Beh non ha detto che il Fascismo nacque in Spagna, ma che si affermò (anche) in Spagna. Cosa peraltro vera se vogliamo dare una etichetta alla dittatura franchista. Mi sembra molto più grave l'idea di fare una Storia (che sia della Scienza, o dell'Arte) con precise finalità "politiche". Che inconsciamente qualsiasi Storia possa risentire dei "bias" di chi la scrive penso sia pacifico. Ma quantomeno non si tratta di uno scopo deliberato... Quì oltre alla selezione mirata (cherry picking insomma), persino l'interpretazione delle opere viene condizionata pesantemente dalle idee che (in modo forzato) l'autrice appiccica sulle stesse, giungendo a palesi forzature. Dovremmo tenere fuori dalla Scienza le interpretazioni "di genere" se non si vuol scadere nel ridicolo. Il che non significa che una riflessione sul tema, persino sull'oblio (delle donne in questo caso) non vada fatta. Ma lascerei ad esempio da parte le famose statistiche di cui l'autrice parla. Anche su quelle ci sarebbe da dire (su quali ad esempio vengono scelte etc) Si guarda sempre al famoso tetto di cristallo e mai al pavimento di cristallo. Quello sotto cui ci sono i lavori più umili, fisicamente pesanti e sopratutto a rischio di morte, "privilegio" quasi sempre maschile...
Totalmente d'accordo con la spiegazione del fenomeno come un "cherry picking". Per quanto riguarda la questione dell'affermazione in Spagna del fascismo: ti rivelo che ho perso parecchi minuti per capire se conveniva o meno inserire questa critica nel video, ma rileggendo e rileggendo il passo dove l'autrice parla delle crisi politiche della prima metà del Novecento, mi sono sentito sempre più convinto che l'utilizzo del sostantivo "affermazione" venga da lei utilizzato come sinonimo di "nascita", e non a caso lei associa il fascismo spagnolo al nazismo tedesco (sarebbe però interessante leggere il passo in lingua originale, magari è una svista del traduttore, anche se ne dubito). Ricordiamoci soprattutto che fu il fascismo italiano e non quello spagnolo a influenzare pesantemente la seconda guerra mondiale, e per il ragionamento che fa la Hessel in quel passo era corretto parlare proprio del fascismo in Italia e non della dittatura franchista. Voglio ringraziarti infine della visione e di aver dedicato qualche tempo per esporre il tuo punto di vista sulla questione!
Per ricevere una risposta da @giulianorivieri2806 dovevi scrivere il commento direttamente sotto il suo, ma lo cito io qui così se vuole può risponderti direttamente chiarendo la sua frase
Grazie, molto interessante! Ho appena ordinato Nati sotto Saturno. Mi raccomando, continua con il canale! Un saluto.
Grazie dell’incoraggiamento! Fammi sapere poi se ti sarà piaciuto il libro dei Wittkower. Se vuoi puoi anche seguirmi sul profilo di Instagram 🙂
Beh non ha detto che il Fascismo nacque in Spagna, ma che si affermò (anche) in Spagna. Cosa peraltro vera se vogliamo dare una etichetta alla dittatura franchista. Mi sembra molto più grave l'idea di fare una Storia (che sia della Scienza, o dell'Arte) con precise finalità "politiche". Che inconsciamente qualsiasi Storia possa risentire dei "bias" di chi la scrive penso sia pacifico. Ma quantomeno non si tratta di uno scopo deliberato... Quì oltre alla selezione mirata (cherry picking insomma), persino l'interpretazione delle opere viene condizionata pesantemente dalle idee che (in modo forzato) l'autrice appiccica sulle stesse, giungendo a palesi forzature. Dovremmo tenere fuori dalla Scienza le interpretazioni "di genere" se non si vuol scadere nel ridicolo. Il che non significa che una riflessione sul tema, persino sull'oblio (delle donne in questo caso) non vada fatta. Ma lascerei ad esempio da parte le famose statistiche di cui l'autrice parla. Anche su quelle ci sarebbe da dire (su quali ad esempio vengono scelte etc) Si guarda sempre al famoso tetto di cristallo e mai al pavimento di cristallo. Quello sotto cui ci sono i lavori più umili, fisicamente pesanti e sopratutto a rischio di morte, "privilegio" quasi sempre maschile...
Totalmente d'accordo con la spiegazione del fenomeno come un "cherry picking". Per quanto riguarda la questione dell'affermazione in Spagna del fascismo: ti rivelo che ho perso parecchi minuti per capire se conveniva o meno inserire questa critica nel video, ma rileggendo e rileggendo il passo dove l'autrice parla delle crisi politiche della prima metà del Novecento, mi sono sentito sempre più convinto che l'utilizzo del sostantivo "affermazione" venga da lei utilizzato come sinonimo di "nascita", e non a caso lei associa il fascismo spagnolo al nazismo tedesco (sarebbe però interessante leggere il passo in lingua originale, magari è una svista del traduttore, anche se ne dubito). Ricordiamoci soprattutto che fu il fascismo italiano e non quello spagnolo a influenzare pesantemente la seconda guerra mondiale, e per il ragionamento che fa la Hessel in quel passo era corretto parlare proprio del fascismo in Italia e non della dittatura franchista.
Voglio ringraziarti infine della visione e di aver dedicato qualche tempo per esporre il tuo punto di vista sulla questione!
Non capisco che vuoi intendere con lavori più umili e rischio di morte come "privilegio" maschile
Per ricevere una risposta da @giulianorivieri2806 dovevi scrivere il commento direttamente sotto il suo, ma lo cito io qui così se vuole può risponderti direttamente chiarendo la sua frase
@@matteomonarini-parlardarte si, volevo scrivere sotto al suo ma qualcosa non ha funzionato