadini nella penisola...!!!
Anni fa fui licenziata perché chiesi al mio datore di lavoro lo stipendio, in ritardo di un mese, eravamo già al secondo. Lo chiesi gentilmente e lui per tutta risposta mi insulto e mi disse che lo decideva lui quando pagarmi anche se in ritardo. Mi licenzio perché ero stata l'unica che mai si era permessa di chiedergli quanto dovuto. Una persona di merda, come ce ne sono tanti.
è capitato anche in un'azienda dove ha lavorato mio figlio per pochi mesi, stessa frase :"decido io quando pagare gli stipendi !". Mio figlio si è dimesso il giorno dopo
Purtroppo questa è solo una faccia della medaglia. Esistono lavoratori “furbetti”, ma esistono anche datori di lavoro peggiori, che ti licenziano “per giusta causa” solo perché gli stavi antipatico ed inventano qualcosa di cui diventa difficile dimostrare l’inesistenza se non con lunghe cause, e nel frattempo il lavoratore morirebbe di fame e sarebbe ancora più schiavo di quanto non sia in questo sistema perennemente precario.
Esattamente, è ciò che pensavo anche io... Cambiando questa legge e non dando la disoccupazione anche per licenziamento per giusta causa, si rischia che un datore di lavoro riesca a trovare il modo di licenziare "per giusta causa" senza però che il dipendente poi riesca a percepire la disoccupazione. Magari è 1 caso su 1'000, ma comunque va tutelato!
Io per mia esperienza ti dico che un lavoratore che si impegna non è un bene prezioso. E' un bene preziosissimo. E col cazzo che lo mando via. Me lo tengo stretto.
superfab70 lieto per te, ma la situazione generale non è così, e molti sono in situazione di debolezza ed impotenza, senza nessun diritto. Ad un certo punto l’imprenditore vuole licenziarlo per assumere un paio di stagisti (o peggio), e si inventa la “giusta causa”.
@@ciroattanasio5555 Non sto accusando te in particolare* ma salvo una indicazione generale** (che non so se @superfab70 segue o meno) non vieni licenziato solo perchè sei antipatico al boss. Ho notato una cosa dei poverelli... A differenza dei cattivacci sembrano non rendersi conto di quello che fanno... chiedono profusamente scusa quando gli si fa notare che l'hanno fatto, ma dopo due minuti sembrano dimenticarsi il tutto. Esempio, il cattivaccio e il poverello stan mangiando una merendina per strada, buttano l'incarto fuori dai cestini, e un cittadino glie lo fa notare, il cattivaccio probabilmente risponderà tipo: "E allora? Ci penseranno i netturbini, son ben pagati per questo" Il poverello contempla la cartaccia confuso... forse imbarazzato, non lo so, NON SO LEGGERE NELLA MENTE DELLE PERSONE... ma sembra proprio che lo abbia fatto senza accorgersene. Morale della storia... Chi non piglia pesci non sempre sa l'ESATTO MOTIVO per cui non li piglia. Di una cosa sono certo, ed è il motivo per cui ho preso spunto da un tuo commento per rivelare una nozione comunemente ritenuta valida nel mondo di quelli che son sul posto di lavoro per far cose e non perché non ci sono manicomi o asili dove metterli... Se uno raccontando la sua disavventura dice: "Tutti i miei amici dicono che ho ragione io nel ritenere che il caporeparto/direttore ce l'ha con me." le mie orecchie sentono: "Sono un piantagrane della madonna, faccio robe seguendo impulsi inconsci e non mi accorgo neanche di quello che faccio." La risposta alla domanda "Perché ha lasciato il posto di lavoro precedente?" é cruciale, quando vuoi passare da un datore di lavoro estruso che sfrutta i disperati ad uno che rispetta i lavoratori. Morale della storia: Le ragioni per cui uno non convince trote, donne e datori di lavoro a dare un bel morso al suo vermO non son quasi mai quelle che lui crede. La prima ragione della "debolezza" sta nel trarre conclusioni autoindulgenti ed assumere di aver capito cos'è che chi ci sta di fronte vuole o non vuole. C'è una singola nozione che aiuta chi, poverino, non arriva a mandarsi in testa tutto l'A.Q. e le cose che "si dicono ma non si scrivono nell' A.Q." a passare dal lato dei deboli al lato dei non-deboli ed è: "La roba degli altri è degli altri". Tralasciare l'A.Q. è un po' come entrare in chiesa durante un funerale indossando un cappello da giullare con tanto di sonagli. Non fa gran peccato di per sè ma instilla il ragionevole dubbio che nella testa di chi lo fa manchino un po' di rotelle. ---- *mi spiace doverlo dire, ma in questo buffo secolo va precisato, tipo: -Le mucche mangiano erba. -Hey, mi stai accusando di mangiare erba? **Più o meno si può riassumere in "Quando c'è un incompatibilità di carattere fra [Tizio] e [Caio] generalmente benvoluti da tutti gli altri, il primo che dice: "Se non buttate fuori lui me ne vado io." ha chiuso. (O forse vinto, semantica.)
Aggiungo: Quanto all'essere antipatici ai colleghi, il famoso mobbing è di certo odioso, ma si sopporta meglio quando sei lì per impratichirti sulle consuetudini della città, e sei lì per non morir di fame intanto che impari come si fa il romano a Roma. Un annetto o due di gavetta, nella terza decade della vita, rinforza le ossa, raddrizza la schiena e produce utili anticorpi. Inoltre molti potenziali datori di lavoro lo hanno fatto a propria volta. Quando uno vuole scappare dalle miniere di pomodori o dall'inferno delle caffetterie negli incroci, cioè travasarsi, ha bisogno di un posto dove andare. Non sta rubando niente a nessuno se decide di scoprire cos'è che seduce i datori di lavoro "umani" e li persuade a dargli una possibilità. Ora, quando stai facendo un giro di Do per "scappare" da un recinto di schiavi, non focalizzarti sul tirar merda sul negriero, ti assicuro che chi hai di fronte conosce la tua situazione. Nei colloqui, chi si è fatto un anno di gavetta con filosofia verrà rispettato molto di più di chi parla come se dovesse avere voce in capitolo nella gestione operativa dell'impresa in cui lavora. E si ritorna sempre al: "Quando affronti un colloquio con un liberatore di schiavi, misura ogni singola parola pirografandoti nel cervello il concetto: "La Schrauben Incorporated non è mia, è del signor J.J. Schrauben" E 1 o 2 anni di gavetta saranno un piacevole ricordo di gioventù." Se gli anni di gavetta, incatenati agli "alberi di patate" diventano troppi, poi chi vuole tenere l'azienda pulita da mobbing, toccate di culo, soccer e guerre religiose dirà: "In generale mi sembra a posto, ma uno che si è fatto X anni di fila dall' übermerda perché ha cannato tutti i colloqui o non ne ha fatti... Qualche difetto che adesso non riesco a vedere DEVE averlo."
Io lavoro nel turismo, attualmente come facchino ai piani. Ho cominciato come lavapiatti in una stagione invernale, in un albergo del Piemonte, un' esperienza che mi ha spinto a cambiare lavoro. Il lavoro era eccessivo per una sola persona, ne sarebbe servita almeno un'altra. Ho cominciato a Dicembre, lavando piatti e pentole nello stesso momento. I piatti riuscivo a lavarli, nonostante che la lavastoviglie non funzionasse bene. Il problema erano le pentole: la mia giornata lavorativa, durante le feste di dicenbre, cominciava alle 9:00 di mattina, e all'una e mezza di notte avevo ancora una montagna di pentole da lavare che non ho lavato perchè non c'è la facevo più. Il servizio di cucina e di sala non hanno mai risentito di questi problemi. I primi di gennaio mi è arrivato la lettera dell'albergo, dove si affermava che io avevo creato problemi alla sala e alla cucina, compromettendo il servizio alla clientela, cosa che era falsa. Se avessi ricevuto altre due lettere come queste, sarei stato licenziato. Per esperienze posso dire che nel mio lavoro, quando succedono cose come queste o peggio, i colleghi per paura di perdere il lavoro non ti aiutano, ed è inutile chiedere la loro testimonianza in un eventuale processo che vorresti fare contro il datore di lavoro. Sono convinto che queste cose capitano non solo negli alberghi, ma anche in altri settori, con dipendenti licenziati ingiustamente nonostante abbiano svolto bene le loro mansioni. Ho avuto colleghi che non lavoravano e che avrebbero meritato il licenziamento. Purtroppo se si nega la disoccupazione a chi viene licenziato perchè è un fannullone, verrebbero colpite persone che sono state licenziate ingiustamente.
Quando ho letto il titolo, mi sentivo quasi chiamato in causa, perché non ho un lavoro, poi ho capito che non parlavi di gente come me, bensì di gente che si approfitta degli altri.
Abbiamo fatto una legge sulla flessibilità lavorativa (legge Biagi) senza dovute garanzie e possibilità di cambiare mestiere. Sono passati 20 anni e non c'è stato ancora un governo che si sia impegnato nel migliorare quella pessima legge.
Ideologicamente, sono d'accordo con te avvocato... ma si sa, in Italia l'onestà non premia mai, lo impariamo da piccoli e non ci stupiamo più di regole ingiuste e piccoli e grandi abusi. L'unica cosa che manca da dire è che, però, il titolo per cui si prende la disoccupazione sono i CONTRIBUTI. La Naspi non la danno a tutti, la danno solo a chi ha versato contributi, e in misura proporzionale a quanti ne ha versati. Quindi al di là delle considerazioni morali, non è corretto dire che qualcuno "prende la Naspi coi soldi di noi contribuenti", perchè se la prende, è contribuente pure lui, e i soldi sono anche i suoi...
🙂👍 GIUSTO! C'è sempre un "velato" risentimento verso i lavoratori..... Come quando anni fa si criticavano gli IMPIEGATI STATALI e SI BOLLAVANO COME FANNULLONI ( ovviamente alcuni ci sono come in tutti i lavori.. MA SONO UNA MINORANZA!!!) e questa critica feroce venive fatta.. e tutti appresso... PERCHÉ IL SECONDO FINE ERA DISTRUGGERE E SMANTELLARE LO STATO con la sua struttura .. PER FAR POSTO ALLE PRIVATIZZAZIONI, privati che si sarebbero appropriati dei GIOIELLI DI FAMIGLIA pagati ecostruiti negli anni da NOI ITALIANI CON IL NOSTRO LAVORO E LE NOSTRE TASSE... e così grandissimi "imprenditori famelici e senza scrupoli: BENETTON si prende LE NOSTRE AUTOSTRADE! BERLUSCONI si appropria di tutto quello che può e diventa ricco entrando in politica perché SAREBBE STATO ARRESTATO per bancarotta!! STAVA FALLENDO e l'immunità politica lo avrebbe salvato... e così fu e poi avrebbe potuto mettere le mani sulle leggi che avrebbero favorito gli imbroglioni bancarottieri come lui.. CHE SONO DAVVERO TANTI: leggi per favorire chi imbrogliava appunto COME IL FALSO IN BILANCIO tolto CHE HA DANNEGGIATO TUTTI QUEGLI IMPRENDITORI CHE LAVORAVANO SENZA TRUCCARE I BILANCI!!!!!!!
la naspi viene comunque pagata dalla collettività, perchè i contributi versati prima della disoccupazione non sono una cifra tale da coprire sia la naspi che i contributi per la pensione futura, che i contributi per il periodo della naspi.
Concordo pienamente ed aggiungerei che il datore di lavoro avrebbe poi un'arma per minacciare i dipendenti più deboli. Non tutti hanno le risorse per far valere i propri diritti.
Il sistema del lavoro per me è proprio sbagliato alla base, questo sistema attuale andrebbe bene per quei Paesi come la Svizzera dove i disoccupati sono il 2% e quindi lo Stato può mantenerli a fondo perduto finché non trovano un lavoro. Ma in Italia, Paese in cui la disoccupazione è strutturale, così come la mancanza di personale e di efficienza ovunque è strutturale, il sistema va riformato, e io stesso ho teorizzato un nuovo sistema: “Economia mista perfetta di piena occupazione”. In pratica, come di base nelle economie miste, da un lato si lascia il mercato libero, quindi le aziende, i commercianti, i liberi professionisti e così via, e riescono a trovare posto sul mercato, a competere, con lo Stato che deve cercare di incentivare la concorrenza perfetta e il progresso, con una buona regolamentazione ma senza opprimere di tasse e burocrazia. Dall’altra parte, lo Stato sociale che raccoglie TUTTI i disoccupati, che non riescono ad inserirsi, o non trovano collocazione nel mondo del lavoro, e li impiega in un piano di lavoro/formazione pubblico. In pratica, tutti questi (ormai ex) disoccupati, lavoreranno per la società 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì esattamente come tutti, attraverso un programma sia di formazione tramite istituti di formazione pubblici che portino avanti corsi specifici in base alle tendenze di mercato (corsi che potranno essere scelti dagli stessi lavoratori anche secondo le loro ambizioni), sia di lavoro, basato anche sull’esperienza e gli studi del soggetto, lo si posiziona in progetti di pubblica utilità organizzati secondo piano pluriennali, esempio: manovalanza per opere pubbliche, personale di vigilanza, assistenti negli ospedali, pulizie sulle strade, protezione civile, servizi ai cittadini, efficienza di reparti pubblici con mancanza di personale, volontariato ecc... Poi ovvio che quei disoccupati che hanno competenze particolari o titoli di studio, vengono messi in posizioni più rilevanti. Inoltre questo personale può essere utilizzato in partnership con aziende private in quei settori a basso salario come l’agricoltura, così da contribuire entrambi a metà (Stato e imprenditore) alla paga del lavoratore ed assicurargli uno stipendio decente, oppure per quelle aziende che hanno bisogno di manodopera temporanea, oppure per fare tirocini formativi. Tutto questo, in cambio di un salario dignitoso, che varia in base alla mansione (più o meno specializzata) e in base al numero dei componenti della famiglia, ma diciamo tra i 700 e i 1.300. Quindi un percorso di formazione e lavoro full time. A questo punto, ci ritroveremmo con una piena occupazione, attenzione però che questo personale non viene assunto dallo Stato, ma solo sostenuto in questo programma pubblico in attesa di una ricollocazione nel mondo del mercato provato, proprio per questo motivo si andrà ad incrociare in modo ultra funzionale domanda ed offerta di lavoro. In una situazione di piena occupazione, tutte le aziende/attività dovranno chiedere personale necessariamente allo Stato, e tutti i disoccupati che cercano lavoro sono in attività dallo Stato, ecco che si incrocia perfettamente domanda ed offerta tra questi due grandi blocchi. Chi viene licenziato o rimane senza lavoro, va a lavorare/formarsi dallo Stato, chi lavora/si forma dallo Stato può essere assunto dalle aziende, e così via... Ovviamente, il soggetto sarà vincolato ad accettare la proposta di lavoro (al massimo ne può rifiutare 1). In un sistema del genere quindi, non può esistere lavoro nero, perché tutto è totalmente impiegato e scambiato tra Stato e mercato privato. Beh, e se una persona pur essendo disoccupata non vuole entrare a far parte del piano pubblico? (Che ripeto, è un impiego full time). Beh, è qui che casca l’asino, perché lo Stato si accorge che c’è qualcosa sotto e ti sgama subito che lavori in nero, quindi non ti converrebbe... Tutto questo personale in più a disposizione dello Stato, ben 3 milioni di persone, aumenterebbe estremamente la produttività e l’efficienza interna, si parla comunque di persone che finora venivano mantenute, e ora invece utilizzano le proprie capacità e il proprio lavoro per fare, produrre, migliorare, contribuire, e quindi far girare l’economia, oltre che formarsi per ambire a diventare competitivi e utili. Non costerebbe neanche tanto, perché abbiamo già tanti ammortizzatori sociali e sussidi per i disoccupati, già quindi abbiamo una grande spesa, si elimina tutto e si riforma un unico sistema che, si, costerà un po’ di più, ma avrà un ritorno economico e produttivo estremamente più alto, rispetto a sussidi dati a fondo perduto a persone che magari lavorano pure in nero. Infatti un’altra cosa importante sarà l’abbattimento del lavoro nero, e recupero delle risorse che finora venivano evase. Che ne dite?
Avvocato, mi è stato insegnato che quando non hai qualcosa di bello da dire nei confronti di qualcuno, è meglio tenersela per se. Mi sento solo di esprimere quindi alcuni concetti. Gli argomenti di cui lei di solito tratta, secondo me, è meglio sempre affrontarli con una visione oggettiva. Non possiamo quasi mai sapere con certezza come sono andati realmente tutti i fatti e riconoscere tra giusto e sbagliato a volte è molto più difficile di quello che sembra. Come lei ha spiegato in precedenti video, fino a prova contraria sono tutti innocenti. Togliere il sussidio a qualcuno è un invito a procacciarsi di nuovo un modo per tirare avanti e, a seconda dall'educazione e dal senso civico, qualcuno sará spronato a muoversi in modo onesto e altri no. Fortunatamente la costituzione è imparziale e non esprime preferenze. Sta a chi deve fare i controlli limitare i problemi per la collettivitá e chi sbaglia paga in proporzione al suo reato. QUESTA È LA LEGGE.
Io ho sempre avuto la sfortuna di trovare lavori in cui non mi hanno voluto fare il contratto, di conseguenza ho sempre lavorato in nero. Con questa genialata della quarantena mi hanno rovinato in quanto non potevo recarmi sul posto di lavoro(tra l'altro a 40 km da casa) senza essere fermato e multato. Ho perso il lavoro(che non ho ripreso) e ovviamente non ho diritto a cassa i integrazione ne niente. Secondo la gente mi sta bene quello che mi è successo perché in nero non di deve lavorare, come se me lo fossi scelto io di non avere ferie e malattie pagate, tredicesima e contributi. Così io che uscivo la mattina alle 7, tornavo a casa non prima delle 20, mi facevo un culo come un secchio e due ore di macchina tutti i giorni, altro non sono che un delinquente, a detta chi è stato fortunato a trovare un lavoro in regola oppure aveva il paparino che conosce gente importante. Allora sai cosa ti dico? Fanno bene queste persone a percepire questi sussidi. A saperlo lo facevo pure io...
Parli del lavoro come se dovessimo ringraziare in ginocchio ed essere grati per averne uno... Il lavoro è un diritto e dovrebbe essere più che scontato.
Caro avvocato, ci sarebbe da fare un a simposio sul concetto "Per chi sputa sul lavoro". Bisogna capire che il lavoro così com'è è pensato solo per sfruttare il lavoratore ed è più che giusto soutraci sopra per quanto fa faschio.
Gentilissimo guarda che c'è ne tantissimi datori di lavoro che pagano la miseria i propri dipendenti e LI TRATTA MALE. L'operaio è costretto a dimettersi dal DATORE. quanti processi al tribunale del lavoro ci sarebbero.. LEI dovrebbe percepire 900 euro mensili.. Così forse ne capirebbe qualcosa..
Siete disonesti e probabilmente lo sapete. Potete illudervi che questa è la norma ma in realtà sono le eccezioni, la norma è che quando c'è un licenziamento per giusta causa la causa È giusta. Non esiste una cosa come essere "costretti" se ti sei licenziato di tua volontà, quando il lavoro e il suo contesto non soddisfano ci si impegna a trovarne un altro e POI ti licenzi, non che ti licenzi a cazzo e poi aspetti che qualcosa di buono caschi dal cielo mentre ci si intasca l'assegno. Chiagne e fotte, altrochè.
Trovo difficile credere che un imprenditore tratti male dei dipendenti validi. Io sono stato alle dipendenze di una decina di datori di lavoro e nessuno mi ha mai mancato di rispetto, in quasi 30 anni di carriera. E l'avvocato, difficilmente percepirà un trattamento economico di 900 euro mensili, in quanto ha scelto di studiare per una professione particolarmente redditizia, ad oggi in Italia. Chi percepisce paghe così basse difficilmente ha seguito un percorso di studi (Laurea e Master) che ad oggi è indispensabile nel mondo del lavoro, quindi non può pretendere da chi ha impegnato anni e anni in studio, rinunce e sacrifici economici, di mettersi ora nei panni di chi ha snobbato il sistema Accademico.
@@davidecastelli4880 Trovi strano? Io ho lavorato per una bestia. Un giorno parlando con un amico, sapendo per chi ho lavorato mi ha risposto "Mi dispiace". Lo conosceva, stesso settore merceologico. Un giorno ha trovato pane per i suoi denti. L'ho visto dopo un mese e aveva ancora i segni in faccia. 🤣🤣
Ho visto oggi questo video , Signor avocato ,dovrebbe spiegare che ,chi percepisce la Naspi,come la cassa integrazione ,Limps alla maturazione degli anni per andare in pensione ,decurta dal totale dell'ammontare spettante ,tutti i soldi che queste persone hanno preso anticipatamente con la naspi ,oppure in cassa integrazione.
Il video è orientato per creare sdegno ma non bisogna dimenticare due concetti che trovo fondamentali: 1) Se una persona ha scarsa cultura del lavoro e danneggia il proprio datore, non credo abbia una vita serena. Lavorativa e personale che sia. Sì, percepirà la naspi purtroppo, ma si ritroverà in stato di disoccupazione in un mondo in cui è difficile trovare lavoro e avrà sempre mutui o altre spese fisse da sostenere, per esempio. Altro aspetto non marginale è che molte aziende, presi i CV, contattano i precedenti datori di lavoro chiedendo referenze (anche registrando le chiamate, da quel che so io) e in caso di fatti gravi possono riportarli, di fatto compromettendo l'assunzione. Nel complesso è una cosa "ingiusta" dare la naspi a queste persone ma bisogna anche riconoscere che è molto difficile che esistano "licenziati in tronco percettori seriali di naspi" in circolazione, per i vari motivi menzionati sopra. Il trucco può funzionare una volta, diciamo due al massimo, ma poi? C'è gente che vive così? E che vita è? 2) Se ci fosse un criterio tale da differenziare l'erogazione della naspi, avremmo da un lato giustizia ma dall'altro profonde ingiustizie. Sì, ci sono i ladri che prendono la naspi... ma immaginate chi è vittima di mobbing o altro e si ritrova senza lavoro ingiustamente, anche se licenziato in tronco "per giusta causa". Valla a fare una causa legale per farti riconoscere lo stato di disoccupato con diritto alla naspi... passano gli anni, e senza certezze. Anche questa è ingiustizia.
due giorni fa ero davanti in uno store di elettronica a fare la fila. non c'era una fila. ogni tanto si apriva la porta e saltava fuori un commesso e diceva "a chi serve un telefonino?" oppure "a chi serve un piccolo elettrodomestico?" e la gente si accalcava come un branco di mucche. poi uno ha detto "la classica fila all'italiana" e poi non è cambiato nulla... ad ogni apertura della porta il branco di mucche. l'Italia è questo. un paese pieno di egoisti e stronzi dove essere buono e rispettare le regole è considerato un comportamento da coglioni. Poi vogliamo credibilità in europa sui grandi temi.
Concordo in pieno, mi erano venuti dei sospetti di questo tipo, ma adesso che ho sentito tutto, ben spiegato da un ottimo avvocato come lei, ho avuto piena conferma. Aggiungo una chicca su questo argomento per esperienza diretta. Io sono un Ufficiale richiamato, ciclicamente, ogni anno lavoro per le Forze Armate per 9/10 mesi ma per i mesi che passo in congedo, non ho diritto a nulla, ne alla NASPI ne a nessun'altro ammortizzatore sociale. Il periodo di lock down per me è stato un inferno. Ho completamente prosciugato il mio conto corrente per sostentare la mia famiglia. Trovo questo davvero aberrante, visto che sono un precario della P.A. da 20 anni con 13 anni di servizio.
Bello mio, io sono disoccupato e non frego lo Stato. Anzi è lo Stato che ha fregato me visto che sono laureato col massimo dei voti e non è servito a un cazzo. Quindi le parole pensale prima di usarle
Quando sono mesi che l'inquilino non ti paga l'affitto, spendi soldi nell'avvocato per cacciarlo ma poi se ne và di suo senza sentenza del giudice e poi arriva l'ufficio delle entrate a chiederti le tasse su un anno d'affitto che non hai mai ricevuto... Non si chiama fare il furbetto, si chiama riprendersi indietro i soldi estorti dallo stato alla tua famiglia...
io non lavoro da anni!!!!non ho mai chiesto la disoccupazione apposta perchè non ne ho bisogno e non voglio togliere i soldi a chi davvero ne ha bisogno!!!ma io non andrò mai a fare lo schiavo...piuttosto faccio il barbone
Bè con i lavori di merda e mal pagati che ci sono nel nostro paese cosa pretendi che la gente corra felice alla ricerca di un lavoro? Che facessero una legge che tutela i contratti lavorativi e che si facciano i dovuti controlli e poi ne riparliamo
A questo punto faccia una meditazione, Lei ha detto più volte che la legge non deve essere morale. Visto i risultati? Senza moralità non c'è nulla, le ricordo una frase del filosofo Immanuel Kant: Il cielo stellato sopra di me e LA LEGGE MORALE in me.
Buongiorno Angelo Sono iscritto al tuo canale da molto tempo , sono uno dei primi iscritti e ti ringrazio per tutti questi consigli e delucidazioni in merito. Non ho mai fatto commenti , questa è la prima volta ... perché è un argomento che mi fa letteralmente imbestialire con chi permette queste nefandezze burocratiche a discapito di tante brave persone che hanno avuto anche seri problemi di salute a causa della perdita del lavoro . E che come tu ben sai questa "disoccupazione" Non spetta a chi prima viene sfruttato da aziende poco serie che approfittano di alcune leggi scellerate ( lavori a progetto) che gli permettono di mascherare un vero rapporto di subordinazione . VERGOGNA
Salve @Angelo Greco, sono un ragazzo adolescente che non si è mai interfacciato con la realtà degli assegni di disoccupazione. Pertanto non ho esperienza diretta, ma io ho una preparazione teorica dell'assistenza e del modello sociale adottato, poichè io studio alle scienze umane ed io ho studiato queste cose (nonostante tali conoscenze non siano a livello universitario o completo, ovviamente). Quello che voglio affermare è che, nonostante neache io sono d'accordo ad aiutare le persone che rifiutano il lavoro e sono dei fannulloni nel non prendere una posizione di responsabilità morale e sociale nella società, non possiamo dire che non si devono aiutare quelle persone, in generale. Mi spiego meglio: l'assistenza sociale deve fungere da sostenitore di persone bisognose di viveri e, quindi, bisogna aiutare TUTTE le persone, senza fare distinzione. Pure la costituzione lo impone con vari articoli, come l'art.38. Quindi, secondo me e secondo quanto affermato nelle politiche di sussistenza in Italia, bisogna aiutare tutti (dove è possibile, perchè per sempre è impossibile). Ovvio che la legge deve essere più precisa in certe cose, perchè è chiaro che le persone che sputano sul lavoro meritano l'inferno e figuriamoci se hanno pure un sussidio statale, ma questo non toglie che bisogna aiutarle (perchè la legge è uguale per tutti e non fa distinzione). Una mia proposta per far giustizia su gente come questa non è togliere a loro il sussidio (anche perchè sembra moralmente sbagliato dare ad una persona l'assegno e ad un'altra no), ma imporre a codeste persone dei requisiti in più, tipo essere più rispettosi o anche essere più dignitosi del lavoro (non sono preparato su questo...). La PA non spicca di grande precisione in molti fattori della vita di un comune, ma non sbaglia a dare sussidi a tutti, perchè tutti (indistintamente) devono avere un sostegno. Poi è chiaro che se tu non lavori, l'assegno scade e ti freghi, ma almeno lo stato ti ha dato una mano. Per favore rispondimi, perchè mi piacerebbe sapere la tua sulla mia riflessione, ovviamente ricordando che io non sono un tuttologo, so delle conoscenze di base e posso essere stato un analfabeta funzionale nel non aver capito il senso del tuo video (spero proprio di no).
Non ho mai commentato per lo stesso motivo che asserisce l'avv., ma visto questo video tengo a puntualizzare un concetto: trascurando il fatto che di leggi "interpretabili" o sbagliate ce ne sono diverse, qui si fa notare la disonestà di, purtroppo, molti soggetti che per fortuna non sono la stragrande maggioranza di chi lavora. Si potrebbe dire lo stesso di molti "imprenditori", o i cosiddetti "manager", ma anche li sarebbe fare di tutta l'erba un fascio. La legge per i disonesti ci sarebbe.... Applichiamola in modo corretto e non demonizziamo una o l'altra classe sociale.
Gentile avvocato, la stimo tantissimo ma in questo caso ho un appunto da fare. Come lei ben sa e sicuramente le sarà capitato ci sono numerosi lavoratori che vengono licenziati per giusta causa seppur i loro comportamenti e le loro condotte siano state ineccepibili. Questo avviene a volte a seguito di condotte quali il mobbing o simili. Per questo il lavoratore che ingiustamente si trova ad affrontare ciò almeno può contare su un ammortizzatore che gli permette di non cadere definitivamente in un baratro. Spero di esser stato chiaro e colgo l'occasione per salutarla.
Salve, complimenti per gli interessanti argomenti che tratta. Volevo fare una mia considerazione sulla critica al reddito di cittadinanza a chi è stato in prigione, e cioè se si nega a costoro l'rdc è facile pensare che torneranno a rubare o spacciare o altro. Nei paesi del nordeuropa la gente lascia aperta la porta di casa e nessuno tocca niente, è probabile che gli aiuti di stato agli indigenti evitano molti reati. Saluti
Se uno ha sempre pagato le tasse è giusto che prenda la disoccupazione anche se ha timbrato per un collega o fatto qualsiasi altra cosa che ne ha determinato il licenziamento, che poi la storia del cartellino è antiquata, già in passato c'era gente che rispettava l'orario senza produrre nulla tutto il giorno, figuriamoci ora con i social continuamente a portata di mano... poi se sono più efficiente del collega e sbrigo prima le mie mansioni dovrei avere il diritto di uscire prima... siamo rimasti arretrati di secoli!
C'è sempre stato e ci sarà sempre qualcuno che ha poca voglia(o non ne ha proprio) di lavorare... Non viviamo in un mondo perfetto, per fortuna sono una piccola percentuale... Non c'è motivo di arrabbiarsi
Non ho parole avvocato...non sono arrabbiata ma incazzata! Benedico il giorno che sei venuto al mondo e mi hai aperto gli occhi su in infiniti argomenti. Grazie e buona giornata.
Uno viene licenziato per giusta causa perchè per esempio ha rubato nella sua azienda e può prendere la disoccupazione? Assurdo !! Piuttosto ci sono persone che si licenziano di loro spontanea volontà perchè costrette come ad esempio il mobbing e altre umiliazioni e non denunciano perchè senza prove da dimostrare, può essere difficile...
Senta avvocato, questo video non lo doveva fare. Ho 2 lauree e parlo 4 lingue. È da anni che invio CV a raffica e non ho mai avuto dei riscontri. Ora il lavoro Non lo cerco più e vivo di sussidi. Me lo trovi lo Stato il lavoro, perché io mi sono stufata di cercarlo!!!!!!
@@gt905 mai colpa nostra, mi raccomando! Sai perchè succede che adesso più fotti più vivi meglio? Per colpa delle persone che dicevano la stessa cosa all'inizio! Quando si è ripartiti da zero, lo stato è andato in mona perchè c'era gente che fotteva lo stato, mica per quelli che stavano alle regole! Lo stato ci fotte? Bè si, fatto sta che se tutti fottono tutti non si va da nessuna parte. In Italia ci crediamo tutti più furbi degli altri, ma alla fine tutti parlano di stato, ma lo stato siamo noi. Quindi dire "evado le tasse tanto lo fanno tutti" è ciò che rovina ed è ciò di cui ci lamentiamo tutti
Caro avvocato, la Naspi viene riconosciuta ai dipendente anche infedeli perchè è una prestazione assistenziale che viene erogata, grazie ai contributi che azienda e il dipendente hanno versato magari per anni. Quindi il dipendente non ottiene nessun regalo da parte dell'Inps, ma accede soltanto ad una prestazione alla quale ha contribuito anche lui con le trattenute contributive in busta paga. La vita è lunga e complicata capita a tutti di sbagliare. Saluti. Fabrizio Bea
Ho un amico parrucchiere che mi ha confidato di non riuscire mai a trovare personale fisso perchè la maggior parte dei ragazzi che assume lavorano 4-5 mesi e poi chiedono che non venga rinnovato il contratto così da poter stare 2 mesi in vacanza
Se va beh, tutti gli imprenditori gettano merda sui loro dipendenti...parliamo anche dello schiavismo che molti imprenditori mettono in atto: contratti part-time e invece ti ritrovi a fare un full time, straordinari non pagati, oppure ti dicono che il massimo che ti possono offrire è uno stage con rimborso spese e nulla di più. Nessuno cerca lavoro per poi mollarlo 2/3 mesi dopo, moltissimi imprenditori trattano i loro dipendenti come delle merde, come se stessero facendo loro un favore o la carità.
Nel settore agricolo purtroppo in quasi tutte le aziende i braccianti agricoli percepiscono la disoccupazione anche se lavorano tutto l’anno,i datori di lavoro pagano i contributi soltanto a 160 giornate circa, quanto basta per far prendere la disoccupazione agli operai e per pagare meno tasse loro. Nelle fabbriche tutto ciò nn succede mentre non mi spiego perché in agricoltura si
Avvocato capisco la sua argomentazione e posizione in merito alla questione, ma secondo me le sfugge che la naspi non è una questione di merito, è un'agevolazione monetaria destinata al supporto di chi è disoccupato e magari ha famiglia a carico; a prescindere dalle ragioni per cui egli è divenuto disoccupato. Ed è giusto così.
Io penso che tu abbia in parte ragione, perché a nessuno si dovrebbe togliere il diritto di mangiare. Ma d'altro canto ci sono altri problemi...se una persona è stata licenziata non di sua volontà, o la sua azienda ha fallito e ora è disoccupata, penso che abbia diritto a prendere più soldi e più a lungo di un dipendente che si faceva timbrare il cartellino e poi faceva colazione al baretto. Soprattutto un ammortizzatore del genere lascia parecchio campo libero a chi, magari, lavora in nero e si prende anche la quota della disoccupazione. È sempre il solito problema, cittadini totalmente privi di senso civico e leggi facilmente aggirabili, vuoi perché fa comodo, vuoi perché si cerca di non far discriminazioni. E via di 104 ad atleti, di reddito di cittadinanza infinito e lavoretto in nero annesso, dichiarazione dei redditi da morto di fame fatta da una villa con piscina...
Ci si può consolare pensando che chi viene licenziato per giusta causa è a maggior rischio di imboccare un percorso criminale. Questo reddito temporaneo dato anche a chi è licenziato per motivi disciplinari spesso serve a ridurre il numero di reati contro il patrimonio e quindi i costi conseguenti per la società, che non sono trascurabili. Con i mezzi che ha disposizione oggi lo stato, si potrebbe però intervenire facilmente sul lavoro nero se ci fosse la volontà di farlo, e recuperare parecchie risorse.
Ragioniamo. Supponiamo che la legge sia diversa. E non si percepisse il reddito di cittadinanza per se si é licenziati per giusta causa. Allora cosa succederebbe se il datore di lavoro dichiarasse che il lavoratore ha commesso qualche grave mancanza, e il lavoratore dichiarasse che questo é falso? Bisognerebbe aspettare tre gradi di giudizio per decidere se il lavoratore ha diritto a questi soldi. E quando riceverebbe la persona i soldi? Sicuramente troppo tardi. Il datore di lavoro potrebbe ricattare il lavoratore che non avrebbe neanche i soldi dello Stato. Oppure lo Stato dovrebbe pagare a priori, tranne poi recuperare i soldi dati erroneamente... Capisco l'incazzatura, ma temo la cura sia peggio della malattia.
Sono d'accordissimo con te perché testimone di quello che e successo a un mio collega, dopo 12 anni di lavoro, il datore si lavoro lo ha licenziato dicendo che quando cerano dei clienti ha lui cadevano i pantaloni e si vedeva il culo, cosa non vera perché c'ero anche io li, eravamo tutti e due a lavorare nel magazzino come magazzinieri, e questa e stat la causa del licenziamento, di una persona quasi 50 enne che difficilmente troverà un altro lavoro infatti dopo un anno dal accaduto ancora non l'ho ha trovato! Adesso e in causa ma nel frattempo per l'avvocato a questa persona non andrebbe data la naspi, capisco che ci sarà chi ci mangia sopra, ma sono sicuro che la maggior parte dei licenziamenti per giusta causa sono invenzioni dei datori di lavoro, che poi ti ricattano per non procedere a opporti, dai su non generalizziamo, l'Italia e gia nota per generalizzare su tutto.
Trovo che sia sbagliato il tuo ragionamento: basterebbe che anche in questi casi le legge prevedesse il principio "innocente fino a prova contraria" nei licenziamenti, con obbligo del datore di lavoro di dimostrare la colpevolezza del dipendente. Al tempo stesso, si deve consentire l'uso di strumenti anche tecnologici che consentano ai datori di lavoro di vigilare sull'operato del proprio personale. A me questa idea che tutti abbiano diritto a mangiare sinceramente sta sulle balle: perché io devo lavorare e prendere una miseria di CIGO in questi tempi di crisi, mentre c'è gente là fuori che si fa mantenere?
a mio parere, in caso di ricorso, la naspi andrebbe erogata comunque al dipendente durante il periodo di processo, ma in caso quest'ultimo risulti in torto egli deve obbligatoriamente risarcire lo stato della somma a lui versata ingiustamente e, in caso di nullatenenti, bel soggiorno in carcere
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mmm non pensiamo però che sono tutti fannulloni,ci saranno anche persone che sfruttano bene la situazione per rimettersi in gioco perché come ha detto anche l'avvocato non dura per sempre,dipende da come hai saputo sfruttare l'opportunità della NASPI,dipende dal carattere delle persone.
Ciò che lei dice, avvocato, è condivisibile sul piano dei valori e della morale eppure è un discorso che non mi sento di appoggiare: questo vorrebbe dire fare una distinzione fra cittadini che lo Stato non è bene che faccia, poiché lo Stato esiste per tutti non solo per chi è virtuoso. Inoltre negare l'assistenza vorrebbe dire, con tutta probabilità, mettere alla povertà anche il nucleo familiare del "lavoratore", se ne ha uno, favorendo l'uscita da un circuito di legalità o parziale legalità e favorendo l'isolamento sociale (comportato dalla povertà) che in questo caso si applicherebbe a persone che, con molta probabilità, non hanno colpe. Ritengo che quello che ha esposto nel video sia un problema serio e fondato ma la coercizione, che è implicita nella negazione della disoccupazione, non è la strada più giusta da percorrere pur non essendo nessuna strada perfetta o esente da errore.
@@vabalones81 Infatti l'avvocato ha fatto un discorso più costruito evitando di generalizzare. Facessero tutti così, si eviterebbe di modellare lo stato sul modello dei furbetti.
Bel video come sempre..comunque un consiglio di persona se siete senza lavoro dai 15 ai 70 anni rivolgetevi al settore agricolo non manca mai la richiesta...è dura? si,ma pagano bene e se siete tosti non vi licenzia nessuno...(e quello che non sapete fare lo imparate in pochi mesi).
Io non ho mai trovato lavoro con le agenzie, cmq non sono uno che frega ma semmai cercano sempre di fregare... dovrebbe uscire una bella legge contro il nero elevate che ce nel settore ristorativo... schifo di persone, sanno solo pretendere e darti quello che vogliono senza diritti
Non è possibile che la legge è stata ideata così,per evitare che i datori di lavoro non prendano il sopravvento in caso in cui ci siano dei problemi personali tra i due?
Poi ci sono io: sono stata costretta a licenziarmi a causa di un datore di lavoro che mi metteva le mani addosso e più volte mi ha gravemente insultata (e posso giurare davanti a Dio di non avergliene mai dato motivo, visto che oltretutto gli regalavo ore e ore di straordinari senza vedere un centesimo), ho provato a denunciarlo e ho scoperto che passavano di mano parecchie mazzette tutti i mesi, dopo quasi un anno di maltrattamenti me ne sono andata ma l'INPS non mi ha riconosciuto neanche un centesimo perché siccome mi ero licenziata io non ne avevo diritto... Ce ne sono tanti come me, che non potendosi permettere costose cause finiscono per essere oppressi da un sistema corrotto, ma nessuno tutela i poveracci
Scusa ma... denunciarlo no? Se non ti potevi permettere un avvocato potevi andare dai sindacati: ti avrebbero dato assistenza legale gratuita e anche consigliato su come provare le accuse contro il tuo capo.
@@alexpad8089 come ho già scritto il mio datore di lavoro era immanicato fino alle ossa e passavano di mano un sacco di soldi, io sono andata a denunciare, sai cosa mi hanno detto? "Quello paga quelli giusti aspetta e spera"
Esiste anche un altro caso di Naspi. Se vai all'estero, e lavori anche solo per un giorno (per esempio vai a raccogliere l'uva o fai un lavoro nel turismo), quando rientri puoi chiedere la Naspi e sarà per 6 mesi. Questo la prima volta in assoluto. Successivamente devi lavorare almeno 6 mesi, per poter rientrare dopo e prendere la Naspi.
Mio zio é stato maltrattato a lavoro, lui ha smesso di venire e lo hanno licenziato per quello. Questo non va bene pure e non merita la disoccupazione?
Ma che discorso è? Relativizzare la NASPI in base alla ragione per cui si viene licenziati è una distorsione del diritto nonché e una pratica profondamente iniqua. In termini pratici si coinciderebbe con il condizionamento dell’accesso alla NASPI sulla base della ragione posta a fondamento del licenziamento che, come ben noto, è una motivazione comunque unilaterale e basata sulla prospettiva del datore di lavoro. Alla luce di quanto considerato ci troveremmo in situazioni di paradosso per le quali un dipendente che è stato licenziato perché “rubava” potrebbe non riuscire a percepire la naspi, salvo poi riuscire a provare, agendo con ricorso, che il licenziamento era illegittimo, ad esempio, perché non aveva commesso il fatto. In tutti i casi in cui il lavoratore dovesse riuscire a provare l’infondatezza del licenziamento ci troveremmo in situazioni di paradosso per le quali il lavoratore si è trovato ad affrontare le spese per affrontare un ricorso senza neppure aver potuto percepire i soldi della disoccupazione. Il ragionamento che fai quindi oltre ad essere da “giustizialismo della domenica” comporta l’impedire ad una grandissima fetta di lavoratori di non riuscire a fruire della disoccupazione, andando di fatto ad imbrigliare uno tra i pochi sistemi snelli e efficaci del sistema italiano che per i numeri con i quali giornalmente si confronta, inevitabilmente, porta con se delle inefficienze ma che non può essere modificato sulla base degli interessi della contingenza.
L'accesso alla Naspi sarà pure dettata da una "ragione unilaterale" ma se questa ragione è la colpevolezza (furto è il caso citato) mi darebbe fastidio che un "colpevole" ricevesse denaro a fondo perduto da parte dello Stato per aver perso il lavoro avendo rubato al proprio datore di lavoro. La domanda che allora faccio è: ma nel caso il dipendente risultasse in effetti colpevole nel contenzionso datore/dipendente, è prevista una restituzione della Naspi o una sorta di indennizzo verso lo Stato?
Beh, al di là del furto, se io sono un fannullone e la mattina invece di andare a lavoro rimango a letto a dormire, trovo difficile anche solo pensare di percepire un reddito pagato dai contribuenti...in pratica chi lavora mi sovvenziona i pisolini!
Sono stato lincenziato per assenteismo perche in 13 anni di lavoro ho chiesto ferie con 9 mesi di preavviso ma non ho ottenuto risposta positiva se no prima 3 giorni della mia partenza. Da specificare che i miei colleghi hanno tutti ricevuto le risposte 5 mesi prima di me. Volevo fare causa ma mi è stato consigliato di non farlo perché avrei potuto rischiare di rimborsare l'azienda! Ora percepisco la disoccupazione. Nei ultimi anni di lavoro non volevo più fare estraordinari che puntualmente dovevo rimborsare allo stato e che inanzi tutto facevo il comodo del azienda per non assumere un lavoratore in più.
Ho visto gente "sputare sul lavoro" come dice l avvocato, ce ne sono è vero ma quello che l avvocato non dice e che forse non sa è che se certa gente arriva ad attuare certi comportamenti scorretti è perché prima il datore di lavoro ha sputato in faccia al dipendente con maltrattamenti umiliazioni stipendi in ritardo o mai arrivati, incarichi e orari di lavoro diversi da quelli previsti da contratto etc...e i datori di lavoro che sputano in faccia ai propri dipendenti sono molti più dei dipendenti che sputano in faccia al lavoro. Se dobbiamo dire le cose diciamole per intero non a metà. Sarà pure un ingiustizia...vero ma niente di clamoroso. Io mi preoccuperei di più per delinquenti che se ne vanno in giro liberi con diverse condanne e decine di denunce per reati molto più gravi
Dovresti anche spiegare che il datore di lavoro (tramite sindacati) ha 3 mesi di tempo per pagarti prima di licenziarti per giusta causa, e nel frattempo il lavoratore assieme alla sua famiglia può tranquillamente morire di fame.
Concordo pienamente con il tuo video , infatti bisogna dare un aiuto per chi né ha veramente bisogno ma soprattutto cercare di reinserire la persona nel mondo del lavoro anche chi come me ha quasi 50 anni è per mia colpa non ha un mestiere
@@sary9348 ho detto che purtroppo ci sono persone che come me non avendo un mestiere è soprattutto ha un'età superiore ai 30 anni bisogna cercare di reinserirli nel mondo del lavoro
Caro Avvocato io ò 72 anni a 11 anni ò incominciato a lavorare, mi creda io ho paura pure di uscire di casa, la legge non tutela la gente onesta, la vita e diventata una Giungla, uno puo essere attaccato da chiunque. La legge deve essere più dura anche con gli stranieri che non rispettano le leggi Italiane.
È un discorso che fatto così sembra giustissimo ma che nella realtà ha un sacco di sfaccettature diverse che bisogna tenere in considerazione. Anche chi "sputa sul lavoro"e bla bla bla può avere una famiglia, la quale non merita di essere buttata in mezzo ad una strada. Un laureato in giurisprudenza che fa un discorso del genere è aberrante ed è la dimostrazione che non serve a una mazza sapere a memoria le normative se poi vivi fuori dal mondo e ti auspichi che intere famiglie vengano buttate in strada.
In teoria hai la legge 68, e sempre in teoria nei concorsi passi avanti, ed essendo una categoria protetta mentre cerchi un lavoro adatto a te e alla tua patologia, sei agevolato con sgravi fiscali per essere assunto.
Ti sei iscritto al centro per l'impiego nelle categorie protette?????? Ci sono aziende che hanno l'obbligo di assumere chi ha delle invalidità, certificate ovviamente.
@@ALE9069 lo trovi divertente? Sappiamo tutti o quasi che ci sono escamotage per le aziende per sottrarsi a questa regola, alcune altre assumono chi ha invalidità.. Ma se uno non prova nemmeno a iscriversi beh fatti propri...
Bravissimo! avvocato!!!!e si.. e vero conosco quel gente .. Che non cercano lavoro..!!perché non vogliono lavorare..!!,,chi cerca,e a voglia lavoro si trova..!!messi comodo!!conoscio!!e lo stato mantiene.!!.io lavoro mattina fino sera..compresi sabato e domenica..o 3figli..e mio pane gvardato io..basta cercare.. lavoro.!!chi cerca..trova!!!
Però a volte si perde il lavoro perché il dipendente ha rubato come dici tu, però quel dipendente potrebbe essere stato raggirato o preso in giro.. cioè magari non ha fatto niente ma il datore di lavoro dice che ha rubato. Come la mettiamo in quel caso?
Chi lo dice che non c'è lavoro in questo momento? Sicuramente non c'è lavoro per gli operai nelle fabbriche o per i lavori troppo vecchi o tradizionali, o semplicemente per chi svolge lavori manuali che possono essere fatti da chiunque .... Chi lavora online non ha di questi problemi oggi :)
Chissá perché dalle premesse ho pensato che parlassi del reddito di cittadinanza... avrò un bias io, sicuramente. Ah no poi ne hai accennato qualcosa... si ma la disoccupazione è solo uno dei tanti problemi dell'Italia, il reddito che viene dato anche a chi lavora in nero perché in teoria è disoccupato ma nessuno va a controllare perché siamo un paese di omertosi, e non lo denunci il vicino con cui fai le grigliate ogni domenica, anche perché poi le stesse forze dell'ordine non danno tutta sta sicurezza di protezione se denunci un mafioso o un lavoratore in nero, e comunque nessuno lo fa perché viene considerata una pratica accettabile persino dalle stesse forze dell'ordine. Io abito in un paesino, e qua sappiamo tutti che un Tizio taglia i capelli alla gente a casa sua, ovviamente tutto in nero, e ci vanno pure polizia e carabinieri a farseli tagliare dato che lui è un amicone di tutti... ma questo in piccolo, in grande poi abbiamo il reddito che lo prendono cani e porci, le spese in pensioni più alte che in tutto il resto d'Europa (e non é che abbiamo più vecchi, é che ci sono alcuni che in passato per 20 anni di lavoro nelle forze dell'ordine oggi si prendono migliaia di euro di pensione. Infine le nostre aziende pubbliche sono rinomate per essere degli colabrodo di soldi, Alitalia perde qualcosa come un milione al giorno per i quantitativi di sanguisughe nullafacenti che ci hanno parcheggiato dentro i politici perché loro amici, questo paese secondo me é davvero irrecuperabile. Ed é un peccato perché si mangia davvero bene, ma io da quasi ingegnere informatico più ne leggo più mi viene da prendere fare la valigia é andarmene, cosa che hanno fatto tutti quelli con un po' di buonsenso
Mi hai levato le parole di bocca anche io studio ingegneria e come te amo l'italia e firenze più nello specifico, purtroppo come dici la situazione è irrecuperabile, soldi che vengono sperperati ovunque e per favoreggiare l'amico di e il cugino di... le raccomandazioni in italia ormai valgono più di una buona formazione, forse questo potrebbe essere un motivo per il quale ci ritroviamo certa gente a governarci. Diventano parlamentari per conoscenze e poi con un po di propaganda e un mucchio di cazzate vengono votati da pecoroni che seguono ciò che dicono senza ragionare e cercare di farsi un'idea propria, sul discorso dei pensionati mi trovo in disaccordo poichè siamo uno degli ultimi paesi per numero di nascite e per via di cose la popolazione è VECCHIA e come si può crescere con il PIL se i giovani che lavorano (quei pochi che lavorano) pagano le pensioni al doppio delle persone anziane... La politica odierna non rappresenta più il popolo un po per burocrazia italiana ormai obsoleta (su 100 politici almeno 1 che vorrebbe fare le cose a modo secondo me c'è ma non può perchè viene mangiato dagli altri) e un po per menefreghismo. Si dovrebbe ripartire da 3 cose secondo me: 1) incentivi sulle piccole imprese, come fanno in australia chi crea una piccola impresa sarà esentato dalle tasse per 3 anni e ne pagherà solo il 20% per i seguenti 5 anni. 2) aiutare le famiglie a fare figli, a genova secondo l'istat ogni due coppie nascono 0,6 figli!!!!!!!! Come si può crescere in questo modo! 3)investire nell'istruzione e nella ricerca, da studente universitario so che abbiamo in italia tra le più grandi menti al mondo e che i laureati italini non hanno alcun problema a trivare occupazione all'estero pertanto investite nei giovani e date modo una volta laureati di trovare occupazione in Italia!! Perchè noi non vogliamo andarcene ma voi ci obbligate perchè la situazione sembra ormai irrecuperabile.
la NASPI non è eterna, serve ad impedire che si creino dei disagi socio economici più gravi della perdita del lavoro stesso a chi perde il lavoro, si può obiettare sul fatto che i contributi vengano versati in egual misura a tutte le tipologie di lavoratori di cui parla l'avv. Greco, ma sarebbe una soluzione ancora peggiore non erogarne affatto. Si potrebbe invece optare per una NASPI ridotta per certe tipologie di lavoratori oppure per un indennizzo di minore entità, ma non riduciamo il nostro welfare alla stessa stregua del workfare americano.
Il lavoro purtroppo molto,molto spesso è basato su sfruttamento e non vengono rispettate le norme di sicurezza del lavoratore o i diritti come le ferie ecc ecc come sta succedendo a me adesso, la naspi è anche un' aiuto temporaneo per cambiare la situazione cagionevole in cui uno può andarsi a trovare e dove senza questa ci si puo trovare costretti a farsi calpestare per sempre. Se si sputa su un lavoro non sempre è perchè si è fannulloni ma perchè nella maggior parte dei casi ci si trova in una situazione invivibile, dubito che chi si trova bene su un un posto di lavoro lo molli perchè vuole farsi un po di vacanze
Grazie angelo per questo video. Non sapevo di questo lato negativo dell'assegno di disoccupazione, condivido che se uno viene licenziato per qualche suo atto ostile e criminale NON dovrebbe avere diritto all'ammortizzatore sociale pagato dai giusti cittadini.
In realtà l'assegno di disoccupazione viene finanziato dai versamenti fatti dai datori di lavoro in base alle retribuzioni erogate, pari all'1,61% delle retribuzioni lorde.
In teoria le do ragione. In pratica il licenziamento per giusta causa mi ha permesso di salvarmi da una situazione lavorativa di mobbing. Pur essendomi rivolta ad un legale e anche ad un psichiatra per esaurimento nervoso, non sono riuscita a far valere i miei diritti. L'unica soluzione era perdere il lavoro.
Non sempre le aziende che licenziano per giusta causa dichiarano il vero, c'è una zona d'ombra chi si è fatto male sul lavoro e rischia il licenziamento per incapacità lavorativa e tanti altri trucchetti
Vogliamo parlare dei lavoratori stagionali stranieri che lavorano per sei mesi e gli altri sei prendono la disoccupazione mentre non sono più in Italia
Ho 60 anni, la società dove lavoravo è fallita 8 anni fa e da allora alla mia età, per lo stato italiano, per la società, sono diventato un fantasma. Lavoro, a meno che dicidi di rinunciare alla dignità e fare lo schiavo, manco a parlarne. Reddito ? = a 0. Come dice Lei Avvocato servirebbero più fondi per prolungare la naspi o creare altre forme di sussidio. Magari i nostri governanti potrebbero cominciare col togliersi qualcuno dei troppi privilegi, tipo i vitalizi, tipo ridursi gli stipendi, i più alti d’Europa, tipo pagarsi le spese sanitarie per loro e le loro famiglie e tanto altro. Ma noi da bravo popolino continuiamo a puntare il dito contro noi stessi incolpandoci gli uni con gli altri di colpe che non abbiamo, cercando capì espiatori nella casa del nostro vicino. Se cerchiamo colpevoli bisogna guardare più in alto dove chi dovrebbe ripartire il bene pubblico equamente lo ripartisce per se stesso lasciando briciole al popolo. Buona giornata.
La cosa non è così semplice. Dove lavoravo una volta, per una cooperativa, c'erano delle persone che si erano iscritte al sindacato e i capi della cooperativa avevano giurato che gliela avrebbero fatta pagare, e così fu! Gli fecero mobbing senza pietà, gli guardavamo tutto quello che facevano e a forza di lettere per ogni minima cazzata riuscirono a licenziarli. Ora di casi così ce ne sono a migliaia, cosa potrebbe fare l'inps? Dovrebbe aprire ogni volta un'indagine per capire cosa sia realmente accaduto per decidere se concedere la mobilità o no? Capite che l'inps è già incasinata di suo..
Cortese Avvocato, nel 2007, a causa di una chiamata random dell'ufficio del lavoro, ho portato le mie carte ospedaliere che attestavano il mio stato di salute. All'esame delle stesse l'addetto mi ha detto che non avrebbe firmato il benestare, ma che avrei dovuto andare in pensione con invalidita', cosi' come e' stato. All'assunzione mi avevano fatto firmare le dimissioni (uso comune per evitare esborsi). Dopo 6 anni e mezzo di lavoro mi sono ritrovato senza, e senza disoccupazione. Ma e' vero? Avrei potuto pretendere l'assegno, non essendo stata mia la decisione di interrompere il rapporto? E se si, avrei la possibilita' di pretendere qualcosa adesso? Grazie!
Quando stai studiando il licenaziamento e l’avvocato ti spiega due capitoli in 10 minuti 😍😍😍😍😍
Grazie Vale
Ha spiegato solo la naspi ( in linea generale) e la giusta causa. Nel mio libro sono 4 pagine, non so nel tuo
Immortalis Da me sono 6 sezioni divise in 820 pagine; quindi si.... mi ha spiegato un paio di capitoli 😂😂
@@valeking7044 820 pagine è un manuale, non un libro di diretto. Sei all'università o al liceo?
Il video è orientato per creare sdegno ma non bisogna dimenticare due concetti che trovo fondamentali:
1) Se una persona ha scarsa cultura del lavoro e danneggia il proprio datore, non credo abbia una vita serena. Lavorativa e personale che sia. Sì, percepirà la naspi purtroppo, ma si ritroverà in stato di disoccupazione in un mondo in cui è difficile trovare lavoro e avrà sempre mutui o altre spese fisse da sostenere, per esempio. Altro aspetto non marginale è che molte aziende, presi i CV, contattano i precedenti datori di lavoro chiedendo referenze (anche registrando le chiamate, da quel che so io) e in caso di fatti gravi possono riportarli, di fatto compromettendo l'assunzione. Nel complesso è una cosa "ingiusta" dare la naspi a queste persone ma bisogna anche riconoscere che è molto difficile che esistano "licenziati in tronco percettori seriali di naspi" in circolazione, per i vari motivi menzionati sopra. Il trucco può funzionare una volta, diciamo due al massimo, ma poi? C'è gente che vive così? E che vita è?
2) Se ci fosse un criterio tale da differenziare l'erogazione della naspi, avremmo da un lato giustizia ma dall'altro profonde ingiustizie. Sì, ci sono i ladri che prendono la naspi... ma immaginate chi è vittima di mobbing o altro e si ritrova senza lavoro ingiustamente, anche se licenziato in tronco "per giusta causa". Valla a fare una causa legale per farti riconoscere lo stato di disoccupato con diritto alla naspi... passano gli anni, e senza certezze. Anche questa è ingiustizia.
Non sono d'accordo. Esistono circostanze differenti da quelle che lei ha narrato signor avvocato e non è detto che si tratti sempre di fannulloni. La mia fortuna (o sfortuna) è stata quella di lavorare per una famosa catena di fast food per anni. È chiaro che se ci ho lavorato per anni significa che 1 ho versato contributi, 2 lavoravo sodo per guadagnarmi lo stipendio, altrimenti mi avrebbero lasciato a casa prima. D'un tratto hanno cambiato direttore/personale e non mi sono più trovato a svolgere il mio lavoro con la serenità che prima avevo. L'azienda o meglio, alcuni superiori, il direttore incluso, hanno iniziato a mancarmi di rispetto e viceversa. Successo questo, sono iniziate delle vere punizioni nei miei confronti: rifiutarmi la pianificazione delle ferie, mettermi dei turni pesanti, togliermi la pausa sigaretta ecc ecc mi spiace dirlo ma il certificato di malattia è l'unica arma che un lavoratore ha per difendersi da queste "persecuzioni" e nel mio caso mi sono sentito di usarla, insieme a ritardi e altre stronzate che alla fine grazie al cielo mi hanno portato al licenziamento per giusta causa, permettendomi cosi di usufruire della naspi finché non ho trovato un nuovo impiego. Sicuramente molta gente se ne approfitta come ha detto lei ma ci sono casi come il mio in cui avvenimenti di cause maggiori rovinano il rapporto di lavoro tra datore e dipendente spingendo l'uno a licenziare e l'altro alle dimissioni forzate. Ma nel secondo caso, uno poi di cosa dovrebbe campare? Perché io avrei anche continuato a svolgere il mio lavoro regolarmente se questi comportamenti minatori da parte del mio nuovo direttore non sarebbero accaduti, quindi non merito la disoccupazione per questo?
Dovrebbero cambiare gli italiani, prima della legge
Credici
Una buona parte,non tutti,chiedimi se sono contento dei soldi dati a chi lavorava in nero,io che lavoro da 32 anni sono un pirla allora
Non son d'accordo, gli italiani si comportano secondo me spesso di conseguenza, per adattarsi a molte delle incoerenze e ipocrisie di questo stato. Io credo che una modifica intelligente del nostro sistema di leggi possa dare i suoi frutti. D'altronde l'avvocato Angelo in questo video ha dimostrato che le nostre leggi possano consentire di "fregare" lo stato, ergo se le leggi fossero diverse ciò non potrebbe accadere
@@lucario7327 le leggi sono lo specchio dei politici che abbiamo votato per farle. Come diceva Aristotele, ogni popolo ha i politici che merita e la storia della Repubblica ce lo insegna bene. Siamo (non io e te, parlo degli italiani in generale) un popolo di evasori fiscali e di menefreghisti, sempre i primi a guardare al nostro orto e gli ultimi a guardare la collettività e di questo non si può dare la colpa alla politica
@SpongeBob SquarePants veramente abbiamo il più alto tasso di evasione fiscale e di corruzione in Europa
fai anche un servizio su "come lo stato stupra i lavoratori "
esatto
Magari parlando della GRANDISSIMA PORCATA FORNERO...2011
.. Ora PORCATA FORNERO/DRAGHI...2021...
Appunto....
@@fabiomigliorini2004 Magari Realizzando la mentalità degli italiani e da CHI nel 45 sono stati liberati...
Che poi in un paese dove se resti senza lavoro lo stato non ti tutela e una banca ti porta via la casa, e poi l'articolo della costituzione dice che "è una repubblica fondata sul lavoro" mi sa tanto di barzelletta di pessimo gusto, a cavallo tra ridicolo e il grottesco. Disgustoso e Vomitevole. Vorrei che mi diano una ragione per non dire che si è un paese di M, Che non sia, una minaccia di denuncia per vilipendio.... il vilipendio lo commette lo stato sui cittadini nella penisola...!!!
Anni fa fui licenziata perché chiesi al mio datore di lavoro lo stipendio, in ritardo di un mese, eravamo già al secondo. Lo chiesi gentilmente e lui per tutta risposta mi insulto e mi disse che lo decideva lui quando pagarmi anche se in ritardo. Mi licenzio perché ero stata l'unica che mai si era permessa di chiedergli quanto dovuto. Una persona di merda, come ce ne sono tanti.
è capitato anche in un'azienda dove ha lavorato mio figlio per pochi mesi, stessa frase :"decido io quando pagare gli stipendi !". Mio figlio si è dimesso il giorno dopo
Purtroppo questa è solo una faccia della medaglia.
Esistono lavoratori “furbetti”, ma esistono anche datori di lavoro peggiori, che ti licenziano “per giusta causa” solo perché gli stavi antipatico ed inventano qualcosa di cui diventa difficile dimostrare l’inesistenza se non con lunghe cause, e nel frattempo il lavoratore morirebbe di fame e sarebbe ancora più schiavo di quanto non sia in questo sistema perennemente precario.
Esattamente, è ciò che pensavo anche io... Cambiando questa legge e non dando la disoccupazione anche per licenziamento per giusta causa, si rischia che un datore di lavoro riesca a trovare il modo di licenziare "per giusta causa" senza però che il dipendente poi riesca a percepire la disoccupazione. Magari è 1 caso su 1'000, ma comunque va tutelato!
Io per mia esperienza ti dico che un lavoratore che si impegna non è un bene prezioso. E' un bene preziosissimo. E col cazzo che lo mando via. Me lo tengo stretto.
superfab70 lieto per te, ma la situazione generale non è così, e molti sono in situazione di debolezza ed impotenza, senza nessun diritto. Ad un certo punto l’imprenditore vuole licenziarlo per assumere un paio di stagisti (o peggio), e si inventa la “giusta causa”.
@@ciroattanasio5555 Non sto accusando te in particolare* ma salvo una indicazione generale** (che non so se @superfab70 segue o meno) non vieni licenziato solo perchè sei antipatico al boss.
Ho notato una cosa dei poverelli... A differenza dei cattivacci sembrano non rendersi conto di quello che fanno... chiedono profusamente scusa quando gli si fa notare che l'hanno fatto, ma dopo due minuti sembrano dimenticarsi il tutto.
Esempio, il cattivaccio e il poverello stan mangiando una merendina per strada, buttano l'incarto fuori dai cestini, e un cittadino glie lo fa notare, il cattivaccio probabilmente risponderà tipo: "E allora? Ci penseranno i netturbini, son ben pagati per questo"
Il poverello contempla la cartaccia confuso... forse imbarazzato, non lo so, NON SO LEGGERE NELLA MENTE DELLE PERSONE... ma sembra proprio che lo abbia fatto senza accorgersene.
Morale della storia... Chi non piglia pesci non sempre sa l'ESATTO MOTIVO per cui non li piglia.
Di una cosa sono certo, ed è il motivo per cui ho preso spunto da un tuo commento per rivelare una nozione comunemente ritenuta valida nel mondo di quelli che son sul posto di lavoro per far cose e non perché non ci sono manicomi o asili dove metterli...
Se uno raccontando la sua disavventura dice: "Tutti i miei amici dicono che ho ragione io nel ritenere che il caporeparto/direttore ce l'ha con me." le mie orecchie sentono: "Sono un piantagrane della madonna, faccio robe seguendo impulsi inconsci e non mi accorgo neanche di quello che faccio."
La risposta alla domanda "Perché ha lasciato il posto di lavoro precedente?" é cruciale, quando vuoi passare da un datore di lavoro estruso che sfrutta i disperati ad uno che rispetta i lavoratori.
Morale della storia:
Le ragioni per cui uno non convince trote, donne e datori di lavoro a dare un bel morso al suo vermO non son quasi mai quelle che lui crede.
La prima ragione della "debolezza" sta nel trarre conclusioni autoindulgenti ed assumere di aver capito cos'è che chi ci sta di fronte vuole o non vuole.
C'è una singola nozione che aiuta chi, poverino, non arriva a mandarsi in testa tutto l'A.Q. e le cose che "si dicono ma non si scrivono nell' A.Q." a passare dal lato dei deboli al lato dei non-deboli ed è: "La roba degli altri è degli altri".
Tralasciare l'A.Q. è un po' come entrare in chiesa durante un funerale indossando un cappello da giullare con tanto di sonagli. Non fa gran peccato di per sè ma instilla il ragionevole dubbio che nella testa di chi lo fa manchino un po' di rotelle.
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*mi spiace doverlo dire, ma in questo buffo secolo va precisato, tipo:
-Le mucche mangiano erba.
-Hey, mi stai accusando di mangiare erba?
**Più o meno si può riassumere in "Quando c'è un incompatibilità di carattere fra [Tizio] e [Caio] generalmente benvoluti da tutti gli altri, il primo che dice: "Se non buttate fuori lui me ne vado io." ha chiuso. (O forse vinto, semantica.)
Aggiungo:
Quanto all'essere antipatici ai colleghi, il famoso mobbing è di certo odioso, ma si sopporta meglio quando sei lì per impratichirti sulle consuetudini della città, e sei lì per non morir di fame intanto che impari come si fa il romano a Roma.
Un annetto o due di gavetta, nella terza decade della vita, rinforza le ossa, raddrizza la schiena e produce utili anticorpi. Inoltre molti potenziali datori di lavoro lo hanno fatto a propria volta.
Quando uno vuole scappare dalle miniere di pomodori o dall'inferno delle caffetterie negli incroci, cioè travasarsi, ha bisogno di un posto dove andare. Non sta rubando niente a nessuno se decide di scoprire cos'è che seduce i datori di lavoro "umani" e li persuade a dargli una possibilità.
Ora, quando stai facendo un giro di Do per "scappare" da un recinto di schiavi, non focalizzarti sul tirar merda sul negriero, ti assicuro che chi hai di fronte conosce la tua situazione.
Nei colloqui, chi si è fatto un anno di gavetta con filosofia verrà rispettato molto di più di chi parla come se dovesse avere voce in capitolo nella gestione operativa dell'impresa in cui lavora.
E si ritorna sempre al: "Quando affronti un colloquio con un liberatore di schiavi, misura ogni singola parola pirografandoti nel cervello il concetto: "La Schrauben Incorporated non è mia, è del signor J.J. Schrauben" E 1 o 2 anni di gavetta saranno un piacevole ricordo di gioventù."
Se gli anni di gavetta, incatenati agli "alberi di patate" diventano troppi, poi chi vuole tenere l'azienda pulita da mobbing, toccate di culo, soccer e guerre religiose dirà: "In generale mi sembra a posto, ma uno che si è fatto X anni di fila dall' übermerda perché ha cannato tutti i colloqui o non ne ha fatti... Qualche difetto che adesso non riesco a vedere DEVE averlo."
Io lavoro nel turismo, attualmente come facchino ai piani. Ho cominciato come lavapiatti in una stagione invernale, in un albergo del Piemonte, un' esperienza che mi ha spinto a cambiare lavoro. Il lavoro era eccessivo per una sola persona, ne sarebbe servita almeno un'altra. Ho cominciato a Dicembre, lavando piatti e pentole nello stesso momento. I piatti riuscivo a lavarli, nonostante che la lavastoviglie non funzionasse bene. Il problema erano le pentole: la mia giornata lavorativa, durante le feste di dicenbre, cominciava alle 9:00 di mattina, e all'una e mezza di notte avevo ancora una montagna di pentole da lavare che non ho lavato perchè non c'è la facevo più. Il servizio di cucina e di sala non hanno mai risentito di questi problemi. I primi di gennaio mi è arrivato la lettera dell'albergo, dove si affermava che io avevo creato problemi alla sala e alla cucina, compromettendo il servizio alla clientela, cosa che era falsa. Se avessi ricevuto altre due lettere come queste, sarei stato licenziato. Per esperienze posso dire che nel mio lavoro, quando succedono cose come queste o peggio, i colleghi per paura di perdere il lavoro non ti aiutano, ed è inutile chiedere la loro testimonianza in un eventuale processo che vorresti fare contro il datore di lavoro. Sono convinto che queste cose capitano non solo negli alberghi, ma anche in altri settori, con dipendenti licenziati ingiustamente nonostante abbiano svolto bene le loro mansioni. Ho avuto colleghi che non lavoravano e che avrebbero meritato il licenziamento. Purtroppo se si nega la disoccupazione a chi viene licenziato perchè è un fannullone, verrebbero colpite persone che sono state licenziate ingiustamente.
Che schifo
Quando ho letto il titolo, mi sentivo quasi chiamato in causa, perché non ho un lavoro, poi ho capito che non parlavi di gente come me, bensì di gente che si approfitta degli altri.
In Italia, chi lavora mangia, chi non lavora mangia e beve.
Sempre è stato così.
Dipende
Con tutto lo stress che ho addosso, dopo questa scoperta, quasi quasi domani mi faccio licenziare
Abbiamo fatto una legge sulla flessibilità lavorativa (legge Biagi) senza dovute garanzie e possibilità di cambiare mestiere. Sono passati 20 anni e non c'è stato ancora un governo che si sia impegnato nel migliorare quella pessima legge.
Quello che più frega è lo stato al propio popolo !
Ideologicamente, sono d'accordo con te avvocato... ma si sa, in Italia l'onestà non premia mai, lo impariamo da piccoli e non ci stupiamo più di regole ingiuste e piccoli e grandi abusi.
L'unica cosa che manca da dire è che, però, il titolo per cui si prende la disoccupazione sono i CONTRIBUTI. La Naspi non la danno a tutti, la danno solo a chi ha versato contributi, e in misura proporzionale a quanti ne ha versati. Quindi al di là delle considerazioni morali, non è corretto dire che qualcuno "prende la Naspi coi soldi di noi contribuenti", perchè se la prende, è contribuente pure lui, e i soldi sono anche i suoi...
🙂👍 GIUSTO!
C'è sempre un "velato" risentimento verso i lavoratori..... Come quando anni fa si criticavano gli IMPIEGATI STATALI e SI BOLLAVANO COME FANNULLONI ( ovviamente alcuni ci sono come in tutti i lavori.. MA SONO UNA MINORANZA!!!) e
questa critica feroce venive fatta.. e tutti appresso... PERCHÉ IL SECONDO FINE ERA DISTRUGGERE E SMANTELLARE LO STATO con la sua struttura .. PER FAR POSTO ALLE PRIVATIZZAZIONI, privati che si sarebbero appropriati dei GIOIELLI DI FAMIGLIA pagati ecostruiti negli anni da NOI ITALIANI CON IL NOSTRO LAVORO E LE NOSTRE TASSE...
e così grandissimi "imprenditori famelici e senza scrupoli: BENETTON si prende LE NOSTRE AUTOSTRADE!
BERLUSCONI si appropria di tutto quello che può e diventa ricco entrando in politica perché SAREBBE STATO ARRESTATO per bancarotta!! STAVA FALLENDO e l'immunità politica lo avrebbe salvato... e così fu e poi avrebbe potuto mettere le mani sulle leggi che avrebbero favorito gli imbroglioni bancarottieri come lui..
CHE SONO DAVVERO TANTI: leggi per favorire chi imbrogliava appunto COME IL FALSO IN BILANCIO tolto CHE HA DANNEGGIATO TUTTI QUEGLI IMPRENDITORI CHE LAVORAVANO SENZA TRUCCARE I BILANCI!!!!!!!
la naspi viene comunque pagata dalla collettività, perchè i contributi versati prima della disoccupazione non sono una cifra tale da coprire sia la naspi che i contributi per la pensione futura, che i contributi per il periodo della naspi.
Bravo, l'onestà non ripaga mai. Anzi ne prendi il resto. STATO MAFIOSO!
Concordo pienamente ed aggiungerei che il datore di lavoro avrebbe poi un'arma per minacciare i dipendenti più deboli. Non tutti hanno le risorse per far valere i propri diritti.
Il sistema del lavoro per me è proprio sbagliato alla base, questo sistema attuale andrebbe bene per quei Paesi come la Svizzera dove i disoccupati sono il 2% e quindi lo Stato può mantenerli a fondo perduto finché non trovano un lavoro.
Ma in Italia, Paese in cui la disoccupazione è strutturale, così come la mancanza di personale e di efficienza ovunque è strutturale, il sistema va riformato, e io stesso ho teorizzato un nuovo sistema: “Economia mista perfetta di piena occupazione”.
In pratica, come di base nelle economie miste, da un lato si lascia il mercato libero, quindi le aziende, i commercianti, i liberi professionisti e così via, e riescono a trovare posto sul mercato, a competere, con lo Stato che deve cercare di incentivare la concorrenza perfetta e il progresso, con una buona regolamentazione ma senza opprimere di tasse e burocrazia.
Dall’altra parte, lo Stato sociale che raccoglie TUTTI i disoccupati, che non riescono ad inserirsi, o non trovano collocazione nel mondo del lavoro, e li impiega in un piano di lavoro/formazione pubblico.
In pratica, tutti questi (ormai ex) disoccupati, lavoreranno per la società 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì esattamente come tutti, attraverso un programma sia di formazione tramite istituti di formazione pubblici che portino avanti corsi specifici in base alle tendenze di mercato (corsi che potranno essere scelti dagli stessi lavoratori anche secondo le loro ambizioni), sia di lavoro, basato anche sull’esperienza e gli studi del soggetto, lo si posiziona in progetti di pubblica utilità organizzati secondo piano pluriennali, esempio: manovalanza per opere pubbliche, personale di vigilanza, assistenti negli ospedali, pulizie sulle strade, protezione civile, servizi ai cittadini, efficienza di reparti pubblici con mancanza di personale, volontariato ecc...
Poi ovvio che quei disoccupati che hanno competenze particolari o titoli di studio, vengono messi in posizioni più rilevanti.
Inoltre questo personale può essere utilizzato in partnership con aziende private in quei settori a basso salario come l’agricoltura, così da contribuire entrambi a metà (Stato e imprenditore) alla paga del lavoratore ed assicurargli uno stipendio decente, oppure per quelle aziende che hanno bisogno di manodopera temporanea, oppure per fare tirocini formativi.
Tutto questo, in cambio di un salario dignitoso, che varia in base alla mansione (più o meno specializzata) e in base al numero dei componenti della famiglia, ma diciamo tra i 700 e i 1.300.
Quindi un percorso di formazione e lavoro full time.
A questo punto, ci ritroveremmo con una piena occupazione, attenzione però che questo personale non viene assunto dallo Stato, ma solo sostenuto in questo programma pubblico in attesa di una ricollocazione nel mondo del mercato provato, proprio per questo motivo si andrà ad incrociare in modo ultra funzionale domanda ed offerta di lavoro.
In una situazione di piena occupazione, tutte le aziende/attività dovranno chiedere personale necessariamente allo Stato, e tutti i disoccupati che cercano lavoro sono in attività dallo Stato, ecco che si incrocia perfettamente domanda ed offerta tra questi due grandi blocchi.
Chi viene licenziato o rimane senza lavoro, va a lavorare/formarsi dallo Stato, chi lavora/si forma dallo Stato può essere assunto dalle aziende, e così via...
Ovviamente, il soggetto sarà vincolato ad accettare la proposta di lavoro (al massimo ne può rifiutare 1).
In un sistema del genere quindi, non può esistere lavoro nero, perché tutto è totalmente impiegato e scambiato tra Stato e mercato privato.
Beh, e se una persona pur essendo disoccupata non vuole entrare a far parte del piano pubblico? (Che ripeto, è un impiego full time).
Beh, è qui che casca l’asino, perché lo Stato si accorge che c’è qualcosa sotto e ti sgama subito che lavori in nero, quindi non ti converrebbe...
Tutto questo personale in più a disposizione dello Stato, ben 3 milioni di persone, aumenterebbe estremamente la produttività e l’efficienza interna, si parla comunque di persone che finora venivano mantenute, e ora invece utilizzano le proprie capacità e il proprio lavoro per fare, produrre, migliorare, contribuire, e quindi far girare l’economia, oltre che formarsi per ambire a diventare competitivi e utili.
Non costerebbe neanche tanto, perché abbiamo già tanti ammortizzatori sociali e sussidi per i disoccupati, già quindi abbiamo una grande spesa, si elimina tutto e si riforma un unico sistema che, si, costerà un po’ di più, ma avrà un ritorno economico e produttivo estremamente più alto, rispetto a sussidi dati a fondo perduto a persone che magari lavorano pure in nero.
Infatti un’altra cosa importante sarà l’abbattimento del lavoro nero, e recupero delle risorse che finora venivano evase.
Che ne dite?
Lei è davvero un Grande Professionista. Complimenti per la completa esposizione dell'argomento giuridico.
Avvocato, mi è stato insegnato che quando non hai qualcosa di bello da dire nei confronti di qualcuno, è meglio tenersela per se. Mi sento solo di esprimere quindi alcuni concetti. Gli argomenti di cui lei di solito tratta, secondo me, è meglio sempre affrontarli con una visione oggettiva. Non possiamo quasi mai sapere con certezza come sono andati realmente tutti i fatti e riconoscere tra giusto e sbagliato a volte è molto più difficile di quello che sembra. Come lei ha spiegato in precedenti video, fino a prova contraria sono tutti innocenti. Togliere il sussidio a qualcuno è un invito a procacciarsi di nuovo un modo per tirare avanti e, a seconda dall'educazione e dal senso civico, qualcuno sará spronato a muoversi in modo onesto e altri no. Fortunatamente la costituzione è imparziale e non esprime preferenze. Sta a chi deve fare i controlli limitare i problemi per la collettivitá e chi sbaglia paga in proporzione al suo reato. QUESTA È LA LEGGE.
Io ho sempre avuto la sfortuna di trovare lavori in cui non mi hanno voluto fare il contratto, di conseguenza ho sempre lavorato in nero. Con questa genialata della quarantena mi hanno rovinato in quanto non potevo recarmi sul posto di lavoro(tra l'altro a 40 km da casa) senza essere fermato e multato. Ho perso il lavoro(che non ho ripreso) e ovviamente non ho diritto a cassa i integrazione ne niente. Secondo la gente mi sta bene quello che mi è successo perché in nero non di deve lavorare, come se me lo fossi scelto io di non avere ferie e malattie pagate, tredicesima e contributi. Così io che uscivo la mattina alle 7, tornavo a casa non prima delle 20, mi facevo un culo come un secchio e due ore di macchina tutti i giorni, altro non sono che un delinquente, a detta chi è stato fortunato a trovare un lavoro in regola oppure aveva il paparino che conosce gente importante. Allora sai cosa ti dico? Fanno bene queste persone a percepire questi sussidi. A saperlo lo facevo pure io...
È una dura testimonianza la tua. Hai le tue sacrosante ragioni.
Anche io la penso così!!
Parli del lavoro come se dovessimo ringraziare in ginocchio ed essere grati per averne uno... Il lavoro è un diritto e dovrebbe essere più che scontato.
Caro avvocato, ci sarebbe da fare un a simposio sul concetto "Per chi sputa sul lavoro". Bisogna capire che il lavoro così com'è è pensato solo per sfruttare il lavoratore ed è più che giusto soutraci sopra per quanto fa faschio.
Gentilissimo guarda che c'è ne tantissimi datori di lavoro che pagano la miseria i propri dipendenti e LI TRATTA MALE. L'operaio è costretto a dimettersi dal DATORE. quanti processi al tribunale del lavoro ci sarebbero.. LEI dovrebbe percepire 900 euro mensili.. Così forse ne capirebbe qualcosa..
Alessandro Ghiurcuta esatto... trovo che abbia incitato all'odio
Siete disonesti e probabilmente lo sapete. Potete illudervi che questa è la norma ma in realtà sono le eccezioni, la norma è che quando c'è un licenziamento per giusta causa la causa È giusta. Non esiste una cosa come essere "costretti" se ti sei licenziato di tua volontà, quando il lavoro e il suo contesto non soddisfano ci si impegna a trovarne un altro e POI ti licenzi, non che ti licenzi a cazzo e poi aspetti che qualcosa di buono caschi dal cielo mentre ci si intasca l'assegno. Chiagne e fotte, altrochè.
Trovo difficile credere che un imprenditore tratti male dei dipendenti validi. Io sono stato alle dipendenze di una decina di datori di lavoro e nessuno mi ha mai mancato di rispetto, in quasi 30 anni di carriera. E l'avvocato, difficilmente percepirà un trattamento economico di 900 euro mensili, in quanto ha scelto di studiare per una professione particolarmente redditizia, ad oggi in Italia. Chi percepisce paghe così basse difficilmente ha seguito un percorso di studi (Laurea e Master) che ad oggi è indispensabile nel mondo del lavoro, quindi non può pretendere da chi ha impegnato anni e anni in studio, rinunce e sacrifici economici, di mettersi ora nei panni di chi ha snobbato il sistema Accademico.
@@davidecastelli4880
Trovi strano? Io ho lavorato per una bestia. Un giorno parlando con un amico, sapendo per chi ho lavorato mi ha risposto "Mi dispiace". Lo conosceva, stesso settore merceologico. Un giorno ha trovato pane per i suoi denti. L'ho visto dopo un mese e aveva ancora i segni in faccia. 🤣🤣
Hey, siamo in Italia, prima di cambiare la legge dovremmo cambiare la mentalità, e la mentalità di un popolo non si può cambiare
Più che questa è la legge, questa è l'italia
Questa è la legge italiana
Scuola alle suore, squadra del cuore
Sant'Anna che schifezza
Ho visto oggi questo video , Signor avocato ,dovrebbe spiegare che ,chi percepisce la Naspi,come la cassa integrazione ,Limps alla maturazione degli anni per andare in pensione ,decurta dal totale dell'ammontare spettante ,tutti i soldi che queste persone hanno preso anticipatamente con la naspi ,oppure in cassa integrazione.
L’Italia e la cultura del fannullone vanno a braccetto.
Il video è orientato per creare sdegno ma non bisogna dimenticare due concetti che trovo fondamentali:
1) Se una persona ha scarsa cultura del lavoro e danneggia il proprio datore, non credo abbia una vita serena. Lavorativa e personale che sia. Sì, percepirà la naspi purtroppo, ma si ritroverà in stato di disoccupazione in un mondo in cui è difficile trovare lavoro e avrà sempre mutui o altre spese fisse da sostenere, per esempio. Altro aspetto non marginale è che molte aziende, presi i CV, contattano i precedenti datori di lavoro chiedendo referenze (anche registrando le chiamate, da quel che so io) e in caso di fatti gravi possono riportarli, di fatto compromettendo l'assunzione. Nel complesso è una cosa "ingiusta" dare la naspi a queste persone ma bisogna anche riconoscere che è molto difficile che esistano "licenziati in tronco percettori seriali di naspi" in circolazione, per i vari motivi menzionati sopra. Il trucco può funzionare una volta, diciamo due al massimo, ma poi? C'è gente che vive così? E che vita è?
2) Se ci fosse un criterio tale da differenziare l'erogazione della naspi, avremmo da un lato giustizia ma dall'altro profonde ingiustizie. Sì, ci sono i ladri che prendono la naspi... ma immaginate chi è vittima di mobbing o altro e si ritrova senza lavoro ingiustamente, anche se licenziato in tronco "per giusta causa". Valla a fare una causa legale per farti riconoscere lo stato di disoccupato con diritto alla naspi... passano gli anni, e senza certezze. Anche questa è ingiustizia.
due giorni fa ero davanti in uno store di elettronica a fare la fila. non c'era una fila. ogni tanto si apriva la porta e saltava fuori un commesso e diceva "a chi serve un telefonino?" oppure "a chi serve un piccolo elettrodomestico?" e la gente si accalcava come un branco di mucche. poi uno ha detto "la classica fila all'italiana" e poi non è cambiato nulla... ad ogni apertura della porta il branco di mucche. l'Italia è questo. un paese pieno di egoisti e stronzi dove essere buono e rispettare le regole è considerato un comportamento da coglioni. Poi vogliamo credibilità in europa sui grandi temi.
Branco di bamboccioni viziati
Concordo in pieno, mi erano venuti dei sospetti di questo tipo, ma adesso che ho sentito tutto, ben spiegato da un ottimo avvocato come lei, ho avuto piena conferma. Aggiungo una chicca su questo argomento per esperienza diretta. Io sono un Ufficiale richiamato, ciclicamente, ogni anno lavoro per le Forze Armate per 9/10 mesi ma per i mesi che passo in congedo, non ho diritto a nulla, ne alla NASPI ne a nessun'altro ammortizzatore sociale. Il periodo di lock down per me è stato un inferno. Ho completamente prosciugato il mio conto corrente per sostentare la mia famiglia. Trovo questo davvero aberrante, visto che sono un precario della P.A. da 20 anni con 13 anni di servizio.
Bello mio, io sono disoccupato e non frego lo Stato. Anzi è lo Stato che ha fregato me visto che sono laureato col massimo dei voti e non è servito a un cazzo. Quindi le parole pensale prima di usarle
Quando sono mesi che l'inquilino non ti paga l'affitto, spendi soldi nell'avvocato per cacciarlo ma poi se ne và di suo senza sentenza del giudice e poi arriva l'ufficio delle entrate a chiederti le tasse su un anno d'affitto che non hai mai ricevuto... Non si chiama fare il furbetto, si chiama riprendersi indietro i soldi estorti dallo stato alla tua famiglia...
io non lavoro da anni!!!!non ho mai chiesto la disoccupazione apposta perchè non ne ho bisogno e non voglio togliere i soldi a chi davvero ne ha bisogno!!!ma io non andrò mai a fare lo schiavo...piuttosto faccio il barbone
Rimani disoccupato
@@robertomeloni9692 volentieri...fino a chè posso permettermelo certo
@@pablitoescobarito5237 questo tipo di persone le definisco fannulloni
Bè con i lavori di merda e mal pagati che ci sono nel nostro paese cosa pretendi che la gente corra felice alla ricerca di un lavoro? Che facessero una legge che tutela i contratti lavorativi e che si facciano i dovuti controlli e poi ne riparliamo
A questo punto faccia una meditazione, Lei ha detto più volte che la legge non deve essere morale. Visto i risultati? Senza moralità non c'è nulla, le ricordo una frase del filosofo Immanuel Kant: Il cielo stellato sopra di me e LA LEGGE MORALE in me.
Nella storia dell'umanitá la morale è una idea comune che varia nel tempo e nelle epoche. Quello che intendi tu è il senso civico.
Buongiorno Angelo
Sono iscritto al tuo canale da molto tempo , sono uno dei primi iscritti e ti ringrazio per tutti questi consigli e delucidazioni in merito.
Non ho mai fatto commenti , questa è la prima volta ... perché è un argomento che mi fa letteralmente imbestialire con chi permette queste nefandezze burocratiche a discapito di tante brave persone che hanno avuto anche seri problemi di salute a causa della perdita del lavoro .
E che come tu ben sai questa "disoccupazione" Non spetta a chi prima viene sfruttato da aziende poco serie che approfittano di alcune leggi scellerate ( lavori a progetto) che gli permettono di mascherare un vero rapporto di subordinazione .
VERGOGNA
Salve @Angelo Greco, sono un ragazzo adolescente che non si è mai interfacciato con la realtà degli assegni di disoccupazione. Pertanto non ho esperienza diretta, ma io ho una preparazione teorica dell'assistenza e del modello sociale adottato, poichè io studio alle scienze umane ed io ho studiato queste cose (nonostante tali conoscenze non siano a livello universitario o completo, ovviamente). Quello che voglio affermare è che, nonostante neache io sono d'accordo ad aiutare le persone che rifiutano il lavoro e sono dei fannulloni nel non prendere una posizione di responsabilità morale e sociale nella società, non possiamo dire che non si devono aiutare quelle persone, in generale. Mi spiego meglio: l'assistenza sociale deve fungere da sostenitore di persone bisognose di viveri e, quindi, bisogna aiutare TUTTE le persone, senza fare distinzione. Pure la costituzione lo impone con vari articoli, come l'art.38. Quindi, secondo me e secondo quanto affermato nelle politiche di sussistenza in Italia, bisogna aiutare tutti (dove è possibile, perchè per sempre è impossibile). Ovvio che la legge deve essere più precisa in certe cose, perchè è chiaro che le persone che sputano sul lavoro meritano l'inferno e figuriamoci se hanno pure un sussidio statale, ma questo non toglie che bisogna aiutarle (perchè la legge è uguale per tutti e non fa distinzione). Una mia proposta per far giustizia su gente come questa non è togliere a loro il sussidio (anche perchè sembra moralmente sbagliato dare ad una persona l'assegno e ad un'altra no), ma imporre a codeste persone dei requisiti in più, tipo essere più rispettosi o anche essere più dignitosi del lavoro (non sono preparato su questo...).
La PA non spicca di grande precisione in molti fattori della vita di un comune, ma non sbaglia a dare sussidi a tutti, perchè tutti (indistintamente) devono avere un sostegno. Poi è chiaro che se tu non lavori, l'assegno scade e ti freghi, ma almeno lo stato ti ha dato una mano.
Per favore rispondimi, perchè mi piacerebbe sapere la tua sulla mia riflessione, ovviamente ricordando che io non sono un tuttologo, so delle conoscenze di base e posso essere stato un analfabeta funzionale nel non aver capito il senso del tuo video (spero proprio di no).
Spero che ti risponda
Grande AVVOCATO lei è il top canale di divulgazione di legge in Italia
Non ho mai commentato per lo stesso motivo che asserisce l'avv., ma visto questo video tengo a puntualizzare un concetto: trascurando il fatto che di leggi "interpretabili" o sbagliate ce ne sono diverse, qui si fa notare la disonestà di, purtroppo, molti soggetti che per fortuna non sono la stragrande maggioranza di chi lavora. Si potrebbe dire lo stesso di molti "imprenditori", o i cosiddetti "manager", ma anche li sarebbe fare di tutta l'erba un fascio. La legge per i disonesti ci sarebbe.... Applichiamola in modo corretto e non demonizziamo una o l'altra classe sociale.
Ottima risposta
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Per me la disoccupazione per chi perde il lavoro non per causa propria deve essere garantito finchè non ne trovi un'altro...
Avvocato, aspettiamo il video sull'uso delle armi da fuoco per le forze dell'ordine!
Gentile avvocato, la stimo tantissimo ma in questo caso ho un appunto da fare. Come lei ben sa e sicuramente le sarà capitato ci sono numerosi lavoratori che vengono licenziati per giusta causa seppur i loro comportamenti e le loro condotte siano state ineccepibili. Questo avviene a volte a seguito di condotte quali il mobbing o simili. Per questo il lavoratore che ingiustamente si trova ad affrontare ciò almeno può contare su un ammortizzatore che gli permette di non cadere definitivamente in un baratro. Spero di esser stato chiaro e colgo l'occasione per salutarla.
Ma c’è sempre il giudice. E mi creda: in tribunale vince sempre il lavoratore
Salve, complimenti per gli interessanti argomenti che tratta. Volevo fare una mia considerazione sulla critica al reddito di cittadinanza a chi è stato in prigione, e cioè se si nega a costoro l'rdc è facile pensare che torneranno a rubare o spacciare o altro. Nei paesi del nordeuropa la gente lascia aperta la porta di casa e nessuno tocca niente, è probabile che gli aiuti di stato agli indigenti evitano molti reati. Saluti
Se uno ha sempre pagato le tasse è giusto che prenda la disoccupazione anche se ha timbrato per un collega o fatto qualsiasi altra cosa che ne ha determinato il licenziamento, che poi la storia del cartellino è antiquata, già in passato c'era gente che rispettava l'orario senza produrre nulla tutto il giorno, figuriamoci ora con i social continuamente a portata di mano... poi se sono più efficiente del collega e sbrigo prima le mie mansioni dovrei avere il diritto di uscire prima... siamo rimasti arretrati di secoli!
C'è sempre stato e ci sarà sempre qualcuno che ha poca voglia(o non ne ha proprio) di lavorare... Non viviamo in un mondo perfetto, per fortuna sono una piccola percentuale... Non c'è motivo di arrabbiarsi
Lo stato permette ciò.
Tutti ne prendono atto.
Se la legge dice che si può fare e lo dice la legge, SI PUÒ TRANQUILLAMENTE FARE!
Assurdo ma così è.
Non ho parole avvocato...non sono arrabbiata ma incazzata! Benedico il giorno che sei venuto al mondo e mi hai aperto gli occhi su in infiniti argomenti. Grazie e buona giornata.
Come hai vissuto fino ad oggi
Uno viene licenziato per giusta causa perchè per esempio ha rubato nella sua azienda e può prendere la disoccupazione? Assurdo !!
Piuttosto ci sono persone che si licenziano di loro spontanea volontà perchè costrette come ad esempio il mobbing e altre umiliazioni e non denunciano perchè senza prove da dimostrare, può essere difficile...
Senta avvocato, questo video non lo doveva fare. Ho 2 lauree e parlo 4 lingue. È da anni che invio CV a raffica e non ho mai avuto dei riscontri. Ora il lavoro Non lo cerco più e vivo di sussidi. Me lo trovi lo Stato il lavoro, perché io mi sono stufata di cercarlo!!!!!!
Sono d'accordo, ma non darti per vinto. Verrà il tuo momento
2 lauree in cosa? Non sarà "colpa dello Stato" se non ci si laurea in medicina o ingegneria
Sinceramente ti seguo spesso e ti ringrazio
In italia più fotti più vivi meglio già da piccolo lo avevo capito, ora da grandicello ho la conferma assoluta !
Che coincidenza purè io la penso come te
Però il primo a fotterci è lo STATO NON DIMENTICHIAMOLO!
@@gt905 mai colpa nostra, mi raccomando! Sai perchè succede che adesso più fotti più vivi meglio? Per colpa delle persone che dicevano la stessa cosa all'inizio! Quando si è ripartiti da zero, lo stato è andato in mona perchè c'era gente che fotteva lo stato, mica per quelli che stavano alle regole! Lo stato ci fotte? Bè si, fatto sta che se tutti fottono tutti non si va da nessuna parte. In Italia ci crediamo tutti più furbi degli altri, ma alla fine tutti parlano di stato, ma lo stato siamo noi. Quindi dire "evado le tasse tanto lo fanno tutti" è ciò che rovina ed è ciò di cui ci lamentiamo tutti
Io ho iniziato a capirlo quando alle medie vedevo che chi faceva un cazzo da settembre a giugno comunque è arrivato in 3^....
@@ivanbombana7282 e poi secondo te quello là andava da qualche parte? No, finiva a fare il barbone, il figlio di papà o il cameriere tutta la vita
Mica tutti i disoccupati son fannulloni, c'è anche gente che perde il lavoro!
Hai visto il video?
Caro avvocato,
la Naspi viene riconosciuta ai dipendente anche infedeli perchè è una prestazione assistenziale che viene erogata, grazie ai contributi che azienda e il dipendente hanno versato magari per anni.
Quindi il dipendente non ottiene nessun regalo da parte dell'Inps, ma accede soltanto ad una prestazione alla quale ha contribuito anche lui con le trattenute contributive in busta paga.
La vita è lunga e complicata capita a tutti di sbagliare.
Saluti.
Fabrizio Bea
L'avvocato è un grande tu Fabrizio ancora di più?
È ora di passare al lato oscuro! Grazie per le info!!
Ho un amico parrucchiere che mi ha confidato di non riuscire mai a trovare personale fisso perchè la maggior parte dei ragazzi che assume lavorano 4-5 mesi e poi chiedono che non venga rinnovato il contratto così da poter stare 2 mesi in vacanza
Se va beh, tutti gli imprenditori gettano merda sui loro dipendenti...parliamo anche dello schiavismo che molti imprenditori mettono in atto: contratti part-time e invece ti ritrovi a fare un full time, straordinari non pagati, oppure ti dicono che il massimo che ti possono offrire è uno stage con rimborso spese e nulla di più. Nessuno cerca lavoro per poi mollarlo 2/3 mesi dopo, moltissimi imprenditori trattano i loro dipendenti come delle merde, come se stessero facendo loro un favore o la carità.
Ovvio... Personale fisso con contratto a tempo determinato... Mi sono perso....
Che io sappia se ti propongono un rinnovo e rifiuti viene considerato come licenziamento e quindi non hai diritto alla NASPI
@@ArroCarmato
Sai male, un contratto a termine finisce e basta. Non inventare.
Conosco una parrucchiera famosa per NON pagare i lavoratori, infatti durano poco.
Nel settore agricolo purtroppo in quasi tutte le aziende i braccianti agricoli percepiscono la disoccupazione anche se lavorano tutto l’anno,i datori di lavoro pagano i contributi soltanto a 160 giornate circa, quanto basta per far prendere la disoccupazione agli operai e per pagare meno tasse loro. Nelle fabbriche tutto ciò nn succede mentre non mi spiego perché in agricoltura si
Avvocato capisco la sua argomentazione e posizione in merito alla questione, ma secondo me le sfugge che la naspi non è una questione di merito, è un'agevolazione monetaria destinata al supporto di chi è disoccupato e magari ha famiglia a carico; a prescindere dalle ragioni per cui egli è divenuto disoccupato.
Ed è giusto così.
Io penso che tu abbia in parte ragione, perché a nessuno si dovrebbe togliere il diritto di mangiare. Ma d'altro canto ci sono altri problemi...se una persona è stata licenziata non di sua volontà, o la sua azienda ha fallito e ora è disoccupata, penso che abbia diritto a prendere più soldi e più a lungo di un dipendente che si faceva timbrare il cartellino e poi faceva colazione al baretto. Soprattutto un ammortizzatore del genere lascia parecchio campo libero a chi, magari, lavora in nero e si prende anche la quota della disoccupazione. È sempre il solito problema, cittadini totalmente privi di senso civico e leggi facilmente aggirabili, vuoi perché fa comodo, vuoi perché si cerca di non far discriminazioni. E via di 104 ad atleti, di reddito di cittadinanza infinito e lavoretto in nero annesso, dichiarazione dei redditi da morto di fame fatta da una villa con piscina...
Ci si può consolare pensando che chi viene licenziato per giusta causa è a maggior rischio di imboccare un percorso criminale. Questo reddito temporaneo dato anche a chi è licenziato per motivi disciplinari spesso serve a ridurre il numero di reati contro il patrimonio e quindi i costi conseguenti per la società, che non sono trascurabili. Con i mezzi che ha disposizione oggi lo stato, si potrebbe però intervenire facilmente sul lavoro nero se ci fosse la volontà di farlo, e recuperare parecchie risorse.
Ragioniamo.
Supponiamo che la legge sia diversa. E non si percepisse il reddito di cittadinanza per se si é licenziati per giusta causa. Allora cosa succederebbe se il datore di lavoro dichiarasse che il lavoratore ha commesso qualche grave mancanza, e il lavoratore dichiarasse che questo é falso? Bisognerebbe aspettare tre gradi di giudizio per decidere se il lavoratore ha diritto a questi soldi. E quando riceverebbe la persona i soldi? Sicuramente troppo tardi. Il datore di lavoro potrebbe ricattare il lavoratore che non avrebbe neanche i soldi dello Stato.
Oppure lo Stato dovrebbe pagare a priori, tranne poi recuperare i soldi dati erroneamente...
Capisco l'incazzatura, ma temo la cura sia peggio della malattia.
Basta avere più testimoni come i collaboratori
Sono d'accordissimo con te perché testimone di quello che e successo a un mio collega, dopo 12 anni di lavoro, il datore si lavoro lo ha licenziato dicendo che quando cerano dei clienti ha lui cadevano i pantaloni e si vedeva il culo, cosa non vera perché c'ero anche io li, eravamo tutti e due a lavorare nel magazzino come magazzinieri, e questa e stat la causa del licenziamento, di una persona quasi 50 enne che difficilmente troverà un altro lavoro infatti dopo un anno dal accaduto ancora non l'ho ha trovato! Adesso e in causa ma nel frattempo per l'avvocato a questa persona non andrebbe data la naspi, capisco che ci sarà chi ci mangia sopra, ma sono sicuro che la maggior parte dei licenziamenti per giusta causa sono invenzioni dei datori di lavoro, che poi ti ricattano per non procedere a opporti, dai su non generalizziamo, l'Italia e gia nota per generalizzare su tutto.
@@gabrieleenciso4149 Quali testimoni? I dipendenti piegati a 90 della stessa azienda? Si, aspetta e spera! Ahahahah
Trovo che sia sbagliato il tuo ragionamento: basterebbe che anche in questi casi le legge prevedesse il principio "innocente fino a prova contraria" nei licenziamenti, con obbligo del datore di lavoro di dimostrare la colpevolezza del dipendente. Al tempo stesso, si deve consentire l'uso di strumenti anche tecnologici che consentano ai datori di lavoro di vigilare sull'operato del proprio personale. A me questa idea che tutti abbiano diritto a mangiare sinceramente sta sulle balle: perché io devo lavorare e prendere una miseria di CIGO in questi tempi di crisi, mentre c'è gente là fuori che si fa mantenere?
a mio parere, in caso di ricorso, la naspi andrebbe erogata comunque al dipendente durante il periodo di processo, ma in caso quest'ultimo risulti in torto egli deve obbligatoriamente risarcire lo stato della somma a lui versata ingiustamente e, in caso di nullatenenti, bel soggiorno in carcere
Sempre chiaro ed esaustivo. P.s. Grazie per aver caricato il video.
Avvocato video molto interessante come gli altri continui cosí.
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Grazie AVVOCATO! Mito!
mmm non pensiamo però che sono tutti fannulloni,ci saranno anche persone che sfruttano bene la situazione per rimettersi in gioco perché come ha detto anche l'avvocato non dura per sempre,dipende da come hai saputo sfruttare l'opportunità della NASPI,dipende dal carattere delle persone.
Non solo ma anche dallo stato di salute
Ciò che lei dice, avvocato, è condivisibile sul piano dei valori e della morale eppure è un discorso che non mi sento di appoggiare: questo vorrebbe dire fare una distinzione fra cittadini che lo Stato non è bene che faccia, poiché lo Stato esiste per tutti non solo per chi è virtuoso. Inoltre negare l'assistenza vorrebbe dire, con tutta probabilità, mettere alla povertà anche il nucleo familiare del "lavoratore", se ne ha uno, favorendo l'uscita da un circuito di legalità o parziale legalità e favorendo l'isolamento sociale (comportato dalla povertà) che in questo caso si applicherebbe a persone che, con molta probabilità, non hanno colpe. Ritengo che quello che ha esposto nel video sia un problema serio e fondato ma la coercizione, che è implicita nella negazione della disoccupazione, non è la strada più giusta da percorrere pur non essendo nessuna strada perfetta o esente da errore.
Pensavo stesse per parlare del reddito di cittadinanza😂
Un giorno potresti averne bisogno.
@@vabalones81 Infatti l'avvocato ha fatto un discorso più costruito evitando di generalizzare. Facessero tutti così, si eviterebbe di modellare lo stato sul modello dei furbetti.
Bel video come sempre..comunque un consiglio di persona se siete senza lavoro dai 15 ai 70 anni rivolgetevi al settore agricolo non manca mai la richiesta...è dura? si,ma pagano bene e se siete tosti non vi licenzia nessuno...(e quello che non sapete fare lo imparate in pochi mesi).
Ottimo video avvocato!!!
Io non ho mai trovato lavoro con le agenzie, cmq non sono uno che frega ma semmai cercano sempre di fregare... dovrebbe uscire una bella legge contro il nero elevate che ce nel settore ristorativo... schifo di persone, sanno solo pretendere e darti quello che vogliono senza diritti
Non è possibile che la legge è stata ideata così,per evitare che i datori di lavoro non prendano il sopravvento in caso in cui ci siano dei problemi personali tra i due?
Angelo sei un grande semplice e fluido nei tuoi discorsi da te ho capito tante cose ti auguro tutto il bene per te e il tuo canale sempre avanti così
Siamo in Italia ragazzi non c’è da stupirsi più di nulla
Sé da benissimo, cueste dinamica,,.. fanno veramente molto schifò,... Poveri il Italia. AVV bravissimo come sempre grazie mille buona notte 😘😘😘
Poi ci sono io: sono stata costretta a licenziarmi a causa di un datore di lavoro che mi metteva le mani addosso e più volte mi ha gravemente insultata (e posso giurare davanti a Dio di non avergliene mai dato motivo, visto che oltretutto gli regalavo ore e ore di straordinari senza vedere un centesimo), ho provato a denunciarlo e ho scoperto che passavano di mano parecchie mazzette tutti i mesi, dopo quasi un anno di maltrattamenti me ne sono andata ma l'INPS non mi ha riconosciuto neanche un centesimo perché siccome mi ero licenziata io non ne avevo diritto... Ce ne sono tanti come me, che non potendosi permettere costose cause finiscono per essere oppressi da un sistema corrotto, ma nessuno tutela i poveracci
Purtroppo si tende a prendere in considerazione solo ciò che ci fa comodo.... Sono con te!
Fatto bene
Scusa ma... denunciarlo no?
Se non ti potevi permettere un avvocato potevi andare dai sindacati: ti avrebbero dato assistenza legale gratuita e anche consigliato su come provare le accuse contro il tuo capo.
@@alexpad8089 come ho già scritto il mio datore di lavoro era immanicato fino alle ossa e passavano di mano un sacco di soldi, io sono andata a denunciare, sai cosa mi hanno detto? "Quello paga quelli giusti aspetta e spera"
Sei riuscita a trovare un altro lavoro?
Hai ragione, prenderò nota mentale di questa cosa quando osservo le opinioni dei politici a riguardo.
Esiste anche un altro caso di Naspi. Se vai all'estero, e lavori anche solo per un giorno (per esempio vai a raccogliere l'uva o fai un lavoro nel turismo), quando rientri puoi chiedere la Naspi e sarà per 6 mesi. Questo la prima volta in assoluto. Successivamente devi lavorare almeno 6 mesi, per poter rientrare dopo e prendere la Naspi.
Mio zio é stato maltrattato a lavoro, lui ha smesso di venire e lo hanno licenziato per quello. Questo non va bene pure e non merita la disoccupazione?
Ma che discorso è?
Relativizzare la NASPI in base alla ragione per cui si viene licenziati è una distorsione del diritto nonché e una pratica profondamente iniqua.
In termini pratici si coinciderebbe con il condizionamento dell’accesso alla NASPI sulla base della ragione posta a fondamento del licenziamento che, come ben noto, è una motivazione comunque unilaterale e basata sulla prospettiva del datore di lavoro.
Alla luce di quanto considerato ci troveremmo in situazioni di paradosso per le quali un dipendente che è stato licenziato perché “rubava” potrebbe non riuscire a percepire la naspi, salvo poi riuscire a provare, agendo con ricorso, che il licenziamento era illegittimo, ad esempio, perché non aveva commesso il fatto. In tutti i casi in cui il lavoratore dovesse riuscire a provare l’infondatezza del licenziamento ci troveremmo in situazioni di paradosso per le quali il lavoratore si è trovato ad affrontare le spese per affrontare un ricorso senza neppure aver potuto percepire i soldi della disoccupazione.
Il ragionamento che fai quindi oltre ad essere da “giustizialismo della domenica” comporta l’impedire ad una grandissima fetta di lavoratori di non riuscire a fruire della disoccupazione, andando di fatto ad imbrigliare uno tra i pochi sistemi snelli e efficaci del sistema italiano che per i numeri con i quali giornalmente si confronta, inevitabilmente, porta con se delle inefficienze ma che non può essere modificato sulla base degli interessi della contingenza.
L'accesso alla Naspi sarà pure dettata da una "ragione unilaterale" ma se questa ragione è la colpevolezza (furto è il caso citato) mi darebbe fastidio che un "colpevole" ricevesse denaro a fondo perduto da parte dello Stato per aver perso il lavoro avendo rubato al proprio datore di lavoro. La domanda che allora faccio è: ma nel caso il dipendente risultasse in effetti colpevole nel contenzionso datore/dipendente, è prevista una restituzione della Naspi o una sorta di indennizzo verso lo Stato?
Beh, al di là del furto, se io sono un fannullone e la mattina invece di andare a lavoro rimango a letto a dormire, trovo difficile anche solo pensare di percepire un reddito pagato dai contribuenti...in pratica chi lavora mi sovvenziona i pisolini!
Sono stato lincenziato per assenteismo perche in 13 anni di lavoro ho chiesto ferie con 9 mesi di preavviso ma non ho ottenuto risposta positiva se no prima 3 giorni della mia partenza. Da specificare che i miei colleghi hanno tutti ricevuto le risposte 5 mesi prima di me. Volevo fare causa ma mi è stato consigliato di non farlo perché avrei potuto rischiare di rimborsare l'azienda! Ora percepisco la disoccupazione. Nei ultimi anni di lavoro non volevo più fare estraordinari che puntualmente dovevo rimborsare allo stato e che inanzi tutto facevo il comodo del azienda per non assumere un lavoratore in più.
Ho visto gente "sputare sul lavoro" come dice l avvocato, ce ne sono è vero ma quello che l avvocato non dice e che forse non sa è che se certa gente arriva ad attuare certi comportamenti scorretti è perché prima il datore di lavoro ha sputato in faccia al dipendente con maltrattamenti umiliazioni stipendi in ritardo o mai arrivati, incarichi e orari di lavoro diversi da quelli previsti da contratto etc...e i datori di lavoro che sputano in faccia ai propri dipendenti sono molti più dei dipendenti che sputano in faccia al lavoro. Se dobbiamo dire le cose diciamole per intero non a metà.
Sarà pure un ingiustizia...vero ma niente di clamoroso. Io mi preoccuperei di più per delinquenti che se ne vanno in giro liberi con diverse condanne e decine di denunce per reati molto più gravi
Sei un grande avvocato!!
Avvocato come sempre molto schietto nelle spiegazioni , purtroppo l'Italia " funziona" cosi da vergognarsi.
Dovresti anche spiegare che il datore di lavoro (tramite sindacati) ha 3 mesi di tempo per pagarti prima di licenziarti per giusta causa, e nel frattempo il lavoratore assieme alla sua famiglia può tranquillamente morire di fame.
Concordo pienamente con il tuo video , infatti bisogna dare un aiuto per chi né ha veramente bisogno ma soprattutto cercare di reinserire la persona nel mondo del lavoro anche chi come me ha quasi 50 anni è per mia colpa non ha un mestiere
Xké colpa tua se il lavoro non si trova?
@@sary9348 ho detto che purtroppo ci sono persone che come me non avendo un mestiere è soprattutto ha un'età superiore ai 30 anni bisogna cercare di reinserirli nel mondo del lavoro
Caro Avvocato io ò 72 anni a 11 anni ò incominciato a lavorare, mi creda io ho paura pure di uscire di casa, la legge non tutela la gente onesta, la vita e diventata una Giungla, uno puo essere attaccato da chiunque. La legge deve essere più dura anche con gli stranieri che non rispettano le leggi Italiane.
Sono d accordissimo con lei.....sono incazzatissimo anche io.
I
È un discorso che fatto così sembra giustissimo ma che nella realtà ha un sacco di sfaccettature diverse che bisogna tenere in considerazione. Anche chi "sputa sul lavoro"e bla bla bla può avere una famiglia, la quale non merita di essere buttata in mezzo ad una strada. Un laureato in giurisprudenza che fa un discorso del genere è aberrante ed è la dimostrazione che non serve a una mazza sapere a memoria le normative se poi vivi fuori dal mondo e ti auspichi che intere famiglie vengano buttate in strada.
Io sono disabile all 85 / ma nessuno mi aiuta...
In teoria hai la legge 68, e sempre in teoria nei concorsi passi avanti, ed essendo una categoria protetta mentre cerchi un lavoro adatto a te e alla tua patologia, sei agevolato con sgravi fiscali per essere assunto.
Ti sei iscritto al centro per l'impiego nelle categorie protette?????? Ci sono aziende che hanno l'obbligo di assumere chi ha delle invalidità, certificate ovviamente.
@@rossodisera921 AHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAA
@@ALE9069 lo trovi divertente? Sappiamo tutti o quasi che ci sono escamotage per le aziende per sottrarsi a questa regola, alcune altre assumono chi ha invalidità.. Ma se uno non prova nemmeno a iscriversi beh fatti propri...
@@rossodisera921 certo che lo trovo divertente dato che io sarei uno di quelli che dovrebbe essere aiutato
Quoto in toto dalla prima all'ultima ultima parola...complimenti per tutti i tuoi video
Buongiorno avvocato, prima pollice👍e adesso guardo il video.
-_-
Come lo Stato frega tutti quelli che cercano un lavoro.
disolito è lo stato che frega i cittadini, che siano fannulloni o no
@SpArTa SoLd Si e la marmotta confeziona la cioccolata
Bravissimo! avvocato!!!!e si.. e vero conosco quel gente .. Che non cercano lavoro..!!perché non vogliono lavorare..!!,,chi cerca,e a voglia lavoro si trova..!!messi comodo!!conoscio!!e lo stato mantiene.!!.io lavoro mattina fino sera..compresi sabato e domenica..o 3figli..e mio pane gvardato io..basta cercare.. lavoro.!!chi cerca..trova!!!
Però a volte si perde il lavoro perché il
dipendente ha rubato come dici tu, però quel dipendente potrebbe essere stato raggirato o preso in giro.. cioè magari non ha fatto niente ma il datore di lavoro dice che ha rubato. Come la mettiamo in quel caso?
Chi lo dice che non c'è lavoro in questo momento? Sicuramente non c'è lavoro per gli operai nelle fabbriche o per i lavori troppo vecchi o tradizionali, o semplicemente per chi svolge lavori manuali che possono essere fatti da chiunque .... Chi lavora online non ha di questi problemi oggi :)
Chissá perché dalle premesse ho pensato che parlassi del reddito di cittadinanza... avrò un bias io, sicuramente.
Ah no poi ne hai accennato qualcosa... si ma la disoccupazione è solo uno dei tanti problemi dell'Italia, il reddito che viene dato anche a chi lavora in nero perché in teoria è disoccupato ma nessuno va a controllare perché siamo un paese di omertosi, e non lo denunci il vicino con cui fai le grigliate ogni domenica, anche perché poi le stesse forze dell'ordine non danno tutta sta sicurezza di protezione se denunci un mafioso o un lavoratore in nero, e comunque nessuno lo fa perché viene considerata una pratica accettabile persino dalle stesse forze dell'ordine. Io abito in un paesino, e qua sappiamo tutti che un Tizio taglia i capelli alla gente a casa sua, ovviamente tutto in nero, e ci vanno pure polizia e carabinieri a farseli tagliare dato che lui è un amicone di tutti... ma questo in piccolo, in grande poi abbiamo il reddito che lo prendono cani e porci, le spese in pensioni più alte che in tutto il resto d'Europa (e non é che abbiamo più vecchi, é che ci sono alcuni che in passato per 20 anni di lavoro nelle forze dell'ordine oggi si prendono migliaia di euro di pensione.
Infine le nostre aziende pubbliche sono rinomate per essere degli colabrodo di soldi, Alitalia perde qualcosa come un milione al giorno per i quantitativi di sanguisughe nullafacenti che ci hanno parcheggiato dentro i politici perché loro amici, questo paese secondo me é davvero irrecuperabile. Ed é un peccato perché si mangia davvero bene, ma io da quasi ingegnere informatico più ne leggo più mi viene da prendere fare la valigia é andarmene, cosa che hanno fatto tutti quelli con un po' di buonsenso
Mi hai levato le parole di bocca anche io studio ingegneria e come te amo l'italia e firenze più nello specifico, purtroppo come dici la situazione è irrecuperabile, soldi che vengono sperperati ovunque e per favoreggiare l'amico di e il cugino di... le raccomandazioni in italia ormai valgono più di una buona formazione, forse questo potrebbe essere un motivo per il quale ci ritroviamo certa gente a governarci. Diventano parlamentari per conoscenze e poi con un po di propaganda e un mucchio di cazzate vengono votati da pecoroni che seguono ciò che dicono senza ragionare e cercare di farsi un'idea propria, sul discorso dei pensionati mi trovo in disaccordo poichè siamo uno degli ultimi paesi per numero di nascite e per via di cose la popolazione è VECCHIA e come si può crescere con il PIL se i giovani che lavorano (quei pochi che lavorano) pagano le pensioni al doppio delle persone anziane...
La politica odierna non rappresenta più il popolo un po per burocrazia italiana ormai obsoleta (su 100 politici almeno 1 che vorrebbe fare le cose a modo secondo me c'è ma non può perchè viene mangiato dagli altri) e un po per menefreghismo.
Si dovrebbe ripartire da 3 cose secondo me:
1) incentivi sulle piccole imprese, come fanno in australia chi crea una piccola impresa sarà esentato dalle tasse per 3 anni e ne pagherà solo il 20% per i seguenti 5 anni.
2) aiutare le famiglie a fare figli, a genova secondo l'istat ogni due coppie nascono 0,6 figli!!!!!!!! Come si può crescere in questo modo!
3)investire nell'istruzione e nella ricerca, da studente universitario so che abbiamo in italia tra le più grandi menti al mondo e che i laureati italini non hanno alcun problema a trivare occupazione all'estero pertanto investite nei giovani e date modo una volta laureati di trovare occupazione in Italia!! Perchè noi non vogliamo andarcene ma voi ci obbligate perchè la situazione sembra ormai irrecuperabile.
il reddito di cittadinanza è la Naspi al quadrato in quanto a fuberie
la NASPI non è eterna, serve ad impedire che si creino dei disagi socio economici più gravi della perdita del lavoro stesso a chi perde il lavoro, si può obiettare sul fatto che i contributi vengano versati in egual misura a tutte le tipologie di lavoratori di cui parla l'avv. Greco, ma sarebbe una soluzione ancora peggiore non erogarne affatto. Si potrebbe invece optare per una NASPI ridotta per certe tipologie di lavoratori oppure per un indennizzo di minore entità, ma non riduciamo il nostro welfare alla stessa stregua del workfare americano.
Il lavoro purtroppo molto,molto spesso è basato su sfruttamento e non vengono rispettate le norme di sicurezza del lavoratore o i diritti come le ferie ecc ecc come sta succedendo a me adesso, la naspi è anche un' aiuto temporaneo per cambiare la situazione cagionevole in cui uno può andarsi a trovare e dove senza questa ci si puo trovare costretti a farsi calpestare per sempre.
Se si sputa su un lavoro non sempre è perchè si è fannulloni ma perchè nella maggior parte dei casi ci si trova in una situazione invivibile,
dubito che chi si trova bene su un un posto di lavoro lo molli perchè vuole farsi un po di vacanze
Grazie angelo per questo video. Non sapevo di questo lato negativo dell'assegno di disoccupazione, condivido che se uno viene licenziato per qualche suo atto ostile e criminale NON dovrebbe avere diritto all'ammortizzatore sociale pagato dai giusti cittadini.
In realtà l'assegno di disoccupazione viene finanziato dai versamenti fatti dai datori di lavoro in base alle retribuzioni erogate, pari all'1,61% delle retribuzioni lorde.
Le sue accuse contro di me sono molto serie, avvocato
Minchia pensavo la stessa cosa
ahahahahahahahh
In teoria le do ragione. In pratica il licenziamento per giusta causa mi ha permesso di salvarmi da una situazione lavorativa di mobbing. Pur essendomi rivolta ad un legale e anche ad un psichiatra per esaurimento nervoso, non sono riuscita a far valere i miei diritti. L'unica soluzione era perdere il lavoro.
Purtroppo lo stato Italiano ha sempre promosso l'assistenzialismo e chi non fa nulla da mattina a sera
Non sempre le aziende che licenziano per giusta causa dichiarano il vero, c'è una zona d'ombra chi si è fatto male sul lavoro e rischia il licenziamento per incapacità lavorativa e tanti altri trucchetti
Vogliamo parlare dei lavoratori stagionali stranieri che lavorano per sei mesi e gli altri sei prendono la disoccupazione mentre non sono più in Italia
Vacci a lavorare tu per quei sei mesi e gli altri sei stai in italia!
Ho 60 anni, la società dove lavoravo è fallita 8 anni fa e da allora alla mia età, per lo stato italiano, per la società, sono diventato un fantasma. Lavoro, a meno che dicidi di rinunciare alla dignità e fare lo schiavo, manco a parlarne. Reddito ? = a 0. Come dice Lei Avvocato servirebbero più fondi per prolungare la naspi o creare altre forme di sussidio. Magari i nostri governanti potrebbero cominciare col togliersi qualcuno dei troppi privilegi, tipo i vitalizi, tipo ridursi gli stipendi, i più alti d’Europa, tipo pagarsi le spese sanitarie per loro e le loro famiglie e tanto altro. Ma noi da bravo popolino continuiamo a puntare il dito contro noi stessi incolpandoci gli uni con gli altri di colpe che non abbiamo, cercando capì espiatori nella casa del nostro vicino. Se cerchiamo colpevoli bisogna guardare più in alto dove chi dovrebbe ripartire il bene pubblico equamente lo ripartisce per se stesso lasciando briciole al popolo. Buona giornata.
La cosa non è così semplice. Dove lavoravo una volta, per una cooperativa, c'erano delle persone che si erano iscritte al sindacato e i capi della cooperativa avevano giurato che gliela avrebbero fatta pagare, e così fu! Gli fecero mobbing senza pietà, gli guardavamo tutto quello che facevano e a forza di lettere per ogni minima cazzata riuscirono a licenziarli. Ora di casi così ce ne sono a migliaia, cosa potrebbe fare l'inps? Dovrebbe aprire ogni volta un'indagine per capire cosa sia realmente accaduto per decidere se concedere la mobilità o no? Capite che l'inps è già incasinata di suo..
E addio pensioni così
Cortese Avvocato, nel 2007, a causa di una chiamata random dell'ufficio del lavoro, ho portato le mie carte ospedaliere che attestavano il mio stato di salute. All'esame delle stesse l'addetto mi ha detto che non avrebbe firmato il benestare, ma che avrei dovuto andare in pensione con invalidita', cosi' come e' stato. All'assunzione mi avevano fatto firmare le dimissioni (uso comune per evitare esborsi). Dopo 6 anni e mezzo di lavoro mi sono ritrovato senza, e senza disoccupazione. Ma e' vero? Avrei potuto pretendere l'assegno, non essendo stata mia la decisione di interrompere il rapporto? E se si, avrei la possibilita' di pretendere qualcosa adesso? Grazie!