Archeologia della violenza: colonialismo italiano e Guerra Civile spagnola, le prove sul campo
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- เผยแพร่เมื่อ 4 ต.ค. 2024
- Stragi, battaglie, archeologia della violenza. L’archeologia dell’età contemporanea ci insegna molte cose sulla storia recente: PER APPROFONDIRE www.archaeorep...
un punto di partenza è il primo convegno italiano di Archeologia dell’Età contemporanea, a Pisa. Tra gli interventi più seguiti quello dell'archeologo spagnolo Alfredo González Ruibal che ha lungamente indagato i luoghi della guerra Civile ma anche l’archeologia del colonialismo, compreso quello italiano in Etiopia. Si parla di battaglie dimenticate in Spagna (con armi anche italiane), di stragi da poco studiate come il massacro di Zeret del 9 aprile del 1939 e di quanto le testimonianze materiali raccolte dagli archeologi possano integrare, confermare o smentire la storia ufficiale.
Sempre molto interessante, grazie anche per questo lavoro, a presto.
Grazie! Breve ma interessantissima intervista. Ogni momento storico affrontato andrebbe approfondito, in particolare le stragi ove i carnefici siamo stati noi italiani.
In particolare sul massacro di Zeret.
Tutte le stragi devono avere la stessa dignità di ricerca
@@ArchaeoReporter Assolutamente sì, in particolare quelle del tutto sconosciute, almeno nella patria dei responsabili...
Molto interessante questo lavoro e inquietante il fatto che su episodi così recenti si debba scavare nella terra per sapere qualcosa di più
Bel video, complimenti!
Bel video!
sarebbe interessante parlare anche dell' importante e meritevole attivita' della Croce Rossa italiana durante il colonialismo italiano. Delle navi ospedale e del sostegno dei tantissimi medici chirurgi odontoiatri specialisti vari e infermieri nei campi militari. E di come una delle prime normative realizzate fu quella di abolire la schiavitu' nel popolo etiope dando loro lavoro con regolare contratto di lavoro.
Qui ci si limita alla ricerca archeologica - quindi non puramente storica - svolta su determinati e circoscritti fatti.
@@ArchaeoReporter storia e archeologia vanno insieme. Strano che non siano stati menzionati ritrovamenti che documentano le tante attivita' anche a favore degli indigeni etiopi che vennero non solo liberati dallo schiavismo imposto dal loro precedente governo etiope ma ebbero istruzione cure sanitarie e contratti di lavoro in base alle loro idoneita'. Ma capisco che l'argomento sia troppo ampio per poterlo affrontare in pochi minuti di video. Anche se sarebbe bello.
@fiorefiorellino3857 Molto semplicemente non abbiamo notizia di queste ricerche, qui ci si concentrava - in questo caso per il convegno di Pisa - non sull'argomento in sè (colonialismo italiano, come dice lei non certo affrontabile in 4 minuti) ma sulle possibilità di ricerca dell'archeologia contemporanea in questi contesti .Lo studioso spagnolo ha lavorato in quelli italiani, ma anche portoghesi etc. oltre che nelle campagne di scavo sulla guerra civile in Spagna. Altri lavorano sullo schiavismo inglese, portoghese, americano e così via...
@@ArchaeoReporter
Ceeeeerto, certo.
@@massimilianomencacci2510 Certo. L'ideologia ci interessa nulla. Come abbiamo parlato dellle ricerche archeologiche che dimostrano la capacità combattiva delle truppe italiane ad El Alamein diamo conto anche di questo lavoro archeologico.
auguri a far uscire queste realtà...purtroppo in italia guai a parlarne. un maico scrittore, che ha recentemente scritto un saggiu sulla campagna di russia per poter pubblicare è dovuto scendere a parecchi compromessi con l'ufficio storico dell'esercito...
Veramente è una realtà difficilmente smentibile, per quanto riguarda l'archeologo spagnolo che ha lavorato nella ricerca. Crediamo che abbia avuto ben più problemi quando ha svolto ricerche nel suo Paese sulla Guerra Civile Spagnola, dove i sentimenti sono ancora più "vivi" e recenti che da noi. L'archeologia cerca di non lavorare "a tesi" ma si basa su elementi materiali. Abbiamo parlato degli italiani che hanno combattuto ad El Alamein con questo servizio th-cam.com/video/zjnKft88vzM/w-d-xo.html , e anche qui né intenti apologetici né denigratori. Solo un racconto archeologico.
@@ArchaeoReporter condivido in pieno....io feci ricerche su un aereo tedesco precipitato dalle mie zone...arrivando a restituire il nome a 4 ignoti...tutto grazie alla germania. Qui nonostante conoscenze sul territorio, perfino il prete non mi diede grossi aiuti. Un partigiano addirittura negò che ci potesse essere un aereo schiantato...
1:17 o magari riusavano i
vuoti, per mesi, per l'acqua
che vergogna! "itagliani" brava gente; ma quando mai.
Non esageri tutti hanno fatto10 volte peggio.
L'ignoranza è una brutta bestia