Carmine Crocco, dei briganti il Generale - DOC COMPLETO

แชร์
ฝัง
  • เผยแพร่เมื่อ 5 ม.ค. 2025

ความคิดเห็น • 158

  • @delta4charlie
    @delta4charlie 7 ปีที่แล้ว +15

    Le canzoni uniscono un popolo nn scordare! MAI

  • @enrico_semeraroalberobello1522
    @enrico_semeraroalberobello1522 4 ปีที่แล้ว +5

    Ci voleva questo documentario.

  • @enrico_semeraroalberobello1522
    @enrico_semeraroalberobello1522 4 ปีที่แล้ว +5

    Ottimo documentario, fu per il Sud solamente periodo di crisi.

  • @mariorossi9005
    @mariorossi9005 3 ปีที่แล้ว +7

    Finalmente un documentario decente sul brigantaggio dopo anni di pattume neoborbonico

    • @crackednailsrecords4622
      @crackednailsrecords4622 ปีที่แล้ว

      Aldila.della storia ,il presente non lo vedi ?👨‍🦯😂

    • @mariorossi9005
      @mariorossi9005 ปีที่แล้ว

      @@crackednailsrecords4622 cosa c'entra il presente?

    • @MrDisarno
      @MrDisarno ปีที่แล้ว

      La verità sta sempre in mezzo si dice dalle mie parti...lo sai tu questo si !? Perché dovremmo credere a chist ? Si dice pure " la differenza dfra Dio è gli storici, sta nel fatto che Dio non può cambiare la storia".

    • @dm1546
      @dm1546 10 หลายเดือนก่อน +1

      pattume neoborbonico? Ma vatti a leggere le leggi del regno borbonico. Quelli sono documenti oggettivi non ciarpame dei savoiardi

  • @tecladago
    @tecladago 10 ปีที่แล้ว +2

    grazie della pubblicazione !

  • @oscosannita7475
    @oscosannita7475 11 ปีที่แล้ว +14

    ottimo documentario viva i briganti, viva il Sud, viva il Regno delle due Sicilie

  • @djangokek4520
    @djangokek4520 9 หลายเดือนก่อน +1

    Piccolo appunto
    A 7:17 si accenna a Francesco II.
    Ma se all'epoca della violenza subìta dalla madre Carmine aveva 6 anni, allora si sta parlando del 1836. E nel 1836 c'era Ferdinando II e non Francesco.

  • @rutazzurra
    @rutazzurra 11 ปีที่แล้ว +3

    Documento realizzato con cura e passione entrato di diritto nei preferiti. Complimenti.

  • @GallagherAndrea
    @GallagherAndrea 11 ปีที่แล้ว +3

    Documentario fatto davvero bene.Complimenti.

  • @robertocinelli185
    @robertocinelli185 2 ปีที่แล้ว +4

    Non viene mai menzionata la battaglia nei pressi del castello del garagnone, nel territorio di Spinazzola, contro i liberali guidati da pasquale Chiccoli.
    Nello scontro Crocco ebbe la meglio.
    Come ricordo della battaglia vinta, Crocco esibiva una mandibola di pasquale Chiccoli..

    • @vincenzovitolo4963
      @vincenzovitolo4963 2 ปีที่แล้ว

      Ma quale Crocco ! L'unico vero rivoluzionario fu Carlo Croccolo, la spalla di Totò ! Io sono un brigante, perchè brigo con le autorità, vivo alla macchia e violento e derubo uomini e donne. Mi chiamano Vicienz Micchemacche e so nu grand omm !

  • @pitagora79
    @pitagora79 9 ปีที่แล้ว +27

    In questo video spacciate le memorie di Crocco come veritá assoluta, dimentichi del fatto che gran parte del testo giunto a noi é passato sotto la censura dello stato italiano.

  • @marcoparisi5955
    @marcoparisi5955 ปีที่แล้ว +1

    32:56 come si chiama il brano?

  • @domenico2094
    @domenico2094 4 ปีที่แล้ว +8

    Vengo da Monte Sant'angelo....da noi i briganti sono arrivati all'epoca dalla Lucania che è ad una fucilata da noi...ed i Calabresi...da noi sul Gargano era meglio che l'Aspromonte...si mescolaroro tra i fedeli che arrivavano da ogni parte del mondo per San Michele Arcangelo...una volta per provare un arma uno di loro sparo dall'alto da 200 metri oltre la basilica dell'Arcangelo....uccise un Monaco ...tutt'ora le loro generazioni sono li...alcune benedette...altre No

  • @Project25.5MediaWeb
    @Project25.5MediaWeb 7 ปีที่แล้ว +13

    Sono orgoglioso di essere meridionale

  • @mauriziomaranathacavalieri3711
    @mauriziomaranathacavalieri3711 6 ปีที่แล้ว +4

    il coro al minuto 29 è bellissimo , come si chiama e chi canta?

    • @marcoparisi5955
      @marcoparisi5955 ปีที่แล้ว +1

      Io sto cercando ancora la canzone al minuto 32:50
      Purtroppo sembrano essere introvabili

    • @mauriziomaranathacavalieri3711
      @mauriziomaranathacavalieri3711 ปีที่แล้ว

      @@marcoparisi5955 la trovi nel generale Crocco al minuto 32:50

  • @tonytagliaferri1254
    @tonytagliaferri1254 5 หลายเดือนก่อน

    La verita'e'stata desecretata dagli archivi.Libro:"L'altra storia d'Italia",volume 1 e 2,di Lamberto Rimondini,video:"27 L'altra storia d'Italia vol.1 Lamberto Rimondini".

  • @dionisio7719
    @dionisio7719 4 ปีที่แล้ว +7

    Fummo calpestati...noi ci vendicammo. Se avesse avuto una cultura, Crocco sarebbe diventato un precursore delle idee di Don Luigi Sturzo. È un mio pensiero.

  • @okpiellero1354
    @okpiellero1354 3 ปีที่แล้ว +11

    I piemontesi non sono stati liberatori ma oppressori questa e la risposta del brigantaggio 😱😱😱😱

    • @miziocapotosto211
      @miziocapotosto211 8 หลายเดือนก่อน

      La risposta era per il diritto alla terra, tra i tanti oppressori c'erano Anche i piemontesi

  • @robertoricci3393
    @robertoricci3393 8 ปีที่แล้ว

    12:58 questa l'avevo già sentita da qualche parte ma non sono riuscito a trovare una fonte attendibile. Mi piacerebbe sapere da dove viene questa informazione.

  • @jonnidematteis1753
    @jonnidematteis1753 7 ปีที่แล้ว +2

    mi sapete dire il titolo o il gruppo o qualcosa in più, della canzone che parte al min 0,42 ? vi ringrazio..

    • @delta4charlie
      @delta4charlie 7 ปีที่แล้ว

      Salve, come si chiama la prima musica voce e chitarra:
      C'è terra giù nel sud
      che vi voglio raccontare
      La storia di mia madre
      Che non riesco ricordare
      I contadini hanno un santo
      si chiama scoltelano (?)
      Le facce sono le stesse...
      I nel fioche del basento
      Sente propria la magia
      Di una terra misteriosa
      Fiera e non vogliosa
      La chiamarono Basilicata... Basilicata...
      La chiamarono Basilicata... Basilicata...

    • @dauno73
      @dauno73  7 ปีที่แล้ว +2

      "Basilicata", Antonio Labate

  • @domenicograno240
    @domenicograno240 ปีที่แล้ว +2

    Un rammarico, perché a personaggi così valorosi non si da uno spazio nella storia? sarà la vergogna che il nord/ovest sente per quell'eccidio?

  • @claudiotesta8460
    @claudiotesta8460 3 ปีที่แล้ว +13

    MA QUALI BRIGANTI, EROICI COMBATTENTI!!!!

    • @ilirresulaj4115
      @ilirresulaj4115 2 ปีที่แล้ว +1

      Se un gruppo armato è vestito in uniforme e si scontra con un esercito regolare, non vengono più chiamati Briganti ma esercito.

  • @kikikkikki
    @kikikkikki 9 ปีที่แล้ว +1

    che canzone al minuto 33?

    • @delta4charlie
      @delta4charlie 7 ปีที่แล้ว

      Salve, come si chiama la prima musica voce e chitarra?
      C'è terra giù nel sud
      che vi voglio raccontare
      La storia di mia madre
      Che non riesco ricordare
      I contadini hanno un santo
      si chiama scoltelano (?)
      Le facce sono le stesse...
      I nel fioche del basento
      Sente propria la magia
      Di una terra misteriosa
      Fiera e non vogliosa
      La chiamarono Basilicata... Basilicata...
      La chiamarono Basilicata... Basilicata...

  • @fedeferraful
    @fedeferraful 7 ปีที่แล้ว

    musica al min. 15 - 16 ? come si chiama

  • @Multimediarts
    @Multimediarts 10 ปีที่แล้ว +3

    Un brano dedicato a Carmine Crocco
    Tempus Viator "Le memorie di Carmine Crocco"

  • @Ond372
    @Ond372 7 หลายเดือนก่อน +2

    Partigiano, combattente contro gli invasori della sua terra,❤

  • @ilirresulaj4115
    @ilirresulaj4115 2 ปีที่แล้ว +2

    italia deve essere un federazione con due federate nord e sud e poi vedremo chi piu capace di vivere melio

  • @marcovescio8491
    @marcovescio8491 10 ปีที่แล้ว +1

    10:36 canzone?

    • @dauno73
      @dauno73  10 ปีที่แล้ว

      quale delle tante?

    • @marcovescio8491
      @marcovescio8491 10 ปีที่แล้ว

      quella di quei tizi in macchina con il tamburello, la canzone in dialetto

    • @dauno73
      @dauno73  10 ปีที่แล้ว +1

      Uno di quei tizi sono io :-)
      Cmq. il titolo e' "brigante se more", google it
      Ciao

    • @marcovescio8491
      @marcovescio8491 10 ปีที่แล้ว

      Grazie

    • @delta4charlie
      @delta4charlie 7 ปีที่แล้ว

      Salve, come si chiama la prima musica voce e chitarra:
      C'è terra giù nel sud
      che vi voglio raccontare
      La storia di mia madre
      Che non riesco ricordare
      I contadini hanno un santo
      si chiama scoltelano (?)
      Le facce sono le stesse...
      I nel fioche del basento
      Sente propria la magia
      Di una terra misteriosa
      Fiera e non vogliosa
      La chiamarono Basilicata... Basilicata...
      La chiamarono Basilicata... Basilicata...

  • @dauno73
    @dauno73  11 ปีที่แล้ว +2

    grazie :-)

    • @delta4charlie
      @delta4charlie 7 ปีที่แล้ว

      Salve, come si chiama la prima musica voce e chitarra:
      C'è terra giù nel sud
      che vi voglio raccontare
      La storia di mia madre
      Che non riesco ricordare
      I contadini hanno un santo
      si chiama scoltelano (?)
      Le facce sono le stesse...
      I nel fioche del basento
      Sente propria la magia
      Di una terra misteriosa
      Fiera e non vogliosa
      La chiamarono Basilicata... Basilicata...
      La chiamarono Basilicata... Basilicata...

  • @rolandeagle8508
    @rolandeagle8508 9 ปีที่แล้ว +9

    "Fummo calpestati NOI ci vendicammo"! Patrioti!

  • @raffaeletodisco8838
    @raffaeletodisco8838 11 ปีที่แล้ว +1

    Qualcuno conosce il titolo o la cantante della canzone finale?
    Grazie

    • @dauno73
      @dauno73  11 ปีที่แล้ว +3

      AURIKO
      "Canto alla carpinese"

  • @lucasilvestri6625
    @lucasilvestri6625 11 ปีที่แล้ว +12

    viva i briganti. siamo sempre di piu'. visualizzate il video che ho caricato e condividetelo

    • @mariorossi9005
      @mariorossi9005 3 ปีที่แล้ว +1

      A quanto pare del documentario non hai capito niente...

    • @fabiofighter8887
      @fabiofighter8887 2 ปีที่แล้ว

      @@mariorossi9005 e quale sarebbe il senso del documentario?

  • @KoMaCk3ek
    @KoMaCk3ek 8 ปีที่แล้ว +3

    Avendo Letto Numerosi Libri Biografici Su Carmine Crocco e Antropologici sul Brigantaggio e la Questione meridionale......posso dirti che in questo documentario vengono dette molte cose vere ma anche molte sbagliate...!

    • @dauno73
      @dauno73  8 ปีที่แล้ว +1

      +KoMaCk3ek Per esempio quali? Son curioso di conoscere il tuo pensiero...

    • @KoMaCk3ek
      @KoMaCk3ek 8 ปีที่แล้ว

      Volentieri... Se mi lasci un tuo contatto diverso da questo mi farebbe piacere organizzare un confronto sul tema...e perchè no imparare cose nuove....Grazie

    • @dionisio7719
      @dionisio7719 4 ปีที่แล้ว

      Consigliami un paio di libri su Crocco. Magari proprio il libro dove ci sono le sue memorie..graxie

  • @remix-zk4oe
    @remix-zk4oe 9 ปีที่แล้ว

    Qualcuno conosce il titolo della canzone iniziale ?

    • @MrNerogatto
      @MrNerogatto 9 ปีที่แล้ว +2

      +remix 1721 Basilicata, di Antonio Labate.

    • @remix-zk4oe
      @remix-zk4oe 9 ปีที่แล้ว

      Grazieee

    • @MrAccidia
      @MrAccidia 9 ปีที่แล้ว

      +Massimo Lunardelli , ciao ma dove posso trovarla ?

    • @MrNerogatto
      @MrNerogatto 9 ปีที่แล้ว

      questo non saprei, nel senso che non so se è stata pubblicata in qualche cd. Però il suo autore - Antonio Labate - è su facebook.

    • @jonnidematteis1753
      @jonnidematteis1753 7 ปีที่แล้ว

      Massimo Lunardelli, per caso non sapresti il titolo della ballata che parte nel finale del documentario min 33,10 circa.. cantata con una voce femminile..? ti ringrazio, anche x l'info sul pezzo iniziale 1721 Basilicata di A. Labate

  • @Beppe-w9p
    @Beppe-w9p ปีที่แล้ว +2

    Vorrei sapere perchè questi storici non parlano degli inglesi che hanno voluto e fatta l'unità

    • @MrDisarno
      @MrDisarno ปีที่แล้ว

      Ecco ecco. Perché sanno che vengono bacchettoni!? O sono complici o traditori.

  • @umbertomantello1604
    @umbertomantello1604 3 ปีที่แล้ว +1

    Penso che se possitessimo tornare indietro... beh... che dire...

  • @liberopensier7128
    @liberopensier7128 9 ปีที่แล้ว

    .... perché questi fatti non si sono verificati negli altri stati preunitari annessi ?
    .... da notare che non vi fu brigantaggio anti-sabaudo in Sicilia, né nelle province di Reggio Calabria, Teramo, Napoli e in Puglia sono a Foggia nella cosiddetta Capitanata.

    • @NdemmBen
      @NdemmBen 8 ปีที่แล้ว

      +grande kabobo -3
      Francesco Saverio Nitti nel suo libro Eroi e briganti (edizione 1899) pag. 9 spiega come il brigantaggio fosse un fenomeno endemico nel sud preunitario: « ogni parte d'Europa ha avuto banditi e delinquenti, che in periodi di guerra e di sventura hanno dominato la campagna e si sono messi fuori della legge […] ma vi è stato un solo paese in Europa in cui il brigantaggio è esistito si può dire da sempre […] un paese dove il brigantaggio per molti secoli si può rassomigliare a un immenso fiume di sangue e di odi […] un paese in cui per secoli la monarchia si è basata sul brigantaggio, che è diventato come un agente storico: questo paese è l'Italia del Mezzodì. »

    • @NdemmBen
      @NdemmBen 8 ปีที่แล้ว

      Prospero, sei un semianalfabeta che non capisce niente.
      Perché non ti occupi di calcio ?

    • @NdemmBen
      @NdemmBen 7 ปีที่แล้ว

      Mario Rossi...Dici bene.
      Aggiungo che la gente di Salerno discende da popoli liguri che furono deportati dai romani in quelle zone.
      Non per niente Salerno fu una delle 4 Repubbliche Marinare, insieme a Pisa, Venezia e Genova. Altra tempra di gente, a confronto coi sanniti e latini, buoni solo a lamentarsi e a imbrogliare.

    • @miziocapotosto211
      @miziocapotosto211 8 หลายเดือนก่อน

      ​@@NdemmBennon era Amalfi?

  • @liberopensier7128
    @liberopensier7128 9 ปีที่แล้ว +4

    il brigantaggio era favorito anche dalla mancanza di strade e di ferrovie, le truppe quindi si dovevano spostare più lentamente di altre parti d'Italia o d'Europa .....
    .... è noto che nel Sud preunitario esistevano solo 14.700 km di strade e 184 km di ferrovie solo attorno a Napoli, soprattutto per la comodità del re .....

    • @rd2s686
      @rd2s686 9 ปีที่แล้ว

      +libero pensier sei proprio uno stronzo, garantito, secondo te con le stronzate che scrivi a chi vorresti passarle per verita'?, sei cosi' prevedibile e cafone che non ti leggo nemmeno piu'. è insito nei cafoni salernitani distorcere la verita', mentre i tuoi avi continuano a scappare da secoli insieme agli alleati turchi per conquistare napoli. ma non ando' come avevano messo in preventivo, sconfitti da pochi scugnizzi, forse volevate sovvertire la grande storia di napoli e dei suoi abitanti con un manipolo di barbari ed incivili salernitani. ricordati che non smetterete mai di essere il nostro zerbino, borboni o non borboni, per giunta non siete nemmeno autoctoni come i napoletani ma discendenti di profughi albanesi ed altre razze balcaniche riparate in quel luogo per l'avanzata dei turchi nei territori d'oltre mare adriatico
      Mostra meno

  • @gisapt
    @gisapt 8 ปีที่แล้ว +3

    Da non perdere anche questa composizione alternativa di "Brigante se more" con le immagini del film "e li chiamarono briganti"... th-cam.com/video/eCFVe_3eawg/w-d-xo.html

  • @jonnidematteis1753
    @jonnidematteis1753 7 ปีที่แล้ว

    ed anche la ballata sul finale al min.33,10..

    • @MrNerogatto
      @MrNerogatto 7 ปีที่แล้ว

      ripeto per l'ennesima volta: la bellissima canzone degli Auriko del finale, è reperibile qui: www.auriko.it/mp3/Auriko%20-%2008%20Canto%20alla%20Carpinese.mp3

  • @liberopensiero6802
    @liberopensiero6802 10 ปีที่แล้ว +5

    Giustino Fortunato criticava il sistema doganale, definito “medievale” e l’elevatissima spesa militare borbonica, mentre il regno mancava di scuole, strade, approdi marittimi ed di un sistema moderno di trasporti, come risulta dalla sua opera “Il Mezzogiorno e lo Stato Italiano - Discorsi Politici (1880-1910) - (pagg. 336-337), di cui si riportano alcuni paragrafi significativi:
    archive.org/stream/ilmezzogiornoelo02fortuoft#page/336/mode/2up « Quali i dati, secondo cui le due Sicilie sarebbero state, al 1860, superiori alle altre regioni d'Italia, in particolar modo al Piemonte ?
    Poche le imposte, un gran demanio, tenue e solidissimo il debito pubblico, una grande quantità di moneta metallica in circolazione... È quello che ogni giorno si ripete comunemente.
    Ora, né tutto è esatto né esso vale come indice di maggiore ricchezza pubblica e privata. Poche le imposte, perché la ricchezza mobile e le successioni erano del tutto libere; ma ben gravi le tariffe doganali e la imposta sui terreni, assai più gravi che altrove.
    La fondiaria, con gli addizionali, saliva tra noi a circa 35 milioni, mentre in Piemonte non dava più di 20; cosi anche per le dogane, che avevano cinto il Regno d'una immensa muraglia, peggio che nel medio evo, quando almeno ora Pisa e Venezia ora Genova e Firenze avevano quaggiù grazia di privilegi e di favori. Tutto ricadeva, come nel medio evo, per vie dirette sui prodotti della terra, per vie indirette su le materie prime e le più usuali di consumo delle classi lavoratrici.
    Eran poche, si, le imposte, ma malamente ripartite, e tali, nell’insieme, da rappresentare una quota di lire 21 per abitante, che nel Piemonte, la cui privata ricchezza molto avanzava la nostra, era di lire 25,60. Non il terzo, dunque, ma solo un quinto il Piemonte pagava più di noi.
    E, del resto, se le imposte erano quaggiù più lievi, non tanto lievi da non indurre il Settembrini, nella famosa «Protesta» del 1847, a farne uno dei principali capi di accusa contro il Governo borbonico, assai meno vi si spendeva per tutti i pubblici servizi: noi, con 7 milioni di abitanti, davamo via trentaquattro milioni di lire, il Piemonte, con 5, quarantadue.
    L'esercito, e quell'esercito!, che era come il fulcro dello Stato, assorbiva presso che tutto; le città mancavano di scuole, le campagne di strade, le spiagge di approdi; e i traffici andavano ancora a schiena di giumenti, come per le plaghe dell'Oriente.
    Secoli di miseria e di isolamento, non i Borboni, ultimi venuti e, come un giorno sarà chiaro allo storico imparziale, non essi - di fronte al paese - unici responsabili del poco o nessun cammino fatto dal '15 al '60, durante quei tre o quattro decenni di fortunata tregua economica non mai avveratasi per lo innanzi: lunghi e tristi secoli di storia avevano compressa ogni forza, inceppato ogni moto, spento ogni lume, perché, suonata l'avventurosa ora del Risorgimento, noi avessimo potuto essere qualche cosa dippiù di quel niente che eravamo.
    De' due terribili malanni - secondo il Cavour - del Mezzogiorno, la grande povertà, e, frutto di questa, la grande corruttela, i Borboni furono la espressione, non la causa: essi trovarono, forse aggravarono, non certo crearono il problema meridionale, che ha cause ben più antiche e profonde... »
    Giustino Fortunato - IL MEZZOGIORNO E LO STATO ITALIANO - Discorsi Politici (1880-1910)- Laterza & Figli - Bari - 1911- pag. 336-337

  • @dm1546
    @dm1546 10 หลายเดือนก่อน +2

    Raccontateci come vivevano i piemontesi in quegli anni

  • @delta4charlie
    @delta4charlie 7 ปีที่แล้ว

    Salve, come si chiama la prima musica voce e chitarra:
    C'è terra giù nel sud
    che vi voglio raccontare
    La storia di mia madre
    Che non riesco ricordare
    I contadini hanno un santo
    si chiama scoltelano (?)
    Le facce sono le stesse...
    I nel fioche del basento
    Sente propria la magia
    Di una terra misteriosa
    Fiera e non vogliosa
    La chiamarono Basilicata... Basilicata...
    La chiamarono Basilicata... Basilicata...

    • @MrNerogatto
      @MrNerogatto 7 ปีที่แล้ว +2

      "Basilicata", di Antonio Labate

    • @delta4charlie
      @delta4charlie 7 ปีที่แล้ว

      Massimo Lunardelli Grazie tantissimo come faccio per averla?

  • @rolandeagle8508
    @rolandeagle8508 4 ปีที่แล้ว +1

    Dal sole 24ore.Gli eurobond che fecero l'Unità d'Italia quando il Regno di Napoli era come la Germania
    di Giuseppe Chiellino30 giugno 2012Commenti (18)
    IN QUESTO ARTICOLO
    Argomenti: Stéphanie Collet | Germania | Université Libre de Bruxelles | Piemonte | Stato Pontificio | Anversa | Borsa di Parigi | Tommaso Padoa Schioppa | Angela Merkel
    My24
    Gli eurobond che fecero l'unità d'Italia quando il Regno di Napoli era come la Germania (Corbis)
    Il vertice europeo di fine giugno ha cancellato gli eurobond dall'agenda. Almeno per ora. Angela Merkel è stata drastica: «Mai finchè sarò viva» aveva detto in pubblico qualche giorno prima. Chissà se la cancelliera tedesca aveva avuto il tempo di leggere lo studio di Stéphanie Collet, storica della finanza della Université Libre de Bruxelles che è andata a spulciare negli archivi delle Borse di Parigi e Anversa per studiare l'unico precedente assimilabile agli Eurobond: l'unificazione del debito sovrano dei sette stati che 150 anni orsono, su iniziativa del Piemonte e sotto tutela di Francia e Inghilterra, costituirono il Regno d'Italia.
    Nella storia dello stato moderno è l'esperienza storicamente più vicina al faticosissimo tentativo di dare maggiore consistenza politica all'Unione europea, anche attraverso l'integrazione delle politiche economiche e fiscali, compresi debiti sovrani dei 17 paesi dell'euro. Un precedente prezioso, secondo la Collet, per cercare di capire - mutatis mutandis - come potrebbero comportarsi i mercati finanziari di fronte all'unificazione del debito pubblico dei paesi della zona euro. «Come l'Italia di allora, l'Europa oggi è fatta da stati eterogenei, con economie di dimensioni e condizioni diverse, che parlano lingue diverse e hanno sistemi di imposizione fiscale separati» ricorda la studiosa.
    Grazie al fatto che anche dopo l'unificazione i titoli del Regno d'Italia conservarono fino al 1876 l'indicazione della loro origine (per esempio, ad Anversa le emissioni del Regno delle Due Sicilie erano indicate come "Italy-Neapolitean") la Collet è riuscita a ricostruire le serie storiche dei prezzi settimanali tra il 1847 e il 1873.
    Un lavoro certosino di raccolta manuale dei dati dagli archivi e dai database originali per capire come si sono mosse le quotazioni, prima e dopo l'unità, politica ed economica. 25 emissioni suddivise in quattro gruppi: Regno di Piemonte e Sardegna, Lombardo-Veneto, Due Sicilie e Stato Pontificio.
    La prima cosa che balza agli occhi è lo spread (anche allora!) tra i rendimenti dei diversi gruppi di bond prima e dopo l'Unità. Quelli del Regno delle Due Sicilie (che erano un quarto del totale) prima del 1861 pagavano i tassi più bassi: 4,3%, 140 punti base in meno delle emissioni papali e di quelle piemontesi (che rappresentavano rispettivamente il 29% e il 44% del debito unitario dopo la conversione) e 160 in meno rispetto a quelle Lombardo-Venete (che però erano solo il 2%).
    Insomma, a voler utilizzare le categorie di oggi, il Regno di Napoli economicamente era per l'Italia quello che oggi la Germania è per l'Eurozona. «Come il Regno di Napoli prima dell'integrazione del debito sovrano, la Germania di oggi è l'economia più forte dell'eurozona e beneficia del costo del debito più basso in assoluto» scrive Collet. Considerazioni, queste, che faranno storcere il naso a molti, ma sicuramente non di parte. Del resto, come ricorda Collet, Napoli era di gran lunga la città più importante del neonato Regno d'Italia. E le regioni del Sud avevano una discreta struttura industriale, un'agricoltura fiorente sia pure basata sul latifondismo, e importanti porti commerciali.
    Subito dopo il 1861, però, lo scettiscismo dei mercati nel processo unitario italiano impose un "risk premium" comune a tutti i bond degli stati preunitari, anche a quelli che fino a quel momento avevano goduto di maggiore fiducia e dunque di rendimenti più bassi. Proprio quello che oggi la Germania teme possa avvenire con gli eurobond: l'anno successivo, infatti, i rendimenti dei titoli convertiti in "Regno d'Italia" si allinearono ben al di sopra dei tassi precedenti, al 6,9%. Per gli "Italy - Neapolitean" 260 punti base in più che diventarono 460 nel 1870, per poi cominciare a ripiegare dopo il 1871, quando cioè l'annessione di Venezia e di Roma e il trasferimento della capitale nella città del papato convinsero gli investitori, e non solo, che l'Unità era ormai irreversibile. L"Italia" non era più una mera "espressione geografica", come l'aveva definita Metternich nel 1847, ma dopo tre guerre d'indipendenza e più di vent'anni di manovre diplomatiche era diventata uno stato unitario. «L'integrazione dei debiti sovrani era stato uno strumento per portare avanti l'integrazione politica, come sarebbe oggi per l'Europa» afferma Collet, ma nota anche che «un aumento del premio di rischio aggraverebbe la crisi del debito che sta vivendo l'Europa piuttosto che risolverla.
    Significherebbe che, se fossero introdotti gli eurobond, la Germania perderebbe il suo rating elevato». Questo portava Collet a definire, già nei mesi scorsi, «remote» le speranze di vedere nel breve termine un mercato integrato dei titoli di debito dell'eurozona. Nel lungo termine, invece, i risultati della ricerca sul caso italiano dimostrano che «nel tempo i rendimenti dei titoli diminuirono». Alla luce di questo, oggi la domanda è: quanto tempo ci vorrà perché anche l'Europa sia considerata come un blocco unico e in grado di dotarsi di un vero e proprio piano di salvataggio per l'euro? Per l'Italia ci volle all'incirca un decennio. Considerato che quella italiana fu un'annessione anche militare e quella europea è un'integrazione consensuale, e che i mercati dei capitali si muovono a ritmi diversi rispetto alla seconda metà dell'800, anche Collet concorda che un aumento del costo del debito nel breve termine sarebbe un prezzo che potremmo permetterci di pagare se avessimo la certezza di avere, tra qualche anno, un'Europa più unita. Ma questa certezza nessuna ricerca, per quanto accurata, potrà mai darla. Serve, forse, la capacità di andare oltre il breve periodo, di guardare un po' più lontano rispetto alla prossima scadenza elettorale, superando la "veduta corta" che per Tommaso Padoa Schioppa è stata «la radice» della crisi.

  • @FrancescoGalati-w9c
    @FrancescoGalati-w9c 3 หลายเดือนก่อน

    Se si fosse unito a bruges invece di essere geloso nn sarammo a questo punto .leggere il libro di guli

  • @bennymalatesta
    @bennymalatesta 7 ปีที่แล้ว +8

    ONORE A I BRIGANTI !!!!!!!!

    • @vincenzovitolo4963
      @vincenzovitolo4963 2 ปีที่แล้ว

      Ma quale Crocco ! L'unico vero rivoluzionario fu Carlo Croccolo, la spalla di Totò ! Io sono un brigante, perchè brigo con le autorità, vivo alla macchia e violento e derubo uomini e donne. Mi chiamano Vicienz Micchemacche e so nu grand omm !

  • @salvatorecatalano7581
    @salvatorecatalano7581 2 ปีที่แล้ว

    Chistu e' Armerino sicuro!

  • @pietrogrippo9784
    @pietrogrippo9784 3 ปีที่แล้ว +1

    Che bella favola da raccontare ai bambini