Ciao, ho guardato solo parzialmente il video, finirò più tardi. Ma dico comunque la mia ;-) Io pratico attività di vita in natura da ormai una vita, decenni e decenni, appassionato e fissato a tal punto da aver fatto esperienze di vita selvatica, primitiva, parecchie volte ed anche per lunghi periodi. Parlo di un anno nei boschi, poi vari mesi e poi molto spesso ancora oggi, di botte da settimane. Esperienze intese solo col vestiario e basta, tutto il resto in base alla natura, a quello che si trova. "Survival", "bushcraft" & "Co" secondo me non hanno una definizione "pratica" assoluta, perché di fatto quello che conta é ciò che avviene della pratica quando si vivono realmente e tutto ciò riguarda semplicemente il saper fare quello che serve esser fatto per andare avanti. Spesso di dice che "sopravvivere" é differente che "vivere", che riguarda il saper fare qualcosa solo per un breve periodo fintanto da ricevere aiuto. Secondo me "sopravvivere" e "vivere" sono la stessa cosa e le tempistiche, anche in situazioni d'emergenza, non possono essere predefinite a priori. Nemmeno il genere di emergenza può essere definito a priori. Quindi per me significa essere in grado di arrangiarsi per quanto serve e in base a dove serve, questo porta ad interessarsi, apprendere, fare esperienza, in vari contesti, in varie situazioni, ecc avendo la competenza di farcela a tempo indeterminato anche solo con se stessi! Indifferentemente da tutto. Poi a livello di passatempo, di fare video, scrivere su blog & Co. la differenza stà nella genuina rappresentazione della realtà, oppure del voler teatralizzare, fare regia, fare "show" o fare qualcosa per divertirsi ed intrattenere. Ma per esperienza sono convinto che non ha alcuna definizione definita e soprattutto non ha nulla a che fare con il solo ambiente militare e questioni analoghe. È una cosa a se che riguarda le capacità. Difficile spiegare il concetto,... Ma sono convinto che sia così, sia per le mie esperienze personali, sia per le dinamiche che si creano quando invito e chiedo alla gente di unirsi nella realtà di queste "conoscenze" che messe assieme riguardano quello che in definitiva tutti fanno quando escono e parlano di bushcraft, survival, ecc... Poi che la si vive seriamente o come un gioco, quello é personale.
Grazie per il tuo contributo. Io credo che oggi come in passato l'uomo ha la stringente necessità di definire il mondo che lo circonda e i concetti che vive e pensa. Un uomo con vocabolario di 1000 parole avrà più difficoltà ad esprimersi o a porre a se stesso le dovute domande. Così credo occorra cercare sempre il senso delle cose e se questo senso dovesse sfuggire occorrerà cercarlo ancora. E' a questa ricerca che è legata la nostra evoluzione sociale, tecnologica, spirituale e morale. Io ho ovviamente voluto dare una MIA personale interpretazione a questa tematica. Il tuo discorso credo verta sulla visione, quasi esistenziale, di questi temi da parte di un appassionato che vive costantemente queste esperienze. Il mio approccio descrittivo invece è finalizzato alla quasi totalità della popolazione umana che tende a vivere a in contesti antropizzati e comunitari, dove la propria sussistenza è maggiormente garantita potendo contare sul beneficio di una struttura sociale e materiale organizzata. Poi ovviamente queste rimangono mie idee😁
@@lorsodailunghicoltelli Figurati, questi temi mi provocano sempre interesse. Capisco la questione sociale, antropizzata, ecc ma se ci si fà spesso quando in società la gente parla di sopravvivenza, bushcraft, ecc lo fà riferendosi alle stesse cose di cui ho parlato, vivere in natura, quel dire di sapersela cavare, ecc e quindi penso che i due mondo vengano comunque molto spesso separati proprio dalle persone coinvolte. Spesso manca l'aspetto pratico, la coerenza nel vivere realmente quello di cui si parla. Ovviamente se si parla di un contesto sociale, urbano, ecc le risorse sono differenti rispetto a se ci si riferisce ai contesti di vita in natura. Ma spesso, quasi sempre, questi argomenti sono trattati riferendosi appunto all'ambiente selvaggio, natura e quindi distaccati dal contesto urbano, sociale, ecc. La questione del "senso delle cose" é proprio una delle mie filosofie principali, ovvero, "perché mi interesso alla natura, alla capacità di viverci e in generale di essere in grado di provvedere a me stesso e alla mia famiglia? Idem nella vita quotidiana nelle zone urbane". Penso che il punto sia proprio non interessarsi a qualcosa solo per "moda", "apparenze", ecc ma facendolo con concretezza e realtà. D'altra parte la vita é fatta di realtà e le parole servono, dovrebbero servire, per descrivere quel che si fà. Se si parla di "sopravvivenza urbana" ma si dipende dagli altri, ovvio che é fattibile e ci stà,... ma fino ad un certo punto, perché se mancano gli altri si perde quella capacità? Solo se non ci si interessa a 360° a tutto. Non sono critiche ovviamente, ma considerazioni che tengono conto di tutti gli aspetti. Poi come si diceva, ognuno interpreta le cose alla propria maniera e solo nella realtà vien fuori se si é andati abbastanza a fondo o se si é rimasto troppo in superficie. Per me "sopravvivenza" e "bushcraft" già di loro sono cose sia separate, sia unite. Proprio per le parole stesse "bush" non riguarda per esempio le zone urbane. Sopravvivenza invece riguarda il saper vivere, idealmente con tutti gli aiuti possibili, ma realisticamente, in base a se stessi e alla propria preparazione. IDEM, SONO SOLO MIE CONSIDERAZIONI. Non esistono verità assolute, soprattutto su queste cose,... O meglio, le verità escono, purtroppo, solo nel momento della necessità ;-) SALUTI
@@lorsodailunghicoltelli Figurati e grazie a te per il confronto "educato" e "rispettoso" che al giorno d'oggi non é per niente scontato, soprattutto se si hanno visioni differenti. GRAZIE MILLE. La cosa più importante é fare quello che rende felici, il mondo é già ricco di sofferenza, difficoltà, cose brutte,... quindi alla fin fine conta godersi le proprie passioni, interessi, ecc in base alle proprie visioni. A PRESTO, BUONA CONTINUAZIONE
Simone, questo abbinamento teoria pratica condito il tutto con il burro d'arachidi rende il video ultrainteressante. A parte gli scherzi è sempre interessante ascoltarti, doni tantissimi spunti di riflessione su argomenti per alcuni aimé totalmente sconosciuti. La zona di (finto) confort spesso anestetizza molte potenzialità fisiche ma soprattutto mentali rendendoci deboli ma forse è proprio cosi che ci vogliono. La coppia Orso dai lunghi coltelli/ The gray wolf tanta roba!!!! Grazie per il video interessantissimo dal primo all'ultimo minuto
Ciao Stefano!!! Grazie a te per l'apprezzamento e i tuoi spunti di riflessione sulla zona di comfort. Spero di poterci vedere presto per una bella attività all'aria aperta. Ovviamente ci portiamo anche Marco, Garcia e il Nacchero😉
Complimenti, sempre video interessanti. Sono contento di aver conosciuto questo canale. Molto divertente la rubrica che tieni insieme agli altri due esperti : Blade in Italy. Ed ho tipo rivisto 10 volte la scena in cui hai inserito la " clip di Theoden", da sbellicarsi 😂
Ciao Valerio! Grazie per l'apprezzamento, lo apprezzo enormemente 🤣. Scherzi a parte sono felice di sapere che il mio impegno è apprezzato. P.s. Rido ogni volta che vedo quella clip😂🔥🔥🔥
Purtroppo non sono riuscito a vedere tutto il video perché non avevo tempo a sufficienza, però le tue riflessioni le trovo molto interessanti. Condivido molto di quello che dici e di cui ero io stesso intenzionato a fare dei video e che proporrò in futuro. Sicuramente la sopravvivenza, tolto un contesto primitivo , nasce per obbiettivi ed esigenze economiche. Di esplorazioni, in cerca di risorse, spesso inviate con strumenti bellici, vedasi ad esempio i Romani. La paura dell' ignoto e di rischi ha sempre messo in condizione le civiltà all' epoca più evolute ad inviare la forza bellica quale loro rappresenza ed in esplorazione. Credo che sarà sempre così, perché la paura dell' ignoto porta l' uomo a "prepararsi al peggio sperando per il meglio". Saluti
Ciao, grazie per l'apprezzamento! Penso anch'io che il concetto di sopravvivenza come la intendiamo noi sia nata paradossalmente da noi stessi. Prima della storia era un assioma il dover sopravvivere e quindi non credo ci fosse distinzione tra vivere e sopravvivere. Come al solito la fanno da padroni gli interessi umani🤣. Grazie per essere passato! A presto.
Una vera lezione universitaria, ma con la tua simpatia che la rende godibilissima anche se i concetti non sono affatto scontati. In effetti a volte abbiamo negli occhi le immagini di alcuni esaltati americani, ma essere preparati a qualcosa di inaspettato può fare la differenza, non solo per noi ma anche per altre persone. Penso ad esempio alle alluvioni (non rare in Italia) o a un “semplice” incidente stradale. Video da salvare e rivedere, in attesa dei prossimi. (P. S. Essendo intollerante ai legumi, ho provato il burro di mandorle… attento, dà dipendenza!) Ciao grandi!
Ciao Roberto, sei davvero troppo gentile 😅. Purtroppo occorre sempre essere un passo avanti per evitare o tamponare degnamente un imprevisto. Come dici tu l'Italia è un paese fortemente interessato da molteplici fenomeni disastrosi, cosa di cui gran parte della popolazione sembra non pre-occuparsi. Spero di aver davvero apportato un contenuto che possa aver instillato la curiosità e la voglia di approfondire l'argomento. Grazie ancora e a presto😉🙏
Hai centrato il punto. Anche secondo me l'associazione survival /militare è nata dal momento che si è levata la leva obbligatoria e l'esercito è rimasto composto da professionisti. In questo modo lo stato riesce ad investire di più sulla loro preparazione. Una volta l'associazione si faceva solo con i reparti speciali. Io, per esempio, credo di essere stato uno tra gli ultimi a fare la leva obbligatoria prima che fosse tolta e non solo non mi è stato insegnato nulla sulla sopravvivenza ma, addirittura, ricordo di essere andato a sparare due sole volte in un anno. Vabbè, considerazioni a parte, per quanto uno stato possa investire su equipaggiamento e addestramento, non dimentichiamo mai che il capitale più grosso lo mette sempre il soldato... con la propria vita! Buona serata 💪
Argomento interessante! E si vede che hai una preparazione a 360°. Viviamo nel nostro mondo artificiale e spesso ci dimentichiamo della vera natura selvaggia. Tutti dovremmo imparare le tecniche di sopravvivenza, così come anche altre cose, penso al primo soccorso, cose che riguardano il mare, educazione stradale, civica, sessuale, finanziaria ecc... e non concentrarsi solo sui classici argomenti di scuola!
Ciao Claudio per l'apprezzamento, anche se riconosco che la preparazione non è mai abbastanza 🙏. Quello che hai detto èsattamente ciò che volevo passasse, occorre incrementare le proprie competenze in tutti i campi possibili. Il che, oltre ad aumentare le nostre possibilità di cavarcela, credo ci renda delle persone migliori🙂
Ciao Simone, mi complimento per la capacità comunicativa e per la passione che ci metti nel condurre sia il canale, e sia l' attività in natura... Sicuramente avrai già letto qualche mio commento qua e la' anche su altre piattaforme (avventurosamente), e il mio pensiero rimane sempre quello: mi trovi concorde su quanto hai spiegato, tuttavia la linea di fraintendimento rimane molto sottile...ovvero, non posso pianificare da casa situazioni "survival". È come se dicessi: "ciao mamma, vado a perdermi nei boschi, a nutrirmi di muschio e poi torno a casa"...🤦🏻♂️ Ci sta addestrarsi a tecniche definite "survival", acquisire manualità con strumenti di vario genere, aprire la mente nel trovare molteplici utilizzi negli oggetti non propriamente creati allo scopo, all' improvvisazione e all' arrangiarsi...Ok...tutto bellissimo! Ma come ben dici tu: è necessario rivolgersi a professionisti; partire da una base, farsi seguire e poi lasciarsi andare...ma sempre trovando equilibrio tra scienza e coscenza... altrimenti ci si può trovare davvero nei casini, innescando un incendio, o mettendo a rischio la propria vita solo perchè "l' ho visto fare in tv e su TH-cam"... Ad ogni modo, mi permetto di aggiungere che ci vuole una sana dose di "attitudine" nel praticare questo stile di vita...si possono acquisire grandi saperi in merito, ma se poi si ha paura del buio o di stare soli, sconsiglio questa pratica...lo s.t.o.p. non basterebbe... Basta, ho scritto fin troppo...mi fa piacere sapere che hai a cuore l'argomento e so che saprai divulgare i concetti in maniera simpatica ed impeccabile... a presto 👍🏻👍🏻👍🏻
Ciao Gabriele! Grazie davvero per i tuoi apprezzamenti, e per la maniera cordiale e assertiva con cui ti sei espresso. Sono d'accordo con te, occorre molta umiltà e coscienza per avvicinarsi a queste pratiche. Come poi dici anche tu, la situazione reale è impossibile da prevedere, quindi possiamo solo abbassare il coefficiente di rischio senza purtroppo poterlo eliminare. Questo è ... 😅 Spero di far bene anche nelle prossime due puntate. Vedremo 🤞🏻. Un abbraccio e grazie ancora per il tuo contributo 😉
Davvero un bel video, interessante nel contenuto e ben esposto nella dialettica. Mi hanno colpito le parole "istinto ancestrale" e credo che dietro ad esse si celi ogni cosa. Se andiamo indietro nella storia tutti gli uomini erano survivalisti, almeno finché non si è deciso di dare origine a comunità iniziando quel processo di civilizzazione che, se da una parte ha migliorato la qualità della vita, dall'altra ha fatto sì che certi istinti andassero sopiti. Istinti che, peraltro, hanno tutte le forme di vita su questo pianeta. È un po' come se si facesse nascere e crescere un animale in cattività. Dal momento che viene liberato avrà scarse probabilità di sopravvivere perché avrà perso l'istinto per la caccia. Ecco... Io credo che ciascuno di noi sia un survivalista e che ciascuno possa essere in grado di sopravvivere, soltanto che lo abbiamo dimenticato e occorre che qualcuno risvegli in noi capacità che già abbiamo ma che sono sopite e non siamo in grado di risvegliare da soli. In fondo, il survivalista non è uno che segue la moda del momento e neppure un esaltato. Più semplicemente (o filosoficamente) è chi abbraccia un ritorno alle origini perché, per quanto tecnologicamente avanzati possiamo essere, siamo uguali a qualsiasi altro animale ed è insito nella nostra natura.
Grazie! Ho riflettuto lungamente sull'argomento e in questo video ho inserito tutti i concetti che mi sono venuti in mente ( e che poi mi sono ricordato ). Effettivamente dimentichiamo spesso che siamo dominati da bisogni e istinti. Il pensiero ottunde la nostra percezione di quello che in realtà è il nostro comportamento🫠
bellissimi tutti e due... diciamo bene ma non benissimo e lo sai perchè... (sono mancati i popcorn..) ahahahahaa... video davvero bello intenso e riflessivo.. sei diventato bravissimo.. e come ti ho promesso quando faremo un bivacco mangerò solo vegetariano... un saluto anche a Marco The Grey Wolf.. che ci ha deliziato di un accensione da vero maestro...!!! 👏💪
Bro sei troppo gentile! Le pop corn le sto tenendo per la.puntata sul bushcraft, sappi però che quando finalmente faremo la nostra uscita di pop corn ne porterò un carrello 🤣. Grazie per I tuoi apprezzamenti, da te li gradisco il doppio! Marco anche mi ha detto che non vede l'ora di fare una bella uscita tutti insieme😁. Chiamiamo anche Stefano (di Natale) e ci spacchiamo😂. Un abbraccione Enry❤️
GIOVANOTTO! AI MIEI TEMPI C'ERA PIÙ RISPETTO PER GLI ANZIANI! Vuol dire che il pacco di semolino che ho vinto al torneo di bocce me lo tengo....😂😂😂😂😂😂😂😂 A parte gli scherzi bravo Simone! Al di là degli scherzi, si vede tutta la dedizione che ci metti nella tua formazione e nei video.
Non so se hai mai letto o ascoltato Mauro Biglino. Al di là dei principi che applica mi ha fatto riflettere una sua affermazione: l’essere umano non ha un habitat. Oggettivamente non esiste un luogo sul nostro pianeta dove siamo adattati a sopravvivere, dove possiamo sopravvivere nudi, senza usare strumenti, così come siamo. E questo mi ha fatto riflettere molto. Così come il fatto, stupido, banale, che noi dobbiamo bollire l’acqua per poterla bere, mentre i gatti preferiscono l’acqua delle pozzanghere a quella fresca del rubinetto 😅 (per non parlare di altri animali come leoni e zebre, che bevono da fonti che per noi sarebbero letali).
Condivido al.100%. Si seguivo Biglino, ha delle teorie interessanti dai cui poter trarre spunti di riflessione. Condiviso appieno la questione della mancanza di un nostro habitat reale. Infatti è il.modo più semplice per spiegare il concetto di dipendenza dalla zona di comfort 😎
@@lorsodailunghicoltelli Biglino ha le sue teorie, ma sicuramente ti apre la mente e ti spinge a leggere la Bibbia, invece che a “fidarti” di quello che ti raccontano. Io l’ho fatto e lo sto facendo e si trovano cose veramente curiose. Tipo se ti serve sapere come è fatto un cadelabro trovi una descrizione molto dettagliata (e lo dice “Dio”, quindi puoi fidarti 😅😜). È uno che ti porta a riflettere, quindi lo trovo positivo solo per questo e penso che è a questo che lui punti (oltre che a vendere libri).
Penso che a qualsiasi cosa apra la mente vada data la.nostra attenzione. Ovviamente stando attenti a non dargli il nostro "cuore". Biglino può essere lo spunto per infinite riflessioni, spero con mente aperta😅
Finito ora di vedere il video….allora…dove posso dare un giudizio dico che il video mi è piaciuto molto, non è per nulla noioso e fila che è un piacere nonostante sia un po’ lungo(rispetto a quelli a cui sono abituato ). Sinceramente credo che lo riguarderò per carpire meglio alcuni concetti che alla prima visione mi sono scappati ….per i miei gusti il format è valido anche se mi rendo conto che sei su un livello piuttosto alto e quindi prendo coscienza di aspetti che poi dovrei mettere in pratica ,come suggerisci, frequentando corsi …. P.S…..guarda che mi sono incontrato col Garcia…e ne sono stato strafelice….mi piacerebbe un giorno farlo anche con te 😊.
Ciao Gianni! Grazie per le considerazioni e gli apprezzamenti! Spero ti piaceranno anche i successivi. Presto faremo un'uscita con Enry e lì si che ci si divertirà un mondo 😁. A presto😉
Ciao Luigi! Credo che l'approccio molto pratico di Lundin sia difficile da trovare, però se proprio dovessi ripiegare su altri due testi che ho avuto modo di leggere realmente di direi " Manuale pratico di sopravvivenza" di Ray Mears e " Il manuale del trapper" di Andrea Mercanti. Forse questi due sono più orientati al bushcraft ( specialmente il secondo, infatti sarà quello che indicherò nella puntata del bushcraft appunto ) ma credo che oggi come oggi non ci sia molto sul mercato. Mi consigliarono tempo fa il "Manuale del S.A.S." ma non l'ho letto 😅.
Ma civile e civilistico è la stessa cosa?🤔 Scusa 🙏 sono dell' idea che il contatto con le cose rende il tuo giudizio più lucido; ovviamente questo contatto non è detto che sia sempre "benevolo" x questo mi piace ascoltare persone informate quindi pensanti. Grazie 🙏
Ciao Diego! Giuro che mentre lo dicevo ho avuto il tuo stesso dubbio🤣. In realtà non sono sicuro, ma propendo più per "civile"🫠. Grazie per il tuo feedback💪😉🔥
La prima immagine, per me, è Nudi e Crudi! 😅 ok, è un programma televisivo, sicuramente costruito, però ce ne vuole a stare in mezzo alla giungla nudo soltanto con un coltello e sperare di catturare un alligatore per non morire di fame! 😅
Madonna... poveracci non li invidio proprio 😅. Anche se credo che quella sia più una resistenza fisica alle penitenze che vera e propria capacità . Mio modestissimo parere 😅
@@lorsodailunghicoltelli non so se lo segui o lo hai mai visto ma alcuni concorrenti sono veramente molto bravi (Matt per me è il migliore) e mi hanno convinto che alcune persone potrebbero tranquillamente sopravvivere anche in quelle condizioni. Altre invece tirano a campare (o a non morire) fino a che non li vanno a riprendere. Molti infatti puntano sulle riserve di grasso, ma quando sei circondato da insetti giorno e notte e se bevi vomiti anche l’anima, il grasso ti serve a poco.
Che bel video veramente fa riflettere. Ma soprattutto bello vedervi assieme, vi lovvo ❤😂😂😂 Attendo le prossime puntate!
Ohì Dani!!!
Grazie ti lovviamo anche noi.
Basta però parlare petaloso te prego😂.
Appena possibile uscirà la seconda parte😁
@@lorsodailunghicoltelli e aspetta di sentire il corsivoeeee 😂
🤣🤣🤣🤣
Ciao, ho guardato solo parzialmente il video, finirò più tardi. Ma dico comunque la mia ;-) Io pratico attività di vita in natura da ormai una vita, decenni e decenni, appassionato e fissato a tal punto da aver fatto esperienze di vita selvatica, primitiva, parecchie volte ed anche per lunghi periodi. Parlo di un anno nei boschi, poi vari mesi e poi molto spesso ancora oggi, di botte da settimane. Esperienze intese solo col vestiario e basta, tutto il resto in base alla natura, a quello che si trova. "Survival", "bushcraft" & "Co" secondo me non hanno una definizione "pratica" assoluta, perché di fatto quello che conta é ciò che avviene della pratica quando si vivono realmente e tutto ciò riguarda semplicemente il saper fare quello che serve esser fatto per andare avanti. Spesso di dice che "sopravvivere" é differente che "vivere", che riguarda il saper fare qualcosa solo per un breve periodo fintanto da ricevere aiuto. Secondo me "sopravvivere" e "vivere" sono la stessa cosa e le tempistiche, anche in situazioni d'emergenza, non possono essere predefinite a priori. Nemmeno il genere di emergenza può essere definito a priori. Quindi per me significa essere in grado di arrangiarsi per quanto serve e in base a dove serve, questo porta ad interessarsi, apprendere, fare esperienza, in vari contesti, in varie situazioni, ecc avendo la competenza di farcela a tempo indeterminato anche solo con se stessi! Indifferentemente da tutto. Poi a livello di passatempo, di fare video, scrivere su blog & Co. la differenza stà nella genuina rappresentazione della realtà, oppure del voler teatralizzare, fare regia, fare "show" o fare qualcosa per divertirsi ed intrattenere. Ma per esperienza sono convinto che non ha alcuna definizione definita e soprattutto non ha nulla a che fare con il solo ambiente militare e questioni analoghe. È una cosa a se che riguarda le capacità. Difficile spiegare il concetto,... Ma sono convinto che sia così, sia per le mie esperienze personali, sia per le dinamiche che si creano quando invito e chiedo alla gente di unirsi nella realtà di queste "conoscenze" che messe assieme riguardano quello che in definitiva tutti fanno quando escono e parlano di bushcraft, survival, ecc... Poi che la si vive seriamente o come un gioco, quello é personale.
Grazie per il tuo contributo.
Io credo che oggi come in passato l'uomo ha la stringente necessità di definire il mondo che lo circonda e i concetti che vive e pensa.
Un uomo con vocabolario di 1000 parole avrà più difficoltà ad esprimersi o a porre a se stesso le dovute domande.
Così credo occorra cercare sempre il senso delle cose e se questo senso dovesse sfuggire occorrerà cercarlo ancora.
E' a questa ricerca che è legata la nostra evoluzione sociale, tecnologica, spirituale e morale.
Io ho ovviamente voluto dare una MIA personale interpretazione a questa tematica.
Il tuo discorso credo verta sulla visione, quasi esistenziale, di questi temi da parte di un appassionato che vive costantemente queste esperienze.
Il mio approccio descrittivo invece è finalizzato alla quasi totalità della popolazione umana che tende a vivere a in contesti antropizzati e comunitari, dove la propria sussistenza è maggiormente garantita potendo contare sul beneficio di una struttura sociale e materiale organizzata.
Poi ovviamente queste rimangono mie idee😁
@@lorsodailunghicoltelli Figurati, questi temi mi provocano sempre interesse. Capisco la questione sociale, antropizzata, ecc ma se ci si fà spesso quando in società la gente parla di sopravvivenza, bushcraft, ecc lo fà riferendosi alle stesse cose di cui ho parlato, vivere in natura, quel dire di sapersela cavare, ecc e quindi penso che i due mondo vengano comunque molto spesso separati proprio dalle persone coinvolte. Spesso manca l'aspetto pratico, la coerenza nel vivere realmente quello di cui si parla. Ovviamente se si parla di un contesto sociale, urbano, ecc le risorse sono differenti rispetto a se ci si riferisce ai contesti di vita in natura. Ma spesso, quasi sempre, questi argomenti sono trattati riferendosi appunto all'ambiente selvaggio, natura e quindi distaccati dal contesto urbano, sociale, ecc. La questione del "senso delle cose" é proprio una delle mie filosofie principali, ovvero, "perché mi interesso alla natura, alla capacità di viverci e in generale di essere in grado di provvedere a me stesso e alla mia famiglia? Idem nella vita quotidiana nelle zone urbane". Penso che il punto sia proprio non interessarsi a qualcosa solo per "moda", "apparenze", ecc ma facendolo con concretezza e realtà. D'altra parte la vita é fatta di realtà e le parole servono, dovrebbero servire, per descrivere quel che si fà. Se si parla di "sopravvivenza urbana" ma si dipende dagli altri, ovvio che é fattibile e ci stà,... ma fino ad un certo punto, perché se mancano gli altri si perde quella capacità? Solo se non ci si interessa a 360° a tutto. Non sono critiche ovviamente, ma considerazioni che tengono conto di tutti gli aspetti. Poi come si diceva, ognuno interpreta le cose alla propria maniera e solo nella realtà vien fuori se si é andati abbastanza a fondo o se si é rimasto troppo in superficie. Per me "sopravvivenza" e "bushcraft" già di loro sono cose sia separate, sia unite. Proprio per le parole stesse "bush" non riguarda per esempio le zone urbane. Sopravvivenza invece riguarda il saper vivere, idealmente con tutti gli aiuti possibili, ma realisticamente, in base a se stessi e alla propria preparazione. IDEM, SONO SOLO MIE CONSIDERAZIONI. Non esistono verità assolute, soprattutto su queste cose,... O meglio, le verità escono, purtroppo, solo nel momento della necessità ;-) SALUTI
Grazie infinite per il contributo delle tue considerazioni, arricchiscono infinitamente il concetto che volevo esprimere 😉.
A presto🙂
@@lorsodailunghicoltelli Figurati e grazie a te per il confronto "educato" e "rispettoso" che al giorno d'oggi non é per niente scontato, soprattutto se si hanno visioni differenti. GRAZIE MILLE. La cosa più importante é fare quello che rende felici, il mondo é già ricco di sofferenza, difficoltà, cose brutte,... quindi alla fin fine conta godersi le proprie passioni, interessi, ecc in base alle proprie visioni. A PRESTO, BUONA CONTINUAZIONE
🙏🙏🙏
Simone, questo abbinamento teoria pratica condito il tutto con il burro d'arachidi rende il video ultrainteressante. A parte gli scherzi è sempre interessante ascoltarti, doni tantissimi spunti di riflessione su argomenti per alcuni aimé totalmente sconosciuti. La zona di (finto) confort spesso anestetizza molte potenzialità fisiche ma soprattutto mentali rendendoci deboli ma forse è proprio cosi che ci vogliono. La coppia Orso dai lunghi coltelli/ The gray wolf tanta roba!!!! Grazie per il video interessantissimo dal primo all'ultimo minuto
Ciao Stefano!!!
Grazie a te per l'apprezzamento e i tuoi spunti di riflessione sulla zona di comfort.
Spero di poterci vedere presto per una bella attività all'aria aperta.
Ovviamente ci portiamo anche Marco, Garcia e il Nacchero😉
@@lorsodailunghicoltelli non vedo l'ora, non vedo l'ora.....
Daje😉
Grazie Stefano un saluto, spero ci si veda presto!
Complimenti, sempre video interessanti. Sono contento di aver conosciuto questo canale. Molto divertente la rubrica che tieni insieme agli altri due esperti : Blade in Italy.
Ed ho tipo rivisto 10 volte la scena in cui hai inserito la " clip di Theoden", da sbellicarsi 😂
Ciao Valerio!
Grazie per l'apprezzamento, lo apprezzo enormemente 🤣.
Scherzi a parte sono felice di sapere che il mio impegno è apprezzato.
P.s.
Rido ogni volta che vedo quella clip😂🔥🔥🔥
Purtroppo non sono riuscito a vedere tutto il video perché non avevo tempo a sufficienza, però le tue riflessioni le trovo molto interessanti. Condivido molto di quello che dici e di cui ero io stesso intenzionato a fare dei video e che proporrò in futuro. Sicuramente la sopravvivenza, tolto un contesto primitivo , nasce per obbiettivi ed esigenze economiche. Di esplorazioni, in cerca di risorse, spesso inviate con strumenti bellici, vedasi ad esempio i Romani.
La paura dell' ignoto e di rischi ha sempre messo in condizione le civiltà all' epoca più evolute ad inviare la forza bellica quale loro rappresenza ed in esplorazione. Credo che sarà sempre così, perché la paura dell' ignoto porta l' uomo a "prepararsi al peggio sperando per il meglio".
Saluti
Ciao, grazie per l'apprezzamento!
Penso anch'io che il concetto di sopravvivenza come la intendiamo noi sia nata paradossalmente da noi stessi.
Prima della storia era un assioma il dover sopravvivere e quindi non credo ci fosse distinzione tra vivere e sopravvivere.
Come al solito la fanno da padroni gli interessi umani🤣.
Grazie per essere passato!
A presto.
Una vera lezione universitaria, ma con la tua simpatia che la rende godibilissima anche se i concetti non sono affatto scontati. In effetti a volte abbiamo negli occhi le immagini di alcuni esaltati americani, ma essere preparati a qualcosa di inaspettato può fare la differenza, non solo per noi ma anche per altre persone. Penso ad esempio alle alluvioni (non rare in Italia) o a un “semplice” incidente stradale. Video da salvare e rivedere, in attesa dei prossimi.
(P. S. Essendo intollerante ai legumi, ho provato il burro di mandorle… attento, dà dipendenza!) Ciao grandi!
Ciao Roberto, sei davvero troppo gentile 😅.
Purtroppo occorre sempre essere un passo avanti per evitare o tamponare degnamente un imprevisto.
Come dici tu l'Italia è un paese fortemente interessato da molteplici fenomeni disastrosi, cosa di cui gran parte della popolazione sembra non pre-occuparsi.
Spero di aver davvero apportato un contenuto che possa aver instillato la curiosità e la voglia di approfondire l'argomento.
Grazie ancora e a presto😉🙏
Hai centrato il punto. Anche secondo me l'associazione survival /militare è nata dal momento che si è levata la leva obbligatoria e l'esercito è rimasto composto da professionisti. In questo modo lo stato riesce ad investire di più sulla loro preparazione. Una volta l'associazione si faceva solo con i reparti speciali. Io, per esempio, credo di essere stato uno tra gli ultimi a fare la leva obbligatoria prima che fosse tolta e non solo non mi è stato insegnato nulla sulla sopravvivenza ma, addirittura, ricordo di essere andato a sparare due sole volte in un anno.
Vabbè, considerazioni a parte, per quanto uno stato possa investire su equipaggiamento e addestramento, non dimentichiamo mai che il capitale più grosso lo mette sempre il soldato... con la propria vita!
Buona serata 💪
Concordo in pieno!
Buona serata anche a te Ugo!
È stato un piacere!
Ciao .ho visto e rivisto il video intrigante quello che dici ...aspetto gli altri.....bravo 👏
Grazie Andrea proverò a farli uscire presto😅
Argomento interessante! E si vede che hai una preparazione a 360°. Viviamo nel nostro mondo artificiale e spesso ci dimentichiamo della vera natura selvaggia. Tutti dovremmo imparare le tecniche di sopravvivenza, così come anche altre cose, penso al primo soccorso, cose che riguardano il mare, educazione stradale, civica, sessuale, finanziaria ecc... e non concentrarsi solo sui classici argomenti di scuola!
Ciao Claudio per l'apprezzamento, anche se riconosco che la preparazione non è mai abbastanza 🙏.
Quello che hai detto èsattamente ciò che volevo passasse, occorre incrementare le proprie competenze in tutti i campi possibili.
Il che, oltre ad aumentare le nostre possibilità di cavarcela, credo ci renda delle persone migliori🙂
Puntata stupenda. Contento di aver trovato tempo per averla recuperata. 🎉
Grazie mille, sono felice di aver prodotto un contenuto apprezzato 😅🙏
La penso allo stesso modo 😊
Grazie Luca💪🏻😎🔥🔥🔥
Ciao Simone, mi complimento per la capacità comunicativa e per la passione che ci metti nel condurre sia il canale, e sia l' attività in natura...
Sicuramente avrai già letto qualche mio commento qua e la' anche su altre piattaforme (avventurosamente), e il mio pensiero rimane sempre quello: mi trovi concorde su quanto hai spiegato, tuttavia la linea di fraintendimento rimane molto sottile...ovvero, non posso pianificare da casa situazioni "survival". È come se dicessi: "ciao mamma, vado a perdermi nei boschi, a nutrirmi di muschio e poi torno a casa"...🤦🏻♂️
Ci sta addestrarsi a tecniche definite "survival", acquisire manualità con strumenti di vario genere, aprire la mente nel trovare molteplici utilizzi negli oggetti non propriamente creati allo scopo, all' improvvisazione e all' arrangiarsi...Ok...tutto bellissimo! Ma come ben dici tu: è necessario rivolgersi a professionisti; partire da una base, farsi seguire e poi lasciarsi andare...ma sempre trovando equilibrio tra scienza e coscenza... altrimenti ci si può trovare davvero nei casini, innescando un incendio, o mettendo a rischio la propria vita solo perchè "l' ho visto fare in tv e su TH-cam"...
Ad ogni modo, mi permetto di aggiungere che ci vuole una sana dose di "attitudine" nel praticare questo stile di vita...si possono acquisire grandi saperi in merito, ma se poi si ha paura del buio o di stare soli, sconsiglio questa pratica...lo s.t.o.p. non basterebbe...
Basta, ho scritto fin troppo...mi fa piacere sapere che hai a cuore l'argomento e so che saprai divulgare i concetti in maniera simpatica ed impeccabile... a presto 👍🏻👍🏻👍🏻
Ciao Gabriele!
Grazie davvero per i tuoi apprezzamenti, e per la maniera cordiale e assertiva con cui ti sei espresso.
Sono d'accordo con te, occorre molta umiltà e coscienza per avvicinarsi a queste pratiche.
Come poi dici anche tu, la situazione reale è impossibile da prevedere, quindi possiamo solo abbassare il coefficiente di rischio senza purtroppo poterlo eliminare.
Questo è ... 😅
Spero di far bene anche nelle prossime due puntate. Vedremo 🤞🏻.
Un abbraccio e grazie ancora per il tuo contributo 😉
Davvero un bel video, interessante nel contenuto e ben esposto nella dialettica.
Mi hanno colpito le parole "istinto ancestrale" e credo che dietro ad esse si celi ogni cosa.
Se andiamo indietro nella storia tutti gli uomini erano survivalisti, almeno finché non si è deciso di dare origine a comunità iniziando quel processo di civilizzazione che, se da una parte ha migliorato la qualità della vita, dall'altra ha fatto sì che certi istinti andassero sopiti.
Istinti che, peraltro, hanno tutte le forme di vita su questo pianeta.
È un po' come se si facesse nascere e crescere un animale in cattività. Dal momento che viene liberato avrà scarse probabilità di sopravvivere perché avrà perso l'istinto per la caccia.
Ecco... Io credo che ciascuno di noi sia un survivalista e che ciascuno possa essere in grado di sopravvivere, soltanto che lo abbiamo dimenticato e occorre che qualcuno risvegli in noi capacità che già abbiamo ma che sono sopite e non siamo in grado di risvegliare da soli.
In fondo, il survivalista non è uno che segue la moda del momento e neppure un esaltato. Più semplicemente (o filosoficamente) è chi abbraccia un ritorno alle origini perché, per quanto tecnologicamente avanzati possiamo essere, siamo uguali a qualsiasi altro animale ed è insito nella nostra natura.
Grazie!
Ho riflettuto lungamente sull'argomento e in questo video ho inserito tutti i concetti che mi sono venuti in mente ( e che poi mi sono ricordato ).
Effettivamente dimentichiamo spesso che siamo dominati da bisogni e istinti.
Il pensiero ottunde la nostra percezione di quello che in realtà è il nostro comportamento🫠
Bel video, istruttivo e ben congeniato. Saluti a te e a Marco 😊
Ciao Kyt!
Grazie mille, ci siamo davvero divertiti 😁
bellissimi tutti e due... diciamo bene ma non benissimo e lo sai perchè... (sono mancati i popcorn..) ahahahahaa... video davvero bello intenso e riflessivo.. sei diventato bravissimo.. e come ti ho promesso quando faremo un bivacco mangerò solo vegetariano... un saluto anche a Marco The Grey Wolf.. che ci ha deliziato di un accensione da vero maestro...!!! 👏💪
Bro sei troppo gentile!
Le pop corn le sto tenendo per la.puntata sul bushcraft, sappi però che quando finalmente faremo la nostra uscita di pop corn ne porterò un carrello 🤣.
Grazie per I tuoi apprezzamenti, da te li gradisco il doppio!
Marco anche mi ha detto che non vede l'ora di fare una bella uscita tutti insieme😁.
Chiamiamo anche Stefano (di Natale) e ci spacchiamo😂.
Un abbraccione Enry❤️
Grazie per l'apprezzamento Enry Garcia spero chi ci sia presto occasione di conoscersi di persona 😁
GIOVANOTTO! AI MIEI TEMPI C'ERA PIÙ RISPETTO PER GLI ANZIANI!
Vuol dire che il pacco di semolino che ho vinto al torneo di bocce me lo tengo....😂😂😂😂😂😂😂😂
A parte gli scherzi bravo Simone! Al di là degli scherzi, si vede tutta la dedizione che ci metti nella tua formazione e nei video.
Grazie Dario!
I friarielli era davvero buoni, la prossima volta ce li facciamo insieme !!!!!!!
@@lorsodailunghicoltelli sto lavorando per una evoluzione culinaria....😉
Grande🗡️🔥🌳🥾🏴☠️
Grazie Gianluca 🙏
Non so se hai mai letto o ascoltato Mauro Biglino. Al di là dei principi che applica mi ha fatto riflettere una sua affermazione: l’essere umano non ha un habitat. Oggettivamente non esiste un luogo sul nostro pianeta dove siamo adattati a sopravvivere, dove possiamo sopravvivere nudi, senza usare strumenti, così come siamo.
E questo mi ha fatto riflettere molto.
Così come il fatto, stupido, banale, che noi dobbiamo bollire l’acqua per poterla bere, mentre i gatti preferiscono l’acqua delle pozzanghere a quella fresca del rubinetto 😅 (per non parlare di altri animali come leoni e zebre, che bevono da fonti che per noi sarebbero letali).
Condivido al.100%.
Si seguivo Biglino, ha delle teorie interessanti dai cui poter trarre spunti di riflessione.
Condiviso appieno la questione della mancanza di un nostro habitat reale.
Infatti è il.modo più semplice per spiegare il concetto di dipendenza dalla zona di comfort 😎
@@lorsodailunghicoltelli Biglino ha le sue teorie, ma sicuramente ti apre la mente e ti spinge a leggere la Bibbia, invece che a “fidarti” di quello che ti raccontano.
Io l’ho fatto e lo sto facendo e si trovano cose veramente curiose. Tipo se ti serve sapere come è fatto un cadelabro trovi una descrizione molto dettagliata (e lo dice “Dio”, quindi puoi fidarti 😅😜).
È uno che ti porta a riflettere, quindi lo trovo positivo solo per questo e penso che è a questo che lui punti (oltre che a vendere libri).
Penso che a qualsiasi cosa apra la mente vada data la.nostra attenzione. Ovviamente stando attenti a non dargli il nostro "cuore".
Biglino può essere lo spunto per infinite riflessioni, spero con mente aperta😅
Finito ora di vedere il video….allora…dove posso dare un giudizio dico che il video mi è piaciuto molto, non è per nulla noioso e fila che è un piacere nonostante sia un po’ lungo(rispetto a quelli a cui sono abituato ).
Sinceramente credo che lo riguarderò per carpire meglio alcuni concetti che alla prima visione mi sono scappati ….per i miei gusti il format è valido anche se mi rendo conto che sei su un livello piuttosto alto e quindi prendo coscienza di aspetti che poi dovrei mettere in pratica ,come suggerisci, frequentando corsi ….
P.S…..guarda che mi sono incontrato col Garcia…e ne sono stato strafelice….mi piacerebbe un giorno farlo anche con te 😊.
Ciao Gianni!
Grazie per le considerazioni e gli apprezzamenti!
Spero ti piaceranno anche i successivi.
Presto faremo un'uscita con Enry e lì si che ci si divertirà un mondo 😁.
A presto😉
Ma che disquisizioni da seguire con il vocabolario !!
Lo faccio per darmi un tono😂😂😂
Suggerimenti per trovare un libro usato "quando si scatena l'inferno?". Alternative VALIDE secondo te? grazie
Ciao Luigi!
Credo che l'approccio molto pratico di Lundin sia difficile da trovare, però se proprio dovessi ripiegare su altri due testi che ho avuto modo di leggere realmente di direi " Manuale pratico di sopravvivenza" di Ray Mears e " Il manuale del trapper" di Andrea Mercanti.
Forse questi due sono più orientati al bushcraft ( specialmente il secondo, infatti sarà quello che indicherò nella puntata del bushcraft appunto ) ma credo che oggi come oggi non ci sia molto sul mercato.
Mi consigliarono tempo fa il "Manuale del S.A.S." ma non l'ho letto 😅.
Bravo Orso.... Bel video.... e si salutami quel pisano del Na....ro 😂😂😂😂😂
Sempre 🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Ooou qui partano le querele 🤣🤣🤣🤣🤣🤣
@@IKnowaSawSurvival 😂😂😂😂
@@lorsodailunghicoltelli 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
La sorpresa ci sta sempre, ed è meglio avere SEMPRE un piano B... Mi ha pigliato la galaverna af Aprile,ed una tormenta ad agosto. 😂❤
Sono però le cose che rendono più divertente il tutto😂🔥
@@lorsodailunghicoltelli si, caro, ma alle volte rischi veramente la pellagra... 😂
Già😅
Quando hai citato il cesso in discarica già temevo parlassi di approvvigionamento di acqua 😂
A mali estremi 🤣🤣🤣🤣
Ma civile e civilistico è la stessa cosa?🤔 Scusa 🙏 sono dell' idea che il contatto con le cose rende il tuo giudizio più lucido; ovviamente questo contatto non è detto che sia sempre "benevolo" x questo mi piace ascoltare persone informate quindi pensanti. Grazie 🙏
Ciao Diego!
Giuro che mentre lo dicevo ho avuto il tuo stesso dubbio🤣.
In realtà non sono sicuro, ma propendo più per "civile"🫠.
Grazie per il tuo feedback💪😉🔥
Bello ma troppo lungo 😅
Grazie 🤣.
Avevo molto da dire😁
Vi denunzio subito pec come se piovesse ahahahhahahahahaha buhaioli
Sei il nostro Eroe.
Come Urkeee🤣🤣🤣
@@lorsodailunghicoltelli sons of urkeee 🤣🤣
🤣🤣🤣
Urke domina!
Il mio bosco lo riconoscerei tra mille
È davvero un bel posto, molto tranquillo e suggestivo🙃
Ma lei ha i permessi per fare quello che fa nei boschi?
Dipende.
Mia mamma lo sa.
Infatti, certo. Spero di incontrarti nei miei terreni
Dove rimani di zona?
La prima immagine, per me, è Nudi e Crudi! 😅 ok, è un programma televisivo, sicuramente costruito, però ce ne vuole a stare in mezzo alla giungla nudo soltanto con un coltello e sperare di catturare un alligatore per non morire di fame! 😅
Madonna... poveracci non li invidio proprio 😅.
Anche se credo che quella sia più una resistenza fisica alle penitenze che vera e propria capacità .
Mio modestissimo parere 😅
@@lorsodailunghicoltelli non so se lo segui o lo hai mai visto ma alcuni concorrenti sono veramente molto bravi (Matt per me è il migliore) e mi hanno convinto che alcune persone potrebbero tranquillamente sopravvivere anche in quelle condizioni.
Altre invece tirano a campare (o a non morire) fino a che non li vanno a riprendere.
Molti infatti puntano sulle riserve di grasso, ma quando sei circondato da insetti giorno e notte e se bevi vomiti anche l’anima, il grasso ti serve a poco.
Lo seguivo ora è un po' ripetitivo.
E credo che di survival facciano vedere poco perché chi lo segue lo fa soprattutto per vederli litigare
Qual'è il primo motivo per cui la gente muore quando si perde? La vergogna.......
Assolutamente 🫠🤏