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Buonasera, sono un pianista professionista e docente di conservatorio, ho ascoltato tutto il tuo video con grande interesse, e devo dire che è tutto assolutamente impeccabile, concordo al 100 per cento con quanto hai detto su Allevi e Einaudi, li hai inquadrati diciamo così in maniera perfetta. Posso solo aggiungere che da parte del mondo "classico", ciò che ha sollevato soprattutto le critiche è il fatto che il marketing alleviano, e lui stesso, ha puntato molto sul rimarcare il suo considerarsi una sorta di novello mozart o bach o beethoven. Tutto vero il lavoro, la fatica, ma a volte il marketing come anche hai detto giustamente nel video le spara un po' grosse e questo può fare qualche danno collaterale non previsto a volte. Verissimo anche che personaggi come loro hanno contribuito molto ad esempio alle iscrizioni di ragazzi nelle scuole medie a indirizzo musicale, spinti dal desiderio di emulazione ma non solo. Ancora complimenti...
Carissimo collega, piacere di conoscerti e grazie davvero per il tuo commento (che mi trova ovviamente concorde da ogni punto di vista, siamo perfettamente allineati). Un caro saluto!
Mi occupo di musica, esternamente, come appassionato, ma conosco bene l'ambiente. Allevi, e' vero, ha voluto fare un po' il fenomeno, con le sue dichiarazioni provocatorie e molto opinabili. Ma a me e' sembrato che il mondo musicale "classico", che tende a muovere critiche solo nei backstage (uscire allo scoperto e' d'altra parte molto complicato e pericoloso per la propria carriera) non vedesse l'ora di trovare un capro espiatorio. In breve: Allevi ha dovuto subire una reazione negativa esagerata. Per quanto riguarda Einaudi....volutamente provocatorio: se pensate, che so, a Images di Debussy, o alcuni Etudes Tableaux di Rachmanoff stile ambient, o Scrijabin, per non parlare di Chopin, e potremmo anche andare su compositori considerati minori, tipo Medtner, e poi ascoltate Einaudi, non vi viene da dire che quella del buon Ludovico e' "musica di m......"? 🙂 Il succo del discorso, piu' seriamente, e' la relativita' dei nostri giudizi: se siamo arrivati ad apprezzare pienamente o quasi certi compositori, poi piu' di tanto all'indietro non possiamo retrocedere. D'altra parte, per chi e' indietro, arrivare a Einaudi puo' essere un primo passo in avanti, senz'altro positivo. Riallacciandomi al discorso di Patrick, sdoganerei il termine "porcheria", che puo' coesistere e contrastare in modo sano il giudizio di qualcun altro sulla medesima opera: "capolavoro". Un saluto a entrambi!
Mi è piaciuto molto questo video e l'ho trovato molto lucido e centrato. Personalmente ho ascoltato diverse volte Einaudi dal vivo, il suo concerto al Teatro degli Arcimboldi durante il tour di A Time Lapse è stato _il concerto più emozionante a cui ho mai partecipato_ in quasi cinquant'anni. E vi assicuro che negli anni ho visto concerti di tutti i generi e di musicisti stellari. Per me la sua musica è fortemente evocativa, più di una volta ascoltandolo mi sono trovato a rivivere interiormente certe emozioni di momenti importanti che la sua musica riusciva a tirarmi fuori. Per fare un esempio, anni fa sono salito su una montagna per circa 7 ore: salita dura con poca visibilità, freddo e nebbia; poco prima della cima sono sbucato sopra le nuvole col sole verso il tramonto che illuminava tutto... Ho rivissuto esattamente quel momento ascoltando il passaggio tra "The Newton Cradle" e "Waterways".A fine concerto mi sentivo come se in quell'ora e mezza avessi visitato mille posti. La ripetizione ciclica con l'evoluzione nel tempo fa parte del minimalismo, chi la critica non ha capito il genere, è come criticare il ritmo del reggae. Chissà poi perché non se la prendono anche con Philip Glass o Wim Mertens... Poi c'è anche da dire che Einaudi è stato ripreso da tantissimi musicisti, che l'hanno reinterpretato in loro dischi; non so a quanti sia successo.
Condivido quanto scrivi Emanuele. Le emozioni sono un fattore personale, e quindi è normale che ciò che magari fa venire i brividi a me non abbia lo stesso effetto con te - e viceversa - ma di certo l'ispirazione di Einaudi è fortemente legata alla "rappresentazione" in musica di paesaggi, atmosfere (lo si evince anche dai suoi titoli) e, se legata a questo binomio, la sua musica riesce nell'intento. E poi ribadisco: se così tanta gente viene coinvolta emotivamente qualcosa di buono ci sarà, no? Un saluto! 😊
@@fatamorgana1236 Provi ad ascoltare Satie. Le sue composizioni sono "minimaliste", come quelle di Einaudi. Eppure si accorgerà dell'immensa differenza.
Apprezzo molto il tuo modo di esprimersi. È sempre un piacere incontrare "virtualmente" persone in grandi di esporre i propri pensieri e giudizi con garbo e rispetto per tutti. Ancora di più se è competente (i parrucconi boriosi sono sempre dietro l'angolo). Anche per un altro motivo, poi: scatenare polemiche e infiammare gli animi porta molti più ascolti e chiunque non scade in questi mezzucci sarà sempre degno della mia stima.
Ciao Patrick, è il primo video tra i tuoi che vedo, devo dire che sono piacevolmente colpito dalla tua analisi molto realista e, secondo me, anche rispettosa nei confronti degli artisti di cui parli. Concordo quando dici che gli accademici (o chi si crede tale) sono piuttosto acidi nei confronti di quei musicisti che hanno una qualche forma di successo e trovo la cosa piuttosto brutta; è anche vero identificare artisti come Allevi e Einaudi non come musicisti classici ma come compositori, quindi appartenenti ad una "categoria" diversa di musicisti. Personalmente apprezzo molto di più Ludovico Einaudi perché la sua musica mi emoziona in modo particolare; credo che il suo target siano quelle persone che cercano una musica semplice, rilassante e in qualche modo che nella sua essenzialità dia emozioni; è vero che la sua musica ricorda quella scritta per essere sottofondo di immagini ma ricordiamoci che la sua carriera è iniziata proprio scrivendo musica per teatro. Detto ciò bisogna riconoscere il loro merito di aver avvicinato molte persone, più o meno giovani, al pianoforte e ciò è un'ottima cosa
Ciao Andrea, e grazie per il tuo commento! Ti ringrazio per il tuo parere, mi fa piacere soprattutto il discorso sul rispetto (che secondo me è sempre fondamentale e in tanti casi manca quando è associato alla critica...). Condivido appieno anche il discorso sulla semplicità e il grande merito di aver riportato tanta gente ad ascoltare il pianoforte solista, e ricordo con piacere quando un mio allievo si avvicinò a Chopin perché l'aveva sentito nominare da Allevi (io non ero riuscito a convincerlo in tal senso 😛). Un caro saluto e grazie ancora!
non commento quasi mai i video. ti ho conosciuto oggi e comincerò a seguirti. Apprezzo la tua sincerità e chiarezza, hai espresso quello che penso anche io. Purtroppo però i leoni da tastiera non ascolteranno questo video, forse anche perchè lo spieghi troppo :-D :-D :-D comunque complimenti per tutto !!!!
Grazie di cuore Emanuele, e benvenuto! I "leoni da tastiera" a mio parere sono eccessivamente critici, ma forse è anche il bello del web, poco male se c'è chi spara a zero: l'unico modo per non ricevere critiche è "non fare", ma credo che molti sarebbero felici di aver fatto tutto ciò in cui sono riusciti Allevi ed Einaudi 😊 Un caro saluto!!
Io ho avuto l'onore di aver fatto il servizio militare insieme a Giovanni Allevi presso la caserma della Banda nazionale dell'Esercito: io 9° scaglione 1990, lui 5° 1991. Posso garantire che da un punto di vista caratteriale, Giovanni pubblico e Giovanni privato coincidono. Sicuramente il suo carattere ha contribuito ad amplificare la sua popolarità, ma Giovanni è autenticamente come lo vediamo sul palco... cosa avrei dato per essere come lui, grande persona capace di lasciarsi scivolare tutte le critiche e andare avanti, anche quando famoso ancora non era e mi faceva ascoltare nello studio del Maestro le sue prime composizioni. Nelle lunghe giornate del servizio di leva mi raccontava aneddoti curiosi della sua vita che mi facevano sorridere, simili a quelli che oggi racconta al grande pubblico. Ma, all'epoca di cui vi parlo, quale interesse avrebbe avuto ad inventare storie inesistenti? Andreotti diceva che "il potere logora chi non ce l'ha". Aggiungerei anche la "notorietà ed il successo" P.S. trovai semplicemente odioso il video di Zalone/Bollani su Giovanni... Grande Giovanni!❤
Ciao Angelo, piacere di conoscerti. Mi fa altrettanto piacere ricevere una testimonianza "diretta" (io con Giovanni ho avuto solo un piacevole scambio di mail alcuni anni fa), testimonianza che me lo rende decisamente più "genuino" (concordo con te sul fatto che non avrebbe avuto alcun senso inventare storie con un compagno di leva). Sono d'accordo sulla "revisione" della citazione di Andreotti: come dico nel video, troppo spesso i musicisti se la prendono a morte con chi ha più visibilità, come se riuscire a sfondare fosse per forza di cose garanzia di incapacità. Riguardo al video di cui parli, invece, non so se parliamo dello stesso filmato ma - se ti riferisci alla parodia fatta da Zalone - a mio parere si tratta di semplice satira che deriva dalla visibilità stessa (anche perché Zalone - pianista eccellente, tra l'altro - non è mai offensivo nelle sue imitazioni). Comunque ovviamente sono opinioni! Su Allevi, la mia speranza più grande è vederlo presto sul palco di nuovo, sia perché ha un pubblico che lo aspetta, sia perché vorrebbe dire aver sconfitto la malattia contro la quale sta lottando 💪 Un saluto!
Ce ne vorrebbero di più di video come questo. Semplice, diretto, chiaro e garbato, senza le solite polemiche dozzinali. Complimenti e in bocca al lupo per la tua musica e per tutto il resto.
Caro Patrick, non sono un pianista ma sono solo un appassionato di musica classica Per definire artisticamente Allevi (che ha tutta la mia solidarietà della mia simpatia dal punto di vista umano) cito un'intervista del dicembre 2008 del grande maestro Uto Ughi a La Stampa "Ughi ribadisce che quella di Allevi non è musica classica: «Non ha alcun grado di parentela con la musica che chiamiamo classica, né con la vecchia né con la nuova. Questo è un equivoco intollerabile. E perfino nel suo campo, ci sono pianisti, cantanti, strumentisti, compositori assai più rilevanti di lui». Così il maestro Ughi spiega il successo di Allevi, che considera il risultato di un'operazione di marketing ben confezionata: «Si tratta di un'esaltazione collettiva e parossistica dietro alla quale agisce evidentemente un forte investimento di marketing. Mi sorprende che giornali autorevoli gli concedano spazio, spesso in modo acritico." Direi che il Maestro Ughi si è espresso perfettamente
Ciao! Io direi che - a mio parere - il grande "fraintendimento" sta proprio nel genere. Allevi non ritengo faccia musica classica: fa "pop pianistico", e se lo si fosse "venduto" in questi termini non si sarebbe scatenato alcun polverone (ma, al tempo stesso, ci sarebbe stata una risonanza mediatica infinitesimale...). Un caro saluto!
Si...sapevo il tutto...d UGHI...ed è VERO , l ' effimera ESALTAZIONE , COMMERCIALE...però il Maestro , grande VIOLINISTA , ha perso un pò , d FRESKEZZA e SANA LEVITÀ !! La MUSICA , È VARIA...io AMO Stravinsky COME Caparezza , AMO Bela Bartok COME Nicolò Fabi...tanto x far ESEMPI...Ho il primo ALLEVI e mi piace È GODIBILE , come quei quadretti impressionisti dei pittori d strada...Ossia nn cè bisogno SEMPRE d una VALANGA d note e tonalità , alla MALER !!! ( ke AMO !😂 ) . Te capì , ragazzuolo ?! 😊 Benito Edoardo Cinosi
Non so se Ughi abbia o meno ragione; certamente NON ha MAI spiegato e motivato la propria affermazione su Allevi. Indubbiamente Ughi non è il solo a esternare il proprio fastidio snob, quasi come se Allevi attraverso la propria musica possa nuocere alla casta degli intoccabili, casta a cui ovviamente Ughi appartiene, commettendo sacrilegio.
Ughi a quale musica di Allevi si riferisce? Alle sue composizioni oppure alle sue direzioni orchestrali? Sono due cose assolutamente differenti e non si può fare nessun paragone!
Ho guardato il video con molto interesse, mettendo anche da parte l'idea che mi sono fatto di Allevi ed Einaudi nel tempo. Ho ascoltato Einaudi dal vivo un pò di anni fa, insieme ad una mia amica non musicista (io lo sono). Al terzo brano la reazione è stata quasi sincronizzata: ci siamo guardati, ci siamo alzati e andati via. L'ho trovato davvero noioso. Ciò nonostante, questo è solo un mio giudizio basato sul mio gusto musicale. Lui fa la sua musica e ha il suo pubblico e, sono d'accordo con lei, questo è insindacabile. Rispetto il suo lavoro e il suo non voler ergersi a 'modello', il suo successo se l'è costruito. Diverso è il giudizio su Allevi. Non puoi ergerti a 'nuovo Mozart' - nessuno potrebbe in realtà - o paladino della 'musica classica contemporanea' se scrivi del pop (magari anche di discreta fattura). Il fatto che abbia degli studi accademici alle spalle è semmai un aggravante: chi ha compiuto quelli studi non può fare quelle affermazioni non volendo volontariamente introdurre delle evidenti forzature. Il resto, come lei ha detto, fa parte di un personaggio MOLTO costruito, non mi sento di giudicarlo, è ad uso e consumo del suo pubblico. Infine, spinto dalla curiosità, dopo aver guardato il suo video, ho ascoltato 'Il bacio'. Mi perdoni, ma io lo trovo di una banalità sconcertante, anzi proprio brutto, se vogliamo. Ma, ripeto, è solo una mia opinione. La ringrazio, e buon lavoro!
Ciao Patrick mi aveva interessato il titolo di questo tuo video e ho cominciato a guardarlo più per curiosità che peraltro pensando che dopo i primi 30 secondi lo avrei tolto, ma invece non solo l’ho guardato sino alla fine, ma l’ho ascoltato con estremo interesse e soprattutto con estrema condivisione. La tua è un’analisi davvero attenta ed esaustiva, è proprio così: da pianista quando suono brani del maestro Einaudi lo “sforzo”tecnico è minimo, nel senso che imparata una prima parte, questa poi continuerà per tutta la durata del brano un po’ all’ottava bassa un po’ a quella alta, con qualche differenza ritmica sempre tra le stesse note e così via, al contrario un brano di Allevi sicuramente bisogna guardarlo con più attenzione. Complimenti davvero di cuore!
La Semplicità nasconde spesso un ricchissimo background di complessità. Il resto si chiama Banalità, ma è un'altra cosa. Le parole sono importanti. Comunque sono d'accordo con te su tantissime cose e con il modo che hai usato per esprimerle. Buon lavoro, buona musica!
Video davvero bello, informativo e, come hanno detto altri, equilibrato. A proposito di brani di Allevi armonicamente interessanti, ti consiglio di ascoltarti Ossessione. È davvero bello e complesso anche.
Grazie per il tuo commento! Non conosco il brano di Allevi di cui parli, ma andrò sicuramente a darci un'occhiata (o meglio, un ascolto 😊). Un caro saluto!
Ho ascoltato in "religioso silenzio" (come si suol dire) questo tuo video e sono rimasto colpito dalla tua professionalità che, indipendentemente dalla tua professione di musicista, ti porta ad avere opinioni obiettive e soprattutto positive (e non disfattiste) su pianisti/compositori con un talento che è stato per loro motivo di successo e anche di meritata fama. Mi ha fatto enorme piacere sentire che ti sei espresso verso i tuoi colleghi di lavoro con serenità e senza alcuna cattiveria: questo fa di te una persona seria e non il classico professionista "complessato" che, come giustamente hai detto, fa musica soltanto per se e non per gli altri (anzi, gli altri li critica e nient'altro...). Complimenti per il video 👏👏👏👍
@@patricktrentini Complimenti ancora per i video didattici che pubblichi su TH-cam 👍👍👍👏👏👏 P.S.: ora ti posso dire che anch'io sono della stessa città di Giovanni Allevi (Ascoli Piceno) e in tempi non sospetti sono stato suo allievo per un breve periodo per cui a maggior ragione, dopo i tuoi commenti positivi, penso che tu abbia una grande professionalità in campo musicale!!! 👍
Complimenti, davvero! Non mi interessa né di Allevi né di Einaudi ma è sempre un piacere sentire parlare con intelligenza. Appena mi capita di avere a che fare con un musicista che ha la puzza sotto il naso, scappo a gambe levate.
Il marketing produce popolarità. Il suo effetto è nel presente. Il talento produce arte. Il suo effetto è senza tempo il primo porta un sacco di soldi, il secondo tanti ostacoli Dare una misura di un artista influenzati dalla sua popolarità o toccati dal suo talento, passando dai nostri gusti è sempre un bel mix. A me piace più Einaudi e grazie al cielo non è un grande pianista altrimenti non sarei riuscito a suonarlo. Ascolta "ancora", io ho ascoltato "il bacio" Riguardo la semplicità di una composizione secondo me vale la regola che abbiamo nel linguaggio parlato. I miei figli di 5 e 7 anni pur avendo un lessico limitato riescono sbalordire ed emozionare per quello che dicono Grazie per il video... sei una persona equa e credo un buon artista ti ascolterò
Grazie a te per il commento, davvero intelligente, misurato e frutto di un'analisi che condivido appieno. Grazie anche per la fiducia, spero che la mia musica non ti deluda 😊 Un caro saluto!
Si dice , forse a ragione, che la musica "ambient" la inventò Erik Satie ...a me nè Allevi nè Einaudi danno grosse emozioni che trovo invece nei "Piano solo" di John Cage, Keith Emerson, Keith Jarrett,Jeroen Van Veen (il suo Piazzolla è divino), Lyle Mais e Brahd Meldau .
Celhai il piano preparato d John Cage ?! DIVINO...lho imitato alla GRANDE...un D lo metto su iutub...VEDRAI ! anzi ASCOLTERAI ! Nessuno INVENTA niente , eccetto KI c ha CREATI 😮 Benito Edoardo Cinosi
è proprio vero, e youtube ne è l'esempio, il mondo è pieno di persone note non notevoli e persone notevoli, ma non note e sempre più raramente di persone sia note che notevoli, a me la musica sia di Allevi che di Einaudi non dispiace, poi sono compositori, i pianisti classici che li criticano, anche i più bravi, in fin dei conti non fanno altro che fare cover di opere scritte centinaia e centinaia di anni fa, poi per carità ci sono anche pianisti classici che compongono pure e per coloro tanto di cappello.
Salve Patrick, mi sono imbattuto per caso nel suo video ed ho apprezzato i suoi commenti, equilibrati e puntuali. Sono un pianista e compositore anch'io. Sentirò con piacere e curiosità la sua musica perché ritengo che sia necessario conoscere il linguaggio ed il messaggio personale di ogni artista. In questo periodo complesso, per tutto ciò che avviene soprattutto a livello internazionale, coloro che sono capaci di catturare l'attenzione e suscitare le emozioni della gente con la musica, contribuiscono a diffondere bellezza e cultura. E di bellezza e cultura c'è un bisogno immenso. Complimenti.
Ciao Franco! Non ne ho la minima idea 😂 nel senso che per i video dove aggiungo musica talvolta ho scritto al volo delle tracce (per evitare il problema del copyright) e talvolta ho preso cose di pubblico dominio da qualche library (per lo stesso problema), ma considerato che mi aggiro su di una media di 200 brani originali scritti all'anno (spesso in "ghost production") non sono assolutamente in grado di ricordarmi, a distanza di un annetto dalla registrazione di un video, se nel caso specifico ho adottato la soluzione 1 (scrivere qualcosa) o la soluzione 2 (musica copyright free). L'unica cosa di cui sono certo è che si tratta di qualcosa non protetto dal diritto d'autore! Un caro saluto!
Non so se il parallelismo sia lo stesso, ma non penso che Fabio Volo sia un Tolstoj che ha deciso di incontrare i gusti del pubblico, lo stesso se accade in musica credo che faccia giustamente irritare musicisti che magari sono veramente bravi e si ritrovano a dover sacrificare la propria conoscenza in campo musicale per assecondare i gusti di chi magari, pur essendo pubblico, di musica non se ne intende. Comunque grazie per il video, davvero interessante e spiegazione esaustiva.
Gentile Patrick, grazie mille per questo video, molto interessante e, soprattutto, molto chiaro. Proprio un attimo fa ascoltavo alcuni brani del nuovo album di Allevi e facevo proprio queste riflessioni, pensando soprattutto alla scrittura pianistica. Grazie per il suo lavoro 🙏
Ciao Patrick, e piacere di conoscerti, ti vedo da qualche giorno e ho iniziato a seguirti, sono nato in una famiglia di musicisti, e ne sono la pecora nera ( ho fatto il Dj per svariati anni ) però fin da bambino ho una media di ascolto giornaliero che spazia tra le 10 e le 14 ore, sì, dormo 4 ore da sempre e sì, ho sempre 1 cuffietta anche al lavoro, detto questo, adoro entrambi, non tutte le composizioni\esecuzioni, ma ci sta, non deve per forza piacere tutto, ora ho appena iniziato a studiare musica ( a 46 anni ahimè ) ed ho la fortuna di avere un fratello insegnante, vedremo, tornando a noi, come detto da più di qualcuno, le emozioni sono personali, e i numeri danno ragione ad entrambi, visto il successo, credo che chi critica, a prescindere, abbia l’animo avvelenato, e ce l’abbia con se stesso per non aver fatto di meglio, altro discorso, la percezione di sé, a volte, non rispecchia la realtà, spesso ci si crede migliori di quel che siamo, ma torniamo ai numeri che spesso danno la ragione a chi la merita, bisognerebbe criticare meno, e lavorare di più, chi arriva ( senza aiutino ) indubbiamente è bravo, non per forza in quello che fa, però può essere bravo a vendersi, il risultato sarà comunque ottimo, ciao a tutti e scusate il pippone.
Ciao e piacere di conoscerti! Bravissimo, analisi perfetta. Il tempo passato a preoccuparsi di quello che fanno gli altri - magari con acredine e invidia - è solo tempo sprecato. L'ideale è fare del proprio meglio e sperare di raccogliere quello che si è seminato: gli altri importano solo se li usiamo per "animarci" di motivazione, nient'altro! Un caro saluto!
Ciao, grazie per il commento! Ti confesso che di Cacciapaglia non ho parlato approfonditamente perché non conosco molta della sua musica: devo però dire che i brani che ho avuto modo di sentire sono interessanti, un buon equilibrio tra le aspettative del pubblico e una certa ricerca che lo porta talvolta a utilizzare soluzioni desuete (e io amo molto le soluzioni desuete 😊). Un caro saluto!
Ciao, è il primo video tuo che vedo e mi ha molto colpito. Premetto che essendo io principalmente batterista rientro nella categoria di "Ah... i batteristi non sono musicisti!!! Non capiscono niente di melodia, armonia e contrappunto!" (boh... ci ho fatto il calllo) però per quello che ho avuto modo di (marginalmente) scoprire nel campo musicale ritengo molto saggio tutto ciò che esponi. Quello che manca spesso ai "dotti" della musica è il rispetto verso chi, alla fine (in soldoni), ha raggiunto l'obiettivo: entrambi i musicisti di cui hai parlato lo hanno ottenuto quindi da un certo punto di vista sono tecnicamente inattacabili. Poi a dirla tutta i miei gusti musicali in realtà vertono verso ben altri territori (ad esempio se proprio devo ascoltare un pianista italiano "puro" preferisco Bollani...), ma questa è un'altra storia. Ancora complimenti per l'educazione con cui esponi ed argomenti verità musicali inconfutabili.
Ciao!! Grazie davvero per il tuo commento, mi ha fatto molto piacere, sul serio. E, per inciso, sono tra quelli che considerano i batteristi degli ottimi musicisti 😊 Un caro saluto! PS Bollani è un vero fenomeno, io non sono un amante del jazz ma lui fa eccezione, e se devo fare un altro nome italiano che per me è grandioso ti cito Danilo Rea 👍
@@patricktrentini Apprezzo che porti un esempio di musicista italiano ancora presente tra noi e non i (forse non troppo) soliti esempi come Arturo Benedetti Michelangeli (che comunque, ovviamente, tanta robba eh). I battteristi sono quella strana specie di "personaggi musicali" a volte difficili da inquadrare: è necessaria una certa dose di conoscenza e sensibilità musicali anche solo per riuscire a cogliere cosa e quanto c'è dietro a chi, tecnicamente, non riproduce "suoni" ma "rumori". È forse un po' meno evidente all'ascoltatore medio percepire le labili finezze musicali che il nostro ruolo ci impone di dover implementare per rendere un "bum-bum" il più musicale possibile. :) Per rendere più chiaro il concetto riporto un esempio che, per quanto prodotto "in casa", credo possa dare l'idea di quello che intendo per un'esecuzione "musicale" che, buttata su alla buona, avrebbe rischiato di essere un semplice tecnicismo: th-cam.com/video/3ckB7VJtPSQ/w-d-xo.html Buona Musica a tutti!
Ottima analisi, equilibrata, senza partigianerie, competente. Mi hai fatto molto riflettere sull'invito a proporre musica all'esterno, io che mi considero chitarrista da camera ( nel senso che suono in camera per me e basta) e alle scelte fatte tanto tempo fa di non vivere di musica ma di usarla come terapia contro l'ansia e il mal di vivere. Osservare la traiettoria professionale dei musicisti mi ha dato da pensare a quale sia la mia sensibilità musicale e la mia propensione. Grazie
Sono pienamente d'accordo con te Patrick. Avrei il piacere di sapere però, se ci sono errori a livello armonico nelle composizioni di entrambi ( Allevi e Einaudi)o solo minimalismo armonico. Tu cosa intendi per strizzare l'occhio all'armonia? Grazie 😊
Ciao! Assolutamente no, non ritengo ci sia alcun errore armonico nelle composizioni di Allevi o Einaudi, anzi! La scrittura armonica è sicuramente corretta e spesso anche interessante: diciamo che le soluzioni proposte da Einaudi sono più consuete e "cicliche" (ma è una caratteristica del genere che fa, non arrivano accordi che ti "sorprendono") mentre Allevi in alcuni brani infila idee che talvolta mi hanno fatto dire "Che bella trovata!" e per me questo è molto importante quando ascolto un brano (ecco cosa intendo per "strizzare l'occhio all'armonia"). Spero di aver risposto alla tua domanda, un caro saluto e grazie per il commento!
Mi è piaciuto tutto. Complimenti per la capacità comunicativa e i pensieri espressi in modo chiaro, corretto e rispettoso...Sono una docente e pianista e mi ha fatto piacere scoprire i tuoi video. Interessanti punti di vista, che condivido.
Non sono un fan di Allevi, ma gente che lo ha visto dal vivo e gli ha parlato me lo hanno descritto come una persona alla mano e gentile e quando ho trovato un suo libro l'ho preso: "la musica in testa". Anche io l'ho considerato sopravvalutato, ma non tanto per il suo valore soogettivo, ma quando esce un "fenomeno" musicale nuovo spesso stampa e addetti a lavori (spesso pagati da uffici stampa e marketing), diciamo che esagerano sapendo di creare due tifoserie i pro-Allevi e i contro-Allevi distorcendo tutto il messaggio musicale che c'è dietro (vale per chiunque). Quindi si apssa dal genio incompreso, magari con eventuali tic o stranezze da farlo sembrare ancora più "geniale" a incapace, scarso e fuoriluogo. Ma questo é ovvio che se i titoli e il successo é sproporzionato alla reale proposta musicale le reazioni stizzite di molti, soprattutto professionisti, non tardano ad arrivare. Perché da professionisti conoscono anche loro le regole del gioco. Il pubblico generalista si sa, se gli metti lo "zucchero", si nutre di qualsiasi cosa, purché sia ben prodotta, ben confezionata e che parli di argomenti terra-terra e alla moda. Nel libro accenna a Jovanotti, dicendo che fu una sua rivalsa rispetto al suonare "da solo" e al non sentirsi popolare tra i coetanei. Con Jovanotti ebbe questa popolarità festaiola, e dice che lui alle festa non si sentiva a suo agio, quando lo invitavano. Poi un giorno lo fermano delle ragazze per strada, grazie a questa popolarità. Lui spiega che pur timido si vuol godere questa seppur effimera popolarità, che se la merita. Ma loro consegnano dei fogli per farsi fare l'autografo di Jovanotti. A quel punto, dice che ha preferito tornato a fare musica sua, come piace a lui. Meglio meno pubblico ma esclusivo, per lui. Ovviamente la popolarità avuta con Jovanotti gli ha permesso delle situazioni concertistiche prima impensabili per un pianista come lui. Come fa notare Bollani, altro pianista che si é reinventato e costruito una seconda carriera in televisione, Allevi fa dichiarazioni che per un compositore degno di questo nome sono scontate, ma per chi é fuori da questo mondo sembrano quasi poetiche. Alla fine la gente segue la via empatica e si rispecchia in situazioni musicali che di fatto non li riguardano. Se io ascolto "Canone in Re" mi piace ma non empatizzo, magari dovrei leggere la biografia dell'autore o la storia del pezzo, ma é comunque lontano dalla mia realtà quotidiana. Se il brano si chiama "non trovo mai parcheggio" empatizzo al volo se lo ascolto per radio in macchina, anche se chi l'ha scritta viaggia in taxi. Questo é il segreto di molti artisti di successo. Empatizzare con un pubblico con chui di fatto non hanno nulla da empatizzare. PS ho visto i tuoi video consigliati, molto bravo. Bravo anche Picco. Il video é stato publicato il girono del mio compleanno. lo prendo come regalo a scopo motivazionale.
Grazie per la tua analisi, accurata, pacata e pienamente condivisibile anche dai non addetti ai lavori! Un caro saluto! PS auguri per quel compleanno 😊
Questo discorso puó essere applicato a qualsiasi ambito. Pensiamo a quello dei cantanti. Io ho studiato canto per anni e so di essere molto brava tecnicamente, eppure non sono famosa e popolare, ma lo sono un centinaio di ragazzetti che usano metodi per modificare la voce e con un livello di scrittura di seconda elementare. Ma perché dovrei arrabbiarmi? Quelle sono persone che si sono messe in gioco, hanno sicuramente studiato come arrivare al target a cui si rivolgono, si sono buttati, gestiscono la loro popolarità (credo sia la cosa più difficile), producono, lavorano e sono riusciti ad arrivare dritti al punto in cui volevano. La meritocrazia in campo artistico comprende mille elementi, non solo la tecnica di quella disciplina nello specifico… che poi questa cosa non piaccia.. non dipende certo dalle persone che sono riuscite a sfondare nonostante non siano le più brave nel loro ambito…
Bravo... 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻 Condivido sostanzialmente tutto, il tuo approccio, la tua critica educata ed argomentata, il tuo sostenere le tue tesi, così come i tuoi pareri sia su Allevi che Einaudi.... Complimenti, ti seguirò con piacere
Ciao, sono finito per puro caso sul tuo link. Complimenti, trovo il tuo pensiero totalmente condivisibile. Vista la tua chiara competenza, e schiettezza vorrei conoscere il tuo pensiero su Emerson e Wakeman... un saluto
Ciao e grazie per il tuo commento, ti rispondo con piacere! Wakeman non lo conosco moltissimo ma di quello che ho sentito apprezzo l'evidente "identità" del genere: tutti gli elementi del progressive (che, pur non essendo un genere che amo, è al tempo stesso uno stile che ammiro) si ritrovano in maniera evidente nelle sue produzioni solistiche (lui, poi, ha un grandissimo seguito tra gli appassionati del settore). Su Keith Emerson c'è poco da dire, secondo me è stato un vero fenomeno e le sue esplorazioni classico - contemporanee sono pazzesche. Il primo concerto per pianoforte e orchestra a mio parere è un'opera d'arte! Un caro saluto!
Le corde più importanti non sono quelle del pianoforte, ma quelle delle emozioni: se le sai suonare significa che sai stabilire un contatto con l'altro e questo a mio avviso è solo ciò che conta. Noi non siamo esseri semplici o esseri complessi, non ci sono queste due caselle in cui la gente fa a gara per collocarci. Siamo solamente unici e per questa categoria non c'è un inquadramento, sei d'accordo? Di conseguenza non c'è una musica semplice o una complessa. C'è solo la musica, diamole corda e ne gioveremo tutti.
Grazie per il commento! Picco è davvero molto bravo, "profondo" è un termine perfetto secondo me! Non ho mai avuto alcun contatto personale con lui quindi la mia è una "sponsorizzazione" esclusivamente basata sul gusto personale 😊
In questo tuo video hai già detto da subito che il marketing è importantissimo! Puoi essere bravissimo, ma senza il marketing non ti caga nessuno. La domanda seguente potrebbe essere questa: Il marketing può “assurgere alla gloria” personalità invero mediocri? Si possono costruire a tavolino personaggi che durano il tempo più o meno lungo della loro carriera, per poi a distanza essere ricollocati in un’ideale classifica, nel posto che gli spetta? A me verrebbe da dire di sì. Penso ad esempio a Andrea Bocelli, che anche ieri a cantato per gli Europei di calcio. Ricordo che anni che fa la Decca distribuì un doppio CD con le voci dei più grandi tenori del secolo scorso. Tra Caruso, Del Monaco, Vinay, Pavarotti, Domingo, Di Stefano, ecc, e tra cotanta schiera, ci misero anche a Bocelli. A me sembrava fuori luogo.
Caro Michele, è davvero una bella domanda. Forse - e purtroppo - sì. Se "foraggiato" adeguatamente da continui rabbocchi monetari il marketing può creare risultati come quello di cui parli. Mi viene in mente un caso, e non mi riferisco a Bocelli (personalmente lo trovo preparato, sebbene io non lo consideri propriamente un tenore lirico, è - come sempre - un problema di "collocazione", non di livello a mio parere). Il caso che ho in mente io è inoltre supportato da una serie infinita di fake news, fotomontaggi, fantomatici tour di cui in realtà non si sa nulla, un dramma. Succede, l'importante in questi casi è non pensare alle "malefatte" artistiche altrui ma concentrarsi sul fare meglio possibile il proprio lavoro: è un rimedio infallibile 😛 Un caro saluto, e grazie per lo spunto di riflessione!
Ciao Patrick, intanto volevo farti i miei complimenti per il tuo percorso professionale. Grazie per le video lezioni che ci " regali". Io suono chitarra acustica...ma in realtà il pianoforte mi ha sempre affascinato. Ora ho un' eta', ma vorrei comunque tuffarmi a capofitto e conoscere meglio quello che alla fine ho sempre amato. C'e' la possibilità di seguire qualche tua lezione partendo da zero ? Secondo te con una eta' " avanzata" vale la pena di sperarci ancora...o vince l' artrosi? 😥 Sabrina Grazie di cuore.
Ciao Sabrina! Innanzitutto grazie mille per i complimenti, sono davvero molto graditi 😊 Riguardo alla domanda che mi poni, la prima risposta che mi sento di darti è che l'artrosi non vince mai 😉 A parte la battuta, qualsiasi allievo ha un enorme margine di miglioramento, sicuramente molto più di quanto egli stesso possa immaginare. Bastano costanza e comprensione del metodo di studio per raggiungere risultati molto soddisfacenti. Per quanto riguarda le mie lezioni, i video TH-cam presenti sul mio canale sono appunto partiti "da zero", con un'introduzione generale al corso seguita dai video sulla scelta dello strumento, sui primi elementi di lettura e sui rudimenti dell'impostazione pianistica con il dettaglio degli esercizi tecnici consigliati per cominciare ("spulciando" il canale, magari impostando i video in ordine cronologico di pubblicazione, troverai tutto ciò che ti ho appena descritto). Poi ovviamente alcuni contenuti sono per strumentisti più evoluti e altri ancora non seguono un vero e proprio "percorso" ma derivano dalle richieste. che mi vengono fatte nei commenti o scrivendomi sui social (per ovvie ragioni, se più persone mi chiedono di trattare un argomento specifico lo tratto volentieri sapendo già che è d'interesse comune). Se, al contrario, ti riferivi a un percorso con me da svolgersi in maniera "personalizzata" e quindi individuale il mio consiglio è quello di contattarmi tramite la pagina "Informazioni" del mio canale a questo link th-cam.com/users/patricktrentiniabout e seguendo la procedura per inviarmi una mail, oppure tramite i vari social (Instagram, Facebook) o, ancora, compilando il form "contatti" presente sul mio sito internet www.patricktrentini.it Sarò felice di rispondere a qualsiasi tua richiesta o dubbio, ben volentieri! Grazie ancora per il messaggio e per il sostegno, e - in ogni caso - ricorda che con tempo e pazienza, partendo peraltro già dalla conoscenza di un altro strumento, puoi davvero trarre grande soddisfazione dal nostro amato pianoforte 🎹 Un caro saluto!
Il talento non produce arte. L'arte viene definita da chi la subisce non da chi la crea. Quello che si può definire è il punto estetico, ma non l'arte in sè.
Buondì Patrick, sono un diplomato in pianoforte classico Il paragone tra ristorante di livello e una trattoria che piace comunque alla stragrande maggioranza delle persone per la sua semplicità e facile presa attraverso i modi caserecci del personale direi che è il paragone più azzeccato per spiegare il fenomeno del successo di alcuni personaggi È tutto ciò rispecchia il livello medio di cultura del pubblico in un determinato paese... 😔 Comunque sono contento di seguire i tuoi video Perché servono anche a me che suono da decine di anni e scopro sempre nuove cose che mi servono per perfezionare la tecnica e insegnare 😉
Buongiorno Manuel!! Mi scuso tantissimo per il ritardo nella risposta, e grazie mille per il tuo messaggio... Certamente la conoscenza di un certo tipo di musica in Italia non è ai massimi storici, però sono convinto che sia importante che la gente ascolti musica, e quando qualcuno mette nelle sue playlist un pianoforte solista è già un buon segno, che può sicuramente portare a sviluppi importanti (o almeno lo spero 😛). Sono felice che i miei video possano essere utili anche a un collega professionista, ti ringrazio per avermelo detto! Un caro saluto e grazie ancora per il messaggio!! 🙏
Ho studiato piano per cinque anni e tre la chitarra classica. So leggere uno spartito. Ascolto Mozart, amo Handel e i " minori " italiani del '700. Amo e ascolto Allevi, sarò ignorante, ma lei chi si crede di essere solo perchè è diplomato al conservatorio. Riempia lei l'arena di Verona con un solo pianoforte, avanti ...
Concordo pienamente sul giudizio di Allevi ed Einaudi. Aggiungo che . Il mio maestro di pianoforte mi diceva sempre, in dialetto romagnolo, " ricordati ragazzo che suonare non significa guardarsi allo specchio e dirsi da soli come sonp bello e bravo! Bisogna farlo per farsi ascoltare dall'altro!
Master sono in accordo con te per come hai "descritto" Allevi ed Einaudi, tra l'altro io (batterista) ho avuto modo di suonare con Cesare Picco quando ancora 17 enne suonava brani di Bill Evans in modo superlativo, comunque non trascurerei neppure Stefano Bollani come presenza dominante nel panorama pianistico a 360 gradi
Grazie per il tuo commento! Di Picco mi piace moltissimo il suono, immagino che anche su Bill Evans fosse molto efficace 😊 Su Bollani... che dire? Un fenomeno di quelli veri, ci mancherebbe! Un caro saluto!
Allora MeX Enzo alias Messina dove lo mettiamo... tanto per ribadire il tuo argomento perfettamente analizzato.. Si fa per dire.. la bravura non sempre diviene successo o "il fine non giustifica i mezzi".... comunque la tua schiettezza è verità ma assolutamente di buon senso ovvia asciutta concreta.. non fa una grinza !!! Top
Mi sono imbattuta x caso in questo video, e x curiosità sono andata subito a sentire la tua scrittura, primo brano i guerrieri di gomma...qualcosa di molto interessante ❤ ora mi appaghero' con l ascolto e la scoperta delle tue note.. grazie e complimenti
Hey Patrick,sono nuovo del tuo blog.volevo chiederti cosa ne pensi dei compositori di musica da film John Williams e Jerry Goldsmith (che io adoro per per sono grandissimi musicisti)?.inoltre mi piacciono moltissimo le musiche dei popol vuh utilizzate nei film di Werner Herzog,poesia pura .mi piacerebbe avere un tuo giudizio,grazie
Ciao Luciano, e benvenuto! Dunque, ti rispondo un po' tardi perché su John Williams e Jerry Goldsmith ho appena finito di inginocchiarmi 😛 A parte gli scherzi, sono due artisti MOSTRUOSI (nel senso buono del termine ovviamente), ne sono letteralmente innamorato, sia per la capacità di scrittura che per la varietà della stessa. Impressionanti, davvero. Riguardo alle musiche dei Popol Wuh mi trovi piuttosto impreparato, allora sono andato a sentirmi un video TH-cam (la scena iniziale di uno dei film di Herzog) ma non sono riuscito a farmi un'idea del genere (ho sentito una sorta di musica "popolare" seguita da un brano rock suonato piuttosto bene), probabilmente non ho trovato online i riferimenti "giusti" e quindi non sono in grado di darti un parere: se vuoi mettermi qualche link ascolterò volentieri! Un caro saluto!
Hey Patrick,dei popol vuh ci sono gli l'p "in den garten pharaos", "aguirre furore di Dio" in inglese "aguirre wrath of God" colonna sonora del film di Werner Herzog omonimo con Klaus kinski, "hosianna mantra",ciao
Ragazzi purtroppo dovete convincervi di una cosa sacrosanta, esistono due categorie: i musicisti/artisti/compositori ed i professionisti dello strumento, quando queste due cose si uniscono escono fuori i geni che rimangono nel tempo, ma quasi mai si uniscono queste due cose, esempio nel mondo chitarristico Slash é una leggenda, Paul Gilbert che è mille volte migliore di lui tecnicamente lo conoscono soltanto i chitarristi, perché si dimentica la cosa principale FARE MUSICA, FARE MELODIA, CREARE IMMAGINI, questo è il fine ultimo, il resto è ginnastica.
Ragionamento interessante, ci sta 😊 Se metti insieme le doti da dattilografo e la capacità di creare emozioni ottieni un pianista completo. Mi piace! 👍
Se Paul Gilbert lo conoscono solo i chitarristi è perché il pubblico generalista non ha le orecchie e non capisce una cippa di musica, non perché lui (Gilbert) è solo un ginnasta (cosa non vera). Basta scaricare la responsabilità verso obbiettivi sbagliati please. Andate a sentirvi Mahler e migliorate il vostro gusto anziché rompere le balls. Grazie.
Slash, ha bisogno di una spalla. Paul Gilbert, suona senza un altro chitarrista. Quella e la differenza.. i grandi, non hanno bisogno di avere questi dietro. Iommi, Page, Blackmore, Kerry King...questi sono veri musicisti ...
Non c'è bisogno di chissà quali appellativi. Michelangeli è già ricordato tra i migliori musicisti di sempre. Allevi e Einaudi vedremo. Come disse qualcuno, dai frutti si riconoscerà l'albero.
Buongiorno vorrei sapere cosa ne pensa , ad esempio, di un pianista come Wyne Gratz e di etichette come Narada e Windham Hill che hanno prodotto molti pianisti di tipo "new age ".Inoltre vorrei capire anche cosa ne pensa di Keith Jarrett che si è sempre contraddistinto per stare in una terra bilingue divisa tra il jazz e la tradizione classica. Grazie.
E di Ezio Bosso cosa pensi? Lui non si definiva un pianista ma un direttore d'orchestra che compone musica e all'occorrenza suona il piano. Cosa pensi di lui nel suo complesso?
Eh, Bosso è stato un grandissimo da ogni punto di vista, non solo per la sua musica - di ottimo livello - ma per l'esempio che ha dato...Non voglio cadere nella retorica ma ha di certo rappresentato tanto...
@@patricktrentini Grande. Mi fa piacere sentirlo dire da un musicista e in particolare da un pianista, perché nel mondo della Classica a cui apparteneva, cosa che lui teneva sempre a sottolineare, in tanti gli hanno messo i bastoni fra le ruote. Gli orchestrali stessi. E musicisti lo hanno criticato spesso per invidia credo. Mi piacerebbe un video in cui parli di lui ♥️
10:20 Ludovico Einaudi è stato inizialmente notato dal pubblico della new age, musicalmente parlando, che negli anni '90 trovarono qualcosa di analogo in Italia a quello che potevano trovare in musicisti come enya o yanni (con le dovute differenze). Solo in seguito, più che altro per motivi ideologici, fu ritenuto un classico proprio per allontanarsene. Allevi, già al debutto, rifiutò direttamente questa connotazione, vincendo la scommessa di esibirsi dal vivo ad un evento live di mtv, riscuotendo successo contro ogni pronostico.
E aggiungo, Patrick, che a parte i leoni da tastiera, il lessico, la struttura sintattica dei commenti di chi ha ragionato su questo video spiegano molto bene la differenza tra persone colte e persone informate...(più o meno informati....😂). E hai guadagnato (pur se non sia molto), un iscritto.
Ciao Patrick, sono ancora Biagio, sono qui a chiederti cortesemente : "Potresti fare un tutorial per spiegare il ritmo di accompagnamento con la destra ed il giro di basso alla sinistra per accompagnare cantando canzoni svelte ( non Ballad) come : Abbronzatissima, Guarda come dondolo, I Watussi, Pinne fucili ed occhiali, Il ballo del mattone ? In modo da renderle dinamiche e ben ritmate anche se le si suonano con il solo pianoforte ? Spero che Mi accontenterai, intanto ti faccio i complimenti per i tuoi tutorial , visti fino ad ora , e ti ringrazio . Ciao.
Ciao Biagio! Non so se riuscirò a fare il video - soprattutto in tempi brevi - ma per "ingannare l'attesa" posso darti una dritta già in questa risposta! Dunque, a te serve principalmente imparare il "walking bass", ossia "basso che cammina" in modo tale che in una battuta da 4/4 - nella quale suoni con la mano sinistra ogni battere, quindi tutti e 4 i quarti - tu non debba ribattere la stessa nota del basso per quattro volte (il che diventerebbe esattamente il contrario di quello che cerchi, perché pur diventando un ritmo veloce la staticità del ribattuto della stessa nota toglierebbe movimento). L'esempio più semplice di walking bass che mi viene in mente è di fare (ribadisco, con la sinistra) la tonica sul primo quarto, la terza sul secondo quarto, la quinta sul terzo quarto e di nuovo la tonica sull'ultimo quarto della battuta (ovviamente se l'accordo la occupa per intero). Altro esempio semplice è fare con i bassi il primo, il secondo, il terzo e di nuovo il primo (o il quinto) grado sui 4 quarti della misura stessa. Comunque ci sono un sacco di video ben fatti che parlano di walking bass se vuoi approfondire. Per quanto riguarda la destra, invece, fai l'accordo completo su ogni "levare" della battuta (quindi in alternanza con i bassi che suonano sempre il battere), evitando di fare l'effetto terzinato (altrimenti detto "shuffle"). Vedrai che in questo modo otterrai l'effetto desiderato! Spero di esserti stato d'aiuto, un caro saluto!
Oltre alla qualità musicale, ai discografici importa vendere, ma ahimé, da sempre l'accento cade su quest'ultimo aspetto. Motivo per cui a partire dalla fine degli anni 70 si è incominciato a vedere palesemente un impoverimento della qualità in alcuni dei brani proposti. Questo trend ha portato ad una sovrapproduzione di musica house e dance, alimentata dalla facilità di produzione e purtroppo dalla consapevolezza acquisita per serendipità che "impoverendo l'orecchio e il gusto musicale si vende di più"... Ecco perché Allevi vende di più quando la sua musica è più povera e priva di spessore culturale, piuttosto che quando compone brani come Piano Karate. Diamo merito ad Allevi ed Einaudi per le loro capacità di marketing. Ma per quanto possiamo girarci intorno, bisogna riconoscere che l'orecchio e il gusto musicale (e, aggiungerei la cultura in generale) del pubblico sono andati scemando negli ultimi decenni. Ecco perché oggi si accettano "musiche" fatte di un ritmo semplice e di una nota sola... Non direi che la musica è morta, ma il pubblico ahimé lo è quasi... Tuttavia, la Musica, quella vera, comunque è sempre lì. Ed è estranea e non si piega mai alle logiche commerciali. Quand'anche non ci fosse più un pubblico disposto a porsi delle domande e a voler elevarsi, la Musica rimane, in attesa che qualcuno voglia armarsi di coraggio e scalare il Parnaso.
Buonasera. Bell'intervento, quello di Patrick. Ruota su una "forma mentis" che oggi tira molto: smettete di criticare e passate al fare, se uno ha successo e "arriva al cuore della gente" ha ragione lui. Vero ma mi guarderei dall'assolutizzare. Senz'altro vero che il mondo della musica è un nido di serpi ma è anche vero che, purtroppo, in un paese come il nostro le diffuse spinte tribal-familiar-amical-clientelari non possono che alimentare il serpaio. Se uno strilla "Allevi non può che essere un raccomandato" probabilmente sbaglia; ma troppi precedenti lo autorizzano a pensarla così (ci sarebbe da dire di Sanremo ma si aprirebbe una voragine). Ciò detto, onestamente a me Allevi appare di una banalità sconcertante, sotto ogni profilo, in primo luogo dal punto di vista melodico-armonico. Non sono un cultore della complessità a tutti i costi. Cose come l'Ave Verum di Mozart (sublime, forse solo apparente semplicità) o come - su altro versante - non pochi brani pop americani (vedi Lady Gaga) mi dicono che per un capolavoro - o almeno per un pezzo fatto coi controc... - il requisito della complessità non è per nulla obbligatorio. Le Variazioni Goldberg sono un capolavoro non perché sono complesse, ma per COME lo sono. Allevi, però, per me non sfiora neanche alla lontana il colpo d'ala, sempre possibile anche in strutture semplici. Il discorso sarebbe lungo. Come sappiamo, è questione di accenti, del prima e del dopo... Se poi, come Patrick dice, Allevi ha un curriculum formativo a tutto tondo, mi viene il sospetto che intenzionalmente la butti in caciara (quello sdolcinato, insopportabile sentimentalismo) proprio per captare la benevolenza di un pubblico non uso ad esperienze musicali e attratto, come oggi fin troppo accade, dal Bignami dei buoni sentimenti. Di Einaudi taccio per carità di patria. Molto meglio, ma infinitamente meglio, la "musica leggera, anzi leggerissima" di Colapesce e Di Martino. Quella, sì, è sancta simplicitas piena di gusto e sottigliezza...
Ciao Lorenzo! Ti confesso che non lo conoscevo, e per rispondere al tuo quesito sono andato ad ascoltarmi un video - questo qui th-cam.com/video/MjvBgtP42M4/w-d-xo.html - quindi il mio "parere" è soltanto parziale (sarei uno sciocco a permettermi di dare una valutazione dopo aver ascoltato un solo contenuto, seppur lungo). Indubbiamente il suono di pianoforte è molto bello, lo stile è decisamente "meditativo" e, se devo esprimere una preferenza, amo di più una visione del pianoforte moderno maggiormente "incisiva", con accordi un po' più elaborati e passaggi tecnici più vistosi, ma indubbiamente lo stile di Paterlini è una scelta: dà molta importanza alle melodie, anche come distribuzione dell'intensità sonora tra le due mani, e sicuramente riesce nel suo intento di creare atmosfera. Riassumendo: personalmente non scrivo così ma lui è sicuramente capace e ha fatto una scelta stilistica molto accurata e coerente. Grazie per avermelo fatto conoscere, lo consiglierò a qualche allievo che ama molto questo stile pianistico (anche da suonare, non solo per l'ascolto). Un caro saluto!!
Grazie per i complimenti Mimmo! Bollani è un artista pazzesco, poliedrico, profondo nella conoscenza del pianoforte e nella cultura musicale generale. Inoltre fa tutti i generi con grande maestria, cosa volere di più? 😉 Un caro saluto!
Allevi scopiazza ed Einaudi fa poco più che esercizi di tecnica per allievi del secondo anno di pianoforte. Detto questo, se vi piace ascoltateli, perché no? A me a tre anni piacevano le canzoni di Topo Gigio, ma già a sette lo consideravo superato e stravedevo per Raffaella Carrà. I gusti evolvono.
Bravissimo. "Se vi piace ascoltateli" è un pensiero che condivido sempre, in ogni caso, per ogni genere musicale. Abbiamo bisogno di fare cose che ci fanno stare bene 👍
Personalmente ricordo un tempo, i primi anni 2000 in cui ai concerti di Allevi e Einaudi, non andavano molte persone. Con il tempo però la gente li ha scoperti, e li apprezza. Ciò che fa emergere questi musicisti è l’abilità di mettere note che stanno insieme bene, che arrivino subito al cuore e che ritornino nella composizione come una frase ricorrente; benché sembri facile, in realtà facile non è. Tutto il resto, sono parole, e la musica non è fatta di spiegazioni..
Salve Antonino! Dunque, vediamo se mi riesce un paragone "calcistico": ritengo Michelangeli una sorta di Maradona sommato a Pelé con aggiunte le qualità di Messi e di Cristiano Ronaldo, cui sommiamo la classe di Mbappé 😛 Spero si sia capito il mio parere! Un caro saluto!!
Ciao , è la prima volta ke t vedo...andrò su Spotify ad ASCOLTARTI , se c sei , o altrove e cerkerò anke l ' altro pianista...io ho come parametri Chick Corea , Lyle Mays , Herbie Hancock , Danilo Rea , Stefano Bollani , Michel Petrucciani , Glen Gould ecc...piccolini insomma 😂 Credo ke ognuno ha tanto da dare e a volte un panino è meglio d un cenone...Grazie x i tuoi pensieri...ma la prossima SUONA qualkosa pure ! 😊 A proposito io , SUONO x me , x ora...e SE BASTASSE ? SE NON DOVESSE ESSER , APPARIRE , L 'IMPORTANTE ?! MEDITIAMO . Benito Edoardo Cinosi COMPOSITORE .
Ciao! Beh, direi che te ne intendi decisamente: tutti i nomi che hai citato rappresentano eccellenze pure e straordinarie! Un caro saluto e grazie per il tuo messaggio 😊
Ciao , rieccomi , come promesso t ho A S C O L T A T O ! Mi piaci...tranquillo...sei una bella sorpresa...Verso l ' ora nona , Eppur si vive , Ancora un viaggio...tra i miei preferiti...c ' era un brano ke hai dedicato sicuramente a BACH , BRICCONE ! 😊 SUITE x VIOLONCELLO N.1 in SOL ! eppoi nn ho ascoltato Claude ? x un GRANDE musicista ABRUZZESE di Bussi ( Debussy !😂)...BRAVO , SEI BRAVO e vai premiato ! Conosci SZAKSI ( SA-CHI ) GRP ? Ecco un GIGANTE romantico , ke nn cè su internet !!! Kisà se è ankora vivo , celhò in cd...devo trovare il suo nome vero x intero...forse cè un ' ultima possibilità...IMPAZZIRESTI x LUI , telo assicuro...OK , vai sempre meglio , fratello !!! Mhai fatto tornare la voglia d suonare il PIANO !!! GRAZIE , spero un D , D metter tutta la mia musica su , iutub...così t faccio RICRESCERE , i capelli !!! 😂 ( ankio CRAPA PELATA !! ) ❤ Benito Edoardo Cinosi 🎵🎶🎶🎵
La tesi a conclusione del video è innegabilmente corretta e condivisibile. Però, al netto del rispetto dovuto a chiunque impieghi tempo e risorse allo studio e ai propri progetti e al successo avuto, dover per forza in maniera buonista accettare il "nazionalpopolare" con la vecchia formula "Pippo Baudo è un grande professionista!! " anche no!. A questo punto allora chiedo. : hanno venduto di più gli Area o Albano e Romina.? Gli Steely Dan o gli Abba.?. Cioè a dire, Il businness è businness e non fa una piega. " Hanno successo? Ok. Hanno vinto loro." però esiste una differenza tra Stanley Kubrick e Neri Parenti pur rispettando entrambi. Ovviamente una mia criticabilissima opinione. Un saluto e grazie per il video.
Grazie a te per il commento, e condivido quanto scrivi, poiché spesso la visibilità (e di conseguenza il riscontro di pubblico) non coincide affatto con la qualità. Ritengo però altresì che Allevi ed Einaudi non si possano mettere in quella categoria di prodotti di qualità assolutamente infima che hanno avuto successo inspiegabilmente: sono stati bravi, probabilmente "furbi" (nel senso buono del termine) ma, al tempo stesso, non sono per nulla scarsi e, a mio parere, hanno "diritto" di stare su di un palco. Va anche detta un'ultima cosa, secondo me: prendiamo l'esempio di Alvaro Vitali (per pescare nel cinema). Pressoché tutti lo ricordano per la commedia sexy all'italiana, ossia un filone cinematografico di livello davvero bassissimo (e che ha comunque avuto molto successo), ma quanti sanno che Vitali ha recitato in diversi film di Fellini (che non penso fosse un "pirla" a scegliere gli attori)? Questo vuol dire che spesso gli artisti ripiegano giocoforza su ciò che fa loro "guadagnare" di più (in termini economici e di riscontro di pubblico) e, magari, devono mettere da parte capacità molto più importanti che non vengono comprese appieno. Un caro saluto!
Devo dire che all'inizio avevo un po paura per quello che avresti potuto dire dato che io adoro Allevi e Einaudi. Attualmente sono al secondo anno di conservatorio, io adoro qualunque tipo di musica. Oggi come oggi si fa un sacco di confusione sulla musica che ha caratterizzato i secoli prima del 900, è facile dire musica classica per parlare di Allevi e Bach per esempio ma musica classica non è, Bach vive nel periodo barocco non classico e allevi e caratterizzato da una composizione minimal contemporanea. Credo che tu abbia anche saputo spiegare la differenza di una figura da compositore da quella di un pianista. Ma anche sulla figura del pianista credo si faccia troppa confusione, i pianisti "veri" sono quelli che interpretano le figure dei grandi compositori del passato come Martha Argerich, Daniel Baremboim e molto altri. Credo che ci sia troppa confusione su troppi aspetti che riguarda la musica non cantanta. Comunque sei davvero un grande personaggio che sa come collegare il passato e il presente
Grazie di cuore per il tuo commento Daniele, e non potrei essere più d'accordo con te sulla confusione e sulla necessità - errata, ovviamente - di affibbiare a tutti un'etichetta o una categoria. Ai miei allievi dico sempre che esistono due generi di musica: quella fatta bene e quella fatta male 😛 Trovo inoltre giusto che ogni artista sia libero di esprimere, esprimersi e proporre la propria musica: sarà poi il pubblico a fare la differenza, con il suo giudizio insindacabile! Un caro saluto!
Non è questione di dover essere per forza un musicista classico o super-complesso. La musica semplice va benissimo. La questione è non spacciarsi o essere spacciato per "novello Mozart". Non scherziamo!
Si, condivido il tuo pensiero. Ovviamente se "vendi" un artista come uno che fa pop semplice (in senso buono) al pianoforte la visibilità si riduce, se parli di "novello Mozart" crei tanto hype...
Suono il pianoforte per diletto ma non sono un musicista e conosco poco della musica sia di Allevi che di Einaudi Quindi non posso dare un giudizio critico su questi due musicisti, però ho comunque trovato interessante ascoltare il tuo video che è anche il primo che ascolto Solo su una cosa non sono molto d'accordo... all'inizio del video quando parli di Allevi dici che sicuramente ci sono altri pianisti che sono più bravi di lui ( almeno potenzialmente o forse anche nel concreto)che però non ci hanno saputo fare, beh io credo che se le cose stanno veramente così si dovrebbe cercare di fare in modo di valorizzare maggiormente tutti quegli artisti che potenzialmente potrebbero dare molto di più piuttosto che favorire eccessivamente sempre gli stessi, non credi? Tanto più che avremo da guadagnarci anche noi tutti perché potremmo ascoltare musica di qualità superiore 😎..un grosso saluto! 🙂
Grazie per il tuo commento! Non posso che darti ragione, ma ormai la "società" funziona così: vale per le arti, per lo sport, per qualsiasi campo. Mediamente le persone capaci ce la fanno, ma ci sarà sempre qualcuno che otterrà di più di quanto ha seminato e, al contrario, qualcun altro che porterà a casa meno di quanto meriterebbe. L'importante è essere consapevoli che le cose funzionano così e vivere questa naturale "discrepanza" in maniera più serena possibile! Un caro saluto a te 😊
E qui rispondo con ancora più piacere: se partiamo dal rispetto poi si può dire tutto e fare qualsiasi considerazione o critica, ma mettiamo appunto il rispetto come "condicio sine qua non" 👍 Sante parole!
Ciao Patrick, cosa ne pensi invece di Remo Anzovino? Complimenti per il contenuto e per il tuo punto di vista che condivido. Ps. sono contrabbassista diplomato, argomentare non é il mio forte e si vede in queste due righe... Ma mi hanno insegnato ad ascoltare... Grazie
Salve Luca! Cacciapaglia non l'ho ascoltato a sufficienza per fare un video, ho sentito alcuni brani interessanti ma la mia conoscenza della sua produzione è davvero lacunosa, mea culpa... Un caro saluto e grazie per lo spunto, magari rimedierò alla mia "carenza" e allora potrei farci un video!
Condivido,sostanzialmente,con qualche riserva: Se un artista "arriva" al pubblico pur non avendo particolari doti,se non quelle di una "costruzione" di marketing,quindi commerciale,alle spalle,è sacrosanto criticarlo. Ricordi Clayderman,tra i pianisti famosi e mediocri? Fenomeno commerciale che rendeva TRISTEMENTE pianistiche composizioni popolari famose. Tu affermi poi che chi scrive musica lo fa pensando a un pubblico di fruitori,che scrive per loro...secondo me SNI...Zawinul scriveva per sé stesso,per ascoltarsi...poi se piaceva agli altri...ok. Un pianista davvero completo,dagli ampi orizzonti,che sconfina i generi e che a mio avviso è geniale,è Bollani. Lui ha raggiunto un certo successo commerciale con differenti qualità. Ai suoi spettacoli mi diverto un botto e la musica vola alta. Gusto,tecnica,anarchia e follia
molto interessante!! due considerazioni personali. il marketing da alla gente quello che la gente vuole...Il popolo ha un livello culturale tendenzialmente basso..quindi pianisti come allevi o einaudi si sono buttati in quella zona grigia!!. hanno fatto bene? certo. Se poi devo scegliere dove spendere 100 euro per un concerto tra einaudi o Kissin..ovviamente vado da kissin (che non stanno nemmeno bene i due cognomi nella stessa frase).!!Se poi dobbiamo parlare di tecnica pura..insomma ..se dovessimo fare una sfida stile pianista sull'oceano" tra i 2 "laureati" in conservatorio e uno a caso tra Kissin, trifonov. yuya wang, zimmerman, il compianto badura skoda, gulda, kempf, askenazy..ecc ecc..ma pure con baglini o prosseda verrebbero tranquillamente umiliati...ma non la vita come hanno scritto sotta non e' una gara. il primo e' marketing..il secondo talento. io preferisco il talento
So che la domanda non era rivolta a me, ma mi "intrufolo" perché io sono tra quelli che apprezzano Lang Lang 😊 C'è tanto show nel suo pianismo, ma non è fine a sé stesso e se anche togliamo la spettacolarità rimane una gran sostanza! Un caro saluto!
@@marcomalpassi7655 assolutamente no!!. fa spettacolo? un pochetto si'. Pero'..se parliamo di tecnica pura..bisogna inchinarsi..!! per lo meno io che non sono nessuno.!! Chi sono io per disprezzare uno che suona cosi'??..quelli li' sono ad un livello talmente alto e irragiungibile dal 99 per cento dei pianisti,..che dovrei copiare pure come indossano le scarpe....🤣🤣
A mio avviso si tratta semplicemente della coda di quella che negli anni Novante si chiamava musica New Age, in particolare Einaudi; penso a musicisti come Yanni che adesso sono un po' calati di popolarità. Per il resto non mi scandalizzava nemmeno Richard Clyderman, l'easy listening è sempre esistito.
Ma sì, infatti, che male c'è? Mica bisogna sempre leggere cose complesse, ascoltare cose complesse, mangiare cose elaborate.... Un po' di leggerezza non può fare che bene! Un caro saluto 😊
Il musicista suona. Possibilmente quello che gli va. Il successo arriva dal pubblico, cone un maestro senza allievi non è un maestro. Bravissimo sull'essere poli-stiloso. Io contrabbassista classico, votato al jazz, 5 album con la Blue Note e svariati tour, ma per vivere di musica si fanno anche musiche da film e produzioni hiphop (per fortuna negli States....).
@@patricktrentini esatto. Sposo in pieno ciò che dici, ma credo che questi pensieri siano comuni solo per chi, diciamo così, ha vissuto un pò più a fondo la materia musica, senza voler offendere chi dopo il conservatorio o un corso di studi abbia alleggerito la sua esperienza musicale lasciandola magari ai margini o facendone un hobby o una skill. E poi, purtroppo, il livello di cultura musicale del pubblico definisce, a volte con parole non adatte (anche questo frutto di una cultura poco sviluppata) gli artisti. E aggiungerei che senza studiare, pur sentendo e ascoltando molto, la situazione non cambia. Perché se non studi (o non approfondisci, che è più corretto forse) sei informato, non colto. E da musicista credo che senza la cultura musicale, non si abbiano basi valide per dire chi è o chi non è genio o fenomeno..
Meglio ,peggio, bravo, non bravo tutti discorsi che non hanno senso. Confrontare Mozart ad Allevi e come confrontare Mozart a Berio o Allevi a Frescobaldi. Ognuno il suo tempo e soprattutto il suo genere. Quindi ottimo video e per definire chi è un genio aspettiamo qualche decennio.
Non sono incapaci. Anzi. Ma dire che chi ha successo ha ragione, significa un po' equiparare valore artistico e qualità musicale ai numeri del riscontro commerciale, o di visibilità.. Quello che molti criticano è la pretesa di "evolvere la musica classica" quando in realtà si sta facendo musica stracodificata con giri armonici stracodificati. E l'idea tanti hanno, che si tratti di musica colta, classica. Siamo viceversa artisticamente vicini a Clayderman, come idea. Che per avere successo si debba curare il personaggio, i social, investire in questo senso è vero. Èd è una ulteriore prova che la musica non basta più, e che le orecchie di oggi siano sempre più ingenue e chiuse allo stesso tempo. Per il resto rispetto, il successo è sempre frutto di duro lavoro
Grazie Maurizio! Riguardo a Yanni ti confesso di conoscere davvero pochissimo, quindi non sono in grado di dare un parere "informato", però mi hai messo curiosità quindi andrò di certo ad ascoltarmi qualcosa! Un saluto!
Pensato fin dalla prima volta che ho ascoltato qualcosa dei due musicisti di cui parli. Brani “carini” è il massimo che si possa dire. Come quando da adolescente uscì Stephen Schlaks. Nessuno a distanza di quarant’anni ne ricorda un solo brano. Piuttosto che comprare un loro disco o, peggio, spendere soldi per un loro concerto, mi compro l’ennesima versione di una sonata di Mozart o delle “Quattro stagioni”
Io dico sempre che quando una persona critica deve farlo sempre con spirito costruttivo,specialmente in ambito musicale dove la competizione oggi e' ai massimi storici. Altrimenti criticare a prescindere ti porta prima o poi a trovarti di fronte a qualcuno che ti dira' 'e tu invece che cosa proponi,cosa sai fare?'
Ciao, bel video e ottime considerazioni! (Finalmente qualcuno che ha capito che Einaudi è un compositore...) Il punto del musicista (e artista in generale come hai fatto intendere) di cui hai parlato che fa musica (o altro) per gli altri e non per se stesso lo capisco, capisco quello che vuoi dire, si vede che sei una persona preparata ed equilibrata soprattutto e condivido il discorso. Detto questo, il fatto che effettivamente il fare arte per gli altri e non per se stessi (semplificando molto il concetto) stia dilagando per tutta una serie di ragioni nel mondo moderno, personalmente la considero una questione MOLTO importante e penso che limiti (o perlomeno rallenti ecco) parecchio l'innovazione e il progresso dell'arte stessa. Ad ogni modo è pienamente lecito fare musica per gli altri intendiamoci ed è sempre stato fatto ma diciamo che la controparte di arte autentica è molto più povera di questi tempi. Noto che molti artisti/gruppi underground (purtroppo direi) cercano ormai molto, troppo di scimmiottare il modello di riferimento mainstream creando niente di più che semplici (di solito brutte)copie di roba già sentita/di successo/commercialotta, salvo qualche eccezione anche notevole. E niente tutto questo mi rompe fondamentalmente abbastanza le scatole però dai, di certo nel mondo una cosa che non manca è la buona musica e me ne sono fatto una ragione, ma il problema è rilevante, a mio modestissimo parere ovvio:)
Ciao Paolo! Sì, non posso che darti ragione, infatti la cosa più complicata di tutte è trovare il giusto equilibrio tra le richieste del pubblico e - allo stesso tempo - l'espressione di un "fare arte" davvero personale e, per quanto possibile, innovativo. Copiando e basta si fanno pasticci, sia perché la copia manca di "autenticità" sia perché quella cosa "c'è già", quindi che senso ha rifarla più o meno uguale? Condivido appieno il tuo pensiero, grazie per il commento e per i complimenti, un caro saluto!
Parti con un assunto e termini dicendo l'opposto. Allora spieghiamo bene le cose. Il "mondo" della musica dove c'è il denaro è in mano ai discografici, e ad altri personaggi meno noti al pubblico, che fanno il bello e il cattivo tempo. C'è tanta politica dentro, e, come detto, businness. Dunque, il talento non si misura in "successo". Poi c 'è un discorso culturale importantissimo da fare, al quale tu non accenni minimamente (preferendo bacchettare gli "ipercritici"). Fermo restando i gusti personali, in questo paese ci troviamo in una situazione di analfabetismo a tutti livelli, incluso purtroppo quello culturale. E' come dire che il tavernello è un vino prelibato (chiaramente questo può dirlo solo chi non ha mai assaggiato un vino vero). Se poi, dopo aver assaggiato tutti i vini più squisiti, si continua a prediligere il taverna.....
il vino è tossico a prescindere! ha ha ha Comunque è vero il successo non centra nulla con il talento. Se frequenti canali italiani di musica classica vedi che la maggior parte dei commenti sono fatti da stanieri. Il prototipo dell'italiano medio oramai è un rincojonito. Del resto nella patria della mafia non ci si potrebbe aspettare altro ( e non mi riferisco a cosa nostra ne a camorra e simili)
Video molto interessante, complimenti per l'aplomb 😜 hai elegantemente detto che i 2 sono discreti musicisti dedicati soprattutto a chi non conosce la musica, trattenendo la frase "i pianisti italiani sono/sono stati Pollini, Benedetti Michelangeli, Rea, Moroni, Bollani, Sellani eccetera eccetera... 😂"
Condivido tutto! Aggiungo che nonostante siano ripetitivi arrivano comunque all anima dell ascoltatore !! Non tutti certo ma sono stati bravi nell arrivarci, Aiutati dal marketing ma come ha detto lei hanno raggiunto popolarita' con molta "semplicita'". Melodie soft che piacciono, Le loro composizioni non le trovo affatto difficili da eseguire, Il mio preferito rimane Keith Jarret
Grazie per il commento Alex! Infatti, melodie semplici, non "musica classica" (ci tengo a precisarlo) ma lavori che per i non addetti ai lavori vanno più che bene. Il problema è che il mondo della musica è pieno di gente "arrabbiata", e ciò si traduce spesso in critiche violente. Poi non posso che concordare con lei su Keith Jarrett, che secondo me è proprio di un altro livello, ma ciò non toglie che una persona possa mangiare in un ristorante stellato e la sera dopo andare in trattoria e avere soddisfazione in entrambi i casi 😊 Un caro saluto!!
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Buonasera, sono un pianista professionista e docente di conservatorio, ho ascoltato tutto il tuo video con grande interesse, e devo dire che è tutto assolutamente impeccabile, concordo al 100 per cento con quanto hai detto su Allevi e Einaudi, li hai inquadrati diciamo così in maniera perfetta.
Posso solo aggiungere che da parte del mondo "classico", ciò che ha sollevato soprattutto le critiche è il fatto che il marketing alleviano, e lui stesso, ha puntato molto sul rimarcare il suo considerarsi una sorta di novello mozart o bach o beethoven. Tutto vero il lavoro, la fatica, ma a volte il marketing come anche hai detto giustamente nel video le spara un po' grosse e questo può fare qualche danno collaterale non previsto a volte. Verissimo anche che personaggi come loro hanno contribuito molto ad esempio alle iscrizioni di ragazzi nelle scuole medie a indirizzo musicale, spinti dal desiderio di emulazione ma non solo.
Ancora complimenti...
Carissimo collega, piacere di conoscerti e grazie davvero per il tuo commento (che mi trova ovviamente concorde da ogni punto di vista, siamo perfettamente allineati). Un caro saluto!
Mi occupo di musica, esternamente, come appassionato, ma conosco bene l'ambiente. Allevi, e' vero, ha voluto fare un po' il fenomeno, con le sue dichiarazioni provocatorie e molto opinabili. Ma a me e' sembrato che il mondo musicale "classico", che tende a muovere critiche solo nei backstage (uscire allo scoperto e' d'altra parte molto complicato e pericoloso per la propria carriera) non vedesse l'ora di trovare un capro espiatorio. In breve: Allevi ha dovuto subire una reazione negativa esagerata. Per quanto riguarda Einaudi....volutamente provocatorio: se pensate, che so, a Images di Debussy, o alcuni Etudes Tableaux di Rachmanoff stile ambient, o Scrijabin, per non parlare di Chopin, e potremmo anche andare su compositori considerati minori, tipo Medtner, e poi ascoltate Einaudi, non vi viene da dire che quella del buon Ludovico e' "musica di m......"? 🙂 Il succo del discorso, piu' seriamente, e' la relativita' dei nostri giudizi: se siamo arrivati ad apprezzare pienamente o quasi certi compositori, poi piu' di tanto all'indietro non possiamo retrocedere. D'altra parte, per chi e' indietro, arrivare a Einaudi puo' essere un primo passo in avanti, senz'altro positivo. Riallacciandomi al discorso di Patrick, sdoganerei il termine "porcheria", che puo' coesistere e contrastare in modo sano il giudizio di qualcun altro sulla medesima opera: "capolavoro". Un saluto a entrambi!
Mi è piaciuto molto questo video e l'ho trovato molto lucido e centrato. Personalmente ho ascoltato diverse volte Einaudi dal vivo, il suo concerto al Teatro degli Arcimboldi durante il tour di A Time Lapse è stato _il concerto più emozionante a cui ho mai partecipato_ in quasi cinquant'anni. E vi assicuro che negli anni ho visto concerti di tutti i generi e di musicisti stellari. Per me la sua musica è fortemente evocativa, più di una volta ascoltandolo mi sono trovato a rivivere interiormente certe emozioni di momenti importanti che la sua musica riusciva a tirarmi fuori. Per fare un esempio, anni fa sono salito su una montagna per circa 7 ore: salita dura con poca visibilità, freddo e nebbia; poco prima della cima sono sbucato sopra le nuvole col sole verso il tramonto che illuminava tutto... Ho rivissuto esattamente quel momento ascoltando il passaggio tra "The Newton Cradle" e "Waterways".A fine concerto mi sentivo come se in quell'ora e mezza avessi visitato mille posti. La ripetizione ciclica con l'evoluzione nel tempo fa parte del minimalismo, chi la critica non ha capito il genere, è come criticare il ritmo del reggae. Chissà poi perché non se la prendono anche con Philip Glass o Wim Mertens... Poi c'è anche da dire che Einaudi è stato ripreso da tantissimi musicisti, che l'hanno reinterpretato in loro dischi; non so a quanti sia successo.
Condivido quanto scrivi Emanuele. Le emozioni sono un fattore personale, e quindi è normale che ciò che magari fa venire i brividi a me non abbia lo stesso effetto con te - e viceversa - ma di certo l'ispirazione di Einaudi è fortemente legata alla "rappresentazione" in musica di paesaggi, atmosfere (lo si evince anche dai suoi titoli) e, se legata a questo binomio, la sua musica riesce nell'intento. E poi ribadisco: se così tanta gente viene coinvolta emotivamente qualcosa di buono ci sarà, no? Un saluto! 😊
IL NULLA CHE SPIEGA IL NIENTE.
@@fatamorgana1236 Provi ad ascoltare Satie. Le sue composizioni sono "minimaliste", come quelle di Einaudi. Eppure si accorgerà dell'immensa differenza.
Apprezzo molto il tuo modo di esprimersi. È sempre un piacere incontrare "virtualmente" persone in grandi di esporre i propri pensieri e giudizi con garbo e rispetto per tutti. Ancora di più se è competente (i parrucconi boriosi sono sempre dietro l'angolo). Anche per un altro motivo, poi: scatenare polemiche e infiammare gli animi porta molti più ascolti e chiunque non scade in questi mezzucci sarà sempre degno della mia stima.
Grazie davvero Daniele, è un commento molto bello e l'ho apprezzato tanto. Un caro saluto e grazie ancora 🙏
Ciao Patrick, è il primo video tra i tuoi che vedo, devo dire che sono piacevolmente colpito dalla tua analisi molto realista e, secondo me, anche rispettosa nei confronti degli artisti di cui parli. Concordo quando dici che gli accademici (o chi si crede tale) sono piuttosto acidi nei confronti di quei musicisti che hanno una qualche forma di successo e trovo la cosa piuttosto brutta; è anche vero identificare artisti come Allevi e Einaudi non come musicisti classici ma come compositori, quindi appartenenti ad una "categoria" diversa di musicisti. Personalmente apprezzo molto di più Ludovico Einaudi perché la sua musica mi emoziona in modo particolare; credo che il suo target siano quelle persone che cercano una musica semplice, rilassante e in qualche modo che nella sua essenzialità dia emozioni; è vero che la sua musica ricorda quella scritta per essere sottofondo di immagini ma ricordiamoci che la sua carriera è iniziata proprio scrivendo musica per teatro. Detto ciò bisogna riconoscere il loro merito di aver avvicinato molte persone, più o meno giovani, al pianoforte e ciò è un'ottima cosa
Ciao Andrea, e grazie per il tuo commento! Ti ringrazio per il tuo parere, mi fa piacere soprattutto il discorso sul rispetto (che secondo me è sempre fondamentale e in tanti casi manca quando è associato alla critica...). Condivido appieno anche il discorso sulla semplicità e il grande merito di aver riportato tanta gente ad ascoltare il pianoforte solista, e ricordo con piacere quando un mio allievo si avvicinò a Chopin perché l'aveva sentito nominare da Allevi (io non ero riuscito a convincerlo in tal senso 😛). Un caro saluto e grazie ancora!
Conosciuto Patrick mille anni fa a Trento, ragazzo gentilissimo e simpaticissimo oltre che un bravissimo musicista. Felice di rivederti qui.
Grazie mille, un piacere anche per me!
non commento quasi mai i video. ti ho conosciuto oggi e comincerò a seguirti. Apprezzo la tua sincerità e chiarezza, hai espresso quello che penso anche io. Purtroppo però i leoni da tastiera non ascolteranno questo video, forse anche perchè lo spieghi troppo :-D :-D :-D comunque complimenti per tutto !!!!
Grazie di cuore Emanuele, e benvenuto! I "leoni da tastiera" a mio parere sono eccessivamente critici, ma forse è anche il bello del web, poco male se c'è chi spara a zero: l'unico modo per non ricevere critiche è "non fare", ma credo che molti sarebbero felici di aver fatto tutto ciò in cui sono riusciti Allevi ed Einaudi 😊 Un caro saluto!!
Io ho avuto l'onore di aver fatto il servizio militare insieme a Giovanni Allevi presso la caserma della Banda nazionale dell'Esercito: io 9° scaglione 1990, lui 5° 1991.
Posso garantire che da un punto di vista caratteriale, Giovanni pubblico e Giovanni privato coincidono. Sicuramente il suo carattere ha contribuito ad amplificare la sua popolarità, ma Giovanni è autenticamente come lo vediamo sul palco... cosa avrei dato per essere come lui, grande persona capace di lasciarsi scivolare tutte le critiche e andare avanti, anche quando famoso ancora non era e mi faceva ascoltare nello studio del Maestro le sue prime composizioni.
Nelle lunghe giornate del servizio di leva mi raccontava aneddoti curiosi della sua vita che mi facevano sorridere, simili a quelli che oggi racconta al grande pubblico. Ma, all'epoca di cui vi parlo, quale interesse avrebbe avuto ad inventare storie inesistenti?
Andreotti diceva che "il potere logora chi non ce l'ha". Aggiungerei anche la "notorietà ed il successo"
P.S. trovai semplicemente odioso il video di Zalone/Bollani su Giovanni...
Grande Giovanni!❤
Ciao Angelo, piacere di conoscerti. Mi fa altrettanto piacere ricevere una testimonianza "diretta" (io con Giovanni ho avuto solo un piacevole scambio di mail alcuni anni fa), testimonianza che me lo rende decisamente più "genuino" (concordo con te sul fatto che non avrebbe avuto alcun senso inventare storie con un compagno di leva).
Sono d'accordo sulla "revisione" della citazione di Andreotti: come dico nel video, troppo spesso i musicisti se la prendono a morte con chi ha più visibilità, come se riuscire a sfondare fosse per forza di cose garanzia di incapacità. Riguardo al video di cui parli, invece, non so se parliamo dello stesso filmato ma - se ti riferisci alla parodia fatta da Zalone - a mio parere si tratta di semplice satira che deriva dalla visibilità stessa (anche perché Zalone - pianista eccellente, tra l'altro - non è mai offensivo nelle sue imitazioni). Comunque ovviamente sono opinioni!
Su Allevi, la mia speranza più grande è vederlo presto sul palco di nuovo, sia perché ha un pubblico che lo aspetta, sia perché vorrebbe dire aver sconfitto la malattia contro la quale sta lottando 💪 Un saluto!
Ce ne vorrebbero di più di video come questo. Semplice, diretto, chiaro e garbato, senza le solite polemiche dozzinali. Complimenti e in bocca al lupo per la tua musica e per tutto il resto.
Caro Patrick, non sono un pianista ma sono solo un appassionato di musica classica
Per definire artisticamente Allevi (che ha tutta la mia solidarietà della mia simpatia dal punto di vista umano) cito un'intervista del dicembre 2008 del grande maestro Uto Ughi a La Stampa
"Ughi ribadisce che quella di Allevi non è musica classica:
«Non ha alcun grado di parentela con la musica che chiamiamo classica, né con la vecchia né con la nuova. Questo è un equivoco intollerabile. E perfino nel suo campo, ci sono pianisti, cantanti, strumentisti, compositori assai più rilevanti di lui».
Così il maestro Ughi spiega il successo di Allevi, che considera il risultato di un'operazione di marketing
ben confezionata:
«Si tratta di un'esaltazione collettiva e parossistica dietro alla quale agisce evidentemente un forte investimento di marketing.
Mi sorprende che giornali autorevoli gli concedano spazio, spesso in modo acritico."
Direi che il Maestro Ughi si è espresso perfettamente
Ciao! Io direi che - a mio parere - il grande "fraintendimento" sta proprio nel genere. Allevi non ritengo faccia musica classica: fa "pop pianistico", e se lo si fosse "venduto" in questi termini non si sarebbe scatenato alcun polverone (ma, al tempo stesso, ci sarebbe stata una risonanza mediatica infinitesimale...). Un caro saluto!
Concordo con entrambi
Si...sapevo il tutto...d UGHI...ed è VERO , l ' effimera ESALTAZIONE , COMMERCIALE...però il Maestro , grande VIOLINISTA , ha perso un pò , d FRESKEZZA e SANA LEVITÀ !! La MUSICA , È VARIA...io AMO Stravinsky COME Caparezza , AMO Bela Bartok COME Nicolò Fabi...tanto x far ESEMPI...Ho il primo ALLEVI e mi piace È GODIBILE , come quei quadretti impressionisti dei pittori d strada...Ossia nn cè bisogno SEMPRE d una VALANGA d note e tonalità , alla MALER !!! ( ke AMO !😂 ) . Te capì , ragazzuolo ?! 😊 Benito Edoardo Cinosi
Non so se Ughi abbia o meno ragione; certamente NON ha MAI spiegato e motivato la propria affermazione su Allevi. Indubbiamente Ughi non è il solo a esternare il proprio fastidio snob, quasi come se Allevi attraverso la propria musica possa nuocere alla casta degli intoccabili, casta a cui ovviamente Ughi appartiene, commettendo sacrilegio.
Ughi a quale musica di Allevi si riferisce? Alle sue composizioni oppure alle sue direzioni orchestrali? Sono due cose assolutamente differenti e non si può fare nessun paragone!
Ho guardato il video con molto interesse, mettendo anche da parte l'idea che mi sono fatto di Allevi ed Einaudi nel tempo.
Ho ascoltato Einaudi dal vivo un pò di anni fa, insieme ad una mia amica non musicista (io lo sono). Al terzo brano la reazione è stata quasi sincronizzata: ci siamo guardati, ci siamo alzati e andati via. L'ho trovato davvero noioso. Ciò nonostante, questo è solo un mio giudizio basato sul mio gusto musicale. Lui fa la sua musica e ha il suo pubblico e, sono d'accordo con lei, questo è insindacabile. Rispetto il suo lavoro e il suo non voler ergersi a 'modello', il suo successo se l'è costruito.
Diverso è il giudizio su Allevi. Non puoi ergerti a 'nuovo Mozart' - nessuno potrebbe in realtà - o paladino della 'musica classica contemporanea' se scrivi del pop (magari anche di discreta fattura). Il fatto che abbia degli studi accademici alle spalle è semmai un aggravante: chi ha compiuto quelli studi non può fare quelle affermazioni non volendo volontariamente introdurre delle evidenti forzature. Il resto, come lei ha detto, fa parte di un personaggio MOLTO costruito, non mi sento di giudicarlo, è ad uso e consumo del suo pubblico.
Infine, spinto dalla curiosità, dopo aver guardato il suo video, ho ascoltato 'Il bacio'. Mi perdoni, ma io lo trovo di una banalità sconcertante, anzi proprio brutto, se vogliamo. Ma, ripeto, è solo una mia opinione. La ringrazio, e buon lavoro!
Ciao Patrick mi aveva interessato il titolo di questo tuo video e ho cominciato a guardarlo più per curiosità che peraltro pensando che dopo i primi 30 secondi lo avrei tolto, ma invece non solo l’ho guardato sino alla fine, ma l’ho ascoltato con estremo interesse e soprattutto con estrema condivisione. La tua è un’analisi davvero attenta ed esaustiva, è proprio così: da pianista quando suono brani del maestro Einaudi lo “sforzo”tecnico è minimo, nel senso che imparata una prima parte, questa poi continuerà per tutta la durata del brano un po’ all’ottava bassa un po’ a quella alta, con qualche differenza ritmica sempre tra le stesse note e così via, al contrario un brano di Allevi sicuramente bisogna guardarlo con più attenzione. Complimenti davvero di cuore!
Ciao! Grazie davvero per il tuo commento, mi ha fatto molto piacere e ti ringrazio per i complimenti! Un caro saluto!! 🤗
La Semplicità nasconde spesso un ricchissimo background di complessità. Il resto si chiama Banalità, ma è un'altra cosa.
Le parole sono importanti.
Comunque sono d'accordo con te su tantissime cose e con il modo che hai usato per esprimerle.
Buon lavoro, buona musica!
Grazie per il commento! Buona musica anche a te, di cuore 😊
Video davvero bello, informativo e, come hanno detto altri, equilibrato. A proposito di brani di Allevi armonicamente interessanti, ti consiglio di ascoltarti Ossessione. È davvero bello e complesso anche.
Grazie per il tuo commento! Non conosco il brano di Allevi di cui parli, ma andrò sicuramente a darci un'occhiata (o meglio, un ascolto 😊). Un caro saluto!
Ho ascoltato in "religioso silenzio" (come si suol dire) questo tuo video e sono rimasto colpito dalla tua professionalità che, indipendentemente dalla tua professione di musicista, ti porta ad avere opinioni obiettive e soprattutto positive (e non disfattiste) su pianisti/compositori con un talento che è stato per loro motivo di successo e anche di meritata fama. Mi ha fatto enorme piacere sentire che ti sei espresso verso i tuoi colleghi di lavoro con serenità e senza alcuna cattiveria: questo fa di te una persona seria e non il classico professionista "complessato" che, come giustamente hai detto, fa musica soltanto per se e non per gli altri (anzi, gli altri li critica e nient'altro...). Complimenti per il video 👏👏👏👍
Non posso che ringraziarti di vero cuore per questo commento davvero bellissimo. Un grazie sincero, sono onorato 🙏 Un caro saluto e a presto!
@@patricktrentini Complimenti ancora per i video didattici che pubblichi su TH-cam 👍👍👍👏👏👏
P.S.: ora ti posso dire che anch'io sono della stessa città di Giovanni Allevi (Ascoli Piceno) e in tempi non sospetti sono stato suo allievo per un breve periodo per cui a maggior ragione, dopo i tuoi commenti positivi, penso che tu abbia una grande professionalità in campo musicale!!! 👍
Complimenti, davvero! Non mi interessa né di Allevi né di Einaudi ma è sempre un piacere sentire parlare con intelligenza. Appena mi capita di avere a che fare con un musicista che ha la puzza sotto il naso, scappo a gambe levate.
Grazie Antonio, è un commento che mi fa davvero molto piacere 🙏
Il marketing produce popolarità. Il suo effetto è nel presente.
Il talento produce arte. Il suo effetto è senza tempo
il primo porta un sacco di soldi, il secondo tanti ostacoli
Dare una misura di un artista influenzati dalla sua popolarità o toccati dal suo talento, passando dai nostri gusti è sempre un bel mix.
A me piace più Einaudi e grazie al cielo non è un grande pianista altrimenti non sarei riuscito a suonarlo. Ascolta "ancora", io ho ascoltato "il bacio"
Riguardo la semplicità di una composizione secondo me vale la regola che abbiamo nel linguaggio parlato. I miei figli di 5 e 7 anni pur avendo un lessico limitato riescono sbalordire ed emozionare per quello che dicono
Grazie per il video... sei una persona equa e credo un buon artista ti ascolterò
Grazie a te per il commento, davvero intelligente, misurato e frutto di un'analisi che condivido appieno. Grazie anche per la fiducia, spero che la mia musica non ti deluda 😊 Un caro saluto!
Si dice , forse a ragione, che la musica "ambient" la inventò Erik Satie ...a me nè Allevi nè Einaudi danno grosse emozioni che trovo invece nei "Piano solo" di John Cage, Keith Emerson, Keith Jarrett,Jeroen Van Veen (il suo Piazzolla è divino), Lyle Mais e Brahd Meldau .
Non posso che essere d'accordo con i "riferimenti" che citi, mi piaccono tutti! Un caro saluto!
Celhai il piano preparato d John Cage ?! DIVINO...lho imitato alla GRANDE...un D lo metto su iutub...VEDRAI ! anzi ASCOLTERAI ! Nessuno INVENTA niente , eccetto KI c ha CREATI 😮 Benito Edoardo Cinosi
è proprio vero, e youtube ne è l'esempio, il mondo è pieno di persone note non notevoli e persone notevoli, ma non note e sempre più raramente di persone sia note che notevoli, a me la musica sia di Allevi che di Einaudi non dispiace, poi sono compositori, i pianisti classici che li criticano, anche i più bravi, in fin dei conti non fanno altro che fare cover di opere scritte centinaia e centinaia di anni fa, poi per carità ci sono anche pianisti classici che compongono pure e per coloro tanto di cappello.
Salve Patrick, mi sono imbattuto per caso nel suo video ed ho apprezzato i suoi commenti, equilibrati e puntuali. Sono un pianista e compositore anch'io. Sentirò con piacere e curiosità la sua musica perché ritengo che sia necessario conoscere il linguaggio ed il messaggio personale di ogni artista. In questo periodo complesso, per tutto ciò che avviene soprattutto a livello internazionale, coloro che sono capaci di catturare l'attenzione e suscitare le emozioni della gente con la musica, contribuiscono a diffondere bellezza e cultura. E di bellezza e cultura c'è un bisogno immenso. Complimenti.
Salve Massimiliano, è un piacere ricevere un commento così garbato e sensibile! Un caro saluto e grazie davvero per i complimenti 🙏
Quel brano verso la fine video è tuo?.
Ciao Franco! Non ne ho la minima idea 😂 nel senso che per i video dove aggiungo musica talvolta ho scritto al volo delle tracce (per evitare il problema del copyright) e talvolta ho preso cose di pubblico dominio da qualche library (per lo stesso problema), ma considerato che mi aggiro su di una media di 200 brani originali scritti all'anno (spesso in "ghost production") non sono assolutamente in grado di ricordarmi, a distanza di un annetto dalla registrazione di un video, se nel caso specifico ho adottato la soluzione 1 (scrivere qualcosa) o la soluzione 2 (musica copyright free).
L'unica cosa di cui sono certo è che si tratta di qualcosa non protetto dal diritto d'autore! Un caro saluto!
@@patricktrentini Ok caro Patrick,ti capisco😁.
Non so se il parallelismo sia lo stesso, ma non penso che Fabio Volo sia un Tolstoj che ha deciso di incontrare i gusti del pubblico, lo stesso se accade in musica credo che faccia giustamente irritare musicisti che magari sono veramente bravi e si ritrovano a dover sacrificare la propria conoscenza in campo musicale per assecondare i gusti di chi magari, pur essendo pubblico, di musica non se ne intende. Comunque grazie per il video, davvero interessante e spiegazione esaustiva.
Grazie a te Enrico, sia per il complimento che per la riflessione! Un caro saluto e scusa la risposta tardiva 🙏
Gentile Patrick, grazie mille per questo video, molto interessante e, soprattutto, molto chiaro. Proprio un attimo fa ascoltavo alcuni brani del nuovo album di Allevi e facevo proprio queste riflessioni, pensando soprattutto alla scrittura pianistica. Grazie per il suo lavoro 🙏
Grazie a lei per il commento e per i complimenti! Scusi la risposta tardiva, un caro saluto!
Ciao Patrick, e piacere di conoscerti, ti vedo da qualche giorno e ho iniziato a seguirti, sono nato in una famiglia di musicisti, e ne sono la pecora nera ( ho fatto il Dj per svariati anni )
però fin da bambino ho una media di ascolto giornaliero che spazia tra le 10 e le 14 ore, sì, dormo 4 ore da sempre e sì, ho sempre 1 cuffietta anche al lavoro, detto questo, adoro entrambi, non tutte le composizioni\esecuzioni, ma ci sta, non deve per forza piacere tutto, ora ho appena iniziato a studiare musica ( a 46 anni ahimè ) ed ho la fortuna di avere un fratello insegnante, vedremo, tornando a noi, come detto da più di qualcuno, le emozioni sono personali, e i numeri danno ragione ad entrambi, visto il successo, credo che chi critica, a prescindere, abbia l’animo avvelenato, e ce l’abbia con se stesso per non aver fatto di meglio, altro discorso, la percezione di sé, a volte, non rispecchia la realtà, spesso ci si crede migliori di quel che siamo, ma torniamo ai numeri che spesso danno la ragione a chi la merita, bisognerebbe criticare meno, e lavorare di più, chi arriva ( senza aiutino ) indubbiamente è bravo, non per forza in quello che fa, però può essere bravo a vendersi, il risultato sarà comunque ottimo, ciao a tutti e scusate il pippone.
Ciao e piacere di conoscerti! Bravissimo, analisi perfetta. Il tempo passato a preoccuparsi di quello che fanno gli altri - magari con acredine e invidia - è solo tempo sprecato. L'ideale è fare del proprio meglio e sperare di raccogliere quello che si è seminato: gli altri importano solo se li usiamo per "animarci" di motivazione, nient'altro! Un caro saluto!
Video equilibrato! Che ne pensi di Cacciapaglia?
Ciao, grazie per il commento! Ti confesso che di Cacciapaglia non ho parlato approfonditamente perché non conosco molta della sua musica: devo però dire che i brani che ho avuto modo di sentire sono interessanti, un buon equilibrio tra le aspettative del pubblico e una certa ricerca che lo porta talvolta a utilizzare soluzioni desuete (e io amo molto le soluzioni desuete 😊). Un caro saluto!
Video interessante, molto scorrevole, coinciso, con concetti chiari e comprensibili. L'ho ascoltato con piacere.
Grazie mille per il tuo commento!
Ciao, è il primo video tuo che vedo e mi ha molto colpito. Premetto che essendo io principalmente batterista rientro nella categoria di "Ah... i batteristi non sono musicisti!!! Non capiscono niente di melodia, armonia e contrappunto!" (boh... ci ho fatto il calllo) però per quello che ho avuto modo di (marginalmente) scoprire nel campo musicale ritengo molto saggio tutto ciò che esponi. Quello che manca spesso ai "dotti" della musica è il rispetto verso chi, alla fine (in soldoni), ha raggiunto l'obiettivo: entrambi i musicisti di cui hai parlato lo hanno ottenuto quindi da un certo punto di vista sono tecnicamente inattacabili. Poi a dirla tutta i miei gusti musicali in realtà vertono verso ben altri territori (ad esempio se proprio devo ascoltare un pianista italiano "puro" preferisco Bollani...), ma questa è un'altra storia.
Ancora complimenti per l'educazione con cui esponi ed argomenti verità musicali inconfutabili.
Ciao!! Grazie davvero per il tuo commento, mi ha fatto molto piacere, sul serio. E, per inciso, sono tra quelli che considerano i batteristi degli ottimi musicisti 😊 Un caro saluto! PS Bollani è un vero fenomeno, io non sono un amante del jazz ma lui fa eccezione, e se devo fare un altro nome italiano che per me è grandioso ti cito Danilo Rea 👍
@@patricktrentini Apprezzo che porti un esempio di musicista italiano ancora presente tra noi e non i (forse non troppo) soliti esempi come Arturo Benedetti Michelangeli (che comunque, ovviamente, tanta robba eh).
I battteristi sono quella strana specie di "personaggi musicali" a volte difficili da inquadrare: è necessaria una certa dose di conoscenza e sensibilità musicali anche solo per riuscire a cogliere cosa e quanto c'è dietro a chi, tecnicamente, non riproduce "suoni" ma "rumori". È forse un po' meno evidente all'ascoltatore medio percepire le labili finezze musicali che il nostro ruolo ci impone di dover implementare per rendere un "bum-bum" il più musicale possibile. :)
Per rendere più chiaro il concetto riporto un esempio che, per quanto prodotto "in casa", credo possa dare l'idea di quello che intendo per un'esecuzione "musicale" che, buttata su alla buona, avrebbe rischiato di essere un semplice tecnicismo: th-cam.com/video/3ckB7VJtPSQ/w-d-xo.html
Buona Musica a tutti!
Ottima analisi, equilibrata, senza partigianerie, competente.
Mi hai fatto molto riflettere sull'invito a proporre musica all'esterno, io che mi considero chitarrista da camera ( nel senso che suono in camera per me e basta) e alle scelte fatte tanto tempo fa di non vivere di musica ma di usarla come terapia contro l'ansia e il mal di vivere.
Osservare la traiettoria professionale dei musicisti mi ha dato da pensare a quale sia la mia sensibilità musicale e la mia propensione.
Grazie
Grazie a te per il bellissimo commento, garbato e convincente nei contenuti! Un caro saluto!
Sono pienamente d'accordo con te Patrick.
Avrei il piacere di sapere però, se ci sono errori a livello armonico nelle composizioni di entrambi ( Allevi e Einaudi)o solo minimalismo armonico. Tu cosa intendi per strizzare l'occhio all'armonia?
Grazie 😊
Ciao! Assolutamente no, non ritengo ci sia alcun errore armonico nelle composizioni di Allevi o Einaudi, anzi! La scrittura armonica è sicuramente corretta e spesso anche interessante: diciamo che le soluzioni proposte da Einaudi sono più consuete e "cicliche" (ma è una caratteristica del genere che fa, non arrivano accordi che ti "sorprendono") mentre Allevi in alcuni brani infila idee che talvolta mi hanno fatto dire "Che bella trovata!" e per me questo è molto importante quando ascolto un brano (ecco cosa intendo per "strizzare l'occhio all'armonia"). Spero di aver risposto alla tua domanda, un caro saluto e grazie per il commento!
@@patricktrentini grazie!
Mi è piaciuto tutto. Complimenti per la capacità comunicativa e i pensieri espressi in modo chiaro, corretto e rispettoso...Sono una docente e pianista e mi ha fatto piacere scoprire i tuoi video. Interessanti punti di vista, che condivido.
Grazie mille per il tuo commento, mi ha fatto molto piacere! Un caro saluto!
Grazie, ottimo video, spiegato benissimo. Argomento interessante, bravo! D'accordissimo con te.
Grazie a te per il commento, mi ha fatto molto piacere! Un saluto!
Non sono un fan di Allevi, ma gente che lo ha visto dal vivo e gli ha parlato me lo hanno descritto come una persona alla mano e gentile e quando ho trovato un suo libro l'ho preso: "la musica in testa". Anche io l'ho considerato sopravvalutato, ma non tanto per il suo valore soogettivo, ma quando esce un "fenomeno" musicale nuovo spesso stampa e addetti a lavori (spesso pagati da uffici stampa e marketing), diciamo che esagerano sapendo di creare due tifoserie i pro-Allevi e i contro-Allevi distorcendo tutto il messaggio musicale che c'è dietro (vale per chiunque).
Quindi si apssa dal genio incompreso, magari con eventuali tic o stranezze da farlo sembrare ancora più "geniale" a incapace, scarso e fuoriluogo. Ma questo é ovvio che se i titoli e il successo é sproporzionato alla reale proposta musicale le reazioni stizzite di molti, soprattutto professionisti, non tardano ad arrivare. Perché da professionisti conoscono anche loro le regole del gioco.
Il pubblico generalista si sa, se gli metti lo "zucchero", si nutre di qualsiasi cosa, purché sia ben prodotta, ben confezionata e che parli di argomenti terra-terra e alla moda.
Nel libro accenna a Jovanotti, dicendo che fu una sua rivalsa rispetto al suonare "da solo" e al non sentirsi popolare tra i coetanei. Con Jovanotti ebbe questa popolarità festaiola, e dice che lui alle festa non si sentiva a suo agio, quando lo invitavano. Poi un giorno lo fermano delle ragazze per strada, grazie a questa popolarità. Lui spiega che pur timido si vuol godere questa seppur effimera popolarità, che se la merita. Ma loro consegnano dei fogli per farsi fare l'autografo di Jovanotti. A quel punto, dice che ha preferito tornato a fare musica sua, come piace a lui. Meglio meno pubblico ma esclusivo, per lui. Ovviamente la popolarità avuta con Jovanotti gli ha permesso delle situazioni concertistiche prima impensabili per un pianista come lui.
Come fa notare Bollani, altro pianista che si é reinventato e costruito una seconda carriera in televisione, Allevi fa dichiarazioni che per un compositore degno di questo nome sono scontate, ma per chi é fuori da questo mondo sembrano quasi poetiche.
Alla fine la gente segue la via empatica e si rispecchia in situazioni musicali che di fatto non li riguardano. Se io ascolto "Canone in Re" mi piace ma non empatizzo, magari dovrei leggere la biografia dell'autore o la storia del pezzo, ma é comunque lontano dalla mia realtà quotidiana. Se il brano si chiama "non trovo mai parcheggio" empatizzo al volo se lo ascolto per radio in macchina, anche se chi l'ha scritta viaggia in taxi. Questo é il segreto di molti artisti di successo. Empatizzare con un pubblico con chui di fatto non hanno nulla da empatizzare.
PS ho visto i tuoi video consigliati, molto bravo. Bravo anche Picco. Il video é stato publicato il girono del mio compleanno. lo prendo come regalo a scopo motivazionale.
Grazie per la tua analisi, accurata, pacata e pienamente condivisibile anche dai non addetti ai lavori! Un caro saluto! PS auguri per quel compleanno 😊
Questo discorso puó essere applicato a qualsiasi ambito.
Pensiamo a quello dei cantanti. Io ho studiato canto per anni e so di essere molto brava tecnicamente, eppure non sono famosa e popolare, ma lo sono un centinaio di ragazzetti che usano metodi per modificare la voce e con un livello di scrittura di seconda elementare. Ma perché dovrei arrabbiarmi? Quelle sono persone che si sono messe in gioco, hanno sicuramente studiato come arrivare al target a cui si rivolgono, si sono buttati, gestiscono la loro popolarità (credo sia la cosa più difficile), producono, lavorano e sono riusciti ad arrivare dritti al punto in cui volevano. La meritocrazia in campo artistico comprende mille elementi, non solo la tecnica di quella disciplina nello specifico…
che poi questa cosa non piaccia.. non dipende certo dalle persone che sono riuscite a sfondare nonostante non siano le più brave nel loro ambito…
Davvero una sintesi eccellente, che mi sento di condividere appieno! Grazie per il commento!
Bravo... 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻 Condivido sostanzialmente tutto, il tuo approccio, la tua critica educata ed argomentata, il tuo sostenere le tue tesi, così come i tuoi pareri sia su Allevi che Einaudi.... Complimenti, ti seguirò con piacere
Grazie per il tuo commento, mi ha fatto molto piacere! Un caro saluto!
Maestro, non capisco nulla di musica ma ho apprezzato il tuo intervento. Grazie.
Grazie a te!
Bravissimo hai colto esattamente nel segno con la tua analisi! 🙏🏻
Grazie per il commento 😊
Molto equilibrato, complimenti!
Grazie mille per il tuo commento 🙏
Video onesto ed estremamente interessante. Grazie Mr. Trentini. 👍
Grazie a lei per il commento, mi ha fatto piacere! Un caro saluto 😊
Ciao, sono finito per puro caso sul tuo link. Complimenti, trovo il tuo pensiero totalmente condivisibile. Vista la tua chiara competenza, e schiettezza vorrei conoscere il tuo pensiero su Emerson e Wakeman... un saluto
Ciao e grazie per il tuo commento, ti rispondo con piacere! Wakeman non lo conosco moltissimo ma di quello che ho sentito apprezzo l'evidente "identità" del genere: tutti gli elementi del progressive (che, pur non essendo un genere che amo, è al tempo stesso uno stile che ammiro) si ritrovano in maniera evidente nelle sue produzioni solistiche (lui, poi, ha un grandissimo seguito tra gli appassionati del settore). Su Keith Emerson c'è poco da dire, secondo me è stato un vero fenomeno e le sue esplorazioni classico - contemporanee sono pazzesche. Il primo concerto per pianoforte e orchestra a mio parere è un'opera d'arte! Un caro saluto!
Le corde più importanti non sono quelle del pianoforte, ma quelle delle emozioni: se le sai suonare significa che sai stabilire un contatto con l'altro e questo a mio avviso è solo ciò che conta. Noi non siamo esseri semplici o esseri complessi, non ci sono queste due caselle in cui la gente fa a gara per collocarci. Siamo solamente unici e per questa categoria non c'è un inquadramento, sei d'accordo? Di conseguenza non c'è una musica semplice o una complessa. C'è solo la musica, diamole corda e ne gioveremo tutti.
Bel video bravo!!! Poi ti ringrazio di avermi fatto conoscere Cesare Picco. E' un pianista davvero profondo!!!
Grazie per il commento! Picco è davvero molto bravo, "profondo" è un termine perfetto secondo me! Non ho mai avuto alcun contatto personale con lui quindi la mia è una "sponsorizzazione" esclusivamente basata sul gusto personale 😊
grande maestro, analisi lucida e ben centrata....
Grazie per il tuo commento!!
Non sono un pianista ma condivido ogni parola, analisi onestà e leale 👍
Grazie davvero!
In questo tuo video hai già detto da subito che il marketing è importantissimo!
Puoi essere bravissimo, ma senza il marketing non ti caga nessuno.
La domanda seguente potrebbe essere questa: Il marketing può “assurgere alla gloria” personalità invero mediocri? Si possono costruire a tavolino personaggi che durano il tempo più o meno lungo della loro carriera, per poi a distanza essere ricollocati in un’ideale classifica, nel posto che gli spetta?
A me verrebbe da dire di sì. Penso ad esempio a Andrea Bocelli, che anche ieri a cantato per gli Europei di calcio.
Ricordo che anni che fa la Decca distribuì un doppio CD con le voci dei più grandi tenori del secolo scorso.
Tra Caruso, Del Monaco, Vinay, Pavarotti, Domingo, Di Stefano, ecc, e tra cotanta schiera, ci misero anche a Bocelli. A me sembrava fuori luogo.
Caro Michele, è davvero una bella domanda. Forse - e purtroppo - sì. Se "foraggiato" adeguatamente da continui rabbocchi monetari il marketing può creare risultati come quello di cui parli. Mi viene in mente un caso, e non mi riferisco a Bocelli (personalmente lo trovo preparato, sebbene io non lo consideri propriamente un tenore lirico, è - come sempre - un problema di "collocazione", non di livello a mio parere). Il caso che ho in mente io è inoltre supportato da una serie infinita di fake news, fotomontaggi, fantomatici tour di cui in realtà non si sa nulla, un dramma. Succede, l'importante in questi casi è non pensare alle "malefatte" artistiche altrui ma concentrarsi sul fare meglio possibile il proprio lavoro: è un rimedio infallibile 😛 Un caro saluto, e grazie per lo spunto di riflessione!
Ciao Patrick, intanto volevo farti i miei complimenti per il tuo percorso professionale.
Grazie per le video lezioni che ci " regali".
Io suono chitarra acustica...ma in realtà il pianoforte mi ha sempre affascinato. Ora ho un' eta', ma vorrei comunque tuffarmi a capofitto e conoscere meglio quello che alla fine ho sempre amato. C'e' la possibilità di seguire qualche tua lezione partendo da zero ?
Secondo te con una eta' " avanzata" vale la pena di sperarci ancora...o vince l' artrosi? 😥
Sabrina
Grazie di cuore.
Ciao Sabrina! Innanzitutto grazie mille per i complimenti, sono davvero molto graditi 😊
Riguardo alla domanda che mi poni, la prima risposta che mi sento di darti è che l'artrosi non vince mai 😉 A parte la battuta, qualsiasi allievo ha un enorme margine di miglioramento, sicuramente molto più di quanto egli stesso possa immaginare. Bastano costanza e comprensione del metodo di studio per raggiungere risultati molto soddisfacenti.
Per quanto riguarda le mie lezioni, i video TH-cam presenti sul mio canale sono appunto partiti "da zero", con un'introduzione generale al corso seguita dai video sulla scelta dello strumento, sui primi elementi di lettura e sui rudimenti dell'impostazione pianistica con il dettaglio degli esercizi tecnici consigliati per cominciare ("spulciando" il canale, magari impostando i video in ordine cronologico di pubblicazione, troverai tutto ciò che ti ho appena descritto).
Poi ovviamente alcuni contenuti sono per strumentisti più evoluti e altri ancora non seguono un vero e proprio "percorso" ma derivano dalle richieste. che mi vengono fatte nei commenti o scrivendomi sui social (per ovvie ragioni, se più persone mi chiedono di trattare un argomento specifico lo tratto volentieri sapendo già che è d'interesse comune).
Se, al contrario, ti riferivi a un percorso con me da svolgersi in maniera "personalizzata" e quindi individuale il mio consiglio è quello di contattarmi tramite la pagina "Informazioni" del mio canale a questo link th-cam.com/users/patricktrentiniabout e seguendo la procedura per inviarmi una mail, oppure tramite i vari social (Instagram, Facebook) o, ancora, compilando il form "contatti" presente sul mio sito internet www.patricktrentini.it
Sarò felice di rispondere a qualsiasi tua richiesta o dubbio, ben volentieri! Grazie ancora per il messaggio e per il sostegno, e - in ogni caso - ricorda che con tempo e pazienza, partendo peraltro già dalla conoscenza di un altro strumento, puoi davvero trarre grande soddisfazione dal nostro amato pianoforte 🎹
Un caro saluto!
Il talento non produce arte. L'arte viene definita da chi la subisce non da chi la crea. Quello che si può definire è il punto estetico, ma non l'arte in sè.
Buondì Patrick, sono un diplomato in pianoforte classico
Il paragone tra ristorante di livello e una trattoria che piace comunque alla stragrande maggioranza delle persone per la sua semplicità e facile presa attraverso i modi caserecci del personale direi che è il paragone più azzeccato per spiegare il fenomeno del successo di alcuni personaggi
È tutto ciò rispecchia il livello medio di cultura del pubblico in un determinato paese...
😔
Comunque sono contento di seguire i tuoi video Perché servono anche a me che suono da decine di anni e scopro sempre nuove cose che mi servono per perfezionare la tecnica e insegnare
😉
Buongiorno Manuel!! Mi scuso tantissimo per il ritardo nella risposta, e grazie mille per il tuo messaggio... Certamente la conoscenza di un certo tipo di musica in Italia non è ai massimi storici, però sono convinto che sia importante che la gente ascolti musica, e quando qualcuno mette nelle sue playlist un pianoforte solista è già un buon segno, che può sicuramente portare a sviluppi importanti (o almeno lo spero 😛).
Sono felice che i miei video possano essere utili anche a un collega professionista, ti ringrazio per avermelo detto! Un caro saluto e grazie ancora per il messaggio!! 🙏
Ho studiato piano per cinque anni e tre la chitarra classica. So leggere uno spartito. Ascolto Mozart, amo Handel e i " minori " italiani del '700. Amo e ascolto Allevi, sarò ignorante, ma lei chi si crede di essere solo perchè è diplomato al conservatorio. Riempia lei l'arena di Verona con un solo pianoforte, avanti ...
Grazie. Un'analisi molto interessante, equilibrata.
Ho ascoltato Friday rain. Bello, mi ricorda molto il Nyman di Lezioni di piano.
Grazie mille, anche per il paragone con quel Nyman (che ha fatto un lavoro bellissimo per quel film). Un caro saluto!
Concordo pienamente sul giudizio di Allevi ed Einaudi. Aggiungo che . Il mio maestro di pianoforte mi diceva sempre, in dialetto romagnolo, " ricordati ragazzo che suonare non significa guardarsi allo specchio e dirsi da soli come sonp bello e bravo! Bisogna farlo per farsi ascoltare dall'altro!
Che bella frase Cesare!! La riporterò sicuramente ai miei allievi, però sarò onesto e non me ne prenderò la "paternità" 😛 Grazie per il tuo commento!
@@patricktrentini a me piacciono entrambi però secondo me se uno riempie gli stadi non significa che è bravo
Master sono in accordo con te per come hai "descritto" Allevi ed Einaudi, tra l'altro io (batterista) ho avuto modo di suonare con Cesare Picco quando ancora 17 enne suonava brani di Bill Evans in modo superlativo, comunque non trascurerei neppure Stefano Bollani come presenza dominante nel panorama pianistico a 360 gradi
Grazie per il tuo commento! Di Picco mi piace moltissimo il suono, immagino che anche su Bill Evans fosse molto efficace 😊 Su Bollani... che dire? Un fenomeno di quelli veri, ci mancherebbe! Un caro saluto!
Grazie Maestro, condivido in pieno il suo ragionamento. Adoro la sua musica.
Grazie di cuore per il bellissimo messaggio Denis 🙏
@@patricktrentini grazie a lei.
Allora MeX Enzo alias Messina dove lo mettiamo... tanto per ribadire il tuo argomento perfettamente analizzato.. Si fa per dire.. la bravura non sempre diviene successo o "il fine non giustifica i mezzi".... comunque la tua schiettezza è verità ma assolutamente di buon senso ovvia asciutta concreta.. non fa una grinza !!! Top
Grazie mille per il tuo commento, un caro saluto!
Mi sono imbattuta x caso in questo video, e x curiosità sono andata subito a sentire la tua scrittura, primo brano i guerrieri di gomma...qualcosa di molto interessante ❤ ora mi appaghero' con l ascolto e la scoperta delle tue note.. grazie e complimenti
Grazie a te, mi fa molto piacere! Un caro saluto!
Hey Patrick,sono nuovo del tuo blog.volevo chiederti cosa ne pensi dei compositori di musica da film John Williams e Jerry Goldsmith (che io adoro per per sono grandissimi musicisti)?.inoltre mi piacciono moltissimo le musiche dei popol vuh utilizzate nei film di Werner Herzog,poesia pura .mi piacerebbe avere un tuo giudizio,grazie
Ciao Luciano, e benvenuto! Dunque, ti rispondo un po' tardi perché su John Williams e Jerry Goldsmith ho appena finito di inginocchiarmi 😛 A parte gli scherzi, sono due artisti MOSTRUOSI (nel senso buono del termine ovviamente), ne sono letteralmente innamorato, sia per la capacità di scrittura che per la varietà della stessa. Impressionanti, davvero. Riguardo alle musiche dei Popol Wuh mi trovi piuttosto impreparato, allora sono andato a sentirmi un video TH-cam (la scena iniziale di uno dei film di Herzog) ma non sono riuscito a farmi un'idea del genere (ho sentito una sorta di musica "popolare" seguita da un brano rock suonato piuttosto bene), probabilmente non ho trovato online i riferimenti "giusti" e quindi non sono in grado di darti un parere: se vuoi mettermi qualche link ascolterò volentieri!
Un caro saluto!
Hey Patrick,dei popol vuh ci sono gli l'p "in den garten pharaos", "aguirre furore di Dio" in inglese "aguirre wrath of God" colonna sonora del film di Werner Herzog omonimo con Klaus kinski, "hosianna mantra",ciao
Ragazzi purtroppo dovete convincervi di una cosa sacrosanta, esistono due categorie: i musicisti/artisti/compositori ed i professionisti dello strumento, quando queste due cose si uniscono escono fuori i geni che rimangono nel tempo, ma quasi mai si uniscono queste due cose, esempio nel mondo chitarristico Slash é una leggenda, Paul Gilbert che è mille volte migliore di lui tecnicamente lo conoscono soltanto i chitarristi, perché si dimentica la cosa principale FARE MUSICA, FARE MELODIA, CREARE IMMAGINI, questo è il fine ultimo, il resto è ginnastica.
Ragionamento interessante, ci sta 😊 Se metti insieme le doti da dattilografo e la capacità di creare emozioni ottieni un pianista completo. Mi piace! 👍
Se Paul Gilbert lo conoscono solo i chitarristi è perché il pubblico generalista non ha le orecchie e non capisce una cippa di musica, non perché lui (Gilbert) è solo un ginnasta (cosa non vera). Basta scaricare la responsabilità verso obbiettivi sbagliati please. Andate a sentirvi Mahler e migliorate il vostro gusto anziché rompere le balls. Grazie.
Slash, ha bisogno di una spalla. Paul Gilbert, suona senza un altro chitarrista. Quella e la differenza.. i grandi, non hanno bisogno di avere questi dietro. Iommi, Page, Blackmore, Kerry King...questi sono veri musicisti ...
Allora che appellativo dovremmo usare per Arturo Benedetti Michelangeli?
Non c'è bisogno di chissà quali appellativi. Michelangeli è già ricordato tra i migliori musicisti di sempre. Allevi e Einaudi vedremo. Come disse qualcuno, dai frutti si riconoscerà l'albero.
@@OmarCaccia Dovrebbe spiegarlo a chi azzarda opinioni forse un pelino troppo esagerate; i gusti non si discutono, le opinioni invece sì.
Buongiorno vorrei sapere cosa ne pensa , ad esempio, di un pianista come Wyne Gratz e di etichette come Narada e Windham Hill che hanno prodotto molti pianisti di tipo "new age ".Inoltre vorrei capire anche cosa ne pensa di Keith Jarrett che si è sempre contraddistinto per stare in una terra bilingue divisa tra il jazz e la tradizione classica. Grazie.
Bel video. Concordo dalla prima all'ultima parola. Iscritto al canale 👍
Grazie davvero per il commento! 🙏
E di Ezio Bosso cosa pensi? Lui non si definiva un pianista ma un direttore d'orchestra che compone musica e all'occorrenza suona il piano. Cosa pensi di lui nel suo complesso?
Eh, Bosso è stato un grandissimo da ogni punto di vista, non solo per la sua musica - di ottimo livello - ma per l'esempio che ha dato...Non voglio cadere nella retorica ma ha di certo rappresentato tanto...
@@patricktrentini Grande. Mi fa piacere sentirlo dire da un musicista e in particolare da un pianista, perché nel mondo della Classica a cui apparteneva, cosa che lui teneva sempre a sottolineare, in tanti gli hanno messo i bastoni fra le ruote. Gli orchestrali stessi. E musicisti lo hanno criticato spesso per invidia credo. Mi piacerebbe un video in cui parli di lui ♥️
Bravo! Condivido molto...
Grazie per il commento Luca 😊
10:20 Ludovico Einaudi è stato inizialmente notato dal pubblico della new age, musicalmente parlando, che negli anni '90 trovarono qualcosa di analogo in Italia a quello che potevano trovare in musicisti come enya o yanni (con le dovute differenze). Solo in seguito, più che altro per motivi ideologici, fu ritenuto un classico proprio per allontanarsene. Allevi, già al debutto, rifiutò direttamente questa connotazione, vincendo la scommessa di esibirsi dal vivo ad un evento live di mtv, riscuotendo successo contro ogni pronostico.
E aggiungo, Patrick, che a parte i leoni da tastiera, il lessico, la struttura sintattica dei commenti di chi ha ragionato su questo video spiegano molto bene la differenza tra persone colte e persone informate...(più o meno informati....😂).
E hai guadagnato (pur se non sia molto), un iscritto.
Ciao Patrick, sono ancora Biagio, sono qui a chiederti cortesemente : "Potresti fare un tutorial per spiegare il ritmo di accompagnamento con la destra ed il giro di basso alla sinistra per accompagnare cantando canzoni svelte ( non Ballad) come : Abbronzatissima, Guarda come dondolo, I Watussi, Pinne fucili ed occhiali, Il ballo del mattone ? In modo da renderle dinamiche e ben ritmate anche se le si suonano con il solo pianoforte ? Spero che Mi accontenterai, intanto ti faccio i complimenti per i tuoi tutorial , visti fino ad ora , e ti ringrazio . Ciao.
Ciao Biagio! Non so se riuscirò a fare il video - soprattutto in tempi brevi - ma per "ingannare l'attesa" posso darti una dritta già in questa risposta! Dunque, a te serve principalmente imparare il "walking bass", ossia "basso che cammina" in modo tale che in una battuta da 4/4 - nella quale suoni con la mano sinistra ogni battere, quindi tutti e 4 i quarti - tu non debba ribattere la stessa nota del basso per quattro volte (il che diventerebbe esattamente il contrario di quello che cerchi, perché pur diventando un ritmo veloce la staticità del ribattuto della stessa nota toglierebbe movimento). L'esempio più semplice di walking bass che mi viene in mente è di fare (ribadisco, con la sinistra) la tonica sul primo quarto, la terza sul secondo quarto, la quinta sul terzo quarto e di nuovo la tonica sull'ultimo quarto della battuta (ovviamente se l'accordo la occupa per intero). Altro esempio semplice è fare con i bassi il primo, il secondo, il terzo e di nuovo il primo (o il quinto) grado sui 4 quarti della misura stessa. Comunque ci sono un sacco di video ben fatti che parlano di walking bass se vuoi approfondire. Per quanto riguarda la destra, invece, fai l'accordo completo su ogni "levare" della battuta (quindi in alternanza con i bassi che suonano sempre il battere), evitando di fare l'effetto terzinato (altrimenti detto "shuffle"). Vedrai che in questo modo otterrai l'effetto desiderato! Spero di esserti stato d'aiuto, un caro saluto!
@@patricktrentini Grazie , aspetto un tuo video pratico sul tema ,così da associare la teoria alla pratica .Buon lavoro e buona estate .
Oltre alla qualità musicale, ai discografici importa vendere, ma ahimé, da sempre l'accento cade su quest'ultimo aspetto. Motivo per cui a partire dalla fine degli anni 70 si è incominciato a vedere palesemente un impoverimento della qualità in alcuni dei brani proposti. Questo trend ha portato ad una sovrapproduzione di musica house e dance, alimentata dalla facilità di produzione e purtroppo dalla consapevolezza acquisita per serendipità che "impoverendo l'orecchio e il gusto musicale si vende di più"... Ecco perché Allevi vende di più quando la sua musica è più povera e priva di spessore culturale, piuttosto che quando compone brani come Piano Karate. Diamo merito ad Allevi ed Einaudi per le loro capacità di marketing. Ma per quanto possiamo girarci intorno, bisogna riconoscere che l'orecchio e il gusto musicale (e, aggiungerei la cultura in generale) del pubblico sono andati scemando negli ultimi decenni. Ecco perché oggi si accettano "musiche" fatte di un ritmo semplice e di una nota sola... Non direi che la musica è morta, ma il pubblico ahimé lo è quasi... Tuttavia, la Musica, quella vera, comunque è sempre lì. Ed è estranea e non si piega mai alle logiche commerciali. Quand'anche non ci fosse più un pubblico disposto a porsi delle domande e a voler elevarsi, la Musica rimane, in attesa che qualcuno voglia armarsi di coraggio e scalare il Parnaso.
Buonasera. Bell'intervento, quello di Patrick. Ruota su una "forma mentis" che oggi tira molto: smettete di criticare e passate al fare, se uno ha successo e "arriva al cuore della gente" ha ragione lui. Vero ma mi guarderei dall'assolutizzare. Senz'altro vero che il mondo della musica è un nido di serpi ma è anche vero che, purtroppo, in un paese come il nostro le diffuse spinte tribal-familiar-amical-clientelari non possono che alimentare il serpaio. Se uno strilla "Allevi non può che essere un raccomandato" probabilmente sbaglia; ma troppi precedenti lo autorizzano a pensarla così (ci sarebbe da dire di Sanremo ma si aprirebbe una voragine). Ciò detto, onestamente a me Allevi appare di una banalità sconcertante, sotto ogni profilo, in primo luogo dal punto di vista melodico-armonico. Non sono un cultore della complessità a tutti i costi. Cose come l'Ave Verum di Mozart (sublime, forse solo apparente semplicità) o come - su altro versante - non pochi brani pop americani (vedi Lady Gaga) mi dicono che per un capolavoro - o almeno per un pezzo fatto coi controc... - il requisito della complessità non è per nulla obbligatorio. Le Variazioni Goldberg sono un capolavoro non perché sono complesse, ma per COME lo sono. Allevi, però, per me non sfiora neanche alla lontana il colpo d'ala, sempre possibile anche in strutture semplici. Il discorso sarebbe lungo. Come sappiamo, è questione di accenti, del prima e del dopo... Se poi, come Patrick dice, Allevi ha un curriculum formativo a tutto tondo, mi viene il sospetto che intenzionalmente la butti in caciara (quello sdolcinato, insopportabile sentimentalismo) proprio per captare la benevolenza di un pubblico non uso ad esperienze musicali e attratto, come oggi fin troppo accade, dal Bignami dei buoni sentimenti. Di Einaudi taccio per carità di patria. Molto meglio, ma infinitamente meglio, la "musica leggera, anzi leggerissima" di Colapesce e Di Martino. Quella, sì, è sancta simplicitas piena di gusto e sottigliezza...
Sottoscrivo tutto.
A me piace molto Fabrizio Paterlini, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi tu😊
Ciao Lorenzo! Ti confesso che non lo conoscevo, e per rispondere al tuo quesito sono andato ad ascoltarmi un video - questo qui th-cam.com/video/MjvBgtP42M4/w-d-xo.html - quindi il mio "parere" è soltanto parziale (sarei uno sciocco a permettermi di dare una valutazione dopo aver ascoltato un solo contenuto, seppur lungo).
Indubbiamente il suono di pianoforte è molto bello, lo stile è decisamente "meditativo" e, se devo esprimere una preferenza, amo di più una visione del pianoforte moderno maggiormente "incisiva", con accordi un po' più elaborati e passaggi tecnici più vistosi, ma indubbiamente lo stile di Paterlini è una scelta: dà molta importanza alle melodie, anche come distribuzione dell'intensità sonora tra le due mani, e sicuramente riesce nel suo intento di creare atmosfera.
Riassumendo: personalmente non scrivo così ma lui è sicuramente capace e ha fatto una scelta stilistica molto accurata e coerente. Grazie per avermelo fatto conoscere, lo consiglierò a qualche allievo che ama molto questo stile pianistico (anche da suonare, non solo per l'ascolto).
Un caro saluto!!
Complimenti.
Mi interessa la tua opinione su Bollani che personalmente ritengo un bravissimo pianista.
Grazie.
Grazie per i complimenti Mimmo! Bollani è un artista pazzesco, poliedrico, profondo nella conoscenza del pianoforte e nella cultura musicale generale. Inoltre fa tutti i generi con grande maestria, cosa volere di più? 😉 Un caro saluto!
Allevi scopiazza ed Einaudi fa poco più che esercizi di tecnica per allievi del secondo anno di pianoforte. Detto questo, se vi piace ascoltateli, perché no? A me a tre anni piacevano le canzoni di Topo Gigio, ma già a sette lo consideravo superato e stravedevo per Raffaella Carrà. I gusti evolvono.
Bravissimo. "Se vi piace ascoltateli" è un pensiero che condivido sempre, in ogni caso, per ogni genere musicale. Abbiamo bisogno di fare cose che ci fanno stare bene 👍
Personalmente ricordo un tempo, i primi anni 2000 in cui ai concerti di Allevi e Einaudi, non andavano molte persone. Con il tempo però la gente li ha scoperti, e li apprezza.
Ciò che fa emergere questi musicisti è l’abilità di mettere note che stanno insieme bene, che arrivino subito al cuore e che ritornino nella composizione come una frase ricorrente; benché sembri facile, in realtà facile non è. Tutto il resto, sono parole, e la musica non è fatta di spiegazioni..
Cosa ne pensa di Arturo Benedetti Michelangeli ?
Grazie per la risposta.
Salve Antonino! Dunque, vediamo se mi riesce un paragone "calcistico": ritengo Michelangeli una sorta di Maradona sommato a Pelé con aggiunte le qualità di Messi e di Cristiano Ronaldo, cui sommiamo la classe di Mbappé 😛 Spero si sia capito il mio parere! Un caro saluto!!
@@patricktrentini credo proprio di sì.. lo trovo oltre la fisica.. pur ascoltando io musica molto particolare.. grazie per la risposta 🍷
Ti stimo❤️nient’altro da aggiungere❤️
Grazie davvero Lorenzo, un caro saluto e un abbraccio 😊
Ciao , è la prima volta ke t vedo...andrò su Spotify ad ASCOLTARTI , se c sei , o altrove e cerkerò anke l ' altro pianista...io ho come parametri Chick Corea , Lyle Mays , Herbie Hancock , Danilo Rea , Stefano Bollani , Michel Petrucciani , Glen Gould ecc...piccolini insomma 😂 Credo ke ognuno ha tanto da dare e a volte un panino è meglio d un cenone...Grazie x i tuoi pensieri...ma la prossima SUONA qualkosa pure ! 😊 A proposito io , SUONO x me , x ora...e SE BASTASSE ? SE NON DOVESSE ESSER , APPARIRE , L 'IMPORTANTE ?! MEDITIAMO . Benito Edoardo Cinosi COMPOSITORE .
Ciao! Beh, direi che te ne intendi decisamente: tutti i nomi che hai citato rappresentano eccellenze pure e straordinarie! Un caro saluto e grazie per il tuo messaggio 😊
Ciao , rieccomi , come promesso t ho A S C O L T A T O ! Mi piaci...tranquillo...sei una bella sorpresa...Verso l ' ora nona , Eppur si vive , Ancora un viaggio...tra i miei preferiti...c ' era un brano ke hai dedicato sicuramente a BACH , BRICCONE ! 😊 SUITE x VIOLONCELLO N.1 in SOL ! eppoi nn ho ascoltato Claude ? x un GRANDE musicista ABRUZZESE di Bussi ( Debussy !😂)...BRAVO , SEI BRAVO e vai premiato ! Conosci SZAKSI ( SA-CHI ) GRP ? Ecco un GIGANTE romantico , ke nn cè su internet !!! Kisà se è ankora vivo , celhò in cd...devo trovare il suo nome vero x intero...forse cè un ' ultima possibilità...IMPAZZIRESTI x LUI , telo assicuro...OK , vai sempre meglio , fratello !!! Mhai fatto tornare la voglia d suonare il PIANO !!! GRAZIE , spero un D , D metter tutta la mia musica su , iutub...così t faccio RICRESCERE , i capelli !!! 😂 ( ankio CRAPA PELATA !! ) ❤ Benito Edoardo Cinosi 🎵🎶🎶🎵
La tesi a conclusione del video è innegabilmente corretta e condivisibile. Però, al netto del rispetto dovuto a chiunque impieghi tempo e risorse allo studio e ai propri progetti e al successo avuto, dover per forza in maniera buonista accettare il "nazionalpopolare" con la vecchia formula "Pippo Baudo è un grande professionista!! " anche no!. A questo punto allora chiedo. : hanno venduto di più gli Area o Albano e Romina.?
Gli Steely Dan o gli Abba.?. Cioè a dire, Il businness è businness e non fa una piega. " Hanno successo? Ok. Hanno vinto loro." però esiste una differenza tra Stanley Kubrick e Neri Parenti pur rispettando entrambi. Ovviamente una mia criticabilissima opinione. Un saluto e grazie per il video.
Grazie a te per il commento, e condivido quanto scrivi, poiché spesso la visibilità (e di conseguenza il riscontro di pubblico) non coincide affatto con la qualità.
Ritengo però altresì che Allevi ed Einaudi non si possano mettere in quella categoria di prodotti di qualità assolutamente infima che hanno avuto successo inspiegabilmente: sono stati bravi, probabilmente "furbi" (nel senso buono del termine) ma, al tempo stesso, non sono per nulla scarsi e, a mio parere, hanno "diritto" di stare su di un palco.
Va anche detta un'ultima cosa, secondo me: prendiamo l'esempio di Alvaro Vitali (per pescare nel cinema). Pressoché tutti lo ricordano per la commedia sexy all'italiana, ossia un filone cinematografico di livello davvero bassissimo (e che ha comunque avuto molto successo), ma quanti sanno che Vitali ha recitato in diversi film di Fellini (che non penso fosse un "pirla" a scegliere gli attori)? Questo vuol dire che spesso gli artisti ripiegano giocoforza su ciò che fa loro "guadagnare" di più (in termini economici e di riscontro di pubblico) e, magari, devono mettere da parte capacità molto più importanti che non vengono comprese appieno. Un caro saluto!
Devo dire che all'inizio avevo un po paura per quello che avresti potuto dire dato che io adoro Allevi e Einaudi. Attualmente sono al secondo anno di conservatorio, io adoro qualunque tipo di musica. Oggi come oggi si fa un sacco di confusione sulla musica che ha caratterizzato i secoli prima del 900, è facile dire musica classica per parlare di Allevi e Bach per esempio ma musica classica non è, Bach vive nel periodo barocco non classico e allevi e caratterizzato da una composizione minimal contemporanea. Credo che tu abbia anche saputo spiegare la differenza di una figura da compositore da quella di un pianista. Ma anche sulla figura del pianista credo si faccia troppa confusione, i pianisti "veri" sono quelli che interpretano le figure dei grandi compositori del passato come Martha Argerich, Daniel Baremboim e molto altri. Credo che ci sia troppa confusione su troppi aspetti che riguarda la musica non cantanta. Comunque sei davvero un grande personaggio che sa come collegare il passato e il presente
Grazie di cuore per il tuo commento Daniele, e non potrei essere più d'accordo con te sulla confusione e sulla necessità - errata, ovviamente - di affibbiare a tutti un'etichetta o una categoria. Ai miei allievi dico sempre che esistono due generi di musica: quella fatta bene e quella fatta male 😛 Trovo inoltre giusto che ogni artista sia libero di esprimere, esprimersi e proporre la propria musica: sarà poi il pubblico a fare la differenza, con il suo giudizio insindacabile! Un caro saluto!
Non è questione di dover essere per forza un musicista classico o super-complesso. La musica semplice va benissimo. La questione è non spacciarsi o essere spacciato per "novello Mozart". Non scherziamo!
Si, condivido il tuo pensiero. Ovviamente se "vendi" un artista come uno che fa pop semplice (in senso buono) al pianoforte la visibilità si riduce, se parli di "novello Mozart" crei tanto hype...
Non è certo lui a spacciarsi per Mozart. Mozart chi era? Un compositore come Allevi, vissuto due secoli prima...
@@sarabranca-t1e che suonava e componeva un po' meglio
Suono il pianoforte per diletto ma non sono un musicista e conosco poco della musica sia di Allevi che di Einaudi
Quindi non posso dare un giudizio critico su questi due musicisti, però ho comunque trovato interessante ascoltare il tuo video che è anche il primo che ascolto
Solo su una cosa non sono molto d'accordo... all'inizio del video quando parli di Allevi dici che sicuramente ci sono altri pianisti che sono più bravi di lui ( almeno potenzialmente o forse anche nel concreto)che però non ci hanno saputo fare, beh io credo che se le cose stanno veramente così si dovrebbe cercare di fare in modo di valorizzare maggiormente tutti quegli artisti che potenzialmente potrebbero dare molto di più piuttosto che favorire eccessivamente sempre gli stessi, non credi?
Tanto più che avremo da guadagnarci anche noi tutti perché potremmo ascoltare musica di qualità superiore 😎..un grosso saluto! 🙂
Grazie per il tuo commento! Non posso che darti ragione, ma ormai la "società" funziona così: vale per le arti, per lo sport, per qualsiasi campo. Mediamente le persone capaci ce la fanno, ma ci sarà sempre qualcuno che otterrà di più di quanto ha seminato e, al contrario, qualcun altro che porterà a casa meno di quanto meriterebbe. L'importante è essere consapevoli che le cose funzionano così e vivere questa naturale "discrepanza" in maniera più serena possibile! Un caro saluto a te 😊
Aggiungo l ultima cosa...grande rispetto a tutti i compositori ed ogni loro genere....
E qui rispondo con ancora più piacere: se partiamo dal rispetto poi si può dire tutto e fare qualsiasi considerazione o critica, ma mettiamo appunto il rispetto come "condicio sine qua non" 👍 Sante parole!
Ottimo video, condivido tutto
Grazie mille!
Bravo Patrick!
Grazie Elias, spero di cuore tu stia bene! Un caro saluto!!
Ciao Patrick, cosa ne pensi invece di Remo Anzovino? Complimenti per il contenuto e per il tuo punto di vista che condivido.
Ps. sono contrabbassista diplomato, argomentare non é il mio forte e si vede in queste due righe... Ma mi hanno insegnato ad ascoltare... Grazie
Sarebbe veramente interessante un video sul talento di Anzovino
Condivido la sua opinione su Cesare Picco cui aggiungo Andrea Padova
Andrea Padova è un pianista di alto livello, ci mancherebbe!
Salve Patrick, ma invece una sua considerazione su Cacciapaglia?
Salve Luca! Cacciapaglia non l'ho ascoltato a sufficienza per fare un video, ho sentito alcuni brani interessanti ma la mia conoscenza della sua produzione è davvero lacunosa, mea culpa... Un caro saluto e grazie per lo spunto, magari rimedierò alla mia "carenza" e allora potrei farci un video!
Condivido,sostanzialmente,con qualche riserva: Se un artista "arriva" al pubblico pur non avendo particolari doti,se non quelle di una "costruzione" di marketing,quindi commerciale,alle spalle,è sacrosanto criticarlo.
Ricordi Clayderman,tra i pianisti famosi e mediocri?
Fenomeno commerciale che rendeva TRISTEMENTE pianistiche composizioni popolari famose.
Tu affermi poi che chi scrive musica lo fa pensando a un pubblico di fruitori,che scrive per loro...secondo me SNI...Zawinul scriveva per sé stesso,per ascoltarsi...poi se piaceva agli altri...ok.
Un pianista davvero completo,dagli ampi orizzonti,che sconfina i generi e che a mio avviso è geniale,è Bollani.
Lui ha raggiunto un certo successo commerciale con differenti qualità.
Ai suoi spettacoli mi diverto un botto e la musica vola alta.
Gusto,tecnica,anarchia e follia
Molto interessante!!
Grazie per il commento Saverio! Un caro saluto!!
molto interessante!! due considerazioni personali. il marketing da alla gente quello che la gente vuole...Il popolo ha un livello culturale tendenzialmente basso..quindi pianisti come allevi o einaudi si sono buttati in quella zona grigia!!. hanno fatto bene? certo. Se poi devo scegliere dove spendere 100 euro per un concerto tra einaudi o Kissin..ovviamente vado da kissin (che non stanno nemmeno bene i due cognomi nella stessa frase).!!Se poi dobbiamo parlare di tecnica pura..insomma ..se dovessimo fare una sfida stile pianista sull'oceano" tra i 2 "laureati" in conservatorio e uno a caso tra Kissin, trifonov. yuya wang, zimmerman, il compianto badura skoda, gulda, kempf, askenazy..ecc ecc..ma pure con baglini o prosseda verrebbero tranquillamente umiliati...ma non la vita come hanno scritto sotta non e' una gara. il primo e' marketing..il secondo talento. io preferisco il talento
non hai citato lang Lang ,sei uno di quelli che lo disprezza?
Ciao! Con i 100 euro vado a sentire Kissin pure io, tutta la vita, ci mancherebbe 😊
So che la domanda non era rivolta a me, ma mi "intrufolo" perché io sono tra quelli che apprezzano Lang Lang 😊 C'è tanto show nel suo pianismo, ma non è fine a sé stesso e se anche togliamo la spettacolarità rimane una gran sostanza! Un caro saluto!
@@marcomalpassi7655 assolutamente no!!. fa spettacolo? un pochetto si'. Pero'..se parliamo di tecnica pura..bisogna inchinarsi..!! per lo meno io che non sono nessuno.!! Chi sono io per disprezzare uno che suona cosi'??..quelli li' sono ad un livello talmente alto e irragiungibile dal 99 per cento dei pianisti,..che dovrei copiare pure come indossano le scarpe....🤣🤣
❤️
Grazie Nicola! 🙏
A mio avviso si tratta semplicemente della coda di quella che negli anni Novante si chiamava musica New Age, in particolare Einaudi; penso a musicisti come Yanni che adesso sono un po' calati di popolarità. Per il resto non mi scandalizzava nemmeno Richard Clyderman, l'easy listening è sempre esistito.
Ma sì, infatti, che male c'è? Mica bisogna sempre leggere cose complesse, ascoltare cose complesse, mangiare cose elaborate.... Un po' di leggerezza non può fare che bene! Un caro saluto 😊
Condivido..
Grazie per il tuo commento!
Il musicista suona. Possibilmente quello che gli va. Il successo arriva dal pubblico, cone un maestro senza allievi non è un maestro. Bravissimo sull'essere poli-stiloso.
Io contrabbassista classico, votato al jazz, 5 album con la Blue Note e svariati tour, ma per vivere di musica si fanno anche musiche da film e produzioni hiphop (per fortuna negli States....).
Come hai ben compreso, la penso esattamente come te! Un caro saluto e grazie per il tuo commento!
@@patricktrentini esatto. Sposo in pieno ciò che dici, ma credo che questi pensieri siano comuni solo per chi, diciamo così, ha vissuto un pò più a fondo la materia musica, senza voler offendere chi dopo il conservatorio o un corso di studi abbia alleggerito la sua esperienza musicale lasciandola magari ai margini o facendone un hobby o una skill. E poi, purtroppo, il livello di cultura musicale del pubblico definisce, a volte con parole non adatte (anche questo frutto di una cultura poco sviluppata) gli artisti. E aggiungerei che senza studiare, pur sentendo e ascoltando molto, la situazione non cambia. Perché se non studi (o non approfondisci, che è più corretto forse) sei informato, non colto. E da musicista credo che senza la cultura musicale, non si abbiano basi valide per dire chi è o chi non è genio o fenomeno..
Meglio ,peggio, bravo, non bravo tutti discorsi che non hanno senso. Confrontare Mozart ad Allevi e come confrontare Mozart a Berio o Allevi a Frescobaldi. Ognuno il suo tempo e soprattutto il suo genere. Quindi ottimo video e per definire chi è un genio aspettiamo qualche decennio.
Grazie mille, e mi sento di ribattere "ottimo commento, davvero" 👍 Un caro saluto!
Non sono incapaci. Anzi. Ma dire che chi ha successo ha ragione, significa un po' equiparare valore artistico e qualità musicale ai numeri del riscontro commerciale, o di visibilità.. Quello che molti criticano è la pretesa di "evolvere la musica classica" quando in realtà si sta facendo musica stracodificata con giri armonici stracodificati. E l'idea tanti hanno, che si tratti di musica colta, classica. Siamo viceversa artisticamente vicini a Clayderman, come idea.
Che per avere successo si debba curare il personaggio, i social, investire in questo senso è vero. Èd è una ulteriore prova che la musica non basta più, e che le orecchie di oggi siano sempre più ingenue e chiuse allo stesso tempo. Per il resto rispetto, il successo è sempre frutto di duro lavoro
Hai espresso in modo puntuale ed esaustivo ciò che penso riguardo questi musicisti. Ottima analisi!
Grazie mille per il commento Alessandro!
Complimenti Patrick. Volevo conoscere il tuo giudizio su Yanni. Alcuni brani mi piacciono molto.
Grazie Maurizio! Riguardo a Yanni ti confesso di conoscere davvero pochissimo, quindi non sono in grado di dare un parere "informato", però mi hai messo curiosità quindi andrò di certo ad ascoltarmi qualcosa! Un saluto!
Ottima Patrick 👍👍👍
Grazie!
Complimenti per l'analisi
Grazie mille a te per il commento!
Pensato fin dalla prima volta che ho ascoltato qualcosa dei due musicisti di cui parli. Brani “carini” è il massimo che si possa dire. Come quando da adolescente uscì Stephen Schlaks. Nessuno a distanza di quarant’anni ne ricorda un solo brano.
Piuttosto che comprare un loro disco o, peggio, spendere soldi per un loro concerto, mi compro l’ennesima versione di una sonata di Mozart o delle “Quattro stagioni”
Io dico sempre che quando una persona critica deve farlo sempre con spirito costruttivo,specialmente in ambito musicale dove la competizione oggi e' ai massimi storici.
Altrimenti criticare a prescindere ti porta prima o poi a trovarti di fronte a qualcuno che ti dira' 'e tu invece che cosa proponi,cosa sai fare?'
Ciao, bel video e ottime considerazioni! (Finalmente qualcuno che ha capito che Einaudi è un compositore...)
Il punto del musicista (e artista in generale come hai fatto intendere) di cui hai parlato che fa musica (o altro) per gli altri e non per se stesso lo capisco, capisco quello che vuoi dire, si vede che sei una persona preparata ed equilibrata soprattutto e condivido il discorso.
Detto questo, il fatto che effettivamente il fare arte per gli altri e non per se stessi (semplificando molto il concetto) stia dilagando per tutta una serie di ragioni nel mondo moderno, personalmente la considero una questione MOLTO importante e penso che limiti (o perlomeno rallenti ecco) parecchio l'innovazione e il progresso dell'arte stessa. Ad ogni modo è pienamente lecito fare musica per gli altri intendiamoci ed è sempre stato fatto ma diciamo che la controparte di arte autentica è molto più povera di questi tempi. Noto che molti artisti/gruppi underground (purtroppo direi) cercano ormai molto, troppo di scimmiottare il modello di riferimento mainstream creando niente di più che semplici (di solito brutte)copie di roba già sentita/di successo/commercialotta, salvo qualche eccezione anche notevole. E niente tutto questo mi rompe fondamentalmente abbastanza le scatole però dai, di certo nel mondo una cosa che non manca è la buona musica e me ne sono fatto una ragione, ma il problema è rilevante, a mio modestissimo parere ovvio:)
Ciao Paolo! Sì, non posso che darti ragione, infatti la cosa più complicata di tutte è trovare il giusto equilibrio tra le richieste del pubblico e - allo stesso tempo - l'espressione di un "fare arte" davvero personale e, per quanto possibile, innovativo. Copiando e basta si fanno pasticci, sia perché la copia manca di "autenticità" sia perché quella cosa "c'è già", quindi che senso ha rifarla più o meno uguale?
Condivido appieno il tuo pensiero, grazie per il commento e per i complimenti, un caro saluto!
Parti con un assunto e termini dicendo l'opposto. Allora spieghiamo bene le cose. Il "mondo" della musica dove c'è il denaro è in mano ai discografici, e ad altri personaggi meno noti al pubblico, che fanno il bello e il cattivo tempo. C'è tanta politica dentro, e, come detto, businness. Dunque, il talento non si misura in "successo". Poi c 'è un discorso culturale importantissimo da fare, al quale tu non accenni minimamente (preferendo bacchettare gli "ipercritici"). Fermo restando i gusti personali, in questo paese ci troviamo in una situazione di analfabetismo a tutti livelli, incluso purtroppo quello culturale. E' come dire che il tavernello è un vino prelibato (chiaramente questo può dirlo solo chi non ha mai assaggiato un vino vero). Se poi, dopo aver assaggiato tutti i vini più squisiti, si continua a prediligere il taverna.....
il vino è tossico a prescindere! ha ha ha Comunque è vero il successo non centra nulla con il talento. Se frequenti canali italiani di musica classica vedi che la maggior parte dei commenti sono fatti da stanieri. Il prototipo dell'italiano medio oramai è un rincojonito. Del resto nella patria della mafia non ci si potrebbe aspettare altro ( e non mi riferisco a cosa nostra ne a camorra e simili)
Bravo 👏🍀🎶🎹
Parole Sante !
Video molto interessante, complimenti per l'aplomb 😜 hai elegantemente detto che i 2 sono discreti musicisti dedicati soprattutto a chi non conosce la musica, trattenendo la frase "i pianisti italiani sono/sono stati Pollini, Benedetti Michelangeli, Rea, Moroni, Bollani, Sellani eccetera eccetera... 😂"
Condivido tutto! Aggiungo che nonostante siano ripetitivi arrivano comunque all anima dell ascoltatore !! Non tutti certo ma sono stati bravi nell arrivarci, Aiutati dal marketing ma come ha detto lei hanno raggiunto popolarita' con molta "semplicita'". Melodie soft che piacciono, Le loro composizioni non le trovo affatto difficili da eseguire, Il mio preferito rimane Keith Jarret
Grazie per il commento Alex! Infatti, melodie semplici, non "musica classica" (ci tengo a precisarlo) ma lavori che per i non addetti ai lavori vanno più che bene. Il problema è che il mondo della musica è pieno di gente "arrabbiata", e ciò si traduce spesso in critiche violente. Poi non posso che concordare con lei su Keith Jarrett, che secondo me è proprio di un altro livello, ma ciò non toglie che una persona possa mangiare in un ristorante stellato e la sera dopo andare in trattoria e avere soddisfazione in entrambi i casi 😊 Un caro saluto!!