Lho visto personalmente al deposito del Museo militare storico a Praga Ultima volta fu usato nel 1945 durante la insurrezione nei primi di maggio contro soldati tedeschi delle waffen SS ,con successo e a liberazione tornò nel Museo Complimenti e grazie mille per averlo fatto conoscere
Carissimo Vittorio! Purtroppo non ho il lusso delle vacanze ahaha Ma spero che almeno lei sia riuscito a rilassarsi un poco! Però qualche pausa per lavorare per contenuti sempre migliori sono costretto a prendermela ;) P.S. ...E per qualche camminata in montagna, da qui l'abbronzatura che ha notato!
ciao, mi sono iscritto oggi: prima di tutto complimenti per il baffo/barba/basetta Alber..., ma la mia curiosita é: stai parlando dello stesso Gilardoni dei blocco motori e macchine radiografiche ecc...attuali??
Bellissimo video, un'arma molto simile al fucile a pietra focaia, mi sfuggono un po le cifre, ricordo che aveva un autonomia di 30 colpi e che le ricariche di aria compressa e di colpi in più erano a spese del soldato, in dotazione ti veniva dato il minimo indispensabile, poi ricordavo Girardoni 🙄🤭🤭 Non sono ferrata sulle armi cosi antiche anche se le adoro 😁😂😂 Mi recupero qualche altro video❤
Troppo gentile davvero! Già, un arma un po' diversa dal solito ma presto approfondirò anche il tema dei sistemi ad avancarica (acciarino, miccia, ruota ecc...). Spero comunque che anche gli altri miei contenuti le stiano piacendo 😉
@@IlBaffostorico sono appena tornata da Roma per impegni e sinceramente ho recuperato poco, ma hai un bel canale che merita, questo da addetta ai lavori l'ho capito subito e le fonti in descrizione sono in parte causa del mio interessamento verso il canale, sei bravo, preparato e parli in modo coinvolgente Ti studio non preoccuparti 😂😂😂😜
Gran bel video. Volevo rivolgerti una domanda: Emilio Lussu nel suo famoso "Un anno sull'altipiano"(che ispirò il film "Uomini contro"), cita più volte i cecchini austro-ungarici armati di "proiettili esplosivi". Trattasi delle famigerate "palle girate" delle quali ci hai parlato, di proiettili dum dum classici o altro?
Lei ha involontariamente introdotto un'argomento difficile che però nell'inverno contavo di trattare: la letteratura di guerra. Cercherò di risponderle più brevemente ma più completamente che posso, anche se presto lo farò meglio in un video: Partiamo dicendo che il libro di Lussu non è una testimonianza superpartes e tantomeno affidabilissima anzi... L'intento del libro è in primis di descrivere l'orrore della guerra e la barbarie che essa porta fra gli uomini. Nelle parti in cui si parla di proiettili esplosivi non è chiaro a cosa l'autore si riferisca o meglio, molto probabilmente si riferisce proprio a proiettili Dum dum, ma è bene ricordare che gli austriaci svilupparono una serie di munizioni dotate di carica esplosiva per lo Steyr M.95 chiamate "8mm Übungspatronen" o "Einchießpatronen". Il loro utilizzo fu veramente limitato, tuttavia al museo della Croce Rossa di Firenze ne sono conservati alcuni esemplari insieme alle riproduzioni in cera delle ferite che causavano, oltre che a diverse foto dell'epoca di queste ultime. Dunque nonostante non fosse affatto comune vederle è indubbio che esse siano state utilizzate contro i fanti con terribili risultati. Ahimè no le so dire se Emilio Lussu intendesse proprio le Übungspatronen o i proiettili Dum dum... A mio personale avviso, per la legge dei grandi numeri e delle inesattezze presenti nel libro (che tuttavia personalmente mi piace molto), è più plausibile intendesse le seconde, senza però aver investigato sulla loro natura ma ipotizzandola dai danni che arrecavano.
Grazie per la puntuale risposta esaustiva. L'idea di trattare la letteratura di guerra la trovo molto interessante. Personalmente mi affascina, e anche mi addolora, l'aspetto, come dire, controintuitivo del bagaglio esperenziale dei veterani, ben rimarcato da alcuni autori come Remarque(utilizzo della vanghetta da trincea al posto della baionetta) o da Robert Graves(il veterano che per osservare il nemico al di là della trincea si alzava in piedi fino alla vita, mentre la recluta avrebbe esposto solo la testa beccandosi una pallottola nel cranio, in quanto i fucili erano puntati raso trincea, e nell'algida e spietata logica della sopravvivenza, è meglio un proiettile nel fianco...)
conoscevo sommariamente l'arma descritta ma naturalmente la sua esposizione non poteva che accrescere le mie info con particolari sulla sia storia molto interessanti. Vorrei aggiungere alla sua "esaurientissima" esposizione il nomignolo dato dai locali all'attrezzo "pneumobalistico" 🙃... e ciouè "sciop a vent" salutissimi e al suo prox pregevole video.
Vedo che conosce bene il dialetto della mia zona! Lei è nell'1% di persone veramente erudite sull'argomento se già lo conosceva, felice comunque di averglielo approfondito ;)
@@IlBaffostorico in merito a ''conoscere'' le varie forme del Bellunese ... non mi fregerei di questa capacità filologica proprio no 🤗 ... ma ho campeggiato spesso da quelle parti e poi come dire ... "tra magna raici e belumat no ghe xe tanta distansa" ...
Lho visto personalmente al deposito del Museo militare storico a Praga
Ultima volta fu usato nel 1945 durante la insurrezione nei primi di maggio contro soldati tedeschi delle waffen SS ,con successo e a liberazione tornò nel Museo
Complimenti e grazie mille per averlo fatto conoscere
Cioè, mi vuoi dire che nel '45 hanno usato un fucile del '700, per di più ad aria compressa? Che figata irripetibile!
Signor Baffo, che chicche ci riserva sempre! Grazie... Peraltro, ha riposato un po'? Sebbene si noti l'abbronzatura, non l'aspettavamo così presto!
Carissimo Vittorio! Purtroppo non ho il lusso delle vacanze ahaha
Ma spero che almeno lei sia riuscito a rilassarsi un poco!
Però qualche pausa per lavorare per contenuti sempre migliori sono costretto a prendermela ;)
P.S. ...E per qualche camminata in montagna, da qui l'abbronzatura che ha notato!
Grazie. Non lo conoscevo.😁👍👍👍
Felice di averglielo fatto scoprire allora! ;)
Davvero molto interessante il video :D
Grazie mille, mi fa piacere che abbia apprezzato anche questo!
@@IlBaffostorico 💪💪💪🔝
ciao, mi sono iscritto oggi: prima di tutto complimenti per il baffo/barba/basetta Alber..., ma la mia curiosita é: stai parlando dello stesso Gilardoni dei blocco motori e macchine radiografiche ecc...attuali??
Bellissimo video, un'arma molto simile al fucile a pietra focaia, mi sfuggono un po le cifre, ricordo che aveva un autonomia di 30 colpi e che le ricariche di aria compressa e di colpi in più erano a spese del soldato, in dotazione ti veniva dato il minimo indispensabile, poi ricordavo Girardoni 🙄🤭🤭
Non sono ferrata sulle armi cosi antiche anche se le adoro 😁😂😂
Mi recupero qualche altro video❤
Troppo gentile davvero! Già, un arma un po' diversa dal solito ma presto approfondirò anche il tema dei sistemi ad avancarica (acciarino, miccia, ruota ecc...).
Spero comunque che anche gli altri miei contenuti le stiano piacendo 😉
@@IlBaffostorico sono appena tornata da Roma per impegni e sinceramente ho recuperato poco, ma hai un bel canale che merita, questo da addetta ai lavori l'ho capito subito e le fonti in descrizione sono in parte causa del mio interessamento verso il canale, sei bravo, preparato e parli in modo coinvolgente
Ti studio non preoccuparti 😂😂😂😜
@@IlBaffostorico non darmi del lei ti prego ..mi chiamo Aurora ☺️☺️
Bravo baffo storico ti ho seguito con attenzione come al solito
Lei è sempre troppo gentile, grazie mille!
Gran bel video. Volevo rivolgerti una domanda: Emilio Lussu nel suo famoso "Un anno sull'altipiano"(che ispirò il film "Uomini contro"), cita più volte i cecchini austro-ungarici armati di "proiettili esplosivi". Trattasi delle famigerate "palle girate" delle quali ci hai parlato, di proiettili dum dum classici o altro?
Lei ha involontariamente introdotto un'argomento difficile che però nell'inverno contavo di trattare: la letteratura di guerra.
Cercherò di risponderle più brevemente ma più completamente che posso, anche se presto lo farò meglio in un video:
Partiamo dicendo che il libro di Lussu non è una testimonianza superpartes e tantomeno affidabilissima anzi... L'intento del libro è in primis di descrivere l'orrore della guerra e la barbarie che essa porta fra gli uomini.
Nelle parti in cui si parla di proiettili esplosivi non è chiaro a cosa l'autore si riferisca o meglio, molto probabilmente si riferisce proprio a proiettili Dum dum, ma è bene ricordare che gli austriaci svilupparono una serie di munizioni dotate di carica esplosiva per lo Steyr M.95 chiamate "8mm Übungspatronen" o "Einchießpatronen". Il loro utilizzo fu veramente limitato, tuttavia al museo della Croce Rossa di Firenze ne sono conservati alcuni esemplari insieme alle riproduzioni in cera delle ferite che causavano, oltre che a diverse foto dell'epoca di queste ultime. Dunque nonostante non fosse affatto comune vederle è indubbio che esse siano state utilizzate contro i fanti con terribili risultati. Ahimè no le so dire se Emilio Lussu intendesse proprio le Übungspatronen o i proiettili Dum dum... A mio personale avviso, per la legge dei grandi numeri e delle inesattezze presenti nel libro (che tuttavia personalmente mi piace molto), è più plausibile intendesse le seconde, senza però aver investigato sulla loro natura ma ipotizzandola dai danni che arrecavano.
Grazie per la puntuale risposta esaustiva. L'idea di trattare la letteratura di guerra la trovo molto interessante. Personalmente mi affascina, e anche mi addolora, l'aspetto, come dire, controintuitivo del bagaglio esperenziale dei veterani, ben rimarcato da alcuni autori come Remarque(utilizzo della vanghetta da trincea al posto della baionetta) o da Robert Graves(il veterano che per osservare il nemico al di là della trincea si alzava in piedi fino alla vita, mentre la recluta avrebbe esposto solo la testa beccandosi una pallottola nel cranio, in quanto i fucili erano puntati raso trincea, e nell'algida e spietata logica della sopravvivenza, è meglio un proiettile nel fianco...)
Una vera chicca!
Contento di averla stupita! ;)
conoscevo sommariamente l'arma descritta ma naturalmente la sua esposizione non poteva che accrescere le mie info con particolari sulla sia storia molto interessanti. Vorrei aggiungere alla sua "esaurientissima" esposizione il nomignolo dato dai locali all'attrezzo "pneumobalistico" 🙃... e ciouè "sciop a vent" salutissimi e al suo prox pregevole video.
Vedo che conosce bene il dialetto della mia zona! Lei è nell'1% di persone veramente erudite sull'argomento se già lo conosceva, felice comunque di averglielo approfondito ;)
@@IlBaffostorico in merito a ''conoscere'' le varie forme del Bellunese ... non mi fregerei di questa capacità filologica proprio no 🤗 ... ma ho campeggiato spesso da quelle parti e poi come dire ... "tra magna raici e belumat no ghe xe tanta distansa" ...
Baffo Number One
Gentilissimo ma così mi fa arrossire però! ahaha