Perché oggi si lavora meno in studio di registrazione?

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  • เผยแพร่เมื่อ 1 ก.พ. 2025

ความคิดเห็น • 20

  • @RiccardoMarraGuitar
    @RiccardoMarraGuitar 11 วันที่ผ่านมา +3

    Bravo, c’è ancora qualcuno che dice le cose come stanno .

  • @mariadesiopezzo8379
    @mariadesiopezzo8379 10 วันที่ผ่านมา +1

    Ottime argomentazioni! Bravo! La frase finale "Chi non presta attenzione difficilmente la riceve" e' veramente da "ruminare"...

  • @nicholasarduini164
    @nicholasarduini164 6 วันที่ผ่านมา +1

    Gli studi di registrazione esistono praticamente solo nelle grandi citta, in provincia e città piccole medie in italia non esistono studi(o se ci sono costano una fucilata) e luoghi di aggregazione dove poter condividere conoscenze e tecniche

    • @musicbusinessitalia
      @musicbusinessitalia  5 วันที่ผ่านมา

      Ormai in qualunque luogo della terra ci sono persone (e quindi luoghi) dove si fa musica. Che poi siano studi grandi o meno, strutturati o meno, è un altro discorso. Se credi che dove vivi non c'è nulla, questo è esattamente quello che succederà poiché non ti muoverai dalla tua cameretta. Ti consiglio di provare a chiederti: "chi ne mio paesino vorrebbe fare le stesse cose che piacciono a me?". Saluti

  • @FedericoDiMarzio-t1b
    @FedericoDiMarzio-t1b วันที่ผ่านมา

    Bel video, ma al netto dei fatti è davvero così? Cioè, tutto quello che dici ha senso e sicuramente detto da te, che sei un esperto nel settore, assume valore. L'esperienza in studio però costa davvero tanto e molto spesso è possibile "bypassare" almeno una parte di questa con l'home-recording. Poi, pensare di occuparsi in prima persona di ogni segmento della creazione di una canzone, dalla produzione alla commercializzazione, è folle. Credo che una buona soluzione sia l'incisione a casa con attrezzatura e suoni di livello (e molta autocritica) e il mix&mastering fatto da professionisti (un po' alla Billie Eilish). Non è impensabile se non sei alle primissime armi e comunque vuoi ottenere un buon prodotto. La premessa fondamentale è chiaramente quella che tu sia in grado di produrti/registrarti, che ne pensi?

    • @musicbusinessitalia
      @musicbusinessitalia  23 ชั่วโมงที่ผ่านมา

      Come dico nel video, il lavoro di registrazione a casa va benissimo in fase di provino e/o per finalità di studio. Se parliamo di aspirare e/o lavorare in ottica professionale, curare ogni step della produzione è folle tanto quanto lo è pensare che si possa "uscire dalla cameretta" per mix e master. Senza un produttore artistico serio, che accompagna l'artista dalla fase di provino alla preproduzione (e qui si apre un tema infinito), per mia esperienza vedo che i risultati sono sempre mediocri. Di base in questo video ho utilizzato la "scusa" dello studio di registrazione per enfatizzare il concetto che la musica necessita di confronto umano. "L'incisione a casa con attrezzature e suoni di livello" non è quello che fa la differenza, come non la fa andare in studio se prima di arrivarci non si è curato il lavoro preproduttivo. La differenza la fa sempre l'idea, la scrittura, il processo e le persone con cui si lavora. Saluti

  • @duetoni9402
    @duetoni9402 10 วันที่ผ่านมา

    Finalmente la verità, musica che non dura negli anni e nessuno che spende più per la musica

    • @musicbusinessitalia
      @musicbusinessitalia  10 วันที่ผ่านมา

      Purtroppo il mercato attualmente è così e dobbiamo impegnarci nel cercare di invertire la rotta. Un saluto

  • @Sergissimo
    @Sergissimo 10 วันที่ผ่านมา +12

    Con tutto il rispetto, mi permetto di dire che non sono d'accordo. Io sono un appassionato di home recording da almeno 30 anni e ho avuto esperienze in Studio ( sempre come amatore ) e mai tornerei in Studio, per gli stessi motivi che esponi in questo video ma riflessi al contrario. Tu banalmente stai dicendo " ehy , scendi dalla macchina e vai al lavoro a piedi , che ti fa bene!! " , " eh ok ma arrivo in ritardo..." , e tu " ma non importa, goditi il panorama, magari incontri gente, fai esperienze... " , " si ok tutto bello , ma arrivo in ritardo. ". Cioè Voi Signori produttori dovete ricordarvi di premettere un paio di cose che spesso vi dimenticate: 1) il Vostro pubblico, la Vostra clientela è una nicchia di persone, che coincide con i professionisti. 2) i professionisti sanno già molto bene che uno Studio con un team di persone e musicisti sono meglio di un plugin 3) non ci sono più motivi validi per affidarci a Voi , quando poi ci si trova come una goccia in mezzo al mare , quando nessuno ti caga se prima non metti mano al portafoglio, quando la soglia di attenzione della massa è stimata a 7 secondi, quando il 99% degli ascoltatori utilizzano il cellulare per sentire musica, quando i negozi di dischi non esistono più e i dischi li fanno i Pro ( con la loro Casta di persone intorno ) o gli illusi e i nostalgici e quando una sessione in Studio mi costa come una rata della macchina. Chissà come mai in questo video non si parla appunto, di quanto costa un' ora nel tuo Studio, o quanto costa un produttore, un fonico, un musicista session, un master e una distribuzione su Spotify. Chissà perché non viene detto che poi, anche volendo seguire le regole del buon prodotto di qualità in Studio, servono tonnellate di euro per sponsorizzarsi una volta che hai finito e fai " ciao ciao e buona fortuna" al tuo cliente. Eh no, non ne vale la pena. Quindi che si fa? Risposta: home recording. Se passerà il treno dell' algoritmo fortunato o della conoscenza di circostanza allora si potrà pensare di passare in Studio per il prossimo brano... ma anche no , visto che appunto , con mille euro di pc e scheda e un paio di cuffie faccio praticamente le stesse cose.

    • @musicbusinessitalia
      @musicbusinessitalia  10 วันที่ผ่านมา +2

      Partiamo da due punti diversi: in questo canale ci rivolgiamo a chi fa, vuole e/o aspira a fare il professionista. Non ci rivolgiamo a chi fa musica e vuole continuare (giustamente) a farla per hobby.
      Di diretta conseguenza, è logico che gli approcci siano totalmente opposti.
      Personalmente vivo di questo mestiere da ormai 15 anni, quindi non mi interessano le "opinioni" ma solo i fatti.
      Sul discorso di "ciò che non viene detto in questo video": trovi oltre 600 video tantissimi dei quali parlano in modo estremamente approfondito degli argomenti che citi (costi, discografia, gestione, licenze, diritti, distribuzione etc etc). Magari prova ad esaminare il canale in modo più approfondito. Saluti

    • @Sergissimo
      @Sergissimo 10 วันที่ผ่านมา

      @musicbusinessitalia lo farò sicuramente. Grazie della risposta.

    • @popopapa-un9fl
      @popopapa-un9fl 10 วันที่ผ่านมา +3

      Ma scusa, sei un appassionato sul serio o volevi farlo come mestiere ma non ci hai provato seriamente? Con il mestiere la gente ci deve campare. È inutile lamentarsi se un professionista chiede i soldi per il suo lavoro. La differenza fondamentale di andare in studio, per me, è che sei in uno spazio dove la musica è al centro. Non sei a casa tua a registrare tra una pizza e una sosta al cesso. Se tu sai come sfruttare uno spazio specifico per caratterizzare la tua produzione (e non parlo solo a livello di ambienti ma a livello sia di persone che ci lavorano sia di effetto che quell' ambiente ha su come tu produci), non c'è home recording che tenga. L' home recording va bene per i provini. Il problema è che nella musica di oggi si è persa l'importanza dello spazio, del luogo e delle persone che ci stanno dentro. Per quello sembra non ci sia più spazio per nessuno e ci si sente una goccia di profumo in un mare di letame. Così poi si dice che pensano tutti allo stesso modo, che ascoltano tutti col cellulare e che della musica non frega più niente a nessuno! Uscite dalla vostra testa e guardatevi intorno, mannaggia

    • @Sergissimo
      @Sergissimo 9 วันที่ผ่านมา +4

      @popopapa-un9fl il tuo è un bel discorso filosofico che comprendo bene e rispetto... ma fa poi a cazzotti con la realtà. Era così bello negli anni 90 andare in sala prove e passarci tutto il giorno, lo so bene. Ricordi quando abbiamo avuto sottomano i primi cd? C'era chi era fan della cassettina e mai avrebbe tradito quel supporto, per non parlare del vinile. Ricordi quando sono comparsi gli mp3 ? C'era chi diceva " ma il cd non morirà mai". Abbiamo vissuto un grande cambiamento di fruizione della musica e capisco che è difficile cambiare mentalità. Per chi ha la fortuna di lavorare ( ancora per poco ) in uno Studio di registrazione vive lo stesso contrasto con " il mercato" , i sempre meno clienti, le tasse, i clienti squattrinati. A questo siamo oggi e non è colpa mia. Io mi sono soltanto adattato e , non ho appeso la chitarra al chiodo , anche se il 90% degli amici che avevo l' hanno fatto, anche se poi tanto non mi ascolta nessuno. L' home recording è una Benedizione per me, mi permette di continuare a creare... senza nessuno che mi dica " si però...ci sarebbe la fattura da pagare, si però... dovrei fare entrare il prossimo cliente". State pure Voi in quel mondo lì, cantatevela e suonatevela pure. Ma è questione di tempo e scomparirete. Farete la fine del porno , che una volta era fatto solo dai professionisti ed oggi è gratis per tutti.

    • @niccoloavanzi
      @niccoloavanzi 8 วันที่ผ่านมา

      ​@@musicbusinessitalia Vero tutto quello che dici, ma altrettanto vero che purtroppo i "fatti" come li chiami tu in Italia sono veramente terribili. Non è una questione di hobby, nessuno nasce imparato e per lo stesso motivo non tutti nascono con i soldi. Sopratutto a livello discografico, e non venite a dire che non è così, o fai musica che vende oppure devi avere TANTI soldi e promuoverti da solo perchè altrimenti non ti caga nessuno. Quindi chi ha voglia di spendere i soldi per uno studio, produttore, e tutto il resto (e per registrare un album sono davvero tanti soldi), quando poi devi anche dare il c*lo per arrivare da qualche parte? Che ci si voglia provare sul serio oppure no, sono diventati TROPPI i soldi che una persona deve spendere per avere un disco in mano che poi non si sa che fine farà. Oltretutto la musica in Italia al 90% fa veramente cagare (mio punto di vista), quindi forse anche gli studi di registrazione dovrebbero filtrare un po meglio quello che producono e pensare meno ai soldi, proprio per lo stesso discorso che uno studio professionale è meglio di uno casalingo... E anche li, spesso gli studi neanche ti cagano e guardano solo al tempo e al portafogli. Credo sia contro producente per un artista avere delle sessioni dove devi fare le voci in una giornata o qualsiasi altro strumento, o addirittura quando in una settimana registri, mix e master di un disco, credo che un lavoro fatto bene abbia bisogno di più tempo... A casa uno può prendersi il tempo che vuole e registrare quando "se la sente". Uno studio è sicuramente più professionale di uno studio casalingo, ma sicuramente per come si è evoluta la musica al giorno d'oggi forse uno studio serio non è davvero più così necessario a meno che non hai i soldi. Se proprio devo affidarmi ad uno studio lo faccio solo per mix e master. Ma per il resto trovo più soddisfacente farmelo da solo, anche con la consapevolezza "forse" renderà meno a livello qualitativo. Quindi se raccontiamo la storia ricordiamoci di raccontarla tutta, non facciamo come studio aperto :P Questo ovviamente è solo il mio punto di vista.

  • @P-Musica
    @P-Musica 9 วันที่ผ่านมา +2

    Una domanda: il mercato solitamente premia i bisogni. Come mai il mercato non colma il bisogno cosi diffuso, nei musicisti, di esibirsi e di fare concerti? Come mai non nascono agenzie di spettacolo? Succede perchè ormai, esclusi i grandi eventi, ascoltare musica dal vivo alla gente non interessa più? Non credo sia solo un problema di qualità. Ci sono tante proposte di qualità che non trovano occasioni. Temo che la risposta sia che il mercato abbia capito che il concerto è un bisogno solo per i musicisti.
    Mi piacerebbe sapere la vostra opinione su questo tema.

    • @P-Musica
      @P-Musica 8 วันที่ผ่านมา

      @The_G_FACTOR i gestori di locali sono imprenditori. Vendono un servizio. La musica oggi, per un locale, non è più un servizio. La musica, intesa come "concertino" (cit. SIAE), non è più un servizio perché il suo cliente non lo richiede. Il tema è molto più complesso, ha a che vedere con aspetti sociologici e culturali. Se voi, musicisti o presunti tali, non lo capite continuerete continuerete a parlare di cose che non esistono (più)

    • @The_G_FACTOR
      @The_G_FACTOR 8 วันที่ผ่านมา

      @PerlaMusica-h8r "Se voi, musicisti o presunti tali, non lo capite" dove sta scritto nel mio commento che io non l'ho capito?
      Da questi presupposti è inutile continuare la discussione.

    • @musicbusinessitalia
      @musicbusinessitalia  8 วันที่ผ่านมา

      Il tema è complesso. Vi consiglio di vedere l'ultimo video pubblicato rispetto all'analisi del global music report 2024, perché tante risposte emergono. Al netto di questo, quello che vediamo noi è una grossa difficoltà nella parte relativa ad una corretta esposizione: i progetti artistici sconosciuti che puntano ad entrare nel mondo emergente, non sanno comunicare (skill oggi necessaria tanto quanto in passato), non hanno messaggi forti, non hanno un'ideologia chiara, non costruiscono esperienze, sono assolutamente carenti a livello di ricerca per quanto riguarda la propria identità sonora, espressiva e, nuovamente, è totalmente assente un'identità comunicativa. Aggiungiamo a questo il disastro dal punto di vista della conoscenza del mercato e, di diretta conseguenza, una grossa difficoltà strategica e via...il minestrone è fatto. Saluti

    • @Sergissimo
      @Sergissimo 8 วันที่ผ่านมา +1

      @@The_G_FACTOR Sono assolutamente d'accordo con te , hai descritto perfettamente la situazione attuale italiana. Mi fa sorridere la risposta del " Canale " , che butta la palla in tribuna con le solite balle della mancanza di comunicazione, messaggio,ricerca di identità sonora o musicale. Ma chi è Lui per giudicare? Come si permette di puntare il dito su un artista emergente e dire se è meritorio? Immagino che però, se fosse seguito da degli esperti professionisti sarebbe perfetto...vero? Venghino Signori venghino , te lo diciamo Noi chi sei. Te lo diciamo iva inclusa. Tu G Factor hai fotografato quello che poi è la " normale" conseguenza del musicista che una volta partiva dal garage e oggi , per tornare nel tema del video, parte dal home recording. Quando ero ragazzo, Milano e provincia fino sù a Como , Varese e il Canton Ticino contavano decine, centinaia di locali dove suonare. Moltissimi già attrezzati con un mixer che ti lasciavano una cassetta a fine live, e Fanculo gli Studi di registrazione, erano già un ottimo biglietto da visita per bussare alle etichette. È da qui che arriviamo Noi. Oggi nei locali suoni se fai le cover di Pezzali al giovedì sera, sapendo che hai la sveglia alle 6 il giorno dopo. Le nuove generazioni si scaricano l'app sul cellulare e si fanno il beat o creano la base con l' Ai , ci cantano sopra con un microfono usb e in mezzora sono su Spotify. Quindi dito medio alzato all' identità musicale. Il messaggio c'è bisogna solo imparare a capirlo...

    • @Sergissimo
      @Sergissimo 5 วันที่ผ่านมา

      @popopapa-un9fl Congratulazioni e Complimenti per i tuoi 300 concerti... tuttavia non mi permetto di giudicare, ma non mischierei il musicista e l' intrattenimento musicale. La questione era un' altra: perché dovrei impegnare tempo e denaro in uno Studio di registrazione se poi lo spazio fisico possibile è praticamente zero? Conviene di più l' home recording. Tu rispondi dicendo che in media hai suonato davanti ad un pubblico una volta ogni 3 giorni negli ultimi 3 anni , quindi non bisogna lamentarsi ma darsi da fare. Sono parole tanto vere quanto banali secondo me, come quando sento dire " servono i fatti e non le opinioni" ... non tengono conto di millemila variabili e condizioni e soprattutto compromessi. Personalmente non mi va di sostituirmi a Radio Italia solo musica italiana e la dico con altre parole " di respirare la stessa aria di un secondino non mi va , perciò ho deciso di rinunciare alla mia ora di libertà... " . Sono scelte. Resta però radicata in me la convinzione che non è lo Studio di registrazione a fare Arte , ma il musicista. Senza lo Studio di registrazione il musicista vive , senza il musicista lo Studio di registrazione muore.