Frank Zappa & Mothers of Invention: “We're not a group of Freaks. We're Homo Gestalt”

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  • เผยแพร่เมื่อ 28 ม.ค. 2025
  • Improvisation (Live al Town Hall, Birmingham, UK, 1969) con FZ, Don Preston, Ian Underwood, James Motorhead Sherwood, Bunk Gardner, Buzz Gardner, Roy Estrada, Art Tripp, Jimmy Carl Black
    "Ciao, mi chiamo Frank… Mi piace fare musica istantanea; non so mai esattamente cosa succederà sul palco, ma qualunque cosa sia, troveremo un modo per metterla in musica. Il pubblico è composto da persone diverse ma sono tutte uguali. Gran parte delle persone non sente la musica, non è addestrata ad ascoltarla, ad essere intrattenuta. Vengono a vedere uno spettacolo. L'aspetto visivo di quello che facciamo è più accessibile al pubblico rispetto alla musica..."
    "I membri originali dei Mothers sono insieme da cinque anni. Alcuni di loro hanno studiato al Conservatorio, altri erano chef di insalate, camionisti e benzinai. Artie ha suonato con la Cincinnati Symphony per due anni, poi è andato in tour mondiale con noi. Ian ha una laurea triennale a Yale e una magistrale a Berkeley. Il nostro road manager ha smesso di fare l'insegnante di quarta elementare per essere in tour con noi. Siamo molto patriottici nel senso migliore del termine. Penso che alla maggior parte dei ragazzi della band importi davvero. Ci tengono abbastanza da correre i rischi che comporta fare quello che facciamo noi e dire quello che diciamo sul palco...".
    "La molteplicità è la nostra prima caratteristica; l'unità la seconda. Come le tue parti sanno di essere parte di te, così noi siamo parti dell'umanità. Non siamo un gruppo di Mostri (freaks). Siamo Homo Gestalt. Non siamo stati inventati, ci siamo evoluti".
    "Cerco di trovare vie attraverso cui le persone potrebbero essere in grado di esprimersi. Una delle cose che mantiene una società malata e frustrata è quando hai persone creative senza sbocco nella possibilità di esprimere la loro creatività. Non trovare un modo per esprimerla può trasformarsi in qualcosa di terribilmente distruttivo. Non sai davvero che tipo di energia possiedono queste persone e cosa possono fare; fanno accadere cose che non puoi nemmeno sognare .... Coloro che sono stati in grado di salvarsi da quel destino, per continuare a fare un buon lavoro, devono dimostrare che qualcuno apprezza il fatto che siano scappati. Facciamo appello a queste persone. Facciamo loro sapere che chiunque può creare i propri spazi nel mondo".
    I Mothers creano musica; creano spazi aperti in cui l'imprevisto può accadere; toccano la tua mente al punto tale da cambiarla.
    (Circus, giugno 1969)
    "Non siamo un gruppo di mostri. Siamo Homo Gestalt. Non siamo stati inventati, ci siamo evoluti" ha detto Frank Zappa.
    L'Homo Gestalt è la figura protagonista del romanzo di fantascienza 'More Than Human' (Nascita del superuomo o Più che Umano) di Theodore Sturgeon del 1953. Per questo romanzo, fu assegnato a Sturgeon l’International Fantasy Award nel 1954.
    “Vide se stesso come un atomo e il suo gestalt come una molecola. Vide queste altre come una cellula tra cellule e vide, con gioia, l'intero disegno di cosa l'umanità sarebbe diventata”. (Theodore Sturgeon)
    Il romanzo si concentra sulla possibilità dell'evoluzione dell’Homo Sapiens sapiens in una nuova specie, la cui forza risiede non solo nelle capacità fisiche e intellettive umane ma nell'ampliamento della sua sensibilità empatica in grado di formare un organismo simbiotico: l'Homo Gestalt, per l’appunto.
    I protagonisti di “Nascita del superuomo”, come accade spesso in Sturgeon, sono emarginati, bambini e adolescenti rifiutati dalla società (Zappa direbbe “Idiot bastard son”).
    Olo è un vagabondo, un grave minorato mentale, eppure con i suoi compagni emarginati è contemporaneamente il rappresentante della più alta evoluzione del genere umano, infatti una nuova razza sta nascendo da quella vecchia. Il nuovo essere sarà però molteplice: è costituito da un gruppo di bambini inesplicabilmente dotati dei più diversi poteri mentali, capace, in certi momenti, di fondersi telepaticamente in un'unica, potente e spaventosa entità.
    Non manca il ruolo non scontato dell'amore ed il conflitto tra volontà/desideri individuali dei singoli componenti e volontà collettiva del superuomo. In tutta questa vicenda, c’è uno spazio per la speranza, seppure cupo e inquietante.
    La questione che si pone Sturgeon è come si comporterà il super-uomo. Avrà scrupoli a schiacciare gli esseri umani come delle semplici formiche se le regole etiche degli uomini non risultassero applicabili a questo essere completamente nuovo? Il superuomo, per certi versi, appare pericolosamente amorale, ma in realtà è dotato di inquietudine e di una tensione per la ricerca di una propria forma di etica.
    Il ritratto perfetto di Frank Zappa, considerando la sua filosofia di vita e le sue teorie.

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