Grazie mille per queste bellissime conferenze! Dire che la rivoluzione francese è stata solo libertà, fraternità, uguaglianza è sbagliato. Tutte le rivoluzioni hanno avuto dei lati oscuro, tanto sangue è stato versato per "difendere" certi ideali e ricordarlo ci fa ricordare la complessità della storia, che quasi mai è solo bianca o solo nera. Se la rivoluzione francese ha iniziato quel processo che ci permette oggi di avere stati laici e democratici è anche vero che, la sua ideologia, quella giacobina, ha portato a enormi massacri e alla nascita di ideologie successive che ne hanno causati altrettanti, questa è la complessità della storia, non è fazioso o di parte raccontare certi avvenimenti, ma lo è il contrario, pensare che sia stato tutto rose e fiori e non ci siano state macchie sul buon nome della rivoluzione, cosa che molti hanno cercato e cercano di fare tutt'oggi! Grazie ancora per il vostro lavoro e complimenti al Professor Cavallo!
Grazie Professore! Giusto rievocare e mettere in evidenza i “limiti” della Rivoluzione Francese. Sono stato in quelle zone….ed ancora oggi quelle piccole cappelle sono meta di pellegrinaggio. Spero di poter vedere altre sue conferenze.
La superiorità morale di un'epoca rispetto a un' altra è una chimera bugiarda però non bisogna essere manichei: le stragi per motivi ideologici sono state inventate dai primi cristiani per perseguitare gli eretici i pagani e gli ebrei per proseguire ininterrotte con i mussulmani e i protestanti fino alla soglia dell' era moderna.
@@zodiaco5526 passato un secolo da quella bolscevica, possiamo scegliere fra il reazionario Putin che sogna il vecchio impero zarista e gli esaltati nazionalisti ucraini che si rifanno a certi collaborazionisti dei nazisti. Peggio della rivoluzione c'è solo la reazione, che la segue come un'ombra, e prima o poi la schiaccia o la coopta. Magari mascherandosi da sua ineccepibile continuazione (citofonare Stalin, Napoleone e altri). Materia che a uno Hegel postmoderno darebbe modo di riflettere sul nuovo nomvimento della storia: da tesi e antitesi rimane il peggio dell'uno e dell'altro.
La storia non ci ha insegnato niente, la storia è scritta e interpretata, è come ragionare di una percezione del mondo bidimensionale o tridimensionale... mentre le dimensioni che non percepiamo sono molte di più, i fatti sono parti della realtà assoluta degli accadimenti su cui porre tutti i ragionamenti e le riflessioni e su cui ricavare ipotesi e tesi di volta in volta. Col tempo abbiamo imparato che le paleoguerre sono finite coi teatrini degli eserciti in divisa e gli spauracchi atomici per tutti i pretesti possibili... Che i militari di fronte ai civili armati si cagano addosso perchè c'è una differenza di motivazione che li fa 20volte più letali come i marines contro le donne vietnamite... e che le neoguerre si vincono con il covid-19, con i bitcoin... abbiamo imparato che lo stato è solo un inutile fardello di parassitismo sociale da smantellare per il bene di tutti. Che gli economisti non capiscono un cazzo e giustificano la politica anche fallimentare a prescindere. E che chi ha il brutto vizio di esporre la nuda verità non interpretata, non accademica, non accreditata nell'esposizione di documenti veri come Assange o Falciani spesso fa una brutta fine. Abbiamo imparato che la democrazia non può esistere senza ostracismo. E che gli smartphone sono un dispositivo di controllo di massa. Abbiamo imparato che i forti fanno quello che devono fare e che i deboli accettano quello che gli tocca accettare. Abbiamo imparato che non c'era niente da imparare. Che non esistono insegnanti ma solo osservatori, intuitori, apprendisti, ricercatori, studiatori di questo mondo che per quanti sforzi facciano restano sempre completamente sorpresi e sconvolti dalla serendipità... tutte quelle dimensioni di rilevazione e di osservazione in cui inciampano che semplicemente non avevano neanche lontanamente considerato. Non è che sappiamo di non sapere, capiamo di non aver capito un cazzo.
Molto interessante, ci sono parallelismi con la guerra al brigantaggio in Italia e con la guerra cristera in Messico a vostro parere? Babeuf, nominato in questo video, merita un' approfondimento, promette sorprese. Grazie ancora.
Col Messico assolutamente sì. Il brigantaggio nelle ex Due Sicilie era mosso più dal malcontento popolare per l'annessione che dalla fede cattolica. C'era anche questo elemento, il popolo del Sud, molto cattolico, guardava con cattivo occhio l'anticlericalismo del governo sabaudo, ma non era tutto così netto come negli altri due casi: la banda del generalissimo Carmine Crocco, per dire, a Lavello se la prese anche col sacerdote, e diversi dei briganti avevano sostenuto Garibaldi contro i Borboni, salvo poi pentirsene vedendo i risultati. Lo stesso Crocco era di idee piuttosto radicali più che reazionarie, e ammetteva di aver "costantemente aborrito", dice nelle Memorie, la Monarchia borbonica
Ho pensato alla stessa cosa circa la repressione del brigantaggio, ma in chiave di durezza nella repressione. Per dirla semplice, la lotta al brigantaggio rispetto alle rappresaglie in Vandea è un retata della questura…
Buon giorno. Ho avuto anni fa occasione di dirigere uno splendido brano di Cherubini, la "Cantata funebre per la morte del generale Hoche". Un capolavoro. Hoche (Lazare) era ivi definito un eroe della guerra in Vandea, certamente dalla parte repubblicana. In queste bellissime conferenze non l'ho sentito nominare. Il suo intervento è stato in altro periodo? E, se c'è stato, è da inquadrare tra questi "criminali" (Col giudizio di oggi ma anche di allora)? Grazie se vorrà rispondermi.
@@domusorobica2014 Certo, il mio non era un rimprovero. Semplicemente, giacché si trova questa stupenda pagina di Cherubini a lui dedicata e leggo che è addirittura sepolto al Pantheon, volevo Sare, ripeto, se consideralo un "eroe" (come dice nella dedica Cherubini) o un...molto meno eroe (viste le tristi vicende da voi ben raccontate)
Probabilmente se non ci fosse stato lo sterminio di Vandea io non sarei a questo mondo. Infatti, i miei avi, da parte di nonna paterna sono fuggiti dalla Vandea in quel periodo e sono venuti a vivere nel vicentino. Nei bauli della soffitta dei miei bisnonni, ricordavano i miei zii più vecchi, c'erano ancora le divise napoleoniche.
Partenza con un armata in rotta, tallonata dai nemici, in stallo davanti ad un ostacolo naturale apparentemente insormontabile: di ansia ne abbiamo ancora in magazzino?
Fossero tutti così i professori italiani (Cattolici, preparati, appassionati del loro mestiere), e il nostro sistema scolastico passerebbe dallo sterco delle stalle sinistrate e massoniche, allo splendore delle stelle
@@Becca04927 Lei nega l'influenza nefasta e pestifera delle logge massoniche in tutte le nostre istituzioni, laiche ed ecclesiastiche, sistema scolastico in primis?
@@gianluigiauditore8702premetto di non essere un massone ma solo un appassionato del tema. Detto ciò le posso assicurare che per quanto riguarda la massoneria girano, e sono dure a morire, tutta una serie di credenze e teorie del complotto. Innanzitutto bisogna dire che la massoneria non è una religione o un colto, ma un associazione di uomini liberi in cui è possibile confrontare diversi pensieri e imparare nuove nozioni e promuovere il libero pensiero , perciò il primo mito da sfatare è che esista un unica ideologia, pensiero o dottrina massonica che influenzi la politica da dietro le quinte, non bisogna commettere l'errore di vedere la massoneria come un monolite, perché è più simile ad un arcipelago in cui ogni isola rappresenta il pensiero di ogni singolo massone, che ha una visione diversa del mondo e della massoneria stessa. Volendo fare una gigantesca semplificazione si può dire che al mondo esistano due sistemi massonici principali: quello anglosassone, diffuso principalmente nel Regno Unito, negli USA e in generale nei paesi dell'ex Impero Britannico, maggiormente legata a visioni conservatrici e concentrata maggiormente sullo studio individuale e sul miglioramento interiore del singolo massone, e la massoneria francese, conosciuta anche come massoneria liberale, diffusa maggiormente in Francia e in America latina, legata maggiormente a posizioni progressiste e maggiormente presente dal punto di vista civile. Ma ripeto, questa è solo una semplificazione, non esiste un unico pensiero massonico, ma ogni stato ha le sue peculiarità e ogni massone percepisce la massoneria in modo diverso. Con questo non voglio dire che sia tutto rose e fiori, in passato ci sono stati diversi scandali, il più noto in Italia è certamente la loggia P2 ma tutto va contestualizzato e spiegato razionalmente, sulla base di quello che è stato il periodo storico e la storia complessiva dell'istituzione massonica. Per quanto riguarda le scuole dubito che ci siano molti massoni nel sistema scolastico nazionale, visto che molti docenti si rifanno a ideologie di estrema sinistra, come il comunismo e il socialismo, che hanno sempre detestato la massoneria e in tutti gli stati in cui sono saliti al potere, si pensi all'URSS e alla Cina, la massoneria è stata subito perseguitata e messa al bando, come nei regimi di estrema destra, fascismo e nazismo in primis, infatti credo che più che di contaminazioni massoniche ci si dovrebbe preoccupare delle ideologie di estrema sinistra che hanno sempre infestato ed incancrenito il nostro sistema scolastico e universitario. Detto ciò vorrei consigliarle qualche libro affidabile sull'argomento, in modo da avere una visione realistica al riguardo: • Alla scoperta della massoneria di Emanuela Locci • I liberi muratori. Storia mondiale della massoneria di John Dickie • Storia della massoneria in Italia di Aldo Alessandro Mola • Storia della massoneria italiana. Dal Risorgimento al fascismo di Fulvio Conti • I fratelli e i profani. La massoneria nello spazio pubblico di Fulvio Conti • La massoneria italiana. Dalle origini al nuovo millennio di Luca Giuseppe Manenti • La Massoneria. La storia, gli uomini, le idee a cura di Zeffiro Ciuffoletti e Sergio Moravia • Storia del Grande Oriente d’Italia di Emanuela Locci Nel caso sia interessato solo superficialmente allo studio dall'argomento le consiglio di leggere almeno i primi tre libri della lista, che sono ottimi sia per crearsi un idea scevra da complottismi sia per crearsi un ottima base per continuare l'approfondimento e per saper distinguere i testi affidati e accademicamente validi da quelli complottisti e pieni di fuffa. Spero di esserle stato utile.
@@gianluigiauditore8702 premetto di non essere un massone ma solo un appassionato del tema. Detto ciò le posso assicurare che per quanto riguarda la massoneria girano, e sono dure a morire, tutta una serie di credenze e teorie del complotto. Innanzitutto bisogna dire che la massoneria non è una religione o un colto, ma un associazione di uomini liberi in cui è possibile confrontare diversi pensieri e imparare nuove nozioni e promuovere il libero pensiero , perciò il primo mito da sfatare è che esista un unica ideologia, pensiero o dottrina massonica che influenzi la politica da dietro le quinte, non bisogna commettere l'errore di vedere la massoneria come un monolite, perché è più simile ad un arcipelago in cui ogni isola rappresenta il pensiero di ogni singolo massone, che ha una visione diversa del mondo e della massoneria stessa. Volendo fare una gigantesca semplificazione si può dire che al mondo esistano due sistemi massonici principali: quello anglosassone, diffuso principalmente nel Regno Unito, negli USA e in generale nei paesi dell'ex Impero Britannico, maggiormente legata a visioni conservatrici e concentrata maggiormente sullo studio individuale e sul miglioramento interiore del singolo massone, e la massoneria francese, conosciuta anche come massoneria liberale, diffusa maggiormente in Francia e in America latina, legata maggiormente a posizioni progressiste e maggiormente presente dal punto di vista civile. Ma ripeto, questa è solo una semplificazione, non esiste un unico pensiero massonico, ma ogni stato ha le sue peculiarità e ogni massone percepisce la massoneria in modo diverso. Con questo non voglio dire che sia tutto rose e fiori, in passato ci sono stati diversi scandali, il più noto in Italia è certamente la loggia P2 ma tutto va contestualizzato e spiegato razionalmente, sulla base di quello che è stato il periodo storico e la storia complessiva dell'istituzione massonica. Per quanto riguarda le scuole dubito che ci siano molti massoni nel sistema scolastico nazionale, visto che molti docenti si rifanno a ideologie di estrema sinistra, come il comunismo e il socialismo, che hanno sempre detestato la massoneria e in tutti gli stati in cui sono saliti al potere, si pensi all'URSS e alla Cina, la massoneria è stata subito perseguitata e messa al bando, come nei regimi di estrema destra, fascismo e nazismo in primis, infatti credo che più che di contaminazioni massoniche ci si dovrebbe preoccupare delle ideologie di estrema sinistra che hanno sempre infestato ed incancrenito il nostro sistema scolastico e universitario. Detto ciò vorrei consigliarle qualche libro affidabile sull'argomento, in modo da avere una visione realistica al riguardo: • Alla scoperta della massoneria di Emanuela Locci • I liberi muratori. Storia mondiale della massoneria di John Dickie • Storia della massoneria in Italia di Aldo Alessandro Mola • Storia della massoneria italiana. Dal Risorgimento al fascismo di Fulvio Conti • I fratelli e i profani. La massoneria nello spazio pubblico di Fulvio Conti • La massoneria italiana. Dalle origini al nuovo millennio di Luca Giuseppe Manenti • La Massoneria. La storia, gli uomini, le idee a cura di Zeffiro Ciuffoletti e Sergio Moravia • Storia del Grande Oriente d’Italia di Emanuela Locci Nel caso sia interessato solo superficialmente allo studio dall'argomento le consiglio di leggere almeno i primi tre libri della lista, che sono ottimi sia per crearsi un idea scevra da complottismi sia per crearsi un ottima base per continuare l'approfondimento e per saper distinguere i testi affidati e accademicamente validi da quelli complottisti e pieni di fuffa. Spero di esserle stato utile.
Certo, la storia francese non parla della Vandea, come la storia italiana non parla dei massacri attuati dai piemontesi nel meridione. Paese che vai, dimenticanza che trovi.
EVVIVA LA SCORRETTEZZA CONTROCORRENTE ATTUALE. CONTRO MAINSTREAM , PENSIERO UNICO E COMPAGNIA DICENDO. CHE SONO COSÌ OPPRESSIVAMENTE ODIOSI E SCOCCIANTI. Una boccata d'aria fresca rivoluzionaria, ma di parte opposta. Basta COL SENSO UNICO. E DI QUESTO TEMPI. ..NE ABBIANO ESEMPI ECLATANTI, A BIZZEFFE.
Vandée. L'é un vandée, ga n'è un vandée Nel mio dialetto esiste questa parola, significa "massa numerosa", anche disordinata, a volte, di persone o cose. Sono di Verbania, parlavamo una via di mezzo tra il dialetto lombardo e lo svizzero-ticinese. Non conosco l'etimologia del termine, chissà se potrebbe mai avere una correlazione con questi eventi storici.
Buongiorno è possibile che in Italia la notizia dei massacri della Vandea abbia ispirato fenomeni come le Pasque veronesi e il sanfedismo nel sud? Grazie
Grande Giorgio Cavallo. Altro che Alessandro Barbero, che che piaccia o no è uno storico di regime, altrimenti non andrebbe in TV né avrebbe tutta quella visibilità.
Barbero è quello che ogni tre per due dice cose come: La guerra di classe è finita e l'hanno vinta i ricchi. Siamo sempre lì a cercare di prevedere il PIL come se ne fossimo veramente capaci. In quest'epoca ci siamo convinti che i numeri siano la descrizione della realtà (e non è così). Le nostre democrazie hanno limiti. La Thatcher e Reagan hanno posto fine a un periodo in cui si credeva in un mondo migliore, "che brucino all'inferno". La mia vita privata va bene, ma visto come va il mondo mi sento quasi in colpa a dirlo. In Italia non si è mai fatta la rivoluzione e quindi siamo rimasti un paese mezzo arretrato. Non è certamente un'avanguardia, ma non mi sembra precisamente un servo del "regime".
@@davideluciani1754 non sono d'accordo (immagino l'avresti dedotto visto quello che ho scritto prima). Perché Barbero è fondamentalmente uno storico di sinistra che vede, legge la storia con criteri moderni e non tradizionali, è per questo che lo lasciano parlare, perché non è un reale pericolo per il sistema. Penseresti mai di vedere tipo un Massimo Viglione in TV o a TEDX? NO
@@Diego-jl1of non direi, io considero sempre un bene la pluralità di opinioni, per quanto sia impegnativa da gestire. Ma sono giacobine le critiche che non entrano nel merito, che si basano solo su paradigmi ideologici e che dipingono le cose in bianco e nero (aka “se pensi come me, sei portatore di Verità; se non la pensi come me, sei un servo dei Maestri dell’Inganno”). Barbero non mi è mai sembrato un servo del regime, anzi mi sembra guardi l’ordine costituito con occhio critico (da un punto di vista di sinistra, certo, ma pur sempre critico). Persino uno storico come Cimmino, che pur non ha le sue stesse opinioni politiche, riconosce che come divulgatore di storia medievale è bravissimo
una domanda: nessuna atrocità da parte della vandea? Solitamente in una guerra civile le atrocità sono da entrambe le parti. Riguardo alle atrocità degli eserciti sui civili, il candido di Voltaire già denuncia di come gli eserciti razziassero, con tutti i fatti connessi, i civili di un villaggio. Credo che la popolazione di ogni epoca sia stata vittima degli eserciti. La guerra è un affare sporco, specialmente una guerra civile: vedi Tucidide nei fatti di Corcira o la guerra civile inglese in Hobbes, oppure le lotte dei primi cristiani o tra cattolici e protestanti. Complimenti ancora per questa conferenza
infatti nel corso della conferenza cita il caso di de Marigny il cui carattere, a detta delle stesse fonti vandeane, cambiò drasticamente durante la guerra. Resta comunque, incontrovertibile, l'enorme disparità di comportamento tra i due contendenti. E' uno dei rari casi in cui il "buono" si identifica immediatamente. PS - per questioni di tempo abbiamo dovuto tagliare le parti sul generali rivoluzionari Nicolas Haxo e Marceau (come su i La Rochejaquelein del resto) che furono cavalieri quanto i loro avversari. Purtroppo eccezioni.
@@heinzgud.6640Pruma.di quella francese infatti ci fu la stessa rivoluzione in lnghilterra,durante il regno di Elisabetta prima,un demone sanguinario incarnato...massacri,stragi,odio infinito contro i Sacerdoti Cattolici e Santa Romana Chiesa.Espirimento ripetuto poi in tutte le altre rivoluzioni nel.mondo,nel"risorgimento italiano,nella guerra di Spagna nel 36 et cetera.Dietro l'inghilterra agisce il governo occulto mondiale.
@@stefanodadamo6809 non credo che lo spirito Cristiano dei Vandeani possa considerarsi un fanatismo. Erano contadini tranquilli che facevano la loro vita nel rispetto della loro tradizione religiosa, non andavano in giro a catechizzare o uccidere per far convertire quelli che non la pensavano come loro. Il simbolo poi, credo sia stato rifatto dopo il massacro, quindi assumerebbe tutto un altro significato
@@domusorobica2014L'Inghilterra ha tagliato la testa al re, poi se lo è ripreso, ma alle sue condizioni (monarchia ma via il regime antico). Gli Stati Uniti pure loro sono stati influenzati dall'Illuminismo..
Tranquillo che il socialismo fabiano te lo spiegherà molto bene, visto che sono gli eredi odierni, o forse i registi di allora. Sono quelli che hanno finanziato Il Capitale di Marx che tanto bene ha fatto al mondo: Mao, Stalin, Pol Pot, Lazar Kaganovich, magnifici esperimenti come l'Isola di Nazino...
I bolscevichi sono solo un altro sviluppo della Rivoluzione, sono i figli (bastardi ?)dell' illuminismo. Non li ho mai visti come negatori alla rivoluzione francese e borghese , se mai opposti ad essa come il pendolo di un orologio che si muove da destra a sinistra, ma sempre pendolo è e sempre lo stesso tempo batte ritmicamente.
La Rivoluzione Russa è la figlia primogenita prediletta della Rivoluzione Francese. Come pure il Nazismo. Sempre , in ambito familiare rivoluzionario, ricordiamoci l'ultima Rivoluzione, dolce nipotina delle precedenti; quella del '68...
Adesso vorrei sentire una conferenza di questo dotto signore sullo sterminio dei catari da parte dei suoi bravi cattolici,con il papa come capo!cosi,tanto per sapere!!
Ottimo conferenziere, ma giusto un filo di parte. So che in Francia esistono molti nostalgici dell' ancien regime, non pensavo esistessero anche in italia
E' un mondo pieno di nostalgici. La nostalgia è un sentimento e non un ragionamento (e questo vale anche al contrario) ed ampie sacche della popolazione hanno a cuore un immagine idealizzata del passato. Tutti coloro che abbracciano un idea cosmologica regressiva e tra questi molti uomini di destra, i cattolici o i religiosi in generale, gli indipendentisti veneti, i neoborbonici, i craxiani, i tifosi del Perugia dei Miracoli, i patiti della DiscoDance, tutti coloro che vivono sulla loro pelle quel progressivo invecchiamento che fa a pugni con lo storicismo, gli esteti, i ragazzi della via Gluck, i rossi, i neri, i bianchi, coloro che temono lo sviluppo di forme di controllo asfissianti e sono per natura contrari all'idea di Stato Assoluto. Perfino i "progressisti" hanno un posto nel loro cuore per la nostalgia, il mito del 68 e quello della contestazione, quello di Kennedy o di Pasolini, quello del post-concilio o della Fiat. Taluni meditando sviluppano ampie proiezioni culturali, coerenti, solide, profonde e ragionate, altri restano a livello più superficiale 🤷
Non si può inghiottire sempre il racconto monodirezionale. Specialmente quando si usa il crivello della ragione e del dubbio. Inconsapevolmente ho usato un termine "illuminista [leggi massone]", e cartesiano (dubito, cogito ergo sum)... Finalmente dopo tre secoli di sacro dogmatismo laicista sulla Rivoluzione (VIETATO CRITICARLA, CONTESTARLA. ..PERCHÉ TABÙ ) QUALCOSA SI MUOVE CONTRO CORRENTE. CONTRO IL PENSIERO UNICO VIGENTE.CONTRO POLITICALLY CORRECT. Da una trentina di anni , in sordina, e poi mano mano crescendo, a gonfie vele sta crescendo una storiografia coraggiosa . Su molti versanti.
Caro professore, la seguo da un po' di tempo e apprezzo, di solito, il suo distacco dagli avvenimenti che racconta. Stavolta, invece, è palesemente di parte, ma la storia, come certo può insegnarmi, non si giudica. Anch'io, come lei, provo la medesima sensazione di orrore per quello che i repubblicani hanno fatto in Vandea, ma questo attiene alla natura della guerra e, in un modo particolare, alle guerre civili. Ma non trova comprensibile che un regime appena insediatosi al potere con una sanguinosa rivoluzione, e costretto a fronteggiare ai propri confini le coalizioni militari straniere che tentano di soffocarlo, non possa tollerare al proprio interno una rivolta di vaste dimensioni e, per giunta, che mette in discussione i principi stessi che l'hanno ispirata? Si può giudicare in positivo o in negativo la rivoluzione francese, quello che non le si può negare è il diritto a difendersi.
non c'è difesa valida per il genocidio vandeano, la cruda verità è questa. Se e' vero che il giusto e lo sbagliato non sono criteri che appartengano al metodo scientifico è altrettanto che vero che un omicida resta tale.
Neanche l'ostinazione di negare la drammatica condizione in cui si era venuta a trovare la Rivoluzione può essere validamente difesa. Concordo sul fatto che nessuna contestualizzazione possa lenire l'orrore della repressione vandeana, ma contra factum non valet argumentum. Quelli erano i fatti, quella la soluzione. Deploro il metodo, non lo scopo.@@domusorobica2014
che è come dire che data la situazione drammatica in cui si trovavano le armate tedesche nel 1943-1944 la distruzione dei villaggi e dei paesi dell'appennino tosco-emiliano nel contesto della lotta antipartigiana era necessaria. Tant'è che le retrovie rimasero sostanzialmente sicure sino all'ultimo inverno. Quelli erano i fatti e quella la soluzione. Con buona pace di Marzabotto e di Sant'Anna di Satazzema.
@@alessiomacconi8416 Già, dove splende il radioso sol dell' avvenire. A questi progressisti radical chic di luminosa ascendenza massonica illuminista gli va storto il boccone contro rivoluzionario, contro mainstream, contro pensiero unico attuale. Ed antico , allo stesso tempo, di un racconto che dura da troppo tempo : da tre secoli ormai, con tutte le appendici posteriori ideologiche.
@@davideluciani1754bisogna sempre sentire l' altra campana! Da che mondo è mondo, in un processo, anche l'imputato deve avere il suo avvocato. Non solo l'accusatore. ..
Il Prof. è bravissimo ma parteggia troppo per i vandeani . Uno sterminio e' sempre orribile ma dalla rivoluzione francese e' nato il mondo moderno e i vandeani volevano la restaurazione
Appunto. Hanno combattuto sul nascere quel perverso mondo che sta toccando oggi il suo punto più basso. Oggi come ieri la battaglia è fra il mondo della Tradizione e del sacro contro il mondo moderno della barbaria e della rivoluzione permanente.
@@edwardsmith7935 La parte giusta uccideva i neonati con le baionette e squarciava le donne incinta per prenderne i feti, a questo punto preferisco parteggiare per della gente che voleva semplicemente essere indipendente e libera di essere cattolica e credente. Centinaia di migliaia di morti inutili, innocenti e indifesi, persone che non hanno potuto godersi la vita e fare le loro esperienze per colpa di esaltati decapitatori. Non ci sta giustificazione a tali gesti, ma solo disprezzo. Il prezzo del cambiamento non deve essere la morte degli innocenti.
Non ha vinto la parte giusta. Ma la parte che ha vinto, con le mani ancora grondanti sangue, si è assolta e si è proclamata giustizia. Tanto, i morti non parlano e non smentiscono più nessuno...
ma questa narrazione è veramente troppo parziale.Questo è un legittimista perso.I " Repubblicani " non sono che i cittadini in armi, il progresso e l' avvenire! o vogliamo mettere in dubbio il significato della grande rivoluzione?
non piace il racconto del genocidio vandeano? peccato, è uno dei più importanti lasciti della rivoluzione (assieme al nazionalismo, al comunismo, allo stato totalitario, all'eugenetica e via cantando). Da dove pensi che sia saltato fuori il nazionalsocialismo? dalle pieghe dell'antico regime?
@@domusorobica2014ma perché la Rivoluzione francese è stata solo terrore, Vandea etc? Allora il feudalesimo è stato solo gente squartata, ribellioni represse nel sangue e Inquisizione? Non la facevo così manicheo, visto che è un grande divulgatore di storia..
sarà un piacere ricordarti queste tue invettive quando ti vedremo sfilare per le vie di Parigi in direzione di Place de la Révolution come un Hébert qualsiasi, mi raccomando non piangere come lui e non urlare. La dignità soprattutto.
@@TheMrcassina di pessimo gusto, comunque pure la nostra era una battuta...Place de la Révolution non esiste più e non ti porteranno a Parigi per tagliarti la testa.
Il Fascismo ha preso forte ispirazione dal regno del terrore di robespierre (leva obbligatoria, esecuzioni senza interrogazione e distruzione della comunità a favore della nazionalità).
Una ricostruzione storica aderente alle fonti ....finalmente un racconto intellettualmente onesto del genocidio vandeano e della furia ideologica giacobina.
Ho un terribile dubbio che devo risolvere...è il sig. Barbero che imita nella narrazione il sig. Cavallo...o è il sig. Cavallo che imita il sig. Barbero...???
E se Cavallo fosse la trasfigurazione controrivoluzionaria di quel socialista impenitente di Barbero? Una sorta di bilanciamento cosmico. Il mistero si infittisce e travalica nel metafisico. 🤔
Attesissima seconda parte,grazie
Che bella scoperta questo giovane professore. In alcuni passaggi ho percepito il suo "vibrare" per l'emozione. Grazie Domus.
Provo una grande rabbia. Ringrazio il relatore per l'ottima conferenza.
Complimenti per il racconto ! Grazie!
Grazie Professor Cavallo, una voce fuori dal coro
Grazie mille per queste bellissime conferenze!
Dire che la rivoluzione francese è stata solo libertà, fraternità, uguaglianza è sbagliato. Tutte le rivoluzioni hanno avuto dei lati oscuro, tanto sangue è stato versato per "difendere" certi ideali e ricordarlo ci fa ricordare la complessità della storia, che quasi mai è solo bianca o solo nera.
Se la rivoluzione francese ha iniziato quel processo che ci permette oggi di avere stati laici e democratici è anche vero che, la sua ideologia, quella giacobina, ha portato a enormi massacri e alla nascita di ideologie successive che ne hanno causati altrettanti, questa è la complessità della storia, non è fazioso o di parte raccontare certi avvenimenti, ma lo è il contrario, pensare che sia stato tutto rose e fiori e non ci siano state macchie sul buon nome della rivoluzione, cosa che molti hanno cercato e cercano di fare tutt'oggi!
Grazie ancora per il vostro lavoro e complimenti al Professor Cavallo!
Grazie , notizie non facili da reperire
Magnifica lezione, Professore. D'ora in poi, ascolterò le sue conferenze.
"E’ impossibile trovare le parole per descrivere ciò che è necessario a coloro che non sanno ciò che significa l’orrore"
Cit.
Apocalypse Now
Grazie Professore! Giusto rievocare e mettere in evidenza i “limiti” della Rivoluzione Francese. Sono stato in quelle zone….ed ancora oggi quelle piccole cappelle sono meta di pellegrinaggio. Spero di poter vedere altre sue conferenze.
Bravissimo! Ricca descrizione, politicamente scorretta, vera, descritta con dinamismo quindi per niente noiosa. Complimenti
Interessantissimo, grazie
grazie per questa conferenza
Grazie molto interessante, non sapevo nulla di questa storia .
Grande Vandea! Un esempio
in che senso? le solite ignoranti masse brigantesche.Vive la Nation, vive la Revolution!
@@marcodorazio4123"dai che è ora di andare Hébert, basta stronzate e tirati assieme che fai schifo" (cit.)
Bravissimo. Peccato averlo scoperto solo qualche giorno fa!
Tremendo racconto. Il Terrore figlio della Rivoluzione
ottimo!
Ci vogliono voci non allineate, perché fanno capire la complessità della realtà e forniscono strumenti per valutare vicende simili, anche recenti.
Grazie mille 🤩
E con questa mettiamo fine alla superiorità morale della modernità
Assolutamente vero!
La superiorità morale di un'epoca rispetto a un' altra è una chimera bugiarda però non bisogna essere manichei: le stragi per motivi ideologici sono state inventate dai primi cristiani per perseguitare gli eretici i pagani e gli ebrei per proseguire ininterrotte con i mussulmani e i protestanti fino alla soglia dell' era moderna.
Stile narrativo alla Barbero, ma con uno spirito chiaramente reazionario da Ancient Regime. Complimenti a Giorgio Enrico Cavallo!
Barbero si sarebbe soffermato sugli SGOZZAMENTI (chi non legge con la sua voce mente) con spirito chiaramente giacobino da postcomunisti
Ha solo detto la verità. L' atroce, nuda e pura verità. Il guaio delle rivoluzioni è che dopo restano i rivoluzionari.
@@zodiaco5526 passato un secolo da quella bolscevica, possiamo scegliere fra il reazionario Putin che sogna il vecchio impero zarista e gli esaltati nazionalisti ucraini che si rifanno a certi collaborazionisti dei nazisti. Peggio della rivoluzione c'è solo la reazione, che la segue come un'ombra, e prima o poi la schiaccia o la coopta. Magari mascherandosi da sua ineccepibile continuazione (citofonare Stalin, Napoleone e altri). Materia che a uno Hegel postmoderno darebbe modo di riflettere sul nuovo nomvimento della storia: da tesi e antitesi rimane il peggio dell'uno e dell'altro.
Pensavo la stessa cosa sul fatto che ha lo stile di Barbero.
Barbero è un ideologo, non uno storico
La storia ci ha insegnato 2 cose: mai invadere la Russia e mai e poi mai fidarsi degli inglesi
Al più non invaderla da occidente, quando passarono i mongoli dalla steppa ci fu ben poco da fare
@@walterscavi2781 credo passassero un po' più in basso, devo controllare, comunque interessante osservazione
il senso è che comunque passarono
@@domusorobica2014 com' è che si diceva a quei tempi: tartari castigo di Dio 😅
La storia non ci ha insegnato niente, la storia è scritta e interpretata, è come ragionare di una percezione del mondo bidimensionale o tridimensionale... mentre le dimensioni che non percepiamo sono molte di più, i fatti sono parti della realtà assoluta degli accadimenti su cui porre tutti i ragionamenti e le riflessioni e su cui ricavare ipotesi e tesi di volta in volta.
Col tempo abbiamo imparato che le paleoguerre sono finite coi teatrini degli eserciti in divisa e gli spauracchi atomici per tutti i pretesti possibili...
Che i militari di fronte ai civili armati si cagano addosso perchè c'è una differenza di motivazione che li fa 20volte più letali come i marines contro le donne vietnamite... e che le neoguerre si vincono con il covid-19, con i bitcoin... abbiamo imparato che lo stato è solo un inutile fardello di parassitismo sociale da smantellare per il bene di tutti. Che gli economisti non capiscono un cazzo e giustificano la politica anche fallimentare a prescindere.
E che chi ha il brutto vizio di esporre la nuda verità non interpretata, non accademica, non accreditata nell'esposizione di documenti veri come Assange o Falciani spesso fa una brutta fine.
Abbiamo imparato che la democrazia non può esistere senza ostracismo.
E che gli smartphone sono un dispositivo di controllo di massa.
Abbiamo imparato che i forti fanno quello che devono fare e che i deboli accettano quello che gli tocca accettare. Abbiamo imparato che non c'era niente da imparare.
Che non esistono insegnanti ma solo osservatori, intuitori, apprendisti, ricercatori, studiatori di questo mondo che per quanti sforzi facciano restano sempre completamente sorpresi e sconvolti dalla serendipità... tutte quelle dimensioni di rilevazione e di osservazione in cui inciampano che semplicemente non avevano neanche lontanamente considerato. Non è che sappiamo di non sapere, capiamo di non aver capito un cazzo.
Grande conferenza
Seconda parte per stomaci forti, ma non si può nascondere la verità sotto il tappeto per quanto spiacevole possa essere
Molto interessante, ci sono parallelismi con la guerra al brigantaggio in Italia e con la guerra cristera in Messico a vostro parere?
Babeuf, nominato in questo video, merita un' approfondimento, promette sorprese.
Grazie ancora.
Il paragone con il Messico va bene. Con il nostro brigantaggio no.
Il paragone si può fare con la Cina di Mao. Sterminare la popolazione esuberante, o che non partecipa alla rivoluzione..
Col Messico assolutamente sì. Il brigantaggio nelle ex Due Sicilie era mosso più dal malcontento popolare per l'annessione che dalla fede cattolica. C'era anche questo elemento, il popolo del Sud, molto cattolico, guardava con cattivo occhio l'anticlericalismo del governo sabaudo, ma non era tutto così netto come negli altri due casi: la banda del generalissimo Carmine Crocco, per dire, a Lavello se la prese anche col sacerdote, e diversi dei briganti avevano sostenuto Garibaldi contro i Borboni, salvo poi pentirsene vedendo i risultati.
Lo stesso Crocco era di idee piuttosto radicali più che reazionarie, e ammetteva di aver "costantemente aborrito", dice nelle Memorie, la Monarchia borbonica
Ho pensato alla stessa cosa circa la repressione del brigantaggio, ma in chiave di durezza nella repressione.
Per dirla semplice, la lotta al brigantaggio rispetto alle rappresaglie in Vandea è un retata della questura…
@Paolo Breviyù ci sono e non ci sono
Buon giorno. Ho avuto anni fa occasione di dirigere uno splendido brano di Cherubini, la "Cantata funebre per la morte del generale Hoche".
Un capolavoro.
Hoche (Lazare) era ivi definito un eroe della guerra in Vandea, certamente dalla parte repubblicana.
In queste bellissime conferenze non l'ho sentito nominare.
Il suo intervento è stato in altro periodo? E, se c'è stato, è da inquadrare tra questi "criminali" (Col giudizio di oggi ma anche di allora)?
Grazie se vorrà rispondermi.
la guerra di vandea copre più anni e per questione di tempi si è dovuto glissare su molti protagonisti
@@domusorobica2014 Certo, il mio non era un rimprovero. Semplicemente, giacché si trova questa stupenda pagina di Cherubini a lui dedicata e leggo che è addirittura sepolto al Pantheon, volevo Sare, ripeto, se consideralo un "eroe" (come dice nella dedica Cherubini) o un...molto meno eroe (viste le tristi vicende da voi ben raccontate)
Probabilmente se non ci fosse stato lo sterminio di Vandea io non sarei a questo mondo. Infatti, i miei avi, da parte di nonna paterna sono fuggiti dalla Vandea in quel periodo e sono venuti a vivere nel vicentino. Nei bauli della soffitta dei miei bisnonni, ricordavano i miei zii più vecchi, c'erano ancora le divise napoleoniche.
È molto sciolto per essere così giovane
molto interessante
Un secondo tempo appassionante quanto il primo. 👍
Partenza con un armata in rotta, tallonata dai nemici, in stallo davanti ad un ostacolo naturale apparentemente insormontabile: di ansia ne abbiamo ancora in magazzino?
Certezza di morte,
Scarse probabilità di successo.
Cosa stiamo aspettando?
ma gloria a vendere
Westermann sugli altari a dicembre e sul patibolo ad aprile..
La fine che meritava, del resto...
Fossero tutti così i professori italiani (Cattolici, preparati, appassionati del loro mestiere), e il nostro sistema scolastico passerebbe dallo sterco delle stalle sinistrate e massoniche, allo splendore delle stelle
Commento da incorniciare,merita dieci minuti di applausi. La sacrosanta verità!
A parte per il "massoniche" concordo con tutto!
@@Becca04927
Lei nega l'influenza nefasta e pestifera delle logge massoniche in tutte le nostre istituzioni, laiche ed ecclesiastiche, sistema scolastico in primis?
@@gianluigiauditore8702premetto di non essere un massone ma solo un appassionato del tema.
Detto ciò le posso assicurare che per quanto riguarda la massoneria girano, e sono dure a morire, tutta una serie di credenze e teorie del complotto.
Innanzitutto bisogna dire che la massoneria non è una religione o un colto, ma un associazione di uomini liberi in cui è possibile confrontare diversi pensieri e imparare nuove nozioni e promuovere il libero pensiero , perciò il primo mito da sfatare è che esista un unica ideologia, pensiero o dottrina massonica che influenzi la politica da dietro le quinte, non bisogna commettere l'errore di vedere la massoneria come un monolite, perché è più simile ad un arcipelago in cui ogni isola rappresenta il pensiero di ogni singolo massone, che ha una visione diversa del mondo e della massoneria stessa.
Volendo fare una gigantesca semplificazione si può dire che al mondo esistano due sistemi massonici principali: quello anglosassone, diffuso principalmente nel Regno Unito, negli USA e in generale nei paesi dell'ex Impero Britannico, maggiormente legata a visioni conservatrici e concentrata maggiormente sullo studio individuale e sul miglioramento interiore del singolo massone, e la massoneria francese, conosciuta anche come massoneria liberale, diffusa maggiormente in Francia e in America latina, legata maggiormente a posizioni progressiste e maggiormente presente dal punto di vista civile.
Ma ripeto, questa è solo una semplificazione, non esiste un unico pensiero massonico, ma ogni stato ha le sue peculiarità e ogni massone percepisce la massoneria in modo diverso.
Con questo non voglio dire che sia tutto rose e fiori, in passato ci sono stati diversi scandali, il più noto in Italia è certamente la loggia P2 ma tutto va contestualizzato e spiegato razionalmente, sulla base di quello che è stato il periodo storico e la storia complessiva dell'istituzione massonica.
Per quanto riguarda le scuole dubito che ci siano molti massoni nel sistema scolastico nazionale, visto che molti docenti si rifanno a ideologie di estrema sinistra, come il comunismo e il socialismo, che hanno sempre detestato la massoneria e in tutti gli stati in cui sono saliti al potere, si pensi all'URSS e alla Cina, la massoneria è stata subito perseguitata e messa al bando, come nei regimi di estrema destra, fascismo e nazismo in primis, infatti credo che più che di contaminazioni massoniche ci si dovrebbe preoccupare delle ideologie di estrema sinistra che hanno sempre infestato ed incancrenito il nostro sistema scolastico e universitario.
Detto ciò vorrei consigliarle qualche libro affidabile sull'argomento, in modo da avere una visione realistica al riguardo:
• Alla scoperta della massoneria di Emanuela Locci
• I liberi muratori. Storia mondiale della massoneria di John Dickie
• Storia della massoneria in Italia di Aldo Alessandro Mola
• Storia della massoneria italiana. Dal Risorgimento al fascismo di Fulvio Conti
• I fratelli e i profani. La massoneria nello spazio pubblico di Fulvio Conti
• La massoneria italiana. Dalle origini al nuovo millennio di Luca Giuseppe Manenti
• La Massoneria. La storia, gli uomini, le idee a cura di Zeffiro Ciuffoletti e Sergio Moravia
• Storia del Grande Oriente d’Italia di Emanuela Locci
Nel caso sia interessato solo superficialmente allo studio dall'argomento le consiglio di leggere almeno i primi tre libri della lista, che sono ottimi sia per crearsi un idea scevra da complottismi sia per crearsi un ottima base per continuare l'approfondimento e per saper distinguere i testi affidati e accademicamente validi da quelli complottisti e pieni di fuffa.
Spero di esserle stato utile.
@@gianluigiauditore8702 premetto di non essere un massone ma solo un appassionato del tema.
Detto ciò le posso assicurare che per quanto riguarda la massoneria girano, e sono dure a morire, tutta una serie di credenze e teorie del complotto.
Innanzitutto bisogna dire che la massoneria non è una religione o un colto, ma un associazione di uomini liberi in cui è possibile confrontare diversi pensieri e imparare nuove nozioni e promuovere il libero pensiero , perciò il primo mito da sfatare è che esista un unica ideologia, pensiero o dottrina massonica che influenzi la politica da dietro le quinte, non bisogna commettere l'errore di vedere la massoneria come un monolite, perché è più simile ad un arcipelago in cui ogni isola rappresenta il pensiero di ogni singolo massone, che ha una visione diversa del mondo e della massoneria stessa.
Volendo fare una gigantesca semplificazione si può dire che al mondo esistano due sistemi massonici principali: quello anglosassone, diffuso principalmente nel Regno Unito, negli USA e in generale nei paesi dell'ex Impero Britannico, maggiormente legata a visioni conservatrici e concentrata maggiormente sullo studio individuale e sul miglioramento interiore del singolo massone, e la massoneria francese, conosciuta anche come massoneria liberale, diffusa maggiormente in Francia e in America latina, legata maggiormente a posizioni progressiste e maggiormente presente dal punto di vista civile.
Ma ripeto, questa è solo una semplificazione, non esiste un unico pensiero massonico, ma ogni stato ha le sue peculiarità e ogni massone percepisce la massoneria in modo diverso.
Con questo non voglio dire che sia tutto rose e fiori, in passato ci sono stati diversi scandali, il più noto in Italia è certamente la loggia P2 ma tutto va contestualizzato e spiegato razionalmente, sulla base di quello che è stato il periodo storico e la storia complessiva dell'istituzione massonica.
Per quanto riguarda le scuole dubito che ci siano molti massoni nel sistema scolastico nazionale, visto che molti docenti si rifanno a ideologie di estrema sinistra, come il comunismo e il socialismo, che hanno sempre detestato la massoneria e in tutti gli stati in cui sono saliti al potere, si pensi all'URSS e alla Cina, la massoneria è stata subito perseguitata e messa al bando, come nei regimi di estrema destra, fascismo e nazismo in primis, infatti credo che più che di contaminazioni massoniche ci si dovrebbe preoccupare delle ideologie di estrema sinistra che hanno sempre infestato ed incancrenito il nostro sistema scolastico e universitario.
Detto ciò vorrei consigliarle qualche libro affidabile sull'argomento, in modo da avere una visione realistica al riguardo:
• Alla scoperta della massoneria di Emanuela Locci
• I liberi muratori. Storia mondiale della massoneria di John Dickie
• Storia della massoneria in Italia di Aldo Alessandro Mola
• Storia della massoneria italiana. Dal Risorgimento al fascismo di Fulvio Conti
• I fratelli e i profani. La massoneria nello spazio pubblico di Fulvio Conti
• La massoneria italiana. Dalle origini al nuovo millennio di Luca Giuseppe Manenti
• La Massoneria. La storia, gli uomini, le idee a cura di Zeffiro Ciuffoletti e Sergio Moravia
• Storia del Grande Oriente d’Italia di Emanuela Locci
Nel caso sia interessato solo superficialmente allo studio dall'argomento le consiglio di leggere almeno i primi tre libri della lista, che sono ottimi sia per crearsi un idea scevra da complottismi sia per crearsi un ottima base per continuare l'approfondimento e per saper distinguere i testi affidati e accademicamente validi da quelli complottisti e pieni di fuffa.
Spero di esserle stato utile.
Certo, la storia francese non parla della Vandea, come la storia italiana non parla dei massacri attuati dai piemontesi nel meridione. Paese che vai, dimenticanza che trovi.
Lei ha ragione ma non c'è confronto. L'unico possibile è quello con le stragi dei nazisti nell' Europa dell' Est.
Bravissimo
Lo hanno chiamato Brigantaggio, perchè fa comodo.
chiarisci: prima o dopo il 1861?
Prof. e conferenza, al 100%, "Politicamente Scorretta"!
EVVIVA LA SCORRETTEZZA CONTROCORRENTE ATTUALE. CONTRO MAINSTREAM , PENSIERO UNICO E COMPAGNIA DICENDO. CHE SONO COSÌ OPPRESSIVAMENTE ODIOSI E SCOCCIANTI. Una boccata d'aria fresca rivoluzionaria, ma di parte opposta. Basta COL SENSO UNICO. E DI QUESTO TEMPI. ..NE ABBIANO ESEMPI ECLATANTI, A BIZZEFFE.
certissimo: politicamente scorretta perché evidentemente unilaterale
Vandée. L'é un vandée, ga n'è un vandée
Nel mio dialetto esiste questa parola, significa "massa numerosa", anche disordinata, a volte, di persone o cose.
Sono di Verbania, parlavamo una via di mezzo tra il dialetto lombardo e lo svizzero-ticinese. Non conosco l'etimologia del termine, chissà se potrebbe mai avere una correlazione con questi eventi storici.
bisognerebbe studiare la cosa
Credo che questa cosa significhi molto...
Si fatica a mettere "mi piace" ma il relatore non ne ha colpe.
Che intendi?
Grazie...non aggiungo altro
Ogni paese ha nella sua storia le "pagine nere" da dimenticare; compresa la Francia.
la mia cena migliora se condita con lacrime di reazionario
non era una frase di Zinov'ev?
Buongiorno è possibile che in Italia la notizia dei massacri della Vandea abbia ispirato fenomeni come le Pasque veronesi e il sanfedismo nel sud?
Grazie
improbabile, non la notizia dei massacri. Se avessero saputo di quegli orrori magari avrebbero evitato di sollevarsi
E festeggiano ancora oggi il 14 di luglio? Questa sarebbe l'illuminazione??
Sventurati!
Cosa è che vuol dire Chouans? Non è mica un dialetizzazione del nome Giovanni?
se non erro, vuole dire civetta in dialetto bretone, perchè gli insorti comunicavano tar loro con questo segnale (come gli indiani?)
no, è una deformazione del termine " scioani", cioè una popolazione abissina
17 ottobre il mio compleanno.
Grande Giorgio Cavallo. Altro che Alessandro Barbero, che che piaccia o no è uno storico di regime, altrimenti non andrebbe in TV né avrebbe tutta quella visibilità.
Curioso che proprio un estimatore dì Cavallo faccia un’affermazione così giacobina: se non la pensi come me, sei un venduto o un traditore
Barbero è quello che ogni tre per due dice cose come:
La guerra di classe è finita e l'hanno vinta i ricchi.
Siamo sempre lì a cercare di prevedere il PIL come se ne fossimo veramente capaci.
In quest'epoca ci siamo convinti che i numeri siano la descrizione della realtà (e non è così).
Le nostre democrazie hanno limiti.
La Thatcher e Reagan hanno posto fine a un periodo in cui si credeva in un mondo migliore, "che brucino all'inferno".
La mia vita privata va bene, ma visto come va il mondo mi sento quasi in colpa a dirlo.
In Italia non si è mai fatta la rivoluzione e quindi siamo rimasti un paese mezzo arretrato.
Non è certamente un'avanguardia, ma non mi sembra precisamente un servo del "regime".
@@paoloalbergoni9501 ma che dici? Adesso non si può criticare uno che si è giacobini?
@@davideluciani1754 non sono d'accordo (immagino l'avresti dedotto visto quello che ho scritto prima). Perché Barbero è fondamentalmente uno storico di sinistra che vede, legge la storia con criteri moderni e non tradizionali, è per questo che lo lasciano parlare, perché non è un reale pericolo per il sistema. Penseresti mai di vedere tipo un Massimo Viglione in TV o a TEDX? NO
@@Diego-jl1of non direi, io considero sempre un bene la pluralità di opinioni, per quanto sia impegnativa da gestire. Ma sono giacobine le critiche che non entrano nel merito, che si basano solo su paradigmi ideologici e che dipingono le cose in bianco e nero (aka “se pensi come me, sei portatore di Verità; se non la pensi come me, sei un servo dei Maestri dell’Inganno”). Barbero non mi è mai sembrato un servo del regime, anzi mi sembra guardi l’ordine costituito con occhio critico (da un punto di vista di sinistra, certo, ma pur sempre critico). Persino uno storico come Cimmino, che pur non ha le sue stesse opinioni politiche, riconosce che come divulgatore di storia medievale è bravissimo
Sanguina il Sacro Cuore 😥
una domanda: nessuna atrocità da parte della vandea? Solitamente in una guerra civile le atrocità sono da entrambe le parti. Riguardo alle atrocità degli eserciti sui civili, il candido di Voltaire già denuncia di come gli eserciti razziassero, con tutti i fatti connessi, i civili di un villaggio. Credo che la popolazione di ogni epoca sia stata vittima degli eserciti. La guerra è un affare sporco, specialmente una guerra civile: vedi Tucidide nei fatti di Corcira o la guerra civile inglese in Hobbes, oppure le lotte dei primi cristiani o tra cattolici e protestanti. Complimenti ancora per questa conferenza
infatti nel corso della conferenza cita il caso di de Marigny il cui carattere, a detta delle stesse fonti vandeane, cambiò drasticamente durante la guerra. Resta comunque, incontrovertibile, l'enorme disparità di comportamento tra i due contendenti. E' uno dei rari casi in cui il "buono" si identifica immediatamente. PS - per questioni di tempo abbiamo dovuto tagliare le parti sul generali rivoluzionari Nicolas Haxo e Marceau (come su i La Rochejaquelein del resto) che furono cavalieri quanto i loro avversari. Purtroppo eccezioni.
@@domusorobica2014 capisco benissimo. La mia non è una critica a questa conferenza. Sto solo riportando i pensieri che mi sono venuti mentre ascoltavo
mai dubitato. Abbiamo chiesto apposta di inserire l'episodio di de Marigny per evitare la solita agiografia
Il ruolo Inglese?
Anche nella spiegazione delle cause della Rivoluzione non si parla degli inglesi. Fatico a credere che NON SIANO COINVOLTI, anzi...
@@heinzgud.6640Pruma.di quella francese infatti ci fu la stessa rivoluzione in lnghilterra,durante il regno di Elisabetta prima,un demone sanguinario incarnato...massacri,stragi,odio infinito contro i Sacerdoti Cattolici e Santa Romana Chiesa.Espirimento ripetuto poi in tutte le altre rivoluzioni nel.mondo,nel"risorgimento italiano,nella guerra di Spagna nel 36 et cetera.Dietro l'inghilterra agisce il governo occulto mondiale.
L'anti-Barbero😂
cit. "Non puoi dire anti-barbero senza dire barbero", Homer Simpson.
Il simbolo moderno del Sacro Cuore di Vandea non ricorda un po' la scrittura in arabo? A prima vista sembra quasi un simbolo islamico...
I fanatismi religiosi tendono a somigliarsi almeno quanto quelli politici
@@stefanodadamo6809 non credo che lo spirito Cristiano dei Vandeani possa considerarsi un fanatismo. Erano contadini tranquilli che facevano la loro vita nel rispetto della loro tradizione religiosa, non andavano in giro a catechizzare o uccidere per far convertire quelli che non la pensavano come loro. Il simbolo poi, credo sia stato rifatto dopo il massacro, quindi assumerebbe tutto un altro significato
@@stefanodadamo6809 ma dai
@@quicksilver6090 chiederei prima agli ugonotti, così per conferma...
quelli si che a fanatismo se ne intendevano..
I beni dei vescovi, dei monasteri e dei nobili erano privati, non certo pubblici
ti sono sfuggiti i beni comunitari svenduti all'incanto e non certo per essere acquistati dallo stato.
Solgienisty docet
A volte sembra sia in una sorta di eccitazione sessuale quando racconta i particolari macabri
Direi che hai un occhio malizioso...
e una fantasia malata
@@stefanopaglia142 lui no invece
Al gatto male usato, quello che fá gli viene pensato.
In altra parole: attribuisci ad altri i tuoi stessi pruriti
@@edwardsmith7935 lui no, perché non usa la fantasia ma le fonti coeve
Bravo Cavalli torniamo a Carlo Magno. Bravi i feudatari che difendono i loro contadini! Ignoriamo le cause storiche che portarono alla Rivoluzione!!
ed arrivò il cantore della modernità ignaro di come il paese guida dello sviluppo mondiale non abbia conosciuto la rivoluzione francese.
@@domusorobica2014L'Inghilterra ha tagliato la testa al re, poi se lo è ripreso, ma alle sue condizioni (monarchia ma via il regime antico). Gli Stati Uniti pure loro sono stati influenzati dall'Illuminismo..
Insomma le rivoluzioni le hanno fatte ancora prima dei francesi
Tranquillo che il socialismo fabiano te lo spiegherà molto bene, visto che sono gli eredi odierni, o forse i registi di allora. Sono quelli che hanno finanziato Il Capitale di Marx che tanto bene ha fatto al mondo: Mao, Stalin, Pol Pot, Lazar Kaganovich, magnifici esperimenti come l'Isola di Nazino...
E poi si parla male dei bolscevichi.
I bolscevichi sono solo un altro sviluppo della Rivoluzione, sono i figli (bastardi ?)dell' illuminismo.
Non li ho mai visti come negatori
alla rivoluzione francese e borghese , se mai opposti ad essa come il pendolo di un orologio che si muove da destra a sinistra, ma sempre pendolo è e sempre lo stesso tempo batte ritmicamente.
Michele Bettini E poi si parla male dei fascisti.
La Rivoluzione Russa è la figlia primogenita prediletta della Rivoluzione Francese. Come pure il Nazismo.
Sempre , in ambito familiare rivoluzionario, ricordiamoci l'ultima Rivoluzione, dolce nipotina delle precedenti; quella del '68...
Adesso vorrei sentire una conferenza di questo dotto signore sullo sterminio dei catari da parte dei suoi bravi cattolici,con il papa come capo!cosi,tanto per sapere!!
è già in programma...
@@domusorobica2014 siccome vi seguo con molto interesse,sarò ben lieto dell evento! Comunque grazie per avermi risposto,molto gentili!!
Si figuri , i cattolici hanno fatto più danni della grandine
Vabbuò..
Ottimo conferenziere, ma giusto un filo di parte. So che in Francia esistono molti nostalgici dell' ancien regime, non pensavo esistessero anche in italia
E' un mondo pieno di nostalgici. La nostalgia è un sentimento e non un ragionamento (e questo vale anche al contrario) ed ampie sacche della popolazione hanno a cuore un immagine idealizzata del passato. Tutti coloro che abbracciano un idea cosmologica regressiva e tra questi molti uomini di destra, i cattolici o i religiosi in generale, gli indipendentisti veneti, i neoborbonici, i craxiani, i tifosi del Perugia dei Miracoli, i patiti della DiscoDance, tutti coloro che vivono sulla loro pelle quel progressivo invecchiamento che fa a pugni con lo storicismo, gli esteti, i ragazzi della via Gluck, i rossi, i neri, i bianchi, coloro che temono lo sviluppo di forme di controllo asfissianti e sono per natura contrari all'idea di Stato Assoluto. Perfino i "progressisti" hanno un posto nel loro cuore per la nostalgia, il mito del 68 e quello della contestazione, quello di Kennedy o di Pasolini, quello del post-concilio o della Fiat. Taluni meditando sviluppano ampie proiezioni culturali, coerenti, solide, profonde e ragionate, altri restano a livello più superficiale 🤷
@@domusorobica2014 che meraviglia, non mi aspettavo davvero una risposta del genere. Grazie
Non si può inghiottire sempre il racconto monodirezionale. Specialmente quando si usa il crivello della ragione e del dubbio. Inconsapevolmente ho usato un termine "illuminista [leggi massone]", e cartesiano (dubito, cogito ergo sum)... Finalmente dopo tre secoli di sacro dogmatismo laicista sulla Rivoluzione (VIETATO CRITICARLA, CONTESTARLA. ..PERCHÉ TABÙ ) QUALCOSA SI MUOVE CONTRO CORRENTE. CONTRO IL PENSIERO UNICO VIGENTE.CONTRO POLITICALLY CORRECT. Da una trentina di anni , in sordina, e poi mano mano crescendo, a gonfie vele sta crescendo una storiografia coraggiosa . Su molti versanti.
costui di storico ha soltanto l' apparenza.Nessuno studioso può permettersi tanta parzialità
@@marcodorazio4123 trova uno storio che non consideri Hitler un criminale e poi applaudi la sua imparzialità
Caro professore, la seguo da un po' di tempo e apprezzo, di solito, il suo distacco dagli avvenimenti che racconta. Stavolta, invece, è palesemente di parte, ma la storia, come certo può insegnarmi, non si giudica. Anch'io, come lei, provo la medesima sensazione di orrore per quello che i repubblicani hanno fatto in Vandea, ma questo attiene alla natura della guerra e, in un modo particolare, alle guerre civili. Ma non trova comprensibile che un regime appena insediatosi al potere con una sanguinosa rivoluzione, e costretto a fronteggiare ai propri confini le coalizioni militari straniere che tentano di soffocarlo, non possa tollerare al proprio interno una rivolta di vaste dimensioni e, per giunta, che mette in discussione i principi stessi che l'hanno ispirata? Si può giudicare in positivo o in negativo la rivoluzione francese, quello che non le si può negare è il diritto a difendersi.
non c'è difesa valida per il genocidio vandeano, la cruda verità è questa. Se e' vero che il giusto e lo sbagliato non sono criteri che appartengano al metodo scientifico è altrettanto che vero che un omicida resta tale.
Neanche l'ostinazione di negare la drammatica condizione in cui si era venuta a trovare la Rivoluzione può essere validamente difesa. Concordo sul fatto che nessuna contestualizzazione possa lenire l'orrore della repressione vandeana, ma contra factum non valet argumentum. Quelli erano i fatti, quella la soluzione. Deploro il metodo, non lo scopo.@@domusorobica2014
che è come dire che data la situazione drammatica in cui si trovavano le armate tedesche nel 1943-1944 la distruzione dei villaggi e dei paesi dell'appennino tosco-emiliano nel contesto della lotta antipartigiana era necessaria. Tant'è che le retrovie rimasero sostanzialmente sicure sino all'ultimo inverno. Quelli erano i fatti e quella la soluzione. Con buona pace di Marzabotto e di Sant'Anna di Satazzema.
Dire che "la rivoluzione alcune cose buone le ha fatte" fa il paio con "Mussolini ha fatto anche cose buone". Tutto da ridere (amaro).
@L' alderman 😂😂😂 come le racconti tu nessuno...
@L' alderman si vede che non l'hai proprio studiata la materia
Perché, cosa ci sarebbe da ridere sulle cose buone del ventennio?
@@m.b.6645 Uhhmm... Vediamo.... mumble... mumble... Ah, la so, la so❗Non ci sono cose buone❗
@@zodiaco5526 se lo dici tu, deve essere così.
Ripeto Prof bravissimo ma sembra un seguace di un cristianesimo antico ed oscuro
Già , vuoi mettere la luminosità abbagliante delle colonne infernali?
Avanguardie del futuro e radioso evo moderno...
Secondo me ci ha solo provato gusto a raccontare "l'altra parte".
Praticamente è la Chiesa Cristiana Cattolica pre Concilio Ecumenico Vaticano II.
@@alessiomacconi8416 Già, dove splende il radioso sol dell' avvenire. A questi progressisti radical chic di luminosa ascendenza massonica illuminista gli va storto il boccone contro rivoluzionario, contro mainstream, contro pensiero unico attuale. Ed antico , allo stesso tempo, di un racconto che dura da troppo tempo : da tre secoli ormai, con tutte le appendici posteriori ideologiche.
@@davideluciani1754bisogna sempre sentire l' altra campana! Da che mondo è mondo, in un processo, anche l'imputato deve avere il suo avvocato. Non solo l'accusatore. ..
Il Prof. è bravissimo ma parteggia troppo per i vandeani . Uno sterminio e' sempre orribile ma dalla rivoluzione francese e' nato il mondo moderno e i vandeani volevano la restaurazione
Appunto. Hanno combattuto sul nascere quel perverso mondo che sta toccando oggi il suo punto più basso. Oggi come ieri la battaglia è fra il mondo della Tradizione e del sacro contro il mondo moderno della barbaria e della rivoluzione permanente.
Si deve sempre parteggiare per le vittime, mai per i carnefici. Soprattutto mai per gente che uccide per divertimento bambini e donne innocenti.
@@edwardsmith7935 La parte giusta uccideva i neonati con le baionette e squarciava le donne incinta per prenderne i feti, a questo punto preferisco parteggiare per della gente che voleva semplicemente essere indipendente e libera di essere cattolica e credente. Centinaia di migliaia di morti inutili, innocenti e indifesi, persone che non hanno potuto godersi la vita e fare le loro esperienze per colpa di esaltati decapitatori.
Non ci sta giustificazione a tali gesti, ma solo disprezzo.
Il prezzo del cambiamento non deve essere la morte degli innocenti.
Non ha vinto la parte giusta.
Ma la parte che ha vinto, con le mani ancora grondanti sangue, si è assolta e si è proclamata giustizia.
Tanto, i morti non parlano e non smentiscono più nessuno...
@@alessiomacconi8416 veramente i morti parlano eccome, tra le altre cose per bocca del prof
ma questa narrazione è veramente troppo parziale.Questo è un legittimista perso.I " Repubblicani " non sono che i cittadini in armi, il progresso e l' avvenire! o vogliamo mettere in dubbio il significato della grande rivoluzione?
non piace il racconto del genocidio vandeano? peccato, è uno dei più importanti lasciti della rivoluzione (assieme al nazionalismo, al comunismo, allo stato totalitario, all'eugenetica e via cantando). Da dove pensi che sia saltato fuori il nazionalsocialismo? dalle pieghe dell'antico regime?
@@domusorobica2014ma perché la Rivoluzione francese è stata solo terrore, Vandea etc? Allora il feudalesimo è stato solo gente squartata, ribellioni represse nel sangue e Inquisizione? Non la facevo così manicheo, visto che è un grande divulgatore di storia..
Condivido il suo pensiero , classico revisionismo storico in stile populista
W la Rivoluzione Francese, W Robespierre, morte alla Vandea
sarà un piacere ricordarti queste tue invettive quando ti vedremo sfilare per le vie di Parigi in direzione di Place de la Révolution come un Hébert qualsiasi, mi raccomando non piangere come lui e non urlare. La dignità soprattutto.
@@domusorobica2014 son passati quasi 300 anni...era una battuta, in ogni caso w la Rivoluzione Francese
@@TheMrcassina di pessimo gusto, comunque pure la nostra era una battuta...Place de la Révolution non esiste più e non ti porteranno a Parigi per tagliarti la testa.
@@domusorobica2014Però lo meriterebbe.
Anche i partigiani italioti applicavano i.metodi dei.giacobini...
Il Fascismo ha preso forte ispirazione dal regno del terrore di robespierre (leva obbligatoria, esecuzioni senza interrogazione e distruzione della comunità a favore della nazionalità).
28:22 che espressione !
Una ricostruzione storica aderente alle fonti ....finalmente un racconto intellettualmente onesto del genocidio vandeano e della furia ideologica giacobina.
Ho un terribile dubbio che devo risolvere...è il sig. Barbero che imita nella narrazione il sig. Cavallo...o è il sig. Cavallo che imita il sig. Barbero...???
E se Cavallo fosse il figlio naturale di Barbero?
@@domusorobica2014 Noooooo ...invece di togliermi e risolvere l'unico dubbio che avevo...me ne hai aggiunto un'altrooooo ..te potessino.....
E se Cavallo fosse la trasfigurazione controrivoluzionaria di quel socialista impenitente di Barbero? Una sorta di bilanciamento cosmico. Il mistero si infittisce e travalica nel metafisico. 🤔
@@Diego-jl1of 😁