Grazie mille per questo video. Utile, diretto, onesto. È stato bello anche ritrovare considerazioni che faccio io stessa e sapere che siano corrette, che stia procedendo sulla strada giusta, nonostante non sia sempre del tutto semplice. ❤
Salve, vorrei chiedere una cosa. Per quanto riguarda i provini per le Accademie (teatri stabili) vorrei portare un monologo che avevo già preparato con inflessione toscana (io sono piemontese). Molti mi sconsigliano di “osare” e mi dicono di portarlo in italiano pulito, ma a me diverte molto di più farlo con l’accento. Lei ha qualche consiglio in merito? È visto male portare un monologo con un accento a un provino per un’Accademia? Grazie mille in anticipo!
@chiaracardinale1371 grazie per il tuo messaggio. Allora. Non posso parlare per le altre Accademie, che hanno la loro saggezza, le loro regole e la loro impostazione. Posso dirti come ragionerei io. Se l'hai imparato in toscano, puoi farlo anche in italiano. Perciò direi alla Commissione che hai portato questo monologo e che puoi farlo in due versioni, perché pur essendo piemontese hai voluto misurarti con un altro dialetto. Il dialetto di solito non è visto male, perché come insegnava Dario Fo costituisce una radice linguistica ed espressiva potentissima per un attore. Quello che si va a correggere è la cadenza regionale che eventualmente un attore dovesse avere anche quando non opportuna. Ma è tutto un altro discorso. In ogni caso: vai e divertiti. Troppo spesso sembra un esame, invece è un momento di teatro, con una persona che fa e altre che guardano. Nel momento in cui reciti, è teatro. Poco importa quello che succederà dopo. Ci penserai dopo. Di-ver-ti-te-vi. In bocca al lupo!
Però se vai a vedere il curriculum di attori che ci recitano nei teatri la maggior parte vengono dalle accademie..ma i teatri stabili quando ingaggiano un attore richiedono tutti l' attestato dell' accademia?
@GiulyTs Grazie per il tuo messaggio. Di fatto la recitazione teatrale - ma non solo - chiede una consapevolezza tecnica stratificata, quindi ci sta che sia così. Personalmente non ho però mai sentito dire che in teatro venga richiesto un attestato. Può essere che qualcuno lo faccia. Invece conosco diverse persone che il teatro nella vita lo hanno fatto - e tanto - senza avere percorsi direttamente accademici. Certo devi lavorare su te stesso, fare percorsi alternativi, formarti in qualche modo. Ma si può fare per diverse vie.
@@IlCinemaDentroDiTe io sono un amatoriale.. è opinione mia che La pratica è importantissima.. l'ho provato nel mio piccolo .le tecniche di recitazione si imparano in palcoscenico..ovvio che un po' di scuola ci vuole..anche dizione...guardi .. è un po' come cucinare..faccio questo paragone..su TH-cam ci sono tanti video di cucina. Poi si guarda come fanno gli altri. Però quando fai di persona vedi che la musica è diversa .
@@IlCinemaDentroDiTeil tempo..ci vuole tempo e pazienza..tanta passione...nelle compagnie amatoriali non sempre c'è il tempo ..bisogna andare in scena ..non sempre si cura tutto. .forse il teatro professionistico è un altro pianeta ..non si può generalizzare ovviamente...ma c'è la fretta di arrivare e questa è cattiva consigliera..e credo che vale x tutto..x tutti i campi della vita.
Apprezzo moltissimo questo video. Ne approfitto per chiedere una cosa veloce.Io ho quasi 18 anni e a giugno mi diplomerò,e prossimo anno ho intenzione di frequentare un accademia nello specifico quella dello stabile di torino.Non avendo studiato praticamente mai teatro e recitazione (apparte un corso a a scuola), secondo lei in questi mesi posso prepararmi in modo di avere qualche possibilità?Se si ,mi consiglia di affidarmi a privati?Grazie anticipatamente
Grazie per il tuo apprezzamento, @davictt4306. No, non ti consiglio nessun privato. Vai così come sei. Una scuola seria cerca un talento, non uno preparato da qualcuno. Non è una performance, è un incontro. Anche per te vale la pena di capire come stanno le cose, senza trucchi nè "esperti privati" che ti preparano a spese tue. È solo il mio parere. Buon cammino!
@@IlCinemaDentroDiTe grazie mille per la risposta,significa molto per me Effettivamente ha ragione,studierò al massimo la lo farò da solo e senza alcun aiuto.Alla fine penso di potercela fare, l'unica cosa che mi preoccupa davvero è cantare essendo negato 😂😅
Vorrei fare un paio di domande come ragazzo che ha l'obiettivo di diventare attore/doppiatore nella vita se possibile: se io fossi onesto e dicessi che guardo un sacco di film al cinema ma non leggo testi teatrali e che io voglio diventare un attore sì perché mi piace recitare e perché è bello portare la gente ad avere una reazione emotiva a ciò che faccio ma anche perché non voglio avere una vita "normale"/"banale" mi scarterebbero subito? E poi, seconda domanda, molte accademie richiedono delle prove di ballo e canto, quindi è impossibile che io venga preso in un accademia senza avere una piccola base di canto e ballo, pur non avendo molto interesse per il ballo? Perché per il canto in realtà sì ma non era qualcosa che pensavo avrei mai fatto veramente. Grazie in anticipo per la risposta
@luh_boi.X grazie per il tuo passaggio. Allora. Le accademie sono tutto e il contrario di tutto, ognuna segue una propria logica e posso risponderti solo per quel che mi pare di aver capito della Paolo Grassi, che è la mia realtà. Da noi il corso di teatro danza - percorso duro e serio - credo osservi in fase di selezione una propensione musicale e fisica. Credo, perché non sono ovviamente nelle commissioni di quel dipartimento. In recitazione posso assicurarti che da noi non si chiede di ballare, non si chiede di "saper fare" niente di preciso. Per altre realtà non so rispondere. Se tu dicessi che non leggi testi teatrali ma ti piace l'idea di emozionare la gente, uno come me ti risponderebbe che ci sono modi più semplici che mettersi in una carriera difficile, piena di ostacoli e pienissima di incertezze. Se tu mi dicessi che non vuoi una vita "normale" ti direi che ragionare su quel che non vuoi funziona poco per la mia esperienza. Ragiona su quello che vuoi. Senti cosa ti fa davvero bruciare. Se non leggi un testo nemmeno a pagarti, forse ti piace l'idea di essere un attore, molto meno quella di fare l'attore. Ma non lo si dice per respingere una persona, sai? Lo si dice per aiutarla. Perché è giovane e ha tutto il diritto di non aver ancora capito che cosa desidera. Non devi per forza fare strada nello spettacolo, è meglio se trovi la tua strada specifica, nella quale sei già campione del mondo perché è la tua e nessuno meglio di te potrebbe percorrerla. Spero di averti risposto. Un caro augurio, buon cammino.
@@IlCinemaDentroDiTe grazie mille per la risposta, sperando di non disturbare vorrei aggiungere e specificare che io non leggo testi teatrali come passatempo ma comunque al momento faccio teatro e mi diverte sempe sapere cosa dovrò fare leggendo il copione, inoltre, questo non c'entra con ciò che ho appena detto ma mi serve una risposta brutalmente onesta, io non ho un doploma e quindi non posso entrare in accademie pubbliche, detto questo, è impossibile per me diventare un attore professionista?
Assolutamente no. Tu vai sul palco, sei bravissimo e la gente ti vuole vedere. Non c'è altro. Ma bisogna che tu sia bravissimo. Comunque, si può lavorare su di sé seriamente anche al di fuori di percorsi didattici ufficiali. Daje.
@simone_bertucci2007 grazie. Per diplomato intendi un liceo o una scuola media superiore? Credo siano necessari quasi ovunque ormai, ma dipende da scuola a scuola.
@simone_bertucci2007 il cinema e il teatro sono pieni di persone che non hanno un diploma in merito. Una scuola non è un vincolo per una carriera, soprattutto al cinema. Certo, dal mio punto di vista, se è una buona scuola è abbastanza fondamentale. Ma se tu sei un talento, costruisciti uno showreel e mandalo ai casting director e alle agenzie. Guarda, se sei bravo o bravissimo la gente se ne accorge. In bocca al lupo.
uno potrebbe semplicemente rispondere , io ho una necessita' che e' quella di comunicare e condividere emozioni , non conosco gli autori perche il mio obbiettivo nell'immediato non e' quello di essere un convincente riccardo terzo o re lear , o piuttosto di essere un caratterista un perfetto bonaccione o un villain alla James Bond , mi va bene tutto purche comunichi qualcosa , delle emozioni che in definitiva sono veramente l'unica cosa che importa il resto e' solamente il risultato psicofisico di fumate eccessive di mariuana da parte mia ma sovente anche da parte dalla stessa commissione giudicante , che confonde le sue necessita' organizzative e lavorative con quello che invece dovrebbe cercare di capire se esiste nell'esaminando anche solo a livello di piccoli semi da far crescere e germogliare , il misterioso e famoso ma nascosto fuoco sacro che sono poi le sue passioni interne quelle che mettono vera benzina emotiva ed empatica nei suoi personaggi , altrimenti di cosa stiamo parlando ? non esiste che un semplice contabile sia contento della sua vita e' evidente che nell'intenzione di risultare gradevole ai suoi datori di lavoro mente a se stesso , non e' difficile da capire per uno che ha gia diversi anni alle spalle di esperienze lavorative qualunque esse siano
@olivieroconte5514 buongiorno, grazie per il tuo messaggio. Per quel che vale la mia esperienza, la mera "necessità di comunicare e condividere emozioni" non implica necessariamente il talento per farlo in quello specifico modo che è la recitazione. Se una persona è già "un convincente Riccardo III o Re Lear" deve andare direttamente in teatro a lavorare e non perdere tempo a fare un'Accademia, quindi nessuno lo pretende. Se "non conosci gli autori" nemmeno approssimativamente a 23 anni non significa niente di negativo su di te, ci dice soltanto che di quella cosa fino a quel momento non hai sentito la fame. Il punto non è smascherarti o giudicarti, ma aiutarti a capire se quella sia davvero la cosa che ami o per lo meno se noi siamo quelli giusti per te perché tu possa compiere il prossimo passo nel tuo percorso. Per un'Accademia non è grave prendere un ragazzo per sbaglio, è più grave per il ragazzo perdere tre anni della sua vita. Sul fatto che "le emozioni siano l'unica cosa che importa" la vediamo in modo diverso. Ma se anche fosse, stiamo parlando delle emozioni che siamo in grado di provocare negli altri, non di quelle che sentiamo noi. Recitare è un lavoro il cui obiettivo non è emozionarsi ma emozionare, casomai. Il "risultato psicofisico di fumate eccessive" riguarda una commissione di ordine medico sanitario. Non ho né interesse né diritto a sapere di quali sostanze faccia uso un candidato e la stessa cosa vale per un candidato nei confronti della commissione. Si entra in questi discorsi se e quando le sostanze creano una difficoltà relazionale o lavorativa. Se una commissione non ti prende non significa che non abbia visto in te dei "piccoli semi da far crescere e germogliare", ma se una scuola ha 15 posti e 800 candidati trovo giusto che consideri quelli nei quali il processo è più affidabile ed evidente. E questo non "per esigenze organizzative" della commissione, ma per l'estrema responsabilità che ci si prende rispetto alle vite dei ragazzi. Se poi "il nascosto fuoco sacro" non viene visto da una commissione, non c'è problema. La commissione può sbagliarsi. Si va in un'altra scuola. Se si sbagliano tutte le commissioni non c'è problema. Si va in teatro direttamente, anche a livelli amatoriali: se il fuoco c'è, il pubblico lo vedrà e si comincerà a crescere da lì. Non è che questa cosa non accada, anzi. Se il nascosto fuoco sacro non lo vede nessuno, era troppo nascosto e la tua strada semplicemente era un'altra. Ma nessuna commissione teatrale è in grado di fermare una carriera. Se ce l'hai, sali su un palco ovunque sia: il fuoco si appicca ovunque. Non si offende nessuno se per "risultare gradevole" un ragazzo mente a te e a se stesso, ma se lo sta facendo, la cosa migliore che puoi fare per lui è rimandarglielo con onestà e liberarlo da un'idea di sé che magari non coincide con lui. Certo, nel farlo puoi sbagliare. Una commissione è fatta di esseri umani che sbagliano. Grazie al cielo ce ne sono tante in tante scuole. Se poi dal nostro "no" il ragazzo sviluppa un atteggiamento polemico e magari anche offensivo, ci sta. Fa parte del lavoro. Si va avanti come tutti. Un caro saluto e buon cammino.
@@IlCinemaDentroDiTe in gran parte condivido il suo pensiero ora speriamo che lei non sorrida , ma se vuole lo faccia : io ho scoperto tardi i divertimenti del gioco recitativo ho superato la sessantina e sono un autodidatta che praticamente ha tutto da imparare ma il solo pensiero che non smettero di impegnarmi per scoprire sempre nuovi modi per profferire una frase o cercare con la mia mimica e il mio corpo un particolare modo per essere giusto nel contesto giusto non mi spaventa anzi la cosa mi riempie di gioia mandando a mille il mio entusiasmo , sono del segno zodiacale del leone quindi l'insegui persona piu' potente del teatro e' il mio , e' tempo che cerchi qui sul bresciano una compagnia non prettamente di sola commedia dialettale ma contrariamente a quello che si crede ben pochi hanno l'ambizione di diventare attori professionisti indipendentemente dall'eta e dal loro contesto sociale e questo non faclita le cose , ho diversi monologhi pronti per quello che possono servire ma sono consapevole che servono ben poco per capire se il provinando ha qualcosa da dire o dietro una parte preparata benissimo si cela l'ennesimo gigione o peggio un can che abbaia , comunque adoro mettermi in gioco anche se di carattere sono un quieto riflessivo , volete un re ? un papa ? un vescovo ? un semplice onesto padre di famiglia con una amante segreta ? eccomi 🤣
@olivieroconte5514 beh, complimenti, altro che sorridere, trovo questa cosa magnifica! A 60 anni per una scuola professionale è difficile giustificare un percorso didattico perché le scuole sono per vocazione rivolte ai giovani. Ma a parte questo, alla sua età salirei sul palco direttamente e cercherei - per puro piacere - di crescere attraverso workshop brevi e intensi, ce ne sono tanti in giro, alcuni molto validi. Una ricerca nel suo territorio e in quelli che lei può raggiungere si può senz'altro fare e qualcosa si trova. Ma le direi anche di rivolgersi a quelle situazioni produttive cinematografiche - come le scuole di cinema ad esempio - che molto spesso hanno bisogno di un personaggio di quell'età, o comunque adulto, per reperire il quale devono fare provini. E che cercano sempre un buon compromesso tra costo e talento. Insomma, se lei funziona davanti alla macchina da presa o sul palco, stia tranquillo che la gente se ne accorge. In bocca al lupo e complimenti.
Grazie mille per questo video.
Utile, diretto, onesto. È stato bello anche ritrovare considerazioni che faccio io stessa e sapere che siano corrette, che stia procedendo sulla strada giusta, nonostante non sia sempre del tutto semplice. ❤
Grazie a te @thestarsalign3305.
Chiaro,esaustivo e professionale.
Complimenti.
Salve, vorrei chiedere una cosa. Per quanto riguarda i provini per le Accademie (teatri stabili) vorrei portare un monologo che avevo già preparato con inflessione toscana (io sono piemontese). Molti mi sconsigliano di “osare” e mi dicono di portarlo in italiano pulito, ma a me diverte molto di più farlo con l’accento. Lei ha qualche consiglio in merito? È visto male portare un monologo con un accento a un provino per un’Accademia? Grazie mille in anticipo!
@chiaracardinale1371 grazie per il tuo messaggio. Allora. Non posso parlare per le altre Accademie, che hanno la loro saggezza, le loro regole e la loro impostazione. Posso dirti come ragionerei io.
Se l'hai imparato in toscano, puoi farlo anche in italiano. Perciò direi alla Commissione che hai portato questo monologo e che puoi farlo in due versioni, perché pur essendo piemontese hai voluto misurarti con un altro dialetto.
Il dialetto di solito non è visto male, perché come insegnava Dario Fo costituisce una radice linguistica ed espressiva potentissima per un attore. Quello che si va a correggere è la cadenza regionale che eventualmente un attore dovesse avere anche quando non opportuna. Ma è tutto un altro discorso.
In ogni caso: vai e divertiti. Troppo spesso sembra un esame, invece è un momento di teatro, con una persona che fa e altre che guardano. Nel momento in cui reciti, è teatro. Poco importa quello che succederà dopo. Ci penserai dopo. Di-ver-ti-te-vi.
In bocca al lupo!
Però se vai a vedere il curriculum di attori che ci recitano nei teatri la maggior parte vengono dalle accademie..ma i teatri stabili quando ingaggiano un attore richiedono tutti l' attestato dell' accademia?
@GiulyTs Grazie per il tuo messaggio. Di fatto la recitazione teatrale - ma non solo - chiede una consapevolezza tecnica stratificata, quindi ci sta che sia così. Personalmente non ho però mai sentito dire che in teatro venga richiesto un attestato. Può essere che qualcuno lo faccia. Invece conosco diverse persone che il teatro nella vita lo hanno fatto - e tanto - senza avere percorsi direttamente accademici. Certo devi lavorare su te stesso, fare percorsi alternativi, formarti in qualche modo. Ma si può fare per diverse vie.
@@IlCinemaDentroDiTe io sono un amatoriale.. è opinione mia che La pratica è importantissima.. l'ho provato nel mio piccolo .le tecniche di recitazione si imparano in palcoscenico..ovvio che un po' di scuola ci vuole..anche dizione...guardi .. è un po' come cucinare..faccio questo paragone..su TH-cam ci sono tanti video di cucina. Poi si guarda come fanno gli altri. Però quando fai di persona vedi che la musica è diversa .
@GiulyTs concordo, difatti l'essenza di una scuola di teatro è il palco.
@@IlCinemaDentroDiTeil tempo..ci vuole tempo e pazienza..tanta passione...nelle compagnie amatoriali non sempre c'è il tempo ..bisogna andare in scena ..non sempre si cura tutto. .forse il teatro professionistico è un altro pianeta ..non si può generalizzare ovviamente...ma c'è la fretta di arrivare e questa è cattiva consigliera..e credo che vale x tutto..x tutti i campi della vita.
Apprezzo moltissimo questo video.
Ne approfitto per chiedere una cosa veloce.Io ho quasi 18 anni e a giugno mi diplomerò,e prossimo anno ho intenzione di frequentare un accademia nello specifico quella dello stabile di torino.Non avendo studiato praticamente mai teatro e recitazione (apparte un corso a a scuola), secondo lei in questi mesi posso prepararmi in modo di avere qualche possibilità?Se si ,mi consiglia di affidarmi a privati?Grazie anticipatamente
Grazie per il tuo apprezzamento, @davictt4306. No, non ti consiglio nessun privato. Vai così come sei. Una scuola seria cerca un talento, non uno preparato da qualcuno. Non è una performance, è un incontro. Anche per te vale la pena di capire come stanno le cose, senza trucchi nè "esperti privati" che ti preparano a spese tue. È solo il mio parere. Buon cammino!
@@IlCinemaDentroDiTe grazie mille per la risposta,significa molto per me
Effettivamente ha ragione,studierò al massimo la lo farò da solo e senza alcun aiuto.Alla fine penso di potercela fare, l'unica cosa che mi preoccupa davvero è cantare essendo negato 😂😅
Vai e divertiti. In bocca al lupo.
@@IlCinemaDentroDiTe crepi.Lo farò,grazie ancora 🫡
@@davictt4306 com'è andata alla fine?
❤
Molto utile questo tuo video, ho un provino venerdì per la prima volta, speriamo bene!
In bocca al lupo Tommaso!
Com’è andata?
Lei è davvero bravo, sono completamente d’accordo con lei, nella mia ignoranza ovviamente
Grazie @giovannisaetta3927, sono solo appunti maturati con il tempo
Vorrei fare un paio di domande come ragazzo che ha l'obiettivo di diventare attore/doppiatore nella vita se possibile: se io fossi onesto e dicessi che guardo un sacco di film al cinema ma non leggo testi teatrali e che io voglio diventare un attore sì perché mi piace recitare e perché è bello portare la gente ad avere una reazione emotiva a ciò che faccio ma anche perché non voglio avere una vita "normale"/"banale" mi scarterebbero subito? E poi, seconda domanda, molte accademie richiedono delle prove di ballo e canto, quindi è impossibile che io venga preso in un accademia senza avere una piccola base di canto e ballo, pur non avendo molto interesse per il ballo? Perché per il canto in realtà sì ma non era qualcosa che pensavo avrei mai fatto veramente. Grazie in anticipo per la risposta
@luh_boi.X grazie per il tuo passaggio. Allora. Le accademie sono tutto e il contrario di tutto, ognuna segue una propria logica e posso risponderti solo per quel che mi pare di aver capito della Paolo Grassi, che è la mia realtà.
Da noi il corso di teatro danza - percorso duro e serio - credo osservi in fase di selezione una propensione musicale e fisica. Credo, perché non sono ovviamente nelle commissioni di quel dipartimento. In recitazione posso assicurarti che da noi non si chiede di ballare, non si chiede di "saper fare" niente di preciso. Per altre realtà non so rispondere.
Se tu dicessi che non leggi testi teatrali ma ti piace l'idea di emozionare la gente, uno come me ti risponderebbe che ci sono modi più semplici che mettersi in una carriera difficile, piena di ostacoli e pienissima di incertezze.
Se tu mi dicessi che non vuoi una vita "normale" ti direi che ragionare su quel che non vuoi funziona poco per la mia esperienza. Ragiona su quello che vuoi. Senti cosa ti fa davvero bruciare. Se non leggi un testo nemmeno a pagarti, forse ti piace l'idea di essere un attore, molto meno quella di fare l'attore.
Ma non lo si dice per respingere una persona, sai? Lo si dice per aiutarla. Perché è giovane e ha tutto il diritto di non aver ancora capito che cosa desidera. Non devi per forza fare strada nello spettacolo, è meglio se trovi la tua strada specifica, nella quale sei già campione del mondo perché è la tua e nessuno meglio di te potrebbe percorrerla. Spero di averti risposto. Un caro augurio, buon cammino.
@@IlCinemaDentroDiTe grazie mille per la risposta, sperando di non disturbare vorrei aggiungere e specificare che io non leggo testi teatrali come passatempo ma comunque al momento faccio teatro e mi diverte sempe sapere cosa dovrò fare leggendo il copione, inoltre, questo non c'entra con ciò che ho appena detto ma mi serve una risposta brutalmente onesta, io non ho un doploma e quindi non posso entrare in accademie pubbliche, detto questo, è impossibile per me diventare un attore professionista?
Assolutamente no. Tu vai sul palco, sei bravissimo e la gente ti vuole vedere. Non c'è altro. Ma bisogna che tu sia bravissimo. Comunque, si può lavorare su di sé seriamente anche al di fuori di percorsi didattici ufficiali. Daje.
@@IlCinemaDentroDiTe Grazie mille, ce la farò, lo prometto!💪
Molto bravo,consigli ottimi ma se non sono diplomato posso effettuare un provino in Accademia?
@simone_bertucci2007 grazie. Per diplomato intendi un liceo o una scuola media superiore? Credo siano necessari quasi ovunque ormai, ma dipende da scuola a scuola.
@@IlCinemaDentroDiTe le.medie.certamente ma le superiori sono tre volte che ripeto la prima e sono in bilico ma vorrei che te vedessi come.recito
@simone_bertucci2007 il cinema e il teatro sono pieni di persone che non hanno un diploma in merito. Una scuola non è un vincolo per una carriera, soprattutto al cinema. Certo, dal mio punto di vista, se è una buona scuola è abbastanza fondamentale. Ma se tu sei un talento, costruisciti uno showreel e mandalo ai casting director e alle agenzie. Guarda, se sei bravo o bravissimo la gente se ne accorge. In bocca al lupo.
Sono stato preso da Giancarlo Caremoli 3 giorni fa
@simone_bertucci2007 ma allora il problema dove sta? Evviva!
😮SN interessata a fare un provino
Buongiorno @ericamola, lo faccia! In bocca al lupo!
uno potrebbe semplicemente rispondere , io ho una necessita' che e' quella di comunicare e condividere emozioni , non conosco gli autori perche il mio obbiettivo nell'immediato non e' quello di essere un convincente riccardo terzo o re lear , o piuttosto di essere un caratterista un perfetto bonaccione o un villain alla James Bond , mi va bene tutto purche comunichi qualcosa , delle emozioni che in definitiva sono veramente l'unica cosa che importa il resto e' solamente il risultato psicofisico di fumate eccessive di mariuana da parte mia ma sovente anche da parte dalla stessa commissione giudicante , che confonde le sue necessita' organizzative e lavorative con quello che invece dovrebbe cercare di capire se esiste nell'esaminando anche solo a livello di piccoli semi da far crescere e germogliare , il misterioso e famoso ma nascosto fuoco sacro che sono poi le sue passioni interne quelle che mettono vera benzina emotiva ed empatica nei suoi personaggi , altrimenti di cosa stiamo parlando ? non esiste che un semplice contabile sia contento della sua vita e' evidente che nell'intenzione di risultare gradevole ai suoi datori di lavoro mente a se stesso , non e' difficile da capire per uno che ha gia diversi anni alle spalle di esperienze lavorative qualunque esse siano
@olivieroconte5514 buongiorno, grazie per il tuo messaggio.
Per quel che vale la mia esperienza, la mera "necessità di comunicare e condividere emozioni" non implica necessariamente il talento per farlo in quello specifico modo che è la recitazione.
Se una persona è già "un convincente Riccardo III o Re Lear" deve andare direttamente in teatro a lavorare e non perdere tempo a fare un'Accademia, quindi nessuno lo pretende.
Se "non conosci gli autori" nemmeno approssimativamente a 23 anni non significa niente di negativo su di te, ci dice soltanto che di quella cosa fino a quel momento non hai sentito la fame. Il punto non è smascherarti o giudicarti, ma aiutarti a capire se quella sia davvero la cosa che ami o per lo meno se noi siamo quelli giusti per te perché tu possa compiere il prossimo passo nel tuo percorso.
Per un'Accademia non è grave prendere un ragazzo per sbaglio, è più grave per il ragazzo perdere tre anni della sua vita.
Sul fatto che "le emozioni siano l'unica cosa che importa" la vediamo in modo diverso. Ma se anche fosse, stiamo parlando delle emozioni che siamo in grado di provocare negli altri, non di quelle che sentiamo noi. Recitare è un lavoro il cui obiettivo non è emozionarsi ma emozionare, casomai.
Il "risultato psicofisico di fumate eccessive" riguarda una commissione di ordine medico sanitario. Non ho né interesse né diritto a sapere di quali sostanze faccia uso un candidato e la stessa cosa vale per un candidato nei confronti della commissione. Si entra in questi discorsi se e quando le sostanze creano una difficoltà relazionale o lavorativa.
Se una commissione non ti prende non significa che non abbia visto in te dei "piccoli semi da far crescere e germogliare", ma se una scuola ha 15 posti e 800 candidati trovo giusto che consideri quelli nei quali il processo è più affidabile ed evidente. E questo non "per esigenze organizzative" della commissione, ma per l'estrema responsabilità che ci si prende rispetto alle vite dei ragazzi.
Se poi "il nascosto fuoco sacro" non viene visto da una commissione, non c'è problema. La commissione può sbagliarsi. Si va in un'altra scuola. Se si sbagliano tutte le commissioni non c'è problema. Si va in teatro direttamente, anche a livelli amatoriali: se il fuoco c'è, il pubblico lo vedrà e si comincerà a crescere da lì. Non è che questa cosa non accada, anzi. Se il nascosto fuoco sacro non lo vede nessuno, era troppo nascosto e la tua strada semplicemente era un'altra. Ma nessuna commissione teatrale è in grado di fermare una carriera. Se ce l'hai, sali su un palco ovunque sia: il fuoco si appicca ovunque.
Non si offende nessuno se per "risultare gradevole" un ragazzo mente a te e a se stesso, ma se lo sta facendo, la cosa migliore che puoi fare per lui è rimandarglielo con onestà e liberarlo da un'idea di sé che magari non coincide con lui. Certo, nel farlo puoi sbagliare. Una commissione è fatta di esseri umani che sbagliano. Grazie al cielo ce ne sono tante in tante scuole.
Se poi dal nostro "no" il ragazzo sviluppa un atteggiamento polemico e magari anche offensivo, ci sta. Fa parte del lavoro. Si va avanti come tutti. Un caro saluto e buon cammino.
@@IlCinemaDentroDiTe in gran parte condivido il suo pensiero ora speriamo che lei non sorrida , ma se vuole lo faccia : io ho scoperto tardi i divertimenti del gioco recitativo ho superato la sessantina e sono un autodidatta che praticamente ha tutto da imparare ma il solo pensiero che non smettero di impegnarmi per scoprire sempre nuovi modi per profferire una frase o cercare con la mia mimica e il mio corpo un particolare modo per essere giusto nel contesto giusto non mi spaventa anzi la cosa mi riempie di gioia mandando a mille il mio entusiasmo , sono del segno zodiacale del leone quindi l'insegui persona piu' potente del teatro e' il mio , e' tempo che cerchi qui sul bresciano una compagnia non prettamente di sola commedia dialettale ma contrariamente a quello che si crede ben pochi hanno l'ambizione di diventare attori professionisti indipendentemente dall'eta e dal loro contesto sociale e questo non faclita le cose , ho diversi monologhi pronti per quello che possono servire ma sono consapevole che servono ben poco per capire se il provinando ha qualcosa da dire o dietro una parte preparata benissimo si cela l'ennesimo gigione o peggio un can che abbaia , comunque adoro mettermi in gioco anche se di carattere sono un quieto riflessivo , volete un re ? un papa ? un vescovo ? un semplice onesto padre di famiglia con una amante segreta ? eccomi 🤣
@olivieroconte5514 beh, complimenti, altro che sorridere, trovo questa cosa magnifica!
A 60 anni per una scuola professionale è difficile giustificare un percorso didattico perché le scuole sono per vocazione rivolte ai giovani.
Ma a parte questo, alla sua età salirei sul palco direttamente e cercherei - per puro piacere - di crescere attraverso workshop brevi e intensi, ce ne sono tanti in giro, alcuni molto validi.
Una ricerca nel suo territorio e in quelli che lei può raggiungere si può senz'altro fare e qualcosa si trova.
Ma le direi anche di rivolgersi a quelle situazioni produttive cinematografiche - come le scuole di cinema ad esempio - che molto spesso hanno bisogno di un personaggio di quell'età, o comunque adulto, per reperire il quale devono fare provini. E che cercano sempre un buon compromesso tra costo e talento.
Insomma, se lei funziona davanti alla macchina da presa o sul palco, stia tranquillo che la gente se ne accorge. In bocca al lupo e complimenti.