C'era un sacro rispetto per quello che un ospite diceva. Nessuno che interrompe, nessuno che parla sopra agli altri, nessun pietoso battibecco. Un altro Paese
Hai ragione... A volte guardo la RAI per fare pratica di ascolto (visto che sono un brasiliano che studia l'italiano) e mi da proprio fastidio quando iniziano a parlare tutti a lo stesso tempo, urlando e cercando di parlare più alto che gli altri, ed alla fine non si capisce nulla.
@@spitzeidiomas io per imparare l'italiano seguirei altri canali. L'italiano della televisione moderna è una parodia dell'italiano parlato dalla gente comune. Ti faccio tanti auguri, anche io mi chiamo Flavio.
Però l'ammorbare i presenti con il fumo della propria sigaretta non è che fosse segno di una gran civiltà e rispetto del prossimo... insomma, in certe cose si migliora in certe altre si peggiora.
Un altro mondo. Il cambiamento riguarda l'intero pianeta, non solo l'Italia. È vero però, che per certi versi, l'Italia sembra si sia "latinizzata" negli ultimi anni.
@@mattiacorso5690 quello che dici è giustissimo. Io penso che i fattori siano molti, ma soprattutto sono cambiate le personalità che regolavano le discussioni. i giornalisti di un tempo, infischiandosene dell'audience, chiamavano un Eco e un Rodari (che tra l'altro all'epoca erano vivi, mentre oggi chi hai?) per discutere del fenomeno Disney e i suoi effetti sulla cultura. Oggi un Giletti ti fa 4 puntate sul figlio di Grillo, e lo fa anzitutto per lurida propaganda, da venduto qual è, ma anche per soddisfare quel gusto del gossip da tipico utente mediaset.
@@rawmaterials3909 anche perché i dati d'ascolto non esistevano: la rai era un monopolista, quindi aveva il 100% sia di tre spettatori sia di 50 milioni. C'era solo una finalità culturale e politica, l'aspetto commerciale quasi nullo, anche perché non c'era quasi pubblicità
Che intervista eccezionale. Ognuno aspetta il proprio turno, ognuno esprime contenuti di eccellenza. Eco e Rodari incutono timore reverenziale. Che straordinaria chiarezza e lucidità. Eccellente anche il maestro
Io non sono mai stato un grande studente a scuola... Ma senza questi grandissimi italiani sarei veramente un sottosviluppato. Le favole di Rodari mi sono rimaste dentro da piccolo insegnandomi tantissimo, da ragazzo/adulto Eco mi ha regalato la sensazione di poter capire anche io qualcosa di più.
Ma come parla Umberto Eco? Se lo sentissi per radio lo scambierei per uno nato ieri, nel senso più contemporaneo del termine. Spigliato, garbato e molto acuto. Considerazioni molto attuali dal 1965 ragazzi, impariamo!
Che dibattito interessante. Notavo i toni di ciascuno degli intervistati, il ritmo dei rispettivi discorsi e delle rispettive analisi, il garbo nell'approccio mediatico. È una dimensione culturale senza tempo e uno immaginerebbe sviluppi futuri che porterebbero a vette elevate della comunicazione mediatica e invece dopo sono arrivati i barbari.
@@cleliaalbano2184 quello è stato dovuto al berlusconi in politica, che ha lottizzato la rai, in modo da non potersi fare concorrenza, per cui adesso fanno gara a chi fa più pena
le vostre osservazioni sono tutte vere, però posso dirvi che io ho vissuto per un pò in Spagna, Australia, Regno unito e Svizzera, e devo dire che anche le latre televisioni degli altri paesi non sono un granché, anzi, alla fine l'italia ha ancora dei programmi validi, come per me ad esempio sono Report, Blob, e i canali della Rai che si sono aggiunti ai 3 classici che c'erano quando io ero più giovane e che alzano un pochino il livello qualitativo dell'offerta televisiva. Ad esempio io non riesco a vedere i documentari prodotti negli USA. e UK. perché hanno un approccio pensato per gente rincoglionita distratta, e con una preparazione culturale di base bassissima, questo lascia intendere il livello generale del loro pubblico nazionale! inoltre proprio poco fa stavo iniziando a vedere un documentario prodotto in UK e introdotto da Alessandro Barbero, il quale fa delle puntualizzazioni su degli errori dei produttori che denotano dei pregiudizi che denotano un imprortante strato di ignoranza generale. Per cui sì, possiamo sicuramente aspirare ad una televisione migliore, ma non siamo in fin dei conti quelli messi peggio !
In evidenza il conduttore, pari degli intervistati. L'argomento, gli spunti, l'eloquio. Ai tempi li capiva la metà della popolazione. Oggi che potrebbero capirli tutti, c'è Cattelan. Con tutto il rispetto, c'è un abisso. E si nota perché c'è bisogno riprendere la ricchezza della lingua italiana, per spiegare, spiegarsi, comprendere. Si affrontano temi importanti con una (voluta) povertà di linguaggio: è spaventoso. Apre le porte davvero al caos...
che bello sentire maestria e non know how, madonna per ascoltare discorsi non solo sensati, ma soltanto in italiano, bisogna ascoltare i discorsi degli anni 60
ma che paese pazzesco che era l'Italia, Rodari ed Eco che dicono sti contenuti. Consiglio, esaltiamoli invece che lamentarci, perche' chi si lamenta non e' capace di farli rivivere oggi:)
Ve la offro io la chiave di lettura: la RAI era monopolista, ed all'epoca esistevano solo due canali. Le trasmissioni iniziavano alle 17,00 con la tv dei ragazzi e finivano prima di mezzanotte. Si trattava di coprire poche ore in soli due canali. Il pubblico era così affamato di tv che quando in seguito ad eventi estivi, come l'apertura delle rassegne della Mostra d'Oltremare a Napoli, la RAI apriva le trasmissioni di mattina trasmettendo dei film vecchissimi (per motivi di budget) come LA DISFIDA DI BARLETTA, autentiche cacate, noi ragazzi affascinati dalla novità ci riunivano a turno nelle nostre case per guardarci con avidità quegli inutili movies. Con la tv commerciale aperta 24 ore su 24 l'offerta è centuplicata e con essa la dequalificazione dei programmi. La pubblicità ha modificato tutti i parametri a partire dal modo di conteggiare la risposta del pubblico: non più l'indice di gradimento ma l'Auditel, ovvero il numero di telespettatori in visione nell'unità di tempo! Cioè basta che la tv sia accesa, pure se nessuno la guarda! Ed ora l'ultimo dato, il più significativo: nei paesi più evoluti il pagamento del canone determina la diffusione di programmi SENZA LA PUBBLICITÀ. In italia noi paghiamo il canone Rai sulla "bolletta elettrica" ma la pubblicità c'è ancora. E l'offerta qualitativa non è migliore di quella delle tv commerciali. Come ve lo spiegate?
Ho scoperto questa intervista la prima volta qualche mese fa, ed ha contribuito, insieme ad altre opere, piccoli scritti e interviste, a cambiare un po' il mio approcciarmi all'arte ed hai prodotti E a causa di questa mia nuova visione sono un po' più tormentato (ouch)
Se per questo, la lingua italica è già piena di francesismi (es: hotel, mangiare), germanismi (es: albergo, guerra), ispanismi (es: regalo) e anglismi (es: bistecca) che si usavano quotidianamente già 50 anni fa. Il problema è casomai che viene impiegata senza accendere prima il cervello.
Bello vederli parlarne a quei tempi all' insapputa degli anni a venire pieni di Musical rompi⚽⚽.ora che hanno cambiato strada ci delizieranno con Serie Star Wars e Marvel in tutte le salse. Buon lavoro. 👽
Molto interessante. Sarebbe bello conoscere anche il nome del consulente musicale che dice 2 parole sull'aspetto della musica. Come da tradizione italiana i musicisti sono considerati sempre come dei servi. L'ultima ruota del carro.
Lavoro con grandi difficoltà nel mondo culturale. In un settore "minore", se volete: l'audiovisivo. Di questo passo però presto dovrò usare tutti i verbi al passato... Speriamo in bene!
La quarta "intuizione" é che gli americani pensano subito in grande, internazionale anche quando partono in piccolo. E inoltre fanno sempre tutto seriamente e con grande professionalitá sin dalľ inizio. Il contrario di noi italiani, bravi artigiani, anche grandi artigiani, ma sempre artigiani rimamiamo.
@@LaZanzaraAlbopictus noi amiamo la cultura americana per quei motivi e loro amano la nostra per quegli altri motivi. Pensa che noia se ragionassimo tutti allo stesso modo.
Vero ma il grande problema è che il pensare subito in grande della mentalità anglo-americana puritana spesso diventa, con grandi limiti come dice Rodari, invasivo e stereotipata
@@RockRaceBand in Accademia insegna una docente di Sound Design che si chiama Daria Baiocchi. Il cognome in comune mi ha fatto pensare di farglielo sapere. Buona settimana!
Bellissimo dibattito, una tv lontana anni luce rispetto adesso, e parliamo di un'epoca dove quasi metà della popolazione soffriva ancora di analfabetismo. Ma non è tutto perfetto, ci sono polemiche su Disney che lasciano il tempo che trovano, l'analisi sulla musica di Fantasia è quasi ridicola e il dispiaciuta consapevolezza che l'industrializzazione stava distruggendo la poetica di Disney e la musica, rispetto allo scempio che abbiamo ora fa sorridere, anche perché fino agli anni 90, Disney era ancora un marchio molto dignitoso. Cioè c'era anche tanto atteggiamento degno dell'elitarismo intellettuale!
Non che le tre letture fornite si smentiscano a vicenda ma mi pare di poter dire che la lucidità d’analisi di rodari (marxista, comunista) di taglio evidentemente economico e postindustriale sopravanzi la lettura più ortodossa degli altri due, postmoderno o meno
Mi associo, trovo che il valore predittivo ed esplicativo dell'analisi di Rodari (soprattutto in riferimento alle inchieste di mercato) sia decisamente più attuale.
La più rilevante delle analisi è la sua anche secondo me, non si aveva "spettacolo" per bambini di alto livello. Una mancanza quasi del tutto colmata da Walt Disney
Leggo (e giustamente) riguardo la grande qualità degli interventi, del rispetto dei tempi e degli ospiti. Tuttavia non denigriamo sempre la nostra attuale società, ad esempio (fortunatamente) oggi non si fuma più nei luoghi chiusi e pubblici. Questa è senza dubbio una vittoria moderna.
Ciao, proponi come al solito un video clamoroso che ci fa pensare a nuovi modi di intendere il dibattito pubblico rispetto a quelli attuali. Come si chiama l'intervistatore? Non lo conosco..penso che per realizzare certi programmi, servano anche conduttori che conoscano bene gli argomenti su cui propongono domande ad ospiti qualificati.
Il commento su Fantasia lo trovo piuttosto conservatore ed ottuso, come se Disney avesse dovuto replicare per forza ciò che Beethoven aveva in mente. Anche "la morte dell'arte" in stile Adorno lo trovo un concetto superato e nostalgico. Mi dispiace ma il professore e Rodari qui hanno toppato alla grande.
Attenzione a elogiare tanto la mancanza di dibattito e interruzione tra i protagonisti: questo servizio è stato sicuramente registrato in due momenti diversi. C'è un'intervista fatta a Eco e un'intervista fatta a Rodari, ma non sono insieme nello stesso luogo. Le sale hanno poltrone diverse, il conduttore mentre intervista Eco ha il fazzoletto alto nel taschino/occhiello e un sigaro in mano, mentre quando intervista Rodari ha il fazzoletto basso nel taschino/occhiello e non ha alcun sigaro tra le mani. Tutto montato professionalmente, ma non poteva esserci dibattito. 😉
Se è vero che Disney era così attento a non offendere la sensivbilità del pubblico, indagando su ogni gesto dei suoi personaggi per sapere se da qualche parte nel mondo quel gesto potesse essere offensivo così da evitare di urtare la sensibilità del pubblico, come mai poi fa rappresentazioni che oggettivamente lasciano perplessi su certe etnie? Mi riferisco alla rappresentazione dei nativi ameircani ne Le avventure di Peter Pan o alla centaura nera che fa da serva in Fantasia, ecc.
Perché di quel pubblico non interessava a nessuno, dato che era per l'appunto una minoranza, e gli stereotipi irrisori all'epoca non davano fastidio come oggi. Le persone di colore erano disegnate con labbrone rosse e piedoni, per esempio, gli asiatici gialli, gli italiani con la brillantina e via dicendo. Il "razzismo" era considerato addirittura normale. Piuttosto perché non ti indigni su come alcuni imbecilli l'altro giorno si sono accaniti contro Biancaneve e i sette nani?
Beh dai, stai parlando di due film rispettivamente del 1953 e del 1940, erano ancora figli di una cultura rappresentativa molto diversa da quella odierna. Un po' come quella signora quasi 90enne che vidi entrare tempo fa in un bar di etiopi, a cui lei era molto affezionata. Beh, lei entrando disse testualmente "quanto mi sono mancati i miei negretti", lo fece in modo molto dolce. E loro le sorrisero affettuosamente. "Negretti" per lei era una normalissima definizione, figlia dei suoi anni giovanili. Immagini e testo sono solo rappresentazioni, e in genere sono linea con l'epoca che si vive. Scambiare la rappresentazione con la vera intenzione non porta da nessuna parte.
perchè sono in una sala cinematografica e se fossero stati attaccati forse per la televisione di allora non avrebbero avuto spazio per inquadrarli. Questa credo sia la ragione.
@@doublefantasy77 ovviamente è quella che dici tu, la ragione è la scelta del luogo migliore in cui piazzare le pesanti telecamere per ottenere un buon incrocio delle inquadrature. Ma io scherzavo, lo sai?
@@fanciot E' una scelta puramente scenografica, a metà anni 60 le telecamere televisive avevano praticamente lo stesso peso e dimensione di quelle odierne.
Sono dei giganti, ma questo non significa che abbiano fatto un'analisi corretta. Su tanti aspetti erano in errore. Peccato che non si sia intuita la grandezza dell'intrattenimento americano. L'Italia avrebbe potuto prendere le cose buone e farle proprie, grazie alla sua profondità culturale.
@@fanciot e non solo per il fattore "detective", ma perché i personaggi di Spillane condividono la visione reazionaria del autore e se dovessimo posizionare virtualmente Topolino e Paperino in un contesto ideologico, Paperino "è di sinistra" e Topolino "di destra"😉
Delle considerationi sorprendentemente superficiali,.. molto superficiali sul lavoro di Disney !... L, abitudine della volpe, quando non arriva all,uva, di dire che e aspra. Fantasia e un capolavoro❤.. e certamente, non potendo criticare la musica (altrimenti l, avrebbero, probabilmente fatto), si sono "butati" sul messaggio "povero e infantile", a loro aviso😂 ! E strabiliante come provano a svalutare IL MESSAGGIO PROFONDO che ha sempre trasmesso Disney ! Dice il poeta : " E facile fare critica, per chi, quando scrive dei versi, non ha niente da dire !" A mio aviso, si sono resi ridicoli !
C'era un sacro rispetto per quello che un ospite diceva. Nessuno che interrompe, nessuno che parla sopra agli altri, nessun pietoso battibecco. Un altro Paese
Aggiungerei che nessun personaggio odierno che troviamo in Tv possa essere paragonato minimamente ad uno di questi
Hai ragione... A volte guardo la RAI per fare pratica di ascolto (visto che sono un brasiliano che studia l'italiano) e mi da proprio fastidio quando iniziano a parlare tutti a lo stesso tempo, urlando e cercando di parlare più alto che gli altri, ed alla fine non si capisce nulla.
@@spitzeidiomas io per imparare l'italiano seguirei altri canali. L'italiano della televisione moderna è una parodia dell'italiano parlato dalla gente comune. Ti faccio tanti auguri, anche io mi chiamo Flavio.
Però l'ammorbare i presenti con il fumo della propria sigaretta non è che fosse segno di una gran civiltà e rispetto del prossimo... insomma, in certe cose si migliora in certe altre si peggiora.
Un altro mondo. Il cambiamento riguarda l'intero pianeta, non solo l'Italia. È vero però, che per certi versi, l'Italia sembra si sia "latinizzata" negli ultimi anni.
proprio come le discussioni nella televisione di oggi. uguale. che nostalgia...
Tutto era meglio prima...pure le persone...pure tu.
Prima che il contraddittorio affossasse ogni possibilità di approfondimento critico
@@mattiacorso5690 quello che dici è giustissimo. Io penso che i fattori siano molti, ma soprattutto sono cambiate le personalità che regolavano le discussioni. i giornalisti di un tempo, infischiandosene dell'audience, chiamavano un Eco e un Rodari (che tra l'altro all'epoca erano vivi, mentre oggi chi hai?) per discutere del fenomeno Disney e i suoi effetti sulla cultura. Oggi un Giletti ti fa 4 puntate sul figlio di Grillo, e lo fa anzitutto per lurida propaganda, da venduto qual è, ma anche per soddisfare quel gusto del gossip da tipico utente mediaset.
ma come "che nostalgia", è roba del 65'
@@rawmaterials3909 anche perché i dati d'ascolto non esistevano: la rai era un monopolista, quindi aveva il 100% sia di tre spettatori sia di 50 milioni. C'era solo una finalità culturale e politica, l'aspetto commerciale quasi nullo, anche perché non c'era quasi pubblicità
Ottimo il distanziamento covid del format
Ho pensato anche io l stessa cosa... XD
Time is an illusion indeed. But illusions can trick reality too. So the real question remains : chi ha incastrato Roger Rabbit?
hahaha è ridicolo, e inoltre non sono nemmeno allineati
Hahahaha
Già, peccato che nessuno rispetti più questo distanziamento.
Che intervista eccezionale. Ognuno aspetta il proprio turno, ognuno esprime contenuti di eccellenza. Eco e Rodari incutono timore reverenziale. Che straordinaria chiarezza e lucidità. Eccellente anche il maestro
Mammamia che fortuna abbiamo a poter godere di questi video. Grazie per l pubblicazione ♥️
@Alexander Harper Davvero credibile... LOL
Prego, non c'è di che!
Io non sono mai stato un grande studente a scuola... Ma senza questi grandissimi italiani sarei veramente un sottosviluppato. Le favole di Rodari mi sono rimaste dentro da piccolo insegnandomi tantissimo, da ragazzo/adulto Eco mi ha regalato la sensazione di poter capire anche io qualcosa di più.
Che educazione, che cultura, che Italia !
Ma come parla Umberto Eco? Se lo sentissi per radio lo scambierei per uno nato ieri, nel senso più contemporaneo del termine. Spigliato, garbato e molto acuto. Considerazioni molto attuali dal 1965 ragazzi, impariamo!
Che perla, che mostri sacri, che intellettuali, che menti!!
Che dibattito interessante. Notavo i toni di ciascuno degli intervistati, il ritmo dei rispettivi discorsi e delle rispettive analisi, il garbo nell'approccio mediatico. È una dimensione culturale senza tempo e uno immaginerebbe sviluppi futuri che porterebbero a vette elevate della comunicazione mediatica e invece dopo sono arrivati i barbari.
È arrivata la TV di Berlusconi, e da lì è stato solo peggio!
@@keoma1593 non ha torto, però ha notato la decadenza culturale generalizzata anche delle altre reti?
@@cleliaalbano2184 quello è stato dovuto al berlusconi in politica, che ha lottizzato la rai, in modo da non potersi fare concorrenza, per cui adesso fanno gara a chi fa più pena
le vostre osservazioni sono tutte vere, però posso dirvi che io ho vissuto per un pò in Spagna, Australia, Regno unito e Svizzera, e devo dire che anche le latre televisioni degli altri paesi non sono un granché, anzi, alla fine l'italia ha ancora dei programmi validi, come per me ad esempio sono Report, Blob, e i canali della Rai che si sono aggiunti ai 3 classici che c'erano quando io ero più giovane e che alzano un pochino il livello qualitativo dell'offerta televisiva. Ad esempio io non riesco a vedere i documentari prodotti negli USA. e UK. perché hanno un approccio pensato per gente rincoglionita distratta, e con una preparazione culturale di base bassissima, questo lascia intendere il livello generale del loro pubblico nazionale! inoltre proprio poco fa stavo iniziando a vedere un documentario prodotto in UK e introdotto da Alessandro Barbero, il quale fa delle puntualizzazioni su degli errori dei produttori che denotano dei pregiudizi che denotano un imprortante strato di ignoranza generale. Per cui sì, possiamo sicuramente aspirare ad una televisione migliore, ma non siamo in fin dei conti quelli messi peggio !
5:25 "dovunque si proiettano i film..." **nube piroclastica in faccia**
Ahhahahahahah si notano da subito. A me, che pure ho conosciuto lo stile, fa strano vederli fumarsi in faccia
AHAHAH
Grazie per questo meraviglioso documento
Umberto Eco senza barba e con tanti capelli non lo avevo mai visto.
"il patetico è sempre un grande conquistatore di folle"
Grazie per questa condivisione
Prego, non c'è di che!
Starei ad ascoltarli per ore… Semplicità e profondità insieme, non ne abbiamo più di intellettuali del genere
Apprezzo molto il garbo competente del conduttore, Ettore Della Giovanna, e mi sembrano quanto mai fuori posto le osservazioni del maestro Mander
In evidenza il conduttore, pari degli intervistati. L'argomento, gli spunti, l'eloquio. Ai tempi li capiva la metà della popolazione. Oggi che potrebbero capirli tutti, c'è Cattelan. Con tutto il rispetto, c'è un abisso. E si nota perché c'è bisogno riprendere la ricchezza della lingua italiana, per spiegare, spiegarsi, comprendere. Si affrontano temi importanti con una (voluta) povertà di linguaggio: è spaventoso. Apre le porte davvero al caos...
Immenso l’abisso culturale - alla domanda su Topolino - tra Umberto Eco in questo video e Frank Matano da Lundini.
Complimenti, una vera perla.
che bello sentire maestria e non know how, madonna per ascoltare discorsi non solo sensati, ma soltanto in italiano, bisogna ascoltare i discorsi degli anni 60
Le fumate in studio😅.. che tempi.. altro che i servizi sui gattini della Brambilla, che in questo periodo mi mancano anche😭😭
Fantastico!
ogni tanto potrebbero fare anche questo tipo di programma
Madonna che goduria sentirli parlare!!!!!
Fantasia ė un capolavoro. Nulla che Stokowski avrebbe dovuto “rimettere in carreggiata”.
Come siamo passati da questa televisione a quella di oggi? Quando è successo? Riusciremo mai a riavere tutto questo?
No per fortuna
Quando è arrivato Berlusconi e Striscia La Notizia è cambiato tutto
@@dan-ob7zh eh si che brutta azione rompere il monopolio della televisione statale... ma come si son permessi dico io! *sarcasm*
@@frankyace4371 beh giudicando tutta la merda che è venuta dopo... molto meglio il monopolio statale
@@frankyace4371 se preferisci la televisione di oggi non hai capito nulla
ma che paese pazzesco che era l'Italia, Rodari ed Eco che dicono sti contenuti. Consiglio, esaltiamoli invece che lamentarci, perche' chi si lamenta non e' capace di farli rivivere oggi:)
Ve la offro io la chiave di lettura: la RAI era monopolista, ed all'epoca esistevano solo due canali. Le trasmissioni iniziavano alle 17,00 con la tv dei ragazzi e finivano prima di mezzanotte.
Si trattava di coprire poche ore in soli due canali.
Il pubblico era così affamato di tv che quando in seguito ad eventi estivi, come l'apertura delle rassegne della Mostra d'Oltremare a Napoli, la RAI apriva le trasmissioni di mattina trasmettendo dei film vecchissimi (per motivi di budget) come LA DISFIDA DI BARLETTA, autentiche cacate, noi ragazzi affascinati dalla novità ci riunivano a turno nelle nostre case per guardarci con avidità quegli inutili movies.
Con la tv commerciale aperta 24 ore su 24 l'offerta è centuplicata e con essa la dequalificazione dei programmi.
La pubblicità ha modificato tutti i parametri a partire dal modo di conteggiare la risposta del pubblico: non più l'indice di gradimento ma l'Auditel, ovvero il numero di telespettatori in visione nell'unità di tempo! Cioè basta che la tv sia accesa, pure se nessuno la guarda!
Ed ora l'ultimo dato, il più significativo: nei paesi più evoluti il pagamento del canone determina la diffusione di programmi SENZA LA PUBBLICITÀ. In italia noi paghiamo il canone Rai sulla "bolletta elettrica" ma la pubblicità c'è ancora. E l'offerta qualitativa non è migliore di quella delle tv commerciali.
Come ve lo spiegate?
Declino mentale e sociale.
Un covo di spregevoli parassiti?
Ho scoperto questa intervista la prima volta qualche mese fa, ed ha contribuito, insieme ad altre opere, piccoli scritti e interviste, a cambiare un po' il mio approcciarmi all'arte ed hai prodotti
E a causa di questa mia nuova visione sono un po' più tormentato (ouch)
E Rodari non aveva ancora visto niente...ora la Disney fa il bilancio di una piccola nazione.
Adesso abbiamo pomeriggio 5 in TV...
un preziosissimo scambio di profonda intelligenza. grazie per la condivisione
Che bello, e che nostalgia sentir parlare italiano senza anglismi forzati continui come accade al giorno d'oggi.. Torneranno certi tempi?
Fosse quello..
Torneranno
Se per questo, la lingua italica è già piena di francesismi (es: hotel, mangiare), germanismi (es: albergo, guerra), ispanismi (es: regalo) e anglismi (es: bistecca) che si usavano quotidianamente già 50 anni fa.
Il problema è casomai che viene impiegata senza accendere prima il cervello.
Cringe
@@silverskull7669 Ok zoomer
Eco fuma e sbuffa il fumo in faccia all'intervistatore, cose d'altri tempi!
Sour diesel. He was an undercover trap master, so i suppose times are recursive again, my friend
Notare, nonostante la pandemia fosse iniziata da poco, come già allora mantenessero la distanza.
Bello vederli parlarne a quei tempi all' insapputa degli anni a venire pieni di Musical rompi⚽⚽.ora che hanno cambiato strada ci delizieranno con Serie Star Wars e Marvel in tutte le salse. Buon lavoro. 👽
ma chi ha cambiato strada scusa ?
@@XanAxDdu la Disney
@@happycastle1480 ma è ironico suppongo
Vedo una intervista razionale.
Molto interessante. Sarebbe bello conoscere anche il nome del consulente musicale che dice 2 parole sull'aspetto della musica. Come da tradizione italiana i musicisti sono considerati sempre come dei servi. L'ultima ruota del carro.
2:00 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
umberto eco senza barba è alessandro barbero!
Un pó più paffuto
É vero! Ajah
faccio notare che Disney era ancora vivo nel '65
Ancora per poco però
Don't know why I was recommended this but cool
Messaggio finale potentissimo, oggi infatti non si sente più niente a tal proposito in Tv...😁
Grazie mille anche per questo video. Sono un po' curioso: lavori o lavoravi nel mondo culturale o accademico?
Io ho la stessa domanda!!!
Mi aggrego
Lavoro con grandi difficoltà nel mondo culturale. In un settore "minore", se volete: l'audiovisivo. Di questo passo però presto dovrò usare tutti i verbi al passato... Speriamo in bene!
@@AndreaCirla Ah grazie per la risposta. Capito, sì speriamo bene davvero. E complimenti ancora per il canale.
Fumare in faccia al giornalista e a Rodari fa davvero uno stranissimo effetto.
Perfino la sigaretta accesa e la nube di fumo in faccia al conduttore non distrae l'attenzione dai discorsi interessanti e non banali dei due ospiti.
minchia che televisione... che piglio, che cultura... proprio come oggi (ahahah)
uguale uguale
Che commento originale
@@frankyace4371 vero vero. Mi è venuto così, spontaneo, senza pensare troppo all’originalità del messaggio.
La quarta "intuizione" é che gli americani pensano subito in grande, internazionale anche quando partono in piccolo. E inoltre fanno sempre tutto seriamente e con grande professionalitá sin dalľ inizio. Il contrario di noi italiani, bravi artigiani, anche grandi artigiani, ma sempre artigiani rimamiamo.
artigiani bigotti avversi al modernismo e attaccati alle tradizioni
@@LaZanzaraAlbopictus noi amiamo la cultura americana per quei motivi e loro amano la nostra per quegli altri motivi. Pensa che noia se ragionassimo tutti allo stesso modo.
Vero ma il grande problema è che il pensare subito in grande della mentalità anglo-americana puritana spesso diventa, con grandi limiti come dice Rodari, invasivo e stereotipata
@@matteopisu97 assolutamente
@@RockRaceBand in Accademia insegna una docente di Sound Design che si chiama Daria Baiocchi. Il cognome in comune mi ha fatto pensare di farglielo sapere. Buona settimana!
Era un'altra televisione
Impari più cose in questi pochi minuti di video che nei programmi di oggi
C’è una quarta persona che il “conduttore” chiama Maestro, e qui non si dice chi sia . Poverino. Perché?
Tema: Come ti distruggo Disney in 15 minuti. Bellissimo contributo, testimonianza di una capacità di analisi che non c'è più
Scusate, chi era la terza persona?
Bellissimo dibattito, una tv lontana anni luce rispetto adesso, e parliamo di un'epoca dove quasi metà della popolazione soffriva ancora di analfabetismo. Ma non è tutto perfetto, ci sono polemiche su Disney che lasciano il tempo che trovano, l'analisi sulla musica di Fantasia è quasi ridicola e il dispiaciuta consapevolezza che l'industrializzazione stava distruggendo la poetica di Disney e la musica, rispetto allo scempio che abbiamo ora fa sorridere, anche perché fino agli anni 90, Disney era ancora un marchio molto dignitoso.
Cioè c'era anche tanto atteggiamento degno dell'elitarismo intellettuale!
com'è caduta in basso oggi la televisione e la società in generale!
Non che le tre letture fornite si smentiscano a vicenda ma mi pare di poter dire che la lucidità d’analisi di rodari (marxista, comunista) di taglio evidentemente economico e postindustriale sopravanzi la lettura più ortodossa degli altri due, postmoderno o meno
Mi associo, trovo che il valore predittivo ed esplicativo dell'analisi di Rodari (soprattutto in riferimento alle inchieste di mercato) sia decisamente più attuale.
La più rilevante delle analisi è la sua anche secondo me, non si aveva "spettacolo" per bambini di alto livello. Una mancanza quasi del tutto colmata da Walt Disney
Leggo (e giustamente) riguardo la grande qualità degli interventi, del rispetto dei tempi e degli ospiti. Tuttavia non denigriamo sempre la nostra attuale società, ad esempio (fortunatamente) oggi non si fuma più nei luoghi chiusi e pubblici. Questa è senza dubbio una vittoria moderna.
ma c era il distanziamento anche allora ahah no scherzo che grandi poi ognuno che poteva esprimere liberamente un concetto
Ciao, proponi come al solito un video clamoroso che ci fa pensare a nuovi modi di intendere il dibattito pubblico rispetto a quelli attuali. Come si chiama l'intervistatore? Non lo conosco..penso che per realizzare certi programmi, servano anche conduttori che conoscano bene gli argomenti su cui propongono domande ad ospiti qualificati.
@@AndreaCirla ciao! No, Mander è il Direttore d'orchestra che è intervistato assieme a Rodari e d Eco! Non conosco invece il nome dell'intervistatore!
si chiama Ettore Della Giovanna
it.wikipedia.org/wiki/Ettore_Della_Giovanna
@@RockRaceBand grazie! Non ne avevo mai sentito parlare..
@@mirmidone111 prego! Ho avuto la stessa curiosità anch'io.
Il commento su Fantasia lo trovo piuttosto conservatore ed ottuso, come se Disney avesse dovuto replicare per forza ciò che Beethoven aveva in mente.
Anche "la morte dell'arte" in stile Adorno lo trovo un concetto superato e nostalgico. Mi dispiace ma il professore e Rodari qui hanno toppato alla grande.
In poche parole ha detto che Walt Disney era un ignorante.
Vivo in America dal 67, cosa significa toppare se top vuol dire cima?
@@tilesetter1953 toppato vuol dire 'aver dato la peggior interpretazione possibile/aver sbagliato completamente'
La televisione come strumento di diffusione della cultura e del sano conversare...... un mondo e tempo ormai perduti....😑
C è una seconda parte?
Non lo so, spero di sì e che prima o poi salti fuori da qualche parte!
@@AndreaCirla non sarebbe male! Grazie per il caricamento di questa!
Interessantissimo! Anche se a me le produzioni Disney non piacciono molto...
Al resto del mondo sì!
@@francescomessina760 non lo metto in dubbio, ma avrò pure il diritto di avere i miei gusti!
Noi gridiamo in coro evviva hip..
Topli..❤
@@ivanaaglietti7070 puoi dirlo, ma la situazione non cambia!!
Attenzione a elogiare tanto la mancanza di dibattito e interruzione tra i protagonisti: questo servizio è stato sicuramente registrato in due momenti diversi. C'è un'intervista fatta a Eco e un'intervista fatta a Rodari, ma non sono insieme nello stesso luogo. Le sale hanno poltrone diverse, il conduttore mentre intervista Eco ha il fazzoletto alto nel taschino/occhiello e un sigaro in mano, mentre quando intervista Rodari ha il fazzoletto basso nel taschino/occhiello e non ha alcun sigaro tra le mani. Tutto montato professionalmente, ma non poteva esserci dibattito. 😉
@@antonida1143 sì, ho una mente analitica per deformazione professionale.
🎧🌹
Sono io o hanno tagliato l'intervista sulla parte più interessante?
Eco tabagista televisivo❤️
Come eravamo giovani...
Quindi Eco si leggeva anche i fumetti di Topolino.
Eco era un profondo conoscitore ed estimatore del fumetto. Ne ha scritto, ed è stato anche sceneggiatore di fumetti
@@dariodariettodari8lo grazie dell'informazione!
Eco ha scritto alcune cose anche riguardo a "Peanuts".
Si ok, ma le veline dove sono?
Tutto quello che dicono è bellissimo... Ma io mi chiedo se alla fine intervista il giornalista sia diventato nero per il fumo in faccia😌😁?
Secondo me non è chiaro a tutti che questa era la cara, vecchia, EDUCATA tv Italiana PRIMA DELLA BARBARIE DEL '68.
A quei tempi si poteva fumare in TV.
Chi è l'intervistatore?
Ettore Della Giovanna
Tutto questo video purtroppo"è un'Italia"che non esiste più....
Se è vero che Disney era così attento a non offendere la sensivbilità del pubblico, indagando su ogni gesto dei suoi personaggi per sapere se da qualche parte nel mondo quel gesto potesse essere offensivo così da evitare di urtare la sensibilità del pubblico, come mai poi fa rappresentazioni che oggettivamente lasciano perplessi su certe etnie? Mi riferisco alla rappresentazione dei nativi ameircani ne Le avventure di Peter Pan o alla centaura nera che fa da serva in Fantasia, ecc.
Perché di quel pubblico non interessava a nessuno, dato che era per l'appunto una minoranza, e gli stereotipi irrisori all'epoca non davano fastidio come oggi. Le persone di colore erano disegnate con labbrone rosse e piedoni, per esempio, gli asiatici gialli, gli italiani con la brillantina e via dicendo. Il "razzismo" era considerato addirittura normale.
Piuttosto perché non ti indigni su come alcuni imbecilli l'altro giorno si sono accaniti contro Biancaneve e i sette nani?
@@donaldfuck Non insegnateci il nostro dovere.
Beh dai, stai parlando di due film rispettivamente del 1953 e del 1940, erano ancora figli di una cultura rappresentativa molto diversa da quella odierna. Un po' come quella signora quasi 90enne che vidi entrare tempo fa in un bar di etiopi, a cui lei era molto affezionata. Beh, lei entrando disse testualmente "quanto mi sono mancati i miei negretti", lo fece in modo molto dolce. E loro le sorrisero affettuosamente. "Negretti" per lei era una normalissima definizione, figlia dei suoi anni giovanili.
Immagini e testo sono solo rappresentazioni, e in genere sono linea con l'epoca che si vive. Scambiare la rappresentazione con la vera intenzione non porta da nessuna parte.
Young Barbero
Ha un che nella bocca che ricorda un atteggiamento di Alessandro barbero
grande Barberone!
@@francoraddini8007 th-cam.com/video/tLsWSaGfLuQ/w-d-xo.html
Lo vedi il link ?
Stavano tutti seduti a distanza perché il 1965 era un anno di Covid?
perchè sono in una sala cinematografica e se fossero stati attaccati forse per la televisione di allora non avrebbero avuto spazio per inquadrarli. Questa credo sia la ragione.
@@doublefantasy77 ovviamente è quella che dici tu, la ragione è la scelta del luogo migliore in cui piazzare le pesanti telecamere per ottenere un buon incrocio delle inquadrature. Ma io scherzavo, lo sai?
@@fanciot E' una scelta puramente scenografica, a metà anni 60 le telecamere televisive avevano praticamente lo stesso peso e dimensione di quelle odierne.
1965 2 anni al 68 , se lo fai vedere ora girano canale, per me molto bello e istruttivo
Da me sono tre anni
Umberto Eco che sfuma in faccia al giornalista
13:24 il politically correct non è una invenzione recente.
certo, il post-modernismo non è altro che il pre-modernismo ma proposto come ideologia appartenente alla fazione politica opposta
Mai stato
Sono dei giganti, ma questo non significa che abbiano fatto un'analisi corretta. Su tanti aspetti erano in errore. Peccato che non si sia intuita la grandezza dell'intrattenimento americano. L'Italia avrebbe potuto prendere le cose buone e farle proprie, grazie alla sua profondità culturale.
In realtà è stato fatto, soprattutto al cinema da Leone e gli spaghetti western o dai poliziotteschi
come siamo arrivati a Fedez?
Che giudizi severi !
Sono analisi.
Disney un grande... anche se preferisco gli anime giapponesi
Io preferisco di gran lunga i lungometraggi Disney
indovinate Osamu Tezuka da dove ha preso gli occhioni anime...
Imparagonabili
Non sono d'accordo ( e mi imbarazza un pó...), i personaggi di Spillane hanno piú a che vedere con Topolino che con Paperino...
Sì, lo penso anch'io. Il detective è Topolino, non Paperino
@@fanciot e non solo per il fattore "detective", ma perché i personaggi di Spillane condividono la visione reazionaria del autore e se dovessimo posizionare virtualmente Topolino e Paperino in un contesto ideologico, Paperino "è di sinistra" e Topolino "di destra"😉
@@mauriziopisu1700 Paperino con tutte le sfortune che ha avuto, per una rivincita personale, non farei fatica a vederlo marciare su Roma.
@@donaldfuck 😂😂😂👍
An alter world came true!
Delle considerationi sorprendentemente superficiali,.. molto superficiali sul lavoro di Disney !... L, abitudine della volpe, quando non arriva all,uva, di dire che e aspra. Fantasia e un capolavoro❤.. e certamente, non potendo criticare la musica (altrimenti l, avrebbero, probabilmente fatto), si sono "butati" sul messaggio "povero e infantile", a loro aviso😂 ! E strabiliante come provano a svalutare IL MESSAGGIO PROFONDO che ha sempre trasmesso Disney !
Dice il poeta : " E facile fare critica, per chi, quando scrive dei versi, non ha niente da dire !"
A mio aviso, si sono resi ridicoli !
Che intelligenze vive
Che tristezza sentire i due scrittori chiamare i prodotti artistici sempre "spettacoli" e mai "arte".
Come ha fatto Disney a costruire questa grande "ditta Disney"?... Masonry cough cough...
Ddd111
Che affermazioni stupide...direi presuntuose...
Guardando molti di questi video, diciamo datati, mi sembra che farsi vedere sempre con la sigaretta in mano fosse una sorta di "pregio".