Non sei MULTIPOTENZIALE
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- เผยแพร่เมื่อ 28 พ.ค. 2024
- Oggi dico la mia sulla multipotenzialità e sull'essere multipotenziale. Spoiler: sono in gran parte stupidaggini; se avrete la pazienza di guardare l'intero video e di farlo con attenzione potreste capirne le ragioni. Con questo non intendo denigrare i presunti multipotenziali ma piuttosto metterli in guardia da alcune credenze che potrebbero portarli a seguire strade sbagliate (o non seguire quelle giuste), allontanandosi dalla crescita personale. Buona visione.
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Timestamps:
0:00 la multipotenzialità
1:36 io
2:39 inganno N.1
3:43 inganno N.2
5:02 distinzione del fine
6:41 abilità e piacere
8:47 OK plateau
9:32 deliberate practice
10:53 lo sport come strumento
11:57 l'altro lato della medaglia
13:23 dettagli fondamentali
15:10 disclaimer
16:01 T-shaped knowledge
17:35 perché questo video
#multipotenziale #multipotenzialità
![[TH]FFWS SEA Spring 2024 Final](http://i.ytimg.com/vi/TK2mu-8yBFU/mqdefault.jpg)
Devo farvi i complimenti perché vedo quasi solo commenti molto costruttivi, di analisi del proprio percorso e di quello che si è disposti, o non si è disposti, a fare.
Il rischio di questo video era di hating da parte dei multipotenziali, e di commenti poco significativi.
Ero disposto ad affrontarlo perché queste sono le mie idee a la mia opinione a riguardo ma a quanto pare non ce ne sarà grande bisogno!
Complimenti a te, potresti consigliare alcuni libri riguardo questi temi? (Non parlo della multipotenzialità quanto i ragionamenti che sfrutti e i concetti che citi nel video)
Ciao, potresti citare da dove hai preso il le informazioni?
In particolare sarei interessato al discorso sull'ok plateau, sul deliberate practice e sul T-shaped knowledge
Ciao Andrea!
Di sicuro hai rischiato parecchio. Alcune affermazioni che hai fatto (in maniera volutamente provocatoria, presumo) hanno di certo allontanato qualcuno dal guardare il tuo video nella sua interezza.
Anche io mi sono ritrovata sinceramente a volerti mandare a quel paese in alcuni momenti, nonostante fossi d'accordo alla fin fine su tante delle cose che hai detto.
Quindi approfitto di questo tuo commento per esprimerti il mio punto di vista!
Ho provato dell'attrito soprattutto all'inzio e alla fine del video.
All'inzio perché non sono convinta che la definizione di multipotenzialità comprenda la tendenza a mollare facilmente una passione per un'altra. È vero che molte persone che non riescono a focalizzarsi su un'attività e a gestirne le difficoltà si identificano nel multipotenziale, ma la tua affermazione è stata abbastanza forte da sembrare una generalizzazione e mi ha quasi fatto desistere dal continuare il video.
Per come la interpreto io è al contrario l'interesse e la capacità nel portare avanti più passioni più o meno parallelamente (e non sempre con lo stesso livello di dedizione, in base anche ai diversi periodi della vita) arrivando ad ottimi risultati in più di una attività o riuscendo a sfruttare e applicare in un campo le abilità acquisite in un altro.
Perciò mi ritrovo molto d'accordo con te sul fatto che non esista una netta distinzione tra multipotenziali e specialisti. Siamo tutti un po' entrambe le cose, a seconda della situazione.
Per quanto riguarda la fine del video condivido la tua preoccupazione nei confronti dei giovani.
Per qualche adolescente la scoperta della multipotenzialità può effettivamente portare ad una perdita di focus e ad una dispersione di energie.
Ma è anche vero che può succedere il contrario.
Io ho 24 anni e mi è stato utile qualche anno fa scoprire il concetto di multipotenziale (proprio con il video della ragazza che tu citi). Infatti, da adolescente saltavo periodicamente da una cosa all'altra, mi mettevo davanti tantissime attività, e mi sentivo costantemente frustrata perché mi sembrava di non eccellere in niente e che non ci fosse nulla che mi piacesse effettivamente fare.
Inseguivo quell'idea che per portare avanti qualcosa doveva piacermi sempre e al 100%. Che è errato, come hai detto tu. Questo però è successo perché mi ero convinta che dovessi trovare quello scopo preciso della mia vita e che poteva essere solo uno. Il fantomatico "trova la tua passione".
In questo senso il concetto di multipotenzialità mi è stato utile. E mi ha incentivato a non mollare quello che cominciavo, facendomi proprio capire che un'attività non deve piacermi sempre per diventare una mia passione.
Specifico che io non sono per le etichette, né per le estremizzazioni, e quindi capisco bene l'obiettivo di questo video.
Complimenti per tutto e grazie per gli spunti di riflessione!
Io mi reputo un Multipotenziale e perdonami ma non riesco a concordare con te! Comprendo il tuo punto di vista ed immagino sia dato dalla tua esperienza personale! Dal canto mio posso dirti che in tutte le discipline a cui mi sono avvicinato le ho portate avanti fino a che non mi sentivo di fare parte di "quelli bravi" Qualche es: Sn arrivato alla cintura nera d karate, SN stato un ottimo skater, un breaker, un giocoliere, un fachiro, un pizzaiolo, un kickboxer, un ipnotista, un artigiano gioielliere, uno scrittore.. e potrei proseguire... Oggi ho 43 anni ed ho voglia di imparare ed imparare.. amo appassionarmi alle cose.. e credo che non smetterò mai di avvicinarmi a cose nuove!! Siamo letteralmente potenziale infinito e sinceramente non riesco proprio a vedermi "specialista" cioe quella persona che fa della sua vita la sua carriera!
Andrea, hai trattato questo tema con enorme superficialità, facendo riferimento alla tua personale esperienza (che è un esperienza da specialista e, secondo quanto hai raccontato, non sei mai stato un multipotenziale). La multipotenzialità è una realtà scientifica, che non ha nessuna delle caratteristiche che tu hai esposto. Una su tutte è quella di dire che un multipotenziale oggi vuol fare il medico e domani il giocoliere. Questo è impossibile. Essere multipotenziale vuol dire avere più di un potenziale, ma con una coerenza di fondo. È una forma di superverticalizzazione. In ogni caso, io sono un multipotenziale autentico ed ovviamente posso provarlo, anche in coerenza con la produzione scientifica. Quando vorrai confrontarti in una call da pubblicare, ne sarò ben felice.
Mi piace questa versione "cattiva" di Andre! Bravo!
Io vedo la multipotenzialità come, da un lato, un'indicazione di talento e di intelligenza, dall'altro come una fase.
Mi spiego: a mio avviso le persone definibili come multipotenziali sono persone dalle grandi risorse cognitive e che quindi hanno la possibilità di cimentarsi in moltissimi campi.
Hanno, cioè, più strade e più opzioni possibili di fronte a sé rispetto ad altre persone più limitate.
A questo punto il multipotenziale che non si è ancora specializzato su qualcosa è una persona che cerca e sperimenta e non ha ancora trovato qualcosa su cui restare a lungo.
Ma al tempo stesso il multipotenziale rimane anche dopo la specializzazione una persona curiosa e che a volte porta avanti carriere e specializzazioni in parallelo.
Io ho una storia molto simile alla tua da questo punto di vista.
A margine: condivido in pieno la tua visione sull'agonismo e lo sport come metafora estremizzata del miglioramento in ogni campo.
Esatto!
Naturalmente io nel video mi sono concentrato di più sugli aspetti "contro" perché l'obiettivo era proprio di parlare di questi, vista anche l'eccessiva idealizzazione del "percorso giusto" che si vede spesso.
Però sono d'accordo sul fatto che un presunto multipotenziale possa essere una persona con una marcia in più.
P.S.: quando ho detto che ho degli amici che fanno il lavoro dei loro sogni ma che questo è comunque molto duro e pieno di sacrifici mi riferivo anche a te!
Ciao :) Avrei una domanda: la multipotenzialità può essere spia di un problema nella gestione della dopamina?
@@marcogugliandolo8732 non saprei ma è una prospettiva interessante, approfondiró 🤔
@andrea ❤️
Confermo, l'ho provato su di me che ho 26 anni e fino allo scorso anno ho vissuto con questa modalità e mi ritrovo oggi a non aver concluso niente. Devo dire grazie alla psicoterapia se ho finalmente cambiato rotta e per la prima volta sto imparando la differenza tra ricevere soddisfazioni immediate e pormi obiettivi a lungo termine.
Allora, concordo con te in generale.
Io però non abbandono le cose che faccio (o comunque non tutte) solo perché difficili, e lo scopo principale della mia vita e mio grande valore è proprio quello di fare TANTE cose, anche se questo significa non raggiungere l'eccellenza.
Non mi angoscia essere così, anzi è stata un'illuminazione trovare questa definizione, mi angoscia più che altro non riuscire a gestirla, perché ovviamente il tempo è limitato, e trovare il modo di darmi valore agli occhi degli altri (es. Lavoro).
Personalmente cerco di darmi delle priorità (2-3-4) in cui focalizzarmi + spazio libero per fare il resto che mi va di esplorare (un po' la t shaped knowledge di cui parli). E io amo fare tante cose diverse, ripeto, è proprio il mio obiettivo 🤩
Inoltre, sono d'accordissimo sul fatto che chi raggiunge grandi risultati non ami comunque esercitarsi, però penso possano esserci persone che sono disposte a fare questo sacrificio mentre altre semplicemente non lo sono, perché vogliono fare anche altre cose. Non credo sia solo un discorso di demotivazione e di difficoltà. Anche, ma non solo e non sempre, secondo me.
Il concetto di OK Plateau davvero molto interessante! Lo rivedo in vari ambiti nella mia vita.
Sono d'accordo sul concetto di multipotenzialità "grigia". Infatti io mi sono "legata" a questa etichetta solo per avere un senso, una direzione, nel mio modo di essere. Infatti più che altro mi definisco "multi appassionata".
In generale ciò che voglio più portare a casa di questo video è quello di non fermarsi alle difficoltà e non farmi influenzare dall'etichetta di multipotenziale, come hai detto alla fine. 💪🔥
Sul discorso convinzione condivido in pieno.
Grazie del commento, bello e approfondito. Sono d'accordo, in particolare sul fatto che non tutti vogliano, e abbiano necessità, di diventare degli esperti in un campo. Ma è importante capire che chi invece lo fa, non ha una strada così semplice e appassionata come alcuni possono pensare.
Ecco, in "multi appassionata" mi ci rivedo pur io :)
Ciao, Andrea.
Da "multipotenziale" ho voluto seguire parola per parola tutto il tuo video ed ora ti spiego come mai lo trovo quasi totalmente sbagliato (quasi, perchè sono d'accordo su un solo concetto).
1. In primis, quello che si evince dal tuo video è, sostanzialmente, che una persona che si definisce "multipotenziale" sia semplicemente un tossic* dell'adrenalina. Una persona viziata che vuole solo vivere di fiorellini e felicità e che quando arriva il momento del sacrificio, della dedizione totale, dell'aumento delle skills, dello stress e della gestione del tempo molla e passa ad altro per andare ad alimentare la sua dipendenza da "fiorellini e adrenalina". Oltre a non condividerlo, lo trovo leggermente offensivo. Non che tu lo sia stato esplicitamente ma un pochino lo si carpisce.
2. La multipotenzialità è una zona grigia. Esiste e non esiste. Nessuno può definirti tale. Vero. Difatti è stato un termine coniato per donare pace mentale a chi non capiva come mai si trovasse strett* nella propria vita. La società ti impone silenziosamente (mica tanto silenziosamente in effetti...) di essere "normale". Devi specializzarti. Devi avere UN diploma, UNA laurea, UN percorso, UN lavoro. E se invece io non volessi questo per me? Ecco trovato il termine per far accettare a tutti questa cosa. La gente "media" ha bisogno di dare un nome alle cose per accettarle. Purtroppo è così.
3. Ora sono costretta a farti il mio esempio. Istruttrice di fitness e personal trainer da 11 anni. Proprietaria di piccoli shop online da quasi 3. Studentessa di Economia Aziendale.
Ogni giorno della mia vita mi alzo e mi alleno, sì, anche quando non ho voglia e anche senza divertimento perchè ho degli obiettivi nel campo dello sport e ho delle responsabilità nei confronti dei miei allievi. E' stressante? Non sai quanto. Ma continuo, ogni giorno. Allo stesso tempo, ogni giorno, studio il mercato che tratta la cartoleria e l'artigianato, proseguo nell'apprendimento, lavoro manualmente e sui social. Oltre ad un negozio fisico ho un negozio online, sempre di cartoleria ma digitale. Questo richiede che io abbia le conoscenze tecniche delle app che si utilizzano per i planner digitali. Un immenso mondo fatto di grafica, design, realizzazione e lo studio del marketing ecc ecc (sennò faccio un papiro ancora più lungo).
Ah, poi vado a scuola e studio, sempre nello stesso giorno. Sono sposata, ho due cani e un criceto, quindi ho famiglia e cose da fare oltre il lavoro.
Vuoi dirmi che non posseggo la gestione del tempo, per fare tutto questo? Vuoi dirmi che non so gestire lo stress? Che non mi sento in overworking un giorno sì e l'altro pure? E' vero. Ma guardando più avanti vedo gli obiettivi e sono contenta e disposta a "soffrire" per raggiungerli.
4. In sostanza cosa vuol dire essere "multipotenziali"? Accettare e farsi accettare perchè dalla vita si vuole fare e sapere tutto :D Sì, non la ritengo una cosa positiva volere tante cose, volere troppo e pensare di fare tutto e se potessi scegliere vorrei essere "normale". Essere felice ad avere del tempo libero e non a lavorare. Ma, sono fatta così.
5. La cosa sulla quale sono d'accordo con te è la strumentalizzazione tossica che si è fatta dell'argomento. Anche a me infastidisce parecchio. E sono daccordo sul pericolo per i giovani che possono "far finta di esserlo" per mascherare il fatto che non abbiano voglia di impegnarsi.
Mi sembri davvero una persona intelligente, a pelle perchè è il primo tuo video che guardo. Mi chiedo come tu possa essere caduto nella frustrazione da social. Posso ipotizzare che aver visto davvero troppo riguardante l'argomento, da parte di persone che ne parlano (e anche male) solo per avere views e likes senza manco sapere che dicono, ti abbia portato a remare contro. E' solo una mia opinione, ovviamente.
Ti ringrazio per avermi permesso di condividere con te il mio pensiero :)
Sono d'accordo con te,hai fatto un discorso molto dettagliato...è troppo semplicistico dire che è"tutto bianco o tutto nero",un "multipotenziale" non è necessariamente una persona che non riesce a specializzarsi o a concludere un percorso per mancanza di volontà(ci sono certamente persone che agiscono cosí ma non è la corretta definizione di" multipotenziale" )ma è una persona che vuole fare piú cose e questo gli rende la vita molto piú stressante...con conseguente calo di energie ad un certo punto...è ovvio poi che fare piú cose insieme impedisce ad una persona di eccellere in un campo... quindi è una condizione sfavorevole,non credo che sia proprio la società a volerci cosí ma piuttosto è logica:se suono il pianoforte tante ore al giorno diventerò bravissimo..ma se comincio a suonare un altro strumento musicale chiaro che la prestazione sul pianoforte non potrà essere la stessa!Siccome siamo esseri umani,limitati nelle forze e nelle energie e la giornata dura 24 ore....è ovvio che sarebbe opportuno fare solo una cosa massimo due... ma con il.risultato di farle al top.Quindi essere "multipotenziali" o dispersivi negli interessi è una condizione sfavorevole... ma non causati dalle motivazioni che riporta questo ragazzo,cioè incapacità di accettare che non può esserci piacere al 100/100...perché a questo potrei dire che ci sono persone che amano poche cose e che quindi avranno piú facilità ad orientarsi mentre altre hanno piú interessi e sono piú eclettiche e quindi devono trovare il coraggio di rinunciare a qualcosa,anche se non è facile.Non si possono fare 10 cose insieme e benissimo...nello stesso tempo.Non è umanamente possibile né funzionale.
Siamo tutti multipotenziali. È questo il punto.
ho apprezzato davvero molto, riconoscendomi nella descrizione che hai fatto. Sono convinto di essere multipotenziale, non solo per la mia curiosità, ma anche nella mia capacità di apprendimento, però ammetto e riconosco che l' OK-Plateau è la bestia nera da superare. Faticare per vedere pochi miglioramenti e rischiare di perdere confronti e competizioni... fa mollare. non sono più un ragazzo ;-) , però non è mai troppo tardi per prendere atto dei propri limiti... bravo, grazie!
multipotenzialità non vuol dire mollare alle prime difficoltà, anche perché altrimenti non ci sarebbero persone molto brave in più campi, ma significa essere interessato a piu cose. E anche se una persona si impegnasse e superasse il livello dove le cose cominciano a farsi difficili, e per esempio diventasse un campione, quella cosa potrebbe non piacergli piu , non perche é difficile ma perché non gli interessa più e di conseguenza cambia ambito.
Questo video arriva davvero al momento giusto per me, non conoscevo il concetto il termine "multipotenziale" fino all' altro ieri, quando mi sono imbattuto in un reel che ne parlava. Inizialmente mi sono sentito così rappresentato da estraniarmi un attimo dal mondo esterno. Poi ho ragionato sul fatto che il video aveva fatto leva, probabilmente, sull'effetto Forer. Tuttavia ho continuato a tenere a mente questo termine e ci ho ragionato parecchio; ero incerto sul risultato delle mie riflessioni, vedendo questo video ho capito che, più che un multipotenziale, sono un multipallemosce. Grazie davvero Andrea, io di solito non commento, e solo raramente mi trovo in accordo con i video a tal punto da cambiare radicalmente idea su qualcosa. Questo è stato il caso.
Bravo Andrea sto ancora guardando il video ma ti posso dire che stai facendo grandi miglioramenti nell'esposizione e nella comunicazione in video da quando hai iniziato.
Video interessantissimo come al solito! Potrebbe essere interessante un video nel quale parli della gestione effettiva dei momenti "bassi" nei campi in cui poniamo il nostro piacere, la voglia, e l'expertise. Un in bocca al lupo per tutto, e a presto, Andrea :)
Ciao Andrea! Grazie mille per aver portato alla luce questo discorso, sono d'accordo con te su quello che hai detto riguardante la noia ed il sacrificio, sono convinto anche io che se vuoi progredire in qualsiasi campo sia necessaria una buona dose di entrambi. Il fatto è che spesso chi è multipotenziale accetta anche la noia e il sacrificio per ogni materia ed interesse che decide di perseguire, ti faccio un esempio, Leonardo da Vinci era un grande pittore, ma oltre ad essere quello ne sapeva molto di scienza e per esempio di anatomia umana.. Il fatto è che partendo dalla pittura poi la curiosità lo ha portato ad approfondire anche altre cose a differenza per esempio di Michelangelo che invece è rimasto ossessionato tutta la vita dal corpo umano maschile senza mai cercare altro. E' molto difficile fare un paragone sportivo in questo ambito ma se dobbiamo proprio farlo diciamo che è come se tu fossi un grande bodybuilder e diventassi anche un modello o un attore perchè il tuo fisico lo richiede (schwarzenegger o the rock per esempio), è quello il punto, ti fai il culo sempre ma poi la curiosità ti spinge a diventare esperto anche in campi correlati a quelli su cui ti stai applicando che non centrano obiettivamente nulla perchè sei curioso... Quindi diventi un grande modello ed un grande attore ed un grande bodybuilder, e la tua rete di conoscenza non è iper specializzat ma iper connessa. Il problema dell'essere multipotenziale è che ti piace tutto e non riesci a scegliere, e ti piace tutto il processo (anche quello di noia e sacrificio) di tutte queste cose ed è un problema gigante spesso perchè vieni oberato dalle cose che fai.
Chi decide di iniziare qualcosa per poi decidere di lasciare perdere e approfondire qualcos'altro senza proseguire la cosa che ha iniziato secondo me ha solo cambiato strada :)... Non so se mi risponderai mai, cmq ti ringrazio per questo tuo video e questo tuo punto di vista. In ogni caso ci rifletterò.
Grazie per il video. Credo sia molto interessante e personalmente sono d'accordo con la maggior parte di quanto espresso. Spesso il concetto di multipotenzialità rischia di essere una scusa per non soffermarsi e impegnarsi davvero su un determinato campo abbastanza a lungo per poter diventare bravi ed esperti. Vero - come hai detto - è che c'è anche l'altro lato della medaglia: scegliere "una cosa sola" ti permette di eccellere ma se sbagli, se non hai davvero passione per quella cosa, rischi di fregarti con le tue mani e perdere un sacco di tempo su una cosa che non ti appassiona così tanto. Probabilmente è una questione di equilibrio: il piacere del processo deve esserci, ma anche la fatica del lavoro e della continuità; ma senza il primo diventa soprattutto una tortura. L'unica cosa che non mi convince è il discorso sullo sport, proprio perché credo che sia vero che sia un'estremizzazione del miglioramento. Solo che lo è in un modo molto specifico: in quel contesto è facile misurare il proprio miglioramento. Nel basket posso contare i canestri che faccio su 100 tiri ora e fra sei mesi, e vedere di quanto sono migliorato. Immagino che anche gli sport mentali diano questa opportunità: ora ricordo tot mazzi di carte, fra sei mesi tot + x. Solo che in altre attività gli obiettivi non sono così oggettivi. Se dipingo, non posso misurare solo la mia capacità tecnica (ed anche quella non è così controllabile). Se si scrivono romanzi o incidono canzoni, il successo può dipendere da una quantità incredibile di fattori anche esterni che non sono sotto il controllo dell'autore. Quello su cui si ha controllo è il processo, ma non sempre il risultato. Come diceva Carver: il desiderio di diventare uno scrittore è una fede che non ti porta a nulla, il desiderio di scrivere ti permette di essere produttivo subito (o qualcosa del genere :D). Inoltre, ma lo hai chiarito bene a fine video, in certe attività più teoriche, è necessario conoscere molteplici campi disciplinari; lì allora forse viene buono il consiglio - già citato da qualche commento - di Leonardo Da Vinci: trovare l'arte nella scienza e la scienza nell'arte non perché si passa da una cosa all'altra a muzzo, ma perché si trova il modo di collegare più campi (o forse più microspecializzazioni?) in uno solo.
Grazie mille del video, di grande ispirazione e spiegato benissimo! Era davvero necessario in particolare fare una distinzione tra curiosità e (presunta) multipotenzialità
Adoro i tuoi video ! Sono un atleta di calisthenics e alleno da un po' anche le tecniche di memoria.Da atleta capisco benissimo il tuoi ragionamenti e li condivido a pieno !
Bellissimo video, illuminante, sei un grande Andrea, continua così!
Grazie dei tuoi video Andrea ti stimo molto🙏
Andrea, dio santissimo, ti ho scoperto con i video della memoria e ormai mi sono visto tutti i tuoi video. Sto attraversando questo problema, ormai da un po' di anni credo, e non riuscivo a capire il cazzo di motivo che mi portava a buttare via la mia passione e i miei risultati, nonostante fossi arrivato anche ad un punto meritevole. Non riuscivo a vedere l'insieme, non riuscivo a capire che nulla in questa vita è puro piacere. Probabilemente hai trovato il pezzo di puzzle che mi mancava. Sei la cazzo di persona che mi serviva in questa vita. Ti prego cerca di non morire, mi servi.
Secondo me bisogna distinguere multipotenzialità e discontinuità
Multipotenziale non vuol dire discontinuo
Per me multipotenzialita significa creatività. È risaputo che anche Leonardo da Vinci iniziasse 100 progetti, per poi lasciarli lì
È una caratteristica dei creativi, degli artisti. Ma questo non vuol dire che non possano focalizzarsi su una sola attività
Infatti concordo con quello che dici alla fine del video: è portante coltivare conoscenze sia orizzontali varie che verticali specializzate 😊
In ogni caso, dietro a tutto sta la passione: se ti piace qualcosa lo "senti"
Ciao Andrea, devo dirti che questo video mi ha fatto riflettere molto e venire tanti dubbi... Da anni ormai ho diverse passioni, come il disegno (che ritengo la cosa che so meglio fare, tant'è che mi sto iniziando a desicare al mondo del tatuaggio anche se devo ancora ingranare), la musica (principalmente chitarra e suonicchio la pianola) e negli ultimi due anni lo sport. Tutte cose che mi piacciono molto e che bene o male continuo a fare con relativa costanza, tutte a livello amatoriale. Il fatto è che non so se riuscirei ad abbondare alcune di queste cose per focalizzarmi unicamente su una. Per te esiste una differenza tra passioni e multipotenzialità?
Video perfetto come sempre, bravo.
Brother ti guardo ogni giorno questi video sono oro e mi da quasi fastidio che lo possano vedere tutti(sono avido) sei fantastico (almeno per ora)
Ti ho scoperto da due giorni e mi sento veramente fortunata. Le tue capacità mi fanno rimanere letteralmente senza parole! Ad ogni modo la cosa che mi ha colpita di più di questo video è come tu sia riuscito a fare un'analisi "psicologica" di chi si reputa multipotenziale. Ripeto hai delle capacità incredibili e sarei veramente curiosa di sapere il livello del tuo QI. Ad maiora ❤️
I concetti che hai espresso sono chiarissimi, e sono in buona parte d'accordo con ciò che hai detto; ma c'è un'osservazione che vorrei fare, e mi piacerebbe che seguissi il prossimo ragionamento.
Tu parti da presupposto che l'accettazione della difficoltà e del sacrificio, e quindi di conseguenza l'essere in grado di superare questo fantomatico OK plateau, dipendano principalmente dalla nostra volontà.
Io purtroppo non ne sono convinto, io credo che la propensione al sacrificio e alla dedizione siano invece doti innate, al pari di altre caratteristiche fisiche o mentali. Ci sono persone che mangiano 3000 kcal al giorno e rimangono snelli per costituzione, e altre che ingrassano mangiando la metà. Ecco: allo stesso modo ci sono persone in grado di sacrificarsi e sforzarsi accettando la difficoltà, e altre che invece, indipendentemente dalla loro volontà, non ci riusciranno mai.
Concordo sul fatto che la moda che hai descritto possa portare tante persone a mollare senza manco provarci (e questo è un pericolo), ma non sul fatto che in assoluto la multipotenzialità non esista. Le persone multipotenizali sono decisamente meno rispetto quelle che si autodefiniscono tali per pura pigrizia, ma purtroppo esiste chi non è fisicamente in grado di accettare la difficoltà, anche qualora volesse farlo, esattamente come la persona che ingrassa mangiando la metà non può cambiare la sua costituzione pur volendolo fare.
Non so se sono riuscito a spiegarmi.
Bel video Andrea e bell'argomento!
Grazie :)
Sono d'accordo con quello che dici, soprattutto col fatto che se uno è multipotenziale potrebbe non riuscire nel suo vero "ikigai" per il fatto che si convince di esserlo... In realtà io penso (almeno per esperienza personale) che non è tanto la convinzione di essere multipotenziale... Ma di esserlo sul serio. So che è in contrasto con quello che hai detto ora, ma mi spiego meglio: per me, essere multipotenziale vuol dire riuscire a interessarsi e a fare effettivamente più cose. Ci sono persone che anche se si interessano a molte cose non le applicano, alcuni addirittura si interessano a una o due ed è già tanto. Il multipotenziale riesce anche ad applicare queste curiosità, a provarle e magari scopre di avere del talento. Il punto è che una persona del genere non molla quelle cose perché si convince che è multipotenziale o perché non riesce a reggere lo stress ecc. Ma perché sì, magari è portato per quel campo, ma non è la sua vera passione o il suo, appunto, "ikigai" (giusto per farmi capire meglio). Il punto a sfavore di tutto ciò è che in realtà si sa bene quale sia il proprio ikigai, ma è proprio in quello che ci si comporta come hai detto, ossia mollare perché anche se lo ami è troppo faticoso, e, visto che siamo multipotenziali, il nostro cervello subito ci propone un'alternativa "sia mai che andrà meglio ed è meno faticosa... Magari è il nostro vero scopo nella vita! Anche con meno fatica!" 😂 E invece si sa che si continua a intraprendere la strada sbagliata.
Non so se sono riuscita a farmi capire, perché è talmente complesso questo discorso da non riuscire a riassumerlo bene 😅 in ogni caso quello che hai spiegato nel video mi ha dato un po' di spinta in più per perseguire il mio vero scopo, nonostante lo stress... Grazie 😌
Conosco il concetto da un po', è questo video diciamo che fa da giusto contrappeso.
Semplificando, diciamo che mi sono sempre sentito tendente alla multipotenzialità anche se mai ho pensato di auto-inserirmi in questa categoria. Se dovessi essere riconosciuto come tale - ipoteticamente parlando - vorrei che ci sia qualcosa di ufficiale a poterlo dire. Ma così non è, quindi preferisco definirmi curioso e interessato a conoscere un po' di tutto.
Il concetto del T shaped knowledge penso sia il giusto compromesso e in cui mi viene più facile rispecchiarmi. Ci sono tanti interessi e mi piacerebbe trovare un punto di contatto tra ognuno di essi.
Il video è schietto, trasparente e esposto in modo semplice e diretto. Potrebbe essere traumatico vederlo per un convinto multipotenziale. Ma è fatto tremendamente bene, bravo. Sono nuovo, ma ti seguirò ancora.
Concordo a pieno con quanto detto nel video e mi complimento per il titolo azzeccatissimo. Una sola parola: mutli-GRAZIE!
Ciao Andrea,
sono d'accordo su molti punti, soprattutto sul fatto che tutti siamo più o meno multipotenziali (ed è quindi come dire che nessuno lo è). Il fatto però che una persona decida di fare per un periodo una cosa e poi passare ad altro (anche una volta raggiunto un livello di competenza elevato) è riconducibile a solo una delle macro-categorie che Wapnick riconduce alla multipotenzialità. Chi decide di seguire questo stile di vita, tuttavia, non è necessariamente uno che si arrende e, magari, è perfettamente consapevole del fatto di non essere disposto ad andare oltre con la specializzazione in un ambito proprio perché poi la curva dell'apprendimento e del progresso si appiattisce.
Alla fine, credo che la differenza effettivamente sia tra chi ha un obiettivo importante ed è disposto a realizzarlo a chi invece è parimenti consapevole che non esiste il lavoro perfetto per lui/lei e decide quindi, con serenità e altrettanto sacrificio/dedizione/coraggio di lanciarsi ciclicamente in nuove esperienze professionali e formative. Se poi c'è un obiettivo generale e finale che sta sopra e fa una sintesi di tutte queste esperienze, allora le prospettive di successo possono rivelarsi ancora più radiose.
Vi sono molti (infiniti) approcci possibili per condurre una vita caratterizzata anche da importanti successi professionali, pur dedicandosi a interessi e discipline diverse e senza essere il massimo esperto in un determinato settore (ferma restando la necessità assoluta di queste persone per la società). La T (Broad-Deep) che descrivi è una soluzione assolutamente coerente con il concetto di multipotenzialità, che, sono d'accordo, è un concetto artificiale e convenzionale che serve per descrivere un approccio alla vita e alla conoscenza alternativo a quello della iper-specializzazione (altra estermizzazione convenzionale), ma allo stesso tempo aiuta chi non ha trovato la "professione dei suoi sogni" e che è disposto a svolgere per tutta la vita perché magari predilige l'idea di avere un percorso assolutamente eterogeneo e multidisciplinare. Una scelta del genere non esclude, secondo me, il sussistere di ambizione, tenacia, intraprendenza e desiderio di successo nella vita.
Ti ringrazio per il tuo contenuto e per questa occasione di dialogo!
Federico
Grandissimo Muzziiiiii, mamma che lezione di valore veramente top😍🔝
Video molto interessante, utilissimo come al solito
Ciao!
Con la mia multipotenzialità sono comunque riuscita a laurearmi in una cosa qualsiasi (statistica, che tra l'altro è piuttosto utilizzabile in tanti campi, perciò alla fine not too bad). Ora lavoro come dipendente, ma sono veramente tanto frustrata dal dover fare solo una cosa, quindi sto cercando la mia via per riuscire a fare tanti lavori contemporaneamente e riuscire a sentirmi realizzata 💪
Grande Andrea. Non manca nulla su questo video, sei stato attento ad ogni sfumatura dell’argomento.
Condivido soprattutto il finale che è il motivo che ti ha spinto a fare il video! 💪🏻
Vedere i tuoi video è veramente un piacere perchè tratti argomentazioni serie in maniera semplice e chiara ma soprattutto fai riflettere e pensare ad ogni parola che dici. Alla fine di ogni video mi rimane sempre qualcosa ed è un vero e proprio momento di crescita personale. Sto applicando tante tecniche di cui hai parlato in altro video e mi trovo benissimo. Grazie! Continua così!
Questo video mi ha aiutato molto
"Mio Dio ma parla di me!" - cit
Bravo. I tuoi consigli sono stati fondamentali. Grazie per questo video 👏
Grazie ❤
Grazie 👍
Ciao Andrea, volevo complimentarmi con te per i video che fai. Non solo porti argomenti interessanti ma proponi sempre una prospettiva nuova e intelligente! Studio Direzione d’orchestra e mi sono trovato più volte a voler mollare per le difficoltà che mi poneva di fronte, questo video mi ha dato un’ulteriore stimolo a non mollare!! Grazie
Perdonami ma non sono d'accordo con te. Al di là dei multipotenziali io non credo che la questione sia mollare una passione per un'altra. Anzi l'opposto. Significa non voler mai rinunciare ad alcuna di esse. Vogliamo portarle avanti tutte perché non possiamo farne a meno. E la nostra risposta è trovare le famose "intersezioni", tutt'altro che mollare..ad esempio io penso che la tua passione per il cubo di rubik abbia alimentato le capacità collegate alla memoria. E infatti il cubo ce l'hai ancora dietro le spalle.
Fammi sapere cosa ne pensi..
Grazie mille per fatto questo video. Non conoscevo il termine multi potenzialità ma specialmente negli ultimi anni ho adottato tantissime volte questi comportamenti fino ad ora che devo scegliere cosa fare dopo le superiori e fare i conti con il mio futuro. Spesso tendiamo a mettere in comune la fatica necessaria per raggiungere i nostri obiettivi con la convinzione di aver fatto la scelta sbagliata ed è proprio questa inettitudine che fa accontentare le persone che scelgono un “lavoro temporaneo” che temporaneo non è. Io non sono sono uno che si accontenterebbe di fare un lavoro qualsiasi, prendere i soldi ed andare a casa e questa ideologia mi sta aiutando ad uscire dalla bolla della (falsa) multi potenzialità e accettare le noie e fatiche necessarie per raggiungere i miei obiettivi. Grazie ancora e continua così 💪
Dal basso della ignoranza mi sento di sintetizzare il tutto nel seguente modo Andrea: solo noi sappiamo o dobbiamo cercare in noi stessi quella cosa per cui ci faremmo a pezzi. Rispetto alle altre cose che si sono volatizzate, l'ossessione è un'altra cosa. L'agonista in quanto tale è ossessionato da quello che fa, non da più piacere quell'attività se non a sprazzi ma diventa una "malattia sana" secondo me. Estremizzando vediamo Cristiano Ronaldo: lui è l'esempio dell'ossessione verso ciò che fa. Avoja a dire "mette ansia", questo si è creato uno stile di vista sano e fino a quanto c'è questo non gli si può dire nulla. Anche se l'ossessione a volte fisicamente o mentalmente è davvero controproducente.
grazie Andre ti stimo, spieghi veramente bene grazie a te sto imparando molte cose. Mi sto anche appassionando di memory sports guardandoti nelle gare, sei bravissimo.
grandissimo andrea super competente come sempre! un abbraccio da Modena
Bel video
Prima di vedere questo video ero multi potenziale inconsciamente. Ti ringrazio Andrea, ho capito il perché che c'era dietro all'abbandono delle varie passioni momentanee.
Top numero uno assoluto
Lavoro in ambito informatico da 20 anni ormai, non mi piacciono le etichette, ma posso smentirti tranquillamente sul concetto di multi-potenziale, che in una piccola azienda altro non è che un Jolly. Una figura che torna sempre utile soprattutto quando ci sono delle scadenze incombenti ed hai più team che spaziano dalla grafica alla programmazione.
Chiunque è multipotenziale. Si chiama adattamento e gli esseri umani sono sopravvissuti grazie a questo nel corso della storia. Oggi invece usiamo questo temine per indicare creature specialmente indecise o pigre. Così come dire che sai fare tante cose non conclude niente all'atto pratico, chiunque può usare come scusa la multipotenzialità per essere un grandissimo inconcludente che cede alle prime difficoltà. È normale che da giovani si hanno tante porte aperte, tante possibilità in cui incanalare le proprie energie. Ma fare i volta gabbana quando si è presa una scelta, beh, quella altro che multipotenzialità, si chiama voglia di fare un ca
Contenuti di elevato valore per la propria crescita personale.. molto bravo, grazie per aver condiviso 💪
Verissimo, per esperienza personale negli scacchi dopo qualche anno si perde l'interesse e il "piacere" per il gioco in sè e spesso l'unica cosa che ti può motivare è l'idea di vincere tornei e migliorare. Nell'atletica e nello sport in generale invece subentrano infortuni che condizionano un po' il discorso
Nello studio universitario in generale per fortuna non è così accentuato l'elemento della ripetitività perchè gli argomenti sono molto disparati ed è difficile annoiarsi
@@sgraz02 Giusto
Non conoscevo il concetto di multipotenzialità e il suo background nel mondo della crescita personale. Ho però avuto occasione di riflettere a lungo su quello di multidisciplinarietà (concetto quasi gemello). Credo che in un contesto di libero mercato delle competenze il tuo punto di vista sia inoppugnabile e sono convinto che anche lo stile, la finalità e le modalità di approccio all'argomento siano argute e ben sintetizzate. C'è un senso di responsabilità verso lo spettatore, tra le altre cose belle, nei tuoi video. In un ragazzo non è cosa da poco, continua così. Quanto alla multidisciplinarietà, tanto per il gusto di condividere in estrema sintesi una delle mie riflessioni, credo che questa potrebbe essere fondamentale in uno scenario di utopia rurale fortemente orientata alla filosofia e al gioco. In un contesto simile, inevitabilmente più ristretto nei numeri rispetto ad una società di massa, ma piú somigliante alla vita di tutti i giorni di un individuo medio non c'è necessità sempre di un vero e proprio mercato delle competenze e la multidisciplinarietà diventa fondamentale sia nel lavoro di sussistenza ad esempio, sia nella coltivazione delle arti umane. Ritengo che questa sia una precisazione che forse possa sembrare a qualcuno superflua o prolissa, oltre che politicamente orientata, ma che mi piace sottolineare perché per molti secoli abbiamo vissuto come umanità in età pre industriale in un modo completamente diverso da quello di oggi, in cui la realtà aveva strutture cardini differenti.
Faccio queste precisazioni filosofiche appellandomi al tuo passato/presente da multipotenziale ahahah. Magari la filosofia potrebbe essere una tua area di interesse. In bocca al lupo per tutto! ;)
Super commento ;)
@@AndreaMuzii Ahah grazie... C'è da stare sul pezzo qui..
Sono in questo loop di multipotenzialità e angoscia da anni.
Suono 4 strumenti musicali ma dopo aver raggiunto un determinato livello su ognuno non ho continuato più lo studio, idem con ping pong, scacchi, prestigiazione, informatica, marketing e altro.
Inizio un determinato lavoro e dopo qualche mese ho sempre voglia di cambiare, idem con la laurea magistrale che sto facendo tanto per fare, causa disinteresse in argomenti poco concreti.
Essendo che sto lanciando una startup e ho scelto di perseguire lo spirito imprenditoriale che ho, mi sento un pochino meglio dopo aver sentito il discorso sulla T-shaped, ma allo stesso tempo sono perennemente angosciato essendo che non riesco più ad appassionarmi a niente in modo serio (qualche anno fa con la musica o la magia era diverso, sono riuscito almeno a studiare ed approfondire per anni, ora non più).
Consigli su come trovare la propria ossessione o i campi in cui verticalizzarsi?
Grazie Andrea e ottimo lavoro.
Spero che gli spunti del video ti possano aiutare ;)
Riguardo il come trovare il proprio campo è molto difficile rispondere ma si può fare in breve dicendo che l'ideale è trovare un campo in cui siamo bravi, ci piaccia e sia richiesto... il cosiddetto IKIGAI.
Poi, quest'ultimo può essere mutevole ed evolversi nel corso del tempo.
Stessa mia situazione, dopo aver abbandonato le passioni giovanili (perché non hanno portato a sbocchi economicamente sostenibili) non riesco a trovare qualcosa che mi ossessioni. Continuo a cambiare lavoro senza specializzarmi in nulla, finendo in un vortice di mediocrità e insoddisfazione. Imparo tutto abbastanza in fretta, ma forse l'unica cosa che mi crea un po' di drive è proprio il processo di apprendimento in sé, indipendentemente dal campo. Il tutto è condito da un'asocialità di tipo autistico che non aiuta di certo l'interazione con colleghi e superiori. Se nel mondo odierno fosse accettata un'erudizione di tipo sofistico forse avrei speranze, ma in questa società che ti spinge per forza all'iperspecializzazione è davvero complicato.
Non esiste il tuo campo, accettalo
Ciao, ho 14 anni e mi farebbe piacere confrontare la mia situazione.
A scuola vado bene in ogni materia, alle medie sono uscita con tutti eccellente ma anche alle superiori (dopo migliaia di tormenti mentali su quale scuola prendere ho scelto lo scientifico) ho la media dell’8-9 ovunque e infatti tutto mi interessa in maniera genuina. Ho anche al fortuna sia essere fisicamente dotata e per tutta la mia infanzia ho provato molti sport, ma ora sono determinata a portare avanti la pallavolo o il calcio, che temporaneamente sto frequentanti contemporaneamente per capire in quale specializzarmi. Il mio “problema” è che mi piace TUTTO, dalla scrittura (appena pubblicato due articoli per il giornale della scuola e un sito, sto scrivendo un peerbook), disegno (che esercito prevalentemente d’estate perché sono capace di passarci ore ed ore consecutive), musica (suonato la chitarra per tre anni potrei doverla lasciare per mancanza di tempo), recitazione (che pratico da 8 anni), studio delle lingue ( sono fluente in inglese, intermedio e continuo a studiare con regolarità lo spagnolo ma farei di tutto per avere tempo per portare avanti francese e giapponese di cui sono livello intermedio) ma mi interessano enormemente matematica e scienze, ma anche psicologia, filosofia oltre che letteratura e storia, materie di cui mi informo nel tempo libero. se potessi farei tutto ciò all’infinito tutti i giorni della mia vita ma quello che più mi manca è il tempo, per riuscire con costanza a fare tutto. ho provato a fare una selezione ma qualsiasi cosa tolgo mi manca come l’aria e metterla in secondo piano mi porta a deprimermi, ma allo stesso tempo non riuscire a scegliere un campo di specializzazione o anche migliorare in maniera consistente o dedicarmi completamente in maniera efficace a un qualcosa è enormemente frustrante. Qualcuno si ritrova nella mia situazione? Avete dei consigli?
Ho 12 anni e sono come te, solo che ho praticato nuoto e pattinaggio artistico mentre le lingue che studio sono tedesco, inglese e coreano (sono madrelingua spagnola) sto anche io scrivendo un libro e AMO l’economia,la psicologia e la matematica. Disegno da sempre e invece che suonare la chitarra suono il pianoforte. Per la scuola non ho tempo di fare niente e sto impazzendo🥲
Molto interessante, ma volevo fare un appunto sulla gratificazione.
Se dopo un anno scarso che fai qualcosa arrivi secondo ai campionati inazionali, al 90% continui in quella cosa.
Se dopo due anni che ti alleni non hai risultati che escono dalla media, la tentazione di provare qualcos'altro (per vedere se almeno lì esci dalla mediocrità) è alta.
Per questo secondo me essere portati è l'unica cosa che ti può dare la forza di fare qualcosa a livello competitivo. Parliamoci chiaro, la perseverazione è importante, ma se dopo un paio d'anni di perseverazione non sei competitivo, vuol dire che o la formazione non è adeguata, o quella non è la tua disciplina.
Ovviamente tra quelli competitivi, per vincere ci vuole tutto quello che hai detto tu, non voglio toglierti nessun merito perché so che ti sei guadagnato tutto, ma sono sicuro che tutto è partito da un iniziale successo inaspettato.
Hai ragione, non avevo neanche riflettuto più di tanto su questo aspetto durante la realizzazione del video, ma senza dubbio ha un suo peso, e anche piuttosto significativo. E senza dubbio lo ha avuto nel mio percorso.
D'altra parte 1, non è necessario essere tra i migliori per piacerti quello che fai (seppure esserlo aiuta molto ovviamente), 2, come dico nella sezione disclaimer a 15:10, la passione di fondo ci deve comunque essere, soprattutto a lungo andare.
più vedo i tuoi video e più scopro cose nuove, ora vorrei capire fra le mille cose che fai dove trovi il tempo per documentarti anche su queste cose aahaha
Ciao, alcune riflessioni. In primo luogo, per quanto mi infastidisca l'etichetta, ben venga l'etichetta se serve ad annullare un'altra serie di etichette negative e a "normalizzare" la persona "multifocus", generalmente giudicata come svogliata, inconcludente, che trova scuse o che non ha il coraggio di sacrificare alcuni percorsi per specializzarsi in uno. Nella cultura contemporanea, in Italia almeno, lo specializzato è la persona che si impegna, si sacrifica, approfondisce le proprie competenze e diventa un campione (e per questo è premiato, anche tramite borse di studio, gare, concorsi, encomi, prestigio, ecc.); il multipotenziale invece è il generalista, il jack-of-all-trades, miocuggino, quello che si diletta (diletta!) in tutto ma alla fine non sa fare niente, a volte anche il fallito (l'unico premiato è l'atleta di bi-tri-epta-decathlon, che nasce multipotenziale e poi riesce a specializzarsi PIù O MENO in tutto). E' una percezione scorretta ed estremamente penalizzante.
Al giorno d'oggi funziona così: quando a un comportamento/scelta/preferenza indefinita applichi un'etichetta/brand, comincia ad avere risonanza, a venire citata negli articoli delle riviste, a generare una moda e a generare detrattori.
Cosa ci può guadagnare una persona che si ritrova nell'etichetta/brand "multipotenziale"? I più furbi ci fanno su blog, siti, video, videocorsi, libri di coaching, ecc.; poi ci sono quelli che partecipano alle communities e ne ottengono benefici in termini di network, autostima, senso di appertenenza, buone pratiche, o magari trovano il coraggio (perché sono riusciti a dare un nome al proprio problema) di chiedere aiuto a specialisti per gestire meglio la propria mente e la propria vita; ma il punto più vantaggioso, a mio avviso, è che il diffondersi del concetto di "multipotenziale" possa generare un cambiamento nel mondo del lavoro, che ha sempre chiuso le porte in faccia a persone che sono così e non possono essere altrimenti, favorendo invece sempre e solo la specializzazione o iperspecializzazione. Io leggo tantissimi annunci di lavoro in cui è richiesto di ricoprire praticamente 10 mansioni diverse ed essere esperto in ciascuna di esse (sembra una semplificazione, ma è così): non è ipocrita? Ad una persona multifocus deve essere concesso di pensare che multifocus è OK e viene apprezzato dal mondo del lavoro quanto la specializzazione. Se prende coscenza, grazie anche ai trend e alle etichette, un multipotenziale può vivere meglio la sua vita, capendo come organizzarsi ed essere in grado di gestire 2 o 3 lavori, o di fare un lavoro trasversale, o di lavorare in ambiti totalmente diversi, o concedersi un cambio di carriera.
Sdoganiamo la convinzione che chi fa 3 cose è perché non è riuscito a farne una bene, e quindi ne fa 3 male. E anche quella per cui se fai 3 cose è perché non hai mai avuto lo sbatti per andare oltre l'OK plateau e quindi sei una persona che non si impegna abbastanza e non fa sacrifici. Nella vita la linea divisoria tra amatorialità e professionalismo non è netta, così come ci sono vari gradi di amatorialità e di professionalismo. Un giocatore di volley di serie C, potrebbe tranquillamente non riuscire a scollarsi dalla C per il resto della vita, e certo non dipende solo dall'impegno. Questo non significa che non sia professionista o non possieda expertise nel suo campo.
Detto questo, particolarmente d'accordo su tutta la parte finale del video
Sono d'accordo con tutto se contestualizzato nella società in cui viviamo e nei ritmi che rispettiamo, ma siamo sicuri che il semplice rispettare delle regole imposte da questa società sia giusto? O è solo un modo in cui ci focalizziamo per conformizzarci con gli altri e con le loro idee? In un contesto diverso il tuo ragionamento non tiene, perchè la vera felicità dell'essere umano non è vivere specializzandosi in un determinato settore, ma specializzandosi in diverse passioni. E di esempi di gente do successo multifunzionale ce me tanta.
Direi di no. La vera soddisfazione, e quindi la felicità, viene quando si diventa bravi in qualcosa e ci si riesce ad avere successo. Non rimanendo sulla superficie di tanti campi senza arrivare da nessuna parte. Questo significa anche che il percorso sarà più faticoso ma è proprio la fatica a gratificare, non l'inseguire il divertimento, al quale, tra parentesi, ci si assuefà.
Come posso essere sicuro di aver trovato la mia vocazione? O il lavoro perfetto per me? Ho tante passioni. Di lavoro faccio il cuoco da 10 anni ma I colleghi in cucina sono molto particolari, e spesso i salari non bastano. Non ho neanche quel grande desiderio di aprire un mio ristorante. Sono circa 3 anni che vorrei fare qualcosa di diverso e sentirmi soddisfatto. Poi però ho da pagare bollette e affitti e non è così facile di questi tempi. Ps. Non ho neanche un diploma e vivo all'estero.
Bel video hai consigli per gestire più passioni e curiosità?
T shaped knowledge. Sentiti libero di approfondire diverse passioni ma su una (o due affini) veritcalizzati💪🏻
@@AndreaMuzii faccio fatica a capire quali. Perché molte cose mi incuriosiscono ma non so su quali verticalizzarmi.
è solo una questione di bisogni.. sfida, diversità, novità.. se vengono soddisfatti questi bisogni poi non importa che sei multipotenziale o specialista. Poi bisogna vedere se sono hobbyes o lavoro
Giusto, è importante accettare anche quello che non facciamo per puro piacere però
Porteresti un video sul PAO ?
Trovo che il termine coniato dalla Wapnick e la trattazione esasperata che ne fanno soprattutto gli youtubers, solo perché è il tema del momento, siano molto fuorvianti. Preferisco il concetto espresso dalla Barbara Sher col titolo " Refuse to Choose!: Use All of Your Interests, Passions, and Hobbies to Create the Life and Career of Your Dreams", che è parecchio lontano dalla descrizione che ne hai fatto tu qui. Ritengo che ci sia una premessa completamente sbagliata che guida il tuo discorso, ovvero che lo scopo ultimo debba essere necessariamente l'eccellere in quello che si fa. Parli di competizione, di raggiungere e superare il punto di ok Plateau e lo contrapponi al percorso fallimentare del "multipotenziale" che abbandonerebbe la nave quando il gioco si fa duro essendo incapace di affrontare il lavoro serio necessario per raggiungere l'eccellenza. Sono d'accordo con te solo sulla parte finale in cui parli del rischio che un giovane senza esperienze rischia di non coltivare seriamente nessuna passione e di vivere di fugaci curiosità a vita, trovandosi magari a cinquant'anni a non sapere nemmeno chi è. Ma la questione secondo me va vista in termini meno sportivi o carrieristici se vogliamo. Non mi definisco un multipotenziale, semplicemente perché non mi piace il fatto che è la nostra società, soprattutto quella occidentale, che ha bisogno di definire le persone con il loro lavoro, i loro risultati, e le loro carriere, ma condivido il concetto che questa parola vorrebbe definire. Non parliamo di supereroi o indecisi cronici e inconcludenti. Esistono persone che non sentono l'esigenza di eccellere in qualcosa o competere con i propri simili a tutti i costi, ma semplicemente non vogliono passare l'intera propria vita a fare esclusivamente un lavoro e perfino convincersi di essere quel lavoro. Esistono persone che fanno al loro meglio e intensamente esperienza di molte cose perché preferiscono spendere la propria esistenza a sperimentare molte versioni di se, invece che investire la propria vita a rincorrere una medaglia o un record in qualche campo. Non ho nulla in contrario verso chi ha piacere nella competizione o nell'arrivismo, ma mi hanno sempre fatto un pò paura quelli che arrivano all'eccellenza in un campo e poi sono degli incapaci totali in quasi tutto il resto. Secondo il mio modesto parere, l'uomo nasce curioso ed è un peccato che ci si convinca che valga la pena fare qualcosa solo se si ha in programma di diventare uno specialista. La sto facendo lunga, mi fermo qui dicendoti che non è vero che chi fa molte cose senza eccellere si ferma al punto ok Plateau e passa ad altro. Io personalmente faccio molte cose in maniera ciclica e non mi annoio mai. Complimenti per i contenuti.
Un problema è capire, mentre si è in un periodo no, soprattutto se dura mesi, se si è semplicemente in calo nella curva o si sta sbagliando strada. Purtroppo è difficile rendersene conto e si entra in una sorta di loop
Vero. Il mio suggerimento, come dico nel video, è di aspettare per vivere prima diversi alti e bassi. Non si può mollare al primo calo
@@AndreaMuzii sono d’accordo!
4:38
Quanta verità in questo video, è davvero esplicativo per i giovani. Complimenti
Multidisciplinarietà>>>>>>>multipotenzialità
ma si potrebbe tipo essere dei "MultiSpecialista"? nel senso che ti specializzi in un campo, e appena "finisci" magari di imparare quasi tutto di una certa specializzazione e dopo di che appena finita questa, passi a un'altra e ti specializzi anche in quella, ovviamente arrivando ad un punto molto solido di queste specialità e ovviamente mantenendole attive ma con meno presenza... perché mi rattristerebbe tanto sapere che non ci si può specializzare in diverse cose nel corso del tempo... ovviamente non parlo di farlo contemporaneamente perché lì si tratta di focus... ma appena finisci una e la finisci bene... l'essere umano potrebbe mantenere quelle informazione e andare ad acquisirne altre ? :(
Ho sempre pensato che si è multipotenziali perché non ci si conosce e di conseguenza non si trova la propria strada.
Sicuramente in alcuni casi, ma non in tutti
POV: hai letto due libri sul self improvement e qualche articolo su internet e vuoi fare la lezione alla gente su come funziona la mente umana e fare sentire qualcuno sbagliato perché il loro modo di essere non corrisponde allo stereotipo di successo che il capitalismo ci ha dato.
Ma cosa c’entra il capitalismo? Qua si parla di raggiungere obbiettivi completamente slegati dal profitto, di perseveranza e di responsabilità.
Non sono d’accordo, ho apprezzato molto il pensiero esposto ed il ragionamento fatto, tuttavia penso che una persona può possedere anche più di una potenzialità. Certo più se ne ha più è difficile gestirle, scegliendone una e focalizzandosi solo su quella si potrebbe arrivare a quel 1% delle persone che riescono in una potenzialità. Tuttavia, è realmente necessario diventare ultra specializzati in una potenzialità ? Io penso che scegliendo poche potenzialità esempio: 1 sport, 1 studio , 1 hobby. Sicuramente non si raggiunge il picco che si potrebbe raggiungere se si facesse soltanto una di quelle, ma si potrebbe raggiungere un discreto- medio livello per tutte e 3 le potenzialità che consentirebbe di trovare un lavoro, non il “migliore” e di partecipare “agonisticamente “ in tutti e 3 i campi ( consapevole che sono campi che ti piaceranno per tutta la tua vita e non per qualche anno).
Comunque complimenti per il video, porti spesso contenuti di alta qualità.
In realtà sono d'accordo con quello che dici!
Il video non nega il fatto che alcune persone possano (e vogliano) portare avanti più di un campo.
L'obiettivo infatti è quello di aprire gli occhi su che cosa significhi perseguire un campo, o trovare la propria strada, non negare che esistano altre opzioni o che questa sia la migliore.
Come dico nel video anche io porto avanti ben più di una cosa sola!
Allora scusa avevo interpretato male 😅
Pls English subtitles
se ascoltate bene ad un certo punto dice multipotenzialità
Ciao, pure io avevo visto un ted talk sulla multipotenzialità e mi affascinava la teoria, ma quando una roba mi piace la metto sotto torchio e l'analizzo. Quindi mi sono messo in discussione pensando che fosse più una scusa e vedendola un po' come una maledizione.... Bello questo video che va contro corrente!
10:11 e l'università? Può essere già di per sé un ottimo sostituto dell'agonismo per apprendere i concetti elencati?
Solo in minima parte
Mi piacerebbe parlare con qualcuno di voi,se ciò non è possibile, ti ascolto lo stesso volentieri...Grazie.
C'è anche un altro tipo di soggetti multidisciplinari o multipotenziali o chiamiamoli come vogliamo, che continuano a praticare quelle 3-4 cose che sanno fare bene, anche meglio degli altri e non mollano, tu come li chiami quelli?
Sono io😅😃
@@AndreaMuzii è possibile sia quella la vera “multipotenzialità”?
@@giuliamaceroni1002 Per me è quella infatti!
@@AndreaMuzii appunto! Quindi è da rivedere l'utilizzo della definizione di multipotenziale in quanto non è attribuibile a persone che saltano di palo in frasca solo per "scoprire e provare" cose..
io ho molte passioni ultimamente mi sono appassionato alla magia a 32 anni e mezzo e ho comprato e sto comprando tutto quello che si può comprare sulla magia peccato che sono troppo vecchio per farlo diventare un lavoro ma sono appassionato, sono appassionato anche di storia e mi sto appassionando anche al tuo campo anche se gia di mio ho una buonissima memoria, mi dispiace non sono d'accordo con te
Quando parlavi della curva d'apprendimento, dell'OK Plateau eccetera mi è subito venuto in mente anche l'effetto Dunning-Kruger. Credo che anche quello si potrebbe facilmente applicare al presunto multipotenziale, che raggiunto un certo grado di conoscenza pensa di essere arrivato all'apice, senza approfondire, e quindi non progredisce. Questo solo perché andando più avanti il progresso è così rallentanto rispetto al momento precedente che è convinto di aver raggiunto l'apice. Cosa ne pensi?
Sono d'accordo con te e adoro ascoltare le persone che hanno un punto di vista critico su argomenti mainstream.
Ciao Andrea, grazie per il tuo contenuto.
Condivido una visione simile e disincantata del tema, anche se, secondo me, la multipotenzialitá é tutt’altro che “una stupidaggine”:
th-cam.com/video/qIN-SYD3r_M/w-d-xo.htmlsi=NYzEaBLlpdGZT-XV
Grazie!!
Federico
Proprio in questi giorni ero in cerca di qualche libro da leggere e mi sono imbattuto in "Diventa chi sei", per caso lo hai letto?
P.S. Gran bel video come al solito, riesci sempre a portare contenuti interessanti e curiosi
Non l'ho letto, magari lo farò però. L'autrice è Emilie Wapnick la ragazza del Ted che nomino tralaltro.
@@AndreaMuzii Nel frattempo, dopo il tuo video dove presentavi i libri, ho acquistato "Piccole abitudini per grandi cambiamenti", "Deep Work" e "L'arte di ricordare tutto". Hai letto "Antifragile"?
Assolutizzare concetti ed esperienze come quelli affrontati nel video è miope e controproducente. Al di là della multipotenzialitá. Spero cambierai idea.
P.s.: non mi ritengo multipotenziale
Sentirei volentieri ma 20 minuti di video sono tanti 😅
Io non ho mai creduto a questa sciocchezza del multipotenziale. è solo una scusa per quelli come me, che fanno tante cose senza portarne a termine una, che gli permette di nascondere il fatto di non essere abbastanza motivati o di avere scarsa costanza. Io da sempre faccio millemila cose e quello che ho sempre rimpianto è la mancanza di costanza, spirito di sacrificio e dedizione, ma non mi sono mai sognato di giustificare queste mie mancanze con una parola che sembra quasi un superpotere. Se ci sentiamo giustificati da questa fantomatica “multipotenzialità” non usciremo mai dal loop di interessi abbandonati appena diventano impegnativi.
Giustissimo
Concordo su tutto, ma non so come uscirne! Ho 26 anni e mi sono laureato in una disciplina per cui ho perso ormai interesse, ma ormai posso trovare lavoro solo in questo campo (anche per rispetto dei soldi e del tempo spesi) e passo le mie giornate a cercare svogliatamente annunci di lavoro per cui in realtà non mi importa molto... Da un anno ormai, davvero trovare la forza di volontà è difficilissimo, specie se continuamente trovi altre cose che ti interessano più di quello che hai studiato
@@stockeradiant4322 stai ricadendo nella multipotenzialità. Se avessimo 100 vite da vivere chiunque proverebbe cose nuove, ma ne hai una ed è già tanto. Non farti tante idee strane su cosa ti potrebbe piacere, quando eri piccolo non ti chiedevi se potevi fare qualcosa di diverso. E ti assicuro che manco chi fa quello che gli piace sa come ci è arrivato. Sono un atleta di livello nazionale da 15 anni e non so minimamente chi me l'abbia fatto fare. Ogni volta che mi alleno mi chiedo che cosa ci faccio lì al campo. Quando poi in gara arrivo motivato e realizzo un record personale, capisco perché. Poi se vuoi cambiare, per l'amor di Dio, cambia, ma se la mentalità resta quella di non sapere cosa si vuole, ti assicuro che dopo due mesi sei punto e da capo. E la cosa brutta, più di tutto, è che sei perennemente insoddisfatto e non ti godi la vita nel mezzo. Oggigiorno siamo continuamente distratti da tutto ciò che si può fare nella vita vedendo quella di tutti su internet o social. Questa è un'impostura e gioca proprio sul senso di insoddisfazione, altrimenti sui social non ci staresti e saresti a vivere la tua vita per conto tuo, felice, senza pensieri disturbanti. Ricordati quando non avevi ste fisime. Scommetto che non pensavi a ste cacate. Daje
Perché non provi a giocare a scacchi bendato
Cosa yugioh?🥺😍😍😳
Cazzo se ero forte, ai tempi del Dark World il mio era temibile.
@@AndreaMuzii esigo un comeback🥺🥺🥺🥺🥺🥺🥺
Io sono il contrario di multipotenziale
Non ho mai avuto una passione
Una volta si diceva "E' un ragazzo intelligente ma un po' incostante" oggi si dice "E' multipotenzialeh!"
Concordo su tutta la linea.
In particolare trovo irritante l'aver introdotto una definizione complimentosa per fare sentire più che legittimate persone che in effetti sono solo poco perseveranti e poco inclini al sacrificio.
Non c'entra nulla con l'avere diversi interessi, il che è sempre positivo.
Il concetto si riferisce proprio a chi prende e molla non appena il gioco si fa duro.
In prarica, a persone con poca determinazione: la maggioranza.
Introdurre questo termine impedisce loro di rendersi conto che fanno così perché hanno un limite (auto imposto tra l'altro), e di conseguenza impedisce di superarlo, poiché il limite non viene riconosciuto come tale.
@@lephio qual è la definizione giusta?
@@lephio difficile dire che la definizione è errata, se non ne esiste una ufficiale. Cercherò il commento comunque. Grazie