❤🇮🇹❤Grazie mille di questo video che ho scoperto oggi. Sono spagnolo amante dell'italiano e di tutto quello questo bellissimo paese ch'è l'Italia, ho studiato italiano presso la scuola ufficiale di lingua a Malaga Andalusia e sono andato parecchi volte in Italia. Ho trovato questo video interessantissimo è stata una bellissima lezione. Nella diversità c'è il sale della vita... Bravo e complimenti ❤🇮🇹❤
@Don McTodd allora non hai ascoltato quello che dice Davide Bozzo a proposito della differenza tra lingua e dialetto. Nessuna! Dal punto di vista linguistico sono tutte lingue sorelle provenienti da lingua madre latina. (ma anche di minoranze di lingua madre germanica e slava ). In Generale in Sardegna si parla una lingua neo latina. Quindi non ha sudditanza linguistica verso Lingua Italiana, ma é sullo stesso piano. I Dialetti Italiani non provengono dall'Italiano, ma dal Latino? NON SOLO! Anche dal Gallico e dal Longobardo. Basta vedere i toponimi per averne conferma. Da Sardo ti senti Sardo? Beh direi che é una ovvietá... :D
A questo video manca una lingua ladinoceltica che è il friulano parlato sul confine orientale italiano riconosciuta come lingua minoritaria dallo stato italiano con introduzione negli anni di gruppi dialettali istroveneti e minoranze slovene e tedesche
As non-Italian, it was enlightening to learn how culturally rich Italy is. I always thought that it’s my bad italian skills, when I don’t understand people. Thank you very much!
@Stadia IT e più corrretto dire che la lingua imposta , l'italiano è la più compresa dopo un paio di secoli ma non è certo la piu parlata. Le lingue, no dialetti che sono variazioni delle lingue regionali da cui derivano, sono per la magior parte delle volte molto ma molto piu antiche dell'italiano imposto che da filmato si evince deriva dal fiorentino del XIV sec. parlato all'epoca solo dal2.5% della popolazione.Il Veneto 10/12% della popolazione era solo in pò + vecchio con una tradizione scritta e una storia civica che, prima della repubblica di Venezia ,1200 anni di repubblica , ne aveva già un migliaio citato come popolo nell' iliade solo per ricordalo, o il friulano nato ufficialmente attorno all'anno 1000 ad Aquleia seconda città dell'impero romano d'occidente se vuoi vado avanti.........
@Stadia IT ha proposito vuoi che ti risponda in Veneto o in Friulano?Go da responderte in Venezian o ai di rispuindi in furlan dimi tu? ps mi macja la tastiere cun duc i accent
Super interessante... Io da lombardo, con radici venete e piemontesi non posso far altro che confermare, riflettere e apprezzare i contenuti di questo video. Bravo 👏
Buona sera! Anch'io ho appena scoperto questo video interessantissimo. Sono brasiliano e mi piace l'italiano. Ho imparato guardando lezione nel TH-cam con vari insegnanti e ho vissuto in Italia per circa 15 mesi. La ringrazio per l'opportunità. Cari saluti a tutti voi. Arrivederci!
Bellissimo! Bisognerebbe portare questo argomento nelle scuole medie, e insegnarlo cosi', in tono discorsivo, senza farlo cadere dall'alto . Migliorerebbe la comprensione dell'Italia .
io ho 55 anni e la lingua che ho succhiato dal seno della mamma è stata il veneto, l'italiano veniva insegnato a scuola e ancora adesso qui da noi si usa l'italiano per parlare con chi non si conosce, per rispetto, ma se davanti a noi c'è uno del nostro paese, un conoscente, un amico o comunque un veneto è logico e automatico parlare in veneto...se vogliamo veramente capirci senza limiti...
Il caso Carloforte / Tabarca è ancora più curioso se si pensa che più che Genovesi, di deve parlare di Pegliesi (abitanti di Pegli comune autonomo fino agli anni '20).
Video interessantissimo! Grazie mille, è stato un piacere vederlo. Faccio solo una piccola nota di disappunto su alcuni anglicismi facilmente evitabili. Salvaguardiamo questa ricchezza culturale linguistica che abbiamo!
Il salentino,il siciliano e il calabrese sono raggruppate nel gruppo dei dialetti meridionali estremi, questo è vero però c'è da precisare che sono simili non perchè questi territori facevano parte della Magna Grecia ma perchè questi territori furono accomunati dalla dominazione bizantina mentre la gran parte dell'Italia era sotto dominazione longobarda.
Complimenti video bellissimo! 👋🦁 Mi so Veneto e con l'Inglese abbiamo parecchio in comune come struttura grammaticale. Anna ha studiato lingue e storia delle culture moderne ed è completamente d'accordo con questo video. Ci vorrebbero almeno altri 10 video per fare sentire le somiglianze tra latino e altre origini tipo indoeuropee. Quando noi in "generale" diciamo che prima di essere Italiani siamo Veneti, Napoletani, Siciliani, Sardi..è proprio questo, ci sono usi costumi e modi di dire che trovi solo in quella regione o città addirittura. Molte parole venete per esempio non sono neppure traducibili, ho avuto la fortuna di conoscere 3 bisnonni e 4 nonni e a volte usavano termini mai sentiti 😅😅😅👍.
30:15 - la località della Puglia in cui è conservata una variante di franco-provenzale è Faeto. C'è un bellissimo sito tedesco che riporta lessico, sintassi e una versione della parabola del figliol prodigo nella diverse versioni locali delle lingue e dialetti d'Italia. Una risorsa utilissima e molto ben fatta dell'università di Berlino. VIVALDI è l'acronimo
@@alessiorapana9952 in effetti, il Napoletano con le sua varianti è parlato più dl lituano, estone e lettone messi insieme, ed è famoso in tutto il mondo attraverso le sue canzoni anche se molti pensano siano italiane
Bellissima lezione, almeno si sono approfondite alcuni aspetti che gli stranieri non sempre conoscono. L'unico appunto secondo me è che, sebbene nell'immaginario comune queste parlate siano dette "dialetti", bisognava sottolineare più insistentemente che sono lingue vere e proprie ed alcune hanno una koinè od una forma standard, sebbene non riconosciuta dallo Stato. Nel caso del Ligure, la mia lingua regionale e a quanto ho capito anche la Sua, il genovese del centro di Genova è stata per centinaia di anni la forma standard tra liguri, a causa della forte letteratura (soprattutto barocca, che ha raggiunto vette europee). Esiste anche poi la koinè del Torinese per il Piemontese e quella del Napoletano di Napoli per il Napoletano.
Grazie per l'apprezzamento. Sono totalmente d'accordo sulla questione lingua/dialetto, ma onestamente in una panoramica di 45 minuti sulla diversità linguistica dell'Italia, oltretutto per non specialisti, non potevo ogni volta ripetere la stessa precisazione. Comunque, nella parte introduttiva, ho dedicato una slide alla questione del rapporto tra lingua e dialetto e una a far vedere nello specifico come i cosiddetti dialetti italiani siano a tutti gli effetti delle lingue, quindi il quadro teorico in cui mi muovevo era molto chiaro. Gli aspetti più specificatamente connessi alla letteratura, invece, non li ho volutamente presi in considerazione perché non era possibile farlo in una presentazione complessiva, che comunque era dedicata alla dimensione primaria e naturale della lingua, quella orale.
@@Daviboz Certamente, comprendo il contesto e la situazione, non intendevo che si dovesse reiterare la precisazione ogni volta, ma direttamente sostituire il termine "dialetto" con "lingua", quando necessario ovviamente. Comunque la reputo davvero una spiegazione esauriente e chiara che tutti gli studenti dell'italiano dovrebbero ascoltare o trattare nei loro studi (ed anche molti italiani che non hanno idea della situazione linguistica). Beh, capisco anche che lo spazio per approfondire la letteratura non fosse molto, però mi pare che già avendo parlato del grandissimo Fabrizio De André e della sua Crêuza de mâ, armen pò-u zeneize, si sia toccato l'argomento letterario. De André con il suo album ha lasciato un patrimonio letterario ed artistico alla lingua Ligure ed ha persino coniato una grafia e recuperato alcuni termini ed usi terminologici. Speriamo che siano sempre più gli studenti di italiano che abbiano queste consapevolezze linguistiche che rendono unica la nostra terra.
Tra l'altro, a ben specificare, nel video in lingua ligure, la variante parlata da Guido Gargioni, che conosco bene, usa una variante levantina di Deiva Marina, che cambia rispetto al tigullino che si usa tra Portofino, Santa Margherita, Rapallo, Chiavari e Sestri Levante... :-)
A Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, si parla un albanese di 500 anni fa. E quando dico si parla, intendo dire che è la lingua principale, mio nonno materno era di lì e quando andavamo a Piana i suoi parenti parlavano tra di loro in “albanese” e noi non capivamo una mazza. Inoltre non hai citato la scuola poetica siciliana (sotto Federico II) prima produzione lirica in volgare. Insomma una lezione un po’ carente.
Paradosso storico. Un ufficiale Savoiardo chiese ad un'abitante del luogo il nome di questo tratto di mare, e la risposta fu: Gulfo de li' rranci (= dei granchi). E giù a scrivere: Golfo degli Aranci; creando così una «falsa» denominazione. E come questa di storie, si contano a grandi numeri; non solo in Italia, ma anche negli altri paesi. Diffidate sempre delle «facili soluzioni» circa i toponimi, raramente sono esatte.
@@marcopistis6836 A parte il lapsus calami (SarDegna), questo dettaglio perviene dal testo di Edoardo Ballone "Minoranze assediate"; un libro molto interessante. Buono anche anche il suo commento posteriore ("male entu"). Poi, vorrei vedere quanti "limoni" ci sono a Limone Piemonte (contrazione di Lis Mons, ossia "le montagne").
@@Pier-wy6dd Ti ringrazio per avermi indicato il testo di Ballone! Invece, per quanto riguarda altri paesi, per esempio l'Irlanda, un caso suggeritomi da amici del luogo, riguarda la cittadina di "Carlow" il cui nome celtico originario era "Ceatharlach", (si legge Kar-loch) e una ipotetica etimologia potrebbe essere "4 laghi".
@@michelebettini5870 Interessante, mi sovviene Aquileia (Friuli), ma anche il Doab (2 fiumi) e il Punjab (5 fiumi) in India. Così torniamo "al punto di partenza", cioé molti nomi (non tutti) sono solo degli adattamenti, una mala interpretazione o traduzione approssimativa dei nomi indigeni. Ma questo succedeva giâ in epoca Romana, come nel caso di Benevento, il cui nome originario era Malowenta "ricco di pecore".
Signor Bozzo ha dimenticato un luogo del Friuli che si chiama Sauris, sono due paesini Sauris di sopra e Sauris di sotto. Essendo una valle rimasta isolata per secoli i locali vi parlano il friulano ma tra loro il tedesco antico. Tant'è vero che linguisti scendono dalla Germania per studiare questo strano dialetto.
In generale mi pare che il relatore non si sia soffermato abbastanza sul Friulano. Lingua minore di .ceppo Ladino vecchia di oltre 1000 anni, con ancora circa 600 mila parlanti in Friuli.
Conferenza interessantissima, anche se mai capirò perché si chiamano "Dialetti Italiani". Inoltre, perché "hanno l'italiano come lingua tetto o riferimento"? Sono lingue neolatine e l'italiano fa parte di queste, quindi non vedo perché dovremmo chiamarli "Dialetti Italiani" o pensare che vivano attorno all'italiano. L'italiano è il fiorentino del 1300, il sardo o il napoletano invece no, quindi sono lingue neolatine ben distinte storicamente. È solo a livello sociopolitico che queste lingue neolatine vengono messe più in basso della lingua italiana nazionale
Ci sono dei codici che contraddistinguono le lingue, infatti il sardo, il siciliano e il napoletano non sono dialetti ma lingue, così come il lombardo, il ligure, ecc. I dialetti invece sono varianti o mescolanze di quest'ultimi. Ad esempio il romanesco, l'umbro, il marchigiano non sono lingue ma varianti del fiorentino mescolate con altri dialetti locali che a loro volta derivano dal napoletano o dialetti di quest'ultimo.
@@gabri18_ La lingua siciliana. Il siciliano è una lingua e come tutte le lingue ha i suoi dialetti. I dialetti sono varianti di una lingua. Il siciliano non è un dialetto dell'Italiano ma una lingua che si è sviluppata autonomamente.
Sarebbe meno confuso chiamarli dialetti oppure lingue DALL'ITALIA. Così si capirebbe sùbito che si tratta di varianti nel territorio o della nazione, ma non varianti dell'italiano come lingua.
@@estrafalario5612 i dialetti sono varianti della stessa lingua. Il napoletano, il Siciliano, la lingua sarda (e così via) non sono varianti della stessa lingua. Hanno ognuna una struttura grammaticale diversa e spesso anche i filoni etimologici lo sono. Poi che oggigiorno, dopo l'unità d'Italia, l'italiano sia entrato prepotentemente nelle scuole e nelle case (contribuendo così all'alfabetizzazione del paese) e la gente ha cominciato a parlare mescolando l'italiano alla propria lingua d'origine, quindi in tal senso sì, oggi li possiamo chiamare dialetti perché oramai parliamo tutti l'italiano come lingua principale e le vecchie lingue locali sopravvivono solo attraverso questi miscugli o nel teatro e nella poesia ma non sono più parlate pure.
Un video di altissimo livello, lo sto diffondendo quanto più posso. Ho scoperto parecchie cose che proprio non sapevo. Personalmente - come siciliano di nascita e romano d'adozione - ho avuto solamente dubbi su quella divisione mostrata a 13:34. Il napoletano, il salentino ed il siciliano hanno ricevuto una fortissima influenza dallo spagnolo e non sono affatto certo che possano essere considerati come appartenenti a gruppi distinti [nota: lo dico con rispetto perché non sono un linguista ma solo un profano] Ad esempio in siciliano si dice "cuntari" una storia, non "raccontare" che è il corrispondente di "contar" in spagnolo. La "simana" è la settimana che in spagnolo è "semana", e "lavorare" si traduce in "travagghiari" che è molto simile al "trabajar" di cui si parla nel video. Peraltro parlo anche fluentemente spagnolo e posso dire con certezza che le mie conoscenze dialettali ne hanno sicuramente velocizzato l'apprendimento. Sono anche abbastanza certo che un siciliano non hispano-hablante possa capire lo spagnolo molto più rapidamente di un friulano non hispano-hablante, sebbene - a giudicare da quella slide - quest'ultimo faccia parte dello stesso gruppo. Per tutto il resto complimenti vivissimi!
Interessante, peccato la pessima esposizione orale: come fa uno che si occupa di linguistica a non avere alcun controllo della propria esposizione orale? Continuamente sporcata da"eh", "ok"...
Video per me davvero interessante e soddisfacente per i miei interessi nel campo, sebbene conoscessi già molto del contenuto enunciato. Ma ancora più entusiasmante in quanto ligure, anche se io sono della val di Magra in provincia di La Spezia e quindi il mio "dialetto" è contaminato ma altro rispetto a dialetti liguri quale il genovese.
Video interessante. Riporto solo una piccola imprecisione quando si dice dei fiumi/torrenti che vanno verso il Danubio. Io aggiungerei che anche la Val Pusteria, a Dobbiaco c'è la sorgente del fiume Drava che è affluente del Danubio ed è anche il fiume con il percorso più lungo in assoluto che nasce in Italia: 749 Km (il Po è poco più di 650 Km ed il fiume più lungo interamente in Italia)
Molti secoli di lingua veneta e di Repubblica Serenissima lasciano il segno. Infatti, ancora oggi, in veneto, soprattutto nelle aree rurali, si parla veneto nelle varie accezioni provinciali. Ma tra noi ci capiamo e ci riconosciamo. Es. "El ze da Verona", "La vien daea sinistra Piave"., "El ze da Venesia, e te 'o senti proprio puito..."
@Fleur Maudit Ognuno parla la lingua che vuole, e più lingue si conosce, meglio è, a prescindere da che siano lingue internazionali o locali, riconosciute o non riconosciute ufficialmente, vive, morenti o morte. Se io voglio parlare in italiano, parlo in italiano. Se vo' parla' 'n verna'olo, parlo 'n verna'olo, ci mancherebbe artro.
@@lucianorosarelli-xr5lr scrivere "el ze de Venesia" è corretto perché conforme alla fonetica. E la Grafia Veneta Moderna è fondata sul principio della descrittività fonetica. Tra l'altro ci sono svariati esempi, di letteratura veneta del passato, nei quali il verbo essere è scritto "ze" con la zeta.
Già l'italiano è una lingua inutile nel mondo, figurati un dialetto italiano. Io affiancherei all'italiano come lingua ufficiale in Italia l'inglese e forse pure lo spagnolo, staremmo meglio.
Molto buono il video. Grazie, ho imparato tanti !!! IL mio nonno era venuto dal' Italia, ma non so da dove ma lui sempre cantava una canzone nel suo dialetto! Domanda: Qui mi puo' dire qual' era o da DOVE era il suo dialetto: Ecco una parte che mi ricordo: "Picci picci trange, Nun piange piccinino piccirudo.... San grange delle grange, Carachine caratccinella, Porta bene cum si fosse la più bella..." ???
Grazie Giuseppe, mi fa piacere sapere che hai trovato interessante il video. "Picciriddu" è una parola del siciliano che vuol dire "bambino", quindi quasi sicuramente tuo nonno veniva dalla Sicilia. O forse dalla Calabria: nella parte meridionale di questa regione si parlano dialetti di tipo siciliano, nei quali bambino si dice "picciuliddru".
@@Daviboz Grazie Davide ! Ho stato facendo genealogia e scoperto che nel 1895 i miei nonni (cognome NELLI) sono venuti dell'Abruzzo/Chieti, e immigrati in Brasile con 2 figli bambini (picciriddu). Furono in treno di Pescara a Napoli con partenza nel Piroscafo Edilio Raggio fino a Santos-SP/Brasile 18 Giuno 1895. I nonni dicevano che non gli piacevano la vita in Brasile lavorando "come schiavi" nelle piantagione di caffe. Comunque non potevano ritornare all'Italia perche prima dovevano ri-pagare al governo brasiliano con lavoro contadino il prezzo del viaggio nel piroscafo (detratto mensilmente dallo stipendio); e lo hanno detratto 100 volte di piu. Miliardi no potevano ritornare per questa ragione. Io quando ero 23 anni ho lasciato Brasile e emigrato negli USA, ma ancora ho alcuni parenti in Brasile. Ho studiato un poco italiano qui in USA! Ovunque sia nato in Brasile, io mi considero un vero italiano.... Sono contento di aver veduto il TUO VIDEO (3 volte) e capire un po più circa i dialetti dei miei ancestrali. Grazie ancora e buona giornata!!! :)
La diglossia che esisteva all'unità d'Italia è sparita. Ormai le lingue regionali italo-romanze (i cosidetti dialetti) sono in via di estinzione. Tra i giovani chi parla la lingua regionale è sempre più una rarità. Il processo di estinzione del pluralismo linguistico di una volta è in fase finale. Il linguicidio è quasi ultimato.
@@mariorossi4152 Le xe vero che nel Veneto se parla de pì la lingua regiona'e che in altre parti d'Italia, ma la xe na roba drio sparir. Tra i xoveni, i parla poc in veneto. Quando son torná indrio te'a me scola vecia, i fioi i parlea par talian tra de lori. Quando che jere mi, tuti, salvo qualche foresto, se parlea in veneto. Quando te parla in veneto ai xoveni de inquó, tanti i te risponde unicamente par talian parché no i sá parlar en veneto dato che i so genitori no i ghe lá insegná. Quando te ghe domanda parché no i prova a parlar veneto, i te fa na smorfia, come se te ghe avesse domandá de far na roba un po' schifosa. El dia'eto? Na roba da veci i te dise o i te'o fá capir. Se el veneto no le standardisá, insegná a scola (mejo ancora, usá almanco par insegnar qualche materia), dotá de un statuto uficial e usá da'e autoritá e da'e imprese, el sparirá come el 95% de'e 7mila lingue del mondo che riscia de sparir da quá a'a fine de sto secolo.
@@mariorossi4152; non è vero, pure qua in veneto la gente sotto i 30 anni che parla in dialetto è pochissima ormai; i giovani magari lo capiscono, ma non lo parlano... ha ragione pg R, un altro paio di generazioni ed i dialetti spariranno purtroppo...
mia nonna è nata nel 1913, a Treviso...con mia Mamma parlava in dialetto veneto...è emigrata in Brasile da ragazza...non la conoscevo...mia Mamma usava con me delle espressioni ...quello che ricordo di più è: Varda/vardelo...
In Brasile, la comunità veneta, molto nutrita, parla una lingua - che è stata cosi' registrata dall'Unesco - che si chiama TALIAN. it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_talian
Macché per singolo comune o addirittura distinto tra frazioni dello stesso comune... chi sa il proprio "dialetto" riconosce le differenze già a pochi km...
Some years ago i met on the beach a family who spoke an anglo-saxon language but i couldn't understand what they said and i didn't recognize where they came from... They were swiss and i though they were DANISH!!!!
Also in "zimbar" wind is called "bint" if i recall correctly. Now i don't know german, but it's much closer to the english word than the italian word for it (which is "vento")
Lo stato di Venezia il più duraturo della storia del mondo? Sicuro? L'Antico Egitto risulterebbe aver avuto una durata complessiva delle dinastie che si sono succedute pari a circa 2600 anni (2920 a.C. - 332 a.C.).
Da piccolo a casa parlavamo dialetto, è a scuola che mi è stato insegnato l'italiano, A casa abbiamo sempre comunicato in dialetto anche vivendo all'estero. Ancora oggi spesso comunico in dialetto con i miei, anche se lo parlo più spesso io che vivo all'estero che i miei che vivono in Italia. Mia moglie che è di Taranto, lei parla tarantino con i suoi, ma ha perso molto perchè non lo pratica da più di quarant'anni. A casa parliamo italiano, almeno io. I nostri figli parlano italiano e capiscono i nostri dialetti (Leccese e Tarantino). Con i nipoti è un poco più difficile, anche se parlo loro in italiano mi rispondono nella lingua locale.
Molto interessante;) una curiosità: nel triestino non usiamo le doppie consonanti. Ma non so se lo stesso vale per altri dialetti veneti, o se è una particolarità triestina?
In Calabria..kala'vria...Terra di Ogni Benessere...esistono diverse lingue e diversi dialetti...ma ci sentiamo tutti Italiani...anche perché il Termine Italia nacque qui tra la piana di Gioia Tauro
I'm one of those Italians who don't speak Italian. My parents spoke Italian. My dad from Italy. But for some reason, English was mostly spoken in the home. I understood limited Italian. I"m older now, and doing what I can to learn Italian.
A tutti coloro che fanno notare che il Sardo e il Friulano sono lingue, non hanno ben compreso questo video. Dal punto di vista strettamente linguistico non esiste nessuna differenza tra una lingua e un dialetto se non politico riconoscimento ufficiale, ecc. Quando si parla di sardo ladino e Friuli come minoranze linguistiche protette dallo stato aggiiunge che quando fu introdotte questa legge i linguisti non erano d'accordo dicendo che questa tutela allora dovrebbe essere estesa per qualunque dialetto italiano.
difatti se ricordo bene la lingua ufficiale è l'italiano e le lingue ad esso coordinate, per intendere sardo ladino e friulano. La formula mi sembra in effetti un compromesso
Il siciliano è una lingua... non un dialetto... il siciliano antico non deriva dall'italiano ... ancora con sta storia che il siciliano sia un dialetto.
I primi coloni greci-arrivarono in Calabria circa 500 anni A.C.,e vi rimasero per SEMPRE,chiamarono gli abitanti indigeni: ITALOI (itali) ed è possibilissimo che il greco parlato in Calabria sia il greco classico.Da notare che l'imperatore Augusto chiamò la penisola Italia proprio traendo-il nome da quel popolo già antico (gli itali) alleato di Roma.
molto interessante storicamente. Ma se io che sono nato in Basilicata e vissuto in Calabria, quale lingua devo parlare per farmi capire se vado nel Veneto ?
Non capisco la domanda. È come se in ex jugoslavia un albanese della Macedonia (che sa albanese e macedone di base) avesse chiesto che lingua deve parlare se va in visita in vojvodina. Direi che è normale che debba parlare in serbocroato. Stessa cosa in Italia, abbiamo l'italiano standard
Sei un grande! Per tutti quelli che si riempono la bocca con le loro "lingue" locali, che dopo dieci chilometri non li capisce più nessuno. (Posso dire che "italiano standard" mi fa venire l'orticaria? È italiano e basta)
In Sardegna si parlano dialetti italiani (tosco-corsi coloniali) e lingue sarde (in più varianti con relativi dialetti) se fai il professore cerca di essere all'altezza dell'impegno che ti prendi. Grazie
@@andreamasala4079 certo si parla catalano a Alghero perché erano colonie di ripopolamento appunto coloniale. Idem Bonifacio colonia ligure in Corsica. Ma la gente le cose non le sa e soprattutto non le vuole sapere e spara fesserie pop qualunquiste :)))
Un appunto: nel nord delle Marche la provincia è di Pesaro-Urbino e non di Fano. Son sicuro che cmq vi ringrazierebbero un casino i fanesi (di cui faccio parte) ahhaha.
Avrei voluto mettermi in contatto con Lei in forma privata, ma non so come, quindi questo e` il mio commento: Com’è possible che una persona che parla così male l’italiano si metta a perlare dell’italiano? Che cos’è questo “ghetering” [minuto 1,15] (“gathering” in inglese, suppongo)? Non conosce “assemblea”, “raduno”, “riunione” o “gruppo”? Signor Bozzo, si dice “GLI” italiani (gl’italiani), non “l’italiani” [minuto 1,28 e minuto 33, 05]. Poi, “OK, OK, OK” come se ci trovassimo nel “Far West” americano. Molte informazioni non sono precise e sono molto discutibili.
Le lingue si evolvono continuamente influenzandosi a vicenda quindi inglesismi, francesismi ecc esistono e continueranno ad esistere finché continueremo a parlare italiano, esattamente come parole italiane vengono utilizzate nelle altre lingue. Altro discorso riguarda invece gli errori di grammatica e di battitura presenti nelle slides
@antonio barbagallo ognuno è pienamente legittimato a dire quello che gli pare, nel modo che meglio crede. Poi starà all’ascoltatore accogliere o meno la sostanza. Le parole sono complessi vibrazionionali elettromagnetici che permettono la comunicazione tra esseri (più o meno) senzienti presenti in un collettivo. La tua osservazione mi pare frutto della classica deformazione professionale di un’ insegnante che ha perso lo scopo della propria professione.
@@cristianocastagno9680 commento senza senso, l'utilizzo della grammatica è funzionale proprio a comprendersi al meglio, se ognuno parlasse come gli pare lasciando all'ascoltatore l'onere della comprensione la nostra comunicazione sarebbe a malapena sopra quella animale
Ciao. Sono di Russia, Mosca. Ho una domanda sulla lingua di Napoli - prima di riunificazione in 1861 esisteva lo stato indipendente - Regno delle due Sicilie o Regno Napolitano. Chiaro che la gente semplice parlava i suoi difletti. Ma quale era la lingua uficciale in Regno Napolitano, quale lingua usavano in documenti di governo?
Nelle zone di confine Italia- Slovenija la lingua slovena é realmente parlata e usata nella quotidianità dalla minoranza slovena.. non è solamente amministrativa e di cultura. Sono presenti anche scuole con lingua di insegnamento slovena, associazioni culturali, sportive, librerie, biblioteche..nei negozi e attività commerciali la gente comunica nella propria lingua madre.
La cosa curiosa che il Toscano sia stato scelto come lingua nazionale. LaToscana che fu la terra degli Etruschi parlava la lingua meno Italica tra le lingue Italiche, anche gli Etruschi chiamavano se stessi nella loro lingua Rasenna o Rasena, praticamente è successo alla Toscana quello che è successo all'Irlanda con l'occupazione Inglese dove l'inglese ha preso il posto del Gaelico. Cosi il Latino ha preso il posto dell'Etrusco nome con cui i Romani chiamavano i Rasenna (Etruschi) Tra l'altro parlanti una lingua molto simile alla lingua dei Reti.
le isole linguistiche pugliesi francoprovenzali sono Celle di San Vito e Faeto e poi c'è anche l'arbereshe parlato a Chieuti e Casalvecchio di Puglia. Sempre in provincia di Foggia.
Il video è interessante, però ci sono tante imprecisioni. Fano non fa provincia, e altre piccole cose. Ma la cosa più fastidiosa sono tutti quegli ok e quegli "è ad ogni finale
Parlare di dialetti è brutto. Sono lingue Comunque l'Italia dovrebbe far qualcosa per proteggere la sua diversità linguistica. Ps: sono straniera e parlo milanese.
Very interesting and informative but too much time on northern dialects. It would have been more interesting and more complete if you had explained, described the southern dialects with as much detail and history.
Ma che legame emotivo !!!!.... Da questo intercalare si evince la poca attitudine a parlare proprio l'italiano, e di voler "riempire" i vuoti comunicativi con gli eh e gli ok. Non mi pare che l'argomento richieda alcun legame emotivo.
Ci sono tante lingue perché per fare 20 Km ci voleva un giorno. Ora con il Freccia Rossa in tre ore vado a Roma, 600 Km. Per fortuna che a scuola si insegna in Italiano..
@Fleur Maudit Concordo, col pretesto di fare pedagogia sui dialetti si tenta da svariati decenni di inculcare questa penosa retorica federalistica, condita con le solite tendenziose approssimazioni, per non dire palesi falsità, come quella secondo cui non esistevano i toponimi italiani prima del 1861! Una roba da ridere a crepapelle! :D
@Fleur Maudit La diversità linguistica è una ricchezza, non un problema. Così come un prato ha una grande bio-diversità ed il paesaggio che ne deriva, in particolare quando le specie fioriscono, è sicuramente più attraente di quello di un campo coltivato a mais o frumento.
@Fleur Maudit tanto i dialetti stanno scomparendo, a parte nei paesi chi è che li parla? Solo i vecchi. Nelle città si parla italiano. Io sono di Torino e non conosco un singolo giovane (ma anche adulto sotto i 70 anni ad essere onesto) che parli piemontese. Questa retorica campanilistica dell'esaltazione del dialetto locale l'ho sempre trovata ridicola
@@jacopof1045 a me chi parla in dialetto fa tenerezza, molti esaltano il dialetto perchè non sanno bene l'italiano e perchè pensano di essere simpatici.
Probabilmente perché in TV succede il contrario e ci smaronano continuamente con i film di Troisi, per esempio. Questo succede quando in un'azienda statale metti solo meridionali. La gente non è stipida e li manda a cagare considerandoli dei coglioni
solo perchè il tipo (mediocre) è genovese. se avessero messo uno della stessa (mediocre) levatura ma originario di catanzaro ci avrebbe fatto due coglioni così con dialetti del sud. non è un classico dell'italia: è un classico risultato di quando metti una persona mediocre a fare un lavoro serio.
@Raimondo di Sangro si, infatti il napoletano è parlato dell'Abruzzo alla Calabria del nord, mentre al nord basta spostarsi di 100 km per sentire tutti altri dialetti e accenti
E devo aggiungere che la lingua Siciliana e' piu vicina al Latino dell'Italiano. Ed infatti come il Latino la ns lingua non ha a lively grammaticale un Futuro Semplice o Anteriore.
Conferenza interessante ma forse a livello pratico può diventare fonte di inutile confusione per uno straniero che tenti di barcamenarsi in casa nostra. "Se sbaglio, mi corriggerete"🥰
Fai attenzione alla situazione specifica della conferenza: poligloti che nella stragrande maggioranza parlano l'italiano ad un levello alto e che sono inamorati dalle lingue e dalle loro varianti. Non è proprio per stranieri che stanno per cominciare ad imparare l'italiano e sono disorientati. Ma è vero che a questi ultimi gli può venire il mal di mare se guardano questa conferenza... Hahaha
Mi piacerebbe sapere cosa intendete esattamente quando dite che l'italiano a una corrispondenza più alta di altre lingue tra scrittura e lettura, rispetto a cosa, al latino? Dove sono i dati scientifici che lo dimostrano? A volte ho l'impressione che questa affermazione non abbia alcunché di oggettivo ma è data solo dalla mis-percezione degli italofoni che prendono come termine di paragone la propria lingua semplicemente perché è quella con cui hanno più familiarità. Noi leggiamo l'alfabeto in questo modo perché l'abbiamo imparato così, ma non sta scritto da nessuna parte che il simbolo "A" debba corrispondere al modo in cui lo leggiamo in italiano e sono gli altri che "lo leggono diversamente da com'è scritto", gli altri potrebbero dire la stessa cosa di noi. Quindi mi piacerebbe sapere se questa affermazione deriva da un involontario "italo-centrismo" o se ha una base scientifica dimostrabile ad esempio "i linguisti hanno confrontato la pronuncia dell'alfabeto in latino con quella in lingua italiana, spagnola, inglese, francesce, ecc. e ne è uscito fuori che la pronuncia italiana è più simile al latino rispetto alle altre". Ci sono anche altre lingue nel mondo, ad esempio il Tagalog nelle Filippine che utilizzano l'alfabeto latino e pronunciano le lettere in modo molto simile all'italiano, eppure l'unica cosa che abbiamo vagamente in comune è la radice latina dello spagnolo che ha influenzato la formazione di tale lingua.
L'italiano ha una corrispondenza più alta tra scrittura e lettura rispetto a lingue come l'inglese o il francese. Infatti tutte le lettere scritte sono pronunciate ed ogni lettera ha una e una sola pronuncia con poche eccezioni. Queste eccezioni ad esempio sono le lettere "e" ed "o" che hanno 2 suoni (aperto e chiuso), la "s" e la "z" che possono avere un suono sordo ed uno sonoro. Ma non sono comunque distintivi, cioè si capisce la parola anche se si usa la "o" aperta invece che chiusa (anche perchè varia da regione a regione): In altre lingue non è sempre così, ad esempio in francese "beaucoup" si scive con 8 lettere, ma se ne pronunciano solo 4 (bocù). In inglese poi si raggiunge la vetta della fantasia visto che di fatto non ci sono regole fisse per pronunciare quello che si legge e per ogni parola bisogna imparare separatamente come si scrive e come si legge (da qui materie scolastiche da noi inesistenti come lo spelling). Non è questione di come si legge la "a", ma del fatto che la "a" si legga sempre in un solo modo e non in molti modi. In inglese in genere corrisponde ad una "e" aperta, ma non sempre. A volte si legge "a", altre "o". Se poi ha vicino altre vocali cambia ancora e se è in sillaba atona corrisponde ad un suono quasi muto ed indistinto.
Non lo sapevo anche se sono lombardo. Non esiste un dialetto lombardo, ma esistono almeno due grandi gruppi di dialetti lombardi: uno è quello lombardo occidentale, Milano Como Varese Lecco Lodi Monza... e l'altro è il dialetto orientale molto diverso da quello occidentale parlato a Bergamo Brescia e Mantova, se non sbaglio
@@silvanodelazzari8522 esattamente ! Pare addirittura che il fiume Adda sia la linea di confine tra questi due macro gruppi linguistici. Il mantovano fa già parte del gruppo linguistico emilano ma nella stessa provincia di Mantova, al nord si parla bresciano tant’è vero che pur essendo nella stessa provincia noi alto mantovani non ci capiamo con i parlanti mantovani !
@@silvanodelazzari8522 la provincia di mantova è divisa in due : a nord molto simile ai lombardo veneti di brescia o verona, da mantova compresa in giù siamo già in area emiliana, seppure i suoni sembrano lombardi...
@@silvanodelazzari8522 Anche nella Brianza orientale la parlata è ben diversa che nella vera Brianza. Molti termini sono simili alla parlata bergamasca e molte parole con le esse vengono pronunciate con la zeta dura come del resto nel lecchese.
@@marcomonzani5689 Ho scoperto che addirittura ci sono varianti, non grandissime, tra paesi distanti pochissimi chilometri, anche magari solo per la cadenza con cui si pronunciano le parole.
L''ignoranza dell'autore di questi contenuti sulla Lingua Italiana, non sa che la Lingua sarda si parlava e si scriveva già 2.000 anni prima di Cristo, ma lo descrive come un dialetto dell'Italiano.
Sì, infatti gli uomini delle caverne sardi già leggevano il giornale ogni mattina... Oltre a questo, il conferenziante chiarisce che i cosidetti dialetti non sono figlie ma sorelle dell'italiano (per quelle neolatine, come il sardo). Ma per capirlo bisogna ascoltare tutta la conferenza.
nel nord della sardegna si parla anche logudorese che è sardo standard. Con nord era meglio specificare solo il gallurese nel nord est come lingua sardo-corsa. Dal video in effetti con nord sembra una porzione più ampia del territorio la qual cosa non è.
Sono ovvie semplificazioni, servirebbe una lezione ad hoc per spiegare tutte le sfumature del sardo del gallurese e sassarese. Lo stesso vale anche per gli altri dialetti
Penso che il prof. la Sardegna è il Sardo la conosca solo teoricamente. “Dimenticare” il Logudorese confondendolo con il sassarese non si può sentire, il campidanese non pervenuto. Facciamocene una ragione.
Buongiorno, ringrazio per l’interessante esposizione, ma tra i tanti stereotipi a cui fate riferimento ce n’è anche uno in cui siete caduti anche voi. Spero che qualcun altro ve l’abbia già segnalato. Il popolo etrusco, e quindi anche la sua lingua, non era relegato all’attuale Toscana così come volenterosamente e doviziosamente illustrato al min. 12.25 nella vostra cartina dei popoli preromani; il territorio etrusco era enormemente più esteso ed interessava molte delle attuali regioni, anche porzioni di quelle padane del nord. Gli etruschi erano presenti sull'intera sponda destra del Tevere a nord di Roma fino e oltre Perugia, ed esso fu tra i primi popoli ad essere assimilato all’inizio dell’egemonia romana. Sono nato e abito a Roma e vi confermo che a pochissimi chilometri si possono visitare le rovine della città di Veio, inoltre poco dopo c’è Cerveteri con una necropoli etrusca gigantesca, e il porto di Pyrgi, un porto commerciale etrusco, perbacco! Come non parlare poi di Tarquinia e della annessa necropoli, etc. Nella vostra ricostruzione sembrerebbe invece che gli etruschi si fossero spinti a sud solo poco sotto il promontorio dell’Argentario….. Mi permetto inoltre di far notare che esistono necropoli etrusche anche in Umbria, zona da voi non riportata come etrusca in cartina. A Perugia è visitabile l’Ipogeo dei Volumni facente parte della necropoli del Palazzone. Scoprirete che erano popolazioni etrusche che parlavano e scrivevano etrusco. Mia nonna umbra nata nel 1906 per dire “qui” ancora usava una forma arcaica, che probabilmente era etrusca, o mi piace pensare fosse tale: “tochì”. Venire a conoscenza, inoltre, che secondo la vostra cartina le popolazioni umbre e la fonetica umbra fossero (od erano) presenti anche nell’attuale provincia di Frosinone dove si parla ciociaro per me è una vera sorpresa, ne prendo atto con il beneficio di inventario nella speranza di rilevare prima o poi una matrice fonetica comune. Cordiali saluti ed auguri all’università di Bratislava
Tutto molto interessante, ma un po' fastidioso quell'intercalare "ok" troppo frequente e fuori contesto. Parlando dello scozzese come lingua avrebbe forse fatto meglio a specificare che quello simile all'inglese è quello parlato nelle lowlands, mentre quello parlato nelle Highlands è di origine celtica
Ho citato gli sloveni nell'elenco delle minoranze linguistiche e presentato una slide sul caso particolare della Val Canale in Friuli. Consideriamo che si tratta di una panoramica complessiva della diversità linguistica italiana concentrata in 45 minuti, non in un un corso accademico. E trattandosi di una lezione per non specialisti (i poliglotti non necessariamente sono linguisti) ho cercato di dare spazio, per alcuni idiomi, a qualche approfondimento di natura culturale per rendere più gradevole l'esposizione.
Questa interpretazione della ripartizione linguistica e della derivazione di esse è assai discutibile! Ogni tanto nel corso del tempo queste interpretazioni vengono riviste e corrette! La ricostruzione delle origini è difficile da definire in quanto spesso le vicende e i domini che si sono avvicendati nel corso della storia hanno avuto dei percorsi tortuosi che sono difficili da ricostruire! tra un decennio lo studio delle origini linguistiche approderà a nuove letture che modificheranno la loro interpretazione! Il ligure che pare assomigliarci foneticamente un po' come dice lo studioso al brasiliano, forse può assomigliare al portoghese, ma noi per notorietà ci viene in mente il brasiliano! Grosso modo possiamo concordare in linea di massima ma aspettiamoci nuove letture interpretative tra un po' di tempo!
@@paolox2458 secondo me, passando al Friuli ha risalto migliore come località turistica montana. In Veneto è "una delle tante" località nelle Dolomiti.
❤🇮🇹❤Grazie mille di questo video che ho scoperto oggi. Sono spagnolo amante dell'italiano e di tutto quello questo bellissimo paese ch'è l'Italia, ho studiato italiano presso la scuola ufficiale di lingua a Malaga Andalusia e sono andato parecchi volte in Italia. Ho trovato questo video interessantissimo è stata una bellissima lezione. Nella diversità c'è il sale della vita... Bravo e complimenti ❤🇮🇹❤
@Don McTodd allora non hai ascoltato quello che dice Davide Bozzo a proposito della differenza tra lingua e dialetto. Nessuna! Dal punto di vista linguistico sono tutte lingue sorelle provenienti da lingua madre latina. (ma anche di minoranze di lingua madre germanica e slava ). In Generale in Sardegna si parla una lingua neo latina. Quindi non ha sudditanza linguistica verso Lingua Italiana, ma é sullo stesso piano. I Dialetti Italiani non provengono dall'Italiano, ma dal Latino? NON SOLO! Anche dal Gallico e dal Longobardo. Basta vedere i toponimi per averne conferma. Da Sardo ti senti Sardo? Beh direi che é una ovvietá... :D
A questo video manca una lingua ladinoceltica che è il friulano parlato sul confine orientale italiano riconosciuta come lingua minoritaria dallo stato italiano con introduzione negli anni di gruppi dialettali istroveneti e minoranze slovene e tedesche
@Don McTodd e sa pannada si dice con capitone o con anguille patata si o fighiuferro ? Bel problema.
Creo que este video deja en claro que obligar a estudiar valenciano/ catalán es bastante ridículo.
@@xviruzz_platinum151
I a nosaltres per què ens han d'obligar a estudiar lo castellà? O cadascú la seva llengua, o bilingües/plurilingües tots...
As non-Italian, it was enlightening to learn how culturally rich Italy is.
I always thought that it’s my bad italian skills, when I don’t understand people.
Thank you very much!
@Stadia IT
Exactly!
@Stadia IT e più corrretto dire che la lingua imposta , l'italiano è la più compresa dopo un paio di secoli ma non è certo la piu parlata. Le lingue, no dialetti che sono variazioni delle lingue regionali da cui derivano, sono per la magior parte delle volte molto ma molto piu antiche dell'italiano imposto che da filmato si evince deriva dal fiorentino del XIV sec. parlato all'epoca solo dal2.5% della popolazione.Il Veneto 10/12% della popolazione era solo in pò + vecchio con una tradizione scritta e una storia civica che, prima della repubblica di Venezia ,1200 anni di repubblica , ne aveva già un migliaio citato come popolo nell' iliade solo per ricordalo, o il friulano nato ufficialmente attorno all'anno 1000 ad Aquleia seconda città dell'impero romano d'occidente se vuoi vado avanti.........
@Stadia IT ha proposito vuoi che ti risponda in Veneto o in Friulano?Go da responderte in Venezian o ai di rispuindi in furlan dimi tu? ps mi macja la tastiere cun duc i accent
@Stadia IT capit duc ma somee di plui al furlan
Super interessante... Io da lombardo, con radici venete e piemontesi non posso far altro che confermare, riflettere e apprezzare i contenuti di questo video. Bravo 👏
Buona sera! Anch'io ho appena scoperto questo video interessantissimo. Sono brasiliano e mi piace l'italiano. Ho imparato guardando lezione nel TH-cam con vari insegnanti e ho vissuto in Italia per circa 15 mesi. La ringrazio per l'opportunità. Cari saluti a tutti voi. Arrivederci!
Bellissimo! Bisognerebbe portare questo argomento nelle scuole medie, e insegnarlo cosi', in tono discorsivo, senza farlo cadere dall'alto . Migliorerebbe la comprensione dell'Italia .
io ho 55 anni e la lingua che ho succhiato dal seno della mamma è stata il veneto, l'italiano veniva insegnato a scuola e ancora adesso qui da noi si usa l'italiano per parlare con chi non si conosce, per rispetto, ma se davanti a noi c'è uno del nostro paese, un conoscente, un amico o comunque un veneto è logico e automatico parlare in veneto...se vogliamo veramente capirci senza limiti...
Il caso Carloforte / Tabarca è ancora più curioso se si pensa che più che Genovesi, di deve parlare di Pegliesi (abitanti di Pegli comune autonomo fino agli anni '20).
Video interessantissimo! Grazie mille, è stato un piacere vederlo. Faccio solo una piccola nota di disappunto su alcuni anglicismi facilmente evitabili. Salvaguardiamo questa ricchezza culturale linguistica che abbiamo!
Concordo!
Vi ringrazio tanto per lavoro GRANDE!!! MOOOLTO INTERESSANTE! Resto come il studente vostro!
Il salentino,il siciliano e il calabrese sono raggruppate nel gruppo dei dialetti meridionali estremi, questo è vero però c'è da precisare che sono simili non perchè questi territori facevano parte della Magna Grecia ma perchè questi territori furono accomunati dalla dominazione bizantina mentre la gran parte dell'Italia era sotto dominazione longobarda.
Complimenti video bellissimo!
👋🦁 Mi so Veneto e con l'Inglese abbiamo parecchio in comune come struttura grammaticale.
Anna ha studiato lingue e storia delle culture moderne ed è completamente d'accordo con questo video.
Ci vorrebbero almeno altri 10 video per fare sentire le somiglianze tra latino e altre origini tipo indoeuropee.
Quando noi in "generale" diciamo che prima di essere Italiani siamo Veneti, Napoletani, Siciliani, Sardi..è proprio questo, ci sono usi costumi e modi di dire che trovi solo in quella regione o città addirittura.
Molte parole venete per esempio non sono neppure traducibili, ho avuto la fortuna di conoscere 3 bisnonni e 4 nonni e a volte usavano termini mai sentiti 😅😅😅👍.
Il veneto ha lasciato diversi vocaboli nell'odierno albanese, come pirun e ruga
Ottimo ! Fatto veramente bene e molto stimolante per ripercorrere finalmente le nostre radici storiche e culturali ! Complimenti !
30:15 - la località della Puglia in cui è conservata una variante di franco-provenzale è Faeto. C'è un bellissimo sito tedesco che riporta lessico, sintassi e una versione della parabola del figliol prodigo nella diverse versioni locali delle lingue e dialetti d'Italia. Una risorsa utilissima e molto ben fatta dell'università di Berlino. VIVALDI è l'acronimo
Anche Celle di San Vito
Incredibile cosa mi hai ricordato ho fatto qualche lavoro per il progetto VIVALDI mentre studiavo in 🇦🇹
Ma lascialo perdere, ha parlato per tutto il tempo dei dialetti settentrionali. A noi terroni non ci ha cacati proprio. Ora lo bombardo
@@alessiorapana9952 in effetti, il Napoletano con le sua varianti è parlato più dl lituano, estone e lettone messi insieme, ed è famoso in tutto il mondo attraverso le sue canzoni anche se molti pensano siano italiane
Molto interessante. GRAZIE
Bellissima lezione, almeno si sono approfondite alcuni aspetti che gli stranieri non sempre conoscono.
L'unico appunto secondo me è che, sebbene nell'immaginario comune queste parlate siano dette "dialetti", bisognava sottolineare più insistentemente che sono lingue vere e proprie ed alcune hanno una koinè od una forma standard, sebbene non riconosciuta dallo Stato. Nel caso del Ligure, la mia lingua regionale e a quanto ho capito anche la Sua, il genovese del centro di Genova è stata per centinaia di anni la forma standard tra liguri, a causa della forte letteratura (soprattutto barocca, che ha raggiunto vette europee). Esiste anche poi la koinè del Torinese per il Piemontese e quella del Napoletano di Napoli per il Napoletano.
Grazie per l'apprezzamento. Sono totalmente d'accordo sulla questione lingua/dialetto, ma onestamente in una panoramica di 45 minuti sulla diversità linguistica dell'Italia, oltretutto per non specialisti, non potevo ogni volta ripetere la stessa precisazione. Comunque, nella parte introduttiva, ho dedicato una slide alla questione del rapporto tra lingua e dialetto e una a far vedere nello specifico come i cosiddetti dialetti italiani siano a tutti gli effetti delle lingue, quindi il quadro teorico in cui mi muovevo era molto chiaro. Gli aspetti più specificatamente connessi alla letteratura, invece, non li ho volutamente presi in considerazione perché non era possibile farlo in una presentazione complessiva, che comunque era dedicata alla dimensione primaria e naturale della lingua, quella orale.
@@Daviboz Certamente, comprendo il contesto e la situazione, non intendevo che si dovesse reiterare la precisazione ogni volta, ma direttamente sostituire il termine "dialetto" con "lingua", quando necessario ovviamente. Comunque la reputo davvero una spiegazione esauriente e chiara che tutti gli studenti dell'italiano dovrebbero ascoltare o trattare nei loro studi (ed anche molti italiani che non hanno idea della situazione linguistica). Beh, capisco anche che lo spazio per approfondire la letteratura non fosse molto, però mi pare che già avendo parlato del grandissimo Fabrizio De André e della sua Crêuza de mâ, armen pò-u zeneize, si sia toccato l'argomento letterario. De André con il suo album ha lasciato un patrimonio letterario ed artistico alla lingua Ligure ed ha persino coniato una grafia e recuperato alcuni termini ed usi terminologici. Speriamo che siano sempre più gli studenti di italiano che abbiano queste consapevolezze linguistiche che rendono unica la nostra terra.
Tra l'altro, a ben specificare, nel video in lingua ligure, la variante parlata da Guido Gargioni, che conosco bene, usa una variante levantina di Deiva Marina, che cambia rispetto al tigullino che si usa tra Portofino, Santa Margherita, Rapallo, Chiavari e Sestri Levante... :-)
@@miticogabry68 L'é vêa! E se sente ben!
@@GiovanniDiassise Porcu Belin! ^_^
A Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, si parla un albanese di 500 anni fa. E quando dico si parla, intendo dire che è la lingua principale, mio nonno materno era di lì e quando andavamo a Piana i suoi parenti parlavano tra di loro in “albanese” e noi non capivamo una mazza. Inoltre non hai citato la scuola poetica siciliana (sotto Federico II) prima produzione lirica in volgare. Insomma una lezione un po’ carente.
Da siciliano stavo cercando proprio questo commento
Paradosso storico. Un ufficiale Savoiardo chiese ad un'abitante del luogo il nome di questo tratto di mare, e la risposta fu: Gulfo de li' rranci (= dei granchi). E giù a scrivere: Golfo degli Aranci; creando così una «falsa» denominazione.
E come questa di storie, si contano a grandi numeri; non solo in Italia, ma anche negli
altri paesi.
Diffidate sempre delle «facili soluzioni» circa i toponimi, raramente sono esatte.
Hai pienamente ragione! Sargegna: isola di "malu entu" (letteralmente "vento cattivo"), nella toponomastica viene denominata isola di "mal di ventre"
@@marcopistis6836 A parte il lapsus calami (SarDegna), questo dettaglio perviene dal testo di Edoardo Ballone "Minoranze assediate"; un libro molto interessante.
Buono anche anche il suo commento posteriore ("male entu").
Poi, vorrei vedere quanti "limoni" ci sono a Limone Piemonte (contrazione di Lis Mons, ossia "le montagne").
@@Pier-wy6dd Ti ringrazio per avermi indicato il testo di Ballone! Invece, per quanto riguarda altri paesi, per esempio l'Irlanda, un caso suggeritomi da amici del luogo, riguarda la cittadina di "Carlow" il cui nome celtico originario era "Ceatharlach", (si legge Kar-loch) e una ipotetica etimologia potrebbe essere "4 laghi".
Anche l'Aquila non ha a che fare con una rapace, perché l'origine del nome si riferiva all'Acqua.
@@michelebettini5870 Interessante, mi sovviene Aquileia (Friuli), ma anche il Doab (2 fiumi) e il Punjab (5 fiumi) in India.
Così torniamo "al punto di partenza", cioé molti nomi (non tutti) sono solo degli adattamenti, una mala interpretazione o traduzione approssimativa dei nomi indigeni.
Ma questo succedeva giâ in epoca Romana, come nel caso di Benevento, il cui nome originario era Malowenta "ricco di pecore".
Signor Bozzo ha dimenticato un luogo del Friuli che si chiama Sauris, sono due paesini Sauris di sopra e Sauris di sotto. Essendo una valle rimasta isolata per secoli i locali vi parlano il friulano ma tra loro il tedesco antico. Tant'è vero che linguisti scendono dalla Germania per studiare questo strano dialetto.
In generale mi pare che il relatore non si sia soffermato abbastanza sul Friulano. Lingua minore di .ceppo Ladino vecchia di oltre 1000 anni, con ancora circa 600 mila parlanti in Friuli.
@@fabianomarco54 Esatto concordo con Lei 👍
Bravissimo! L’italiano è il fiorentino… ⚜️grazie per la bella lezione…👏🏻👏🏻👏🏻e ricordiamoci che i dialetti sono cultura…
Conferenza interessantissima, anche se mai capirò perché si chiamano "Dialetti Italiani". Inoltre, perché "hanno l'italiano come lingua tetto o riferimento"? Sono lingue neolatine e l'italiano fa parte di queste, quindi non vedo perché dovremmo chiamarli "Dialetti Italiani" o pensare che vivano attorno all'italiano. L'italiano è il fiorentino del 1300, il sardo o il napoletano invece no, quindi sono lingue neolatine ben distinte storicamente. È solo a livello sociopolitico che queste lingue neolatine vengono messe più in basso della lingua italiana nazionale
Ci sono dei codici che contraddistinguono le lingue, infatti il sardo, il siciliano e il napoletano non sono dialetti ma lingue, così come il lombardo, il ligure, ecc. I dialetti invece sono varianti o mescolanze di quest'ultimi. Ad esempio il romanesco, l'umbro, il marchigiano non sono lingue ma varianti del fiorentino mescolate con altri dialetti locali che a loro volta derivano dal napoletano o dialetti di quest'ultimo.
@@SummerVictory222 scusami la domanda, ma quale dialetto siciliano è riconosciuto come lingua?
@@gabri18_ La lingua siciliana. Il siciliano è una lingua e come tutte le lingue ha i suoi dialetti. I dialetti sono varianti di una lingua. Il siciliano non è un dialetto dell'Italiano ma una lingua che si è sviluppata autonomamente.
Sarebbe meno confuso chiamarli dialetti oppure lingue DALL'ITALIA. Così si capirebbe sùbito che si tratta di varianti nel territorio o della nazione, ma non varianti dell'italiano come lingua.
@@estrafalario5612 i dialetti sono varianti della stessa lingua. Il napoletano, il Siciliano, la lingua sarda (e così via) non sono varianti della stessa lingua. Hanno ognuna una struttura grammaticale diversa e spesso anche i filoni etimologici lo sono. Poi che oggigiorno, dopo l'unità d'Italia, l'italiano sia entrato prepotentemente nelle scuole e nelle case (contribuendo così all'alfabetizzazione del paese) e la gente ha cominciato a parlare mescolando l'italiano alla propria lingua d'origine, quindi in tal senso sì, oggi li possiamo chiamare dialetti perché oramai parliamo tutti l'italiano come lingua principale e le vecchie lingue locali sopravvivono solo attraverso questi miscugli o nel teatro e nella poesia ma non sono più parlate pure.
Un video di altissimo livello, lo sto diffondendo quanto più posso. Ho scoperto parecchie cose che proprio non sapevo. Personalmente - come siciliano di nascita e romano d'adozione - ho avuto solamente dubbi su quella divisione mostrata a 13:34. Il napoletano, il salentino ed il siciliano hanno ricevuto una fortissima influenza dallo spagnolo e non sono affatto certo che possano essere considerati come appartenenti a gruppi distinti [nota: lo dico con rispetto perché non sono un linguista ma solo un profano]
Ad esempio in siciliano si dice "cuntari" una storia, non "raccontare" che è il corrispondente di "contar" in spagnolo. La "simana" è la settimana che in spagnolo è "semana", e "lavorare" si traduce in "travagghiari" che è molto simile al "trabajar" di cui si parla nel video. Peraltro parlo anche fluentemente spagnolo e posso dire con certezza che le mie conoscenze dialettali ne hanno sicuramente velocizzato l'apprendimento. Sono anche abbastanza certo che un siciliano non hispano-hablante possa capire lo spagnolo molto più rapidamente di un friulano non hispano-hablante, sebbene - a giudicare da quella slide - quest'ultimo faccia parte dello stesso gruppo. Per tutto il resto complimenti vivissimi!
Interessante, peccato la pessima esposizione orale: come fa uno che si occupa di linguistica a non avere alcun controllo della propria esposizione orale? Continuamente sporcata da"eh", "ok"...
Italiglis,, 😂
Video per me davvero interessante e soddisfacente per i miei interessi nel campo, sebbene conoscessi già molto del contenuto enunciato. Ma ancora più entusiasmante in quanto ligure, anche se io sono della val di Magra in provincia di La Spezia e quindi il mio "dialetto" è contaminato ma altro rispetto a dialetti liguri quale il genovese.
Video interessante. Riporto solo una piccola imprecisione quando si dice dei fiumi/torrenti che vanno verso il Danubio. Io aggiungerei che anche la Val Pusteria, a Dobbiaco c'è la sorgente del fiume Drava che è affluente del Danubio ed è anche il fiume con il percorso più lungo in assoluto che nasce in Italia: 749 Km (il Po è poco più di 650 Km ed il fiume più lungo interamente in Italia)
Aggiungo a Dobbiaco in Alta Pusteria, la valle di Livigno in cui scorre il torrente Spöl, che è affluente dell'Inn e quindi del Danubio anch'esso
Molti secoli di lingua veneta e di Repubblica Serenissima lasciano il segno. Infatti, ancora oggi, in veneto, soprattutto nelle aree rurali, si parla veneto nelle varie accezioni provinciali. Ma tra noi ci capiamo e ci riconosciamo. Es. "El ze da Verona", "La vien daea sinistra Piave"., "El ze da Venesia, e te 'o senti proprio puito..."
@Fleur Maudit Ognuno parla la lingua che vuole, e più lingue si conosce, meglio è, a prescindere da che siano lingue internazionali o locali, riconosciute o non riconosciute ufficialmente, vive, morenti o morte. Se io voglio parlare in italiano, parlo in italiano. Se vo' parla' 'n verna'olo, parlo 'n verna'olo, ci mancherebbe artro.
@Fleur Maudit quindi conoscere una cosa in più è ignoranza?
@Fleur Maudit l'ignoranza è la madre del pregiudizio, non delle lingue.
ti correggo la grafia " el xe de Venexia" che in friulano diventa al le di vignesie
@@lucianorosarelli-xr5lr scrivere "el ze de Venesia" è corretto perché conforme alla fonetica. E la Grafia Veneta Moderna è fondata sul principio della descrittività fonetica. Tra l'altro ci sono svariati esempi, di letteratura veneta del passato, nei quali il verbo essere è scritto "ze" con la zeta.
Bellissimo video e complimenti
google dovrebbe creare un traduttore per i dialetti italiani ABBIAMO UN PATRIMONIO DA PREOTEGGERE
Servirebbe quasi prendere i dialetti di ogni comune o come minimo 1 dialetto per provincia
Già l'italiano è una lingua inutile nel mondo, figurati un dialetto italiano. Io affiancherei all'italiano come lingua ufficiale in Italia l'inglese e forse pure lo spagnolo, staremmo meglio.
@鳳凰Natural italiano inutile meglio se parlavamo in Italia inglese o spagnolo o comunque un'altra lingua più diffusa nel mondo
@@parioli123 Praticamente vuoi un mondo piatto senza varierà culturale in cui tutti parlano la stessa lingua, bellissimo!
Molto buono il video. Grazie, ho imparato tanti !!! IL mio nonno era venuto dal' Italia, ma non so da dove ma lui sempre cantava una canzone nel suo dialetto! Domanda: Qui mi puo' dire qual' era o da DOVE era il suo dialetto: Ecco una parte che mi ricordo: "Picci picci trange, Nun piange piccinino piccirudo.... San grange delle grange, Carachine caratccinella, Porta bene cum si fosse la più bella..." ???
giuseppe3010 Credo sia siciliano, ma vengo dal Nord quindi potrei sbagliarmi
Grazie Giuseppe, mi fa piacere sapere che hai trovato interessante il video. "Picciriddu" è una parola del siciliano che vuol dire "bambino", quindi quasi sicuramente tuo nonno veniva dalla Sicilia. O forse dalla Calabria: nella parte meridionale di questa regione si parlano dialetti di tipo siciliano, nei quali bambino si dice "picciuliddru".
@@Daviboz Grazie Davide ! Ho stato facendo genealogia e scoperto che nel 1895 i miei nonni (cognome NELLI) sono venuti dell'Abruzzo/Chieti, e immigrati in Brasile con 2 figli bambini (picciriddu). Furono in treno di Pescara a Napoli con partenza nel Piroscafo Edilio Raggio fino a Santos-SP/Brasile 18 Giuno 1895. I nonni dicevano che non gli piacevano la vita in Brasile lavorando "come schiavi" nelle piantagione di caffe. Comunque non potevano ritornare all'Italia perche prima dovevano ri-pagare al governo brasiliano con lavoro contadino il prezzo del viaggio nel piroscafo (detratto mensilmente dallo stipendio); e lo hanno detratto 100 volte di piu. Miliardi no potevano ritornare per questa ragione. Io quando ero 23 anni ho lasciato Brasile e emigrato negli USA, ma ancora ho alcuni parenti in Brasile. Ho studiato un poco italiano qui in USA! Ovunque sia nato in Brasile, io mi considero un vero italiano.... Sono contento di aver veduto il TUO VIDEO (3 volte) e capire un po più circa i dialetti dei miei ancestrali. Grazie ancora e buona giornata!!! :)
Picciriddu e' sicuramente Siciliano per il resto un po' poco per capire la provincia🙄👍🖐
@@fungiuse u are great man don't loose your roots and to be proud to be italian
La diglossia che esisteva all'unità d'Italia è sparita. Ormai le lingue regionali italo-romanze (i cosidetti dialetti) sono in via di estinzione. Tra i giovani chi parla la lingua regionale è sempre più una rarità. Il processo di estinzione del pluralismo linguistico di una volta è in fase finale. Il linguicidio è quasi ultimato.
No se vero gninte in Veneto se parla da partuto anca in banca in ospedale e in tel laoro
@@mariorossi4152 Le xe vero che nel Veneto se parla de pì la lingua regiona'e che in altre parti d'Italia, ma la xe na roba drio sparir. Tra i xoveni, i parla poc in veneto. Quando son torná indrio te'a me scola vecia, i fioi i parlea par talian tra de lori. Quando che jere mi, tuti, salvo qualche foresto, se parlea in veneto. Quando te parla in veneto ai xoveni de inquó, tanti i te risponde unicamente par talian parché no i sá parlar en veneto dato che i so genitori no i ghe lá insegná. Quando te ghe domanda parché no i prova a parlar veneto, i te fa na smorfia, come se te ghe avesse domandá de far na roba un po' schifosa. El dia'eto? Na roba da veci i te dise o i te'o fá capir. Se el veneto no le standardisá, insegná a scola (mejo ancora, usá almanco par insegnar qualche materia), dotá de un statuto uficial e usá da'e autoritá e da'e imprese, el sparirá come el 95% de'e 7mila lingue del mondo che riscia de sparir da quá a'a fine de sto secolo.
sono d'accordo. 😢😢😥
@@mariorossi4152; non è vero, pure qua in veneto la gente sotto i 30 anni che parla in dialetto è pochissima ormai; i giovani magari lo capiscono, ma non lo parlano... ha ragione pg R, un altro paio di generazioni ed i dialetti spariranno purtroppo...
Era ora, ci è voluto anche troppo
mia nonna è nata nel 1913, a Treviso...con mia Mamma parlava in dialetto veneto...è emigrata in Brasile da ragazza...non la conoscevo...mia Mamma usava con me delle espressioni ...quello che ricordo di più è: Varda/vardelo...
In Brasile, la comunità veneta, molto nutrita, parla una lingua - che è stata cosi' registrata dall'Unesco - che si chiama TALIAN.
it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_talian
Excellente. Muy bien explicado!! Desde Argentina🇦🇷
La cosa veramente bella è che ogni regione ha un dialetto e per provincia persino pure
Macché per singolo comune o addirittura distinto tra frazioni dello stesso comune... chi sa il proprio "dialetto" riconosce le differenze già a pochi km...
Se vai in Calabria, tra un paese è l'altro ci sono grandi differenze.
@@marcotagliavini9128 eh, si!
Il sardo non è un dialetto.
È una lingua vera e propria, con propria scrittura!! I verbi hanno tutte le coniugazioni diverse ecc,
@@mariagraziamattana2583 le lingue Sarde sono due con tutta una serie di varianti. Mentre il Gallurese non è considerato Sardo.
Some years ago i met on the beach a family who spoke an anglo-saxon language but i couldn't understand what they said and i didn't recognize where they came from... They were swiss and i though they were DANISH!!!!
The words for "snow" ("sneea") in Cimbrico seemed to me more Middle High German than New High German ("Schnee").
in Dutch (old german language) snow = sneeuw
Also in "zimbar" wind is called "bint" if i recall correctly. Now i don't know german, but it's much closer to the english word than the italian word for it (which is "vento")
@@gi1937, the standard German for "wind" or "vento" or "bint" is "der Wind" (w pronounced as v, d as t at end of word).
@@davidbraun6209 thank you😁
Lo stato di Venezia il più duraturo della storia del mondo? Sicuro? L'Antico Egitto risulterebbe aver avuto una durata complessiva delle dinastie che si sono succedute pari a circa 2600 anni (2920 a.C. - 332 a.C.).
Oppure la Cina, 2200 anni dall'unificazione dei regni combattenti...e vedremmo per quanti secoli in più...
Forse voleva dire dall'Europa?
Da piccolo a casa parlavamo dialetto, è a scuola che mi è stato insegnato l'italiano, A casa abbiamo sempre comunicato in dialetto anche vivendo all'estero. Ancora oggi spesso comunico in dialetto con i miei, anche se lo parlo più spesso io che vivo all'estero che i miei che vivono in Italia. Mia moglie che è di Taranto, lei parla tarantino con i suoi, ma ha perso molto perchè non lo pratica da più di quarant'anni. A casa parliamo italiano, almeno io. I nostri figli parlano italiano e capiscono i nostri dialetti (Leccese e Tarantino). Con i nipoti è un poco più difficile, anche se parlo loro in italiano mi rispondono nella lingua locale.
Molto interessante;) una curiosità: nel triestino non usiamo le doppie consonanti. Ma non so se lo stesso vale per altri dialetti veneti, o se è una particolarità triestina?
Ma quanti miliardi di volte di "ehh" e "ok"?
Cherto, vergoña 🎉
In Calabria..kala'vria...Terra di Ogni Benessere...esistono diverse lingue e diversi dialetti...ma ci sentiamo tutti Italiani...anche perché il Termine Italia nacque qui tra la piana di Gioia Tauro
Bella lezione grazie
I'm one of those Italians who don't speak Italian. My parents spoke Italian. My dad from Italy. But for some reason, English was mostly spoken in the home. I understood limited Italian. I"m older now, and doing what I can to learn Italian.
A tutti coloro che fanno notare che il Sardo e il Friulano sono lingue, non hanno ben compreso questo video. Dal punto di vista strettamente linguistico non esiste nessuna differenza tra una lingua e un dialetto se non politico riconoscimento ufficiale, ecc. Quando si parla di sardo ladino e Friuli come minoranze linguistiche protette dallo stato aggiiunge che quando fu introdotte questa legge i linguisti non erano d'accordo dicendo che questa tutela allora dovrebbe essere estesa per qualunque dialetto italiano.
difatti se ricordo bene la lingua ufficiale è l'italiano e le lingue ad esso coordinate, per intendere sardo ladino e friulano. La formula mi sembra in effetti un compromesso
Il sardo è una lingua romanza, in Sardegna paritaria all'italiano.
Il siciliano è una lingua... non un dialetto... il siciliano antico non deriva dall'italiano ... ancora con sta storia che il siciliano sia un dialetto.
Bravo grazie 🙏
Quando ha detto Senigallia provincia di Fano ho capito da dove proviene 😊😊😊
bella esposizione, peró il ladino viene parlato anche in Alto Adige (val Gardena e Badia)
I primi coloni greci-arrivarono in Calabria circa 500 anni A.C.,e vi rimasero per SEMPRE,chiamarono gli abitanti indigeni: ITALOI (itali) ed è possibilissimo che il greco parlato in Calabria sia il greco classico.Da notare che l'imperatore Augusto chiamò la penisola Italia proprio traendo-il nome da quel popolo già antico (gli itali) alleato di Roma.
Esatto!!! Questa è la pura verità.
molto interessante storicamente. Ma se io che sono nato in Basilicata e vissuto in Calabria, quale lingua devo parlare per farmi capire se vado nel Veneto ?
Non capisco la domanda. È come se in ex jugoslavia un albanese della Macedonia (che sa albanese e macedone di base) avesse chiesto che lingua deve parlare se va in visita in vojvodina. Direi che è normale che debba parlare in serbocroato. Stessa cosa in Italia, abbiamo l'italiano standard
in italiano, direi...
Ma che domanda è?
Sei un grande! Per tutti quelli che si riempono la bocca con le loro "lingue" locali, che dopo dieci chilometri non li capisce più nessuno. (Posso dire che "italiano standard" mi fa venire l'orticaria? È italiano e basta)
@@enricacantori2984 seguendo questa ragione dovresti abbandonare l'italiano perche fuori dal tuo staterello non ti capisce nessuno.
Davvero interessante!
Molto interessante. Il mòcheno è ancora parlato.
questo video è stato davvero molto utile e ben fatto.
P.S ammazza quanto è bono il giornalista del TG Cimbro, anche se non ci capisco nulla lo seguirò
;!n;;;;!;;;;?;;;;!;?;;;;;?;??;;;?!????!?!????????;????!!???;??!?;? All posso. !¿?a?
Ahahahah ...minchia come stai.
Mammamia... come stai messa...
@@helm1242 sparisci va che è meglio, mo una non può nemmeno fare una battuta. evapora
In Sardegna si parlano dialetti italiani (tosco-corsi coloniali) e lingue sarde (in più varianti con relativi dialetti) se fai il professore cerca di essere all'altezza dell'impegno che ti prendi.
Grazie
Lo ha detto...
@@gigitsu7859 bene allora chiedo scusa ma non mi pareva di averlo sentito.
E anche catalano, ad Aleghero
@@andreamasala4079 certo si parla catalano a Alghero perché erano colonie di ripopolamento appunto coloniale.
Idem Bonifacio colonia ligure in Corsica.
Ma la gente le cose non le sa e soprattutto non le vuole sapere e spara fesserie pop qualunquiste :)))
Uno dei pochi che parla di lingue Sarde al plurale e delle quali vi sono diverse varianti. Finalmente uno che sa di cosa parla.
Un appunto: nel nord delle Marche la provincia è di Pesaro-Urbino e non di Fano. Son sicuro che cmq vi ringrazierebbero un casino i fanesi (di cui faccio parte) ahhaha.
Parlare per mezzo di domande al pubblico è inascoltabile.
In che lingua o dialetto si chiudono le frasi immancabilmente con eh okkei ?
Però la cartina dei popoli preromani è sbagliata...
Veramente ottimo
Avrei voluto mettermi in contatto con Lei in forma privata, ma non so come, quindi questo e` il mio commento: Com’è possible che una persona che parla così male l’italiano si metta a perlare dell’italiano? Che cos’è questo “ghetering” [minuto 1,15] (“gathering” in inglese, suppongo)? Non conosce “assemblea”, “raduno”, “riunione” o “gruppo”? Signor Bozzo, si dice “GLI” italiani (gl’italiani), non “l’italiani” [minuto 1,28 e minuto 33, 05]. Poi, “OK, OK, OK” come se ci trovassimo nel “Far West” americano. Molte informazioni non sono precise e sono molto discutibili.
Le lingue si evolvono continuamente influenzandosi a vicenda quindi inglesismi, francesismi ecc esistono e continueranno ad esistere finché continueremo a parlare italiano, esattamente come parole italiane vengono utilizzate nelle altre lingue.
Altro discorso riguarda invece gli errori di grammatica e di battitura presenti nelle slides
@antonio barbagallo ognuno è pienamente legittimato a dire quello che gli pare, nel modo che meglio crede. Poi starà all’ascoltatore accogliere o meno la sostanza. Le parole sono complessi vibrazionionali elettromagnetici che permettono la comunicazione tra esseri (più o meno) senzienti presenti in un collettivo. La tua osservazione mi pare frutto della classica deformazione professionale di un’ insegnante che ha perso lo scopo della propria professione.
@@cristianocastagno9680 Ben detto! Da poliglotta ho adottato un principio: Quello che Conta é Comprendersi.
@@cristianocastagno9680 commento senza senso, l'utilizzo della grammatica è funzionale proprio a comprendersi al meglio, se ognuno parlasse come gli pare lasciando all'ascoltatore l'onere della comprensione la nostra comunicazione sarebbe a malapena sopra quella animale
@@jacopof1045 indica la luna e l’idiota guarda il dito.
Ciao.
Sono di Russia, Mosca.
Ho una domanda sulla lingua di Napoli - prima di riunificazione in 1861 esisteva lo stato indipendente - Regno delle due Sicilie o Regno Napolitano.
Chiaro che la gente semplice parlava i suoi difletti.
Ma quale era la lingua uficciale in Regno Napolitano, quale lingua usavano in documenti di governo?
Il napoletano è stato usato come lingua ufficiale di governo fino al 1500 circa, poi è stato adottato il fiorentino letterario.
Grazie,alle elementari era una guerra in italiano perché in casa si parlava dialetto duro e puro😂 ero già bilingue e la maestra non lo capiva😂
Nelle zone di confine Italia- Slovenija la lingua slovena é realmente parlata e usata nella quotidianità dalla minoranza slovena.. non è solamente amministrativa e di cultura. Sono presenti anche scuole con lingua di insegnamento slovena, associazioni culturali, sportive, librerie, biblioteche..nei negozi e attività commerciali la gente comunica nella propria lingua madre.
Io vivo in Istria,città di Pola - Croazia ( c'è anche Istria Slovena e Italiana) e noi parlemo il dialetto Veneto qui.
Scusa ma tanti croati in istria si credono di esere minoranza italiana.
Questo perché abbiamo uno stato fascista e linguicida ma anche pezzente, le lingue che hanno uno stato estero a difenderle sono realmente tutelate.
La cosa curiosa che il Toscano sia stato scelto come lingua nazionale. LaToscana che fu la terra degli Etruschi parlava la lingua meno Italica tra le lingue Italiche, anche gli Etruschi chiamavano se stessi nella loro lingua Rasenna o Rasena, praticamente è successo alla Toscana quello che è successo all'Irlanda con l'occupazione Inglese dove l'inglese ha preso il posto del Gaelico. Cosi il Latino ha preso il posto dell'Etrusco nome con cui i Romani chiamavano i Rasenna (Etruschi) Tra l'altro parlanti una lingua molto simile alla lingua dei Reti.
le isole linguistiche pugliesi francoprovenzali sono Celle di San Vito e Faeto e poi c'è anche l'arbereshe parlato a Chieuti e Casalvecchio di Puglia. Sempre in provincia di Foggia.
Il video è interessante, però ci sono tante imprecisioni. Fano non fa provincia, e altre piccole cose. Ma la cosa più fastidiosa sono tutti quegli ok e quegli "è ad ogni finale
Grazie. Molto molto interessante. Conosco bene la differenza tra il dialetto Modenese e Bolognese.
Parlare di dialetti è brutto. Sono lingue Comunque l'Italia dovrebbe far qualcosa per proteggere la sua diversità linguistica. Ps: sono straniera e parlo milanese.
Very interesting and informative but too much time on northern dialects. It would have been more interesting and more complete if you had explained, described the southern dialects with as much detail and history.
Bellissima lezione! peccato tutti quegli ...éh! e gli Ok.
Sono dettagli gli eh od OK ! Servono per condividere io legame emotivo con gli ascoltatori, a mio parere ! Buona giornata!
Il legame..... correggo
Ma che legame emotivo !!!!.... Da questo intercalare si evince la poca attitudine a parlare proprio l'italiano, e di voler "riempire" i vuoti comunicativi con gli eh e gli ok.
Non mi pare che l'argomento richieda alcun legame emotivo.
@@annarossi4855 un po’ di confronto con il pubblico non fa mai male
@@nicolo184 ehm...ok
Ma scusa dall' Alto Adige non né avete neanche parlato ???? Tutto sudtirolese la .....
La fonte dell'informazione che la Repubblica di Venezia nasce nel 421?
Ci sono tante lingue perché per fare 20 Km ci voleva un giorno. Ora con il Freccia Rossa in tre ore vado a Roma, 600 Km. Per fortuna che a scuola si insegna in Italiano..
@Fleur Maudit Concordo, col pretesto di fare pedagogia sui dialetti si tenta da svariati decenni di inculcare questa penosa retorica federalistica, condita con le solite tendenziose approssimazioni, per non dire palesi falsità, come quella secondo cui non esistevano i toponimi italiani prima del 1861! Una roba da ridere a crepapelle! :D
@Fleur Maudit La diversità linguistica è una ricchezza, non un problema. Così come un prato ha una grande bio-diversità ed il paesaggio che ne deriva, in particolare quando le specie fioriscono, è sicuramente più attraente di quello di un campo coltivato a mais o frumento.
@Fleur Maudit tanto i dialetti stanno scomparendo, a parte nei paesi chi è che li parla? Solo i vecchi. Nelle città si parla italiano. Io sono di Torino e non conosco un singolo giovane (ma anche adulto sotto i 70 anni ad essere onesto) che parli piemontese. Questa retorica campanilistica dell'esaltazione del dialetto locale l'ho sempre trovata ridicola
@@jacopof1045 a me chi parla in dialetto fa tenerezza, molti esaltano il dialetto perchè non sanno bene l'italiano e perchè pensano di essere simpatici.
@@pierpaolopierpa8276 assolutamente. L'apoteosi è la comicità basata sul dialetto che viene propinata alla TV, di una tristezza incredibile
Bello e interessante peccato l'audio dei video inseriti (Cenerentola, tg cimbro)
E con questo ? Che significa che non siamo un popolo ? Che siamo molti popoli ?
Peccato che i dialetti del meridione e centro vengono trattate con superficialità a differenze dei dialetti del nord 😅. Un classico dell’Italia
@Fleur Maudit Umbro, Marchigiano, Molisano , Abruzzese no?
Probabilmente perché in TV succede il contrario e ci smaronano continuamente con i film di Troisi, per esempio. Questo succede quando in un'azienda statale metti solo meridionali. La gente non è stipida e li manda a cagare considerandoli dei coglioni
solo perchè il tipo (mediocre) è genovese. se avessero messo uno della stessa (mediocre) levatura ma originario di catanzaro ci avrebbe fatto due coglioni così con dialetti del sud. non è un classico dell'italia: è un classico risultato di quando metti una persona mediocre a fare un lavoro serio.
Ottima lezione
molto interessante
E il friulano parlato da almeno 600.000 persone ?
Iooooooooo lo parlo, ma nisun si vise di noiatris✌🏽
Anch'io sono sorpreso che non abbia fatto praticamente cenno al Friulano. Mah!
50% dedicato alle lingua Ligure, 40% dedicato alle lingue nordiche, e solo 10% alle lingue del Sud.....
Perché al nord si sono sviluppati molti più ceppi diversi, al sud è più uniforme
@Raimondo di Sangro si, infatti il napoletano è parlato dell'Abruzzo alla Calabria del nord, mentre al nord basta spostarsi di 100 km per sentire tutti altri dialetti e accenti
E devo aggiungere che la lingua Siciliana e' piu vicina al Latino dell'Italiano. Ed infatti come il Latino la ns lingua non ha a lively grammaticale un Futuro Semplice o Anteriore.
@@gioduck3684 nel latino esiste il futuro semplice e l'anteriore.
Conferenza interessante ma forse a livello pratico può diventare fonte di inutile confusione per uno straniero che tenti di barcamenarsi in casa nostra.
"Se sbaglio, mi corriggerete"🥰
Fai attenzione alla situazione specifica della conferenza: poligloti che nella stragrande maggioranza parlano l'italiano ad un levello alto e che sono inamorati dalle lingue e dalle loro varianti.
Non è proprio per stranieri che stanno per cominciare ad imparare l'italiano e sono disorientati.
Ma è vero che a questi ultimi gli può venire il mal di mare se guardano questa conferenza... Hahaha
Mi piacerebbe sapere cosa intendete esattamente quando dite che l'italiano a una corrispondenza più alta di altre lingue tra scrittura e lettura, rispetto a cosa, al latino? Dove sono i dati scientifici che lo dimostrano?
A volte ho l'impressione che questa affermazione non abbia alcunché di oggettivo ma è data solo dalla mis-percezione degli italofoni che prendono come termine di paragone la propria lingua semplicemente perché è quella con cui hanno più familiarità. Noi leggiamo l'alfabeto in questo modo perché l'abbiamo imparato così, ma non sta scritto da nessuna parte che il simbolo "A" debba corrispondere al modo in cui lo leggiamo in italiano e sono gli altri che "lo leggono diversamente da com'è scritto", gli altri potrebbero dire la stessa cosa di noi. Quindi mi piacerebbe sapere se questa affermazione deriva da un involontario "italo-centrismo" o se ha una base scientifica dimostrabile ad esempio "i linguisti hanno confrontato la pronuncia dell'alfabeto in latino con quella in lingua italiana, spagnola, inglese, francesce, ecc. e ne è uscito fuori che la pronuncia italiana è più simile al latino rispetto alle altre". Ci sono anche altre lingue nel mondo, ad esempio il Tagalog nelle Filippine che utilizzano l'alfabeto latino e pronunciano le lettere in modo molto simile all'italiano, eppure l'unica cosa che abbiamo vagamente in comune è la radice latina dello spagnolo che ha influenzato la formazione di tale lingua.
L'italiano ha una corrispondenza più alta tra scrittura e lettura rispetto a lingue come l'inglese o il francese. Infatti tutte le lettere scritte sono pronunciate ed ogni lettera ha una e una sola pronuncia con poche eccezioni. Queste eccezioni ad esempio sono le lettere "e" ed "o" che hanno 2 suoni (aperto e chiuso), la "s" e la "z" che possono avere un suono sordo ed uno sonoro. Ma non sono comunque distintivi, cioè si capisce la parola anche se si usa la "o" aperta invece che chiusa (anche perchè varia da regione a regione):
In altre lingue non è sempre così, ad esempio in francese "beaucoup" si scive con 8 lettere, ma se ne pronunciano solo 4 (bocù). In inglese poi si raggiunge la vetta della fantasia visto che di fatto non ci sono regole fisse per pronunciare quello che si legge e per ogni parola bisogna imparare separatamente come si scrive e come si legge (da qui materie scolastiche da noi inesistenti come lo spelling).
Non è questione di come si legge la "a", ma del fatto che la "a" si legga sempre in un solo modo e non in molti modi. In inglese in genere corrisponde ad una "e" aperta, ma non sempre. A volte si legge "a", altre "o". Se poi ha vicino altre vocali cambia ancora e se è in sillaba atona corrisponde ad un suono quasi muto ed indistinto.
“Slambrót” in lombardo orientale significa “pasticcione”
Non lo sapevo anche se sono lombardo.
Non esiste un dialetto lombardo, ma esistono almeno due grandi gruppi di dialetti lombardi:
uno è quello lombardo occidentale, Milano Como Varese Lecco Lodi Monza... e l'altro è il dialetto orientale molto diverso da quello occidentale parlato a Bergamo Brescia e Mantova, se non sbaglio
@@silvanodelazzari8522 esattamente ! Pare addirittura che il fiume Adda sia la linea di confine tra questi due macro gruppi linguistici. Il mantovano fa già parte del gruppo linguistico emilano ma nella stessa provincia di Mantova, al nord si parla bresciano tant’è vero che pur essendo nella stessa provincia noi alto mantovani non ci capiamo con i parlanti mantovani !
@@silvanodelazzari8522 la provincia di mantova è divisa in due : a nord molto simile ai lombardo veneti di brescia o verona, da mantova compresa in giù siamo già in area emiliana, seppure i suoni sembrano lombardi...
@@silvanodelazzari8522 Anche nella Brianza orientale la parlata è ben diversa che nella vera Brianza.
Molti termini sono simili alla parlata bergamasca e molte parole con le esse vengono pronunciate con la zeta dura come del resto nel lecchese.
@@marcomonzani5689
Ho scoperto che addirittura ci sono varianti, non grandissime, tra paesi distanti pochissimi chilometri, anche magari solo per la cadenza con cui si pronunciano le parole.
L''ignoranza dell'autore di questi contenuti sulla Lingua Italiana, non sa che la Lingua sarda si parlava e si scriveva già 2.000 anni prima di Cristo, ma lo descrive come un dialetto dell'Italiano.
Sì, infatti gli uomini delle caverne sardi già leggevano il giornale ogni mattina...
Oltre a questo, il conferenziante chiarisce che i cosidetti dialetti non sono figlie ma sorelle dell'italiano (per quelle neolatine, come il sardo). Ma per capirlo bisogna ascoltare tutta la conferenza.
Piccola correzione, non è provincia di Fano, ma di Pesaro
Nel nord Sardegna non parliamo corso ma sardo-corso, via di mezzo tra sardo e corso
nel nord della sardegna si parla anche logudorese che è sardo standard. Con nord era meglio specificare solo il gallurese nel nord est come lingua sardo-corsa. Dal video in effetti con nord sembra una porzione più ampia del territorio la qual cosa non è.
Sono ovvie semplificazioni, servirebbe una lezione ad hoc per spiegare tutte le sfumature del sardo del gallurese e sassarese. Lo stesso vale anche per gli altri dialetti
Penso che il prof. la Sardegna è il Sardo la conosca solo teoricamente. “Dimenticare” il Logudorese confondendolo con il sassarese non si può sentire, il campidanese non pervenuto. Facciamocene una ragione.
Dopo aver detto che il sardo è un dialetto, direttamente ho spento tutto.
Ha generalizzato il nord Sardegna con la Gallura.
13:44 la provincia di Fano non esiste. È la provincia di Pesaro-Urbino.
Mi sembra che piano piano a Genova se parlara spagnolo 🤣
Buongiorno, ringrazio per l’interessante esposizione, ma tra i tanti stereotipi a cui fate riferimento ce n’è anche uno in cui siete caduti anche voi. Spero che qualcun altro ve l’abbia già segnalato. Il popolo etrusco, e quindi anche la sua lingua, non era relegato all’attuale Toscana così come volenterosamente e doviziosamente illustrato al min. 12.25 nella vostra cartina dei popoli preromani; il territorio etrusco era enormemente più esteso ed interessava molte delle attuali regioni, anche porzioni di quelle padane del nord. Gli etruschi erano presenti sull'intera sponda destra del Tevere a nord di Roma fino e oltre Perugia, ed esso fu tra i primi popoli ad essere assimilato all’inizio dell’egemonia romana. Sono nato e abito a Roma e vi confermo che a pochissimi chilometri si possono visitare le rovine della città di Veio, inoltre poco dopo c’è Cerveteri con una necropoli etrusca gigantesca, e il porto di Pyrgi, un porto commerciale etrusco, perbacco! Come non parlare poi di Tarquinia e della annessa necropoli, etc. Nella vostra ricostruzione sembrerebbe invece che gli etruschi si fossero spinti a sud solo poco sotto il promontorio dell’Argentario….. Mi permetto inoltre di far notare che esistono necropoli etrusche anche in Umbria, zona da voi non riportata come etrusca in cartina. A Perugia è visitabile l’Ipogeo dei Volumni facente parte della necropoli del Palazzone. Scoprirete che erano popolazioni etrusche che parlavano e scrivevano etrusco. Mia nonna umbra nata nel 1906 per dire “qui” ancora usava una forma arcaica, che probabilmente era etrusca, o mi piace pensare fosse tale: “tochì”. Venire a conoscenza, inoltre, che secondo la vostra cartina le popolazioni umbre e la fonetica umbra fossero (od erano) presenti anche nell’attuale provincia di Frosinone dove si parla ciociaro per me è una vera sorpresa, ne prendo atto con il beneficio di inventario nella speranza di rilevare prima o poi una matrice fonetica comune. Cordiali saluti ed auguri all’università di Bratislava
Perchè Roma non viene considerata tra i dialetti mediani?
Il dialetto romano viene dal latino stretto ma non ha prevalso sul fiorentino
"L'albero degli zoccoli" è parlato in bergamasco della bassa, Berghem.
Tutto molto interessante, ma un po' fastidioso quell'intercalare "ok" troppo frequente e fuori contesto. Parlando dello scozzese come lingua avrebbe forse fatto meglio a specificare che quello simile all'inglese è quello parlato nelle lowlands, mentre quello parlato nelle Highlands è di origine celtica
L'emiliano viene parlato da Carrara verso nord, In lunigiana. In garfagnana un po meno la fonetica è più chiusa, gutturale.
Io sono della minoranza slovena,ha detto poco su di noi!
Ho citato gli sloveni nell'elenco delle minoranze linguistiche e presentato una slide sul caso particolare della Val Canale in Friuli. Consideriamo che si tratta di una panoramica complessiva della diversità linguistica italiana concentrata in 45 minuti, non in un un corso accademico. E trattandosi di una lezione per non specialisti (i poliglotti non necessariamente sono linguisti) ho cercato di dare spazio, per alcuni idiomi, a qualche approfondimento di natura culturale per rendere più gradevole l'esposizione.
Bellissima lezione! dai parliamo di tutti in dialetto già siamo nel caos ci mancherebbe anche questa poi la misura è colma
Nse pul parlè sa la tlevision, toca parlè sa le person.
Questa interpretazione della ripartizione linguistica e della derivazione di esse è assai discutibile! Ogni tanto nel corso del tempo queste interpretazioni vengono riviste e corrette! La ricostruzione delle origini è difficile da definire in quanto spesso le vicende e i domini che si sono avvicendati nel corso della storia hanno avuto dei percorsi tortuosi che sono difficili da ricostruire! tra un decennio lo studio delle origini linguistiche approderà a nuove letture che modificheranno la loro interpretazione! Il ligure che pare assomigliarci foneticamente un po' come dice lo studioso al brasiliano, forse può assomigliare al portoghese, ma noi per notorietà ci viene in mente il brasiliano! Grosso modo possiamo concordare in linea di massima ma aspettiamoci nuove letture interpretative tra un po' di tempo!
Tabarka in Tunisia non è un'isola ma un semplice promontorio dell'omonima città.
Un bel corso per parlare in pubblico magari ?! 🤔🤔🤔🤔🤔
Corso riferito ai Corsi in toscana si pronuncia corso con la ò aperta (il corso con la o chiusa è riferibile a tutte le altre definizioni del termine)
la provincia di Fano??????? da quando?
NOTA: Sappada ora è in Friuli😎
Ma prima era in veneto
Per quanto ne so ancora no
Si... È in Friuli dal dicembre 2017....
Hanno spostato Sappada!
Non lo sapevo!
Ma non avevano già votato nell'800 per passare in Veneto? Si sono pentiti per le tasse, eee?
@@paolox2458 secondo me, passando al Friuli ha risalto migliore come località turistica montana. In Veneto è "una delle tante" località nelle Dolomiti.