Ciao Andrea, bel giro e foto interessanti. Mi piace soprattutto il tuo spirito nel non mollare la presa: anche se non escono dei capolavori mondiali, sono comunque scatti ben riusciti e c'è la soddisfazione di averli presi dopo non aver mollato! Hai detto niente!! Sulla gestione delle riserve direi che sono sostanzialmente d'accordo con la tua analisi. Il lago di Braies purtroppo è diventato un posto che, se prima sognavo di fotografarlo, ora, dopo esserci stato ed aver bestemmiato per ore prima di trovare un momento senza 3.000.000 di persone in mezzo all'inquadratura, posso dire che il numero chiuso non cozza con la filosofia se la natura è di tutti o di nessuno, ma si tratta semplicemente di sopravvivenza di quella natura che, se di tutti, durerebbe come un gatto in tangenziale. E come mai? Perchè troppo spesso, proprio i cultori del "è tutto di tutti e quindi gratis" sono i primi a lasciare cartacce, bottiglie ecc. Così facendo il pensiero non è rivolto a tutti, ma solo a se stessi: "Io ci sono stato, anche se lascio il disastro chi se ne frega, tanto non ci torno più.." e succede quello che si vede ogni giorno. La natura è di tutti se tutti la sanno rispettare, altrimenti non è troppo differente dalla serra costruita a ridosso di una riserva.... Buona continuazione!
Bel video, belle foto e completamente d'accordo con te sullo stato di abbandono e degrado di alcune strutture pubbliche. Lasciamo perdere il discorso sul senso civico e rispetto della cosa pubblica....
Top come al solito. Purtroppo la situazione è complessa, e noi siamo i soliti italiani che non riescono a tenere cura delle cose pubbliche. Sul discorso libero accesso o meno, la problematica è che ti trovi poi con orari e giornate di chiusura da dipendenti pubblici, che non sono compatibili, nel nostro caso, con alba e tramonto. Quindi l'unica risposta è... Boh, secondo me il problema siamo noi. Sono appena tornato dalla Slovenia e mi sembra di essere andato su marte. Le cose possono funzionare, ma la questione è di educazione alla natura e al rispetto. Servono generazioni, e una gestione illuminata. Il che mi fa essere molto pessimista
Capisco bene, vado in Slovenia da una decina di anni e si, altro che Marte😂 Ad esempio ad alviano, quando prenoti, lasciano la chiave della riserva al bar di fronte (che apre tipo alle 5:00), passi là, paghi loro ed entri. Quando hai finito, riporti le chiavi al bar è tanti saluti
La prima parte mi ha messo tanta pace mentre camminavi nella riserva, la seconda tanta rabbia perché condivido il tuo pensiero e sono favorevole agli accessi limitati e a pagamento che alla fine sono il giusto deterrente verso chi entra per vandalizzare o perdere tempo e permette di valorizzare la riserva verso chi invece entra con cognizione di causa.
Grazie mille caro. Purtroppo io sono indicativamente contro il pagare per visitare il mondo, perché di questo si tratta. Ma se i visitatori sono quelli allora si, forse converrebbe
Non concordo sugli accessi a pagamento seguendo il solito desolante paradigma causale degli incivili ect...Con questo sistema paghiamo quello che non dovremmo, con questo sistema piano piano dovrai pagare appena poggierai il piede oltre lo zerbino, con questo sistema ci sarà chi non potrà permettersi di accedere...ect.Questo sistema non risolve nulla in quanto anche gli incivili pagano in quanto non é il denaro che garantisce morale, etica ,senso civico e responsabilità verso il prossimo. Ci sono esempi eclatanti di aree a pagamento, parcheggi a pagamento, aria a pagamento...ect con situazioni di degrado spaventose. Mah bho forse però maddai e quindi ....ciao Andrea e scusa lo sfogo di chi ha piu ore passate all aria aperta che dentro dei muri a partire dagli anni 60😢😅
Noooooo!!! Sei venuto in zona mia! Riserva favolosa! Quando tornerai, perché vale la pena, scrivimi pls! Andiamo insieme :) E cerchiamo il martin pescatore insieme ahah
Ciao Andrea. Come sai non volevo commentare, pero' ora sono qui davanti alla tastiera e qualcosa sento di dirla. Tralascio completamente la parte relativa alle foto e i connessi complimenti, tanto lo sai gia' che sono belle foto. La natura e' di tutti? Si, quando si tratta di costi e no, quando si tratta di ricavi, in accordo col vecchio adagio della classe capitalista dominante "privatizzare i guadagni e socializzare le perdite", contro cui si organizzava la lotta di classe. Lotta di classe che, e' bene ricordarlo, e' terminata con la vittoria della classe dirigente capitalista che nel frattempo e' addirittura diventata il faro non solo economico ma anche sociale e culturale del paese Italia e non solo. La conseguenza di cio' e' che la natura e' diventata una servitu' di corte, ad uso e beneficio del potente di turno. E l'Italiano medio, dopo decenni di rincoglonimento mediatico e de-alfabetizzazione cercata e realizzata, non fa altro che supportare e difendere questo punto di vista. Quindi non dobbiamo sorprenderci se le riserve naturali non sono manutenute o, peggio, sono aggredite su base quotidiana per realizzare piste olimpiche e quant'altro 😞 Quindi il problema attuale non e' "solo" quello, importantissimo che tu sottolinei ma che 'e localizzato. Piuttosto si tratta di un problema di mentalita' generale e di cultura.
Ciao caro, grazie infinite per il tuo contributo. Parole sulle quali riflettere. Non tocchiamo il tasto olimpiadi invernali altrimenti vado fuori di testa…
Abito a Pieidluco e la riserva la conosco bene, purtroppo hai ben descritto lo stato di abbandono in cui versa. Per non parlare del Canale Santa Susanna che scorre sempre all'interno del Parco. Se ti va quando torni da queste parti possiamo fare un'uscita insieme. Un saluto 👋
Ciao Andrea, io credo che la soluzione non sia nel contingentare gli ingressi o far pagare (anche se capisco quelle strutture e quelle associazioni che lo fanno, anche perchè spesso quella è la loro unica fonte di sostentamento), penso anzi che l'educazione alla natura e al suo rispetto, si faccia aprendo di più, portando le scuole, anche di bambini più piccoli ( e non necessariamente le bestie ormonalmente selvagge delle medie) in questi posti, insegando loro cosa comporta non rispettare quei posti e trasformandoli in cittadini che poi alla Regione Lazio che non fa una mazza per ripristinare le passerelle, je scrivono un giorno sì e l'altro pure. Sogno un paese di rompipalle che come furenti chihuahua incalzano le istituzioni e urlano all'imbecille che lascia cadere a terra la cartaccia o incide il proprio nome sull'albero...L'alternativa è trasformare quei posti in riserve, come lo erano prima, quando i signori recintavano aree intere, certamente conservandone la natura, ma potendone godere da soli. Ecco, non me piace questo. E quindi sì alla sensibilizzazione, magari potresti organizzare un workshop di paesaggio o di foto naturale proprio lì, magare uno shoot di foto di denuncia da mandare alla Regione e da far girare su TH-cam. MA per riaprirla, inclusa la parte che ora è recintata. Ci sarebbe da discutere, per esempio, de tutta sta mania de recintà, che impedisce, il piu delle volte, di godere di posti molto belli che giacciono in proprietà privata...
Ciao Ale, capisco il tuo punto di vista. Sarà che ho perso un po’ le speranze anche nella scuola… Con tutto che di gente che butta bottiglie me ne sono bevuta poca 😅
L'argomento è spinoso e non di facile risoluzione. Di certo non riusciremo noi a dare una risposta con delle valutazioni e commenti su TH-cam anche perché sono convinto che dietro ci siano tanti fattori, non ultimo quello che manca una cultura "alla natura" da parte della maggiorparte della popolazione chev uole viverla. Premesso questo però ho un mio punto di vista, considerato che nella natura ci vivo, ed è questo: le cose attualmente non siamo in grado di risolverle con una crescita culturale, almeno nel breve periodo, che si rispecchia anche in un maggior contributo economico a queste realtà che andrebbero preservate e valorizzate, pertanto sono favolrevole all'accesso a numero chiuso o a pagamento. Se non altro perché questo elimina in blocco tutti coloro che non sanno dare un valore alla natura, spesso nascondendosi dietro al concetto "la natura non è di nessuno, quindi deve essere a disposizione di tutti".
Ciao Alessio, come ho già commentato su un altro post non sono d accordo sulla natura a pagamento per molti motivi che non sto a ripetere, aggiungo solo questo non c'é bisogno di crescita culturale ma c'é bisogno di tornare ad avere fame e vedrai che se ti devi sporcare le mani e spaccare la schiena per produrre cosa ti serve per mangiare la natura diventa di nuovo importante e rispettata,avendo le unghie pulite da tastiera é difficile capire certe dinamiche che comunque non sono cosí lontane. Nessun riferimento a questa comunità di appassionati di fotografia ci manca...ma tanté
Ciao Andrea è un piacere conoscerti anche se da pochissimo ma i tuoi video mi fanno ammazzare dalle risate. Per rispondere alla domanda. Io ho visitato questa estate l’oasi di Vendicare in Sicilia dove per entrare si paga. L’oasi è veramente un gioiello (specie se si pensa ai vari stereotipi sulla non voglia dei meridionali, io sono di origine sicula di sappia e me ne vanto). Credo che sia giusto pagare e io non solo metterei il numero chiuso ma farei girare anche dei controllori che cazzino ed eventualmente allontanino chi sono rispetta le regole. Perché lo dico? Perché, a fronte di cartelli enormi in cui si diceva si stare in silenzio attorno al lago in cui si facevano beatamente i fatti loro i vari aironi e soci, i soliti turisti scemi (in questo caso francesi) urlavano apposta. E se non fosse che costa troppo gli avrai fracassato sul cranio il 100-400 ma con educazione si sappia.
Sono assolutamente d'accordo con te. Sai per caso come è la situazione delle riserve naturali e dei punti di osservazione in altre zone d'Italia e all'estero?
Condivido le tue considerazioni sulla gestione della cosa pubblica. Però mi interessa soprattutto farti una domanda: hai usato la XT3 nelle foto agli uccelli piuttosto che la XH2s per i noti problemi di autofocus che hai evidenziato in altri video? Hai notizia di sensibilizzazione di Fujifilm per affrontare questo problema? Ho visto vari video di tuoi colleghi professionisti che stanno incominciando a valutare un cambio di brand (cosa che anche tu hai fatto trapelare per un eventuale passaggio a Sony) e quindi mi meraviglerei se Fuji non facesse a breve un aggiornamento che speriamo non sia del Ka...izen. Ciao
Ciao Remo, ti stupirà ma ho usato la T3 per gli uccelli perché in quel momento usavo la H2s per riprendermi 😂 comunque si, ormai hanno praticamente quasi le stesse prestazioni. A Fuji abbiamo scritto in tanti, speriamo si muovano. In fretta, non posso aspettare all’infinito
Io mi sono affacciato all'avifauna di recente ed ho già avuto modo di conoscere alcune di queste strutture in Toscana. Sembra quasi che quelle gestite dalla LIPU siano tipo centro sociale con offerta libera ma comunque relativamente accessibili e tenute abbastanza bene. Mentre per quelle gestite o affiliate al WWF siano più chiaroscuri. In particolare l'Oasi di Bolgheri, praticamente privata ed affiliata al WWF, in cui è praticamente impossibile accedere, sono state anche tolte tutte le indicazioni, ma è pieno di recinzioni e cartelli di divieto; è però ancora ben presente e pubblicizzata sul sito del WWF. Ma la cosa più assurda, e quasi delinquenziale, è che sia stato permesse di istituirvi, esattamente a fianco, un'azienda faunistico-venatoria! Cioè a fianco di una zona protetta con uccelli stanziali e migratori, c'è gente che spara! In generale penso che la natura sia di tutti, e quindi, con buone maniere, educazione e senso civico, si dovrebbe poter accedere dove si vuole; ma è anche giusto che, se qualche associazione si impegna a costruire e mantenere passaggi ed osservatori, si contribuisca al sostentamento.
Ciao caro, sono pienamente d’accordo con te. Non è una strada facile. Trovo assurda la cosa di Bolgheri dove tra l’altro forse avevo intenzione di andare la prossima
@@AndreaJump mi sembra che in questo periodo non ci sia grande varietà nelle zone umide, anche se dicono che d'inverno vengono a svernare (appunto) gli uccelli in fuga dal freddo nord. Sempre in zona, un po' più interessante potrebbe essere Piombino (c'è almeno una coppia praticamente stanziale di Falco pescatore, come pare anche a Orbetello), ma hanno subito gravi danni a causa della recente alluvione per cui diverse strutture pare siano inaccessibili; e comunque c'è la solita scomodità del WWF per cui devi prenotare e pagare.
Allora 1 complimenti per le bellissime foto, 2 la natura dovrebbe essere libera, visitarla senza pagare, il problema sono le persone che deturpano l’ambiente…non capisco perché si rovini tanta bellezza…
Ciao Andrea, bel giro e foto interessanti. Mi piace soprattutto il tuo spirito nel non mollare la presa: anche se non escono dei capolavori mondiali, sono comunque scatti ben riusciti e c'è la soddisfazione di averli presi dopo non aver mollato! Hai detto niente!! Sulla gestione delle riserve direi che sono sostanzialmente d'accordo con la tua analisi. Il lago di Braies purtroppo è diventato un posto che, se prima sognavo di fotografarlo, ora, dopo esserci stato ed aver bestemmiato per ore prima di trovare un momento senza 3.000.000 di persone in mezzo all'inquadratura, posso dire che il numero chiuso non cozza con la filosofia se la natura è di tutti o di nessuno, ma si tratta semplicemente di sopravvivenza di quella natura che, se di tutti, durerebbe come un gatto in tangenziale. E come mai? Perchè troppo spesso, proprio i cultori del "è tutto di tutti e quindi gratis" sono i primi a lasciare cartacce, bottiglie ecc. Così facendo il pensiero non è rivolto a tutti, ma solo a se stessi: "Io ci sono stato, anche se lascio il disastro chi se ne frega, tanto non ci torno più.." e succede quello che si vede ogni giorno. La natura è di tutti se tutti la sanno rispettare, altrimenti non è troppo differente dalla serra costruita a ridosso di una riserva....
Buona continuazione!
Ciao Ivano, grazie del tuo commento ♥️♥️
Bel video, belle foto e completamente d'accordo con te sullo stato di abbandono e degrado di alcune strutture pubbliche. Lasciamo perdere il discorso sul senso civico e rispetto della cosa pubblica....
Ciao Massimo, grazie mille
Top come al solito. Purtroppo la situazione è complessa, e noi siamo i soliti italiani che non riescono a tenere cura delle cose pubbliche.
Sul discorso libero accesso o meno, la problematica è che ti trovi poi con orari e giornate di chiusura da dipendenti pubblici, che non sono compatibili, nel nostro caso, con alba e tramonto. Quindi l'unica risposta è... Boh, secondo me il problema siamo noi. Sono appena tornato dalla Slovenia e mi sembra di essere andato su marte. Le cose possono funzionare, ma la questione è di educazione alla natura e al rispetto. Servono generazioni, e una gestione illuminata. Il che mi fa essere molto pessimista
Capisco bene, vado in Slovenia da una decina di anni e si, altro che Marte😂
Ad esempio ad alviano, quando prenoti, lasciano la chiave della riserva al bar di fronte (che apre tipo alle 5:00), passi là, paghi loro ed entri.
Quando hai finito, riporti le chiavi al bar è tanti saluti
La prima parte mi ha messo tanta pace mentre camminavi nella riserva, la seconda tanta rabbia perché condivido il tuo pensiero e sono favorevole agli accessi limitati e a pagamento che alla fine sono il giusto deterrente verso chi entra per vandalizzare o perdere tempo e permette di valorizzare la riserva verso chi invece entra con cognizione di causa.
Grazie mille caro. Purtroppo io sono indicativamente contro il pagare per visitare il mondo, perché di questo si tratta. Ma se i visitatori sono quelli allora si, forse converrebbe
Non concordo sugli accessi a pagamento seguendo il solito desolante paradigma causale degli incivili ect...Con questo sistema paghiamo quello che non dovremmo, con questo sistema piano piano dovrai pagare appena poggierai il piede oltre lo zerbino, con questo sistema ci sarà chi non potrà permettersi di accedere...ect.Questo sistema non risolve nulla in quanto anche gli incivili pagano in quanto non é il denaro che garantisce morale, etica ,senso civico e responsabilità verso il prossimo. Ci sono esempi eclatanti di aree a pagamento, parcheggi a pagamento, aria a pagamento...ect con situazioni di degrado spaventose. Mah bho forse però maddai e quindi ....ciao Andrea e scusa lo sfogo di chi ha piu ore passate all aria aperta che dentro dei muri a partire dagli anni 60😢😅
Noooooo!!! Sei venuto in zona mia! Riserva favolosa! Quando tornerai, perché vale la pena, scrivimi pls! Andiamo insieme :) E cerchiamo il martin pescatore insieme ahah
Ciao Matteo, daje 😂😂🤞🏼
Ciao Andrea. Come sai non volevo commentare, pero' ora sono qui davanti alla tastiera e qualcosa sento di dirla. Tralascio completamente la parte relativa alle foto e i connessi complimenti, tanto lo sai gia' che sono belle foto.
La natura e' di tutti? Si, quando si tratta di costi e no, quando si tratta di ricavi, in accordo col vecchio adagio della classe capitalista dominante "privatizzare i guadagni e socializzare le perdite", contro cui si organizzava la lotta di classe. Lotta di classe che, e' bene ricordarlo, e' terminata con la vittoria della classe dirigente capitalista che nel frattempo e' addirittura diventata il faro non solo economico ma anche sociale e culturale del paese Italia e non solo. La conseguenza di cio' e' che la natura e' diventata una servitu' di corte, ad uso e beneficio del potente di turno. E l'Italiano medio, dopo decenni di rincoglonimento mediatico e de-alfabetizzazione cercata e realizzata, non fa altro che supportare e difendere questo punto di vista. Quindi non dobbiamo sorprenderci se le riserve naturali non sono manutenute o, peggio, sono aggredite su base quotidiana per realizzare piste olimpiche e quant'altro 😞 Quindi il problema attuale non e' "solo" quello, importantissimo che tu sottolinei ma che 'e localizzato. Piuttosto si tratta di un problema di mentalita' generale e di cultura.
Ciao caro, grazie infinite per il tuo contributo. Parole sulle quali riflettere. Non tocchiamo il tasto olimpiadi invernali altrimenti vado fuori di testa…
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻 alzo le mani dinnanzi a tutto ciò....hai detto la più sacrosanta verità e condivido appieno
Abito a Pieidluco e la riserva la conosco bene, purtroppo hai ben descritto lo stato di abbandono in cui versa. Per non parlare del Canale Santa Susanna che scorre sempre all'interno del Parco. Se ti va quando torni da queste parti possiamo fare un'uscita insieme. Un saluto 👋
Ciao caro, certo! Scrivimi su insta e scambiamoci i contatti
Ciao Andrea, io credo che la soluzione non sia nel contingentare gli ingressi o far pagare (anche se capisco quelle strutture e quelle associazioni che lo fanno, anche perchè spesso quella è la loro unica fonte di sostentamento), penso anzi che l'educazione alla natura e al suo rispetto, si faccia aprendo di più, portando le scuole, anche di bambini più piccoli ( e non necessariamente le bestie ormonalmente selvagge delle medie) in questi posti, insegando loro cosa comporta non rispettare quei posti e trasformandoli in cittadini che poi alla Regione Lazio che non fa una mazza per ripristinare le passerelle, je scrivono un giorno sì e l'altro pure. Sogno un paese di rompipalle che come furenti chihuahua incalzano le istituzioni e urlano all'imbecille che lascia cadere a terra la cartaccia o incide il proprio nome sull'albero...L'alternativa è trasformare quei posti in riserve, come lo erano prima, quando i signori recintavano aree intere, certamente conservandone la natura, ma potendone godere da soli. Ecco, non me piace questo. E quindi sì alla sensibilizzazione, magari potresti organizzare un workshop di paesaggio o di foto naturale proprio lì, magare uno shoot di foto di denuncia da mandare alla Regione e da far girare su TH-cam. MA per riaprirla, inclusa la parte che ora è recintata. Ci sarebbe da discutere, per esempio, de tutta sta mania de recintà, che impedisce, il piu delle volte, di godere di posti molto belli che giacciono in proprietà privata...
Ciao Ale, capisco il tuo punto di vista. Sarà che ho perso un po’ le speranze anche nella scuola…
Con tutto che di gente che butta bottiglie me ne sono bevuta poca 😅
L'argomento è spinoso e non di facile risoluzione. Di certo non riusciremo noi a dare una risposta con delle valutazioni e commenti su TH-cam anche perché sono convinto che dietro ci siano tanti fattori, non ultimo quello che manca una cultura "alla natura" da parte della maggiorparte della popolazione chev uole viverla.
Premesso questo però ho un mio punto di vista, considerato che nella natura ci vivo, ed è questo: le cose attualmente non siamo in grado di risolverle con una crescita culturale, almeno nel breve periodo, che si rispecchia anche in un maggior contributo economico a queste realtà che andrebbero preservate e valorizzate, pertanto sono favolrevole all'accesso a numero chiuso o a pagamento. Se non altro perché questo elimina in blocco tutti coloro che non sanno dare un valore alla natura, spesso nascondendosi dietro al concetto "la natura non è di nessuno, quindi deve essere a disposizione di tutti".
Ciao Alessio, grazie mille del messaggio ♥️ concordo con te
Ciao Alessio, come ho già commentato su un altro post non sono d accordo sulla natura a pagamento per molti motivi che non sto a ripetere, aggiungo solo questo non c'é bisogno di crescita culturale ma c'é bisogno di tornare ad avere fame e vedrai che se ti devi sporcare le mani e spaccare la schiena per produrre cosa ti serve per mangiare la natura diventa di nuovo importante e rispettata,avendo le unghie pulite da tastiera é difficile capire certe dinamiche che comunque non sono cosí lontane. Nessun riferimento a questa comunità di appassionati di fotografia ci manca...ma tanté
Ciao Andrea è un piacere conoscerti anche se da pochissimo ma i tuoi video mi fanno ammazzare dalle risate.
Per rispondere alla domanda. Io ho visitato questa estate l’oasi di Vendicare in Sicilia dove per entrare si paga. L’oasi è veramente un gioiello (specie se si pensa ai vari stereotipi sulla non voglia dei meridionali, io sono di origine sicula di sappia e me ne vanto). Credo che sia giusto pagare e io non solo metterei il numero chiuso ma farei girare anche dei controllori che cazzino ed eventualmente allontanino chi sono rispetta le regole. Perché lo dico? Perché, a fronte di cartelli enormi in cui si diceva si stare in silenzio attorno al lago in cui si facevano beatamente i fatti loro i vari aironi e soci, i soliti turisti scemi (in questo caso francesi) urlavano apposta. E se non fosse che costa troppo gli avrai fracassato sul cranio il 100-400 ma con educazione si sappia.
😂😂✌️ capisco bene. Io non sono troppo per far pagare ma per educare ma non so se siamo oltre il punto di non ritorno
@@AndreaJump eh il dubbio mi è venuto
Sono assolutamente d'accordo con te.
Sai per caso come è la situazione delle riserve naturali e dei punti di osservazione in altre zone d'Italia e all'estero?
Alcune si, al nord. Ma non sono propriamente un fotografo di wildlife e non ho girato tutte le riserve d’Italia
Condivido le tue considerazioni sulla gestione della cosa pubblica. Però mi interessa soprattutto farti una domanda: hai usato la XT3 nelle foto agli uccelli piuttosto che la XH2s per i noti problemi di autofocus che hai evidenziato in altri video? Hai notizia di sensibilizzazione di Fujifilm per affrontare questo problema? Ho visto vari video di tuoi colleghi professionisti che stanno incominciando a valutare un cambio di brand (cosa che anche tu hai fatto trapelare per un eventuale passaggio a Sony) e quindi mi meraviglerei se Fuji non facesse a breve un aggiornamento che speriamo non sia del Ka...izen. Ciao
Ciao Remo, ti stupirà ma ho usato la T3 per gli uccelli perché in quel momento usavo la H2s per riprendermi 😂 comunque si, ormai hanno praticamente quasi le stesse prestazioni. A Fuji abbiamo scritto in tanti, speriamo si muovano. In fretta, non posso aspettare all’infinito
Curiosità le foto sono fatte con la post produzione. O sono come da macchina fotografica.
Post prodotte. Scatto quasi sempre in raw a meno di richieste particolari di clienti (tempi di consegna brevissimi)
Io mi sono affacciato all'avifauna di recente ed ho già avuto modo di conoscere alcune di queste strutture in Toscana. Sembra quasi che quelle gestite dalla LIPU siano tipo centro sociale con offerta libera ma comunque relativamente accessibili e tenute abbastanza bene. Mentre per quelle gestite o affiliate al WWF siano più chiaroscuri. In particolare l'Oasi di Bolgheri, praticamente privata ed affiliata al WWF, in cui è praticamente impossibile accedere, sono state anche tolte tutte le indicazioni, ma è pieno di recinzioni e cartelli di divieto; è però ancora ben presente e pubblicizzata sul sito del WWF. Ma la cosa più assurda, e quasi delinquenziale, è che sia stato permesse di istituirvi, esattamente a fianco, un'azienda faunistico-venatoria! Cioè a fianco di una zona protetta con uccelli stanziali e migratori, c'è gente che spara!
In generale penso che la natura sia di tutti, e quindi, con buone maniere, educazione e senso civico, si dovrebbe poter accedere dove si vuole; ma è anche giusto che, se qualche associazione si impegna a costruire e mantenere passaggi ed osservatori, si contribuisca al sostentamento.
Ciao caro, sono pienamente d’accordo con te. Non è una strada facile.
Trovo assurda la cosa di Bolgheri dove tra l’altro forse avevo intenzione di andare la prossima
@@AndreaJump mi sembra che in questo periodo non ci sia grande varietà nelle zone umide, anche se dicono che d'inverno vengono a svernare (appunto) gli uccelli in fuga dal freddo nord. Sempre in zona, un po' più interessante potrebbe essere Piombino (c'è almeno una coppia praticamente stanziale di Falco pescatore, come pare anche a Orbetello), ma hanno subito gravi danni a causa della recente alluvione per cui diverse strutture pare siano inaccessibili; e comunque c'è la solita scomodità del WWF per cui devi prenotare e pagare.
@@fele777 se avrò tempo (e avrò ancora in prova il 500mm) ci farò un salto. Grazie mille
Parliamo di patrimonio indisponibile dello stato 😉
Già…
Allora 1 complimenti per le bellissime foto, 2 la natura dovrebbe essere libera, visitarla senza pagare, il problema sono le persone che deturpano l’ambiente…non capisco perché si rovini tanta bellezza…
Ciao, principalmente maleducazione credo