Guardando il video mi è venuto da chiedermi se c'è un numero massimo di scene che è bene sia contenuto nello stesso capitolo e se nell'insieme del romanzo è necessario o consigliabile che i capitoli contengano, tra di loro, uno stesso o simile numero di scene.
Grazie, per la sua risposta. Se ho capito bene quando si architetta una scena in mostrato, il trucco principale per non farcirla di cose inutili, sono i punti salienti, ovvero le semine, che porteranno a una mietitura più avanti. Nel studiare il suo corso " Lo Scrittore Speciale" mi sta venendo in mente un'idea per una raccolta di fiabe sulla crescita personale, rivolte ad adulti e bambini. Ma per ora è solo un'idea che tengo nel cassetto perché prima voglio prendermi del tempo per studiare e imparare a padroneggiare la tecnica del mostrato. Perché mi sono resa conto, soprattutto se penso ai futuri lettori che ho in mente per le mie storie, il mostrato intrecciato a un tell può essere efficace.
A proposito della lunghezza del mostrato, personalmente ho difficoltà a creare degli establishing shot efficaci in scene concitate. Ad esempio se entro in una cucina (non di casa mia) con l'intento di farmi un caffè e sono di fretta, in un secondo è probabile che veda la macchina per l'espresso. In quel secondo avrò visto una quantità di cose che messe su carta potrei riempire una pagina, ma devo scegliere dettagli che si possano scrivere in un secondo. Può bastare il colore e il materiale del piano a non far sentire il lettore nella nebbia?
Grazie! I suoi video sono molto utili come sempre! Vorrei porle una domanda proprio sulla scalettatura dei capitoli e anche sulla caratterizzazione dei personaggi in relazione a questa. Solitamente quando mi ritrovo a scrivere la prima stesura di quasi qualunque cosa, dopo sia aver fatto delle schede personaggi credo abbastanza accurate e la scalettatura dei capitoli, capita spesso che non riesca a far combaciare i due elementi. Cerco di spiegarmi meglio. Ad esempio, se in una scena X ho programmato che personaggio Y dica o faccia una certa cosa con un determinato tono, spesso mi capita che al momento della stesura quel personaggio voglia anche seguirlo il copione ma con dei toni diversi (cosa che a volte altera anche la temperatura che avevo in mente per quella scena). Ho già provato a ignorare ciò che sul momento sembrava la direzione in cui voleva andare la scena, ma dopo, in rilettura, l'atteggiamento e i pensieri dei personaggi mi sembravabo più forzati della versione in cui questi due elementi differivano dalla scaletta. Ha qualche consiglio in proposito? Grazie in anticipo per un'eventuale risposta
È normale che accada in una certa misura, ma se succede sempre, è indice di un problema di elaborazione dei personaggi in relazione al loro scopo. Nel senso che probabilmente tendi a dare loro le caratteristiche sbagliate in relazione alla storia che vuoi scrivere (se partiamo, come mi aspetto, da un approccio plot driven). Potrebbe aiutarti, dopo le schede pg, scrivere dei racconti sciolti sui personaggi e farli agire in situazioni di forti sollecitazioni esterne, positive e/o negative, e solo poi scrkvere la scaletta dettagliata
Bellissimo video come sempre, complimenti! Avrei una domanda, esiste un manuale o un libro dove é spiegato nel dettaglio, con esempi come scrivere in show don't tell? Grazie mille e ancora complimenti per il video!
Proprio in questi giorni stiamo dando l'ultima spolverata di correzioni al nostro Manuale di Stile, che potrai acquistare all'inizio dell'anno prossimo e che è già a disposizione dei nostri studenti che abbiano aderito al Kickstarter
Caro Livio, Spero di non essere off topic. Sul mio classico comodino ci sono sempre almeno un paio di libri: uno di saggistica (prevalentemente narratologia e manuali di scrittura creativa) e un giallo, di solito poliziesco. Di questi ultimi ne leggo tanti, un po’ per passione, un po’ per studio visto che intendo scrivere proprio questo genere di libri. Dopo aver elaborato il canovaccio e la scalettatura dei capitoli, aver lavorato alla mappatura delle scene e alla costruzione dei singoli personaggi, mi ritrovo adesso in fase di prima stesura di un nuovo romanzo. E qui nasce il problema. Mi sono reso conto che nelle descrizioni dei luoghi, nei dialoghi e nelle azioni dei personaggi riecheggia spesso lo stile degli autori che prediligo. Sto forse esagerando con la lettura di questo genere di opere? O magari non sono ancora riuscito a strutturare un mio stile ben definito? Come sempre, grazie mille del tuo aiuto. P.S.: purtroppo non mi è stato possibile seguire il webinar sulla narrazione in tre atti; posso sperare in una prossima nuova release?
È normalissimo, le prime volte. C'è un vecchio video in cui parlavo proprio di questo argomento, non ricordo il titolo ma l'avevo girato nel parco di Busto Arsizio. Sul webinar della narrazione in tre atti non ti so dire, perché forse lo metteremo come contenuto bonus di LSS
Premesso che ho iniziato da poco a seguirti e non vedo l'ora di seguire il tuo corso sullo Scrittore Speciale... ho una domanda... Può avere senso iniziare scrivendo il capitolo in "tell" così da lavorare sullo scheletro della storia e poi convertirlo in "show"?
Dipende. Ci sono parti di tell che sono convertibili in show, e parti che non lo sono. Se scrivi senza saperle distinguere, rischi di buttar via molto di ciò che hai scritto e/o bloccarti.
Guardando il video mi è venuto da chiedermi se c'è un numero massimo di scene che è bene sia contenuto nello stesso capitolo e se nell'insieme del romanzo è necessario o consigliabile che i capitoli contengano, tra di loro, uno stesso o simile numero di scene.
Grazie, per la sua risposta. Se ho capito bene quando si architetta una scena in mostrato, il trucco principale per non farcirla di cose inutili, sono i punti salienti, ovvero le semine, che porteranno a una mietitura più avanti. Nel studiare il suo corso " Lo Scrittore Speciale" mi sta venendo in mente un'idea per una raccolta di fiabe sulla crescita personale, rivolte ad adulti e bambini. Ma per ora è solo un'idea che tengo nel cassetto perché prima voglio prendermi del tempo per studiare e imparare a padroneggiare la tecnica del mostrato. Perché mi sono resa conto, soprattutto se penso ai futuri lettori che ho in mente per le mie storie, il mostrato intrecciato a un tell può essere efficace.
A proposito della lunghezza del mostrato, personalmente ho difficoltà a creare degli establishing shot efficaci in scene concitate. Ad esempio se entro in una cucina (non di casa mia) con l'intento di farmi un caffè e sono di fretta, in un secondo è probabile che veda la macchina per l'espresso. In quel secondo avrò visto una quantità di cose che messe su carta potrei riempire una pagina, ma devo scegliere dettagli che si possano scrivere in un secondo. Può bastare il colore e il materiale del piano a non far sentire il lettore nella nebbia?
Grazie! I suoi video sono molto utili come sempre!
Vorrei porle una domanda proprio sulla scalettatura dei capitoli e anche sulla caratterizzazione dei personaggi in relazione a questa.
Solitamente quando mi ritrovo a scrivere la prima stesura di quasi qualunque cosa, dopo sia aver fatto delle schede personaggi credo abbastanza accurate e la scalettatura dei capitoli, capita spesso che non riesca a far combaciare i due elementi.
Cerco di spiegarmi meglio.
Ad esempio, se in una scena X ho programmato che personaggio Y dica o faccia una certa cosa con un determinato tono, spesso mi capita che al momento della stesura quel personaggio voglia anche seguirlo il copione ma con dei toni diversi (cosa che a volte altera anche la temperatura che avevo in mente per quella scena).
Ho già provato a ignorare ciò che sul momento sembrava la direzione in cui voleva andare la scena, ma dopo, in rilettura, l'atteggiamento e i pensieri dei personaggi mi sembravabo più forzati della versione in cui questi due elementi differivano dalla scaletta.
Ha qualche consiglio in proposito?
Grazie in anticipo per un'eventuale risposta
È normale che accada in una certa misura, ma se succede sempre, è indice di un problema di elaborazione dei personaggi in relazione al loro scopo. Nel senso che probabilmente tendi a dare loro le caratteristiche sbagliate in relazione alla storia che vuoi scrivere (se partiamo, come mi aspetto, da un approccio plot driven). Potrebbe aiutarti, dopo le schede pg, scrivere dei racconti sciolti sui personaggi e farli agire in situazioni di forti sollecitazioni esterne, positive e/o negative, e solo poi scrkvere la scaletta dettagliata
@@RotteNarrative
Grazie mille, lo terrò a mente!
E metterò in pratica
Bellissimo video come sempre, complimenti! Avrei una domanda, esiste un manuale o un libro dove é spiegato nel dettaglio, con esempi come scrivere in show don't tell? Grazie mille e ancora complimenti per il video!
Proprio in questi giorni stiamo dando l'ultima spolverata di correzioni al nostro Manuale di Stile, che potrai acquistare all'inizio dell'anno prossimo e che è già a disposizione dei nostri studenti che abbiano aderito al Kickstarter
@@RotteNarrativeGrazie mille, allora aspetto quando il manuale sarà pronto! Grazie ancora!
Caro Livio,
Spero di non essere off topic. Sul mio classico comodino ci sono sempre almeno un paio di libri: uno di saggistica (prevalentemente narratologia e manuali di scrittura creativa) e un giallo, di solito poliziesco. Di questi ultimi ne leggo tanti, un po’ per passione, un po’ per studio visto che intendo scrivere proprio questo genere di libri. Dopo aver elaborato il canovaccio e la scalettatura dei capitoli, aver lavorato alla mappatura delle scene e alla costruzione dei singoli personaggi, mi ritrovo adesso in fase di prima stesura di un nuovo romanzo. E qui nasce il problema. Mi sono reso conto che nelle descrizioni dei luoghi, nei dialoghi e nelle azioni dei personaggi riecheggia spesso lo stile degli autori che prediligo. Sto forse esagerando con la lettura di questo genere di opere? O magari non sono ancora riuscito a strutturare un mio stile ben definito? Come sempre, grazie mille del tuo aiuto.
P.S.: purtroppo non mi è stato possibile seguire il webinar sulla narrazione in tre atti; posso sperare in una prossima nuova release?
È normalissimo, le prime volte. C'è un vecchio video in cui parlavo proprio di questo argomento, non ricordo il titolo ma l'avevo girato nel parco di Busto Arsizio. Sul webinar della narrazione in tre atti non ti so dire, perché forse lo metteremo come contenuto bonus di LSS
Per un thriller tecnologico potrebbe andare bene il mostrato e punte di raccontato per passare informazioni?
Dipende. Tutto può andare bene, se sai farlo funzionare
Premesso che ho iniziato da poco a seguirti e non vedo l'ora di seguire il tuo corso sullo Scrittore Speciale... ho una domanda...
Può avere senso iniziare scrivendo il capitolo in "tell" così da lavorare sullo scheletro della storia e poi convertirlo in "show"?
Dipende. Ci sono parti di tell che sono convertibili in show, e parti che non lo sono. Se scrivi senza saperle distinguere, rischi di buttar via molto di ciò che hai scritto e/o bloccarti.
In pratica non è importante saper parlare, ma quello che si dice e quello che si omette.
Un'estrapolazione più pregnante di quanto possa apparire
Nier automata? Uomo di cultura.