Ciao Maurizio mi sono iscritto al tuo canale sono un appassionato di fotografia,i miei complimenti sei bravissimo,hai un modo di spiegare eccellente. Complimenti,un saluto e buona giornata.
Complimenti. È sicuramente la tecnica migliore per ampliare la gamma dinamica. Personalmente utilizzo Affinity Photo che si occupa anche di allineare le foto dato che spesso faccio un bracketing da tre scatti a mano. Uso le maschere di livello in modo da non cancellare nulla delle immagini. Quando faccio foto urbane notturne arrivo anche a sei sette scatti da elaborare per "smorzare" le luci artificiali e rivelare i dettagli in ombra.
Ciao Maurizio, gestisco un gruppo fb di escursioni in Campania, mi piace il concetto di "fotografare quello che non c'è" anche se preferisco "quello che i più ignorano". Ad ogni escursione posto nel gruppo ciò che caratterizza il sentiero, le altre foto, quelle che caratterizzano me... come foto ai fiori, prospettive particolari, una foglia investita da una luce particolare, le riservo dagli amici. Trovo molto piacevole la tua idea di questo canale, al di là di tutto, anche per chi non condivide la passione è un delicato modo per riconoscere la bellezza che ci circonda.
Ciao Fabio, alla fine il soggetto è lo stesso ed ognuno lo chiama come gli viene. Io ho preferito "quello che non c'è" perché tutti noi siamo portati, forse costretti, a non vede tanti soggetti. Forse il problema dei nostri tempi che ci impone una corsa continua e di ammirare solo le stelle che brillano di più. In questo canale, che non ho mai voluto aprire prima, mi piace raccontare la bellezza che ci circonda iniziando proprio da "quello che non c'è" che poi... c'è, eccome se c'è. Grazie Fabio, a presto.
Salve e complimenti vivissimi e sinceri per quello che fai e come lo fai. La comunicazione arriva, tanto che da domani comincio a mettere in pratica....non che non lo faccia, però è stato veramente un toccasana ascoltarti. Comunque vado al punto: che fissa il sistema delle doppie esposizioni con Photoshop e pensare che il breaketing, compensazioni di 1 o 2 stop...in questi giorni ne ho sentite parecchie e devo dire che per due volte sei stato davvero da stimolo, contenutisticamente parlando. Grazie e a presto.
Buongiorno molto interessante il video e soprattutto lei spiega con una chiarezza che la distingue . Complimenti e grazie per la promessa mantenuta del video su questa tecnica.Molti suoi colleghi non fanno tutorial con tutti i passaggi.
Ciao Francesco, possiamo darci tranquillamente del tu, se per te va bene, siamo della stessa banda... A dire il vero, mi sono accorto, e mi è stato evidenziato, che ho fatto alcuni passaggi molto veloci, pensando che bene o male tutti gli addetti hanno una buona conoscenza di Photoshop. Prometto, ne farò un altro passo passo. Grazie
Grazie, le cose semplici sono le migliori. Non mi piace la post (vengo dall'analogico con cui ho iniziato tanti anni fa, metà anni settanta) ma dovrò imparare qualcosa di minimale, avendo affiancato da qualche tempo alle mie vecchie reflex a pellicola (Minolta e Nikon) un corredo Fuji (X-T1 poi X-T2 ed ora X-T3 con alcune ottiche). Appartengo quindi alla "vecchia" scuola e non sopporto le manipolazioni che molti utilizzano, trasformando la fotografia in una specie di "canovaccio" su cui poi andare a sbizzarrirsi con le modifiche, aggiunte, eliminazioni ecc. Sono tecnici informatici, grafici informatici o che altro si voglia dire, non fotografi. Nel caso di fotografi paesaggisti, gli interventi devono essere limitatissimi, tesi a conferire la verosimiglianza della foto col paesaggio reale o, al massimo, a conferire qualche sfumatura che migliori il significato di ciò che l'autore vuole comunicare. Continui così.
Siamo in tanti a mantenere una fedeltà alla fotografia realista. Ammetto, anch'io ho spesso manipolato, alterato, trasformato fotografie in qualcosa di diverso dalla realtà e, guarda caso, molti si sono complimentati propri per quelle foto stravolte che io avevo pubblicato così, per gioco. Ovvio che se tanto mi da tanto è meglio osare per ricevere consensi, in questo modo si fa contento chi guarda ma, soprattutto, il fotografo. Con questa mania di saturare tutti i colori arriveremo a non riconoscere più i luoghi in cui viviamo, i verdi reali dei prati sembreranno grigi cos' come gli azzurri del cielo. C'è comunque una percentuale di fotografi che si dilettano a modificare la realtà non tanto per migliorare la foto quanto per renderla veritiera al loro modo di vedere. E' una personale interpretazione, una rilettura della realtà scritta, appunto, con la luce, la "foto grafia". Chi fa fine art aggiunge, sottrae, distorce, colora e decolora spinto dalla necessità di costruire un'immagine che non pretende di essere uguale al vero anzi. Diverso è chi lo fa per fare una foto bella agli occhi degli altri. Però, se loro son contenti...
Ciao Maurizio. Ho avuto solo ora occasione di vedere il bel video. Per i paesaggi/ambienti uso una camera con una buona gamma dinamica (R6) e quindi ho ridotto molto le situazioni in cui uso esposizioni multiple. Quando le uso non ho però preclusioni a priori all'utilizzare un buon software per HDR; se ci pensi bene fa solo ed esattamente in maniera più chirugica ed microarea per microarea, quello che tu hai fatto vedere a "colpi di pennello" con un "hdr manuale"; quindi mi pare più un aspetto terminologico. Inoltre un hdr automatico ti dà la possibilità di usare 3 (o magari 5 scatti se ci fosse una differenza di luminosità pazzesca per sensori a bassa gamma dinamica) che è un ulteriore vantaggio, poco sfruttabile con un hdr "manuale". Semmai è l'esasperazione successiva del tiraggio dinamico, che spesso viene fatto (ma è altra cosa), a rendere l'immagine innaturale con effetti a cartone animato. Se c'é un'aspetto in cui vado molto a caso, ma mi piacerebbe essere più "scientifico" quando posso fare le cose con calma, è la scelta del numero di stop di apertura della forbice. Forse prendendo a riferimento il movimento dell'istogramma del mirino cambiando esposizione?... Ma non ho trovato suggerimenti precisi.
Buongiorno Stefano, grazie del tuo prezioso contributo. In effetti l’hdr andrebbe articolato e contestualizzato per valutarne a fondo la funzionalità. Si, l’hdr ti da la possibilità di estendere la gamma dinamica così come puoi farlo manualmente con più scatti con quasi lo stesso risultato. Diciamo che la differenza tra la doppia, tripla o quadrupla esposizione e l’hdr sta nella logica e nel ricercare un risultato più naturale possibilità, ovvero se sto fotografando un panorama dove ci sono 3/4 stop tra cielo e terra probabilmente con una doppia esposizione riesco a bilanciare la differenza, ma se c’è ne sono 7 è praticamente impossibile. È anche vero che 7 stop di differenza vuol dire che sto fotografando mia figlia al mare in controluce sullo specchio del sole. Per illuminare mia figlia ci sono varie possibilità, espongo su di lei bruciando lo sfondo e questo è un risultato naturale, oppure utilizzo un pannello riflettente, un flash o uso l’hdr ma il risultato non sarà naturale per ovvi motivi, perché i nostri algoritmi nel cervello fanno una comparazione automatica tra come vedrebbe l’occhio e il risultato artificiale. Ma se scatti in hdr in situazioni in cui la differenza di luce non è esagerata e lo gestisci in maniera poco invasiva, l’hdr può essere una valida soluzione soprattutto per chi ha poca confidenza con Photoshop. Tuttavia, venendo dall’analogica, preferisco intervenire sempre manualmente sulla gestione dei file, come pure in ripresa non uso mai gli automatismi se non quando ho bisogno di estrema rapidità di scatto su situazioni che cambiano velocemente. In post produzione faccio solo piccoli aggiustamenti, anche se a volte mi diverto a stravolgere le mie foto con risultati eccezionali. So che questo approccio non piace a molti fotografi ma… il bello è proprio questo, la biodiversità che permette di ottenere risultati con pensieri, idee, tecniche e modalità diverse. È sempre interessante il confronto sulle scelte individuali. Grazie Stefano, a presto.
@@mauriziovecchi Grazie. Concordo. Non volevo tanto suggerire un diverso approccio, ci mancherebbe, visti oltretutto gli splendidi risultati. Anche io in macchina non metto automatismi. Al contrario credo, venendo da una lunga esperienza di astrofotografia, che un buon software riesca a racchiudere/integrare in postproduzione in maniera ottimale le informazioni dei singoli scatti, limando gli estremi, in un’unica immagine raw. Sta poi alla fase successiva qualcosa di vicino a quello che l’occhio a visto o qualcosa di irrealistico, se non pacchiano. Poi ci sono i voli pindarici, che apprezzo altrettanto, purché non si vogliano spacciare per realtà. Un saluto.
Pur essendo ignorante di Photoshop et similia non posso fare a meno di seguire le tue spiegazioni come se sapessi fare quello che insegni. Purtroppo sono a livello - 1. Ci sono tanti tutorial su Photoshop o Luminar ma mi piacerebbe, un giorno, seguirne uno tuo. Ti rinnovo i miei complimenti e sono sicuro che il canale crescerà tanto!
Ciao Ivan, grazie. Un suggerimento spassionato, non focalizzate la vostra attenzione sulla post produzione come l’unico modo per ottenere buone foto. La pp serve, certo, ma alla base c’è la ripresa ed è da lì che di parte. Ci sono scuole di pensiero diverse, io sono per fotografare bene il soggetto, curando l’inquadratura, la composizione, l’esposizione ecc., poi viene la pp. Sento dire spesso che un buon fotografo, per fare belle foto, deve obbligatoriamente conoscere Photoshop o Lighthroom a fondo, tutti i plugin e tutti gli effetti… Io penso che gli elementi base di camera raw siano più che sufficienti, anzi anche troppo. Ne parlerò nei miei video sperando di non scatenare polemiche, anche perché è giusto che ognuno segua la sua strada. A presto.
Buonasera. Ottima spiegazione!!. Avrei due domande. Ho lightroom io... Si puo' utilizzare anche lì questa tecnica??... Infine se UNISSI( vi e' apposita funzione..) le due immagini e poi facessi ulteriore miglioramento in post produzione???. GRAZIE 🙏🙏🙏🙏🙏
Ciao Agostino, grazie. Io uso prevalentemente Photoshop su cui posso gestire anche molti livelli contemporaneamente. Conosco relativamente lightroom, quindi non so darti certezza, ma credo che i livelli siano dedicati solo a ps, o ad altri software. Forse su Lr puoi usare la funzione hdr ed unire le foto, ma credo sia molto macchinoso. Se non hai ps, il consiglio che posso darti, fai come dovrebbe essere fatto: fai una misurazione attenta delle luci e delle ombre, ed esponi in modo che tu possa recuperare almeno 2 stop sulle luci e 2 stop sulle ombre. Questo potrebbe causare un po’ di rumore quando schiarirgli le ombre, ma in linea di massima si può fare. Prova e fammi sapere A presto
Quando, ai tempi, si stampavano foto in B/N in camera oscura, si mascheravano artigianalmente (e con mille problemi) le zone scure per ottenere un bilanciamento accettabile dei toni. Oggi lo si fa con il computer, ma il criterio e lo scopo sono i medesimi. Io non sono quindi pregiudizialmente contrario a questi aggiustamenti in "post produzione", sempre che non ci si lasci prendere la mano. Si vedono spesso sul web foto paesaggistiche (e non solo) che sono palesemente esasperate sia nei toni, che nei contrasti e nei colori. Credo che ci vada sempre e comunque misura, perché è importante che gli interventi stiano "dietro le quinte" della scena, e debbano servire per migliorarla anziché falsarla.
Ciao Giorgio, grazie. La post produzione è un argomento molto discusso, oltre ad essere un mezzo per dare il giusto peso ad un fotografo. Difficilmente chi sa fotografare va a stravolgere ciò che ha fatto in ripresa. Diversamente, chi ha poca capacità dovrà colmare le sue lacune ricorrendo agli strumenti per la pp, ma se non è capace in ripresa non lo sarà anche davanti al pc. Ecco perché trovi quelle brutte cose che vediamo, ma questo è anche un bene, fa la differenza. La pp va bene, anche pesante, se è utilizzata a scopo artistico, cioè ad immettere nella foto quel che non c’era in ripresa, nella realtà. Del resto, i grandi pittori della storia avevano una grande verità, “l’artista fa quello che non fa la natura”. Se il mio stato d’animo vede un tramonto drammatico, tra viola e marrone invece di arancio e rosso, è giusto che io lo rappresenti come l’ho vissuto. Gli altri, quelli che sanno guardare ed apprezzare, non diranno mai se è reale o no, non è importante.
@@mauriziovecchi Maurizio, io penso che ci siano due strade. La prima è quella di un soggetto (tipo un bel paesaggio) che ti colpisce per quel che è. In questo caso gli aggiustamenti pp (contrasti tonali, doppie esposizioni, saturazione, bilanciamenti vari) dovrebbero servire per enfatizzare il soggetto ma senza esagerare e senza esasperarlo, ché gli eccessi sono sempre da evitare. In questo contesto, anche la rimozione di elementi di disturbo, come ad esempio la scia di un aereo o di fili della luce, credo possano ritenersi tollerabili. La seconda è invece la libertà artistica di creare, pur partendo da un soggetto base, nuovi giochi di colore, texture, contrasti e qualunque altro effetto che nasca dalla propria sensibilità e dalla propria cifra espressiva. la prima strada credo debba rimanere all'interno di precisi confini, mentre la seconda, deve, al contrario, superare ogni confine per esaltare al massimo la propria creatività. PS - Mi sono permesso di dipingere un acquerello partendo da una tua foto, spero non ti spiaccia. : )
Grazie Maurizio, è sempre un piacere seguirti. Una domanda: per effettuare la doppia esposizione è necessario il treppiede, se in una particolare circostanza ci trovassimo senza treppiede, è ugualmente efficace fare un bracketing con stop differenti a mano libera e poi allineare i livelli in Photoshop? Grazie mille e un saluto.
Ciao Roberto, grazie Paradossalmente si può scattare anche a mano perché, in casi come la foto che ho utilizzato, non è necessaria una perfetta corrispondenza. Certo, se hai uno spostamento importante diventa complicato. Ho fatto spesso foto a mano libera con esposizioni diverse per recuperare il cielo o il resto. Magari ne parlo in un video in maniera approfondita e lo faccio passo passo.
Ciao...likeplaynghello, difficile dirti quale filtro perché ci sono molte variabili e quindi molti prezzi diversi. Dipende dalle dimensioni e dalla qualità che, secondo me, non deve mai mancare cioè non consiglierei mai un filtro economico perché ne risente la qualità del risultato. Quì però si apre un discorso ampio che è del tutto individuale. Vai da circa 40 € di quelli circolari Nisi (ottima qualità), a centinaia di quelli a lastra € Nisi, ad esempio l'ND 1000 da 150 mm costa oltre 200 €, più, ovviamente, ci devi mettere l'holder su cui montarlo. Quindi, al primo posto c'è la qualità ma dipende dal budget che ognuno ha previsto. Per camera raw fammi sapere. Ciao, a presto
@@alessandroramberti3705 non ho capito a quale filtro ti riferisci, io ho un nd 1000 della Nisi ed è perfetto. Queste sono le caratteristiche sul sito Nisi nisifilters.it/prodotto/filtro-nd-150x150mm-nd1000-10-stop/#:~:text=Nano%C2%AE%20indica%20l'utilizzo,quindi%20le%20dominanti%20colore%20magenta. E questo è il prezzo di Amazon amzn.to/3nEoI9B dove trovi i voti massimi dei clienti. Però, è anche possibile che non ci sia feeling, tra fotografo e componente, tra fotocamera e componente. Io ad esempio non ho mai avuto simpatia per Canon pur non avendola mai provata. Come dicevo, io ho un nd 1000, molto pulito con vetro di qualità. Forse ce ne sono di migliori e di peggiori e ognuno ha una sua verità, così come per i corredi, il brand, le focali ecc., ma quel che conta sono i risultati. Io ad esempio non mi trovo con gli anelli adattatori da nikon a fuji, non ottengo risultati soddisfacenti, eppure molti giurano si usare ottiche ai con risultati eccezionali... io ho provato tutte le mie ottiche su due adattatori eppure... Io ho venduto una nikon d300 dopo anni di insoddisfazione, totale assenza di feeling e quindi di risultati, un mio amico l'ha comprata usata ed è al settimo cielo. Quindi penso che in questo mondo entrano in giocano molti fattori, le stesse cose funzionano ad alcuni e non ad altri. Ciao, alla prossima
@@mauriziovecchi Ciao, scusa non ho specificato, intendevo filtri scadenti da 20 euro. Gli ND soprattutto necessitano di qualità. Mi riferivo al discorso del buon prezzo.
Buongiorno Maurizio ti seguo con interesse da qualche mese . Sono un principiante in erba e amo un po' tutti i generi fotografici dal paesaggio alla fotografia di animali uccelli etc.. la post produzione che spesso è necessaria la trovo ancora una materia ostica per le mie competenze vorrei prendere un programma per la Post produzione ma non saprei cosa scegliere .cosa mi consigli?
Ciao Riccardo, mi dispiace il tuo commento mi è sfuggito. Io uso prevalentemente Photoshop con camera raw e spesso anche Lightroom. Dipende dalle esigenze e dal tempo che ho per guardare tanti dettagli. Diciamo che alla fine uso Photoshop. Certo, ha un costo non indifferente. Sento parlar bene di Luminar, che non ho mai provato, mentre CaptureOne mi sembra un bel software, molto simile a Lightroom ma con una interfaccia un po' diversa che può piacere a quelli a cui non piace la suite di Photoshop. Devi scaricarti le versioni di prova e vedere con quale ti trovi meglio.
Video presentato molto bene Maurizio, con chiarezza e soprattutto con moderatezza. Ti chiedo un chiarimento. Ho provato con mie due foto che avevo scatto con diverse esposizioni di un paesaggio collinare. Seguendo il tuo metodo quando vado a cancellare trovo difficoltà nel momento in cui cancello la parte vicina al crinale. Dove sbaglio? Come posso sistemare la cosa? Grazie per una tua eventuale risposta.
Ciao Massimo, grazie Riduci le dimensioni della gomma in modo da trovare quella giusta. Per provare, metti le foto sui due livelli, poi disattiva il livello sotto e inizia a cancellare sopra. In questo modo vedi esattamente quello che togli. Fai più prove, vedrai è una questione di mano.
Uso anche io lo stesso sistema ma con 2 piccole varianti... nella foto superiore (quella con il cielo corretto per intenderci) userei una maschera così da poter apportare modifiche anche in un secondo momento. Poi selezionando il livello, convertirlo in "oggetto avanzato" così anche in questo modo sarà possibile aggiungere regolazioni richiamabili e correggibili senza distruzione dell'immagine originale. Insomma solo 2 piccole varianti ad una tecnica che uso e apprezzo.
Ciao, ottimo video ,ma purtroppo non capisco un passaggio, quando hai aperto le 2 foto dici "copio questa foto e la incollo di la" In effetti sulla destra hai un Livello 1 con una foto e lo sfondo con l'altra foto: ed è questo che non riesco a fare. Ho su PS le due immagini ,ma non riesco a capire come incollarne una a destra ed avere un livello ed uno sfondo Puoi aiutarmi ,grazie
Ciao Alfredo, scusa pensavo di averti risposto Lascia stare il video e concentrati sui livelli Se tu apri un file in ps, avrai la tua immagine Se vuoi modificarla è consigliabile lavorare su una copia, invece che sull’originale Quindi, un modo veloce per mettere una copia di un nuovo livello è questo: Vai sulla foto e schiacci contemporaneamente i tasti control+c (copi), e poi control+v (incolli) In questo modo inizi a modificare questo livello mentre l’altro rimane inalterato. Ora per replicare il mio video, tu potresti ripetere due volte control+v ed avrai due nuovi livelli identici Mettiamo che tu voglia modificare il cielo n modo che diventi più scuro e che il terreno diventi più chiaro…. Vai sul secondo livello creato e inizia a scurire la foto in modo che il cielo diventi più scuro, magari abbassando un po’ la luminosità generale è un po’ abbassando la luminosità solo dell’azzurro. Nascondi questo livello e seleziona il livello sottostante Aqui aumenta la luminosità per illuminare la parte scura della foto agendo sul generale e sui vari colori presenti Dopodiché torna al livello superiore, selezionalo, Seleziona lo strumento gomma ed inizia a cancellare la parte inferiore della foto In questo modo sarà come sfondare la foto sopra per vedere cosa c’è sotto. Fai delle prove e vedrai che poi ti verrà famigliare
Ciao Maurizio, scusami se scrivo tanto tempo dopo l'uscita del video, io invece di adottare la doppia esposizione uso l'HDR della mia Olympus, 3 scatti 1 esposto correttamente 1 sovraesposto +2 1 sottoesposto -2 poi a casa con camera raw unisco e lavoro sul file. Io mi trovo bene, tu cosa ne pensi? Ti ringrazio tantissimo, al prossimo video
@@alfonsozavagnin2615 Ciao Alfonso, io non amo l’hdr ma se usato con criterio è come fare il braketing e, “in un certo qual modo”, fare la doppia esposizione. Gestire manualmente vari scatti per ampliare la gamma dinamica è un po’ macchinoso per chi non ha pratica ma è più facile. Secondo il mio modo di vedere e di lavorare, è possibile ottenere un risultato più attendibile perché vai a cancellare o gestire luci e ombre solo dove vuoi tu, intervenendo con i livelli e con la gommina per cancellare ciò che non serve. Quando ne ho bisogno, intervengo su più livelli anche per la gestione dei colori. Se ci prendi la mano puoi ottenere risultati sorprendenti, unico neo il tempo ma lo impiegheresti comunque. Alla prossima
Facendoti anche io i complimenti, mi permetto di suggerirti di usare le maschere di livello ed i pennelli bianco e nero, al posto della gomma. La gomma è un sistema distruttivo e non ti da modo di ritornare sui tuoi passi dopo aver fatto altre modifiche, mentre usando le maschere puoi recuperare in qualsiasi momento parti di immagine che avevi precedentemente nascosto (e non cancellato).
Ciao Daniele, grazie per il tuo intervento Uso regolarmente le maschere per operazioni più complesse ma questa soluzione è estremamente elementare, si tratta di rimuovere quello che è in eccesso con 2/3 passaggi al massimo. Con questo metodo, infatti, volevo incoraggiare gli utenti a risolvere il problema della gamma dinamica senza dover ricorrere ai filtri graduati e senza ricorrere all’hdr per la quale io non ho simpatia. Grazie, presto
@@mariopierini7289 se riesci a lavorarci bene, e se non hai particolari esigenze di stampa, puoi evitare software costosi come gli Adobe, anche se sono oramai gli standard.
Ottimo ma come risultato finale vedo la parte bassa dell'immagine ancora un pò sottoesposta, darei più luce a livello locale con una selezione e anche sull'acqua azzarderei delle curve per esaltare maggiormente i riflessi. Opinione personale.
Secondo il mio umile parere , non siamo in grado di accettare i limiti del digitale in fase di scatto. Inutile aumentare i bianchi,aprire le ombre , scurire il cielo ecc ecc .... Non è più fotografia ma semplicemente giocare con il PC e ingannare noi stessi.
Ciao Fabrizio, è un discorso tanto semplice quanto complesso. Se ti riferisci alla posta produzione si risolve subito dicendo che “c’è sempre stata”, tutti i fotografi l’hanno sempre fatta in camera oscura. Ma detta così è come sbarazzarsi del problema o non volerlo accettare, perché un problema c’è, e non solo per le fotocamere digitali, ma per tutto ciò che simula l’occhio umano la cui gamma dinamica è ancora difficile da raggiungere. Dobbiamo quindi essere coerenti e distinguere la post produzione di chi gioca con il pc, e chi cerca di equilibrare la gamma dinamica come è stato sempre fatto con la fotografia analogica. Poi c’è un altro aspetto che crea ulteriore confusione, cioè la figura dell’artista che invece di usare il pennello per dipingere, come farebbe un pittore, usa la fotocamera e tutti gli strumenti digitali per realizzare quello che lui ha in mente. Ovvio che questa non è fotografia, ma una forma d’arte. Anche la fotografia è una forma d’arte che però implica una luce attraverso la quale il fotografo “dipinge” il sensore. Però sono d’accordo con te, una luce ci deve essere, non la puoi inventare dopo, un colore ci deve essere e non puoi stravolgerlo completamente. Ecco, il fotografo non è solo il fotocopiatore di una scena, ma se lui esiste e ha una personalità, un’idea, un carattere, un’emozione, la deve portare obbligatoriamente nella scena che andrà a fotografare. Ti riporto all’argomento del video… sebbene io non dia amante della pp, devo però condividere certi interventi, tra cui l’aumento della gamma dinamica, magari con una doppia esposizione, anche perché essendo onesti, l’occhio umano non vede una sovra o sotto esposizione ma proprio perché ha una gamma dinamica più ampia riesce ad equilibrare tutto. Lo so che non condivido questo pensiero che, a dire il vero non condividevo neanche io, ma dobbiamo uscire da questa rigidità e prendersi la libertà di fare quei piccoli aggiustamenti necessari. Ripeto, al tempo del l’analogica usavamo una pellicola più sensibile, con più o meno grana, con toni più o meno caldi, con colori più o meno saturi, e quando andavamo in laboratorio davamo istruzioni per migliorare la gamma tonale. Ciao, Fabrizio, alla prossima
Ti ringrazio per l'intervento. Sei una persona limpida e hai chiarito esattamente la tua posizione che , dopo la tua esausta spiegazione , accetto più volentieri. A presto.
Complimenti per le emozioni che riesci a trasmettere con semplicità.
Così Paolo, grazie 🙏🙏🙏
@@mauriziovecchi sono un fotoamatore che da tempo non fotografo più , ma tu mi hai fatto tornare l'amore per i paesaggi.
Spiegazione molto chiara.💪🏼👍
Ciao Mariano, con questo sistema è possibile fare doppie, triple, quadruple, utilizzando i livelli di Photoshop.
Magari ci farò un video
Grazie 🙏
Molto chiaro e concreto. Grazie.
Ciao Maurizio mi sono iscritto al tuo canale sono un appassionato di fotografia,i miei complimenti sei bravissimo,hai un modo di spiegare eccellente.
Complimenti,un saluto e buona giornata.
Finalmente le spiegazioni che desideravo. Grazie
Grazie Nino
Complimenti. È sicuramente la tecnica migliore per ampliare la gamma dinamica. Personalmente utilizzo Affinity Photo che si occupa anche di allineare le foto dato che spesso faccio un bracketing da tre scatti a mano. Uso le maschere di livello in modo da non cancellare nulla delle immagini. Quando faccio foto urbane notturne arrivo anche a sei sette scatti da elaborare per "smorzare" le luci artificiali e rivelare i dettagli in ombra.
Ciao Maurizio, gestisco un gruppo fb di escursioni in Campania, mi piace il concetto di "fotografare quello che non c'è" anche se preferisco "quello che i più ignorano". Ad ogni escursione posto nel gruppo ciò che caratterizza il sentiero, le altre foto, quelle che caratterizzano me... come foto ai fiori, prospettive particolari, una foglia investita da una luce particolare, le riservo dagli amici. Trovo molto piacevole la tua idea di questo canale, al di là di tutto, anche per chi non condivide la passione è un delicato modo per riconoscere la bellezza che ci circonda.
Ciao Fabio, alla fine il soggetto è lo stesso ed ognuno lo chiama come gli viene. Io ho preferito "quello che non c'è" perché tutti noi siamo portati, forse costretti, a non vede tanti soggetti. Forse il problema dei nostri tempi che ci impone una corsa continua e di ammirare solo le stelle che brillano di più.
In questo canale, che non ho mai voluto aprire prima, mi piace raccontare la bellezza che ci circonda iniziando proprio da "quello che non c'è" che poi... c'è, eccome se c'è.
Grazie Fabio, a presto.
Salve e complimenti vivissimi e sinceri per quello che fai e come lo fai. La comunicazione arriva, tanto che da domani comincio a mettere in pratica....non che non lo faccia, però è stato veramente un toccasana ascoltarti. Comunque vado al punto: che fissa il sistema delle doppie esposizioni con Photoshop e pensare che il breaketing, compensazioni di 1 o 2 stop...in questi giorni ne ho sentite parecchie e devo dire che per due volte sei stato davvero da stimolo, contenutisticamente parlando. Grazie e a presto.
Grazie, spiegazione utilissima, la userò anch'io. 👏
Grazie a te Claudio, a presto
Grazie Maurizio, molto utile!! semplice e... molto efficace!
grazie a te Aldo
Ciao Maurizio, ottima spiegazione. Proverò la tua tecnica. Grazie!👍📸
Ciao Dario, sono curioso di avere vostre risposte.
Grazie mille ! Bel video e spiegato bene ! Top
Buongiorno Silver Wolf, grazie, la chiarezza è una componente essenziale della comunicazione. Essere compresi è il miglior risultato.
Grazie 🙏🙏🙏
Ciao:Maurizio ho visto il video delle doppie esposizioni Grazie.
Buongiorno molto interessante il video e soprattutto lei spiega con una chiarezza che la distingue . Complimenti e grazie per la promessa mantenuta del video su questa tecnica.Molti suoi colleghi non fanno tutorial con tutti i passaggi.
Ciao Francesco, possiamo darci tranquillamente del tu, se per te va bene, siamo della stessa banda...
A dire il vero, mi sono accorto, e mi è stato evidenziato, che ho fatto alcuni passaggi molto veloci, pensando che bene o male tutti gli addetti hanno una buona conoscenza di Photoshop.
Prometto, ne farò un altro passo passo.
Grazie
Grazie, le cose semplici sono le migliori. Non mi piace la post (vengo dall'analogico con cui ho iniziato tanti anni fa, metà anni settanta) ma dovrò imparare qualcosa di minimale, avendo affiancato da qualche tempo alle mie vecchie reflex a pellicola (Minolta e Nikon) un corredo Fuji (X-T1 poi X-T2 ed ora X-T3 con alcune ottiche). Appartengo quindi alla "vecchia" scuola e non sopporto le manipolazioni che molti utilizzano, trasformando la fotografia in una specie di "canovaccio" su cui poi andare a sbizzarrirsi con le modifiche, aggiunte, eliminazioni ecc. Sono tecnici informatici, grafici informatici o che altro si voglia dire, non fotografi. Nel caso di fotografi paesaggisti, gli interventi devono essere limitatissimi, tesi a conferire la verosimiglianza della foto col paesaggio reale o, al massimo, a conferire qualche sfumatura che migliori il significato di ciò che l'autore vuole comunicare.
Continui così.
Siamo in tanti a mantenere una fedeltà alla fotografia realista. Ammetto, anch'io ho spesso manipolato, alterato, trasformato fotografie in qualcosa di diverso dalla realtà e, guarda caso, molti si sono complimentati propri per quelle foto stravolte che io avevo pubblicato così, per gioco.
Ovvio che se tanto mi da tanto è meglio osare per ricevere consensi, in questo modo si fa contento chi guarda ma, soprattutto, il fotografo. Con questa mania di saturare tutti i colori arriveremo a non riconoscere più i luoghi in cui viviamo, i verdi reali dei prati sembreranno grigi cos' come gli azzurri del cielo.
C'è comunque una percentuale di fotografi che si dilettano a modificare la realtà non tanto per migliorare la foto quanto per renderla veritiera al loro modo di vedere. E' una personale interpretazione, una rilettura della realtà scritta, appunto, con la luce, la "foto grafia".
Chi fa fine art aggiunge, sottrae, distorce, colora e decolora spinto dalla necessità di costruire un'immagine che non pretende di essere uguale al vero anzi. Diverso è chi lo fa per fare una foto bella agli occhi degli altri. Però, se loro son contenti...
argomento e tecnica molto interessante.Grazie mlle. Mi sono iscritto.
Grazie Cristiano
Ottimo tutorial!!!!🔝🔝🔝🔝
Ciao Loretta, molte grazie.
Provo al più presto! Grazie
Bene Massimo, fammi sapere
Ciao Maurizio. Ho avuto solo ora occasione di vedere il bel video. Per i paesaggi/ambienti uso una camera con una buona gamma dinamica (R6) e quindi ho ridotto molto le situazioni in cui uso esposizioni multiple. Quando le uso non ho però preclusioni a priori all'utilizzare un buon software per HDR; se ci pensi bene fa solo ed esattamente in maniera più chirugica ed microarea per microarea, quello che tu hai fatto vedere a "colpi di pennello" con un "hdr manuale"; quindi mi pare più un aspetto terminologico. Inoltre un hdr automatico ti dà la possibilità di usare 3 (o magari 5 scatti se ci fosse una differenza di luminosità pazzesca per sensori a bassa gamma dinamica) che è un ulteriore vantaggio, poco sfruttabile con un hdr "manuale". Semmai è l'esasperazione successiva del tiraggio dinamico, che spesso viene fatto (ma è altra cosa), a rendere l'immagine innaturale con effetti a cartone animato. Se c'é un'aspetto in cui vado molto a caso, ma mi piacerebbe essere più "scientifico" quando posso fare le cose con calma, è la scelta del numero di stop di apertura della forbice. Forse prendendo a riferimento il movimento dell'istogramma del mirino cambiando esposizione?... Ma non ho trovato suggerimenti precisi.
Buongiorno Stefano, grazie del tuo prezioso contributo. In effetti l’hdr andrebbe articolato e contestualizzato per valutarne a fondo la funzionalità.
Si, l’hdr ti da la possibilità di estendere la gamma dinamica così come puoi farlo manualmente con più scatti con quasi lo stesso risultato.
Diciamo che la differenza tra la doppia, tripla o quadrupla esposizione e l’hdr sta nella logica e nel ricercare un risultato più naturale possibilità, ovvero se sto fotografando un panorama dove ci sono 3/4 stop tra cielo e terra probabilmente con una doppia esposizione riesco a bilanciare la differenza, ma se c’è ne sono 7 è praticamente impossibile. È anche vero che 7 stop di differenza vuol dire che sto fotografando mia figlia al mare in controluce sullo specchio del sole.
Per illuminare mia figlia ci sono varie possibilità, espongo su di lei bruciando lo sfondo e questo è un risultato naturale, oppure utilizzo un pannello riflettente, un flash o uso l’hdr ma il risultato non sarà naturale per ovvi motivi, perché i nostri algoritmi nel cervello fanno una comparazione automatica tra come vedrebbe l’occhio e il risultato artificiale.
Ma se scatti in hdr in situazioni in cui la differenza di luce non è esagerata e lo gestisci in maniera poco invasiva, l’hdr può essere una valida soluzione soprattutto per chi ha poca confidenza con Photoshop.
Tuttavia, venendo dall’analogica, preferisco intervenire sempre manualmente sulla gestione dei file, come pure in ripresa non uso mai gli automatismi se non quando ho bisogno di estrema rapidità di scatto su situazioni che cambiano velocemente.
In post produzione faccio solo piccoli aggiustamenti, anche se a volte mi diverto a stravolgere le mie foto con risultati eccezionali.
So che questo approccio non piace a molti fotografi ma… il bello è proprio questo, la biodiversità che permette di ottenere risultati con pensieri, idee, tecniche e modalità diverse.
È sempre interessante il confronto sulle scelte individuali.
Grazie Stefano, a presto.
@@mauriziovecchi Grazie. Concordo. Non volevo tanto suggerire un diverso approccio, ci mancherebbe, visti oltretutto gli splendidi risultati. Anche io in macchina non metto automatismi. Al contrario credo, venendo da una lunga esperienza di astrofotografia, che un buon software riesca a racchiudere/integrare in postproduzione in maniera ottimale le informazioni dei singoli scatti, limando gli estremi, in un’unica immagine raw. Sta poi alla fase successiva qualcosa di vicino a quello che l’occhio a visto o qualcosa di irrealistico, se non pacchiano. Poi ci sono i voli pindarici, che apprezzo altrettanto, purché non si vogliano spacciare per realtà. Un saluto.
Grazie ottimo, proverò a esercitarmi.
Grazie a te Luciano
Pur essendo ignorante di Photoshop et similia non posso fare a meno di seguire le tue spiegazioni come se sapessi fare quello che insegni. Purtroppo sono a livello - 1.
Ci sono tanti tutorial su Photoshop o Luminar ma mi piacerebbe, un giorno, seguirne uno tuo.
Ti rinnovo i miei complimenti e sono sicuro che il canale crescerà tanto!
Ciao Ivan, grazie.
Un suggerimento spassionato, non focalizzate la vostra attenzione sulla post produzione come l’unico modo per ottenere buone foto.
La pp serve, certo, ma alla base c’è la ripresa ed è da lì che di parte.
Ci sono scuole di pensiero diverse, io sono per fotografare bene il soggetto, curando l’inquadratura, la composizione, l’esposizione ecc., poi viene la pp. Sento dire spesso che un buon fotografo, per fare belle foto, deve obbligatoriamente conoscere Photoshop o Lighthroom a fondo, tutti i plugin e tutti gli effetti…
Io penso che gli elementi base di camera raw siano più che sufficienti, anzi anche troppo.
Ne parlerò nei miei video sperando di non scatenare polemiche, anche perché è giusto che ognuno segua la sua strada.
A presto.
Buonasera. Ottima spiegazione!!. Avrei due domande. Ho lightroom io... Si puo' utilizzare anche lì questa tecnica??... Infine se UNISSI( vi e' apposita funzione..) le due immagini e poi facessi ulteriore miglioramento in post produzione???. GRAZIE 🙏🙏🙏🙏🙏
Ciao Agostino, grazie. Io uso prevalentemente Photoshop su cui posso gestire anche molti livelli contemporaneamente.
Conosco relativamente lightroom, quindi non so darti certezza, ma credo che i livelli siano dedicati solo a ps, o ad altri software.
Forse su Lr puoi usare la funzione hdr ed unire le foto, ma credo sia molto macchinoso.
Se non hai ps, il consiglio che posso darti, fai come dovrebbe essere fatto:
fai una misurazione attenta delle luci e delle ombre, ed esponi in modo che tu possa recuperare almeno 2 stop sulle luci e 2 stop sulle ombre.
Questo potrebbe causare un po’ di rumore quando schiarirgli le ombre, ma in linea di massima si può fare.
Prova e fammi sapere
A presto
@@mauriziovecchi Grazie per tutto gentilissimo come sempre!!!!
Quando, ai tempi, si stampavano foto in B/N in camera oscura, si mascheravano artigianalmente (e con mille problemi) le zone scure per ottenere un bilanciamento accettabile dei toni. Oggi lo si fa con il computer, ma il criterio e lo scopo sono i medesimi. Io non sono quindi pregiudizialmente contrario a questi aggiustamenti in "post produzione", sempre che non ci si lasci prendere la mano.
Si vedono spesso sul web foto paesaggistiche (e non solo) che sono palesemente esasperate sia nei toni, che nei contrasti e nei colori. Credo che ci vada sempre e comunque misura, perché è importante che gli interventi stiano "dietro le quinte" della scena, e debbano servire per migliorarla anziché falsarla.
Ciao Giorgio, grazie. La post produzione è un argomento molto discusso, oltre ad essere un mezzo per dare il giusto peso ad un fotografo.
Difficilmente chi sa fotografare va a stravolgere ciò che ha fatto in ripresa.
Diversamente, chi ha poca capacità dovrà colmare le sue lacune ricorrendo agli strumenti per la pp, ma se non è capace in ripresa non lo sarà anche davanti al pc.
Ecco perché trovi quelle brutte cose che vediamo, ma questo è anche un bene, fa la differenza.
La pp va bene, anche pesante, se è utilizzata a scopo artistico, cioè ad immettere nella foto quel che non c’era in ripresa, nella realtà.
Del resto, i grandi pittori della storia avevano una grande verità, “l’artista fa quello che non fa la natura”.
Se il mio stato d’animo vede un tramonto drammatico, tra viola e marrone invece di arancio e rosso, è giusto che io lo rappresenti come l’ho vissuto.
Gli altri, quelli che sanno guardare ed apprezzare, non diranno mai se è reale o no, non è importante.
@@mauriziovecchi Maurizio, io penso che ci siano due strade.
La prima è quella di un soggetto (tipo un bel paesaggio) che ti colpisce per quel che è. In questo caso gli aggiustamenti pp (contrasti tonali, doppie esposizioni, saturazione, bilanciamenti vari) dovrebbero servire per enfatizzare il soggetto ma senza esagerare e senza esasperarlo, ché gli eccessi sono sempre da evitare. In questo contesto, anche la rimozione di elementi di disturbo, come ad esempio la scia di un aereo o di fili della luce, credo possano ritenersi tollerabili.
La seconda è invece la libertà artistica di creare, pur partendo da un soggetto base, nuovi giochi di colore, texture, contrasti e qualunque altro effetto che nasca dalla propria sensibilità e dalla propria cifra espressiva.
la prima strada credo debba rimanere all'interno di precisi confini, mentre la seconda, deve, al contrario, superare ogni confine per esaltare al massimo la propria creatività.
PS - Mi sono permesso di dipingere un acquerello partendo da una tua foto, spero non ti spiaccia. : )
Grazie Maurizio, è sempre un piacere seguirti. Una domanda: per effettuare la doppia esposizione è necessario il treppiede, se in una particolare circostanza ci trovassimo senza treppiede, è ugualmente efficace fare un bracketing con stop differenti a mano libera e poi allineare i livelli in Photoshop? Grazie mille e un saluto.
Ciao Roberto, grazie
Paradossalmente si può scattare anche a mano perché, in casi come la foto che ho utilizzato, non è necessaria una perfetta corrispondenza. Certo, se hai uno spostamento importante diventa complicato.
Ho fatto spesso foto a mano libera con esposizioni diverse per recuperare il cielo o il resto. Magari ne parlo in un video in maniera approfondita e lo faccio passo passo.
Si durante il bracketing la reflex scatta a raffica variando l'esposizione da uno scatto all'altro, essendo a raffica lo spostamento è minimo.
Ottimo video. Avrei bisogno di un tutorial per Camera RAW. Inoltre un buon filtro ND 10 stop con un buon prezzo ? Grazie e buon lavoro.
Ciao...likeplaynghello, difficile dirti quale filtro perché ci sono molte variabili e quindi molti prezzi diversi. Dipende dalle dimensioni e dalla qualità che, secondo me, non deve mai mancare cioè non consiglierei mai un filtro economico perché ne risente la qualità del risultato. Quì però si apre un discorso ampio che è del tutto individuale.
Vai da circa 40 € di quelli circolari Nisi (ottima qualità), a centinaia di quelli a lastra € Nisi, ad esempio l'ND 1000 da 150 mm costa oltre 200 €, più, ovviamente, ci devi mettere l'holder su cui montarlo. Quindi, al primo posto c'è la qualità ma dipende dal budget che ognuno ha previsto.
Per camera raw fammi sapere.
Ciao, a presto
Un filtro da poco, purtoppo ha molti difetti tra cui fastidiose dominanti.
@@alessandroramberti3705 non ho capito a quale filtro ti riferisci, io ho un nd 1000 della Nisi ed è perfetto.
Queste sono le caratteristiche sul sito Nisi nisifilters.it/prodotto/filtro-nd-150x150mm-nd1000-10-stop/#:~:text=Nano%C2%AE%20indica%20l'utilizzo,quindi%20le%20dominanti%20colore%20magenta.
E questo è il prezzo di Amazon amzn.to/3nEoI9B dove trovi i voti massimi dei clienti.
Però, è anche possibile che non ci sia feeling, tra fotografo e componente, tra fotocamera e componente.
Io ad esempio non ho mai avuto simpatia per Canon pur non avendola mai provata.
Come dicevo, io ho un nd 1000, molto pulito con vetro di qualità. Forse ce ne sono di migliori e di peggiori e ognuno ha una sua verità, così come per i corredi, il brand, le focali ecc., ma quel che conta sono i risultati. Io ad esempio non mi trovo con gli anelli adattatori da nikon a fuji, non ottengo risultati soddisfacenti, eppure molti giurano si usare ottiche ai con risultati eccezionali... io ho provato tutte le mie ottiche su due adattatori eppure... Io ho venduto una nikon d300 dopo anni di insoddisfazione, totale assenza di feeling e quindi di risultati, un mio amico l'ha comprata usata ed è al settimo cielo. Quindi penso che in questo mondo entrano in giocano molti fattori, le stesse cose funzionano ad alcuni e non ad altri.
Ciao, alla prossima
@@mauriziovecchi Ciao, scusa non ho specificato, intendevo filtri scadenti da 20 euro. Gli ND soprattutto necessitano di qualità. Mi riferivo al discorso del buon prezzo.
Buongiorno Maurizio ti seguo con interesse da qualche mese . Sono un principiante in erba e amo un po' tutti i generi fotografici dal paesaggio alla fotografia di animali uccelli etc.. la post produzione che spesso è necessaria la trovo ancora una materia ostica per le mie competenze vorrei prendere un programma per la Post produzione ma non saprei cosa scegliere .cosa mi consigli?
Ciao Riccardo, mi dispiace il tuo commento mi è sfuggito. Io uso prevalentemente Photoshop con camera raw e spesso anche Lightroom. Dipende dalle esigenze e dal tempo che ho per guardare tanti dettagli. Diciamo che alla fine uso Photoshop. Certo, ha un costo non indifferente.
Sento parlar bene di Luminar, che non ho mai provato, mentre CaptureOne mi sembra un bel software, molto simile a Lightroom ma con una interfaccia un po' diversa che può piacere a quelli a cui non piace la suite di Photoshop.
Devi scaricarti le versioni di prova e vedere con quale ti trovi meglio.
Grazie mille dovrò senza dubbio provare
Video presentato molto bene Maurizio, con chiarezza e soprattutto con moderatezza. Ti chiedo un chiarimento. Ho provato con mie due foto che avevo scatto con diverse esposizioni di un paesaggio collinare. Seguendo il tuo metodo quando vado a cancellare trovo difficoltà nel momento in cui cancello la parte vicina al crinale. Dove sbaglio? Come posso sistemare la cosa? Grazie per una tua eventuale risposta.
Ciao Massimo, grazie
Riduci le dimensioni della gomma in modo da trovare quella giusta.
Per provare, metti le foto sui due livelli, poi disattiva il livello sotto e inizia a cancellare sopra. In questo modo vedi esattamente quello che togli.
Fai più prove, vedrai è una questione di mano.
@@mauriziovecchi Grazie delle indicazioni, proverò sicuramente. Buona giornata
Uso anche io lo stesso sistema ma con 2 piccole varianti... nella foto superiore (quella con il cielo corretto per intenderci) userei una maschera così da poter apportare modifiche anche in un secondo momento. Poi selezionando il livello, convertirlo in "oggetto avanzato" così anche in questo modo sarà possibile aggiungere regolazioni richiamabili e correggibili senza distruzione dell'immagine originale. Insomma solo 2 piccole varianti ad una tecnica che uso e apprezzo.
Ciao, ottimo video ,ma purtroppo non capisco un passaggio, quando hai aperto le 2 foto dici "copio questa foto e la incollo di la"
In effetti sulla destra hai un Livello 1 con una foto e lo sfondo con l'altra foto: ed è questo che non riesco a fare.
Ho su PS le due immagini ,ma non riesco a capire come incollarne una a destra ed avere un livello ed uno sfondo
Puoi aiutarmi ,grazie
Ciao Alfredo, scusa pensavo di averti risposto
Lascia stare il video e concentrati sui livelli
Se tu apri un file in ps, avrai la tua immagine
Se vuoi modificarla è consigliabile lavorare su una copia, invece che sull’originale
Quindi, un modo veloce per mettere una copia di un nuovo livello è questo:
Vai sulla foto e schiacci contemporaneamente i tasti
control+c (copi), e poi control+v (incolli)
In questo modo inizi a modificare questo livello mentre l’altro rimane inalterato.
Ora per replicare il mio video, tu potresti ripetere due volte control+v ed avrai due nuovi livelli identici
Mettiamo che tu voglia modificare il cielo n modo che diventi più scuro e che il terreno diventi più chiaro….
Vai sul secondo livello creato e inizia a scurire la foto in modo che il cielo diventi più scuro, magari abbassando un po’ la luminosità generale è un po’ abbassando la luminosità solo dell’azzurro.
Nascondi questo livello e seleziona il livello sottostante
Aqui aumenta la luminosità per illuminare la parte scura della foto agendo sul generale e sui vari colori presenti
Dopodiché torna al livello superiore, selezionalo,
Seleziona lo strumento gomma ed inizia a cancellare la parte inferiore della foto
In questo modo sarà come sfondare la foto sopra per vedere cosa c’è sotto.
Fai delle prove e vedrai che poi ti verrà famigliare
@@mauriziovecchi Scusa , sono un poco tardo col PC,ma ora ci sono riuscito.. GRAZIE
Ciao Maurizio, scusami se scrivo tanto tempo dopo l'uscita del video, io invece di adottare la doppia esposizione uso l'HDR della mia Olympus, 3 scatti
1 esposto correttamente
1 sovraesposto +2
1 sottoesposto -2
poi a casa con camera raw unisco e lavoro sul file.
Io mi trovo bene, tu cosa ne pensi?
Ti ringrazio tantissimo, al prossimo video
@@alfonsozavagnin2615 Ciao Alfonso, io non amo l’hdr ma se usato con criterio è come fare il braketing e, “in un certo qual modo”, fare la doppia esposizione.
Gestire manualmente vari scatti per ampliare la gamma dinamica è un po’ macchinoso per chi non ha pratica ma è più facile.
Secondo il mio modo di vedere e di lavorare, è possibile ottenere un risultato più attendibile perché vai a cancellare o gestire luci e ombre solo dove vuoi tu, intervenendo con i livelli e con la gommina per cancellare ciò che non serve.
Quando ne ho bisogno, intervengo su più livelli anche per la gestione dei colori. Se ci prendi la mano puoi ottenere risultati sorprendenti, unico neo il tempo ma lo impiegheresti comunque.
Alla prossima
Maurizio questa è la vera pp ....purtroppo lo sappiamo solo noi che veniamo dal rullino.....e nn facevi ad ogni uscita....300/400 scatti........
La Vera post produzione sta nella pre… produzione
Facendoti anche io i complimenti, mi permetto di suggerirti di usare le maschere di livello ed i pennelli bianco e nero, al posto della gomma. La gomma è un sistema distruttivo e non ti da modo di ritornare sui tuoi passi dopo aver fatto altre modifiche, mentre usando le maschere puoi recuperare in qualsiasi momento parti di immagine che avevi precedentemente nascosto (e non cancellato).
Ciao Daniele, grazie per il tuo intervento
Uso regolarmente le maschere per operazioni più complesse ma questa soluzione è estremamente elementare, si tratta di rimuovere quello che è in eccesso con 2/3 passaggi al massimo. Con questo metodo, infatti, volevo incoraggiare gli utenti a risolvere il problema della gamma dinamica senza dover ricorrere ai filtri graduati e senza ricorrere all’hdr per la quale io non ho simpatia. Grazie, presto
Complimenti, prossimo step, devo farmi un programma di fotoritocco che sia decente.
Cosa usi in genere!
Gimpy, ma il più delle foto le ritocco con smartphone: Snapseed o Ligrtoom mobile
@@mariopierini7289 se riesci a lavorarci bene, e se non hai particolari esigenze di stampa, puoi evitare software costosi come gli Adobe, anche se sono oramai gli standard.
Ottimo ma come risultato finale vedo la parte bassa dell'immagine ancora un pò sottoesposta, darei più luce a livello locale con una selezione e anche sull'acqua azzarderei delle curve per esaltare maggiormente i riflessi. Opinione personale.
Certo Max, concordo ma questo video serviva prevalentemente a risolvere la doppia esposizione tralasciando lo sviluppo dedicato alla foto.
Grazie
@@mauriziovecchi ok grazie a te
Secondo il mio umile parere , non siamo in grado di accettare i limiti del digitale in fase di scatto.
Inutile aumentare i bianchi,aprire le ombre , scurire il cielo ecc ecc .... Non è più fotografia ma semplicemente giocare con il PC e ingannare noi stessi.
Ciao Fabrizio, è un discorso tanto semplice quanto complesso.
Se ti riferisci alla posta produzione si risolve subito dicendo che “c’è sempre stata”, tutti i fotografi l’hanno sempre fatta in camera oscura.
Ma detta così è come sbarazzarsi del problema o non volerlo accettare, perché un problema c’è, e non solo per le fotocamere digitali, ma per tutto ciò che simula l’occhio umano la cui gamma dinamica è ancora difficile da raggiungere.
Dobbiamo quindi essere coerenti e distinguere la post produzione di chi gioca con il pc, e chi cerca di equilibrare la gamma dinamica come è stato sempre fatto con la fotografia analogica.
Poi c’è un altro aspetto che crea ulteriore confusione, cioè la figura dell’artista che invece di usare il pennello per dipingere, come farebbe un pittore, usa la fotocamera e tutti gli strumenti digitali per realizzare quello che lui ha in mente.
Ovvio che questa non è fotografia, ma una forma d’arte.
Anche la fotografia è una forma d’arte che però implica una luce attraverso la quale il fotografo “dipinge” il sensore.
Però sono d’accordo con te, una luce ci deve essere, non la puoi inventare dopo, un colore ci deve essere e non puoi stravolgerlo completamente.
Ecco, il fotografo non è solo il fotocopiatore di una scena, ma se lui esiste e ha una personalità, un’idea, un carattere, un’emozione, la deve portare obbligatoriamente nella scena che andrà a fotografare.
Ti riporto all’argomento del video… sebbene io non dia amante della pp, devo però condividere certi interventi, tra cui l’aumento della gamma dinamica, magari con una doppia esposizione, anche perché essendo onesti, l’occhio umano non vede una sovra o sotto esposizione ma proprio perché ha una gamma dinamica più ampia riesce ad equilibrare tutto. Lo so che non condivido questo pensiero che, a dire il vero non condividevo neanche io, ma dobbiamo uscire da questa rigidità e prendersi la libertà di fare quei piccoli aggiustamenti necessari.
Ripeto, al tempo del l’analogica usavamo una pellicola più sensibile, con più o meno grana, con toni più o meno caldi, con colori più o meno saturi, e quando andavamo in laboratorio davamo istruzioni per migliorare la gamma tonale.
Ciao, Fabrizio, alla prossima
Ti ringrazio per l'intervento. Sei una persona limpida e hai chiarito esattamente la tua posizione che , dopo la tua esausta spiegazione , accetto più volentieri.
A presto.