Minchia, se ti senti in dovere di rispondere a chi non ha capito la natura ironica di alcune tue affermazioni quali 'sarà illegale avere una moto' ( frase dalla difficilissima interpretazione comica) allora capisco quanto tu ci tenga alla responsabilità che dai al tuo lavoro. Ti ringrazio per il tempo, la pazienza e la capacità di sorpasso dei minchioni che ci metti.
Tu scherzi! Ma hai azzeccato la situazione! La Tv,già da alcuni anni...prende spunto da youtube...basta che vedano cosa attira di più e la "inglobano"nel loro programma... Tanta ma tanta fatica in meno per cercare cosa piace alla gente. Hanno capito che alla gente piace la "reazione" ad un qualcosa....e cosa c`è di meglio di una reazione di una famiglia a questa notizia?
Si guarda una cosa assurda,appena accendo la tv trovo mille motivi per spegnerla,qualsiasi canale sia. Tranne dmax e focus il resto è feccia e se le gente dovesse scegliere se pagare o no non farebbero una lira.
Anzi ora che ci penso meglio succede anche con i giornali,l'altro giorno ad esempio era appena uscita la notizia della zanzara infetta,e su leggendo alcune notizie è spuntato fuori un titolo che parlava di morte per puntura,salvo poi leggendo l'articolo per intero solo per scoprire che il tizio morto era allergico ed è entrato in shock anafilattico,uno shock anafilattico di solito non fa notizia,qui si sono giocati palesemente la carta clickbait. Era l'Ansa eh,mica Chi.
Non mi sono mai trovata così tanto sulla tua stessa lunghezza come in questo video! GRAZIE, perché finalmente ho trovato qualcun altro che, in particolare, sottolinei le responsabilità dei genitori nelle azioni dei figli. Grande!
Tra le varie osservazioni che hai fatto, quella più interessante riguarda la contrapposizione tra TV e web. Sappiamo bene che il web, anche per via dei noti algoritmi che mettono in relazione la visibilità con i "like", è naturalmente portato ad assecondare i desideri e le pulsioni della gente (con rare e preziose eccezioni). La TV generalista dovrebbe cercare di differenziarsi, ritagliandosi una sua nicchia, per porsi come alternativa. Ma sta sorgendo un problema. Perché il rapporto tra il web e la TV generalista è sempre più stretto, come dimostra il fiorire di commenti in tempo reale di trasmissioni come Sanremo, Amici o Miss Italia. Quindi il web non è solo un produttore di contenuti, ma è un commento in tempo reale della TV generalista. Il rischio è che in tale scenario la TV generalista sia destinata a rispecchiare il web, gli algoritmi e la fame di like. Come se ne esce? Secondo me in nessun modo o in un modo che non riesco a immaginare. Le isole felici della qualità saranno sempre di più nella TV on demand e nel web più coraggioso, capace di dar voce a chi non si sente rappresentato da un certo modo di raccontare le cose.
Shaegar - Naturalmente non si può generalizzare, e posso sbagliarmi, ma le uniche isole di qualità le ho visto lì. Ho visto serie televisive con qualità cinematografica, mentre nelle TV generalista c'era don Matteo. Ora però ammetto che non saprei fare un esempi di programmi di qualità con un'analisi dell'attualità... Per ora non mi vengono in mente :)
L'Ideota - idee per scrittori è tutta colpa di canale 5 (a parte Bonolis che ci sta) e rete 4, dai seriamente su La7 e anche sulla rai almeno fanno qualcosa di decente ogni tanto.
Poni un ottimo quesito, ma il futuro che temi esiste già e tu stesso hai fatto degli ottimi esempi. Accendi la TV e senti mille critiche al mondo di internet dipingendolo o come un mondo bruttissimo fatto solo di fake news e cyberbullismo, o come un mondo estremamante superficiale dove si cercano solo i like , ma poi la stessa TV ti vomita addosso di visitare la pagina facebook, lasciare un commento , mettere l'hashtag, cliccare mi piace, etc....
Credo che il problema sia la mancanza di autocritica ch'e' la base, secondo me, di ogni possibile crescita in piu' o meno ogni campo. Ora che io sappia c'e' solo un programma in rai che si occupa di tv ( tv talk ) e onestamente se quello e' il livello direi ch'e' piuttosto bassino. Non dico che non vi siano personalita' con un forte occhio critico ma questo aspetto manca a livello strutturale. Il web ha molte meno possibilita' di ottenere buoni prodotti utilizzando il metodo critico; almeno per ora. Se riuscisse a fare cio', anche sbagliando ma proponendo qualcosa di potenzialmente innovativo, la tv potrebbe anche permettersi il lusso di accostarsi al web con siti, blog, like etc etc. perche' In fondo l'auditel somiglia al concetto di like e blog e siti sono canali considerabili paralleli alla carta stampata. Tutte cose con cui la tv ha sempre avuto a che fare.
Ho trovato interessante la tua riflessione su Overwatch. Anche il resto del video e dei tuoi video lo è ovviamente, ma è quella in particolare ad avermi acceso la lampada nel cervello perché, in effetti, non ci avevo mai riflettuto. Sono d'accordo con il fatto che non abbia molto senso rappresentare un mondo di videogiocatori che, nella realtà, non esiste, e penso che potrebbe essere una "paraculata", ma credo comunque che sia una cosa più positiva che negativa. Mi spiego: come dici, i server in Africa sono pochi, così come i videogiocatori; però proprio per questo penso sia stimolante per quei pochi "rivedersi" in un personaggio, magari immedesimarsi e, allo stesso tempo, sentirsi parte di qualcosa di più grande (esattamente come succede a noi e come hai raccontato tu stesso). Proprio perché sono pochi, quante volte avranno avuto l'occasione di scegliere un personaggio che rappresenti, se non la loro nazione, almeno il loro continente? Talvolta, credo, si debba tentare di rappresentare una realtà che vorremmo esistesse, anche se ancora non esiste e che questi siano piccoli passi in quel senso. Spero di essere stata chiara (anche se non concisa)! Grazie per il tuo lavoro e per questi spunti di riflessione (anche se sei di Cagliari, e vabbé, nessuno è perfetto ;)).
Maccio Capatonda ha fatto un film (Omicidio all'italiana) su questo "modo" elegante di fare giornalismo.. Il programma stranamente si chiamava "Chi l'acciso" 😄😄.. Coincidenze?
Buonasera Alessandro, mi chiamo Massimo e mi definisco salumiere-scrittore. In realtà mi tocca affettare mortadella per campare e scrivo da sempre. Non ne capisco molto di web; capisco la necessità di una comunicazione "globale", ma, per scelta o per pigrizia non so, oppure soltanto perché amo l'armonia della Lingua Italiana, non sono avvezzo al navigare e non ricordo come esattamente sono arrivato a te. Forse per capirci qualcosa di più e devo dire: complimenti! Sei molto bravo ed è un piacere ascoltarti. Tra il lavoro, lo scrivere e mici e amici, non mi resta moltissimo tempo e forse ci metterò un po' a guardare tutti i tuoi video, ma mi riprometto di farlo. Ancora bravo! Un abbraccio Massimo
vivo all'estero, non guardiamo più la tv italiana e in questo caso specifico mi sento di dire che non è una gran perdita. Seguo te però e ovviamente non sapendo nulla della puntata andata in onda a "Chi l'ha visto", sono andata a vederlo perchè subito è stato suggerito da youtube a dx e....beh la mia reazione è stata talmente forte che ho scritto una bella mail (ovviamente con i dovuti toni) a quei simpaticoni del programma. Che altro dire se non che hai ragione su tutto anche questa volta, condivido tutto quello che hai detto e mi chiedo anche come si possa cadere così in basso davvero. Questa è stata una grandissima porcata e credo fermamente che ci sia bisogno di un freno da dare a questi sciacalli...continua così cmq! Grazie anche da chi ti segue dall'estero :).
In questi giorni m' attanaglia il pensiero di Hanna Arendt ed il suo libro :" La banalitá del male" . Non ho mai creduto che siamo del tutto carnefici e vitteme ignari . Per certi argomenti si lotta e ci si mette in causa ogni giorno e non solo quando l' amica ha il ragazzo violento , il nonno è malato di tumore o il cagnolino della vicina è stato preso a sassate. La lotta inizia dentro di sé. La mente è un dialogo fra sé e sè su scegliere quotidianamente la strada che vogliamo seguire siamo noi a determinare come agire in questo mondo. Io non girerò nessuna rosa per nessuna vittima perchè mi auguro che girino meno stronzate di questo genere ma più tutela verso gl' altri È nelle piccole cose che c'è la cura della propria persona è la prevenzione che una donna vince e smettiamola di dirci che " semo forti " se poi si regalano le rose e tutti muti e mute a Guardare la televisione come tante scimmie drogate se al prossimo sfracello di teste siamo ancora qui a farci gli stessi " Mea Culpa" ... Ah e vi prego di non pensare che il mio sia cinismo ... ma solo ribellione !
Voglio dare un parere sul pensiero "overwatch", visto che mi sta' a cuore, essendo un gioco a cui dedico molto tempo e non solo, streammandolo regolarmente su Twitch. Non trovo la loro scelta ipocrita. Purtroppo "Overwatch" non utilizza server propri, ma server di proprieta' (ovviamente) della Blizzard, la quale è una societa' a tutti gli effetti. Come hai ben detto tu, comprare dei server, o installarli, è estremamente dispendioso, sia sull'immediato, per quanto riguarda gestione e manutenzione (si parla veramente di tanti, tanti, tanti soldi) e per quanto la Blizzard sia ricca, rimane una societa' a scopo di lucro. Detto questo enorme preambolo, trovo quantomeno bello che la direzione artistica decida di aggirare i limiti dettati dall'economia di una societa' per rendere il gioco quel che è, multietnico e multiculturale (visto che è presente anche un personaggio gay) è un qualcosa che non cambiera' il mondo, ma fa' piacere vedere qualcosa che comunque faccia un tentativo, di tanto in tanto.
Ho appena visto lo spezzone. Veramente vergognoso, è evidentissimo che la giornalista già sapesse della cosa e sono andati lì apposta. Sono senza parole, mi trovo come sempre d'accordo con te Shy ♥
Il segreto è un capolavoro in confronto a "una vita", è tutto lo schifo concentrato in una fiction, tutto quello che fa schifo nel segreto qui è 100 volte peggio.
Ma il comportamento di questi giornalisti non equivale ad una tortura? Ad esempio mi capita spesso di vedere interviste fatte ai genitori della vittima di turno in cui il giornalista incalza l'intervistato con domande inutili e orribili e con lo scopo di farlo piangere in diretta (ex: come si sente adesso che suo figlio è morto? Cosa pensa del colpevole? Come vivrà adesso?). Ecco questa dovrebbe essere considerata come una vera e propria tortura psicologica e il giornalista dovrebbe essere perseguito dalla legge. Ovviamente qui non sto parlando di censura, ma non capisco perchè debba essere data tutta questa attenzione morbosa verso delle notizie di cronaca.
Anor Cortese non ci avevo pensato in effetti, però anche io l'ho sempre concepito come una sorta di tortura psicologica il tartassare di domande appositamente fuori luogo per suscitare la reazione sperata. Ho appena visto un video della madre del ragazzo in cui sostanzialmente diceva cose assolutamente orribili tipo che il figlio si era liberato, che la ragazza l'aveva trasformato in un mostro e altre cose simili, però io mi chiedo: ha senso far sentire delle parole del genere? Una madre che ha appena scoperto di avere un figlio assassino non sarà proprio in uno stato mentale equilibrato no? Quindi perché esporla così alla gogna della gente che le augura la morte?
Equiparare quel tipo di giornalismo a una tortura psicologica e perseguitarlo a norma di legge? Mha guarda a livello umano posso esser d'accordo ma come fai a far distinguo cosi' sottili? Parliamo comunque di qualcosa che andrebbe messo a norma di legge... si', si puo' fare ma mi sembra equivalga al discorso sulla liberta' di pensiero di cui si parlava ieri nell'altro video di shy: alcune cose e' meglio combatterle a suon di cultura e non con delle leggi. Se la reazione del pubblico fosse stata di subbissare la redazione con migliaia di mail, lettere e telefonate indignate e magari spingere affinche' la cosa finisse in parlamento ( successe per goldrake, immagino sia possibile anche per qualsiasi altro pezzo televisivo in linea di massima ) forse, alla lunga, le cose cambierebbero. Almeno si avrebbe un dibattito pubblico e qualche autocritica anche da parte degli spettatori indifferenti. La legge dovrebbe intervenire solo per stabilire quali sono i limiti, i paletti entro cui muoversi ma dentro quelli si dovrebbe esser capaci di ottenere una risposta morale con altri metodi.
Frank Gulp eh infatti ho paura che se gestita male una cosa del genere porterebbe ad atti di censura. Ma d'altra parte è anche vero il fatto che questo atteggiamento deve essere punito e scoraggiato. Un conto è fare un'inchiesta ed occuparsi veramente di informazione, un conto è vendere emozioni facili e disinformazione. Però non saprei dove mettere il discrimen tra sciacallaggio e informazione, forse sta nel fatto che questo è un avvenimento di cronaca o forse nel modo in cui si pone il giornalista.
Che debba esser scoraggiato sono d'accordo ma e' un bel problema quando hai in mano uno scoop, per brutto che sia, e sei un giornalista. Forse far funzionare i vecchi meccanismi di difesa sarebbe meglio; per esempio qualcuno ha chiesto al direttore della testata se il giornalista aveva verificato la notizia prima di darla cosi' a brucino? Insomma si hanno le cosidette pezze d'appoggio? Ma ovviamente il problema e' a monte... per l'opinione pubblica generale non c'e' nemmeno il problema perche' oramai e' normale veder cose simili. Onestamente non saprei dove metter le mani ed e' anche scontato sia cosi', non sono del settore ne' di nessun altro settore che dovrebbe porsi il problema. ecco perche' chiamavo in ballo il pubblico... ma torniamo da capo visto che, immagino, nessuno o quasi abbia davvero scritto alla redazione. Quindi bho.
Una cosa che non ho mai capito è perché alcune persone, una volta scosse da un caso di cronaca che li colpisce direttamente (come ad esempio i familiari della vittima), vogliano renderlo pubblico, provocando scandali, articoli di giornali e interviste. Quando vedo notiziari che gridano allo scandalo o che riportano i minimi dettagli, avvolte privati, del caso, e della famiglia, lo avverto come una profonda mancanza di rispetto nei confronti della vittima, ma nel momento in cui lo fanno i parenti stessi (rilasciando interviste, o presentandosi a programmi televisivi che hanno come unico scopo di fare gossip) non so più cosa pensare. Rimango dell'idea che se dovesse succedere a me, mettere i particolari del caso sulla bocca di tutti, sarebbe l'ultima cosa che vorrei. Una cosa che vorrei sapere, e che cercherò una volta terminato il commento,è se esiste qualche legge che tuteli questo tipo di privacy. Grazie Shy per il tuo lavoro, ti(e ci) poni sempre le domande giuste.
Totalmente concorde sulla questione del coming out. Fin quando una cosa del genere farà clamore e genererà feels a manetta, non diventerà mai un diritto riconosciuto NELLA MENTE delle persone più che su una carta al comune. Non sarà mai visto "normale", se ogni volta suscita scalpore/emozioni/gossip/stupore.
Sono d'accordo con te su quanto hai detto sul coming out. La mia speranza è che fra qualche anno non sarà più necessario dover "fare coming out" perché non ne esisterà più la necessità né l'eteronormatività.
Oggi ho detto la tua stessa identica cosa guardando il servizio dei due genitori . speravo ne parlassi. Non c è rispetto, non c è più rispetto di nulla.
@Breaking Italy per qualche ragione sono ore che mi dedico a inserire sottotitoli in inglese al tuo video di martedì 12 e " i hope senpai will notice me " ❤
Vorrei commentare la parte finale riguardo Overwatch siccome lo sento un tema molto vicino Sono Una UI/UX Designer nell'ambito videogiochi e applicazioni web/mobile, gioco a OW da un pò e lo trovo un prodotto fantastico che si fa ricordare puntualmente per novità sulla lore magari mai state confermate prima (ad esempio la sessualità di Tracer, l'eroina in copertina, l'autismo di Symmetra o la bella varietà di etnie che non storpia mai se con una buona causa) Nel video hai detto la frase che secondo me è già la risposta "si cerca di dipingere un mondo che non esiste, in cui noi nei nostri salotti possiamo goderci il personaggio nigeriano, e i nigeriani no", e capisco che può sembrare una cosa negativa con la cadenza con cui l'hai detto, ma alla fine è questo l'obiettivo dei videogiochi, del cinema, dei libri etc Io italiana non mi godo assolutamente i personaggi italiani dei videogiochi, spesso perché pressapochismi della nostra cultura (il padrino? lol) o appunto perché essendo una cultura che già mi appartiene, non mi interessa vederne di più, la cosa che davvero apprezzo è invece cosa viene scelto per rappresentarci senza lo scopo di rappresentarci, ovvero; non è un obiettivo di overwatch fare il personaggio nigeriano e farlo "più nigeriano" possibile, l'obiettivo è fare un personaggio ganzo, in corda con le sue abilità e con una storia interessante che lo allacci bene a quella degli altri personaggi del gioco, ergo, è ipocrita? Assolutamente no secondo me, son contenta che l'impegno (che può sembrare un po da social justice warriors) della blizzard si leghi molto bene al mondo che hanno inventato per il gioco, son contenta che ''si cerchi di dipingere un mondo che non esiste'' e io me lo godo bene sul mio divano ;) (ti seguo sempre tvb)
Vorrei dire due parole sulla questione dei genitori e su Overwatch. Sul primo argomento, sono pienamente daccordo con te, i genitori hanno il dovere di plasmare i propri figli e farli diventare il più possibile i cittadini di un mondo migliore. Essendo molto giovane (ho 16 anni), vi posso dire che, secondo me, i miei genitori sono riusciti benissimo nel loro scopo: anche se da bambino ogni minima minchiata mi beccavo un ceffone o una marea di sculacciate e viaggiavo a testa bassa, ora mi ritengo cresciuto e maturato molto più rispetto ai miei coetanei. E sono molto orgoglioso e felice di avere dei genitori del genere e cescerei i miei figli allo stesso modo di come loro hanno cresiuto me. Per quanto riguarda Overwatch, penso che il team della Blizzard abbia creato un mondo in cui gli eroi possono venire da ogni parte del mondo, ed é anche bello che gli sviluppatori si possano sbizzarrire a creare personaggi sempre più diversi, ma, come ogni azienda privata in una società capitalistica, deve mirare al guadagno, per poter "tirare a fine mese" (non che la Blizard abbia difficoltà a pagare le bollette, non intendo offendere nessuno, semplicemente volevo rendere l'idea). Vorrei infine ringraziare Shy per il magnifico video e per il fatto che é uno dei pochi che ha deciso di uscire dall'ondata di merda mediatica che ci viene vomitata addosso ogni giorno dal web e da programmi televisivi palesemente dirottati. GRAZIE MILLE!
L'omicidio di Noemi Durini è un normale caso di omicidio passionale. Non vedo perché fare tutto questo casino attorno a sta storia. Perché quello ha salutato ironicamente la gente fuori dalla caserma? E se non l'avesse fatto cosa cambiava? Assolutamente niente, saluto o non saluto quella piccola anima non tornerà in vita. Ma si sa che inconsciamente noi tutti speriamo in eventi del genere, di cronaca nera, ci eccitano, così possiamo parlarne, insultare e sentirci migliori di questi individui. Abbiamo bisogno di sentirci migliori, perché facciamo schifo come loro. Siamo tutti uguali nelle nostre piccole vite, così come nella morte.
m su questo non posso che concordare con te, però mi dá fastidio in modo estremo la solita montatura nazionale sul caso da parte dei media/giornali. D'altronde giovani son giovani, ma a 16/17 anni è normale avere storie, un po' meno uccidersi per questo. Shit happens.
Solleti Coso allora ti consiglio di rileggere il post dato che non siamo così distanti come vedute. Lo schifo è riferito a tutti noi che stiamo a giudicare un banale fatto di cronaca nera, dall'alto della nostra bontà, e insultare come non ci fosse un domani gente che diamo per scontato che un futuro non troppo lontano non potremmo essere noi. Odio la piatta e superficiale opinione pubblica formata da qualche milione di frustrati che non fanno altro che sparare sentenze semplicistiche su ogni cosa, come odio la montatura dei media e dei giornali attorno a questi fatti, per mangiarci e camparci. Sono convinto poi che la gente che è andata ad aspettare l'assassino che usciva dalla caserma sia esattamente come lui.
P.S. Sta storia dei like su TH-cam o ovunque altrove deve finire, perché io son qua semplicemente per esprimere un mio pensiero e tu per esprimere il tuo dissenso contro il mio. Potrei benissimo risponderti che anche tu vieni qua per 2 like.
Riguardo alla storia dei server della Blizzard, come hai detto tu, sono un'azienda privata, quindi è chiaro che prima di tutto cerchino di fare il loro interesse economico. Installare e mantenere dei server è molto costoso e, se il gioco non vale la candela, non vedo cosa ci sia di male a non metterli. In fondo non è l'obbiettivo di Overwatch quello di far sentire tutti integrati, anche se dal punto di vista dei personaggi ci prova, ma semplicemente quello di fare soldi(per l'azienda). C'è da dire poi che di server in Africa non ce ne sono quanti negli altri continenti, quindi anche da quel punto di vista non sarebbe proprio facile. Non metto in dubbio che in qualche modo sia discriminatorio nei confronti di chi gioca da là, ma comunque anche loro hanno la possibilità di connettersi agli altri server, quindi se vogliono giocare possono, magari non bene come se avessero i server accanto casa, ma comunque non sono reclusi dal potersi divertire come tutti gli altri.
Parlo di ciò che posso capire meglio: Overwatch. Premesso che non videogioco per mancanza di tempo ma che comunque mi tengo informato circa il mondo videoludico, non credo sia ipocrita inserire un personaggio africano nonostante non ci siano server in Africa. Trovo, piuttosto, che escludere una nazione dal gioco perché non c'è gente che possa giocarci sia alquanto triste. Ovvio, si cerca di costruire un mondo ideale, e non vedo cosa ci sia di male. E se inserire personaggi di diverse nazionalità serve a stimolare l'inclusione, è giusto che anche i giocatori impossibilitati a giocare abbiano, comunque, un qualcosa che lo rappresenti, anche per dire: "Non potete giocare con noi, ma ci piace sapere che esistete, anche qui."
Le mie opinioni sulla questione OVERWATCH: 1. Presupposto fondamentale, è più che legittimo che un'azienda privata gestisca i propri investimenti come meglio crede, ed effettivamente se la creazione di Server in Africa non comporta un significativo ritorno in danaro sarebbe un suicidio economico agire in tal senso 2. La chiave sta proprio nel messaggio veicolato dal gioco stesso. Shy lo saprà quanto me, Blizzard produce anche corti animati riguardanti il gioco, in cui vengono mostrati ambientazioni da altre parti del mondo e la cooperazione che c'è tra i vari personaggi. Ne faccio una questione anche statistica, seppur un po' cinica: quanti giocatori effettivamente verranno a sapere di questa storia della mancanza dei Server in Africa? Sicuramente di meno di quanti hanno potuto apprezzare il bel mondo inclusivo creato dal caro Jeff Kaplan. Il messaggio corretto è stato comunque veicolato, al di là del mancato investimento . 3. MUOVETEVI A NERFARE QUELLA BARRIERA DI DIVA E' INSOPPORTABILE 4. Shy, posso essere il tuo Reinhardt o la tua Mercy.. ti ho anche inviato la richiesta sul PSN, evidentemente eri troppo impegnato con i mojito e le grafichette. Love you long time
Non mi pronuncio sui punti 3 e 4 (!), ma sui primi due sono d'accordo: anche se quando si rappresenta in modo inclusivo realtà diverse attraverso strumenti che quelle stesse realtà non possono condividere c'è sempre un'ambiguità (o il rischio di sembrare dediti all'appropriazione culturale solo per darsi toni da liberali), il gesto di cominciare a rappresentare in sé non è mai negativo. Anche perché i prodotti artistici ci addestrano a formare l'immaginario che poi usiamo per confrontarci con il mondo, ed è inutile dire che più è variegato meglio saremo preparati ad accettare le differenze che ci circondano e a non sentircene minacciati. Anche perché - giocando per un attimo a immaginare un futuro possibile - sarebbe probabilmente considerato altrettanto ipocrita piazzare dei server in Africa per allargare il campo d'accesso a un videogioco in un contesto in cui la povertà estrema rende questo tipo di intrattenimento elitario se non del tutto assente. Sarebbe la stessa ambiguità, e di sicuro si troverebbe qualcuno pronto a dire che invece di mettere dei server in Africa l'azienda poteva spendere gli stessi soldi per fornire cibo o medicine, e che il suo gesto è solo una facciata che prende a schiaffi la realtà di una parte consistente di quel mondo. Ho idea che da questo tipo di loop si esca solo smettendo di considerare isolatamente le azioni di un singolo soggetto e provare a ragionare in termini più ampi, nei quali il lavoro di una software house che combatte una battaglia di inclusione sul piano artistico ha la sua dignità anche se i suoi sviluppatori non vanno personalmente a scavare pozzi. Argomento molto interessante comunque.
Bellissima risposta, hai centrato in pieno il punto quando hai evidenziato l'ambiguità, l'ipocrisia (parola da prendere con le pinze...) di costruire un Server in un luogo in cui la maggior parte della popolazione non sa nemmeno cosa sia un videogioco, e se anche lo sapesse, sarebbe in fondo alla scala delle priorità. Insomma, non possiamo chiedere alla Blizzard di compiere un'opera di carità, d'altronde l'ha detto anche Shy, è un'azienda privata mica un ente benefico; possiamo però apprezzarne il tentativo di disegnare per noi un mondo senza barriere in cui regna la cooperazione.
MassCass sono d'accordo con l'ipocrisia di mettere dei server in Africa, impensabile in quanto azienda privata. E mi sta bene che si persegua in questo modo l'inclusione. Il problema secondo me è considerare da osservatore o giocatore che l'inclusione sia effettiva e stia avendo realmente luogo in quel contesto. La verita è che interagisci con pochissimi giocatori africani.
MassCass rispondo al punto 1: il problema non sono i server ma è la connessione a banda larga.. un server può pure trovarsi dall’altra parte del mondo ma se io ho una connessione ad alta banda il lag sarà anche inesistente... tutto dipende dalla connessione che una persona possiede ma se la connessione che arriva alle case è di 100kb come pretendi che uno debba riuscire a giocare dove è richiesto un Ping di massimo 20 ms?? Il problema è l’arretratezza dello stato che non può permettersi di fare un appalto per la posa di fibra ottica.. Non è la azienda che deve pensare a costruire server ma al massimo ad incentivare lo sviluppo della banda larga anche in paesi sottosviluppati per permettere magari una maggior diffusione e per tutti gli altri motivi da voi elencati
Tutto figo, tutto bello ma stando alla mia esperienza l'inclusivita' di un gioco competitivo nello stile di un overwatch e' impensabile ( iperbole ) gia' solo per i giocatori del così detto primo mondo. In pratica inclusivita' e overwatch e/o gioco stile arena ( a gruppi o meno ) sono termini antitetici. Poi non e' vero che in tutte le zone dell'africa i videogames sono l'ultimo dei problemi; ci sono zone dove varrebbe la pena infilarci un server se questo fosse l'unico problema. Il fatto e' che non ci sarebbe ritorno economico. Ma quel che mi preme porre in evidenza e' il fatto che nel gioco ci sono personaggi africani del tutto dissimili dai possibili utenti africani che sarebbero interessati a overwatch... tipo voi ce lo vedete un Oscar Pistorius esaltarsi per questa rappresentazione del suo continente: blzgdapipro-a.akamaihd.net/media/screenshot/doomfist-screenshot-003.jpg o questa img.wennermedia.com/social/overwatch_orisa_1401x788-6cf5c02e-2faa-419c-b2cf-f99a197f109c.png o quest'altra? www.gameinformer.com/cfs-filesystemfile.ashx/__key/CommunityServer-Components-SiteFiles/imagefeed-featured-blizzard2017-overwatch/efi610.jpg Il primo e' un nigeriano, e la nigeria da quel poco che ne so' e' un paese che ha sia fasce ricchissime sia fasce poverissime quindi un certo bacino d'utenza valido potrebbe pure darlo, la seconda ha un nome che deriva da un gruppo etnico presente sia in nigeria che in benin, quella striscia di terra che di solito non ha nemmeno un nome nelle cartine che mostra shy, e la terza viene da Numbani; un posto di finzione dell'universo di gioco che piu' o meno corrisponde all'africa dell'ovest quindi sempre dalle parti della nigeria o giu' di li'. Dunque cio' che noto io e' o l'interesse di invogliare certe comunita' africane, ma la vedo difficile, o di porre l'attenzione su quelle realta' che sono poco conosciute nell'occidente e di cui si hanno concezioni vecchie ( tipo la nigeria dove, per esempio, e' stata prodotta una serie televisiva alla sex and the city tutta al " nigeriano " ). Realta' dove gli utenti piu' appetibili, i bianchi africani, non sono la maggioranza. C'e' anche il caso che dovendo optare per un luogo di provenienza credibile per alcuni eroi africani la scelta di nigeria e vicinanze sia stata quella piu' valida ma anche questa opzione, in un universo simile, la vedo debole. EDIT: mi correggo, la serie di cui parlo e' ambientata nel ghana ( sempre africa dell'ovest ) ed e' nata sul web.
Ciao, non so se leggerai. Volevo dirti che i tuoi video sono veramente ottimi di qualità. Volevo inoltre dirti che se è la società che è marcia, e' ovvio che la società li va dietro!
Sai, parlando del Chikunguya, io sono una di quelle riminesi che se l'e' beccato in pieno nel 2007. Certamente si tratta di un problema, specialmente per soggetti gia' deboli in partenza, ma tutto sommato si tratta di una minaccia contenuta. Ovviamente, guardando sul webbo, sembra che sia arrivato il Ragnarok.
Per la questione di overwatch, non penso dipenda direttamente dagli sviluppatori dei giochi. Spiego: La blizzard ha ovviamente un team per ogni gioco che sviluppa, ergo per quanto il team di Jeff & co. promuovano l'inclusione, non possono fare molto riguardo ai server, visto che, penso, questa decisione spetterebbe direttamente alla blizzy
Mi hai fatto tornare in mente un tema che ho fatto al liceo 6 anni fa che riguardava soprattutto le notizie trasmesse in tv. Praticamente avevo scritto che la maggiorparte di programmi tv che trattano di cronaca nera non hanno nessuna intenzione di informati veramente, ma è solo una macabra spettacolarizzazione di queste tragiche vicende. Inoltre avevo messo in dubbio la reale funzione informativa di alcuni dettagli (per esempio: di che colore sono le mutande dell'assassino; che cosa aveva mangiato la vittima due ore prima della morte ecc..). Volete sapere la risposta della prof? Beh ho guadagnato un bel 4 e una bella ramanzina: "come di permetti di insultare -presentatori X-, loro fanno un ottimo servizio e sono super professionali! È disgustoso che sei contro l'informazione! TU SEI PER LA CENSURA! Ecc ecc.." Non ricordo cos'altro mi ha detto perchè a quel punto ho preferito solo spegnere il cervello e mi chiedevo perché mai la prof avesse proposto una traccia di questo tipo se non era aperta ad ascoltare anche idee diverse dalla sua.
Come hai detto Shy non sarebbe conveniente per un azienda privata investire per i server in Africa o in qualsiasi altra parte del mondo poco sviluppata con problemi economico-sociali. Credo che comunque il fatto che abbiano deciso di sviluppare un gioco così diversificato sia un bene, perlomeno per diffondere l'ideologia dell'inclusione nella parte di mondo che potrà giocare. Chissà, un giorno magari saranno gli stessi giocatori che, talmente influenzati dal gioco, richiederanno loro stessi di aggiungere i server nelle zone più remote dell'Africa... Troppo sognatore? Ok si, però un passo alla volta dai.
Incredibile, prima volta che non sono d'accordo con te su ben due (e dico due!) argomenti. 1) Chi l'ha visto. Anche io ho trovato aberrante quella scena, però va detto che tale trasmissione, con le sue inchieste e molto spesso anche con le sue interviste ha contribuito più volte alla risoluzione di alcuni casi importanti. Questo non può essere ignorato e secondo me lo differenzia da programmi tipo "pomeriggio 5" o "quarto grado"che sono solo pornografia. Va da sé però che essendo un programma televisivo risponde a certe logiche (audience), che condivisibili o meno comunque non ti danno poi tutto questo margine per poter dire: "ok, ho lo scoop dell'anno ma chissenefrega, non mandiamolo in onda!" 2) La responsabilità dei genitori. Non esiste un patentino del buon genitore, ad oggi chiunque può avere figli anche il peggiore sbandato reietto di questa terra. Il solo fatto di poter procreare non ti rende un buon genitore. La domanda è: il fatto di non essere un buon genitore, è sufficiente per renderti responsabile anche penalmente delle azioni che compie tuo figlio? e se si, come stabilirlo? non si è posto l'accento secondo me sulla cosa più spaventosa di questa vicenda: L'ASSENZA DELLE ISTITUZIONI. Se tu istituzione sei a conoscenza di una situazione pericolosa (soprattutto per un minore) e non intervieni, la colpa è del genitore incapace o è TUA, che dovresti essere super partes e agire di conseguenza soprattutto in seguito a diverse denunce? E se l'individuo ha 18 anni? magicamente i genitori non hanno più colpa? anche nel caso di un violento a 30 anni, i genitori a suo tempo avranno avuto le loro colpe...allora come comportarsi? La stessa Noemi, aveva delle libertà che secondo me a 16 anni una ragazzina (o ragazzino) non dovrebbero avere, cosa vuol dire, che i genitori sono responsabili perché troppo poco severi o troppo poco presenti? confine troppo labile secondo me da ricavarne una regola generale.
Ed io che abito a pochissimi passi da Lecce. Sinceramente già avevo cognizione che in una società come la nostra, la quale dovrebbe essersi già responsabilizzata verso certe tematiche (avendo preso coscienza che il mondo intero non lo costruisca una persona sola ma che ognuno sia necessario al compimento dell'opera), un minore sarebbe potuto arrivare a spingersi a tanto, ma arrivare persino a sentirne la notizia è un allarme da non ignorare nella maniera assoluta dell'intenzione espressiva. Continuiamo, come collettività, a spingerci sempre più moralmente in basso, colpa in primis delle famiglie che spesso non riescono (o peggio non è di loro vero interesse) a comunicare ed a sensibilizzare i propri figli verso la rinnegazione dell'amor proprio a vantaggio di quello collettivo, idem per la maggior parte delle istituzioni scolastiche, e spero che un giorno da questo scempio si riesca ad uscirne con la stessa forza accumulata mentre ci trascinavamo verso la rovina. Saluti.
Se posso dire la mia sulla questione willwoosh! Anche se non posso la dico! Io sono uno di quelli che nel video ha commentato ADOROOOOO😍😍 Ma più che altro perché se più persone come lui, adorate da tanta gente e che qualunque cosa è oro dicano è oro colato, forse questo mondo verrebbe più accettato! (Forse ha poco senso, ma spero di aver reso il concetto!)
sono pugliese anche io, ho studiato a Lecce e conosco la mentalità sia dei giovani che dei meno giovani del posto. Sicuramente quella ragazza sarebbe ancora viva se si fosse fidanzata con un ragazzo che non fosse violento, oppure se i genitori o chi le stava vicino fossero riusciti ad allontanarla. C'è da riflettere: perché i bravi ragazzi sono sempre single?
ciao Shy, se a me succedesse una tragedia terrei ben lontane da casa mia le telecamere. i giornalisti fanno il loro lavoro (spesso in modo cinico) premendo sul pedale dell'informazione sempre e comunque, ma queste famiglie sulle quali si è abbattuta una tragedia perché si mettono in pasto al pubblico dominio apparendo in tv? un fifty fifty di "responsabilità" ad un sistema informativo altamente discutibile vogliamo darlo? concludo rinnovandoti i miei complimenti, sempre ottimi i tuoi videoarticoli, sei il numero uno..
Ne abbiamo parlato più volte in questi giorni, e onestamente non sapevo niente di questa storia a Chi l'ha Visto, ma quanto successo è semplicemente imbarazzante (e nuovamente, parlando di giornalismo italiano completamente disinteressato alla notizia per puntare allo share, con questa si tocca il fondo). Quella sarebbe una giornalista? Mah... è l'unica cosa che mi viene in mente. Ma come persona, in prima istanza, non dovresti provare un senso d'empatia con dei genitori che, in quel momento specifico, erano visti unicamente come delle vittime involontarie, costrette a vedere il figlio in una situazione a dir poco critica? Mi sarei sentito a disagio io se avessi visto l'evento in diretta Ad altri miei commenti, qualcuno aveva evidenziato come non fosse semplice potersi muovere in una simile situazione in cui si va a contrapporre la veridicità di una notizia (perché ricordiamo che la giornalista ha semplicemente visto la news e l'ha comunicata come fosse una verità assoluta, senza il minimo tatto) alla possibilità di ottenere una maggior risposta dal pubblico a casa. Insomma, andare a trasformare completamente un sistema che ormai è diventato la norma non è né cosa facile, né cosa ottenibile in mezza giornata, ma qualcosa andrebbe fatto. Continuo a pensare che lo Stato si dovrebbe muovere in qualche modo per arginare quella che è una crisi dell'informazione (che c'era anche in passato, per carità, ma che oggi è più forte che mai). Come fare ciò? Onestamente non lo so, ma restare a far finta di nulla non è la scelta migliore poiché, se continuassero a lasciar correre, la situazione non potrebbe far altro che continuare a peggiorare
Io personalmente ho trovato una strana assonanza tra il discorso sul giornalismo e il discorso sulla deresponsabilizzazione dei genitori: in entrambi i casi, mi sembra, siamo davanti a una situazione in cui i mediatori sociali non esistono più, e gli unici soggetti presenti sulla scena sono o i singoli individui (di cui si forniscono tutti i dettagli psicopatologici, ma mai quelli del contesto sociale) o la società nel senso più vago e generale del termine. Da questa rappresentazione gli strati intermedi, che sono poi quelli attraverso cui concretamente si formano le catene sociali e culturali che rendono i nostri comportamenti simili a quelli del nostro gruppo, sono assenti, come se fossero stati risucchiati via: mancano le famiglie, mancano le associazioni, mancano i quartieri (se non per rarissime eccezioni), mancano le scuole, mancano quelli che una volta si potevano chiamare "quadri", cioè quelle entità che facevano da tessuto connettivo tra un gruppo sociale e l'altro (e la stampa era uno di questi: con il compito di trasformare le informazioni che riceveva, sia dall'alto della politica sia dal basso della cronaca, in rappresentazioni sensate e comprensibili della realtà presente). Ovviamente poi nel caso del giornalismo c'è un problema di natura economica: per fare buona informazione devi pagare il lavoro di molti bravi professionisti, soprattutto in un mondo intasato di notizie e canali di comunicazione in cui in ogni istante devi processare quello che ti arriva da tutto il globo, e se nessuno ti compra il cartaceo devi ripiegare sulle strategie obbligate dell'accaparramento pubblicitario. Ma forse è un problema irrisolvibile, perché qualunque fonte di finanziamento sarebbe poi sospettata di poter avere ingerenze sull'informazione.
La giornalista si muove come una piccola imprenditrice: massimizzerà il suo utile filmando la reazione e non arginandola in modo alcuno, perché tanto più sarà patetica quanto più sarà scenica. E tanto più sarà scenica, quanta più eco e quanto più risalto avrà sia la trasmessione di cui lei è parte, sia lei in sé stessa. Purtroppo l'informazione è diventata di massa, al pari del resto, e se ti vai a leggere la carta dei doveri dell'ordine dei giornalisti scoprirai che in qualche modo tutti, perfino i migliori, viaggiano sull'orlo del precipizio più preoccupati dal rimanere indietro nella corsa che dal cadere giù. Quello su cui lo Stato dovrebbe intervenire, è la tutela della privacy di chi è coinvolto in reati penali e la tutela della riservatezza del processo stesso: fino alla condanna in terzo grado niente nomi, né foto, né altro. In questo modo si smetterebbero di fare i processi in televisione e si abbasserebbe automaticamente il livello di interesse (del resto, togli nomi, volti ed età a vittime e assassini presunti e diventa un'interminabile sequela di storie che si rassomigliano) nella cronaca nera. Questo, a mio parere, andrebbe fatto più per la difesa della correttezza processi (ormai influenzati dall'opinione pubblica, cosa che trovo ingiusta dal momento che parliamo di un pubblico per lo più di analfabeti funzionali che a cui neppure farei giudicare il vincitore di un concorso di bellezza canino) che in difesa della privacy di queste persone che, voglio ricordare, si fanno intervistare spontaneamente (nessuno aveva obbligato questi signori a rilasciare un'intervista né nessuno aveva obbligato la madre di Sarah Scazzi a diventare ospite fissa di Chi l'ha visto: i genitori di Yara Gambirasio, che si sono raccolti in un sobrio e riservato dolore, non li conosce nessuno).
Credo che un giornale possa e a questo punto debba affacciarsi sul mondo del lavoro contemplando la nuova realta' mediatica. Non penso sia impossibile pubblicarsi sul web avendo un certo riscontro di pubblico, magari abbonato. Voglio dire ci riescono ragazzi e ragazze coi canali youtube o coi blog e non ci riesce una redazione? Non serve che abbassi piu' di tanto il tuo livello... sei un giornale, avrai senz'altro il concetto di " pagina acchiappa interesse " e li' c'infili tutto il ciarpame acchiappa click che vuoi ma poi nel resto metti in campo la tua serieta' che, piano piano, cerchi di sponsorizzare sperando di far passare piu' utenti possibile da li' a qui. Certo vuol dire studiare e aggiornarsi ma se non si passa di li' credo che il giornalismo andra' sempre piu' a ramengo e rimarra' solo il ciarpame. Lo so' e' una cosa scontata ma non vedo in giro molte testate metterla in pratica. Il problema di come far passare un utente da una pagina a un altra di un blog per portarlo sull'argomento che si vuole e' cosa che alcuni studiano; per esempio nel corpo dell'articolo fuffaPremiQuiCheT'arridiEdiverti ci metti dei link, un po' truffaldini a dire il vero, che rimandano ad altre pagine che trattano d'altro. Il primo esempio che mi viene in mente e' il blog L'Antro Atomico del Dr. Manhattan. Naturalmente sta alla bravura di chi scrive non far pesare questo sistema ma... scrivere e' il mestiere che dovrebbero fare i giornalisti no? Strutturare le info, il modo in cui veicolarle singolarmente e poi tutte assieme in un giornale... etc etc. Per quel che riguarda la giornalista citata nel video penso che semplicemente si sia trovata nella rara situazione d'esser piu' " veloce del web " e non se la sia fatta sfuggire. Quando mai le ricapitava? E' cinico? Eh, hai voglia. Eticamente criticabile? Si', quanto si vuole. Ma non e' diverso dal o dalla collega che, dopo un disastro, infila un microfono sotto il naso del poveretto/a di turno con la domanda " come ci si sente? ". Lei ha solo trovato un modo per farlo piu'... " naturalmente " diciamo?
Quello che mi è piaciuto è la naturalezza con cui Guglielmo ha detto la cosa: un elenco di cose normali, dovrebbe essere normale dire quali sono i tuoi gusti sessuali e non dovrebbero influenzarci così tanto. Ad una persona non piace il sushi: non andrò a mangiare sushi con quella persona (con molto disprezzo) Ad una persona non piace quello che ho tra le gambe o gli piace ma io non ricambio: non ci andrò a letto.
La mia opinione sui server in Africa: Sarebbe onesto per la compagnia non vendere il gioco in Africa, sapendo che non riusciranno a giocarci decentemente essendo solamente un multiplayer, come una compagnia non dovrebbe vendere un gioco in giappone lasciandolo in inglese e senza aggiungere anche la lingua giapponese, visto che lo capiscono relativamente poco, o come vendere un gioco in italia con solo la lingua russa, il problema è l'accessibilità di quello che si vende/compra. Poi se qualcuno in Africa vuole comprare la versione europea del gioco e giocarci comunque, sapendo i problemi che avrà, è liberissimo di farlo, come io posso importare un gioco dalla russia e giocarlo in russo, ma so già che non ci capirò nulla, l'importante è non vendere prodotti che poi non si riesce ad usufruirne perchè si è scelto di non farlo per motivi economici. è lo stesso discorso che era successo con il gioco di Batman per PC, praticamente ingiocabile su ogni configurazione, se non vogliono fare il porting per pc ok, ma farne uno pessimo e venderlo pur sapendo che non andrà è davvero una brutta cosa. Per quanto riguarda i personaggi di ogni nazione etc etc, io la vedo come una cosa slegata dalla distribuzione, alla fine si mettono personaggi di un po' tutte le nazionalità, tutte le forme, tutti i colori e tutte le abilità per rendere vario il gioco, non ha molto a che vedere con la globalità, anche Dead or Alive ha un personaggio svedese (Marie Rose), ma l'ultimo spin off nemmeno è stato distribuito in Svezia (mi sembra) perchè non avrebbe venduto abbastanza.
Amico, ricordo bene quanto accaduto con il caso Scazzi. In quegli anni collaboravo con un giornale locale (sono originaria di un paese a 10min da Avetrana)...ho visto e abbiamo visto cose a dir poco oscene, pur di fare share.
Shy non trovi che sia altresì grave il fatto che la polizia abbia fatto trapelare la notizia della confessione ai giornalisti prima di aver avvisato in prima persona i genitori dell'assassino? Voglio dire, quello che ha fatto la giornalista è moralmente pessimo, ma avvisare prima i giornali e poi i familiari è veramente disgustoso.
Interessante analisi sul giornalismo, come sempre. Se posso, vorrei consigliarti la serie "the newsroom", quale tratta proprio l'argomento buono/cattivo giornalismo e la strumentalizzazione delle notizie da parte della politica. Purtroppo è rigonfia di commenti di americani sull'America, quindi si punta su un patriottismo tutto stelle, strisce e aquile, ma, a mio avviso, è comunque una serie intelligente.
Giusto capire cosa succede nelle famiglie che "partoriscono" questi elementi, ma anche capire perchè dopo denunce varie sto tipo era tranquillo in giro sarebbe buono. Qualche burocrate credo abbia quella ragazza sulla coscienza.
Ciao Shy, perdonami non ho trovato il modo di scriverti altrove, volevo chiederti se mai farai un servizio sul cosiddetto network Marketing e le aziende di riguardo, come Organo Club ad esempio, che grazie al semplice passaparola prende sempre più spazio e 'sudditi'...Ciao, e grande:)
Complimenti per il tuo lavoro ed il tuo impegno. Il mio ''like'' testimonia che sono pienamente d'accordo, vorrei pero' farti una domanda: se domani potessi per magia arrivare ad avere 1Mln (o 10 se questo per te fosse un obiettivo) di iscritti semplicemente facendo quello che ha fatto la giornalista in questione, cosa avresti fatto? grazie
Roberta Rossi esatto, ma penso che il suo discorso si riferisse più alle reazioni al video: dire "sono gay" dovrebbe avere la stessa valenza di dire "il mio numero di scarpe è 43" oppure "sono figlio unico" oppure "sono interista", eppure il tripudio di "ADORO" sotto quel video fa riflettere molto sul fatto che essere gay è considerato come qualcosa di straordinario (positivamente o negativamente) quando invece nel 2017 dovrebbe essere semplicemente un fatto normale...
Io ho pensato gli "adoro" si riferissero al modo in cui è stato fatto il video, perché lancia un bel messaggio dicendo che la sua omosessualità è solo un piccolo dettaglio
In realtà ieri nella partita Shakhtar Donetsk - Napoli due giocatori si sono baciati (per la questione del caming out di cui parli nel video). Ma era anche già successo in altre partite, quindi non è del tutto corretto dire che il calcio è assente sul tema.😅
11:38 grazie Shy, finalmente qualcuno che la pensa come me. Mamma mia, tutto sto fermento perché uno esplicita i suoi gusti sessuali. Anche a me piace il pene e sono eterosessuale ma nessuno mi dice : ADOROOOOH🐬🐬🐬
Era per sottolineare come i gusti sessuali quando esplicitati non dovrebbero fare specie più di tanto, soprattutto se ti sta cercando di normalizzare il più possibile la situazione. Il coming out praticamente tira la zappa sui piedi a tutti gli omosessuali che cercano di far capire che l'omosessualità non ha niente di particolare rispetto all'eterosessualità.
Ciao, c'è fermento perchè purtroppo, nel 2017, ancora non è così semplice per tutti accettare i propri gusti sessuali. E il coming out delle "celebrità", purtroppo, è ancora un importante strumento per mandare il messaggio, soprattutto ai ragazzini, che non c'è niente di male e che è giusto accettarsi senza paure.
Di solito sono sempre abbastanza critico rispetto alle tue tesi e idee , ma oggi ho apprezzato davvero le tue constatazioni e tesi; principalmente la prima
Ciao Shy! Rispetto a Chi l'ha visto ti volevo far notare che metti a paragone due situazioni diverse quando parli della mamma di Sarah Scazzi e dei genitori del ragazzo di Noemi. A suo tempo il collegamento con la mamma di Sarah era in diretta, mentre nel caso di Noemi l'intervista ai genitori del suo ragazzo era stata registrata quella stessa mattina e neanche la giornalista sapeva PRIMA che in quel momento si stava svolgendo la confessione. Immagino che ciò possa portare a considerazioni diverse rispetto a questo problema, ad es. un discorso è interrompere un collegamento in diretta senza dire niente davanti alle telecamere, altro discorso è avere la registrazione ed avere la possibilità di tagliarla, alterarla e quant'altro. Inoltre non credo che la giornalista del caso di Noemi abbia letto su internet col telefono la notizia e lo abbia detto così a caso (ho capito bene, hai detto così?) ma trovo più probabile che l'informazione le sia stata mandata da un collega o da una fonte delle forze dell'ordine (o almeno me lo auguro!). Detto questo, trovo come te che sia stato quantomeno discutibile il fatto che la giornalista lo abbia detto senza l'intermediazione delle forze dell'ordine o dell'autorità giudiziaria. E che dopo ciò sia anche stata mandata in onda la reazione. Ed è una cosa ancora peggiore di quella di Sarah Scazzi, perché se nella diretta si possono trovare delle giustificazioni ( più o meno valide) per non interrompere il servizio, nel caso di trasmissione in differita no, c'è il pieno controllo di ogni fotogramma che si manda in onda. Non capisco perché abbiano deciso di trasmetterlo onestamente, seguo chi l'ha visto e rispetto ad altri programmi i giornalisti hanno abbastanza tatto e sono piuttosto precisi (la maggior parte delle volte).
Se dovesse interessare a qualcuno nella pagina di chi l'ha visto su Facebook la giornalista che si è occupata dell'intervista ai genitori del ragazzo di Noemi chiarisce la sua posizione rispetto alla polemica.
@Breaking Italy non so se sia un caso ma sono cagliaritano e mi sto trasferendo a padova per l' università e andrò a convivere con 4 veneti di cui 2 fanno ingegneria come me, sarebbe una bella sorpresa trovarsi uno della gentaglia in appartamento
La questione che hai posto su Overwatch è, secondo me, molto interessante. Il mio modesto parere è che non si tratti di ipocrisia perché la scelta di mettere certi personaggi non è dettata dal bisogno di rappresentare in game un "mondo reale" esistente in cui i giocatori appartengono a tutte le categorie presenti nel gioco. Secondo me l'obiettivo principale che si vuole perseguire con il proporre personaggi multietnici (cosa che vale anche per pg aventi diverse corporature/appartenti alla comunità LGBT) è rispondere ad un problema che è particolarmente acuto qui in Occidente: dare visibilità alle minoranze. Se sono una persona bianca che vive in Occidente e gioca sempre e solo a videogiochi che mi propongono personaggi bianchi, allora ciò rafforzerà in me l'idea che sono i bianchi ad essere protagonisti, mentre persone diverse da me non lo sono e non possono aspirare ad esserlo. Se io sono un bambino di colore e i videogiochi mi propongono solo personaggi bianchi, il messaggio implicito è che io non potrò mai essere un protagonista/eroe perché nessuno dei protagonisti/eroi che vedo è come me. Quindi, per riassumere: io credo che personaggi di quel tipo vengano proposti in un videogioco a target principalmente occidentale proprio perché è il pubblico occidentale ad avere bisogno di vedere una certa pluralità di rappresentazione. Per quanto riguarda la questione dei server, temo che questo sia un aspetto in cui le logiche economiche di cui parlavi determinano in modo decisivo dove e quando metterli.
Immaginiamo la riunione della redazione: "Allora tu fai il collegamento,non gli dici nulla , li facciamo parlare per 5 minuti e poi molliamo la bomba: sai che share !!"
Oggi sono stato ad un evento di divulgazione scientifica collegato con il congresso annuale della Società Italiana di Fisica, che si è tenuto a Trento in questi giorni. Questo evento era suddiviso in più parti, in stile Ted, con diversi argomenti e temi. Uno di questi temi era la comunicazione. In particolare, il relatore ha parlato della strategia mediatica, adottata dalla collaborazione Ligo-Virgo, a proposito dell'epocale scoperta delle onde gravitazionali. Quello che ha detto mi ha un po' spaventato, se devo essere sincero. Come mai se ne è parlato così tanto, anche se si tratta di un argomento tecnico? Semplicemente perché la comunicazione è stata incentrata sul creare hype piuttosto che spiegare decentemente cos'è successo. Questo è un altro esempio di quanto sia messo male il mondo dell'informazione.
Mi ricordo di una puntata dove si e' affrontato il tema del giornalismo e della liberta' di stampa e mi pare che in questa classifica di circa 130 paesi,l'Italia si trovasse oltre la meta' insieme alla Russia...ma che poi e' risalita grazie a due giornalisti che avevano scritto del Vaticano. Io credo che un po' i politici facciano pressione ai giornali...mi ricordo di una giornalista che ha scritto della satira su Renzi e che lui abbia aspramente criticato. Oltre che criticare la Boldrini e la Keynge adesso sui giornali on line non si parla piu' di politica seria che forse potrebbe interessare.. il problema di fondo e delle fake news, secondo me e' appunto l'enorme limitazione della liberta' di stampa che andrebbe denunciato come problema serio online, inoltre cosi' e' molto piu' facile per i politici strumentalizzare battaglie senza farci vedere il quadro completo...
Shy, hai chiaramente un'ottima conoscenza del mondo anglosassone e dell'inglese, essendo un figlio dell'internets come me, quindi capirai bene cosa ti sto per dire. Ormai gestire una compagnia o un'impresa è come gestire un partito politico o una figura pubblica: non hanno un influenza solo nell'universo specifico nel quale vivono (come quello dello spettacolo o della politica) ma soprattutto sulla società perché sono portatrici (volenti o nolenti) di valori in cui la gente crede e si riconosce. La mossa di Blizzard è intelligente perché le permette di curare i propri interessi economici (non spendendo ziliardi in server) e mantenere allo stesso tempo una "faccia" positiva verso l'opinione pubblica. Te lo immagini che puttanaio sarebbe scoppiato se a un anno dall'uscita del gioco, non ci fosse stato un personaggio nero? Sono compromessi, a volte fanno schifo e a volte sono positivi, ma sono sempre necessari.
Mi rincuora ascoltare il tuo punto di vista su quella trasmissione, soprattutto nella circostanza della diretta da casa dei genitori del ragazzo. Mi chiedo a che età si smetta di ragionare così e ci si trasforma in altro... quel qualcos'altro che ho sentito oggi su "una Radio di Confindustria" dove il conduttore della trasmissione faceva lo scafato sostenendo l'ottima ed inevitabile qualità giornalistica messa in pratica dando in diretta la notizia ai genitori. Sai, Masala, penso che molti problemi della nostra vita attuale neppure esisterebbero se crescendo non smettessimo di essere intellettualmente onesti come te e molti giovani... Resisti
Minchia, se ti senti in dovere di rispondere a chi non ha capito la natura ironica di alcune tue affermazioni quali 'sarà illegale avere una moto' ( frase dalla difficilissima interpretazione comica) allora capisco quanto tu ci tenga alla responsabilità che dai al tuo lavoro. Ti ringrazio per il tempo, la pazienza e la capacità di sorpasso dei minchioni che ci metti.
ma che sara' illegale avere una moto e' vero! se passera' la legge probabilmente tra qualche tempo circoleranno solo scooteroni
questo è un classico caso di buongiornalismo!
Buongiornalissimo
no ragazzi, buongiornalismo
La mattina si affronta con pane e buongiornalismo
nFz2501 cos'è sta roba? Perchè è ovunque ?
sarà il solito spam dell'est per "trovare" una signorina vogliosa...
Se i telegiornali avessero anche solo metà della tua competenza e serietà forse avrei ancora la TV accesa.
The Early Morning Show io guardo solo rai news 24, l'unico tg che ancora non mi ha fatto vergognare di essere italiano
Idem
The Early Morning Show oh si. Io è anche grazie al servizio che Shy ci offre ogni giorno che mi sono distaccata completamente dalla TV.
stefano comodin io accendo la Tv solo ler sky tg 24 questo e il Tg di La 7 li trovo quelli meno di parte.
[EPIC PRANK] Comunico ai genitori che il figlio è un assassino,al posto della polizia. [GONE BAD]
Tu scherzi! Ma hai azzeccato la situazione!
La Tv,già da alcuni anni...prende spunto da youtube...basta che vedano cosa attira di più e la "inglobano"nel loro programma...
Tanta ma tanta fatica in meno per cercare cosa piace alla gente.
Hanno capito che alla gente piace la "reazione" ad un qualcosa....e cosa c`è di meglio di una reazione di una famiglia a questa notizia?
Si guarda una cosa assurda,appena accendo la tv trovo mille motivi per spegnerla,qualsiasi canale sia.
Tranne dmax e focus il resto è feccia e se le gente dovesse scegliere se pagare o no non farebbero una lira.
Anzi ora che ci penso meglio succede anche con i giornali,l'altro giorno ad esempio era appena uscita la notizia della zanzara infetta,e su leggendo alcune notizie è spuntato fuori un titolo che parlava di morte per puntura,salvo poi leggendo l'articolo per intero solo per scoprire che il tizio morto era allergico ed è entrato in shock anafilattico,uno shock anafilattico di solito non fa notizia,qui si sono giocati palesemente la carta clickbait.
Era l'Ansa eh,mica Chi.
Solleti Coso grande ahahah fanculo il canone io manco li guardo i canali Rai, oscuratemeli
Non mi sono mai trovata così tanto sulla tua stessa lunghezza come in questo video! GRAZIE, perché finalmente ho trovato qualcun altro che, in particolare, sottolinei le responsabilità dei genitori nelle azioni dei figli. Grande!
Tra le varie osservazioni che hai fatto, quella più interessante riguarda la contrapposizione tra TV e web.
Sappiamo bene che il web, anche per via dei noti algoritmi che mettono in relazione la visibilità con i "like", è naturalmente portato ad assecondare i desideri e le pulsioni della gente (con rare e preziose eccezioni).
La TV generalista dovrebbe cercare di differenziarsi, ritagliandosi una sua nicchia, per porsi come alternativa. Ma sta sorgendo un problema. Perché il rapporto tra il web e la TV generalista è sempre più stretto, come dimostra il fiorire di commenti in tempo reale di trasmissioni come Sanremo, Amici o Miss Italia. Quindi il web non è solo un produttore di contenuti, ma è un commento in tempo reale della TV generalista. Il rischio è che in tale scenario la TV generalista sia destinata a rispecchiare il web, gli algoritmi e la fame di like.
Come se ne esce? Secondo me in nessun modo o in un modo che non riesco a immaginare. Le isole felici della qualità saranno sempre di più nella TV on demand e nel web più coraggioso, capace di dar voce a chi non si sente rappresentato da un certo modo di raccontare le cose.
Shaegar - Naturalmente non si può generalizzare, e posso sbagliarmi, ma le uniche isole di qualità le ho visto lì. Ho visto serie televisive con qualità cinematografica, mentre nelle TV generalista c'era don Matteo. Ora però ammetto che non saprei fare un esempi di programmi di qualità con un'analisi dell'attualità... Per ora non mi vengono in mente :)
L'Ideota - idee per scrittori è tutta colpa di canale 5 (a parte Bonolis che ci sta) e rete 4, dai seriamente su La7 e anche sulla rai almeno fanno qualcosa di decente ogni tanto.
L'Ideota - idee per scrittori rai 4 fanno cose belle pure ma dopo un bel po che escono e quando tutti se le sono scaricati nella pennetta.
Poni un ottimo quesito, ma il futuro che temi esiste già e tu stesso hai fatto degli ottimi esempi. Accendi la TV e senti mille critiche al mondo di internet dipingendolo o come un mondo bruttissimo fatto solo di fake news e cyberbullismo, o come un mondo estremamante superficiale dove si cercano solo i like , ma poi la stessa TV ti vomita addosso di visitare la pagina facebook, lasciare un commento , mettere l'hashtag, cliccare mi piace, etc....
Credo che il problema sia la mancanza di autocritica ch'e' la base, secondo me, di ogni possibile crescita in piu' o meno ogni campo. Ora che io sappia c'e' solo un programma in rai che si occupa di tv ( tv talk ) e onestamente se quello e' il livello direi ch'e' piuttosto bassino. Non dico che non vi siano personalita' con un forte occhio critico ma questo aspetto manca a livello strutturale. Il web ha molte meno possibilita' di ottenere buoni prodotti utilizzando il metodo critico; almeno per ora. Se riuscisse a fare cio', anche sbagliando ma proponendo qualcosa di potenzialmente innovativo, la tv potrebbe anche permettersi il lusso di accostarsi al web con siti, blog, like etc etc. perche' In fondo l'auditel somiglia al concetto di like e blog e siti sono canali considerabili paralleli alla carta stampata. Tutte cose con cui la tv ha sempre avuto a che fare.
Ho trovato interessante la tua riflessione su Overwatch. Anche il resto del video e dei tuoi video lo è ovviamente, ma è quella in particolare ad avermi acceso la lampada nel cervello perché, in effetti, non ci avevo mai riflettuto. Sono d'accordo con il fatto che non abbia molto senso rappresentare un mondo di videogiocatori che, nella realtà, non esiste, e penso che potrebbe essere una "paraculata", ma credo comunque che sia una cosa più positiva che negativa. Mi spiego: come dici, i server in Africa sono pochi, così come i videogiocatori; però proprio per questo penso sia stimolante per quei pochi "rivedersi" in un personaggio, magari immedesimarsi e, allo stesso tempo, sentirsi parte di qualcosa di più grande (esattamente come succede a noi e come hai raccontato tu stesso). Proprio perché sono pochi, quante volte avranno avuto l'occasione di scegliere un personaggio che rappresenti, se non la loro nazione, almeno il loro continente? Talvolta, credo, si debba tentare di rappresentare una realtà che vorremmo esistesse, anche se ancora non esiste e che questi siano piccoli passi in quel senso.
Spero di essere stata chiara (anche se non concisa)!
Grazie per il tuo lavoro e per questi spunti di riflessione (anche se sei di Cagliari, e vabbé, nessuno è perfetto ;)).
Mi ricorda tanto l'intervista con Michele Misseri..
Maccio Capatonda ha fatto un film (Omicidio all'italiana) su questo "modo" elegante di fare giornalismo..
Il programma stranamente si chiamava "Chi l'acciso" 😄😄.. Coincidenze?
l'ho appena visto e mi ha intristito ancora di più
guarda "chi cazzo è stato" di maccio capatonda
El Gato Negro [Louis83] Non penso che sia così lontano dalla realtà...
vittorio arletti Ma è un film?
sembra sia una serie. la trovi su youtube
Adrian Alexander Veidt no, no, è proprio un film.
_Chi? Ciro? Dove? Odddioddioddioddio!_ [cit]
Buonasera Alessandro, mi chiamo Massimo e mi definisco salumiere-scrittore. In realtà mi tocca affettare mortadella per campare e scrivo da sempre. Non ne capisco molto di web; capisco la necessità di una comunicazione "globale", ma, per scelta o per pigrizia non so, oppure soltanto perché amo l'armonia della Lingua Italiana, non sono avvezzo al navigare e non ricordo come esattamente sono arrivato a te. Forse per capirci qualcosa di più e devo dire: complimenti! Sei molto bravo ed è un piacere ascoltarti. Tra il lavoro, lo scrivere e mici e amici, non mi resta moltissimo tempo e forse ci metterò un po' a guardare tutti i tuoi video, ma mi riprometto di farlo. Ancora bravo!
Un abbraccio
Massimo
Shy for president...
Come mai questo commento ha così pochi Like??
vivo all'estero, non guardiamo più la tv italiana e in questo caso specifico mi sento di dire che non è una gran perdita. Seguo te però e ovviamente non sapendo nulla della puntata andata in onda a "Chi l'ha visto", sono andata a vederlo perchè subito è stato suggerito da youtube a dx e....beh la mia reazione è stata talmente forte che ho scritto una bella mail (ovviamente con i dovuti toni) a quei simpaticoni del programma. Che altro dire se non che hai ragione su tutto anche questa volta, condivido tutto quello che hai detto e mi chiedo anche come si possa cadere così in basso davvero. Questa è stata una grandissima porcata e credo fermamente che ci sia bisogno di un freno da dare a questi sciacalli...continua così cmq! Grazie anche da chi ti segue dall'estero :).
In questi giorni m' attanaglia il pensiero di Hanna Arendt ed il suo libro :" La banalitá del male" . Non ho mai creduto che siamo del tutto carnefici e vitteme ignari . Per certi argomenti si lotta e ci si mette in causa ogni giorno e non solo quando l' amica ha il ragazzo violento , il nonno è malato di tumore o il cagnolino della vicina è stato preso a sassate. La lotta inizia dentro di sé. La mente è un dialogo fra sé e sè su scegliere quotidianamente la strada che vogliamo seguire siamo noi a determinare come agire in questo mondo. Io non girerò nessuna rosa per nessuna vittima perchè mi auguro che girino meno stronzate di questo genere ma più tutela verso gl' altri È nelle piccole cose che c'è la cura della propria persona è la prevenzione che una donna vince e smettiamola di dirci che " semo forti " se poi si regalano le rose e tutti muti e mute a Guardare la televisione come tante scimmie drogate se al prossimo sfracello di teste siamo ancora qui a farci gli stessi " Mea Culpa" ... Ah e vi prego di non pensare che il mio sia cinismo ... ma solo ribellione !
Voglio dare un parere sul pensiero "overwatch", visto che mi sta' a cuore, essendo un gioco a cui dedico molto tempo e non solo, streammandolo regolarmente su Twitch. Non trovo la loro scelta ipocrita. Purtroppo "Overwatch" non utilizza server propri, ma server di proprieta' (ovviamente) della Blizzard, la quale è una societa' a tutti gli effetti. Come hai ben detto tu, comprare dei server, o installarli, è estremamente dispendioso, sia sull'immediato, per quanto riguarda gestione e manutenzione (si parla veramente di tanti, tanti, tanti soldi) e per quanto la Blizzard sia ricca, rimane una societa' a scopo di lucro. Detto questo enorme preambolo, trovo quantomeno bello che la direzione artistica decida di aggirare i limiti dettati dall'economia di una societa' per rendere il gioco quel che è, multietnico e multiculturale (visto che è presente anche un personaggio gay) è un qualcosa che non cambiera' il mondo, ma fa' piacere vedere qualcosa che comunque faccia un tentativo, di tanto in tanto.
condivido fratello
E SHY si indigna tendenzialmente quando l'Internet diventa frizzantino e Sardofobo
genio
Shy quella canzone mi sta uccidendo dall'interno
SoS? No era SiiS! È bellissima, mi rilassa
Ho appena visto lo spezzone.
Veramente vergognoso, è evidentissimo che la giornalista già sapesse della cosa e sono andati lì apposta.
Sono senza parole, mi trovo come sempre d'accordo con te Shy ♥
Solleti Coso cerca: "il padre del ragazzo che ha ammazzato noemi getta fango su di lei los pollos"
È allucinante
John Christian Shadow pure i genitori lo sapevano già...
Una di quelle casalinghe che guardano il segreto è mia madre..... sinceramente non capisco che ci sia di così bello in quel programma
laura palmucci beh....è un segreto.
per un momento camera mia è scesa a temperatura sotto zero
Ancora fanno beautifull?
laura palmucci e vai ancora bene... io conosco ragazze di 24/25 anni intossicate da quella merda
Il segreto è un capolavoro in confronto a "una vita", è tutto lo schifo concentrato in una fiction, tutto quello che fa schifo nel segreto qui è 100 volte peggio.
Era un bravo ragazzo salutava sempre
era una brava persona
Leonardo latori io ho smesso di salutare i vicini così inizieranno a considerarmi una brava persona..
andava sempre a messa la domenica
Ma il comportamento di questi giornalisti non equivale ad una tortura? Ad esempio mi capita spesso di vedere interviste fatte ai genitori della vittima di turno in cui il giornalista incalza l'intervistato con domande inutili e orribili e con lo scopo di farlo piangere in diretta (ex: come si sente adesso che suo figlio è morto? Cosa pensa del colpevole? Come vivrà adesso?). Ecco questa dovrebbe essere considerata come una vera e propria tortura psicologica e il giornalista dovrebbe essere perseguito dalla legge.
Ovviamente qui non sto parlando di censura, ma non capisco perchè debba essere data tutta questa attenzione morbosa verso delle notizie di cronaca.
Anor Cortese non ci avevo pensato in effetti, però anche io l'ho sempre concepito come una sorta di tortura psicologica il tartassare di domande appositamente fuori luogo per suscitare la reazione sperata. Ho appena visto un video della madre del ragazzo in cui sostanzialmente diceva cose assolutamente orribili tipo che il figlio si era liberato, che la ragazza l'aveva trasformato in un mostro e altre cose simili, però io mi chiedo: ha senso far sentire delle parole del genere? Una madre che ha appena scoperto di avere un figlio assassino non sarà proprio in uno stato mentale equilibrato no? Quindi perché esporla così alla gogna della gente che le augura la morte?
Equiparare quel tipo di giornalismo a una tortura psicologica e perseguitarlo a norma di legge? Mha guarda a livello umano posso esser d'accordo ma come fai a far distinguo cosi' sottili? Parliamo comunque di qualcosa che andrebbe messo a norma di legge... si', si puo' fare ma mi sembra equivalga al discorso sulla liberta' di pensiero di cui si parlava ieri nell'altro video di shy: alcune cose e' meglio combatterle a suon di cultura e non con delle leggi. Se la reazione del pubblico fosse stata di subbissare la redazione con migliaia di mail, lettere e telefonate indignate e magari spingere affinche' la cosa finisse in parlamento ( successe per goldrake, immagino sia possibile anche per qualsiasi altro pezzo televisivo in linea di massima ) forse, alla lunga, le cose cambierebbero. Almeno si avrebbe un dibattito pubblico e qualche autocritica anche da parte degli spettatori indifferenti.
La legge dovrebbe intervenire solo per stabilire quali sono i limiti, i paletti entro cui muoversi ma dentro quelli si dovrebbe esser capaci di ottenere una risposta morale con altri metodi.
Una piccola perla di Maccio Capatonda proprio su questa questione:
th-cam.com/video/4GmNkV6eGfc/w-d-xo.html
Frank Gulp eh infatti ho paura che se gestita male una cosa del genere porterebbe ad atti di censura. Ma d'altra parte è anche vero il fatto che questo atteggiamento deve essere punito e scoraggiato. Un conto è fare un'inchiesta ed occuparsi veramente di informazione, un conto è vendere emozioni facili e disinformazione.
Però non saprei dove mettere il discrimen tra sciacallaggio e informazione, forse sta nel fatto che questo è un avvenimento di cronaca o forse nel modo in cui si pone il giornalista.
Che debba esser scoraggiato sono d'accordo ma e' un bel problema quando hai in mano uno scoop, per brutto che sia, e sei un giornalista. Forse far funzionare i vecchi meccanismi di difesa sarebbe meglio; per esempio qualcuno ha chiesto al direttore della testata se il giornalista aveva verificato la notizia prima di darla cosi' a brucino? Insomma si hanno le cosidette pezze d'appoggio? Ma ovviamente il problema e' a monte... per l'opinione pubblica generale non c'e' nemmeno il problema perche' oramai e' normale veder cose simili. Onestamente non saprei dove metter le mani ed e' anche scontato sia cosi', non sono del settore ne' di nessun altro settore che dovrebbe porsi il problema. ecco perche' chiamavo in ballo il pubblico... ma torniamo da capo visto che, immagino, nessuno o quasi abbia davvero scritto alla redazione. Quindi bho.
Una cosa che non ho mai capito è perché alcune persone, una volta scosse da un caso di cronaca che li colpisce direttamente (come ad esempio i familiari della vittima), vogliano renderlo pubblico, provocando scandali, articoli di giornali e interviste. Quando vedo notiziari che gridano allo scandalo o che riportano i minimi dettagli, avvolte privati, del caso, e della famiglia, lo avverto come una profonda mancanza di rispetto nei confronti della vittima, ma nel momento in cui lo fanno i parenti stessi (rilasciando interviste, o presentandosi a programmi televisivi che hanno come unico scopo di fare gossip) non so più cosa pensare. Rimango dell'idea che se dovesse succedere a me, mettere i particolari del caso sulla bocca di tutti, sarebbe l'ultima cosa che vorrei. Una cosa che vorrei sapere, e che cercherò una volta terminato il commento,è se esiste qualche legge che tuteli questo tipo di privacy. Grazie Shy per il tuo lavoro, ti(e ci) poni sempre le domande giuste.
Non a caso continui ad avere più iscritti!! Complimenti tra poco si arriva ai 500.000
Totalmente concorde sulla questione del coming out. Fin quando una cosa del genere farà clamore e genererà feels a manetta, non diventerà mai un diritto riconosciuto NELLA MENTE delle persone più che su una carta al comune. Non sarà mai visto "normale", se ogni volta suscita scalpore/emozioni/gossip/stupore.
Nella prima parte del video hai detto cose talmente importanti e fondamentali che lo farei vedere a chiunque. Complimenti davvero e continua così
uao, Shy. Le parole che hai detto mi hanno davvero colpito ;;
Sono d'accordo con te su quanto hai detto sul coming out. La mia speranza è che fra qualche anno non sarà più necessario dover "fare coming out" perché non ne esisterà più la necessità né l'eteronormatività.
Shy che boss, sono sempre d'accordo con te è incredibile
Oggi ho detto la tua stessa identica cosa guardando il servizio dei due genitori . speravo ne parlassi. Non c è rispetto, non c è più rispetto di nulla.
Bravo! D'accordissimo su tutto
Shy sempre il migliore!
sei davvero troppo bravo.. complimenti
@Breaking Italy per qualche ragione sono ore che mi dedico a inserire sottotitoli in inglese al tuo video di martedì 12 e " i hope senpai will notice me " ❤
Vorrei commentare la parte finale riguardo Overwatch siccome lo sento un tema molto vicino
Sono Una UI/UX Designer nell'ambito videogiochi e applicazioni web/mobile, gioco a OW da un pò e lo trovo un prodotto fantastico che si fa ricordare puntualmente per novità sulla lore magari mai state confermate prima (ad esempio la sessualità di Tracer, l'eroina in copertina, l'autismo di Symmetra o la bella varietà di etnie che non storpia mai se con una buona causa)
Nel video hai detto la frase che secondo me è già la risposta "si cerca di dipingere un mondo che non esiste, in cui noi nei nostri salotti possiamo goderci il personaggio nigeriano, e i nigeriani no", e capisco che può sembrare una cosa negativa con la cadenza con cui l'hai detto, ma alla fine è questo l'obiettivo dei videogiochi, del cinema, dei libri etc
Io italiana non mi godo assolutamente i personaggi italiani dei videogiochi, spesso perché pressapochismi della nostra cultura (il padrino? lol) o appunto perché essendo una cultura che già mi appartiene, non mi interessa vederne di più, la cosa che davvero apprezzo è invece cosa viene scelto per rappresentarci senza lo scopo di rappresentarci, ovvero; non è un obiettivo di overwatch fare il personaggio nigeriano e farlo "più nigeriano" possibile, l'obiettivo è fare un personaggio ganzo, in corda con le sue abilità e con una storia interessante che lo allacci bene a quella degli altri personaggi del gioco, ergo, è ipocrita? Assolutamente no secondo me, son contenta che l'impegno (che può sembrare un po da social justice warriors) della blizzard si leghi molto bene al mondo che hanno inventato per il gioco, son contenta che ''si cerchi di dipingere un mondo che non esiste'' e io me lo godo bene sul mio divano ;)
(ti seguo sempre tvb)
Bellissima puntata, pregna di saggezza :D
Da vedere fino alla fine.
Vorrei dire due parole sulla questione dei genitori e su Overwatch.
Sul primo argomento, sono pienamente daccordo con te, i genitori hanno il dovere di plasmare i propri figli e farli diventare il più possibile i cittadini di un mondo migliore. Essendo molto giovane (ho 16 anni), vi posso dire che, secondo me, i miei genitori sono riusciti benissimo nel loro scopo: anche se da bambino ogni minima minchiata mi beccavo un ceffone o una marea di sculacciate e viaggiavo a testa bassa, ora mi ritengo cresciuto e maturato molto più rispetto ai miei coetanei. E sono molto orgoglioso e felice di avere dei genitori del genere e cescerei i miei figli allo stesso modo di come loro hanno cresiuto me.
Per quanto riguarda Overwatch, penso che il team della Blizzard abbia creato un mondo in cui gli eroi possono venire da ogni parte del mondo, ed é anche bello che gli sviluppatori si possano sbizzarrire a creare personaggi sempre più diversi, ma, come ogni azienda privata in una società capitalistica, deve mirare al guadagno, per poter "tirare a fine mese" (non che la Blizard abbia difficoltà a pagare le bollette, non intendo offendere nessuno, semplicemente volevo rendere l'idea).
Vorrei infine ringraziare Shy per il magnifico video e per il fatto che é uno dei pochi che ha deciso di uscire dall'ondata di merda mediatica che ci viene vomitata addosso ogni giorno dal web e da programmi televisivi palesemente dirottati. GRAZIE MILLE!
Non so voi ma io mi emoziono sempre quando vedo pubblicità su un video di breaking Italy xD
Daje shy!
Ma quanto è bello guardare i tuoi video a 1.5× 🤗
L'omicidio di Noemi Durini è un normale caso di omicidio passionale. Non vedo perché fare tutto questo casino attorno a sta storia. Perché quello ha salutato ironicamente la gente fuori dalla caserma? E se non l'avesse fatto cosa cambiava? Assolutamente niente, saluto o non saluto quella piccola anima non tornerà in vita. Ma si sa che inconsciamente noi tutti speriamo in eventi del genere, di cronaca nera, ci eccitano, così possiamo parlarne, insultare e sentirci migliori di questi individui. Abbiamo bisogno di sentirci migliori, perché facciamo schifo come loro. Siamo tutti uguali nelle nostre piccole vite, così come nella morte.
m su questo non posso che concordare con te, però mi dá fastidio in modo estremo la solita montatura nazionale sul caso da parte dei media/giornali. D'altronde giovani son giovani, ma a 16/17 anni è normale avere storie, un po' meno uccidersi per questo. Shit happens.
Boh ragazzi io sono commosso, è la prima volta che commento su youtube e state dicendo tutti cose giuste. Dove sono finito?
Solleti Coso eccolo qua l'utente medio della vita
Solleti Coso allora ti consiglio di rileggere il post dato che non siamo così distanti come vedute. Lo schifo è riferito a tutti noi che stiamo a giudicare un banale fatto di cronaca nera, dall'alto della nostra bontà, e insultare come non ci fosse un domani gente che diamo per scontato che un futuro non troppo lontano non potremmo essere noi. Odio la piatta e superficiale opinione pubblica formata da qualche milione di frustrati che non fanno altro che sparare sentenze semplicistiche su ogni cosa, come odio la montatura dei media e dei giornali attorno a questi fatti, per mangiarci e camparci. Sono convinto poi che la gente che è andata ad aspettare l'assassino che usciva dalla caserma sia esattamente come lui.
P.S. Sta storia dei like su TH-cam o ovunque altrove deve finire, perché io son qua semplicemente per esprimere un mio pensiero e tu per esprimere il tuo dissenso contro il mio. Potrei benissimo risponderti che anche tu vieni qua per 2 like.
Uno dei tuoi migliori video.
Accidenti, sei appena diventato il mio MITO!!!!
Bravo Shy
Grazie
Senza saperlo mi hai dato un consiglio attinente alla giornataccia appena conclusa. Grazie di cuore!
GRAZIE! Ho visto la scena in diretta e sono rimasta schifata.
Se fossi la giornalista mi vergognerei, totale mancanza di professionalità
Riguardo alla storia dei server della Blizzard, come hai detto tu, sono un'azienda privata, quindi è chiaro che prima di tutto cerchino di fare il loro interesse economico.
Installare e mantenere dei server è molto costoso e, se il gioco non vale la candela, non vedo cosa ci sia di male a non metterli.
In fondo non è l'obbiettivo di Overwatch quello di far sentire tutti integrati, anche se dal punto di vista dei personaggi ci prova, ma semplicemente quello di fare soldi(per l'azienda).
C'è da dire poi che di server in Africa non ce ne sono quanti negli altri continenti, quindi anche da quel punto di vista non sarebbe proprio facile.
Non metto in dubbio che in qualche modo sia discriminatorio nei confronti di chi gioca da là, ma comunque anche loro hanno la possibilità di connettersi agli altri server, quindi se vogliono giocare possono, magari non bene come se avessero i server accanto casa, ma comunque non sono reclusi dal potersi divertire come tutti gli altri.
Stanchezza da ripresa Shy? Come mai niente link da un paio di video? :)
Giro istantaneamente il pezzo di video a Blizzard Alessandro ;)
Parlo di ciò che posso capire meglio: Overwatch. Premesso che non videogioco per mancanza di tempo ma che comunque mi tengo informato circa il mondo videoludico, non credo sia ipocrita inserire un personaggio africano nonostante non ci siano server in Africa. Trovo, piuttosto, che escludere una nazione dal gioco perché non c'è gente che possa giocarci sia alquanto triste. Ovvio, si cerca di costruire un mondo ideale, e non vedo cosa ci sia di male. E se inserire personaggi di diverse nazionalità serve a stimolare l'inclusione, è giusto che anche i giocatori impossibilitati a giocare abbiano, comunque, un qualcosa che lo rappresenti, anche per dire: "Non potete giocare con noi, ma ci piace sapere che esistete, anche qui."
Le mie opinioni sulla questione OVERWATCH:
1. Presupposto fondamentale, è più che legittimo che un'azienda privata gestisca i propri investimenti come meglio crede, ed effettivamente se la creazione di Server in Africa non comporta un significativo ritorno in danaro sarebbe un suicidio economico agire in tal senso
2. La chiave sta proprio nel messaggio veicolato dal gioco stesso. Shy lo saprà quanto me, Blizzard produce anche corti animati riguardanti il gioco, in cui vengono mostrati ambientazioni da altre parti del mondo e la cooperazione che c'è tra i vari personaggi. Ne faccio una questione anche statistica, seppur un po' cinica: quanti giocatori effettivamente verranno a sapere di questa storia della mancanza dei Server in Africa? Sicuramente di meno di quanti hanno potuto apprezzare il bel mondo inclusivo creato dal caro Jeff Kaplan. Il messaggio corretto è stato comunque veicolato, al di là del mancato investimento .
3. MUOVETEVI A NERFARE QUELLA BARRIERA DI DIVA E' INSOPPORTABILE
4. Shy, posso essere il tuo Reinhardt o la tua Mercy.. ti ho anche inviato la richiesta sul PSN, evidentemente eri troppo impegnato con i mojito e le grafichette.
Love you long time
Non mi pronuncio sui punti 3 e 4 (!), ma sui primi due sono d'accordo: anche se quando si rappresenta in modo inclusivo realtà diverse attraverso strumenti che quelle stesse realtà non possono condividere c'è sempre un'ambiguità (o il rischio di sembrare dediti all'appropriazione culturale solo per darsi toni da liberali), il gesto di cominciare a rappresentare in sé non è mai negativo. Anche perché i prodotti artistici ci addestrano a formare l'immaginario che poi usiamo per confrontarci con il mondo, ed è inutile dire che più è variegato meglio saremo preparati ad accettare le differenze che ci circondano e a non sentircene minacciati.
Anche perché - giocando per un attimo a immaginare un futuro possibile - sarebbe probabilmente considerato altrettanto ipocrita piazzare dei server in Africa per allargare il campo d'accesso a un videogioco in un contesto in cui la povertà estrema rende questo tipo di intrattenimento elitario se non del tutto assente. Sarebbe la stessa ambiguità, e di sicuro si troverebbe qualcuno pronto a dire che invece di mettere dei server in Africa l'azienda poteva spendere gli stessi soldi per fornire cibo o medicine, e che il suo gesto è solo una facciata che prende a schiaffi la realtà di una parte consistente di quel mondo. Ho idea che da questo tipo di loop si esca solo smettendo di considerare isolatamente le azioni di un singolo soggetto e provare a ragionare in termini più ampi, nei quali il lavoro di una software house che combatte una battaglia di inclusione sul piano artistico ha la sua dignità anche se i suoi sviluppatori non vanno personalmente a scavare pozzi.
Argomento molto interessante comunque.
Bellissima risposta, hai centrato in pieno il punto quando hai evidenziato l'ambiguità, l'ipocrisia (parola da prendere con le pinze...) di costruire un Server in un luogo in cui la maggior parte della popolazione non sa nemmeno cosa sia un videogioco, e se anche lo sapesse, sarebbe in fondo alla scala delle priorità. Insomma, non possiamo chiedere alla Blizzard di compiere un'opera di carità, d'altronde l'ha detto anche Shy, è un'azienda privata mica un ente benefico; possiamo però apprezzarne il tentativo di disegnare per noi un mondo senza barriere in cui regna la cooperazione.
MassCass sono d'accordo con l'ipocrisia di mettere dei server in Africa, impensabile in quanto azienda privata. E mi sta bene che si persegua in questo modo l'inclusione.
Il problema secondo me è considerare da osservatore o giocatore che l'inclusione sia effettiva e stia avendo realmente luogo in quel contesto. La verita è che interagisci con pochissimi giocatori africani.
MassCass rispondo al punto 1: il problema non sono i server ma è la connessione a banda larga.. un server può pure trovarsi dall’altra parte del mondo ma se io ho una connessione ad alta banda il lag sarà anche inesistente... tutto dipende dalla connessione che una persona possiede ma se la connessione che arriva alle case è di 100kb come pretendi che uno debba riuscire a giocare dove è richiesto un Ping di massimo 20 ms?? Il problema è l’arretratezza dello stato che non può permettersi di fare un appalto per la posa di fibra ottica.. Non è la azienda che deve pensare a costruire server ma al massimo ad incentivare lo sviluppo della banda larga anche in paesi sottosviluppati per permettere magari una maggior diffusione e per tutti gli altri motivi da voi elencati
Tutto figo, tutto bello ma stando alla mia esperienza l'inclusivita' di un gioco competitivo nello stile di un overwatch e' impensabile ( iperbole ) gia' solo per i giocatori del così detto primo mondo. In pratica inclusivita' e overwatch e/o gioco stile arena ( a gruppi o meno ) sono termini antitetici.
Poi non e' vero che in tutte le zone dell'africa i videogames sono l'ultimo dei problemi; ci sono zone dove varrebbe la pena infilarci un server se questo fosse l'unico problema. Il fatto e' che non ci sarebbe ritorno economico.
Ma quel che mi preme porre in evidenza e' il fatto che nel gioco ci sono personaggi africani del tutto dissimili dai possibili utenti africani che sarebbero interessati a overwatch... tipo voi ce lo vedete un Oscar Pistorius esaltarsi per questa rappresentazione del suo continente:
blzgdapipro-a.akamaihd.net/media/screenshot/doomfist-screenshot-003.jpg
o questa
img.wennermedia.com/social/overwatch_orisa_1401x788-6cf5c02e-2faa-419c-b2cf-f99a197f109c.png
o quest'altra?
www.gameinformer.com/cfs-filesystemfile.ashx/__key/CommunityServer-Components-SiteFiles/imagefeed-featured-blizzard2017-overwatch/efi610.jpg
Il primo e' un nigeriano, e la nigeria da quel poco che ne so' e' un paese che ha sia fasce ricchissime sia fasce poverissime quindi un certo bacino d'utenza valido potrebbe pure darlo, la seconda ha un nome che deriva da un gruppo etnico presente sia in nigeria che in benin, quella striscia di terra che di solito non ha nemmeno un nome nelle cartine che mostra shy, e la terza viene da Numbani; un posto di finzione dell'universo di gioco che piu' o meno corrisponde all'africa dell'ovest quindi sempre dalle parti della nigeria o giu' di li'.
Dunque cio' che noto io e' o l'interesse di invogliare certe comunita' africane, ma la vedo difficile, o di porre l'attenzione su quelle realta' che sono poco conosciute nell'occidente e di cui si hanno concezioni vecchie ( tipo la nigeria dove, per esempio, e' stata prodotta una serie televisiva alla sex and the city tutta al " nigeriano " ). Realta' dove gli utenti piu' appetibili, i bianchi africani, non sono la maggioranza. C'e' anche il caso che dovendo optare per un luogo di provenienza credibile per alcuni eroi africani la scelta di nigeria e vicinanze sia stata quella piu' valida ma anche questa opzione, in un universo simile, la vedo debole.
EDIT: mi correggo, la serie di cui parlo e' ambientata nel ghana ( sempre africa dell'ovest ) ed e' nata sul web.
Laaaaaaaaaaag!!! Bella shy, mi stupisci !
Ciao, non so se leggerai. Volevo dirti che i tuoi video sono veramente ottimi di qualità. Volevo inoltre dirti che se è la società che è marcia, e' ovvio che la società li va dietro!
Condivido apparte l'ultima opinione
reputo cancri quei programmi di informazione che sfruttano le emozioni negative Delle persone, per questo ti seguo.
PS. A morte il segreto
Sai, parlando del Chikunguya, io sono una di quelle riminesi che se l'e' beccato in pieno nel 2007. Certamente si tratta di un problema, specialmente per soggetti gia' deboli in partenza, ma tutto sommato si tratta di una minaccia contenuta. Ovviamente, guardando sul webbo, sembra che sia arrivato il Ragnarok.
Bravo!
Per la questione di overwatch, non penso dipenda direttamente dagli sviluppatori dei giochi. Spiego:
La blizzard ha ovviamente un team per ogni gioco che sviluppa, ergo per quanto il team di Jeff & co. promuovano l'inclusione, non possono fare molto riguardo ai server, visto che, penso, questa decisione spetterebbe direttamente alla blizzy
Mi hai fatto tornare in mente un tema che ho fatto al liceo 6 anni fa che riguardava soprattutto le notizie trasmesse in tv.
Praticamente avevo scritto che la maggiorparte di programmi tv che trattano di cronaca nera non hanno nessuna intenzione di informati veramente, ma è solo una macabra spettacolarizzazione di queste tragiche vicende. Inoltre avevo messo in dubbio la reale funzione informativa di alcuni dettagli (per esempio: di che colore sono le mutande dell'assassino; che cosa aveva mangiato la vittima due ore prima della morte ecc..).
Volete sapere la risposta della prof?
Beh ho guadagnato un bel 4 e una bella ramanzina: "come di permetti di insultare -presentatori X-, loro fanno un ottimo servizio e sono super professionali! È disgustoso che sei contro l'informazione! TU SEI PER LA CENSURA! Ecc ecc.."
Non ricordo cos'altro mi ha detto perchè a quel punto ho preferito solo spegnere il cervello e mi chiedevo perché mai la prof avesse proposto una traccia di questo tipo se non era aperta ad ascoltare anche idee diverse dalla sua.
Come hai detto Shy non sarebbe conveniente per un azienda privata investire per i server in Africa o in qualsiasi altra parte del mondo poco sviluppata con problemi economico-sociali. Credo che comunque il fatto che abbiano deciso di sviluppare un gioco così diversificato sia un bene, perlomeno per diffondere l'ideologia dell'inclusione nella parte di mondo che potrà giocare.
Chissà, un giorno magari saranno gli stessi giocatori che, talmente influenzati dal gioco, richiederanno loro stessi di aggiungere i server nelle zone più remote dell'Africa...
Troppo sognatore? Ok si, però un passo alla volta dai.
8:34 pura poesia
Incredibile, prima volta che non sono d'accordo con te su ben due (e dico due!) argomenti. 1) Chi l'ha visto. Anche io ho trovato aberrante quella scena, però va detto che tale trasmissione, con le sue inchieste e molto spesso anche con le sue interviste ha contribuito più volte alla risoluzione di alcuni casi importanti. Questo non può essere ignorato e secondo me lo differenzia da programmi tipo "pomeriggio 5" o "quarto grado"che sono solo pornografia. Va da sé però che essendo un programma televisivo risponde a certe logiche (audience), che condivisibili o meno comunque non ti danno poi tutto questo margine per poter dire: "ok, ho lo scoop dell'anno ma chissenefrega, non mandiamolo in onda!" 2) La responsabilità dei genitori. Non esiste un patentino del buon genitore, ad oggi chiunque può avere figli anche il peggiore sbandato reietto di questa terra. Il solo fatto di poter procreare non ti rende un buon genitore. La domanda è: il fatto di non essere un buon genitore, è sufficiente per renderti responsabile anche penalmente delle azioni che compie tuo figlio? e se si, come stabilirlo? non si è posto l'accento secondo me sulla cosa più spaventosa di questa vicenda: L'ASSENZA DELLE ISTITUZIONI. Se tu istituzione sei a conoscenza di una situazione pericolosa (soprattutto per un minore) e non intervieni, la colpa è del genitore incapace o è TUA, che dovresti essere super partes e agire di conseguenza soprattutto in seguito a diverse denunce? E se l'individuo ha 18 anni? magicamente i genitori non hanno più colpa? anche nel caso di un violento a 30 anni, i genitori a suo tempo avranno avuto le loro colpe...allora come comportarsi? La stessa Noemi, aveva delle libertà che secondo me a 16 anni una ragazzina (o ragazzino) non dovrebbero avere, cosa vuol dire, che i genitori sono responsabili perché troppo poco severi o troppo poco presenti? confine troppo labile secondo me da ricavarne una regola generale.
Ed io che abito a pochissimi passi da Lecce. Sinceramente già avevo cognizione che in una società come la nostra, la quale dovrebbe essersi già responsabilizzata verso certe tematiche (avendo preso coscienza che il mondo intero non lo costruisca una persona sola ma che ognuno sia necessario al compimento dell'opera), un minore sarebbe potuto arrivare a spingersi a tanto, ma arrivare persino a sentirne la notizia è un allarme da non ignorare nella maniera assoluta dell'intenzione espressiva. Continuiamo, come collettività, a spingerci sempre più moralmente in basso, colpa in primis delle famiglie che spesso non riescono (o peggio non è di loro vero interesse) a comunicare ed a sensibilizzare i propri figli verso la rinnegazione dell'amor proprio a vantaggio di quello collettivo, idem per la maggior parte delle istituzioni scolastiche, e spero che un giorno da questo scempio si riesca ad uscirne con la stessa forza accumulata mentre ci trascinavamo verso la rovina. Saluti.
shy sei proprio un bel giovanotto (no homo)
Se posso dire la mia sulla questione willwoosh! Anche se non posso la dico! Io sono uno di quelli che nel video ha commentato ADOROOOOO😍😍 Ma più che altro perché se più persone come lui, adorate da tanta gente e che qualunque cosa è oro dicano è oro colato, forse questo mondo verrebbe più accettato! (Forse ha poco senso, ma spero di aver reso il concetto!)
sono pugliese anche io, ho studiato a Lecce e conosco la mentalità sia dei giovani che dei meno giovani del posto.
Sicuramente quella ragazza sarebbe ancora viva se si fosse fidanzata con un ragazzo che non fosse violento, oppure se i genitori o chi le stava vicino fossero riusciti ad allontanarla.
C'è da riflettere: perché i bravi ragazzi sono sempre single?
ciao Shy, se a me succedesse una tragedia terrei ben lontane da casa mia le telecamere. i giornalisti fanno il loro lavoro (spesso in modo cinico) premendo sul pedale dell'informazione sempre e comunque, ma queste famiglie sulle quali si è abbattuta una tragedia perché si mettono in pasto al pubblico dominio apparendo in tv? un fifty fifty di "responsabilità" ad un sistema informativo altamente discutibile vogliamo darlo?
concludo rinnovandoti i miei complimenti, sempre ottimi i tuoi videoarticoli, sei il numero uno..
7:18 bella pronuncia
Ne abbiamo parlato più volte in questi giorni, e onestamente non sapevo niente di questa storia a Chi l'ha Visto, ma quanto successo è semplicemente imbarazzante (e nuovamente, parlando di giornalismo italiano completamente disinteressato alla notizia per puntare allo share, con questa si tocca il fondo). Quella sarebbe una giornalista? Mah... è l'unica cosa che mi viene in mente. Ma come persona, in prima istanza, non dovresti provare un senso d'empatia con dei genitori che, in quel momento specifico, erano visti unicamente come delle vittime involontarie, costrette a vedere il figlio in una situazione a dir poco critica? Mi sarei sentito a disagio io se avessi visto l'evento in diretta
Ad altri miei commenti, qualcuno aveva evidenziato come non fosse semplice potersi muovere in una simile situazione in cui si va a contrapporre la veridicità di una notizia (perché ricordiamo che la giornalista ha semplicemente visto la news e l'ha comunicata come fosse una verità assoluta, senza il minimo tatto) alla possibilità di ottenere una maggior risposta dal pubblico a casa. Insomma, andare a trasformare completamente un sistema che ormai è diventato la norma non è né cosa facile, né cosa ottenibile in mezza giornata, ma qualcosa andrebbe fatto. Continuo a pensare che lo Stato si dovrebbe muovere in qualche modo per arginare quella che è una crisi dell'informazione (che c'era anche in passato, per carità, ma che oggi è più forte che mai). Come fare ciò? Onestamente non lo so, ma restare a far finta di nulla non è la scelta migliore poiché, se continuassero a lasciar correre, la situazione non potrebbe far altro che continuare a peggiorare
Io personalmente ho trovato una strana assonanza tra il discorso sul giornalismo e il discorso sulla deresponsabilizzazione dei genitori: in entrambi i casi, mi sembra, siamo davanti a una situazione in cui i mediatori sociali non esistono più, e gli unici soggetti presenti sulla scena sono o i singoli individui (di cui si forniscono tutti i dettagli psicopatologici, ma mai quelli del contesto sociale) o la società nel senso più vago e generale del termine. Da questa rappresentazione gli strati intermedi, che sono poi quelli attraverso cui concretamente si formano le catene sociali e culturali che rendono i nostri comportamenti simili a quelli del nostro gruppo, sono assenti, come se fossero stati risucchiati via: mancano le famiglie, mancano le associazioni, mancano i quartieri (se non per rarissime eccezioni), mancano le scuole, mancano quelli che una volta si potevano chiamare "quadri", cioè quelle entità che facevano da tessuto connettivo tra un gruppo sociale e l'altro (e la stampa era uno di questi: con il compito di trasformare le informazioni che riceveva, sia dall'alto della politica sia dal basso della cronaca, in rappresentazioni sensate e comprensibili della realtà presente).
Ovviamente poi nel caso del giornalismo c'è un problema di natura economica: per fare buona informazione devi pagare il lavoro di molti bravi professionisti, soprattutto in un mondo intasato di notizie e canali di comunicazione in cui in ogni istante devi processare quello che ti arriva da tutto il globo, e se nessuno ti compra il cartaceo devi ripiegare sulle strategie obbligate dell'accaparramento pubblicitario. Ma forse è un problema irrisolvibile, perché qualunque fonte di finanziamento sarebbe poi sospettata di poter avere ingerenze sull'informazione.
La giornalista si muove come una piccola imprenditrice: massimizzerà il suo utile filmando la reazione e non arginandola in modo alcuno, perché tanto più sarà patetica quanto più sarà scenica. E tanto più sarà scenica, quanta più eco e quanto più risalto avrà sia la trasmessione di cui lei è parte, sia lei in sé stessa.
Purtroppo l'informazione è diventata di massa, al pari del resto, e se ti vai a leggere la carta dei doveri dell'ordine dei giornalisti scoprirai che in qualche modo tutti, perfino i migliori, viaggiano sull'orlo del precipizio più preoccupati dal rimanere indietro nella corsa che dal cadere giù.
Quello su cui lo Stato dovrebbe intervenire, è la tutela della privacy di chi è coinvolto in reati penali e la tutela della riservatezza del processo stesso: fino alla condanna in terzo grado niente nomi, né foto, né altro. In questo modo si smetterebbero di fare i processi in televisione e si abbasserebbe automaticamente il livello di interesse (del resto, togli nomi, volti ed età a vittime e assassini presunti e diventa un'interminabile sequela di storie che si rassomigliano) nella cronaca nera.
Questo, a mio parere, andrebbe fatto più per la difesa della correttezza processi (ormai influenzati dall'opinione pubblica, cosa che trovo ingiusta dal momento che parliamo di un pubblico per lo più di analfabeti funzionali che a cui neppure farei giudicare il vincitore di un concorso di bellezza canino) che in difesa della privacy di queste persone che, voglio ricordare, si fanno intervistare spontaneamente (nessuno aveva obbligato questi signori a rilasciare un'intervista né nessuno aveva obbligato la madre di Sarah Scazzi a diventare ospite fissa di Chi l'ha visto: i genitori di Yara Gambirasio, che si sono raccolti in un sobrio e riservato dolore, non li conosce nessuno).
Credo che un giornale possa e a questo punto debba affacciarsi sul mondo del lavoro contemplando la nuova realta' mediatica. Non penso sia impossibile pubblicarsi sul web avendo un certo riscontro di pubblico, magari abbonato. Voglio dire ci riescono ragazzi e ragazze coi canali youtube o coi blog e non ci riesce una redazione? Non serve che abbassi piu' di tanto il tuo livello... sei un giornale, avrai senz'altro il concetto di " pagina acchiappa interesse " e li' c'infili tutto il ciarpame acchiappa click che vuoi ma poi nel resto metti in campo la tua serieta' che, piano piano, cerchi di sponsorizzare sperando di far passare piu' utenti possibile da li' a qui. Certo vuol dire studiare e aggiornarsi ma se non si passa di li' credo che il giornalismo andra' sempre piu' a ramengo e rimarra' solo il ciarpame. Lo so' e' una cosa scontata ma non vedo in giro molte testate metterla in pratica. Il problema di come far passare un utente da una pagina a un altra di un blog per portarlo sull'argomento che si vuole e' cosa che alcuni studiano; per esempio nel corpo dell'articolo fuffaPremiQuiCheT'arridiEdiverti ci metti dei link, un po' truffaldini a dire il vero, che rimandano ad altre pagine che trattano d'altro. Il primo esempio che mi viene in mente e' il blog L'Antro Atomico del Dr. Manhattan. Naturalmente sta alla bravura di chi scrive non far pesare questo sistema ma... scrivere e' il mestiere che dovrebbero fare i giornalisti no? Strutturare le info, il modo in cui veicolarle singolarmente e poi tutte assieme in un giornale... etc etc.
Per quel che riguarda la giornalista citata nel video penso che semplicemente si sia trovata nella rara situazione d'esser piu' " veloce del web " e non se la sia fatta sfuggire. Quando mai le ricapitava? E' cinico? Eh, hai voglia. Eticamente criticabile? Si', quanto si vuole. Ma non e' diverso dal o dalla collega che, dopo un disastro, infila un microfono sotto il naso del poveretto/a di turno con la domanda " come ci si sente? ". Lei ha solo trovato un modo per farlo piu'... " naturalmente " diciamo?
LaFrecciaBlu ma pure qua stai
Più vado avanti e più sono convinta che alla base di tutto ci sia la mancanza di rispetto, nei confronti di tutto e tutti.
Sono completamente d'accordo con te. Su tutto quanto.
Quello che mi è piaciuto è la naturalezza con cui Guglielmo ha detto la cosa: un elenco di cose normali, dovrebbe essere normale dire quali sono i tuoi gusti sessuali e non dovrebbero influenzarci così tanto.
Ad una persona non piace il sushi: non andrò a mangiare sushi con quella persona (con molto disprezzo)
Ad una persona non piace quello che ho tra le gambe o gli piace ma io non ricambio: non ci andrò a letto.
La mia opinione sui server in Africa:
Sarebbe onesto per la compagnia non vendere il gioco in Africa, sapendo che non riusciranno a giocarci decentemente essendo solamente un multiplayer, come una compagnia non dovrebbe vendere un gioco in giappone lasciandolo in inglese e senza aggiungere anche la lingua giapponese, visto che lo capiscono relativamente poco, o come vendere un gioco in italia con solo la lingua russa, il problema è l'accessibilità di quello che si vende/compra.
Poi se qualcuno in Africa vuole comprare la versione europea del gioco e giocarci comunque, sapendo i problemi che avrà, è liberissimo di farlo, come io posso importare un gioco dalla russia e giocarlo in russo, ma so già che non ci capirò nulla, l'importante è non vendere prodotti che poi non si riesce ad usufruirne perchè si è scelto di non farlo per motivi economici.
è lo stesso discorso che era successo con il gioco di Batman per PC, praticamente ingiocabile su ogni configurazione, se non vogliono fare il porting per pc ok, ma farne uno pessimo e venderlo pur sapendo che non andrà è davvero una brutta cosa.
Per quanto riguarda i personaggi di ogni nazione etc etc, io la vedo come una cosa slegata dalla distribuzione, alla fine si mettono personaggi di un po' tutte le nazionalità, tutte le forme, tutti i colori e tutte le abilità per rendere vario il gioco, non ha molto a che vedere con la globalità, anche Dead or Alive ha un personaggio svedese (Marie Rose), ma l'ultimo spin off nemmeno è stato distribuito in Svezia (mi sembra) perchè non avrebbe venduto abbastanza.
Amico, ricordo bene quanto accaduto con il caso Scazzi. In quegli anni collaboravo con un giornale locale (sono originaria di un paese a 10min da Avetrana)...ho visto e abbiamo visto cose a dir poco oscene, pur di fare share.
Shy non trovi che sia altresì grave il fatto che la polizia abbia fatto trapelare la notizia della confessione ai giornalisti prima di aver avvisato in prima persona i genitori dell'assassino? Voglio dire, quello che ha fatto la giornalista è moralmente pessimo, ma avvisare prima i giornali e poi i familiari è veramente disgustoso.
Interessante analisi sul giornalismo, come sempre. Se posso, vorrei consigliarti la serie "the newsroom", quale tratta proprio l'argomento buono/cattivo giornalismo e la strumentalizzazione delle notizie da parte della politica. Purtroppo è rigonfia di commenti di americani sull'America, quindi si punta su un patriottismo tutto stelle, strisce e aquile, ma, a mio avviso, è comunque una serie intelligente.
Giusto capire cosa succede nelle famiglie che "partoriscono" questi elementi, ma anche capire perchè dopo denunce varie sto tipo era tranquillo in giro sarebbe buono. Qualche burocrate credo abbia quella ragazza sulla coscienza.
Ciao Shy, perdonami non ho trovato il modo di scriverti altrove, volevo chiederti se mai farai un servizio sul cosiddetto network Marketing e le aziende di riguardo, come Organo Club ad esempio, che grazie al semplice passaparola prende sempre più spazio e 'sudditi'...Ciao, e grande:)
Shy che sottolinea la posizione dell'Italia sulla cartina.
Poca fiducia nel genere umano o un servizio agli stranieri?
Ti adoro comunque.
Complimenti per il tuo lavoro ed il tuo impegno. Il mio ''like'' testimonia che sono pienamente d'accordo, vorrei pero' farti una domanda: se domani potessi per magia arrivare ad avere 1Mln (o 10 se questo per te fosse un obiettivo) di iscritti semplicemente facendo quello che ha fatto la giornalista in questione, cosa avresti fatto? grazie
Il senso del video di willwoosh era proprio il concetto che spieghi tu: mi piace er cazzo, ed è uguale a dire che mi piace la pasta o la nutella.
Roberta Rossi esatto, ma penso che il suo discorso si riferisse più alle reazioni al video: dire "sono gay" dovrebbe avere la stessa valenza di dire "il mio numero di scarpe è 43" oppure "sono figlio unico" oppure "sono interista", eppure il tripudio di "ADORO" sotto quel video fa riflettere molto sul fatto che essere gay è considerato come qualcosa di straordinario (positivamente o negativamente) quando invece nel 2017 dovrebbe essere semplicemente un fatto normale...
Per me è normale, infatti dopo aver visto il video ancora non ne avevo capito il senso... L'ho capito solo ora che l'ha detto Shy.
ah allora può essere positivo che a me non ha fatto nè caldo nè freddo. Sarà che ormai per me è talmente normale che i coming out sono quasi noiosi
Io ho pensato gli "adoro" si riferissero al modo in cui è stato fatto il video, perché lancia un bel messaggio dicendo che la sua omosessualità è solo un piccolo dettaglio
Mdrk Osc, Infatti, anche per me sono noiosi e non m'interessa. ._.
Video bello e interessante ... come SEMPRE pero shy ... davvero... LA MUSICHETTA , PER DIO!
In realtà ieri nella partita Shakhtar Donetsk - Napoli due giocatori si sono baciati (per la questione del caming out di cui parli nel video). Ma era anche già successo in altre partite, quindi non è del tutto corretto dire che il calcio è assente sul tema.😅
11:38 grazie Shy, finalmente qualcuno che la pensa come me. Mamma mia, tutto sto fermento perché uno esplicita i suoi gusti sessuali. Anche a me piace il pene e sono eterosessuale ma nessuno mi dice : ADOROOOOH🐬🐬🐬
Scusa ma non ho capito se ti piace il pene, come fai ad essere eterosessuale?
Lentux sarà una ragazza?
Sono una ragazza 🤣🤣🤣
Era per sottolineare come i gusti sessuali quando esplicitati non dovrebbero fare specie più di tanto, soprattutto se ti sta cercando di normalizzare il più possibile la situazione. Il coming out praticamente tira la zappa sui piedi a tutti gli omosessuali che cercano di far capire che l'omosessualità non ha niente di particolare rispetto all'eterosessualità.
Ciao, c'è fermento perchè purtroppo, nel 2017, ancora non è così semplice per tutti accettare i propri gusti sessuali. E il coming out delle "celebrità", purtroppo, è ancora un importante strumento per mandare il messaggio, soprattutto ai ragazzini, che non c'è niente di male e che è giusto accettarsi senza paure.
Shy ma dove attingi le notizie per fare i tuoi video?
Di solito sono sempre abbastanza critico rispetto alle tue tesi e idee , ma oggi ho apprezzato davvero le tue constatazioni e tesi; principalmente la prima
La citazione su OW
Ciao Shy! Rispetto a Chi l'ha visto ti volevo far notare che metti a paragone due situazioni diverse quando parli della mamma di Sarah Scazzi e dei genitori del ragazzo di Noemi. A suo tempo il collegamento con la mamma di Sarah era in diretta, mentre nel caso di Noemi l'intervista ai genitori del suo ragazzo era stata registrata quella stessa mattina e neanche la giornalista sapeva PRIMA che in quel momento si stava svolgendo la confessione. Immagino che ciò possa portare a considerazioni diverse rispetto a questo problema, ad es. un discorso è interrompere un collegamento in diretta senza dire niente davanti alle telecamere, altro discorso è avere la registrazione ed avere la possibilità di tagliarla, alterarla e quant'altro. Inoltre non credo che la giornalista del caso di Noemi abbia letto su internet col telefono la notizia e lo abbia detto così a caso (ho capito bene, hai detto così?) ma trovo più probabile che l'informazione le sia stata mandata da un collega o da una fonte delle forze dell'ordine (o almeno me lo auguro!). Detto questo, trovo come te che sia stato quantomeno discutibile il fatto che la giornalista lo abbia detto senza l'intermediazione delle forze dell'ordine o dell'autorità giudiziaria. E che dopo ciò sia anche stata mandata in onda la reazione. Ed è una cosa ancora peggiore di quella di Sarah Scazzi, perché se nella diretta si possono trovare delle giustificazioni ( più o meno valide) per non interrompere il servizio, nel caso di trasmissione in differita no, c'è il pieno controllo di ogni fotogramma che si manda in onda. Non capisco perché abbiano deciso di trasmetterlo onestamente, seguo chi l'ha visto e rispetto ad altri programmi i giornalisti hanno abbastanza tatto e sono piuttosto precisi (la maggior parte delle volte).
Se dovesse interessare a qualcuno nella pagina di chi l'ha visto su Facebook la giornalista che si è occupata dell'intervista ai genitori del ragazzo di Noemi chiarisce la sua posizione rispetto alla polemica.
Bellissimo viedo
-"Le voglio dire quello che mi sta arrivando adesso,hanno trovato la ragazza..."
-"BENE SON CONTENTO
@Breaking Italy non so se sia un caso ma sono cagliaritano e mi sto trasferendo a padova per l' università e andrò a convivere con 4 veneti di cui 2 fanno ingegneria come me, sarebbe una bella sorpresa trovarsi uno della gentaglia in appartamento
Ma solo io prima di guardare le puntate di shy mi canto la sigla nella testa?
#missyousigla :(
La questione che hai posto su Overwatch è, secondo me, molto interessante.
Il mio modesto parere è che non si tratti di ipocrisia perché la scelta di mettere certi personaggi non è dettata dal bisogno di rappresentare in game un "mondo reale" esistente in cui i giocatori appartengono a tutte le categorie presenti nel gioco.
Secondo me l'obiettivo principale che si vuole perseguire con il proporre personaggi multietnici (cosa che vale anche per pg aventi diverse corporature/appartenti alla comunità LGBT) è rispondere ad un problema che è particolarmente acuto qui in Occidente: dare visibilità alle minoranze. Se sono una persona bianca che vive in Occidente e gioca sempre e solo a videogiochi che mi propongono personaggi bianchi, allora ciò rafforzerà in me l'idea che sono i bianchi ad essere protagonisti, mentre persone diverse da me non lo sono e non possono aspirare ad esserlo. Se io sono un bambino di colore e i videogiochi mi propongono solo personaggi bianchi, il messaggio implicito è che io non potrò mai essere un protagonista/eroe perché nessuno dei protagonisti/eroi che vedo è come me.
Quindi, per riassumere: io credo che personaggi di quel tipo vengano proposti in un videogioco a target principalmente occidentale proprio perché è il pubblico occidentale ad avere bisogno di vedere una certa pluralità di rappresentazione.
Per quanto riguarda la questione dei server, temo che questo sia un aspetto in cui le logiche economiche di cui parlavi determinano in modo decisivo dove e quando metterli.
Immaginiamo la riunione della redazione: "Allora tu fai il collegamento,non gli dici nulla , li facciamo parlare per 5 minuti e poi molliamo la bomba: sai che share !!"
E da oggi hai un nuovo iscritto.
Oggi sono stato ad un evento di divulgazione scientifica collegato con il congresso annuale della Società Italiana di Fisica, che si è tenuto a Trento in questi giorni.
Questo evento era suddiviso in più parti, in stile Ted, con diversi argomenti e temi. Uno di questi temi era la comunicazione. In particolare, il relatore ha parlato della strategia mediatica, adottata dalla collaborazione Ligo-Virgo, a proposito dell'epocale scoperta delle onde gravitazionali. Quello che ha detto mi ha un po' spaventato, se devo essere sincero. Come mai se ne è parlato così tanto, anche se si tratta di un argomento tecnico? Semplicemente perché la comunicazione è stata incentrata sul creare hype piuttosto che spiegare decentemente cos'è successo.
Questo è un altro esempio di quanto sia messo male il mondo dell'informazione.
L'intervento parte da circa 1:37:00
La parte interessata inizia a 1:43:40 circa.
th-cam.com/video/zTZCyik01_I/w-d-xo.html
Mi ricordo di una puntata dove si e' affrontato il tema del giornalismo e della liberta' di stampa e mi pare che in questa classifica di circa 130 paesi,l'Italia si trovasse oltre la meta' insieme alla Russia...ma che poi e' risalita grazie a due giornalisti che avevano scritto del Vaticano. Io credo che un po' i politici facciano pressione ai giornali...mi ricordo di una giornalista che ha scritto della satira su Renzi e che lui abbia aspramente criticato. Oltre che criticare la Boldrini e la Keynge adesso sui giornali on line non si parla piu' di politica seria che forse potrebbe interessare.. il problema di fondo e delle fake news, secondo me e' appunto l'enorme limitazione della liberta' di stampa che andrebbe denunciato come problema serio online, inoltre cosi' e' molto piu' facile per i politici strumentalizzare battaglie senza farci vedere il quadro completo...
Talia Jaeger i
Shy, hai chiaramente un'ottima conoscenza del mondo anglosassone e dell'inglese, essendo un figlio dell'internets come me, quindi capirai bene cosa ti sto per dire. Ormai gestire una compagnia o un'impresa è come gestire un partito politico o una figura pubblica: non hanno un influenza solo nell'universo specifico nel quale vivono (come quello dello spettacolo o della politica) ma soprattutto sulla società perché sono portatrici (volenti o nolenti) di valori in cui la gente crede e si riconosce. La mossa di Blizzard è intelligente perché le permette di curare i propri interessi economici (non spendendo ziliardi in server) e mantenere allo stesso tempo una "faccia" positiva verso l'opinione pubblica. Te lo immagini che puttanaio sarebbe scoppiato se a un anno dall'uscita del gioco, non ci fosse stato un personaggio nero? Sono compromessi, a volte fanno schifo e a volte sono positivi, ma sono sempre necessari.
Questo breaking di oggi dovrebbe essere visto a scuola
DOOMFIST HAHAHAHAH cristo il dio Shy, non voglio scrivere "TI ADOROOOOOO" con i delfini, ma solo perchè non posso metterli.
Mi rincuora ascoltare il tuo punto di vista su quella trasmissione, soprattutto nella circostanza della diretta da casa dei genitori del ragazzo. Mi chiedo a che età si smetta di ragionare così e ci si trasforma in altro... quel qualcos'altro che ho sentito oggi su "una Radio di Confindustria" dove il conduttore della trasmissione faceva lo scafato sostenendo l'ottima ed inevitabile qualità giornalistica messa in pratica dando in diretta la notizia ai genitori.
Sai, Masala, penso che molti problemi della nostra vita attuale neppure esisterebbero se crescendo non smettessimo di essere intellettualmente onesti come te e molti giovani...
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