In generale. non leggerei mai un libro che usasse la schwa. Non mi frega nulla di quelle etichette tanto in voga ai giorni nostri. Trovo che questa pseudo-battaglia, fortemente voluta e/o appoggiata da Bruxelles, non solo non sia inclusiva ma, al contrario, sia fortemente divisiva. Quando questa mentalità prenderà il sopravvento anche nelle opere letterarie (dal momento che il cinema occidentale è ormai già bell'e fottuto) non escludo che cominceranno a circolare classici con parti censurate o, semplicemente, molti di essi verranno fatti sparire dalla circolazione. Come alcune statue in molti parti del mondo. Tempi tristi quelli in cui viviamo.
@SQPSQ Guarda, io capisco le istanze, proprio perché ho molti amici che rientrerebbero nel concetto di "minoranza vessata" - che, ribadisco, semplicemente non dovrebbe esistere come concetto, ma la realtà dei fatti è la realtà dei fatti. La normalità è essere chi si è; e per me finisce lì e non m'interessa dire agli altri come devono essere. Non ci siamo nemmeno lontanamente, per questo la battaglia "infuria". Ciò detto, il punto è che anche io percepisco lo stesso effetto strisciante e minaccioso: per ottenere diritti sacrosanti, si divide e si vuol togliere la parola a chi *tu* consideri indegno. Niente giri di parole: si discrimina a propria volta, pur se da "vessati". E sono più che certo che così si finisce per colpire non soltanto chi - un esempio a caso - è razzista, ma anche chi non lo è. Specie chi non lo è. In un mondo ideale una "minoranza vessata", proprio perché consapevole di quanto si soffra quotidianamente la vessazione, agirebbe in modo opposto, realmente inclusivo anche con chi la discrimina. Invece queste premesse tranchant che spesso vengono fatte, queste impostazioni… be', a me sembrano intransigenti ed escludenti. Ed è esattamente quello che dico nel video: "Se ghetto vuole ghettizzare, non raggiungeremo mai una società libera".
Non ti preoccupare. Qui, nel mio canale, esiste la libera espressione (sempre che non si arrivi all'insulto). Alla peggio dico che non sono d'accordo. Sono intransigente soltanto con chi viene a far rissa: qui NO. Ma esprimere la propria posizione, per me, non è essere "volutamente conflittivi". Sono due cose diverse. Non mi pare tu lo sia stato.
Diventerò impopolare, ma la schwa è come la Corazzata Potëmkin in Fantozzi 😁. L'inclusività non la si attua con simili cose, ma con fatti, contenuti, cose più concrete; per me è un perdersi dietro piccoli cose, dimenticandosi quelle importanti. Per parlare del bene, occorre parlare anche del male, altrimenti come si fa a essere consapevoli di ciò che è l'uno e ciò che è l'altro? Si affronta solo una parte del problema, come succede con i femmicidi, dove si fa passare che la violenza è solo maschile. Certo, ci sono uomini che uccidono donne (purtroppo questo accade sempre di più), ma ci sono anche donne che uccidono. Ci sono vecchi, giovani che uccidono. Quindi la violenza non ha né sesso né età né ragione sociale: può appartenere a chiunque. Per questo se si vuole parlare d'inclusività, si deve parlare anche di chi la nega (esempi, Salvini e Vannacci), ma per farlo, occorre saperlo fare bene. Murakami per esempio ci riesce, mostrando relazioni omosessuali (raccontando pure scene di sesso). Morgan con Sopravvissuti invece no. Perché? Perché Morgan si compiace nel mostrare scene di sesso omosessuale, lo fa per compiacere una parte di lettori, per averli dalla sua parte. Questa però non è letteratura, questa è pornografia. Io in un libro non voglio pornografia, voglio altro. La pornografia so dove trovarla. Quindi, se si vogliono ottenere dei risultati, le cose bisogna farle in un certo modo.
@Osservatoredimondi Non ho letto Morgan. A ogni modo, come sai, a me non piace analizzare le intenzioni di chi scrive. Sul resto, ho detto nel video. Quello è ciò che penso (e tra le cose che penso è che non sono certo io a decidere quali "armi" chi soffre un'ingiustizia debba utilizzare per difendersi; semplicemente, ma è una posizione personale, mi sembra che la schwa non risolva un bel nulla). Sui femminicidi ho un'idea diversa: il problema esiste eccome. La quantità, in questo caso, _conta_; fa la differenza. Se anche certe donne commettono atti di violenza, mi pare che la quantità ed efferatezza degli atti maschili a danno delle donne sia enormemente - in molti sensi - più grave. Ho un'amica che s'è vista rovinare la vita da uno di questi psicopatici e la successiva impotenza dovuta a leggi inadeguate è una cosa devastante. Esiste una disparità e certe lotte femministe sono sacrosante. Come dico nel video, sto dalla parte delle donne, in questo. Ma una cosa è questo, una cosa la schwa e il "maschio bianco patriarcale" nel fantasy che dovrebbe utilizzarla se si vuol cominciare a "equilibrare": è una tesi che contrasterò sempre. La mia idea di società veramente libera e collettiva è decisamente più alta di queste prese di posizione rigide e di parte. Semplicemente quella società ideale non contiene né rigidità né parti. Utopica, ma se esiste un modo per avvicinarla, be', ritengo non sia questo - opinione soggettiva, come spiego nel video.
Certo che il problema dei femminicidi esiste: eccome se esiste, purtroppo. E sono abbastanza drastico sulle misure da prendere: ergastolo, senza girarci tanto intorno. Quello che io contesto, per quello che vedo in Italia, è come viene affrontato. Spesso le donne vengono lasciate sole, non sono ascoltati i segnali di pericolo, salvo poi piangere quando accade la tragedia. Non so se è arrivato in Spagna, ma il caso Cecchettin ha avuto grande risalto in Italia e la cosa, ti dirò, mi ha infastidito e sai perché? Perché per lei si è montato un caso, mentre per tutte le altre donne uccise poco o niente. Era Giulia migliore delle altre? Le altre meritavano quella fine? No e no. Allora non puoi usare il due pesi due misure. Come non si risolve la questione facendo flash mob, dipingendo panche di rosso o facendo distese di scarpe rosse: non è così che si cambiano. Il cambiamento avviene andando in profondità, affrontando la questione seriamente, lavorando sull'educazione e mettendoci tanto tempo ed energie. Non lo si fa come con l'uso della schwa per l'inclusività nel fantasy: le cose vanno affrontate seriamente, non così. Altrimenti non si avranno risultati.
In generale. non leggerei mai un libro che usasse la schwa. Non mi frega nulla di quelle etichette tanto in voga ai giorni nostri. Trovo che questa pseudo-battaglia, fortemente voluta e/o appoggiata da Bruxelles, non solo non sia inclusiva ma, al contrario, sia fortemente divisiva. Quando questa mentalità prenderà il sopravvento anche nelle opere letterarie (dal momento che il cinema occidentale è ormai già bell'e fottuto) non escludo che cominceranno a circolare classici con parti censurate o, semplicemente, molti di essi verranno fatti sparire dalla circolazione. Come alcune statue in molti parti del mondo. Tempi tristi quelli in cui viviamo.
@SQPSQ Guarda, io capisco le istanze, proprio perché ho molti amici che rientrerebbero nel concetto di "minoranza vessata" - che, ribadisco, semplicemente non dovrebbe esistere come concetto, ma la realtà dei fatti è la realtà dei fatti. La normalità è essere chi si è; e per me finisce lì e non m'interessa dire agli altri come devono essere. Non ci siamo nemmeno lontanamente, per questo la battaglia "infuria".
Ciò detto, il punto è che anche io percepisco lo stesso effetto strisciante e minaccioso: per ottenere diritti sacrosanti, si divide e si vuol togliere la parola a chi *tu* consideri indegno. Niente giri di parole: si discrimina a propria volta, pur se da "vessati". E sono più che certo che così si finisce per colpire non soltanto chi - un esempio a caso - è razzista, ma anche chi non lo è. Specie chi non lo è.
In un mondo ideale una "minoranza vessata", proprio perché consapevole di quanto si soffra quotidianamente la vessazione, agirebbe in modo opposto, realmente inclusivo anche con chi la discrimina.
Invece queste premesse tranchant che spesso vengono fatte, queste impostazioni… be', a me sembrano intransigenti ed escludenti. Ed è esattamente quello che dico nel video: "Se ghetto vuole ghettizzare, non raggiungeremo mai una società libera".
@@LoScrittoreDivergente ma infatti sono pienamente d'accordo con te. Questo tema m'infiamma, mi scuso quindi per il commento scritto di pancia.
Non ti preoccupare. Qui, nel mio canale, esiste la libera espressione (sempre che non si arrivi all'insulto). Alla peggio dico che non sono d'accordo. Sono intransigente soltanto con chi viene a far rissa: qui NO. Ma esprimere la propria posizione, per me, non è essere "volutamente conflittivi". Sono due cose diverse. Non mi pare tu lo sia stato.
Diventerò impopolare, ma la schwa è come la Corazzata Potëmkin in Fantozzi 😁. L'inclusività non la si attua con simili cose, ma con fatti, contenuti, cose più concrete; per me è un perdersi dietro piccoli cose, dimenticandosi quelle importanti.
Per parlare del bene, occorre parlare anche del male, altrimenti come si fa a essere consapevoli di ciò che è l'uno e ciò che è l'altro? Si affronta solo una parte del problema, come succede con i femmicidi, dove si fa passare che la violenza è solo maschile. Certo, ci sono uomini che uccidono donne (purtroppo questo accade sempre di più), ma ci sono anche donne che uccidono. Ci sono vecchi, giovani che uccidono. Quindi la violenza non ha né sesso né età né ragione sociale: può appartenere a chiunque. Per questo se si vuole parlare d'inclusività, si deve parlare anche di chi la nega (esempi, Salvini e Vannacci), ma per farlo, occorre saperlo fare bene. Murakami per esempio ci riesce, mostrando relazioni omosessuali (raccontando pure scene di sesso). Morgan con Sopravvissuti invece no. Perché? Perché Morgan si compiace nel mostrare scene di sesso omosessuale, lo fa per compiacere una parte di lettori, per averli dalla sua parte. Questa però non è letteratura, questa è pornografia. Io in un libro non voglio pornografia, voglio altro. La pornografia so dove trovarla. Quindi, se si vogliono ottenere dei risultati, le cose bisogna farle in un certo modo.
@Osservatoredimondi Non ho letto Morgan. A ogni modo, come sai, a me non piace analizzare le intenzioni di chi scrive. Sul resto, ho detto nel video. Quello è ciò che penso (e tra le cose che penso è che non sono certo io a decidere quali "armi" chi soffre un'ingiustizia debba utilizzare per difendersi; semplicemente, ma è una posizione personale, mi sembra che la schwa non risolva un bel nulla).
Sui femminicidi ho un'idea diversa: il problema esiste eccome. La quantità, in questo caso, _conta_; fa la differenza. Se anche certe donne commettono atti di violenza, mi pare che la quantità ed efferatezza degli atti maschili a danno delle donne sia enormemente - in molti sensi - più grave. Ho un'amica che s'è vista rovinare la vita da uno di questi psicopatici e la successiva impotenza dovuta a leggi inadeguate è una cosa devastante. Esiste una disparità e certe lotte femministe sono sacrosante. Come dico nel video, sto dalla parte delle donne, in questo. Ma una cosa è questo, una cosa la schwa e il "maschio bianco patriarcale" nel fantasy che dovrebbe utilizzarla se si vuol cominciare a "equilibrare": è una tesi che contrasterò sempre.
La mia idea di società veramente libera e collettiva è decisamente più alta di queste prese di posizione rigide e di parte. Semplicemente quella società ideale non contiene né rigidità né parti. Utopica, ma se esiste un modo per avvicinarla, be', ritengo non sia questo - opinione soggettiva, come spiego nel video.
Certo che il problema dei femminicidi esiste: eccome se esiste, purtroppo. E sono abbastanza drastico sulle misure da prendere: ergastolo, senza girarci tanto intorno. Quello che io contesto, per quello che vedo in Italia, è come viene affrontato. Spesso le donne vengono lasciate sole, non sono ascoltati i segnali di pericolo, salvo poi piangere quando accade la tragedia. Non so se è arrivato in Spagna, ma il caso Cecchettin ha avuto grande risalto in Italia e la cosa, ti dirò, mi ha infastidito e sai perché? Perché per lei si è montato un caso, mentre per tutte le altre donne uccise poco o niente. Era Giulia migliore delle altre? Le altre meritavano quella fine? No e no. Allora non puoi usare il due pesi due misure. Come non si risolve la questione facendo flash mob, dipingendo panche di rosso o facendo distese di scarpe rosse: non è così che si cambiano. Il cambiamento avviene andando in profondità, affrontando la questione seriamente, lavorando sull'educazione e mettendoci tanto tempo ed energie. Non lo si fa come con l'uso della schwa per l'inclusività nel fantasy: le cose vanno affrontate seriamente, non così. Altrimenti non si avranno risultati.