Grazie dottore. Leggendo la Commissione CEPJ, il carico di lavoro dei magistrati italiani non ha eguali in Europa. Dalle statistiche, emergerebbe che in Italia ci sono troppi processi: quando entrò il nuovo codice nel 1989, un gruppo di magistrati criticò quella riforma e dissero che non poteva funzionare. Il Ministro del tempo rispose che la maggior parte dei processi sarebbe stata quella con riti abbreviati: purtroppo finì al contrario, l'88% sceglie il rito ordinario. Penso inoltre che il combinato disposto Riforma Cartabia e Riforme Nordio (oltre a produrre una paralisi del sistema e uno stop alla persecuzione dei crimini dei colletti bianchi) estinguono il significato intrinseco del processo, ovvero stabilire se uno è colpevole o innocente.
Buonasera dottore, ancora complimenti per i suoi video divulgativi, molto utili sia per chi conosce già a grandi linee il sistema sia per chi non ha avuto modo di approcciarvisi. Colgo l'occasione per farle una domanda e, contestualmente, chiederle un consiglio: Vorrei intraprendere il percorso in magistratura, ho avuto modo di toccare con mano questo tipo di lavoro grazie al tirocinio ex art. 73 e alla pratica forense che mi hanno convinto ulteriormente riguardo a questa strada, ma attualmente (a 28 anni) ho vinto un concorso come funzionario in una PA e sto avendo dei dubbi in merito alla compatibilità di un tale lavoro con lo studio richiesto per il concorso. Secondo lei, è fattibile conciliare le due cose? ha dei consigli - anche pratici - da darmi o che avrebbe voluto ricevere quando era agli albori? Grazie mille e buon lavoro, un saluto
Gentilissimo, grazie a lei per l'apprezzamento. Quanto alla sua domanda, posso assicurarle che lavoro e preparazione del concorso sono compatibili. Ho diversi colleghi che hanno superato il concorso mentre erano impiegati altrove. Le suggerirei un tipo di studio molto pragmatico, che si concentri soprattutto sulle pronunzie più recenti.
Gentilissimo,è vero. Ho dato per scontato nell'esempio che passerà (come mi sembra probabile) la riforma attualmente all'attenzione del Senato, che prevede la trasformazione dell'interruzione in sospensione per soli 2 anni (se ben ricordo) in appello. Ma probabilmente sarebbe stato il caso di precisarlo nel video:)
Bisogna abolire la grande ipocrisia dell' obbligatorietà della azione penale, modificando la Costituzione...con tutti gli avvocati che ci sono in Parlamento la vedo dura !
Non credo che il problema sia quello, perché, di fatto, l'azione penale non è più obbligatoria da anni. La riforma Cartabia, poi, l'ha già resa facoltativa dal momento che, in mancanza di una significativa probabilità di condanna, ha stabilito che il Pm non sia tenuto a procedere. Secondo me il vero problema del nostro processo è l'assenza di conseguenze per le impugnazioni pretestuose e per le querele/denunce temerarie.
@@piero.costa. Nascono una miriade di procedimenti relativi a reati bagatellari o cmq connotati da un minor disvalore sociale che poi o vengono archiviati o cadono in prescrizione...le Procure sono travolte da una mole di lavoro enorme...il ruolo dei Giudici cresce sempre di più. Tutto ciò toglie tempo e crea enormi rallentamenti...che gli avvocati sfruttano a vantaggio dei propri assistiti. La riforma Cartabia? Rispetto il pensiero di tutti ma credo sia una pessima riforma...
@@piero.costa.Nascono una miriade di procedimenti relativi a reati bagatellari o cmq connotati da un minor disvalore sociale... che poi o vengono archiviati o cadono in prescrizione. Le Procure sono travolte da una mole di lavoro enorme ed anche il ruolo dei Giudici cresce sempre di più. Tutto ciò toglie tempo e crea enormi rallentamenti...e gli avvocati sfruttano a vantaggio dei propri assistiti queste falle del sistema. La riforma Cartabia? rispetto il pensiero di tutti ma non credo sia una grande riforma...
Gentilissimo, su questo non sono d'accordo. Il rischio è di istituzionalizzare una pratica che è incompatibile la qualità di Magistrato del P.M. e la sua soggezione alla sola legge.
@@piero.costa. Gentilissimo, concordo sulla seconda parte. Sulla prima meno, per due motivi:1) tra l'attuale 408 cpp e la discrezionalità in senso stretto ci sarebbe una bella differenza;2) sulla richiesta di archiviazione c'è sempre il vaglio del GIP, che verrebbe meno in caso di azione discrezionale
Se io non fossi una persona molto anziana....grazie alle Sue chiarissime spiegazioni....mi iscriversi a Giurisprudenza.!!!!!
Gentilissima,grazie a lei per l'apprezzamento. Un cordiale saluto
io mi sono iscritto, adesso ho 61 anni e lavoro permettendo l'anno prossimo concludo! non è mai troppo tardi, morte permettendo
Grazie dottore. Leggendo la Commissione CEPJ, il carico di lavoro dei magistrati italiani non ha eguali in Europa. Dalle statistiche, emergerebbe che in Italia ci sono troppi processi: quando entrò il nuovo codice nel 1989, un gruppo di magistrati criticò quella riforma e dissero che non poteva funzionare. Il Ministro del tempo rispose che la maggior parte dei processi sarebbe stata quella con riti abbreviati: purtroppo finì al contrario, l'88% sceglie il rito ordinario.
Penso inoltre che il combinato disposto Riforma Cartabia e Riforme Nordio (oltre a produrre una paralisi del sistema e uno stop alla persecuzione dei crimini dei colletti bianchi) estinguono il significato intrinseco del processo, ovvero stabilire se uno è colpevole o innocente.
Complimenti. Ottime osservazioni. Concordo con tutto quello che ha scritto
Informazioni preziosissime. Meno male che c'è qualcuno di così autorevole anche su youtube che semplifica il diritto, grazie.
Gentilissimo,la ringrazio per l'apprezzamento. Un cordiale saluto
Buonasera dottore, ancora complimenti per i suoi video divulgativi, molto utili sia per chi conosce già a grandi linee il sistema sia per chi non ha avuto modo di approcciarvisi.
Colgo l'occasione per farle una domanda e, contestualmente, chiederle un consiglio:
Vorrei intraprendere il percorso in magistratura, ho avuto modo di toccare con mano questo tipo di lavoro grazie al tirocinio ex art. 73 e alla pratica forense che mi hanno convinto ulteriormente riguardo a questa strada, ma attualmente (a 28 anni) ho vinto un concorso come funzionario in una PA e sto avendo dei dubbi in merito alla compatibilità di un tale lavoro con lo studio richiesto per il concorso. Secondo lei, è fattibile conciliare le due cose? ha dei consigli - anche pratici - da darmi o che avrebbe voluto ricevere quando era agli albori?
Grazie mille e buon lavoro, un saluto
Gentilissimo, grazie a lei per l'apprezzamento. Quanto alla sua domanda, posso assicurarle che lavoro e preparazione del concorso sono compatibili. Ho diversi colleghi che hanno superato il concorso mentre erano impiegati altrove. Le suggerirei un tipo di studio molto pragmatico, che si concentri soprattutto sulle pronunzie più recenti.
Giustizia ping pong?
Riforme che non hanno mai migliorato il sistema, siamo il fanalino di coda
ma con la riforma Cartabia la prescrizione non si blocca dopo il primo grado di giudizio ?
Gentilissimo,è vero. Ho dato per scontato nell'esempio che passerà (come mi sembra probabile) la riforma attualmente all'attenzione del Senato, che prevede la trasformazione dell'interruzione in sospensione per soli 2 anni (se ben ricordo) in appello. Ma probabilmente sarebbe stato il caso di precisarlo nel video:)
@@magistraturaediritto9509 grazie mille per la precisazione !
Bisogna abolire la grande ipocrisia dell' obbligatorietà della azione penale, modificando la Costituzione...con tutti gli avvocati che ci sono in Parlamento la vedo dura !
Non credo che il problema sia quello, perché, di fatto, l'azione penale non è più obbligatoria da anni. La riforma Cartabia, poi, l'ha già resa facoltativa dal momento che, in mancanza di una significativa probabilità di condanna, ha stabilito che il Pm non sia tenuto a procedere. Secondo me il vero problema del nostro processo è l'assenza di conseguenze per le impugnazioni pretestuose e per le querele/denunce temerarie.
@@piero.costa. Nascono una miriade di procedimenti relativi a reati bagatellari o cmq connotati da un minor disvalore sociale che poi o vengono archiviati o cadono in prescrizione...le Procure sono travolte da una mole di lavoro enorme...il ruolo dei Giudici cresce sempre di più. Tutto ciò toglie tempo e crea enormi rallentamenti...che gli avvocati sfruttano a vantaggio dei propri assistiti. La riforma Cartabia? Rispetto il pensiero di tutti ma credo sia una pessima riforma...
@@piero.costa.Nascono una miriade di procedimenti relativi a reati bagatellari o cmq connotati da un minor disvalore sociale... che poi o vengono archiviati o cadono in prescrizione. Le Procure sono travolte da una mole di lavoro enorme ed anche il ruolo dei Giudici cresce sempre di più. Tutto ciò toglie tempo e crea enormi rallentamenti...e gli avvocati sfruttano a vantaggio dei propri assistiti queste falle del sistema. La riforma Cartabia? rispetto il pensiero di tutti ma non credo sia una grande riforma...
Gentilissimo, su questo non sono d'accordo. Il rischio è di istituzionalizzare una pratica che è incompatibile la qualità di Magistrato del P.M. e la sua soggezione alla sola legge.
@@piero.costa. Gentilissimo, concordo sulla seconda parte. Sulla prima meno, per due motivi:1) tra l'attuale 408 cpp e la discrezionalità in senso stretto ci sarebbe una bella differenza;2) sulla richiesta di archiviazione c'è sempre il vaglio del GIP, che verrebbe meno in caso di azione discrezionale