Averardo Amadio - cinquant'anni impegnati nel WWF

แชร์
ฝัง
  • เผยแพร่เมื่อ 5 ก.พ. 2025
  • Il 13 dicembre 2021 si è celebrato il 50° anniversario dell’Associazione, nata nel 1971 a Verona e diffusasi successivamente in tutto il Veneto. Una ricca carrellata di articoli di stampa e foto storiche ha ripercorso luoghi, persone e battaglie. Tra i tanti ricordi, due preziose testimonianze hanno messo in luce in particolare la fondazione del WWF a Verona: Marco Porceddu, e Giovanni Rizzotti, oggi affermati professionisti e allora brillanti studenti, antesignani di tematiche ora condivise da tutti almeno teoricamente, in un’epoca di forte impegno sociale, si appassionarono ai temi ambientali, trovando nel WWF Italia, nato a Roma nel 1966, i primi strumenti per fondare la sezione locale.
    Il padre nobile Averardo Amadio, infaticabile paladino di grandi battaglie spentosi lo scorso anno, si unì a loro pochi mesi dopo e fu così che iniziò 50 anni fa un percorso di grande partecipazione alle tematiche ambientali veronesi e non solo.
    Li guidava un testo fondamentale redatto dal Massachusetts Institute of Technology, uno studio sul rapporto tra accumulazione della ricchezza e consumo delle risorse dal titolo The Limits to Growth, in cui si dimostrava ampiamente che il nostro pianeta era “finito” e una pressione eccessiva sull’ecosistema avrebbe potuto mettere a rischio il futuro della nostra civiltà.
    Già in quegli anni Amadio, persona di grande preparazione tecnica e visone strategica, aveva ben compresa l’importanza naturalistica del Monte Baldo e della Lessinia e cercò con grande tenacia di realizzare un Parco naturale per entrambi, riuscendo a vedere istituito solo il Parco Regionale della Lessinia. Fu a lungo presidente oltre che del WWF Verona, anche del WWF Veneto, nonché consigliere nazionale per decenni.
    Innumerevoli e appassionati articoli, scritti, e pubblicazioni fanno parte di una raccolta di testi che sono stati recentemente donati dal Wwf Veronese alla Biblioteca Civica che realizzerà un Fondo bibliotecario a suo nome.
    L’ultimo progetto che ci ha lasciato in eredità propone una Verona diversa, più verde, … ‘Un’altra idea di città’ nella quale corridoi di biodiversità, in primis l’asta dell’Adige, con parchi nei quartieri e tutela della collina, possano guidare Verona verso una dimensione sostenibile e di ulteriore bellezza.

ความคิดเห็น •