la fiaccola non c'entra nulla nella costruzione del quadro che impedisce alla figura di San Pietro di centralizzarisi come si deve. Questa fiaccola trasforma il dipinto in un revival neo-gotico.
Ma..dato che il contenuto è chiaramente collegato alla vicenda di queste settimane, come mai arrivati ormai al sequestro del quadro in questione, non hai minimamente accennato al famoso candelabro che c'è e non c'è? Potresti aiutare a fare chiarezza su questo come sulla questione dei rattoppi, della caratteristica piega trasversale, dei punti in cui il cretto è stato saturato, del fatto che tutto coinciderebbe così banalmente con una sofisticazione di un'opera trafugata?
Grazie del commento. Il video su Rutilio Manetti è stato creato, come ben hai inteso, sull'onda dell'interesse della vicenda. Eravamo però ancora distanti dalla notizia del sequestro del dipinto - anche se era un fatto scontato vista l'apertura dell'indagine. Un video sulla "questione candela" ce l'ho in testa già da settimane, ma preferirei aspettare che ci siano delle incontestabili indagini che accertino l'effettiva aggiunta o meno dell'elemento prima di muovermi definitivamente, soprattutto non avendo la possibilità di vedere dal vivo il dipinto. Non escludo però, con l'uscita di ulteriori novità, di fare comunque un video con delle impressioni personali, anche perché il materiale raccolto per il video di Manetti mi ha portato a constatare che il pittore utilizza le candela in maniera assai diversa da come risulta nel dipinto in possesso di Sgarbi...
Quindi anche tu attribuisci a Manetti l'opera ora sequestrata. Che cosa pensi dell'attribuzione alla scuola del Solimena o del Cavallino, come ipotizzato ai tempi del furto dai Carabinieri del Nucleo tutela nel 2013 (per la derubata l'autore era anonimo)?
L'attribuzione a Rutilio Manetti del dipinto deriva principalmente dall'attendibilissima conferma data dallo storico dell'arte Alessandro Bagnoli a Report/Fatto Quotidiano (fu curata da lui la mostra monografica sul pittore del 1978 a Siena, e il volume dell'esposizione ebbe la prefazione di Cesare Brandi, altro importantissimo storico dell'arte senese, che si interessò per primo del pittore negli anni '30 del Novecento). Per quanto riguarda l'attribuzione alla scuola del Solimena o del Cavallino - due autori diversissimi tra loro e distanti anagraficamente - che mi pare siano comparsi nella denuncia del furto e registrati in seguito negli archivi dell'Interpol per dettagliare l'opera, sono ovviamente erronei. L'opera, come anche descritto nel catalogo della mostra a Lucca curata da Sgarbi, ha un riflesso pressoché identico nella composizione del dipinto "Innocenza della vestale Tuccia" finito dal figlio di Rutilio Manetti, Domenico, aspetto che avvalora ancora di più l'attribuzione dell'opera. È comunque mia intenzione fare un video che cerchi di analizzare più consapevolmente l'opera, soprattutto per contestualizzare meglio la vicenda della "candela", che potrebbe essere benissimo un elemento aggiunto per depistare le indagini, come anche un elemento ricomparso a seguito della pulitura del dipinto, fatto quest'ultimo comune a dipinti recuperati a seguito di un restauro. Impossibilitato a vedere dal vivo il dipinto, sto aspettando che anche le indagini svolte dai tecnici sul quadro sequestrato, ci diano dati più attendibili.
L'accusa sarebbe per autoriciclaggio di beni culturali, non furto. Tra l'altro leggendo i vari articoli apparsi oggi in alcuni si parla solo della trasmissioni di fascicoli per la vicenda del De Boulogne di anni fa, e non del quadro di Manetti. Sgarbi comunque ad oggi nega di aver ricevuto avvisi di garanzia/indagine.
L'utilizzo da me della parola "furto" è legata solamente al fatto che Rutilio Manetti è conosciuto oggi per il furto di una tela dal Castello di Buriasco di simile composizione a quella comparsa nel 2021 ad una mostra a Lucca, attribuita a Manetti, e di proprietà di Sgarbi. Non voglio certo collegare già la vicenda alla condanna del sottosegretario...
Come al solito i sinistri fanno i processi in piazza . Sgarbi non ha bisogno di rubare , ha un museo e nessuno può stargli alla pari . Gli altri non sono nemmeno l’ombra .
Sgarbi direbbe anche che l'acqua è secca. Quindi il quadro si è rubato da solo ? Dai su, è ovvio che ha pagato qualcuno per rubarlo. Più volte cercò di comprare il quadro dalla proprietaria senza successo. Poi se tu voti Forza Italia e quindi sei in malafede è un altro discorso
la fiaccola non c'entra nulla nella costruzione del quadro che impedisce alla figura di San Pietro di centralizzarisi come si deve. Questa fiaccola trasforma il dipinto in un revival neo-gotico.
Apprezzato.
Ma..dato che il contenuto è chiaramente collegato alla vicenda di queste settimane, come mai arrivati ormai al sequestro del quadro in questione, non hai minimamente accennato al famoso candelabro che c'è e non c'è? Potresti aiutare a fare chiarezza su questo come sulla questione dei rattoppi, della caratteristica piega trasversale, dei punti in cui il cretto è stato saturato, del fatto che tutto coinciderebbe così banalmente con una sofisticazione di un'opera trafugata?
C'è un video precedente su questo
Grazie del commento. Il video su Rutilio Manetti è stato creato, come ben hai inteso, sull'onda dell'interesse della vicenda. Eravamo però ancora distanti dalla notizia del sequestro del dipinto - anche se era un fatto scontato vista l'apertura dell'indagine. Un video sulla "questione candela" ce l'ho in testa già da settimane, ma preferirei aspettare che ci siano delle incontestabili indagini che accertino l'effettiva aggiunta o meno dell'elemento prima di muovermi definitivamente, soprattutto non avendo la possibilità di vedere dal vivo il dipinto. Non escludo però, con l'uscita di ulteriori novità, di fare comunque un video con delle impressioni personali, anche perché il materiale raccolto per il video di Manetti mi ha portato a constatare che il pittore utilizza le candela in maniera assai diversa da come risulta nel dipinto in possesso di Sgarbi...
Quindi anche tu attribuisci a Manetti l'opera ora sequestrata. Che cosa pensi dell'attribuzione alla scuola del Solimena o del Cavallino, come ipotizzato ai tempi del furto dai Carabinieri del Nucleo tutela nel 2013 (per la derubata l'autore era anonimo)?
L'attribuzione a Rutilio Manetti del dipinto deriva principalmente dall'attendibilissima conferma data dallo storico dell'arte Alessandro Bagnoli a Report/Fatto Quotidiano (fu curata da lui la mostra monografica sul pittore del 1978 a Siena, e il volume dell'esposizione ebbe la prefazione di Cesare Brandi, altro importantissimo storico dell'arte senese, che si interessò per primo del pittore negli anni '30 del Novecento). Per quanto riguarda l'attribuzione alla scuola del Solimena o del Cavallino - due autori diversissimi tra loro e distanti anagraficamente - che mi pare siano comparsi nella denuncia del furto e registrati in seguito negli archivi dell'Interpol per dettagliare l'opera, sono ovviamente erronei. L'opera, come anche descritto nel catalogo della mostra a Lucca curata da Sgarbi, ha un riflesso pressoché identico nella composizione del dipinto "Innocenza della vestale Tuccia" finito dal figlio di Rutilio Manetti, Domenico, aspetto che avvalora ancora di più l'attribuzione dell'opera.
È comunque mia intenzione fare un video che cerchi di analizzare più consapevolmente l'opera, soprattutto per contestualizzare meglio la vicenda della "candela", che potrebbe essere benissimo un elemento aggiunto per depistare le indagini, come anche un elemento ricomparso a seguito della pulitura del dipinto, fatto quest'ultimo comune a dipinti recuperati a seguito di un restauro. Impossibilitato a vedere dal vivo il dipinto, sto aspettando che anche le indagini svolte dai tecnici sul quadro sequestrato, ci diano dati più attendibili.
L'accusa sarebbe per autoriciclaggio di beni culturali, non furto. Tra l'altro leggendo i vari articoli apparsi oggi in alcuni si parla solo della trasmissioni di fascicoli per la vicenda del De Boulogne di anni fa, e non del quadro di Manetti. Sgarbi comunque ad oggi nega di aver ricevuto avvisi di garanzia/indagine.
😂😂😂😂😂😂
L'utilizzo da me della parola "furto" è legata solamente al fatto che Rutilio Manetti è conosciuto oggi per il furto di una tela dal Castello di Buriasco di simile composizione a quella comparsa nel 2021 ad una mostra a Lucca, attribuita a Manetti, e di proprietà di Sgarbi. Non voglio certo collegare già la vicenda alla condanna del sottosegretario...
Si tratta di autoriciclaggio per l’opera di Manetti. Per l’opera di Valentin de Boulogne l’accusa è di esportazione non autorizzata
Come al solito i sinistri fanno i processi in piazza . Sgarbi non ha bisogno di rubare , ha un museo e nessuno può stargli alla pari . Gli altri non sono nemmeno l’ombra .
Sgarbi direbbe anche che l'acqua è secca. Quindi il quadro si è rubato da solo ? Dai su, è ovvio che ha pagato qualcuno per rubarlo. Più volte cercò di comprare il quadro dalla proprietaria senza successo. Poi se tu voti Forza Italia e quindi sei in malafede è un altro discorso