Per chi fosse interessato, qui ho scritto un breve riassunto dettagliato delle regole della pronuncia restituta "standard" del latino classico: - C e G sono sempre velari come in "cane" e "gatto" (IPA /k/ /g/), per cui "Cīcerō" si pronuncia /ˈkiːkɛroː/ e "gens" /gɛŋs/ - H è sempre aspirata come in inglese (IPA /h/), per cui "habeō" è /ˈhabɛoː/ - S è sempre sorda come nella parola "sorso" (IPA /s/), mai sonora come in "lasagne", "rosa" quindi è /ˈrɔsä/ - T si pronuncia sempre come si legge anche davanti a I, "patientia" si pronuncia /patiˈɛntiä/ - V è una u consonantica (IPA /w/) e si pronuncia come la w inglese in "will" e "window", quindi "volvere" si pronuncia /wɔlwɛrɛ/. In realtà in latino la distinzione grafica (indipendentemente dalla pronuncia) tra V e U è un'innovazione molto recente di origine scolastica, infatti in alcune edizioni critiche dei classici latini si può trovare scritto "Vndae" e "uiuere". - Z la trova solo nelle parole di origine greca e si pronuncia come la s sorda italiana (IPA /z/) in "rosa" e "chiesa". - Pure i suoni CH, TH, PH e RH sono prestiti dal greco, e si leggono pronunciando le corrispondenti consonanti base seguite da una leggera aspirazione (IPA /kʰ/ /tʰ/ /pʰ/ /rʰ/) - Il suono palatalizzato italiano "GN" di gnomo e gnosticismo (IPA /ɲ/) non esiste in latino, dove le due lettere sono pronunciate separate come in inglese "magnet" e "recognise" (IPA /ŋn/) - Le vocali latine sono le stesse italiane A E I O U (IPA /ä/ /ɛ/ /e/ /i/ /ɔ/ /o/ /u/) con l'aggiunta della vocale greca Y che si pronuncia come la u francese o la ü tedesca (IPA /y/). Tutte le vocali hanno una distinzione di lunghezza tra brevi e lunghe, e per agevolare gli studenti le lunghe sono segnate con dei macron (es. ā, ō). Questa distinzione, che può sembrare strana e lontana dalla sensibilità linguistica romanza in realtà esiste anche in italiano (es. "pAla" e "pAlla", "prendEre" e "vedEre"); mentre però in italiano l'allungamento vocalico è causato dalla posizione dell'accento e particolari combinazioni di consonanti in latino questo è una caratteristica di ogni singola vocale, un po' come succede in ungherese o in giapponese, e conoscerne le regole è fondamentale per comprendere appieno la metrica e la poesia latina. - E ed O si pronunciano sempre aperte (IPA /ɛ/ /ɔ/) come in "bèllo" e "però" quando sono brevi, anche quando non sono accentate (come in sardo o in polacco), Ē ed Ō invece sono sempre chiuse (IPA /eː/ /oː/) come in "Órso" e "Égli", anche quando non sono accentate, per cui "mendax", "pons", "flēbilis" e "flōs" si pronunciano /ˈmɛŋdaks/ /pɔns/ /ˈfleːbilis/ /floːs/. - I dittonghi AE e OE si leggono come sono scritti, con l'accento sulla prima vocale (IPA /äɛ/ /ɔɛ/), quindi "Caecilius" e "amoenus" si leggono /käɛˈkilius/ e /äˈmɔɛnus/. - Ultima precisazione, la I breve è semivocalica come in "ieri" e "yogurt" (IPA /j/) solo ad inizio parola, altrimenti prima di una vocale è sempre pura (IPA /i/)ed appartiene alla sillaba precedente, per cui "constantia" e "ɡladius" si leggono "constanti-a" e "ɡladi-us" (IPA /kɔŋ.ˈstaŋ.ti.a/ /ˈɡla.di.us/) accentuando la divisione delle sillabe, e non "constantya" e "gladyus" come verrebbe da dire con le regole di sillabazione italiane. Fonti: "Latine disco" di L. Miraglia, "Alfabeto e pronuncia del latino" di A. Traina e il classico "Cambridge latin course" Per chi fosse curioso di ascoltare un brano letto con questa pronuncia consiglio di visitare il canale "Latinitium". Mi fa sempre sorridere come la gente si stupisca, o addirittura ci rimanga male una volta scoperta l'esistenza della pronuncia restitituta del latino, in realtà è usata in tutto il mondo da più di cento anni come pronuncia standard per l'insegnamento del latino nelle scuole e nelle università, noi siamo gli unici che lo pronunciano come l'italiano per tradizione, esattamente come i greci pronunciano il greco antico come quello moderno.
Tutto giusto, ma il latino ha avuto un'evoluzione e la pronuncia ecclesiastica è l'ultima in ordine di tempo. Sarebbe interessante capire quando, perché ed in seguito a quali influenze si sia poi evoluto, ma temo che si sconfinerebbe in periodi storici successivi a quelli ricompresi nelle ricerche dell'ottimo Trizio
@@paolox2458 quella che ho descritto non è una ricostruzione storica della pronuncia del latino classico, ma un insieme di regole che la maggior parte dei filologi e latinisti un paio di centinaia di anni fa hanno deciso che è il modo migliore di pronunciare il latino rispettando le sue caratteristiche principali, basandosi sulle testimonianze dei grammatici antichi e su come presumibilmente gli autori classici, leggevano i loro lavori. Se l'intento invece è fare una sorta di mappa linguistica della pronuncia del latino nell'età imperiale allora è un altro paio di maniche: non essendoci mezzi di diffusione di massa di una lingua "standard" come televisione o scuole pubbliche la lingua cambiava tantissimo in base al luogo di provenienza e la classe sociale (il bel latino di Cicerone che ho descritto nel commento sopra era di sicuro distante anni luce da quello di un mercante semianalfabeta, senza nemmeno uscire da Roma). Inoltre ci sono alcune caratteristiche del latino classico su cui i filologi non concordano, come per esempio la natura dell'accento, la apertura e chiusura delle vocali, il ritmo della frase dato dall'alternanza di sillabe lunghe e brevi, la nasalizzazione delle M finali... Riguardo la pronuncia ecclesiastica ci sono alcune cose da chiarire su cui ho visto semplificazioni disorientanti su alcuni libri scolastici. È vero che la pronuncia del latino è cambiata significativamente nel tempo, ma è sbagliato dire che la pronuncia ecclesiastica è quella del quinto secolo dopo Cristo: a partire dalla caduta dell'impero romano finché il latino è stato usato come lingua franca ogni paese ha modellato la pronuncia del latino su quella della propria lingua nativa; i francesi pronunciavano il latino come il francese, gli inglesi come l'inglese, i tedeschi e quasi tutto l'est europa come il tedesco (qualcuno lo fa ancora adesso) e logicamente gli italiani come l'italiano. La pronuncia italiana del latino è stata resa obbligatoria e di riferimento per il latino ecclesiastico solo nel 1918 da papa Pio X, non con poche resistenze e quando in quasi tutta Europa e in America da cento anni era ormai prassi usare quella restituta nelle università. C'è anche da aggiungere che il latino ecclesiastico è diverso da quello classico e ha come riferimento per la prosa appunto non gli autori classici ma la bibbia Vulgata e i padri della Chiesa, ed è quindi legittimo che abbia una sua pronuncia distinta. Proprio per il fatto che il latino ecclesiastico è diverso da quello che si studia a scuola sono sempre stato contrario ad usare la pronuncia italiana per insegnare il latino a scuola, è a mio parere una sovrastruttura che impedisce di percepire il vero spirito della lingua ed un sintomo della tendenza che sta prendendo il modo in cui è insegnato il latino nelle scuole, ovvero come una versione più difficile dell'italiano per imparare a ragionare sulla lingua: concedendomi una licenza poetica è come sezionare un cadavere per imparare l'anatomia, ma il latino non è un cadavere! È una vera lingua, quella che ha unito l'occidente per secoli, come tale deve essere studiata e a mio parere anche avere i suoi suoni caratterizzanti.
@@tiberiusaemiliusvictorius1363 Ti ringrazio tantissimo dell'appassionata risposta. Pur essendo un profano ho ben capito che l'ecclesiastico è ricalcato sulla pronuncia italiana, quello che mi chiedevo è quando si è discostata dal classico; giustamente fai presente che i mezzi a nostra disposizione sono limitati. Mi chiedo se tante volte fosse già presente ad esempio in ambito dialettale, considerando che anche oggi è possibile riconoscere i confini linguistici di molte tribù prelatine, oppure se dipendesse da influenze esterne, diciamo genericamente germaniche. In ogni caso mi inchino di fronte a tanto amore per la lingua latina
@@tiberiusaemiliusvictorius1363 avendole studiate entrambe, non sarei così propensa a considerare l'erasmiana così valida, basta pensare a tutti gli strafalcioni che si sono fatti nelle traduzioni in passato, aggiungiamo poi che la scrittura con cui il latino è proposto nei libri non è certo in pari col la restituta, non se ne fa nulla. Col greco almeno abbiamo gli spiriti e l'alfabeto non è poi così tanto cambiato. Inoltre mi pare molto più ingiusto applicare la restituta sia a Catone che ad Apuleio. Non è tanto diverso da come oggi il sanscrito venga letto
Non ho mai scritto commenti sul tuo canale perché mi sembrava banale e ripetitivo farti dei complimenti ma questa volta devo farlo. Semplicemente bravissimo. Una lezione che avrei potuto seguire per ore, tanto eri nella parte e spiegavi con una naturalezza, serenità e professionalità tanto apprezzabili. L'argomento poi era estremamente interessante. Grazie e bravo ancora. Ave.
Mi assoccio nei complimenti. Non so se sarà possibile, ma mi picerebbe un aproffondimento sulle diversità linguistiche dei popoli italici. Poi hai accennato ai Sardi e alle diatribe sull'antichità del loro linguaggio. Puoi spiegarlo meglio?
Non si smette mai di imparare! dopo 6 anni di latino fra scuole medie e liceo ed avendo preso di traverso lo studio della materia, avevo maturato alcune modeste convinzioni che però oggi vengono corrette con grande professionalità e mia divertita sorpresa. Mi riferisco in particolare alla pronuncia della C che suona una K. Me lo aveva detto anche un mio amico/collega quando lavoravo in Belgio ed io non ci avevo creduto pensando spocchiosamente "cosa ne saprà un belga del latino!!!". bene così allora! Stiamo tutti sempre attendi alle posizioni dure e prive di autocritica e grazie a Roberto per l'aiuto ad una pur tardiva revisione. Andrò a scusarmi con il mio amico Erwin e prometto che se dovesse essere vero "che si rinasce" studierò il latino per parlarlo come facciamo tutti con Inglese, Francese, ecc. Grazie ancora
Ave Roberto: io sono argentino e sto imparando l’italiano. Trovo veramente affascinante tue puntate, innanzitutto per la tua passione al spiegare gli argomenti. Li trovo molto interessanti ed è un grandissimo esercizio pero allenarmi all’italiano. Ti ringrazio molto me e ti congratulo per la profondità degli argomenti. Salve romani! A presto
Roberto, sono un'insegnante di latino e greco, ti faccio i complimenti, perché è un piacere ascoltarti. Nel 1978 in quarta ginnasio il professore, eccezionale, ci faceva leggere il latino con la pronuncia arcaica e in più seguiva il metodo del latino, detto natura. Ti ringrazio, perché mi hai portato indietro nel tempo. Grazie
Penso che se I blogger di You tube insegnassero nelle scuole avremmo studenti entusiasti di imparare e studiare poiche' questi canali sono in grado di aprire orizzonti sempre nuovi anche a chi come me ha studiato molto . Bravi grazie
Io ho 21 anni e seguo Roberto già da 2 anni circa. La mia cultura generale è aumentata tantissimo, inoltre lui fu esattamente ciò di cui avevo bisogno per far si che la fiammella di passione che avevo per Roma diventasse un falò. La storia era la mia materia preferita alle medie, ma Roberto l'ha proprio portata ad un altro livello. Non riesco a fermarmi, ho una sete di conoscenza scioccante, e mi sento orgoglioso di studiare tutto ciò poichè sono figlio di tutto ciò. L'avessi avuto come professore starei all'università ahahahah.
Fondamentalmente perché non mettono voti e chiunque può ritenere di aver capito anche quando non è così. Scherzi a parte diciamo che per quanto siano interessanti e bien spiegati, gli argomenti non possono mai essere approfonditi come a livello scolastico.
Il fatto è che così bravi , si trovano ad insegnare nelle università non nelle scuole primarie o superiori. Perlomeno è difficile . Anche perché un bravo youtuber guadagnerà meglio di un insegnante scolastico. Ed anche professori universitari guadagnano di più . Ma in fondo ; gli studenti... li meritano così bravi alle scuole dell'obbligo o superiori? Però son d'accordo che sarebbero più interessati e parteciperebbero più di quanto fanno adesso
Sono pienamente d' accordo. In teoria molte cose potrebbero andar meglio nell' insegnamento in pratica si raccoglie quello che e' stato seminato spesso male
Hola, Roberto, Fue un amigo quien me recomendó este video, y aunque yo no hablo italiano, entendí buena parte de lo que dijiste. ¡¡Excelentre trabajo y hasta un próximo video!!
Meraviglioso !!!! Abitai a Roma 9 anni, Roma e' stata sempre per me una fonte infinita della storia e conoscenza umana, pero il Vostro canale mi apre ancora in piu' questi orizzonti. Scusate se faccio qualche sbaglio, pero sono Polacco che vive adesso a Londra. E sono davvero contento che posso imparare ancora le chose nuove tramite gli Vostri racconti. GRAZIE
Eres un profesor estupendo, apenas hablo italiano y he entendido prácticamente toda tu explicación sobre el latín y su pronunciación, un tema que siempre me ha apasionado. Gracias de corazón por ser tan didáctico. Te escribo desde el norte de España, desde el Principado de Asturias. Un saludo. Te seguiré con sumo gusto
Caro Professore, parlo direttamente dal Brasile. Sono uno degli eredi della lingua latina attraverso il portoghese, una variante del dialetto galiziano, il portoghese Galaico e, ancora una volta, rinnovato ultra equinotialem, nel mio paese. Grazie per il tuo video, è emozionante e mostra l'avventura delle lingue fino a raggiungere la nostra vita quotidiana, fino a diventare la nostra letteratura. Ho una passione per le lingue, le loro origini e l'etimologia. Spero di poter contare sulle tue brillanti spiegazioni in altri video. Grazie mille.
Grazie mille, Roberto. My Italian is rudimentario, but I could understand everything thanks to your clear pronunciation and your redundant language. I appreciate it a lot! I am a teachers trainer of French, have studied Latin in school and medieval latin and ancient French in university. I love to teach language history of French and the history of Western-European languages and cultural history. Saluti da Olanda, Martina
@@horsewithnoname8795 maybe is a "language false friend", all western european language has words which come from common latin roots (just to stay on theme) but have different meaning in each language.
@@zenitone "All western European languageS HAVE words ..." and you still did not explain why his language was "redundant." In case you don't know "redundant means: "no longer necessary." So would you please tell us which language of his was no longer unnecessary?
@@horsewithnoname8795 Sorry for grammatical error. As you, i have no answer to your question, only Martina knew it, i just provided a hypothesis. I'm italian and "redundant" i would translate it with "ridondante" but this word in italian means: repetitive or overabundant or excessively rich (realy realy realy rare used for "no longer necessary", i can say never ..., same root different meanings), wich anyway are meanings, in my opinion, not applicable to the video
@@zenitone I am even more confused now than before your last reply. The meaning of the word is the same in English as in Italian, I simply did not list all those meanings in may previous reply, but yes, "repetitive and overabundant" are also included in the English meaning of the word. However, I still don't understand what part of the Roberto's lesson was "repetitive or overabundant." I am and Italian-American and fluent in both English and Italian and I personally think every word he said was precise, clear, necessary and appropriate to the discussion.
Ammirevole ! Straordinaria opera di divulgazione condotta con precisione e grande efficacia e capacità di coinvolgimento, ma al contempo con semplicità e facilità di comprensione. Su temi poco trattati diffusamente e perciò molto poco noti ai più. Grazie di cuore per l'impegno la competenza e la passione con cui ci avvicini al mondo antico ! Paola Mansi
Grazie, bellissimo, ho studiato il latino in Argentina nel liceo scientifcio 3 anni e lo pronunciavamo come hai detto che corrisponde al latino classico, i professori dicevano che il metodo era tedesco, o studiosi tedeschi che dicevano che andava prononciato cosi. Credo gli avvocati qui continuino lo studio del latino (ne hanno bisogno per le leggi e il diritto) con quello stesso metodo
Complimenti Roberto, è sempre emozionante risalire alle origini e attraverso la storia sapere perché oggi siamo o parliamo così. Una lezione la tua che ci capire come siamo ancora legati, anche con la lingua, a quel lontano impero. Grazie per le ricerche e per il tempo speso per farci conoscere anche questo aspetto.
Ho scoperto questo canale e volevo ringraziare per l'entusiasmo che trasmette. Magari anche nelle scuole fosse insegnato così il latino! (Comunque volevo dire in realtà che ho sempre in testa l'idea di girare per la Roma di oggi e immaginare - sentire parlare la gente in latino. Sarebbe pazzesco 😂)
Da laureato in Filologia, linguistica e letteratura italiana non posso non apprezzare questo video! 🤩 Complimenti Roberto! 💪 Un piccolo appunto: nel passaggio tra il latino tardo e le lingue romanze è fondamentale l'Appendix Probi, una raccolta di "errori" ormai comuni raccolti da Probo, maestro di Grammatica.
Caro Dott. Roberto Trizio, La ringrazio calorosamente. Per me, questo fu il massimo! Ritengo che la lingua sia per una civiltà quello che il sangue sia per un corpo. Sono molto lieto di avere studiato il latino e il greco dai Gesuiti e all'università per un totale di otto anni. E la Sua spiegazione mi completa il quadro. Grazie ancora!
La mia prof. delle Magistrali ci rivelò la verità riguardante la pronuncia del Latino classico... Mi ha fatto sorridere sentire da questo signore molto preparato come venivano pronunciati i nomi di Cesare e Cicerone: mi ha fatto tornare indietro nel tempo, a quando la prof. li enunciava allo stesso modo.
Grazie, ti ho scoperto da poco e mi sto rimettendo in pari, l'argomento per me è amore allo stato puro (Roma antica) e la competenza e la passione con cui lo tratti è splendido
Ho 60 anni e studiai latino solo alle scuole medie (quindi le basi e basta). Mi è tornato il desiderio di riprendere la conoscenza di questa lingua vedendo i suoi video di storia e società dell'antica Roma. Bravo!
Bravissimo come sempre. Io che ho studiato ragioneria ma appassionato di storia riconosco di avere delle carenze enormi quando passeggio per Roma e provo disperatamente a tradurre ciò che trovo e incontro nelle diverse iscrizioni riportate sulle lapidi antiche romane. Ma la mia origine grecanica mi sta aiutando un bel pò insieme ai tuoi documentari.
Gracias Roberto, ha sido muy grato escucharte, te felicito por la claridad conceptual y la facilidad con la cual has explicado un argumento fascinante, como la evolución de nuestra lengua madre. Saludos desde la Argentina. / Grazie Roberto, è stato molto piacevole ascoltarti, complimenti per la chiarezza concettuale e la facilità con cui hai spiegato un argomento affascinante, come l'evoluzione della nostra lingua madre. Saluti dall'Argentina.
Complimenti per l'esposizione in modo chiaro e diretto, si sente il lavoro, soprattutto di ricerca, sviluppato con passione e dedizione, da diffondere nelle scuole di ogni ordine e grado
Ottima e chiarissima lezione. Ho studiato il latino per 4 anni , all'inizio mi fu ostico ma poi mi piacque, a distanza di tempo ho ancora dei ricordi . Alla sua spiegazione,mi permetto di aggiungere che alla base dello studio del latino è fondamentale studiare l'analisi logica in quanto questa lingua ,avendo pochissimi articoli, è declinata .Lo studio del latino, mi ha "aiutato" anche nella matematica ,sembrerà strano, eppure per me così è stato,questo perchè ritengo il latino una lingua di ragionamento ,come succede nei problemi e calcoli matematici, per cui una frase importante ,prima di tradurla in italiano, doveva essere "costruita" e mi ricordo che il verbo era sempre messo alla fine .
4 ปีที่แล้ว
Chi ha studiato veramente il latino, ha una marcia in più. Lo applica sempre; di questi tempi poi la logica ci "aiuta a ragionare". Quando iniziai gli studi dell'inglese, rapidamente incasellai preposizioni, congiunzioni ecc. aiutandomi con il latino. Un semplice esempio: da subito WHO fu nominativo, WHOM dativo e accusativo, WHOSE genitivo. Potrei farne molti altri di esempi, ma non credo sia necessario. La grammatica inglese è semplicissima, per questa ragione domina il mondo. Purtroppo, l'italiano corretto è precluso al 90% degli stessi italiani, ai quali è stata data una preparazione culturale pressochè inesistente, o, peggio ancora, sessantottina!
Vero, è una forma di rispetto verso le propria cultura. Per questo sostengo da tempo che il Mediterraneo, l'Italia prima di tutti, debba essere deamericanizzato prima di perdere ogni rapporto con il suo immenso passato.
Curiosa osservazione dopo una lezione sull'evoluzione naturale delle lingue. Caro Ludovico, lasciamo pure che le lingue si evolvano, contaminino, mescolino, arricchiscano di nuove parole come è sempre stato, senza il feticismo della purezza. Vivo in Germania e qui si sono diffuse negli ultimi anni molte parole in italiano - a partire da ciao che ora usano molti giovani per salutarsi quando vanno via - e allora? Va bene così. Non c'è assolutamente nulla di male nell'usare termini di altre lingue dato che tutte le lingue del mondo non sono altro che miscugli.
@@manciano2009 A onor del vero la lingua che gli europei dovrebbero tornare ad usare per parlare tra di loro è quella latina. L'inglese è solo più facile da imparare. Ma niente più anglicismi né francesismi.
@@Arkanum90le lingue sono fluide per definizione e il latino si è evoluto in altre lingue (ancora in evoluzione) che si parlano oggi. Io l'ho studiato nove anni, l'ho amato, amo molti autori della letteratura latina e di tanto in tanto mi diletto traducendo per conto mio ma questo non significa niente: è un fatto personale. La metà della popolazione mondiale capisce l'inglese: sarebbe veramente masochista decidere - dall'alto? - che da oggi si deve parlare latino, tanto più che mancherebbero le parole chiave per fare quello che ha fatto lei: accendere il computer con l'elettricità, connettersi alla rete e scrivere con la tastiera. In latino sarebbe veramente ridicolo. Buona domenica. Lasciamo che le cose evolvano, cambino, il mondo va avanti, godiamoci l'evoluzione delle cose. Nulla ci vieta di ricorrere agli amati dizionari, come l'intramontabile Rocci di greco. La saluto
Io ho studiato Lettere all'Università di Padova negli anni 1964 - 69. Lì c'era la vera pronuncia classica, quella dei tempi di Cicerone e di Cesare : c, g dure, dittonghi pronunciati ecc. Inizialmente non è stato facile abituarsi, perché nel liceo classico c'era la pronuncia che tutti conoscono. Grazie per il suo video interessante e completo, che mi ha riportato indietro nel tempo.
Roberto, ho scoperto i tuoi video pochi giorni fa, e mi sono piaciuti tanto! Sto adesso guardandoli, ed imparando storia della Roma antica e della lingua latina, grazie ai tuoi video. Allo stesso tempo, miglioro anche il mio italiano! Grazie!
Gracias desde Hispania. Debemos a Roma nuestra lengua y nuestra cultura. Creo que el español es, junto con el italiano, la lengua romance que ha conservado en mayor medida el latín. Aún hoy día, las dos lenguas son tan parecidas que es relativamente fácil para un español seguir esta espléndida lección en italiano.
En términos de lejico y vocabulário el italiano,portugues y el sardo son mas parecidos ao latin. Latin:Facere Sardo Faghere Italiano Fare Portugues Fazer Espanhol Hacer Latin:Ovus Sardo obu Italiano uovo Português ovu Espanhol Huevo Latin mulierem Sardo muliere/mugere Italiano moglie Português mulher Espanhol mujer Latin domina/dona Sardu dona Italiano donna Português dona Espanhol dueña Latin nobis Sardo nois Italiano noi Português nóis/nós Espanhol nosotros Latin filius Sardo filiu Italiano figlio Português filho Espanhol hijo Latin tartaruca Sardo tartaruga Italiano tartaruca Português tartaruga Espanhol tortuga Latin testam Sardo testa Italiano testa Português testa Espanhol frente Latin femina Sardo femina Italiano femina Português fêmea Espanhol hembra Latin hominis/homus Sardo homine Italiano uomo/uomini Português homem Espanhol hombre Latin habemus Sardo amus Italiano abbiamo Português havemus Espanhol hemos Latin factus Sardo fattu Italiano fatto Português fato Espanhol hecho Latin per/pro/pra Sardo per/pro/pra Italiano per Português per/por/pra Latin solus/capellus/corpus Sardu solu/cabellu/cabeddu/corpu Italiano suolo/capello/corpo Português solo/cabelo/corpo Espanhol suelo/pelo/cuerpo Latin dentis/linguam/ossus Sardu denti/limba/língua/ossu Italiano dente/lingua/osso Português dente/língua/osso Espanhol diente/lengua/huesos
Muito bom, professor, o senhor é muito competente, eu me inscreví em vosso canal, eu me aproximo muito das coisas Latinas, eu sou brasileiro más creio que meus antepassados vieram da região que o senhor mostrou, aquí no Brasil nós falamos o português ( creio que o senhor o sabe), vou assistir todos os vídeos, pois estou tentando aprender o italiano. Abraço. BR.
Vai firme Tião! Depois de um ano entendo quase tudo que ele fala. Sinto que o conteúdo desse canal agregou muito na minha cultura. Abraços de Florianópolis!
La maniera que parlavi e molto chiaro e la velocita e perfetto per me per che sto imparando l’italiano e il major parte di cose que ascolto e ancorra dificile per me capire, ma il tuo voce in questo video e ottimo per alcun che volere imparare la lingua con continuti pui interessanti che usualmemte c’e per studenti di mieu livello. Grazzi per farlo!
@@eduardorodrigues8413 Bom dia Eduardo,também conheci a pouco esse mestre e não foi por causa de ser eu professor de História ,mas por estar "imparando l'italiano"aprendendo italiano.abraços
Roberto, sono diventato rapidamente uno spettatore devoto. Quest è stato un grandissimo discorso su un soggetto veramente vicino alla mia anima. Grazie mille da un nuovo studente vostro da Winnipeg, Canada :-)
Ma guarda un po'! Mai mi sarei aspettato una lezione così interessante alla mia età(74)! Ho sempre amato e rispettato il latino,che studiai negli anni 59/60 nella vecchia scuola media.E che sono sempre stato orgoglioso di averlo conosciuto.Grazie infinite!
Ricordo che a quei tempi entro la seconda media avevamo già appreso tutte e cinque le declinazioni latine. Coloro che si presentavano al liceo avevano un gran vantaggio con lo studio del greco rispetto agli studenti di oggi.
@@antonellarussoniello La ringrazio!ora vado verso i 76 e continuo ad essere curioso per tutto ciò che è nuovo e mi insegna qualcosa.Mai fermarsi a'venerare' il passato!saluti,William
Gracias por tus videos, son muy interesantes para aprender cosas de la Roma antigua. Espero que entiendas castellano que también proviene del latín. Saludos desde Argentina.
@@Gustavo-fd2rp In genere los italianos,mas o menos un poco de español lo comprenden.Lengua neolatina...😉 Ps Giovannini...origen italiana como muchos argentinos. Cuando los italianos pobres (inicialmente principalmente del norte, especialmente de la región de Venecia) emigraron en Argentina se dicia( período 1880-1920) " Rico como un argentino". Después, lamentablemente, hubo turbulencias políticas y económicas, con varias dictaduras como bien sabes ...😥 ¡Saludos desde Italia!👋🥂
Conoscere le origini è davvero importante, la chiarezza della comunicazione arriva proprio dalle basi, conoscere vuol dire parlare sapendo quello che si dice, grazie per le informazioni
Grazie Roberto, hai aperto un argomento sulla lingua latina affascinante, porti un approfondimento in modo semplice e essenziale anche per chi non conosce questa meravigliosa lingua.
I tuoi video si guardano con grande entusiasmo, se fossero inseriti in un contesto scolastico credo che, renderebbero lo studio veramente piacevole. Facci un pensierino.
No. A scuola ci pensa la scenziata della Azzolina con il comitato tecnico scentifico. Banda di dementi. Secondo me se gli chiedessero chi era Michelangelo o Raffaello, non credo che saprebbero dare giusta risposta
@@nicoetna9261 la Azzolina ha due fottutissime lauree e dopo aver fatto la professoressa stava per diventare preside ma poi è diventata ministro, evidentemente c'è qualcuno che rosica qui
Che bella la pronuncia classica, altro che quella ecclesiastica! Ho sempre studiato latino da autodidatta, un po' grazie all'aiuto della mia professoressa di italiano dell'epoca, e ricordo con piacere le battaglie che facevamo, perché lei voleva che leggessi il latino in "italiano" ed io, invece, volevo continuare a leggere in latino. Sei grande Roberto, però una nota, ti sarai confuso haha appena prima e dopo aver detto che C e G si leggono sempre dure, hai continuato a leggere legit o legionari con la G dolce haha.
@@italo021012 scusami, non ci deve essere per forza una ragione se preferisco una cosa rispetto ad un'altra🤔 quella classica, secondo me, dà più quel senso di antichità e lingua a sé, e quella ecclesiastica mi sa di latino sciacquato dall'italiano e non mi piace. Poi… de gustibus✌️
@@Fabio-dn3fx OK i gusti sono gusti. Se ti piace va bene, l'importante è non imporla a milioni di studenti di tutto il mondo. Perdonami una curiosità: perché i caratteri cinesi nel tuo pseudonimo?
@@italo021012 No, io penso sia importante eccome importarla. La lettura italiana è andata sviluppandosi così, però quella latina pura (ovviamente non si hanno certezze matematiche) è quella classica! Molto meglio quella per imparare il latino, a parer mio, ma alla fine, come abbiamo detto, i gusti son gusti. Io studio cinese e coreano all'università, per questo i due nomi. Translitterare il mio nome in cinese o coreano suonerebbe malissimo, quindi ho finito per trovare dei nomi che siano molto più nativi. "Fabio" in coreano, ad esempio, si leggerebbe P'abio, non proprio bellissimo haha
Questo video sarebbe un tributo bellissimo alla mia, purtoppo scomparsa , professoressa di gereco e latino, Loredana Benobini, docente del Liceo Classicco F. Petrarca di Trieste la quale ha sempre insistito sulla più probabile pronuncia del latino. In giorno si mise a leggere un autore mediolatino e ci chiese: avete notato che ho cambiato pronuncia? Non siamo più nell' "aetas aurea", già con Tacitus ( e la sua "maledicta brevitas") siamo nell' "aetas argentea". La Professoressa Bernobini ha combattuto per decenni a livello accademico per far capire come il latino si è evoluto nei secoli. Grazie Prof Berno " la Berrno". Non sarà mai dimenticata.
Già negli anni '70 dell'altro secolo, al liceo classico il nostro professore di latino ci faceva leggere i testi con la pronuncia restituta. La prima volta che mi sono imbattuto in un suo video sono rimasto stupito nell'ascoltare il saluto iniziale: pronunciato come se noi in italiano scrivessimo "ave legionari". Da un autentico esperto di Roma nell'epoca classica quale lei è mi sarei aspettato di sentir dire qualcosa che in italiano potremmo scrivere come "Auete leghionarii". Ma con questo video lei ha fatto ammenda. La perdono. Un ulteriore dettaglio che mi pare di ricordare riguardo alla restituta attiene alla pronuncia della vocale "e"; la quale come in italiano poteva essere aperta o chiusa (dolce). Ma quando era dolce veniva spesso pronunciata in modo molto stretto, quasi fosse una "i". Tanto che in molte parole derivate dal latino troviamo in italiano la "i" al posto della "e" stretta. Ad esempio "væ", pronunciata come "uae", era in realtà quasi "uai" e diventa in italiano "guai".
Ti vogliamo in tv in prima serata. Liberateci dei talk show e dai programmi che propongono e ripropongono giochini noiosissimi. Una bella lezione della nostra storia avrebbe anche, tra le altre cose, il merito di farci ritrovare il senso di comunità di cui dobbiamo essere orgogliosi e, troppo spesso dimenticato.
"È nato prima l'uovo o la gallina?" È interessante sapere che Inizialmente esisteva una distinzione scritta tra le consonanti K, C, Q: K solo davanti alla vocale A (o davanti alle altre consonanti) C davanti alla E e alla I Q davanti a V (u) e O Quindi è verosimile che in una prima fase esistesse realmente una distinzione fonetica percepita tra il suono della velare [k] come in "casa" ['ka:sa] e quello della palatale [c] come in italiano "chiesa"/['cjɛ:za]. Quest'ultima consonante infatti è più anteriore come punto di articolazione della lingua rispetto al palato. Non è quindi da escludere che già nel latino parlato di età pre-classica, la consonante palatale [c] abbia convissuto con degli allofoni davanti alle vocali /e/,/i/ e ai dittonghi /ae/,/oe/. È verosimile che [c] possa essere stata pronunciata portando progressivamente più avanti la lingua sul palato, alternandosi sia con una fricativa palatale [ç] o [hj] come nel siciliano /sciuri/ [çuri] [hjuri] (=fiore), sia con la fricativa postalveolare [ʃ] come nel toscano /pace/ ['pa:ʃe]. Nel frattempo, mentre nel latino classico le due consonanti K e C convergevano in un unico grafema , nel latino parlato della stessa epoca si veniva a stabilire, in maniera del tutto spontanea e genuina, una netta opposizione fonologica tra i foni [k] e [tʃ] che corrisponderanno all'uso attuale nell'italiano e nel latino ecclesiastico.
bello !!! Lei è spiegato in modo chiaro, interessante! è facile da capire per uno straniero chi vuole studiare la storia della lingua italiana! grazie!
Grazie ❤️❤️ ❤️ Piccola aggiunta: nel latino classico v'era l'accento melodico, come nel greco, per cui una sillaba accentata veniva pronunciata innalzando, o abbassando, la tonalità della voce. Inoltre la "E" e la "O" hanno pronuncie differenti, quando sono lunghe si pronunciano chiuse, al contrario, quando sono brevi la pronuncia è aperta. Per quanto riguarda la "Y" essendo importata dal greco, e trovandosi solitamente in parole di origine ellenica, andrebbe pronunciata come la "U" francese. Ci sono anche altre differenze ma le maggiori sono quelle che tu hai riportato e quest'ultime.
@@sonogabri1 Il latino è la madre del tuo italiano, del mio portoghese, il francese ed anche lo spagnolo. Quello che studia il latino non avrà dei problemi per capire quest'altre lingue. Ma ti confesso che anch'io não conheço porra nenhuma de latim!
mamma mia quanto mi ispira sto video :D qui in germania ho un amico (che casualmente si chiama robert) che fà l'insegnante di storia e ha studiato anche il latino. un giorno io e mio fratello stavamo parlando in sardo, lui si gira sorpreso e ci chiede perchè parliamo in latino e non in italiano. puntualmente sorridendo gli abbiamo detto che stavamo parlando in sardo. comunque il sardo prima della conquista dei romani era totalmente diverso dal sardo attuale che con il tempo si è latinizzato conservando però anche le sue radici prelatine. per esempio per dire domani in sardo si dice crasa, la casa = sa dommo, il maiale = su porcu, la finestra = sa ventana e quì è ovvia la derivazione dallo spagnolo. ora vi faccio saltare dalla sedia con dei nomi di cose e animali casuali che NON hanno la radice latina. (th si pronuncia come il "the" in inglese. la lucertola = sa thilicherta, la cavalletta = su thiliprche, la melanzana = su perdinzanu, il cavallo su caddu e ora il colpo di grazia... la carota = sa pistrinacca, la zucchina = sa curcuicca eccetera eccetera.potrei fare altri esempi ma non vorrei dilungarmi troppo. ad maiora a tutti e sopratutto un ringraziamento caloroso a te caro roberto. sei un grande :D
prima della conquista romana in sardegna si parlava una lingua di origine semitica, come oggi a Malta, probabilmente la sardegna aveva molti rapporti con tunisia e algeria piu' che con l'italia pre romana
@@bibiana761 ora capisco meglio il collegamento, in effetti se non mi sbaglio prima dei romani la sardegna era sotto il dominio di cartagine. il tuo commento non fa una piega. e il bello è che in sardegna sono state trovate delle tavole di argilla con scrittura cuneiforme e anche dei geroglifici egiziani se ricordo bene
Dopotutto, anche se il campidanese viene considerato una variante moderna del sardo, vi si trovano ancora termini di origine semitica quali mitza ( sorgiva ) e tzippiri ( rosmarino) di origine forse punica o antecedente, come l'ipotesi del popolo del mare dei shardana
@@michelefrau6072 tra l'altro aggiungo che la lingua ce si parlava in Magreb prima della conquista arabo musulmana era una lingua neolatina come lo sono oggi l'italiano e il francese, ed era simile all'attuale sardo
Caddu deriva dal latino caballus, perdendo il ba e trasformando la doppia l in doppia dd cacuminale come spesso accade nel sardo ( villa -> bidda, valle -> badde, anguilla -> ambidda, in queste parole troviamo anche la trasformazione peculiare nel sardo delle labiovelari qw,gw,w nella labiale b )
La "C" dura. Civitas si pronunciava Kivitas. Civis si pronunciava Kivis. Caesar si pronunciava Kaesar. Kaesar; da cui il termine tedesco Kaiser, e russo Kzar. G la "G" gutturale. Quella per cui "sunt germanis qui trans Rhenum incolunt" si pronunciava Ghermanis.
@@ITALIA290 si fanno tutta una serie di raffronti tra tutte le lingue romanze, i testi latini arcaici, imperiali e volgari, i toponimi, le altre lingue di origine indoeuropea (germanico, slavo), al punto che siamo anche riusciti a ricostruire alcuni termini indoeuropei (es.: testa -> kaput, da cui il latino caput e l'italiano capo).
@@ITALIA290 NON e' affatto stupida la tua domanda, al contrario, é talmente complessa da non avere una risposta netta. Non sappiamo con precisione come parlavano, possiamo fare delle supposizioni. Peraltro la storia di Roma é cosi lunga che sarebbe necessario pure chiarire che il Latino é nato come dialetto locale, e si é evoluto per secoli a livello internazionale. Quindi la tua domanda sarebbe anche : Come lo pronunciavano nel II secolo A. C. ? E come lo pronunciavano nel IV secolo D. C. ? Sicuramente molto diverso!
@@ITALIA290 Infatti non lo sappiamo...è una pura ipotesi speculativa. Innanzi tutto la storia romana è lunghissima, 1000 anni e le lingue evolvono continuamente, anche nella pronuncia. Il latino pronunciato nel IV secolo AC non è necessariamente quello classico di 5 secoli dopo, cosi' come il latino del tardo impero non è più quello di Cicerone...inoltre anche ammettendo che le elites culturali pronunciassero il latino secondo il modello del latino restituito, nulla impedisce di immaginare che il volgo avesse già una pronuncia molto più sciatta, vicino a quel latino volgare che ci è stato trasmesso dalla chiesa cattolica attraverso 17 secoli di tradizione orale ininterrotta! Un esempio: in un graffito di Pompei è stato trovato un errore di ortografia, "hic" scritto senza "h", ovvero "IC"...secondo gli studiosi del latino restituito la "h" si pronunciava aspirata nel latino classico....ma questo errore di ortografia di Pompei indica probabilmente che alcuni suoni del cosiddetto "latino restituito" fossero già scomparsi in Italia nel I secolo DC, cioè in pieno periodo classico! Dunque eviterei troppi dogmatismi su quale sia o quale non sia il "vero" latino.
Premesso che non sono un letterato, ma se la C era dura e si pronunciava come la K, allora a che serviva avere la K nell'alfabeto? A livello logico non ha molto senso... Se Civitas si pronunciava Kivitas, perché non scriverla direttamente così?
Questa é la migliore di tutte le tue minacie che tu hai pronunciato ,quindi da oggi io non sono più soscritto al tuo vlog...no , non é vero , sto scherzzando tu sei grande . Grazie.
Sei stato straordinario nella spiegazione,io non ho fatto studi classici e ascoltare qualcuno che spiga qualcosa con molta semplicità è veramente meraviglioso. Oltre a dirti bravo ti dico Grazie.
Thanks for a very cool and informative video. I don't speak Italian but can understand most of what you were staying because it's pretty close to Spanish, and one of the fields I like most is historical linguistics. Thank you again.
Interessantissimo. Come scriveva Orazio, "Graecia capta ferum victorem cepit et artes intulit agresti Latio". Mi avevano detto qualche anno fa in effetti che il latino studiato al liceo non era esattamente quello parlato a suo tempo. A Milano, sotto la Camera di Commercio, ci sono i resti di un meraviglioso teatro romano ed è presente una registrazione di Albertazzi che recita un pezzo teatrale in latino antico, con la pronuncia appunto, reale, dei tempi di Cicerone. C'è da dire, comunque, che immagino che questo fosse il latino usato dai letterati e, forse, anche dai patrizi, ma il popolo era già tanto se conosceva l'alfabeto forse...Ah, ecco, stavo scrivendo e parli proprio di Apuleio e dei cristiani....Leggevo che il 7 gennaio 1887, tale Wolfgang Helbig, presentò ai colleghi dell'Istituto archeologico di Roma, una spilla (o fibula), in oro, del VII secolo a.c. Rimase vago sul luogo del ritrovamento, anche se poi parlò di uno scavo segreto presso Palestrina (l'antica Preneste). Si tratta di un ornamento maschile, che serviva per legare le vesti, con una importate particolarità, cioè, la presenza di una scritta sulla staffa dell'ago, in latino arcaico (che si leggeva da destra a sinistra): "Manios Med Fhe Fhaked Nymasioi". Tradotto in latino classico, significherebbe: "Manios me fecit Numario", cioè, "Manio mi ha fato per Numerio". Questa incisione appare come la più antica iscrizione latina mai ritrovata. Nel 1980, la filologa Margherita Guarducci, dichiarò che la fibula era un falso. creato ad arte dallo stesso Helbig, in collaborazione con un antiquario romano, Francesco Martinetti, coinvolto in altri casi di falsi. Nel 2011, però, studi effettuati grazie ad un microscopio elettronico a scansione e a una microsonda elettronica, ribaltarono la sentenza e assicurarono che il manufatto risale effettivamente al VII secolo e la sua lavorazione risulta compatibile con le tecniche orafe dell'epoca. PS: Anche io condivido la tua delusione per la caduta dell'Impero romano, dico sempre che mi sento orfano di quello che per me è stata la più grande civiltà della storia: tanto per dire, da sempre detesto Asterix, mai potuto sopportare.....
Bravo, professore! Con questo video ho imparato un sacco di cose. Quando ero al liceo ho studiato il latino con i padri gesuiti soltanto per un anno. Da 2006 ho stato imparando l'italiano. La mia madrelingua è lo spagnolo. Mille grazie per vostre lezioni. Salve!
Mi piacerebbe una lezione sulle differenze lessicali tra latino classico e latino volgare (es equus/caballus; ignis/focus; os/bucca) e sui "dialetti" del latino da cui derivano alcune differenze tra le lingue romanze (es: il francese maison viene dal latino delle Gallie "mansio") visto che sembra che già nel tardo impero fosse già iniziata la differenziazione delle lingue romanze
It is very intresting how the latin speaking countries have so mani dialects/lenguages inside their teritory(ex. Italia have around 200 dialects) except Romania wich despite of her isolation of the latin world and her istorical fragmentation ( Moldova, Valahia and Transilvania ) have a perfect lingvistic unity without making a uniformization effort like France did. Very nice video btw!
The Romanians should be called Dacians ,for they are mainly offsrings of the Dacians. As for the Romans ,from one side ,the Romans did spread indeed very positive things in Europ by from another side ,because of their latin speech ,today we never would know how was sounding the true tongue of the Celtiberians ,the Gauls ,the Helvetians ,the Iberians ,the Etruscians ...
Visto con notevole ritardo questo splendido video che ha risvegliato le reminiscenze risalenti ad oltre sei decadi fa legate allo studio del latino al ginnasio ed al liceo classico. Reminiscenze arricchite dopo tanto tempo dall'attenta lettura del post di Tiberius Aemilius Victorius. Grazie Roberto.
Ho visto oggi il bel video di storia del latino. Ma ho un'ulteriore curiosità. Il Latino letterario non è morto con l'impero romano e non è mai stato soppiantato completamente dal latino volgare e dalle lingue romanza. Per parecchi secoli è diventato la lingua franca della cultura, per esempio Newton e tantissimi altri che non posso citare perché l'elenco sarebbe lunghissimo hanno scritto i loro trattati fondamentali in latino. Forse Galileo è stato uno dei primi a voler scrivere alcuni suoi lavori in italiano. Ma dopo di lui in tutta Europa si è continuato a scrivere ancora in latino. Questo per dire che il latino è sopravvissuto per secoli. Ma la mia curiosità sarebbe quella di sapere che genere di latino era. Era diverso dal latino classico? Si è evoluto in qualche modo? Ci sono grosse differenze o era una lingua cristallizzata. Forse vado oltre lo scopo di questo bellissimo canale che richiama sempre il mio interesse, Ma volevo condividere questo pensiero.
Grazie per questo video. Ritengo che le lingue non abbiano soltanto una forma scritta, ma anche un loro suono particolare. I tedeschi dicono "Kayser" per Caesar. Perché mai gli italiani dicono "Cesare"? Non è solo una preferenza idosincratica: il fatto sta che la pronuncia "italanizzata" rovina la scansione dei versi: "populus" nel senso di "pioppo" non si pronuncia allo stesso modo di "populus" nel senso di "popolo". La metrica dei versi è dunque scompigliata. Vorrei che a scuola venisse adottatata la pronuncia per così dire "ufficiale" nell'epoca di Cicerone: come sapete, i suo nomignolo veniva pronunciato "kikero", e non "cicero". Cesare non disse "veni, vidi, vincit" ma "ueni, uidi, uinkit". Brenno non disse "Vae victis" ma "Wae wictis", come si può facilmente capire dall'odierna parola "guai".
3 cose: 1 ora si spiega perché i germani chiamano il capo kaiser 2 "vai" (imperativo) non dovrebbe essere ii? 3 una curiosità: ho scoperto che nella lingua locale della zona dove abito ( rifiuto il termine dialetto) usiamo ancora parecchi termini latini.
@@giulianovecchi1013 Cesare, in latino Caeser, e come è stato spiegato nel video la pronuncia della "c" lo rendeva Kaeser, era il dittatore di Roma tant'è che il suo nome fu usato come eponimo per indicare re, imperatori o dittatori. Prendendo a prestito questa parola nelle lingue germaniche, con le opportune modifiche, essa divenne kaiser
Complimenti per il video, per evitare problemi mi sono subito iscritto al canale. A parte gli scherzi ho avuto davvero una bella sorpresa ascoltando questo video e ne seguirò sicuramente altri.
Per chi fosse interessato, qui ho scritto un breve riassunto dettagliato delle regole della pronuncia restituta "standard" del latino classico:
- C e G sono sempre velari come in "cane" e "gatto" (IPA /k/ /g/), per cui "Cīcerō" si pronuncia /ˈkiːkɛroː/ e "gens" /gɛŋs/
- H è sempre aspirata come in inglese (IPA /h/), per cui "habeō" è /ˈhabɛoː/
- S è sempre sorda come nella parola "sorso" (IPA /s/), mai sonora come in "lasagne", "rosa" quindi è /ˈrɔsä/
- T si pronuncia sempre come si legge anche davanti a I, "patientia" si pronuncia /patiˈɛntiä/
- V è una u consonantica (IPA /w/) e si pronuncia come la w inglese in "will" e "window", quindi "volvere" si pronuncia /wɔlwɛrɛ/. In realtà in latino la distinzione grafica (indipendentemente dalla pronuncia) tra V e U è un'innovazione molto recente di origine scolastica, infatti in alcune edizioni critiche dei classici latini si può trovare scritto "Vndae" e "uiuere".
- Z la trova solo nelle parole di origine greca e si pronuncia come la s sorda italiana (IPA /z/) in "rosa" e "chiesa".
- Pure i suoni CH, TH, PH e RH sono prestiti dal greco, e si leggono pronunciando le corrispondenti consonanti base seguite da una leggera aspirazione (IPA /kʰ/ /tʰ/ /pʰ/ /rʰ/)
- Il suono palatalizzato italiano "GN" di gnomo e gnosticismo (IPA /ɲ/) non esiste in latino, dove le due lettere sono pronunciate separate come in inglese "magnet" e "recognise" (IPA /ŋn/)
- Le vocali latine sono le stesse italiane A E I O U (IPA /ä/ /ɛ/ /e/ /i/ /ɔ/ /o/ /u/) con l'aggiunta della vocale greca Y che si pronuncia come la u francese o la ü tedesca (IPA /y/). Tutte le vocali hanno una distinzione di lunghezza tra brevi e lunghe, e per agevolare gli studenti le lunghe sono segnate con dei macron (es. ā, ō). Questa distinzione, che può sembrare strana e lontana dalla sensibilità linguistica romanza in realtà esiste anche in italiano (es. "pAla" e "pAlla", "prendEre" e "vedEre"); mentre però in italiano l'allungamento vocalico è causato dalla posizione dell'accento e particolari combinazioni di consonanti in latino questo è una caratteristica di ogni singola vocale, un po' come succede in ungherese o in giapponese, e conoscerne le regole è fondamentale per comprendere appieno la metrica e la poesia latina.
- E ed O si pronunciano sempre aperte (IPA /ɛ/ /ɔ/) come in "bèllo" e "però" quando sono brevi, anche quando non sono accentate (come in sardo o in polacco), Ē ed Ō invece sono sempre chiuse (IPA /eː/ /oː/) come in "Órso" e "Égli", anche quando non sono accentate, per cui "mendax", "pons", "flēbilis" e "flōs" si pronunciano /ˈmɛŋdaks/ /pɔns/ /ˈfleːbilis/ /floːs/.
- I dittonghi AE e OE si leggono come sono scritti, con l'accento sulla prima vocale (IPA /äɛ/ /ɔɛ/), quindi "Caecilius" e "amoenus" si leggono /käɛˈkilius/ e /äˈmɔɛnus/.
- Ultima precisazione, la I breve è semivocalica come in "ieri" e "yogurt" (IPA /j/) solo ad inizio parola, altrimenti prima di una vocale è sempre pura (IPA /i/)ed appartiene alla sillaba precedente, per cui "constantia" e "ɡladius" si leggono "constanti-a" e "ɡladi-us" (IPA /kɔŋ.ˈstaŋ.ti.a/ /ˈɡla.di.us/) accentuando la divisione delle sillabe, e non "constantya" e "gladyus" come verrebbe da dire con le regole di sillabazione italiane.
Fonti: "Latine disco" di L. Miraglia, "Alfabeto e pronuncia del latino" di A. Traina e il classico "Cambridge latin course"
Per chi fosse curioso di ascoltare un brano letto con questa pronuncia consiglio di visitare il canale "Latinitium".
Mi fa sempre sorridere come la gente si stupisca, o addirittura ci rimanga male una volta scoperta l'esistenza della pronuncia restitituta del latino, in realtà è usata in tutto il mondo da più di cento anni come pronuncia standard per l'insegnamento del latino nelle scuole e nelle università, noi siamo gli unici che lo pronunciano come l'italiano per tradizione, esattamente come i greci pronunciano il greco antico come quello moderno.
Tutto giusto, ma il latino ha avuto un'evoluzione e la pronuncia ecclesiastica è l'ultima in ordine di tempo.
Sarebbe interessante capire quando, perché ed in seguito a quali influenze si sia poi evoluto, ma temo che si sconfinerebbe in periodi storici successivi a quelli ricompresi nelle ricerche dell'ottimo Trizio
@@paolox2458 quella che ho descritto non è una ricostruzione storica della pronuncia del latino classico, ma un insieme di regole che la maggior parte dei filologi e latinisti un paio di centinaia di anni fa hanno deciso che è il modo migliore di pronunciare il latino rispettando le sue caratteristiche principali, basandosi sulle testimonianze dei grammatici antichi e su come presumibilmente gli autori classici, leggevano i loro lavori. Se l'intento invece è fare una sorta di mappa linguistica della pronuncia del latino nell'età imperiale allora è un altro paio di maniche: non essendoci mezzi di diffusione di massa di una lingua "standard" come televisione o scuole pubbliche la lingua cambiava tantissimo in base al luogo di provenienza e la classe sociale (il bel latino di Cicerone che ho descritto nel commento sopra era di sicuro distante anni luce da quello di un mercante semianalfabeta, senza nemmeno uscire da Roma). Inoltre ci sono alcune caratteristiche del latino classico su cui i filologi non concordano, come per esempio la natura dell'accento, la apertura e chiusura delle vocali, il ritmo della frase dato dall'alternanza di sillabe lunghe e brevi, la nasalizzazione delle M finali...
Riguardo la pronuncia ecclesiastica ci sono alcune cose da chiarire su cui ho visto semplificazioni disorientanti su alcuni libri scolastici. È vero che la pronuncia del latino è cambiata significativamente nel tempo, ma è sbagliato dire che la pronuncia ecclesiastica è quella del quinto secolo dopo Cristo: a partire dalla caduta dell'impero romano finché il latino è stato usato come lingua franca ogni paese ha modellato la pronuncia del latino su quella della propria lingua nativa; i francesi pronunciavano il latino come il francese, gli inglesi come l'inglese, i tedeschi e quasi tutto l'est europa come il tedesco (qualcuno lo fa ancora adesso) e logicamente gli italiani come l'italiano. La pronuncia italiana del latino è stata resa obbligatoria e di riferimento per il latino ecclesiastico solo nel 1918 da papa Pio X, non con poche resistenze e quando in quasi tutta Europa e in America da cento anni era ormai prassi usare quella restituta nelle università. C'è anche da aggiungere che il latino ecclesiastico è diverso da quello classico e ha come riferimento per la prosa appunto non gli autori classici ma la bibbia Vulgata e i padri della Chiesa, ed è quindi legittimo che abbia una sua pronuncia distinta.
Proprio per il fatto che il latino ecclesiastico è diverso da quello che si studia a scuola sono sempre stato contrario ad usare la pronuncia italiana per insegnare il latino a scuola, è a mio parere una sovrastruttura che impedisce di percepire il vero spirito della lingua ed un sintomo della tendenza che sta prendendo il modo in cui è insegnato il latino nelle scuole, ovvero come una versione più difficile dell'italiano per imparare a ragionare sulla lingua: concedendomi una licenza poetica è come sezionare un cadavere per imparare l'anatomia, ma il latino non è un cadavere! È una vera lingua, quella che ha unito l'occidente per secoli, come tale deve essere studiata e a mio parere anche avere i suoi suoni caratterizzanti.
@@tiberiusaemiliusvictorius1363 Ti ringrazio tantissimo dell'appassionata risposta.
Pur essendo un profano ho ben capito che l'ecclesiastico è ricalcato sulla pronuncia italiana, quello che mi chiedevo è quando si è discostata dal classico; giustamente fai presente che i mezzi a nostra disposizione sono limitati.
Mi chiedo se tante volte fosse già presente ad esempio in ambito dialettale, considerando che anche oggi è possibile riconoscere i confini linguistici di molte tribù prelatine, oppure se dipendesse da influenze esterne, diciamo genericamente germaniche.
In ogni caso mi inchino di fronte a tanto amore per la lingua latina
@@tiberiusaemiliusvictorius1363 avendole studiate entrambe, non sarei così propensa a considerare l'erasmiana così valida, basta pensare a tutti gli strafalcioni che si sono fatti nelle traduzioni in passato, aggiungiamo poi che la scrittura con cui il latino è proposto nei libri non è certo in pari col la restituta, non se ne fa nulla. Col greco almeno abbiamo gli spiriti e l'alfabeto non è poi così tanto cambiato. Inoltre mi pare molto più ingiusto applicare la restituta sia a Catone che ad Apuleio. Non è tanto diverso da come oggi il sanscrito venga letto
Mi ha sempre lasciato perplesso la E breve... I latini spesso la confondevano con la I. Come è possibile che fosse aperta?
Non ho mai scritto commenti sul tuo canale perché mi sembrava banale e ripetitivo farti dei complimenti ma questa volta devo farlo. Semplicemente bravissimo. Una lezione che avrei potuto seguire per ore, tanto eri nella parte e spiegavi con una naturalezza, serenità e professionalità tanto apprezzabili. L'argomento poi era estremamente interessante. Grazie e bravo ancora. Ave.
Mi associo al commento di Nicola, pienamente, e sottolineo l’eloquenza della spiegazione.
Grazie per la letio, Roberto!
Vale. Il saluto del commiato è 'vale'
Mi assoccio nei complimenti. Non so se sarà possibile, ma mi picerebbe un aproffondimento sulle diversità linguistiche dei popoli italici. Poi hai accennato ai Sardi e alle diatribe sull'antichità del loro linguaggio. Puoi spiegarlo meglio?
@@annamariadesimone5380
Esatto.
Vale. La formula di commiato era 'vale' 😉
Non si smette mai di imparare! dopo 6 anni di latino fra scuole medie e liceo ed avendo preso di traverso lo studio della materia, avevo maturato alcune modeste convinzioni che però oggi vengono corrette con grande professionalità e mia divertita sorpresa. Mi riferisco in particolare alla pronuncia della C che suona una K. Me lo aveva detto anche un mio amico/collega quando lavoravo in Belgio ed io non ci avevo creduto pensando spocchiosamente "cosa ne saprà un belga del latino!!!". bene così allora! Stiamo tutti sempre attendi alle posizioni dure e prive di autocritica e grazie a Roberto per l'aiuto ad una pur tardiva revisione. Andrò a scusarmi con il mio amico Erwin e prometto che se dovesse essere vero "che si rinasce" studierò il latino per parlarlo come facciamo tutti con Inglese, Francese, ecc. Grazie ancora
Ave Roberto: io sono argentino e sto imparando l’italiano. Trovo veramente affascinante tue puntate, innanzitutto per la tua passione al spiegare gli argomenti. Li trovo molto interessanti ed è un grandissimo esercizio pero allenarmi all’italiano. Ti ringrazio molto me e ti congratulo per la profondità degli argomenti. Salve romani! A presto
Complimenti per il tuo italiano.
Shalom roberto😅😅
Roberto, sono un'insegnante di latino e greco, ti faccio i complimenti, perché è un piacere ascoltarti. Nel 1978 in quarta ginnasio il professore, eccezionale, ci faceva leggere il latino con la pronuncia arcaica e in più seguiva il metodo del latino, detto natura. Ti ringrazio, perché mi hai portato indietro nel tempo. Grazie
Penso che se I blogger di You tube insegnassero nelle scuole avremmo studenti entusiasti di imparare e studiare poiche' questi canali sono in grado di aprire orizzonti sempre nuovi anche a chi come me ha studiato molto . Bravi grazie
Io ho 21 anni e seguo Roberto già da 2 anni circa. La mia cultura generale è aumentata tantissimo, inoltre lui fu esattamente ciò di cui avevo bisogno per far si che la fiammella di passione che avevo per Roma diventasse un falò. La storia era la mia materia preferita alle medie, ma Roberto l'ha proprio portata ad un altro livello. Non riesco a fermarmi, ho una sete di conoscenza scioccante, e mi sento orgoglioso di studiare tutto ciò poichè sono figlio di tutto ciò. L'avessi avuto come professore starei all'università ahahahah.
Fondamentalmente perché non mettono voti e chiunque può ritenere di aver capito anche quando non è così. Scherzi a parte diciamo che per quanto siano interessanti e bien spiegati, gli argomenti non possono mai essere approfonditi come a livello scolastico.
Confermo stesso discorso per la divina commedia interpretato da facile facile per voi
Il fatto è che così bravi , si trovano ad insegnare nelle università non nelle scuole primarie o superiori. Perlomeno è difficile . Anche perché un bravo youtuber guadagnerà meglio di un insegnante scolastico. Ed anche professori universitari guadagnano di più . Ma in fondo ; gli studenti... li meritano così bravi alle scuole dell'obbligo o superiori? Però son d'accordo che sarebbero più interessati e parteciperebbero più di quanto fanno adesso
Sono pienamente d' accordo. In teoria molte cose potrebbero andar meglio nell' insegnamento in pratica si raccoglie quello che e' stato seminato spesso male
Hola, Roberto,
Fue un amigo quien me recomendó este video, y aunque yo no hablo italiano, entendí buena parte de lo que dijiste.
¡¡Excelentre trabajo y hasta un próximo video!!
Meraviglioso !!!! Abitai a Roma 9 anni, Roma e' stata sempre per me una fonte infinita della storia e conoscenza umana, pero il Vostro canale mi apre ancora in piu' questi orizzonti. Scusate se faccio qualche sbaglio, pero sono Polacco che vive adesso a Londra. E sono davvero contento che posso imparare ancora le chose nuove tramite gli Vostri racconti. GRAZIE
ANDERS M cOMPLIMENTI PER IL TUO ITALIANO.
👏👏👏
Eres un profesor estupendo, apenas hablo italiano y he entendido prácticamente toda tu explicación sobre el latín y su pronunciación, un tema que siempre me ha apasionado. Gracias de corazón por ser tan didáctico. Te escribo desde el norte de España, desde el Principado de Asturias. Un saludo. Te seguiré con sumo gusto
Davvero un ottimo canale che diffonde cultura. Grazie!
Bisognerebbe fare un documentario intero su quest'argomento talmente affascinante!
Come sempre un abbraccio dalla Francia ✌️🇨🇵
Esattamente! magari!!
Caro Professore, parlo direttamente dal Brasile. Sono uno degli eredi della lingua latina attraverso il portoghese, una variante del dialetto galiziano, il portoghese Galaico e, ancora una volta, rinnovato ultra equinotialem, nel mio paese. Grazie per il tuo video, è emozionante e mostra l'avventura delle lingue fino a raggiungere la nostra vita quotidiana, fino a diventare la nostra letteratura. Ho una passione per le lingue, le loro origini e l'etimologia. Spero di poter contare sulle tue brillanti spiegazioni in altri video. Grazie mille.
In Brasile abbiamo anche delle parole dei nativi brasiliani: tupi-guarani, etc
Grazie mille, Roberto. My Italian is rudimentario, but I could understand everything thanks to your clear pronunciation and your redundant language. I appreciate it a lot! I am a teachers trainer of French, have studied Latin in school and medieval latin and ancient French in university. I love to teach language history of French and the history of Western-European languages and cultural history.
Saluti da Olanda, Martina
Why "redundant language?" There was nothing redundant in his lesson; please go look up what that word means.
@@horsewithnoname8795 maybe is a "language false friend", all western european language has words which come from common latin roots (just to stay on theme) but have different meaning in each language.
@@zenitone
"All western European languageS HAVE words ..." and you still did not explain why his language was "redundant."
In case you don't know "redundant means: "no longer necessary." So would you please tell us which language of his was no longer unnecessary?
@@horsewithnoname8795 Sorry for grammatical error. As you, i have no answer to your question, only Martina knew it, i just provided a hypothesis. I'm italian and "redundant" i would translate it with "ridondante" but this word in italian means: repetitive or overabundant or excessively rich (realy realy realy rare used for "no longer necessary", i can say never ..., same root different meanings), wich anyway are meanings, in my opinion, not applicable to the video
@@zenitone
I am even more confused now than before your last reply. The meaning of the word is the same in English as in Italian, I simply did not list all those meanings in may previous reply, but yes, "repetitive and overabundant" are also included in the English meaning of the word. However, I still don't understand what part of the Roberto's lesson was "repetitive or overabundant."
I am and Italian-American and fluent in both English and Italian and I personally think every word he said was precise, clear, necessary and appropriate to the discussion.
Ammirevole ! Straordinaria opera di divulgazione condotta con precisione e grande efficacia e capacità di coinvolgimento, ma al contempo con semplicità e facilità di comprensione. Su temi poco trattati diffusamente e perciò molto poco noti ai più. Grazie di cuore per l'impegno la competenza e la passione con cui ci avvicini al mondo antico ! Paola Mansi
Grazie, bellissimo, ho studiato il latino in Argentina nel liceo scientifcio 3 anni e lo pronunciavamo come hai detto che corrisponde al latino classico, i professori dicevano che il metodo era tedesco, o studiosi tedeschi che dicevano che andava prononciato cosi. Credo gli avvocati qui continuino lo studio del latino (ne hanno bisogno per le leggi e il diritto) con quello stesso metodo
5 anni di latino al liceo e tu in 30 min me lo hai fatto rivalutare, grande come sempre
Complimenti Roberto, è sempre emozionante risalire alle origini e attraverso la storia sapere perché oggi siamo o parliamo così. Una lezione la tua che ci capire come siamo ancora legati, anche con la lingua, a quel lontano impero. Grazie per le ricerche e per il tempo speso per farci conoscere anche questo aspetto.
ma agli antichi romani piaceva la biga ,perche andavano fino a Ostia al galoppo
Ho scoperto questo canale e volevo ringraziare per l'entusiasmo che trasmette. Magari anche nelle scuole fosse insegnato così il latino! (Comunque volevo dire in realtà che ho sempre in testa l'idea di girare per la Roma di oggi e immaginare - sentire parlare la gente in latino. Sarebbe pazzesco 😂)
Da laureato in Filologia, linguistica e letteratura italiana non posso non apprezzare questo video! 🤩 Complimenti Roberto! 💪 Un piccolo appunto: nel passaggio tra il latino tardo e le lingue romanze è fondamentale l'Appendix Probi, una raccolta di "errori" ormai comuni raccolti da Probo, maestro di Grammatica.
Bellissimo servizio, ho studiato latino alle vecchie medie e al liceo. Per 8 anni. Mai nessuno mi aveva spiegato tutto ciò. Grazie, interessantissimo.
Sono felice di aver trovato questo canale,mi interessa molto
Grazie mille per il lavoro e la passione che ci metti ogni volta.
Anche questo video è stato illuminante!
Caro Dott. Roberto Trizio, La ringrazio calorosamente. Per me, questo fu il massimo! Ritengo che la lingua sia per una civiltà quello che il sangue sia per un corpo. Sono molto lieto di avere studiato il latino e il greco dai Gesuiti e all'università per un totale di otto anni. E la Sua spiegazione mi completa il quadro. Grazie ancora!
Joseph MIFSUD
Via gli inglesismi,al posto dell' inglese ci vuole il latino.
@@langelodidio-goaldo1105 oppure inventare nuove parole italiane.
@@danielebiundo6373 Basta che non ci siano parole straniere,o italiano o latino.
dove ti nascondi, Joe? dai salta fuori
@@langelodidio-goaldo1105 parole sacre
Non ho partecipato al sondaggio ma mi avete letto nel pensiero, complimenti. Sempre bravissimo Roberto.
I LOVE ITALIA .GREETINGS FROM GREECE
And I love Greece! Do you know some theacher like Roberto but focused in Greek clássic history?
La mia prof. delle Magistrali ci rivelò la verità riguardante la pronuncia del Latino classico... Mi ha fatto sorridere sentire da questo signore molto preparato come venivano pronunciati i nomi di Cesare e Cicerone: mi ha fatto tornare indietro nel tempo, a quando la prof. li enunciava allo stesso modo.
Profilo altissimo Roberto: abbiamo superato l'Everest con questo video/compendio sulla lingua più viva dell'inglese. Bravo come sempre!❤
Grazie, ti ho scoperto da poco e mi sto rimettendo in pari, l'argomento per me è amore allo stato puro (Roma antica) e la competenza e la passione con cui lo tratti è splendido
Ho 60 anni e studiai latino solo alle scuole medie (quindi le basi e basta). Mi è tornato il desiderio di riprendere la conoscenza di questa lingua vedendo i suoi video di storia e società dell'antica Roma. Bravo!
Bravissimo come sempre. Io che ho studiato ragioneria ma appassionato di storia riconosco di avere delle carenze enormi quando passeggio per Roma e provo disperatamente a tradurre ciò che trovo e incontro nelle diverse iscrizioni riportate sulle lapidi antiche romane. Ma la mia origine grecanica mi sta aiutando un bel pò insieme ai tuoi documentari.
Hola, excelente video, soy argentina y estoy estudiando italiano, recién empiezo pero pude comprender bastante!! Grazie mille per questo video!!
In assoluto uno dei video piu' interessanti. Grazie davvero!
Ottimo video, era da un po' che ne cercavo uno ben fatto sul tema.
Veramente affascinante. Complimenti Roberto 👏👏👏
Ciao, Roberto, sou brasileiro e acompanho sempre seus vídeos, muitíssimo interessante e inpolgante. Um forte abraço.
Complimenti per la competenza, precisione, semplicità e divertimento dei Suoi video. Lei è un musicista della storia.
Gracias Roberto, ha sido muy grato escucharte, te felicito por la claridad conceptual y la facilidad con la cual has explicado un argumento fascinante, como la evolución de nuestra lengua madre. Saludos desde la Argentina. / Grazie Roberto, è stato molto piacevole ascoltarti, complimenti per la chiarezza concettuale e la facilità con cui hai spiegato un argomento affascinante, come l'evoluzione della nostra lingua madre. Saluti dall'Argentina.
Grazie Roberto per esserci nei momenti in cui sono particolarmente giù di morale. I tuoi video sono grandiosi.
Bellissima lezione , affascinate .Grazie Roberto!
Grazie 1000 x la condivisione sei un mito di divulgatore!!!!
Complimenti per l'esposizione in modo chiaro e diretto, si sente il lavoro, soprattutto di ricerca, sviluppato con passione e dedizione, da diffondere nelle scuole di ogni ordine e grado
Ottima e chiarissima lezione. Ho studiato il latino per 4 anni , all'inizio mi fu ostico ma poi mi piacque, a distanza di tempo ho ancora dei ricordi . Alla sua spiegazione,mi permetto di aggiungere che alla base dello studio del latino è fondamentale studiare l'analisi logica in quanto questa lingua ,avendo pochissimi articoli, è declinata .Lo studio del latino, mi ha "aiutato" anche nella matematica ,sembrerà strano, eppure per me così è stato,questo perchè ritengo il latino una lingua di ragionamento ,come succede nei problemi e calcoli matematici, per cui una frase importante ,prima di tradurla in italiano, doveva essere "costruita" e mi ricordo che il verbo era sempre messo alla fine .
Chi ha studiato veramente il latino, ha una marcia in più. Lo applica sempre; di questi tempi poi la logica ci "aiuta a ragionare". Quando iniziai gli studi dell'inglese, rapidamente incasellai preposizioni, congiunzioni ecc. aiutandomi con il latino. Un semplice esempio: da subito WHO fu nominativo, WHOM dativo e accusativo, WHOSE genitivo. Potrei farne molti altri di esempi, ma non credo sia necessario. La grammatica inglese è semplicissima, per questa ragione domina il mondo. Purtroppo, l'italiano corretto è precluso al 90% degli stessi italiani, ai quali è stata data una preparazione culturale pressochè inesistente, o, peggio ancora, sessantottina!
Che piacere e soddisfazione sentire discorsi interamente in Italiano, senza l'infiltrazione di anglicismi. Complimenti al professor Roberto Trizio.
Vero, è una forma di rispetto verso le propria cultura. Per questo sostengo da tempo che il Mediterraneo, l'Italia prima di tutti, debba essere deamericanizzato prima di perdere ogni rapporto con il suo immenso passato.
Verità. Ad esempio, è qui che capisci la pronuncia tedesca (e scritta) di Kaiser, il capo, il leader. Saluti brasiliani.
Curiosa osservazione dopo una lezione sull'evoluzione naturale delle lingue. Caro Ludovico, lasciamo pure che le lingue si evolvano, contaminino, mescolino, arricchiscano di nuove parole come è sempre stato, senza il feticismo della purezza. Vivo in Germania e qui si sono diffuse negli ultimi anni molte parole in italiano - a partire da ciao che ora usano molti giovani per salutarsi quando vanno via - e allora? Va bene così. Non c'è assolutamente nulla di male nell'usare termini di altre lingue dato che tutte le lingue del mondo non sono altro che miscugli.
@@manciano2009
A onor del vero la lingua che gli europei dovrebbero tornare ad usare per parlare tra di loro è quella latina. L'inglese è solo più facile da imparare. Ma niente più anglicismi né francesismi.
@@Arkanum90le lingue sono fluide per definizione e il latino si è evoluto in altre lingue (ancora in evoluzione) che si parlano oggi. Io l'ho studiato nove anni, l'ho amato, amo molti autori della letteratura latina e di tanto in tanto mi diletto traducendo per conto mio ma questo non significa niente: è un fatto personale. La metà della popolazione mondiale capisce l'inglese: sarebbe veramente masochista decidere - dall'alto? - che da oggi si deve parlare latino, tanto più che mancherebbero le parole chiave per fare quello che ha fatto lei: accendere il computer con l'elettricità, connettersi alla rete e scrivere con la tastiera. In latino sarebbe veramente ridicolo. Buona domenica. Lasciamo che le cose evolvano, cambino, il mondo va avanti, godiamoci l'evoluzione delle cose. Nulla ci vieta di ricorrere agli amati dizionari, come l'intramontabile Rocci di greco. La saluto
Io ho studiato Lettere all'Università di Padova negli anni 1964 - 69. Lì c'era la vera pronuncia classica, quella dei tempi di Cicerone e di Cesare : c, g dure, dittonghi pronunciati ecc. Inizialmente non è stato facile abituarsi, perché nel liceo classico c'era la pronuncia che tutti conoscono. Grazie per il suo video interessante e completo, che mi ha riportato indietro nel tempo.
Roberto, ho scoperto i tuoi video pochi giorni fa, e mi sono piaciuti tanto! Sto adesso guardandoli, ed imparando storia della Roma antica e della lingua latina, grazie ai tuoi video. Allo stesso tempo, miglioro anche il mio italiano! Grazie!
Ciao Roberto, grazie per questi interessanti documentari. saluti dal Messico.
Gracias desde Hispania. Debemos a Roma nuestra lengua y nuestra cultura. Creo que el español es, junto con el italiano, la lengua romance que ha conservado en mayor medida el latín. Aún hoy día, las dos lenguas son tan parecidas que es relativamente fácil para un español seguir esta espléndida lección en italiano.
Italian and Spanish are very similar !!
En términos de lejico y vocabulário el italiano,portugues y el sardo son mas parecidos ao latin.
Latin:Facere
Sardo Faghere
Italiano Fare
Portugues Fazer
Espanhol Hacer
Latin:Ovus
Sardo obu
Italiano uovo
Português ovu
Espanhol Huevo
Latin mulierem
Sardo muliere/mugere
Italiano moglie
Português mulher
Espanhol mujer
Latin domina/dona
Sardu dona
Italiano donna
Português dona
Espanhol dueña
Latin nobis
Sardo nois
Italiano noi
Português nóis/nós
Espanhol nosotros
Latin filius
Sardo filiu
Italiano figlio
Português filho
Espanhol hijo
Latin tartaruca
Sardo tartaruga
Italiano tartaruca
Português tartaruga
Espanhol tortuga
Latin testam
Sardo testa
Italiano testa
Português testa
Espanhol frente
Latin femina
Sardo femina
Italiano femina
Português fêmea
Espanhol hembra
Latin hominis/homus
Sardo homine
Italiano uomo/uomini
Português homem
Espanhol hombre
Latin habemus
Sardo amus
Italiano abbiamo
Português havemus
Espanhol hemos
Latin factus
Sardo fattu
Italiano fatto
Português fato
Espanhol hecho
Latin per/pro/pra
Sardo per/pro/pra
Italiano per
Português per/por/pra
Latin solus/capellus/corpus
Sardu solu/cabellu/cabeddu/corpu
Italiano suolo/capello/corpo
Português solo/cabelo/corpo
Espanhol suelo/pelo/cuerpo
Latin dentis/linguam/ossus
Sardu denti/limba/língua/ossu
Italiano dente/lingua/osso
Português dente/língua/osso
Espanhol diente/lengua/huesos
👍🏻 (in Latin) 😂
Bellissimo documentario!
Ci sarebbe da approfondire ancor più l’argomento, complimenti!
Già, spero che lo faccia.
Muito bom, professor, o senhor é muito competente, eu me inscreví em vosso canal, eu me aproximo muito das coisas Latinas, eu sou brasileiro más creio que meus antepassados vieram da região que o senhor mostrou, aquí no Brasil nós falamos o português ( creio que o senhor o sabe), vou assistir todos os vídeos, pois estou tentando aprender o italiano. Abraço. BR.
Vai firme Tião! Depois de um ano entendo quase tudo que ele fala. Sinto que o conteúdo desse canal agregou muito na minha cultura. Abraços de Florianópolis!
Lezione veramente interessante. Ho appreso cose che neanche in 5 anni di studio del latino, molti anni fa, avevo sentito ed imparato. Grazie.
La maniera que parlavi e molto chiaro e la velocita e perfetto per me per che sto imparando l’italiano e il major parte di cose que ascolto e ancorra dificile per me capire, ma il tuo voce in questo video e ottimo per alcun che volere imparare la lingua con continuti pui interessanti che usualmemte c’e per studenti di mieu livello. Grazzi per farlo!
impressionante como o conhecimento desse professor .Parabéns e grato pela aula.
Fantástico! Conheci há pouco esse trabalho maravilhoso também. Impressionante qualidade.
@@eduardorodrigues8413 Bom dia Eduardo,também conheci a pouco esse mestre e não foi por causa de ser eu professor de História ,mas por estar "imparando l'italiano"aprendendo italiano.abraços
Parodia:
Italia: padre perché non parlo come te?
Roma abbraccia il figlio
Roma: neache io parlo la lingua dei miei padri!
Sorriso al figlio.
Ho studiato la "restituta" tanti anni fa, quando frequentavo Lettere all'Università di Bologna. Un bel tuffo nel passato, per me.
Che meraviglia, ho appena scoperto questo canale. Sei un grande! Disconoscevo completamente l’argomento… grazie infinite e buon lavoro!
Roberto, sono diventato rapidamente uno spettatore devoto. Quest è stato un grandissimo discorso su un soggetto veramente vicino alla mia anima. Grazie mille da un nuovo studente vostro da Winnipeg, Canada :-)
Ma guarda un po'! Mai mi sarei aspettato una lezione così interessante alla mia età(74)! Ho sempre amato e rispettato il latino,che studiai negli anni 59/60 nella vecchia scuola media.E che sono sempre stato orgoglioso di averlo conosciuto.Grazie infinite!
Ricordo che a quei tempi entro la seconda media avevamo già appreso tutte e cinque le declinazioni latine. Coloro che si presentavano al liceo avevano un gran vantaggio con lo studio del greco rispetto agli studenti di oggi.
Bellissimo video!
Complimenti! 74 anni solo sulla carta visto che si continua a formare anche attraverso i nuovi strumenti come TH-cam! Chapeau!
@@antonellarussoniello La ringrazio!ora vado verso i 76 e continuo ad essere curioso per tutto ciò che è nuovo e mi insegna qualcosa.Mai fermarsi a'venerare' il passato!saluti,William
Gracias por tus videos, son muy interesantes para aprender cosas de la Roma antigua. Espero que entiendas castellano que también proviene del latín. Saludos desde Argentina.
jo lo entiendo. Ma no se si se escrivir asi
tutti lo capiamo
@@paolox2458 Grazie per le vostre risposte, anche io posso capire il italiano, ma la mia ortografia é un disastro. Salutti!
@@Gustavo-fd2rp In genere los italianos,mas o menos un poco de español lo comprenden.Lengua neolatina...😉 Ps Giovannini...origen italiana como muchos argentinos.
Cuando los italianos pobres (inicialmente principalmente del norte, especialmente de la región de Venecia) emigraron en Argentina se dicia( período 1880-1920) " Rico como un argentino".
Después, lamentablemente, hubo turbulencias políticas y económicas, con varias dictaduras como bien sabes ...😥
¡Saludos desde Italia!👋🥂
@@riffoff8866 Vero, Rif foff, il mio nonno era piemontese! Salutti.
Gostei muito do seu canal pois sempre admirei a história do Império romano.
Conoscere le origini è davvero importante, la chiarezza della comunicazione arriva proprio dalle basi, conoscere vuol dire parlare sapendo quello che si dice, grazie per le informazioni
Grazie Roberto, hai aperto un argomento sulla lingua latina affascinante, porti un approfondimento in modo semplice e essenziale anche per chi non conosce questa meravigliosa lingua.
Purtroppo non studiamo più la lingua a scuola. È veramente meravigliosa, complessa, precisa.
I tuoi video si guardano con grande entusiasmo, se fossero inseriti in un contesto scolastico credo che, renderebbero lo studio veramente piacevole.
Facci un pensierino.
No. A scuola ci pensa la scenziata della Azzolina con il comitato tecnico scentifico. Banda di dementi. Secondo me se gli chiedessero chi era Michelangelo o Raffaello, non credo che saprebbero dare giusta risposta
@@nicoetna9261 la Azzolina ha due fottutissime lauree e dopo aver fatto la professoressa stava per diventare preside ma poi è diventata ministro, evidentemente c'è qualcuno che rosica qui
@@lucavendra9016 se lo dici tu..... Non aggiungo altro
É grazie a Roberto che ho compreso meglio e con passione la storia romana che ha scuola dove vado io alle medie ora ,non avevano spiegato bene
@@garciasposnick2451 nemmeno la grammatica ti hanno insegnato a quanto sembra
Muito proveitosa essa história do Latim chegando ao protoromance... que viagem de cultura linguística!!!
Bravissimi , grande competenza e capacità divulgativa perfetta !! Grazie per esserci !!
Veramente bravo ad esporre in maniera semplice ma dettagliata un argomento tanto ricco ed interessante!
Che bella la pronuncia classica, altro che quella ecclesiastica! Ho sempre studiato latino da autodidatta, un po' grazie all'aiuto della mia professoressa di italiano dell'epoca, e ricordo con piacere le battaglie che facevamo, perché lei voleva che leggessi il latino in "italiano" ed io, invece, volevo continuare a leggere in latino.
Sei grande Roberto, però una nota, ti sarai confuso haha appena prima e dopo aver detto che C e G si leggono sempre dure, hai continuato a leggere legit o legionari con la G dolce haha.
Cosa ci trovi di tanto bello nella restituta? Con che canone estetico la valuti?
@@italo021012 scusami, non ci deve essere per forza una ragione se preferisco una cosa rispetto ad un'altra🤔 quella classica, secondo me, dà più quel senso di antichità e lingua a sé, e quella ecclesiastica mi sa di latino sciacquato dall'italiano e non mi piace. Poi… de gustibus✌️
@@Fabio-dn3fx OK i gusti sono gusti. Se ti piace va bene, l'importante è non imporla a milioni di studenti di tutto il mondo. Perdonami una curiosità: perché i caratteri cinesi nel tuo pseudonimo?
@@italo021012 No, io penso sia importante eccome importarla. La lettura italiana è andata sviluppandosi così, però quella latina pura (ovviamente non si hanno certezze matematiche) è quella classica! Molto meglio quella per imparare il latino, a parer mio, ma alla fine, come abbiamo detto, i gusti son gusti.
Io studio cinese e coreano all'università, per questo i due nomi. Translitterare il mio nome in cinese o coreano suonerebbe malissimo, quindi ho finito per trovare dei nomi che siano molto più nativi. "Fabio" in coreano, ad esempio, si leggerebbe P'abio, non proprio bellissimo haha
A me invece la pronuncia classica suona malissimo, comunque non denigrare l'ecclesiastica, è un'altra pronuncia, ma è sempre Latino
bellissimo e interessante. complimenti.
Bravo
Crostata ooo
Crostata ooo
Questo video sarebbe un tributo bellissimo alla mia, purtoppo scomparsa , professoressa di gereco e latino, Loredana Benobini, docente del Liceo Classicco F. Petrarca di Trieste la quale ha sempre insistito sulla più probabile pronuncia del latino. In giorno si mise a leggere un autore mediolatino e ci chiese: avete notato che ho cambiato pronuncia? Non siamo più nell' "aetas aurea", già con Tacitus ( e la sua "maledicta brevitas") siamo nell' "aetas argentea". La Professoressa Bernobini ha combattuto per decenni a livello accademico per far capire come il latino si è evoluto nei secoli.
Grazie Prof Berno " la Berrno". Non sarà mai dimenticata.
Già negli anni '70 dell'altro secolo, al liceo classico il nostro professore di latino ci faceva leggere i testi con la pronuncia restituta. La prima volta che mi sono imbattuto in un suo video sono rimasto stupito nell'ascoltare il saluto iniziale: pronunciato come se noi in italiano scrivessimo "ave legionari". Da un autentico esperto di Roma nell'epoca classica quale lei è mi sarei aspettato di sentir dire qualcosa che in italiano potremmo scrivere come "Auete leghionarii". Ma con questo video lei ha fatto ammenda. La perdono.
Un ulteriore dettaglio che mi pare di ricordare riguardo alla restituta attiene alla pronuncia della vocale "e"; la quale come in italiano poteva essere aperta o chiusa (dolce). Ma quando era dolce veniva spesso pronunciata in modo molto stretto, quasi fosse una "i". Tanto che in molte parole derivate dal latino troviamo in italiano la "i" al posto della "e" stretta. Ad esempio "væ", pronunciata come "uae", era in realtà quasi "uai" e diventa in italiano "guai".
veramente interessante, grazie! oltretutto il tuo entusiasmo è contagioso e la chiarezza nell'esprimere un così vasto argomento eccezionale!
Ti vogliamo in tv in prima serata. Liberateci dei talk show e dai programmi che propongono e ripropongono giochini noiosissimi. Una bella lezione della nostra storia avrebbe anche, tra le altre cose, il merito di farci ritrovare il senso di comunità di cui dobbiamo essere orgogliosi e, troppo spesso dimenticato.
"È nato prima l'uovo o la gallina?"
È interessante sapere che Inizialmente esisteva una distinzione scritta tra le consonanti K, C, Q:
K solo davanti alla vocale A (o davanti alle altre consonanti)
C davanti alla E e alla I
Q davanti a V (u) e O
Quindi è verosimile che in una prima fase esistesse realmente una distinzione fonetica percepita tra il suono della velare [k] come in "casa" ['ka:sa] e quello della palatale [c] come in italiano "chiesa"/['cjɛ:za].
Quest'ultima consonante infatti è più anteriore come punto di articolazione della lingua rispetto al palato.
Non è quindi da escludere che già nel latino parlato di età pre-classica, la consonante palatale [c] abbia convissuto con degli allofoni davanti alle vocali /e/,/i/ e ai dittonghi /ae/,/oe/.
È verosimile che [c] possa essere stata pronunciata portando progressivamente più avanti la lingua sul palato, alternandosi sia con una fricativa palatale [ç] o [hj] come nel siciliano /sciuri/ [çuri] [hjuri] (=fiore), sia con la fricativa postalveolare [ʃ] come nel toscano /pace/ ['pa:ʃe].
Nel frattempo, mentre nel latino classico le due consonanti K e C convergevano in un unico grafema , nel latino parlato della stessa epoca si veniva a stabilire, in maniera del tutto spontanea e genuina, una netta opposizione fonologica tra i foni [k] e [tʃ] che corrisponderanno all'uso attuale nell'italiano e nel latino ecclesiastico.
Muito instrutivo.
Gostei muito. Da Brasili, ♡🇧🇷!
bello !!! Lei è spiegato in modo chiaro, interessante! è facile da capire per uno straniero chi vuole studiare la storia della lingua italiana! grazie!
Grazie ♥️ Roberto, adoro questi tuoi video che ci fanno rivivere un pò la ns storia più affascinante ed importante.💪🇮🇹
Gratias ago tibi, Tritie! Orationes tuae excelsae, dilucidae ornataeque corda movent - Salve atque vale (uale)!
Soy un hispano parlante y entiendo su italiano un 98%• Gracias a qué? Gracias al latín.
Siamo fratelli da lingua :D
ho capito tutto, e non ho mai studiato spagnolo!
😄
Grazie ❤️❤️ ❤️ Piccola aggiunta: nel latino classico v'era l'accento melodico, come nel greco, per cui una sillaba accentata veniva pronunciata innalzando, o abbassando, la tonalità della voce. Inoltre la "E" e la "O" hanno pronuncie differenti, quando sono lunghe si pronunciano chiuse, al contrario, quando sono brevi la pronuncia è aperta. Per quanto riguarda la "Y" essendo importata dal greco, e trovandosi solitamente in parole di origine ellenica, andrebbe pronunciata come la "U" francese. Ci sono anche altre differenze ma le maggiori sono quelle che tu hai riportato e quest'ultime.
Sai spiegare e raccontare in modo semplice e coinvolgente.bravo.ti ascolto spesso.
Ti ho 'scoperto' oggi 12/10/2020, Roberto. Sei strordinario. Grazie infinite per tutto ciò che dai
Fantástico, sem dúvida o latim é uma língua maravilhosa e mãe de todas as nossas!
Cacchio dici?
@@sonogabri1 se avessi studiato il latino, riuscirebbe capire quello che ho detto! 😅
@@campestregraf Senz'altro l'ho studiato, Signor Saputello, ma chi se lo ricorda ??
@@sonogabri1 Il latino è la madre del tuo italiano, del mio portoghese, il francese ed anche lo spagnolo. Quello che studia il latino non avrà dei problemi per capire quest'altre lingue. Ma ti confesso che anch'io não conheço porra nenhuma de latim!
mamma mia quanto mi ispira sto video :D qui in germania ho un amico (che casualmente si chiama robert) che fà l'insegnante di storia e ha studiato anche il latino. un giorno io e mio fratello stavamo parlando in sardo, lui si gira sorpreso e ci chiede perchè parliamo in latino e non in italiano. puntualmente sorridendo gli abbiamo detto che stavamo parlando in sardo. comunque il sardo prima della conquista dei romani era totalmente diverso dal sardo attuale che con il tempo si è latinizzato conservando però anche le sue radici prelatine. per esempio per dire domani in sardo si dice crasa, la casa = sa dommo, il maiale = su porcu, la finestra = sa ventana e quì è ovvia la derivazione dallo spagnolo. ora vi faccio saltare dalla sedia con dei nomi di cose e animali casuali che NON hanno la radice latina. (th si pronuncia come il "the" in inglese. la lucertola = sa thilicherta, la cavalletta = su thiliprche, la melanzana = su perdinzanu, il cavallo su caddu e ora il colpo di grazia... la carota = sa pistrinacca, la zucchina = sa curcuicca eccetera eccetera.potrei fare altri esempi ma non vorrei dilungarmi troppo. ad maiora a tutti e sopratutto un ringraziamento caloroso a te caro roberto. sei un grande :D
prima della conquista romana in sardegna si parlava una lingua di origine semitica, come oggi a Malta, probabilmente la sardegna aveva molti rapporti con tunisia e algeria piu' che con l'italia pre romana
@@bibiana761 ora capisco meglio il collegamento, in effetti se non mi sbaglio prima dei romani la sardegna era sotto il dominio di cartagine. il tuo commento non fa una piega. e il bello è che in sardegna sono state trovate delle tavole di argilla con scrittura cuneiforme e anche dei geroglifici egiziani se ricordo bene
Dopotutto, anche se il campidanese viene considerato una variante moderna del sardo, vi si trovano ancora termini di origine semitica quali mitza ( sorgiva ) e tzippiri ( rosmarino) di origine forse punica o antecedente, come l'ipotesi del popolo del mare dei shardana
@@michelefrau6072 tra l'altro aggiungo che la lingua ce si parlava in Magreb prima della conquista arabo musulmana era una lingua neolatina come lo sono oggi l'italiano e il francese, ed era simile all'attuale sardo
Caddu deriva dal latino caballus, perdendo il ba e trasformando la doppia l in doppia dd cacuminale come spesso accade nel sardo ( villa -> bidda, valle -> badde, anguilla -> ambidda, in queste parole troviamo anche la trasformazione peculiare nel sardo delle labiovelari qw,gw,w nella labiale b )
La "C" dura.
Civitas si pronunciava Kivitas.
Civis si pronunciava Kivis.
Caesar si pronunciava Kaesar.
Kaesar; da cui il termine tedesco Kaiser, e russo Kzar.
G la "G" gutturale.
Quella per cui "sunt germanis qui trans Rhenum incolunt" si pronunciava Ghermanis.
@@ITALIA290 si fanno tutta una serie di raffronti tra tutte le lingue romanze, i testi latini arcaici, imperiali e volgari, i toponimi, le altre lingue di origine indoeuropea (germanico, slavo), al punto che siamo anche riusciti a ricostruire alcuni termini indoeuropei (es.: testa -> kaput, da cui il latino caput e l'italiano capo).
In sintesi, si guarda al sardo
@@ITALIA290 NON e' affatto stupida la tua domanda, al contrario, é talmente complessa da non avere una risposta netta. Non sappiamo con precisione come parlavano, possiamo fare delle supposizioni. Peraltro la storia di Roma é cosi lunga che sarebbe necessario pure chiarire che il Latino é nato come dialetto locale, e si é evoluto per secoli a livello internazionale.
Quindi la tua domanda sarebbe anche : Come lo pronunciavano nel II secolo A. C. ? E come lo pronunciavano nel IV secolo D. C. ? Sicuramente molto diverso!
@@ITALIA290 Infatti non lo sappiamo...è una pura ipotesi speculativa. Innanzi tutto la storia romana è lunghissima, 1000 anni e le lingue evolvono continuamente, anche nella pronuncia. Il latino pronunciato nel IV secolo AC non è necessariamente quello classico di 5 secoli dopo, cosi' come il latino del tardo impero non è più quello di Cicerone...inoltre anche ammettendo che le elites culturali pronunciassero il latino secondo il modello del latino restituito, nulla impedisce di immaginare che il volgo avesse già una pronuncia molto più sciatta, vicino a quel latino volgare che ci è stato trasmesso dalla chiesa cattolica attraverso 17 secoli di tradizione orale ininterrotta! Un esempio: in un graffito di Pompei è stato trovato un errore di ortografia, "hic" scritto senza "h", ovvero "IC"...secondo gli studiosi del latino restituito la "h" si pronunciava aspirata nel latino classico....ma questo errore di ortografia di Pompei indica probabilmente che alcuni suoni del cosiddetto "latino restituito" fossero già scomparsi in Italia nel I secolo DC, cioè in pieno periodo classico! Dunque eviterei troppi dogmatismi su quale sia o quale non sia il "vero" latino.
Premesso che non sono un letterato, ma se la C era dura e si pronunciava come la K, allora a che serviva avere la K nell'alfabeto?
A livello logico non ha molto senso... Se Civitas si pronunciava Kivitas, perché non scriverla direttamente così?
Questa é la migliore di tutte le tue minacie che tu hai pronunciato ,quindi da oggi io non sono più soscritto al tuo vlog...no , non é vero , sto scherzzando tu sei grande . Grazie.
Sei stato straordinario nella spiegazione,io non ho fatto studi classici e ascoltare qualcuno che spiga qualcosa con molta semplicità è veramente meraviglioso.
Oltre a dirti bravo ti dico Grazie.
Thanks for a very cool and informative video. I don't speak Italian but can understand most of what you were staying because it's pretty close to Spanish, and one of the fields I like most is historical linguistics. Thank you again.
Interessantissimo. Come scriveva Orazio, "Graecia capta ferum victorem cepit et artes intulit agresti Latio". Mi avevano detto qualche anno fa in effetti che il latino studiato al liceo non era esattamente quello parlato a suo tempo. A Milano, sotto la Camera di Commercio, ci sono i resti di un meraviglioso teatro romano ed è presente una registrazione di Albertazzi che recita un pezzo teatrale in latino antico, con la pronuncia appunto, reale, dei tempi di Cicerone. C'è da dire, comunque, che immagino che questo fosse il latino usato dai letterati e, forse, anche dai patrizi, ma il popolo era già tanto se conosceva l'alfabeto forse...Ah, ecco, stavo scrivendo e parli proprio di Apuleio e dei cristiani....Leggevo che il 7 gennaio 1887, tale Wolfgang Helbig, presentò ai colleghi dell'Istituto archeologico di Roma, una spilla (o fibula), in oro, del VII secolo a.c. Rimase vago sul luogo del ritrovamento, anche se poi parlò di uno scavo segreto presso Palestrina (l'antica Preneste). Si tratta di un ornamento maschile, che serviva per legare le vesti, con una importate particolarità, cioè, la presenza di una scritta sulla staffa dell'ago, in latino arcaico (che si leggeva da destra a sinistra): "Manios Med Fhe Fhaked Nymasioi". Tradotto in latino classico, significherebbe: "Manios me fecit Numario", cioè, "Manio mi ha fato per Numerio". Questa incisione appare come la più antica iscrizione latina mai ritrovata. Nel 1980, la filologa Margherita Guarducci, dichiarò che la fibula era un falso. creato ad arte dallo stesso Helbig, in collaborazione con un antiquario romano, Francesco Martinetti, coinvolto in altri casi di falsi. Nel 2011, però, studi effettuati grazie ad un microscopio elettronico a scansione e a una microsonda elettronica, ribaltarono la sentenza e assicurarono che il manufatto risale effettivamente al VII secolo e la sua lavorazione risulta compatibile con le tecniche orafe dell'epoca. PS: Anche io condivido la tua delusione per la caduta dell'Impero romano, dico sempre che mi sento orfano di quello che per me è stata la più grande civiltà della storia: tanto per dire, da sempre detesto Asterix, mai potuto sopportare.....
Condivido il tuo pensiero, anche io mi sento un pò "derubata" di ciò che avrebbe potuto essere.. e non è stato.
Bravo, professore! Con questo video ho imparato un sacco di cose. Quando ero al liceo ho studiato il latino con i padri gesuiti soltanto per un anno. Da 2006 ho stato imparando l'italiano. La mia madrelingua è lo spagnolo. Mille grazie per vostre lezioni. Salve!
Uno dei tuoi video più belli e gustosi! Me lo sto ascoltando a random...!! Complimenti Roberto, e.. ad maiora semper!
Argomento molto bello e interessante, tra l’altro riesci a spiegare i concetti in maniera molto coinvolgente, complimenti
Mi piacerebbe una lezione sulle differenze lessicali tra latino classico e latino volgare (es equus/caballus; ignis/focus; os/bucca) e sui "dialetti" del latino da cui derivano alcune differenze tra le lingue romanze (es: il francese maison viene dal latino delle Gallie "mansio") visto che sembra che già nel tardo impero fosse già iniziata la differenziazione delle lingue romanze
Fantastico argomento! A me piacerebbe parlare il latino come l’inglese.
IDEM!
It is very intresting how the latin speaking countries have so mani dialects/lenguages inside their teritory(ex. Italia have around 200 dialects) except Romania wich despite of her isolation of the latin world and her istorical fragmentation ( Moldova, Valahia and Transilvania ) have a perfect lingvistic unity without making a uniformization effort like France did. Very nice video btw!
The Romanians should be called Dacians ,for they are mainly offsrings of the Dacians. As for the Romans ,from one side ,the Romans did spread indeed very positive things in Europ by from another side ,because of their latin speech ,today we never would know how was sounding the true tongue of the Celtiberians ,the Gauls ,the Helvetians ,the Iberians ,the Etruscians ...
Buona sera...premesso che i tuoi filmati sono tutti ben fatti.....ma questo sulla lingua latina è veramente il migliore ..grazie :-) :-)
Visto con notevole ritardo questo splendido video che ha risvegliato le reminiscenze risalenti ad oltre sei decadi fa legate allo studio del latino al ginnasio ed al liceo classico. Reminiscenze arricchite dopo tanto tempo dall'attenta lettura del post di Tiberius Aemilius Victorius. Grazie Roberto.
Ho visto oggi il bel video di storia del latino. Ma ho un'ulteriore curiosità. Il Latino letterario non è morto con l'impero romano e non è mai stato soppiantato completamente dal latino volgare e dalle lingue romanza. Per parecchi secoli è diventato la lingua franca della cultura, per esempio Newton e tantissimi altri che non posso citare perché l'elenco sarebbe lunghissimo hanno scritto i loro trattati fondamentali in latino. Forse Galileo è stato uno dei primi a voler scrivere alcuni suoi lavori in italiano. Ma dopo di lui in tutta Europa si è continuato a scrivere ancora in latino. Questo per dire che il latino è sopravvissuto per secoli. Ma la mia curiosità sarebbe quella di sapere che genere di latino era. Era diverso dal latino classico? Si è evoluto in qualche modo? Ci sono grosse differenze o era una lingua cristallizzata. Forse vado oltre lo scopo di questo bellissimo canale che richiama sempre il mio interesse, Ma volevo condividere questo pensiero.
Grazie per questo video. Ritengo che le lingue non abbiano soltanto una forma scritta, ma anche un loro suono particolare. I tedeschi dicono "Kayser" per Caesar. Perché mai gli italiani dicono "Cesare"? Non è solo una preferenza idosincratica: il fatto sta che la pronuncia "italanizzata" rovina la scansione dei versi: "populus" nel senso di "pioppo" non si pronuncia allo stesso modo di "populus" nel senso di "popolo". La metrica dei versi è dunque scompigliata.
Vorrei che a scuola venisse adottatata la pronuncia per così dire "ufficiale" nell'epoca di Cicerone: come sapete, i suo nomignolo veniva pronunciato "kikero", e non "cicero". Cesare non disse "veni, vidi, vincit" ma "ueni, uidi, uinkit". Brenno non disse "Vae victis" ma "Wae wictis", come si può facilmente capire dall'odierna parola "guai".
3 cose:
1 ora si spiega perché i germani chiamano il capo kaiser
2 "vai" (imperativo) non dovrebbe essere ii?
3 una curiosità: ho scoperto che nella lingua locale della zona dove abito ( rifiuto il termine dialetto) usiamo ancora parecchi termini latini.
In quale zona? Qui in Lombardia anche. Es semper, noster, quater, ecc.
@@giulianovecchi1013 abbastanza vicini, X regio. Usiamo caligo e pecunia
Ti aiuto ad arrivarci alla prima risposta: Giulio Cesare
@@antoniocusano9588 🤔🤔
@@giulianovecchi1013 Cesare, in latino Caeser, e come è stato spiegato nel video la pronuncia della "c" lo rendeva Kaeser, era il dittatore di Roma tant'è che il suo nome fu usato come eponimo per indicare re, imperatori o dittatori. Prendendo a prestito questa parola nelle lingue germaniche, con le opportune modifiche, essa divenne kaiser
Complimenti per il video, per evitare problemi mi sono subito iscritto al canale. A parte gli scherzi ho avuto davvero una bella sorpresa ascoltando questo video e ne seguirò sicuramente altri.
Sencillamente ... Fantástico . Gracias por compartir tanta sabiduría .