Ho lavorato nella torre del Baricentro vicino Bari negli anni 95/96 per Aiazzone. Erano i primi tempi in cui si vendeva alla grande in Puglia e Basilicata. Mi occupavo di tutte le consegne, programmazione camion/operai, assistenza post vendita , controllo merce in arrivo da Biella con tir . Ho trascorso un mese nella depandence della villa della signora Aiazzone, Rosella Piana. Ho visto da vicino il colosso che ormai perdeva pezzi da tempo, ma ai nostri occhi ancora non era chiaro. La signora Aiazzone ha tentato di portare avanti il lavoro lasciato dal marito ma si è fidata di persone che l'hanno sfruttata e derubata. Tra i bellissimi ricordi di quel tempo c'è una cena di Natale. Furono invitati anche i parenti stretti dei dipendenti. Una cena sfarzosa in antitesi con la situazione disastrosa che incombeva. Come se la signora Aiazzone rifiutasse l' idea del declino. Dopo due anni alla scadenza del mio contratto fummo tutti licenziati. La gestione delle consegne fu data in appalto ad una ditta di traslochi. Io rientravo nel " pacchetto" . Conoscendo alla perfezione il lavoro, obbligarono la ditta di traslochi a prendere anche me ed un padroncino per le consegne che veniva sempre da Aiazzone. Da lì cominciò anche qui in Puglia il passaggio alla Semeraro. Ero rimasta in contatto con alcuni colleghi per cui qualche notizia mi arrivava. Questa mattina mi è capitato per caso su you tube questo video e non nego che mi sono commossa tantissimo. Quegli anni sono stati tra i momenti più belli della mia vita. Ho imparato tante cose grazie all'opportunità che è stata offerta.
@@marialuisaalessandro8790 ce n'erano per tutte le tasche. C'erano anche quelli che costavano di più ed erano migliori! E tra l'altro era un mio ricordo e dico ciò che voglio! Fine della storia!!
Mi sembra un bellissimo ricordo, quasi commovente la cena sfarzosa della sig.ra Piana, in ricordo dei fasti del passato, come a voler dimostrare a tutti, in primis al defunto marito, che la storia non poteva chiudersi. Sarebbe stato interessante sapere se il marito, da visionario, sarebbe stato in grado di fermare il declino. Purtroppo l'incidente aereo se lo è portato via. Grazie per il ricordo.
@@marialuisaalessandro8790Cazzo,non si capisce nemmeno se sei femmina o maschio,forse sei entrambe le cose.... Comunque ora puoi andare da Ikea,li trovi i mobili per le tue tasche. Magari di colore rosa...
Sono stato catapultato indietro di 30 anni.lavoravo in un azienda di componenti x mobili (verniciatura e laccatura)e mi ricordo che fra i nostri clienti c'era anche aiazzone.che tempi e non torneranno mai piu'!grazie x il bel video.
non torneranno mai piu , dopo hanno distrutto tutto con l'arrivo di prodi, ecc, siamo stati venduti ,povera italia 4 potenza mondiale ridotta a un paese del terzo mondo. .
Purtroppo non è il solo ad aver fatto quella fine. Il mobile in quegli anni ha avuto una vera e propria esplosione. Anche mio padre aveva iniziato negli anni 60-70 facendo mobili artigianali per l'esportazione in USA. Dopo poco fu esortato (dai commercialisti) ad abbandonare la produzione e passare alla vendita. Ha avuto una grande mostra di mobili fino alla fine dei novanta. Poi è arrivata la grande distribuzione. Primi fra tutti Mercatone Uno ed Emmelunga che hanno dato la prima bastonata. Ikea è stata la seconda e definitiva. Talmente forte da dare lei stessa una bastonata a quelli che avevano dato la prima. Mio padre è stato costretto a chiudere ma c'è a chi è andata peggio. Qualcuno ha scelto la corda. Il ciclo si è chiuso con mio padre che è tornato a fare il falegname. Facendo cucine in finta muratura di elevato standard qualitativo. È durata per un po'. Poi è approdato al pensionamento.
@@minpg26 sono due pesi e due misure. Ai tempi di Aiazzone era possibile a tutti fare successo essendo abili a fare qualcosa e avendo visione. Con il mondo globalizzato gli artigiani non potevano certo permettersi di delocalizzare la produzione verso paesi in cui la manodopera non costa un cazzo. O peggio ancora comprare direttamente cinesate Per poi rivendere in Italia. È stata una macelleria sociale voluta ed avallata da chi ci governa. Metti un bel dazio doganale e poi vedi come gli passa la voglia di delocalizzare.
Sono stata cliente di Aiazzone acquistando un salotto e mi sono trovata benissimo ,nei prezzi di allora enella mobilia ,ricevendo in regalo 🎁un bellissimo stereo!!!🎶🎶🎶che bel ricordo, grazie del video 📹 👏👏👏
Pensare che ricordo perfino un paio di strofe della canzoncina: "Vieni in bici o in carrozzella, ma vieni a Biella ma vieni a Biella, vieni in auto o in torpedone ma vieni vieni da Aiazzone". Ero un bambino all'epoca, non so come faccio a ricordarla dopo così tanto tempo. Forse l'avrò sentita tante di quelle volte che alla fine l'ho memorizzata in modo indelebile, questo piccolo passaggio almeno. Perché in effetti, all'epoca Aiazzone faceva pubblicità a raffica, lo spot si vedeva spessissimo. Che ricordi mi avete sbloccato, grazie per questo bellissimo viaggio nel tempo, dal quale non posso non tornare senza un pizzico di nostalgia. Grazie mille.
@@stefanorunnertube vieni in bici o in carrozzella ma vieni a Biella ma vieni a Biella...... Vieni in auto o in torpedone perche' Aiazzone ti piacera'!!!! Aiazzone la scelta piu' biella del mondo 🙄🙄 😂😂😂
Questa notte mi sono imbattuta nel tuo canale Complimenti ragazzi ..!!!! Bravissimi .. Ricordo benissimo il mobilificio Aiazzone Nel 1984 ero una studentessa di architettura d'interni appassionata di arredamento. Il mobilificio Aiazzone era disdegnato dagli operatori del settore e giudicato un posto dove si trovava solo merce scadente dozzinale o di pessimo gusto ( non so chi ricorda le pompose poltrone in velluto rosso e legno intagliato dorato sulle quali sedeva Guido Angeli mentre incitava all'acquisto). Ero, come dicevo ,una studentessa ..I miei genitori mi avevano appena comprato un tecnigrafo costosissimo( per quei tempi) e volevano dotare la mia mansarda di una libreria moderna e capiente per cataloghi riviste d'arredo e libri .. Così ,una giornata d'estate con i miei genitori abbiamo deciso di provare a vedere se quanto promesso dalla pubblicità martellante fosse vero. Quel giorno insieme ai miei lo ricordo ancora ...la visita , il rimborso del pieno di benzina , Il pranzo con gli architetti.. le risa divertite i nostri commenti! Comprammo una libreria bellissima che esiste tutt'ora .. bianca solida, dagli spessori importanti, ..moderna e attuale anche adesso che sono passati 40 anni .. Durante la visita ( era immenso ) i miei si innamorarono di un divano e due poltrone e li acquistarono ( buttati solo pochi anni fa)... Questo per dire che Aiazzone aveva un po' di tutto ..attirava l'attenzione con i prezzi bassissimi di merce da poco ma aveva contemplato l'alternativa per chi cercava la qualità. È stato un grande imprenditore .. e la vendita di allora era cortese e gentile ,non era gestita dal personale "aggressivo"e insistente che si trova ora nei vari "colossi" del mobile ..Personale sfruttato e sottopagato solitamente non qualificato ..montatori improvvisati di materiali scadenti . Basta leggere le recensioni dei clienti o di chi ha lavorato in queste realtà del mobile attuali . Io che sono nel settore da anni consiglio sempre il mobilificio . Poi logicamente il problema del denaro induce a rivolgersi a queste realtà con acquisti dall' esito problematico... Diverso il discorso di Ikea che reputo a mio parere un'azienda seria . È incredibile vedere come strutture di questa portata rimangano lì come spettrali cattedrali nel deserto .. Grazie per questi vostri interessantissimi video Siete il top ! COMPLIMENTI Anna ( mi sono iscritta ovviamente)
cmq è vero che la qualità costruttiva doveva essere molto buona, perchè si vedono ruderi industriali molto più recenti in peggior stato di conservazione
Come non ricordare il marchio Aiazzone e la pubblicità che negli anni 80 martellava in TV. Incredibile storia di inizio e fine di un impero del mobile. Grazie Alby per questo video
Complimenti per la straordinaria descrizione di un mito anni '80. Mi compiaccio, oggigiorno, di notare quanta passione vi sia tra i giovani per i mitici anni ottanta ; qualcuno si è fatto notare con l' abbigliamento, qualcun'altro con i suoi "vintage" gusti musicali, oggi questo video.... Sono perfette rievocazioni che mi ricordano l'infanzia con un po di nostalgia. Bravi!! 👌🏻 Roberto,1980.
@@tiziano316 Il conto di questa superficialita' lo stiamo ancora pagando, ma il lato piu' fanciullesco ed infantile di noi lo guarda ancora con nostalgia!
@@tiziano316 non sono d'accordo, gli 80 hanno segnato un'epoca a livello musicale e cinematografico. A livello economico si stava da dio, tutti potevano permettersi una vacanza che non fosse una schifezza...ma la cosa che li diversifica è proprio aver avuto una ben precisa identità (che hanno avuto anche i 60 e 70) che poi è scemata leggermente nei 90 (che io reputo belli comunque) e che è andata perdendosi dai 2000 in poi. Erano bellissimi anni, nn c'era tutto sto politically correct, non si legiferava su qualsiasi cosa, c'era più libertà e più soldi (anzi, la vita costava meno) e potrei continuare
@@albertoredolfi3981 Per chi se lo ricorda, l'inizio della parabola discendente cominciò nel 1986... guarda caso con le prime limitazioni alla libertà individuale (obbligo del casco per la guida delle moto da 125 cc in su). Vedetela come volete ma gli obblighi, di qualunque tipo essi siano (anche se per la nostra sicurezza) non sono mai un segnale positivo. Da lì in poi è stato uno scivolare sempre più in basso dal punto di vista delle uguaglianze sociali e del benessere economico generale...
Bel video, erano anni che non vedevo più gli interni di quello stabile. Sono di Verrone e da ragazzino alla fine degli anni 80 andavamo spesso a giocare all interno. Grazie del video
Io c ero !!! Mi ero appena sposata e incuriosita dalla pubblicità, convinsi mio marito che quello era il posto giusto per comprare i nostri mobili! Era il 1985..andammo a Biella, da Roma, acquistammo dei bellissimi mobili, li pagai in contanti e ci fecero regali e ci offrirono il pranzo in un ristorante, perché il pomeriggio tornassimo in negozio a continuare la nostra scelta. Camera da letto e camera da pranzo, bellissime...ancora le ho e vi sfido sulla qualità! Ora in giro, tranne poche carissime aziende, c è solo cartone pressato!! Cari saluti a tutti
Non hai raccontato anche con le immagini quando Aiazzone in molti mobilifici metà anni 90/2000 una marea di predoni e sciacalli hanno depredato tutto ciò sono andati con furgoni e camion trainati da un sedicente avvocato (manco laureato con falsa identità in realtà un rumeno rom) su questo omertà assoluta 😂😂😂😁😂😂😂😂😁piccoli TALIANI 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😁📢🔍☠️🍘tutti
Nel 1985\86 lavoravo nell'azienda di famiglia. Si producevano salotti. Quando mio padre ebbe il primo contatto con Giorgio Aiazzone e gli chiese quanti pezzi volesse, questi gli rispose "quanti riesci a portarmene?". A quei tempi Aiazzone pagava fedelmente, poi dopo la morte del fondatore l'azienda si converti in un caos e lasciammo la collaborazione. Quelli erano tempi prosperi che a confronto con la situazione attuale li fanno rimpiangere.
Hai davvero raccontato bene sia la storia che l'esplorazione. Il sito è immenso chissà quanta gente ci avrebbe potuto lavorare. O forse era un progetto superiore alle potenzialità dell'azienda e del territorio. Fatto sta che questa cattedrale di cemento per quanto fatiscente rimane una testimonianza unica del pensiero visionario di un grande imprenditore. Grazie Alby!
di che grande imprenditore parli? se scorri i commenti trovi una descrizione dettagliata del metodo criminale adottato, ma d'altronde non siete tutti fan di wolf of wall street?
Grazie per avermi fatto rivivere un pò della mia Biella passata...Se posso lasciare un feed bacK: esasperata ricerca di sensazionalismo con musica inquietante che stanca un pò...In ogni caso è l'occasione per un bel "viva Biella" numero 1 sempre e viva Aiazzone. un grande innovatore.
Mi è piaciuto tantissimo questo video, perché a differenza del mitico comunque Riccardo Dose, ci ha messo molto studio e preparazione! Che conta moltissimo. Complimenti!
Era un colosso all'epoca... E gigantesco pure..Vedevo alla televisione la pubblicità, nonostante quei 15 km, non sono mai stato, nemmeno per curiosità. Certo che le lamentele erano parecchie...dal detto "chi troppo vuole, nulla stringe". Un pezzo di storia ormai decaduto nell'oblio,chissà cosa ci faranno lì....Bravo Alby, anche qui hai portato un pezzo di storia. Bel video.
Il bello o il brutto, a seconda di come la pensate, è che tra gli 80 e i 90 sono nati un sacco di marchi di mobilifici che scimmiottavano l'idea e il modus operandi del marchio Aiazzone, molti sono falliti, qualcuno c'è ancora ridimensionato. Se li vendessero ora i mobili Aiazzone sarebbero quasi al top rispetto alla roba cinese che ti propinano oggi, ci siamo abituati al mediocre o ci possiamo permettere solo questo oggigiorno noi Italiani.
Il problema della scarsa qualità, non viene da est, ma dal nord e si chiama Ikea. Fidati se ti dico che al momento i mobili peggiori sono quelli in kit di filosofia ikeana. Paghi poco, hai poco!
Andrea Carmassi@ commento azzeccatissimo! Oggi viviamo nell era del consumismo,importante è acquistare e sostituire. Le possibilità economiche sono in continuo calo,pertanto si è costretti ad acquistare robaccia. Ikea cavalca questa filosofia,proponendo arredi di qualità mediocre ma al giusto prezzo,,e piace xke ti permette di acquistare..
adesso è tutto cinese , un disastro ,fatto male ,materiali scadenti , non solo tu dici paghi poco , ma ti intossicano pure, io ho acquistato una semplice mensola all' ikea c'era scritto made in cina , l' ho dovuta togliere , la notte non riuscivo a dormire perché emanava un odore di colla da farmi girare la testa .....
@@albertoisidori824 probabilmente già allora compravano in Cina, non è possibile che artigiani o piccole fabbriche locali potessero produrre mobili per tutta Italia. E' stato un visionario aver capito che sfruttare i costi irrisori della produzione cinese rendeva molto molto denaro. E l'ha capito prima di altri. Ma la bassa qualità l'ha portato al fallimento
@@roadrelics8162 La Cina del 1985 era terzo mondo industrialmente parlando. Dubito avesse le capacità di produrre jn serie mobili stile occide tale della qualità di allora.
I mobili di Aiazzone, erano di stile banalotto e di qualità dozzinale. Mediodenso, compensato, truciolati e plastiche di scarsa qualità rendevano i mobili poco affidabili. I grandi volumi di vendita furono fatti in un periodo dove non era ancora iniziata la recessione economica che ben si conosce ("Tangentopoli" poi fu un duro colpo ad un sistema che si reggeva sulla casta ancor peggio dei tempi successivi) e le giovani coppie che si sposavano a quei tempi, per fare il verso agli "Yuppies" mettevano davanti auto, vacanze, vestiti firmati all'acquisto dei mobili ed Aiazzone era l'occasione per ammobliare la casa spendendo poco. Per la produzione, venivano assegnate le lavorazioni ad una miriade di piccoli produttori (non esisteva certo il metodo industriale globalizzato) con un turnover dei fornitori frequentissimo: venivano pagati con ricevute bancarie fino a 120 giorni, mentre Aiazzone incassava valuta immediata (anche dalle finanziarie per gli acquisti a rate, concessi allora anche a lavoratori parzialmente non in regola con il modo delle cambiali, finanziarie le quali davano la provvigione ad Aiazzone per ogni contratto di finanziamento) quindi il guadagno era più sulla valuta che sugli utili di vendita. Poi la mancata accettazione della produzione da parte dell'indotto (oltre a pagamenti a scadenza lunga c'erano anche giochetti per ritardarli ancora con scuse di affidabilità, quando questa non era richiesta) e l'insoddisfazione del cliente dovuta alla bassa qualità ed ad un customer care esattamente all'opposto dei gridi pubblicitari, fecero perdere quota di mercato. Non mancarono vertenze sindacali tra i dipendenti amministrativi e logistici dell'azienda (in tempi in cui l'informatizzazione si limitava ai centri meccanografici ed al Telex veniva eseguito tutto "a mano" con il solo ausilio di calcolatrici, macchine da scrivere, faldoni e registri dove squadre di impiegati sotto pressione e stressati lottavano contro il tempo e la burocrazia fiscale) e la caduta di immagine portò prima ad un decadimento dei numeri di vendita. Il resto è raccontato nel video. Aiazzone tentò anche di vendere alla pubblica amministrazione arredi per alloggi di foresterie del personale della difesa o dei ministeri, ma le commesse non furono mai accettate (ancora non si sa se il motivo fosse le mancate aderenze ai capitolati di qualità od a reali e sospettati tentativi di Aiazzone, di dare bustarelle a chi era addetto a far accettare le commesse)
Mah a me sembra una visione di un compagno per cui gli imprenditori sono tutti ladri che danno bustarelle e si arricchiscono sulla pelle di lavoratori onesti. Comunque meglio i mobili ed altro cinese di oggi.....
Ricordo quando ero in Emilia Romagna nel 1981, non ancora era nata la grande Tv nazionale privata di oggi; ma già le emittenti locali trasmettevano a manetta lo spot di Aiazzone. Quella musichetta col coro, il messaggio conciso ed efficace entrava nella mente della gente come un coltello nel burro, Aiazzone aveva preso il sopravvento, peccato che sia scomparso, solo lui e ripeto solo lui poteva far andare avanti quel che dopo gli altri non han saputo portare avanti.
Grande come sempre Alby ben fatto e coinvolgente credo comunque che anche se la storia personale di Aiazzone non fosse andata così il suo impero sarebbe crollato comunque, molte volte la fortuna di un'impresa è quella di essere al posto giusto nel momento giusto
Noi sposando e dopo aver visto in giro abbiamo comperato tutti i mobili da Aiazzone:ancora perfetti dopo 35 anni,poi la gentilezza in fase di acquisto,i prezzi veramente bassi,la notte e la cena gratuita!Bellissimi ricordi.Spiace la fine di questo genio
Io faccio parte (purtroppo) di un altra più recente verità di Aiazzone.. quando circa nel 2010 fu utilizzato il marchio dalla famiglia Semeraro per aprire dei punti vendita in Italia e anche in Sicilia dove ne ero dipendente. Facendosi forte del nome Aiazzone ovviamente bastò poco per attirare clientela e sembrava quasi una rinascita del marchio. Peccato che in meno di 2 anni invece le cose presero una brutta piega (finita anche su striscia la notizia), dove l'azienda che gestiva tutti i punti vendita a marchio Aiazzone decise di mollare tutto e letteralmente scappare, lasciando noi dipendenti con mesi e mesi di arretrati, clienti paganti senza mobili e fornitori con debiti enormi, con tonnellate di merce parcheggiata nei magazzini oppure pagata ma mai consegnata. Credo sia stata quasi una maledizione perché nemmeno l'azienda che subentrò successivamente (appunto Semeraro) fece una bella fine e noi dipendenti siamo sempre stati vittime di queste truffe "a cielo aperto" rimettendoci stipendi e mesi e mesi di lavoro fatica e salute. Credo proprio che Giorgio Aiazzone si sia rivoltato nella tomba poverino...
@@giovannitiozzo9303 Storia complicata.. la famiglia Semeraro è abbastanza ampia (specialmente in Puglia e anche a livello calcistico c'era Giovanni Semeraro che era l'ex presidente del Lecce, ma loro sono un altra "famiglia") in Puglia infatti ci sono ancora molti negozi.. purtroppo in Sicilia fu ceduto un ramo d'azienda e a livello amministrativo non erano più coinvolti (tutto questo inizialmente all'insaputa dei dipendenti), infatti i negozi rimasero a nome Semeraro ma cambiò la regione sociale in busta paga.. insomma magagne studiate a tavolino per scrollarsi di dosso i debiti e dichiarare poi fallimento.
In questa brutta storia era coinvolto anche Gian Mauro Borsano, ex presidente del Torino Calcio. Una delle numerose brutte storie in cui è stato coinvolto Borsano.
più che l'inventore della televendita, l'importatore della televendita all'americana, infatti il suo modo di vendere era già ampiamente in uso negli stati uniti da oltre 10/15 anni. Lui lo ha portato in italia elevandolo ad arte grazie a Guido Angeli, che dall'oroscopo su rete 4 passò alla collaborazione di successo con Giorgio Aiazzone. Così mi sembra più corretto. Il video è molto bello e curato. Bravissimi.
Buongiorno, ovviamente non ci conosciamo, Giorgio Aiazzone non credo abbia avuto bisogno di copiare nessuno, forse lei non ha avuto il piacere di conoscerlo, era avanti anni luce dal classico italiano...
@@F.r.a.n.k.71 il metodo usato da Aiazzone è nei libri di marketing americano dagli anni sessanta , non è necessario averlo conosciuto e nemmeno metterla sul personale, sono dati di fatto. È apprezzabile la sua difesa e le fa onore ma in quel suo "credo che" è presente la mancanza di informazioni,che evidentemente non ha,che le darebbero ragione, inoltre Aiazzone era un uomo come tutti gli altri,un imprenditore come milioni in Italia anche se la sua impresa è, in ultima analisi risultata fallimentare, per mille motivi. Mi scuso in anticipo per la mancanza di ulteriori repliche,per me l'argomento è esaurito.
@@mumomuma6917 infatti ha perfettamente ragione, c'è poco da replicare, quando non si conoscono i fatti dal vivo, è si pensa di essere più intelligente di altri.....arrivederci
@@F.r.a.n.k.71 Bene, mi ha insultato la dove io non lo avevo fatto e per negare un fatto di fronte agli occhi di tutti. Ripeto basta informarsi, non è questione di intelligenza. Le faccio solo notare che dare dello stupido a qualcuno rendendo sgrammaticata una frase di due righe non la rende solo distratto (giammai le darei dell'ignorante, sa com'è...lei "conosce i fatti dal vivo"), la pone al di sotto del suo interlocutore. La prego accetti sportivamente la sconfitta che si è autoinflitto e non corregga la sua frase. Io invece preferisco sottolineare come l'unico vero contributo di Giorgio Aiazzone alla televendita all'americana, che ha sicuramente copiato, sia oggi ricordato dagli esperti di marketing come "Effetto Aiazzone", in senso molto negativo. Infatti tale effetto serve agli esperti (non a lei che "conosce i fatti dal vivo" ovviamente) ad identificare tutte quelle situazioni di marketing in cui l'eccesso di campagne pubblicitarie e interazione col pubblico, potenziale acquirente, produce disaffezione invece di fidelizzazione. E' tutto nei libri e purtroppo per lei viene anche insegnato nelle università. Almeno lei...lei che è evidentemente così intelligente da sottolineare la stupidità degli altri...ne legga qualcuno di libro. Anche se piccola, offensiva e sgrammaticata, una "replichina" l'ha fatta. Sente la necessità di difendere Aiazzone per motivi che ignoro e che non mi interessano. Lo faccia pure ancora se ne sente il bisogno. Io ho replicato ulteriormente solo perchè non mi piace essere offeso gratuitamente da uno sconosciuto che millanta di sapere chissà quali fatti su poche mie semplici affermazioni. Aiazzone ha copiato la televendita all'americana usate da enti come HSN negli anni 70? Sì, senza dubbio. L'ha rovinata con tecniche di marketing a fondo perduto e aggressive? Assolutamente sì. Replichi pure se non resiste, replichi che la fa stare meglio, ma ci pensi almeno un paio di volte prima di insultare qualcuno. Le lascio un po' di bibliografia, così si mette in pari: ORTOLEVA P.[1995] Un ventennio a colori, televisione privata e società in Italia (1975/1995),Firenze, Giunti BARONI J. [2005] Dizionario della televisione commerciale Raffaello Cortina editore, Milano CASETTI F.[1988] Tra me e te, strategie di coinvolgimento dello spettatore nei programmi della neotelevisione, Rai Vpt,Torino Se poi vuole anche una versione "di parte": Enrica Aiazzone - Roberto Cappio Giorgio Aiazzone l'uomo del fare. Lineadaria Editore, 2007 Personalmente, non le farò più omaggio del mio tempo.
Ricordi lontani e soprattutto di bambino, Aiazzone rivive nei vari "Grancasa" , "Mondo convenienza" e tanti altri nomi di grandi magazzini del mobile economico. Un vero peccato che sia andato tutto perso, soprattutto a livello di posti di lavoro 😢😢. È triste ma bello nello stesso tempo scoprire questi posti e conoscerne la storia. Grazie Alby sei un portatore di testimonianze di ciò che fu l'Italia in passato
@@edoardozampetti4601 anche io ho fatto alcuni acquisti..... preventivando che dal momento che si rompe....butto via.... però a mio stupore al momento sono passati già un po' di anni ed è tutto in ordine
Bellissimo video, complimenti e grazie mille per avermi fatto ricordare quei tempi e per aver spiegato con chiarezza la vicenda. All’epoca ero piccola, ma mi ricordo che passavano spesso in tv le pubblicità di Aiazzone. In particolare ho in mente uno slogan in cui si mostrava un peluche castoro, chi lo ricorda come me? “Lallo, il castoro del Canadà: io mangio solo legno di prima qualità!” Grazie ancora!🙏🏻🙏🏻
ma quale industria, aiazzone non produceva un fico secco, era solo un gigante commerciale che acquistava da centinaia di aziende italiane che producevano con il suo marchio oltre che per altri famosi marchi. poi quando è fallito ci hanno rimesso i soliti: indovina chi?
In quegli anni tutto ero vocato all'eccesso dalla pubblicità martellante alle dimensioni delle strutture realizzate. Ma era un castello di carta che non poteva durare, anche se non fosse accdauto l'incidente aereo.. Bel video.
Mamma mia che canzoni di sottofondo malinconiche pezzi davvero da lacrime e da retrò......fa pensare a quel posto che camminava qualcuno sceglieva la camera......pensare a quella immagine .......passava davanti a casa mia il furgone con su il castoro e la scritta aiazzone legno di qualità.....tutti i giorni 3 volte al giorno passava.........tutto finito tutto allo sfascio cuntadiiiiiii se po bucca liiii
buon giorno, sono un TESTIMONE di qull'epoca, ho lavorato per AIAZZONE ED ERO L'ORGANITTRATRICE DEI pullman in tutta italia , Giorgio era una persona meravigliosa ,vi correggo non è stato Giorgio l'inventore delle televendite ,ma il settore immobiliare
Ne avrebbero fatte meno magari la gente avrebbe continuato a comprare invece di farsi tirare in odio, in qualsiasi momento accendevi la tv c'era la pubblicità di Aiazzone, troppo, decisamente controproducente.
@@fabiopacchiarini9244 ANCHE ADESSO ACCENDI LA TV è HA DIVERSI MARCHI CHE MANDANO IN ONDA ANCHE RIPETUTAMENTE LA STESSA PUBBLICiTà quindi non è uguale? la sua considerazione non ha senso, oggi c è pubblicità ovungue ,per favore .
@@mariaantoniettafedele2059 probabilmente ai tempi le altre pubblicità venivano trasmesse con una logica migliore e non atte a sbrindellare i maroni dei possibili clienti. Lo hanno detto anche nel video, sono stati costretti a togliere perfino il nome dai loro camion.... Non lho detto io, è un dato di fatto, hanno esagerato e alla fine l'hanno pagata cara. Punto
Fabrizio squalo 80: anch'io ci andavo, bellissime le gite al santuario di Oropa, visita al giardino botanico e poi cabinovia su fino al lago Mucrone. Aaahhhhh bei tempi!!!!!
Ciao ALBY, struttura veramente gigante peccato vederla abbandonata ci si potrebbe fare tantissime cose lì dentro infatti. Dimenticavo siamo in ITALIA quindi rimarra' a marcire ☹. Complimenti per il video stupendo ciao🙋👍👍👍👍👋👋👋
Grande imprenditore , splendidi mobili . Peccato che sia mancato all ' improvviso . Un grande mobilificio e purtroppo ormai finito . Immagini impressionanti di un posto che una volta era segno di successo , eleganza e tutto curato nei dettagli . 😊❤🙏😇
Pensate ciò che volete tanto per intenderci io ho ancora nella casa al mare , una camera da letto bianca comperata da mia madre nel 1984 proprio a Biella ed è perfettamente Integra e come design nemmeno troppo datata!
@@barbold forse non mi sono espresso bene... certo possono anche essere dignitosi ma non rimarranno certo nella storia come dei pezzi di design - mi riferisco ad esempio ad oggetti disegnati da Breuer o Aalto :)
Complimenti, sia per il video ,sia per la spiegazione ...mi sono emozionata e rattristata, vedendo tutto così abbandonato ...spero davvero ,nonostante l'immensa struttura ,che venga in qualche modo riutilizzata,magari con progetti green .....culturi ...ecc bravi!
Sono stato all'estero ed ho visto subito la differenza di qualità e prezzo dei nostri comparati ai mobili degli altri: tutto pensavo tranne che gli "altri" peggio alla fine avrebbero vinto pure in Italia!
Vogliamo parlare dei tetti che sono tutti di amianto? Inquinamento di non poco valore per i residenti in zona. Bravo Alby e grazie di averci portato a conoscere un altro relitto degli anni '80.
@@alessandrofantini891 infatti, l'amianto é letale solo se lo inali e ti entra in corpo, in sé non é velenosa o tossica. Quando fai una decontaminazione lavori protetto come vedi nei film , ti danno anche la biancheria di carta. Poi docce e butti via tutto. Da trattare con attenzione.
"Vieni vieni vieni d'Aiazzone, Vieni e nonbti pentirai... Vieni in bici o in carrozzella Ma vieni a Biella, ma vieni a Biella Vieni in auto o in torpedone Vedrai Aiazzone ti piacerà..." Chi l'ha cantata con me?
Hai detto la frase giusta: ha fatto questa fine che proprio non si meritava. Infatti circolano voci che sia stato assassinato. E lo credo pure io. C'è chi non ha mai voluto che l'Italia prosperasse e allora ha preferito far fuori quegli imprenditori che volevano portare benessere agli italiani. Mi riferisco a servizi segreti americani, italiani e apparati deviati di stato.
Nessuno merita di morire precipitando con un aereo. Hai il tempo per rendertene conto e capisci che non hai scampo. No, deve essere terribile. Quando lo dissero in tv non potevo crederci. Il destino a volte è implacabile.
@@supercesare7297 potrebbe essere, però a giudicare dal periodo di costruzione, ( fine anno 70/primi 80), l amianto era ancora molto usato per motivi economici e tecnici
Ciao Alby, il tuo servizio è stato di grande interesse, indubbiamente Aiazzone che Dio lo abbia in gloria è stato un grande imprenditore ma se non vedo male l'intera copertura degli stabili è stata realizzata in amianto. Respirate Biellesi..... respirate...
è probabile che formalmente risultino proprietà di qualche ente giuridico oberato di debiti; inoltre un ipotetico recupero strutturale (così come una demolizione) sarebbe troppo costoso per chiunque volesse provare a farci qualcosa. Il risultato è che nessuno muove uno spillo e le cose vengono lasciate così ad aeterum
sempre uno spettacolo i tuoi reportage video. mi piacciono da morire queste tue uscite alla scoperta di "quel che fu" e di "quel che resta". grazie Alby ;)
Provare per credere...ma la realtà non è una pubblicità... è la storia che scrive la realta...grande Alby non tradisci mai l'attesa...e non è pubblicità , ma realtà....
La stessa fine che farà Poltrone e Sofà, stanno martellando proprio come faceva Aiazzone e io, già da ora, piuttosto che comprare un divano da loro mi siedo per terra.
Video molto bello, con colonna sonora molto adatta. Consiglio solo, quando si va incerti luoghi meglio avere un paio di guanti per toccare carte o altro. Fa dispiacere anche pensare a quanto terreno agricolo è scomparso per nulla oltretutto.
E sempre un emozione vedere strutture abbandonate. Lo stabile lo sempre visto da fuori passando per la strada...Mi ha fatto venire la pelle d'oca sapere che Giorgio Amazzonia era nato nel mio stesso paese. Complimenti un bellissimo ed emozionante video...
Ho parlato con una persona che ci ha lavorato e a quanto pare sembra che fosse per i dipendenti un bell’ambiente, nel senso che si lavorava, ma c’era un bel clima anche di divertimento e aggregazione, un po’ americano e in linea con la bella vita anni ‘80. Lui mi ha detto che ha passato piacevoli momenti con colleghe e clienti. ‘’Vieni, vieni, vieni da Aiazzone… ‘’ 😉
Incredibile vedere una cosa che ha fatto parte della mia infanzia… finita in questo modo. Quando ero ragazzino, negli anni 80, quest’azienda era un impero! In tutte le TV c’era Aiazzone, con Guido Angeli…. Oggi, solo desolazione e abbandono. Non so spiegare l’effetto che mi fa.
Ciao Alby, bellissimo video, mi ricordo le pubblicità martellanti del mobilificio Aiazzone (Aiazzone.. provare per credere) all'epoca era il colosso del mobile. Peccato che il proprietario abbia fatto una brutta fine, ma forse l'avrebbe fatta lo stesso vedendo il declino della sua attività. Ciao, alla prossima
"Vieni in auto o in torpedone perché Aiazzone ti piacerà". Tra l'altro ho sempre trovato bellissima la parola "torpedone" (che il t9 qui neanche riconosceva) e a volte mi piace utilizzarla al posto di pullman, con gente della mia generazione...
A meno che non ci sia un forte vento, o esondazioni da fiumi e/o torrenti limitrofi (e non è questo caso), le tracce vecchie si preservano grazie al tetto. Bel video come sempre!
Bellissimo video. Tristezza infinita. Giro l'Italia da nord a sud..... Abbandono totale...... Tantissime realtà come questa. E tantissime di fianco le sedi autostradali. In verita la gestione anche fallimentare dei beni e un totale fallimento.
Interessante. Mi sono chiesto tante volte che fine avesse fatto questo marchio famosissimo, che ha davvero segnato un'epoca. A questo punto, mi viene da chiedere che fine abbiano fatto il resto dei familiari coinvolti, oltre i big tragicamente morti.
Ho lavorato nella torre del Baricentro vicino Bari negli anni 95/96 per Aiazzone. Erano i primi tempi in cui si vendeva alla grande in Puglia e Basilicata. Mi occupavo di tutte le consegne, programmazione camion/operai, assistenza post vendita , controllo merce in arrivo da Biella con tir . Ho trascorso un mese nella depandence della villa della signora Aiazzone, Rosella Piana. Ho visto da vicino il colosso che ormai perdeva pezzi da tempo, ma ai nostri occhi ancora non era chiaro. La signora Aiazzone ha tentato di portare avanti il lavoro lasciato dal marito ma si è fidata di persone che l'hanno sfruttata e derubata. Tra i bellissimi ricordi di quel tempo c'è una cena di Natale. Furono invitati anche i parenti stretti dei dipendenti. Una cena sfarzosa in antitesi con la situazione disastrosa che incombeva. Come se la signora Aiazzone rifiutasse l' idea del declino. Dopo due anni alla scadenza del mio contratto fummo tutti licenziati. La gestione delle consegne fu data in appalto ad una ditta di traslochi. Io rientravo nel " pacchetto" . Conoscendo alla perfezione il lavoro, obbligarono la ditta di traslochi a prendere anche me ed un padroncino per le consegne che veniva sempre da Aiazzone. Da lì cominciò anche qui in Puglia il passaggio alla Semeraro. Ero rimasta in contatto con alcuni colleghi per cui qualche notizia mi arrivava. Questa mattina mi è capitato per caso su you tube questo video e non nego che mi sono commossa tantissimo. Quegli anni sono stati tra i momenti più belli della mia vita. Ho imparato tante cose grazie all'opportunità che è stata offerta.
Hai dimenticato di dire che erano mobili DI MERDA🤮
@@marialuisaalessandro8790 ce n'erano per tutte le tasche. C'erano anche quelli che costavano di più ed erano migliori! E tra l'altro era un mio ricordo e dico ciò che voglio! Fine della storia!!
Mi sembra un bellissimo ricordo, quasi commovente la cena sfarzosa della sig.ra Piana, in ricordo dei fasti del passato, come a voler dimostrare a tutti, in primis al defunto marito, che la storia non poteva chiudersi. Sarebbe stato interessante sapere se il marito, da visionario, sarebbe stato in grado di fermare il declino. Purtroppo l'incidente aereo se lo è portato via. Grazie per il ricordo.
@@marialuisaalessandro8790Cazzo,non si capisce nemmeno se sei femmina o maschio,forse sei entrambe le cose.... Comunque ora puoi andare da Ikea,li trovi i mobili per le tue tasche. Magari di colore rosa...
Immagino quanto hai leccato. Specialmente se sei del sud
Sono stato catapultato indietro di 30 anni.lavoravo in un azienda di componenti x mobili (verniciatura e laccatura)e mi ricordo che fra i nostri clienti c'era anche aiazzone.che tempi e non torneranno mai piu'!grazie x il bel video.
Già…ben detto non torneranno più…😢 una spensieratezza e un benessere senza eguali…
non torneranno mai piu , dopo hanno distrutto tutto con l'arrivo di prodi, ecc, siamo stati venduti ,povera italia 4 potenza mondiale ridotta a un paese del terzo mondo. .
Purtroppo non è il solo ad aver fatto quella fine. Il mobile in quegli anni ha avuto una vera e propria esplosione. Anche mio padre aveva iniziato negli anni 60-70 facendo mobili artigianali per l'esportazione in USA. Dopo poco fu esortato (dai commercialisti) ad abbandonare la produzione e passare alla vendita. Ha avuto una grande mostra di mobili fino alla fine dei novanta. Poi è arrivata la grande distribuzione. Primi fra tutti Mercatone Uno ed Emmelunga che hanno dato la prima bastonata. Ikea è stata la seconda e definitiva. Talmente forte da dare lei stessa una bastonata a quelli che avevano dato la prima. Mio padre è stato costretto a chiudere ma c'è a chi è andata peggio. Qualcuno ha scelto la corda.
Il ciclo si è chiuso con mio padre che è tornato a fare il falegname. Facendo cucine in finta muratura di elevato standard qualitativo. È durata per un po'. Poi è approdato al pensionamento.
la concorrenza è una realtà ineludibile ed è normale che qualcuno ne faccia le spese
Ora mercatone uno é sparita.
Aiazzone, visto il successo, non ha dato a suo tempo bastonate ai suoi concorrenti?
@ny ly la concorrenza ci può essere anche tra privati non finanziati dallo Stato ovviamente
@@minpg26 sono due pesi e due misure. Ai tempi di Aiazzone era possibile a tutti fare successo essendo abili a fare qualcosa e avendo visione. Con il mondo globalizzato gli artigiani non potevano certo permettersi di delocalizzare la produzione verso paesi in cui la manodopera non costa un cazzo. O peggio ancora comprare direttamente cinesate Per poi rivendere in Italia. È stata una macelleria sociale voluta ed avallata da chi ci governa. Metti un bel dazio doganale e poi vedi come gli passa la voglia di delocalizzare.
Sono stata cliente di Aiazzone acquistando un salotto e mi sono trovata benissimo ,nei prezzi di allora enella mobilia ,ricevendo in regalo 🎁un bellissimo stereo!!!🎶🎶🎶che bel ricordo, grazie del video 📹 👏👏👏
Hai avuto fortuna...( lotteria del gran culo !)
Pensare che ricordo perfino un paio di strofe della canzoncina: "Vieni in bici o in carrozzella, ma vieni a Biella ma vieni a Biella, vieni in auto o in torpedone ma vieni vieni da Aiazzone".
Ero un bambino all'epoca, non so come faccio a ricordarla dopo così tanto tempo. Forse l'avrò sentita tante di quelle volte che alla fine l'ho memorizzata in modo indelebile, questo piccolo passaggio almeno. Perché in effetti, all'epoca Aiazzone faceva pubblicità a raffica, lo spot si vedeva spessissimo. Che ricordi mi avete sbloccato, grazie per questo bellissimo viaggio nel tempo, dal quale non posso non tornare senza un pizzico di nostalgia. Grazie mille.
Quante volte ho visto in tv la pubblicita' del mobilificio Aiazzone. E' stato un salto nel passato! Bel video✌️
Aiazzoneee lalalalala😂😂😂😂
@@stefanorunnertube vieni in bici o in carrozzella ma vieni a Biella ma vieni a Biella...... Vieni in auto o in torpedone perche' Aiazzone ti piacera'!!!! Aiazzone la scelta piu' biella del mondo 🙄🙄 😂😂😂
Provare per credere😂😂😂
Questa notte mi sono imbattuta nel tuo canale
Complimenti ragazzi ..!!!! Bravissimi ..
Ricordo benissimo il mobilificio Aiazzone
Nel 1984 ero una studentessa di architettura d'interni appassionata di arredamento.
Il mobilificio Aiazzone era disdegnato dagli operatori del settore e giudicato un posto dove si trovava solo merce scadente dozzinale o di pessimo gusto ( non so chi ricorda le pompose poltrone in velluto rosso e legno intagliato dorato sulle quali sedeva Guido Angeli mentre incitava all'acquisto).
Ero, come dicevo ,una studentessa ..I miei genitori mi avevano appena comprato un tecnigrafo costosissimo( per quei tempi) e volevano dotare la mia mansarda di una libreria moderna e capiente per cataloghi riviste d'arredo e libri ..
Così ,una giornata d'estate con i miei genitori abbiamo deciso di provare a vedere se quanto promesso dalla pubblicità martellante fosse vero.
Quel giorno insieme ai miei lo ricordo ancora ...la visita , il rimborso del pieno di benzina , Il pranzo con gli architetti.. le risa divertite i nostri commenti!
Comprammo una libreria bellissima che esiste tutt'ora .. bianca solida, dagli spessori importanti, ..moderna e attuale anche adesso che sono passati 40 anni .. Durante la visita ( era immenso ) i miei si innamorarono di un divano e due poltrone e li acquistarono
( buttati solo pochi anni fa)...
Questo per dire che Aiazzone aveva un po' di tutto ..attirava l'attenzione con i prezzi bassissimi di merce da poco ma aveva contemplato l'alternativa per chi cercava la qualità.
È stato un grande imprenditore .. e la vendita di allora era cortese e gentile ,non era gestita dal personale "aggressivo"e insistente che si trova ora nei vari "colossi" del mobile ..Personale sfruttato e sottopagato solitamente non qualificato ..montatori improvvisati di materiali scadenti .
Basta leggere le recensioni dei clienti o di chi ha lavorato in queste realtà del mobile attuali .
Io che sono nel settore da anni consiglio sempre il mobilificio . Poi logicamente il problema del denaro induce a rivolgersi a queste realtà con acquisti dall' esito problematico...
Diverso il discorso di Ikea che reputo a mio parere un'azienda seria .
È incredibile vedere come strutture di questa portata rimangano lì come spettrali cattedrali nel deserto ..
Grazie per questi vostri interessantissimi video
Siete il top ! COMPLIMENTI Anna ( mi sono iscritta ovviamente)
Ciao Anna! Se vuoi passare dal mio canale anche io faccio Urbex! Ti aspetto ☺️
Struttura colossale!
Non sembra in cattivo stato di conservazione,probabilmente sarebbe ancora recuperabile. Almeno in parte..
è pieno di amianto. Già solo la rimozione costerebbe un patrimonio
cmq è vero che la qualità costruttiva doveva essere molto buona, perchè si vedono ruderi industriali molto più recenti in peggior stato di conservazione
Come non ricordare il marchio Aiazzone e la pubblicità che negli anni 80 martellava in TV. Incredibile storia di inizio e fine di un impero del mobile. Grazie Alby per questo video
Bei prodotti, abbiamo acquistato anche noi, in famiglia.
Complimenti per la straordinaria descrizione di un mito anni '80.
Mi compiaccio, oggigiorno, di notare quanta passione vi sia tra i giovani per i mitici anni ottanta ; qualcuno si è fatto notare con l' abbigliamento, qualcun'altro con i suoi "vintage" gusti musicali, oggi questo video....
Sono perfette rievocazioni che mi ricordano l'infanzia con un po di nostalgia.
Bravi!! 👌🏻
Roberto,1980.
Gli anni '80 fanno schifo. Materialismo, superficialità, economicamente si stava anche bene ma solo quello. Molto meglio gli anni ' 60 e '70!
@@tiziano316 Il conto di questa superficialita' lo stiamo ancora pagando, ma il lato piu' fanciullesco ed infantile di noi lo guarda ancora con nostalgia!
@@tiziano316 non sono d'accordo, gli 80 hanno segnato un'epoca a livello musicale e cinematografico. A livello economico si stava da dio, tutti potevano permettersi una vacanza che non fosse una schifezza...ma la cosa che li diversifica è proprio aver avuto una ben precisa identità (che hanno avuto anche i 60 e 70) che poi è scemata leggermente nei 90 (che io reputo belli comunque) e che è andata perdendosi dai 2000 in poi. Erano bellissimi anni, nn c'era tutto sto politically correct, non si legiferava su qualsiasi cosa, c'era più libertà e più soldi (anzi, la vita costava meno) e potrei continuare
@@albertoredolfi3981 Per chi se lo ricorda, l'inizio della parabola discendente cominciò nel 1986... guarda caso con le prime limitazioni alla libertà individuale (obbligo del casco per la guida delle moto da 125 cc in su). Vedetela come volete ma gli obblighi, di qualunque tipo essi siano (anche se per la nostra sicurezza) non sono mai un segnale positivo. Da lì in poi è stato uno scivolare sempre più in basso dal punto di vista delle uguaglianze sociali e del benessere economico generale...
Si vabbè ma perché parli come se avessi 70 anni? Guarda che ne hai solo 42..e che cazzo
Bel video, erano anni che non vedevo più gli interni di quello stabile. Sono di Verrone e da ragazzino alla fine degli anni 80 andavamo spesso a giocare all interno. Grazie del video
Io c ero !!! Mi ero appena sposata e incuriosita dalla pubblicità, convinsi mio marito che quello era il posto giusto per comprare i nostri mobili! Era il 1985..andammo a Biella, da Roma, acquistammo dei bellissimi mobili, li pagai in contanti e ci fecero regali e ci offrirono il pranzo in un ristorante, perché il pomeriggio tornassimo in negozio a continuare la nostra scelta. Camera da letto e camera da pranzo, bellissime...ancora le ho e vi sfido sulla qualità! Ora in giro, tranne poche carissime aziende, c è solo cartone pressato!! Cari saluti a tutti
Noooooo da Roma ... hai tradito nonno Ugo!!
😂
Infatti ce n'erano per tutte le tasche da quelli economici a quelli buonissimi di altissima qualità
Hai ragione, vendevano anche i mobili.
Non hai raccontato anche con le immagini quando Aiazzone in molti mobilifici metà anni 90/2000 una marea di predoni e sciacalli hanno depredato tutto ciò sono andati con furgoni e camion trainati da un sedicente avvocato (manco laureato con falsa identità in realtà un rumeno rom) su questo omertà assoluta 😂😂😂😁😂😂😂😂😁piccoli TALIANI 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😁📢🔍☠️🍘tutti
I mobili aiazzone erano veramente mobili non come oggi divani sofa' che fanno schifo di qualita'
Nel 1985\86 lavoravo nell'azienda di famiglia. Si producevano salotti. Quando mio padre ebbe il primo contatto con Giorgio Aiazzone e gli chiese quanti pezzi volesse, questi gli rispose "quanti riesci a portarmene?". A quei tempi Aiazzone pagava fedelmente, poi dopo la morte del fondatore l'azienda si converti in un caos e lasciammo la collaborazione. Quelli erano tempi prosperi che a confronto con la situazione attuale li fanno rimpiangere.
Ricordi incancellabili
Gli anni 80 sono stati gli anni del boom, si arrivò al picco del benessere, poi solo discesa, Prodi, l'euro e l'Europa hanno fatto poi il resto
È verissimo
Video molto bello e ben raccontato, c'è molta tristezza vedere come sono ridotti marchi che,nel bene e nel male,hanno fatto la storia italiana!Grazie.
Hai davvero raccontato bene sia la storia che l'esplorazione. Il sito è immenso chissà quanta gente ci avrebbe potuto lavorare. O forse era un progetto superiore alle potenzialità dell'azienda e del territorio. Fatto sta che questa cattedrale di cemento per quanto fatiscente rimane una testimonianza unica del pensiero visionario di un grande imprenditore. Grazie Alby!
di che grande imprenditore parli? se scorri i commenti trovi una descrizione dettagliata del metodo criminale adottato, ma d'altronde non siete tutti fan di wolf of wall street?
Grazie per avermi fatto rivivere un pò della mia Biella passata...Se posso lasciare un feed bacK: esasperata ricerca di sensazionalismo con musica inquietante che stanca un pò...In ogni caso è l'occasione per un bel "viva Biella" numero 1 sempre e viva Aiazzone. un grande innovatore.
il tuo modo di argomentare e raccontare le storie dei posti che visiti è inarrivabile, sei veramente un master dell'urbex italiano 👑 tanto di cappello
Mi è piaciuto tantissimo questo video, perché a differenza del mitico comunque Riccardo Dose, ci ha messo molto studio e preparazione! Che conta moltissimo. Complimenti!
Aiazzone....quanti ricordi di bambina degli anni 80 🦋 grazie per il bellissimo video Alby 🥰
Era un colosso all'epoca...
E gigantesco pure..Vedevo alla televisione la pubblicità, nonostante quei 15 km, non sono mai stato, nemmeno per curiosità. Certo che le lamentele erano parecchie...dal detto "chi troppo vuole, nulla stringe". Un pezzo di storia ormai decaduto nell'oblio,chissà cosa ci faranno lì....Bravo Alby, anche qui hai portato un pezzo di storia. Bel video.
Ciao Christian, se hai piacere di vedere qualche esplorazione passa sul mio canale, anche io faccio Urbex ☺️
Il bello o il brutto, a seconda di come la pensate, è che tra gli 80 e i 90 sono nati un sacco di marchi di mobilifici che scimmiottavano l'idea e il modus operandi del marchio Aiazzone, molti sono falliti, qualcuno c'è ancora ridimensionato. Se li vendessero ora i mobili Aiazzone sarebbero quasi al top rispetto alla roba cinese che ti propinano oggi, ci siamo abituati al mediocre o ci possiamo permettere solo questo oggigiorno noi Italiani.
Il problema della scarsa qualità, non viene da est, ma dal nord e si chiama Ikea. Fidati se ti dico che al momento i mobili peggiori sono quelli in kit di filosofia ikeana. Paghi poco, hai poco!
Andrea Carmassi@ commento azzeccatissimo! Oggi viviamo nell era del consumismo,importante è acquistare e sostituire. Le possibilità economiche sono in continuo calo,pertanto si è costretti ad acquistare robaccia.
Ikea cavalca questa filosofia,proponendo arredi di qualità mediocre ma al giusto prezzo,,e piace xke ti permette di acquistare..
adesso è tutto cinese , un disastro ,fatto male ,materiali scadenti , non solo tu dici paghi poco , ma ti intossicano pure, io ho acquistato una semplice mensola all' ikea c'era scritto made in cina , l' ho dovuta togliere , la notte non riuscivo a dormire perché emanava un odore di colla da farmi girare la testa .....
@@albertoisidori824 probabilmente già allora compravano in Cina, non è possibile che artigiani o piccole fabbriche locali potessero produrre mobili per tutta Italia. E' stato un visionario aver capito che sfruttare i costi irrisori della produzione cinese rendeva molto molto denaro. E l'ha capito prima di altri. Ma la bassa qualità l'ha portato al fallimento
@@roadrelics8162 La Cina del 1985 era terzo mondo industrialmente parlando. Dubito avesse le capacità di produrre jn serie mobili stile occide tale della qualità di allora.
Congratulazioni per il video ! Fatto molto bene, non sapevo questi dettagli sulla storia della ditta Aiazzone !
I mobili di Aiazzone, erano di stile banalotto e di qualità dozzinale. Mediodenso, compensato, truciolati e plastiche di scarsa qualità rendevano i mobili poco affidabili. I grandi volumi di vendita furono fatti in un periodo dove non era ancora iniziata la recessione economica che ben si conosce ("Tangentopoli" poi fu un duro colpo ad un sistema che si reggeva sulla casta ancor peggio dei tempi successivi) e le giovani coppie che si sposavano a quei tempi, per fare il verso agli "Yuppies" mettevano davanti auto, vacanze, vestiti firmati all'acquisto dei mobili ed Aiazzone era l'occasione per ammobliare la casa spendendo poco. Per la produzione, venivano assegnate le lavorazioni ad una miriade di piccoli produttori (non esisteva certo il metodo industriale globalizzato) con un turnover dei fornitori frequentissimo: venivano pagati con ricevute bancarie fino a 120 giorni, mentre Aiazzone incassava valuta immediata (anche dalle finanziarie per gli acquisti a rate, concessi allora anche a lavoratori parzialmente non in regola con il modo delle cambiali, finanziarie le quali davano la provvigione ad Aiazzone per ogni contratto di finanziamento) quindi il guadagno era più sulla valuta che sugli utili di vendita.
Poi la mancata accettazione della produzione da parte dell'indotto (oltre a pagamenti a scadenza lunga c'erano anche giochetti per ritardarli ancora con scuse di affidabilità, quando questa non era richiesta) e l'insoddisfazione del cliente dovuta alla bassa qualità ed ad un customer care esattamente all'opposto dei gridi pubblicitari, fecero perdere quota di mercato. Non mancarono vertenze sindacali tra i dipendenti amministrativi e logistici dell'azienda (in tempi in cui l'informatizzazione si limitava ai centri meccanografici ed al Telex veniva eseguito tutto "a mano" con il solo ausilio di calcolatrici, macchine da scrivere, faldoni e registri dove squadre di impiegati sotto pressione e stressati lottavano contro il tempo e la burocrazia fiscale) e la caduta di immagine portò prima ad un decadimento dei numeri di vendita. Il resto è raccontato nel video. Aiazzone tentò anche di vendere alla pubblica amministrazione arredi per alloggi di foresterie del personale della difesa o dei ministeri, ma le commesse non furono mai accettate (ancora non si sa se il motivo fosse le mancate aderenze ai capitolati di qualità od a reali e sospettati tentativi di Aiazzone, di dare bustarelle a chi era addetto a far accettare le commesse)
grande
Mah a me sembra una visione di un compagno per cui gli imprenditori sono tutti ladri che danno bustarelle e si arricchiscono sulla pelle di lavoratori onesti. Comunque meglio i mobili ed altro cinese di oggi.....
per cui on gergo si dice che fece il botto
Ma che è, la Divina commedia?
Ok
Sono molto triste per L imprenditore non è riuscito a vedere il splendido progetto realizzare. Ottimo video e bel racconto.
Ciao Giorgio, se hai piacere di vedere qualche esplorazione passa sul mio canale, anche io faccio Urbex ☺️
Ricordo quando ero in Emilia Romagna nel 1981, non ancora era nata la grande Tv nazionale privata di oggi; ma già le emittenti locali trasmettevano a manetta lo spot di Aiazzone.
Quella musichetta col coro, il messaggio conciso ed efficace entrava nella mente della gente come un coltello nel burro, Aiazzone aveva preso il sopravvento, peccato che sia scomparso, solo lui e ripeto solo lui poteva far andare avanti quel che dopo gli altri non han saputo portare avanti.
Grande come sempre Alby ben fatto e coinvolgente credo comunque che anche se la storia personale di Aiazzone non fosse andata così il suo impero sarebbe crollato comunque, molte volte la fortuna di un'impresa è quella di essere al posto giusto nel momento giusto
Noi sposando e dopo aver visto in giro abbiamo comperato tutti i mobili da Aiazzone:ancora perfetti dopo 35 anni,poi la gentilezza in fase di acquisto,i prezzi veramente bassi,la notte e la cena gratuita!Bellissimi ricordi.Spiace la fine di questo genio
Io faccio parte (purtroppo) di un altra più recente verità di Aiazzone.. quando circa nel 2010 fu utilizzato il marchio dalla famiglia Semeraro per aprire dei punti vendita in Italia e anche in Sicilia dove ne ero dipendente. Facendosi forte del nome Aiazzone ovviamente bastò poco per attirare clientela e sembrava quasi una rinascita del marchio. Peccato che in meno di 2 anni invece le cose presero una brutta piega (finita anche su striscia la notizia), dove l'azienda che gestiva tutti i punti vendita a marchio Aiazzone decise di mollare tutto e letteralmente scappare, lasciando noi dipendenti con mesi e mesi di arretrati, clienti paganti senza mobili e fornitori con debiti enormi, con tonnellate di merce parcheggiata nei magazzini oppure pagata ma mai consegnata. Credo sia stata quasi una maledizione perché nemmeno l'azienda che subentrò successivamente (appunto Semeraro) fece una bella fine e noi dipendenti siamo sempre stati vittime di queste truffe "a cielo aperto" rimettendoci stipendi e mesi e mesi di lavoro fatica e salute. Credo proprio che Giorgio Aiazzone si sia rivoltato nella tomba poverino...
Ma Semeraro mi risulta esistere ancora
@@giovannitiozzo9303 Storia complicata.. la famiglia Semeraro è abbastanza ampia (specialmente in Puglia e anche a livello calcistico c'era Giovanni Semeraro che era l'ex presidente del Lecce, ma loro sono un altra "famiglia") in Puglia infatti ci sono ancora molti negozi.. purtroppo in Sicilia fu ceduto un ramo d'azienda e a livello amministrativo non erano più coinvolti (tutto questo inizialmente all'insaputa dei dipendenti), infatti i negozi rimasero a nome Semeraro ma cambiò la regione sociale in busta paga.. insomma magagne studiate a tavolino per scrollarsi di dosso i debiti e dichiarare poi fallimento.
@@gabryformusic solite furberie all'italiana 😔
In questa brutta storia era coinvolto anche Gian Mauro Borsano, ex presidente del Torino Calcio. Una delle numerose brutte storie in cui è stato coinvolto Borsano.
@@nicolatiana1770 esatto.. nome che girò parecchio durante le riunioni con gli avvocati.
mi hai sbloccato un rucordo, un bellissimo video grazie mille. Pubblicità e slogan che ricordiamo ancora oggi
Ciao Silvio, se hai piacere di vedere qualche esplorazione passa sul mio canale, anche io faccio Urbex ☺️
Ricordo RB arredamenti di Dalmine, simile a Aiazzone. Interessante anche l’abbandonata città convenienza sempre a Dalmine
Grazie Alby! Le esplorazioni di siti industriali abbandonati sono le mie preferite!
Ciao Adriano, se hai piacere di vedere qualche esplorazione passa sul mio canale, anche io faccio Urbex, ti aspetto ☺️
Bellissimo video Alby !!molto interessante la storia del mobilificio e mi hai riportato il ricordo delle pubblicità in TV! Complimenti 👏👏👍🏅
più che l'inventore della televendita, l'importatore della televendita all'americana, infatti il suo modo di vendere era già ampiamente in uso negli stati uniti da oltre 10/15 anni. Lui lo ha portato in italia elevandolo ad arte grazie a Guido Angeli, che dall'oroscopo su rete 4 passò alla collaborazione di successo con Giorgio Aiazzone. Così mi sembra più corretto. Il video è molto bello e curato.
Bravissimi.
Buongiorno, ovviamente non ci conosciamo, Giorgio Aiazzone non credo abbia avuto bisogno di copiare nessuno, forse lei non ha avuto il piacere di conoscerlo, era avanti anni luce dal classico italiano...
@@F.r.a.n.k.71 il metodo usato da Aiazzone è nei libri di marketing americano dagli anni sessanta , non è necessario averlo conosciuto e nemmeno metterla sul personale, sono dati di fatto. È apprezzabile la sua difesa e le fa onore ma in quel suo "credo che" è presente la mancanza di informazioni,che evidentemente non ha,che le darebbero ragione, inoltre Aiazzone era un uomo come tutti gli altri,un imprenditore come milioni in Italia anche se la sua impresa è, in ultima analisi risultata fallimentare, per mille motivi. Mi scuso in anticipo per la mancanza di ulteriori repliche,per me l'argomento è esaurito.
@@mumomuma6917 infatti ha perfettamente ragione, c'è poco da replicare, quando non si conoscono i fatti dal vivo, è si pensa di essere più intelligente di altri.....arrivederci
@@F.r.a.n.k.71 Bene, mi ha insultato la dove io non lo avevo fatto e per negare un fatto di fronte agli occhi di tutti. Ripeto basta informarsi, non è questione di intelligenza. Le faccio solo notare che dare dello stupido a qualcuno rendendo sgrammaticata una frase di due righe non la rende solo distratto (giammai le darei dell'ignorante, sa com'è...lei "conosce i fatti dal vivo"), la pone al di sotto del suo interlocutore. La prego accetti sportivamente la sconfitta che si è autoinflitto e non corregga la sua frase.
Io invece preferisco sottolineare come l'unico vero contributo di Giorgio Aiazzone alla televendita all'americana, che ha sicuramente copiato, sia oggi ricordato dagli esperti di marketing come "Effetto Aiazzone", in senso molto negativo. Infatti tale effetto serve agli esperti (non a lei che "conosce i fatti dal vivo" ovviamente) ad identificare tutte quelle situazioni di marketing in cui l'eccesso di campagne pubblicitarie e interazione col pubblico, potenziale acquirente, produce disaffezione invece di fidelizzazione. E' tutto nei libri e purtroppo per lei viene anche insegnato nelle università. Almeno lei...lei che è evidentemente così intelligente da sottolineare la stupidità degli altri...ne legga qualcuno di libro.
Anche se piccola, offensiva e sgrammaticata, una "replichina" l'ha fatta.
Sente la necessità di difendere Aiazzone per motivi che ignoro e che non mi interessano. Lo faccia pure ancora se ne sente il bisogno. Io ho replicato ulteriormente solo perchè non mi piace essere offeso gratuitamente da uno sconosciuto che millanta di sapere chissà quali fatti su poche mie semplici affermazioni.
Aiazzone ha copiato la televendita all'americana usate da enti come HSN negli anni 70?
Sì, senza dubbio.
L'ha rovinata con tecniche di marketing a fondo perduto e aggressive?
Assolutamente sì.
Replichi pure se non resiste, replichi che la fa stare meglio, ma ci pensi almeno un paio di volte prima di insultare qualcuno.
Le lascio un po' di bibliografia, così si mette in pari:
ORTOLEVA P.[1995] Un ventennio a colori, televisione privata e società in Italia (1975/1995),Firenze, Giunti
BARONI J. [2005] Dizionario della televisione commerciale Raffaello Cortina editore, Milano
CASETTI F.[1988] Tra me e te, strategie di coinvolgimento dello spettatore nei programmi della neotelevisione, Rai Vpt,Torino
Se poi vuole anche una versione "di parte":
Enrica Aiazzone - Roberto Cappio Giorgio Aiazzone l'uomo del fare. Lineadaria Editore, 2007
Personalmente, non le farò più omaggio del mio tempo.
La ringrazio, che non mi omaggiera più del suo tempo, anche perch'e tempo sprecato leone da tastiera......
Bellissima esplorazione . Ho guardato più volte il video che spiega in maniera precisa e dettagliata la storia di questo luogo
Ciao Filippo, se hai piacere di vedere qualche esplorazione passa sul mio canale, anche io faccio Urbex, ti aspetto ☺️
Non dimenticati di citare anche la catena di negozi Mercatone uno , estinti improvvisamente tra il sabato ed il lunedi !!!
Madonna Aiazzone mi riporta all infanzia...che magone...provare per credere...che mito
Bellissima esplorazione, mi ha fatto piacere condividerla con te.
Ricordi lontani e soprattutto di bambino, Aiazzone rivive nei vari "Grancasa" , "Mondo convenienza" e tanti altri nomi di grandi magazzini del mobile economico. Un vero peccato che sia andato tutto perso, soprattutto a livello di posti di lavoro 😢😢. È triste ma bello nello stesso tempo scoprire questi posti e conoscerne la storia. Grazie Alby sei un portatore di testimonianze di ciò che fu l'Italia in passato
Ho una parente che lavora al call center di uno di questi marchi che hai nominato e sapessi quanti insulti prende per la pessima qualità dei mobili
Mondo convenienza esiste ancora vivo e vegeto ci ho preso un divano tempo fa
@@claudiolitardi4526 purtroppo certe persone non capiscono che....se spendi poco hai poco.....
@@edoardozampetti4601 anche io ho fatto alcuni acquisti..... preventivando che dal momento che si rompe....butto via.... però a mio stupore al momento sono passati già un po' di anni ed è tutto in ordine
@@Denis-sd5bq infatti ho fatto questa stupidaggine con un divano pagato poco durato sette mesi mai più
Una storia simbolo degli anni 80,dal sogno luccicante alla caduta delle nostre illusioni!
Musica malinconica sempre in video così fa pensare a come era una volta viene una nostalgia.......
Bellissimo video, complimenti e grazie mille per avermi fatto ricordare quei tempi e per aver spiegato con chiarezza la vicenda. All’epoca ero piccola, ma mi ricordo che passavano spesso in tv le pubblicità di Aiazzone. In particolare ho in mente uno slogan in cui si mostrava un peluche castoro, chi lo ricorda come me? “Lallo, il castoro del Canadà: io mangio solo legno di prima qualità!” Grazie ancora!🙏🏻🙏🏻
Ciao Sara, se hai piacere di vedere qualche esplorazione passa sul mio canale, anche io faccio Urbex, ti aspetto ☺️
Servizio veramente interessante, una storia molto triste dell'industria italiana, raccontata con precisione e coinvolgimento
ma quale industria, aiazzone non produceva un fico secco, era solo un gigante commerciale che acquistava da centinaia di aziende italiane che producevano con il suo marchio oltre che per altri famosi marchi. poi quando è fallito ci hanno rimesso i soliti: indovina chi?
non si parla delle infiltrazioni mafiose, come mai?
@@giuseppebosco4269 non è fallito è morto
*Mobilificio*
Il mio cervello:
"Ciao, sono il Leo della Salmobili" e "Non vendo sogni, ma solide realtà".
Video wow!
Ciao, grazie per questo filmato ! Suggerirei di utilizzare un drone per i sotterranei e per le esplorazioni difficili ! Saluti
Ciao! Se hai piacere di vedere qualche esplorazione passa sul mio canale, anche io faccio Urbex (ho anche il drone) ☺️
In quegli anni tutto ero vocato all'eccesso dalla pubblicità martellante alle dimensioni delle strutture realizzate. Ma era un castello di carta che non poteva durare, anche se non fosse accdauto l'incidente aereo.. Bel video.
da piccolo,mi hanno tediato,cosi come oggi mi stanno tediando quelli di Poltrone&sofa'
Poltrone & sofà cinesi cinesi cinesi 😮
Esatto farà la stessa fine con tutta la pubblicità che fa il primo io non comprerò mai da poltrone e sofà solo perché mi sta sui Maroni 😂
@@laurasormani9879qualità pessima, lo sanno tutti. Divani che si smontano solo a guardarli...
Mamma mia che canzoni di sottofondo malinconiche pezzi davvero da lacrime e da retrò......fa pensare a quel posto che camminava qualcuno sceglieva la camera......pensare a quella immagine .......passava davanti a casa mia il furgone con su il castoro e la scritta aiazzone legno di qualità.....tutti i giorni 3 volte al giorno passava.........tutto finito tutto allo sfascio cuntadiiiiiii se po bucca liiii
Narrazione accattivante e video avvincente! Bravissimo Alby👏👏👏
Grandi ragazzi , reportage sempre coinvolgenti in questi luoghi dimenticati e misteriosi.🤙
Sempre interessanti le tue esplorazioni...soprattutto perché spieghi bene contesti e fatti
Bellissimo video, come sempre nel tuo stile.
Grazie Alby!
Mi sembra di ricordare che la fine di quest'azienda sia iniziata con la scomparsa del suo fondatore
buon giorno, sono un TESTIMONE di qull'epoca, ho lavorato per AIAZZONE ED ERO L'ORGANITTRATRICE DEI pullman in tutta italia , Giorgio era una persona meravigliosa ,vi correggo non è stato Giorgio l'inventore delle televendite ,ma il settore immobiliare
Hahaha @@@
Ne avrebbero fatte meno magari la gente avrebbe continuato a comprare invece di farsi tirare in odio, in qualsiasi momento accendevi la tv c'era la pubblicità di Aiazzone, troppo, decisamente controproducente.
@@carloenne1815 cosa ridi? se ridi è perchè non hai niente da dire quindi cosa vuoi ?
@@fabiopacchiarini9244 ANCHE ADESSO ACCENDI LA TV è HA DIVERSI MARCHI CHE MANDANO IN ONDA ANCHE RIPETUTAMENTE LA STESSA PUBBLICiTà quindi non è uguale? la sua considerazione non ha senso, oggi c è pubblicità ovungue ,per favore .
@@mariaantoniettafedele2059 probabilmente ai tempi le altre pubblicità venivano trasmesse con una logica migliore e non atte a sbrindellare i maroni dei possibili clienti.
Lo hanno detto anche nel video, sono stati costretti a togliere perfino il nome dai loro camion....
Non lho detto io, è un dato di fatto, hanno esagerato e alla fine l'hanno pagata cara.
Punto
Tanti anni fa andavo spesso a Biella. Bellissimo video !grazie.
Fabrizio squalo 80: anch'io ci andavo, bellissime le gite al santuario di Oropa, visita al giardino botanico e poi cabinovia su fino al lago Mucrone. Aaahhhhh bei tempi!!!!!
Bellissimo video e grazie per l'esposizione della storia...!! un'altro posto inutile così com'è da ricoprire di pannelli solari!
Da bonificare prima...
Ciao ALBY, struttura veramente gigante peccato vederla abbandonata ci si potrebbe fare tantissime cose lì dentro infatti. Dimenticavo siamo in ITALIA quindi rimarra' a marcire ☹. Complimenti per il video stupendo ciao🙋👍👍👍👍👋👋👋
Un bel servizio...Complimenti sinceri
Grande imprenditore , splendidi mobili . Peccato che sia mancato all ' improvviso . Un grande mobilificio e purtroppo ormai finito . Immagini impressionanti di un posto che una volta era segno di successo , eleganza e tutto curato nei dettagli . 😊❤🙏😇
viene il magone!
Ma se dicono che poì si rilevò una fregatura ???
Il successo non era certo dovuto agli splendidi mobili! MA agli altri fattori che sono stati evidenziati nel video...
Pensate ciò che volete tanto per intenderci io ho ancora nella casa al mare , una camera da letto bianca comperata da mia madre nel 1984 proprio a Biella ed è perfettamente Integra e come design nemmeno troppo datata!
@@barbold forse non mi sono espresso bene... certo possono anche essere dignitosi ma non rimarranno certo nella storia come dei pezzi di design - mi riferisco ad esempio ad oggetti disegnati da Breuer o Aalto :)
Complimenti, sia per il video ,sia per la spiegazione ...mi sono emozionata e rattristata, vedendo tutto così abbandonato ...spero davvero ,nonostante l'immensa struttura ,che venga in qualche modo riutilizzata,magari con progetti green .....culturi ...ecc bravi!
Ciao Monica, se hai piacere di vedere qualche esplorazione passa sul mio canale, anche io faccio Urbex ☺️
@@bornelloofficial certo! Grazie
Sono stato all'estero ed ho visto subito la differenza di qualità e prezzo dei nostri comparati ai mobili degli altri: tutto pensavo tranne che gli "altri" peggio alla fine avrebbero vinto pure in Italia!
ormai si compra merda e truciolato spacciato per legno. Segno anche dell'economia a pezzi in Italia.
Tradotto?
Bravissimi 👏👏👏 splendido video
Ciao Mario! Anche io faccio Urbex, se vuoi passare dal mio canale
Anche a Bari ce un grandissimo negozio Aiazzone di oltre 15.000 m.q. in totale stato di abbandono e degrado 😭😭
fantastica esplorazione alby hai raccontato il marchio famoso degli anni 80
Ciao, fantastico! Lo vedo sempre dalla strada essendo di Biella ma non osavo avvicinarmi.... Grazie 😊
meglio perche magari se vai da sola a curiosare ci trovi pure il maniaco che ti violenta
E fai bene...è pieno di fantasmi e pizza pure di merda
Le pubblicità televisive di Aiazzone sono indimenticabili da quanto erano martellanti. Quasi un lavaggio del cervello. Quando è troppo è troppo!
Grande Alby,bel viaggio,mi hai fatto tornare indietro ai bei tempi vissuti!
Ciao Melyen, se hai piacere di vedere qualche esplorazione passa sul mio canale, anche io faccio Urbex, ti aspetto ☺️
Vogliamo parlare dei tetti che sono tutti di amianto? Inquinamento di non poco valore per i residenti in zona. Bravo Alby e grazie di averci portato a conoscere un altro relitto degli anni '80.
La resina di amianto inquina solo quando inizia a sgretolarsi , altrimenti è inerte.
Infatti mi sembra che in alcuni punti si stia sgretolando
@@alessandrofantini891 infatti, l'amianto é letale solo se lo inali e ti entra in corpo, in sé non é velenosa o tossica. Quando fai una decontaminazione lavori protetto come vedi nei film , ti danno anche la biancheria di carta. Poi docce e butti via tutto. Da trattare con attenzione.
chi nella vita non ha usato almeno una volta la celebre frase "Provare per credere!". Bei tempi !
Grazie per aver rispolverato quel momento di novità...
Io l'ho vissuto...
Mamma mia sembra ieri,lo avevo conosciuto abitando a Biella.Era un mobilificio molto bello e veniva tantissima gente da tt Italia.
Bellissimo documentario non ricordavo la fine di del fondatore ma la pubbliv di AIAZZONE si ero giovane allora.. Complimenti come srmpre ottimo lavoro
"Vieni vieni vieni d'Aiazzone,
Vieni e nonbti pentirai...
Vieni in bici o in carrozzella
Ma vieni a Biella, ma vieni a Biella
Vieni in auto o in torpedone
Vedrai Aiazzone ti piacerà..."
Chi l'ha cantata con me?
Ciao, l'ho cantata.🤣😂
Io
Che peccato, la storia di aiazzone mi ha sempre affascinato, mi dispiace che abbia fatto questa fine che proprio non si meritava! Bel video ciao alby!
Hai detto la frase giusta: ha fatto questa fine che proprio non si meritava. Infatti circolano voci che sia stato assassinato. E lo credo pure io. C'è chi non ha mai voluto che l'Italia prosperasse e allora ha preferito far fuori quegli imprenditori che volevano portare benessere agli italiani. Mi riferisco a servizi segreti americani, italiani e apparati deviati di stato.
Nessuno merita di morire precipitando con un aereo. Hai il tempo per rendertene conto e capisci che non hai scampo. No, deve essere terribile. Quando lo dissero in tv non potevo crederci. Il destino a volte è implacabile.
Ciao Choiced, se hai piacere di vedere qualche esplorazione passa sul mio canale, anche io faccio Urbex ☺️
Complimenti per il video molto interessante e le riprese bellissime 🤗😘
03:29 quanti ricordi🎉 bei festoni 😊
Bellissimo video!!! Ho idea che, con tutto quel amianto, tra 5 mila anni , sarà lo STONE AGE di Biella !!!
Non e detto che sia amianto puo essere fibra cemento
@@supercesare7297 potrebbe essere, però a giudicare dal periodo di costruzione, ( fine anno 70/primi 80), l amianto era ancora molto usato per motivi economici e tecnici
@@paolocvc6722 io ho detto potrebbe....se fosse amianto per smaltirlo ci vorrebbe 1 milione do euro
Ci rubano persino l'eternit in posti così... Sono nato nel 1984 ma di aiazzone ne ho sentito parlare... Che ricordi.
Ciao Alby, il tuo servizio è stato di grande interesse, indubbiamente Aiazzone che Dio lo abbia in gloria è stato un grande imprenditore ma se non vedo male l'intera copertura degli stabili è stata realizzata in amianto. Respirate Biellesi..... respirate...
Allora era legale.
Grazie ragazzi bellissima esperienza anche se non dal vivo 👏
Ciao! Se hai piacere di vedere qualche esplorazione passa sul mio canale, anche io faccio Urbex ☺️
Come si fa a lasciare questi immensi edifici abbandonati...
Complimenti bellissimo documentario. 👏👏👏👍
perchè non ci sono più industrie. Tutto perchè abbiamo sacrificato le nsotre eccellenze per la finanza massonica
è probabile che formalmente risultino proprietà di qualche ente giuridico oberato di debiti; inoltre un ipotetico recupero strutturale (così come una demolizione) sarebbe troppo costoso per chiunque volesse provare a farci qualcosa. Il risultato è che nessuno muove uno spillo e le cose vengono lasciate così ad aeterum
sempre uno spettacolo i tuoi reportage video. mi piacciono da morire queste tue uscite alla scoperta di "quel che fu" e di "quel che resta". grazie Alby ;)
Alby sempre al 🔝
Quanti ricordi con questa pubblicità... "Provare per credere" 👍
E intanto la mano del presentatore faceva un gesto come a dire, inciucia tu che inciucio io, capiamoci compare mio!
Provare per credere...ma la realtà non è una pubblicità... è la storia che scrive la realta...grande Alby non tradisci mai l'attesa...e non è pubblicità , ma realtà....
Grande Alby, infatti mancava ciò che resta di Aiazzone ☺️😝. Video favoloso 💯💯💪
Quanti ricordi con questa pubblicità ricorda ancora gli slogan a memoria talmente era martellante Complimenti Albi bel video continua così
La stessa fine che farà Poltrone e Sofà, stanno martellando proprio come faceva Aiazzone e io, già da ora, piuttosto che comprare un divano da loro mi siedo per terra.
Infatti, concordo, poi bisogna sempre vedere il rapporto qualità/prezzo
Oppure se proprio ti siedi su una sedia 😁
@@FaMi-ze8fn giusto! 🤣🤣🤣
Concordo! Mi hanno veramente rotto i coglioni. Non acquisterò mai dei mobili da questi scocciatori seriali. Cadrà come tante realtà del passato.
Beh però PoltroneSofà sono artigiani della qualità.
Video molto bello, con colonna sonora molto adatta. Consiglio solo, quando si va incerti luoghi meglio avere un paio di guanti per toccare carte o altro. Fa dispiacere anche pensare a quanto terreno agricolo è scomparso per nulla oltretutto.
E sempre un emozione vedere strutture abbandonate. Lo stabile lo sempre visto da fuori passando per la strada...Mi ha fatto venire la pelle d'oca sapere che Giorgio Amazzonia era nato nel mio stesso paese. Complimenti un bellissimo ed emozionante video...
Amazzonia? E' per questo che la lussureggiante vegetazione ha preso il sopravvento?
@@giovannilombardi99 😂
@@giovannilombardi99 lacrime 😂😂😂😂
Ho parlato con una persona che ci ha lavorato e a quanto pare sembra che fosse per i dipendenti un bell’ambiente, nel senso che si lavorava, ma c’era un bel clima anche di divertimento e aggregazione, un po’ americano e in linea con la bella vita anni ‘80. Lui mi ha detto che ha passato piacevoli momenti con colleghe e clienti. ‘’Vieni, vieni, vieni da Aiazzone… ‘’ 😉
Incredibile vedere una cosa che ha fatto parte della mia infanzia… finita in questo modo.
Quando ero ragazzino, negli anni 80, quest’azienda era un impero! In tutte le TV c’era Aiazzone, con Guido Angeli…. Oggi, solo desolazione e abbandono.
Non so spiegare l’effetto che mi fa.
Concordo su ciò che scrivi, aggiungo tanta tristezza
Grazie mille anche di questa bellissima scoperta🙏🙏🙏
Ciao Alby, bellissimo video, mi ricordo le pubblicità martellanti del mobilificio Aiazzone (Aiazzone.. provare per credere) all'epoca era il colosso del mobile. Peccato che il proprietario abbia fatto una brutta fine, ma forse l'avrebbe fatta lo stesso vedendo il declino della sua attività. Ciao, alla prossima
Siii mi ricordo la pubblicità! Mammamia
Comunque bravo Alby e complimenti per la tua narrazione
Siete andati li perchè una vocina proveniente dallo scorso secolo, nel sonno vi diceva "vieni vieni da Aiazzone" 😂😂😂
Perchè Aiazzone è la scelta più "Biella del mondo" 😂
vieni in auto o in torpedone, perchè Aiazzone ti piacerà
"Vieni in auto o in torpedone perché Aiazzone ti piacerà". Tra l'altro ho sempre trovato bellissima la parola "torpedone" (che il t9 qui neanche riconosceva) e a volte mi piace utilizzarla al posto di pullman, con gente della mia generazione...
Un tipico del benessere di quegli anni dove facevo le cose alla grande .Aiazzone e le sue pubblicità ad ogni orario come dimenticarle
Grazie per questo video ho vissuto quegli anni ma non conoscevo la storia grazie
Ottimo video, commento interessante. Complimenti! Numeri uno!
A meno che non ci sia un forte vento, o esondazioni da fiumi e/o torrenti limitrofi (e non è questo caso), le tracce vecchie si preservano grazie al tetto. Bel video come sempre!
Bellissimo video.
Tristezza infinita.
Giro l'Italia da nord a sud.....
Abbandono totale......
Tantissime realtà come questa.
E tantissime di fianco le sedi autostradali.
In verita la gestione anche fallimentare dei beni e un totale fallimento.
Interessante. Mi sono chiesto tante volte che fine avesse fatto questo marchio famosissimo, che ha davvero segnato un'epoca. A questo punto, mi viene da chiedere che fine abbiano fatto il resto dei familiari coinvolti, oltre i big tragicamente morti.
Ciao Egidio, se hai piacere di vedere qualche esplorazione passa sul mio canale, anche io faccio Urbex, ti aspetto ☺️
Dovevate procurarvi una canoa, anche gonfiabile, rimarranno nel nostro imaginario quei sotteranei. Ad ogni modo BRAVI, molto bello!